i Soldi IO al numero. L'arretrato soldi 20 L'Associazione è anticipata: annua o semestrale - Franco a domicilio. L'annua, 9 ott. 75 — 25 settem. 76 importa fior. 3 e s. 20 ; La semestrale in proporzione. Fuori idem. Il provento va a beneficio dell'Asilo d'infanzia UNIONE CRONACA CAPODISTRIANA BIMENSILE. si pubblica ai 9 ed ai 25 Per le inserzioni d'interesse privato il prezzo è da pattuirsi. Non si restituiscono i manoscritti. Le lettere non affrancate vengono respinte, e le anonime distrutte. Il sig. Giorgio de Pavento è l'amministratore I I V integrità di un giornale consiste nell' attenersi, con costanza ed energia, al vero, all' equità, alla moderatezza. ANNIVERSAEIO — 9 marzo 1451 — Nasce a Firenze Amerigo Vespucei— (F. Illustrazione). IL CALENDARIO (Continuai. V. i Num. 9 e 10) 4. La Pasqua si celebra la Domenica che segue al plenilunio dell'Equinozio di primavera, cioè del giorno 21 Marzo e, cadendo il plenilunio nel 21, la si trasporta alla Domenica seguente, cioè ai 28. Se dunque il plenilunio fa ai 21, e questo è sabato, la Pasqua si celebra ai 22 : ma se il plenilunio fa ai venti, bisogna aspettare il plenilunio seguente, il quale cadrà ai 18 Aprile, e se questo giorno è Domenica, la Pasqua si trasporta alla Domenica dopo, cioè ai 25 Aprile. La festa della Risurrezione non può dunque cadere nè prima dei 22 Marzo, nè dopo il 25 Aprile. Ai 22 Marzo è caduta nell'anno 1818; ai 25 Aprile cadrà nel 1886, cioè da qui a dieci anui. Ma c'è un guajo, lettori miei, e guajo assai grande, chè una profezia, riportata dalla Gazzetta di Milano N. 306 dell'anno 1858, predice per allora niente meno che la fine di questo povero mondo. Ve la riporto testualmente: Quand Georges Dieu crucifierà, Que Marc risusciterà Et que Saint Jean lo porterà, La fin di Mond arriverà. L'anno 1886, cadendo la Pasqua ai 25 di Aprile, si combina precisamente che San Giorgio (23 venerdì Santo) lo crocefigge, che S. Marco (25, Pasqua) lo risuscita e S. Giovanni Battista (24 Giugno: Corpus Domini) lo porta in processione. Sappiate però a vostra quiete, che la Pasqua cadde altre volte il giorno di S. Marco, e l'ultima volta fu l'anno 1734, ed il mondo sta ancora com'era prima. Dal fin qui detto risulta che i Greci non possono celebrare sempre la Pasqua con APPENDICE. BARBABLEUE RACCONTO DELLA TURINGIA della signora K. Marlitt Traduzione dal tedesco di ANNA P. Dopo breve silenzio, Barbableue continuò: Forse ho dimenticato i riguardi dovuti al vicinato, ma, quantunque io non possa accampare diritto nemmeno sopra un centimetro del terreno che mi sta sotto i piedi, mi fo tuttavia oso di proporle un accomodamento amichevole . . . via, imiti quella fatta benigna che concesse al povero uomo tre desiderii, è m' accordi tre domande. Lillì mise in opera tutta la disinvoltura possibile per non soggiacere all'influenza di quelle arguzie; se dava retta al suo animo, ella gli avrebbe riso in faccia di gran cuore all' udire quelle burlesche proposte ; ma di- noi. Usando essi del calendario fatto da Giulio Cesare, sono indietro di dodici giorni : il loro equinozio (21 Marzo) è per noi il 2 Aprile e quando il nostro 21 Marzo cade di Domenica il loro cade di Venerdì. Acciocché dunque celebrino la Pasqua con noi bisogna che il plenilunio non cada prima del nostro 2 aprile e di più che cada entro la stessa settimana e non di Domenica. 5. Per trovare la Pasqua sarebbe dun-dunque necessario di cercare il numero aureo, la epatta e la lettera dominicale; ma i conti son bel che fatti, e chiunque vuole può ricorrere al Morati o a qualche altro rubricista e troverà i giorni nei quali cadranno le feste mobili calcolati fino all'anno 2000. Pur ad alcuno degli associati all' Unione potrebbe interessare di saper trovare la Pasqua da sè, ed eccovi una regola colla quale avendo un po' d'attenzione e di pazienza potete trovare la Pasqua di qualsiasi anno desiderate. Parlando del secolo decimonono in cui viviamo la Pasqua si trova così. 1. L'anno di cui si vuol sapere la Pasqua si divide per 19, per 4 e per 7, e senza badare ai quozienti si notano i residui colle lettere a, b, c. 2. Si moltiplica a per 19, al prodotto si aggiunge 23, la somma si divide per 30 ed il residuo della divisione, si marca colla lettera d. 3.) Si sommano 4 + 26 + 4c + 6 d, si divide la somma per sette, ed il residuo si nota e. 4) Se d + e è maggiore di nove, la Pasqua cade in Aprile ai d -f- e — 9. Se d -j-e non passa il nove, la Pasqua cade in Marzo ai 22 + d + e. Cerchiamo la Pasqua dell'anno 1864. 