VIA CARLO ALBERTO 17 CIVIDALE MOJA BANKA BANCA DI CREDITO DI TRIESTE TRŽAŠKA KREDITNA BANKA novi ČEDAD / CIVIDALE • Ulica Ristori 28 • Tel. (0432) 731190 • Fax 730462 • Poštni predal / casella postale 92 • Poštnina plačana v gotovini / abbonamento postale gruppo 2/50% • Tednik / settimanale • Cena 1.500 lir BANCA DI CREDITO DI TRIESTE TRŽAŠKA KREDITNA BANKA di deposito a 19 mesi »1 - i tednik Slovencev videmske pokrajine R75 % annuo lordo št. 27 (819) • Čedad, četrtek, 4. julija 1996 Dal 7 giugno al 3 1 luglio MOJA BANKA Nulli i referendum sulla riforma sanitaria regionale Lontani dal quorum Ha raggiunto appena il 36% l’affluenza degli aventi diritto al voto Nella Slavia friulana S. Pietro, Pulfero, Stregna e Savogna superano la soglia del 50% - Chiabai: “Come comitato andremo avanti...” Serviva il 50 per cento più uno degli a-venti diritto al voto, é stato appena il 36. Il referendum regionale sulla sanità che si é svolto domenica scorsa non é valido, come se non si fosse svolto, come se tutto il cancan delle ultime settimane non fosse accaduto. Anche se, forse, a qualcosa é servito. Certo é che per la Giunta regionale, e in particolare per l’assessore regionale alla sanità Giampiero Fasola, é un bel sospiro di sollievo. I friulani, per un motivo o per altro, non hanno risposto all’appello dei Comitati di difesa per gli ospedali. Non hanno . isposto, soprattutto, i grandi centri e quelli che non sono colpiti, almeno sulla carta, dalla riforma sanitaria regionale. Per i promotori dei referendum la colpa é della poca pubblicità data alla consultazione popolare e del fatto che il voto sia slittato di una settimana. Per la Regione, che non parla di vittoria, il risultato é un’apertura di credito nei confronti della riforma E la Slavia friulana? Ha risposto così così. In alcuni comuni si é superato il quorum (S. Pietro al Natisone, Pulfero, Stregna e Savogna), in altri no (Grimacco, S. Leonardo e soprattutto Drenchia). (m.o.) segue a pagina 4 V NEDELJO 14. JULIJA OB 8. URI pohod Topolo’ - Livek “Cez namišljeno črto” Postaja Topolove” Le esperienze Concerto del Kobariški ok iet ori; i Azioni; teatrale di Sandro Carpini "KOiANHg”. IZIDI NEDELJSKIH REFERENDUMOV 252.258 264.381 267.508 265.049 265.658 117.365 I Posti letto per gli ospedali di rete 2 Limite 40.000 abitanti per i distretti sanitari , Posti Ietto nelle Rsa 4 Posti Ietto a pagamento - Ostetricia e pediatria per gli ospedali di rete 102.412 106.764 28,8 Poljubljanje križev v Bardu “M v za pom manjšini” “Ni volje za pomoč manjšinam”. Takšen je naslov, ki ga je izbral ljubljanski “Dnevnik”, da bi poročal o dogajanju v slovenskem parlamentu, ko je bilo na dnevnem redu vprašanje pomoči manjšinam in specifično beneškim podjetjem Hobles in Kronos. Za to, da bi vlada takoj pomagala tema dvema podjetjema (in denarnim zavodom), se je zavzel sam predsednik parlamenta Jožef Školč. Temu - kot poročajo časopisi - pa je načelno nasprotoval Lojze Peterle, češ da je treba zadevo premleti v delovni skupini za manjšine. S tem pa se bo stvar zavlekla in beneška podjetja bodo še čakala na prepotrebno pomoč iz Slovenije. Tako je, ko strankarske logike prevladajo nad realnimi potrebami in jim ni mar za bodočnost našega beneškega gospodarstva. Kaj naj rečemo? Vsak komentar bi bil odveč. Povejmo, da so na seji parlamenta sprejeli dokument o odnosu med matico in manjšinami. Glasovi % JA Glasovi % NE 105.169 105.555 28,5 V nediejo so pri cerkvici Sv. Kvirina v Spietru obnovil Arengo V duhu naše tradicije K iniciativi Gorske skupnosti Nadiških dolin so pristopile vse občine V nedeljo 7. julija bo v Bardu praznik Svete Marije Zdravja. Vaški praznik je toliko bolj pome-mebn v kolikor se bo tudi letos za to priložnost ponovil star obred poljubljanja križev, ki simbolizira prijateljstvo med sosednjimi verskimi skupnostmi. V nedeljo bodo v Bardu krizi iz Učeje, Viškorše, Vizon-ta, Zavarha, Tipane, Pla- tišč, Brezij in Prosnida. Ob priložnosti praznika bodo postavili v cerkev nov križ (na sliki), delo istega umetnika, ki je avtor ikon. Gre za dragoceno umetnino, ki ima še poseben pomen, ker so napisi na njej v slovenščini. Slovenski jezik, ki je bil desetletja izrinjen iz verskega življenja v Bardu, je spet našel v cerkvi svoj prostor. V Spietru so v nediejo na iniciativo Gorske skupnosti Nadiških dolin obnovili Veliko sosiednjo, ali Arengo, takuo ki mu pravimo po italijansko, ki so ga Francuozi razpustil glih 190 liet od tega an s tem je biu konac naše avtonomije. Na manifestaciji so ble vse občine naše Gorske skupnosti z gonfaloni an dekan Nadiških dolin msgr. Nisio Mateucig. Beri na strani 2 Otroški senjam Moja vas 147 otruok iz Rezije, Terskih an Nadiških dolin je lietos sparjelo vabilo študijskega centra Nediža iz Spietra an poslalo svoje spise v domačem slovenskem dialektu na natečaj Moja vas. Na parvi fotografiji je Daniele Trinco, ki je biu priden presentator, blizu je pa nomalo te mikanih od Dvojezičnega vartca. Beri na strani 6 novi matajur Četrtek, 4. julija 1996 Aktualno Successo a M S. Pietro per la prima rievocazione storica promossa dalla Comunità montana i «ssw 'ex ■ I t s JfliiffiiJcff twSttélu a L’Arengo riprende vita A190 anni dalla soppressione dell'autonomia della Slavia da parte deifiancesi S. Pietro: lavoro offresi L’Ambito socio-assisten-ziale di S. Pietro al Natisone intende potenziare le attività del servizio sociale di base. A questo scopo il direttivo della Comunità montana Valli del Natisone ha conferito l’incarico semestrale ad un’assistente sociale a partire da luglio. Ha inoltre predisposto progetti per lavori socialmente utili ed ha deliberato di dare avvio a due progetti richiedendo alla Sezione circoscrizionale per l’impiego di Cividale di effettuare l’assegnazione delle persone. Il progetto" Integrazione assistenza domiciliare” ha la durata di 4 mesi e si chiede l’assegnazione di n. 2 persone con le seguenti caratteristiche: 1) titolo di studio: licenza media inferiore; 2) professionalità: corso professionale per assistenti domiciliari o corso Ota o, in alternativa, esperienza condotta nel settore; 3) patente B e possesso dell’automezzo proprio. Il progetto “Supporto am-ministativo al servizio sociale di base” ha la durata di 12 mesi e si chiede l’assegnazione di 1 persona con le seguenti caratteristiche: 1) titolo di studio: diploma di scuola media superiore; 2) profes-sioalità: uso del computer (programma Windows e Works). Gli interessati si rivolgano al l’ufficio di collocamento di Cividale - b.go di Ponte, entro l’8 luglio p.v. Rievocare la propria storia significa riscoprire la propria essenza, le proprie radici e ridare dignità ad u-na comunità che ha una tradizione storica gloriosa. Contemporaneamente significa affermare il valore dell’autonomia di cui la Slavia ha goduto per secoli, mantenendola anche durante il periodo patriarcale e la Repubblica di Venezia. E qui sta anche l’attualità della rievocazione. Infine ripropone il tema dell’amicizia e della collaborazione tra friulani e sloveni assieme al tema della pace e del rispetto delle proprie peculiarità. Così il presidente della Comunità montana Valli del Natisone Firmino Marinig domenica, a conclusione della prima rievocazione storica dell’arengo della Slavia, svoltasi esattamente 190 anni dopo la sua soppressione da parte dei francesi, ha sintetizzano il significato della manifestazione. L’arengo grande presso la chiesetta di S. Quirino si svolgeva al termine della messa. E proprio dal sagrato della chiesa di S. Pietro al Natisone ha preso il via il corteo, aperto dai gonfaloni dei comuni della Comunità montana, seguiti dal decano mons. Dionisio Mateucig che reggeva il Vangelo, (un raro esemplare di messale glagolitico del XVIII secolo) su cui più tardi è stato fatto il giuramento. Dietro di lui i sindaci con le fasce tricolori e numerosi consiglieri comunali, nonché rappresentanti delle comunità di Livek e Breginj che della Velika sosiednja facevano parte ed una gran folla. Il sindaco di Venezia Massimo Cacciari che non ha potuto partecipare ha invece inviato un proprio messaggio di saluto. Accanto alla chiesetta di S. Quirino si è svolta la breve ma significativa cerimonia in cui sono stati letti i documenti relativi alla soppressione dell’autononia amministrativa della Slavia. Il compito di cancelliere è stato svolto da Giorgio Ban-chig, mentre Luciano Chia-budini ha avuto il compito di illustrare la cerimonia in tutte le sue fasi. Successivamente sono stati eletti i decani di Antro e Merso ed infine il decano grande delle convalli del Natisone e presidente dell’arengo. Secondo l’antica usanza, i župani ed i rappresentanti delle ville, oggi consiglieri comunali, erano muniti di un bastone che era il simbolo della loro autorità e con il quale manifestavano il proprio voto, po- Ma Pulfero protesta A margine dobbiamo registrare la protesta del comune di Pulfero. Il consiglio comunale ha dichiarato di condividere la rievocazione, allo stesso tempo e-sprime “condanna” perchè invitato “solo ed esclusiva-mente in circostanze commemorative e folkorisiti-che”, ed è ignorato quando si tratta di scelte stragegi-che. Inoltre ritiene offensivo non avere un proprio rappresentante nel direttivo della Comunità ed annuncia la convocazione di tutti gli amministratori dell’Arengo. nendolo accanto a quello del decano. E questo è stato l’unico momento spettacolare, peraltro molto suggestivo, in una celebrazione molto sobria e forse anche per questo ben riuscita. A dare un significato ancora più forte alla rievocazione, da cui sembrava spirare un forte senso di coesione e u-nità d’intenti soprattutto fra gli amministratori, è stata la decisione di ricollocare la pietra dell’arengo e di ripiantare un tiglio nei pressi della chiesa.