L' ASSOCIAZIONE per un anno anticipati f. 4. Semestre e trimestrein proporzione. Si pubblica ogni sabato. I. ANNO. Sabato 17 Ottobre 1846. - M 68—G9. *■' ' ——— — ——— .1 — li Consigliere dell'i, r. Governo Veneto D. Bartolomeo Legai, dottore di S. Teologia, è stato nominato Vescovo di Trieste-Capodistrla. Dei Libri delle Notifiche in Istria. Invincibili ostacoli fanno diferire al prossimo numero la continuazione dell' articolo sul sistema ipotecario dell' Istria addetta alla confederazione, articolo il quale mostrerà quale indole abbiano le tavole ed i libri fondiari e civici che esistono in qualche provincia dell' impero austriaco. Per non interrompere 1' argomento si pubblicheranno in appendice all' articolo sulle notifiche dei Nri. 19-20 di questo foglio, due leggi venete, 1'una dell'8 gennaio 1713, la quale si dice non veduta, nell'articolo delle notifiche inserito nelli Nri. 64-65; l'altra del 17 giugno 1714 che regola il procedimento nelle inscrizioni che si riferiscono alla proprietà di beni fondi. Le quali due leggi se da noi non furono citate o prodotte, egli è perchè sono ben altro che rare, essendo state pubblicate colle stampe dal governo veneto, e ripetute anche in opera recente sul sistema ipotecario nel Regno Lombardo-Veneto. Le pubblichiamo perchè segnano con precisione il diritto che davano le notifiche, e l'indole di quei libri, tanto diversi dai tavolari austriaci. Rimettiamo all' indulgenza dei nostri lettori gli abbagli di stampa, inevitabili in foglio periodico; però dobbiamo far cenno di uno occorso appunto nel proclama della commissione provinciale di Capodistria inserito nei Nri. 19-20; imperciocché là dove sta scritto nelle firme dei commissari POLLINI, deve scriversi invece POLESINI, che è il marchese Benedetto dei Polesini, da Parenzo. « Rilevata dall' eccellentissimo Senato per giovevole e proficua la pratica istituita in esecuzione agli ordini Sindicali in taluna delle Camere della Terra-ferma di un libro delle Notificazioni, nel quale a norma di quello corre nella Dominante all' Offizio illustrissimo dell' Esaminador viene descritta qualunque Ipoteca e Contratto corso fra particolari, e restando incaricati con il Decreto 10 Agosto passato gì' illustrissimi ed eccellentissimi signori Revisori Regolatori dell' Entrade pubbliche in Zecca ad e-stenderne la pratica anco pelle rimanenti Camere della Terra-ferma, stabilindo quegli ordini e regole che credessero opportune per l'istituzione ed incamminamento del suddetto Libro; hanno in pontual obbedienza al sopraccennato Decreto terminato, e terminando comandalo: « Che in cadauna Camera della Terra-ferma, ove non corresse 1' ordine del suddetto Libro delle Notificazioni, abbia ad essere istituito un pubblico ed ostensibile libro cartato e bollato, con il suo Indice ed Alfabeto doppio, nel quale tutti li contraenti di qualunque stato e condizione, quali intendessero godere il benefizio di prelazione, siano obbligati notificare i contratti di qualsisia natura, e dipendenti così da scritture fatte da privati, come quelli che sono stabiliti con Istromenti pubblici in Atti di Notaio, qual Notificazione faccia effetto di prelazione a qualunque altro Atto non notificato benché fosse anteriore di tempo. « Le Notificazioni, che saranno annotate in questo libro dovranno essere sottoscritte dalla parte notificante, e non sapendo scrivere da due testimonii: il notificante non dovrà avere altro aggravio per detta Notificazione sia di qual somma esser si voglia, che soli soldi quattro correnti da essere contribuiti a quel Ministro, che sarà destinato, nè possi ricevere d' avvantaggio sotto qualunque immaginabile pretesto, in pena della privazione del carico, ed altre ad arbitrio della Giustizia, e ciò a norma di quello fu stabilito l'anno 1674 dagli eccell. signori Sindici Inquisitori in qualche Camera della Terra-ferma. « Avrà debito il Ministro stesso d' attrovarsi pronto in Camera in tutti li giorni non festivi per annotare quelle Notificazioni, delle quali fosse ricercato, ponendo di giorno in giorno così il nome del Notificante che del Notificato in Alfabeto, acciò restino sempre esposte all'occhio e del Principe e de' Particolari le dette Notificazioni. « Dovrà pure l'accennato Ministro soccombere a tutte, e cadaune spese sì di libri che d' altro senz' alcun pubblico immaginabile aggravio, e la presente dovrà essere stampata e rimessa in ordine al sopraccennato Decreto 10 Agosto passato ai Rappresentanti della Terraferma per la esecuzione. Dato dal Magistrato suddetto li 8 Gennaro 1713. Parie per la notificazione dei contratti. « Con Terminazione del Magistrato eccellentissimo dei signori Revisori Regolatori dell' Entrade pubbliche in Zecca 8 gennaio prossimo passato, approvata dall' eccellentissimo Senato primo Febbraio susseguente, resta prescritto che a norma di quanto si pratica nella Serenissima Dominante all' Offizio Eccellentissimo dell' Esaminador, sia anco nelle Città della Terra-ferma istituito un Libro ed