1) 1864: 19 =98 col residuo di 2; — a = 2 1864: 4 =466 senza residuo; — b = 0 1864: 7 = 266 col res. di 2; — c = 2 nanzi al malintenzionato nemico s'ingegnò di serbare il broncio. Gli volse le spalle, staccò una tela dalla parete, e pulendone la cornice impolverata disse simulando somma indifferenza : --- Che cosa mi offre in contraccambio se m'induco a discorrere qui con lei ? — L'avversione che le leggo in volto non mi rende difficile la scelta del contraccambio: le prometto che finito l'abboccamento andrò via subito. — Sta bene. •— La mia promessa peraltro non ha valore che per oggi solo. — Per oggi solo? . . non vedo la possibilità che noi abbiamo ad incontrarci di nuovo. — Ne lasci la cura a me. — Faccia ciò che vuole ma io saprò sfuggirla. La vecchia Dorotea aveva ben ragione di sostenere che Barbableue era spaventevol-mente irascibile: un vivo rossore gli si diffuse sulla faccia, mentre una energica contrazione delle labbra dimostrò chiaramente ch'egli si sforzava d'impedire un'uscita d'impetuose parole. Con violenza retrocedette di un passo nel giardino, strappò dal vicino roseto due bocciuoli e gli sgualcì nel pugno destro lasciandoli poscia cadere sul pavimento. Lillì 2) 2 X 19 + 23 = 2 resid. di 1 ; — d = 1 30 3) 4 + 2x0 + 2x4 + 1x6 = 18,6 18 y = 2 col residuo di 4; —e — 4 4) d + e = 5, la Pasqua cadrà dunque nel mese di Marzo ai 22 + 1 + 4, cioè ai 27. Che se volete trovare la Pasqua pel secolo futuro cioè dal 1900 al 2000, trovate a b c come sopra, ma d sarà il residuo della divisione ^ a + 24 g gar^ -j regj^u0 30 della divisione 5 + 2 5+4c + 6lze di lana o filo a maglia, nè mai sandali, ma scarpe a punta ovale. Nelle mostreggia-ture e in altri adornamenti amano il tricolore, bianco, rosso, e verde. Gli Slavi del Pinguentino parlano sì il dialetto sloveno, ma il più spropositato fra tutti, special- vesse procurato commozione e spavento. Dunque, pensò Lillì, fu la mia leggerezza causa dell' odierna catastrofe ! Rimase qualche secondo annichilita. Il fallo non si poteva più riparare, ma poteva per lo meno espiarlo con uua sincera confessione; ed a-priva appunto la bocca per rispondere quando la voce della consigliera la chiamò per nome .. . Per Lillì fu penoso il pensare che la zia potesse abboccarsi col nemico, ed e-sternargli senza cerimonie colle parole e cogli atti il suo vivo risentimento ... e come mai era nata in Lillì questa pena? Dopo un leggero inchino s'affrettò subito di uscire, e s'imbattè nella Consigliera che si dirigeva verso il padiglione: le raccontò a voce bassa l'accaduto. La zia divenne pallida; nei suoi occhi splendette il fuoco dello sdeguo, però esteriormente si mantenne tranquilla e ordinò al vecchio Sauer : — Portatemi tosto i quadri del padiglione ; staccateli con cautela .... provvisoriamente li metteremo nella camera verde . . . sceglierò poi il luogo di collocarli .. . ora non gli voglio vedere . . . mi rincresce assai che si debbano togliere dal. solito luogo, ma è giuocoforza rassegnarsi. Lillì seguì la zia Barberina nella sua camera le saltò al collo e confessò il fallo. Continua mente nelle declinazioni e conjugazioni, con iscambii nel denotare il sesso, e con modi perfino esprimenti il contrario del senso che vogliono rendere. Frammischiano maniere latine ed italiane, con accenti di suono romanico. Fra loro si veggono ftccie di bellezza non