(jn) Program ekonomskega varčevanja Prodi kot Robin Hood? S to Številko začne sodelovati z naSim tednikom Stojan Spetič, bivSi senator ki Se vedno Sledi dogajanju v Rimu. Iz tedna v teden bo obravnaval najpomembnejša vprašanja na italijanski politični sceni. Ko je predstavil svoj program gospodarskega varčevanja, se je Romano Prodi primerjal Robinu Ho-odu, pravičnemu roparju, ki je grabil bogatim, da bi razdelil med reveže. Bo-gve, ali je primerjava zgolj naključna “butade”, ali pa je Prodi zares razmišljal o njenih različnih razsežnostih. Poskusimo jim slediti. Robin Hood je zapostavljene tlačane iz sher woodske-ga gozda dvignil v upor, da so pregnali hudobnega šerifa iz Nottinghama. Kaj pa ga je gnalo? Sla po pravičnosti, ljubezen do Marion, želja vrniti oblast Rihardu Levjesrčnemu, ki se je podal na križarsko vojno. Prodi ve, da je zmaga [passeri cfcicsj a Il puntino sulla i Ideja, da se pred cierkvico Svetega Kvirina v Spetru oživi beneški parlament, je bla dobra an pametna. Spe-jana je bla lepuo an je imiela veliko simbolno vriednost Se posebno ker je poklicala v spomin tisto avtonomijo, ki smo jo užival za časa beneške republike an pred njo an ki je donas Se kakuo potriehna. Pa ne samuo! Veliki dekan je tudi poviedu, de je pru spoštovat an bit ponosni na naSo zgodovinsko tradicijo, na naSo kulturo, na naše koranine. Tuole pride reč an na naš jezik. Slovienske besiede na nedieljski manifestaciji pa malomanj, de nie bluo čut, čeglih v tistih cajtih ko je “živeu” arengo naši ljudje nieso guoril drugač ko po slovensko. Skoda! Usadit lipo, kjer je ankrat bla an nazaj postaviti kaman okuole katerega so se nasi možje zbierali ima simbolni pomien an je lepuo. Tuole bi muorlo vajat an za nas izik. Če staro lipo so jo veril iz zemje za zbrisat vsak slied tiste avtonomije an donas jo je trieba spet vsadit, tuole ni rotalo s slovienskim jezikam, ki - go na vse kar nam je rotalo - je Se živ. An kar smo že pri slovienskem jeziku, mislimo, de če na tist kaman, ki so ga v Ruoncu postavli v spomin na msgr. Birtiča, so bli napisal Se po sloviensko se nie biu sviet podaru. Pruzapru tista bi bla narlieuš zahvala te-lemu duhovniku, ki nas je nimar učiu, de ne smiemo za-mietat materinega jezika, de muormo bit ponosni na anj. Se dobro, de nam spet parhaja liepa novica iz Bar-da/Lusevere, kjer počaso vračajo čast, pomien an spoštovanje slovienski besiedi, ki se vrača na vidno miesto v cierku. Ponos je ponos! Oljke vzbudila velika pričakovanja in jih ne sme razočarati. Plačati mora javni dolg in najti delo za tri milijone povečini mladih ljudi. Njegova koalicijska vlada stoji na razpotju. Breme reševanja nakopičenih problemov lahko enakopravno porazdeli tako, da ga bo tokrat nosil predvsem bogatejši sloj. Ce ne, bo Robin Hood razočaral svoje soborce. Pa se bo moral pred njihovo jezo pogoditi s poraženim-šerifom, da bi skupaj spremenila statut kraljestva. Koga naj torej posluša? Glas ponižanih iz Sherwooda, ki ga bodrijo in podpirajo? Ali kaprice kralja Riharda, ki se je na poti domov ustavil v Maastrichtu in ga roti, naj ne prizadene njegovega plemstva? Ali pohotno vabilc dame, ki se prej ni branila niti šerifovih lask? Kako bi se odločil Robin Hood jaz vem. Upam, da Prodi tudi. Stojan Spetič Na Robiču ob peti obletnici Kratka a občutena svečanost je v petek 28. junija potekala na mejnem prehodu na Robiču, kjer so na pobude Občine Kobarid okrili spominsko obeležje ob 5-letnici “osvoboditve” mejnega prehoda. Pred petimi leti so namreč oborožene enote JLA blokirale prehode v Sloveniji. Tisti na Robiču je bil blokiran en dan, potem pa so se morale obkoljene sile JLA predati slovenski vojski in Robič je bil prvi odprt mednarodni prehod na celotni meji z Italijo. Kar je vredno poudariti, je kobariški župan Pavle Gregorčič dejal v svojem nagovoru, je sposobnost v tisti zelo napeti situaciji razrešiti problem brez prelivanja krvi in žrtev, za kar se je zahvalil vsem sodelujočim. Podčrtal je tudi enotonost in složnost za dosego skupene-ga cilja: slovensko državo. Multe supersalate in Croazia Alla presenza del Ministro degli interni Andrej Ster si è svolta a Gotenica la celebrazione per la festa della polizia slovena alla quale hanno partecipato anche i gruppi speciali Cresce l’interscambio A Portortose si sono incontrate le delegazioni dell’Unioncamere, l’associazione delle Camere di commercio italiana, guidata dal presidente Danilo Lon-ghi, e della Camera dell’economia slovena, diretta dal presidente Jožko Cuk. Durante l’incontro è stato evidenziato che negli ultimi cinque anni tra i due paesi l’interscambio economico-commerciale ha registrato una crescita media annua che si aggira dal 10 ali 15 per cento. Lo scorso anno la Slovenia ha importato dall’Italia merci e servizi per un valore di oltre 1 miliardo e mezzo di dollari ed ha esportato per oltre 1 milardo e 200 milioni di dollari. Polizia troppo “dura” 11 Consiglio d’Europa ha richiamata la Slovenia a causa dei suoi poliziotti, troppo brutali nei confronti delle persone indagate. Il Comitato europeo per la prevenzione della tortura ha recentemente visitato la Slovenia ed ha raccomandato al governo di Lubiana di prendere misure disciplinari nei confronti di quei poliziotti che non si attengono al regolamento e che calcano troppo la mano nei confronti degli indagati. Megamulte in arrivo In Croazia (l’informazione è utile in particolare per chi è intenzionato a passare le ferie sulla costa dalmata o istriana) da lunedì è in vi- gore il nuovo codice della strada. Megamulte in arrivo per chi supererà le velocità consentite (le sanzioni superano anche il milione di lire) con conseguente ritiro della patente. Gli automobilisti ed i passeggeri dovranno circolare con le cinture allacciate e con le luci sempre accese. Multe anche per chi guida troppo lentamente. Per gli automobilisti “distratti” entrerà in vigore la classifica a punti negativi. Kultura-------------------- —= Parla Moreno Miorelli, il direttore artistico di “Postaja Topolove” Stazione della memoria Da sabato per un mese la rassegna di “esperienze ’ e molte altre iniziative “La rinascita del paese? Ci vuole anche una volontà esterna che non c’é” Četrtek, 4. julija 1996 Ingvild Lundesgaard artista norvegese a Topolò Podobe iz naših dolin v Špetru “Stazione Topolò - Postaja Topolove” è in fermento ormai da mesi, da quando cioè il direttore artistico Moreno Miorelli, anima e motore della Stazione, ha i-niziato a tessere quella fitta trama di rapporti che stanno alla base dell’ iniziativa, da quando hanno incominciato ad arrivarci illustri “viaggiatori” ed il paese ha iniziato ad organizzarsi per accogliere al meglio ospiti e visitatori. Ora tutto è pronto e sabato pomeriggio ci sarà l’apertura di Postaja Topolove 1996. “Ogni anno c’è un motivo che percorre i vari interventi” ci ha spiegato Moreno Miorelli. “Durante la prima edizione era emerso molto forte il tema del confine, nella seconda era stato il senso del gioco. Questa *erza edizione potrebbe avere il sapore della memoria. Molte operazioni hanno questo tema come predominante”. Al di là dell’evento artistico qual è, a tuo parere, V importanza della Stazione? L’evento artistico è un pretesto per riflettere su situazioni che riguardano non solo Topolò e la Benecia. Oltre a quelle diciamo “morali” (intolleranza e convivenza in testa) ci sono, e molto forti, le problematiche relative ai diversi modelli di società. I tempi, i ritmi della città sono completamente diversi da quelli della montagna, le tecniche sono diverse. Nello stesso momento si possono vivere situazioni