ORGANO DELL' UNIONE ANTIFASCISTA ITALO-SLAVA PER IL dRCONDARIO DELL' JSTRIA ■P> ■ IN QUESTO NUMERO 1. pagina: a) II Proclama del Fronte del distretto di Capodi b) L’imterpretazione arbit pagno Tito c) II piioniere della nuoiva 2. pagina: a) ill VI Congress« della e i compiti delle mostré b) Le elezioni degl-i organ 3. pagina: a) Solle coindiziioni di vit b) I eorsari della libesrtà 4. paginât iNoitizie sportive POTRETE LEGGERE: poipolare Italo-Slavo agli elettori stria. raria dell’ollltima intervista del cam-«redenzione» Lega dei Comunisti della Jugoslavia oiganizzazioni 'del Partiito i direittivii delle Assicmra-ziomi sociali, a del poipolo nellTtaiia méridionale. Direzione — Redaziome — ammiin. Via Santo,rlo 26 - Capodistria tel. 128 ANNO V. Mo. 269 Capodšslria, Lunedi 17 novembre 1962 5 Din. - 20 LIEH ABBONAMENTI: T. L. T. Zona Ju-goslava e nella R. F. P. J. Anno dim. 250.— sem. din. 130.— Sped, in ma A allTitalia e della magior parte délia zoma ¡B alla Jugoslavia?» Rispoisita di Titto: «Noi siapno sempre dispos'd a diiscutere con lïitalia in mérito ad una giusta soluzione del T. L. T. Si comprende che anche qv)esto puô essere di discussione, nel senso çioè delle proposite da noi sinora pretentate al riguardo.n Per quanto ti-giua-nda le1 dichiara--zio-ni di Tito- circa le prospettiv-e ,nella ipemisola Ibalcaniica, il «Giorn-ale di Trieste» dedica aid asise un ariti-bolo di coimmenito siu -tre colonne sotto il significativo ititbl-o «Albania e Bulgaria melle mire di Tito». II quotiidiamo irredentista non ripor-t-a 1-e paróte ida Tito a qiueisto pror pósito, ma da idd eisis-e -una initerpre-taizio-nie vo-lutamente arbitraria, pur aimimetit-enidD- di eiasere in poisisieisis-o solo del testo parzi-a-l-e d^l-l.’iinite:rv.i-sta. Coime- i0s,etmpio- di one-stà e mo-ralitá gi-omaliisti-che non c’é male! Il «Gioirmal-a» lattribuiisioe alia Jugoslavia- veU-eità ainneiSsioimstiche n-e.i coinifr-onfi delLAlib-an-ia e della Bulgaria e su questa c-erve-llotica sup-pcisizioine costriuis-ce poi ¡’edificio delle accuse di ipocràisia e di ma-lalf-eide ccuntro la Jiuigo-slaivia- circa i -rapporti di quelsta icon lia Grecia -e 1.a- Turohia. Natiuralimienibe lo stesso giornal-e non isi è laisciato po.i sfug-giirie l’oiQcaBiom-e per inidicaire mella p olitic a- Juigoslav-a nei Balcani un B@ris Kidrič gravemente infermo II presidente del Consiglio económico, compagno Boris Kidrič, giá da lungo tempo é affetto da una malattia al sistema ematopeico per cui piú volte ha dovuto subiré la trasfusione del sangue. La sua cura medica é stata af-fidata ai dobtori Frán Burié, Velimir Maistorovic 'e Bofislav Nojda-novic, con la continua consultazio-ne di specialisti e di istituti nazio-nali. Sabdto sono giunti a • Belgrado, dalla Gran Bretagna, il dovt. Britton e il dott. Evans, i quali col-laboreranno co medid jugoslavi alia cura del compagno Kidrič. pericolo -per gili Ínteres®! italiani. E’ chiaro -che isi tra-tta- solo d-egli i-n-te.reisoi del icapitalistoo italiano, tra-dólzjioinalimemibe prate,so in direzione d-ella pe-niisola balcánica-. - Domamda di Schuilzib-eirgher: «De-siderei supere parlando di un Ion--/ taño futuro se la Jugoslavia intende estendere la prropria federazione in-cludendovi la Bulgaria e l’Albania come fu giá una volta previsto. Rilspoista- -dii (Tito: «La Jugoslavia: non pensa di annfáUere alcuno porche ció é contrario ai nostri prin-cipi. Se in futuro il popolo búlgaro desiderasse esso ttesso di includersi nella federazione dei popoli jugoslavi, si comprende chle noi accet-teremo. Noi lo uccetteremo anche se ció possa displaceré a qualcuno. Non lo faremlmo pero se ció provocaste un \certo disordine, una certa atmosfera bellica, o un foco-laio di guerra, tanto piú in quanto questo per noi non é importante. Noi siamo corífrari a certe combina-zioni che potrebbero portare ad un peggioramento dei rapporti nel mondo. Per evitare una errata inter-pretazione sottolineo di aver detto questo riferendosi ad un avvenire lonfano, quando le condizioni del mondo consemtiranno di {ribenere questa inclusione come cosa nórmalej quando cioe verrá consiaiprato nórmale il diritto di ogni popolo di decide re del propr.io destino, di deci-dere di valer vivfire da solo o con altri popoí-i». Circa i raponti fra la Jugoslavia da iuna piarte -e la Grecia -e la Tur-ch-ia dall’aitra, 11 giomalis-ta americano ha chiesto al Maresciálto Tito in Che cos'a consisíano gli im-pe.gni v-e riba li tra- i it.re- pae-s-i. Ecco-che cosa ha riiapoato, in proposito Tito: «Per noi un impegno verba-le é tanto valido quanto quello scrit-to. Mu vi e di piú. Noi rifeniamo che se gli, interessi dei paesi che concludono certi accordi sono iden-tici, come nel caso della Jugoslavia, Grecia- e Turchia, tutte e tre ■fninacciate da un certo pericolo, non sono allor a necessari particolart impegni scrittli in quanto questi paesi faranno tutto ció che e n\e-cessario.» IL MERE DELLA E IL SIGNIFICATO DI CERTE E’ doveroso riconoscere che m quest’ultima circostanza gli squilli della tromba dell’odio e delle calun-nie contro il nos tro paese, suonata dal vescovo Santin in S. Giusto il g. 2 novembrte 1952, hanno raggiunt.q gli effetti da lui per lunghi anni alttesi e prefissi. Infatti il 3 nobembre 191-2 le vie e le piazze della «italianissima Trieste, redenta dal sangue di 700 mita cadutí» (a questa cifra é sólita ora sulle colonne d¡el «Giornale di Trieste» la cifra dei morti occorrenti ai gavernanti di Roma per «assidersi e rivendicare i sacrosanti diritti del-Vltalia ai tavoli delle oonferenze per la pace», secondo i principi adot-tati dal «migliore e piú geniale fra gli italiani» di inobliato ricordo) sono ^Éa-te percorse da un corteo aperto da una corona tricoloi\e a foggia di X (decima Mas) su cui • spicoavva la scritta: «A Valerio Borghese — Trieste italiana». Os-sia a «uno dei piú d\egni esponenti del combattentislpio e <$¡?l valore,» insignito di medaglia d’oro. In tale modo sono State riconsa-crofce aU’dltalia dei Santi e degli Eroi» le vi'e e le piazze della «cit-tá martire» che nel maggio 1945 erano State «profánate dalle orde selvagge, caíate dall’Oriente batiendo il tam-tam». Nello stesso giorno il Politeama Rossépti ospitava il «fior fiore del-Veroismo della stirpe con la tiesta cinta dall'elmo di Scipio», rappre-¿entato da ben «quattordici meda-glie d’oro» fra le quali primo quel Pier Arrigo Barreaba che figura mutiláto di guerra pier un accidente automobilistico post-bellico, che ricopri la carica di segretario ammi-nisiaüvo e detentor.e dei fondi se-greti del P.N.F. (quando Marinelli, avendo'ulilyzato parte di quei fon-di per far lacere la «noce inoppor-tuna» di G. Matteobti, «i trovava provvisoriamente rinchiuso per vo-lere del mandante a «Regina Coeli») e che assurse all’altezza del duce figurando — nel processo alie inten-zioni che seguí quello di Zaniboni e Cappel-lo — come designata vitti-ma di «un ■atiéntalo» da parte dei ■ suoi compaiesani (il Barreaba é reato a Buia nel Friuli) Ursella e Nícalo-so, il :)econdo dei quali ha compiu-to Vazicñid bellica che^ ha a lui /futíate la medaglia d’oro e che, dopo l’assassinio del Matteotti, aveva dato vita al rnovimento «Italia libera». Sul pdlsosaenico del Politeama si é esibito nella «stortea» giornata anche quel giornalista Sulliotti che, dopo aver dimastrato suUorgano fascista «Italia Marinara» Vimpossi-biHtá per la flcpta inglese di usare clui suoi porti del Mediterráneo dal-momento in cui la «fonmidabile» flotla di Mussolini fosse éntrala in azione, e dopo aver incitato gli ita liani a «stramaledire gU proclama oggi che «Pei ' difficiVe viviere, ma qualche volta bello moriré» come «insegna la cit-tá di Trieste» ed in> conseguenza delle «insidie dei diplomatici ostlli alVItalia, tese a sfasciarp quanto il valore della nostra gente aveva creato», ossia l’ifinpero di Giuda. Un’alira significativa cerimoma si é svolita sul molo Audace dove dopo aver lancialo nel «marte no-strum» (cioé dell’Italia, da quando l’Onnipotente emise il «fíat» delle acque tutte, da lui créate per ü paese che «con Dante ha aperto una porta nel Paradiso») 'Valerio Bor-ghese ha proclámalo che «davanti al siimbolo di Trieste non esistono divisióni di parte», e dove il suo camerata Lunelli, calato col cap-pello di ufficiale alpino da Trento cittá sor ella di Trieste», chiudendo «un infiammato discorso», ha «au-spicato che dall’Italia si levi una noce di fierezza in risposta agli oUraggi del maresciallo Tito», ií quale, nella sua «ripugnanbe tracotanza», arrima alV«inaudtto estremo di negare la ultramillenaria appartenenza di Trieste alVItalia». Tutto ció dimostra come il pres-sante appello lanciato il giorno prima dal vescovo del littorio Santin agli eroi «leggendari» di quell’eser-cito e di quella Mas (purtroppo oggi relegati al ruolo di «controllori dei gabinetti a mattonelle verdi e blu» ossia delle latrine nelle sedi dei comandi dell’«Esercito Atlántico», come scrive un indegno ed in- Domanid-a di Sch.uizbergh.er; «Di quali i-mpeigoi verbal! ,si t.rat'ta? Si traiüta ¿brise d-eU’impíeg'no ,peir la Jugoslavia -di comfoat't-eire icoinitro l’ag-greiss-ione nel caso di un artaoco ad uno di q-uestí paeisi?» Risposta di Tito: «Qvpsto é l’es-senziaile. Per ora si tratta di colloqui che iniziierare.no per stabilire in qual modo questi paesi org-anizze-ranno la difesa in caso di aggressio-ne contro uno di essi. In secondo luego si sta discutendo attorno a quale sará questa mutua assisten-za in caso di aggressione. Quando in fine avremo chía-rito quello che faremo noi e quello ch<* faranno essi, allora non sará difficile appor-re le nostve firme qwando l’aggres-sione sará alie poi-tfi. Tutto il resto noi lo faremo prima, Desidero ag-giungere che quando si tratfti dei motivi per cui non stipuliamo pat-ti scritti, alV/kstero si manifestaño opinioni affrettdltje. Si deve ricorda-re che tm Jugoslavia, Grecia e Turchia non vi erano prr'ma strelti contatti, e che in un periodo brev/e dbbiamo compiuto uñ enorme pro-gresso con lo stabilire amichevoii relazioni in campo económico e cultúrale, quindi la collaborazione po• litica e poi l’adozione di quarfto é necessario per la sicurezza del paese. Qvjesto processo non puó essere rápido ed e necjtssario un certo tempo perché 'tutto si armonizzi. Per_ noi nei Balcani Tessenziale é quello di far di tutto per salvaguardare la pace.» Qu-eiste sono le esatt-e parole- del Mariels'cialll-o T-ito- Che m-essuina fals-i-ficaz-ione 'della istampa reaizlonari-a-e idii quella camimfo-nmista poissono moidi/fioare. Rengo Franchi Alia Junga serie di nomi di persone, che, a partiré da Muzio See-vola, coi loro atti e gesta eroiche hanno elevato, vendicato, difeso, o riscattato honore e la gloria deV.'Italia nel mondo, e che percio devono essere mandati a memoria dagli seo-Inri italiani per formare, sul loro esempio, la propria educazione e ri-sultare cosí, da adulti, degni del loro nome, va aggiunto in questi gior-ni quello del ten. colonnello Giuseppe Fanelli. E ció ben a ragione poichè il Fa-helli non ha esitato a esporshper lavare col sangue in un duello'alla pistola, che non si fará, col giornalista (aliinoi!) americano O’ Donnell I ontá da questo recata agli ufficial dell’esercito italiano che «nei millen ni della sua storia di eroismi leggen dari mai ha conosciuto la sconfitta» Lo «impudente pennivendolo» ame ricano é arrivato fino al colmo di af formare, tra l’altro, che «l’esercito ita liano (le cui divisioni atlantiche in plena