ORGANO DELL’UNIONE SOCIALISTA DEI LAVORATORI Anno Vili. — No.394 Redazione e Amministrazione: CAPODISTRIA Via Santorio 26 - tei. 128 PROBLEMI TURISTICI Le bellezze naturali di cui madre natura ha dotato la nostra costa, da Capodistria ad Antivari, costituiscono il presupposto naturale perchè esse possano risultare uno dei maggiori cespiti valutari della nazione. Purtroppo non è ancora raggiunto tale obiettivo per la mancanza di una base materiale adeguata alle esigenze odierne del turismo di massa. La costa occidentale dell’Istria rappresenta in potenza una miniera, che potrebbe diventare rapidamente una cosa reale se gli sforzi in questo campo fossero generali e più coordinati. Sforzi ci sono stati, e non indifferenti, considerato che le distruzioni belliche hanno colpito in par. ticolar modo la rete albeghiera che, oltre tutto, ci è stata lasciata dalla vecchia Austria, dato che l’Italia, interessata al potenziamento delle proprie coste in Liguria e Campania, poco o nulla ha fatto in questo campo. Abbiamo rinnovato le attrezzature albeghiere di Abbazia, Pola, Brioni, Parenzo, Umago e Portorose e siamo andati oltre costruendo a Rovigno, accanto al maniero della defunta baronessa von Hütterot sull’isola Rossa, due nuovi alberghi. E Rovigno, città di pescatori e tabacchine, sta elevandosi sempre più in primo piano nell’attività turistica nazionale. Un altro albergo è sorto sull’Isola S. Giorgio nella baia di Parenzo. La zona turistica di Umago è stata dotata di un modernissimo locale di ristoro e di svago, mentre Capodistria si è provvista di uno dei più moderni e attrezzati alberghi dei Balcani. Eppure, nonostante quanto è stato fatto e la consapevolezza delle nostre limitate possibilità, siamo pervasi da un senso di insoddisfazione, ch’è forse causalo dalle inadeguate capacità che possiamo mettere a disposizione della rilevante richiesta estera, ma ancor più perchè ciascuno di noi sente che il nostro turismo avrebbe meritato ugnalmente una cura maggiore di quella prestatagli. E non per motivi d’ordine psicologico, ma semplice-mente alla luce del più elementare calcolo economico. Abbiamo, difatti, in qualche caso, costruito certi obiettivi industriali jche ora sfruttiamo parzialmente per mancanza di materie prime d’importazione, mentre sarebbe stato più utile forse invertire il programma ed investire nel turismo -questa fonte di preziose valute necessarie alla nostra industria) il quale di «materia prima» non difetta. Il ragionamento è tanto semplice che sembrerebbe impossibile sbagliarsi. Invece la nostra azione non sempre si è basata su di una ponderata analisi economica, seguendo talvolta i dettami di situazioni momentanee e contingenti o, peggio ancora, interessi locali o particolaristici. C’è poi il fatto che l’industria e gli altri rami sono presenti nello nostre menti ogni giorno, perchè continua è la loro attività, mentre del turismo ci ricordiamo agli albori della primavera e durante l’estate, quando trillano i campanelli d’allarme per far fare Io cose in fretta e, naturalmente, male. A convincerci basti dare uno sguardo ai piani sociali dei nostri distretti negli anni passati per vedere come gli stanziamenti per il turismo seguano notevoli alti e bassi, a seconda delle disponibilità di mezzi finanziari; il che, fra l’altro, dimostra l’importanza secondaria che a questo ramo si attribuisce. Invece, per i motivi già precisati, il turismo richiede costanti attenzioni e stanziamenti almeno fino a tanto da raggiungere una capacità proporzionale alla richiesta e adeguata alle possibilità che il turismo ha di fornirci valute estere. Va da se che gli investimenti devono essere fatti con la massima attenzione, sia per quanto riguarda la precedenza, da darsi ad alcune opere rispetto ad altre, che per il razionale impiego degli importi stanziati. Spesso, a proposito, non sono stati seguiti criteri razionali. E’poi indispensabile che tra la popolazione della nostra costa si formi una coscienza turistica, affinchè la gente segua con maggior interesse le vicende del nostro turismo, accompagnando l’interessamento con l’azione. Questa coscienza, o per la fluttuazione della popolazione o per mancanza di una vera e propria tradizione, si può dire che, allo stadio attuale, non esiste. Lo dimostrano le difficoltà che accompagnano i turisti nella ricerca di stanze presso privati quando la stagione è al suo culmine, la mancanza di servizi di noleggio barche ad altro, che pure costituiscono un necessario corollario alle bellezze naturali e ai comforts dei nostri alberghi, come ad esempio la mancanza di pulizia in certi locali di secondo ordine e per le vie, la sgarbatezza di certi fattorini sugli /autobus ecc. ecc. Sono queste piccole cose, ma che nel turismo hanno importanza pari alle grandi. L’eliminazione di questi inconvenienti non deve essere limitata agli attributi delle neocostituite Associazioni turistiche, ma è un problema che va affrontato in pieno, dall’Unione socialista e dai sindacati in particolar modo. mb In gestazione all'Assemblea federale il futuro assetto dei consigli operai Una serie di importanti leggi in discussione - Le terre abbandonate - Gli scambi con la Turchia Qualche tempo fa fi nostro giornale aveva dato notizia del progetto Legge, approvato dal Consiglio Esecutivo Federale, secondo il quale ile terre abbandonate dai proprietari avrebbero potuto essere dato in usufrutto a terzi per tre ^nni senza alcun idiritto per il proprietario. Tale progetto, preseti tato ora ial Comitato per l’economia delllAssemblea Federale, ha suscitato una viva polemica e attorno alilo stesso si sono formate due correnti, una rappresentata quasj esclusivamente dall relatore del Consiglio Federale che è incondizionatamente a favore del progetto e Balta, che sostiene la necessità di rigettarlo per il semplice fatto che le suiperfi'Cj incolti-vate non costituiscono una tale entità da farne un problema. Nel corso ideila discussione molti deputati hanno espresso il timore che simillj interventi amministrativi possano intaccare seriamente lo stato idi normalità e sicurezza creatosi nelle campagne, e, qualora si trattj di superfilcl 'insignificanti, non ne varrebbe la pena. Alcuni deputati hanno rilevato che ila situazione è favorevole per quanto riguarda la coltivazione delle superfioi agrari© nelle loro regioni. Il rappresentante popolare del distretto di Sombor, nella Vojvodina, ha messo addirit.ura in ’rilievo che nel suo territorio esiste la casidetta fame dei terreni per cui gli affitti dei terreni continuano a salire raggiungatido cifre ma; registrate in precedenza. Per quanto riguarda le persone che richie- LA CREAZIONE DELLE NUOVE COMUNI LA SUDDIVISIONE IN SLOVENIA LA PIU’ GRANDE CONFERENZA INTERNAZIONALE DELLA STORIA Mezzo mondo a Ben doon Il 18 aprile a Bandoong in Indonesia aprirà solennemente i suoi lavori la più grande conferenza intemazionale della storia. Attorno allo stesso tavolo siederanno per la prima volta i delegati di 29 paesi dell’Asia e dell’Africa rappresentanti di oltre metà dell’intera popolazione mondiale (il 56 per cento circa) e di un quarto delfiniera suiper-fice terrestre. Come e quando sorse l’idea della conferenza afro-asiatica? Fù nell’aprile dello scorso anno, a quel primo convegno dei presidenti dei governi dei paesi del piano Colorn-bo-Birmania, Ceylon, India, Indonesia e Pakistan, — che un così importante ruolo doveva avere ^ nelle sorti della conferenza di Ginevra per l’Indocina. Unione Sovietica e potenze occidentali furono infatti costrette a rendersi ben conto che i problemi dell'Asia non potevano essere risolti senza la partecipazione degli asiatici. Nel comunicato ufficiale diramato dal convegno oi Colombo — concernente inanzitutto il problema della cessazione delle ostilità in Indocina — vera un passo ohe allora non destò grande attenzione; vi si -diceva che i presidenti dei. 5 governi concordavano nel ritenere auspicabile una conferenza dei popoli afro-asiatici e si invitava il governo indonesiano ad esaminare le possibilità concrete di convocazione di tale conferenza. L’idea della conferenza afro-asiatica è sorta quindi dalla preoccupazione di salvaguardare la pace in un periodo in cui la guerra continuava ad infuriare in Indocina. Ben presto si dimostrò che l’idea della conferenza era realizzabile. A renderla possibile e sempre più auspicabile hanno conoorso e gli interessi comuni della maggioranza dei paesi dei due continenti e lo stesso sviluppo della situazione nel mondo. Il 28 e 29 dicembre 1954 a Bo-gora in Indonesia i presidenti dei governi dei 5 paesi del piano Colombo tornavano a riunirsi e proclamavano i seguenti obiettivi della conferenza afro-asiatica: contributo alla collaborazione tra i paesi dell’Asia e dell’Africa; esame degli interessi reciproci e comuni; stabilimento di rapporti di amicizia e di buon vicinato; esame dei problemi sociali, ecomonici e culturali dei paesi rappresentati; esame dei problemi specifici dei popoli asiatici e africani quali quelli concernenti la sovranità nazionale, il razzismo e il colonialismo, esame della posizione dell’Asia e dell’Africa nel mondo attuale e infine il contributo che il settore asiatico-africano può dare alla causa della pace e della collaborazione mondiale. Come si vede non si tratta dell’ordine del giorno, ohe del resto sarà stabilito dalla stessa conferenza, ma soltanto di 'direttrici generali tali da consentire la più larga adesione. Le forme di governo, i sistemi di Vita e i punti di vista di politica estera rappresentati a Bandoong saranno quindi i più disparati. Accan- to ai paesi del patto di Manila, — Filippine, Sian e Patóstan — e accanto a un membro del patto atlantico — Turchia, sta la Cina Popolare legata all’Unione Sovietica con un patto di sicurezza, e accanto alla-Cina stanno paesi indipendenti quali India, Birmania ed altri che si oppongono a tutti i patti e a tutti i blocchi. E’ naturale quindi che obbietivo fondamentale della conferenza sia quello di consentire ai paesi dell’Africa e dell’Asia di meglio conoscersi tramite uno scambio di punti di vista é di sviluppare una collaborazione reciproca nel oomune interesse della lotta per la sovranità nazEqnale e nell’interesse generale della pace nel mondo. Questi principi e questi obiettivi che escludono la creazione di un qualsiasi blocco e il successo di adesioni alla conferenza stanno a dimostrare che i rappresentanti dei paesi dell’Asia e dell’Africa esamineranno i problemi vitali dei loro popoli non sulla falsa riga della politica dei blocchi, ma in base ai concetti della coesistenza e della collaborazione internazionale. Ed è questa la caratteristica ohe farà della conferenza di Bandoong, un notevole) contributo alla causa della pace. Ed è per questo che dal settore asiatico africano viene agli europei un esempio che sarebbe bene seguissero. L’intensa attività che da alcuni mesi a questa parte ha accompagnato la creazione delle nuove comuni e unità oomunali (distretti) ha avuto in questi giorni il suo prima crisma ufficiale con la relazione presentata all’Assemblea repubblicana della Slovenia dal presidente della commissione parlamentare, incaricata di seguire e di coordinare l’attività in questo campo. ^ E’ questa una relazione ohe, oltre a contenere un sunto dìell’ attività svolta dalla commissione stessa e da tutte le organizzazioni capillari politiche e statali per preparare la formazione delle comuni, presenta anche, sotto forma di progetto, la nuova suddilvjsione ammdnidirativa dei distretti nella Repubblica Slovena. Procedere a questa suddivisione, almeno per quanto riguarda Lubiana, Capodisltria, Ce:fte, Gorizia, Maribor, è stato un compito non tanto arduo poiché questi centri fanno capo a un territorio con una fisonomia geografica ben determinata per cui già aH’inizio le delimitazioni dei futuri distretti erano facilmente individuabili, sia nei concetti dei componenti la commissione -repubblicana ohe nelle proposte delle popolazioni interessate. Più difficile invece so. è presentato il compito della commissione quando si è trattato di formare distretti più grandi nella parte sud-orientale della repubblica, spezzettata da catene montuose e di conseguenza formata da unità geografiche più piccole) In due casi, a Kočevje e a Ptuj, si è dovuto per questi motivi lasciare la situazione attuale invariata. Negli altri invece si è proceduto a'1 raggruppamento più o meno vasto di due o più distretti, in modo che il loro numero attuale di venti è stato ridotto a undici. Di pari passo con la riduzione del numero dei distretti, rispettivamente con l’allargamento del loro territorio, si è proceduto ad un’analoga operazione per quanto riguarda i comuni. Ora ne esistono 384 con una media di 3800 abitanti per comune, mentre con la progettata formazione delle comuni verremo ad averne 131 oon una media di 11.503 abitanti. Un semplice calcolo ci fa-Tà comprendere quali benefici trarrà da questa riduzione il bilancio dello Stato. La relazione presentata dalla commissione costituisce però solo il primo passo nella procedura parlamentare. Le proposte in essa contenute dovranno passare al comitato 'Legislativo dell’Assemblea ed all’Assemblea stessa per la definitiva approvazione. Si ritiene però che le proposte della ootomissione non debbano subire degli] emendamenti di carattere sostanziale, data la laboriosa idiisoussione, sanile a un referendum popolare, dalla quale le proposte stesse sono scaturite e alla quale ha partecipato quasi tutta la popolazione della Slovenia, vivamente interessata noni solo a quella che sarà la futura struttura ed appartenenza amministrativa ideila propria località e radione, ma particolarmente alla fu'tpra competenza che avranno le uijità fondamentali dello Stato, le odmuni. Competenze che, proprio attraverso questa discussione hanno avéto la loro espressione definitiva negli statuti delle comuni e dei .distretti. Tali statuti, pur avendo le caratteristiche generali, si differenziano per i particolari a seconda della carratteri- dorto ia cancellazione diai registri dej cittadini, ì deputati della Macedonia, dove tale fenomeno più che altrove si registra, hanno sottolineato che tali persone provvedono alla vendita dei propri terreni che poj vengono coltivati dai nuovi proprietari. Nel corso della discussione è stato rilevato che anche parcelle di proprietà sociale non sempre sono sfruttate. Molti deputati hanno e-spresso q parere che il progetto, nel caso fosse approvato, dovrebbe contemplare le stesse disposizioni anche per quanto riguarda le proprietà agricole delle organiz-zazionj economiche statali. Il rappresentante fiumano Zoran Polič ha poi osservato ohe il periodo di tre anni è troppo breve e potrebbe dare modo ad un eccessivio sfruttamento diei terreni. Altri deputati hanno obiettato ohe la concessione dj terreni per periodi più lunghi potrebbe generare uno stato d’incertezza per quant© riguarda la proprietà terriere, causando inconvenienti ben più gravj di quelli lamentati dal Poiič. Infine il comitato ha deciso di rinviare la discussione ,a quando il relatore del Consiglio Esecutivo Federale presenterà al Comitato i dati esatti sulle superfiei iincolitivate. Il progetto di modifica delila Legge sulla vendita del terreni è stato invece approvato e varrà sottoposto all'assemblea. Sj tratta come abbiamo già sentito di disposizioni aggiuntive secondo le qua.l| persone ohe abbandonano la Jugoslavia, devono offrire in vendita i propri terreni in primo luogo al Comitato Poponaie e, poi qualora a questo non interessi, a terzi. E’ irltamto in preparazione la nuova Legge sulTautqgestione operaia. Secondo i dati forniti dal presidente delila commissione oo^ stiche\ specifiche idi .ogni comune muri© del Consiglio Eiseoutivo di elaborare il rispettivo progetto, è probabile che q mandato dei Consigli operai sarà prolungato a due anni, mentre ogni .anno verrà cambiata la metà dei membri degli stessi. Per questioni d; massima importanza riguardanti il collettivo di lavoro è prevista l’indizione di referendum tra tutte le maestranze. Il Consiglio operaio, quale organo massimo dei collettivo, deciderà, anche per il futuro, delle questioni più importanti e delTin-dirizzo dell’azienda, mentre il comitato amministrattivo e il direttore dovrebbero provveder© all'attua-zione idi tal; decisioni. In sostanza il Comitato amministrativo dovrebbe assumere funzioni di organo esecutivo, controllando il lavoro del direttore e dal personale dirigente e decidendo da solo sulle questioni correnti. Con la nuova Legge il direttore dovrebbe ricevere una maggiore autonomia e stabilità. La commissione è poi del parere cihe ia costituzione di consigli tecnici nelle aziende nori rappresenterebbe alcun pericolo: 1© questioni non verrebbero ugualmente risolte senza il consiglio operaio e ài comitato amministrativo. Nel campo dei rapport j con l’estero vanno messe in rilievo le recenti dichiarazioni del rappresentante della Segreteria agli Affari esteri, sencondo le quali tra poco parte per la Turchia una nostra delegazione economica con iil compito di rinnovare le liste degli scambi sulla base daU’esistente accordo commerciale, come anche dj esaminare le difficoltà che la Turchia ha per soddisfare gli impegni derivanti dall’accordo stesso. Il Governo albanese ha inoltre proposto in quest,- giorni al Governo jugoslavo la 'conclusione di un accordo 'Sugli scambi commerciali e suj trasporti, proposta che con tut- o di ogni distretto. dell’AssemMeia Federale, incaricata ta probabilità verrà accettata. CON IL RIENTRO IN PATRIA DEL PREMIER ITALIANO SEMPRE PARTITI PIÙ' IN EBOLLIZIONE E GOVERNO IN ITALIA Quali ohe siano i risultati del suo viaggio negli Stat^ Uniti, al suo ritorno a Roma il primo ministro italiano, Sceiba, non ha a-vuto certo modo di riposare sugli allori. La polemica in seno ai quattro partiti della co-alizicine governativa ha avuto modo di accentuarsi e di radical.zzarsi anche attorno alle «aiwances» fatte dia Nenni nei corso dal congresso del partito socialista. In verità di attriti in seno al quadripartito ve ne erano abbastanza anche sema le polemiche ed i «dialoghi» attorno al discorso di Pietro Nenmi, però quel discorso, è innegabile, hia esercitato una funzione ohe ha fatto precipitare le prese di posizione dei vari partitj e delle frazioni stesse dei vari partiti. Difatti i socialdemocratici netta mozione della loro direzione hanno minacciato di patti Hare all’opiposiziome se in seno alla [coalizione governativa non si attuava una chiarificazione in sens© sociale. ! ; I repubblicani di Pacciardj ironizzano sul viaggio di Soeliba ed affermano ohe l'assenza del primo ministro d|a Roma («per un viaggio semiituristicoi» eissi scrivono)' ha fatto nascere una situazione ITALIANITÀ’ IN LUTTO E’ morto ieri a mezzogiorno, mens. comm. Giovanni Sirotti, fondatore e primo rettore del Seminario dnterdiocesano di Capodistria, cameriere segrelo di Sua Santità e attuale presidente della Pontificia opera diocesana di assistenza. Mons. Siirotti appartenne a quel nucleo di sacerdoti ohe a Capodistria svolsero un’intensa attività in tutti i campi, oltre che in quello religioso. Capodistria e l’Istria intera apprenderanno la notizia ferale con infinito dolore perchè mans. Sirottó era una bandiera per la Chiesa, ma anche per la sua terra, per Valle e per Capodistria ove egli ha .lasciato il suo cuore. Mons. Sirotti è morto sulla breccia. Al riito funebre interverrà il clero di Trieste, con il vescovo mons. Santin e il Seminario al completo, e gli esuli istriani con le bandiere di Capodistria e di Valle di Rovigno.» (Da «Il Piccolo» del 5 corr.). Ai vecchi e affezionati lettori del nostro settimanale sono già ben nor ti la figura, il comportamento e gli atteggiamenti del traditore rinnegato del suo sangue e della sua stirpe, ossia di mons. Ivan Sirotič, che ha formato argomento su queste colonne di numerosi e ben documentati articoli. Già allora abbiamo fornito le prove che il Sirotič, dopo aver servito in Capodistria. il partito popolare italiano, passò con armi e bagagli al fascismo, facendosi zelatore della cui causa, ben più promettenti e lusinghiere si presentavano le prospettive di coronare i suoi sogni ambiziosi. Per accelerare i tempi, egli non esitò a tradire, calunniare e denunciare quale nemico dell’Italia il proprio vescovo, mons. Fogar che più volte si era esposto in sua valida difesa di contro ai gerarchi fascisti che avevano reclamato la sua testa quale attivista del partito popolare. Resosi benemerito del fascismo con questa e altre ignobili azioni del genere, il Sirotič — che nel contempo aveva acquistato grande credito nelle alte sfere vaticane valendosi djett’ appoggio dei titolari dell'/ìmpresa pontificia Castelli, protetti e fiduciari di Pio XI — ottenne la nomina ad