lontane decenni l’una dall’altra. Culture arcaiche e cyberculture. La “Postaja” è un piccolo tentativo per vedere se questi mondi sono destinati a non comunicare, a ignorarsi o se possono essere di stimolo l’uno per l’altro, come talvolta è accaduto proprio a Topolò. I ricercatori che salgono quassù restano stupiti dalla ricchezza di temi che il luogo propone, dalla presenza di una cultura ancora viva e così stimolante. É su questi stimoli che nascono gli interventi; è la ricerca contemporanea immersa completamente nella cultura di Topolò e ovviamente della Benecia. Bisogna stare molto attenti e non paralizzare una cultura nelle tradizioni e basta: dietro il folklore c’è spesso il nulla in agguato. E poi mi sembra che il paese sia contento di questa pacifica invasione; la riapertura dei sentieri, la riapertura o il riordino di molti spazi dove vengono collocati i lavori o ospitati gli autori sono operazioni importanti quanto quelle “artistiche”; così come l’ospitalità, valore primario di ogni civiltà, che l’occidente sta penosamente rinnegando. Sul catalogo c’è una frase a piena pagina: “Morire va bene, ma da vivi”. Come va interpretata? Molti articoli giornalistici hanno parlato di Topolò come del “paese che rinasce grazie all’arte”. Non è vero, per rinascere ci vuole altro. La “Stazione di Topolò” è un incontro di diverse esperienze, di diverse lingue in un luogo dove la pluralità i-deologica e culturale è sempre stata vista con sospetto. Ma per rinascere ci vuole una volontà esterna. Fino a che la richiesta di madri con i loro figli per la riapertura di un asilo viene intralciata dall’ente preposto a incoraggiare tale iniziativa, fino a che chi opera o vuole operare in montagna deve giustificarsi e ricevere trattamenti fiscali pari a una boutique di Piazza del Duomo... Insomma, fino a che il medioevo è in importanti luoghi di comando, non c’è alcuna speranza. Lo sappiamo. Nessuno si fa illusioni. Morire va bene ma non da disperati con il bottiglione vuoto e il fegato spappolato. Cosa consigli al visitatore della “Postaja” ? Di non aspettarsi delle sculture, delle prove di abilità manuale. La “Stazione” va vista con lo stesso spirito con cui si legge un libro. Non si tratta di oggetti più o meno belli, ma di riflessioni, di esperienze. Vanno vissute e viste con calma. La Stazione di Topolò è l’unica dove chi si affretta perde il treno... Ricordiamo infine da dove provengono gli artisti di questa edizione. Tra interventi e spettacoli avremo artisti da Gran Bretagna, Slovenia, Norvegia, Repubblica ceca, Bulgaria, Russia, Marocco, Austria e da quasi tutte le regioni italiane. V Društvu beneških likovnih umetnikov in Beneški galeriji v Spetru so zadovoljni, saj je tudi letos mednarodni slikarski nateCaj Podobe iz Nadiških dolin lepo uspel. Na njem je sodelovalo 51 umetnikov, približno polovica jih je iz naše dežele in polovica iz Slovenije, kar je tudi strokovna žirija pozitivno ocenila, saj potrjuje dejstvo, da se sodelovanje med sosednjimi deželami lepo razvija in utrjuje. Pomen pobude je v tem smislu pozitivno ocenil v svojem pozdravu na otvoritvi v soboto v Spetru tudi predsednik Gorske skupnosti Firmino Marinig. Pobuda po drugi strani se kvalitetno vključuje v program vaškega praznika in u-veljavlja Speter kot kulturno središče. Po oceni žirije je bila tudi kvaliteta prijetih del dobra, o Čemer se lahko prepričajo tudi obiskovalci, ki imajo tudi možnost s svojim glasom podeliti še eno nagrado. Prva odkupna nagrada, ki jo je podelil deželni odbor F-JK je letos spet šla v Slovenijo in jo je kot lani prejel Peter Juren iz Tolmina. Drugo nagrado je podelila Gorska skupnost Nadiških dolin in jo je prejel Francesco Fattori iz Povo-letta, tretjo od Tržaške kreditne banke v Čedadu so podelili Brunu Dariu iz Buie. Naj povemo, da je ko- misija pohvalila še dela Vinka Bogataja, Luciana De Gironcolija, Claudie Raza in Mitje Zonte. Sedaj lahko dajo svojo oceno še obiskovalci. Razstava bo odprta do 7. julija. Deželno vodstvo ZSKD Po Cedajskem deželnem kongresu Zveze slovenskih kulturnih društev, so se v Gorici zbrali člani predsedstva te organizacije, da bi si porazdelili odgovornosti in razpravljali o načrtih Zveze. Na seji so za podpredsednico imenovali Alenko Flore-nin, tajnica bo Nives Košuta, blagajniške posle pa bo opravljal Adrijano Kovačič. Predsedstvo Zveze je ocenilo kot izredno težavno dejstvo, da prispevki, ki jih daje Dežela, prihajajo z dvoletno zamudo. Zaradi tega so sprejeli dokument, ki ga bodo poslali odgovornim forumom na Deželi v želji, da bi se zdajšnji časovni termini bistveno skrajšali. Kritično so se izrekli tudi do odločitve slovenskega kulturnega ministrstva, ki je za polovico zmanjšal sredstva, ki jih je Zveza dobivala za sodelovanje s kulturnimi sredinami iz Slovenije. “Postaja Topolove” - La settimana 6 luglio 17.00 apertura 20.00 concerto del Kobariški oktet 21.30 azione teatrale di Sandro Carpini 23.00 retrospettiva di Miroslav Janek 7 luglio 11.00 S. Messa cantata dal coro Recan e processione in occasione della festa del Patrono 20.00 concerto del coro Beneške korenine 22.00 retrospettiva di Miroslav Janek 10 luglio 21.00 “Butto non butto, usa e riusa” llluglio 21.00 “Voci dalla sala d’aspetto” incontro con Hans Kitzmiiller 22.30 retrospettiva di Miroslav Janek Folkest ali mesec etnične glasbe V ponedeljek bo v Passarianu Bob Dylan Marij v odboru “sklada” Tržaški pesnik in novinar slovenskega uredništva Rai Marij Cuk je bil imenovan v upravni odbor Prešernovega sklada, ki ima naloga, da vsako leto določi dobitnike najvišjega slovenskega odlikovanja za kulturne in umetniške dosežke. V tem odboru je doslej bil prisoten Filibert BenedetiC. Parlament je v upravni odbor Prešernovega sklada imenoval še profesorja Janeza Bernika, pianista Leona Engelmana, arhitekta Petra Fisterja in Jožeta Kušarja, režiserja Andreja Hienga, koreografinjo Ksenijo Hribar, umetnostnega zgodovinarja MilCka Komelja, profesorja Petra Kovačiča, dirigenta Uroša Lajovica, zgodovinarja Janeza Marolta in skladatelja Pavla Mihelčiča. ‘‘Pretoki” tokrat o šolstvu V teh dneh je izšla nova, dvojna številka kulturne revije “Pretoki”, ki jo tokrat označuje problematika slovenske šole. “Kakšno šolo hočemo?”. To je vprašanje oziroma vodilna nit tokratnih Pretokov, ki obravnavajo vprašanje racionalizacije oziroma strukturalizaci-je našega šolstva tako, da bo odgovarjalo potrebam naše skupnosti. O teh in drugih vprašanjih pišejo Norina Bogateč, Milan Bufon, Tomaž Sim-CiC, Marta IvašiC, Kristina KovaCiC, Nadja Debeljak in Aldo Rupel. Zanimiv je tudi prispevek Majde KauCiC-Baša o statusu slovenskega jezika v skupnem zakonskem osnutku za zašCito Slovencev Italiji. V Vidmu beseda o Furlanih Knjiga “Jezik, identiteta, avtonomija - raziskave in sociološka analiza furlanskega vprašanja”, ki je predkratkini izšla v Vidmu pri založbi Ribis ponuja zanimiv in kritičen pregled furlanskega vprašanja danes in predvsem odpira vrsto izzivov, s katerimi se furlanska družba sooCa. Knjigo bodo predstavili v ponedeljek 8. julija ob 18. uri na sedežu pokrajine v Vidmu na pobudo Foruma iz Ogleja. S svojimi referati bodo na predstavitvi sodelovali prof. Gianfranco D’Aronco, glavni urednik tednika Vita cattolica Duilio Corgna-li in sen. Darko Bratina. Sledila bo razprava. Furlanija je območje, kjer živijo in se med sabo prepletajo različne kulture in jeziki, furlanski, ki je večinski, potem še slovenski in nemški in prav tu se je rodil Folkest, festival, ki je posveCen glasbeni ustvarjalnosti etničnih skupin z vsega sveta v duhu medsebojnega povezovanja in mirnega sožitja. Med njimi je dosti zelo zanimivih imen, med katerimi vsekakor izstopa Bob Dylan, ki bo nastopil v Passarianu v ponedeljek. V raznih krajih dežele Furlanije -Juijiske krajine, pa tudi v Beljaku (Avstrija) in Kopru (Slovenija) se bodo ves mesec julij vrstili koncert za koncertom. Poglejmo program za naslednji teden: 4. julija v Manzanu skupina Maumau (Italija); 5.11. v Vidmu Glasba med ljudmi; 6./7. v Tolmeču Solo Razafindrakos (Madagascar), v San Giorgio di No-garo Flamenco Sketches (1), v Krminu Canto Libre (I); Ul. v Plainu Etienne Gran-djean (Bretanija); 8./7. v Passariano Bob Dylan; 9./7. v Scigli Lizo an Gusto an Adio Leon (I), v Brugneri Elena Ledda e Sonos (Sardinija), v Villalti Lian de Cubel (Asturija); 10./7. v Vigonovu Adio Leon (I), v Manzanu pa Lorraine Jordan (Wales-Irska); 11./7. v Kopru Adio Leon (I), v Gorici Elena Ledda e Sonos, v Brazzaccu Glaz (Bretanija), v Trasaghisu Lorraine Jordan. Števerjan vabi na Festival V parku pod borovci v Steverjanu se bo jutri (v petek) zaCel 26. Festival narodnozabavne glasbe, ki ga z uspehom prireja domaCe kulturno društvo F.B. Sedej. Gre za eno najodmevnejših tovrstnih glasbenih prireditev, ki vsako leto privablja v Steverjan najbolj znane narodnozabavne ansamble iz Slovenije in zamejstva. Tako bo tudi letos, ko se bo tekmovalnega dela šte-verjanskega festivala udeležilo nekaj desetin ansamblov. Nastopili bodo v petek in soboto zvečer, v nedeljo popoldne pa bo finalni del z nagrajevanjem najboljših skupin. Gost nedeljskega zaključnega dela bo ansambel “Fantje iz vseh vetrov”. 