maturitá bellica nulla hanno da incidiere con quelle del Carso. degli Altipiani, del Grappa e del Piave) rappresenta nello schieramen-to atlántico, un aneldo di spaghetti». Onore e gloria quindi al ten. co-lonnello Fanelli che, vindice dell’o-nore di un ¡simile esercito, merita iscritto a lettere d’oro nel libro della sua storia. PREZIOSA RICONFERMÄ Una preziosa conferma che la tea-trole ed aJitiliturgica messa domeni-cale, radiotrasmessa dalla cattedrale di S. Giusto, e appositamente insce-nata dal vescovo Santin per sfogare il suo livore ed aizzare gli ascolta-tori allodio razziale di marca fascista contro il nostro paese e le sue organizzazioni popolari — percio da noi definita la messa delVodio — d viene offerta nientemeno da «La Proras, ossia dalVorgano di Bartoli e dei suoi consoci «terziari francesca-/ii». Infatti quel settimanale, nel suo numero del 17 ottohre u. s. scrive textualmente : <( ... si parla della messa domenicale di San Giusto, radiotrasmessa, e che naturalmente viene ascoltata clandestinamente in tutta la zona B». Non potrebbero essere piü evidente e jnanifesti sia gli scopi che le intenzionalitá di tutta la sceneggia-lura e regia di quello strumento del-Virredentismo fascista di Trieste p-delle continué campagne di odio, di calunnie e di insulti del vescovo Santin e dei suoi fedeli adepti, cioe della messa delVodio. Quel «naturalmente» seguito dal \iclandestinamentey), che riproducono nello spirito e alia lettera il pender o e le intenzioni di chi opera l adattamente radiofónico della messa di che trattasi, dicono molto, dicono tutto. Mota di protesta a Roma II nostro incarioaito d’affari a Roma, Dalibor Siolidaitic, ha conisegnato il 13 c. m. al Mimisitero degli Esiteri Italiano una mota ne/lla quale il go-vemo federale proitesta oonitro il fait-to che il governio italiano abbia per-meas o, in o¡ce asióme dell 4 noivemibre, raífisaiome a Roma e melle altre cittá ita líame dei tmamifesti riiivemdicamti diritti su termitero, jugoislavi e mei quali é delito fra l’allitro che i combatí einti ditaliami hanno imipuiginaito le araná per la «libera'zione dei proipri fratclli deilla Re¡gáone Giuláa e Dal-mazáa». Niella nota si aotto/linea che le celebra zioni del 4 novembre hanno a-Vuito un carattere marea.!ámente anti-jugiosiavo. . «Un manifesto comparso nelle vie — è detto nella nota — raffigura F angel o della vititoria caiantesi sul-risoinzo, mentre parte del territorio della Regióme di Goirizia, parte del-Flstria, tutto il T.L.T. ed altri ter-riito-rá al di qua dei coinfini della R.F.P.J., sono diipámti con lo stesiso colore, e con ció dimostra rimtemzio-ne palese di sotíolimeare le aspira-zioni it alíame, sulle parti suddejite dell territorio jugoslavo». «Non soilitamto i suddetti manife-sti — riileva ancora la nota — ma anche gllá articolli comparsi mella stamp a i taliana, monché tutta l’imso-lemza nei preparativa e nel corso delle celehrazi'oni, sipecialmemte a Redii-putglia e sulla frontier a medesima erano rivoliti p alíese m en te ad imeo' ragtgiare le rivendiicaiziomi sui terri-fcori jugoslavi. Manifest a zioni di talle genere non persegnomo la creaziome di un’atmosfera favorevole per la pacifica soluzione delle quesitiomi controverse, ne per lo stabillimento di rapporti di buom vicinaito fra i due paesi. Al contrario, fomemtamo le pas-siomi irredentistiche, scioviniste e Fodio verso la Jugoslavia e i suoi popoli.» NOTIZIE BREVI ATENF. — Si souo srviolite ifení in tutta, la Grecia le elezioni polittikshe generali, cu i hanjno par-teciipato circa 2 mi lion i di e.it-tad-ini. TAIPEH — Nella zona meriidi-oma-le delil’isola di Formiosa si é aliliattu-tn con furia «abato «corso un t-ifone che ha provoicato la morte di 123 persone. mentre i feriti asiceimd'onso a circa 900. dei quali 400 gra-vii. IL RADUNO DEI GERARCHI FASCJSTI C0NV0CAT0 DAL VESCOVO SANTIN grato figlio di quella America, la cui odierna civiltá e potenza sono dovute al «genio ed all’ardimiento» dell’italiano che la scoperse) perché operassero la steconda «redenzione» di Trieste dal «turpe ser-vaggio straniero», non sono rimasti inascoltati. Cosí Trieste fascista — che gra-zie a Santin, a Bartoli, a Ealután ie consoci dei C. L. N. e degli altri circoli irredentisíti di Trieste, ai quali si era entusiásticamente ag-gregato Vidali — ha vissuto i «fati-dici giorni» del marzo 1952, eter-nati con una medaglia commemora-Uva in viendita a lire 250 per esem-plare, fregiata della lupa e della capra che «difendono Trieste e VI-stri-a», sempre per mérito dedican-gelo della sua diócesi» ha nuova-rrí-pnte esultato. il 3 novembve 1952 nel tripudio di una giornata che per nulla si differenziava da quelle storiche del risorto impero della lupa. Dei piú eminenti rappresentanti di tutte le battaglie e vittorie italiana mancava solamente il «leone di Neghelli», Graziani, che durante la «gloriosa» repubblica di Saló, con le «eroiche» unitá di briganti neri del «ricoslbituito» esercito italiano, massacró, «per la difesa del-Vitalianitá di Trieste», i combatten-ti volontari italiani delle formazio-nl partigiane nel Piemonte, nella Liguria, nella Lombardia e rnell’E-tnilia. Proclama del Fronte Popolare líalo - Slava agli elettori del Distretto di Capodisíria ijj'l Pnmte Poipolla-rc — fedele ai principi riivoluizionari, della c. segueinld'o Teseimipib deí l’arfito Comuñiíta — ha iconidlo-tto le masse sliruitta'tirice, il loro potete, comiquistailo con il sangue, e per caincellare ii difficile idella edi.ficazione -socialista. ¡Nel suo programma elettorale pe-ír le áfeiziomi dal Coimiitato sviluipipare 'olterio-rm,emite le conquiste (lemocratiohe, dii -silla-ligare e raf dii eileivare ál temore di vita ed il livello icullturale -della ip-üipfilaz-io-nc. Passarado in trasseigna il lavoro svolto, iconatatiam-o con orgoig risultati amooira nello Hviiluipip-o idella vita sociale e -dei raipip-orti socialisti, di elevare se-nis'ibilimeiite il -teino-re di vita della po.poilazione la-vora,trice, iproidlamato da K. Marx, «lie faillir iche agil'i opérai». In tal modo il Fronte economía ed ha ooniquiistaito per la classe operaia la gestione -diret-ta dei Loittaradio per la Irasformaz!mir socialista del villaggio, il feudale e capiitaliista. Gon provvodiiimenti teonici, in-ereimenitarado da menean di un coopéra tivismio e di un’agricollura progressist i. 'Numerosii villagigi somo stati dwtatii di lillu-minaziione elett-rica, prodotti tra la ciiittà e la eaimpa-gna. Nel ca-mjpo culturale educativo, e rétrograda dii tutti gli oiocmpatiori eid oppressori -del .popolo ilavioraitore. e il Potere popolare ha appoiggiailio in misura noftívo'Ie l’altltiviità oulturale- I successii ottemrli dal, nostro popolo l-avora-tore, compro-vano II Fronte Popolare si prepara alie att-uali eleai-oni nella -eon pero niu'ovi comipiti. Tra i principali sono: l’-appa-ofóndiimen-to della demo ció il miglioramento del tenore di vita del poip-oilo lavo,raito-re. II Fronte, per diligente e perseverante per il sa-pere in oigni campo, per le piú ampie -decisi'oni rigu-ardarati le vita puibhlica. Compito, costante del Fronte è la loitta per il consolidamenlto fondimen-to déilBniiltà e della fratellanza tra i nostri ipopoli : è la lotta d isgregatoiri che cercano di ostacolare redificazi'one soiciailista, lo sviluippo cit tá, che sono -i nd-isso-lnhiilmcn te legati aillo sviluipipio ecoinoimico di tutto i nostri oonrani siiocesisi siamo sempre maggiori. ELETTORI, MEMBRI DEL FRONTE! Meinlre ci prepariamo aille elezioni del Gomitato Popolare -dei produititori, dobbi-aiuo (|ámostra-re la nostra maturitá política scegliamdo li'smo- Assumiamio un deciso atiteggi amento ooinitro tiltil,i coloro che vogliono speculator i ed agenti delle varie forze estrainee ed a n'oii ostili, ti rima-siigli ciittà, ohe, con fallad lu-inghe r ohia-cichere vuoite vorrehhero fuorviare il candidat i che con il loro .operafo hanno -già il i most ratí) di essere capa-ci dirigere la noistra política socialista. I comiirai -degli -elettori ilive-iuranu sede nelil-a quale oignii. memtbro dei eomitaiti p-ossa ,e dcibba dare il resoeoiiitio Lotta di Lilicra-ZHi-iie in azi on ale, eu-sto-dc. de-lie eue conquiste, sotto la guida Iavo-ratrici nella loitta per consolidare, sulle roviine della veochiia c-lasísc isegnii della furia idevastaitrice, iguidatnidole eom suioceeso nel iperio-do piú piopolare diiátrettu-ale nel 1950. il Fronite ipoipoilar-e si era prefisiso di forzare le Ibasi deir-eiconoimia' soicialisita, idi ataibííire rapporti socialisti, ¡lio di avere -re-alizizato lil iproigramm-a fissato e di a-ver ot-tenuito utóggiori Il poderoso impulso in ognii settore deirattivitá puhblica ci ha consenititio Fe-deli agli inste,gnamenti rnarxi-sti., siamo riusclli a realiizzare il principio Poip-ola.re ha eliminate il metodo huro-cra-tico nella direzione délia nostra me-zzi da proiduzione e della produzione stessa. Fronte Popolare ha eliminate radicalmente ovni residuo dii sfruttame-nto izzazio-ne e con 1’aiulto professiiona-le, abbiamo Create le basi alio sviluppo sono sorti nuoivi eidifici eicon-o-mk-i, ed è stalo intensifit-ato lo scurobio di etiamio caracellando. con suieoesso le conseguenze dalla politica barbara Nei nostri viiillaggi e melle mostré ciitità sono -state coistruite nuove sciuole educativa dei lavoratori. nel modo piú evidente la ,giusta política del Fro-nite Popolare. sapevoilezza d¡i aver assolto il proprio dovere verso il popollo. L’attemdono crazia socialista, l’elevamemto del potenziale eennoniico della zona e con raiggiunjgere questo sc-oipio si propone quale compito principale un’opera prosipeittive e per ra-ggiungere la ma-turita deii suoi niemibri, pa-rtecjpi ael-le • dei rapporti socialisti nelle fa'hbriiche e nei -comunii; la ilotta per Lappro-eomtro -le f'o-rze escure del Çomiinform e del V,atlicano, contro gli elementi eiconomicio e il progresso in tutti i seittori nei mostri comuni e nelle nostre il nostro ipa-ese. Deve essere quind-i nostra -cura di tutto fare affinch-è Diistrettnalé, deii Comitati Popolari -Çi-tta-dini e Goimnnali e dell Conisiijgllio quali memb-ri dei Comitati p-opolari i migliori eombattenti per il shciia-temtare in un modo qualsiasS di far infiltrare negli organi -del Potere deigli ex sfru’ttatori e dei mestieranti délia politica neii villagai e nfella nostro pop-ol-o lavorato-re dalla sua lotta. Lotitiamo per la vi-ttoria dei di affroinita-re, coime meimbri dei comitati popiollari, i futuri coimpit'i e di nella -mois,tra prassii, uno struimento del popol-o -lavora-tore, -divemgano la idella sua afctiività. " OPERAI E iOPERAIE! Vi stale prep-arand-o aile elezioni, dopo a-ver già ra-ggiunto grawdii success i nel rafforzainenlo del i'c-cnnnmia nel nostro distretto. Voi, chc già gesitite le imprese, coin le elezioni d.ci coinsiiigjlicri, collabo-rerete nci, oomitaiti dei vu.si ri comiun-i, delle vostre c-ittailibe e del distretto. Parte- cipate q-uindii cosciciiti-jneiitc aile elezioni e vot-alte per à -camdidali che si c t e convint! se.gul ranno la politica più c-orrispondente ai voisitni linteressi ed. a q u i-IJd di tutti lavoratn-ri., Approfond-ite la vos tra cQScionza di classe e aæôl'vete, con la pérsc.vcranza ndlla loitta co-ntro il inemico di classe, il vostro dovere proletario e i nterrea/i on al is, la. CONTADINI E PESCATORÏ ! , Voi, che str-ettament-e u-niiti alla classe -lavo-railrice avete da-to fi-nora il vostro conlrilin!o all ediiiica-zionc del socialismo. approfo-nduite u-lteiiiprmcnite l’unità fia voi e r1 ; opérai, svilu-pipate ; e e-onisolidate le forme più proigrediite dell’-agricoltura e della pesca. Elleggendo gli ubmiini migliorii e più pfoigrediti nci Comitati Popolari (,oninnaIi. rafforzerete tt’autoamministrazi-one dei vo-sitri comuni. I] vostro vote aile elezioni sia una dimoiStraizione della vositra parteiciipaizione -direitita aired ificazlone somi-alisita c delI Vdcnqiîmento de! vositri 'daveri. verso la co-muni ta per ruftcriorc sviluppo d-eli raippôrti so'ciialiisti nei villaggi e nellc ciittà, per Lau-mentô della produ-zi'oné aigri-ctoila, clic v-i. procurera una vita migli-ore e più felice. 