Trimestre I. PROVINCIE ILLIRICHE ZEÌTVm' TELEGRAFO OFFICIALE Laybach, sabbaio io ottobre 1810. IMPERO FRANCESE. 1 Parigi, 8 ottobre. 1 S. A. il principe reale di Svezia è passato per Metz il 3 ottobre, per rendersi a Stocolma . Lo stesso giorno il Conte di Mettermeli, ministro degli affari esteri dell' Austria, è passato per Strasburg di ritorno a Vienna. ( Giorn. dell' Impero . ) Genova , 3o settembre . È qui stato pubblicato un Decreto Imperiale del seguente tenore . Art. i.° Tutti gli ordini monastici e congregazioni regolari d'uomini e di donne sono definitivamente ed intieramente soppressi nei dipartimenti di Genova , degli Appennini, di Montenotte e delle Alpi marittime ; in conseguenza di ciò, le eccezioni fatte dalle leggi e decreti anteriori per la soppressione dei conventi nei dipartimenti anzidetti, sono rivocate. a. Î conventi tuttora esistenti saranno chiusi al più tardi al i5 ottobre prossimo venturo . 3. Dal novembre in avanti nissuno porterà più l'abito monastico. 4. Ogni religioso professo o laico, ogni monaca professa 0 conversa potrà disporre delle sue bagaglie* biancherie, e mobili addetti alla sua cella, e ch'erano di suo uso personale. 5. I religiosi 0 laici, le monache o converse che esistono nei detti conventie che non hanno pensione, la otterranno sul piede precedentemente fissato per 1' enunciato paese . 6. I religiosi pensionati che, chiamati dai loro vescovi a far le funzioni di sacerdoti secolari, ricusassero di prestarvisi, cesseranno di ricevere la pensione. 7. Nel presente decreto non sono comprese le congregazioni , nelle quali non si fanno voti perpetui, e gl'individui delle quali sono dalla loro istituzione unicamente consacrati 0 ad assistere gl'infermi, o al servigio della pubblica istruzione. Riguardo a questi verranno emanati decreti speciali. 8. Quattro conventi per donne saranno conservati in Genova, ed uno in Savona, e questi serviranno d'abitazione alle religiose dei differenti ordini che volessero ritirarvisi. 9. Tutti i beni dei citati conventi soppressi, di qualunque specie siano i detti beni, toltone soltanto quelli enunciati all'art. 8., sono avocati al demanio, e saranno amministrati dall' uffizio del Registro . co. In quanto all'atto di chiudere i conventi, e di prendere possesso de' loro beni, si procederà precisamente nel modo stato ordinato pei conventi già soppressi nei medesimi paesi. aa CONFEDERAZIONE RENANA. BAVIERA.' Monaco, 3o settembre '. Il cavalier Debray è qui giunto da Pietroburgo . Si racconta che congedandosi dall'Imperatore, quel principe gli disse: ,, Nel vostro viaggio intenderete senza dubbio delle voci ridicole di una pretesa rottura fra la Russia e la Francia. È sorprendente che a viva forza si voglia met-. tere alle mani i Russi ed i Francesi. Tali vociferazioni non deggiono inquietarvi. Io amo l'Imperatore Napoleone , ed egli ha per me i medesimi sentimenti. L' alleanza dei due Imperatori è al di sopra di ogni vicenda . ,, ( Giqrn. dell'Impero ) Altra dei 29. La fabbrica dello zucchero di barbabietole stabilita qui da più anni sotto la direzione del sig. Granvogel e compagni, prospera visibilmente. La medesima somministra , fra le altre cose, eccellenti rottami, ossia cassonade, eguali a quei delle indie, e forse anche più abbondanti di zucchero. Nell'anno corrente sono già state fatte 2,0 mila libbre di zucchero, le quali hanno tutte avuto smercio, e alla metà del prezzo dello zucchero ordinario. L'estate scorso nei contorni della nostra città si è piantata una immensa quantità