amministratore apostolico della archidioce-si di Gorizia. E certamente sarebbe divenuto principe arcivescovo di Gorizia se un eccesso dì zelo in favore del suo grande amico, il fasci-stissimo prefetto Tiengo di Gorizia, non l’avesse indotto a violare il segreto canonico sugli argomenti discussi in una conferenza presso il patriarca di Venezia dai vescovi delle Tre Venezie. Fu la relazione confidenziale allora inviata dal Sirotič al prefetto Tiengo che determinò il papa — al quale era pervenuta la riproduzione fotografica del documento — a confinare il Sirotič stesso in una diocesi nel meridione d’Italia dove venne poi liberato da mons. Santin, divenuto vescovo di Trieste anche grazia sua. Anzi, il vescovo Santin, consapevole di quanto il Sirotič aveva operato in suo favore, lo installò nella dignità meglio retribuita del Capitolo di Capodistria e nel maggio 1945 lo sottrasse con la propria vettura al grave rischio di rispondere delle sue malefatte alla Giustizia del popolo. Considerati questi precedenti e tenuto conto dell’attività malefica da lui svolta presso la curia vescovile di Trieste dal giugno 1945 in poi, abbiamo perciò attribuito al Sirotič la qualifica di «genio del male» presso «il quadrumvirato» del «covo di via Cavana». Ora se ai C. L. N. di Trieste e del-YIstria devono essere riconosciuti i più eminenti titoli per essere bollati col marchio d’infamia dalla storia per le condizioni in cui hanno ridotto Capodistria, Tirano e altre cittadine costiere dell’Istria, uguali patenti e. titoli competono anche al defunto commendatore Sirotič, che, per raggiungere quel bel successo, ha fatto largo uso dei mezzi di cui disponeva quale precìdente della Pontificia opera diocesana di assistenza. Pecoato, damjero, che egli sia mancato tre giorni prima della «processione degli ori» a S. Giovanni di Duìno, dove la sua presenza in paludamenti pontificali e quella di Piero Almerigogna, sorreggente il baldacchino in sciarpa del littorio, col lungo seguito dei Capodi-striani, Sottratti all’inferno tifino» a suon di milioni e miliardi estorti al popolo italiano, avrebbero meglio solennizzato «lo storico avvenimento» cotanto celebrato dalla stampa e dalla radio della penisola. che deve essere chiarita al più presto ed .assolutamente prima delle elezioni regionalj in Sicilia dove Ha democrazia cristiana si è alleata con i monarchici. I liberali — cavarlo di Troia della destr,a a-conomica nel quadripartito — per ora stanino zitl^, paghi idii .aver bloccato ogni velleità riformatrice del governo. Il democristiani avevano assunto una posizione di attesa hon polemica per ciò ohe riguarda le divergenze Interne del quadripartito e Fanfani si era limitato ad imporre a Sceiba tre mesi di tempo per giungere ad una chiiarifeazione. Il che, allo stato delle cose, significa il tentativo di allontanare Scel-toa dal governo per .passare ad una coalizione governativa che superi il quadripartito. Eanfanl è un integralista cattolico che non ha mai rinunciato all’idea di un governo esclusivamente democristiana sorretto di volta in volta dai voti della destra o del centro e, in certe occasioni, magari anche dei soci-lalilsrti di Nenni. Perciò egli ha sempre evitato che il suo partito si pronunciasse ufficialmente per un’apertur.a Q destra oid a sinistra. 'Pur fornicando in Sicilia con le destre ed adottando nella penisola un linguaggio riformistico. . Di fronte all discorso d| Pietro iNenni a Torino, Fanifanj non poteva tacere. Poiché «parlare» ncn desiderava, ha preso la parola ad una riunione qi tranvieri cattatici avendo cura d; accentuare il tomo polemico ma di non escludere alcune possibilità positive ohe consentissero idi continuare il dialogo coin Nenni in vista di eventualità future. All’ambiguità di Fanfani non potevano perciò piacerle alcune prese di posizione in campo democristiano. E lo .ha fatto dire chiaramente dal Buo Organo quotidiano, «Il pepalo», all’onorevole Goinellla — ex segretario dell del partito — fi quale non ha esitato a iritenere «ragionata» e positivo iil discorso di Nenni ed la lodare l’andamento dej lavori del congresso socialista di Torino al quale ha voluto essere personalmente presente. La presta di posizione di Gomel-1,a è significativa e può rappresentare la volontà di alcune ali della democrazia cristiana di accettare «Tapertura» di Nenni, non fosse altro che come arma per contenere ile pretese dette destre e smontare j .partifini i cui voti in parlamento, verrebbero .resi superflui se un governo demeristiano potesse contare Siullìapipoggio — in certi casi anche solo sull'astensione — dei isoicialistj di Nenni. A parte le possibili ipocrisie tat-tishe, da non escludere in un uomo dell’Azione Cattolica, resta fi fatto che, jn contrasto con la atassia Azione Cattolica, Gonetta ha dato sul discorso di Nenni uno deigiudizi più equilibrati ed 'Obbiettivi. «La lotta per l’elevazione degli umili, per la giustizia fra le classi e i diritti de,i l'avaro — ha detto l’ex segretario democristiano — non può che trovare consenzienti i veri cristiani» Qui è chiara l’adesione alle richieste avanzate da Nenni per l’attuazione delle riforme sociali. Dopo questa adesione di principio Gonetta ha aggiunto: «... sul problema dei rapporti fra P. S. I. e P. C. I., come su quello della politica atlantica, Nenni non poteva dire di più di ciò che ha detto. Bisogna, essere ingenui o in malafede per pensare, oggi, ad un divorzio fra socialisti e comunisti». Se Nenni «non poteva dire più di quello che ha detta», è evidente che da parte dei P- S. I. si è fatto lo sforzo massimo di buona volontà per l’apertura verso la D. C. Ergo: sta ora a Fanfani compiere i paissj ulteriori. Gonetta è stato chiaro e lia risposta del «Popolo» di Fanfani dura. Però le possibilità di dialogo, (aperte a Torino, .restano anche perchè Gonetta, ha parlato chiaro. Chiaro pure in merito al patto di lunità d’azione fra P.iS.I. e P. C. I. iGonella era presente al congresso di Torino ed ha potuto rendersi conto che, contrariamente a ciò che awenirvta negli anni passati, la base socialista non intende rinunciare al patito con i comunisti. La ragione è chiara. Se aver mantenuto tale unità d'azione due e tre anni fa fu un errore per il P. S. I. oggi il denunciarla sarebbe un altro errore perchè la rottura del frante idi sinistra avverrebbe sotto le pressioni dell’ avversario di telasse che si manifestano netta rinascita del fascismo e nelle velleità maccartiste detta borghesia italiana, succube di circol; reazionari di oltre oceano. Questo Gonetta ha dimostrato dj 'Comprenderlo. Non dovrebbe essere duro da capire per la sinistra democristiana, per i socialdemocratici ed i repubblicani. Se questa comprensione vi sarà la cosidetta «chiarificazione» di cui tanto si parla in Italia potrebbe segnare una ripresa dopo l’involuzione coinservatritee di questo ùltimo anno. La pdlliitica è l’arte del possibile e nelle profferte di Nenni il possibilismo non manca. Inoltre — la borghesia italiana non lo deve dimenticare — nel possibilismo di Nenn; vi è anche implicita la possibilità di una rinascita di un fronte popolare laico basato sullo spirito detta Resistenza di cui corre il Decennale. Se le classi dirigenti ohe si esprimono anche, se non sopratutto, nella democrazia cristiana, vorranno sbattere le porte ,a sinistra per (aprirle definitivamente a destra le «avances» di Nenni saranno lì ■ad indicare ohe la svolta destrorsa inon ha motivi nazionali, politici o sociali ma sol© grette ragioni Idi classe. E la «chiarificazione» sarà chiara anche per i democratici italiani sinceri. Prona 18 din — M Öre ABBONAMENTI: Annuo din. 420. semestrale din. 220, trimestrale din. 110 Spedizione in c. c. p. ★ 7 GIORNI Il trattato austriaco In una nota indirizzata sabato agli Stati Uniti, atta Francia e alla Gran Bretagna, Il 'Governo sovietico comunicava di sperare che il trattato idi pace con 'l’Austria possa concludersi all più presto. Molotov, dopo aver comunicata agli ambasciatori delle tre Potenze occidentali che ;1 Cancelliere Raab sarebbe giunto a Mosca lunedi, ha icomsagnato loro urna (nota niella quale si passa in rassegna, ma senza eccesilvo spirito polemico, la serie dej tentativi compiuti in passato per giungere ad un accordo sul trattato di pace austriaco. «li Governo sovietico — è detto nella nota — ritiene che uno -scambio di opimionj a Mosca col rappresentante del Governo austria-co faciliterà la soluzione della questione .austriaca. A tale riguardo Il Governo sovietico prende in considerazione il fatto che si sono già svolti deglj incentri e degli adeguati scamb; .<% opinione tra gli esponenti del Governo austrìaco, e i dirigenti politici detta Francia, Gran Bretagna e iStatj Uniti». Quest’ultima parte della nota russa suona piuttosto eloquente. Il Governo sovietico, in altri termi-, ni, ha certamente voluto dire che sarebbe possibile .giungere a un accordo qualora negli «adeguati scambi di opinioni» di cui sopra i tre occidentali ncn abbiano legato le mani agli austriaci. E che il Cancelliere Raab sia partito per Mosca con le mani legate, sia pu-rre in parte, .è noto. Nella dichiarazione consegnata dagli occidentali al Capo del Governo austriaco prima della sua partenza, si leggeva che Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia hanno sempre desiderato d| stipulare un trattato di pace con l’Austria, ma che la missione Raab .potrà apportare soltanto utili schiarimenti sull’at-teggiamento sovietico. In definitiva, le Potenze .occupanti si riservano il diritto esclusivo di risolvere i problemj austriaci: il Cancelliere R.aab è andato a Mosca, dovrebbe sentire cosa Molotov o Bulganin gli diranno e quindi riferire -agli occidentali. E’ cert© dunque che il viaggio dal Cancelliere austriaco sarà forse poco più di una missione esplorativa. Che le conversazioni di Mosca non possano culminare in una formale conclusione del trattato di pace è senz'altr© scontato. Tuttavia l'atteggiamento russo, per ora non troppo noto, potrebbe fornire serie indicazioni circa le possibilità esistenti per addivenire alila stipulazione del trattato stesso. Attualmente sembra quasi certo che i russi desiderino la neutralizzazione dell’Austria e con ciò lo sgombero di tutte le truppe di occupazione. 11 pericolo del riarmo tedesco pare abbia indotto Mosca la fare alcune ccmceisslioni melile quali l’Austria giocherebbe un ruolo di «esempio» per la Germania, poiché la neutralizzazione di questa ultima è indubbiamente l’aspirazione principale della politica russa. Negoziati per la Tunisia I negoziatj in corso a Parigi per la concessione .dell'autonomia atta Tunisia segnano il passo. In giornata dovrebbe giungere nella capitale francese il .Premier tunisino Ben Amar ©he insieme al Primo Ministro francese seguirà di persona lo svolgersi dette trattative. Forse ia presenza dei Oap| dei due Governi riuscirà a rendere utili le ■riunioni della commissione mista franco-tunisina. Le questioni che attualmente, dividono le due parti sono piuttosto complesse. I tunisini aoousano i franoesi di aver fatto marcia indietro rispetto .alle posizioni sostenute a suo temp© da Mèndes-France. Fonti tunisine sostengono che i franoesi hanno ritirato la promessa di consentire che un tunisino avesse ia presidenza della nuova Alta Corte di arbitrato nel primo periodo di tre anni. La presidenza è .a rotazione tra giudici francesi e giudici tunisini. I francesi chiedono ora ohe in base atta nuova convenzione il francese divenga lingua ufficiale nel Paese al pari della lingua araba, mentre prima erano del parere di concederle semplicemente uno status di privilegio rispetto alle altre lingue straniere. Dividono poi le due parti varie question,- circa gli statuti dei territori militari del sud timisimo. In un tentativo di conciliazione ; tunisini hanno proposto che esperti militari framces; esercitano un controllo sulle forze .di polizia delle regioni meridionali entro limiti fissati precedentemente da un editto del Residente Generale. Essi respingono però le richieste della controporte tendent; a stabilire il controllo da parte delle forze ‘armate francesi sulle forze di polizia in ogni regione del Paese e intendono garantirsi |1 diritto di nominare i capi locali, i Caiid. I francesi chiedono il 50 per cento de,- seggi in tutti i Consigli municipali. A questa proposta 1 tunisini si «pongono decisamente. Essi vorrebbero invece che nette città in cui i residenti francesi siano almeno il 10 per cento essi possano disporre di un terzo dei seggi. Infine i rappresentanti del Governo tunisino si rifiutano di accettare il principi© che q nuovo statuto è definitivo. Essi insomma si rifiutano di sancire |n .un atto ufficiale un impegno che leghi perennemente -il Paese affla Francia. Il C. P. D. di Capodistria ha approvato il piano sociale distrettuale per il 1955. Già uno sguardo superficiale ci dirà che di fronte ai lavoratori tutti del SdstiiettlD stanino öornpiitd molto vasti, che richiederanno grandi sforzi e buona volontà. Ma la realizzazione del piano è un impegno d’onore per ogni collettivo di lavoro e per i quadri tecnici poiché ciò richiede anche la collettività dei popoli jugoslavi che pure quest’anno ha contribuito in misura oosì grande allo sviluppo più rapido del distretto di Capodistria. Esaminiamo pertanto uno dei problemi da cui dipende la realizzazione del piano di quest’anno, quello della manodopera. In base al piano si dovrà, infatti, occupare a nuovo circa 1900 'operai e operaie dei quali 476 nell’edilizia (oioè il 60% in più) 251 nel traffioo (67%), nel-i’artógianato 488 (37%), 400 mel-l’industaia (17), 32 nell’alberghiera, 139 nella pesca, ecc. La produzione prevista nel piano, cioè il suo incremento, presuppone l’auimiento della manodopera come detto sopra. Bisogna distinguere, logicamente, la mano d’opera cui spetta far posto agli occupati stabili, cioè gli operai dell’edilizia, dalla manodopera che verrà occupata a nuovo nelle fabbriche, nell’artigianato eoe. Vediamo innanzitutto la nuova attività edilizia e le attuali capacità in confronto con le necessità pianificate. -Dalla fine della guerra mai s’è superato una somma di mezzo miliardo all’amino, ivi 'Compresa l’attrezzatura, per le nuove costruzioni, mentre quest’anno si avranno investimenti ammontanti a oltre un miliardo nella sola edilizia. Ciò significa che si dovrà raddoppiare la capacità dell’attività edilizia con nuova mano d’opera e con attrezzature, ossia cercare aiuto altrove. E, si nati, in questi investimenti non è compresa l’autostrada Risano— Senožeče per la cui costruzione sono previsti mezzi finanziari nell’ammontare di 750 milioni. Non bisogna assolutamente sottovalutare l’ampiezza dei lavori richiesti dal piano sociale. Nel corso dell’anno le imprese edili devono realizzare giornalmente oltre 4 milioni di dinari, ciò vuol dire ogni tre giorni quattro abitazioni! E questo non è un compito facile, da prendersi alla leggera! Bisogna rendersi conto che siamo già a metà aprile e che, finora, si è fatto ben poco. Troppo si protraggano i «lavori di preparazione!» Qui non tale il detto «chi costruisce presto, costruisce piano», tanto caro agli ambienti dell’edilizia, poiché in 'genere, da noi, costruiamo tpiano e per giunta poco! E’ vero che non dobbiamo riversare le cause dell’attuale situazione soltanto sugli edili, risiedendo attualmente le maggiori (difficoltà nella compilazione dei progetti e nella soluzione della problematica urbanistica. Non per sottovalutare l’opera e la responsabilità degli urbanisti e dei progettisti, ma bisogna esprimere la generale insoddisfazione e preoccupazione per il procrastinarsi di questa situazione e di questa incomprensione. Per questi motivi nella realizzazione del piano subentreranno nuove maggiori difficoltà il numero stesso degli operai occupati in base al piano non sarà suffijoente. Bisognerà perciò sfruttare ogni ora e mtrodurre due, o addirittura tre turni nei vari cantieri per ricuperare il perduto. Non bisogna, infatti, partire dal concetto che «se non per questo, sarà per lamio prossimo». In misura notevole potrà contribuire il nuovo sistema retributivo con l’intrcrdu-zdone delle norme -— accordo dappertuto dove ciò sia possibile, la sollecita regolazione delle norme tecniche e relativa retribuzione in base all’effetto lavorativo. Altro campato di responsabilità è l’attenzione per la manodopera e rassicurazione di buone condizioni di lavoro. Molto si discute e si scrive sulle mense operaie, e ristoranti dove il lavoratore possa trovare vitto sufficen-te a buon prezzo, ma la discussione continua a protrarsi da mesi, salvo rare eccezioni. Le imprese attendono che le mense vengano organizzate dalle amministrazioni comunali e viceversa, con risultarti naturalmente negativi. Con un pò di buona volontà le imprese, oon l’aiuto dei Comuni, avrebbero potuto già da lempo risolvere questo problema, che costituisce tm elemento importante della produzione. A ciò si aggiunga pure la cura per assicurare abitazioni per la manodopera fissa e locali di pernottamento per quella stagionale. E ancora. Se si considera che, «condo il piano, la manodoperà Dooupata salirà del 35% a paragone dell’attuale (oltre 400 nella sola industria) bisogna pensare seriamente sin d’ora come renderla capace sul nuovo posto di lavoro. Già oggi si dovrebbe trovare giovani operai e inviarli a un corso d’istruzione 3 di .pratica in fabbriche e aziende similari, dove potrebbero ottenere la qualifica necessaria. Sarebbe errato, infatti, fare affidamento soltanto sulla ricerca delia manodopera qualificata altrove, dal momento che questa difetta dappertutto. Anche il distretto di Capodistria contribuisca aU’ednfioazione degli obiettivi industriali e all’aumento della produzione. E a questo compito diano il loro apporto anche i genitori che, più volte, guardano passivamente all’avvenire dei loro figli, invece di prepararli in tempo a ima professione. Se tutte le forze verranno concentrate allo scopo, se i campiti comuni saranno considerati un impegno d’onore individuale non vi saranno .problemi impossibili a risolversi anche di fronte a compiti tanto grandi quali sono quelli posti dal piano sociale di-Jtrettuale di quest’anno. J. C3HFERENZ! DELL! LESI per la citta’e il distretto di Fola Alla Conferenza annuale comune dei Comitato Distrettuale e del Comitato Cittadino delia Lega 'dei Comunisti di Pola si è proceduto aH’untone dalle due organizzazioni ed alla elezione di un comitato unico per la città e per jl distretto. Tale unione, come è stato rilevato nella re!azione presentata dal Compagno Širola, viene dettata da una serie di problemi strettamente collegati fra Ha città eid il suo retroterra, non solo immediato, ma anche quello più vasto che comprende tutta ITstriia, per cui non si ritiene procedere alila stessa untone anche per limea amministrativa in un unico distretto con 13 probabili Comuni. Nella sua relazione il compagno iširala ha rilevato ohe ancor prima della formazione delle comuni, le organizzazioni delia Lega possono esplicare una fruttuosa attività svolgendo, tramite puntone So- fenziale produttivo esistente, quello della lotta contro tutte le forme di isperpero. Nej villaggi le organizzazioni dei-ila Lega dovranno sviluppare anche ulteriormente la propria alt viltà per migliorare la produzione agri-cala. E’ sintomatico il fatto che i metodi moderni di coltiva® one vengono sempre più adottati anche dagli agricoltori privati i qual; nello scorso anno hanno impiantato 74 ettari di nuove vigne. Su questo strada bisognerà proseguire e a .tale scopo un ruolo particolare sarà svolto dalle cooperative che a riguardo dovranno diventare effettivamente un epicentro 'di tutta l'attività economica del villaggio e nello stesso tempo rappresentare dna valida scuola d, sviluppo dei rapporti socialisti. La zona da Ancarano verso Punta Grcssa è considerata nej piani turistici come riservata per j conValeiscenziari Ecco quello già esistente e obiettivi sanitari. INTENSA ATTIVITÀ’ DEL C. P. D. DI BUIE NEL COMPLESSO RAMO degli affari comunali titolista, ulrffintasia cpeiia Idjj dhi-Orificazione sulla necessità dj svi-lupare ulteriormente i rapporti socialisti e le comuni, quali basi del-'l’autoammiinistrazione ^sociale e cèllule fondamentali della nostra vita economica. Egli ha rilevato Ohe (sui territori delile comuni di Di-gnano, Rovigno è Pola sarebbe utile formare dei clubs compost.; dai membri degl; attuali Comitati Comunali Popolari e deH’Unioine Socialista che formeranno le future Comuni affinchè possano alle proprie riunioni discutere dej problemi correnti eid intraprendere le misure necessarie per la loro soluzione. La produttività del lavoro nel-ireoonomla della città e del di-istretito registra un notevole progresso, dovuto indubbiamente anche alla notevole mole degli