r il Esce una volta per settimana il Sabbato. — Prezzo anticipato d'abbonamento annui fiorini 5. Semestre in proporzione.— L'ablion; mento non va pagato ad altri che alla Redazione. t (»iovanni Cnrrara, Conservatore delle antichita di Pola, passava a miglior vita la mattina del 13 agosto, oppresso inopinalamente da morbo di dieci giorni. Piangiamo in lui il caldissimo ainatore della patria sua, della provincia tutta, degli antichi monumenti che nel suo beH'animo erano testimonio di ci6 che fu 1' Istria, erano auspizio di cio che sara. Straniero alle stolte gelosie e gare tra luogo e luogo, ei vedeva una patria in tutta la penisola .... le lagrime ci interdicono dire oggi piu che ~ pace dei giusti ali' anima sua. condizioni di trieste!, dieci anni prima che fosse dichiarato Emporio. (Continuaz. e fine, V. N. antecedente). " Haueressimo molt' altro che aggiongere per solieuo di questo Puhlico, ma per non attediare ulteriorm.te la Sacra Ces.a Real M.sta V.ra restringeremo per hora questa nostr' humilissim' informatione, et diremo seinpli-cem.te, che molto coadiuuarebbe al solieuo di questa Citta, juando come si pratica in tutte le Citta, et lochi sog-getti al dolce Imperio della Sac.a Ces.a Real M.sta V.ra godessimo quei benefitij, de quali per sua somina disgra-tia solo Trieste ne resta priuo nella distributione delle Cariche si Camerali, che Ecclesiastiche, nei Stati soggetti ali' Augustissima Časa rarissime uolte o mai uengono preteriti i paesani, solo noi miserabili, et destituti quasi imeriteuoli ne siamo sempre esclusi, uedendo in faccia nostra con somina mortifioatione introdotti Foraslieri, et persone anco d' alieno stato, e se ci uengono leuati tutt' i mezi di poter adoprarsi in seruitio del nostro s g.e et Prencipe naturale, Ia nostr'attiuita, et sufficienza nell'ese.rcitio delle Cariche non e conosciuta, perche non adoperata, e pure e cosi grande il zello nostro animato da una fedella a uerun' altra inferiore, che in ogn'occa-sione, e sangue, e sostanze tutto giubilo siamo pronti di spargere per il nostro Auguslissimo Sourano, come hanno fatto sempre li nostri maggiori, dal che ne serua per authenlica la stima che fecero I'Augustissimi Massimilia-no, et'Carlo Imperatori di Gloriosissima recordatione come in LL. MM. NN. " Per mantenimento di noi stessi dunque, delle nostre pouere, et numerose famiglie, con le piu focose suppliche deli' interno humili imploriamo Clementissimam.te determinare, che dandosi il caso non uenghino preter-messi i buoni e sufficienti paesani nella promotione delle Cariche, che di tempo in tempo si rendono uacanti in questa Citta. " Cosi pure Gratiosam.te ordinare al Vescouo di Trieste, che annualm.te dispensa da 60 benefitij oltre le Pieui, che dandosi uacanza nella sua Diocesi debb'acco-modare a esclusione de Forestieri prima li sacerdotti Paesani, che sono in gran numero, quali pure apporlareb-bero solieuo alle pouere, et derelitte famiglie de Cittadini ridott' in estrema miseria, cosi pure Gratiosam.te commettere al Capitolo di questa Cathedrale di non do-uer per P auenire sott' alcun titolo, pretesto, 6 colore in caso di uacanza admettere tra essi se non sacerdotti Nobili di questa Citta, et non gia persone di bassa condi-tione, come hanno praticato sin hora, perche cosi si dara occasione alla Nobilta di far studiare alli loro figlioli, et a questi d' accudire con spirito alli študij con ferma spe-ranza d' essere promossi. " Cosi al presente ci resta solo di rapresentare a V.ra Sacra Ces.a Real M.sta come sia constituita in questi tempi di Guerra questa Citta, et suo distretto dimostran-doli, che la. Citta e cosi mai proueduta d' ogni bisogne-uole, che ad ogni piciolo tentatiuo inimico notabilm.te si ressenlirebbe con lulto che noi con la propria uita non mancaressimo di far argine, giache le muraglie, che ia circondano