ANNO VI. Capodistria, 16 luglio 1872: K T4. ftlORSlLE DEGLI INTERESSI CIVILI, ECO N OHI CI, AUMINIStRAT-IVI DELL' ISTRIA, ED ORGANO UFFICIALE PER. GL'I. ATTI DELLA' SOCIETÀ AGRARIA ISTRIANA'*. Esce il 1 ed il 16 d'ogni mese. ASSOCIAZIONE por un anno f.ni o; semestre e quadrimestre in proporzione. — Gli abbonamenti si ricevono presso la Redazione. ATTI UFFICIALI DELLA SOCIETÀ AGRARIA. AVVI & ©. Stazione «li monta (iiurina In relazione aik condizioni 25 gennajo 1872 . 210, già pubblicate in questo periodico, partecipi la sottoscritta presidenza che vennero stabilite stazioni di mentii aurina con tori di razza da lavoro istriani. 1 a Dignano (detentore il". Sig. Giovanni Delearro). 2. a 6! Domenica di Albona (detentore il Sig. G iacomo Nacinovich. 3. a Veglia (detentore il Sig: Antonio Caratateli ) 4. ad Obroic, distretto-di Castelnuovo (deten--toro il Sig. Giuseppe Bubnic) La tassa per ogni accoppiamento riuscito è di soldi 50 per vacche dello stesso distrotto giudiziario, in cui risiede la stazione, e di f. 1 per vacche di altri distretti (§.3) La monta non.dovrà aver luogo che guidata^ a mano (§. 15) Rovigno 10 luglio 1872. La Presidenza. V e r Si a 1 e Della seduta di Gomitata del 27 giugno 1872,. Presenti 11 presidente F. S'oisà - i direttori T. Sottocorona, e.E. Spongia ~ i ra embri di comitato T. lìembo, C. Bi-scontiiii, D.r Campitelli, A. Danelon, D.r E. Mrack, bar. G. Polesini, Matteo Rismondo. N. Rizzi. i Articoli comunicati d'interesse generale si stampano jrr»* tuitamente; gli altri» e nell' ottava pagina soltanto, a soldi R per linea. — Lettere e denaro franto alla Redazione. — Un. numero seppiato solili 1."', — Pagamenti anticipati. Rappresentano le Stato il Sig. Cav. de Mayorsìiak, i. r. segretario di Luogotenenza, e la Provincia il Si. . D.r Amoroso, membro della Giunta provinciale dell'Istria.. E eletto a< presiedere il presidente E. Sbisà- segretario D.r Piccoli. Ad ore 4 Ij2 pom. è aperta la-seduta. (Vedi, l'Ordine del Giorno nel K antecedente) L Vista la importanza degli argomenti posti all'ordine del giorno è rimessa ad altra seduta la lettura elei ■ verbale del 25 aprile a. c.. IF. Relatoro il segretario. I/i. r. Ministero di Agricoltura con dispaccio 20 maggio 1872 N. 3405 -270 "accorda al sig. Giuseppe de Sussumi un contributo di viaggio di f. 600-per lo studio della coltura e conservazione di semi tanto nelia Germania settentrionale che nel: Regno d' Italia e dei confezionamento di olii eterei e di oliva sì nel Regi '» che nella Provenza, a condizione però che il sig. rie Susaimi si obblighi di presentare pei- la pubblicazione un'estesa memoria sull'esperienze fatte nel suo viaggio. Il sig: de' Susanni viene invitata ad avere riflesso ad' alcuni- quesiti che gli' saranno proposti dalla presidenza e dacché trovasi in viaggio, a presentarsi persr -nalmente al Ministero pel rilascio del rispettivo assegno e della promessa commendatizia. L' i,.r. Ministero di Agricoltura con dispaccio 6 mai a: c. N. 1478 - 70 comunica il suo divisamente di espo re alla mostra mondiale del 1873 ad illustrazione della storia dell'aratro una collezione di tutti gli aratri e coltivatori usitati nelle varie provincie della Monarchia ed invita quindi la Società Agraria a provvedergli, a. spese di esso Ministero, un esemplare di tutti gli aratri usitati nell'Istria. È deliberato dì commettere subito i quattro aratri generalmente usitati, cioè il mangolino a due ali dei distretti di Rovigno e di Dignano - il mongoli no ad un'ala degli altri terreni calcarei, lapiorina delle terre profonde ed arenarie - e l'aratro - zappa di ATeglia. Partecipato ciò al Ministero si chiede se, prescindendo dagli aratri americani, belgi ed inglesi recentemente introdotti e che non si possono dire comuni in provincia, si debbano aggiungere alla- collezione l'aiu- tro costi uiio da P/: - ;; e Suhn di Vi ■ n secóndo indi-eu/.ioi.i del D.r t.. jfrack e l'aratro Filippini per la doppi-. uigione ohe--in! l'no maggiore diffusione.«e sono in ogni modo produzione istriana. L'i. r. Ministero a' Ag 'cottura con dispaccio 6 maggio a. c. K. 251)5 — 120 partecipa di aver decampato dai-i'i'.ca di i (invocare una riunione di delegati delle varie Società A .rari e per trattai e sul modo di far rappresentare 1 agricoltura a:i «..posizione mondiale del 1873 — ohe noli era in grado di destinare alcun importo a sussidi per oggetto di espi zio;.e. dacché le Camere gli aveano de legato un reluth o credito uupplettorio, ma che ove gii ti face- ero conoscere bisogni e progetti determinali esso sperava di' {potervi corrispondere coi '.ondi dell'anno venturo. Per ultimo esternava la speranza clie la Società Agraria i-rriat-a vorrà orinai de. .imparo dall'anteriore deliberazione eli as'.efistoi.e ed unire l'opera sua a quél-la delia Commissione del Litorale. Rimessa la pertiatrà/Jone al 4 oggetto dell'ordine del giorno. -- L'i. r. Ministero di agricoltura con dispaccio 12 giugno a. e. N. 3244--254 comunicava es.-ere disposto a concedere che animali premiati ad una esposizione provinciale o distrettuale, a condizone che non escano dalia provincia prima di un determinato tempo, ma vi serbano alla riproduzione, possano invece essere venduti prima di tale tempo, qualora esposti alla mostra di Vienna ne venisse fatta ricerca. Ritenendo improbabile che dalla nostra provincia vengano inviati aiia mo^.ra di Vienna uno o più dei bovini premiati nelle nostre esposizioni, si riserva di chiedere l'offerto permesso, soltanto allora che le insinuazioni ne mostrino la necessità. — Si dà lettura deilo scritto 5 giugno a. c. del socio sig. Cario_ Colombichio di Cormons, con cui partecipa di essere intervenuto all'adunanza generale della società agraria di Gorizia del 23 maggio a. c. e di avervi rappresentato la Società i u.ana in seguito ad analogo invito di questa presidenza dd. 8 maggio a. c. H. 227. 