IL PROBLEMA DELLA DATAZIONE DELLA »BASILICA PROBI« NEL TERRITORIO CLASSICANO DI RAVENNA G IUSEPPE BOVINI U niversità degli Studi, Bologna D ella Basilica Beati Probi, sorta nel territo rio di Classe, lo storico di Ra­ v en n a A ndrea-A gnello afferm a nel suo Liber Pontificalis che essa s’ergeva n o n longe ab ecclesia S. Apolenaris quasi stadio uno1 . . . in partibus orientis,2 quin d i alla distanza di circa m. 184 verso est dalla chiesa di S. A pollinare in Classe. N el 1755—1756 il p ad re cam aldolese Leandro L ovatelli3 riten n e d ’essersi im battuto, scavando, alla profondità di m. 1,50 dal piano di cam pagna, ad un ottavo di m iglio (ossia a circa m. 200) dalla B asilica eretta sulla tom ba di S. A pollinare, nell’ardica d ella Basilica Probi, dalla quale recuperò alcune antiche epigrafi furi erarie sia pagane, sia cristiane: questo rinvenim ento induce n atu ­ ralm en te a credere che tale chiesa sorse in un’area sepolcrale. L ’esatta ubicazione della basilica e la sua configurazione pianim etrica, sebbene som m aria (fig. 1), furono ap p u rate nel dicem bre 1964, sia pure m edian­ te saggi ottenuti con la sola triv ella a m ano o m ediante qualche trincea, da due appassionati in d agatori ravennati, il D r G iuseppe Cortesi e l’Ing. A rnaldo Roncuzzi. L ’edificio è effettivam ente risu ltato alla distanza indicata da A ndrea- A gnello e dal P. Lovatelli, ossia a circa 190 m. a sud-est dell’abside di S. A pollinare in Classe4. Q uest’accertam ento di c a rattere topografico è naturalm ente m olto im por­ tan te, m a m aggiore im portanza riveste, a nostro giudizio, quello relativo allo schem a pianim etrico della basilica, dato che essa, che è lunga m. 70 e larga 32, si articola, a quanto sem bra, in tre navate, e — cosa unica a R avenna — è fo rn ita di transetto, i cui bracci, term inanti sem icircolarm ente, sporgono dai m u ri p erim etrali 10 m etri. La basilica sem bra articolarsi in tre navate: tu ttav ia sarebbe, forse, op­ portuno accertare se eventualm ente essa non si fosse configurata a cinque na- 1 A ndrea-A gnello, L ib e r P o n tific a lis E c c le s ia e R a v e n n a tis , ad. A . T esti-R aspo- ni, p. 30. 2 A ndrea-A gnello, o. c., p. 37. 3 C fr. V e te r a m o n im e n ta a d c la s se m r a v e n n a te m s u p e r e r u ta (F av en tiae 1756). 4 G. C ortesi, R ecenti sco p erte arch eo ­ logiche n ella zona di Classe, in B o l­ le ttin o E c o n o m ic o d e lla C a m e r a d i C o m ­ m e r c io d i R a v e n n a (1964) n. 11, pp. 849 —850. g Fig. 1. R avenna. P ian ta della Basilica P robi (sag­ gi C ortesi-R om uzzi) SI. 1. R avena. Tloris P ro b o v e bazilike (po C ortesi-R om uzzi) ~m____r Fig. 2. Dodona. Pianta della basilica paleocristiana SI. 2. Dodona. Tloris starokrščanske bazilike vate, poiché la sporgenza dell’atrio dalla p arte di sud rispetto alla facciata p o treb b e fa r avanzare in m erito qualche sospetto. È solo questione di fare q ualche sondaggio sul terreno. Se teniam o presente che l’abside della chiesa è larga quanto la n av ata m ediana, ossia circa 14 m etri, ne consegue che n ella parte term inale la basi­ lica assum eva u n ’articolazione triconca. O ra questa particolarità, più che con le costruzioni paleocristiane d’Occidente, trova qualche analogia con q u elle F ig. 3. P a ra m ith ia . P ia n ta d e lla b a ­ silica p aleo cristian a SI. 3. P a ram