da per tutto minaciano ruina, et senza qual-che presto ristauro, et riparo in breue non u' e dubio dirocauano, come gia nella parte piu esposta sopra il Porto cade una torre, che la Citta non e in stato di rifarla. " Di monitioni poi da guerra la Citl& d del tutto sprouista a causa deli' incendio del Pallazzo pretoriale in cui era Ia sala del Armamento, che ando ancor P anno 1690 tutt' ali* aria senza che alla Citta ne restasse pur un schiopo di poter aH'occorenze difendersi; 6 ben uero che ha alquanti pezzi di Canone, ma questi nella presente guerra gli furono leuati dal Coinandante Conte di Herberstein, come tutta uoltaude medemi ne restiamo priui con nostro non pocco ramarieo, giache aH' occorenze non potiamo dimostrare il zello, che c' anima alla diffesa della Patria, et alla custodia di quest' antemurale Austriaco, e sij delto senza iatanza, quando hauessirno hauuto le nostre Armi in mano li Francesi non hauerebbero bombar-data forse questa Citta con graue danno di molte pouere famiglie, le di cui Čase anche hoggidi restano di- rocate, spetacolo compassioneuole del furore nemico, 6 almeno hauerebbero riportato con loro discapito qual-che non piciola marcha del n.ro ualore, et fedelta. La memoria di cio sopra le rurne di molte čase dirocate, et del tutt' incendiate durara per molt' Anni at-tesa l'impotenza di restaurar le medeme rissentendosi molto, et il Publico, et il Priuato dal graue dispendio hauuto in questi tempi, et per i Danni de nemici, et per il mantenimento delle soldatesche Forastiere in questa Citta, et suo Territorio & segno tale, che non u' e Famiglia alcuna, che anchora si sij rimessa, ne sij in stato di rimettersi. " Et accioche nell' auenire non ci succeda come per il passato prostrati supplichiamo la Sacra Ces.a Real M.sta V.ra ordinare, che ci siano rostituiti i nostri Canoni, et che siamo prouisti di suflicienti Moschetti, Polueri, et altre monitioni neccessarie, assicurando cosi la Sacra Ces.a Real M.sta V.ra, che non mancharemo a' n.ri doueri in ogn' occasione, che ci si rapresentara, massime trattan-dosi per conseruarsi il Glorioso titolo di fedelta heredi-tato da nostri maggiori, et per couseruatione altresi di noi stessi Figli, et Benni, et deli' amata nostra Patria. " Sacra Cesarea Real M.sta questo e quanto hab-biamo potuto nel stato in cui s' attrouiamo breuem.te in-formare; essendo priui di tutti quei lumi, che la M.sta V.ra richiede da Noi, massime in merito della Republica Veneta, et conuentioni seco seguite, oltre le gia portate per hauer questa nell'ultime guerre hautte coll'Augu-stissima Časa, come sopra motiuassimo leuate tutte le Publiche scritture, che si conseruauano ne nost'Arohiuij, come dal qui annesso Documento DD si ricaua, non ha-uendo Noi alcun' altra ulteriore notitia, il che somam.te ci rincresce per non poler pienam.te esequire la mente, e Gratiosa uolonta della Sacra Cesarea Real M.sta V.ra, quale humilm.te prostrati supplichiamo benignam.te ri-guardare questi nostri desturbi, et aggrauij con portarci quel solieuo, che imploriamo, et la Sacra Cesarea Real M.sta V.ra nella sua Gratiosissima Resolutione delli 18 9.bre prossimo passato sopra citata ci assicura; speriamo adumque nella Sua innata Clemenza restar pienam.te con-solati nel presente nostro petito, assecurando la Sacra Cesarea Real M.sta V.ra che dal canto nostro non mancharemo, e col profluuio del nostro sangue, con le nostre pouere sostanze, et con la uita istessa di farsi in ogni tempo conoscere come fussimo deli' Augustissimi Predecessori Fedelissimi sudditi deli'Augustissima Časa sotto li Gloriosissimi auspitij et Patronanza della Sacra Cesarea Real M.sta V.ra, alla quale col piu intimo del cuore auguriamo lunga serie d' anui, felici progressi contro suoi nemici, augmento deli'Imperio, et con tutto il rispetto, et deuotione prostrati