ANNO VI —N. 4. Sabbato 25 Gennaio 1851. Esce una volta per settimana il Sabbato. — Prezzo anticipato d'abbonamento annui fiorini 5. Semestre in proporzione.- L'abbonamentonon va pagato ad altri che alla Redazione. METROIiOGIA AMTICA NELL* ISTRIA. Pertica di Trieste detta del Comune. Scorrendo i libri di perticazione del Comune di Trieste formatisi nei secoli decorsi, non ci è mai occorso di leggere altre misure di superficie che la pertica del Comune come unità di misurazione di superficie, e come non ci fu dato di trovare indicata qualche frazione di siffatta unità, non ci è accaduto di vedere registrato una misura maggiore che abbracciasse più pertiche sotto nome comune, sebbene abbiamo veduto indicate le pertiche per molte centinaja, ed anche oltre il migliajo. Negli Statuti più antichi di Trieste che abbiamo fatto di pubblica ragione nel 1850 vediamo bensì indicata la voce Manso che corrisponde al volgare Maso, però non in equivalente di misura di superficie; bensì come indicante un predio principale, un latifondo. Questo Statuto anzi ordina che le terre sieno vendute unicamente alla misurp del passo con che vuole escludere la vendita ad unità maggiore di misura, che sembra essere stata in uso, sebbene noi si indichi in legge alcuna di quel tempo. Bensì nello Statuto del 1365 si fa menzione di una misura di terreno che viene chiamata Plinà; senz'altro confronto che possa accennare alla capacità di questa misura; lo Statuto di Pirano usa nello stesso significato la voce plina e quella altresì di pluina; pluina figura nello Statuto di Capodi-stria e sembra essere adoperato come sinonimo di campo. La pertica del Comune di Trieste viene quanto alla lunghezza precisata da desideratissima annotazione di mano del nostro Bonomo Stetlner favoritaci dal Sig. L. de Jenner e che qui accogliamo: "Addì 14 Decembre 1766. Trieste nella Stuva del Com.e dal Sig. Secret.o Publ.o Antonio de Bottoni alla presenza del sig. Cancellista Francoll medianti le deposizioni delli più esperti Stimatori citati E. S.r Giusto Paradiso, Michele Daneu, Giacomo Robech & Antonio Cin-gherle fù rilevato, che tulli li vecchi Slimatori abbiano ab immemorabili, & anche essi loro sempre abbiano preso la mesura della pertica del Comune di Trieste dalli An-tilli della Port? di Riborgo, ne' quali ritrovavasi tale misura scolpila in pietra, onde per fare un giusto campione. «Trasferitisi nel sud.o giorno li predetti sig.i Bottoni, e Francoll oltre il canale grande vicino al Magazeno Regio, dove esistono li Antiili della Porta di Riborgo, assunti Giusto Paradiso, e Giacomo Robech, riconosciuti li Antiili, e misurata l'incavatura, ogni una delle quali forma mezza pertica, fù ritrovato, che mezza pertica sieno piedi 6. onz. 4, e così una pertica init'cra ,onze 152 misura Veneta, qual corrisponde a onze N.