Offizio della Notificazione dei Contratti, nel quale venga descritto qualunque Ipoteca e Contratto corso tra particolari per 1' effetto, ed in conformità della stessa Termi- nazione, che fu pubblicata in questa Città per ordine di quell' Eccellentissimo Magistrato. E perchè fu provveduto con 1' accennato Decreto primo febbraio che tale impiego sia appoggiato a quel Nodaro, che sarà prescelto dal pubblico rappresentante, dal numero delli quattro da nominarsi dalli Consigli delle Città, riesce con Supplica questa Nostra nell' eccellentissimo pien Collegio, perchè degnasse la Serenità del Principe demandare l'Autorità d' essa elezione di Nodaro a questo Consiglio, ma dell' ordine però del Collegio dei signori Nodari Collegiati, e con Ducali 26 Febbraio prossimo passato è stata esaudita. « Ora dovendosi passare all' esecuzione dei Sovrani Decreti, dopo molle conferenze e discorsi avuti dai Nostri Deputati sopra l'importanza dell'aliare con li signori Conservatori delle Leggi è stato concluso di propellervi, e così: « L'anderà Parte: Che l'Uffizio suddetto della Notificazione resti appoggiato all' archivista dei Protocolli dei Nodari defunti presente, e clic sarà prò tempore, quale in ordine alle Leggi deve essere sempre eletto del corpo del Collegio suddetto dei Signori Nodari, e ciò con l'intera osservanza alli seguenti Capitoli. « 1. Sopra un libro di carta reale coperto di carton di carta-pecora dovrà il signor Cancelliere dell' Archivio suddetto registrare di giorno in giorno le Notificazioni, che gli saranno portate, il quale servirà di Giornale maestro, che sia accarlato e bollato col Sigillo della Città, con obbligo al medesimo di essere ogni mattina in giorao non festivo di precetto, un' ora dopo terza alla Cancelleria, ed ivi fermarsi sino a nona, come anco al dopo-pranzo alli Vespcri, e trattenersi lo spazio di due ore per ricevere le Notificazioni con la ricognizione dei soldi quattro già stabilita dalla Terminazione del Magistrato Eccellentissimo dei Revisori e Regolatori soprannominata, sia di che somma esser si voglia, da essere pagati li soldi quattro per cadauna Notificazione dal Notificante, in pena con-tralfando in alcuna parte della privazione della Carica, e maggiori ad arbitrio, come nell' accennata Terminazione approvata dall' Eccellentissimo Senato. « 2. Che debba portare in libro a parte li nomi e cognomi delli Notificanti, facendo li suoi Alfabeti doppi e Repertori, acciocché con facilità si possano ritrovare, e con ciò venire in lume chi abbia a godere il benefizio della prelazione, ed anzianità; quale per l'avvenire dovrà puntualmente osservarsi. Li libri quando siano ripieni sia tenuto il Cancelliere riponerli e custodirli in un armadio del detto Archivio a perpetua osservazione e memoria, coli' obbligo dell' intera riconsegna al successore. « 3. Che il medesimo Archivista sia tenuto soccombere a tutte e cadaune spese sì di libri, come (1' altro, senza alcun pubblico immaginabile aggravio. « 4. Quelli che intenderanno colle Notificazioni godere il benefìzio della prelazione, debbano presentare nelle mani del suddetto Cancelliere la Nota del Contrattò dipendente così da Scrittura privata, come stabilito da pubblico Istromento, con la dichiarazione succinta dello stesso, ed espressioni del giorno, mese ed anno, e nome del Notaro degli Atti pubblici, la qual Nota dovrà essere scritta dalla Parte notificante, se saprà scrivere, e non sapendo scrivere da altra persona in suo nome, senza la qual Nota s'intenda proibito al detto Cancelliere registrare alcuna Notificazione, in pena come di sopra. « 5. Che le Note sopraddette che saranno presentate dalli Notificanti siano dal suddetto Cancelliere poste in una filza, e custodite unitamente alli Libri ed Alfabeti. « 6. Che li Notari stipulando li Contratti siano tenuti dare avviso della presente deliberazione a tutti li Contraenti, col dichiarir loro la qualità del benefizio, che ricevere potranno, ed anco registrare detto avviso nel fine dell' Istromento, in pena, contraffacendo, di L. 50. applicate alla riparazione dei Palazzi. « 7. Che sia tenuto il detto Cancelliere far vedere il libro o libri delle Notificazioni cogli Alfabeti a chiunque li ricercasse, dovendo avere attenzione che non ven-gliino lacerate o alterate in conto alcuno le Scritture; restandogli assegnato soldi quattro per la relassazione di cadauna copia, con obbligo al medesimo di restar sottoposto al refacimento d' ogni danno, che per sua incuria dovesse risentire ogni interessato a causa dei mancamenti 0 errori che venissero commessi in tal funzione. « 8. Che 1' estesa delle Notificazioni sopra il libro sia dal medesimo fatta con 1' ordine tale di luogo che pareggi 1' ordine del tempo, in cui gli sono state date le Carte da notificarsi, non potendo lasciar vacui sopra detto libro, ma deve scrivere seguentemente di giorno in giorno, estendendo le Notificazioni senza intervalli di sorte alcuna, e col numero che anderà camminando per cadauna. « 9. Nella