1 LAViORATORl INTELLETTUALI ! Nell’econoimia, nolli.-itruzione, neilla cul-tura, nella san-ità e lin ogni altro- settore, avete eontrilni-ilo seeo.ndo le vostre possiibilità aile c'onqiuiste real-i-zzate. Il grado di svihippo attuale della nosit-ra econoiibia rende pioasiilbile il fruttuosn proigresao della cultura e -dellla scion,za fra il nostro popollo. Emulate i nostri opérai e i nostri lavoralori agriooli -nelTult-etriore^ sviiteippo socialiista e nel progresso in generale. DONNE ! iNelila sosiietà socialista avete conqu-istato il diritto di.prendere parte airamministraziione della vita politica, ecomomica e culturale. Servilcvi dcii d,ir i t-t i V.rqu iss it i e, danido il voto aille donne e agli momiini miigiliori, conitribuiite a riso-lvere i probloini diMa voistra vita quot'idiiiua. GIOVENTI”! iNella nostra rcaltà 'soiciall'iista bai ogni posslbiliità e prospettiva per cvolvcr.ti, perfezio-narti c parleinipare alla vita puhibJica. Rafforzati fisicaimenite c moralmcinf'e ; stuidia c perfezionaitii nella iprofessiorae. jijiali bai -tutite le poiæiibilità. Devi tomiiprenidcre che sarai tu a godere i fru-til deglli -sfo-rzi eomunii. Vota per,cio per il tuo migliore avvenire, per il eocialismo! SLOVEN! ,E ITALIANI! 'Nolle ooindiziiond create dal nostro ondmamemto socialisita, avete o-gni puffiil-iliità di collaiborarc reoiproca,mente e di svibipparc la vontfa cosici.cn,z.a e la voisltra oulltura nazitoin-ale. Il coimsolidalmento della frateManzâ e dell’unità fra le nazionalilà qui corn vivent! è il fondamento del progresso culmine in generale e del progresso di -ogini nazionailità in panticülarc. TUTTI ALLE -ELEZIONI ! , iSotito la guida dei Gomumisti e isipirandoisi aile docisioni del VI Go-ngresso del PC..J1, il Frôn-le realizze-rà l’aapiraziome del nostro poipipl'o lavorat-ore al progresso, ad una vita migliore. V-OTATE PER I CANDID ATI DEL EROiNTE POPO-LARE ITALO SLAVO! VOTATE PER IL PROGRAMMA DEL FRONT,E! VOTATE PER I MIGLIORI COMBATTENTI DEL SOCIALISMO! VIVA IL SIM,BOLD DELLA NOSTRA VIGILiANZA, DELLA NOSTRA T FINALE! E DELLA NOSTRA DEGISIONE : IL COMP. TITO. Gapodisitria, li 12 novembre 1952. I«. m mwèWÀ LA DIGA E IL B AGI N O .DEL LA CENTRALE Dï VLASINA IL COM1TATO DISTRETTUALE DEL FRONTE POPOLARE ITALO SLAVO / IL VICONGRESSO DELLA L C J e i compiti delle nostre organizzazioni Sèniza idrulbibio, il VI Congresso délia Lega det ¡comunisti jugoslavi ri-ipprešenta un awenimento storied di ¡grande imiportamiza, non solo pr.r i pcpoli della Jugoslavia, ma ptir -tutti d imoviimeniti democratic! ope red degli a-litei pads! Con le varie relaKio.ni e nella disidas kirie, 1,1 Congres'-so ha trattafa criticamente Teisse.rtza pratica della edihóazioné socialista, speeïalmente rieigli Ultimi 4 anali; ¡caniertmando cí ill Tetftf.itiv’» attuazione dei prin-Cipl marxisti e ¡nel comtempo ha '-ra-ociato le direttriei del futuro »vilhiipo del penisiero e della pras-si ¡socialista. Pemciô è cosa naturale cihe il VI Congresso della L. C. J. abfaiia inter esisato tuitti i movimenti opérai, tutti ¡gli ¡ustnim pro-gressisli dit mondo, dato che necessitava iri-spondere a tulla una serie di problemi travisati dal revisionismo stalinista. il quale ha, purtroppo, olíu-scato in molti la prospetiüva e spen-ta in. toro la fede .nel socialismo. Il compagno Tito, ¡conclude,ndo, ha detto: «Tl Congresso dà fo-rza ai Trene meriti opérai e iriapre a loro gli orizzoniti perdiuti in selguito al traditnento di Stalin e della sua casta». Il Corag.resiso 1 ha effelttivamente dri o Tattesa trisiposta in mérito a questi ¡problemi. jII processo di edi-liCazione socialista si svilupipa in, campo mondiale, in modo diverso per çghi (PaeBe, con nuovi elementi nel vecchio sistema capitalista, con la prei'jca edificazione dei rapport! sçei-s.'tsti in Jugoslavia. Esso ha re-: pinto la t eorí a e la ¡prassi stalinista del kominform come antisqcia-Ikta, coime antidemocrática. come fe,piràeé del capitalismo di «tato 'e del dešpotkimo deglli «eletti» fa,utori di regress;) della société nelTor-dinamento medioeval«, e non del suo pi'., ¡giasuo in quello del nuovo sisótímá socialista. Aippare evidente che la più peri-,calosa -av versaría del movimenti progressi-sd mondial i sia oggi l’U-Ti’ionc Soviética imperialista, per la qua politisa di atggre.ssio.ne, d'ingiu-'ii rapport! fra grandi e piocol.i stati. di .prattca sottotnissiofne dei pic-cali populi at grande (numéricamente) ipopojo russo. La Jugoslavia .¡continu eirá anche in segulto, con í’Udíé le sue forze, a. batter-si in di-ftisa della pace e per i ranporti di fallen vicinato con tutti i popoli che dimcstiôno di voler colla,bo.rare. in çigni pampo della vita económica e culturale a parità di diritti. Anche in awenire la Jugoslavia farà tutl'.d di possiihile per creare bu mi -rapporti côn ITtalia, nono- Leggete e diffondete LA NOSTRA LOTTA atante queist’ultiima respinga ¡la mano tesa e si 0'st.i.nii nella vecchia prasisi délTeispansionismo xmperia.-liista e de Ha sottomissione di altri papal! In base alie decisiomi del VI Con-greisiso reuov.i compiiiti si polígono alie ¡mostré oirganizazionx ¡di Partito. pempiti che implicano Tiült,e¡ri,arié‘ sviluippa- ¡della democrazia soiciáli-’ sta. 11' suo fondamerito é coistitüito dalla gestione operara melle íabbri-che e dal no&tr.o cooperativismo neite campaigne. Quanito migliore sará la gestione i.n¡ tali imprese, t,anto maggiore ¡sará la produttivitd del lavoro; quámto maiggiore sará la produzione, tanto migliore e piír proisperosa sará la noisitr.a vita. Per raggiungere ció é necessaria Taita co¡scieniza socialista della no,stra po-polazione lavoratirice. In questo ¡caínipo le orgahizzazióni — ¡base del Partito hanno dinnanzi a sé ¡molto lavoro, particolarmente irei campo delTaducazione dei la-voratori e ¡nail’abitiaizione dei col-létvivi alia gestione autónoma delle azienide. II nemico primcipale diello svilup-po della demoiciraizia ¡socialista, ó la fauroorazia, la mentalitá burocrática ¡che tende ad imponsl, che alloti-tana la ¡dIre¡zione ¡dai proiduttori, che sofíoca ogni iniziativa delta base, che ridujee la vita in un formula-rioi. La ¡buroorazia é típica ¡nella . prassi della casta soviética e non é perció strano che le radici dei cominfcirmismo si tro¡v.ino nelle persone imbevute di mentalitá bu-iicicratiica. Qu-es-t’ultima ottenebra loro la vista, crea le ¡sfiducia nel,le capacita dei lavoratori, nella loro fcirza, r.eila loro energía vítale, crea la mentalitá escondo ¡cui l’esi-stenza si svolge su una ricetta, secon-do cui la comunitá dipende dal singólo e non i'l smgolo dalla comuni-tá. Cc¡mpito delle noistre organizzazioni — base del .Partito- é la lotta: cont.ro le manifestaaioni burocrait:i-che. non con frasi vuote, ma con la mobilitazione e iíaltstdivtazáakme comoreíta dei coUettivi di lavoro, -di tutti i lavoratori nella gesitiorie-ales s,a. onde interissarli ,a¡i iprofolemi che riguardano loro e la ooilettivi-tá, -in. pantioolare quando si tratta di ipréndere dieále ¡decisión!, per far loro identificare -nel propni ¡intereis-si amtih-e qruelli della societá. Soitan-to cosí .passiamo .parlare ¡di raffor-zamemto, e ¡di apiprofondimento della demoiaraizia ¡socialista, di sviinppo della mentalitá e della praissi socialista. Con tale attirvifá impediremo anche ogni tentativo del ne.miico di infiltrare neile nostre file lo aciovi-niismo, che é inconciliabile con il soieialismo, e che puó manifestarsi sotto molte forme. Concretamente, da noi alfieri ¡dello sciovinismo so-no alcuni sacerdoti reaizionar.i delle ci'ttá, i q-uaM, fedeli alie 'idee fasci-ste delTintolleranza razziale e alie diretitíve del loro capo trieistino, a-gisicono pervicacemente per l’aizza- msnto alia disc.rálmiinaizioine.i II mostró Pamtiibb non d¡eve soiltovaliutare qiuesta loro attivitá; esiso deve ral-forzare, con di ,s¡uo- lavoro, la fra-tei.lanza e Tiunitá del1 popolo lavo-ratoire smaacherando il loro agiré. ¡E’ appunto in. questo las¡so di tempo, ¡che apeora ci separa dal giomo delle- eleiziqni, che doíhbiaimo portare a cooosceniza di t(ut¡t.l i lavoratori te deciisioni del VI Congra-sso, salegare il suo ¡significato anche, risipet-ío al ¡movimento operaio- imternazio-nale, Partecipando tutti alie elezio-ni del 7 dicembxe, riconfenmeremo di voler continuare la loitta per la definitiva edificazione ael socialismo e ¡dei nuoivi rarpiporti socialisti, la lotta per una fraterna vita conmine, condizione indispensabile per un migliore ¡domani. Julij Beltram ■ i^ ■MSiiÉl^píiSí* lÉ 1.— m fe iasiKtk . ■-. Si monta la cabina trasto,-ma lori eleitrici a Campal Salara. DOMENICA OVE Domenka, ,23 noviembre, av.ranno luogio melle nostre filiali ¡sindacali le eiczior.: ¡dei m-embri ¡delTasisiem-blea ¡dell’ilatituito per le Assicuraizio-ni sociali di ¡Capodiistria. Tale assoipi.a-a sará composta di 27 delegati che -saranno .elietti dome-nica 23 novembre. Le filiali sindacali piü foxti eleggeranno da sole il iproprio ¡candidato, mentre quei-le che non hanno ¡11 mume.ro suffi- . cíente dei¡ hnemibri per eleggere il proprio ¡candidato, si riuniranno ip unitá clettorali con altre filiali ed eleggeranno imsieme i loro rappre-.seotanti nelTassemblea. Quasi tut-te le filiali -sindacali ¡han'no giá pro-posto i loro ¡candidati ed hanno e-1 etilo i comitaiti elettorali. Ogni u-nitá elettorale ha¡ ¡il proprio comi-tato eleftorale, al quale é stato af-fidato il ¡comipito ¡di1 portare a ¡termine u¡tti i lavorí ¡teicnici inerenti alie elelzipni. Il primo ¡compito del Comitato elettorale é ¡di aicicogliere dalle filiali ¡sindacali le proposite dei candida!! ¡A ¡aura, del Comitato elet-tóra-le, le liste devanio- esssre affisse in fuitit-e le ifiliali sindacali e, il giomo, delle ¡elaziioni, nel seggio e-lettoirale. !