stanziamenti effettuati. Si tratta solo per i Cantieri Scoglio Olivi dj un miniando e mezzo dj dinari negli ul-tinij due anni mentre le rimanenti imprese economiche, nell’ultimo anno, hanno beneficiato di oltre .Un miliardo di dinari. I comunisti anche sino ad ora hanno indirizzato il loro lavoro verso un più iraiziomaile impiego d«i mezzi stan-ìziati —- ha sottolineato Širola — (però tale compito oggi si pome in 'rilievo ancora maggiore in seguito alla .riduzione degli stanziamenti. E ad esso è strettamente collegato ili problema di un maggiore e più razionale sfruttamento dell po- Ritorniamo, come promesso, sull’argomento della criminalità economica che tanto interessa negli ultimi tempi l’opinione pubblica. Non spenderemo molte parole. Le cifre stesse della statistica, pur nella loro nudità, saranno swffìcentemente eloquenti. La statistica ci dice, dunque, che lo scorsoj anno, nel distretto di Capodistria, sono stati consumati 173 reati del genere, per danni valuta- dutii i mati . . . Tutti i mali non vengono per nuocere, dice un vecchio proverbio delta hostra gente. Altrettanto si potrebbe dire del contrario, cioè che ogni bene non porta aiutile. Che una e l’altra cosa siano profondamente vere, ne abbiamo una conferma in questi giorni a Portorose. Il sole primaverile, radioso e caldo, ha attirato sulla nostra riviera, nonostante sia appena aiprile, un discreto numero di turisti tedeschi e per le strade, inondate di luce e di fiori voi vedete passeggiare le tedeschine in calzoncini corti. Ma questo sole non ha portato soltanto l’utile, rappresentato dalle «fliehe» dei tedeschi, ina anche un danno. Cioè ha asciugato le strade di Portorose e sul loro asfalto è rimasto uno spesso strato di polvere che, al passaggio dei veicoli, dà ai turisti l’impressione di trovarsi nel deserto del Sahara, durante una tempesta del «simun» e, anche questo, data la suggestività dello spettacolo, è già un bene. Ma non è il solo. Difatti le tedeschine in calzoncini corti hanno certe gambe che sembrano tanti pacchetti di burro fresco e poiché il sole, ancor debole, non riesce a cambiare il loro colore, ai pTvvvedd la polvere e molto rapidamente, basta che facciano una passeggiata .dal Liagno del «Palace» alla Direzione delle Saline e tutto sarà fatto. Quindi anche il male, rappresentato dalla polvere, generata dal bene che è il sole, non viene tutto per nuocere. Come volevasi dimostrare. Bagnare o lavare le strade, che molti ritengono sarebbe una cosa utile, in fede iai precitati proverbi, chissà che guai potrebbe combinare e allora... ■meglio la polvere. Nella nostra rassegna sull’attività del Comitato Popolare Distrettuale di Buie, siamo arrivati ai Consiglio per gli affari comuinali. La sua atti-, vità era strettamente connessa a quel 'Complesso di .problemi, a carattere comunale, emersi in seguito ai rapido sviluppo economico dei distretto. Attività particolarmente fruttuosa per quanto riguarda la costruzione delie abitazioni e gli investimenti comunali. Con i 170 milioni stanziati lo scorso anno per quartieri, ne sono stati costruiti 48 e adattati altri 12 a Umago. In costruzione si trova ancora un caseggiato a tre piani con 27 quartieri, caseggiato che dovrebbe essere terminato alla fine del mese di giugno. Anche se queste cifre rivelano un indice abbastanza elevato nel campo degli stanziamenti per la costruzione di abitazioni, tuttavia la disponibilità di queste non corisponde alle necessità della popolazione per cui la crisi diventerà man mano sempre più acuta, se le aziende e le fabbriche non devolveranno una parte dei loro mezzi finanziari per la costruzione di quartieri. Solo una piccola parte di aziende ha rivelato finora interesse per la costruzione .di quartieri oon ti a un importo complessivo di 22.164.925 din. Questo per i soli casi scoperti, ma ci è lecito supporre che ciò non sia tutto. Tanto più che il fenomeno, lungi dal diminuire tende a salire sensibilmente. Nel solo primo trimestre di quest’anno, infatti, l’indice d’aumento della criminalità economica ha raggiunto un livello abbastanza preoccupante (il 100% in più nei confronti dello scorso anno) per un valore materiale di 3.730.000 din. accertati, mentre per quasi 1 milione di din, non sono ancora individuati i colpevoli. Se ciò non bastasse ad avallare il sospetto, citeremo poi che, nella revisione dei bilanci in corso, si è accertato considerevoli irregolarità finanziarie e ammanchi. In due sole imprese alberghiere di Pirano, ad esempio il danno economico risultante nei blianci raggiunge i 4 milioni di din. complessivamente. Svariate sono le forme di questo genere di criminalità, dal furto e dalla malversazione allo spèrpero, al peculato, all’incauto acquisto ecc. Citiamo al proposito alcuni fra i più caratteristici. E’ ormai nota la scandalosa disamministrazione constatata a suo tempo nell’azienda alberghiera «Zarja» il cui ex direttore, anche a causa dell’incompetenza e della complicità di parte del personale, deve rispondere di un danno ammontante a circa 9 milioni di din. Altro esempio eloquente è il caso dell’Azienda commerciale cittadina di Tirano, dove quattro dipendenti (3 gerenti di negozio \e 1 magazziniere) si sono pappati, separatamente o assieme, con la più grande disinvoltura la bella sommetta di 715 mila din. Un compratore di bestiame per conto di una nota azienda ha truffato da solo oltre 700 mila din. In un negozio di Capodsitria si è avuto un ammanco dì alcune centinaia di migliaia di din. e così via. La lista potrebbe continuare ancora. Fino a qui però le cose, pur nella loro gravità, potrebbero rimanere circoscritte a comuni fatti di cronaca nera. Il peggio è che altre forme di criminalità, ancor più pericolose perchè meno appariscenti, seminano nell’economia il germe del malcostume. Un ' capitolo a parte meritano, infatti, i casi di criminali- i mezzi a propria disposizione. D’altronde manca anche d'interessamento .dei cittadini causa i prezzi proibitivi dei materiale edile pur potendo usufruire di crediti a lunga scadenza. Ugualmente si confida che le nuove 'disposizioni muli ,uiiii)...:ustra-zione e sulla manutenzione delie case, come pure le condizioni per la concessione dei crediti dovrebbero rappresentare un nuovo orientamento m questo senso. Le nuove disposizioni contribuiranno in modo particolare a una migliore manutenzione degli stabili esistenti, poiché per alleviare la crisi degli alloggi non è sufficiente sodo costruire nuòve abitazioni, ma è .anche indispensabile mantenere in piena efficienza i caseggiati esistenti e con riparazioni ed adattamenti rendere possibile uno sfruttamento più razionale. Lo scorso anno era previsto un importo .di 14 milioni 5U0 mila dinari per portare la rete idrica nella Cave di Marušiči e nel vivaio di Celega. i lavori sono sitati compiuti entro il termine previsto cosicché, particolarmente nelle cave, è stato eliminato daH’Ordine del 'giorno un gravoso problema, connesso alla produzione di quegli impianti, mentre il vivaio di Celega non dovrà tà economica dovuti allo sperpero dei beni, alle truffe a danno della collettività, all’usufrutto in proprio di beni e mezzi di proprietà sociale ecc. Citeremo ad esempio il caso di un dirigente dei lavori di riparazione delle rive e dei moli di Capodistria, Isola, Pirano e Portorose, appaltati dall’impresa fiumana «Pomorsko Gradj ev\insko Predužeće», che ha venduto per conto proprio a terzi 3 tonn. di cemento, falsificando bollette di scarico. Caratteristico ancora il caso di un riscuotitore dell’Acquedotto del settore di Pirano che s’è appropriato di oltre 200• mila din. Gravissimo, poi, quello della già menzionata impresa fiumana che s’è fatta pagare dal CPD di Capodistria, sul conto dei lavori eseguiti nel distretto, 40 tonn. di cemento in più di quanto ne abbia effettivamente adoperato, truffando così il potere per un valore di oltre 2 milioni di dinari. Non meno grave l’esempio di un’impresa edile di Isola che, per aver voluto speculare sul cemento da impiegare nella costruzione dell’attrezzatura per la separazione del carbone della miniera di Sicciole, perse, poi, oltre 400 mila din. per- aver dovuto rifare il lavoro. Citeremo ancora che i danni materiali per incidenti del traffico nel solo 1954 ammontano a 2.700.000 din., senza contare il fatto doloroso che dei 55 casi registrati, 3 sono risultati mortali e 14 con gravi ferite per le-: persone. Qui naturalmente non è compreso lo sfruttamento dei mezzi di trasporto e relative spese (benzina, gomme, ecc.) ad uso privato, fenomeno ancora parecchio diffuso e che rappresenta un’altra delle forme di criminalità economica. L’elenco potrebbe continuare con altri esempi, molti dei quali rimangono purtroppo ignorati. Interessante è rilevare al riguardo che ben 13.879.484' din., ossia il 62,3% del totale dei danni dovuti alla criminalità nell’economia va a carico di una ristretta e ben determinata categoria di persone che, pur godendo di un migliore trattamento finanziario nei confronti degli altri dipendenti, approfitta della propria posizione nell’azienda o nell’amministrazione per ricavare utili illeciti. I reati concernenti la somma qui'sopra citata sono stati commessi, infatti, da 7 direttori, 15 gerenti di negozi, 7 responsabili di cassa, 3 contabili e 3 magazzinieri con una percentuale proporzionale del 56 Vo per i primi, del 35% per i secondi, del 4,5% per i terzi, del 3,6% per i quarti e del 0,9% per gli ultimi. Segue logica la conclusione che i superiori hanno causato più danni che i loro subordinati. I casi di criminalità fra i lavoratori sono, infatti, insignicanti. Sempre parlando, naturalmente, dei casi scoperti e denunciati. Ma quanti non lo sono stati o non lo sono ancoraP « E’ un interrogativo cui dobbiamo rispondere un po’ tutti. Primi gli organi della gestione operaia e della gestione sociale in genere, gli organi responsabili della Sezione criminale, le magistratura, ma anche i lavoratori tutti dei collettivi e l’opinione pubblica. Soltanto un largo fronte di vigilanza potrà eliminare o, perlomeno, ridurre ai minimi termini i danni provocati alla società dall’incoscienza e dall’egoismo smodato di singoli parassiti. più preoccuparsi per il trasporto aedi’acqua nei mesi esitivi per inai-fiare le piantine. E' doveroso sottolineare cne di tali opere benelicie-ranno anche i .paesi limitrofi congiunti a questa rete idrica mentre i acquedotto .delle Cave è stato costruito in modo da facilitare il suo proiungamento sino ,a Marušiči le con ciò in un futuro non fontano sarà definitivamente risolto il problema .deli'acqua potabile per tutta quella zona. Per investimenti a carattere comunale minori, attuati dai Comuni, lo scorso anno era previsto .un importo di 40 milioni e 7UU mila dinari impiegati per la costruzione di pozzi e fontane, per elettrificare alcuni villaggi, per la riparazione e i’aUargamento di alcune strade secondarie, per h adattamento di alcuni stabili di proprietà sociale, per la sistemazione di alcuni giardini, parchi e cimiteri, ecc. Nel corso dell’anno corrente necessiterà completare la costruzione delle case nella ’Valle del Quieto per impedire ohe le stesse, iniziate nel 1952 e poi interrotte alla fine del 1953, vadano in rovina. Oltre a ciò, lo scorso anno, il Consiglio per gli affari comunali ha curato anche il problema delle comunicazioni, approvando .gli orari ideile linee automobilistiche e aiutando le imprese trasporti nella soluzione dei loro problemi. A proposito di comunicazioni e trasporti stradali, è da rilevare ohe nello scorso anno varie aziende e cooperative esercitavano il servizio trasporti per conto di terzi, sviluppando una concorrenza illegale nei confronti delle aziende trasporti. Il Consiglio per 'gli affari comunali, considerato il danno derivante da simili abusi, dovrà adottare severi provedimenti affinché le disposizioni in materia siano rigorosamente applicate. Per quanto concern eil rifornimento 'dell’acqua, ad iniziativa dello stesso Consiglio, la rete idrica di Buie, è stata unita aH’Aoquedotto Istriano, anche agli effetti amministrativi in base alle .proposte fatte da una commissione di esperti della Facoltà tecnica di Zagabria. Oltre ai problemi risolti fruttuosamente dal Consiglio ci sono quelli chè non ha potuto risolvere. Fra questi va citato il controllo e l’ispiet-'borato sulle costruzioni edili, inef-ficente perchè disimpegnato da solo due persone, del tutto insufficienti tenuto conto del volume delle costruzioni attualmente in corso. E’ un problema ohe dovrà essere risolto entro quesf’anno. Dotti Zoran Kompanjet SetnpM fp&tygiù' Alcuni mesi fa, — quando su queste colonne vennero denunciati i gravi inconvenienti, già allora riscontrati con il nuovo sistema della distribuzione e vendita nelle giornate festive del pane — gli organi competenti! di inviarono pe)r tutta risposta un lungo esposto che, in parte, venne pubblicto nel numero successivo. Dalle loro argomentazioni e dai dati con cui queste erano corroborate, appariva che gli inconvenienti da noi lamentati fossero non solo inconsistenti, ma che con il nuovo sistema il servizio sarebbe risultato migliore e di pieno gradimento per i consumatori del pane che, fino a prova in contrario, ,rappresenta per tyioi un alimento fondamentale necessario. Quale riscontro abbiano oggi nel-Ip realtà quelle Ot’rgpmìentazioni e le prospettive di miglioramento .allora 'contrapposte ai 'nostri rilievi, può essere accertato da chiunque si accinga, in una mattinata domenicale qualsiasi, alla improba impresa dell’acquisto presso le rivendite di Capodistria di un determinato quantitativo di pane. Allora chiunque potrà constatare di persona, vedere e toccare con mano che ben difficilmente il servizio di distribuzione e di vendita del pane a Capodistria, nelle giornate domenicali, potrebbe svolgersi peggio. E’ doveroso riconoscere però che un modo mig’Jq’e per mantenere vivo il ricordo delle lunghe file e delle scene poco edificanti — di cui erano protagoniste, fino ai primi dell’ottobre 1953 al posto di blocco di Capodistria, le trafficanti facenti la spola giornaliera con Trieste — difficilmente poteva essere escogitato. Ora le lunghe file nelle prime ore mattutine domenicali e le scene incresciose, determinate da ragioni di precedenza, derivano dal fatto che chi vuol sottrarsi all’umiliazione di un simile sconcio, rischia di rimanere a digiuno. E non solo lui, ma, alle volte, anche la donna rassegnatasi a fare la fila dalle sei del mattino. Questa la cruda realtà di cui possono fame esperienza anche coloro cui incombe elimimUre con la massima urgenza questo sconcio. IRaro, eccezionale fatto avvenuto a Pola. La capretta «Biljka» dj proprietà della campagna Rasel Sabina, abitante in via Pupin 2 ha partorito cinque Oaprettini. Ve ij presentiamo in foto. LA CRIMINALITÀ' ECONOMICA nel distretto di Capodistria LACCORDOCOMMERCIALE fra Trieste e la zona limitrofa Ne.j quadro deigli accordi commerciali italo-jugoslavi, recentemente firmati a Roma, figura, com‘è noto, l’accordo peir gli scambi locali tra le zone limitrofe di Trieste da una parte, e Buie, Capodistria, Sesana e Nuova Goriz a 'dalU'altra, il quarte prevede un plafona di scambi complessivi elevar to a 4,2 miliardi dj lire, allo scopo di facilitare i traffei reciproci, assicurando un volume più rispondente alle esigenze defile rispettive zone. Le merci elencate nella lista «A», allegata all’accordo, potranno essere importate nella zona di Trieste fino alla concorrenza delle quantità e dei valori indicati a fi-lànjCo hi ciascuna dj esse; 1© merci elencate nella lista «B» potranno essere importate nei distretti di Buie, Capodistria, Sežana e Nuova .Gorizia, fino alla concorrenza delle quantità, o de( valori indicati a Ifiaruco hi ciascuna di esse. I due 'Governi sì riservano di apportare, di comune accordo, alle liste «A» ,e «B», quelle modifiche quantitative e qualitative di cui fosse riconosciuta l’opportunità. La dogana di Trieste consentirà tìtretltamemite la temporanea im-' pariamone: a) delle macchine, installazioni e mezzi di trasporto jugoslavi invilati nella zona di Trieste pCj. esservi riparati; b) delle [materie prime e dei semilavorati 'jugoslavi inviati nella zona di Trileste per esservi trasfomatì. Tali fimport.azion; non saranno tuttavia consentite qualora siano contrarie alile disposizioni generali sulla temporanea importazione vigenti in I-talia. Le merci, incluse le spese accessorie ed i servizi di cui sopra, saranno fatturate — da ambo le pariti — in lire italiane. I pagamenti relativi sì effettueranno in baise alla procedura previistia dalil’acCor-tdo di pagamento italo-jugoslavo, a mezzo .del conto autonomo di compensazione in lire italiane, non produttivo 'd’imiteressd, denominato «conto autoncmoi», 0he la filiale di Trieste della Banca d’Italia aprirà a nome della Jugosfavensika Izvozna Banka di Belgrado. A mezzo dei «conto autonomo» saranno regolati anche i pagamenti relativi .ai salari della persone residenti in una o nell’alltna zona, le quali si recano regolarmente al lavoro nell’altra zona, e ciò fino alla concorrenza di una somma globale annua di 100 milionj di lire italiane. Il conto della Banca dTstria e della Jugoslavenska Ivzoana Banka, attualmente aperti presso la filiale ideila Banca d’Italia di Trieste saranno Chiusi alla data dj entrata in vigore del presente accordo. L’e-(ventuale saldo risultante sul conto della Banca d’Isbria sarà versato Leggete e diffondete LA NOSTRA LOTTA sul «conto autonomo!». Ili saldo sul conto della Jugoslavenska Izvozna isairà invece versato sul conto federale. I pagamenti originati da contratti già conclusi, conformemente (alle intese intercorse tra le due ex-amministrazioni militari della Zona A e B, saranno effettuati a (mezzo del «conto autonomo». Con tale accordo vengono abrogate tutte le intese e j protocolli sugli 'scambi commerciali sinora in vigore. LE LISTE «A» E «B» La lista «A» prevede i seguenti contingenti all’importazione nella zona di Trieste (in milioni di lire italiane): funghi freschi, fragole e mirtilli 7; funghi secchi 5; crauti 10; frutta fresca 30; verdura fresca 120; prugne secche, marasche e nocciole 50; succo di marasche e foglie relative 10; latte fresco 70; derivati del latte 20; uova 30; birra 10; vino di consumo ordinario 250; vinacce e vino spunto 50; vini tipici (in bottiglie) 10; distillati di prugne e liquori tipici 6; alcool etilico 50; miele 3; carne bovina 20; salumi 10; cavalli da lavoro e da macello 30; bovini da macello, capi 2.000; suini, carni suine e ovine 40; pollame 10; budella salata 5; foraggio, paglia e veccia 20; grano saraceno 5; pesce fresco .di mare 60; pesci d’aqua dolce 2; pesce conservato e salato 100; lagnarne segato e squadrato 100; spacconi di rovere e di faggio (fino a un metro) 50; prodotti di legno, caratteristici della zona, 10; legna da ardere 100; compensati 5; refili di legno 5; paletti per viti 3; botti di ro-'ture 4; carbone di legna 30; botti di rovere 5; prodotti in cemento e amianto 5; mattoni refrattari, mattoni pieni, tegole ed altri laterizi 120; marmi speci-iali 7; sabbia per fonderia 5; pelli grezze 20; pelli conciate e pelli lavorate per pellicceria 25; prodotti in pelle 5; piange medicinali 30; rottami di vetro 5; oli ossenziali, ad esclusione degli oli di a-grumi 5; lana grezza (lavata e non) 15; paprica 2; sale 20; altre merci 300. La lista «B» prevede i seguenti contingenti all’importazione nei distretti di Buie, Capodistria, Sežana e Nuova Gorizia (in milioni di lire italiane): iriso 50; agrumi, altre frutta, paste alimentari ed altri prodotti alimentari 175; birra 10; sementi, piante vive e loro parti 15; grassi e oli di origine animale e vegetale 50; oli essenziali 15; prodotti chimici 30; prodotti farmaceutici 50; concimi chimici 15; colori e vernici 15; bitume ed emulsioni bituminose 15; zolfo 20; cartoleria e carta, ad esclusione di carta da giornale 15; filati, tessuti e confezioni 120; filati, cordami e sacchi di canapa e juta 30; laminati e profilati 50; macchine per ufficio e loro parti di ricambio 25^ macchinari diversi, accessori e loro parti di ricambio, utensilerie 240; mezzi trasporto, accessori e loro parti di ricambio 225; motori Diesel ed attrezzature navali 300; strumenti ed apparecchi di precisione, di ottica ed altri strumenti ed apparecchi 15; strumenti musicali, loro parti staccate e dischi 5; materiale elettrico vario e materiale telefonico 65; materiale radiotelevisivo 25; materiale ed attrezzature per la pesca 40; pneumatici 40; lavori di gomma 10; mercerie diverse 50; orologi e sveglie 5; arredamenti speciali navali 50; utensilerie e arredamenti domestici 10; ceramiche e vetrerie 5; benzina 75; oli lubrificanti 50; sughero e suoi lavori 15; lavorazioni e riparazioni varie 120; altre merci 100. CROWACHETTE CAPODISTRIA