Notificazione di cadaun Contratto dovrà annotare il nome e cognome del Notificante, come pure il nome e cognome del debitore, aggiungendovi il quondam, e ìa dichiarazione insieme della somma del Contratto con l'ordine della formula che segue: « Il Sig.r N. « N. q.m N. notifica l'Istromento di livello, o altro con-« tratto seguito a debito del Sig.r N. N. quondam N.... 1 in atti di N. N. notaro de dì ec. per Capitale di Du-« cati.... Con tutte le dichiarazioni, patti, ed obblighi « come in quello, cui ec. » Se nella Carta di Scrittura o Istromento vi fossero più persone obbligate deve distintamente esprimerle, ed anco li pieggi, od altri, che avessero ratificato il Contratto, dovendo anco annotare al margine della Notificazione in libro il cognome dei debitori, che in essa saranno espressi, e che li Alfabeti siano corrispondenti al libro maestro con li nomi, cognomi, ed il quondam. i 10. Scritta che abbi il detto Cancelliere la Notificazione in libro in quella non possa più mettervi mano alterandola in alcuna parte benché minima, potendo perù essere regolate le Notificazioni o con la facitura d' altre nuove, o con una dichiarazione delle Parti posta al margine, e così anco con qualche atto di Giudice, restando in qualunque dei casi suddetti persa 1' anzianità, nè valga la Notificazione, per quello concerne la regolazione, se non dal giorno di detta regolazione. « 11. Sia tenuto scrivere le Notificazioni sopra le Scritture ed Istromenti, che gli saranno esibiti dalli Notificanti, esprimendo come segue, senza altra mercede: « Die____notìficatimi fuit in Offitio, ut in libro le- « sritur N........» con la sua sottoscrizione. Dovendo o 10 stesso numero esser posto alle Note, che gli saranno presentate, e poste in Filza, come al Capitolo 5.° « 12. Succedendo che qualche Notificante volesse notificare diversamente da quello parla la Scrittura, o I-stromento, coli' esprimer minor somma, non notificare contro pieggi ed altri debitori, non notificare per il prò ed altro, in tal caso l'Archivista dovrà estendere a piacimento del Notificante, ma in luogo de Notificatimi, fuit, sottoponevi alla Carta la Copia per extensum della Notificazione, con che resterà esente da qualunque obbligazione. « 13. La depennazione della Notificazione non potrà esser fatta col dar di tressa alla scritta Notificazione; ma per evitare le fraudi dovrà seguire con Nota al margine esprimendo: restar depennata per la tal e tal causa, e per il tal fondamento. Nel che dovrà il detto Cancelliere andar guardingo, mentre depennata che sia non potrà più rimettersi nell' essere e stato di prima, e fallando sarà tenuto all' emenda del danno, per il che dovrà ben osservare se chi intenderà rimoversi avrà sufficiente a-zione ed autorità, e se le carte saranno concludenti. i 14. Dovranno le Notificazioni essere scritte di proprio pugno dal Cancelliere e non d' altri. In caso poi di malattia od altro legittimo impedimento, a causa di che non potesse assistere alla Cancelleria, possono li Sig.' Deputati, che saranno prò tempore, sostituire altro soggetto idoneo a tale impiego durante l'impedimento. «15. La presente sia stampala, pubblicata, ed affissa in questa Città, come anco mandata a tal effetto alle Po-destarie e Vicariati del Distretto, ed a tutte le Ville soggette; dovendo aver principio la Prelazione ed Istituzione dell' Ufficio al primo di Luglio prossimo. E ciò con riserva di poter aggiungere altre provvisioni per l'inco-minciamento e buona direzione dell' Ufficio. Addi 16 Giugno 1714. Ballottata tra gì' Illustriss. Sig. Deputati al numero di 6 ottenne tutti li Voti, con animo ec. Addì 17 detto. Ballottata in Consiglio ottenne P. 19 e C. 20 e così restò presa, e pubblicata. Addì 23 detto. Fu pubblicata in questa Città nel luogo solito per 11 Panigaglia pubblico Trombetta, premesso ec. molti presenti ec. » Dell' antico romano arco-acquedotto ESISTENTE IV TRIESTE. Tip. Marenigh — Trieste 1846, pag. 34. È uscito nella decorsa settimana per le stampe Marenigh un opuscolo in quarto del canonico Pietro Stan-covich, senza ritratto dell' autore, col motto Non semper ea sunt quae videntur. lìecipit — Facies prima multos, opuscolo polemico diretto a sostenere che l'Arco di Riccardo in Trieste sia un arco dell' antico acquedotto, quesito che riteniamo piuttosto di architettura che di archeologia. Fra le prove che adduce in sostegno della sua opinione si è il giudizio del primo ingegnere idraulico dell' Arsenale di Venezia (sig- Casoni) ed il giudizio dato più da vicino da altro soggetto che visse molti anni a Roma, e studiò espressamente tutti quei monumenti antichi, e questi non altri dovrebbero essere che o il Dr. Presani, i. r. direttore delle pubbliche costruzioni, od il professore Bruyn, alunno esso pure di Roma. L'autorità di questi Signori dev' essere di peso, specialmente del Dr. Presani che ebbe a versare sugli acquedotti di Trieste, ed è giudice competente. Non ci è nolo in quali occasioni siensi pronunciati siffatti