11 sig. Colombichio riferisce di aver preso la parola «mando si trattò del progetto di un congresso agrario delle tre Società del Litorale, proponendo che la cosa fosse lasciata per intiero alla deputazione centrale della Società agraria di Gorizia, con ciò però che il congresso dovesse cadere nò nel tempo della campagna serica nò in quello della vendemmia. Espone inoltre l'idea di un periodico comune a tutte le tre società del Litorale e caldeggia una cultura migliore della vigna ed il confezionamento più razionele del vino. Presa notizia dello scritto preletto è demandato alla presidenza di studiare l'argomento ed ove lo ritenga del caso, di riproporlo al Comitato con concreta proposta. — L j._r. Ministero di Agricoltura con dispaccio 18 giugno 1872 N. 5431 ~ 082 partecipa eli avere decampato dall'idea di risanguare la razza equina di Veglia con stalloni della Bosnia e di concedere invece l'aquisto e la introduzione di stalloni dalle isole di Sardegna e di Corsica, ed evado per tal modo ii rapporto 18 maggio a. e. N. 241, già pubblicato tra gli atti ufficiali nella "Provincia,, ed il successivo telegramma sollecitatorio 10 giugno a. c. La presidenza si era data premura collo scritto già pubblicato di impedire una introduzione di stalloni, ch'essa riteneva dannosa all'attuale razza equina di Veglia e che colà avea destato serio apprensioni. Ritardando l'atteso riscontro ecl avvicinandosi il giorno destinato alia partenza per la Bosnia, la presidenza si era rivolta telegraficamente al Ministero e collo stesso mezzo aveva pregato il sig deputato Cav. D.r Vidulich d'interessarsi per la cosa. Questi avea telegrafato già il giorno successivo che il Ministero avea accordato quanto la Società chiedea, per cui la presidenza ne die notizia immediata al Sig. de Bartolomei ed aita Podesteria di Veglia. Preso a grata notizia. In seguito a proposta del segretario è accettato di inviare a Parenzo tutte le -macchine agrarie possedute dalla Società, comprese quelle invendute che trovatisi a Capodistria, e di farne mostra e pro-va in occasione del Congresso agrario con riserva di vendere a prezzi da fissarsi dalla presidenza quelle di cui fosse l'atta ricerca. III. Lo studio di questo argomento è rimesso ad altra seduta, possibilmente speciale, dacché le core importanti ed urgenti che restavano ancora a petrattarsi ed in ispecie quelle ai N. 4, 6 ed 8 non permettevano che il Comitato si occupasse dell'ordine del giorno del congresso agrario ministeriale con quella diligenza, che e-ra richiesta dall'indole dell'argomento. E ritenuta però la necessità di pronunciarsi sopra ogni singolo punto di quell'ordine del giorno, perchè il delegato della Società possa veramente rappresentarne Je vedute, locchè potrebbe anche ottenersi se egli stesso esponesse ad una prossima seduta le sue vedute in proposito. E adottato analogo invito. IV. Relatore D.r Piccoli. In seguito a prop«ista della presidenza è adottato che la Società prenda parte all' esposizione mondiale del 1873 colle seguenti mostre collettive. 1. esposizione collettiva sulla produziona boschereccia dell'Istria. 2. campionario di vini istriani. 3. campionario di olii istriani. 4. campionario di cereali. 5. flora del distretto di Pisino e del monte maggiore — raccolta dal padre Giulio Bruner di Pisino e da lui gentilmente concessa alla Società per l'esposizione. Non è però adottata la proposta mostra collettiva di animali della provincia, dacché la spesa ingente che vi andrebbe congiunta supererebbe i mezzi che stanno a disposizione della Società o che da essa per tale oggetti! potrebbonsi ottenere. Proponente il D.r Campitelli è adottato di chiedere all'i, r. Ministero d'Agricoltura un sussidio di f. 1000 per le progettate mostre collettive, eventuali sussidi ad agricoltori e viaggi. Relatore il Bar. Giamp. Polesini. E adottato d'interessare la reggia stazione sperimentale agraria di Udine ad assumere per conto di questa Società un'illustrazione geognostico — agraria dell' Istria, d'insinuarne il lavoro all' esposizione mondiale del 1873 e di coprire l'esigenza di spesa con un appello ai Comizi ed a tutti coloro in genere, cui stava a cuore il lustro della nostra psovincia. Il D.r Amoroso assicura che ove l'importo necessario non potesse coprirsi con obblazioni private, la Giunta provinciale non avrebbe difficoltà a venire incontro alla Società agraria. Quanto alia stampa del lavoro compiuto, il D.r A-moroso ritiene che anche per la stessa la Giunta farebbe qualche cosa, mentre poteasi con fondamento sperare che le carte, da cui il lavoro fosse illustrato, verrebbero fatte stampare dall'i, r. Ministero di Agricoltura con quei maggiori mezzi d'arte che stanno a sua disposizione. Su ciò è autorizzata la presidenza a soscrivere 1' importo di fiorini Cento, e si riserva essa di partecipare all'i, r. Luogotenenza la venuta in provincia dei lue professori Cav. Ricca—Rosellini e Taramelli per l'assunzione dei dati necessari alla compilazione dell' opera. V. Relatore D.r Piccoli- ]Son avendo la presidenza ricevuto ancora, a malvado di analoga sollecitatoria, la relazione di tutti i "iurì di esposizione, essa non è al grado di riferire sulle esposizioni di tori e di armente e sulla istituzione dei-fi quattro stazioni di monta taurina già anteriormente ■tabilite. Per non ritardare però la concessione dei premi personali e la liquidazione delle occorso spese di viaggio,, la presidenza chiede l'autorizzazione di poter frattanto concedere e liquidare gii uni e le altre, sentire chè non le sorga qualche dubbio nell' ammissibi-ità di uno o dell'altro pagamento. Nello stesso tempo è autorizzata la presidenza all' acquisto di 18 nasajuole da distribuirsi alle stazioni di monta ed a quei tori premiati, che ne avessero bisogno, per prevenire con ciò quelle ripetute domande di prematura castrazione 'che vengono fatte all'appoggio di ina indomabilità che, se pur vera, devesi però poter jiemiare. YI Relatore D.r Piccoli. i E data lettura del dispaccio ministeriale 24 aprile s. c. N. 1149-1324, con cui è partecipata la concessio-iei seguenti sussidi: 0. per la scuola agraria provinsiale contributo di fondazione di f. 5000 ed annuo sussidio di f. 1600.— b. per la statistica dei raccolti . . . n 500.— c. per macchine agrarie.....» 300.— d. per distribuzione di sementi di ortaglie » 100.— >. per orti o viticultura ... . . . » 300.— J. per consorzi enologici.....* 500.— g. | er animali bovini, ........* 3000.— /.. per pecore e caseificio . ... i 400.— 7. per apicultura ........* CO.— /. per sericultura . ........ 840.— 1. per abbeverato] tiri importo non ancora determinato, ma da chiedersi all'i, r. Luogotenenza dal sus-iiiiio di f. 20-30 accordato alla , stessa complessivamente per l'Istria e Gorizia, per cui all'Istria è concesso un nsjidio complessivo di f. 12000 senza quello per abbe-leraioj. (Continua) B1 prodotto dell'olio aseBS' Estasia durante la seconda metà del secolo X J III, e notizie relative. Non è ancora uu anno eh' ebbi il vantaggio di prestare alla nostra Società agraria adunata nel suo YI egresso in Albona un— Prospetto dei prodotti del suolo ìell'Istria raccolti nell' anno 1704. - Vedasi la " Provin-■itr del 1. ottobre 1871 N. 19. Oggi anticipo alla stessa Società agraria per F oc-iasione del suo V. Congresso e della contemporanea ìsposizione olearia che avranno luogo fra qualche melili Parenzo, tre Note o Prospetti (vedi pag. 1027-i>28) contenenti: 1. il prodotto dell' olio nell'Istria dal 1752 al 1795. 2. la indicazione dei torchi e veicoli da oliva ch'esistevano in Istria verso la fine del seco.o passato. 