¡ Speitta inoltre al ¡comitato eletto-rale la pneparaizione degli elenchi degli ¡elettori. Ogni filiale sindaea-cale deve preparare -un elenco in cui figuran©,¡tutti gli assicuraii con i ¡sieguieniti dati: cc¡gnome, nome, pa-ternitá, ¡data di ¡nascita. Gli elenchi, Ogni comitato elettorale dev.e preparare ¡gli elenchi ¡degli elettori almeno cinque ¡gioirni prima delle e-lezioni. A richiesta degli elettori, devo.no ©sisere apportate ,l¡e rettifi-che delle inisattezze riscontrate ne-gli ¡elenchi, Ogni ¡comitato elatrtoralei deve Ci siamo reea-ti alia Fabbrica «Arrigoni.» per poter poi scrivere tiúl, regpl.amento tariffario, approva-U> presiso qiuel conservificdo, poiché da quanlo appariva da voci raiccol-t.e quá ¡e lá, la ¡stesura non era an-da-ta iliscia del tuiito. Se le nostre oa-eodhie avessero seátito una ¡sola c¡ampana, afíronta-re Targomento non saú'ebbe di-ffi-dile. Noi, laici della fafobrica e del-al sua la.vorazio.ne avremmo poluto tare qualche rili-evo su ¡singoli antícoji, come, ad esempdo, sulla bu-íocraticitá contenuta nell’articolo 5, che prescrive la convoca-zione d¡el comitato di gestione, qualora si presenta la necessitá di ¡trasferire mano d’opera da reparto a reparto, oppure isiull’es'i.gua percentuale delTecc.eidenza fondo paghe devoluta al fondo pagihe ,di .riserva, imfine sulla uniformitá delle tariffe base ana, oltre a tanto, nuüa a-vrcmmo poluto obiettare. Dato pero che Eibibiamo sentito piü campano. o cia*ouna non solamente con süono diverso, ma anche discorde te q.uesto é giá un: Índice che ¡le cose non vanno ¡come ¡dovrebtoero andaré) il compito si presenta alquan-to arduo. Fadc-iamo in primo luo.go un pó di cronistorla di questo travagliato regolfimento ¡tariffario. Per la stesura del suo sent ina venne íortna-ta una ¡coamnis¡slan¡e di sette persone che., do¡po av-er consuitato ieggi, tirdinanze é regálamenti di aziende anaiigihe, ¡¡mpic.gó, date le difficoi-iá, circa 17 ¡giomi per ¡la sua ¡com- piiazione. N-é venne fuori m -regolamento ta.riáfario, non cerítamente scevro c!n ¡peccthe ma .che, nelle sue linee geneirati, pote-va anídame e ¡cóíltituire ija -toase per la discuiss-ione. Questa s-’inizió nel comitato di gestione, íIove poche furono le osservazioni. Goritinuó in ¡un ¡primo reparto co-n un método addirittura scoLastico - tabella e gesso alia mano — a ripst.ro avviso adeguato, al ¡livello cultúrale degli opera! Ma la dis/cus-sionri finí qui. Incominciarono cosí i primi malumori, da una parte, sí dice.: ¡di singoli .e idaU’altra della m'a.'ggioran¡za¡ degli operai. Comun-que sia, ¡gli áttacchi e i malumori si indírizzairono pricipalmente verso la persona del comp. Toncetic, componente la ¡commissione per la stesura del ¡regolamento, ed egli declinó l'incarico avufco. Venne formato una ¡nuova commisisione che elaboró, ex novo, un, altro regolamento che fu espoisto ¡in puhblico. Un dipen.den.te venne incaricato di chiedene agli operai Be avesisero ossarvazioni da fare (pochissime ne furono) e il regolamento risultó approvato ¡dal Comsiglio operaio. Vediamo ora di penetrare (piü di tanto non ¡possiamo) nel lo in-tri-caío diedalo ¡dei due ¡regola¡menti per trarrje Jé necessarie conseguen- ze. La prójima commissione, nel determinare le ¡tarrife, ¡seguí il principio fondamentale di stabili/re es-dusivaimentie in ¡base al posto di lavoro e ¡al lavoro compiuto su tale posto. Saguendo questo principio, la ca-mirnissioníe ha¡ dovuto affronta-re il quésito: é piü importante, ri-chie.de maiggioire abilitá e dispendio di forze, la distribuzione ¡del ¡pesc-e s¡uii ¡tavoli, cjppuire il lavoro di ta-glio, íüettature e inscatolamento? Conisiderato che il pesce ¡viene giá prepárate per il trasporto da operai semiqualificati e valutate la» re,s-pomsa.bilitá, (eirá afíatto ¡comtrolla-ta) ¡TabiTitá no¡n¡ché 1’iim.portanza del lavoro di filéttatura, faglio e insca-tolamento — ¡che rappresentaho la gola della p¡rod-u¡zion¡e — 1.a commissione tf-avori questa ultima ope- II bilancio nelTattivita del Potere L'ELETTRIFICAZIOME La corrente clsttrica é síaía pórtala in 125 borga'e L’ammini,s¡tra¡zione italiana durante- 11 suo vemiietoqiuennale dominio in queste terre, ¡ben ¡poco ha falto per daré Ten-argía -eilettrica agli á-bi-taiti del ¡nostro dist-retito. Al mas-simo si é limítala ’-a migiiorare il lifornimemto dell’energia elettirica a qualche cenitro maggiore, trascurando completamente i viülaggi. Dopo la lifcerazione, i! Potere po-polare, ¡non sippe-na poásibile, si ac-cinse ad ¡u¡na vasta apera per daré anche a coloro che erano sprovvi-s¡ti Tilluminazioriie elettrica. I la-vori in grande stile hanno avuto inizio nel 1948 e prosegueno lutto-ra. La vecchia e puzzoten’te lampada a patrolio sta ormai s o-mparen-do, Telegata ¡soltan-to — e non per molto ¡tempo ancora — in qualche placóla ¡bongata per ora difficillmen-te access'itoile. Finora ¡sano -stati dotati di illu-minazio-ne elettrica i segue-nti ¡vi-1-laigigi e fraziioni del ¡distretto di Ca-podistria: S.Antonio, Bonini, Turki. Kovalici, Potok, Gregoriči. Dvori, Marezige, Burje. Krmci, Bernetiči. Rokanci, Sabadini, Babiči, Rojci, Boršt, ¡Glem, Skrljevci, Labor, Bo-rotali, Pomjan. Manžan, Fiiercga, Dilici, Zujpanžiči, Šmarje, Križišče, Grintovec, Gažon, O-s.p, Kcštabona, Korte, Oedlji, Puče (in parle), Croce Branica, S.Bemardino, Campdli-no :di S.I.'uci:i. ! .ezze. In brevet gli abitantti di Lopar, Puce e Breči a-vran.no anch’essi la Juce elettrica in casa, mentre entro quest’anno essa -brillérá pure a Krkavče, S. Pietro, Planjave, Dolina. Malijo, Fi- 6uri, 'Nožed, Cetore e S.Domenica del Risano. Peir d-a-re unTdea dell’opera com-piiU-ta dal Poterè pcipo-iare, po.i.chè ci ¡mamcano i dati complet! ¡pr-eci-si-amo -ohe nel 1950 ¡sono stati in-vestili ¡pe.r l’elettrificazioné del dii-at-retto ¡di ¡Capadist-ria oltre 7 millo-n-i -e 500 mila din., 18 ¡milirimi nel 1951 e 27 ¡milioni e 500 mila din. nel corrente anno. A cio dev’essere aggiiunto, per doveroso. riconosc.i-menito. il contrihuto in denaro e lavoro volontario, dato dalla po-pola-zirine dei v-iHaSgi interessaii. Per realizzare quesit’imponente opera ¡Du ne.ces.sario costnuire 12 km di linea ad alta tensione e circa 40 km idi condatti elettrici a bâssa tensione la ¡stazicne traisformatori di smistsmento a S.Canziano di Ca-podis;tri.a e 15 cabine — trasfor-matori (2 delle quali, a Krkavče e Malijo, saranno ¡ultimate fra ¡brève) dire, nafiuralmerite, tutta Tin,-stallazione per la rete di distribu-zione negli abitati. ' ; Nel distrel’to di Buie Topera di elettrificazione è s-tatal di ¡uguale proporzione, se non m^ggiore. Dal 1945, inifatti, in quel dlsretito, sono. stati spesi a ¡tale iscopo ben 45 milioni e 25&mila din.; 87 villaggi e frazioni hanno avuto per la prima volita TLlluminaizione elettrica. No-tevde anche nel ihuie.se il contri-buito dato ¡dalla poipolazione nelle spese per la ¡costru-zione ¡delle linee pilmcipali (il 10% del. 'totale) e per J’installaizione della tace nelle case U0O%). preparare .iri. ferripo il ¡seggio elettorale ¡eid aviveiltipe .¡le filiali .sindacali intereissa-te in ¡mcido¡ ¡che gli e-lettori sappian-o dove life quando si s v;.-i aeran no le élâztorïî. Nel giorno fis,sato - e -alTctra Stabilität ©pmihcranöbTe ëlazioh! Al seggio e.lettorale, deyono essere pr.e-senti tutti i mcmbfi-'-dél Comitato elettoralë,. Qüárlfio '"gli elettori si preiSehtäri-o, îr prièsiHéntè ' Hel comitato ele .Surale'.ïrqcejita; par ¡og.n.uno raziori sociali se e iseritto nelTelenico ¡dagli elet-tori. Si vota ¡siegnaindo il numero ¡da-vaniti al ¡name ¡del ¡oandidato per cui si vata ico-n uit ¡cerchio od .altrio iegrio.' ,L’e.leltare puo canceli.are i candildiaiti prqposti. Aiccerti^to il ri-tri, se hon- gradišče qualou.no dei candidati .popasti. su It at o deille ¡elezioni, il ¡comitalp elettorale lo pubblica e trasrnette tuibto il materiale -elettorale alla commissione elettorale disitrettu-ale. CANDIDATI DEL POPOLO DELISE mm Il regolamento tariffario alla fabbrica »»Arrigoni« di Isola ÜH FHSSO nVBNTl l QBE 1HPIETE0 Con l'opera di chianficazione sera comincïato bene ma poi si è finito nella mediocritâ razione, fi'ssando una tariffa che si agigirava dai 42 ai 47 din.ari, mentiré sta'bili la tariffa mínima per la distribuzione del pesce aui tavo'.i. Alia stesis-a cono'.usione vennero anche le imaestranize deH’Ampelea ie. quali per tale aperazione fisisarono un¡a tariffa di 41 din&ri che a noi sembra eisabta. Fu appurüo per questa ragion-e che la categoría dei distributor i e trst'portatori del pesco, composta escluEivamente di manodopera non qualifiiCata maschile, elevó i piü al-ti tai e altacchi che provocaron,') Tintenruizione del lavoro della prima commissione e la forma,zione della ¡seconda ad iniziativa del co-mitato idi gestione,. ■ (Fine al prossimo numero) Alla I. iunità eletlto.rale di Isola è stci.o Ira gli aliri , preisic-eiito co,m>e carndi-dato per la proissiraa comsul-tiazion-e cciihU'n.ale il compaigno De-lise Nev.io. E'gli è pno dei no,s.t.rii più giovatn! eaindidati. E’ ,nalo a Isola ,nél 1-921. Tuttavia ha. un tal bagagiio ui espeaùenze che la scella diegll elet'tpri, isola,ni è stata; senjz’aiitroi feliçe. Injfa'Jti il compaigno. Delise è présidente del Conisiglio ammîni-strativo rh-U’Arape-ea, .inoairieo che detiene con la più copnpleta soddi-Bfazione di tuitto il çoileititdvo. Niel-TitnpreBa ,e.gli lavora dal 1935, prima da appreaidiisia, poi mecca-mco. e infine ca,po.reparte. L’abbiamo travato all’ospedale di Isola, mentre stava scittoponen-do un braocio al massaggio, elettri-co. ,Non. .ha 'volute farci attendere e. alùe i nostre doimande ha riispasto dalla sua; non, coimoda posizione. In breve, il ccmpagno ¡Delise ci ha con-fermaitq particolari della sua vita che av-evaimo, appreso- dai s.uoi corn-pagni di- laivoro,- ,Militare d-i- ¡leva nelTesercito ¡ita-liano, l’8 setitemferé 1943 -eigli rima-n,eva in, Sairideigna. Poi, ¡con Tarrivo dei,T,ariïQat,% „amer-icana v-eniva . ag-1 gregaito a.l Cqir-po. .¡iitalianio. ¡di Libe-raizioine. Pamtecipava cosi a niuime-alobe battagjlie-, .„cAnlt-r-oi ,i tede&chi, r : ma n î- n ri t. :>. e and : ¡- ferito. Dopo la Liiberazione iumava a casa ¡e ri-prenci.a-va il. ¡siuo poisto di lavoiro. Nello S'beisBQ Itampo- entrava n-elle file del’ÜAIS, che, d'a allora io conta ira i miigliori elemen-ti. nel 1935 ¡dalla can-tima vino,. Ave,va da afamare urna famiiglia e si inge-gnó a iavorare i campi. II ¡compagno, Poitleca collalboró quinidi ¡alttivamente ¡alia Lotta di Li-beraízioime, coniclusaisi ia quale ri-premdeva il posto di camtiniere. E’ irteimiSro. dell’UAliS dal 1945, del C. D. del Partito, delTAsisemblea Disihrettuale del Poitere a vlce-ipre-si,dente della Cro.ce Rossa distre.t-tuale. Ha presemziato al recenté Congresiso della Le,ga dei Comunisti ■ Jugoslavi a Zagaibria in, veiste di delégalo. Gli elettori di Buie, presentando 1.a candidatura di questo comciit-tadino (Po-tleka é nato infatti a Buie nel 1901), hanno creduto di scé-glistre -un ene.sto lavoratore e un autentico compagno. del Fronte Popolare Si é riunito a Capcdistria nur-•tedi e mercoledi ¡seorso il Ceint»tata Esecutivo del Ccmitato distrettuale del Fronte popolare per esaminare l’atività -preelettorale e per decide-¡re in merito al proseguimento della b.iesisa. U compagno Cotar Albin, segre-tario del C.D. del Fronte, ha illu-s,trato il ¡Javq.ro svolto, rilevando gli ottimi risultati o-ttenuti in questa prima fase deil’agitazione pre-' elettorale. Ha nel conterripo ri'chia-mato l’attenzione anche su alcune lacune, in particolare sulla deii-ciemza della lotita per la purezzâ i-deoiogica del Fronte, costituila dalla, tolleranza nelle sue file di elementi indegni di a.ppartenervi. Il compagno IJeltram ha poi ri-■chiamafo Tatitenzione dei mejm’on dei Ccmitato Esecutivo e di tutti-, fronlisti sulla nécessita di una vigilanza accurata onde impedire Tinfilitrazione di elementi nemici del ipotere popolare e del soci-ali-smo. Niella disicussione, i membri dello ¡Esecutivo hanno ug-ualmente sotto-lineato la- nécessité di non nitener-si so'did'iisfatti dei risultati, ise,ppur fouo-ni, oititenuti finora e di initqnsifieare .ancor ¡più Taftività ipreelettorale, ,co,n parflicolare riguardo al rafforza-men’to oirganiazativo e alla purezza detla lotta ¡ideoloigica del Fronte. Infime il Comitato, Esecutivo ha approvato alTunanimità il Proclama da lanciare agli elettord che pulbbli-ichiamo in aitra parité del nostro gioimale. BRODO DI CAFFJE E’ una bevanda spettacolare, spet tacolarissimy anzi, idi produzione capodistriana, che evita alia nostrá gente dei igravi disturbi