giudizi ; però non dubitando della sincerità dell' autore, annunciamo il pensamento del canonico Stancovich, avere desso cioè vinta in ogni sua parte e ad evidenza la questione contro 1' anonimo o gli anonimi che ebbero ad impugnarla. L' opuscolo è vendibile alla libreria Favarger. Imperatore Federico III in Trieste. Federico III imperatore salì al trono nel 1439, mori nel 1493, e l'impero suo è segnato da molti provvedimenti presi pel buon governo e per la sicurezza di 'Trieste, tra i quali la costruzione della fortezza o, come oggidì si dice, del castello, decretala il dì 20 maggio 1470, e la riedificazione delle mura. Correva voce che avesse onorato Trieste di sua presenza, ma il fatto non si teneva per certo. Abbiamo potuto vedere diploma con cui accordava la nobiltà a certa famiglia, il quale porta la data del dì ultimo aprile 1470, epoca che coincide colla deliberazione di fortificare Trieste, presa duratile la sua presenza nella città, comunque segnata più tardi. Altro documento che prova la sua presenza sono le poesie del nostro Raffaele Zovenzoni del fu Gabriele, stato pubblico precettore dal 1466 al 1470, il quale dinanzi all' imperatore Federico recitò un carme saffico. Questa non era però 1' unica visita falla da Federico. Da registri di spese del comune apparisce esservi egli giunto il dì 22 febbraio 1444, e che alla sua venuta precedette il giuramento di fedeltà prestato ai suoi ambasciatori Missir Pangraz, Missir Guglielmo, Missir Enea. — Per l'uso della casa imperiale s'erano allora costruite da nuovo cucine e scuderie. Quadro esponente le condizioni di Albona e sue dipendenze, compilato nel 1802, Al diligentissimo signor Tomaso Luciani di Albona, che riveriamo assai per l'amore sincero che porla alla patria comune ed alle lettere, dobbiamo il quadro delle condizioni di Albona compilato nel 1802, il quale è ben più di vantaggio nelle storiche disquisizioni di quello che sembri a primo aspetto. Altra volta ci è occorso di notare che le condizioni sociali durate fino a' giorni nostri erano le antiche, e clic non poche di queste condizioni durano tuttora; da questo quadro ne abbiamo conferma. In seguito si avrà occasione di farvi deduzioni; in oggi ci limitiamo a pubblicarlo com'è, per saggio e comprovazione che i nostri vecchi non erano da meno di noi nel calcolare e valutare gli elementi di pubblica economia. Cap. I. Stato materiale del territorio. Figura. Il territorio di Albona di figura irregolare è situato all'est-sud dell'Istria. Confina- Egli è contornato a levante e mezzodì dal zioni. Golfo del Carnaro, a ponente dal canale dell'Ar- sa, e dalla giurisdizione di Barbana, a tramontana dalla giurisdizione di Sumberg, Chersano e Pisino. Dimen- Il suo maggior diametro è di miglia 16, il sioni. medio è di miglia 8 italiane. La sua circonferenza è di circa miglia 70. Ha l'area di 115 miglia quadrate, delle quali un terzo v' è coltivato. Partico- Forma una penisola il cui istmo è di circa larita'. tre miglia; nel resto è bagnato dal fiume Arsa pel corso di miglia 18, e per miglia 40 bagnato dal mare. Porti. è fornito di nove Porti, cinque de' quali sul Carnaro, cioè Fianona - llabaz - Portolongo -Santa Marina - San Giovanni in Besca : gli altri quattro, cioè Valle de' Tonni - Val Bonazza - Traghetto - Stallie sono sopra il canale dell' Arsa. Cap. IL Stato fisico calcolato per un decennio. Prodotti Annui. Numero Granaglie, vini, olio, legne da fuoco e da dei costruzione, animali bovini, lanuti, caprini; lane, prodotti.formaggio, ricotta, cerume greggio, pesce, foraggi, minerali ed acquavite. Qualita' Li grani nascono d'ogni sorta; il vino da dei pasteggiare, ma abbastanza generoso; l'olio si Prodotti.fa soltanto d'oliva; le legna la maggior parte di rovere e cervato ; gli animali alquanto delicati; le lane non troppo morbide; il cerume più e meno buono secondo i tempi e le posizioni; li foraggi per Io più di poca sostanza; li minerali si estendono al solo carbon fossile, e 1' acquavite di varia qualità. Quantità'. La quantità de' grani è di circa 14,000 staia venete;-del vino 20,000 circa barile veneto: -dell' olio di barila circa 600 ; - il taglio annuo delle legna da fuoco è di klafter 9000 circa; -da costruzione è di pedali 40, - di ricavati 100. Gli animali bovini si fanno ascendere a 3500; -i lanuti a 15,000; - li caprini a 500; - li cavallini a 250 ; - la somma delle lane è a un dipresso di funti 12,000; - del formaggio e ricotta di funti 18,000; - i foraggi sono scarsi; ascendono appena a due milioni e cinquecento funti; - del carbon fossile si estrae annualmente funti 1,000,000; la quantità finalmente dell' acquavite è di barile circa 150. Avanzo. Del vino che è il prodotto più esteso, si estrae annualmente barile circa 4000 che si ven-Vino. dono a Cherso, Buccari, Fiume, Trieste, per il che entran circa . . . Lire 120,000 Legna L' avanzo delle legna da fuoco eh' è da fuoco, di klafter 2700 fa entrare « • « . „ 80,000 da costr. Quelle da costruzione . . . „ 2,000 