3. la rendita del dazio deb olio dal 165ii al 1707, con alcune aggiunte saltuarie fino al 174S. I detti Prospetti non sodo a tutto rigore compiuti e impuntatali, ma, attinti ad ottime fonti, sono abbastanza lardili e particolareggiati per poter servire di base sicura a stndii di confronto, a- deduzioni e criteri. L'ho tratti o desunti dall'Archivio del Magistrato o Pr or-veditori sopra oglì, e particolarmente dalla serie delle Lettere mar — e più precisamente dalle lettere dei Podestà Capitani di Capodistria, e dalle Relazioni r. Note del Deputato sopra gli olii dell' Istria. II Deputato sopra gli olii dell'Istria residente a Capodistria era stato instituif o per sorvegliare, d'accordo e sotto la dipendenza del Podestà Capitano, tutta la materia degli olii, — prodotto, confezionatura, depositi, vendita al minuto, commercio, contrabbandi, al qual uopo intraprendeva anche dello visite per la provincia talvolta solo, talaltra al seguito del Podestà Capitano. Esso Deputato aveva, tra le altre, la particolare incomben-» za di rilasciare ai proprietarii o direttori dei torchi » e torcoìi della provincia le vacchette, ossia libri nuli merati e marcati (li pubblico bollo, sopra dei quali doti vevano essi notare tutto l'elio spremuto nei rispettili vi loro torchi ed indi restituirglieli. Colla scorta di » questi formava il computo dell' annuo raccolto a luo-■t go per luogo e lo rassegnava di anno in anno alla 5 Carica delegata di Capodistria (Podestà Capitano) la rr quale lo trasmetteva colle sue osservazioni al Magi-ri strato Eccellentissimo sopra ogti in Venezia. E nelle relazioni del Deputato e nelle lettere del Podestà Capitano si lamentaao spesso le inobbedienzp e inesattezze dei proprietarii o direttori dei torchi e toreoli che non restituivano in ...mpo o non restituivano affatto le racchette, o non registravono sulle stessi», tutto l'olio spremuto; si lamenta la confezionatura dell'olio fatta secretamente nelle famiglie coli'uso dei sacchetti, e si lamenta sopratutto i contrabbandi ossia lo spedizioni clandestine di olio fuori di stato, specialmente a Trieste che allora era stato alieno. Risulta da queste che le maggiori spedizioni di o-lio a Trieste si facevano a minute partite per terra, da, Muggia, dal territorio di Capodistria e da altri luoghi vicini ; si facevano a grosse partite per mare dai luoghi della costa più ricchi di questo genere, ma specialmente poi da Rovigno. I Rovignesi abili e arditi navigatori, (l'illustre A-driano Balbi li disse i più abili dell'Adriatico), facevano la corsa coi tempi coi quali le barche armate non potevano mettersi al largo per coglierle. Rovigno nel 1739 aveva dato in nota orne 550 di olio, ma il Podestà Capitano di Capodistria Paolo Cou-dulmer, in lettera del 21 aprile 1741 scriveva — che per molte confessioni ne aveva fatto infallibilmente più d ■ 3000, tremila. .Nel 1773, la stessa città aveva dato in nota orne 4-139 lib. 33; ma il Podestà di Rovigno Piero Antonio Bonlini, in lettera dei 28 ottobre 1774 calcolava il vero prodotto di quell'anno ubertoso a non meno di 10,000 diecimila barile. Anche l'anno 1741 figura tra gli ubertosi, mentre vengono additati per scarsi e scarsissimi, a motivo del freddo, gli -anni 1727 -- 28 -- 40 -- 63 e 82. Di Albona il Podestà Piero Sorfcnzo scriveva con verità al Podestà Capitano di Capodistria, in data 16 agosto 1763;--» anco negli anni più ubertosi il prodot- * to dell'.olio è sufficiente appena per il puovvedimen-- to necessario del paese, e una tale scarsezza fa che formar non si possino magazzini di deposito, nè es-» trazioni per altri luoghi di simil requisito. Quello che * si raccoglie più -o meno all' annata dai particolari vie-5> ne da essi riservato per il consumo delle proprie fa- * miglie, ed il -sopravanzo venduto a questi botteghie-?! ri elio Io smaltiscano a minuto a comodo e benefiicio ^ de' paesani e territoriali istessi. v Avverte finalmente che periti gii olivarj — per alcuni anni avvenire non può sperarsi .il 'loro frutto. Orsera, oonèea del Vescovo di Parenzo, non figura che negli ultimi anni, nè è detto se il prodotto di Fondine, già feudo Borisi, fosse compreso con quello del territorio di Paranze negli anni che 11011 figura separatamente. Accenno queste particolarità perchè il lettore abbia spiegazione delle lacune e possa fermarsi un più giu-.-•'o eoncetto della cosa. L'Istria aveva da antico il privilegio di poter spedire il suo olio nella patria del Friuli, e dico privite-o, perchè per leggo generalo dello stato avrebbe domito mandare tutto il sopravanzo nella Dominante. Seoondo i pubblici Registri, d ti 19 novembre 1732 ai 18 novembre 1733 si sarebbero spedite nel Friuli or-994 lib: 92 di olio;—dai 19 novembre 1733, ai 2 a-i.rile 1734 orno 540: —dai 2 aprile ai 7 ottobre 1734, orne 990, lib. 93, e fra i 3 dicembre 1734 e i 25 maggio 1735, orne 564 lib. 45, da Capodistria; 368:75, da Pirano e 394, da Rovigno. Il privilegio non era gratuito però, che l'olio spedito /tei Friuli pagava un dazio speciale:--nel 1729 di >; soldi per libbra, ossia 15 lire per orna; nel 1736 di iire 27 e poi 28 per orna. Il nominato Paolo Condulmier Podestà Capitano scriveva nel 1740, che il dazio dell'olio è il solo imporrante della provincia. Difatti la Nota che presento dimostra che faceva entrare del bel denaro nella Camera iigcale r!i Capodistria, a tacere dell'altro che fluiva iioiia cassa dello Stato. Però i dazi gravosi, le incomode sorveglianze, le angarie, le strettoie alle quali venivano sottoposti proli,'ietarii, torcolieri, bottegai, mercanti disanimavano ìa coltivazione degli olivi, 1* industria, il commercio o-is-ario non solo, ma demoralizzavano le popolazioni sempre intente a deludere le improvvide leggi. A questo proposito credo opportuno ;di ricordare 1* Scrittura del Savio Battaglia che in grazia d' un e- ! gsegio amico assai benemerita degli studii pati-i i ; del-I l'ora defunto sig. Gio. Andrea Dalla Zanca di Dignano, k) .ho potuto stampare nell' Istria ancora l'anno 1847. (Vedasi l'Istria dei 24 luglio 1847 N. 4Ì--45.)