NNO Vili. Capodistria, 16 Marzo 1874. LA PROVINCIA male de^li interessi civili, economici, amministrativi DELL'ISTRIA, ed organo ufficiale per gli atti della Società Agraria Istriana. Esce il 1° ed il 16 d'ogni mese. ASSOCIa/IONE per un anno fior. 3; semestre e quatte in proporzione. — Gli abbonamenti si ricevono presso azione. Articoli comunicati d'interesse generale si stampano gratuitamente. — Lettere e denaro franco alla Redazione. — Un numero separato soldi 15. — Pagamenti anticipati. ufficiali della Società agraria istriana. presso l'Istituto, onde addestrarsi nel maneggio del microscopio per quanto occorre nel confezionamento del seme, pagano la tassa di fiorini 5. tt. Bolle. NOTIFICAZIONE Concernente il corso (V Istruzione presso r. Istituto Bacologico Sperimentale «li Gorizia. Nel corrente anno il corso bacologico avrà prin-col 9 Marzo e terminerà a metà Aprile, cioè il principio della campagna serica. In tal guisa, Scultore pratico, che difficilmente si allontana ioi allevamenti, potrà con facilità frequentare il istruzione. Le lezioni si terranno in lingua italiana e tedesca, io oggetto delle medesime : 'anatomia e fisiologia del bombice del gelso. Descrizione dettagliata delle malattie del baco da seta, e mezzi e misure a prevenirle o a combatterle. Joverno razionale del baco da seta. Ciascuna lezione sarà congiunta a dimostrazioni le e ad esercizi al microscopio. Come materiale astrazione serviranno gli allevamenti precoci tìtuto. Le condizioni d'ammissione sono: Cognizioni pratiche del governo del baco da seta. Cognizioni scientifiche, quali risultano dalla frequentazione d'una scuola reale interiore o da un Ginnasio inferiore. Età matura. Per l'insegnamento è da versarsi la tassa di !0; quegli alunni che non assistessero a tutto il bacologico, ma si trattenessero solo alcuni giorni N. IV. CONGRESSO Bacologico Internationale a Montpellier. lì -. ' ,: . •» In seguito alla deliberazione presa dal Congresso bacologico internazionale di Rovereto nel dì 20 settembre 1872, che stabiliva di tenere una quarta sessione nel 1874 a Montpellier, il Comitato ordinatore formulava un progetto di programma, il quale, dopo di essere stato modificato da alcune osservazioni fatte dai sigg. Cantoni, Cornalia, Pasteur e Mailot, viene oggi definitivamente pubblicato nei termini che appresso : Programma 1. I bachi affetti da gattina (piccoli non corpusco- losi) differiscono essenzialmente dai bachi colpiti dalla flaccidezza? 2. In quali circostanze le crisalidi e le farfalle, pren- dono delle macchie brune o nere su diverse parti del corpo ? 3. Si può provocare artificialmente, con dei cattivi trattamenti esercitati sul seme o sui bachi qualche ma'attia, la flaccidezza, per esempio? Si può con- altri trattamenti apportare rimedio a queste stesse malattie o prevenirle ? 4. Esperire sopra semi sottoposti a varie influenze : odori, umidità, aria confinata, variazioni di tem-. peratura ecc. in vista di stabilire il miglior modo di conservazione del seme. 5. Ricercare le condizioni che, agendo sopra i boz- zoli o le farfalle, possono influire sulla qualità del seme, come la temperatura, la durata dell'accoppiamento ecc. 6. Mezzi atti a determinare lo schiudmento del seme in un'epoca prematura o ritardata. 7. Influenza possibile della stagione sopra il suc- cesso delle educazioni, sia per effetto di una vegetazione troppo o troppo poco avanzata dalla foglia, sia l'azione dei germi dell' atmosfera. 8. Utilità delle educazioni precoci ed aitunnali al punto di vista del confezionamento del seme ed al punto di vista economico. 9. Vantaggi delle deposizioni isolate pel confezio- namento del seme 10. Quali bozzoli si devono scegliere pel confeziona- mento del seme ? I più ricchi in seta, i più precoci ecc. sono o no preferibili agli altri ? 