Le prime si estraggono per Venezia e per Istria: le seconde per Fiume e Venezia. Buoi. Cinquanta circa son i buoi che sopravanzano al bisogno, ed altrettanti sono Castrati, i castrati, il che tutto si vende per Istria coli' entrata annua di...... 10,700 L. 212,700 Riporto L. 212,700 Li caprini non formano ordinariamente nè entrata nè uscita. Lane. Di lane greggie s' esportano circa funti 4000 per l'Istria e Cherso, il che fa entrare.........., 3,000 Formag- Di formaggio e ricotte avanzano circa gio e funti 3000 che si vendono per Istria ricotte, coli' importazione di....... 3,000 Cerume. Tutta la cera greggia ed il terzo del mele si estrae per Venezia in cambio di cere lavorate ed altro per l'importar di „ 12,000 Carron La miniera di carbon fossile situata fossile, nelle bassure di Carpano ove travagliano giornalmente quaranta minatori per dare ogni anno alla fabbrica de'zuccheri in Fiume un milione del detto minerale porta l'entrata di......„ 40,000 Acquavite. L' avanzo di acquavite è di barile 100 circa oltre 1' ordinario consumo. Questa si estrae per Fiume, Buccari e Trieste coli' annua importazione di circa . . „ 6,000 Sicché 1' annuo avanzo è di . . Lire 276,700 Difetto. Per esser il terreno generalmente sterile 1' accennata quantità de' grani non è bastante ad alimentare li suoi abitanti; quindi occorrono annualmente staia 500 di biada, che sogliono derivare da Fiu-Grani. me, Buccari, Portorè, Segna, Dalmazia, Italia, il che porta l'uscita di . . „ 15,000 Olio. L' olio pur esso non basta al bisogno, e perciò si acquistarono circa barile 200 da Cherso, Istria, Dalmazia, Trieste, cagione dell' uscita di......„ 12,000 Cavalli. Del numero accennato de' cavalli venti circa s' acquistano annualmente dall' Istria e Croazia coli' esborso di .... „ 3,600 Pesce Per esser le pesche assai scarse e ba-salato. stanti appena a soddisfare il giornaliero bisogno, convien ricorrere all'Istria, Dalmazia, Cherso, Trieste, Venezia per fornirsi di pesce salato coli' uscita di . „ 30,000 Foraggi. I Foraggi non sono pur essi bastanti, quindi dalle giurisdizioni limitrofe si deve acquistare il supplimento di funti 50,000 colla spesa di ........ „ 3,000 Essendo l'industria come zero, forz' è Difetto, provigionarsi da luoghi forestieri dei seguenti generi, cioè: drogheria, legname da fabbriche, argenteria, piombo, stagno, acciaio, ferro, rame, panni, tele, pellami, cordami, canape, lino, bombace, sete, sapone, carta, vetri, terraglie, sale, tabacchi, tegole, pece ed ogni altra manifattura per cui a un dipresso escono annualmente........„ 200,000 Sicché l'annuo difetto è di . . Lire 263,600 NB. Tutto l'indicato calcolo deve intendersi fatto per approssimazione, a ragguaglio d'un anno, sempre però sulla base di un esame decennale. Cap. III. Numero e qualità degli abitanti. Nobili. In Albona famiglie nobili . . . che comprendono individui votanti. Popolari. Famiglie popolari abitanti nella tcrrft •••• »••♦•• le quali, compresi gì' individui delle famiglie nobili che non entrano in Consiglio, come le femmine, i fanciulli ecc. ecc., danno..... Nel territorio famiglie .... formanti il numero d'individui . . Il Castello di Fianona e suo territorio compresi nel dipartimento di Albona contano famiglie . . . le quali formano individui . . . Gli ecclesiastici in pieno ascendono a.......... Numero delle degli famiglie individui 21 214 38 — 1103 767 - — 3408 Territoriali. Abitanti di Fianona e suo territor. Ecclesiastici. Totale. Sicché in totale sono..... 1170 5314 Cap. IV. Milizie Urbane ovvero Ordinanze. Dal numero degli accennati abitanti vengono formate due centurie, ciascuna di 100 fazionanti, l'una che si chiama di Albona, l'altra di Fianona. 168 — - 725 — 40 Ognuna è fornita di un Capo detto di cento, di un Vice-capo, di un Alfiere, di sei Caporali, e di tre Vice-Caporali. A tutte due presiedono un Capitano ed un Sergente. Vi è pure un tamburo per tutte due le centurie predette. Cap. V. Stato attivo della Cassa Comunitativa di Albona. 1. Dalla decima grande...... L. 4506: _ 2. Dalla decima Fratta...... m 465: _ 3. Dal censo sopra il capitale detto del Fontico „ • ♦ • 4 4. Dalla Peschiera Rabaz ...... j) 210 : _ 5. — Peschiera Sta. Marina .... » 153: 4 6. — Valle de'Tonni...... 5) 229 : 8 7. — S. Giovanni....... 55 105: _ 8. — Carpano........ y> 248: - 9. Dal terzo della Valle di Fianona . . 55 175: 12 10. — Dazio Barbacan...... 55 116 : 2 11. Dazio erbe Gallova...... 55 322: 8 12. Leggieri.......... T) 72: - 13. Dazio Frescada........ 55 21 : _ 14. Dagl' incerti del basso Ministro . . f\ 155 : 4 15. Dagl'incerti del Comandador . . . n 68. 6 Somma totale L. 6847 : 4 Comunità di Albona e Corpo civico. — Slato passivo della Cassa comunitativa di Albona. Il Corpo civico composto di soli individui nobili si raduna li 2 febbraio e li 2 agosto per collazionare le seguenti cariche. Numero progr. CARICHE Nobili Popolari Durata in mesi OGGETTO Salari Lire venet. Annuo pass, della Cassa Lire | Soldi 1 Capi comunitativi o Giudici . . . 