4 Quorum lontano, il voto é nullo dalla prima pagina Se si analizza il voto, é comunque chiaro che la stragrande maggioranza dei votanti si é espressa per l’abrogazione dei punti della legge Fasola richiamati nei quesiti. Ma questo, alla fine dei conti, non serve a nulla. E ora? Già domenica sera, quando ormai l’esito del voto era scontato, Claudia Chiabai, presidente del Comitato di difesa dell’ospedale di Cividale, si diceva “serena, perché già in partenza sapevamo che dovevamo combattere una battaglia più grande di noi”. Dal voto la Chiabai ha dedotto comunque alcuni aspetti positivi: “Abbiamo sollevato il problema della sanità regionale e costretto le forze politiche ad un dibattito”. E poi “qualsiasi sia il risultato del referendum, é importante il fatto che i cittadini si siano potuti pronunciare”. Adesso inizia u-na nuova fase: “Come gruppo, andremo avanti. L’associazione Ippocrate, della quale il comitato di difesa é una costola, ha scopi ambiziosi nel campo della prevenzione”. Tra le richieste ci sarà ora quella di applicare, in ogni suo punto, la legge regionale 13 materia del referendum, (m.o.) Ordine del giorno suirautodeterminazione dei popoli in Comunità montana La Lega sugli scudi Rinviato il documento ma pesano i giudizi positivi di Bonini e Marinig L’assemblea ha approvato all unanimità il conto consuntivo per il 1995 La parola magica “secessione” non é stata detta, però in qualche modo circolava, nell’aria, mentre la Lega Nord, nell’assemblea della Comunità montana delle Valli del Natisone, mercoledì scorso, presentava un ordine dei giorno chiedendo un impegno in fatto di “federalismo integrale” e di “autodeterminazione dei popoli”. Forti del fatto che “nelle Valli il 21 aprile la Lega Nord é risultata il primo partito”, come ha ricordato Silvano Domeniš, i tre consiglieri leghisti sono partiti all’attacco, u-sando però una certa prudenza nelle parole. Le considerazioni sul voto alle politiche sono state prese al balzo dal consigliere di opposizione Giuseppe Chiuch che ha chiesto una verifica all’interno dell’assemblea ed ha accusato la Lega di incoerenza, visti certi comportamenti in Regione “che fanno pensare all’accentramento, piuttosto che al federalismo”. Domeniš ha comunque chiarito che la Lega non fa parte della maggioranza dell’ente, mantenendo un rapporto di critica costruttiva nei confronti dell’esecutivo. Contrario alla mozione si é detto Franco Barbiani, as- S. Pietro, addio Dovrebbe avere ormai vita breve, la famigerata curva a nord del paese di S. Pietro al Natisone. Il consiglio comunale la scorsa settimana ha infatti approvato il progetto preliminare per la realizzazione di un piccolo parco urbano nella zona dell’ex convitto. L’operazione, ha spiegato l’assessore Nino Ciccone, é limitata come mezzi finanziari ma importante perché riguarda un punto centrale del capoluogo. E soprattutto perché, attraverso l’intervento dell’Anas, dovrebbe essere eliminata una curva pericolosa per le automobili, causa di più di un incidente, proprio nei pressi dell’area dove fino a qualche anno fa sorgeva il collegio. Secondo il progetto - redatto dall’architetto Luca Manzini - verrà espropriata l’area demaniale e create una zona di fermata per i mezzi pubblici ed un parcheg- gio più ordinato rispetto a quello attuale. Inoltre si realizzerà una scalinata che servirà ad accedere direttamente al cortile del liceo psicopedagogico. Si tratta di un primo passo per la realizzazione di un vero e proprio parco urbano, seppure di piccole dimensioni. Difficile dire quando inizieranno i lavori, anche se l’Anas a-vrebbe intenzione di iniziare la rettifica della curva in autunno. L’assemblea - che ha approvato il bilancio consuntivo del 1995, astenuti i consiglieri Magda Saccù e Sergio Matte-lig - ha anche approvato un ordine del giorno con cui chiede il potenziamento del servizio di trasporto degli studenti da Cividale a S. Pietro. E’ infatti cresciuto il numero delle iscrizioni al liceo psicopedagogico dopo che é stata introdotta la sperimentazione linguistica, (m.o.) sessore alla sanità, cividale-se, che su questo tema con Domeniš si era già confrontato in consiglio comunale. Più aperti, se non addirittura favorevoli, invece, l’assessore alle politiche comunitarie Fabio Bonini ed il presidente dell’ente montano Giuseppe Marinig, che ha rilevato come “l’autodeterminazione dei popoli é una questione importante ed un diritto sacrosanto”. L’argomento é stato rinviato alla prossima assemblea, dopo un dovuto approfondimento. L’ente montano nella stessa riunione ha tra l’altro approvato all’unanimità il conto consuntivo per il 1995 (l’opposizione ha votato a favore considerato che buona parte della gestione dello scorso anno va riferita alla precedente amministrazione) e due ordini del giorno presentati dall’assessore all’agricoltura Lino Bordon. Con i documenti - conseguenti la crisi della cosiddetta «mucca pazza» - si chiede alla Regione un sollecito intervento per quanto riguarda gli aiuti indiretti alle aziende agricole delle Valli del Natisone e per la corresponsione delle indennità compensative. Michele Obit La valle di Resia si presenta a Venzone “Settimane resiane a Venzone” é il titolo dato ad una serie di iniziative che si svolgeranno nella cittadina medievale per promuovere la conoscenza della Val Resia. La manifestazione é organizzata dalla Coop. Utopie Concrete di Venzone e dal circolo “Rozajanski dum”. Il programma prevede per sabato 6 luglio, alle 20.30, presso la corte di Casa Calderari, l’apertura della mostra fotografica “Lo sguardo nella valle” di Amedeo Santino. Seguirà l’intervento del ricercatore Roberto Dapit, autore della bibliografia “La Slavia Friulana”. Domenica 7 sotto la loggia del municipio, alle 17, si esibirà il gruppo folklo-ristico “Val Resia”. Alle 18 é prevista una visita guidata a Venzone. Sabato 13 ancora presso la corte Calderari s; terrà una conferenza di Valtt^ Colle su “Cultura e tradizioni popolari in Val Resia”, mentre domenica 14 alle 8 dal municipio di Prato partirà u-na visita guidata alla valle. Sabato 20 il geologo Federico Sgobino presenterà alle 20.30 in corte Calderari alcune diapositive su “Le montagne della Val Resia”. Infine domenica 21 é in programma un’escursione guidata in alta Val Resia con ritrovo alle 8 presso il municipio di Prato. % 1 - POSTI LETTO PER GLI OSPEDALI % SV % NO 2 - DISTRETTI SANITARI % SI’ % NO 3 - POSTI LETTO PER LE RSA % SI’ % NO 4 - POSTI LETTO A PAGAMENTO % SI’ % NO I - OSTETRICIA E PEDIATRIA % SI’ % NO SPETER 52 91 9 91 9 90 10 .87 13 88 12 SV. LENART 47 92 8 92 8 92 8 89 11 89 11 PODBONESEC 56 95 5 95 5 95 5 93 7 92 8 SOVODNJE 57 90 10 89 11 89 11 86 14 87 13 GRMEK 45 93 7 92 8 92 8 90 10 90 10 SREDNJE 50 93 7 91 9 90 10 92 8 92 8 DREKA 30 96 4 97 3 96 4 95 5 95 5 PRAPOTNO 54 94 6 93 7 92 8 92 8 88 12 TAVORJANA 54 91 9 90 10 90 10 90 10 89 11 ČEDAD 61 93 7 93 7 93 7 90 10 90 10 CENTA 44 89 11 89 11 89 11 87 13 87 13 AHTEN 42 88 12 87 13 87 13 88 12 86 14 FOJDA 47 88 12 86 14 87 13 86 14 85 15 NEME 35 83 17 82 18 83 17 84 16 80 20 REZIJA 50 84 16 83 17 84 16 83 17 82 18 TIPANA 31 86 14 83 17 85 15 84 16 84 16 BARDO 49 79 21 83 17 82 18 80 20 80 20 NABORJET 43 85 15 86 14 86 14 85 15 84 16 jih prave Osamdeset poljubčku naši noni Bernardi . junija lieta 1916 se je zličjovi družini v Pod- Veselo polietje v Dreki S polietjem ratava po naSih vaseh an dolinah vse živuo, povsierode senjam za senjamom, povsierode puno ljudi, domačih sevieda, ki se vračajo damu za počitnice. Se narbuj mernuo an včasih Žalostno je v dreškem kamunu, kjer če pustmo uon Komar-dina, se niemajo kje ljudje zbrat za vrieč kako parito na karte. Pa vse-glih v zadnjih cajtih po-liete je buj živuo. Pro-loco organizava vič vaških prazniku, sada so paršle blizu Se marionette od Mittelfesta. Parvi polietni praznik bo v nedieljo 14. julija na Kolovratu, v prestoru kjer je bivak Zanuso. Do gor pride gara z mo-untain-bike an le tu ob 11.30. uri bo maša na odpartem. An potlè pode praznik naprej cieu popudan. V nedieljo 21. julija bojo pa marionette tam par Svetim Stuoblanku, v vznuoZju cierkve. sriednjem rodila ’na čičica, kateri so diel ime