di bar^ babietole, che servono tutte per la fabbrica. Questa spezie di zucchero supplirà vantaggiosamente a quello di canne nei paesi ove l'uva non è nè comune, nè molto dolce, come nella Svevia, e nella Baviera. Attualmente si stanno formando nella Baviera alcune fabbriche dello zucchero di barbabietole^ sul modello di quella del sig. Granvogel . (Monit.) ' 7 / Augusta, a ottobre. Una casa di commercio d'Innsbruk, nel Tirolo , ha emesso una circolare a tutti i suoi corrispondenti, nella quale essa partecipa che d'ora in avanti si propone di far venire le merci del Levante per la strada della Bo-- snia, cioè: per Sarayevo,' e di là per Kostainicza e Laybach. Questa strada è più corta, e meno dispendiosa che qualunque altra; essa è la sola che le circostanze lasciano aperta . Trattasi di obbligare i proprietà?) di derrate coloniali che devono esser consumate nelF interno del regno di Baviera, a pagare dei dazj fortissimi. Essi saranno precisamente come gì' imposti in Francia col decreto imperiale del 5 agosto : non si estenderanno però su quelle derrate che saranno esportate < Il nostro sistema di dogane subirà pure alcune importanti modifie azioni. „ ( Giorn . dell'Impero ) AUSTRIA. Vienna, i3 ottobre. Si ricevono da Gratz le seguenti notizie sul soggiorno delle LL. MM1 in quella città . „ 11 i.° ottobre S. M> l'Imperatrice ha dato udienza a tutte le autorità del paese, l'Imperatore non ha dato che alcune udienze private, dopo le quali si è recato a visitare tutti i pubblici stabilimenti. Il a le LL' MM. hanno onorato il teatro della loro presenza; quindi sonosi degnate d'intervenire alla brillante conversazione tenutasi dal conte Attems, Governatore della Stiria. Il 3 è giunto in questa città il principe erçdita-i,rio, e la sera S. M. l'Imperatrice, accompagnata dal medesimo, è stata al teatro. — Il 4? giorno onomastico dell'Imperatore, è stato celebrato colla massima esultanza. Non solo la città e sobborghi, ma anche le circonvicine case di campagna erano illuminate , e sui vicini colli, e monti lontani ardevano fuochi di giubbilo. ( Gazzetta di• Vienna . ) DANIMARCA. Copenaghen, 2,5 settembre. La raccolta dei rapporti sulla morte del principe Reale di Svezia, Carlo Augusto, ha fatto qui grandissima sensazione: l'opinione pubblica si fissa principal-.mente sulla dichiarazione del dottore Lodili, che suppone un' avvelenamento : nulladimeno le persone sensate non possono a meno di non riconoscere che i dottori Pontili e Berzelius, medici del re, in un rapporto sommamente circostanziato, presentano forti argomenti per ritenere la morte del principe Reale come naturale . (Giorn. dell'Impero ) Nel prossimo venturo mese attendes)' in questa capitale il successore al trono di Svezia, principe di Ponte Corvo. Il governo ha in conseguenza di ciò ordinato che si prepari un legno elegantemente adorno, destinato a trasportare S. A. R. colla sua famiglia per il Sund in Svezia. Simili legni allestisconsi pure nel grande e piccolo Belt alPistegso oggetto . ( Gazzetta di Vienna . ) S V E Z I A. / Oerebro, aa settembre. Il sig. generale conte di Rosen, stato inviato a Parigi per recarvi l'atto di elezione della dieta, è ritornato questa mane dalla sua missione. Egli era incaricato di due lettere pel nostro Sovrano; l'una di S. M. l'Imperatore Napoleone, e l'altra del principe di Poh-te-Corvo. Questo principe esprime la sua riconoscenza / al ì-e e alla nazione svedese, e protesta di essere nella ferma risoluzione di consacrare tutta la sua vita alla felicità