- La Scrittura del Savio Battaglia, di ottanta è più anni fa, parrebbe dettata ieri, perchè il sapiente e coscienzioso Magistrato non r&ttenuto da riguardi, nè offuscato da passioni, espone al suo Governo la verità dei fatti con severa franchezza, e deriva da principii immutabili e con rigoroso ragionamento i suoi giudizii e eonsigli assennati e leali. E' un documento assai interessante per conoscere le condizioni economiche dell'Istria nella seconda metà del seoolo passato. Esso sta in relazione col Rapporto sulle cause della miseria dell' Istria steso dal sergente maggiore Carrara nel 1789, da me puro esibito 1' anno decorso alle Conferenze agrarie di Albona; ma tra l'uno e l'altro c'è questa essenzial diffe-j renza, che il Carrara s'arresta alle cause secondarie e prossime, quando il Battaglia con sguardo sicuro risale alle origini, e motte a nudo smo al fondo la piaga. Questi due documenti combinati colle tre JS'ote che ora presento mi pVu. -o sufficienti per dare occasione a qualche studio che ';eghi il presente al passato e ne mostri il nesso e la d' oudenza. Che se -altri volesse accumulare particolari statistici più minuti, troverebbe nel citato Archivio di che sbiz-zarirsi, chè potrebbe ricavare elenchi nominali dei produttori di olio cella indicazione della qualità da ciascuno prodotta : — catastici dei torchi e torcoli che hanno lavorato o che rimasero inoperosi coli' epoca della loro a-pertura e chiusura, eolia quantità d'olio effettivamente prodotto e colla indicazione della loro capacità predittiva :—registri di spedizione fatte nel Friuli e in Venezia col nome degli speditori, dei portatori o padroni di barca e destinatari, e colia rispettiva quantità spedita o portata:—note dei depositi, dei comsumi, dei bisogni, dei prezzi al minuto e all'ingrosso; potrebbe ricavare ragguagli tra 1' orna veneta e le varie misure] dell'Istria, notizie sulle incette e sui contrabbandi, ed altre ed altre. Medesimamente dall' Archivio dei Provveditori al-l le Lio ce potrebbe ricavare non poche particolarità sui raccolti annuali dell'Istria, sulla introduzione di biade dal di fuori, tui prezzi delle medesime, sulle sovvenzio-j ni e prestanze fatte dal Governo alle Comuni e ai particolari, siri biscotti spediti ai posti militari di terra e di mare e a qualche graziato, nonché sui fondachi, loro capitali, destinazione, amministrazione, usi ed abusi, e così in altri Archivi. In conclusione l'Archivio Generale dei Frari potrebbe somministrare dati e documenti anche per uno studio retrospettivo, (direi quasi per una storia ed una statistica, ) dell' agricoltura istriana, il quale studio sarebbe più che non si crede di pratica utilità, perchè additando le vere origini di molti beai e di molti mali, renderebbe più mite qualche giudizio sul nostro conto e guidarebbe siccome io penso per vie sicure alla conoscenza ed applicazione dei metodi e dei rimedi più appropriati o più validi. -- La migliore maestra della vita è stata o sarà sempre la storia Venezia, 1 luglio Lt7;L Tomaso Luciani Aggiunte alla serie dei Conti Provveditori di Pala. (vedi ultimo numero) 1332. Pietro Cioran 1398. Giovanni Moro. Ora che in■ Provincia, con lodevole zelo, si lavora per la compilazione di tabelle statistiche e descrittive relative allo stato dell' agricoltura, crediamo possa riuscire gradita ed utile la pubblicazione in queste colonne, delle ultime due pagine, con le quali il Cuppari chiudeva il prezioso suo libro il Manuale dell'agricoltore. Vi si trovanti pockie chiari concetti, indicata la giusta via e lo scopo utile da raggiungere con talistudj. La cognizione dello stato effettivo doli' economia rurale delle diverse parti di una provincia, dello varie provincie di uno Stato, giova grandemente a porgere utili lumi ai pubblici uffiziali, che le debbono amministrare; ai periti di professione, i quali vi possono esser chiamati a praticare delle stime; agli agricoltori di professione, che si giovano delle altrui pratiche nelle materie della loro arte. Per porgere questa cognizione, alcuni han compilato certe descrizioni minutissime di quel che concerne l'economia rurale di un, dato territorio. Altri han messo insieme dei numeri esprimenti l'utilità di uno strumento di produzione, l'utilità di un prodotto, ovvero la rendita- lorda e la rendita netta per una data misura di terra, ec. ec. Si è dato il nome di statistiche, notizie statistiche, e dati statistici a cotali lavori e a cotali numeri. Diremo sotto brevità dei fondamenti delle descrizioni e delle statistiche rurali. Neil'economia rurale di un paese si possono considerare i cooperatori delle aziende o le loro connessioni. Dei cooperatori, alcuni sono quasruniversali. e basta solamente accennarli; altri peculiari del luogo, e conviene farne memoria:-quali di poca entità, e perciò trascurabili; quali importanti, e quindi da menzionare e valutare in modo speciale. Laonde, perchè la descrizione riesca. istruttiva, deve nel suo quadro comprendere quelle parti o quelle condizioni della»economia rurale, le quali conferiscono a caratterizzar» l'organamento e la vita delle sue aziende; e. poi aggiungere le particolari dilucidazioni, che possono illustrare un cooperatore 11011 comune, ovvero una non comune connessione. Se noi ci allarghiamo in molte minuzie, complichiamo il nostro quadro senza ritrarre d'altra parte-notevole vantaggio: se lasciamo sconnesse le notizie, raccolte a-lla spezzata, non porgeremo un cenceito chiaro «chi si vuol giovare del nostro lavoro. Una descrizione sarà buona, se in po-olie parole comprenderà quanto è necessario perchè la persona pratica dell'arte possa, lavorandoci sopra con la mente, dedurne l'essere, la vita dell'azienda descritta. Le descrizioni, clic si sono pubblicate sulla materia, 10!2i peccano spesso da entrambi gli aspetti, di cui testò abbiamo fatto parola: affastellamento di minuzie, e 1111:1-canza di collegamenti; poche cognizioni utili allo scopo sparse in molte pagine. Teniamo bene a mente c'ie la descrizione di una particolare economia rurale sarà u-tile, quando mette il lettore nel- grado di coglierne con' la sua forza sintetica' l'insieme; perciocché i particolari staccati viaglion pece. Dunque la brevità è condizione necessaria. Come faremo noi a compilare le nostre descrizioni'per forma che raggiungano il desiderato fine? Un concetto chiaro dell'economia rurale di un paese non può por ..ersi che mediante la descrizione di particolari- aziende; tramezzi) allo quali bisogna scegliere un certo numero di tipi,, iatorno a cui molte altre si possano respe'tivamente a binare, e quelli descrivere nei loro cooperatori sostanziali e nelle connessioni dei medesimi Dal confronto dei tipi fra di loro vien poi fuori, direi quasi, la fisonomia còmplessiva di tutta l'economia rurale dc-t luogo. Si rende adunque manifesto ehe tutto il lavorìo è df analisi e di sintesi: si-torna ai medesimi fondamenti del governo dell'azienda rurale. Quanto alle notizie statistiche1, per essere veritiere, per essere utili, debbensi cavare da un lavorìo consimile. Se vuoisi sapere, quanti cavalli, quanti buoi; ec. si allevino in un paese; quanti olivi, gelsi ec. et coltivino, basta andare attorno e contare : niente altro che contare. Ma allora a che prò questa, notizia? a ben poco pare a me. Ci ha ad essere per certo un fine pratico, cui debba giovare; e qualunque sia eofal fine, una notizia così magra riescirà sterile, e fin anco dannosa. Poniamo, per colorire meglio le nostre idee, che il Governo si voglia giovare della detta notizia per sapere su quanti cavalli indigeni possa fare assegnamento a rifornire l'esercito. Sè ignora l'ufficio dei cavalli nelle aziende rurali; se ignora quanti ne occorra pei- bisogni interiori delle