definiti (nel mondo degli enciclopedici) caf-feismo, oppure stato neuropsichico, dovuto ad abuso di caffé. Non sap-piamo come si traducano in parole setmplici questi vocaboli scientifici, ma immaginatevi qualcosa interno aü’insonnia, nervosismo, scontrosi-tá, impotenza, ' ecc. ecc., tutte ma-nifestazioni che, salvo l’insonnia, mal si addicono ad un distinto lócale di rirovo qual’é il bar dvU’al bergo Triglav, Ma non spaventatevi, tutti questi malanni non vi colpiranno certa-mente praticando il sullodato ritro-vo poiché, per ben servirvi e salvaguardare la vostra preziosa sa-lute, ci hanno pensato gli impecca-bili baristi, preparando la bevanda che dá il titolo a questo cursivo. Disgraziatamente tale bevanda non pud essere gustata dai nostri lettori di Isola, Pirano, Umago, Cil-tanova, ecc. a meno che non fac-ciano una capatina a. Capodistria, a tale scopo, oppure che i loro bc-risti facciano tesoro della seguente ricetta che noi generosamente of-friamo. Eccola: nella macchina pello esprresso si meítono un cucchia-ino, uno e mezzo o due di caffé (se-condo la. faccia e l’attenzione del cliente) e lo spazio che resta vuo-to in quella specie di conchiglia, si ricolma con i fondi, (detti dal nostro popolo anche «fondaci») e che sono li a port'ata. di mano, in un cassetto del banco. Compiuta questa operazione preliminare, si fa scorrere il vapore che si trasforma in «brodo di caffé». Semplice, no?! e costa solo 30 din. per mezza tazzina. Se poi volete prepararla a casa, oltre alia salute, risparmierete al meno 20 dinari. Quando poi vedete il direttore dell’Albergo Triglav gustare un buon caffé da Piero, o in qualche altro luogo non stupit'evi, é cosa lógica DAL TRIBUNALE AMM A / Il compagno Delise :é molto sti-mata da tutti i suo i concittadini. anche -per ¡i trat-ti ¡oriesti, ¡esemplari della.is.ua vita prívala. POTLECA, PIEIRO Ono dei primi 'Candidat! alie ..elezioni disfcretfuali di Buie è Potleca Pie-tro. ¡Siairiio andati. a trovarlo alia «Canfina ^Vinqjij 'dove egli Javera. Ha ipian/iaro úna botté ¡che ista-v,a íaicériidoíretoláre. ,e ci ha isalu-taii sorridendo. La ,s¡ua è u;na¡ isforia ¡di dure lotte. che in eerti ¡moimeniti ha' ¡toccato punti altamente driaimmatiei. Notoriamente .antifaiscisita, niegli anui 1920—1921 è isfáito , íbráiocato dalle sq.uaidire ne-re. C’é ¿tato uní periodo in oui andaré al cufié ¡si,gnilficava, per luí prendersi -ineviitabiimente a pugni ¡con i fascisti. Altre volte si è ¡salvaito per caso da co,lpi¡ di arana da ¡fuoco. Inter.rcgetor.i, perquisi-ziomi domi-ciiliaTÍ fin-irano poi col diveiitare una cosa cornune- nella sua vita. Ma egli ¡continuó a odiare ií regime mussolinia.no, aiperfamente. Per que.S’to attagi.3¡mén’to fu licenizi'ato. PANINO ATOmCO Non intentiidrño paxfíre di patiihi che contengóhó formaggio o ''isa-lame, preparati alVurdnio, bensi, dei comunissimi panini che, acqui-stati in un negozio di alimentari, vi cost'eranno da 20 a 23 dinari. Ma in che cosa consiste il loro effetto atómico? ci chiederete. Provate a fare una gita fino a S.Lúcia, nei prres-si di Portorose, acquistate un panino all’osteria Tamburlini e provate -Véffetto atómico dopo averio mangiato, quando vi sentirete chie-dere il pagamento di solí 40 dinari! Radioattivizzato, comunque, sará solo il vostro portafoglio, ■Sono. ¡stati proiceissati a Pirano ¡nei giorni ¡seoirsi: T-enc-e Joško, di-iretto-re delTíimpresia Commercmie Cititad-ima di Portorose, Posar Emilio e Živec Janko gerenti di un n,e-goziio della, stésisia, imputati di ave-re causato, con la Joro neigligente gestione, rilevante. danno al patrimonio poipolar.e. 'Dal 1951 in poi, nelTimpresa citata tva venuito a fonma-nsi un’inam-miisisibile ¡stato di coise. II Tence Joško, da vero deposta, faceiva il bello ed il bru-tío tempo, come gerenti dei negcizi, poneiva delle persone: incompeitenti, suoi amici, e non .efféttoava a-louin con,tro,1,1o ,sul-l’operáto. delile -sitesse. Verificandosi sostituzioni di gerenti, non veniva falto Tinjvenfairiio; di consegne e di verba.!i néppure parlarne. . (Sema consultar si con i suoi sot-tcpositi sulle posBibiili-tá di s-mercio di vari prodotti, il Tenoq-ne acqtii-stava ingenti quan¡l¡i!t.atiivi, che poi rimanevano invendiuiti e che,, nei casi di geneiri ailimentari, -si deterio-ra varío. ' Nei negozi q-ual.che gerente ven-deva a crédito1, senza segnare nei lo apposíite registro il corriispondenite adiiebito. II Posar, nella pesatura di questo o qiuel genere, favo.riva dieterminati eldenti, in danno deila azienda. Oltre a ció, un fattorino atlingeva a plene mani nelle ca.s¡se d-ei negozi. La cgnsegúenze di un simi le stolp di cose ,son¡o emer.se da una revistóme generáis, esaguita su ardite ¡delle autó-ritá; che accentó un amtnanco di oltre' mezzolmilione di dinari e la giatenza nei* magazzini. di generi alimentari de-teríoráti, per tjn yalore di 150.000 dimair! In: se-." iiuito a tali risul/fariz-e, aléuni re-’ sponsatoili vennero arrestati. ' í Sottcposti a processo, il Tence, ha ¡rpanitéhutp-. un cBn-tegrio negativo, afferíhaindo ' di ‘ave'r f;rasCtl,rato la dir-ekione delTaizienda- ¡penché ¡mpe-gnatió- nella attiivitá delle organizzazioni di masna. Disculpa del tutto ins.ussisitente po-iché egli avévu tra-scuraio ¡sia questo che que! lavoro. Gli altri du| imputati hanno a.ddos-sato ogni colpa e reaponsabilitá al primo. Lo 2iv.ee, anizi, ha dichiarato che il Tence possedeva- le doppie chiavi de¡! negozio do ve. ad imsapu-ta del personaje, faoeva frequénti visite, V.agliate le singóle colpe, i giu-d.ici hanno conidannato il Tence a 2 anni di carcere, il Poisar a 4 mesi e ¡lo 2iv.ee a 3 -,mesi della ¡stessa pena. IDILUO comin form is ta Anni aididietro, il giovane Krmac Emil, da Maiü.-sog i. con..fabo tale Ondina Eler da EUeri (ccmune di Muiggia), con la quale allaicció rap-iporti imtiimi, Lo- zio della sfessa, Eler Ivan, influenite membro del partito cominformista di Muggia, progettó aliara di .ingaggiare il Krmac perché s.voligesise propaganda antipo-polare. A tale scopo tutto fece per imbonire ii ¡cervello del giovane con le piü stamspalate teorie e le più grosse calumnie ¡sul conto del ¡potere popolare e del P.CJ. In tal modo, riusci ad ¡intirappo-laire il Krmac che' divemne s'uo suCiOU.be Btrumento. L’Eler gli ihgiunse quin-di di sivol.gere altiva propaganda cominform e, per conseguenza anti-po.polare, in zona B e di informarlo su tutti gli , awenimenti politici, ecc,no,mizi ecc. relativ! ’illa stessa. Al principio dei corrente anno gli impose di preparare dei manifes-. tini prove,catori e poi: di distribuir!! Dato die il Krmac tentennava, TE,1er in-vió nella zona lá ñipóte Ondina, jure leí altiva cominfor-mista, che fungeva da agente di collegamento ira i due, perché sol-leci,tasse» il giovane, che iníine la sera del 8 febbraio u.s. sparse una til-entina di maniíestini nei pressí del.l.a casa ¡del cóope-rátore di Mare-. se/go. ; • La D. P. fu ben: prasito sulle ¡traoce, del Krmac, che venne arr-es-taiío; Anicihé la Ondina cadde- nella rete degli agenti dello o.ridine ed a,mbeidiue vennero rinviati a giudi-bia per rispo,¡adere dei’ doro reati -contra il popolo. Durante il processo, Timputalo ammise ampia,mente ogni -.cclsa, ¡mentre la Eler si .mantenne ostina-,lamente sulla negativa. Perció il tribunale ha inflitito .alia Eller 22 mesi di carcere e al Kirimac 20 mesi della stessa pena, ATTI VITA’ preelettorale Capodistria — Nelle 5 unità eiet-(cira)i della città sano stati designa-,i quali candidati ¡pe ril C.P. Comu-nale 5:9 (pe.risome e p,er il Comitato Distre.ttuale 14. Il saslso fem-minile è lartga.me.mte rappresen-tato, contando 14 candidati per il CPC e 5 candidati per il CPD. La composizione nazionale è di 32 ita-liani e 27 sloveni, per il comune, 10 Italian! e 4 sloveni per il distrej-to.. ■ La classe operaia è rappresenta-ta da 34 lavoratori, 16 candidal i provengono dal ce,to, impiegatizio, 6 sono contadini e 3 pescaitori. GJi operai prevalgono anche per 11 CPD camprendendo la meta dei candidati,; 5 sono gli impiegati, vi è poi un contadi.no ed u-na casalinga. Fra ,i oandidati per il CP Cg(mu-nale vi sono 35 membri del Partito e 24 membri del Fronte Popolare (UA1S). Per'il distretito, invece, 8 membri del Partito e 6 del Fronte Popolare. ISOLA. — Oltre il 60% degli a-vernti dir.itto al vato hamno pariteci-pato ai comrzi prelettarali, tenuti-si nella eittadina, mei quali sano stoti designati i candidati per le prossdme etožioini. Nella H ¡unità e-iet-torale sono stati ¡scelti i ise.guen-ti compagni: Žaro Domenico,.Melili ar Bogdan, Hrko-v ¡Lidia, Felluga. Liibe.raito, ¡Ruscomi Ermimio, ,Bembič Cos t anza, ¡Božič Rena to, Ves sov o Vinpeniz-o, Zlobec „ Emil., .Nella lil cincoscirizione: Hudales Alojz, Parma Miranda, Sfiligoi Elio, Pozizetto Pietro, ¡Cetin Miro, Derossi Salvatore, Buglieise Framceisico, Pugliese Giu'sfo, ZLdbec Erni! ¡Nella IV unità» Karbončič Giovanni, Žaro Luigi, Costamzo Giuseppe, Delise Giovanni, Pugliase ¡Nicolô, tllcigrai Romeo, -Scotto Rasa. Nella XV unità: Karbončiic Giovanni, Colombam Gio vanni, Felluga Soiidea, Depase Valeria, Ghicco Egidio, Ruzzier Pietro, Delise ¡Mario, Mosçolin Giovanni,. Nella VI unité: Benvenuti Mario, Basic Vittorio, Zemnaro Salvatore, Parma Giusepplna, Delise Giovanni Kovačič d,r. Stanko. ¡Nella Vil ¡base: Parma Nerio, Ferfcglia Vittorio, Davanzo Francesco, Viez-eoli Lucia. Apollanio Antonio, Ben-veniuti Teresa, Uigo Luigi, Morata Antonio, Kanbomčič -Marko, . Dagri Guglielmo. Per il CPiD sono- ¡stati scelti i se-guenti candidati.: Gabbo Gino, JCnez Klemiit, Zlobec Emil,. Božič Renato Delise Nevio, Depomie Bruno, Viez-zoli Lucia, Zara Giovanni, Knez Vittoria, Skrlič Giuseppe, Casitan-zo, Giuseppe, Ferfoglia Vittorio. PIRANO. — A Pirano gli eletari lianno ingaggiato la compe.tlzione socialista in onere aile elezioni ed hanno lavo.rato d’assalto per la ri-parazione della riva Gramse! Nel prtisisdimi igiorai verrarmo indette altre azioni di lavo.ro volontario. per la demoližione di imura ¡peri-colaniti ecc. Nelle 5 unità elettcrali sono ¡stati ¡scelti 53 candidati per il CP Comunale e 11 per il CPD; di eisisi 32 ¡so.no italiani, 27 sloveni e 4 cro-ati. Le ¡donne sono rappresenta-te ida 1,2 ¡canldidati. La composizione sociale è la seguerite: 31 operai, 3 artigiani, 2 pescatori, 3 maritfimi, 7 impiegati 5 Intellettuali e 2 a-gricoltori. Tutti i eomiizi si ¡sono e vol tl re-gola.itmente, solamenite nella III u-nità certo ¡Desanido Innooente. in stato eufcwrico, ha fentato di proivaca.re i presienti, iriterrom-pando più vote la reîazione del présidente .