ali'Augustissimo Trono si sottoscriuiamo. „ 8 Della Sacra Cesarea Real M.sta V.ra. „ apertura del cousiglio generale delt' Istria nel 1808. Dacche nei numeri precedenti abbiamo accolti documenti del secolo passato, i quali sono veramente pub- blici, perche diretti dal Comune di Trieste al suo Principe, e nei quali si discorre delle condizioni di questo Comune, daremo oggi altro documento, pubblico pur que-sto, perche da funzinnario del Principe diretto ai rap-presentanti del popolo per 1' Istria gia Veneta, o come allora dicevano pel dipartimento d'Istria. In esso pure si discorre delle condizioni della provincia; ma e invece il governo che espone al popolo cio che il primo pensa del secondo. II Prefetto deli' Istria, il barone Angelo Calafati che pronuncid il discorso dinnanzi il Consiglio generale del dipartimento nel di 6 Maržo 1808, e 1'autore del discorso che egli fece imprimere coi bellissimi tipi del Bet-toni di Brescia. Avvocato di professione, che esercitd con lode durante il governo Veneto u durante il primo Austriaco mentre usavasi V oralita nelle procedure, egli dava agli atti di governo un po' di tinta oratoria che i tempi d' allora, abituati al pubblico e pronlo parlare ed allo stile enfatico, non solo amavano ma esigevano, anche a costo del rigore di verita. Qualunque sia quel documento, esso e prova come francamente il governo dicesse al popolo anche cose che non erano gradite, e cosa pensasse dello stato della provincia, della speranza di miglior sorte, il Prefetto d' allora. = Vengo a felicitarvi, o Signori, per Ponoreimpar-titovi da S. M. scegliendovi a coprire il pošto di Consiglieri Generali. Felicito seco voi il Dipartimento intero, che per molti secoli ha desiderato invano una Rappre-sentanza nazionale. Molte cose in questa occasione dirvi potrei, ma invece risponderd a quelle che soglion dirsi. Deplorano alcuni Vignoranza in mezzo alle pili felici disposizioni degli abitanti per le scienze e per le arti. Oual sapienza allignar poteva nell' Istria, da cui erano banditi i libri, le scuole, le lipografie, e dove accorda-vasi agl' ignoranti il privilegio di poter esser fregiati col-1' alloro dei dotti? Altri deplorano I' inmoralita. Qual moralita attender poteasi nell' Istria, in cui lo spirito deli' avarizia era al-C ordine del giomo? II pastore espiava la trasgressione e il delitto colla perdita della sua pecora; il pescatore, colla perdita della sua rete; 1'agricola, colla perdita delle sue messi; il commerciante, colla perdita delle sue merci : nell' Istria, in cui la discordia fu sempre favorita; 1' accusatore, ascoltato; il calunniatore, non mai pu nito. Altri deplorano la scarsezza di popolazione. Quale popolazione sperarsi poteva nell' Istria, ove i cibi corrotti erano in commercio; le acque salubri, in vendita; le pu-trefatte, in uso; le infermita, senza rimedj; 1'epidemie, senza vigilanza; i poveri, senza soccorso? nell'Istria, in cui con la respirazione istessa e nelle čase e nelle strade e perfin nelle chiese i principj assorbivansi della morte ? Altri deplorano V inerzia. Oual industria esser po-teavi nell' Istria, in cui gl' industriosi primi, intendo dire i lavoratori del sale, forzati eran talvolta d' impiegar le loro braccia nel sommergere i frutti preziosi de' loro travagli ? Altri deplorano V inattivita pel comrnercio. Qual comrnercio fiorir poteva nell' Istria educata dalla legis-lazions unicamente pel contrabbando? Altri deploran o il languor delC agricoltura. Qual agricoltura prosperar poteva nell'Istria, ove con inop-portuno metodo trattata veniva; ove 1'agricoltore, da in-finite vessazioni oppresso, perder doveva i giorni piu utili deli'anno in cammini senza profitto, in contestazioni senza soggetto, in liti senza finp, in ispese senza misura; ove 1'agricoltore sentir doveva per 1' agricoltura pres-soche un