ith ia. T loris s ta ro k rš č a n ­ ske bazilike della G recia e dell'A frica settentrionale, per esem pio con quelle di D odona5 (fig. 2), di P aram ith ia 6 (fig. 3) e di K lapsi7 * (fig. 4), nonché, con m aggiore ade­ renza, con la Basilica B. di Ju n ca (fig. 5), non lungi da Sfax in T unisia .1 8 U guale configurazione caratterizzò anche rim p ian to giustinianeo della Basi­ lica della N atività di B etlem m e ,9 che però era a cinque navate anziché a tre. T u tti questi esempi ci rip o rtan o alla fine del V o, meglio, nel corso del VI secolo e ci hanno quindi fatto pensare che anche la Basilica Probi debba a ttrib u irsi a quest’epoca, a m eno che ciò non v alga solo per la sua p a rte te r­ m inale. 5 D. I. P allas, S coperte archeologiche in G recia negli a n n i 1956— 1958, in R i v i ­ s ta d i A r c h e o lo g ia C r is tia n a 35 (1959) nn. 1—4, pp. 195—196, fig. 9. 5 D. E vangelidis in P r a k t ik a A rh . E ta ir . (1930) pp. 63 ss., fig. 6. 7 D. I. P allas, Scoperte archeologiche in G recia negli anni 1956— 1958, in R ivi­ sta d i A r c h e o lo g ia C r is tia n a 35 (1959) nn. 1—4, pp. 191—192, fig. 6. 8 P. G arrigue, U ne b asiliq u e b y zan ­ tin e à J u n c a en Byzacène, in M é la n g e s d ’A r c h é o lo g ie e t d ’H is to ir e 45 (1953) pp. 173—176, fig. 3. 8 B. B agatti, V a rc h e o lo g ia c r is tia n a in P a le s tin a (Firenze 1962) p. 52, fig. 5; R. K ra u th e im e r, E a r ly C h r is tia n a n d B y z a n tin e a r c h ite c tu r e (1965) p. 190, fig. 75. Fig. 4. K lapsi. P ia n ta della basilica di S. L eonida SI. 4. K lapsi. T loris bazilike sv. L eonide Fig. 5. Junca. P ian ta della basilica paleo cristian a Sl. 5. Junca. Tloris s ta ro ­ krščanske bazilike Fig. 6. R avenna. B a s ilic a P r o b i. R im essa in luce dell’ attacco del tra n se tto sud al corpo basilicale SI. 6. R avena. B a s ilic a P r o b i. Izkop stičišča južnega zidu tra n sse p ta z bazilikalno lad jo A nche il De Angelis d ’O ssat10 h a riscontrato in quest’im pianto arch itetto ­ nico, com pletam ente estraneo p er Ravenna, u n ’epoca non an terio re al VI secolo. D a ciò sem bra d eriv are u n contrasto con la tradizione, poiché A ndrea-A gnel- lo ,11 parlando di questa basilica nella v ita del Vescovo di R avenna P robo I, dà quasi l’im pressione d’a ttrib u irla al tem po del suo episcopato, ossia al III secolo. Il Testi-R asponi12 ha pensato invece di riferirla a Probo II, che fu sul soglio episcopale nella seconda m età del IV secolo (t 361). E ’ però interessante n o tare come, leggendo il Liber Pontificalis di A ndrea- Agnello, nella biografia di M assim iano (546—556) com paia la notizia che questo Santo P resule abbia trasferito n ell’interno di ta le chiesa diversi corpi dei pri­ m i Vescovi di R avenna com preso quello del beato Probo e come ne abbia ornato di mosaici la facciata con le im m agini appunto dei Santi Probo, Eleuca- dio e Calogero.13 In età alto m edioevale invece la Vita Probi — che è un testo della seconda m età del sec. X — assegna ad d irittu ra il m erito della fondazione allo stesso M assim iano: Beati igitur antistis ecclesiam P r o b i. .. venerabilis p o n tifex M axi­ m ianus devotissim e eius honore construxit, devotoque apparatu m usivi exterius decoravit.1 * 1 0 G. De A ngelis D ’O ssat, O sserva­ zioni su ll’a rc h ite ttu ra d elle basiliche sco p erte a Classe, in A t t i d e l C o n v e g n o I n te r n a z io n a le d i S tu d i s u lle A n tic h ità d i C la s s e (R avenna 1968) pp. 459—460. 