medesime, o molte altre particolarità loro proprie, clic partito trarrà dalla sua notizia.statistica isolata? Le notizie statistiche agrarie non diventano utili e feconde che sol quando ti derivano dalle medesime font-i delie descrizioni; e perciò stesso debbono raccogliersi da chi abbia piena cognizione dell'essere delle aziende.agrarie, alle quali sono pur da riferire. Bei EBoairi aiiiinalt «ToiiiesÀiei 6iéiIS all' agricoltura. Togliamo in proposito dall' Amico dei Campi, (fascicolo del giugno) i seguenti cenni, che fanno parte di una maggiore relazione sull' esposizione triestina agricola, industriale e di belle arti. Le eon:l':;ioni climatiche dèli1 Islri'i, soggetta, com'è, a luag-a siccità, non sono favorevoli .ili'alle— vameut > del bestiame-, ih quale, pe dcficenza di acque potabili vive, e di buoni ed abbondanti foraggi, va e posto, non ili rado, alle più dure,-prove. La scarsezza dei foraggi fa si, che le vacche ed i vitelli devono durante P inverno depascere per i prati, per i pascoli e per i boschi a grave danno di questi, laddove lo bes'.iè non ne ritraggono che «tentato nutrimento. Non è che all' Istria manchino i pa.se.ili : ma che giovano essi se la terra è divorata da crudele arsura, se f erba ha fatto luogo ad un suolo raso, ardente, bruciato fino alle viscere? quando la greggia si ingruppa ansante, e quando (di animali dimagriti, cacciano fuori la lingua penzolone invano chiedente una fresca stilla d'acqua? Nè vi mancano i prati naturali, i quali predominano nelle valli: ma per mala cura delle acque piovane che, abbondanti cadendo nei mesi d'autunno o di inverno, a torrenti scendono dai monti denudati, le valli vanno soggette ad allagamenti, che sono pur cause di febbri intermittenti. Limitata d'altronde ne è la coltura dei prati artificiali; però questa .comincia a farti strada. A malgrado di queste condizioni, la terra istriana non va priva di bestiame. Essa possiede due razze distinte di bovini; l'una grande, l'altra piccola di statura. Quella tiene stanza nei distretti di Buje, di Montona, di Parenzo, -ed in parte del distretto di Pinguente, di Pisino e di Pirano, in quest'ultimo nella penisola di Salvorc. La razza in questione deriva da incroci amento della razza indigena con quella del Polesine e delle Ramaglie. Primi ad importarne i riproduttori furono il conte Rigo di Cittanuova, Dcibello di Capodistria, Delsenno e Gabrielli di Pira no, Semerich di Tore, Agapito ili Pinguente e qualche altro. Onesta razza sobria, di figura maestosa, a corna lunghe, di mantello per lo più bigio, di beile forme, di muscolatura forte, di ossatura robusta, di unghia tenace, di temperamento vivace, s'adatta per eccellenza al suolo duro e grottoso, ed è attissima al lavoro, per il cbe viene esclusivamente impiegata e nei lavori dei campi ed in servigio dei carriaggi d'ogni sorta, 11 peso approssimativo di un paio di bovi è di >0 continaia. La seconda razza, vale a dire la più piccola, costituisce la vera indigena, che si conserva tuttodì nella sua origine, e che tiene sua stabile dimora nei distretti di Rovigno, Dignano, Pola ed Albona. Di statura piccola, ha le corna corte, il mantello rossic-i'io, le unghie dure, la muscolatura forte. Un paio di bovi pesa 6 centinaia. Le prem ssc due razze non si prestano troppo bene pel macello, e meno ancora per la produzione del latte. Per quest' ultimo scopo s'introducono da qualche anno in poi vacche stirianc. Nel distretto di Capodistria poi, dove prevale ja coltura degli ortaggi, della vigna, dell'oliveto e del frutteto, e dove è quasi nulla la produzione dei cereali ad eccezione del grano turco, non si ha d'uopo di razza da lavoro. Uni gli animali vaccini sono chiamati al prodotto del latte e pel consumo locale e della vicina Trieste. Da ciò il motivo di buon numero di lattaie, le quali provengono dalla Carniola e dalla Stiria, per cui vi si riscontrano razze bastarde. L'allevamento dei cavalli è nell'Istria limitato. Fra i luoghi dove si più estende la produzione, vanno annoverati i distretti di Pisino, di Albona e di lìuje. Non esiste p«rò una vera razze indigena, allevandosi i frutti di genitori importati da ogni dove, ma sopratutto dalla Croazia. La statura dei cavalli varia da 14 a 15 pugni. I puledri che vengono rispettati e non usati anzi tempo come animali da tiro c da soma, riescono molto bene appropriandosi le qnalità connaturali al suolo ed al clima- La razza di cavalli quasi indigena, e che in pastaio godeva bella fama per le ottime sue qualità, è quella dei Poney delle isole di Veglia e di Cherso. Il colorito del manto è per lo più nero dilavato o bajo: la statura varia da 1! a 1S pugni. Forniti di ossatura e muscolatura forte, di saldissime fondamente, di passo sicuro, di tempera,nenlo fervido, questi cavalli vengono per lo più allevati vago - pascenti per tutta la loro vita e in ogni stagione dell'anno per cui sono tutt'altro che esigenti è delicati. Essi hanno perduto però, pur troppo, le primitive qualità e bellezze a motivo dell'inconsulto incrociamento con cavalle croate, e ciò affine di ottenere soggetti di maggior statura, ed a motivo eziandio della tristissima usanza di lasciare cavalle -e stalloni al libero accoppiamento senza mettere nessuna cura nella scelta di buoni riproduttori. Pregio loro caratteristico è la sicurezza del passo; locchè fa sì che servono come cavalli da sella e da soma. Non v'è dubbio che introducendesi nelle isole degli adatti riproduttori, questa distinta razza verrebbe certamente iipristinata nell'antica sua fama; ciocchi riesce sommamente desiderato. Le razze cbe più s' attagliano per statura, per forine, per carattere, per ragioni climatiche, e per condizioni del suolo, sono quelle dell'isola di Corsica e di Sardegna E noi crediamo di dovere tasto pik insistere siili'introduzione di stalloni di queste due isole, inquanto-•che importando dalla terra ferma di altre regioni, non offrirebbero sicuramente risultati che da quelli può attendersi. Convinti che solo col mezzo suggerito si arriverebbe al miglioramento ippico delle nostre isolo, attendiamo di vedere colleghi ed ippofilt sobbarcarsi con più corredo scientifico a promuovere e sostenere l'utilissima impresa. Tutta la costa istriana si serve dell'opera di i(uel sobrio, utilissimo, paziente, amoroso ed attivo animale che è l'asino. E guai s'esso non vi fosse! Ciie farebbe la classe povera del coltivatore e del colono? La natura ha (lunato a questo paese una razza d'asini pregievolissima; ma l'uomo ingrato a'suti doni, a forza di maltrattamenti d'ogni natura, l'ha resa irriconoscibile. Soggetta a tutte le privazioni, non curata, sottoposta anche qui, come nel territorio di Trieste, assai di buon ora alle più dure fatiche, non è facile trovare in essa alcuni soggetti ad-datti a procurarne il miglioramento. Ciò