NASCITE: Vuk Claudio di Albino e Grbec Justina; Petronio Mario di Mario e Martincich Elda; Babič Franca di Fabio e Hrvatin Maria; Greblo Celestin di Mario e Repič Marcella; Jurjevič Rosanna di Radovan e Hrvatin Lidvina. MATRIMONI; Tomažin Franc di anni 25, autista, con Cotič Maria di anni 12, (aiuto cuoca; Zerbo Augustin di anni 28, economo, con Campa Maria di anni 27, impiegata; Glavina Leander di anni 20, automeccanico, con Babič Elvira di anni 19, operaia; Mavrič Cvetko di anni 30, impiegato, con Čandek Antonia di anni 29, impiegata. DECESSI: Merkezié Boris di anni 1. BUIE NASCITE: Altin Fulvio di Domenico e Ferenac Giovanna; Jugovac Mariella di Jugovac Lidia; Biloslav Bruno di Giuseppe e Matušan Milica; Ban Žarko di Casimiro e Jelušić Dionisia; Radin Bruna di Ugo e Zulié Margherita; ^Valenta Ljubomir di Celestino e Benveniù Natalina; Forza Rosanna di Umberto e Jurissevich Francesca. DECESSI: Repa Antonia di anni 54. PIRANO MATRIMONI: Dugarić Ivan di anni 23, meccanico, con Krivec Stefania di anni 21, impiegata. DECESSI: Kersikola Antonia di anni 70. ISOLA NASCITE: Troian Eliana di Cor- rado e Balanza Luigia. MATRIMONI: Mondo Bruno di anni 29, autista, con Žitko Rosa di anni 22, operaia. DECESSI: Parentàn Mauro di anni 93; Davanzo Pietro di anni 82; Lubiana Giovanna di anni 65; Bonin Viktor di anni 49. POLA NASCITE: Jadran di Milena e Redja Hodžič; Nevenka di Milka e Miha Mafijaš; Predrag di Živka e Momčilo Ivanovič; Dušan di Josipa e Antonia Greblo; Uino di Jolanda e Antonio Božac; Željka di Jelka e Vjekoslav Zajc; Nada di Jelka e Vjekoslav Zaic; Eneo di Maria e Mirko Ušič; Davorka di Emilia e Livio Sansa; Bojan di Caterina e Žanko Vojonič; Biserka di Maria e Ivan Maretič; Dušan di Božica e Romano Sudalič; Zdravk di Danica e Milan Božič; Jadranka di Anna e Božo Skabič; Giovanni di Maria e Željko Dazzaro; Violetta di Maria e Basilio Vre-tenar; Valter di Mirta e Angelo Kreva-tin; Edi di Anna e Milan Martinčič; Vjekoslav di Ivka e Josip Tikulič, Dušan di Maria o Josip Hrelja. MATRIMONI: Petri Mano, calderaio, con Stramignoi Giovanna, operaia. Miletič Tomo, fabbro, con Stomilovič Boža, operaia; Žnidaršič Ivan, impiegato, con Matekovič Maria, casalinga; Grbin Ivan, falegname, con Crnobori Erminia, operaia; Dobrič Antonio, meccanico, con Zuccon Caterina, operaia; Kodan Petar, fabbro, con Gasparini Eufemia, casalinga; Žkoravič Ljubomir, operaio, con Gol-din Milka, casalinga; Považanj Petar, tecnico, con Kalčić Maria, contabile; Bujan Martin, infermiere, con Marinig Odette, ragionicra; Bonaca Marcello, meccanico» con Pohlen Emilia, casalinga. DECESSI: Urti Maria; Puslušni Elisa-betta; Legović Anna; Bastiančić Aldo; Mohorič Dragica; Radošević Sebelić Fuma; Žarna fantina; Levak Mate; Lorenzin Josip. Vendesi 1 differenziale FIAT 621, 1 avantreno FIAT, 1 asse posteriore FIAT 621 completa, 1 differenziale SPA completo ton. 5, 2 avantreni FIAT 34 e FIAT 28. — Rivolgersi a Giacomo Vascotto, I. CanlcaT — Isola. AVVISO Vendesi impianto cinematografico completo in perfetta efficenza. Rivolgersi alla direzione del cinema di Umago. :ARTEDI’ 12 aprile 1955 «LA NOSTRA LOTTA» BASKNA 3 RICONFERMATA LA CONDANNA A 30 ANNI A UN FRATE CAPPUCCINO MASSACRATORE DI PARTIGIANI PADRE ILLUMINA TO MANEGGIA VA IL MITRA INVECE DEL CROCIFISSO ■ »M«» «lÄ Verso la fine dello scorso marzo si è celebrato a Chiavari il processo a carico di padre Illuminato, sacerdote cappuccino, piuttosto tozzo di statura, dal volto sanguigno incorniciato da una barba candida, ohe gli scende abbondante sul petto. Il frate, rifugiatosi nel Perù subito dopo la liberazione, si è presentato a piede libero, poiché ila Oassazjone, ordinando la revisione di due processi precedenti, Tetvocò anche il mandato di cattura. A padre Illuminato non è stata fatta soltanto l’accusa di essere stato uno dei partecipanti alla fucilazione di sei ni, che in precedenza nonpadre Illuminato fece da inaveva voluto confessarsi, in- termediario vitandolo ad avvicinarsi al riconosce Sacramento. Il'Morami estras- di queste circostanze. Nega se un’immagine sacra ed anche quanto dice Dario Ro- esolamò: «A questa mi con- verano, e cioè, che nel oarce- fesso, a voi no.» Il frate allora gli sparò contro. insistito nell’aocusa riscaldan- lezza di padre Illumina ma il frate non dosi, padre Illuminato si è manca anche la prova i come veTe alcune mantenuto negativo. sua innocenza: non si Il Pubblico Ministero nella quindi chiedere che ia sua blanda requisitoria (dal- danna», la quale traspare in modo fin troppo evidente il proposito non di accusare, ma di di- re di Chiavali il frate lo minacciò di morte, mostran- Le testimonianze Il medesimo racconto il Piana fece, nella stessa notte, - al comandante partigiano n’erQ Canessi, escusso quale dogli ^una pistola, quajora i fendere l’imputato indossante il saio ed ora 'disarmato del mitra) ha detto ohe «ricostruire la personalità dell’imputato era cosa necessaria, perchè si stava 'giudicando La condanna suoi familiari non si fossero decisi a sborsargli almeno 70 mile lire. L’ex brigatista nero, Ve- Aldo Valerio, ohe incontrò sui monti: e in tal senso, il Valerio ha testimoniato come già aveva fatto il Peiraoo. Padre Illuminato nega di teste, dichiara di aver udito non on naufrago ideila vita, dal tenente Barbalati, che comandò il plotone di eeouzio- ma addirittura un sacerdote, un ministro di Dio, un uomo partigiani', uccisi il 18 marzo esser mai stato armato, ma 1945, a Fossa Lupara, vicino diversi testi affermano il con- a 'Sestri Levante, ma anche quella di esser stato un fa scista fanaitioo, nel periodo vicinissimo al luogo dell’ese-repubblichino, e di aver chie- cuzione, afferma categorica-sto e ottenuto forti somme idi mente di aver veduto passa- denaro per liberazione interessarsi della (di alcuni parti- La Corte ha sentenziato in conformità, 'riconfermando la condanna di .padre Illuminato a 30 anni di reclusione, già affibbiatigli nei due precedenti p/roceisfe/i 'tpnutis/i a Chiavari e a Pisa, rispettivamente nel 1946 e 1947. Questa una parte del resoconto dell’ultimo processo dosi completamente alla ìbon- pubblicato .dal «Corriere deità, all’amore e alla carità. E’ la Sera» nei suoi numeri in ve la tolgo», frase questa che stato sopratutto necessario data 25 e 26 marzo u. s. Ri-In particolare il con- viene confermata anche da vedere come i fatti dipinge- teniamo superfluo ogni com- vano questo francescano, mento. pier poi giudicare secondo _____________________________________ coscienza». E 'dopo aver detto che que-Ultimo teste è stato Mario sita è una «causa ingrata, e che egili riavrebbe affidata ne a Fossa Lupara, che fu che ha messo la propria vita proprio padre Illuminato ad suM’altare di Cristo dedican-ap-rire il fuoco, gridando: «Dio vi ha dato la vita, io ■■■ Radio Capodistria ASCOLTA E PARLA Corso di inglese 5 lezione tmrio. ladino Castagnola, che abita altri testi. re la sera del 18 marzo, insieme al plotone di esecuzio- La requisitoria - ...... t r i . j. Garibotto, partigiano catta- ™ «u inviauuc tu-nuaui £“* prigionieri delle brigate ne d frate armato du mr ra. dai fascisti. ,Egli narra volentieri a spalle più capaci nere Sul fatto specifico della fucilazione ci sono alcune importanti deposizioni su un racconto de'll’esecuzione, fatto da un partigiano scampato miracolosamente alla morte e deceduto un mese dopo. Il partigiano Piana faceva parte della schiera di sei fucilati mentre il plotone d’esecuzione stava sparando, egli cad- Viceversa Angela Gandolfo, ^ alla quale pochi giorni prima aj erano stati uccisi il marito e mentre veniva 'tradotto delle sue, si è chiesto tra carcere, incontrò padre II- l’altro: «Fu caritevole padre luminato, il quale, chiaroan- lllluminatoi, quando percosse . _ So- , , ,, . . gli sputò in faccia. Alcuni no episodi che non si dovrelb- o e quan o i cappuccino si gjornj dopo, ],0 stesso padre bero ricordare e che tuttavia presento a casai sua, pocoi di- f]luminat0) in di ^.n erate^1 ^xiet^^fferrr^‘\ c^° «'delinquente assassino», il Garibotti •prigioniero?'». Il Teathre Popnlaire Francaise diretto da Jean Vilar, ospite in Jugoslavia, si è presentato al pubblico di Belgrado, Lubiana e Zagàbria con due lavori classi ci di Comed'l’h e di Racine riscuotendo enorme successo. Gérard Fhilipe che qui vedianu nelle vesti del «Cid>>, firma l’album della sue ammiratrici LA FOTOGRAFIA DEL PENSIERO Una. strana seduta che riesce ad impressionare lastre sjensi.bHi stante da quella del Casta gniola. non era armato. Stefano e Giuseppe Rove- notizie su alcuni,lanci di pa- de urtato da e fu creduto morto. A Domemioo Peirano che Alcuni ricercatori nel cam-che il figlio d; Edison, il buli. Ricordandosi allora p0 cinque minuti la misi po ancora in gran parte iigno- grande mago della elettrici- delle ricerche già eseguite pel bagno rivelatore, tn degli studi psico-fisici tà, scienziato insigne anche da altri suglj effetti fisici e Con grande stupefazione rornsideraromo il pensiero u- lui, aveva costruito un ap- /Chimici dei flusso magneti- del reporter, ne sortì una ■ ■ mezzo del co, cominciò a sperimentare lastra molto impressionata ra astrara astrazione, ma co- quale Ila fotografia del pen- metodicamente con le lastre dai fluidi che rivelava allo „ - ■ , „ , ,. , , . -rr - forza sostanziale siero diveniva una 'realità po- al bromuro d’a/rgento. sguardo una nebulosità mollano affermano, e mantengo- raoadutisti, che avvenivano cesso —- ha poi affermato il me una miza sosicuiziai muu u “ v Hoii|ia min P M. _ ldevP oooup,arsi solo capace di produrre effetti fi- (sitava Di questo appare«-. Le condizioni degli esperi- to sinule :a -Nm° tó a di un fatto- se cioè padre II- sici e chimici; e in .base a tehio, e vero, non si senti menti furono varie. Su alcu- mano. Lo Stuart jlisse^ auto luminato abbia partecipato questo ragionamento, alquan- più parlare, ma intanto aitai ne lastre collocate nel galbi- direttamente o meno alla fu- to rivoluzionario sono avvenuti. Troppi itesti un ufficiale, entrò nella sua hanno affermato ohe il saeer- - _________m,,,n „„„ cella per cercare di avere dote era solito andare in gi- mano, non piu come una p - parecc o p r - - 0 __u___». .,™*mnffiAna rvì ^ Pn_ imi,dii o Ila trvtmiOTTC ro armato. «Ma questo pro- no quanto dicono durante i nella zona partigiana. Sicco-un 'Compagno confronti con Timputato, che me il Gariboitto non volile di-essi versarono nelle mani del re nulla, fu selv/aig’giamente frate complessivamente 110 percosso, in modo particola- lo curò, e a sua moglie, il mila lire, per ottenere il suo re dal frate che più dell’altro illazione dei cinque partigia- Piana raccontò fra l’altro ohe padre Illuminato, pochi istan- rispettivi ti prima dell’esecuzione sera dichiara accostato al partigiano Moro- no, che interessamento in favore dei infierì contro di lui. Nel configli. Uguali cose fronto disposto dal presidente Giovanni Scannali- della Corte fra teste e imipu-tra i Roveraoo e tato, mentre il Garibotto ha DUE AVVENIMENTI DI GRANDE RILIEVO A LUBIANA fronte psicologia 6id alla fisi-m. E in proposito ci sono ca che si insegnava negli dubbi che non si possono re- lA't etnei,i, speriimenitalrono gli spingere. In conclusione, se effeifctj del pensiero sopirà u-c è il dubbio della ooLpevo- no dei più sensibili aprparec- ________________________________ ohi di reigistirazione ohe si conoscano : la pellicola foto- MOSTRA DEL DISEGNO s (Dal nostro corrispondente) LUBIANA, aprile — Organizzata dalla Commissione per i rapporti culturali con l’estero, con sede a Belgrado', si è inaugurata la scorsa settimana a Lubiana una Mostra del disegno e dell’incisione contemporanea tedesca. Si tratta del primo contatto nel campo della cultura tra la Germania Occidentale e la Jugoslavia. La Mostra, messa insieme dal gruppo di artisti tedeschi noto sotto il nome di «Deutscher Kunstrat E. V.», comprende 163 lavori appartenenti a 36 autori. Pittori e scultori vi sono ugualmente rappresentati, ma solo con disegni e incisioni. L’arte dell’mcisione è vecchia in Germania ed anzi vi perdura una tradizióne valida da almeno 5 secoli. Ogni artista figurativo tedesco è quasi certamente anche un incisore. Osservando questa Mostra si ricava veramente l’impressione di un genere assurto a pregevoli altezze. Infatti, nonostante che ogni artista segua un suo particolare, evidente indirizzo, il tono generale delia rnani- (Dal nostro corrispondente) Lubiana, aprile — Un eccezionale complesso jazz tedesoo ha offerto nei giorni soorsi al pubblico di Lubiana un concerto che non sarà presto dimenticato, anche perchè esso ha riacceso la vecchie polemiche tra igli «innovatori» e i «conservatori» dei nostri ambienti musicali. Si può dire anzi ohe il complesso tedesoo è stato invitato a tenere una tournée in Jugoslavia proprio per iun «gesto polemico». E noto che certi circoli conservatori del nostro Paese nutrono notevoli prevenzioni nei confronti della musica jazz, prevenzioni in certo qual modo (giustificate dal fatto che alcuni nostri. inprovvisati jazzisti hanno fatto tutt’altro che onore a questo genere musicale. Ora, affinchè si potesse avere una pregevole prova di autentico jazz, l’Associazione degli esecutori di Jazz di Belgrado ha invitato in Jugoslavia il complesso «Jutta Hi.pp Combo», festazione è quanto mai compiutamente felice. Dai vecchi maestri tedeschi ancora viventi alle giovani reclute, la mostra lia qualcosa da dire e da testimoniare ai visitatori. I lavori più interessanti sono forse quelli di Werner Gilles, l’unico «simbolista» del gruppo. Questo artista si muove in un mondo tutto suo particolare, un mondo di favole classiche che e- gli allunga e proietta ai nostri giorni con mezzi proprio del nostro tempo. Nei suoi disegni una testa è spesso un triangolo e un uomo un animale alato. Tuttavia queste liriche composizioni, questa poesia figurativa di Werner Gilles è facilmente individuabile, così come non è difficile riconoscere dei pescatori neH’omonimio disegno che riproduciamo. MUSICA JAZZ che è come dire la migliore orchestra jazz della Germania Occidentale. Quella che si può considerare la testa del complèsso, ]p sdglnoxina Jutta Hipp, è ritenuta la migliore pianista jazz d’Europa. La tromba è affidata a Karl Bohländer, autore del libro «Das Wesen der Jazzmu-zilc», uno Studio estremamente serio di questo genere musicale. Jtìld Freund è un virtuoso del sassofono. Gli altri due membri del quintetto, Harry Sohell e Karl Sanner, sono rispettivamente considerati il miglior oontraibasso e la miglior batteria tedesca. Il complesso' era reduce da alcune toumèes eseguite in Inghilterra, Scandinavia e Francia. Prima di presentarsi al pubblico di Lulbiana s’era prodotto a Zagabria e a Belgrado. Le prevenzioni nei confronti della musica jazz 'sono così radicate che il complesso tedesco, nonostante tutte le sue buone referenze, si è visto rifiutare l’uso della sala della Filarmonica Slovena ed ha dovuto eseguire il concerto al cinema «La Comune». Il concerto era formato esclusivamente da tipici pezzi jazz singolarmente eseguiti da ognuno dei componenti il quintetto. I cantanti lu-hianesi Betty Jurkovič e Mojmir Sepe hanno interpretato alcune canzoni accompagnati 'daH’arohes'tra tedesca. Il numerose pubblico si è lasciato Itrascinare spesso a nutri-tisisimi! applausi decretando all’pr-cheStra un autentico successo. Lo stesso segretario dell’ Associazione jugoslava degli esecutori di jazz, Dušan Vidak, ha dichiarato che «era una serata memorabile». Nella foto: da sinistra a destra: Joki Freund, sassofono; Harry Sohell, contrabasso'; Karl Bohlän-der, tromba; Jutta Hipp, pianista; Karl Sanner, batteria. MAVIL ;r,a che se fossi stato in grandetto oscuro, ad esempio, fu- 'do di rappresentare un og-rono messe le punta delle getto qualsiasi, il fenomeno Urta ,a contatto immediato Sarebbe divenuto noitevote-oira con la gelatina ed ora Simo. Egli mi aveva versato, coi vetro. Altre volte, le di- lfrattary.o, un buCcjhieria» **»u *«. h»iii>tt. Roggero, dopo aver guardato intensamente una moneta, e dopo avere, in seguito, fissato lungamente, con 'tutta ^attenzione di cui era capace, una lettera fotografica nel proprio gabinetto o-scu/ro, pretese aver ottenuto una immagine in cui era ri te sempre nello studio dello Stuart, alla presenza dj numerosi testimoni, fornirono le fotografie magnetiche di un uccello, di un bastane e idi una scimitarra indiana». Il processo verbale dal qua- altoparlante — Hello! Helle abbiamo tratto il brano lo! This plane comes from Ire- to/talmentei; mentre àltre /dita, in piena oscurità, egli dai Denisson dell’U- volte, quando magnetizzava, protestò contro una simile niveroità di Oxford, dal pro- gli vedevano uscire dalle possibilità, formulando de/lle lessor Forget e dalle signo- punta delle dita numerose obiezioni scientifiche. Poi- re Eva Mason e Giulia Rib- radiazioni luminose. Il Cole che io insistevo egli m’im- bon. credette lì per lì che si trat- pegno a salire nel suo gabi- in questi ultimi mesi il tasse di una allucinazione netto fotografico dove mi cole ha variato metodo. Ha Subiettiva dei soggetti, ma mise fra le mianj una lastra cominciato cioè ad applicar dopo poco tempo gli accad- «Lumiere»' di tipo antico a re direttamente le 'lastre, ben de di farsi fare delle fotor fine di provargli speximan- avvolte in carte inattimiche, prodotta la forma circolare grafie e di vedere sulla po- talmente le mie asserzioni, sulla, propria, fronte o su ideila moneta, stessa. sitiva la propria figura ve- Io presj la lastra con le pun- (quella dei suoi soggetti, la- Nel'.a Revue des Revues lata qua e là, come l’aveva- te delle dita, senza toccarla scia/ndovele legate con una del febbraio 1898 si leggeva no descritta i suoi somnam- 'altro che sui margini, e do- benda nera per /una quin/di- ______________________________________________________________dina, di minuti. Egli sostiene di essere giunto, con tale metodo semplicissimo, ad attenere anche la fotografia del proprio cervello. In fondo, come si vede, in tattociò inon v’è nulla dii so-pranormale; si tratterebbe, in sostanza, di radiazioni ,a/t-tiniche, siano esse raggi x, CONFESSIONI DI UN GRANDE REGISTA ITALIANO COSI LAVORA DE SICA Un redattore del «Vjes- dire: «Questo è il miglior film vecchiaia», niik» ha recentemente in- che io abbia guardato negli Un quadro nuovo ,un altro, /ultimi veot’anni. Dopo que- un altro ancora. .. sto film non so perchè io deb- E notte inoltrata. Stanco, ha continuare a fare il regi- le gambe distese, gli oocthi se- land. It comes from Ireland. MR. GREY — My plane? FACCHINO — No, that plane comes from Dublin. It goes to Bristol. ALTOPARLANTE — Hello! Hello! This plane comes from Glasgow. It comes from Glasgow. It goes London. It goes to London. MR. GREY — Ah! that is my plane. FACCHINO — Yes. That plane goes to London. (MARTIN ENTRA NELL’APPARECCHIO, E LA SIGNORINA DI SERVIZIO, LA HOSTESS, LO ACCOMPAGNA AL SUO POSTO) HOSTESS — Good morning. MR. GREY. — Good morning. HOSTESS — Your name? MR. GREY — My name is Mr. Grey. HOSTESS — Thank you, Mr. Grey. Your seat is here. MR. GREY — Thank you. tervistato De Sioa. Riportiamo qui alcune sue impressioni. Terminata la ripresa del quadro 432 le luci vengonc trasportiate su un’altra scena. Ci vorrà almeno un’altra mezz’ora perchè abbia inizio la ripresa del prossimo quadro. sta». «Il maggior amico dai poveri, il regista più dotato» scriveva Roberto Rosellini. De Sica ha veramente mutato il volto del film italiano. miaperti De Sica fissa una trave, sulla quale passa guardingo un operaio. Dall’alto della trave si ode un fischiettio al si ode un fischiettio al quale si sono uniti in coro De Egli è riuscito laddove gli al- Filippo e de Sioa. E’ la nota Nella comoda poltrona del tri iniziavano tentennanti. Ed melodia dal film idi Chaplin «salotto di casa djel signor ha trascinato con sè vari recarlo», che negli ultimi gior- gisti indicando loro la strada ni ha sofferto molto a causa che porta alle creazioni sin-della eccessiva libertà di sua cere. 1 films di questi registi moglie, Vittorio De Sioa sta hanno fortemente influito sul-schiacciando un pisolino. Gli la cinematografia del mondo operai gli passano vicino cau- intero. ti, mentre il suo capo cade «De Sica è il padre della ora a destra ora a sinistra, cinematografia italiana» di- «Luci della ribalta». De Sica si siede al pianoforte e incomincia a suonare. Dopo un pò Infine si alza e mormora sottovoce il testo del prossimo quadro. 