Bernarda. Lieta so Sle napri, ku za vse. Bernarda se je oženila s Celsam Duriavig - Kuosove družine, le iz Podsriednjega, an Sla za neviesto čeh njim. Življenje je teklo naprej buj al manj gladko, nardila sta lepo družino. Lieta nazaj Celso nas je za venčno zapustu, Bernarda pa ni sama: okuole sebe ima nimar kajSnega od nje družine. Lietos je dopunla 80 liet. Za telo lepo parložnost so ji sinuovi Luciano, Romano, Olivo, hči Ivet, nevieste, zet, navuodi, pranavuodi an druga Zlahta napravi i pru lepo feSto, kjer ni manjkala velika an sladka torta. Poš-tudierita, soji celuo oflokal, ku za pravi senjam, veliko salo, kjer so se vsi kupe z-bral za praznovat veseu rojstni dan. Skuoze Novi Matajur ji Se ankrat sinuovi, hči, nevieste, zet, navuodi an pra-navuoda žele vse narbuojše. Mama an nona Bernarda, kuražno napri ! V torak 9. aprila se je rodila v Vidme Martina Trus-gnach. Srečna mama je Sandra Tomadini taz Kar-mina, tata pa Franco Trus-gnach. Mlada družina živi v Čedadu. Franco je Tono-ve družine iz Gorenjega Barda. Dugo an težkuo so čakal Martino, pa je takuo liepa, de se je splačjalo po-tarpiet nomalo cajta. Fotografija nam kaže malo Martino, ki jo varje kužin Thomas Blasutig, njega tata je Dario iz Kuo- ste, mama pa Adriana, le Tonova iz Gorenjega Barda. Na levi je biZnona Marcella Predan iz Zverinca, zanjo je nona Rosina, na desni pa Cirillo Tonu, nono iz Gorenjega Barda. Vsem želimo veliko sreče in zdravja, posebno pa mali Martini an nje kužinu Thomasu. Mala Martina pošilja gorke poljube stricu Silviu an družini v Avstralijo, vsem tetam, kužinam an Zlahti doma an po svetu. 35 liet potle spet NA ZAMIERTA Zadnji krat smo pisali o zlatih noviču iz Camegavarha. Na žalost je parSlo do pomote an smo navuo-da Manuela “utaknil” v drugo družino. Najta nam zamiert. Tele dni Suolarji an Studenti se puno potjo, ne za-vojo ice (sa je Se friSno, potlè, ki je padlo tarkaj daža), pač pa zak imajo njih izpite, esame: kajsan pride h koncu s sriednjo Suolo, kajSni drugi pa z maturo (maturità). 35 liet od tega so maturirali tudi študentje na teli fotografiji. Je bluo lieto 1961, kar so ratali učitelji, mestru-ni an meštre. VeSuolal so se v Spietre. Vsieh kupe jih je bluo nih 40, bli so iz Ne-diskih dolin, pa tudi iz drugih kraju naše dežele. V saboto 15. junija nekateri od njih so se spet sreča- li, vsi kupe so Sli v Suolo an z njimi sta bla tudi dva njih profesorja: Del Basso, ki jih je učiu italijanščino, zgodo- vino an zemljepis (geografia) an Migotto, ki je biu profesor latinščine. Fotogragijo nam jo je parnesu Egidio Cencig iz Camegavarha, ki Živi v Ip-plisu an je te parvi na te pravi roki. Al se zapozna se kajsan? Mi vemo za nekatere prejmke, al jih zapozna-ta? Beuzer, Specogna, O-sgnach, Onesti, Zuiani, Po-drecca, Venuti, Jussa an Le-not. Za telo srečanje so nekateri od njih paršli tudi od deleča, adna iz Petjaga (po prejmku Jussa) je paršla taz Padove, ta druga nje sestra daj iz Amsterdam. Muormo Se reč, de vič ku kajšan od njih se ni sreču s starimi parjatelji že od kar so na-pravli maturo. Vsi pa so bli dakordo se od sada napri srečat buj pogostu. MARKET DESPAR di Carlo Terlicher e C SaS Scrutto, San Leonardo (tel. 723012) Comunichiamo alla gentile clientela che il servizio di fornitura di bombole di gas GPL prosegue e proseguirà con regolarità. Invitiamo pertanto ad ignorare messaggi, contenuti in un volantinaggio sleale, condotti nei nostri e vostri confronti da un certo tipo dì “concorrenza”. Confidiamo neH’apprezzamento della cortesia e convenienza del nostro servizio e vi ringraziamo per l’attenzione. - Dober dan gospa Brunica. - Dober dan. - A je doma Franc? - Ne, je v Vidmu na Univerzi. - Orpodibako na Univerzi! A de bo ratu an velik poglavar! An kada je zažeu hodit dol v Videm? - Je Ze an par mie-scu, ki hode usaki dan, čepru na gre velik daZ. - Gospa Brunica, pa kuo j’ tiste, de se j’ lu-ožu tu glavo za hodit na Univerzo, sa ima Ze njega lieta. More bit ga je znudu kajsan profesor parjatel? - Oh ja, ne samuo profesorji, pa tudi predsednik od fakultete, kjer se študija jezike, ga j’ teu imiet na vso silo na Univerzi. - Sa je pru naredu iti tja, kjer študijajo jezike, ker po sloviensko že zna, kiek se previda po niemSko an kadar se navade Se angleško an francuosko bo na mestu. - Ries je. Sa mi pravi Franc, de guori usaki dan po naSim z andini profesorjam, ki uči na Univerzi slovi-enski jezik. - Pru srečan je imiet take parjatelje. Poviej-temi gospa Brunica, Se dost liet bo muoru hodit dol v Videm vas Franc? - Ben nu, pru lieta ne, pa Se kajsan miesac Sigurno, ker fakulteta za jezike je zlo velika, ima deset Stanci, Stier koridorje, segreterijo, prestor za bidele, tri stranišča an Se dva velika salona. Vse tuole, mi je poviedu Franc, do miesca setemberja, kadar začnejo nazaj Suole, bo muorlo bit pobajsano!?!?! Kuo rase družina lieške fare! Je biu zlo kontent don Azeglio v nediejo 16. junija, kar pred utarjam je videu tarkaj otročiču, ki so ga čakal de jih okarste. Le-puo je, de tarje telih otročiču žive po vaseh lieSke fare an te druga dva imajo mame tle odtuod an parhajajo malomanj vsak dan tle tode. An seda vse tele otroke vam jih predstavimo. S čeparne roke pruoti te pravi, ta spried je Leonardo, varje ga mama Marinella Pauletig - NieZna iz Seucà. Ta par njih je tata Dorino Crucil iz Marsina. Vsi kupe Žive v Skrutovem. Ta zad v naruočju tata Roberta Chialchia iz Čedada je mala Sara, blizu njih je mama Teresa Predan -Obličanova iz Gorenjega Barda an v teli vasi mlada družina živi. Potlè je mali Federico. Varje ga mama Vilma Crucil iz Marsina, ta par njih je tata Mario Martinig - Ja-kopcju iz Seucà, ki varje njih parvo čičico Erico. Družina živi v Seve. V naruočju tata Nina Floreancig - Karpaca iz Hostnega je mali Davide, ta par njih je mama Mara Liberale iz Čedada. Vsi kupe žive v Hostnem. Potlè je Se mala Emilia. Ponosno jo varje tata Piergiogio Cristante iz Casarse, mama je pa Federica Los-zach - Balentarcjova iz Sevca. Dru- žinca živi v Azli. Cičicam an puobčjam želmo Se puno takih veselih parložnosti, za nje an za njih družine. novi mata j ur četrtek, 4. julija 1996 Vam pokažemo narbuj mikano Tonove družine Kronaka novi matajur Četrtek, 4. julija 1996 Minimatajur Giungono a Klenje tre ufficiali degli alpini - Epilogo 1 Olga Klevdarjova La stampa italiana occulta i fatti militari in Russia Podgornoje, 19 gennaio 1943. Gli allpini italiani distruggono i magazzini ed i materiali prima di lasciare la città e ritirarsi Olga ricorda che la famiglia Venuti di Klenje ha ricevuto la visita degli ufficiali tornati dalla Russia il 24 febbraio 1943. È stato ad un mese esatto dalla ‘settimana di passione’ della Julia, di cui a Klenje però non sanno niente. Il tenente Specogna, all’inizio dell’offensiva sovietica, stava da qualche tempo a Kurenyj in attesa di rimpatriare dalla Russia per motivi di salute, a causa di una ferita che ricominciava a fargli male. Del suo rientro in Italia invece, a Klenje, erano informati, perché Giorgio in una lettera di dicembre aveva scritto che, durante un’esplorazione di servizio, era passato a salutare Aldo Specogna e aveva ricevuto da lui «il più bel regalo che avesse potuto farmi, 80 cartucce da caccia». Aldo non ne avrebbe avuto più bisogno, mentre per Giorgio erano preziose. Infatti lui, la passione per la caccia, - in cui univa, al piacere, l’utile della selvaggina a pranzo, - non l’aveva mai abbandonata nemmeno lassù. Nell’incontro con Giorgio, immaginiamo a Kurenyj, Aldo aveva promesso che si sarebbe recato a Klenje per portare i saluti alla famiglia Venuti. Perciò la sua visita non è inattesa. Dunque Specogna sta per partire per l’Italia con la licenza di convalescenza in tasca e aspetta solo il mezzo per il lungo viaggio, mentre il battaglione Civi-dale, è ancora impegnato sotto la Kalitva dopo il primo arretramento dalle quote per le quali si era sanguinosamente battuto per quasi un mese. Ora, tornato a Barnas, Specogna adempie alla promessa fatta a Giorgio sul Don. Tuttavia le circostanze della visita sono terribilmente cambiate. Superfluo e indelicato sarebbe in questo momento, a Klenje, il racconto dell’o- dissea che l’ufficiale ha vissuto nella steppa con un pugno di alpini. Si è limitato ad un succinto racconto della situazione e della difficile ritirata a cui l’AR-MIR è stata costretta. Il racconto, per chi sta ad ascoltare, ha dell’inverosimile: nessuno si sarebbe mai sognato una cosa del genere. Ma come? Abbiamo pur letto sui giornali delle vittorie dell’Asse in Russia? Oddio, qualche cosa era trapelata tra le righe degli articoli della stampa, ma mai si è fatta allusione ad uno sfondamento di tale entità. Appena un mese