richiederebbe un tempo molto lungo e non pochi fastidi. Il male domanda quindi pronto riparo per mezzo d'introduzione di buoni stalloni dalle Puglie, dalla Sicilia e sopra tutto dall'isola Pantelaria. Gli stalloni pugliesi servirebbero poi egregiamente alla riproduzione di muli si utilmente usitati nel distretto di Cas-tclnuovo. Fattone esperimento nell'isola di Cherso, se nè ebbero ottimi risultati. La razza indegena dei suini è nera, di statura piuttosto piccola e che lascia molto a desiderare. Essa potrebbe, a nostro avviso, venir migliorata colla razza friulana di San Daniele o della Romagna. Una seconda razza limitatissima, proviene da incrociamento colla razza di Yorkshire introdotta dal cav. Godigna di Capodistria ma che non ha bene corrisposto forse pel difettoso modo di governo e di alimentazione. Di statura piccola, di cattivo aspetto sono le pecore indigene di mantello bianco talune, nero il gran numero. Esse offrono una lana ordinarissima. Stante i pascoli spinosi e di carpino, riteniamo clic l'introduzione di razze nobili non possa ripromettere efficaci risultati, in ogni evento varrebbe la pe- ì per "ingrandirne la statura, delle prove por incro-lamenti. Tra gli animali di bassa corte va distinta la raz-i indigena tacchina tanto per grandezza che per luisitezza della carne. 11 governo e l'alimcntacione del bestiame nell'i-ria lascia gran desiderio di miglioramento. (S. A. I.) Notizie. Nel Progresso del 6 corr. si legge una corrisponden-» di Rovigno di speciale importanza per le gravi notizie ■he porge sulle condizioni morali e amministrative di raella città. Noi non siamo informati abbastanza per ap-urare la verità. Ma, una cosa, ci preme; di biasimare ioè, il modo di critica di quel corrispondente; il quale tuta insinuare il sospetto sopra uomini di specchiata o-cstà e di provato patriottismo; e con la chiusa della sua :ttera vuole estendere, eon poca carità patrie,, lo insiuua-ioni, agli uomini pubblici di tutta la provincia. Stia in guardia il Progresso, e lasci che certi amici ella libera parola, cerchino campo in altri giornali, dove [por piede è già un avvertimento e molte volte un dato ufficiente per giudicare chi scrive. Dal Verbale della seduta 5 giugno a. c. della Game-a di commercio e industria di Gorizia, fatto pubblico nel tornale ufficiale, a prova della operosità della Camera ressa ed a istruzione degli interessati, togliamo tra altre otizie, quella della nomina di una Commissione per rile-are lo stato delle piccole industrie in quella provincia. -jii stessa operazione d'inchiesta dovrà essere fatta anche [alla nostra Camera di commercio; speriamo di poterne nfonnare i lettori al più presto. La settimana scorsa è stato qui, l'ingegnere signor \ Fannio a ispezionare il progetto per la regolazione del oriente Fiumicino. — La giunta provinciale dell'Istria, nella sua seduta 11 giugno a. c, ha presa la seguente deliberazione risguardante il progetto di regolazione e bonifica della valle del Quieto: In evasione al rapporto dell'ingegnere D.r Sallustio Fannio, riconosciuta l'importanza dei rilievi, da e-seguirsi in via addizionale all'operato di già assunto nella Valle del Quieto, cioè di quello risguardante il tratto del corso del fiume che trovasi imperfettamente inalveato tra la sua foce e la diga, e dell'altro d'indole topografica, che deve servire a far conoscere con precisione i confini dei Comuni censuarii sul fondo della Valle, allo scopo di poter mettere in esatta armonia la planimetria rappresentante i lavori da eseguirsi colla mappa, che servirà a far conoscere l'ubicazione e 1' estensione delle espropriazioni e dei danneggiameli ti, viene incaricato esso ingegnere di procederò alla esecuzione dei rilievi predetti:; in quanto poi al terzo rilievo che si presenterebbe opportuno allo scopo di riconoscere con bastante dettaglio l'altimetria delle due Valli di Dubas e Crassizza, viene pure incaricato di e-seguirlo nella presente stagione, purché questa non riesca contraria, in qual caso sarà da rimettersi il lavoro a tempo più propizio. Il giorno 1 Luglio ebbe luogo la seduta del Comitato stradale di Capodistria. La quasi inazione del Comitato durante l'anno decorso, si spiega da ciò che, appena il 18 giugno a. c., venne fatta ad esso Comitato la ■consegna dei fondi da parte della cessata amministrazione. Nel discutere il preventivo, venne deliberato di formare varie classi di strade, secondo l'importanza delle strade stesse, e quindi per ogni classe fissare un sistema gradualo di manutenzione. Nella prima classe venne posta la. strada di Piva lunga — Capodistria - Isola -'Pirano; e la strada deiMo-lini Capodistria - Pinguente - Montona. Nella seconda classe sono comprese: la strada di Ospo, quale congiunzione della postale Trieste — Pola, eon la Istro — Carniola; la strada di congiunzione dei villaggi della valle di Zaule cqii la postale Trieste — Fola. Nella terza elasse, la strada di & Antonio, Capodistria — Pinguente; la strada di congiunzione delle ville Marengo, t'augnano, Costabona, Caroauze, Mont* «on la postale, Trieste — Fola. •Quanto alla strada di Muggia si faranno istanza perchè sia dichiarata postale. — In seguito a queste massime venne fissato il segue y-, te conto di previsione. — Spese: fiorini 8200; a coprire le quali, oltre il ei-vanzo cassa, consegnato dalla cessata amministrazione ed •ascendente a f. 577. 99; ed oltre l'incasso presumibile sulle ai-retrazioni, di f. 2150; viene fissato il 15 so- Sra la prescrizioue dell'anno in tutto il disèsotto Giu-iziale, la quale, con le'straordinarie dello stato, arriva a circa f. 52750 ; per cui un'introito di f. 7912 .50; e, calcolato il presumibile incasso del 65 (/<>, un incasso reale di f. 5142. 80. — L'importo di f. 329.21. che manca a coprire le spese, sarà coperto o con economie sulle varie strade, oppure colf incasso delle antecipazioni verso rifusione, che sarà per fare e consegnare la cessata amministrazione. La scuola agraria di Gorizia, riformata e dirotta dal valente agronomo Prof. Monà, ottenne dall' i. r. Mi nistero dell' agricoltura un contributo di fondazione di fiorini 12000, ed un annuo sussidio di fior. 2400. — Alla scuola è associata una stazione enochimica. Circolare. Lo scopo essenziale e principalissimo della scienza, e delia esperienza bacologica resta sempre fisso per tutte le Società che di questo ramo d' a- graria economia s'interessano ed è dover di ciascuna concorrere con tutte le sue forze a raggiungerlo. Tale scopo è la rigenerazione e restituzione delle razze di bachi nostrani, il cui deperimento fu tanto sensibile,ed economicamenle rovinoso, perda necessità indotta di ritirare da lontane regioni con e-norme dispendio del seme per la nostra bacliicof tura. A questo scopo ci siam già alcun poco avvicinati, ma non l'abbiamo raggiunto. li Comitato