¡del CPC. Gli eleittort in-dignaiti, fra oui la di lui moglie, hanno chiesto il suo allontanamen-to, il che è E'vrvien.uo. Nella prima unità. elettorale ¡sono stati designati dal popo.lo per la proissima consul-tazione elettorale i ¡saguenti candidati: per il CPD: Tomaisin Plinio, e Giuige-vič Olivio. Per il CPC: Giiuirgeviič Olivio, Muieis-an. Ida, Ra-valico Giovanni, ¡Micalüsin Tullio, Corsi Domemlco, Langer Mario, B.ranijkovič Eugenio. ¡Nella II unità i candidati sono: per il CPD: Giae-chin Bruno, Pe,nentin Sergio. Per il CPC Renko Ivan, Giacchin Bruno, Uršič Stanko, Rad iv o Francesco, Vuk Marcello, Radivo' Augusta, Ruzzier Nicolô, Saule Franca, Pe-fcronio Luigi e Ccntento Domenico. Gli elelitciri della II unità hanno de-siignato: Panemzan Antonio e Toič Giuseppe per il CPD. Per il CP Comunale: Parenlzan Antonio, Corsi Italio, Morgan Carlo, Toič Giuseppe, Sturm Palmira, Korenčič Virgilio, Turel Mario, Babich Mario, Crisman Enrica -e Chelleri Antonio, Nella V unità pe.r il CPD: Sturm ¡Palmira, Jeliču: Vittorio e Damiani Giovanni. Per il CPC: Jurdana, Ivan, Fra;giaicoimo Vittorio, Lisiaik Franictjs'ca, Bevk Antonia, Damiani Giovanni, Lisjak Giuiiana, Selič Rudi, Jeličič Vittoria, Taučer Ludvik, Rav-alico Gdorino, Fragia-comio Anita^ ¡Perko Antonio, Jeličič; Pietro. BUIE. — Ai coimizi -elettorali deT comune ha ¡presen/.toto humerosa Snassa di popolo, cateolaita a cinca, il 70—75% degli aventi dlrit.to al voto. Canti e balli 'hanno carate-rizzato ques.te manifestazioni di en-tusiasimo popolare. Oltre 3000 elet-toiri ¡sono intsrvenuti ai eomi.zi a Umago, Citfanova, Verteneglio, Madonna del Caauo, Medighia e Villa-nciva. UMAGO. — Neka lccalita circa 800 elettorali hanno presenžiato al comižio tenutosi miella sala Arrigoni. ¡Sono, stati designati a candidati per H CPD: il dr. Pascali Edo-a.rdo, Perič Guerririo, Lenarduzzi; Romeo. Kozlovič Aiitiuh', Boinin Mario e Mariin Giovanni. Per il CPC: Zaechigna Augusto,1 Gfašsi Felice. Forza Silvano, Božič Giuseppe, Sa.u-'le. Rudoif. Bu.s!,e:.:a Antonio. De&tei Mario, MffldS Marcella. Vittor Romei ta, Kozlovič Leonilda, RoinlChetti Pietro, Doz Mario, j Di ¡q ueiS,t-i car,-, didati 7 sono italiani e S^croat! CITTANOVA. — Oltre 1000 elet-j tciri sono intervenuti ai ccimiizi de-’ gli elettori, ¡tenuti nei tre blocchi della cititadina ¡e nelle altre locali-tä del comune. Sono stati designati i Sieguentd candidati. III Blocco CPiD: Matejeič Ivan e Ne-žič Ermi-nio. Fra i candidati per il CPC sono stati designati i seguenti compa.gni: Sain Berto, Sain Costanza, Manzo-ni Carlo, Cover Ulte.rigio, Melon Antonio ¡e Zarecoia Euaenjo, [’INGENUA SALLY Racconto ameuta*to- • II tipo di raeconto che vi pres che. °l1 u* cümente renderci conto di ma pari a 30 milioni di tül delle soaeta so- come stiano le cose, g uar- dollari che Mosca cttene- vletcnmagiare e delle . .. dando al recente passato. va d’investire a proprio aziende sovietiche in Un- iv o Non è questo, infatit’i, il piacimento in Ungheria. flheria venissero liberat.i J.n tal -modo, il Kremli-primo. accorda di simile Con quale coraggio, poi, da qualsiasi tassa ed im- „Q avrà -pure agio di sdc- natuva concluso tra URSS i campioni de t a W ail posta. bitarsi verso i suox (, r a n -1 i e la Repubblica Pàpolare Street sovietica rinfaccino Persino il «Szabat Nep» Maostri dei passato, aar ed Magiara: i «generosi» tu- ail occi,,ente peccati assai si trova molto imburaz- alama-ni, ip-redoni in pelli tori moscoviti, ad esem- meno grossi ed impudenti 2()to nel d.efinire simili ({’ors„ e ¡„ corazza, in uni- rio im.piegarono i fondi dei loro, non si sa. Si po- núsure. In fondo é moito ricávati dall’ultüma vendí- t.rebbe credere tfaittarsi di facile: basta tener presenta del genere rffélla costi- una semplice lotfa di con- te che i Russi, da un pó di lu-ione delle societá mi- correnza, ma súbito questa tempo a questa parte,, s.te sovieto-magiare. In ipotesi si dimostra molto hanno l’abitudine di trate mini Poven, la cessio- inverosimile: dalla fine durr.e con «collaborazione 1 di alcuni stabilimenti della guerra ad oggi gli fraterna e socialista» gran so r<'tagg"). ne igdeschi di scarsissi- affaristi sovitltiici hanno parte dei rea ti conltempla- fitrmc e in abitó «civile», (he deliziarono Europa ed Asia e ebe Irasmisero al-l’attuale ¡pignore di Tutte le Russie il loro sanguino- K maggio, zucchero, carne, patate, uo-va e pesci.» E’ sintomático che anche scritto-ri del calibro di un Cario Levi rompano il silienzio ié diano simili descrizioni: «E cc'minciai anch’io á scendere per una specie di mulattiera, di girone in girone, verso il fondo. La strade,'tía, strettissima, che scende-va serpeggiando, passava sui tetti delle case, se cosí q-xiteüe si possono chiamare. Sono grotte scavate nella párete di argüía indurita del burrone: ognuna di essa ha sul da-vanti una fa.cciata; alcune sono anche belle, con qualche modesto ornato settecentesco. Queste facciate finie, per Vinclinazione d\ella costiera, sorgono in basso a filo del monte, e in a.lto sporgono un poco: in qwello stfettn spazio tra le facciate e il declivio passano le strade, e sono insieme pavimenti per chi esce dalle abitazioni di sopi-a e Uetti per quelle di sotto. Le porte erano aperte per il caldo. Io guar-davo passando, e ve inoltre: «In tale modo si vuol daré una chiesa a un rione cittadi-no abitato da gente pavera, forte-mente danneggiati dalla guerra». Lógicamente, la nuova basílica sorgerá a Roma. Ma gli uomini delle catapecchie della capifalc e i iro-glcditi di Matera rimarranno dove sono. Quel che conta. é onorare il Concilio di Trento, che tanto contribuí ai successi della Chiesa cat-tolica. Anche in altre partí si costruiscono chiese. Si spendono milioni con allegra disinvoltura. E poi milioni per la propaganda di ogni geriere, specie quella irredentista, milioni al CLN di Trieijie. Ma centinaia di migliaia di italiani rimangono in condizioni di vita parí a quelle dell'uomo delle cáveme. Ab FI-NE ■ PIEDI SCALZI E BA-NCHI RUDI-MENT-ALI SI POSSONO INCON-TRARE S-PESSO NELLE SCUOLE DEL MERIDIOiN-E D ’ITALIA > iSSIM FILATELICA A GAPQDÍSTRIA Dal giorno 29 nove-m-bi'e al 7 di-cembre c. a. sairá aperta a\ Caiprd-i-s-tria nel ridc-lto del Teaitr-o del Pópalo, una MciSitra filatélica. Sa-ra-nno espiríte le mig-liori co-llezio-ni dei fi-laitel-ici lo-,cali e della R. P. Slovena. Per 1’o-oc-aisicne sa.rá in ven,dita alia _Mostea uno, spéciale francoboi-lo ed il foig-lieilitio comme,moi-ativo. ,1 visi-ta-tori della Moisira potean-no aiciqüiiatare amelle i bi-glieitti della ló.tteria,. ricica d-i pre-mi, che sará o-rganizzEita per la circo,stam-za. Sono in proigiram-ma ino’-tre pr-o-ieeioní di fi-'m do-cumen-tari della filatelia-. A.niche ai non fiiilate-lici, visi-ta-rido' lá mo-sstra, poltra eisiseire utile Incon-tra-rsi con i valori- -ed-uca-tivi della filatelia. mé'< W .. rAi: a - - - ' ..JHL S;?a • .íta y.- m m wm ABITAZIONI, DOVE STA BA «CASSA DEI, MEZZOGIORNO mobil-itail-i in-ge.niti forze, tiravc-lgono le di-fase di Cli-ssa e ne ar-dono la Eóic-c-a. Pit-t-ro di Lupoglavo cá-de alia ,leis-t-.a, di un manipolo idi di-sipe'ra.ti, i vinioitor-i si gibba-n-do-nanq a)Ía. r,a-pina. Ma' di-etro le lor-o file, í-super-sfiti .Uis-ccicohi. p^endp^ó"ía . v.ia, de,¡.. nord; - .! ... Co-ntro . le ..fuma/te della. ci-bí-aitleUa., vioiatg, si leyaino le grilla, iri.'iñfafi degli■■ Oétomani. E^sj credbna.di a-. verla fal'.-ta fin'i'.a can i. rilfelli. E non sanno che la lo-tta, é.ap.pciia al-l’ini-zio. , .... Ci é ,del tutto inait'fereflté .se íia l'uno- o rál-tro -a -pagare la palla c-he ca-ccio n-el fiaruco d’un va-s-céU lo curco — ..soleva diré capit-ari V-lad-ko, che fu par lu-nghi and,i l’añima del -mevimento uiscocco. Ed, i-ri questo caso, a pagare ei-ano gli A-u-s'-tria-ci. Snid-ati dai loro’primi.-foritüi-zi, g.li u.r,mini di Krius-ic piemíba-no sulla, Mordacica. Deíl’aspro, perico-loso ca-nale fan-no la loro Tor-tuga. Eld i! cecatpitamio» auis.triac.o di Segna. se li vede- espitare' i-n casa, decís i a ri-. manervi. Ben pr-eis-t-o Isd gi-ung-e ,ad un aocondo: l’AuBfri-a pone incite maní degli U-s-cac-chi la sip-ada de-'il-a s-ua pol'ilt-ica adri&tica, gi-u'n-ge ád armar--1-i e a- sowefizio-narl:. Ed as,si ía ser-1 viran,ho ifeidelmenite, inaugurando 1-a piü temerania e -sipetta-colOB-a- guerra di corsa c-he TÁ-dria-tieo ricc-rdí. Tro-pipo fe-delment-e, anzi, che quando la corté di Graz Vorrá ferma-re la isipada- uiscocica per lase i-ai liberó . cam-po' -ai senis-ali de-l-l’-a-lta po-lit'iica, la sola--clisa le rima-rrá nel pugno. I T-urchi, ibaitit-u-íii' e 'beffait’i in ce:n-to sióo-rrefi-e, de-c,iido.no di farla finita con -gli U-s-eo-ochi. I loro reiparti piü fe.roci e decisl, i rió,tí «Marte-lcnsi» -venigono cen-to .volite mo-oáli-taiti e cento baitt-uiti. Alfihe, la Gran Porta' si vüXgie a Venezi'á. Neippure al pa-siso cu'minante del-la mar-ci-a itiurca, quanid-o, nel 1453, Macimetto II. -cingeva yd’aissied'io Cos- antinopaü. la Serenissima s’e-ra moeisa in a-iu-to agli e-s-arci-tl cri-stia-ni, Itr-oippo, oc-cupata a conisolida-re 1-e sue pos-iz-io-ni aid o.ccildenite. E’ s’crai poi- rasiseg-natia, nel 1479, a perdere le Sporadi, Nsgropod’te, Lem-no, Argo, Croia e S-ciuitciri, so-tto-mettendes-i perisino al tributo .impostóle d.a.gli O-sima.ni, pur di esisgre. to-lleirata siul-le vie deH’Adri'a-ti-có. E quain-do, oibb.liigata a-' scend-ere,. in campo v-ennt’ian-mi dopo, fiu -bat-tüta, -un merioanjte, Andrea G’riítí, í-u chiamato a íirmar-e la pace exl a riba-diré al Leio-ne A-1 ato il rucio di gendarme del m-are .di -cui un tempo' era s ignore inicontr-a-staito. Nel 1557, il «gener.ale di mare» Ai-moró Tiepolo parte dunque con-. tro i -corsari de-Ma Morlacca. I ri-su'lita¡ti.,dél!-a ,sua spedi-zioine non -deb--bono e,s-sfere -pero tre-ppo áb-ddiSfa-, c-e-nti-, ,s-e un a-nno d-oipo é s-o-ritiiiuito ., da Alviise B-a-llbi. Má anche co-sl-ui j dura poico in oarica* peí 159¿. ri-tor-na-di scena i-1 Tiepolo. uf-ficia-l,mente no-minato «P-rc-vvedi-to-re -co-nitra- - U-' ■ s-coachi» e, pnec-ocu-pato -di np-n vedar sm-inui-ta la -sua’íe-ma,--arca Carlop-ago, devasta caise-e- «E-mpi, Jmpicca tiutti i .suippeitai. favoreggia-., toi-i degli Uisc-o-ocihi e peiss-a- a., Ve--prin-a-z, consolidando la .sua glonap con la ri-peti.z-ione d-ei|| s-udidetii;' gesta. A1 ' v' Ma non ris-sce a co-nvinge-re i Tur-chi, i quali, gi-uistamemite l-i-gi al proverbio del «chi fá da sé», armano 40 mila uomini e li concentran o in Crcaizia .so.t-to il comando de-tra-viven-turieiro it-al-iano Hassan Pasciá, Con la c-o-nSe-gna -d’i-mpadronirsi ad o-grii costo' di Se.gna. Ancora unía volita, pero, reate non '•entra ^ n-e-i coniti: -c,a'r¡n-i:aííni, tatri.anb e croe,ti dimos'ir.smo Ja loro...simpa-' tía verso i pa-droní -t-urchi e- .vene-zianii aicccirrerudo- in «ñatea al fi-anco degli Uisico-cchi: ed il 23 giugno 1599, un pu-gno di soa-mi-ciati male ar-ma-ti e -pe-ggio montati, affro-nita. gli Otto-mani'. sul fi-urne K-ulpa. I 40 mila venigono balrtiu'-i e ¡dii-speiisi. e lo st.es-s-o Ha-sis-an- paas-a a goderé il . pa-rád-i-so del ¡Prafe;ta m,entrie aerea di.! -squiaigli.a-nSel-a senz-a itr-o-ppo dar, nel-ró-ocihlo ai sumi s-e-gu-aci. ,, La- -fo-lig-ore -uisc-o-cica s’espand-e: - al. • cc-mando -di B-er-t¡ucici, Cav-ali-e.re di . Redi e ve-rilt-uriiero s-peri-colato, ircor-saió piomlba-no a Clis-sa e ne colgono il fcuite s-giu,amito. I Turchi-. li a-sse- • dia-no, m-a messiággeri-Iniseaochi;. vo- ■ la-no dal voivod-a aroaito . Giorgio Lenk-oivic, che raecoigli-e in-gra-n fret-ta un porp-O' di carnioili-ni #: cari-n--z-ia-ni, coirreinido- in- aiiuito a,k--c-címp-a- 1 gno iítialii-aino-. ■ v. - ■ Vien-eizi-ai,' pero, interpone'':d'i''''hü’a-vo i suoi biuoñi ufflci. irifor¡rh:áriSó i Turehi della sped-izíoiné, e próvo- ’ cando- la disfatlt-a. della compagine crisíiana. Nemmeno que-sto, t-utia-via, serve a saf-focare la résist-e-nza ' uisicoc-oá. E nierome-no la suceessiva spedie-i-one puni-tilva del «genérale di mare» Giov-anni Bembo, il quale inizia l’initerminabile-serie dei bloc c-hi (di cui ancora, par.'-e.re-mo) piuz-za.ndo la sua squ-3-di-a davanti lé porti di Fi-ume, Buccari e Trust?. In cambio, gli U-sco-cch-i E-'.'accano Ro.vjgno e Vegl-ia. saicch-siggi'a.ndo ur.'dici ricche ni?,vi cid anni'en.ta.ndo una compagnia (ti mareen-:iri a. ,-a<-nesi al so’do dei Dogi. S.chiu.'