abborrimento vedendosene rapir i frutti dalle decime, doppie decime, praude, primizie} regalte, fra-terne, monasteri, usuraj, rimanendo a lui soltanto la spossatezza della fatica, il dolore di averla impiegata, e la disperazione della sussistenza? Altri deplorano la poverta. Quale ricchezza accu-mularsi poteva nell' Istria, in cui veniva accarezzata 1' in-dolenza, disaminata 1' industria, depressa 1'energia? nel-1'Istria, da cui il danaro pubblico e privato sortiva per tanti secoli senza speranza di ritorno; nell'Istria gia condannata ad esser povera dalla politica d'un Governo debole, onde non destare i desiderj di un confinante potente ? Altri accusano il caratlere nazionale d' inmarzialita. Sbagliano essi attribuendo al carattere cio che attribuirsi deve ali' abitudine. Marziali esser non potevano gli abi-tanti assuefatti a rimirar nel soldato, anziche il difensor della patria, il ministro delle, rapine, 1' oggetto deli' av-vilimento e del disprezzo. Marziali esser non potevano i poveri, vedendo il contrario esempio dei benestanti. Marziale essere non poteva alcuno sotto un inmarziale Governo. Osservate ora, o Signori, il felice cambiamento che in pochi mesi presentano agli occhi vostri i vostri na-zionali. Quei, ai quali poc' anzi era in orrore la mi-lizia, osservate in qual guisa, perduta 1' abitudine, spiegano il carattere, e quanto 1' apprezzano e 1' o-norano1 Nello stesso rapido modo cessera la poverta; mentre •se P Istria e povera, essa lo e contro natura che le diede tutti i mezzi per esser ricca: una posizione amena, un elitna teraperato, un'aria salubre, un suolo fruttifero; prodotti squisiti, utili boschi, ricche miniere, pesche ab-bondanti, 1' indigeno sale, porti eccellenti. Quante provincie del Globo, quanti Oipartimenti del Regno nostro son ricchi senza goder la meta di questi vantaggi! Nel modo stesso vedrassi prosperar 1' agricoltura or che le proprieta sono in comrnercio; che 1'agricoltore non ravvisera nel suo creditore il giudice e 1' eseguente; che trovara ne' suoi prodotti la ricompensa de' suoi tra-vagli; che non piu i prodotti stessi resteranno inerti nei tugurj circondati da precipizj anziche da sentieri; che circolar potranno sopra rotabili strade; or che 1' agricoltore arrivera a conoscere 1' indole de' terreni, ad ammet-tere 1' idonea scelta de' grani, e a non spignere 1' aratro in quelle parti che la natura con periodiche siecita nego aH'aratro medesimo destinandole alla pastoriccia. Nello stesso modo fiorira il comrnercio or che il contrabbando e una colpa portante una irremissibile pena; or che il comrnercio non porta 1' ignominia, ma la gloria; or che non riceve limiti dalle stagioni, ne dalla predile- zione de'paesi; or che non soffre dettami dali'indiscre-tezza di pochi speculatori; or che dalle proibizioni non sono inceppati i generi, ne dalle imposte paralizzati li guadagni. Nel modo stesso aumenterassi ogni spezie d'industria, che lungi dal venir punita e or animata e premiata, stando in poter d'ognuno di approfittar dei favori della Natura e del Governo, di metter a profitto le acque che attraversano il Dipartimento, d' introdur 1' utile manifat-tura dei lini secondo le istruzioni che vi ho comunicato del saggio Ministro, d'introdur le manifatture dei panni almen per gli ordinarj bisogni, di perfezionar in seguito le manifatture stesse cambiando 1'ispide lane dei vostri animali colle morbide lane degli arieti di Francia e d' I-j talia originarj della Spagna; di moltiplicar lungo le coste gli stabilimenti delle saline, di accrescere gli stabilimenti attivati, riducendo a lavoro le estensioni abbandonate, di render resistenti alla navigazione i saporiti vostri vini, di perfezionare e moltiplicare i preziosi vostri liquori, di far conoscere piu da lungi Ia delicatezza de' vostri olj, e d'introdur le altre manifatture, delle