comune, che molto si assomigliane alle italiane. Coprono il capo con berrettino di feltro o con altro berretto conico di filo bianco ; usano farsetto di griso castano, calzoni ora lunghi ed ora corti, qua allacciati e là no, dello stesso panno. Più slovenici che altro, sdegnano il sandalo ; ma certo, come i Cici, per molta parte non d'origine slava, hanno essi pure dagli altri Slavi appellativo di sprezzo, vale a dire quello di Fuchi, gente che fugge. La terza tribù che cominciando da Bogliuno, spiegasi più larga verso il centro fino a Pisino e bì ritraggo poi alla destra sponda dell'Arsa ha quasi gli stessi caratteri misti di quella che notammo all' ultima cinta orientale de'nostri monti, colla differenza che verso il mare, in quel d' Albona, il tipo serblico-illirico della Liburnia si fa più palese. Le costumanze, più o meno originali, la lingua più o meno corrotta, e tali differenze rimarchevoli spesse volte perfino da villaggio a villaggio, dimostrano che nè tutta è d'origine stava questa popolazione, nè che la slava venne qui nello stesso tempo, ma sì per lo contrario a più riprese, e alla spicciolata pel corso di qualche secolo. In ogni modo essi e quelli di Pinguente vanno annoverati, dopo i Savrini, tra gli Slavi più anziani della nostra provincia. E ne rende fede lo stesso nome di Besia-chi, che dai più tardo sorvenuti vien dato a tutte e tre queste tribù, valendo esso quanto popolo tralignato che mal conosce sua lingua. (Continua) Illustrazione dell7 anniversario Da famiglia avuta in grande pregio sortì i natali Amerigo Vespucci a Firenze il 9 marzo 1451. A quell'epoca, essendo stato il traffico fonte di grande prosperità per la repubblica, i nobili non lo sdegnavano, ed anzi ogni famiglia patrizia aveva quasi l'obbligo d' allevare al commercio uno de' suoi discendenti. Caduta la scelta nella famiglia Vespucci sopra Amerigo, venne questi addottrinato in tutte quelle scienze che hanno grande attinenza colla nautica ; quindi di buon'ora lo ammaestrarono nella fisica, nelle matematiche. Lasciata Firenze nel 1490, si recò in Spagna a commerciare, e divenne pernio della ricca casa° fiorentina Bernardi a Siviglia. Ma i trionfi di Colombo eccitarono in lui sensi di emulazione e brama di gloria, per cui abbandonato il commercio ed entrato nelle grazie del Re di Spagna, fece parte in qualità di astronomo di quattro spedizioni : della prima con Hojeda (20 maggio — 15 ottobre 1499) e della seconda con Pinzon (dicembre 1499 — 30 settembre 1500) al servizio spagnuolo ; poi della terza con Alvarez (10 maggio 1501 - 7 settembre 1502) e della quarta con Gonzalez (10 maggio 1503 — 18 giugno 1504) al servizio portoghese. Queste date fissate dall'analisi di Humboldt distruggono qualunque dubbio che Colombo non sia stato il primo scopritore. Ora molti dei lettori saranno curiosi di sapere perchè Amerigo Vespucci abbia avuto la gloria di battezzare col suo nome il nuovo continente. Ecco, secondo Humboldt schiarita la faccenda. La relazione dei viaggi di Vespucci, pubblicata a sua insaputa nella "Lorena porta 1' errore di data in causa del quale venne creduto che egli pel primo avesse toccato la nuova terra, porta cioè l'anno 1497 invece del 1499. A questo si aggiungono le tre circostanze : 1". che la scoperta di Colombo era stata sul principio custodita in breve circuito per gelosia quale segreto di stato ; 2°. che il relatore lorenese aveva proposto di trarre dal nome dello scopritore quello della terra di recente scoperta; e 3°. che il nome di Amerigo suonando armonioso indusse facilmente le genti a continuare l'ingiusta consuetudine anche più tardi. E poi falso che Vespucci sia stato nemico perchè invidioso di Colombo (m. 1506) : documenti irrefragabili dimostrano che gli era anzi amico affettuoso. Morì nel 1516. Il Re di Portogallo ordinò che nella Cattedrale di Lisbona fossero sospese le reliquie del suo vascello, e Firenze fece grandi onoranze alla famiglia. Ci