della sua nuova patria addottiva. ( Giom. dell' Impero, ) INGHILTERRA. Londra, 2,4 settembre. \ 1 I. r ■ V k Si dà per certo che sir R. Strachan abbia ricusato di prendere il comando della spedizione contro l'Isola di Francia, e che nulla di meno sia stato spedito l'ordine di cominciare sull'istante l'attacco. Il capitano Rouley, che conosce perfettamente la costa, avrà il comando delle forze marittime; e sir Samuele Achrnuty comanderà probabilmente le truppe da terra . Preten-desi che sir R. Strachan abbia dichiarato che in tale spedizione non avrebbe mai potuto riuscire colle forze che gli si volevano dare . Sembra che l'inimico pensi a qualche spedizione pel prossimo inverno, e ciò deducesi dai grandi preparativi che fa nella Schelda. Vi sono a quest'ora tredici vascelli di linea , due fregate, due corvette e sessanta scialuppe cannoniere pronte a far vela . Sir Edward Pellew tien di vista questa flotta con undici vascelli di linea, che sono : il Cristiano VII, VAnnibale, la Bellona, la Difesa, il Benvick, il Teseo, l'Elisabetta, la Diffidenza, il Bellerofonte. il San Domingo , ed il Monarca . Altra dei 27. La Borsa è questo mattino immersa nella più grande costernazione per l'impreveduta notizia che il sig-Abramo Goldsmid s'è ucciso con un colpo di pistola . Jeri egli ha pagato la sua servitù, e questa mattina a ott' ore si è fatto saltar le cervella a Merton. ( Monitore ) turchia. Costantinopoli, 25 agosto. I rapporti che qui giungono intorno agli avvenimenti della guerra, sono estremamente contradditorj . Si continua a pubblicare dei bollettini atti a rassicurare gli spiriti: ma circolano nulla di meno notizie particolari molto sfavorevoli, e gli sforzi, benché grandi, che il governo fa per ismentirle, non sono ancora arrivati a ristabilire la pubblica fiducia. ( Giorn. dell'Impero ) PROVINCIE ILLIRICHE. II Giornale dell'Impero mette sotto la data di Trieste le seguenti osservazioni. La vicinanza delle Provincie Illiriche e dell' 'Impero ottomano credesi che potrebbe dar luogo ad un commercio diretto fra questi due paesi. Le spedizioni destinate per la Turchia possono prendere la direzione della Bosnia in quanto ai panni, oggetto principale d'importazione, ed a tutto ciò che non ha un pelo sproporzionato al suo valore. I trasporti per caravaiie, a traverso della Bosnia e della Romelia, si fanno facilmente e con poco dispendio durante Pestate. La strada è generalmente sicura, toltone alcuni passi, dopo la guerra della Servia, ove è prudente il prendere delle scorte, che però si trovano sempre mediante un tenue pagamento, col rilevante vantaggio, che il conduttore in capo della caravana garantisce per la sicurezza della medesima . In tal guisa puossi ritenere come praticabile, sicura e poco dispendiosa una strada di commercio del Levante per la Bosnia; ma bisogna rinunziarvi presso a poco per i cinque o sei mesi d'inverno che si hanno in quelle montagne : esse sono coperte di neve. I cavalli allora costano il doppio, e il viaggio che nella bella stagione una caravana fa in un mese, d'inverno ne richiede due . Quella stagione però, quantunque rigida, non impedisce alle caravane di andare e veniresemprechè i negozianti vi trovino dei vantaggi che ne compensino gl'inconvenienti e sorpassino le spese. Distanze e prezzi di trasporto . Le caravane di Bosnia non si servono che di cavalli . Ciascuno di essi porta da cento a cento venti oke ( all' incirca un quintale decimale e mezzo ). Da Gostanitza, frontiera delle due Groazie , a Bosna-Sarai, vi sono