53 anni, il capelli brizzolati e un atteggiamento quieto. La voce profonda, piana di dolcezza. Lo sguardo tiepido, dal quale traspare unicamente bontà. Vittorio De Sica, il cinquantenne che porta con se oltre 50 ruoli principali sostenuti in vari film, e oltre 10 regie .. . Il 1932, quando De Sica incominciò la sua carriera cinematografica, è ormai lon-. tamo. Allora era il giovano «innamorato» ed il suo debutto non era significativo, si manteneva a stento nelle torbide acque del film. «In fondo all’anima odiavo quei film dei quali ero interprete. In ime stava nascendo 11 desiderio di fare il regista.» Ma altri film si susseguirono e in essi De Sica apparve nei Tuoli più svariati. Ed eccolo chiarava il regista Jean Coc- | teau al Festival di Cannes I nel 1948. «Sciuscià», «Ladri di bici-dette», «Stazione Termini», | «Umberto D», «L’oro di Na- ; poli», sono i film postbellici % di Do Sica. I suoi film sono ? amati dagli spettatori di tutto | il inondo. De Sica è il regista del ; quale, accanto a Chaplin, si è maggiormente scritto. Atelier n. 8. Nel gruppo di trenta uomini che girano il film «I cinque ultimi minuti» vediamo Vittorio de Sica. Egli sostiene il principale ruolo maschile. Quadro n. 235. «Prego ripetere ancora una volta,» dice il regista Amati Davanti alla camera si trovano De Sica Carlo e Pappino De Filippo. Carlo: Alla mia età ciò deve avvenire. Comprendi, io sono un marito. Io sono debole. Essa mi si raggi N, o dj altra specie, HOSTESS — Your bag is here, emesse dallo organismo u- This in your table. Your book (mano e fatte vibrare dalla is on this table. Your paner is Volontà. here. IL FESTIVAL RADIOFONICO DEL DECENNALE É Dl TURNO POLA «Amici im ascolto, vi par- Maria Rocco, egli ha offer-liamo dal Teatr0 del Popolo to un felicissimo saggio deidi Pola gremitissimo di pub- ,le sue possibilità canore in blico ansioso d; applaudire. «Ella giammai m’amò» del i suoi 200 dilettanti, operai, /«Don Carlos» di Verdi, che vi porteranno in una at- II coro misto del ginnasio Italiano ha cantato, con i solisti 'Nirvana Gerbaz, Roberto Tagnon, Giorgie Vi-dos e Lilia Rossanda, il fina» le 'dell’operetta «Poesia 'dlel bosco» idj Milotti. L’cirohes-tra sinfoniifea, dì Pota, diretta esemplarmente dal maestro /Dušan Mairoelja, ha invece eseguito un «Concerto per violino e orchesra» di Bm-fch. I suoi 30 componenti e Potiamo violino solista Cele- si alza dicendo: «Chi studia Chaplin e lo ama, comprenderà che cosa vuol dire mi film e come si fa un film». Oggi l’Italia ne è gnati oaildj e prolungati appianisi. Una parentesi tutta di sapore palese s; è inserita finalmente alla regia di alcuni impone troppo! film insignificanti. Più tardi «Le porte del paradiso» e «Un garibaldino /al convento» pongono in risalto il suo talento. Durante il periodo della guerra film come questi erano temi trattati con molta decisione. La collaborazione con Za- La terza volta. La quarta. «Copiare il primo e il quarto» dice Amato. «E’ facile con De Sica. Egli sa lavorale». «Nei miei primi film io ero colui ohe saltava dalle fine- mosfena di canti a di musiche». Con queste parole di Anton Marti, il regista, presentatore, ha avuto luogo a Pola la scorsa settimana il secondo spettacolo del Festival radiofonico del Decennale. Il teatro palese era gremito come non mai. Circa mille spettatori sj accalcavano in ognj ordine dq posti. In apertura, le 40 voci del toro de/lla società artistico- , .. . .... . . itBilp culturale «Lino Mariani» ^ S!;„S^_^adf hanno eseguito, accompagnate dal gruppo mandolini-stico, «Polesana mia», una canzcncana che è un pò la (sigla del Circolo di Cultura (quindi con «La voce nell’om-Ttaliano di Pola. Lo stesso bra»; Romano Farina, dopo cero ha P°i eseguito .«L’inno avar vagalo per la città in ■alla musica» di Stanico con Perca di «ciacole», le ha rial piano ij, maestro Milò/bti pötute in dialetto sbeitican-iche si è porticolarmente pro- 00 S11 spettatori. Recentemente è stata preS- aUa “a della J. componenti l’orChestrtaa ta la premiere di «Oro di Na- „ ., KRlo>,> 'del C+f< poli(. Nelle sale cimematogra- » Pèr la vwac.tà dei loro rìt- fiche si trovano intanto «Pane ^cmpo-stoie poiese, tal Ranno accompagnato Amore e gelosia» e «Nel se- Antoni'° Panazzi ha quindi Bottino» 'Palmira Paochielat gno di Venere» ohe hanno lcan'tato 'lla romanza «Camp/a- e il popolare Bruno Deighen-come attore De Sica. In tutte solitaria». Il Fanizzi, ve- tghi in tre /suggestive caule strade grandi manifesti- trai° ui professione, si è fatto Boni, guadagnandosi; stac'e-«Vittorio de Sica», «Vittorio applaudire per la /bella voce, tre appro vaz ioni- Festeggia-De Sioa». Il suo nome porta A1 Pùbblico entusiasta (tissimo è stato pure Giusep-nelle /sale dei cinematografi tolnin'° valuto portare un pe (Steli, un sessantenne po-anche coloro che solitamente messa/ggi° musicale anche le lese che ha eseguito /su .ar-non amano il cinema. allieve del ginnasio italiano /monies, s bocca un pot- sofferto «In gioventù ho sofferto * gambi non sii polari, ma anche pezzi d’opera nell’originale, come ad scoraggia. Assieme al figlio! esempio arie dai «Barbiere d;i Siviglia» e di Mozart in parte per Calcutta dove con. lingua italiana. Le origini di Un sestetto del genere, re- dl tlr<>vajre lavoro e di gua-cante lo stesso nome, risalgono al 1866. Formato da au- saria. Ma qu. cominciano tentici artisti, esso non ha mai conosciuto il fiasco. Di $e disgrazie. Appena arrivati volta in volta è stato applaudito dailla Czarina di Russia, in città, i due vengono dedalla regina Vittoria, dagli abitanti della Casa B ianca e tubati del poco che possie- . domo. dadjjubblico di tutto ti mondo. Ir figlio tenta di aiutar- "Fedeli all‘ant:':ca tradizione, i componenti del «Jubi lo assoc;iandosi a una ban-lee s'ngers» di oggi non vogliono essere da meno a coloro da di ladri. Intanto la ma-, , ...... ... . tire, avuto sentore -delle disav- che li hanno preceduti e, sotto la direzione di James A. Venture de. ^ parte senffl Myers, percorrono i paesi del globo riscuotendo ovunque indugilo per raggiungerli. In la piena approvazione delle folle. Città, rimane vittima di un incidente automobilstico. I ——— ---------------------------------------------------------- medici riescono ,a salvarle lia vita, ma Sambi, costretto duto Colombo, non avendo co- merigo, completamente igno- ia pagare le spese, rimane Morte nei pomeriggio. Il mc-mento è venuto: ca.mo e sicuro il torero infila la spada nel punto dovuto. Ilo chiamava col nome che soltanto un lungo passaggioiche sia coraggiosa e decisa gii aveva dato, Caribello, e 'obbligato, il corridoio della nella carica. Quando il pri-preindeva il cibo dalle mani genite e dei tari, quello do- mo toro è stato ucciso, il ma- Pazzo mori pure l’inventore della bicicletta. Tutti i biografi della bici ne fanno salire Gli inglesi, esperti nel far proprio tutto ciò che trovano di buono, non tardarono ad impiegare e perfezionare la «draisina». Al legno sostituirono il ferro. La nuova tostruzione, esposta in pubblico, ebbe successo. Ben presto apparve anche in Germania. Dal 1818 in poi con il nome di «pedestrianhorse» oppure «liobby herse» si vide la seguente bici in pubblico: due ruote legere sorreggevano la macchina, disposte sulla medesima linea. Ma era senza pedali, sicché veniva spinta L’origine del nome America tutti la fanno derivare dal nome, di Amerigo Vespucci. Anche questo non è vero. Vero è invece, secondo me, che fu Vespucci stesso a prendere il proprio nome dalla terra scoperta e non la terra da lui. Lo dimostro. Vespucci, come è noto, non fu il primo a scoprire l’America; lo aveva preceduto Cristoforo Colombo. Tigli fu veramente il primo tuttavia a spiegare che queliti terra non poteva confondersi con le Indie come aveva cre- mune con le Indie nè usi, nè to al calendario cristiano fino nuovamente senza un soldo costumi pressi gli indigeni e a quel tempo. Non è cerosi- Scoraggiata, la famiglia neppure la fauna e la flora, mile neppure che si pensasse ritorna di nuovo al paese Doveva essere dunque un a chiamare il continente col suo .q^ si stann0 già costruein-Continente Nuovo. Gli indige- nome latino Vesputius col n „ |“- ingiustìzia,, ]a famiglia Amaraca. Questi nomi non leva onorare Vespucct. D altra deve abbandonare per sem-^ hanno origini europee ma so- parte tutti gli storici di quel pre ja pr0pria terra no Originarii, cioè del luogo, tempo lo chiamavano col solo ~ ' ----- latino Vesputis col TROMBA Inoltre a quell’epoca, eminen- nome temente cattolica e clericale, cmale era generalmente cono- Dopo la morte del marito non si hanno esempi di perso- scinto, e in nessun luogo ap- Teresa Krotnbeck assume la ■ .77 .17 /7^t/l X / 47 /7477 /7 / / • A 11 I »- t Ci /7 /»17/7 ' —3 ni /\ .7 . . 7 « ,'.un — VX ni.. ne con nomi estranei al caleii- pare il nome di Amerigo che direzione del circo «Krone», darìo dei Santi e non è proba- si comincia ad aggiungere al Tutti sono soddisfatti di lei bile che la famiglia di Vespucci, notoriamente credente e religiosa, ponesse a colui che fu poi l’esploratore il nome di A- cognome soltanto molto più in quanto essa conosce a tardi dopo la scoperta. fondo la vita degli a^tistj es- sendo stata lei stessa in gio-(Silvio Grassi) tventù una grande attrezzista. _______________________________ Un giorno Teresa incontra Tromba, domatore di belve di lei. ve si svolge la scena inizia-Quando Caribello ebbe le, la più drammatica e ca-quattro anmi, la ragazza pre- ratteristica di tutta la «fie-igò dj risparmiarlo, ma il pa- sta». Quando un razzo si le-dre rifiutò. Quando venne li- va ad annunciare che que-. berato nell’arena per combat- sta comincia, gente arriva tere — pra il quinto toro da ognj parte, con flauti, della giornata — tutti sape- pifferi e tamburi, uomini e vano la sua storia. E c’era ragazzi ballano, tutti strepi-nell’arena la figlia del con- 'ta.no e urlano, -una indescri- te. Caribello combattè bene sinché venne il momento ideila spada ed allora ebbe inizio l’epiisadio straordina- tador taglia un orecchio e l'ciffre ad una dama. Dopo, il torero viene portatQ in trionfo per le vie, sulle spalle degli ammiratori deliranti. Talvolta si tratta di una «tarerà». La più celebre espaJda spagnola, che si sia mai vista è Concita Citron (in alto riprodotta) la quale in dieci anni ha uc- CURIOSITA’ VARIE SEGNALI RADIO DA GIOVE Truffa colossale a Formosa - Incendia la propria casa dopo aver ammazzato moglie e figli - Marlene Dietrich fa sul serio - Macabro scherzo a Parig( yibi,le confusione ha .inizio, che dura per sette giorni, eiso cinquanta tori. La bel La genite dj Pamp,loma, tar- la sonorità abbandonò con da a levarsi, diventa matti-, gran sacrificio l’arena, par rio. Sempre più numerose si jniera, mentre fa della notte sposarsi, non prima di aver levarono le voci che chiede- giorno. partecipato a una corrida, vano l’indulto. Il torero si La doppia patinata che combattendo contro due to-ivoitò verso il palco delle au- segna aj tari la strada è raf- ri, particolarmente feroci torità e, ricevuto il segno, forzata dalla barriera della ohe non mancò di abbatte- folila, assiepata lungo il re. /cammino, lasciando libero Molti appassionati s’alza-soltanto il passaggio, che con- no per tempo per avviarsi duce ali’,arena. Ed ecco i aiW’are-na. Non mancano j tu-igiovenichi pezzati, bianchi e risti ohe entrano nelll’airena Cordato l’indulto ma non fu Ineri, inseguiti dia; tori scu- deserta a farsi fotografare questo il vero spettacolo,, ri che galoppano roteando le mentre giocano a'Ha corrida. Quando si fecero innanzi i leonina. Soltanto nella velo- Anche questo sarà un ricox-jgiovenchi per condurre via cita è la salveta di quanti do di Pamplona. Isj sono cimentati nella coir- i lsa dei tori. Chj cade, si tira in disparte rimane immobile a terra, mentre La (galoppata furiosa continua. ILe bestie non vi fanno nean-caiso, non guardano e vedano che davanti. jdepose lentamente sulla sabbia dapprima la muleta, poi la spada e l'ultima la monterà. Ooisl secando l’anitioo è rarissimo costume, viene ac la bestia la figlia del conte (scese nell’arena e alzò la mano per ottenere silenzio. «Caribello,» chiamò e gli si avvicinò lentamente. Lianimale alzò la testa; essa si avvicinò al toro infuriato e tohe sanguinario poi lo accarez- non zò tra gli occhi. Tenendolo Uomini e ragazzi raddoppi,a- ________________________• no in sfarzi per sbancare i fori. Cercano di afferrarne UN PO’ DI MODA 'le teste e di aggrapparsi ail-In fatto di moda vogliamo Ile corna imbottite per mo-raccontarvi quanto è capitato stirare la propria bravura. recentemente al noto comico Poi sull’arena si clmente-Ugo Tognazzi. Questi se ne ranno gli improvvisati toreri stava un giorno appoggiato al ed anche fuori dal recinto banco di un bar osservando ia polizia dovrà caricare i la gente che andava e veniva, più frenetici, mentre le ba-Ad un tratto disse, rivolgendo- Stelle portano via „ feriti, si al signore che gli stava ac- non mancano ad ogni canto: «Cosa da pazzi la mo- Btagione. (Soltanto quando da di oggi. Guardi, guardi j ior: sono stati rinchiu- quel coso vicino a quel tavoli- ^ ^gia-arena, l£ no. Non si capisce se sia un uomo o una donna». E l’altro, freddamente: «E’ mia figlia.» Imbarazzatissimo Tognazzi tenta di scusarsi: «Mi perdoni, non l’avrei detto se avessi sa- a giostra prodigiosa ha termine. Uomini e giovenchi hanno ugualmente assolto il compito nella corsa pazza attraverso la Città. Tuttj ballano in istira- Tra poco il torero giacerà al suolo vittima del toro. (Sono sitati raccolti recentemente dei segnali radio che si ritiene provengano dal pianeta Giove. La stazione dove sono stati captati que-/s,ti suoni si trova nel Maryland ed è dotata di una antenna speciale collegata con una batteria di ricevitori sensibilissimi capaci di ricevere segnali debolissimi o provenienti da grande lontananza. I due scienziati che hanno riferito la notizia al Congresso astronomico che ha luogo in questi giorni a Princeton, lanino espresso l’opinione che non si tratti di segnali radio veri e propri ma di suoni attribuibili a fatti naturali, come .perturbamenti atmosferici verificatisi intorno al pianeta Giove. La supposizione che i suoni provengano da Giove è dovuta al fatto che i segnali vengono registrati esattamente quando tal? pianeta passa in un punto corrispondente alla direzione ita cui è puntata l’antenna telescopica. Se ciò è vero si dimostrerebbe che i disturbi atmosferici che si verificano presso Giove sono uguali a quelli esistenti sulla terra vale a dire che l’atmosfera che circonda i due pianeti sia uguale. Inoltre si sarebbe tenuti a constatare che i detti segnali siano riusciti a superare il vuoto degli spazi interplanetari, fatto che non può mancare di destare grande interesse. propriandosi del denaro. Nel caso sono implicati anche dei ministri ai quali Hu dava qualche migliaio di dollari per l’aiuto ohe riceveva d‘a loro. La «Banca di Formosa» i membri (della commissione per l’aiuto americano e i membri della commissione peT il rifornimento del ministero della difesa, non sono estranei alla faocenda. E’ questo il caso più sensazionale di corruzione che si sia verificato a Formosa e non si sà ancora come si sia giunti alla sua scoperta. una bottiglia, quindi aveva iniettato a ciascun figlio della morfina. Quando uno dei bambini si era messo a piangere aveva soffocato il di lui pianto con un cuscino. Aveva sparso la benzina e dato fuoco . . . «Li ho ammazzati perchè volevo rimanere libero — dichiarò il dottore. — Ora me ne pento ma è troppo tardi. Spero solo ohe la legge mi conceda il privilegio di morire sulla sedia elettrica.» Soltanto i lettori più ingenui possono credere autentiche (tutte le au- E’ Scoppiato in questi giorni a Formosa un scandalo che ha per protagonista il costruttore navale Hu. Questi si trova attualmente sotto processo e deve rispondere all’accusa di aver danneggiato Formosa e gli Stati Uniti per la bella somma di 1,300.000 dollari. Hu doveva costruire 100 navi da carico (i lavori erano finanziati dagli S. U.), mentre ne fece soltanto sedici sabotando la loro costruzione e ap- A Mcalaster (USA) è scoppiato tre settimane fa un grande incendio. La famiglia del dcitt. Ben Galbraith che abitava la casa incendiata, è perita nel tragico incidente. Il dottore non eTa a casa e al suo ritorno trovò morti i quattro figli e la moglie. Dapprima si pensò che l’inoendio avesse avuto un inizio causale, ma più tardi si scoprì tra le rovine una latta di benzina, una bottiglia insanguinata e degli strumenti da iniezioni. Esam)inati lattiLtamenite j cadaveri si constatò che la moglie era morta ,peT un colpo ricevuto al capo. Il dottore Galbraith venne arrestato e sottoposto a un serrato interrogatorio, che non diede però (altro risultato oltre il pianto idell'interro-gato e la sua difesa disperata. Mentre gli agenti lo trasportavano nei plessi della casa incendiata al fine di chiedergli qualcosa, il dottore tentò di suicidarsi gettandosi dal-l’automoibile in corsa. Il suo gesto fu interpretato come quello di un uomo addoloratjissimo desideroso unicamente di morire. Ricoverato all’ospetcliale ccimfeissò inaspet!ta|ta-mente al medico che lo curava di esser stato lui l’autore dell’ecoidio. Ritornato di notte a casa, aveva colpito la moglie dormente al capo con ne sotto il titolo «La mia vita», scritti in prima persona e Tecanti la firma di Marlene Dietrich. Lei però non ne sapeva niente e non li vide fintanto che qualcuno non richiamò la sua attenzione sugli scritti. Furiosa per le stupidaggini che venivano pubblicate senza alcun fondo di verità, l’attrice fece causa al giornale ohe le dovette pagare 50.000 franchi di indennizzo,. Non contenta, Marlene continuò ad occuparsi della faccenda riuscendo a farsi pagare dal giornale incriminato altro denaro per un importo complessivo di 1,200.000 franchi! Il pubblico die uscì una sera da un dinema della Montparnasse a tobiografie che saltano fuori di tanto in tanto con la pretesa di essere state scritte da qualche «stella» importante. Esse sono scritte per lo più da intraprendenti giornalisti che raccolgono aneddoti sulla persona in questione senza curarsi della loro veridicità. Ha avuto luogo reoentemente a ’Parigi un’inchiesta promossa dalla nota attrice Marlene Dietrich per una falsificazione del genere. Un giornale parigino pubblicò nel 1950 alcuni articoli in cootinuazio- Parigi, fu preso dal panico. Di fronte al cinema, iilliuminato da una debole luce proveniente da una finestra vicinai, stava un cadavere. Era senza testa e dal collo correva un lungo filo di sangue. L’uomo era vestito degnamente. Aveva dei pantaloni grigi, un cappotto elegante e le scarpe ordinate, tutto era a posto insomma. fuorché la testa. Nonostante la cosa fosse assai raccapricciante, alcuni ebbero la forza di avvicinarsi al cadavere e di frugare nelle sue tasche per constatarne l’identità. Era un pupazzo. Qualcuno aveva voluto' schcjrza,re. Non si può certo negare la proprietà di un fine humour all’autore della burla! Nel villaggio di Formosa, a quattro chilometri da Brindisi, una donna ha dato alla luce un bambino di 9 chilogrammi. Il bambino (lungo 65 centimetri) e la puerpera sono rimasti vivi. E’ questo il secondo caso del genere che si verifica in Italia. La prima volta si trattava di una donna che aveva messo al mondo un bambino di 8 chili feraci, e lo ingaggia. Tromba però pensa scio a ire cose: alle bestie, all’oppio e alile donne. Attualmente è jn-namotaro di Ola, componente del trio acrobatico, ma non riesce a restare fedele, a Mo naeo incontra per caso 1; figlia di Teresa, la quale s è sempre allenata in segre to ai trapezio, e riesce a iCom Vincerla a preparam,- ad ur numero da farsi nella gabbi: de; leoni1. Ola, si,cura di essere tra dita d'a Tromba, gli dis tnuigge tutte le ampaLle d’ap pio senza g quale Tromba i privo di forza. L0 spettaco lo ha inizio. La figlia di Te fesa prende il posto di Ol; all’insaputa della madre chf arriva troppo tardi peir im pedi re alla figlia jl debutto Ernesto Spadali, fratello de focmpaigmo di Teresa morte Ibanti anni fa, sicuro che i provocare la morte di que st; siia stato Tromba con il suo sguardo ipnotico, vien« lai circo per vendicarsi, Tromba è fuori di senno. Icircondiato solo da nemici Entra nell’arena senza for fea. Un attimo cji amarrimeli-ito è sufficiente per farlo at iterare da una feroce tigre bengalese. Ingrid Bergman e Gharl« Boyer nel film «Arco c Trionfo» apparso recenti mente sui nostri schermi. puto che siete suo padre.» «Non sono suo padre, sono sua madre!» Ed ora vogliate soffermare la vostra attenzione su questo delizioso modello primaverile intonato alla ormai sfruttatissima linea H. POI NON RIMASE Inoltire nessuno di noi ha lasciato questa stanza per ore, dopo che il fatto avvenne. C’è stata la morte di Marston e tutto il resto. Il giudice osservò: — Qualcuno avrebbe potuto uscire dalla propria camera . . . più tardi. Lombard obbiettò: — Ma Rogers sarebbe allora stato in camera ancho lui. Il dott. Armstrong intervenne. — No, Rogers andò giù a pianterreno a sparecchiare la tavola e a mettere in ordine la dispensa. Chiunque avrebbe potuto recarsi