1 1 A ndrea-A gnello, o. c. p. 241. 1 2 A. T esti-R asponi n e ll’ edizione ci­ ta ta d el L ib e r P o n tific a lis , p. 36, n. 14. 1 3 A n d re a -A gnello, o. c., p. 200: » C o r­ p u s v e r o b e a ti P ro b i, c u m c e te r is s a n c ­ to r u m p o n tif ic u m c o r p o r ib u s , i s t e s a n c tu s v i r a r o m a tib u s c o n d iv it e t b e n e lo c a v it e t in f r o n te ip s iu s e c le s ie b e a ti P ro b i, E le u c h a d ii e t C a lo c e ri e fig ie s te s s e lis v a ­ r iis d e c o r a v it« . 1 4 C fr. L. A. M u rato ri in R e r u m I ta lic a r u m S c r ip to r e s I, 2, p. 554. Fig. 7. R avenna. B asilica P r o b i. Son­ daggi fa tti nel 1970 presso il lato sud d ell’edificio. L a le tte ra c indica il p u n to in cui è sta ta ritro v a ta la tom ba contenente un piccolo bronzo dell’età dei G oti SI. 7. R avena. B a silic a P r o b i, sondi­ ra n ja v letu 1970 n a južnem cerkve­ n em krilu. Č rka c označuje m esto, k je r je bil grob s p rid atk o m b ro n a­ stega gotskega novca »Forse quest’attribuzione cronologica che si ritrova nella V ita Probi — scrivevam o nel 19671 5 — non è da accettare, m a può essere che il Vescovo Mas­ sim iano, in occasione d ella traslazione nel tem pio delle sacre reliquie, abbia eseguito nell’edificio, o ltre che i lavori di abbellim ento della facciata con u n mosaico figurato, p u re quelli d’un eventuale am pliam ento. A lla sua epoca in fatti noi sarem m o propensi d’attribuire — p er i confronti già indicati — la configurazione di tu tta la p arte term inale della chiesa compreso il transetto. N aturalm ente questa n o stra ipotesi è destinata a rim anere nel campo delle sem plici ipotesi fino a che non sarà com piuta una sistem atica com pagna di scavo di tu tta l’area, in m aniera da poter chiarire se la basilica sorse in un unico periodo di tem po ovvero se non debba considerarsi il risultato di due fasi diverse — così come è il caso della basilica di Dodona — nel senso che la p a rte di fondo dell’edificio potrebbe essere sta ta aggiunta ad una costruzione an terio re (eventualm ente risalente al IV secolo), all’epoca appunto del grande M assimiano, cioè verso la m età del VI secolo. U n’accurata analisi della tec­ nica delle stru ttu re m u rarie delle diverse p a rti della basilica sarà in grado di fornirci questo) chiarim ento. Ciò potrebbe appurarsi m ediante un ap­ posito metodico scavo, che vogliamo augurarci che venga effettuato quanto prim a«. 1 5 G. Bovini, U na p a rtic o la rità icno- E c o n o m ic o d e lla C a m e r a d i C o m m e r c io g rafica della »B asilica Probi« rin v en u ta d i R a v e n n a (1967) n. 9. n el te rrito rio di Classe, in B o lle ttin o U na cam pagna di scavo di sì am pio respiro come quella da noi nel 1967 auspicata non è sta ta com piuta, m a il D r C ortesi16 nel giugno del 1970, tenendo p resen ti alcune osservazioni che avevam o già fa tte nel 1965,1 7 h a potuto accer­ tare, m ediante uno scavo appositam ente com piuto, che la stru ttu ra m u raria del m uro p erim etrale sud della chiesa è diversa da quella del m uro del tra n ­ setto (saggio effettuato n e ll’attacco di est), il quale p er di piu »risulta sem plice- m en te accostato« (fig. 6). Ino ltre il C ortesi