fa, infatti, il Gazzettino - siamo il 24 gennaio, seconda ‘domenica di passione’ della Julia - riferiva: «Nella regione del Don sono stati respinti, in duri combattimenti caratterizzati da alterne vicende, numerosi attacchi dei sovietici. Un contrattacco della fanteria e di formazioni corazzate germaniche ha ricacciato il nemico profondamente verso est». E gli italiani? Niente. E la ritirata? Niente. Il 31 gennaio, ultima ‘domenica di passione’ del corpo d’armata alpino, si è toccato il top dell’ipocrisia: «Ripetuti attacchi avversari contro le nostre posizioni sistemate ad oriente del medio Donez, sono stati infranti in aspri combattimenti che hanno causato gravi perdite al nemico... Nei combattimenti svoltisi sul medio corso del Don, si sono particolarmente distinte le truppe del 24.0 corpo corazzato tedesco e il corpo degli alpini italiani». Naturalmente a Klenje ed in tutta Italia nessuno sa che quel giorno sia il XXIV corpo di Eibl che il corpo alpino - come unità organiche - non esistono più, e nessuno sa bene la geografia, per la quale ad «oriente del medio Donez» sta l’occidente del Don. Qualche ammissione c’è stata. Ecco quella, sempre tratta dal Gazzettino, di sabato 30 gennaio: «Nel settore del medio Don un forte gruppo dell’ARMIR, che da più settimane era rimasto completamente circondato con alcuni reparti tedeschi, dopo aver tenuto strenuamente un caposaldo vitale agli effetti del ripiegamento che le altre forze stavano effettuando, riceveva l’ordine di sgomberare e di tentare di ricongiungersi con i reparti arretrati. Si trattava di mutare la battaglia di posizione in u-na battaglia di movimento e di percorrere combattendo una zona di molte decine di chilometri quadrati, ormai caduta nelle mani dei sovietici. Alpini e fanti italiani, insieme con i camerati germanici obbedivano agli ordini; e attraverso cinque giorni di furibondi combattimenti, riuscivano ieri sera a congiungersi con una divisione corazzata tedesca. L’impresa è degna di menzione poiché non è stata compiuta da un piccolo reparto, bensì da un forte gruppo di uomini, i quali hanno salvato tutto il materiale pesante, comprese le batterie di medio calibro». Un’amara sorpresa, dunque, il racconto degli alpini usciti dalla tragica vicenda, tanto ben occultata nelle colonne dei giornali: il ‘forte gruppo di uomini’ sono le dieci divisioni italiane, almeno altrettante tedesche, più le romene e le tre ungheresi! La ‘guerra di movimento’ è in realtà una ritirata di un duecento chilometri percorsi a piedi in condizioni disumane, ‘Le batterie di medio calibro’, come gli automèzzi, i cannoni e i magazzini, sono stati catturati o incendiati dai nostri perché non cadessero in mano al nemico. L’avventura di Aldo Specogna è una delle mi- gliaia e migliaia di avventure personali che saranno rivissute, riscritte, e stampate in migliaia e migliaia di pagine della più drammatica vicenda della storia militare italiana. Una tragedia che grida vendetta al cospetto di Dio, per tutto il giovane sangue versato e per la interminabile fila delle morti bianche (parleranno gli aridi numeri) e che invece sarà inviluppata nei fumi della retorica patriottarda, condita di astuzia in modo da trasferire il rancore su un nemico lontano. L’avventura del tenente Specogna, ora capitano, sarà invece raccolta e riportata dagli autori di un bellissimo libro, che citeremo in appendice. L’ufficiale di Barnas, trent’anni, ha una interessante storia personale. Maestro elementare, diplomato all’istituto magistrale di Spietar nel 1931, ha una grande passione patriottica, ama la musica e suona l’organo. Ama anche la fisarmonica. Ora sul Don gli alpini - fra una fucilata ed una raffica e l’altra - gareggiano con i russi, dall’una all’altra sponda del fiume, a cantare ciascuno le proprie canzoni: gli alpini i canti della naja, ma anche villotte friulane e canzonette italiane allora in voga; i russi sempre la ‘Katjuša’, ‘Volga’, ‘I battellieri del Volga’, ed i loro canti popolari. Quei canti suggestivi, quegli intrecci dall’innata armonia dei baritoni poderosi, dei tenori squillanti, dei bassi profondi che sgorgano dalla ‘duša’, dall’anima slava, sono per Specogna una mirabile suggestione. Allora ne sviluppa una versione italiana, ad uso degli alpini, che porteranno quei canti in patria, e li trasferiranno quindi sulle montagne, fra i partigiani. Tuttavia la musica e il testo di un canto popolare sono il frutto di una unica, organica elaborazione dalle radici culturali profonde che affondano nello specifico humus nazionale, e non possono assumere quel rilievo, quella plasticità, quel connotato vibrante, u-na volta trapiantate in un terreno estraneo. Nei ‘Battellieri’, l’esclamazione «Ah, ty Vol’ga mat’ mojà, široka i glubokà», rigetta ogni trapianto, e il canto della ragazza Katjuša, che affida all’aquila delle steppe il suo dolce messaggio d’amore per il soldato lon-tano:«Oj ty pesnja, pie-senka devié’ja, ty letf za ja-snym solncem vsled...», non è trasferibile nel: «Fischia il vento soffia la bufera, scarpe rotte e pur bisogna andar...». Ma andiamo avanti. Ecco dunque, in breve, A la storia di Aldo Specogna, aiutante maggiore del battaglione Cividale: attende il rimpatrio e questa possibilità si presenta quando gli viene affidato un compito fuori dell’ordinario: quello di portare in salvo la bandiera e le medaglie dell’8° reggimento alpini. Siamo il 16 gennaio 1943 e sta per calare la notte. L’offensiva sovietica è in pieno svolgimento. E necessario affrettarsi, e Specogna parte subito con la bandiera, ripiegata nella sua custodia di pelle, accompagnato da un centinaio di alpini e qualche automezzo messo a disposizione dal comando. La partenza è immediata, ma gli alpini, passando per Ros-soš’, sede del comando del corpo d’armata alpino, la trovano invasa dai carri sovietici che sparano all’impazzata con tutte le armi di bordo ed i fucilieri che balzano giù sventagliando raffiche di parabellum. (segue) M.P. V Gorici je srednja šola s slovenskim jezikom, ki nosi ime po msgr. Ivanu Trinku. Učenci te šole so se v nedeljo v Spetru predstavili z lutkovno igro Salon expon, tako se nadaljuje že večletna tradicija, da ob prazniku Moja vas beneški otroci lahko sledijo lutkovni predstavi. To kar so nam pokazali je pravljica, v kateri je imela glavno vlogo Skazomaza, ki je spremenila vse druge protagoniste v zgodbi, prašičke, palčke, čarovnico... Pokazalo pa se je, de to ni dobro, saj so prav napake, ki nas deljao zanimive. Pri realizacij predstave je sodeloval tudi Hijacint Jussa, ki uči na goriški šoli. Za Mojo vas na 147 Dialektalni konkorš, ki ga organizira Studijski center Nediža iz Spietra ima veliko vitalnost an iz leta v leto lepo spodbuja te male k ljubezni do slovienske besiede 147 otruok, ki pišejo (ali kiek narišejo, kar so pre-majhani) za Mojo vas nie malo. An nie tudi brez po-miena, de dialektalni natečaj Moja vas ima še naprej svojo dimenzijo, saj so tudi lietos sodelovali otroci iz Rezije, Terskih an Nadiških dolin. Telih zadnjih je nar-vič tudi zaradi tega, ker tu že vič ko 10 liet deluje Dvojezični šolski center. V vseh telih lietih, odkar Nediža organizira natečaj, je dobro sodelovanje tudi otruok iz Barda, kar je sevieda povezano tudi z dobro voljo tiste učiteljice. Kak pomien ima lahko učiteljica je par-šlo jasno na dan tudi v Ti- pani an v Možacu (Moggio Udinese). An tele so bile tudi Suole, ki so lietos sodelovale. Praznovanje je bluo luštno, ku po navadi, kar so protagonisti kake iniciative naši najmlajši. Vsi so težkuo čakal, kada bojo dobil zaslužene nagrade, ki so jih dali občine, slovienske društva, targovine. Vsak je dobiu še pravljico Ljubica an Arpit an Vartac, kjer so zbrani nekateri teksti. Kar so otroc napisal je bluo tudi lietos zanimivo an vam objubemo, de se bomo na tolo iniciativo še varnil z nekaterimi spisi takuo, de damo besiedo njim. Ravnatelj iva dvojezične šole Živa Gruden z rezijansko učenko iz srednje šole v Možacu Šport novi mata j ur 7 Četrtek, 4. julija 1996 Le due squadre dopo il secondo turno del torneo di calcetto di Liessa si trovano a punteggio pieno Livek e Ponteacco si candidano D Giro delle Valli parla bergamasco Si sono dati battaglia in ottanta, domenica mattina, sul percorso del 9S Giro ciclistico delle Valli del Natisone organizzato dal Veloclub Cividale Valnatisone. A dare il via da S. Pietro é stato il presidente della Provincia Giovanni Pelizzo con gli atleti sedicenni e diciassettenne partiti a razzo sui cinque giri pianeggianti del circuito, prima di affrontare la salita che li ha portati verso Tribil Superiore. La gara é stata animata dal veneto Mazzer e dal sacilese Ciot, partiti in fuga