2 6 l'amministrazione comunitativa . . 62 248 2 Procuratori della terra . . . . 1 1 6 custodir la cassa....... 31 124 ._, 3 Conservator alle leggi . . . . 1 •— 6 far osservar le leggi municipali . . 31 62 ,_ 4 Avvocati della comunità . . . . 1 1 12 difender li diritti della comunità . . 31 62 _ 5 Ragionato........ 1 — 12 registrar li affari della comunità . . 72 72 _ 6 Cancellier alla sanità..... 1 — 24 disciplina dell' offizio di Sanità . . 296 148 _ 7 Procuratori della chiesa . . . . 1 1 12 proveder ai bisogni della chiesa . . 40 pagati dalla Cassa-chiese 8 Proveditori della Sanità . . . . 2 — 6 sopraintendere agli affari di sanità 9 Aggiunti alla Sanità..... 2 — 6 dto. dto. dto. 10 Podesladiere........ — 1 12 riscuoter 1' entrate del fu podestà 40 40 _ 11 Stimatori delle carni e del pesce. — 2 6 far il prezzo ai detti generi 12 Stimatori di comune..... — 2 6 peritar i terreni . . . (d'incerti) 13 Medico .... (forestiere) — — 36 1800 — 14 Organista (può essere tanto nobile suonar l'organo nel duomo . . . 180 che popolare)...... — — 60 pagato dalla Cassa-Chiese 15 Orologiaro....... . — 1 12 registrare il pubblico orologio . . 72 72 — 16 Esattor della Caratà..... 1 — 12 esiger la tassa 17 Tassadori all' officio..... 2 — 12 tassar gli atti d' officio 18 Giustizieri....... . — 2 12 esaminar li pesi e misure . . . . 20 40 — Comandador, oggi di regia nomina — 1 12 intimar gli atti d' officio .... 900 900 — 19 Pievano.....(in vita) 1 pagato da fonti particolari 20 Fante alla Sanità...... — 1 12 far eseguir gli atti dell' officio di sanità 20 20 — Vi sono altri aggravi oltre gli straordinari infissi alla detta Cassa per la somma di . . . • • 2214 — Gli straordinari in tutto sono la mercede del barigello, i ristauri di caserme, panatica ai prigionieri, alcuni provedimenti pel militare, ed altro. Somma . i 5802 i — Capitolo VL Comunità del Castello di Fianona e Corpo civico. Questo corpo è composto da individui delle due classi e si convoca ordinariamente li 11 novembre per conferire le seguenti cariche. o s— c Popolari Dura- Salari Annuo pass. a E O CARICHE Nobili ta in OGGETTO Lire della Cassa S <=" mesi venet. Lire Soldi 1 Capi comunitativi o Giudici . . 2 12 amministrazione comunitativa . . . 120 240 2 Camerlengo , ....... — 1 12 custodir la cassa....... 100 100 _ 3 Munizioner .... (in vita) 1 ■— — tener le pubbliche munizioni . . . 40 40 _ 4 Procurator delle chiese . . . . — 1 12 la custodia della Cassa-chiese . . . 12 12 _ 5 Ragionato...... . . — 1 120 registrar gli affari della comunità 1200 120 _ 6 Cancellier alla sanità . . . . 1 — 120 la disciplina dell' officio di sanità 248 24 16 7 Proveditori alla sanità . . . . 1 1 12 sopraintender agli affari di salute 8 Aggiunti alla sanità..... — 2 12 dto. dto. dto. 9 Podestadiere........ 1 — 12 riscuoter le rendite del fu podestà . 56 56 ._ 10 Fante alla sanità .;.... — 2 12 portar gli ordini dell' officio di sanità 11 Stimadori alle carni..... 1 1 12 far il prezzo della carne 12 Giustizieri ........ 1 1 12 esaminar li pesi e misure . . . 6 12 _ 13 Perticatori . ....... 1 1 62 misurar li terreni 14 Comandor ........ 1 60 portar gli ordini del tribunale . . 200 40 _ 15 Vice-fante ........ - 1 60 tener le veci del comandor . . . 120 24 _ 16 Orologiaro........ 1 — 12 registrar il pubblico orologio . . . l'istruzione quaresimale..... 60 60 - 17 Predicatore (forestiere la quaresima) — — 183 183 - 18 Pievano e canonici . (in vita) — — — la cura dell' anime 19 Guardiani di montagna . . . . — 2 12 custodir la montagna..... 12 24 - Altri aggravi ordinari e straordinari 770 Somma totale del passivo 1705 16 Stato attivo della Cassa Comunilativa di Fianona. Rendite annue. Da livelli e censi sopra relativi capitali . L. Da affitti dei prati........„ Dalla peschiera ossia valle, detratto il terzo che viene pagato alla Cassa Comunità di Albona .......... „ Decime sopra fondi fruttanti.....„ 369: 18 1400 : — 351 : 4 82: — Somma totale L. 2203 : 2 Cap. VII. Cassa della Chiesa Maggiore di Albona che cade sotto 1' amministrazione commutativa. Le rendite annue della detta cassa dipendenti da livelli, affitti e dazi, sono di L. 2390: 4 Gli aggravi consistenti in bollette, luminaria ed altre spese sono annualmente di circa „ 1549: 4 L' avanzo annuo è dunque di circa L. 841 : — . Cap. VIII. Valore de' beni di mani morte amministrati parte dai rispettivi Gastaldi, parte dai Giudici Comunitativi. , La Zattica della B. V. della Consolazione stimata.......L. 1 La Zattica di S. Andrea .... „ dai Capi l ^ ^ Giorgio al Traghetto Comunitativi. dai Ga-1 staldi. I La Zattica di S. Giovanni in Besca |Li beni di S. Pietro ..... ,11 pascolo Gallova...... 36,600 16,200 4,200 37,200 10,800 4,800 Totale L. 109,800 Cap. IX. Stato della Chiesa. L'insigne collegiata di S. Maria Maggiore decretata da Claudio Sozomeno vescovo di Pola li 24 aprile 1584 forma il Capitolo di nove canonici. Gode il privilegio di eleggere li successori senza l'intervento del voto vescovile. Ha de gremio Capitali : La dignità arcidiaconale tempo fa di estesa giurisdizione che fa di rendita come dignità Lire 30 circa ............L. Il Pievano col titolo di Capo-Capitolare, benché sempre non venga dal Consiglio eletto dal grembo del Capitolo. La sua rendita come Pievano è di...........