ordinatore dell'Esposizione bacologica internazionale fissalo al p. v. autunno ( dai 15 settembre ai 15 ottobre ) sempre intento all'accennato scopo, credesi in dovere di raccogliere nella Esposizione, e mettere in mostra tutto ciò, che valga a promuovere ognor più l'efficace desiderio di attendere alla riconquista delle razze nostrane. Quindi venne nella deliberazione di fare una postilla all'Articolo IV del Regolamento già pubblicato, rivolgendosi a tutti i bachicultori, e sollecitandoli ad inviare al Comitato slesso campioni di bozzoli nostrani d'ogni qualità, che offrano qualche speciale carattere, o sia tipo d'una produzione propria di ciascuna provincia, od anche risultato di tentati incrocinuienti, ed educazioni fatte da individui studiosi de'vari metodi razionali, indicando eziandio lo special metodo-d'allevamento ed unendovi, s'è possibile, un saggio di sementi. Tuttociò clic esce dal cornili e uso ( a tuf i già noto per prova) nelle razze, e varietà nostrane vorrebbe recarsi intuitivamente a cognizione dei visitatori, e perciò il Comitato fa calda istanza a tutte le associazioni, ed agii individui, perchè si compiacciano di. favorire coli'opera loro questo intendimento, clic; riuscendo bene, come giova sperare, infonderà cento fiducia ed ardire di darsi con crescente energia alla restaurazione dei nostri bachi, e di salvare cosi il nostro paese dalla rovinosa esportazione d'ingenti somme di denaro. Trattandosi di puri saggi, basterà mandare mezzo chilogramma d' ogni varietà, che il Comitato sarebbe anche disposto a comperare. Quanto maggiore sarà la sollecitudine de'cortesi bachicultori nel tenere questo nostro invito, tanto maggiore s .rà la riconoscenza del Comitato al quale sta immensamente a cuore il compilo di giovare, sotto questo riguardo, a gaia con tutte le a-grarie Associazioni-,. alla Patria Comune.. Rovereto 18 ghigno 1872. Il Presidente Filippo Conte Bossi - FEDRiGOTTr. C« «ia i i a i© - Ci* a- il i tì a io ro l'f.l TERSO CONGRESSO- BACOLOGICO INTERNAZIONALE ix rovereto Programma Avendo il secondo Congresso bacològico internazionale, tenutosi in Udine nei giorni 14, iw'.c 16 di settembre 1871 j deliberalo di unirsi la terga vol- ta in Rovereto nell'autunno del Ì872, delegò ai Rappresentanti della Camera di Commercio, della Società agraria, e del Municipio di Rovereto I' incarico di stabilire, unitamente ai Sigg. Gherardo conte Freschi, e Prof. Giampaolo Vlacovich il Programma, e quaut'altro occores.se per l' ordinamento di questa Sessione. ii seguito a tale incarico, il Comitato, avendo-già tutto preparato, pubblica or di nuovo* i quesiti da trattarsi coi nomi di quelli illustri Bacologi, clic gentilmente accettarono l'ufficio di riferire sopra ciascuno, e nel tempo stesso avvisa che l'apertura di questo terzo Congresso si farà il giorno 10 Settembre p. v alle ore 10 antimeridiane. L'importanza gravissima del compilo assunto da questa associazione, lascia credere, che tutti gli a-mnnli del benessere, e della economica prosperità del proprio paese, concorreranno e per recarvi i propri!' lumi, e per attingere cognizione dei conclusi, che sui proposti Quesiti saranno presi da quei dotti ed illustri Uomini, che per scienza, ed esperienza su questo importantissimo argomento eminentemente primeggiano. QUESITO I.» Indagini sulla natura della malattia del baco, denominata Flaccidezza, o Letargia. a ) Quali sieno le mutazioni materiali morbose, e i sintomi di questa malattia; b) se v'abbiano differenze essenziali tra la Flaccidezza, e la cosi detta Gallina, e nel caso affermativo, quali sieno ì caratteri distintivi proprii a ciascuna ; c) se lo stato morbosa conosciuto col nome dV morii-passi (morti-bianchi, appoplessia) costituisca! per sè stesso una malattia speciale, o non sia in;-veee, che uno stadio particolare di altro nurbo più, o meno conosciuto (Placidezza, Gattina). Relatori: Sigg. Prof. Giampaolo Vlacovich, ed Enrico Dott. Vkrson, Padova. QUESITO IL0 A quali condizioni morbose si colleglli : a) il negrone delle crisalidi: '/) il color plumbeo,, o grigio-scuro agli anelli addominali della farfalla; e) la presenza delle m icclùette nerastre che si scorgono sia nelle alt, sia in altre parti della farla ila. Relatori: Sigg. Prof. Cesare Desideri, Pistoja. e Carlo nob. Bassi. Milano. QUESITO IH. Se prescindendo dalla presenza dei noti corpuscoli, si possano rinvenire nelle uova dei caratteri che sieno indizio di una condizione morbosa delle medesime, e ciò sia nell'esame esterno delie uova stesse (ferina, peso, colore parassiti, maniera deli le loro deposizioni, proporzione fra le uova feconde, C le ir. feconde ) sia nell'esame del loro contenuto. Osservazione.—• Cade qui opportuno di ricordare una raccomandazione espressa dal Congresso bui cologico di Udine- ed è di sperimentare. mediante /' ìmmailo separalo di singole deposizioni, quali cri-i si polessaró ,per avventura ritrarre intorno alla » ta della semente dal modo in cui si trovano disile le uova delle rispettive farfalle. ! Relatori: Sigg. Prof. Fsdekico Habeki.ant, Gorizia, e Prof, litiiii Ciiuizz.v, Cervignano. QUESITO IV.0 Si invitano ad istituirsi osservaKioni esl espe-;nze per riconoscere, se la malattia Flaccidezza, i, o no eretUlCH-ia., sia, o-no contagiosa, ed inviare Comitato una relazione sulle loro ricerche. Osservazione. — I! Comitato tenendo conto degli roittenti proposti nel Quesito primo e secondo croie necessario il raccomandare ai bachicultori, che eli'eseguire le ricerche sopra accennate, prendano uta diligente delle condizioni morbose interne e dei intorni che si offrissero nelle larve, nelle crisalidi, nelle farfalle ammalate su cui fossero per-cadere e loro investigazioni. Spetterà al -Congresso il decidere, se i nuovi tindii instiliii-ti dopo l'ultima sua sessione, e quelli atti in precedenza avranno rischiarate ie due iei-ortanti questioni sopra citale a segno tale, che esso possa credersi autorizzato a giudicarne con piena cognizione di causa. Relatori: Sigg. roti. Giusto Pasqualis, Trento, e Dott. Ruggero Cobei.li, Rovereto. QUESITO V.