tre giorni di viaggio per un uomo a cavallo, sei o sette per una caravana : da Bosna-Sarai a Skup o Skopia, sul Vardal in Bascia, vi sono sei o sette giorni per un uomo a cavallo, venti o venti due per una caravana . Un cavallo di caravana costa tutto al più Da Costanitza a Sarai 20 a 22. piastre turche. Da Sarai a Skup---60 a 70. Da Skup a Salonichi - 10 a 12. Il prezzo di porto è dunque di 90 a 100 piastre per cayallo, il che puossi calcolare a i3o o i4c franchi al sommo ; vi sono anzi parecchi esempj che da Sarai a Skup non si sono pagate che 3o, o 35 piastre per cavallo . Qui non si parla che delle caravane d'estate. Si è già fatto osservare che i prezzi sopra indicati sarebbero quasi il doppio in inverno . Navigazione della Sava . Questa strada commerciale per acqua diminuirebbe di molto le spese di trasporto . La Sava porta dei grandi battelli . Agevole impresa sarebbe il renderla navigabile molto più in su di quello che è, e rendere egualmente navigabile la Cuva che passa vicino a Carlstadt, e sbocca nella Sava a Sisseck . Sisseck è il luogo ove sono i magazzini di deposito del commercio delle Provincie Illiriche colla Turchia . Vi si è fatto fabbricare un lazzeretto per ricevervi le caravane turche, e purgarvi le merci del Levante . Sarebbe dunque più comodo e meno dispendioso far seguire il corso della Sava a queste merci da Gradiska sino a Sis-sek, ed alle merci europee da Sissek sino a Gradiska . I negozianti e le caravane troveranno nel cantone di Gradiska sicurezza, protezione , non che tutte le facilità immaginabili , e quanto è necessario alla vita . Un' altro mezzo ùi trasporto economico che offrirebbe questa strada, si è 1' uso dei carri sino a Banialuka . Ciascuno di questi carri porta cinque carichi di cavallo . Il cantone di Gradiska ne ha già 80 attaccati con cavalli, e più di 3eo con buoi . Il loro numero si aumenterà in proporzione del commercio . Dogane. In Bosnia, il dazio, di entrata e di uscita che si paga all' ultima frontiera , è di 45 para ( all'incirca i fr. 5o. c. ) per ogni carico di cavallo, qualunque sia. Un'altro dazio si paga a JBosna-Sarai ; questo è di 60 para, o una piastra e mezzo ( presso a poco a fr. ) per cavallo , carico di qualunque genere si sia, toltone il panno; e di cento dieci para o due piastre tre quarti ( 3 fr. 5o c. all' incirca ) per ciascun carico di panno di qual si voglia qualità . Di là non vi sono più dazj a pagare sino a Salonichi , ove i sudditi francesi non pagano che il 3 per cento sopra tutto ciò clic introducono indistintamente . ( Sarà continuato ) e compiangendoli . Se uno di voi si fosse dato il tempo dì" riilettere un momento e di guardare lo scudo da tutte le parti, la contesa, la collera , la battaglia, e ;le funeste sue conseguenze non avrebbero avuto luogo. Permettetemi pertanto, signori cavalieri, in nome del vostro valore, ch'io vi dia un consiglio; questo si è di non mettervi giammai a difendere od impugnare una questione , senza averne prima maturamente esaminati i differenti aspetti . Pubblicazione per la prima volta. EDITTO. LO SCUDO A DUE F ACCIE. Al tempo della cavalleria errante, un principe fece collocare una bella statua rappresentante la vittoria sopra una strada maestra, là dove formava crocevia con un' altra . La statua teneva colla sua destra una lancia, ed appoggiava la sinistra sopra uno scudo, la cui fàccia esteriore era d'oro, e l'interiore d'argento. Sopra ciascheduna di esse leggevasi una interessante inscrizione. Un giorno, due cavalieri armati da capo