11. Si può, con fatti ben certi, constatare dei diffe- renti risultati nell' allevamento dei bachi da seta, secondo che si è fatto consumare ai bachi foglie di diverse varietà di gelsi? Uno stato particolare della foglia fisiologicamente o chimicamente ha condotto a differenze nel resultato dell'allevamento? Pel Comitato Ordinatore IL PRESIDENTE Oaston Bazille. CORRISPONDENZE. Pisino nel Marzo 1874. j, Anche qui venne letto con piacere il lavoro dell' egregio professore Dr. Benussi : Saggi di una geografia dell' Istria. L' opuscoletto venne studiato e commentato in varii modi, ciò che prova l'interesse generale che ha destato anche fra noi. Lasciando la critica ragionata dell'operetta a chi per capacità e studi sarebbe competente a farla, non possiamo però non intrattenerci brevemente sul-1' ultimo paragrafo del Cap. VII che tratta delle scuole, rilevando, a nostro modo di vedere, alcune inesattezze negli apprezzamenti e nei dati statistici che riflettono particolarmente lo stato dell'istruzione pubblica popolare nel distretto politico di Pisino. E lo facciamo non tanto per rettificare cifre, quanto "per raddrizzare, se possibile, 1' opinione tristissima che coloro, che non ci conoscono da vicino, leggendo quel passo, si avranno formato del grado di coltura di questo distretto. Dice l'egregio autore che la cagione dello stato miserando nel quale giace l'istruzione popolare dei fanciulli non è tanto la mancanza di scuole e di maestri, quanto la scarsa frequentazione degli scolari, venendo a tale illazione dal fatto che in generale solo il 37.2 p. °/o 6 n0l distretto politico di Pisino il 14.8 p. % dei fanciulli obbligati alla frequentazione, frequentano la scuola. Avendo per tanto 1' egregio autore conchiuso che non è la mancanza di scuole e di maestri la cagione del male ma piuttosto la negletta frequentazione, sembrerebbe che egli abbia preso pei base de'suoi apprezzamenti lo stato della frequentazione nei circondarii scolastici in cui le rispettive scuole sono in attività, poiché diversamente egli avrebbe attribuito la cagione del male non tanto alla negletta frequentazione qua appunto alla mancanza di scuole e di maestri. E dobbiamo rettificare che il distretto politico di Pis non ha IO scuole soltanto ma 16, cioè 13 maschi miste e 3 femminili; che i maestri impiegati in qu< scuole sono 23 e non 16 soltanto, cioè 18 maestr 5 maestre. Ora obbligati a frequentare queste scu sono tra maschi e femmine 1580 fanciulli dai 6 12 anni, nel mentre le frequentano realmente 8i per cui i frequentanti formerebbero il 55.75 pi degli obbligati. I Da questi dati, che possiamo garantire esatti, consegue che la frequentazione delle scuole, se an< lascia moltissimo a desiderare, è ben lungi dall'essi così miseranda come 1' egregio autore ce la dipinge Si obbietterà forse che l'autore ha inteso fc nirci unicamente la proporzione in generale fra i i quentanti e gli obbligati alla frequentazione sei riguardo alla frequentazione delle singole scuole. 5 bene, ma in tale caso è erronea la sua conclusioi dovendosi attribuire la causa dello stata deplorab dell'istruzione popolare alla mancanza di scuole e maestri, e non già come egli dice alla negletta fr quentazione. E di fatti così è, e nel solo distret politico di Pisino vi sono ben 44 comuni censuarie cfl circa 17,000 abitanti senza alcuna scuola, avendo quatti comuni bensì in pronto i locali di scuola e tutto il res non avendosi però fin qui, per attivarle, potuto ti vare i necessari maestri. Ci si obbietterà ulteriormente che in ultima an lisi ci aggiriamo in un circolo vizioso, rimanem sempre una triste verità, che li frequentanti le scuo sono relativamente poclftssimi, e stanno rispetto J non frequentanti pressoché nella proporzione indica dall'autore. Si avrà anche qui ragione, però in ta caso gli apprezzamenti che se ne fanno vogliono ef sere diversi; perchè se è deplorabile che un distrati sia privo di scuole, è molto ma molto più deplorali] se essendovi le scuole, le medesime, come preteuq l'autore, non venissero frequentate. L'istituire nuove scuole non è si facile, e mancanza delle medesime, specialmente in una pri vincia che è nei primordi della sua affrancazione ' che per giunta nella sua parte interna difetta tan di centri popolati, non può certamente porsi a carid della popolazione. Però il non frequentare le scuoi esistenti od il frequentarle soltanto nel! esigua prl porzione dei 14.2 p. °/o degli obbligati, sarebbe u sintomo grave di decadenza, direbbesi quasi di abbrut timento, ed è in ciò che, ad onore