° 166. misura del klafter Viennese,,. La quale memoria ci avverte come anche In Trieste si costumasse di segnare sulla pietra, in pubblico luogo, e ad uso pubblico, la lunghezza delle pubbliche misure; siccome si pratica in tutta l'Istria e si vede ancora sulle basi degli stendardi nelle piazze. Ricordiamo di avere veduto nell' infanzia nostra, al diroccamento della Porta di Donota i campioni delle misure di capacità cubica, andati smarriti, e che ci paiono essere stati avanzi dei tempi romani, come altre misure di capacità .che stavano già sulla pubblica piazza ed altrove, furono or sono 150 anni, riconosciuti dei tempi romani. Li quali monumenti conservati anche altrove ci trassero a pensare che le misure adoperate in tutta la penisola, siano state di lunghezza o di capacità, prima che si introducessero le misure venete in una parte, e le austriache nell' altra della provincia, fossero tutte romane, siccome per molte abbiamo avuto occasione di convincercene. 11 passo come misura lineale indicato nello statuto di Trieste che porta in fronte l'anno 1150, non è il veneto, dacché nello statuto parlando delle libbre ogni qualvolta se ne fa menzione si dicono veneziane, veronesi ecc., e tacendosi del passo convien ritenere che questo fosse il triestino, non il veneto; il triestino poi che fosse il passo romano. Ed ecco come siamo tratti a siffatta conseguenza. Il miglio romano che dietro nostri esami corrisponde a tese viennesi legali 781°, 1', 6", 10"'corrisponde ad 850a passi veneti, ed. a 1000 passi romani, sicché la proporzione fra il passo romano ed il veneto come 100 ad 85. Secondo le indicazioni date dal Bonomo la pertica del Comune di Trieste non sarebbe multipla del piede o passo veneto, perchè corrisponderebbe a 12 piedi ed 82 oncie, ossia a due passi, due piedi, ed olio oncie. La pertica all' invece corrisponde pressocchè esattamente in lunghezza a tre passi romani, e sarebbe quindi un multiplo di un passo romano, così fissato per facilità di calcolazione di superficie maggiori. Diciamo pressocchè, dacché trasmessa la misura per tradizione, o ripetuta con intaglio su pietra, non può richiedersi l'esattezza del metro moderno che si vuole fatto di quel tale metallo, e veduto a quel tale grado di temperatura. Or vediamo se questa unità di superfìcie quadrata che sarebbe di nove passi romani, corrisponda a qualche misura mag~ giore antica. CContìnua). Continuazione e fine dell'Articolo "Cenni Statistici QUADRO STATISTICO DELLE CHIESE PARROCCHIALI Divisione del distretto di Cormons in Decanati LORO DIVISIONE Chiese esistenti nel Distretto Comuni conscrizionali che compongono i Decanati in Parrocchie Figliali annesse alle Parrocchie Vicariati con istallazione Figliali annesse ai ^Vicariati Espositura proveduta di sacerdoti senza istallazione Sacramentate ■ Oratorj, cappelle e santuarj co 53 Cormons , . Povia . . . Borgnano , . Cormons . . Povia . . . Borgnano . . ______ ______ Borgnano . ■ 3 1 6 2 1 o Brezzano . • Brazzano . . Giassico . . 1 2 S Medea. . . . Medea . . . 1 2 OS o o Chiopris. . . Viscone . . Chiopris . . Viscone. . . -- -- Viscone. . . 3 1 1 Capriva'. . . Spessa . . . Russiz super.. Russiz infer . Capriva. . . Spessa . . . Russiz super.. Russiz infer. . 1 1 1 2 1 Moraro . . . Moraro . . . 1 Lucinico . . St. Lorenzo. . Lucinico . . St. Lorenzo . St. Lorenzo . 