a piedi, l'uno in bianco, l'altro in nero, venendo da due parti opposte nello stesso momento, si fermarono, ciascuno dalla sua parte, dinanzi a quella statua da essi non mai più veduta, per ammirare la bellezza del lavoro, e per leggervi l'inscrizione che lo scudo presentava a ciascheduno di loro. Dopo alcuni istanti di contemplazione , — questo scudo d'oro, disse il cavalier nero — scudo d'oro? esclamò il cavalier bianco , che guardava dall'altra parte : se ho degli occhi in testa, lo scudo è d'argento. — Poco mi curo dei vostri occhi , rispose il cavalier nero con ruvidezza . Ma se mai in mia vita ho veduto uno scudo d' oro , questo lo è certamente . Oh veramente , soggiunse il cavalier Bianco con un'sorriso ironico, egli é molto probabile che siasi esposto uno scudo d' oro sulla strada ! mi setnbra anzi molto strano che se ne sia azzardaro uno d'argento, e ne sono tanto più sorpreso che, secondo la data, quella statua trovasi qui già da tre anni . Il cavalier nero sentissi fortemente offeso dal sorriso del cavalier bianco: la contesa prese fuoco, gli animi s' inasprirono , e si venne a disfida . Presero campo, misero le lancie in resta , e correndo I' un contro l'altro , con tanta veemenza si urtarono , che si trovarono tutti due stesi al suolo gravissimamente feriti e semivivi . Un buon romito passando a caso per quella strada , trovolli in questo stato . Per loro buona ventura , quest' uomo animato dallo spirito di pietà e di amor del prossimo, avendo da gran tempo coltivata la salutare botanica , possedeva un gran numero di prodigiosi secreti per sanare le ferite e le malattie , e scorreva i villaggi arrecando agl'in-iermi e soccorsi e specifici. Egli accorse ai cavalieri, e sciolte le armature, applicò alle ferite il più efficace de' suoi balsami , e in pochi istanti richiamolli alla vita . Chiese egli poscia ai medesimi il motivo della contesa . Il cavalier nero gli disse che il suo avversario aveva contro ogni verità sostenuto che lo scudo d'oro della statua era d'argento . -- Il cavalier bianco, interrompendolo, esclamò tosto , che per forza avea bisognato venire alle mani , perchè il cavalier nero voleva assolutamente che lo scudo fosse d'oro , mentr'era d' argento . Ah signori e fratelli, voi avete tutti due ragione e torto ad un tempo , disse loro il buon romito , sospirando Per parte dell' Imperiale Regio Provisorio Magistrato della Città e Porto franco di Segna , si porta ad universale notizia, che è morto li 17 settembre p. p. a Valdagno in Italia il Negoziante , in questa Città domiciliato , Mattio ICatnig ; perciò vengono ammoniti tutti quelli , i quali avessero qualche pretesa contro il xp.edesimo defunto Mattio Katnig, d'insinuarsi entro sei mesi , dalla data, del presente Editto , innanzi questo Magistrato ; percha spirato questo fissato termine si passerà alla Pertrattazione giudiziale delle sostanze lasciate dopo di se dal defunto . Segna li 2.. ottobre 1810. Giovanni Battista de Draganich Giudice. F. Monichich Cancelliere. Cambio di Vienna per Augusta li i3 ottobre ( 58o ) Cambio della Borsa di Trieste li 17 ottobre. Sovrane ....... 80. 45 Luigi d ' oro . . . . >•> 54. 3o Zecchini Veneti . . 55 38. ro - - - Imperiali . 55 S?. i5 Taleri della Regina 55 i3. IO - - - Crociati. . . . >•> i3. 5o ---Colonnati . . 5> i3. 3o ---Bavaresi . . . }} 12. 5o ---da 5 franchi . 55 13. — Moneta di convenz. }> 58o. — Augusta breve . . . 55 540. — ----lunga . . . .15' 58o. — Venezia 1} — — Parigi p. 1. franco. t lì fiorini correnti di Vienna.