.mame. il Bemiba-si lianciasul-l'indife.sa Ncvi dei con- i di Fran-copa-n,? (no-loriarne.nte s-olidali con g.li Usco-cchi) e la rade al- suplo, o Sta per anidárseme, quareJo-oppr:en-de cihe la squsd-ra co-risara. di- riitor-no da una punta-ta in térra nemi-.aa, a-tíraccherá proprio a Nov.i. II generala ven,?.to lia in mano la Vitan- . Ha decisiva: awei ií.i gii ami-ci -Ot-tom-a.ni perché prendano gli Usicocr-chi da Ierra, eg-l-i ti lasciaufir-órare: in porto e- li blocca -dal..mar?,. •- La pa-rfi-ta pare peis'a per i g-ué)'-'' riglie.vi. Ma n-u-OVamcrcfe. la lóTo^te-' ' msraria aü-dacia cipét-a' il iriiriSí-'b'V): durarle la notté. oni--?c:--r-’ó’at \iio? ’• violenta te-mpesta. Se ‘ecéü.t'o córi-sari e set tanta a abban dón ano le su fragili g'usici tir-'a le umiitá Veniezia-n-e, ilm-barccizi-Oini u-sc-ci -saralbsiriidano ,s-ul comtro le igal-cre a cc.-n-oiu.dcre q" coronare renneisi-ma' belfa! FURIO SPADA (r-egu-e al proas limo, numeró) r:-hi'b’jr:;0ri h d ' ochi n-i.'.i e r. .:;’ia'hd) ira le m ina.cciose men,tre 1 e grandi ccobe, di;s ancéifa-e, mare, ,-ç :-i -tn-baho LA SETTI SPORTIVA CAMPIONATO CALCISTICO DELLA SLOVENIA LA QUARTA GIORNATA DEL CAMPIONATO CALCISTICO DELLA SOTTOLEGA Jadran-Umago 3-4 (2-3) Meritata affermazione in trasferta Jadran: Gregorič, BoJcJc, Obad, Bertok, Vafcavec, Tosean, Gregorič IX, Bertok II, Gregorič III, Klinec, Prašnikar. Umajgo: Zjugnac, 'LenlafidUiZizi I, Lehardtuzzi IIr Bose, Bernič, La-isehizza, Zacdhigna, Varano, Lensr-duzzi III, Smilovič, Petrovič. Arbid.ro: Platno. Ambeldne le squadre scer.idono in campo con formazioni men:: mat e per la manicanza di ititolari e dan-no subiito rimpresslone che la partita non corxiisrpondera all’aittesa del it if osi. NessunO' dei isoistituti pero ha sfi-gurato ed il giclco e sitato .ug.ual-menite velofce e xedditizio, Nolno-isitante cid, n!e,i due oompiliessi si risentiva la mancanza degli elementi capaici di amalgamare le squadre, qiuali: Giraldi peir 1,’Uimaigo e Rajko per lo Jaldran. La squadra piu deciisa, l’Umago, ha vinio. Fonse un paraggio sareib-be Stato piu equo, ma I raigazzi di Obad non hanno isaputo siruttare le occaisioni da reite, injtieissiufte da Gregorič, specie nel II. tempo. L’Umago, squadra com .magigiore esperinza,' ha saputo vinicere e di-feradere con cnore la vittoria. Pec-ca'to ohe il icompilieisiso lumagresie non; aibfaia uin'edu!naizio.nie isipomUtva quale dr-v.recbe avers un cost vecchk> so-daSzio. Trpippe oisiserivaaion'i all’ax-bitro, broppe proteste e qiuesite cose influ,isnxmo sul giudizio; che ,si la de,i gloicatori. Sono pecahe che co-ctana punj(zj.o.nii e Tesputeone di Petrovič Giovanni, .reo di Scoirreitezze verso l’arb'i'iiro, e la prova. Diamo aliouni spuniti di cronaca. A1 7’, su azione di cor.tropiede, Lenardiuzzi Vittoirio- iseigna la prirna trete deH’Umaigo. Al 9’, lo Jadran pareggia con Gregorič III. Al 14’, Smilcvič seg.na, istu passaggio di Le-narduzzi e porta in vantaggjo la propria squadra. Al 18’, le reti del-I’Umago .sono tre per merito .di Le-naduzzi III. Gregorič II, al 22’, raic-ccmcia 3,e ddstanize e cost si. chiude il prirno tempo.. .Neila .ripresa, llUrna-goai sivrviantsig'gia anlcora al 5’ con Smilovič. Al 20’, lo, Jadran fruisce di un rigore, che pero Gregorič II s preč a malamente. Al ,26’, egli si fa perdonare il penaliity imanlcato, segnando una bellissima rete ango-lata. Al 30’, la traver.sa si sostibuisce al portiere umSgbese e salva la squadra c,spite da ¡un paireggio. IPRÚNOSTICI per sSomeniee Il confronto tira il Pirano e TO-dred a S,Lucia 'costituiace il pazzo farte, délia V gicrnata di anidaita de.l eampionato calcistico délia sotte,le ga di Capcldfejria. Le due squa-dre si batiterartno ai leriri oo.rti e, con ogni probabilité, la vinicante si insedierà aúlla seconda poltrona délia classifie,a, immediahatnente a riidioisaoi a'Il’Aurcra. iL’Odred è una squadra inolto pericolosa se moni si lascia vincere dal nervosismo,, pirática streUaimenite il sistema e fa lleva sul qualdrilatero: Dodič, Milojkovič, Baškovič e Kairaimihi, che, inigxanaito, è inisuperahile. Paunovič Rnstovitč e Ko,mj,aik soma le tre ipumte di diamante dell’attacco, pen,etra,niti, e cihe isitianigano ida qg,ni distanza. L’estirema diiíeisa Inve'çe è quelila che idà i maiggiori -giratta-capi per la poea giairanzia, dei rterizi-ni. Ne consegiU'e che il Pirano, se v.oi-rà iguiaid'aignare i due punti dellia posta :in ipaiio, dovirà basare il sua gioco mille estreme e is'uigli iimprov-visi rovesiclamenltii di fronte con lunghi irilanci al oenltro-avaniti. •A Capodiisitria l’Aiuiroira in,contrera il Jaldran, Disco rossa-per la glova-ne e v0l.0ne.r03a squAdra di Dekani, poiebè i capcidiiistiriiani, con la for-maziane attuale, isomo, in sitaito, di grazia e ben idiifficilimemte qualche altr.a ¡squadra délia zona patrà ferma ri L Il Saline, in taafeirta ad Umago, dovrà pur eisso chinare il capo, es-sen!do il fatto.re campo e 1a, levatu-r» becniicia siupeiricire degli avve.rsari gli elementi deciisiivi. Bella gara si avirà centaimente ira l’isola ed il Verteneglia. Dal confronto dovran-no quasi ¡ce'rtameinte «seine Vincenti i Tacali, pero i ragazzi ¡di Smilovič sono deciisi a rend er la vita dura prima di oedere. Alt.ro incont.ro intéressante quello fra il Bule eid il. Prqlet©r, del quale ci è in.ipcssiiibile Jnpnosticare il vin-peoiti'ei. Alla imiagigio.r itecutoai idieiglii; o-epiti, si oppone il fatto.re campo dei ideali, qiuinidï .resta da attendere la concliusicine dei 90’ di gioco, e si av.rà il vincitare. Tra Cittanova e Momiano, la. Vincente dovrefolbe esisera la prima, che isi dove assoluitamente rifare do-po laser,ie du risultati . negativi, i P P0LETER: Jalkovinec, Turčino-vič. Jazbec. Bertok, Milanovič, Križe, Kuzmajiiovič, Ledanac, Veselili, Petrovič, Klasinc. MOMIANO : Sadič, Amdreasič I, An-dreasie II, Borin, Gianolla I, Giarnd-ia III, Selim, Jelinič, Gianolla II, Giurgevič, Marin. ARBITRO: Lonzar di Capodistria. IH una parlita finiita con il risul-taito rocannboi-eseo/di 11 reti con,tro una, non č difficiile formulare il com-mento, che in paule pero tralasciere-mo, dato che i nostri lettori appren-deranno come č stata comdiatta. Il Momiano. pur pcesisidendo una compagine piena di volonitá e lirio, n-elPin-Kieme č di almeno una classe infe-riore alia ma.ggior parte delle squadre jiartecipanti al n ostro cam,pioina-to di Sottolcga e perc-ió i risultati negativi elle domenicalmente deve subiré non sorprondono piü. Chi in.vene ha meravigliato in campo e stalo Tattace.o de,l Partizan, ben conosciuito per la sua pii.grizia in falto di segnature, il quale ieri ha sa-]iutn segnarne quasi una dozzina, la-soiando poro neirosservalore il dub-hio sil nuesta effieicmza. Di gioco se ne č visto, nía ai momento di cun-cludere manca alia squadra lócale sempre quclla decisione, che anche ieri, malgrado la scoi-pacciata >di reti, non si e vista. Su questo argomenito ritorneremo una prostima volta, quando il Partizan si trovera di fronte a squadre piu quoitaite del Momiano. Per la cronaca, diremo che gia al 3’ il centroa.ttacco Veselin segnava la prima rete. Un minuto piu tardi, in un’azione di 00111 tro piede, tirava sen-za p,re,tese il eentroattaeco del Momiano, Dianolla. Un pallome senza prvte.se, il quale, fra lo stuipore generale, -gu.-ciava dalle mani al portiere e finiva in rete. 11 Proleter rl-tornaiva airahhordaggio ed al 15’ Klasinc, su azione personale, segnava la scconda rete. Al 27’ era Ledjanac che portava a tre le retd per il Proleter Nessuna novita sine alia fine del pri-mo tempo. Neila ripresa, la vendemmia. Ail 8’ era Petrovič ehe segnava di testa. ®u allungo di Kuizmanovie. Due -minuti piii tardi Klasinc, con un tiro carico di effetto, segnava diireittamemite su calcio d’angolo. Al 20’ Bertok, «1 azione .personale, insaccava irresisti-biilmente. Le reti si snsseguivano come oilTegde mature. Era Lerljanac al 26 ehe aumentava il vairtaggio. Tuitti del Proleter si postavano all’attacco, tanto rhe il torzino Tureinovič, con un bolide, da una venlina di metri, riuseiva a segnare la oittava rete. La mezz’ala Petrovič insaccava due volte al 39, ed al 41’. Ad unto minuto da.lla fine, segnava I’ulitima rote il eesitro-attacoo Veselin. SP I RISULTATI Unie Pir ano 0:5 Oilred Isola 1:1 Verteneglio Aurora 0:4 Proleter Momiano 11:1 Saline - Cittanova 2:0 Jadra-n Umago 3:4 LA CLASSIFICA Aurora 8. Pirano- Umago e Od-red 6. Jadran 4, Saline, Proleter. Isola 3, Momiano 2, Verteneglio 1. Cittanova e Buie 0. LE PARTITE DI DOMENICA Doroeiniica pro^sima le partite di. campioimaito del!^ satlolega ' ca.lci.sti-ca di iCaipodiisitiria avrann:> inizio aile oxe 14. Piresentiaimo di seguito il proigramima ed i nomi dei delegati di senvizio: Isola — Verte-neiglio: Carlo De-grassi Pirana — Odred: Albert Škerjanc Biuiie— Proleter: Mario Barak Cittanova — Momiano,; Gigante Umago — Saline: Živec Žarko Aurora :— Jadran: Prijon Slavko. ODRED - ISOLA M Divisione delia posta ¡n quel di Umago ISOLA: Riissii#nan I, Bemvenuiti, D agir i, Beipasc, Songo, VasooMo, Fcl-lug-a, Boilioigna, De lise, Dqpasc, Rus-signan II. ODRED: Pavlovič, Miloševič, Golubovič, Doidig, Tešovič, Miilojkoivič, Hornjaik, Boškovič, Knstovič, Kara-nikič, Paunovič. ARBITRO: Suplina. NOTE: Spettatori cinca 1.500. Terreno buonissimio. Calei d’angoilo 7 a favore delFOdred e 4 per Pisóla. MARCATORI: Karamiikič al 9’ del I tempo e Depase al 17’ del II tempo. E’ stata una partida eletlrizzante quella vista ieri sul verde prato di Urna go, veloee, eavallerosca intes-suta di azioni ben combinate, specie per mérito degli azzurri di Tešovič, ché solo alia .mamfenza di tiro finale devonu un pareggio che poteva essere un vittoria. I rossi isolani hanno brillato par-ticolairmente in difesa, pur non di-fettando di velooi diisoese, ehe met- PSRANO - BUIE 5-0 (1-0) Stremati i locali crollano neila ripresa Ernestini il miglior uomo in campo VALANGA Dl ČETI ALLO STADiO Dl CAPODISTRIA PROLETER • MOMIAMO11- VolonterOsi, ma privi d’esperienza gli ospiti ¡PIRANO: Bartole, Rosso, Contento, Ernestini, Dudiine, Bonifacio, Da-pretto, Segala, Santomarco, Rosso, Muii esan. BUIE: Caseler, Pavlov, Botrtolin, Bulian, Vukovič, Bometti, Cimador, , Vascoitto, Vidal, Duimič, Mitrovič. ARBITRO: Amodeo. Facile vittoria del Pirano in, quel di Buie, su una squadra sfasata e máncate di preparazione técnica, con le idee annehbiate, come si presen-ta.va ieri Tundici del Buie. Le cinque reti soino il fruitto di una supeirioritá técnica e territoriale durata per la maggior parte dei due temipii. Il qua-drilatero ni ran ese, formato da: Ernestini, Bonifacio, Segala e Razza, ha funzionato a dovere e, con le sne azioni ad intreocio, ha scombnssola-to letteralmen.te la difesa búlese, mella quale il solo Pavlov ha saputo te-ncrc il sum posto. L’attacco piranese ha pratiicato nel-la ripresa un gioeo accademico da mandare in visibdilio il foilto pubhli-ro huiese. Daprettb, in gran forma, č stalo il migiliore di questo reparto. Per il suo gioico cositruittivo, Ernestini, si e rivelato ieri il miglior atleta in campo. Gioivane com’é. con il toc-co di nailla e il senso della posizione che possiede, egjli potra far molta strada. Del Buie abibiamo potiito valutarc ■riu-lameute solo 3 clementii, e cioé Pavlov. Mitrovič e Bulian, che hanno fallo quanto pntevano. Gli altri sono riimasti ne.1 ¡gnigiiore: passaiggi a vanvera, calci alia palla a chi tira piii fuori, c cosí. via. Questo il qua-dro nreisrntato ieri dalTuindiici Buie-se. Procedeindo di quesllo passo, la squadra s.i trovera ben presto in fondo alia