nella camera della donna senza esser veduto. Emily Brent disse: — Ma certo, dottore, ormai la donna sarebbe, stata profondamente addormentata sotto l’influenza della droga che le avete somministrata. — Secondo tutta probabilità, sì. Ma non con certezza. Finché non si siano fatte delle prescrizioni per un paziente più di una volta, non se ne può accertare la reazione a differenti droghe. A volte occorre un considerevole periodo di tempo prima che un sedativo faccia il suo effetto. Dipende dalla personale idiosincrasia del paziente verso quella droga in particolare. Lombard insinuò: — E’ naturale che voi diciate questo, dottore. Fa al caso vostro, no? Ri nuovo il viso di Armstrong arrossì di collera. Ma di nuovo la spassionata fredda voce sottile gli arrestò le parole sulle labbra. — Nessun buon risultato si ottiene mai dalle recriminazioni. Noi dobbiamo trattare con dei fatti. E’ stabilito, credo, che esista una possibilità di quanto io ho immaginato possa essere avvenuto. Convengo che il valore della probabilità non è molto alto; sebbene, ancora, tutto dipenda da chi possa essere stata quella persona. L’apparizione della signorina Brent o della signorina Claytborno in una simile missione non avrebbe generato sorpresa nella mente della paziente. Convengo invece che la mia apparizione, quella del signor Biore o del signor Lombard, avrebbe potuto essere, per dire il meno, insolita, ma ancora sostengo che la visita sarebbe stata ricevuta senza risvegliare alcun reale sospetto. Biore chiese: — E tutto ciò ci porta . . . dove? Il giudice Wargrave, carezzandosi il labbro e con un tono tanto spassione da parere inumano: — Abbiamo trattato ora del secondo delitto e abbiamo stabilito il fatto che nessuno di noi può essere completamente esonerato dal sospetto: — Fece una pausa, e quindi riprese: — Veniamo ora alla morte del generale Machartur. Ha avuto luogo questa mattina. Richiederò a ciascuno di voi che ritenga di avere un alibi di dichiararlo nei termini più esaurienti. Io stesso dichiarerò subito che non ho un valido alibi. Ho passato la mattina seduto sul terrazzo e meditando sulla singolare posizione in cui tutti noi ci troviamo. Sono rimasto seduto su quella sedia tutta la mattina finché il gong non ha chiamato, ma ci sono stati, immagino, parecchi periodi durante la mattina in cui io sono rimasto inosservato e durante i quali sarebbe stato possibile per me scendere fino al mare, uccidere il generale e tornare alla mia sedia. Non esiste che la mia parola per dimostrare che io non ho mai lasciato il terrazzo. E, date le circostanze, la parola non basta. Ci devono essere prove. Biore dichiarò: — Io sono stato con il dott. Armstrong e ij signor Lombard tutta la mattina. Lo possono provare. Il dott. Armstrong replicò: — Voi siete stato in casa a cercare una corda. Biore ribattè. — Certo. Sono andato, e tornato immediatamente. Voi lo sapete. Armstrong osservò a sua volta: — Siete rimasto via parecchio tempo . . . Biore si fece scarlatto. Gridò: — Che diavolo volete dire con ciò, dott. Armstrong? — Ho semplicamente detto che siete rimasto via parecchio tempo. — Dovevo trovare una corda, no? Non si può mettere le mani su un pezzo di corda incidentalmente, al primo minuto. Il giudice Wargrave domandò: — Durante l’assenza dell’ispettore, voi due, signori,siete rimasti assieme? Armstrong rispose con calore: — Certo. Cioè, Lombard si è allon- istata terribilmente irrequieta tutto il giorno, tanato per pochi minuti. Io sono rimasto dov’ero. Il giudico Wargrave si carezzò il mento. — Rimane Rogers. Seb- Lombard disse con un sorriso: — Volevo vedere se ci fosse la bene io dubiti assai che le sue dichiarazioni possano aggiungere qual-possibilità di eliografare al continente. Volevo ricercare il punto mi- cosa di utile a quelle che già sappiamo. gliore. Sono rimasto via solo un minuto o due. Rogers, chiamato a presentarsi davanti alla corte, aveva ben poco Armstrong annuì. E giustissimo. Non abbastanza per compiere Era stato occupato tutta la mattina con i lavori domestici un delitto, vi assicuro. con la preparazione della colazione. Aveva portato i cocktails sul Il giudice osservò: Nessuno di voi due ha guardato l’orologio? terrazzo prima di colazione ed era andato su a trasportare le cose n0- SUo dalla camera dell’ultimo piano a un’altra al piano inferiore. Non Philip Lombard disse: — Io non l’avevo. aveva guardato fuori delle finestre durante la mattina e non aveva Il giudice senza scomporsi: — Un minuto o due è un’cspres- visto nulla che potesse portare qualche delucidazione sulla morte del sione assai vaga. Si volse alla figura che sedeva rigida con il generale Machartur. Ma poteva senz’altro giurare che c’erano otto suo lavoro a maglia in grembo: Signorina Brent? figurine di porcellana quando aveva apparecchiato la tavola per la — Ho fatto una passeggiata con la signorina Claythome fino al colazione. punto più alto dell’isola. Poi mi sono seduta sulla terrazza, al sole. — Il giudice osservò: — Non mi pare di avervi notata, sul terrazzo. — No, ero dietro l’angolo della casa, verso oriente. Lì ero riparata dail vento. — E voi siete rimasta fino all’ora della colazione? — Sì. — Signorina Claythome? Vera rispose pronta e precisa. — Sono stata con la signorina Brent nel primo mattino. Poi ho passeggiato un poco da sola. Infine sono scesa al mare a parlare con il generale Macarthur. Il giudice interruppe: — Che ora era? Al termine della testimonianza di Rogers ci fu una pausa. Il giudice si schiari la gola. Lombard mormorò a Vera Claythome: — Ecco che ha luogo la ricapitolazione. Il giudico pronunciò: — Abbiamo fatto indagini sulle circostanze di queste tre morti secondo il nostro meglio. Mentre in alcuni casi la probabilità implica piuttosto delle date persone, tuttavia non possiamo stabilire definitivamente che una certa data persona possa essere esonerata dal sospetto. Dichiaro ancora la mia convinzione positiva cho una delle sette persone raccolte in questa stanza è un criminale peri-Doloso, probabilmente pazzo. Ma non abbiamo prova alcuna circa l’identità di questa persona. Tutto quello che possiamo fare nella congiun- tura presente è considerare quali misure si possono prendere per co-Vera fu vaga, per la prima volta. — Non so. Circa un’ora prima munàcare con il continente in cerca d’aiuto, e nell’evento della possi- V di colazione, credo. O avrebbe potuto anche essere meno. bilità di un ritardo di questo aiuto (come è anche troppo possibile, f Biore domandò: *>— E’ stato dopo che noi gli avevamo parlato o date le condizioni atmosferiche) quali misure dobbiamo adottare per prima? provvedere alla nostra salvezza. Vera rispose: — Non so. Ma lui era. . . molto strano. —• Visibil- «Vorrei chiedere a tutti voi di considerare questo argomento atten- > mente, ebbe un brivido. tatemente e di darmi tutti i suggerimenti che possano venirvi in mente. Tn che senso era strano? — volle sapere il giudice. Frattanto ammonisco tutti a mentenersi in guardia. Finora l’assassino Vera disse a voce bassa: — Ha detto che dovevamo tutti morire: ha avuto in facile compito, poiché le sue vittime erano senza sospetto, ha detto che stava lì aspettando la fine. Mi ha fatto paura . . . Da ora in poi, è nostro dovere sospettare tutti e ciascuno di noi. Il giudice annuì col capo. — Che avete fatto poi? Uomo avvisato è mezzo salvato. Non correte rischi e state sempre in — Sono tornata in casa. Poi, proprio prima di colazione, sono guardia contro il pericolo. Questo è tutto.» uscita di nuovo e sono andata su per la collina, dietro la casa. Sono Philip Lombard mormorò: — La corte ora aggiornerà il caso . . . LA TECNICA POPOLARE NEL CAPODISTRIANO I RISULTATI DEL 1954 E I PROPOSITI PER IL 1955 SOTTOLEGA ISTRIANA PORTOROSE, 10 — Nel teatro della Casa del Popolo di Poirtorose ha avuto luogo la conferenza annuale ideila Tecnica Piopolfjre del distretto di Capodistria. Nella Telr-zione sul lavoro svolto, il presidente Žnidaršič Vinko ha esposto i risultati ottenuti. Dalla relazione stralciamo alcuni dati fra i più importanti. Vari sono i rami ohe costituiscono l’attività della Tecnica Popolare nel Capodistriano (radioamatori, aereo-modellisti, eoe.). Centri di questa organizzazione esistono in tutto il distretto. Soddisfacenti, e del tutto positivi, i risultati conseguiti finora nei vari rami: una mostra di fotografi idilettan J a Capodistria, irai matocamping, un aero-meeting, una regata nel golfo, sempre a Capodistria, -una mostra di aeromodellismo a Isola e Pirano, una regata-crociera da Rovigno a Pirano, diverse regate di beccacini, una regata a Pola, in oui la «Jadro» -di Ca-podistria ha conquistato tutti i primi posti, e la partecipazione alle regate intemazionali di Abbazia e di -Laurana, nelle quali ha sempre dato bella -prova di se. Questi i maggiori s-ucoessi della Tecnica Popolare del distretto di Capoidistria. Un elogio particolare va agli alunni della Casa dello isibudente e della Casa giovanile, i oui giovani SOTTOLEGA DI FIUME I RISULTATI Nafta — Abbazia 3:3 Orijent — Mladost ? ;1 Jedinstvo — Nehaj 2:0 Naprijed — Borac 5:0 Crikvenica — Locomotiva 0:0 Torpedo — Klana 3:3 LA CLASSIFICA Orijent 17 16 1 0 66:17 33 Crikvenica 16 12 1 3 45:17 25 Jedinstvo 17 11 2 4 62:31 24 Torpedo 17 10 3 4 31:18 23 Locomot. 17 8 4 5 51:30 20 Naprijed 16 7 5 4 34:20 17 Mladost 18 6 4 8 29:40 16 Abbazia 18 6 3 9 36:34 15 Borac 18 6 2 10 32:45 14 Goran 15 5 3 7 38:42 13 Nehaj 18 6 i 11 35:42 13 Nafta 17 5 1 11 35:41 11 Klana 17 3 1 13 30:64 7 Hidroelek. 15 1 1 13 14:77 2 ca Popolare sta cercando con ogni mezzo di aiutarli. I membri iscritti alle varie -organizzazioni s-ono 945. La cifra, per il distretto, è relativamente bassa, e la causa è -da imputarsi ai collettivi di lavoro -ohe trascurano -la possibilità di costituire nel loro ambito gruppi di Tecnica Popolare. Per festeggiare -degnamente il decennale della Liberazione, è previsto un ricco programma, comprendente una mostra della Tecnica Popolare a Portorose nell mese di settembre, una regata velica il 1. maggio, l’organizzazione del Campionato naizio-nale di vela -nel mese di agosto, una corsa di regolarità -per molocfcléiie, una per pattuglie di moto-ciclisti:, e una gita di motoristi a Lubiana con visita alTidrcoe-ntrale di Medvode. Nel nuovo comitato, eccetto qualche variante, sono stati riconfermati d vecchi membri. Dopo le discussioni riguardanti i problemi interni deU’a-rganizzazi-cme, s-ono sitati poi premiati alcuni gruppi e singoli membri che, con la loro -opera, hanno contribuito alla diffusione e al rafforzamento.-della Tecnica Popolare nel distretto. p. r. CALCIO LOCALE Campionato ragazzi CAPODISTRIA, 10. — L’uni- ca partita del campionato ragazzi, disputatasi -sul campo di S. Lucia fra la formazione -del Pirano e della Stil -di Gapodisitria è terminata co-n il risultato -di 2:0 pe-r la prima. M mm ■ BATTUTA D'ARRESTO DEL ROVIGNO IN CASA PI ■ 11 ■ Sui prat, della periferia crescono i nuovi campioni Sr- - ALBONA — BUIE 4:2 (4:0) ALBONA: Gobbo, Poldrugo, Vidas, Knapič Brezac II. Giambastìani, Mohorovič, Brezac I, Vilič, Milano-vič, Nardi. BUIE: Fernetič, Pavlov, Pesek, Gegič, Vukovič, Sundae, Valos, Smoje, Bašič, Mitrovič, Popovič. MARCATORI: Vilič al V, Nardi al 18’, al 22’ e al 45’, Rašič al 51’ e 69’. ALBONA, 10 — La squadra bui-eiš-e, partita alla volta di Al-bona con Vukovič -handicappato per una -distorsione al pi-e-de, riportata la scorsa domenica, e con Pavlov indisposto, -non ha potuto fare altro che offrire una debole resistenza al penetrante attacco albanese, oh-e ha fatto -tutto -nel primo tempo, contenendo poi gli attacchi -dei buiesi nell secondo. (p) ROVIGNO — AVIJATIČAR 2:4 (2:0) AVIJATIČAR: Belen, Stepanovič, Vukovič, Petrič, Milkovič, Knapič, Krgič, Mološevič, Knežević, Markovič, Šeparovič. ROVIGNO: Veggian, Zovič, Or-bančič, Toncono, Melon, Fabris, Cresceva, Sciolis, Buratto e Garbin. ROVIGNO, 10 —- Con l’espulsione del loro uomo di punta Sciolis, avvenuta nel secondo tempo, ì ro-vignesi sono completamente crollati dinanzi agli avieri ,dopo .aver chiuso il primo tempo con un 2:0 in proprio favore. Le reti sono state segnate da Garbin al 22’ e da Crescimi al 40’ per il Rovigno e da Knežević al 55’ da ìKnapic al 62, da Markovič al 68’ e da Šeparovič al 75’ per 1’Avifatičar. (m) DIGNANO — UMAGO 1:1 (1:0) DIGNANO, 10. — Avrebbe vinto Viariamente il Frignano se non fosse stato per l’arbitro che, a tempo già scaduto, decise di far prò- fi SOTTOLEGA ISTRIANA I RISULTATI Dignano — UMAGO 1:1 Albona — Buie 4:3 Avijatičar — Rovigno 4:2 Fisino — Parenzo (non pervenuto) Cittanova — Rudar (non disputata) LA CLASSIFICA Rudar 11 7 4 0 36:14 18 Rovigno 12 8 1 3 37:17 17 Pilsino 11 7 1 3 37:18 15 Albana 12 6 2 4 23:25 14 Buie 11 5 2 4 33:26 12 Avjiatiiöar 12 5 2 5 30:23 12 Umaigo 11 3 2 6 15:23 8 Parenzo 11 4 0 7 18:42 8 Gittianova 9 2 1 6 9:21 5 Dignanio 12 1 1 10 9:37 3 PROBLEMI DEL CALCIO hanno creato un vero e proprio centro tecnico con sezioni -di fotoamatori, radioamatori velisti, ecc. ©d è questo, indubbiamente, un fatto che dà non poca importanza e prestigio all’organizzazione. iNel dicembre del 1954 si è formata una commissione per -lo sviluppo della Tecnica Popolare nelle scuole con il compito -di addestrare i ragazzi nelle diverse specialità e di istituire un centro tecnico-scolastico. Fra le altre attività propagandistiche della Tecnica Popolare, merita di essere segnalata quella degli studenti dell’Istituto Nautioo -di Pirano che si ocoupan-o idi automoto e vela, e degli alunni -delie elementari di Šmarje, Marezige, Sieciole, Hrvaj e Ravne, che hanno formato se-zioni di modellismo, radioam-atoriism-o e intarsio del legno. Molti sono inoltre gli insegnanti i quali desiderano che i vari rami -della tecnica popolare si sviluppino -nelle loro scuole, ma che per motivi finanziari son-o costretti a farne a meno. Per questo, però, la Tacni- Molto tempo prima che la Germania conquistasse il titolo di Campione -del mondo, nell’estate dello scorso anno in Is-vizzera, erano apparse negli ambienti calcistici intema-zi-onali severe critiche sul sistema organizzativo del torneo finale. Persino il Presidente della F. I. F. A., il belga -Seeldrayers dichiarava che il Comitato esecutivo della massima organizzazione calcistica avrebbe studiato la possibilità -di introdurre per la competizione del 1958 una nuova formula organizzativa. La maggioranza dei critici sostiene, infatti, che l’attuale sistema sia particolarmente difettoso per la grande, spesso -decisiva influenza ohe il sorteggio delle coppie e la designazione d’autorità delle «teste di serie» esercitano preventivamente sull’esito degli incontri. Ci sono state anche proposte concrete. Il presidente defla Federazione calcistica danese, E. Schwarz ha presentato unìauitorevale progetto che ci -sembra degno -di illustrazione. La -proposta Schwarz prevede -dieci finalisti, suddivisi in due gruppi di cinque p-er le semifinali con girone di -andata e ritorno, metodo usato in genere per i campionati nazionali. Ciò significa per ogni squadra quattro incontri. Le prime due classificate dei due gruppi dovrebbero poi giocare fra loro sempre secondo la medesima formula (quindi tre incontri), per cui le quattro finaliste sosterebbero altri sette incontri nel termine stabilito di tre settimane e, ci-oè, una o-gni tré giorni. Considerando ohe ogni finalista giocherebbe così 26 partite (20 nelle semifinali e 6 nelle finali) si constata che tale numero corrisponde esattamente a quello degli incontri disputati durante il recente torneo finale in Isvizzer-a. Tenendo poi conto della, necessità di assicurare una giusta rappresentanza regionale, i dieci dovrebbero venir scelti con opportuni criteri fra tutti i -continenti: 6 in Europa, 3 nelle Americhe e 1 in Asia e Oceania. Le partite di qualificazione per il Campionato -mondiale dovrebbero venir organizzate ■ naturalmente in modo ohe alle semifinali fossero ammesse le squadre veramente più forti. Per le Americhe e l’Oceania il problema s-arebibe relativamente semplice. Non così invece per l’Europa -dove il"humero dei paesi molto progrediti nel gioco del calcio è notevole (circa 30). Ragione di piò per -decidere la costituzione di turni -di qualificazione mediante designazione ufficiale, o sorteggio, o addirittura tenendo conto della struttura delle competizioni regionali ormai itra-dizli-onali (Campionato Britannico. Coppa del Mediteraneo, Coppa intemazionale del centro .......................................................................................................................................................l'Illllllllimilllllllllim LA TECNICA AL SERVIZIO DELLO SPORT I Infallibile sul traguardo la «foto d'arrivo» dell’immagine ritratta. Chi confron-< ti una «foto d’arrivo» con l’immagine che di quell’arrivo conservi nella propria mente, riscontrerà che tra la prima e ciò che egli ricorda le differenze sono notevoli. Chi ha dunque ragione? Il fatto è che l’occhio vede in un prima e delta seconda immagine. Non sarebbe stato dunque il senso distanza a far comprendere il susseguirsi delle due persone, ma il senso del tempo. Supponiamo ora che si debba registrare in foto l’arrivo, ad esem-fpio, di una corsa di cavalli. La mac-modo e la macchina da presa in .^na do presa verrà collocala al un altro. Proprio cosi. La diffe- altezza esatta del palo' d,arrivo, renza sostanziale fra ciò che vede ma non e*fna fiacchino fotografica l’occhio in una frazione di tempo C0Jìlune• Dietro l obiettivo ita iwo minima e ciò che registra la mac- schermo nel quale è praticata una china da presa negli arrivi è dovuta fessura strettissima longitudinale, ai fatto che I’occhio umano vede in Qualsiasi corpo passi suLa linea termini di distanze, mentre la mac- d arrivo (fra palo da una parte e china vede in termini di tempo. obiettivo dall altra) manda l immagine, attraverso la lente e la fesm-Spieghiamoci maglio. Supporrai ra, fino a un film per mezzo■ di uno mo che uno sì metta a guardare specchio. Il film gira automatica-attraverso u\na fessura longitudina- mente nel senso opposto alla corsa le stretta, praticata nella parete, su per quando passa la linea, l imuna strada per la quale passino delle magine viene lregistrata a strisele persone in fila. La visuale, limitata che, in realtà, non esistono perchè dalla fessura, non permette alVoc- il film, girando a velocità corrispon-chio di vedere tutta la fila nello dente a quella delle striscie intro- stesso tempo, ma soltanto quella dotte nella macchina da presa allo parte che in quel dato momento stesso passo, le unisce in unimma- passi davanti. Se, poi, questa aper- gine unica e completa. „ tura fosse ancor più ristretta, l’oc- Ogni cavallo, macchina o atleta comunissima in una gara automo- chio non vedrebbe nemmeno la par- sono ripresi posi in foto nel mo-bilistica, motociclistica, ciclistica o, te f™1 che Poteva vedere pri- mento in cui oltrepassano la linea semplicemente, sulle varie distanze ma’ nè una Versona intera alla voi- d’arrivo. La distanza che appare tra dell’atletica leggera, ecc. — è estre- \a> ma s°la purte della persona cavallo e cavallo, atleta e atleta momente importante oggi, quando in movimento. Una parte dopo l’al- ecc., è la differenza di tempo, non la posizione nell’ordine d’arrivo è volta, quindi, in striscie la distanza. E’ facile controllare, legata a una questione di prestigio c ie s* susseguono. Una volta che quindi, anche /il tempi. Ci pensa e soprapiù accompagnata a vistosi tutte quéste ^striscile siculo passate un raggio luminoso (un tubo di lu-premi. L’occhio delV/uomo, infatti, uttraverso quella strettissima visua- ce che manda lampi a intervalli di non è sempre in grado di soddisfa- *(’> soltanto la mente è in grado di un cinquantesimo di secondo) che re le esigenze. Si adottano all’uopo, deostruire l immagine nella sua in- viene registrato dalla pellicola, sulla ricorrendo all’aiuto della tecnica, terezza- quale imprime una linea graduata vari sistemi, il più diffuso dei quali Tornando al movimento delle due per tutta la lunghezza del film, è quello della fotografia. prime persone dinanzi alla fessura e Così se, ad esempio fra due con- 11 sistema dell’(Arrivo fotografato all’occhio, chi avesse guadato at- tendenti si registrano cinque di que-è stato introdotto e sviluppato in traverso quell’apertura saprebbe di ste linee, significa che uno è arriva-varie forme negli Stati Uniti d’Ame- aver scorto due uomini, ognuno in to un decimo di secondo prima del-rica già prima della Seconda guer- una frazione di tempo differente l’altro. ra mondiale. A guerra finita, attra- (uno prima e uno dopo), ma non Fra l’arrivo e la foto, pronta per verso gli ippodromi e cinodromi in- potrebbe stabilire ja che distanza il responso nei casi dubbi, non pas-glesi ha invaso l’Europa intera. fossero passati l’uno dall’altro, Po- sano mai più di due minuti. L’uso Il responso della macchina è in- trebbe invece stabilire, magari con della macchina è, poi, molto sem-fallibile. Pertanto ogni più accesa un cronometro, il tempo esatto del- plice. Tanto semplice quanto (jn-disputa si «sparisce nella visione l’intervallo fra l’apparizione della fallibile. e. Europa, ecc.) o da indire. Secondo la proposta Schwarz le qualificazioni- potrebbero essere giocate in un periodo più -ampio (anche due o. tre anni) prima -delle semifinali. La proposta danese appare: concretamente così: Formare 6 gruppi regionali, suscettibili di minori modifiche. La zona britannica comprenderebbe ITngMterra, la Scozia, il Galles, -FManida -del nord e l’Irl-anda del sud. Al seoend-o gruppo (latino) apparterrebbero l’Italia, la Francia, la Spagna, Il Portogallo e il Lussemburgo. Il gruppo icenitroeuropieo -comprenderebbe la Germania, la Svizzera, il Belgio, l’Olanda e 1-a Saar. 11 terzo grappo .