lasciò il Giornale dei suoi quattro viaggi scritto in latino (Parigi 1532), tradotto in varie lingue, ed alcune Lettere. Beneficenza. — Il signor F. M. Carali spediva giorni fa dalla sua villa di S. Michele fior. 50 all'illustrissimo sig. Podestà, destinandone 25 a favore del civico Ospedale e 25 a beneficio dei poveri ricoverati. Antichità di Ossero. — Scrivono allucina di Trieste in data di Ossero 28 Gen. Gli scavi di Ossero continuano. Dalle scoperte fatte devesi conchiudere: essere stato di là della Cavanella nel luogo dove si scava, la prima Necropoli di Ossero. Ai 25 gennaio vennero alla luce un vaso lavorato, difeso da altri due vasi, entro cui giaceva: tre anelli di oro, due cerchietti d'argento, ampolle di color azzurro cupo, ma bellissime, e una moneta incisa. Uno degli anel- li ha la pietra, con incisavi una venere. Lascio il resto, ma non posso tacere di una importante scoperta fatta il ventisette. Troviamo un vaso fra una terra nera. Si leva il vaso, si vaglia la terra : ecco uua mollettina, un lume eterno, un'ampolla informe e sconquassata: tutti indizi di epoca molto antica. Al primo aspetto il lume non presenta novità: volgendolo però dall'altra parte, sul fondo ha punti, lineette, figure, comparisce un carattere: si netta meglio: c'è tutta probabilità trattarsi d' un geroglifico egiziano. — Di quanta importanza possa esser il lume dissotterrato, lo diranno i dotti. Se finora abbiamo avuto a Ossero tracce non dubbie di popoli antichi, ora altri monumenti ci chiamano a rannodare questa linea genealogica ai discendenti di Mesraim. Erodoto ed altri vogliono che i Colchidi fossero Egizi di origine: anche questa questione può venir illustrata dalle recenti scoperte. Avanti, e lo studio scioglierà i dubbi. Gr. B. La galleria sotto la Manica. — Da qui a dieci anni, e forse prima mercè il progressivo miglioramento delle macchine perforatrici, sarà aperta la galleria sottomarina da Calais a Douvres, e la vaporiera vi correrà sopra doppio binario. Immaginata fino dal 1802, molti se ne occuparono in mezzo alle beffe generali, le immancabili osteggiatrici delle più eccelse idee, ma appena nell'anno decorso, costituitosi un Comitato internazionale, venne approvata. Fra i molti il più assiduo fu l'ingegnere Thomé de Gamond, che impiegò tutta la vita e tutte le sostanze nello studiare la possibilità di effettuare il grandioso disegno. Direttori del lavoro sono gl'ingegneri Larousse e Lavallé, quegli stessi che compirono il taglio dell' Istmo di Suez. Hanno già incominciato a scavare un pozzo sopra ciascuna delle due coste, della profondità di 127 m. l'uno e del diametro di 8 m. Il termine dei pozzi giungerà a 60 m. sotto il fondo del mare (il quale in tutto il cauale non eccede la profondità di 54 m.); e da là verrà incominciata contemporaneamente dai due punti opposti la perforazione iu guisa che un giorno gli operai s'incontreranno, come s'incontrarono quelli del Cenisio nel dicembre 1870. Calcolati i due sotterranei inclinati dell'accesso, ciascuno di 11 chilometri, la galleria avià la lunghezza di 48 chilometri. Quindi da Parigi a Londra si andrà in meno di 9 ore, senza cambiare veicolo e viaggiando sotterra circa un'ora. "Poche parole sulla fossa del carissimo compagno — Luigi Ottoniello de Belli — da precipitosa morte rapito il 19 Febbraio 1876., — Volgono appena tre lune dall'immatura morte dell'amato Innocente D'Ambrosi ; ed ecco dischiudersi novellamente agli occhi nostri una fossa, che deve racchiudere le fredde spoglie di un altro, a tutti noi tenerissimo compagno. Oh! quanto furon brevi, o Luigi, que' due lustri, pei quali fruisti con noi della luce del sole: ed ora il tuo spirito (fin dall'infanzia puro, ilare e sereno, perchè guidato sulla via della virtù e del timore di Dio) sprezzando questa misera terra, s'eleva già con quello, che pria ci lasciò, al cospetto del Creatore. Iddio benigno ti donava un'ottima intelligenza, una dolce