1 1 2 LUCINICO Medana . . • Mossa . . . Mossa . . . Medana è dipendente dalla Parrocchia di Bigliana Distretto di Quisca > 1 i 1 3 N. 2 -- N. 6 N. 5 N. 2 N. 3 N. 4 14 25 O S S E R- 1. Nel valore della facoltà dei benefizi! parrocchiali sono compresi anche le case destinate per l'abitazioni dei sacerdoti benefiziati, e di tutte le cose immobili meno i quartesi. 2. Nella rendita dei benefizi), furono esclusi gl'importi di congrua che vengono esatti a titolo quartese dai Comuni, come anche gli altri importi che stanno a carico delle Chiese a titolo concorrenze e legati. del Distretto di Cormons» V. N. 2, e 3. » E CURAZIALI, E DEL LORO STATO ECONOMICO. L j Valore dei benefizi parrocchiali dei Vicariati e Curazie Il mantenimento del Clero addetto alla cura delle anime importa a peso Valore della facoltà delle Chiese Annua rendita delle Chiese Annue spese ordinarie delle Chiese Rendite annue dei Benefizi dei Comuni delle Chiese del fondo di Religione fi. C. fi. c. fi. c. fi. c. fi. c. fi. c. fi. c. fi. c. 103085 27 1892 49 1648 53 8072 190 1389 46 777 31 5766 28 159 31 200 — — — _ — 247 — 16 48 55 51 29349 21 1200 — 800 — 3440 — 175 40 193 40 142 16 56 48 31369 46 1380 — 1000 — 4000 — 100 — 600 — 238 25 — — 12627 11183 21 39 472 295 29 350 295 — 6348 10 200 — 500 225 80 26 58 62 — 20694 49 575 — 210 3500 - 100 450 — 70 ■ — — 15705 52 296 38 241 29 8113 38 47 — 233 — 75 7 — — 29826 19023 43 54 850 340 — 650 300 — 6200 1750 ■ 250 90 — 1010 370 I 152 90 12 _ — 9415 54 430 400 330 60 57 21111 21 610 8 500 — 1450 — 35 — 805 — 101 — 24 22 309160 351 8501 35 6595 22 42873 48 1187 40 6353 26 1831 14 198 58 V A Z I O N I 3. Nella rubrica del mantenimento del Clero a peso dei Comuni fu compreso tutto ciò, che i Comuni corrispondono a' sacerdoti a titolo di quartese, o di congrua fissata con formali Protocolli di dotazione. 4. Nella rubrica a peso delle Chiese è compreso tutto ciò che il Clero incassa dalla rendita delle Chiese a titolo onoranze, legati etc. 16780 » •n o 53 O 18718 Frumento a- 3192 34 « §r H* g Saraceno TU K H H -O 2215 i o CO H 121 Segala W PO RI 349 Orzo cn 20 O SO > O ss M 23636 sš ca Formentone H iH N Macia 617 2. o- a K 7471 3 Sorgoturco cinquantino < — O t* C v» 1859 Sorgorosso 7027 BJ S > . g 217 Avena 3 O o co t-H •"3 O g M 4426 Legumi 594 » •'O «? » £... a> s •-i os t/J M 5S i—i 02 36793 M 3 Vino o >—1 Z a. H 880 KI Oglio di olivo tr* 7 .V « 3 C». -.t 3 Ol Sfl o s 3 o 53 H-H . 165 ' sei Oglio di colza 2800 Sulle mater spirito O ej £3 2333 a Acquavite O i—i — p ® ® H 34933 M 3 Vinnacce A 7591 » >-3 ce C C2 . > 47650 Bozzoli as S- H 2r o Fieno 56 « C5 o o 34610 jf& 33 > Legna da fuoco 2030 I 3107 ca o - H 47300 a. ~ ^ n*? Paglia in sorte o 48 o a 5- strame ' S3 o 2433 Patate »a M H F 3 i S5J 10800 p a O > 429 g N Rape o M — o v O t-1. . O O! .3000 — (;-, -G « N N Agrumi > o ■ 509 p tr o t H 53 S H H i O 5539 Sro P Fruttami H H 45 p o 1000 Formaggio O 403 • ' t ; :: S:C5 3 » v- 960 pa tana < : < M S.'3' i O 190 sei Cera 30 o CD SO H- sa O 1620 Sft Miele , T, r l'i T/1 51370 O =• T3 a. M* 3 ■a 3 o 53 g HH r> " ' S) « ; 5 a » s 560 «t Canape — »2-® o. S-® O S? 3 • e'- » p 5" ® T i O 700 o a -i ; Pietra lavorata TJ1 ■; ( * 83 f.'I - ■ OSSERVAZIONI. 7300 fs 9 » i ».<> ; • '. .: ' Pietra gregia