(balcanico) conterebbe quattro -paesi: Austria, Jugoslavia, Grecia e Albania, mentre -del gruppo nordico farebbero parte la Russia, la -Svezia; la Finlandia, la Danimarca e la Norvegia. Il sesto e ultimo gruppo (zona orientale) comprenderebbe invece l’Ungheria, la Cecoslovacchia, la Romania, la Bulgaria e la Polonia. Gii incontri del primo turno -di qualificazione potrebbelro svolgersi oon la stessa formula nel breve periodo fra l’autunno del 1955' e la primavera del 1956, ma suffieepte per la vicinanza -delle trasferte. Da questi sei gruppi uscirebbero poi 12 squadre (due per ogni gruppo) da suddividersi muovameote in due gruppi -di 6 dimodoché i vecchi rivali non si incontrino più fra loro. Ammettendo ora che dalla prima qualificazione escano vittoriose i’ìn-ghil-terra e la Scozia per il I. -gruppo, l’Italia e la Francia per il II, la Germania e la Svizzera per il III. , l’Austri-a e la Jugoslavia per il IV. , la Russia e la Svezia per il V. e Lungheria e la Cecoslovacchia per il VI., i due gruppi verrebbero così formati: I. GRUPPO Vincitore I. Inghilterra „ III. Germania „ V. Russia Secondo -piazzato II. Francia „ IV. Austria VI. Cecoslovacchia IL GRUPPO Vincitore II. Italia IV. Jugoslavia „ V. Ungheria Secondo piazzato I. Scozia „ III. Svfizzlera „ V. Svezia Il in-uovo camfironto ppr -gruppi (10 partite) dovrebbe svolgersi -dal-l’autunnió del 1956 all’estate del 1957. Le prime tre classificate di ogni gruppo si qualificherebbero cosi definitivamente al torneo finale del 1958. Sei in tutto quindi. La zona americana darebbe tre finalisti, due paesi dell’America del Sta per soattaire la macchina da presa sull’arrivo dj Bannister Stabilire chi sia arrivato prima al traguardo e chi dopo per una differenza minima di spazio — cosa Una nuova formula di finale per ii campionato dei mondo sud e centrale, par la cui -designazione potrebbero funzionare due tornei -per il Campionato sudamericano, e un paese dell’America settentrionale e centrale, da selezione come sopra. La proposta per l’Asia e l’Oceania -prevede un gruppo comprendente il Giappone, la Cina, -la Corea, l’India e la Birmania eoe., e un’altro oon la Turchia, Israele, TEgiitto, la Siria eoe... ohe, assieme, dovrebbero -dare il -decimo finalista. CAMPIONATI DEL MONDO 1954 — Fritz Walter, capitano della squadra ge-nmaniica, vincitrice del -torneo in Isvizzera, regge lo coppa «Rimet», consegnatagli al termine d-ölla finale .contro Lungheria (3:2) La competizione conclusiva comprenderebbe le semifinali e le finali. Nel gruppo delle semifinaliste entrerebbero: 1. GRUPPO Vincitore Europa I., vincitore A-merica del sud e centrale, vincitore Asia e Oceania, seoondo piazzato Europa II. e terzo piazzato Europa I. IL GRUPPO Vincitore Europa II., vincitore A-merica settentrionale e centrale, secondo piazzato Europa I., seoondo piazzato America del sud e centrale, e terzo piazzato Europa II, LE FINALI Secondo il progetto -danese, ben impostato dal punto di vista teorico, il -nuovo Campione dol mondo dovrebbe laurearsi soltanto attraverso il. severo collaudo di 14—15 avverare seguire il gioco )per altri tre minuti. Nel periodo del ricupero gli uma-ghes riuscirono a pareggiare. Il gol, valido, non veniva però digerito dalla squadra ospitante nè dal pubblico che, infuriato, invadeva il campo. Tutto finiva però in una bolla di sapone. (c.) CAMPIONATO REPUBBLICANO SLOVENO Branik - Aurora 0:1 (0:0) (Continua dalla I. pagina) riciani in bianco-azzurro. Calci d’an-goJ-o 6:4 a favore dell'Aurora. -Spettatori 500 circa. Al 38' i'arbibro espelleva Dellavaile e Brajnik per essere venuti alfe mani-. NUOVA GORIZIA, 10 — Altri Due punti insperati poiché alla partenza erano assenti ben quattro titolari, sostituiti con giocatori di riserva, che, in fondo, hanno dóno-strato di saper fare qualche cosa, seppure contro un -Branik che non gode elevata fama. Attiva è stata particolarmente da mediana, la quale, specie nella ripresa, ha continuamente fornito il quintetto di -ottime occasioni, purtroppo non sfruttate per manoanza di un realizzato-re. Nella -difesa, Turčinovič, -in giornata, ha dato .una buona prestazione che, accompagnata -a quella ottima di Orlati e, solo a brevi sprazzi, a quella di Santin, ha valso tanto che, praticamente, la rete capodi-striana ha oorso serio pericolo ulna sola volta nel primo tempo, quando un potente tiro di -Černigoj ha colpito il palo. Ohi ha sorpreso per l’-oittima prestazione (non per il dominio idei pallone) è stato Luglio, ima riserva, domenica omnipresente i-n -tutti i settori del campo. iQeU’attacco capodistriano c’è poco da dire. Dovrebbe tirare in porta -almeno per un’ora al giorno ohe qui è mancato domenica, diversa-mente le reti avrebbero potuto essere almeno quattro. Cavalli, od esempio ,si è trovato per ben due volte solo ddnajnzi -al portiere ed ogni volta ha tirato a lato, oppure oltre ®a traversa. Migliorie di lui Vatovec, un ragazzo veloce, ma che spesso manca di decisione e di capacità di .penetrazione. Indeciso anche Dapretto, e molto spesso fuori posizione. Hočevar, nell’insolito ruolo di mezz’ala, in altre partite è s-ttao migliore. Il primo tempo ha vicende alterne, ma nel suo insieme registra una leggera supremazia territoriale -goriziana. Al 4’ Garbič salva proprio sulla linea fatale un tiro di Burlin, deviando in angolo. Al 12’ Cavalli, da posizione favorevolissima, per la precipitazione, tira oltre la traversa Alla mezz’ora i goriziani -hanno una sfuriata che, salvo il tiro di Černigoj, si trasforma però in una bolla di sapone. Il seoondo tempo è un moniol-ago idapodiatmano. Dobrigna fa in tutto tre o quattro parate -su tiri non pericolosi ,ma all’attacco le cose non vanno. Finalmente al 36’ Furlan esce incontro a Cavalli, per un momento riesce a togliergli il pallone, poi questo gli sfugge dalle mani e Vatovec, pronto, mette in rete a porta vuota. m. innate BUIE I RISULTATI Villanova — Seghetto 3:3 Mad. del Carso — Mondano 4:1 Verteneglio — S. Lorenzo 1:2 Materada — Buie 3:4 LA CLASSIFICA Buroli s. Lorenzo Villanova Buie b Seghetto Verteneglio M. del Carso 11 Materada 10 Mondano li 10 10 0 7 0 7 0 7 0 6 0 5 0 3 0 2 0 0 44:10 20 3 34:19 14 3 27 :19 14 3 29:22 14 5 36:27 12 6 25:26 10 8 26:43 6 8 7:30 4 0 0 11 8:50 0 CAMPIONATO DEL MONDO 1950. -— Per le qualificazioni Jugoslavia e Francia hanno dovuto inco-ntrar-Sj tre volte t Belgrado, Parigi e Firenze). Ha prevalso la prima, al terzo incontro dopo i tempi suppile-mentari. Nella foto il primo goal jugoslavo, segnato da Miihajlovič neha partita di Firenze VERTENEGLIO — S. LORENZO 1:2 (1:1) VERTEpEiGLiIO : Bernardi, Vistatili, Duškovič, Cole, Pršalj, Ju-rešić, štokovac, Barnaiba, Melon, Jurišević, Burolo. S. LORENZO: Zakinja I., Zaklinja II., Babič, Zakinja HI., Za-ki-njia IV., Z-a-kinja V., Zaktaja VI., Korenika I., Korenika II. ARBITRO: Zigante di Buie. MARCATORI : al 20’ Jurišević, al 48’ Zakinja III., al 75’ Babič (rigore). LETTERE DI SPORTIVI PROBLEMA capodistriano Riceviamo e pubblichiamo: «Cara «La nostra lotta — Sport», mi rivolgo a Te per esporre alla pubblica opinione e a chi di dovere un problema molto sentito dagli sportivi capodistriani. Si tratta delle condizioni in cu si trova lo stadio «I. Maggio». Con la sua costruzione, Capodistria sportiva ha realizzato un sogno da lungo accarezzato. Sarà inutile perciò dire che la cittadinanza tutta, e in primo luogo noi sportivi, siamo orgogliosi di possedere l’impianto più moderno dellTdtria, corrispondente a tutte le esigenze dello sport a siamo grati al potere popolare di averci dato un privilegio che altre località consorelle, come Isola, Pirano, Rovigno ecc. non hanno la fortuna di avere. Ci rendiamo perfettamente conto di quanto denaro e di quanto sudore (molti di noi hanno dato anche il proprio modesto contributo di lavoro volontario) sia costato, ma è appunto per questo che ci fa male vedere lo stato d’abbandono in cui versa. In particolare la pista, le pedane dettatietica e il terreno di gioco per il calcio si trovano in condizioni pietose. Anche per gli altri impianti (porte sgangherate, reticolato spezzato, ecc.) la situazione non è migliore. L’incuria, regna un pò dappertutto e, se si andrà avanti così, si rischia di peggiorare ancora. Il che sarebbe non solo un danno materiale alla proprietà del popolo, ma un vero delitto per lo sport. Purtroppo non saprei, così sui due piedi, suggerire il toccasana. So che ci vogliono mezzi che le nostre istituzioni e società sportive non possiedono, ma so pure che lo stadio, come la palestra, la scuola e, se vogliamo, l’ospedale, il sanatorio ecc. sono obiettivi di utilità e interesse pubblici e che perciò vanno curati come si conviene. Cosa cui,-in verità, non tutti sembrano prestare la dovuta attenzione. Mi rivolgo perciò tramite Tuo a tutti gli organi, enti, istituzioni e società, e in primo luogo al C. P. C., affinchè prendano senza indugio i provvedimenti opportuni a sanare la situazione. Augurandomi a nome degli sportivi che la presente possa servire a richiamare l’attenzione su un problema msillafnte dello sjport oitta-ditto, esprimo il desiderio ì.ché lo stadio possa continuare ad essere il nostro orgoglio. Capodistria, 9. IV. 1955 F. B. a nome di un gruppo di sportivi capodistriani SPORT INVERNALI Vittorie austri! allo slalom attico FIUME, 10 — Il maltempo ha turbato notevolmente lo svolgimento del VII slalom gigante dell’Adriatico per la «Coppa Abbazia». La neve resa fangosa -dalla pioggia, non ha permesso risultati degni di rilievo. Sabato le condizioni dela pista erano comunque migliori. Durante lo svolgimento della competizione si sono -avuti numerosi -ritiri e un grande numero di squalifiche. I discesisti austrica sono stati ì dominatori -dà questa edizione. Ecco i ' risultati tecnici: SLALOM: (700 metri, 170 -metri -di disli vello, 40 passaggi, 33 concorrenti). 1) Zaunner (Austria) l’2I”2, 2) Grabner (Austria) l’22”l, 3) Mar-ikulin (Grafičar) l’26”3, 4) -Keigle-vitsioh (Austria) l’36”4, 5) Gorjanc (Rijeka) I’46”4, 6) Milosavljevič (Serbia), 7) Korelc -(Delnice), 8) Kolesnic (Sloboda), -9) Bračič -(Slovenia), 10) Rozman (Triglav), H) Modric (Mladost), 12) Žirovnik (Rijeka), 13) Podiboršek (Triglav), 14) Gorjanc (Triglav), 15) Majnarič (Delnice), 16) Pušanič (Slovenia). SLALOM GIGANTE: (1100 metri, 380 metri di dislivello, 46 passaggi, 35 concorrenti): 1) Grabner (Austria) I’10”4, 2) Wiraisberger (Austria) 1T1”5, 3) Lämmer (Au- 1’15”4, 5) Modric (Mladost), 6) Jerman (Triglav), 7) Gorjanc (Triglav), 8) Illek (Austria), 9) Claner (Au-(Bpusny) OTTO2 (f ‘fVt-ij (nujs, stria), 10) -Kellab (Austria), 11) Rozman (Slovenia), 12) Korelc (Delnice), 13) Bračič (Slovenia), 14) Rakovic (Triglav), 16) Zivkovič (Slovenia). PALLACANESTRO CAMPIONATO [ISTRIANO I risultati: MASCHILE: Cementi - Parenzo 68:18 Spoglio Olivi - Parenzo 43:18 Partizan (Pola) - Rovà-gno 39:17 Partizan -(Pola) - Partizan (Buie) 43:10 FEMMINILE: Scoglio Olivi - Parenzo 19:2 Partizan (Pola) - Rovigno 13:10 Partizan (Pola) - Partizan (Buie) 44:29 ( Giovani / Le Società ginnica «Partizan» sono una fucina di nuov} campioni per ognj ramo dello sport e realizzano il principio dell’attività sportiva di massa. Iscrivetevi tutti. E' nell’interesse della vostra educazione fisica e morale, oltreché dello svago, cui aspirate. SUPPLEMENTO DI CRONACA SPORTIVA AL N. 394 DELL’ORGANO DELL’UNIONE SOCIALISTA DEI LAVORATORI II, TORNEO GIOVANILE F.I.F.A. IN ITALIA CALCIO INTERNAZIONALE Imponente rassegna di nuove forze del calcio DINAMO- SPARTAK 2:0 (1:0) RAGAZZI DEL «RIJEKA» vittoriosi a ^Bellinzona BELLINZONA, 11 — La squadra •juniores del Rijeka ha vinto il torneo intemazionale di calcio a Bellinzona, al quale hanno partecipato dieci squadre in rappresentanza di sei paesi europei. Nell’ultima giornata di gare il Rijeka ha incontrato il Torino. L’incontro si è chiuso in parità 2:2. Nelle rimanenti partite l’Olknpique ha battuto il Bellinzona per 3:2 ed il Racing di Parigi il Chiasso per 1:0. La classifica finale del torneo vede al primo posto il Rijeka, seguito al secondo posto dal Torino, indi da Lazio, Rapid di Vienna, Racing di Parigi, Chiasso, Olimpique, Bellinzona, Vojvodina di Novi Sad, e Red Star di Zurigo. Questa inaspettata vittoria dei ragazzi del Rijeka rappresenta la loro prima grande e meritata affermazione in campo intemazionale. Si è concluso oggi in Toscana ijocoasioni. L'uni-cia rete della gior- torneo internazionale juniores di calcio della FIFA, organizzato dalla Federazione italiana di calcio. Al tornea hanno aderito 19 Paesi, compresi tutti i migliori nel campo calcistico. Le squadre sono state divise in cinque gironi di quattro squadre ciascuno, ad eccezione del secondo, composto da tre sole (Italia, Germania Occidentale e Portogallo) essendo stato negato il visto d’entrata alla Germania Orientale. A differenza degli anni passati, nei quali questo torneo veniva considerato un vero e proprio campionato mondiale, quest’arìno non vi sono stati campioni. Le squadre, dopo aver incontrato le avversarie nel proprio girone, tornano a casa. Il girone più forte è stato senza dubbio il quarto, comprendente le rappresentative di Ungheria, Jugoslavia, Turchia e Lussemburgo. Nelle prime partite si è visto subito che Jugoslavia e Ungheria erano di una classe superiore alle loro due avversarie. Nel confronto diretto ha poi avuto la meglio la nazionale ungherese, la quale è riuscita a battere quella jugoslava per 2:0, in un’incontro piuttosto equilibrato, ma veloce e carico di elletricità La classifica di questo girone vede cosi al primo posto l’Ungheria, seguita da Jugoslavia, Turchia e Lussemburgo. Facile vittoria della squadra italiana nel secondo girone e quella della Cecoslovacchia nel quinto. Più contrastata è apparsa la vittoria della Romania nel primo e della Bulgaria nel terzo. dii complesso Ungheria, lftalia, Cecoslovacchia, Jugoslavia e Romania sono state le squadre che più si sono messo in luce nel torneo, mettendo in mostra un gioco di fattura molto superiore a quello di tutte le rimanenti compagini. Inferiore all’aspettativa l’Inghilterra e la Germania Occidentale. Eccovi, comunque, brevi cenni di cronaca sulle partite disputate da Jugoslavia e Italia. JUGOSLAVIA — TURCHIA 1:0 (LO). La rappresentativa giovanile jugoslava è stata senza dubbio la migliore in campo, ma non ha saputo approfittare della propria superiorità tecnica e territoriale per la troppa imprecisione dagli attaccanti, j quali hanno fatto a gara nello sbagliare occasioni su HOCHEY A ROTELLE SELEZIONATI i candidati alla nazionale POLA, 10 — Si è svolto oggi, ieri e ierl’altro un torneo di hockey a rotelle organizzato per la selezione della rappresentativa che parteciperà prossimamente ai campionati mondiali ohe avranno luogo in Italia. Al torneo hanno preso parte la Cementi e il Pola di Pola, la Viktor Lenac di Fiume e lo Železničar di Nuova Gorizia. Oli Incontri hanno dimostrato ohe la Cementi di Pola e lo Železničar di Nuova Gorizia sono le compagini più in forma, cosicché non è diffìcile prevedere ohe dalle loro file uscirà l’ossatura della nostra rappresentativa nazionale. Ecco i risultati tecnici: I. giornata (venerdì, 8): Železničar - Pola 7:6 ,(4:1, 2:2, 1:3), annullata per reclamo del Pola. II. giornata (sabato, 9): Železničar - Pola 9:5 (3:0, 3:2, 3:3), Cementi — Viktor' Lenac 12:3 (3:2, 7:0, 2:1), Cementi - Pola 2:2 (0:1, 0:1, 2:0). III. giornata (domenica, 10): Železničar - Viktor Lenac 17:3 (4:0, 8:1, 5:2), Pola - Viktor Lenac 5:0 i(p. f.), Železničar - Cementi 7:4 (4:2, 0:0, 3:2). La classifica finale vede pertanto in testa lo Železničar di Nuova Gorizia, seguito dalla Cementi. Železničar 3 3 0 0 33:12 6 Cernenti 3 111 18:12 3 Pola 3 111 12:12 3 Vikt. Lenac 3 0 0 3 11:34 0 Le squadre sono scese in campo nelle seguenti formazioni: ŽELEZNIČAR: Ipavec, Makuc, Pertot L, Bezeljak, Jug, Perto-t II., Peterin. POLA: Mocenni, Cobalti, Čel-ič, Orlič, Steppi, Loito, Giadressi, Ipsa. CEMENTI: Battel, Sottil I., Ponzar, Mauri, Pelacchi, Brusič, Sottil IL, Bottegai». VIKTOR LENAC: Goäemao, Pre-bek, Repini, Peršič, Klement, Lesko, Blazan. Contra,riamenlte alfe pfrtjvisioni, dunque, la vittoria assoluta è andata allo Železničar che effettivamente ha dimostrato idi essere la compagine più solida e sbrigativa. La divisione delle forze polesi e, un pò, la rivalità fra esse ha favorito i goriziani che non hanno mancato di approfittarne. Al termine del torneo, la Commissione selezionatrice della nazionale ha prescelto, per la rosa dei candidati, i seguenti dodici giocatori: Portieri: Battei (Cementi), Mocenni (Pola); difese: Cobalti (Pola), Ponzar (Cementi), Ipsa (Pola); attaccanti: Mauri (Cementi), Steppi (Pola), Peracchi (Cementi), Bezeljak (Železničar N. G.), Jug (Železničar N. G.), Pertot I. e Pertot II. (Železničar N. G.). (e) nata è stata realizzata al 26’ del primo tempo da Zuban, il quaile, stretto in arqa fra due avversari, ha saputo evit-arlj e raccogliere un dosato passaggio. Senza indecisione, Zuban tirava al volo e segnava una rete imparabile. I migliori neiia squadra jugoslava si sono dimostrati Kcisfcas e Sti-piò. Buono il portiere della squadra turca. JUGOSLAVIA — LUSSEMBURGO 7:0 (5:0). A differenza della prima partita contro la Turchia, la squadra jugoslava contro il Lussemburgo è apparsa un'altra. Tutti ,i reparti hanno funzionato a meraviglia, tanto che la squadra del Lussemburgo, battagliera e decisa, ha dovuto subire il più disastroso punteggio del torneo. Non passavano che due minuti, e già Popovič metteva il primo pallone nella rete di Gausen. Quattro minuti dopo, il centroattaqco jugoslavo raddoppiava il vantaggio, indi, alfa mezz'ara, portava a tre le reti per ]a propria squadra. Prima delta fine del tempo segnavano ancora Sentiri e Zuban, rispettivamente al 37’ e 39’. La fisionomia della partita non cambiava nella ripresa. La squadra jugoetava segnava un’altra doppietta all’ll’ e 12’ per merito di Mugola e Sentin. UNGHERIA — JUGOSLAVIA 2:9 (2:0). .Grande folla al Berta dj Firenze per ,assisteire ai più atteso incontro del torneo fra le squadre giovanilj di Jugoslavia e Ungheria. La partita vedeva un’inizio di marca jugoslava, rimasto peraltro infruttuoso per limprecisiOr ne di Zuban e Sekularac, Al 10’ prima discesa degli ungheresi e prima rete, realizzata dai centroattacco Xlki. Dopo la prima rete, i magiari insistevano nell’attacoo, raddoppiando il vantaggio, sempre con liki, ai 16’. Le due squadre giocavano molto bene, praticando un gioco veloce, tecnico e piacevole, tanto che u pubblico applaudirla più volte a scena aperta. La Jugoslavia tenta di diminuire le distanze, ma non vi riesce. Nella ripresa i-1 gioco cala notevolmente di tono. Le scorrettezze st fanno sempre più numerose e marcate quelle ungheresi, più plateali quelle jugoslave. Il risultato non cambiava sino alla fine, che vedeva la vittoria della squadra ungherese, vittoria meritata, anche se la partita è stata piuttosto equilibrata. ITALIA — PORTOGALLO 3:0 (1:0). —• La squadra italiana è riuscita ad imporsi nettamente su un Portogallo di almeno una classe inferiore. Dopo un paio di tentativi andat; a vuoto, Tltallia si portava in vantaggio al 17’ con una rete di Bartolini. Nella ripresa segnavano ancora Maccaro al 22’ Bartolini a 3' dalla fine. L’Italia è stata registrata m tutti i reparti, forte in difesa, pratica nella median» e penetrante al-rattacco, il quale ha fatto sudare per tutta la durata dell’incontro la difesa portoghese, troppo imprecisa. Nel complesso risultato giusto, che rispecchia i valori visti in campo. ITALIA — GERMANIA OCCIDENTALE 1:0 (1:0). La squadra italiana si è dimostrata tecnicamente ed agonisticamente superiore a quella tedesca, ma non è riuscita a concretare con un maggior numero di reti la propria superiorità per la troppa precipitazione de; propri attaccanti. Gli italiani hanno brillato specialmente nei primo tempo, nel quale ^anno costretto j tedeschi ad un gioco difensivo ad oltranza. Durante questo pe- riodo di netta superiorità italiana è venuta pure la rete della vittoria, beillidiima ed imparabile. Si era all 22’ del primo tempo, quando un allungo del centroattacco' perveniva alitala deistra Paula-ni, ■appostata nei vertice del rettangolo della porta. Questi, senza indugiare, tirava al volo e coglieva di precisione l’angolino destro della rete. A nulla è valso, jl disperato tentativo del portiere tedesco, proteso nel tentativo di parata. Italia Germania Portogallo Ungheria Jugoslavia Turchia Lussemburgo La CLASSIFICA GIRONE B 2 2 0 0 3:0 4 2 2 0 1 0:0 1 2 0 1 1 0:3 1 GIRONE D 3 3 0 0 10:1 6 3 2 0 1 8:2 4 3 1 0 2 4:6 2 3 0 0 3 3:16 0 La Dinamo di Zagabria, scesa a Praga in formazione largamente rimaneggiata per gli infortuni toccati a Horvat e Režek, pilastri della squadra, nella sfortunata partita contro l’Hajduk, è riuscita domenica ad imporsi a Praga alla squadra campione cecoslovacca Spartak davanti ad oltre 45.000 spettatori per 2:0. DINAMO: Kralj ,Šikič, Banožič, Mantula, Crnkovič, Ferkovič, Benko, Čonč, Lipošinovič, Čajkovski II. e Dvornič. SPARTAK: Houška, Menclik, Zu-zanek, Hejski, Koubek, Liska, Stari, Svoboda, Marek, Crha e Pesek. Prima dell’incontro fra le squadre campioni di Cecoslovacchia e Jugoslavia, la Dinamo di Praga ha chiuso in parità 2:2 il confronto con la squadra belga Gandois. Tutti davano lo Spartak quale grande favorito, dato che poteva contare nelle sue file su ben sei nazionali, ohe poco tempo fa hanno sconfitto a Praga l’Austria per 3:2, mentre la Dinamo si presentava in formazione rimaneggiata. Inoltre, non bisogna dimenticare che lo Spartak ha battuto la Dinamo a Zagabria per 4:2. iNei primi minuti però tutti si sono resi conto che le cose per lo Spartak non sarebbero andate liscie come credevano. Invece dei praghesi, erano i giocatori della Dinamo a dominare in campo, facendo gustare al pubblico un gioco di alta classe. Ogni cinque minuti la rete dello Spartak sembrava dovesse capitolare, ma il portiere Houška, in giornata .di grazia, parava l’imparabile. All 22’ era costretto però a capitolare. Lipošinovič .tirava forte in rete, ma il portiere riusciva a ipspingere idi pugjnol. Dvorniič riprendeva la palla e faceva partire un’altra fucilata nella rete ceca, nuovo fantastico -tuffo e salvataggio di pugni del portiere, ma riprendeva nuovamente Dvornič, il quale, questa volta, insaccava irresistibilmente nell’angolino opposto a quello in cui stava il portiere. Nella ripresa la supremazia della. Dinamo si limitava al campo tecnico, mentre lo Spartak tentava di raddrizzare il risultato. Tutti i suoi LA XXVI. GIORNATA DEL CAMPIONATO ITALIANO DI CALCIO — SERIE A RITORNO DEL MILAN alla grande forma iniziale? L’Udinese costretta al pareggio in casa ' ' h La Triestina sconfitta a Catania^ BOLOGNA — IN TE RN AZI ON A- squadra rivoluzionata perchè De LE 3:2 '(2:1).