classifica, se i dirigenti non p.rendeiraiMio a tempo i dovuti prov-vedimenti. La cronaca e la seguente. Al via, sfuiriata imiziale del Buie che, per poco, non pervicue al eue-cesso con Mitrovič. Rispondono -i pi-ranesi, ma la traversa respinge un tiro violento di Muiesam al 10’. Gli attaoehi piraneei vcngo.no con-dotiti a ritmo sempre piü rápido. II Bri'e cerca di eom'traipporre alia mag-aiiOr técnica degli avversari, una difesa di-ncraía, riu-ce.nun a rimanere con la rete ¡uviolata sióp al 40’. ma Daprcitil-o, con un’azione personale a 3’ dalla fine della prima fase di gioco, fa crollare le speranze dei lo cali. Neila ripresa, i buiesi riisentono delTaradatura coste mita del gioeo pra-ticato nci primi 43’ e gradualmente eeidiono, rinserramdosi, poco a poco, nella prcipiria arca. Giá al 3’, il Pirano passa nuevamente in vantaggio con Santomarco, il quale sfuigge alia morsa di due lerzini e segna da dislanza rav.viei.nata. Al 12’, Segala sc-gna la piii bella rete dell’inoontro, girando di testa al volo, eoin un tinf- 1 RISULTATI Bologna 'Gamo '1:0 ¡Fiorcnitina Pro Patria 2 :2 Inter Trichina 1:0 Lazio Roma 1:0 Napoli — Milan 4:2 Juventus — Novara 6:0 Palermo —- Udinese 3:2 Sampdoria - Spa.l 2:2 Atalanta — Torino 3:2 LA CLASSIFICA Internaziohale punti 16, Juventus ¡3. Roma IT, Lazip 12, Milan e Jloloigna 11, Florentina e Napotli 30, A talan! ii 9, Udinese. e. Pro Pa- Iri.i íi, Torino 7, Spal e Palermo 6, Como, Triestina, Novara, Sam|p-doria 3. de attáeco cd altrett auto grande* Jop-p um. amfore di duc bcllissime reti ■ eollaborcMore urile riinanenti. Nord- lu.I ha Milán. cite reli per il La nona giornata del camjuionato italiano se ó stata fatale alle due T¡ arpiranli al tittílo, Milan e Roma, bu roníc.rmato pero Tottiimo di'.ío di forma dei hiianeo-neri juven-tini, i quali, da un po di tempo in qua. noil hiconlr.ano avversari che lii possauo impegnare seriamente. II Mikan r cailuito a Napoli, ehe lu finalmente ri tróvalo il suo graii- La Roma ha dovelo cederé la posla ai rivali eittaidini della Lazló, i quali, rinsciti ad anidare in vantaig- . gio nel primo tempo cora una rete segmata di testa da Bettolini, sono riuseSIi a conteneré la presione dolía Rema nella ripresa el a ¡portare cosí in porto la del resto maritata vit-toria. I. Internázionaile ha neltamente do-mínalo peil primo teimipo deH’iriéon-Iro ¡che Toipipoiñava 'alia TrieciHlná, se-gnanido una rete al 44’ su puniziome. La palla pervKniva a Skoglund che tirava in rete. Equilíbrala la rip.resa, senza attaech; pericoloisi da parte ros-■|¡ alaba ni a! a. data la prontezza della dife ja neo-azzurra. La s.qutdra di Piola si è difesa piü sininananiente di quaralo lo indiebi il pifiirloggio e mai è stata alla mereč dei eampioini ju ven lin i i ouali se-praavano quatltro re ti nr.il pricno tempo e du ' nella iriti.rčsa. Sleci.■flori dolía giornata: Vlivalo con Ire e John lf.idse.n con due reti. La Fi¡orentibia, dopo essere stata in vaintaggio di due reti, segnaite rispel-tivamemie. da Ekner, su rigore al 9’ del primo tempo e da Be.It.randi al 3’ della ripresa, si é vista daipipnima di-mezzare le dislianze al 20’ con una rete di Travia e raggimngerc al 33’ da nina rete di Cieearelli. ¡Niulla da fare per il Como a Bo-logna il quale é passato pero sol-tanto grazie ad un rete di Carsia nel primo tempo. II portiere roonaaeo lia sventato tutti i tiri direitti nella pro-pria rete ed e staito il vero prota-goajeita deH’inicontro. L’Udiriese é caduta malamente in un liniccmitro che poteva anche pareig-■riare a Palermo. Comunque la vilito-ria e sérvita a tranquilizzare, alme-n» per il momento, i tifosi del Paléenlo, che ha ceduto ad altri il poco onorevole fanalino di coda. La sorpresa maggiore della gioirna-í a e ■ quindii gmnta da Torino, dove 1 Atalanta é riusoita a batiere i ara-nata con il mínimo dei risultati. Semipre malo in eareggiata la San’ipldor.ia, che non é riuseita ad andaré nitro il pa.reggiio nelTineontrn easalin.go, che la opjumcva ai ferrares! della Spal. fo a pesce un cross di Bonifacio. La superioiritá pdranese si comere-tizza poi con alt n' due reti. Una di Miiiesian al 28’ e nuovamemte di San-tomareo al 38’. Saline-Cittanova 2-0 Saline: Giregoirič, Bet.ronio, Pie-ruzzi, Giraldi II,Salivestrini, Petino-nio II, Gir-aiMi I, Diraigi, Žaro, Gio,r-gini. Cititanova: Rosisi, Scropetta, Zulič, TJrbaiz, Sain, Payat, Radisloivič, Po-eeooo, Radin, Viisenitin, Scropetta II. -Arbitre: Jainowski. Il Saline ha pielgato II Cittanova con un.' iriBiuiWato convincemte, cioè psiir due reti a zeiro, iche aivrebbe po-tuto e s s are magigiore se Petronio non avesse calčiato fuori un rigore. La squadra locale, rionovata con elementi gioyani, ha praticafo un aiooo. ropria 'Suiperu*orita técnica e tenerla qnasii costantemenite ad un notevole livelllo. La parfcita e tutta qui, e la victoria é stata deii miigliori. L’inizio prende un ritmo spetta-eolare, ehe promeitite bone. Si 9ussé-gnono da ambo le partí azioni com-menlate favorevoilmente dal puibbilioo. Foi ial 4’ Siaiin si branda, a portiere battuto, una stupenda occasione per segnare. Costemaziione fra i propri tifosi. La miañe alta o ocasione porta jella ail Vertenegilio. I repartí rossi ad un tratito appaiono seombinati e non si ritrovanio piü. Gli uomini a-vañzáti si abbandonano al gioco individuale, vollonteroso ma inconelu-dente. La difesa e rappresentata sollo dal bravo Bernardis. Come naturale, il gioico si fa faliloso e da occasione ad alcuni piiocoli inoidenti sempre poco edificantii. In questo quiadro della partita si Lnserisee,, al 26’, il primo goal per 1’Aurora, che sara 1’inizio della sempre piü ohiar.a affermazione técnica dei celesti. Schi a von calda forte e il pallone, rlmbalizato all’inorocio dei pali, viene reaJ'izzato di testa da Norbedo. Nel secondo tempo, il Verteneglio é subi/to impegnato sotto porta. La minaeda e allo-ntanata, ma poco dopo, all 6’, si delinea miovamente. Zet-to riesce ad impiadronirsi della palla e a calciare. Il portiere se la laisoia «if'iiiggiire, essa hatte sulla parte inferiore idella traversa e per via del giro si insacca. Su comer, battuto da Sabadin, No-rbedo realizza al 12’ il terzo goal per 1’Aurora. E infine Fa vento al 37’ baitte il poritiere sul lempo, portando a. quattro goal il bottino della prepria squadra. NON POCHE LE SORPRESE NELL' 8 GIORNATA DEL CAMPIONATO JÜGOSLAVO Sconlille imprevisle ¿ella DINAMO e STELLA 1SSÀ Il Partizan continua la propria marcia CICLISMO A FAUSTO COPPI il Giro del Meridione Si é concteo ieri a Palerimo il I Gra/a .premio ciclistico del Mediterráneo, id'teiputatoisi ¡dal 8 al 16 ncivemtbxe sulle stírade dal meridio-ne iuliano. II campiohiissimo Fausto Coptpi, assiouranidoisi la maglia rasa con la vittoria dalla prima tappa, é riuscilto idiifanidarsi ida itChbti gli attaicchi e ad auimon'tare isenisiilbil'mnite il pro>-prio yaintaiggio, vinicendo alia fine con netto d'ilsthcco. L’ulijiimia tiaippa, icoinc.l)uisiaisl ie.r-i a Palermo, ha ajvuto lo lates,so svol-gimenita di itu'We le taippe fiinaili di ogrri igiro. E’ stata di itraisfeHime-nto e idi feista^per ¡i miigliori piroitag¡on¡i.sti e .si é ■coin'cliu.sa ceini un vpilatane f.irtale, al iquale hanno pantecipaito Tutht.i i riimosti in ¡gara. La vitTiou-iiia é arrisa a Giovanni-no Coiri.ijeri, ¡dalla Bartaili, il quale é stiaita favo,rito nella volata dad oompaigno di ¡squaldira Bresci. Al secondo ipr.itCo ¡si é piiaSiziato, iMa-,gni, inldi .M.a.gigiini, Cqppi, Bo'befc, Milalno, B.airtalii ¡e tutíti gli ailtiri, che hiEinna ¡iimpiegafo a percoirrere i 241 km iin o,re 8 9T1”. Classifica generale: 1),Fausto Cop-¡pi in 48 are 34’07”; 2>Ma¡g.ni Fi.-;-rentzo a 6’32”; 3)MmandS a 9’32”; 4)Caasr«a a, 10’26”; 5J,B¡oibet a 10*40”. Injdi Ast.ua, Fornara, Volpi Salim-be'ni e Bartali. I RISULTATI Sarajevo — Dinamo Partizan —• Velež Zagreb — Stella Rossa Lokomotiva — Ha jidiuk Vojvodina — Vardar BSK — Spartak LA GLASSIFICA 2:0 4:1 1:0 4:4 1:0 4:3 P artizan 8 7 0 1 30:7 14 Hajduk 8 3 4 1 21:15 10 Spartak 3 4 2 2 14:12 10 BSK 8 3 3 2 13:15 9 Stella R. 8 3 2 3 11:12 8 Zagreb 8 3 2 3 7:7 8 Vojivoidina 8 3 2 3 14:17 8 Dinamio 8 2 3 3 10:9 - Vardar 8 2 3 3 14:20 7 Sarajevo 8 3 I 4 16:16 7' Lokomotiva 8 I 3 4 12:20 5 Velež 8 1 1 6 7:18 3 Multo volite ahhiamo acceranato su queate e.oloime al faitto che le lung'he eil imipeignative itrasfer.te, effettuate spesso dalle miigliori squadre jugo-slave per miiEurarsi con le piü note squadre europee, influiscono flegati-viimenite sul ren'diimenito dei gioeatori neil eampionato, perché sottoipooti a sforizo tnoipno eontiiiniuo. Questi no-Ptri riliovi vengono confermati nao-yaiiB/einiIe dai risultati, che le compagina della Dinamo e Stclla Rossa,-re-duci dalla Francia e Germania Occii-dcratale, hanno conceguiito nelle pa.r-tite di campioinaito dispútate ieri. La Dina,mo si é portata a Sarajevo, dove era sempre riuÉtáta a spura-tarla snflla modesta compagine lotéale. Ieri invece, alia sua quarta par-tl'ta in otilo giomi, i,l risultato é sta-to negativo. Due reti, una per tempo, sono »late segnate dai bravi .gio-catori del Sarajevo, che hanno cosi dimostrato come per viincere un’in-contro, oltre alia técnica, é necessa-río possedere puré un notevole margine di energie.. Idem con la Stella Rosta,' scnn.fiitita dal modesto Zagreb a Zagabria causa la stanehezza dei ¡iropri giocatori. Queste sconfitte, oltre danncggiaro noitevolmente le. due no¡le compagirai nella classifica del eampionato (nella quale sono orinal ¡tagliaite fuori dalla lotta per lo seudetto) influiranno cer-tamirrate anche sulla loro fama sia in ámbito nanionaile che internazioTiaile. Meglio se Te eaviita il Partizain, mire luí eterno viaggialorc. perché ha incurailrato sul campo amico i I latí afilio di coda Vele//, rimaudato a casa con quattro reti nel sacro. Emnzionante é stato Tineontro di Zagabria lira la lócale Lokomoliva e l’Hajiduik. Le squadre 11 au no tontaito viceniicvolmenlc -li superard, ma alla fine, hanno dovuto accontentar-i di un’equo risulUlto di parità. al-, quanto imsolito per il punteggio croè 4:4, in parlite di eampionato. Grazie al punticino ooinquistato a Zagabria ed alla scomfrtta délia squadra riivelazione di queisito eampionato, lu Spar.tak, 1 a son ad ra sipalatina si é in-sediaita al second.) posto nella classifie a generale. Sorprendenite il risulita'to di Skoip-Ije, dove il locale Vardar è staito .-c on lit! o dalla Voijvodiina p.er una veto segna ta nel priimo tempo, rete clic i local L nom sono stati in grado di paireiggiare, malgrado l’arrcmbaggio poirtaito alla porta dclla Vojivodiina ipér quasi lutta la duraita dei seeon-do tempo. Irtaepeittalo anche il nisiultatio ¡di Beilgrado, dove lo Spantak ha cpno-sciuto la seconda scomfitta della sta-gione e la consciente perdita (Ici secondo postO in (‘¡¡i.s-'ilicH. La oltaiva giornata ha comunque servito al Parltizan per consolidare la posizione in classifica, ormai quasi inattaecabile con i quaititro pun.ti di vantaggio. ___■ ERRATA CORRIGE (La cusa edillirice eid .azienida libraría LI-PA Cncra, JlutOflisio cnmpetsn'.e deirAMAPJ, come erroneaimente ipuibibliicato), la qiuale ha fiornittte in ipreicedienlza uina prima lista d-ed giornali ¡estiari «he si passomo importare nella .zona B, avverte che, per ,iun errare di (trascnjzione, nello elenco; é .stato incluso «l’Oeiaterrei-chisehe Zeii'.unig» che eleve essere cancellalo. Diretlore responsabile CLEMENTE SABATI Stampato presso lo stabil, tipograf. «JADRAN» Capodistria Pubôlicazione autorizzata