„ La prebenda di ciascun Canonico è di Lire 1000. Nella massa capitolare sono dunque annue ...............„ I Capitali di questo Capitolo consistono in legati con obbligo di cura d'anime, e di officiatura quotidiana. La Pieve di Sta. Domenica il cui Paroco ha di benefizio certo....... . „ La Pieve di S. Martino, il cui Paroco ha „ --di Schittazza, il cui Paroco ha „ — — di S. Lorenzo, il cui Paroco ha „ II Castello di Fianona ha una collegiata clic costituisce un Capitolo di tre Canonici ed 30 600 9,000 300 300 300 300 L. 10,830 Riporto L. un Pievano con cura di anime, e dovere di officiare. La prebenda in massa é di . . „ I Capitali di questo Capitolo consistono in fondi decimati, affittati, ed in alcuni Capitali livellari e censuari derivanti in parte da legati. Ivi li Canonici vengono eletti dalle civiche convocazioni. 10,830 1,252 Somma della rendita annua di tutti li benefiziati del dipartimento......L. 12,082 Cap. X. Scuole Laiche. Ammisi- Le scuole laiche sono amministrate dai ga-sTRAzioNi.staldi, sotto-gastaldi, contisti, e dalle rispettive Fraterne. Vengono annualmente bilanciate col mezzo della cesarea regia Direzione Politica ed Economica. Il loro numero è di trentasette, cioè: di Albona .......... Numero, della Pieve di Sta. Domenica . .• . . --di S. Martino..... --di S. Lucia ossia Schittazza. ---di S. Lorenzo ..... del Castel di Fianona 18 2 3 2 3 !) Totale N. 37 annue. Le rendite delle medesime in censi, livelli, Rendite affittanze sono in pieno di Lire settemila settantatre, cioè: delle scuole di Albona.....L --di S. Domenica --di S. Martino . —-— di S. Lucia . . --- di S. Lorenzo . del castello di Fianona 3559 112 230 141 236 2804 Reddito totale L. 7073 Il valore de' capitali e fondi addetti alle stes-Facolta'. se scuole è di Lire cento cinquantasei mila duecento novantasei, cioè: delle scuole di Albona . . . . L. 103,715 --di Sta. Domenica . . „ 1,907 --di S. Martino ... „ 2,977 --di S. Lucia . . - di S. Lorenzo . --del Castel Fianona Totale della facoltà L. 156,296 1,090 3,869 42,738 Le spese annue che costituiscono lo stato Spese passivo delle stesse è di circa sedicimila undici annue, lire, cioè : delle scuole di Albona .... L. 10,500 --di Sta. Domenica . . „ 415 - di S. Martino . . . „ 827 --di Sta. Lucia ... „ 315 --di S. Lorenzo ... „ 627 --del Castel Fianona . . „ 3,327 Totale delle spese annue L. 16,011 Vicinie del popolo. Lo stato attivo delle dette scuole consiste in lire venticinquemila e quattordici, cioè: delle scuole di Albona.....L. 15,926 --di Sta. Domenica . . „ 1,043 --di S. Martino . . . „ 1,785 --di S. Lucia .... „ 525 ---di S. Lorenzo ... „ 1,184 — del Castel Fianona. . „ 4,551 Totale L. 25,014 Cap. XI. Divisione del territorio e vicinie del popolo. Per la Terminazione Civran 1632 il territorio di Albona sta diviso in dodici contrade. Ad ogni contrada fu stabilito il suo Meriga o Zuppan. Questi zuppani ogni anno nel giorno di S. Marco devono eleggere quattro agenti detti procuratori, li quali avessero a rappresentare il popolo, ed a trattare gli affari a prò e difesa del comune. La radunanza di questi che si chiama Vicinia non può essere negata dal podestà (ora tribunale) dovendo però esser inteso di cosa vogliono trattare. — Questa loro Vicinia dev' essere formata in una chiesa apposita fuori delle mura coli' intervento del cancelliere o di un coadiutore senza voto per registro de' loro atti. Se vogliono agitar alcuna cosa fuori della terra o territorio possono farlo con previa congregazione de' suddetti territoriali eleggendo anche persona che possa legittimamente intervenire per essi. Cap. XII. Amministrazione pubblica. II direttor politico ed economico . . . . L. L'assessor relatore........„ Il giudice sommario........„ Questi tre formano il tribunale. Due supplenti li due capi comunitativi della Cassa Comunità. Il cancellier politico ........„ Il cancellier sommario.......„ L'amministrator regio - il 6 p. % • • • » Nove notai, cioè d'Albona 6, di Fianona 3, vivono d'incerti. Due economi ossia procuratori delle chiese - dalla cassa delle medesime. Un comandor i vengono stipendiati dalla Un basso ministro ) Cassa-Comunità. NB. La somma dei sopraddetti salari si deve unire alle ......... „ dell' avanzo quidditato nel Cap. II per costituire l'attivo. Salari annui in Lire ven. 2,400 2,160 1,800 2,400 1,200 1,000 276,700 l Cap. XIII. Rendite Erariali annue devolute un tempo agli ex-podestà, ed alla carica di Raspo, nonché altri pubblici diritti inveterati e recenti. In Natura. Moggia 200 frumento al prezzo medio di L. 25 il moggio, fanno . L. Moggia 150 avena al prezzo medio di L. 12........„ Moggia 200 vino al prezzo medio di L. 20.........