sin dall’inizio. E’ toccato quindi, sulle rampe della salita, al bergamasco Sergio Ghi-salberti andare all’attacco per transitare a Tribil con 41” di vantaggio sugli immediati inseguitori. Nella discesa verso S. Pietro il sedicenne bergamasco é riuscito a mantenere la prima posizione, terminando le sue fatiche nel tempo di due ore e 42’ alla media di 38 chilometri orari. In classifica é stato seguito dal compagno di squadra Filippo Lovelli. AI terzo posto é giunto Stefano Zancan. Grossa soddisfazione é stata e-spressa in conclusione dal presidente del Veloclub Ivano Cont, che ha messo in evidenza la validità degli atleti e la collaborazione di tutti gli sportivi valligiani alla riuscita della gara. Reai, il titolo Uisp sfugge ai rigori oo O Anche questa volta il Reai Pul-fero ha visto svanire ai calci di rigore il sogno di conquistare il titolo nazionale amatori Uisp. Superata, nelle Marche, la fase eli- minatoria delle finali con una serie di vittorie, i valligiani hanno affrontato nella finalissima la compagine di Carpi. Non sono bastati i tempi regolamentari per decretare la squadra vincente (gli avversari hanno replicato al gol di Liberale) e nei rigori é stato fatale l’errore di Sicco. I RISULTATI al 28 giugno Girone A Pacciani - Antares Cividale 8-4 Livek - Ganners 8-3 Girone B Alborella - Bar alla Posta 7-10 Ponteacco - Val Tour 8-6 Girone C Bergnach - Lo spaghetto 3-5 Amatori Vat - Falchi 0-4 (a tavolino) Girone D Bar Crisnaro - C.R.S. 9-1 Drenchia - Valligars 3-3 Tutto da decidere nel girone C con Spaghetto, Bergnach e Falchi appaiati al comando - Drenchia e Valligars di S. Pietro insidiate dal Bar Crisnaro di Savogna - Domani sera il via alla seconda fase eliminatoria del torneo Continua con successo, anche di pubblico, il torneo di calcetto di Liessa, che la scorsa settimana ha visto le formazioni affrontarsi per la seconda giornata del girone eliminatorio. Nel girone A c’é stata un’altra battuta d’arresto per i cividalesi dell’Anta-res, andati in gol quattro volte grazie alla doppietta di Fabrizio Loszach ed ai gol di Denis Damiani e Matteo Messere. I vernassi-ni del Pacciani hanno risposto con la quaterna di Francesco Coceano, la doppietta di Marco Ciccarelli ed i gol di Roberto Bevilacqua e Diego Petricig. Nell’altro match il Livek ha battuto i sanpietrini dei Ganners per 8-3. Per gli sloveni hanno segnato Hila-ru Čermelj (4 gol), Jure Medved (2), AleS Faletič ed Elvis Sauli. I valligiani si e-rano illusi portandosi in vantaggio per 3-0 con le reti di Alessandro Bergnach, Matteo Trinco e Michele Selenscig, ai quali é seguita la “grandinata” slovena. La squadra slovena é in testa alla classifica a punteggio pieno. Si può quindi dire già qualificata. A ruota la seguono, a pari punti, Pacciani e Ganners, che si giocheranno la qualificazione nell'ultima partita. Successo del Bar alla Posta di Scrutto sull’Alborella Shell di Cemur nel derby delle squadre di S. Leonar-lo impegnate nel girone B. Ai quattro gol di Andrea Lancerotto, tre di Massimiliano Campanella, uno a testa di Stefano Tomasetig, Moreno Valentinuzzi e Claudio Bledig hanno risposto i gialli di Cemur andati a segno tre volte con Marco Clodig, due con Maurizio Picogna e una con Vanni Oviszach, oltre ad un’autorete che ha chiuso i conti. Nell’altra partita il Ponteacco si é imposto nei confronti del Val Tour con la tripletta di Luca Mottes, le doppiette di Paolo Miano ed Eric Tuan e la rete di no andati in gol con Antonio Napoli (tre), Alessandro Pizzo e Giuliano Miani. Non si é invece giocata la seconda gara tra Amatori Vat e Falchi a causa dell’assenza degli udinesi, che hanno così subito la sconfitta a tavolino per 4-0. La classifica di questo girone vede tre squadre a pari punti, Spaghetto, Bergnach e Falchi, ma la prima formazione deve recuperare l’incontro rinviato con gli Amatori Vat. Nelle gare del girone D facile successo del Bar Crisnaro di Savogna sul C.R.S. di Orsaria. Il largo bottino é stato ottenuto grazie alla quaterna di Roberto Sedi, la doppietta di Gianni Po-dorieszach e le reti di Stefano Coccolo, Massimiliano Iacuzzi e Gianluca Tuzzi. 11 gol della bandiera per l’Or-saria porta la firma di Renato Campanella. Si é concluso con un pareggio l’incontro tra il Drenchia ed i Valligars. I sanpietrini non hanno saputo conquistare l’intera posta su una squadra che si é presentata in campo senza alcun giocatore in panchina, quindi impossibilitata ad effettuare cambi. I viola hanno però chiuso in vantaggio il primo tempo per 3-2 con la doppietta di Stefano Predan ed il gol di Fabrizio Qualla, ai quali hanno risposto Gianni Qualla e Cristian Franco. Nella ripresa il gol di Federico Go-lop portava le squadre in perfetta parità. In questo girone sono in testa, con tre punti, le formazioni dei Valligars e del Drenchia, seguiti ad una lunghezza dal Bar Crisnaro di Savogna. Tutto si deciderà stasera, giovedì, con le gare dell’ultima giornata della fase eliminatoria. Le otto formazioni classificate saranno divise in due gironi che, da domani e fino al 12 luglio, si giocheranno l’ammissione alle semifinali. A passare il turno saranno le prime due di o-gni girone. Lorenzo Peres. La risposta sanpietrina é venuta dalle reti di Nicola Sturam e Cristian Mulloni (due a testa), Remo Iussig ed Emiliano Dorbolò. Rimangono in lizza per la qualificazione, oltre al Ponteacco pratica-mente qualificato, il bar Alla posta e l’Alborella. Battuta d’arresto, nel girone C, dei padroni di casa del Bergnach nei confronti dello Spaghetto di Ponte S. Quirino. I locali hanno fatto centro con Cristian Birtig (due volte) e Leonardo Crainich. Gli avversari so- A sinistra la squadra del Val Tour di S. Pietro, sotto la compagine Bergnach di Liessa V olimpijski reprezentanci za Atlanto je 37 športnikov Predsednik slovenskega olimpijskega odbora Janez Kocjančič je povedal, da se bo olimpijskih iger v Atlanti, ki se bodo začele v drugi polovici meseca, udeležila 37-članska delegacija slovenskih atletinj in atletov. Izbor je bil močno selektiven, saj so prišli v poštev tisti Športniki, ki so izpolnili olimpijske norme in ki so dosegli rezultate, s katerimi sodijo nekje do 16. mesta, to se pravi v prvo tretjino nastopajočih atletov. Selekcija je sprožila že nekaj nejevolje pri tistih Športnikih, ki niso bili izbrani v reprezentanco. To je primer atletov Romana Kejžarja in Anje Valent ter kajakaSice UrSke Breznik. V Atlanti slovenski atleti ne bodo brez možnosti za medalje. Največ jih ima tekačica na 100 m z ovirami Brigita Bukavec, ki je svojo odlično formo pokazala tudi na evropskem ekipnem prvenstvu na Portugalskem, kjer je zmagala. Uspešna je bila tudi na mednarodnem tekmovanju v Franciji. Olimpijska medalja za Bukavčevo bi vsekakor kronala dosedanjo izredno uspešno kariero slovenske atletinje, (r.p.) Da venerdì a domenica tornei e gare sul campo di Scrutto organizzate dalla società sportiva locale A S. Leonardo tre giorni di sport assieme all’Audace A conclusione dell’attività annuale il gruppo Gsl Audace di S. Leonardo organizza per i giorni 5, 6 e 7 luglio, a Scrutto, la “Festa dello sport”. Il programma prevede per venerdì alle 20 l’incontro di calcio femminile tra la rappresentativa slovena e quella del Friuli-Venezia Giulia. Sabato alle 10 inizierà la fase eliminatoria del torneo di calcio a sei. Alle 14 verrà dato il via al torneo del “green volley”, alle 16 partirà un torneo di calcetto per ragazzi. Le finali dei tornei si svolgeran- Le formazioni di Azzida Nord e Azzida Sud che si sono affrontate sabato 22 giugno a no nella giornata di domeni- S. Pietro al Natisone. Il dodicesimo incontro é stato vinto da Azzida Nord per 4-2 ca 7 luglio. Četrtek, 4. julija 1996 SPETER Petjag Je pania Marianna Sestri Lavini, trinajst liet “stari”, an bratru Alessandri ki jih ima sedam, se je nomalo dni od tega parložla Se adna sestrica, Marianna. Srečna mama je Romana lussa iz Petjaga, srečan tata pa Tiziano Predan iz Kravarja. Družina živi v Petjage. Tela je ’na vas, ki ima zari-es puno mladih družin an puno otruok an tuo nas zari-es veseli. Marianni želmo, de bi rasla kupe s sestro an bratram, zdrava, srečna an vesela. Sarženta Smart parlietne Zene V čedajskem rikoverje, kjer je preživiela svoje zadnje lieta, je umarla Pierina Cromaz uduova Struzzo tle z nase vasi. Imiela je 85 liet. Na telim svietu je zapustila sinuove, neviesto, sestro, navuode, pranavuode an drugo žlahto. Nje pogreb je biu v Spietre v petak 28. junija popu-dan. Naj v mieru počiva. PODBONESEC Sčigla Žalostna novica Žalostna novica nam parhaja iz Uancove družine iz Sčigle. Umarla je njih mama an nona Onelia Piatta, uduova Cedarmaz. Učakala je devetdest liet