indole, un cuore affabilissimo, onde assai caro a tutti tornavi, ed eri oggetto a' tuoi Genitori di una santa ambizione. — Fosti fanciullo innocente, cortese, docile, rispettoso a tutti; e ben giusta perciò era sopra di te l'ammirazione generale, come ora generale è il compianto. Luigi non senti la voce dell'afflitta tua madre? del desolato padre e de'tuoi fratelli? Ah ! io credo, non potranno ancor persuadersi del tuo abbandono, e con noi piangendo ti chiameranno! — Ma ahimè! ogni lamento è inutile; il subito istantaneo colpo dell'ineso-rabil Morte (ahi! cruda rimembranza) ci ha privati del tuo caro aspetto ! Nè la scienza, nè l'arte medica, nè alcuna virtù di farmachi valsero a salvarti. Chi mai in sul pomeriggio, veggendoti florido, vigoroso, lieto, potea sospettare che il tramonto di quell'istesso dì avrebbe segnato il tramonto della tua vita? Ah crudel Morte ! ab tremenda falce ! E perchè mai osasti furare un' esistenza sì cara ? Ah! ben il comprendo......Il Cielo volea donare la sua cittadinanza ad un' anima veramente candida e pura, e perciò scelse la tua, o buon Luigi, perchè, come ognora quaggiù brillava del sorriso dell'innocenza, così splendesse tra il riso degli Angeli nel Paradiso. A che dunque più sparger lagrime, se l'anima sua, abbandonato questo fango, s'è andata in compagnia dei Celesti? Genitori, privati di sì tenero figlio ; fratelli, amici orbati di tanto amato compagno, tergiamo il pianto, e pensiamo che iu Cielo un nuovo angioletto prega per noi. E. Krammer studente della VII ginnasiale — E dello stesso giovine autore sono queste due epigrafi che pendevano dal feretro: 0 Luigi — Angioletto Carissimo — Che — Lasciati inconsolabili i genitori — E dolentissimi i tuoi compagni — Ritornasti al cielo — Prega conforto a noi — Che ploriamo — La repentina amarissima — Tua dipartita — Del dì 19 Febb. MDCCCLXXVI. Tergete genitori — carissimi — separarci —■ il pianto — 0 desolati miei Confortatevi — 0 compagni Non ha potere la morte —Di Per sempre. Bollettino statistico municipale di febbraio Anagrafe. —Nati (battezzati) 30; maschi 14; femmine 16. — Trapassati 19; maschi 5 (dei quali 2 carcerati); femmine Mutrimonii 24 5; fanciulli 6; fanciulle 3; Polizia. — arresti-, per schiammazzi notturni 4; per accattonaggio 1. — Denunzie per furto 2; per apertura d'osteria oltre l'ora prescritta 1; in linea igienica 2; in oggetto d'annona 1; per contravvenzione al Regolam. edile e contro gl'incendi 1. — Sfrattati 14. — Usati dall'i, r. carcere 8, dei quali 3 istriani, 2 dalmati, 3 triestini. Permessi di porto d'armi nessuno — Licenze d'industria 1 per vendita di commestibili, 2 per Osteria — Permessi di ballo pubblico 2 in città, 3 nel territorio. — Permessi di tener aperti pubblici esercizi oltre l'ora di polizia 3. — Insinuazioni di vendita di vino al minuto di possidenti 16 per Ett. 103 L. 50 — Prezzo al L. sol. 28 — 26 — 22. Certificati per spedizione di vino 1C7. — Ettolitri 371, litri 58. - di pesce salato 8,_ —-Recip. 32, Chil. 1445.40 (peso lordo) — di olio 6 — Recip. 8, Chil. 1414 (peso lordo). Animali macellati. Bovi 62 del peso di Chilogr. 13912:— con Chil. 1232:— di sego. — Vacche 17 del peso di Chil. 2704:-, con Chil. 279:— di sego. — Vitelli 48 — Castrati 1 — Agnelli 3. Corriere dell' Amministrazione (dal 22 p. p. a tutto il 6 corr.) I seguenti signori associati hanno pagato 1' associazione come segue : Buje. Lucia Piazzotta (il II anno) — S. Daniele del Carso. Giuseppe Luigi Fabiani (I sem. del li. anno) — Gorizia. Antonio Riosa (lì sein. del II anno) — Umago. Marco de Franceschi (IV trim. del 1 anno e I seni, del li). Libertà e Lavoro giornale premiato all' Esposizione Triestina del 1871. Si pubblica a Trieste il IO ed il 25 d'ogni mese. Prezzo d'abbonamento: per Trieste un anno f. 3, sei mesi f. 1.50. Per i paesi soggetti alla Monarchia austriaca : un anno f. 3.30 sei mesi f. 1.75. 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