-— Il Bologna ha do-Angelas, contuso, era trasferito al-minato largamente per tutto il pri-f 4‘1’aila sinistra completamente inutiliz-mo tempo, ma ridotto a 10 uomini T‘ 0'J 1 per l’uscita dal campo di Bonafin ha dovuto giocare tutto il secondo tempo itn difesa, riuscendo a malapena a conservare la vittoria. La prima rete è stata segnata al 6’ da -PiMatel-k tihe ha (raccolto al volo una palla respinta a pugno da Ghezzi su tiro -di Pamtaleoni. L’internazionale ha pareggiato cinque minuti dopo grazie a un’autorete di Ballacci che aveva tentato di respingere sulla linea di porta un tiro di Brigheoti. Al 15’ ü Bologna è nuovamente in vpnta|ggio con un tiro di -Pivatelli dal limite dell’area. Al termine dei primi 45 minuti di gioco il Bologna oonduoe per 2 reti a 1. All’inizio della ripresa Cervelluti scende in area avversaria e tira su un difensore che intercetta la palla con un braccio. Su calcio di rigore concesso dal’arbitro, Pivatelli segna ancora. L’i'lntelr accorcia le distanze al 29’ con Armano, che solo al centro dell’area manda la palla nell’angolo destro alto della porta di Giorcelli. Nell’ultimo quarto d’ora i nero-azzurri attaccano con intsiis6eniza< ma nonostante diverse occasioni favorevoli non riescono a raggiungere il pareggio. Oziato. La Sarnpdoria ha pareggiato al quinto della ripresa con Conti, su passaggio dii Rosa. CATANIA — TRIESTINA 2:1 (2:1). — La partita nel complesso è sitata modesta. Il Catania ha acquisito il vantaggio nel primo tempo che ha dominato per quasi totta la sua durata. Ha segnato per primo icon Fusco al 24’ ed è passato in vantaggio un minuto dopo il pareggio della Triestina, avvenuto al 36’ con Secchi. La seconda rete ea-tanese è sitata segnata al 37’ da Ghiandi. Nella ripresa la Triestina lia cercato con scarsa violonità di raggiungere il pareggio, ma il Catania si è chiuso in difesa. La partita GENOA SAMPDORIA 1:1 (1:0). — E’ sitata una bella, movimentata partita nella quale il Genoa ha nettamente prevalso nel primo tempo e la Sampdoria nella ripresa, favorita peraltro dal fatto che i rosso blu hanno giocato tutto il secondo tempo praticamente in dieci, perchè De Angelis si è prodotto uno strappo sul finale del primo tempo ed è rimasto in gara praticamente nullo. Primo tempo vivacissimo. Il Genoa è andato in vantaggio dopo sei minuti di giooo con Frizzi che ha concluso con un tiro angolatissimo da venti metri una bella azione di Larsen. In precedenza Agostinelli aveva salvato sulla linea della porta un tir© di Fi-rotto. Per una ventina di minuti il Genoa ha continuato a dominare ed ha sciupato facili occasioni con Dal Monte, Firotto' e Pistram. Il Genoa si è fatto più -aperto e anche la Sampdoria è riuscita a costruire belle azioni, fallite per un soffio oppure salvate in extremis de Fran-z-osi il quale al 30’ è riuscito a deviare in angolo un tiro di testa da due metri. Nel secondo tempo il Genoa si è presentato con una CAMPIONATO ITALIANO Serie A I RISULTATI Bologna — Internazionale 3:2 Catania — Triestina 2:T Genoa — Sampdoria 1:1 Milan — Fiorentina 4:0 Napoli — Spai 2:1 Pro Patria — Novara 0:0 Roma — Atalanta 0:0 Torino — Juventus 2:2 Udinese — Lazio 1:1 LA CLASSIFICA Milan 26 15 8 3 56:25 38 Bologna 26 13 7 6 47:36 33 Udinese 26 12 8 6 42:31 32 Roma 26 9 13 4 38:30 31 Fiorentina 26 12 6 8 34:32 30 Juventus 26 9 11 6 44:39 29 Torino 26 10 8 8 31:32 28 Inter 26 9 9 8 40:37 27 Sampdoria 26 8 10 8 36:31 26 Napoli 26 8 10 8 33:30 26 Lazio 26 10 5 11 32:39 25 Triestina 26 8 9 9 29:40 25 Catania 26 7 9 10 30:32 23 Genoa 26 5 12 9 24:28 22 Novara 26 9 5 12 27:34 23 Atalanta 26 4 12 10 22:30 20 Spai 26 3 11 12 17:33 17 Pro Patria 26 3 7 16 17:40 13 ‘feti inviolate. (Nella ripresa è il Novara che prende l’iniziativa, e velocemente si porta in area bustese. I tigrotti reagiscono puntando il loro gioco sulle ali in contropiede. Però ben presto il Novara si smorza ed è la volta del Pro Patria ohe attacca. Perde una buona occasione al 22’ con Giarrizzo, poi al 36’ Cordi riesce fortunosamente e bloccare. Insiste la Pro Patria e il Novara piano -piano si serra in difesa. Anche la -partita si spegne piano piano e il risultato termina col classico paio di occhiali. Punteggio che rispetta effettivamente il valore dei contendenti in campo. TORINO — JUVENTUS 2:2 (1:2). Nel primo tempo i bianco-neri hanno manifestato una leggera -prevalenza, ma nella ripresa i granata si sono -dimostrati maggiormente resistenti alla fatica. Le segnature sono -tutte scaturite da azioni di contropiede. Alla fine il Torino si scuoteva. Antoniotti, prima e Bearzot dopo vedevano due loro tiri respinti dai -pali. tentativi sono riusciti vani. E’ stata anzi la Dinamo a sbagliare più di una occasione e a raddoppiare poi il vantaggio con una rete di Lipošinovič, realizzata, carne Dvornič nel primo tempo, dopo due consecutivi salvataggi del portiere dello Spartak. Partizan-Wiener S. K. 4:3 6:1) Quanti hanno visto n Partizan in questo ritorno di campionato sono rimasti delusi dalla prova olier-ta peli linoontro intemaiztunale contro-il Wiener Sport Club di Vienna, giocato domenica a Belgrado davanti a quasi ÒJU.OUO spettatori. li Partizan ha dominato si, ma non è riuscito a giocare nei modo ohe lui solo sa. L attacco si è dimostrato piuttosto abunoo. Si è risollevato' solamente dopo la rete dei pareggio, realizzata aagli austriaci. Tranne Vìaloik, tutti g» attaccanti sono stati notevolmente al di sotto dei loro renoi-meno abituale. Deila squadra ospite sa è contraddistinto il -bravissimo -portiere Szan-ywal-d, ohe è s-tato il migliore gioca-, tore in campo, autore di parate di aita classe e sempre pronto in ogni oocasione. Il Partizan iniziava velocemente, cosicché molti si aspettavano un» grande vittoria. Dopo due facili -occasioni sbagliate nei primi minuti, Valok rusciva a battere oon un torte tiro il portiere austriaco -già .all'll . Dopo questa rete, il Partizan si è sgonnato. L'at-taoco non tunzio-nava più, cosicché gli austriaci avevano modo di farsi più volte minacciosi, sino a raggiungere il pareggio al 25' con Horak. Il secondo tempo è stato copia fedele dei primo. 11 Partizan realizzava -due reti su calcio di rigore con Čajkovski al 28’ e 32’. Ai 37’ gli austriaci diminuivano le distanze con Howaniietz, ma ci pensava Milutinovič a rimettere le cose a posto oon una rete al 41’. A due minuti dalla fine, il -terzino del Partizan Lazarevič, nella foga di liberare su tiro dalla bandierina, insaccava di perfezione nella propria rete, fissando così il risultato dell’incontro su 4:3. München 1860 — Hajduk 1:2 (0:1) Charleroi — Crvena zvezda 1:1 (0:1) Guardia ( Varsavia) — Vojvodina 2:1 (1:1) Dinamo (Zagabria) - Dinamo (Praga) 4:2 (3:2), Gandois - Spartak 2:1 (1:0) Hajduk - Vienna 2:1 (1:0) Austria - H-onve-d 3:3 (1:3) Rapid - Kinidži 2:2 (0:1) Crvena zvezda - Nürnberg 0:3 CAMPIONATO REPUBBLICANO SLOVENO BURRASCA DI NERVI IN QUEL DI ISOLA CAMPIONATO JUGOSLAVO — II. LEGA ODRED - LOVCEN 1:0 (0:0) LUBIANA, 10 — L’Odred, uno dei più seri candidati alla p-ro-mo-zione -dalia II. alila I- Lega, è riuscito con difficoltà a vincere la CAMPIONATO JUGOSLAVO II. Lega I RISULTATI Odred — Lovče-n Rabotničkj — Zenica Bokelj — Napredak Mačva — Metalac Budućnost — Velež 1:1 1:1 3:1 0:1 (rinviata) LA CLASSIFICA. Velež 9 8 i 0 28:4 17 Budućnost 9 6 0 3 24:13 12 Odred 10 6 0 4 16:13 12 Napredak 10 4 2 4 15:11 10 Metalac 10 4 2 4 13:10 10 Zenica 10 3 4 3 20:20 10 Mačva 10 3 2 5 13:22 8 Lovčen 10 3 1 6 15:17 7 Rabotnički 10 3 1 6 8:23 7 Bokelj 10 i 2 : l 7 1 9:28 5 sua prima partita casalinga nella prima giornata del girone di ritorno contro d modesto Lovčen. Il primo tempo ha visto una leggera superiorità territoriale degli ospiti i quali, per niente decisi a svcilge-re il ruolo di comparsa, apparivano più volitivi, mentre i locali si fascevano notare per la migliore impostazione tecnica. Era però l’Odrad ad avere il maggior numero di occasion, -da rete, tutte sistematicamente sciupate da un attacco, del quale BSlcer era il più scentrato. Nella ripresa,- l’Gdred cambiava tattica e si portava decisamente all’attacco. Il successo non si faceva aspettare. Dopo aPP®1113 sei minuti, žumber operava un dosato passaggio a Krgin, che, appostato in agguato in area avversaria, segnava di prepotenza l’unica, ma preziosissima rete, che fruttava aj 1-ocaili i due punti e permette loro di mantenersi in gara Per la promozione. (p) è rimasta con il risultato invariato perchè entrambe le squadra non si sono eccessivamente impegnate per modificarlo. MILAN — FIORENTINA 4:0 (2:0). —- Il Milan è tornato alla vittoria con punteggio netto, 'battendo la Fiorentina che tuttavjia ha sempre volonterosamente giocato, anche quaoido Ti-ncontro era -ormai decisa. I ross-o-neri oon due reti per tempo hanno -dimostrato la loro superiorità di manovra e di penetrazione. Con una difesa accorta e in forma, specialmente Silvestri, hanno impedito ai gigliati di violare la loro porta. Il compito della difesa milanese è sitato agevolato dal quintetto fiorentino slegato e poco pericoloso nelle fasi conclusive. La prima rete del Milan è nata al 12’ su centro di Bergamaschi, Nordahl devia verso il terzino che segna. Al 24’ la traversa della porta milanese viene colpita da -Cervato e al 38’ secondo goal -del Milan. Su allungo -di Beraldo, Rosetta salta fuori tempo e -Nordahl intercetta la palla e fu-gge verso la rete di Costa-glioia segnando. Nella ripresa si sono avute altre due reti per merito di Soe-rensen. Una al 7’ e l’altra al 21’. Quesit’ultima è avvenuta in seguito a calo» di rinvio di Cos-tagliola -diretto a -Segato. Soerensen si è i-m-paldroniito della palla e, superato Segato, ha battuto il portiere viola par la quarta, volta. PRO PATRIA — NOVARA 0:0. ■—• Giooo veloce oon spostamenti repentini -da Un’area all’altra. E’ sitata la caratteristica della partita. Il Novara privo di Arce e oon molto zelo nelle sue file,’ ha giocato con una tattica prudenziale. Qualche pericolo per il Novara al 17’ e al 21’, ma il primo tempo vede le ISOLA - NOVA GORICA 12:1 (1:1) (sospesa al 10’ della ripresa) ISOLA: Rmsignan I., Tomliano-vič, Borqjevic, Vascotto L, Sorgo, Vascotto 11., Felluga, Depose, Zaro, Degrassi, Russignan II. NOVA GORICA: Pignatari, Silič, Gubin, Kogoj, Krajnik, Benčič, Bajt, Mozetič, Kuzmin, Križaj, Markič. MARCATORI: al 30’ e 50’ Felluga, al 43’ Kuzmin. ARBITRO: Šušteršič di Lubiana. ISOLA, 10 — E’ perlomeno strano incominciare a fare la cronaca di una partita dal finale, ma l’epi-s-o-dio giallo a cui abbiamo assistito -sul campo isolano ce Io impone. Sono oo-se p-erò che non -tornano a -onore -dello sport e meglio sarebbe non avvenissero. Quello che abbiamo visto assomigliava più a -un’in-oomtro di pugilato collettivo che a una partita di -calci-o. Sarebbe, in verità, pittoresco descrivere la movimentata scena che ha originato il tafferuglio generale in campo, ma non lo faremo per rispetto allo sport. Una vera e propria caccia all’uomo ha costretto ITàrfoitip a fisohilire anzitempo la fine di una partita che fino allora aveva -giustificato l'attesa -della vigilia. E la colpa di ciò, più che al-Tirasoibdlità degli atleti, va ascritta allo stesso direttore di gara ohe non ha saputo sin .daU’affi-orare delle prime scorrettezze stroncare ogni velleità. Per la cronaca, preciseremo comunque che il fattaccio è avvenuto al. 10’ del secondo tempo, quando l’Isola si trovava in vantaggio per 2:1. L’incontro -ha avuto un’inizio veloce da amb-o le .parti. Non erano trascorsi cinque minuti ohe i padroni di casa per poco non andavano in vantaggio. iRusaijgnan )jl. sferrava da distanza ravvicinata un forte tiro che Pignatari riusciva a trattenere a stento. I goriziani si difendevano, oercando -di minacciare in -contropiede la rete di Russignan I., ma la retroguardia isolana, ’imperniata su un Sorgo in giornata di grazia, respingeva energicamente ogni attacco. La pressione dei padroni di casa si faceva poi sempre più consistente e la retroguardia ospite era costretta a un duro lavoro. Tiri di Russ-ignan II., Degrassi e Dapase impegnavano duramente Pignatari che se la cavava a stento, ma al 30’ capitolava. Su calcio d’angolo, tirato magistralmente da Degrassi, Felluga, ohe fino allora quasi non s’era fatto notare, riprendeva di testa e metteva nel sacco. I goriziani reagivano e, a tre minuti dalla fine -del primo tempo, rista-bilivaaio le distanze con Kuzmin, ohe metteva, in rete, -approfittando di un’uscita a vuoto -di Russignan I. La ripresa iniziava in un’atmosfera elettrizzata. Le squadre si rendevano conto che segnare un’altra rete significherebbe la vittoria p ìt CICLISMO COPPI SECONDO alla PARIGI-ROUBAIX PARIGI, 10 — Il francese Jean Forestier ha vinto la Parigi - Roubaix, di 240 km., terza prova valevole per il trofeo «Desgrange - Colombo», precedendo s-ul traguardo, nell’ordine, Fausto Coppi e Louisan Bofoet. La gara è stata durissima, disturbata da una fitta pioggia e dal freddo. Forestier ha potuto vincere -grazie solo alla grande rivalità fra Coppi e Bofoet i quali, invece di allearsi -nella caccia al fuggitivo, si sono limitati a controllarsi a vicenda, operando un forte allungo appena negli -ultimi chilometri, quando le sorti della corsa erano armai decise. Dopo -una fuga iniziale a cinque, esauritasi in una decina di chilometri, lo svizzero Koblet riusciva a prendere il largo con Messina, De Santi, Ciolli, Barigad e altri. Poco dopo, quest’ultimo cadeva rompendo una ruota e veniva assorbito dal gruppo, che -aveva reagito intanto con Cop-pi, B-o-bet e lo svizzero Kub- - ler. Dopo circa 15 chilometri di velocissimo inseguimento, Monti cadeva, rompendo una ruota e perden- j do tempo. La corsa procedeva, poi senza un attimo di tregua e il freddo si fa- - ceva .più intenso, provocando parec-, ohie crisi. Verso il centesimo chilo-ì metro si ritiravano .Moniti, Albani, ,. Gismondi, Filippi e Tozzi. Dal grup-■ po si staccava -allora una decima di corridori tra i quali Zucconelli che, j sfortunatamente cadeva, entrando in , collisione con -un compagno di fuga e si ritirava. Ormai la gara restava > oirooscritta a una sola trentina di - uomini. > S-cattavano a questo punto Fo-"restier, Gauthier e Dupont. Il terzetto prendeva subito un notevole vantaggio; poi, a una trentina di chilometri d-aU’arrivo, Forestier staccava d compagni di fuga e proseguiva solo. Dal gruppo -partiva allora Coppi, trascinando sulla sua ruota Bobet e Scodeliier. I tre assorbivano Gauthier, mentre Dupont, esausto, cedeva. Pooo dopo, al plo-toncino inseguitore si accodavano Koblet, Impamis, Derycke e Brancard. Intanto Forestier continuava a condurre solo in testa con circa un minuto di vantaggio. Negli ultimi chilometri Coppi scattava nuovamente, ma Bobet e Scodeliier -gli resistevano. . Coppi e Bobet continuavano, p-oi a sorvegliarsi a vicenda e Forestier poteva così mantenere indisturbato un lieve vantaggio, entrando nella pista di Roubaix circa 300 m. prima del -terzetto inseguitore. Nella volata per il secondo posto, Coppi batteva con facilità B-abe-t, mentre Scodel-lier si -piazzava terzo nella soia di Bobet. Ecco Tardine d’arrivo: 1. Jean Forestier (Francia), che compie i 249 km. in 6 ore 6’57”. 2. Fausto Coppi (Italia) a 15”, 3. Louison Bobet (Francia), 4. Scodeliier (Francia) con lo stesso tempo di Coppi. 5. Impanis (Belgio) e altri nell’ordine. (e) CAMPIONATO REPUBBLICANO SLOVENO I RISULTATI Isola — Nova Gorica 2:1 (sospesa al 10’ della ripresa) Triglav — Slovan 4:1 Krim — Grafičar 5:2 Branik — Aurora 0:1 Postojna - — Pirano 1:1 LA CLASSIFICA Krim 11 9 1 1 49:11 19 N. Gorica 10 8 1 1 43:10 17 Grafičar 11 7 1 3 45:15 15 Aurora 11 5 1 5 12:21 11 Slovan 11 5 0 4 10:27 10 Isola 10 4 2 4 18:18 10 Postojna 11 3 3 5 9:16 9 Pira.no 11 3 1 7 14:27 7 Triglav 11 2 1 8 16:31 5 Branik 11 2 I 8 9:36 5 LOTTA GRECO-ROMANA Jugoslavia-Grecia 8:0 Belgrado, 10 —- La rappresentativa jugoslav-a dj lotta greco romana ha piegato 1» nazionale greca per 8.0. Ecco i -risultati: Mosca: Vukov batte Arguzdas ai punti, gallo: Bereny batte Famayo-top-ulois per schi-aoci-a-t,a al 6’, piuma: Torma batte Simandiras per schiacciata al 4’, leggeri: Horvat batte Modsidis ai punti, welter: Arbić batte Pertmeeas ai punti, medi: Simović batte I-dis ai punti, mediomassimi: Grošelj batte Fran-kiadari-s per schiacciata al 12’, massimi: Baczay batte Georgulis per schiacciata al 10’. Tuna e la sconfitta per l’altra. Al 50’ l’Isola andava in vantaggio, nuovamente per merito di Felluga. A Poi succedeva il fattaccio e Tarbi-tro sospendeva l’incontro. p. k. Branik - Aurora 0:1 (0:0) AURORA: Dobrigna, Turčinovič, Santin, Luglio, Orlati II., Burliti, Vatovec, Hočevar, Cavalli, Della Valle, Dapretto. BRANIK: Furlan, Degano, eparhie, Kovačič, Oblak, Marušič, Rastja, Brajnik, Černigoj, Oblak II., Brezigar. ARBITRO: Coli di Lubiana. MARCATOR: Vatovec, all’81’. NOTE: -Pioggia sferzante durante il primo e Tultimo qrarto d’ora della partita. Terreno fangoso. Gli au-xorini in casacca nero-verde, f go-(Segue in IL pagina) ATLETICA LEGGERA CAMPIONATO FEDERALE DI CROSS-COUNTRY OSIJEK, 10 — Si è svolto qui il Campionato Federale di cross country, che ha visto la partecipazione di un forte lotto di atleti. Gli 8 mila e i 4 mil.a metri sono stati appannaggio, come si -prevedeva, degl, atleti del «Pa-rtizan» di Belgrado, Strithof e Ottenheimer. Nelle altre corse 1» vittoria è andata a Hafner di Lubiana, Ilič di Subotica e alla Hirster -delia Mladost di Zagabria. Ecco ti risultati tecnici: 8 mila m. seniores: 1) Stirithof (P) 21’59” 6, 2) Cetònie (P) 22’26”, 3) Pavlovič (-P). 4 mila m. (seniores): 1) Ottenheimer (P) 10’35”, 2) Ceraj (O) a 7" 2, 3) Murat (D). 3 mila m. (juniores): 1) Hafner (L) 9T9” 2) Bandeković (M) 9’29”5, 3) Saraga (M). 2 mila m. (juniores): 1) I-lič OS) 6’29”6, 2) Simonič (P) 6’33”2, 3) Barna (O). 800 m. (juniores Fmm.: 1) Hirster (M) 2’49”, 2) Mrkalj (M) 2’46”5, 3) Steinbauer OM).