quali i vostri moltiplici prodotti ve ne somministrano i mezzi, abbru-ciando le vostre legne e i vostri carboni nelle nazionali anziche nelle straniere officine. Nello stesso modo si moltipličhera la popolazione come in addietro diminuivasi, or che la fame penetrante ne'tugurj, vaganto pei villagg;i e per le strade, non ispi-rera 1'alienazione per il matrimonio, non isterminera le famiglie, non condanner& ali'emigrazione i coraggiosi, al sepolcro i deboli; or che le culle dei bambini fune-state dal mortal vajuolo riceveranno il nuovo rimedio della vita; or che gli elementi vitali non saranno piu gli elementi de' mali. Nel modo stesso si perfeziortera la morale or che senza la perfezione di essa non otterra benefizj 1' eccle-siastico, ne impieghi il laico; non parrocchie il sacerdote, ne cariclie il cittadino, e nemmen inizlative gli aspiranti al clero, alla milizia, al foro, alle professioni, alle distinzioni. Nello stesso modo saranno or educati i figlj vostri o nei Collegj militari per la carriera dell'armi, o nei Licei e nelle Universita per la carriera delle scienze e delle arli; e voi stessi ne gusterete i frutti, poiche ivo-stri figlj saranno premiali nella lor gioventu, anziche nella loro vecchiezza. Felici voil o Signori, se dopo aver meritata la fi-ducia del Šovrano, saprete meritarvi la riconoscenza della Nazione, animandola a battere il sentiero del suo ben-essere preparatole dal Governo. Cresceranno rapidamente tutti i beni, e rapidamente spariranno tutti i mali sotto 1'Impero di un Monarca, cui baslo un sol giorno per fissar i destini della Francia, un sol giorno per decider quelli deli' Italia, ed un sol giorno per termi nar quei dell'Alemagna e sotto il governo di un Principe che a tal Padre somiglia. = A questo faremo tenere compagnia altro docu-mento di quei tempi che riguarda il Notariato in Al-bona. * al regio pkocuratoke presso il Tribunale d' Appello deli' Istria il Giudice sommario d' Albona. SlGNORE! Albona 13 Agosto 1S06. Supplisco allo specioso incarico di cui aveste la compiacenza o Signore d' onorarmi eolla vostra Circolare 6 corr., jeri pervenutami sotto li n.ri 49, 62, rassegnando 1' esatta e fedele ordinatami informazione sulli 18 punti contenuti nella Circolare stessa. Umilio quindi: ad l.mum. Che nel Dipartimento del cessato Tri-bunal Giustiziale di questa Localita non vi esiste alcun Colleggio Notarile. ad 2.um. In conseguenza alla premessa risoluzione, non vi sono fondi, ne redditi di qualunque natura di ragione di Collesgi Notarili. ad 3.um. Vi e un Archivio pubblico Notarile, in cui si conservano gl' Atti, e Rogiti de' Notaj Morti senza successori di famiglia, ch' esercitano la Professione Nctarile. ad 4.tum. Quest' Archivio e affidato a quattro pubblici Archivisti li quali sotto loro custodia tener deono le chiavi dello stesso, ed anno 1' esolusiva nel rinvenimento delle pubbliche Carte esistenti nell' Archivio stesso, che loro ricercate vengono dai particolari. ad 5.tum. Un solo Archivio vi esiste. ad 6.tum. Egli e tutto sconvolto, disordinato, e quel ch' e peggio poco difeso dali' umiditš, e niente dai Topi, per il che i Volumi, e Protocolli ne rissentono un grave detrimento, da cui diponde la perdita di moltissi-mi Atti. In quanto poi alla sittuazione del luoco, ella e in un angolo della Cancellaria Politica, dalla medesima pero divisa. ad 7.mum. La sua estensione e ristretissima ed angusta, ma potrebbe ripararsi eolla sostituzione di una Camera del Palazzo Pubblico Pretoriale, in cui vi sarebbe sufficiente comodo di collocare gli Atti, ed ai Archivisti di agire. ad 8.um. Non a verun reddito. ad 9.um. Qiiattro sono gl'Impiegati di detto Archivio; due cioe del Corpo Civico, e due del cetto po-polare. Quelli del Corpo Civico sono: Nobil Sig. Nico-16-Maria Negri del Sig. Giov. Batta. q.m Alvise, e Nobil