° .E preferibile l'accoppiamento illimitato a! Limitato per migliorare le razze del baco da seta? llclulori: Sigg. Prof. Emilio Coen alia, e Dott, Antonio gadiii, Milano, QUESITO VI.0 Qual è il metodo migliore da tenersi per isola-r- le coppie di farfalle nella confezione cellulare liei seme, nonché a preservare le cellule da ogni ::dri:enza dannosa, e specialmente da quella del Der- mades ? Relatori: Sigg. Ingegnere Guido Susani, Albiate, e Dott. Eugenio Bbttoni, Milano. QUESITO VII." Mezzi per diffondere l'istruzione nell'uso del microscopio, e per agevolare la confezione de! seme, coi sistema cellulare^ e renderla qu ndi più e- .ste-;!. Relatori : S'jfjT Prof. Antonio Cav. Keller, Padova, D.r Emamioi.e Romanin-Jacour, Sanguinetto. QUESITO Vili.0 a i Esperienze di confronto fatte sulla medesima razza di bachi provenienti da seme della stessa (qualità, e prodotto dello stesso allevamento, e possibilmente di confezione cellulare, diretta a cotiesce- mi re gli effetti dell' educazione condotta a calore crc-sconle, e a calure sin da principio elevato; b) come provvedervi economicamente? c ) quali differenze risultino da questi allevamenti di confronto, anche riguardo alle malattie dominanti.; d) a quali eventualità possa andar incontro il suindicato metodo di allevamento, segnatamente per eliett-o di squilibrio della temperatura nell' atmosfera esterna, quantunque l'interna sia mantenuta al grado fissato. Relatori: Sigg. Prof. Gaetano Cav. Cantoni. e Prof. Felice Franceschini, Mi In no. Crediamo poi opportuno trascrivere qui per i Signori Membri del Congresso, e Relatori i seguenti articoli del rispettivo Regolamento. Art. 3. . ....... turti colora che si occupano di bachicoltura son invitali a spedire pel giorno i 5 agosto i lavori, che ciascuno avesse elaborati relativamente a qualche quesito; 'colf avertimen- 1:/ioo delta Turkestan 79 10 80 79 — 1 2 — Giapponese riprodotta 9037 25 13766 81 — 1 52..! ( 31/t00 detta inferiore 136 12 » 45 — _ 1 54 K(,/ioo Somma 21198 si] 54877 7U ! Capodistria, 7 luglio 18.72. Dal Municipio Il Podestà D.r db Belli. jJ 1027 a dell'olio spremuto dalle oìive raccolte negli anni sottoindicali e macinate nei torchi e tortegli infrascritti luoghi della provincia dell'Istria, tratta dalle pubbliche vacchette prodotte dai \yrietar1 e direttori dei torchi medesimi e dal catastico. 1752 1753 « 1754 i (OJ 1756 1757 I Urne lib | Orno ,lib. Orne ;lib.j Orne ,lib.j Orile jlib. ? Orne lib. 1758 Orne I lib. 1759 Orne i lib. 1760 Orne lib. rodistria e territ. iggia e territorio Ila e territorio ano e territorio tago e territorio muova e territ. renzo e territ. ìrigno la e territorio pano bona intona e territ. rtole e territorio ije e territorio Lorenzo miano etra pelosa Ole mtane sera 7591 79 9240 22 19519 83 10718 78 115 16 72 1B257 32 3193 62 667 5 1179 46 2849 8 210 58 400 4 257 14 6o»b 61 597 92 430 50 15 1 120 9 115 21 127 41 465 96 16 15 32 70 12 96 17089 49 49 14913 12 j 15246! 38 1761 | 1762 rno . Iih - Orno . li 1763 ! 764 Orne ; lib. ■ Orne jlib.j Orno | lib. Orne jlib. ipodistria e territ. 3303 : 2 4139 53 32 56 1317 63 2024 33 654 61 2282 62 439 90 88 2880 69 uggia e territorio 508 83 571 80 8 59 230 50 295 401 S5 90 jj 282 78 1348 51 84 514 12 ola e territorio 1217 48 1724 56 16 43 736 16 886 40 ; 329 51 242 22 997 82 rano e territorio 2379 21 5036 58 20 2420 72 1535 7 1641 10 3397 74 966 8 2300 44 mago e territorio 187 77, 300 77 56 49 351 98 112 60 84 46 175 27 78 14 138 68 ittmova e territ. 454 79 686 70 113 8 971 33 255 19 633 4 406 87 322 7 irenzo e territ. 564 58 303 62 127 55 430 3 122 9 té 410 3 397 76 320 20 116 36 «vigno 5858 95' 6806 25 428 44 5674 30 1252 43 3069 85 2904 53 1187 84 1949 2 ila e territorio 196 23 1077 75 338 55 197 7 640 432 489 4 119 38 910 64 ignano 170 711 970 25 298 8 66 490 413 75 84 96 453 25 Ibona 16 23 17 ontona e territ. 221 88 394 70 25 20 219 46 294 49 72 76 211 88 116 36% 206 84 ortole e territorio 152 86 258 39 17 56 80 43 90 43 1 105 13 54 24 Vi 160 47 risignana e territ. 214 95 359 84 31 70 191 32 100 20 172 86 163 42 62 26 166 57 uje e territorio 800 77 1105 39 110 74 839 41 353 41 329 26 806 43 234 687 30 Lorenzo 75 42 83! 77 23 12 26 28 wniano f>4 50 84 i 85 6 50 29 35 55 75 22 85 50 10 2 49 72 90 ietra pelosa, 22 38 34 14 13 90 falle 21 82 83 98 31 76 5 24 8 68 27 14 ontane 60 47 tsera J6416 15 24038 1 t 29 1033 A * 14161 ~T 7669 ~Ì5 8729 8 13452 56J4315 6 Vi 11622 42 17C5 ] 1766 1767 1768 1769 Orne.lib. Omo ,lib.? Orne]lib. Or. j lib. \ Orne |lib -i<02S 1770 , | 1773 1774 1775 1 1 1778 177 9 ] 1780 | ' 1781" Orne |lib.J | Orile lib.| Orne lib. j Orne lib.j \ Orne lib. Orne lib. j Orne | lib. j Orne 1 b Capodistria e territ. 1411 96 3625 21% 3102 68 2243 95 ' 4281 79 2136 37 3527 8 6133 43 Muggia e territorio 275 34 785 14 593 83 343 94' 1130 28 345 32 556 96 981 99 Isola e territorio 566 22 1444 32 % 875 47 1114 18 1402 29.! 703 1 1055 53 1630 21 Pirano e territorio 717 86 4658 40 3658 66 5140 43 2683 56 2490 84 6129 74 Umago e territorio 60 64 194 24 8G 6 173 81 316 20 416 -86 285 86 jCittanova e territorio 810 66 671 66 353 73; 725 78 996 84 488 5 Parenzo e territorio 181 70 967 86. 715 86 304 38 901 36 1201 33 605 91 87 78 j Rovigno 2237 70 4439 33 2736 66 5337 81 6070 99 3319 36 4830 16 5734 65 Pola e territorio 251 68' 996 21 Vi 83 40 943 7 460 52 1312 99 200 96 Dignano 65 70 959 59 204 97 543 31 720 11 948 97 145 90 Albona. Montona e-territorio 182 75 323 24 154 78 682 16 732 70 579 85 '/. 153 93 Portole e territorio 1 151 27 12.4: 96 110 65J 113 18 93 31 113 56 311 32 tìrisignana e territ. . 190 57» 339 75 204. 97 230 5l| 215 63 311 24 106 84 323 98 Buje e territorio : 367 Gli 665 42 1242 6 311 5 il 828 12 1265 •> 421 6.6 14.68 30 S. Lorenzo 1 100 39. 73 40 88 49 40 49 68 50 iMomiano 21 45 8 35 84 59 38 ss] 65 50 69 90 46 9 96 41 iPietra pelosa. 11 50 1 Valle 60 44' V 62. 58* 93 89 27 78 28 20 63 96 Fontane 37 86 Orsera 1 6580 54 20529 84 10727, 17 16425, 7s| 23221 63 16653 5! 15523 94/ 23184 20 1782 1783- Orne | lib. Orne j lib. 1784 li 1785 1786 I 1787 1795 Orne | lib. ! Orue [lib.| Orne j lib./Orne j lib. 'jOrne , lib. j (Capodistria.e territ. 153 96 /■ 1231 44/ 1338 62: 1341 | o 2944 15. 2328 27 i 1 1 1948 63 Moggia e territorio Isola.e territorio 236 42 256 70. 247 2 452 851/ 384 69 1 308 38 156 39 689 8 1107 43 1030 48 1856 85 \/i 673 28 1 H05 84. Pirano e territorio 441 60 2911 92 • 407.6 3651 79 7157 16 ; 3676 87 \/i 1 4493 64 Umago e.territorio 11 27 153 71/ 249 64 276 4 210 711/i 305 77 546 52 i/2 rCittanova e territorio 61 25, 201 41/ 460 5 1/2 598 29 385 69 649 19 1/- Parenzo e territorio : 52 45 505 16 397 03 : 809 35 1/2 632 79 i/2 Rovigno 1692 33 1692 33; 1720 94 2938.18 5555 94 2664 91 Pola e territorio 202 ■42/ 325 501/2 412 84 364 26 153 92 . 638 1 1/2 Dignano Albona | 592 ì 84 132 287 991/2 , 506 68 Montona e territorio 6 - 148 ! T 77 28- 17.7 71 226 11/ 365 . 456 96 Portole e territorio 4 ■ 70 97 /» 151 33 1 116 76 233 6 142 71 210 19 1/2 16 Grrisignana e territ. 3 37'/- ■ 129 47 134 15 131 23 229 61 197 42 1/2 312 Buje e territorio 6 7.8 209 76 635 33. ; 684 77 6871 171/2 714 69 1112 67 1/2 S. Lorenzo J 9 25 Momiano « , 10 581/2 6 17 13 53 18 4 37 56 Pietra pelosa Valle ?; 88 6 26- 45 $41/2 72 91 Fontane 13, 36 30 4 Orsera f | 96 18 1/2 238 12 ~845 11/ 7929 17/ Ìl020|11f/ 11403 6 17850 51 1/21 16441 181/2 15316 T/2 Nel prossimo numero daremo i prospetti NT 2 Ni* 3. arnnniziati nell' articolo del sig. T. Luciani.. (La Redazione.) TU'. DI GIUSEPPE TONDELLI. NICOLO' de MAD0N1ZZA Redattore,