življenja. Nje življenje ni bluo lahko, puno je pretarpiela. Zlo huduo ji je bluo, kar ji je nomalo liet od tega umaru sin Silvano. V žalost je pustila sina Santina, hči Vilmo, neviesto Marijo, ki jo je lepuo gledala an varvala do zadnjega, navuode Nadio an Roberta an vso drugo žlahto. Nje pogreb je biu v Lažeh v pandiejak 17. junija popudan. SRIEDNJE Oblica Spet Dan po starim Lani so nam Obličanji nomalo žalostni poviedal, de njih liepega sejma “Dan po starim” ga na bo. Sindak Claudio Garbaz, ki je od samega začetka biu adan od tistih, ki so narvič nardil za praznik pa je obljubu, de lietos ga spet napravejo. An je daržu obljubo. Zatuo že od sada vas vabimo v Oblico 19., 20. an 21. julija. KANALSKA DOLINA Na SveteVišarje V polietnem cajtu se na svetih ViSarjah, pri evropski Mariji, takuo ki ji pravejo, srečuejo vierniki, ki parhajajo iz Furlanije, Slovenije an Avstrije. Lahko se pride do svetišča par nogah, poliete pa vozi tudi telekabina. Poglje- Iz Rečanske doline smo se lieta an lieta vozili v Čedad po muostu, ki je biu zgrajen glih dol pod Ažio. Potlè so zazidal nuov muost buj gor an te star je biu že puno liet zapart. Hude an velike pauodnje zadnjih liet so ga močnuo poškodovale, takuo de je biu zlo nagobaran, tudi za tiste, ki so hodili čeriez par nogah ali z bičikleto. Zatuo ga je “Protezione civile” kakih deset dni od tega podarla. mo kada obratuje. Od 22. junija do 8 septembra vozi vsak dan. Potle bo se odprta 14. an 15., 21. an 22., 28. an 29. septembra. Med tie-dnam vozi od 9. do 16.30. ure, v nediejo an ob praznikih pa od 8. 30. do 18. ure. V nedieljo an ob praznikih maSe so od 9.30, 10.30, 12 an 15. uri, med tiednam je pa samuo adna ob 12. uri. KD REČAN Pohod Topolove - Livek bo 14. julija Trieba se je vpisati do 8. julija. Kje? Na Liesah, v Topluovem, Dvojezični Suoli, na društvu Trinko. Bo več bloku parve kategorije? BENEČIJA Več novih bloku parve kategorije Sedaj imamo v Beneški Sloveniji dva obmejna bloka, obadva parve kategorije. Lahko pa bi imiel kaj-šnega vič, da bi razbremenil prehod v Gorici an tudi na Stupci, po drugi strani bi tudi parpomagali razvit turizem po majhanih vaseh. Kaj pomeni imiet prehod, blok parve kategorije, naj povedo ljudje, ki žive na Stupci ali v Učeji. Posebno Učeja, ki je bla priet od sveta odriezana vas, je seda oživiela an nie vič takuo žalostno živiet v njej, saj se tu ustavljajo, novi matajur Odgovorna urednica: JOLF. NAMOR Izdaja: Soc. Coop. Novi Matajur a.r.l Čedad / Cividale Fotostavek: GRAPHART Tiska: EDIGRAF Trst/Trieste SP Včlanjen v USPI/Associato all’USPI Settimanale - Tednik Reg. Tribunale di Udine n. 28/92 Naročnina - Abbonamento Letna za Italijo 42.000 lir Postni tekoči raCun za Italijo Conto corrente postale Novi Matajur Čedad - Cividale I8726331 Za Slovenijo - DISTRIEST Partizanska, 75 - SeZana Tel. 067 - 73373 Letna naročnina 1500.— SIT Posamezni izvod 40.—SIT Žiro raCun SDK SeZana Stev. 51420-601-27926 OGLASI: 1 modulo 18 mm x I col Komercialni L. 25.000 + IVA 19% posebno v poletnem času, turisti. In tudi za ciesto po-skarbe nomalo vič kot priet, sa’ je postala mednarodna (internazionale). Ze dugo cajta obljubljajo, da bojo preimenovali v prehod parve kategorije tudi blok na Mostu na Ne-diži (Ponte Vittorio) par Tipani, ki do seda so ga nucali samuo tisti, ki imajo propustinco. Takuo je tudi v Polavi v sovodenj-skem kamunu, v Robedi-Sču (komun Fojda) in na Solarjih (dreSki komun). Pokrajinska aministra-cjon je dala v gradnjo vič kasarn za finančne stražnike (guardia di finanza) pru na domačih blokih in morda pru zaradi tega mislijo spremenit obmejne bloke od druge kategorije do parve. (Matajur, 15.2.1970) ČEDAD Tovarna pletenin v Čedadu V Čedadu, v “viale della Libertà” so pred kratkim odparli malo tovarno pletenin, ki ima svoj sedež v Rovigo. Seda diela tam kakih petnajst deklet, buj na-pri pa ušafa dielo Se kaka druga. Naši ljudje bi radi vidli, da bi taksno ali kako podobno industrijo postavli tudi v dolinah (Matajur, 15.3.1970) V Čedadu tečaj slovenskega jezika Zelja po knjižni, se pravi pravilni slovenščini je tudi po naSih dolinah zmi-eram buj živa an aktualna. Po osvoboditvi smo kot Matajur opravli dugo an pionirsko pot od izražanja an pisanja v domačem narečju, dialektu, pa do člankov, artikolnu v pravilni slovenščini. V raznih spomenicah so beneški Slovenci sami zahtevali, naj se pouk (corso) slovenskega jezika uvede v vseh Šolah naSe dežele. Ker je potreba vedno buj občutna, se je kulturno društvo “Ivan Trin- ko” v Čedadu odločilo, da priredi tečaj slovenskega jezika v prostorih društva. PRAPOTNO Moški zbor “Idrija” zapieu v Trstu 14. an 15. marca je bila v,slovenskem kulturnem domu v Tarstu velika pevska manifestacija: pod geslom “Primorska poje” so jo parvikrat po vojni orga-nizali pevski zbori z obeh strani meje, konfina. Vsega kupe je sodelovalo 49 zboru. V soboto 14. v Trstu je v Kulturnem domu nastopilo 11 zboru, od tega Sest iz Italije an pet iz Slovenije. Drugi dan, v nediejo 16. pa osam iz Slovenije an Sest iz Italije. Med telimi je biu tudi moški zbor “Idrija” iz vasi praponskega kamuna. Zlo dobro je biu sparjet. Pod vodstvom Antona Birtiča je zapieu dvie beneške narodne piesmi an adno sloviensko. (Matajur, 28.3.1970) “LA MARMI,, Dl NEVIO SPECOGNA LAPIDI E MONUMENTI S. Pietro al Natisone Zona industriale 45 tel. 0432-727073 Miedihi v Benečiji DREKA doh. Lorenza Giuricin Kras: v sredo ob 12.00 Deberije: v sredo ob 15.00 Trinko: v sredo ob 13.00 GARMAK doh. Lucio Quargnolo Hlocje: v pandiejak ob 11.00 v sredo ob 10.00 v Cetartak ob 10.30 doh. Lorenza Giuricin Hlocje: v pandiejak ob 11.30 v sriedo ob 10.30 v petak ob 9.30 Lombaj: v sriedo ob 15.00 PODBUNIESAC doh. Vito Cavallaro Podbuniesac: v pandiejak od 8.30 do 10.00 anod 17.00 do 19.00 v sriedo, Cetartak an petak od 8.30 do 10.00 v saboto (za dieluce) od 9.00 do 10.00 Crnivarh: v torak od 9.00 do 11.00 Marsin: v Cetartak od 15.00 do 16.00 SOVODNJE doh. Pietro Pellegriti Sovodnje: v pandiejak, torak, Cetartak an petak od 10.30 do 11.30 v sriedo od 8.30. do 9.30 doh.Valentino Tullio Matajur: v torak od 9.00 do 10.00 SPIETAR doh. Edi Cudicio Špietar: v pandiejak, sriedo, Cetartak an petak od 8.00 do 10.30 v torak od 16.00 do 18.00 v soboto od 8.00 do 10.00 doh. Pietro Pellegriti Spietar: v pandiejak, torak, Cetartak, petak an saboto od 8.30 do 10.00 v sriedo od 17.00 do 18.00 SRIEDNJE doli. Lucio Quargnolo Sriednjc: v torak ob 10.30 v petak ob 9.00 doh. Lorenza Giuricin Sriednje: v torak ob 11.30 v Cetartak ob 10.15 SV. LIENART doh. Lucio Quargnolo Gorenja Miersa: v pandiejak od 8.00 do 10.30 v torak od 8.00 do 10.00 v sriedo od 8.00 do 9.30 v Cetartak od 8.00 do 10.00 v petak od 16.00 do 18.00 doh. Lorenza Giuricin Gorenja Miersa: v pandiejak od 9.30 do 11.00 v torak od 9.30 do 11.00 v sriedo od 16.00 do 17.00 v Cetartak od 11.30 do 12.30 v petak od 10.00 do 11.00 Guardia medica Za tistega, ki potrebuje miediha ponoc je na razpolago »guardia medica«, ki deluje vsako nuoc od 8. zvicer do 8. zjutra an saboto od 2. popudan do 8. zjutra od pan-diejka. Za NediSke doline se lahko telefona v Spieter na številko 727282. Za Cedajski okraj v Čedad na številko 7081, za Manzan in okolico na številko 750771. Dežurne lekarne / Farmacie di turno 0D8.D014.LUJA Sauodnjatel. 714206 - Piemaijag tel. 729012 0D6.D012.LUJA ' Čedad (Fomasaro) tel. 731264 Ob rtetiiejah in praznikah so otipane samuo zjutra, za ostali čas in za ponoc se more klicat samuo, Cc ričeta ima napisano »urgente«. CAMB1-MENJALNICA: martedl-torek 02.07.96 j valuta kodeks nakupi prodaja Slovenski tolar SLT 11,00 11,60 Ameriški dolar USD 1512,00 1552,00 Nemška marka DEM 995,00 1021,00 Francoski frank FRF 293,00 302,00 Holandski florint NLG 884,00 910,00 Belgijski frank BEF 47,90 49,80 Funt Sterling GBP 2344,00 2415,00 Kanadski dolar CAD 1106,00 1140,00 Japonski jen JPY 13,70 14,20 Švicarski frank CHF 1206,00 1243,00 Avstrijski Šiling ATS 140,80 145,10 Španska peseta ESP 11,70 12,30 Avstralski dolar AUD 1188,00 1224,00 Jugoslovanski dinar YUD — —■ Hrvaška kuna HR kuna 265,00 290,00 BCIK6 BANCA Dl CREDITO Dl TRIESTE TR2ASKA KREDITNA BANKA A CIVIDALE - V ČEDADU Ul. Carlo Alberto, 17 - Telcf. (0432) 730314 - 730388 Fax (0432) 730352 I rendimenti del risparmio Alcuni rendimenti ottenuti la passata settimana: * BOT - Buoni Ordinari del Tesoro, 6,13% a 3 mesi, netto * PT - Pronti contro Termine della Banca 6,85% di Credito di Trieste, 3 mesi, netto * CD - Certificati di Deposito della Banca 7,90% di Credito di Trieste, 13 mesi, lordo * Fondo comune CISALPINO CASH, 9,80% negli ultimi 12 mesi * CD - Certificati di Deposito in Dollari, 12 mesi, lordo 4,75% (Rendimenti soggetti a variazione j MOJA BANKA