Sig. Giov. Batta. Negri q.m Nicold, e qu. lli del cetlo popolare sono: Sig. Giov. Lucaz q.m Valentino, e Sig. Giuseppe Martinuzzi q.m Giovanni tutti d' Albona. Tutti e quattro indistintamente sostengono 1' Impiego d'Archivisti. ad lO.mum. Non anno alcun stipendio certo, e 1' emolumento incerto consiste in soldi 4 per anno dalla data del rinvenuto atto, che loro viene richiesto dal pri-vato a cui occorre 1' atto stesso, oltre al pagamento della Tassa ad essi dovuta per la Copia. ad 11.um. Gli emolumenti annui di detli Archivisti, che sono incerti sono altressi tenuissimi, ne possonsi liquidare, mentre non anno mai tenuto conto dei me-desirni, appunto per la loro ristretezza. ad 12.m. II Nobil Sig. Nicolo-Maria Negri venne instituito nel giorno 2 Agosto 180 . II Nobil Sig. Giovanni Batta. Negri li 31 Gen-naio 1802. II Sig. Giovanni Lucaz li 2 Agosto 1794, ed II Sig. Giuseppe Martinuzzi li 30 Maggio 1802. Ouesti Archivisti non anno verun. inerito, che , li distingue nel loro Impiego, mentre, dietro P Ispezione o -culare, e riconoscimento da md fatto del cattivo stato del Archivio, poco o nienta si curano di tenerlo in buon ordine. La loro abilila nell'Impiego stesso e sufficiente. ad 13.um. Diecisono li Notai esistenti nell'estensione distrettuale del cessato Tribunal Giustiziale di que-sta localita: sette cioe nella Comune di Albona, e tre in quella di Fianona. ad 14.tum. Non vi e tra di loro varieta di grado. ad 15.tum. In entrambi gl' oggetti dipendono dal Colleggio de'Notai di Capodistria, e dali'Appello deli'Istria. ad 16.tuin. Cinque sono gli Avvocati abilitati al-P esercizio del Foro. Ouesti sono: Nobil Sig. Giovanni Manzoni q.m Sig. Balissera: Nobil Sig. Giov. Batta. Negri q.m Nicolo (ora Delegato della Regia Prefettura del Dipartimento d'Istria); Nobil Sig. Vittorio Luciani q.m Giov. Antonio; Sig. Giovanni Lucaz q.m Valentino ; e Sig. Giuseppe Diminich q.m Antonio tutti della localita d'Albona. ad 17.um. Non vi e alcun Interveniente, Patroci-natore, o Curiale. ad 18.um. Per il passato qualtro erano i locali in-servienti al poter giudiziario, cioe, una Camera in buon stato materiale, di cui il cessato Tribunale si serviva per radunarsi in sessione ne' giorni slabiliti per P esercizio delle sue funzioni. Questa serviva anche pella ressidenza del Direttore Politico, Presidente del detto Tribunale, ed ora e ridotta ad uso del Delegato della Regia Prefettura del Dipartimento. Una Cmcellaria a suolo piano di conveniente gran-dezza, pero in qualche disordine. E siccome il Cancel-liere del Tribunal Giustiziale era anche Cancelliere della Direzione Politica, cosi questa Cancellaria serviva ad usn della spedizione tanto degl'Atti politici, quanto degPatti giustiziali, ed ora si trova in potere del Ministro del Delegato. Un terzo luogo, ossia Camerino in istato materiale sufficiente sittuato nell'interno della Cancellaria, e dipen-dente dalla medesima, era destinato pel deposito, ossia Archivio degPatti Politici, e Giustiziali, li quali nello stesso tutfora esistono. Vi e finalmento un quarto luogo, ossia Camera bi-sognosa di qualche riparo, destinata peli' amministrazione di Giustizia del Gmdice sommario, in cui tener deve anche P Archivio degli alli del suo Offizio. Avvi due Prigioni convenientemente riparale, ed as-sicurate bastanlemente per la custodia de' carcerati, una delle quali per la sua orridezza dovrebbe, per sentimento d' umanita, riinaner sospesa, nonehe un Camerino ad uso di semplice arresto, cui ora pero e occupato d' alcune Armi antiche, ed effetti da guerra aneor della cessata Veneta Repubblica, state depositate dalPImp. Reg. Milizia d'Artiglieria Francese. Tutti li sudislinti luoghi appar-tengono, e sono di ragione della Comunita Civica locale, ne per i'oecupazione di questestanze si pagtf verun affitto. Esaurite con cio le Vostre commissioni ecc.