h a potuto appurare che questo m uro si sovrappose in p a rte ad una tom ba (fig. 7, lettera C) n ella quale è stato ritrovato »u n piccolo bronzo della zecca di Roma, risalente all’epoca dei Goti-«. Col risultato di q u est’accertam ento ci sem bra dunque che si sia appurato che la Basilica Probi deve considerarsi realizzata in due fasi costruttive, la seconda delle quali — p e r ora attestata dal braccio sud del tran setto — è certam ente posteriore a ll’epoca dei Goti. In attesa dunque che uno scavo sistem atico della Basilica Probi venga p resto com pletam ente effettuato, perché si riv ela di grande interesse p er la sto ria dell’a rc h ite ttu ra paleocristiana di R avenna, ci sem bra che potrem m o, p e r il m om ento, a ttrib u ire alla m età circa del VI secolo, e più precisam ente al tem po del Vescovo M assim iano, l’aggiunta del transetto di q uesta chiesa classicana, nella quale sola — stando alla testim onianza di A ndrea-A gnello — si celebrava la »missa super populum «,1 8 Č a s o v n a u v r s t i t e v c e r k v e » B a silic a P ro b i« v p r is ta n iš k e m o b m o č ju R a v e n e M anjša izk o p av a n ja so izpričala, da im a B a s ilic a P ro b i, k i leži ca. 190 m JV od apside cerkve S. A p o llin a r e in C la sse dokaj n e n a v a d e n tloris. Z di se, d a je ra z ­ d e lje n a v tri la d je — v e n d a r bi bilo potrebno z n ek aj dodatnim i sondam i p rev eriti, če jih n i m orda p e t in im a tr a n s s e p tu m , čigar polkrožno zaključeni p o d aljšk i p rese­ g ajo obodne zidove za 10 m , tak o da im a zak lju ček cerkve s približno 14 m široko apsido triškoljčno razčlen itev . T a posebnost — v R av en i ed in stv en a — im a bolj kot s staro k rščan sk im i k o n stru k c ija m i na zahodu an alo g ije z onim i v G rčiji, severni A frik i in P alestin i. P rim eri, k i jih av to r n av aja , so d a tira n i v konec 5. a li b o lje v 6. sto letje, m edtem ko bi po lite ra rn ih v irih d a tira li P robovo baziliko a li v 3. ali — v e rje tn e je — v začetek d ru g e polovice 4. stoletja. To nesk lad je se da razložiti, če upoštevam o, da gre za d v e g radbeni fazi, n a k a r kaže različna zidna stru k tu ra , d o k azan a s sondažnim izkopom , ki ga je dodatno o p rav il leta 1970 dr. C ortesi in iz k a te re g a je očitno, da je tr a n s s e p tu m enostavno p rizidan. N a en em m estu stoji zid tra n sse p ta n a d grobom , v k a te re m so n ašli novec iz gotske kovnice v R im u, k a r d a tira drugo grad b en o fazo v obdobje po G otih. N a jv e rje tn e je sp ad a ta faza v sre­ d ino 6. sto letja ali n a ta n č n e je v čas škofa M ak sim ijan a (546—556), k i n aj bi po en em literarn em v iru p re n e se l v Probovo baziliko relik v ije bi. P ro b a in še dveh d ru g ih rav en sk ih škofov te r ji okrasil fasado z m ozaiki, po d ru g em — k i ga ne m orem o vzeti dobesedno — p a to baziliko zgradil. P o treb n a so sistem atičn a izkopa­ v a n ja , ki bi b ila v sek ak o r pom em bna za o sv etlitev staro k rščan sk e g ra d n je v R aveni. 1 0 G. C ortesi, Saggio di ricognizione su lla basilica classicana di S a n Probo, in F e lix R a v e n n a 101 (1970) pp. 105—113. 1 7 G. B ovini, M em orie cristiane scom parse dell'an tica città d i Classe, in C o rs i d i C u ltu r a s u ll’a r te r a v e n n a te e b iz a n tin a (1965) pp. 92—94. ls A nd rea-A gnello, o. c., p. 36.