„ Sopra ogni mandra L. 2 :10.....„ Ritratti dal formaggio a S. Elena ... „ Da S. Giovanni in Coromaschizza ... „ Bolletta in soldo al fu podestà .... „ Per affitto del prato Fianona.....„ Per affitto del molin Novi......„ Funti sei cera nel giorno della Purificazione „ Pegli obblighi annessi alla peschiera di Carpano „ Per le lingue del macello......„ Decime del clero che si pagavano all' ex-carica di Raspo.................„ Devolute all' ex-podestà per la visita annua al castello di Fianona.......„ Dai due offici e dalla Speditura in Capodistria „ NB. Il moggio di grano in Albona e-quivale a trentadue cinquantanovesimi dello staio veneto. Il moggio di vino importa trentaquattro cinquantesimi della barila veneta. Li prezzi delle derrate, dell'affittanze, nonché le sportole degli offici ed altre delle indicate Dazioni sono variabili. II risultato di rendite erariali si deve u- nire alle............. del difetto che risulta al termine del Capitolo II stituire il passivo. Albona — 1802. 5,000 1,800 4,000 1,200 200 252 100 360 631 21 72 150 63 60 6,000 263,600 per co- Atli istriani. Volume II, puntata I. Trieste, I. Papsch e C. tipografi di Corte. E uscito dalla tipografia di corte I. Papsch e C. il secondo volume degli Atti istriani, opera che fa continuazione all' Archeografo triestino. La prima puntata è già in distribuzione e contiene lo Statuto municipale della città di Parenzo; a questo seguiranno la vita di Girolamo Muzio del veneziano Paolo Giaxich, ed i frammenti del poema l' Egida dello stesso Muzio. Non è a noi permesso di parlare di quest' opera con più che il semplice annuncio, e questo pure a notizia di quelli cui può interessare. Ai quali pure diremo che nella prefazione del primo volume furono esposte le ragioni che persuasero la direzione del Museo di Trieste di adottare il nome di Atti istriani, più tosto che quello d' Archeografo. Il defunto cavaliere D.r de Rossetti aveva in testamento pregato il D.r Kandler di continuare la pubblicazione, non gliene aveva imposto 1' obbligo ; per modo eh' era in libertà di questi il farlo. Esso ne assunse l'incarico cedendone gli onori alla direzione del Museo di antichità, con tanta maggior buona fede, quantochè esso non aveva motivo di pensare che il defunto D.r de Rossetti avesse equivocato nel ritenersi editore dell' Archeografo, quando altri in sua vece ne fosse stato; anzi per gli o-riginali dell' Archeografo medesimo aveva sufficiente convincimento di conoscere dai caratteri autografi chi avesse preso parte a quell' opera. Annunciatosi pubblicamente e per le stampe che a cura di altra persona erasi pubblicato 1' Archeografo, ed annunciato che il V volume era sotto i torchi, era debito di lasciare che questa continuasse l'opera, e la direzione del Museo dichiara-vasi lieta che il divisamento del Rossetti avesse elfetto per doppia via. Non sapremmo cosa sia divenuto di questo V volume dell' Archeografo, nè di altri che avrebbero dovuto seguirlo, se recentissimo opuscolo non ci avvertisse che la pubblicazione dell'Archeografo ha cessato per le scissure letterarie di chi attendeva alla pubblicazione dell' opera. La direzione del Museo all' incontro pubblicò in allora gli Alti istriani, e ciò di assenso degli eredi del defunto D.r de Rossetti. Nella prefazione di quest' opera era stato detto che le condizioni letterarie della provincia non erano tali da attendersi che in ogni anno fosse per uscire un volume; difatti quattro soltanto ne potè pubblicare il de Rossetti nel periodo di 16 anni; e difatti l'impresa libraria degli Atti istriani mancò di effetto, chè .la provincia non è vasta, nè può pretendersi che amore di patria muova ognuno, o tutto si rovesci su d'un solo : un individuo non può mai ciò che è facile ad un corpo. Fu allora chc sembrò più adatto ai pensamenti o-dierni la forma periodica, breve; e si pensò che un giornaletto potrebbe fare certa la pubblicazione di un volume all' anno, maggiore assai per materia a quello di libro, e potrebbe coprire le spese, rinunciato ogni lucro. Gli eredi del D.r de Rossetti diedero il loro assenso, e fu allora pubblicata V Istria, la quale, postasi a debito di pubblicare un numero solo per settimana, li pubblicò doppi per la massima parte; e si spera procederà così per tutto 1' anno. Ormai C Istria (e 1' anno non è compito) ha materia per due volumi, contando 500 e più pagine che sarebbero di un libro solito. E s'ottenne che mentre l'Archeografo destò debole interesse nella provincia, e rari furono gli associati, ed un solo 1' autore che mandò due articoli in 16 anni, V Istria oggidì si onora del nome di diligentissimi e dotti scrittori, e 1' avviamento promette ottimi risultati, se l'impresa potrà continuare; perchè il disfare è in facoltà del più idiota, il fare è opera di pochi. Non pertanto quel piccolo ricavo che diede il giornale fu applicato all' edizione degli Atti istriani, i quali non possono promettere il rimborso delle spese, e 1' anno 1846 avrà così dato materia di tre volumi.