della nostra popo lazione e del vero, non possiamo convenire coll'egregi autore dovendo, contrariamente ai di lui apprezzament riconoscere che non è tanto nella scarsa frequentazion delle scuole, quanto appunto nella mancanza di scuol e di maestri da rintracciarsi una delle cause princi pali dello stato miserando dell' istruzione pubblica po polare. Dr. C. Pisino li 9 marzo 1874. Il "Saggio di una geografia dell'Istria,, del pro Dr. Benussi è stato accetto qui in Provincia con molt< riconoscimento verso 1' esimio autore, che ha il me rito d' aver fatto il primo passo e ci offerse un la- che La il pregio d'uua beu ideata distribuzione e era onde adesso per poco volesse ritoccare ed am-i singoli capitoli, 1' autore potrebbe regalarci la erata geografia dell'Istria nella voluta estensione Trattandosi d' uu opera che debba servire per tare alla gioventù la conoscenza della provincia, ibe in debito ognuno che abbia fatto qualche 0 in proposito di far presente all' autore quanto »uda il vario modo di vedere, potrebbesi in que-iriuio lavoro rimarcare d' inesatto, di omesso, di che chiaro : e far scambio d' idee a rendere più la rettifica del lavoro già fatto e la compilazio-un edizione avvenire. Senza ingerirmi di storia e statistica di che sono digiuno, farò per parte mia delle osservazioni nto di minuziosità, le quali per solito gli autori iidano curando all' essenziale, e che d'altro cauto i critici scienziati non si perdono (come suol a darci importanza. Xon mi suona la parola Caldera invece di Monte ;ioie, perchè affatto ignota alla popolazione. Se |uesta voce ha qualche valore storico, si può fra itesi od in nota speciale assegnarle il suo posto. Nella descrizione del paese mi atterei scrupolo-ente alla nuda verità. Ammetto colline ed alture ite d' olivi e di vigneti, però di frutteti le credo lionalissime ; ed in quanto ai mirti, ai lauri ed rbezzoli, credo vi si riscontrino in si pochi siti Fo i lauri di Abazia) da non farvi menzione che constatare il clima di alcune privilegiate plaghe, indo poi del passato, direi 1' antica prosperità au-è 1' antica grandezza di questa provincia. Non mi pare la regione boreale potersi dire bo-o bacino, a meno che non si dicesse bacino della a e della Reca, perchè in senso orografico bacino ^ 1' idea di depressione, e codesta regione boreale embra piuttosto altipiano, mentre la centrale chia-(i alpestre. In senso geologico, bacino di Parigi, do di Vienna, ba ben altra derivazione e signifi-Nel paragrafo della regione meridionale, terza livisione, bassa oppur marittima, basterebbe dir »re, poiché di Marnoso non ce n' è se non agli a seconda si voglia delimitare le zone ; e la frase jinate quasi al gesso„ non ha qui luogo a sigui-nulla. li caso di torrenti o ruscelli a via preclusa parenti in sterminate caverne, dopo la Piuka e teca, nell' Istria propriamente non sarebbero che i rati della foiba di Pisino e quello della Draga, sono acque che si raccolgono e s' ingrossano solil per pioggie, e forse c' è un simile caso presso le. Anche il Bogliuno non ha acqua che per piog-più asciutto di esso ne sarebbe 1' alveo dell'Arie dopo le pioggie non ci versasse l'acqua sovrab-dante, a più lungo intervallo il lago di Cepich. La divisione dell' Istria in bianca o grigia ed rossa, non stà parlando scientificamente, in senso gnostico, sebbene per mero caso il colore grigio mita le formazioni terziarie eoceniche dal calcare 1 formazione cretacea coperto di terra rossa. Ado-pdo la voce creta per argilla come quando si è dire vasi di creta o vasi d' argilla, s' accagionano equivoci in geologia. Neil' Istria rossa non ci i nummoliti ne' calcare bituminoso, e se ve ne sero coperti di terra rossa, onde per tal modo di rione si facessero appartenere all' Istria rossa, lo sarebbero per brevi margini soltanto. Non so' di ammucchiamenti di sabbia nelle caverne, se nuu si volesse così indicare gli animassi di silice terroso in-terchiuso nelle roccie calcari presso Pola e che si escava per spedire a Murauo. 11 capitolo etnografia richiederebbe anche più precisa indicazione delle stirpi slave, per dialetti parlati e per territorio occupato da esse. Dell' appellativo Fučki e Bgüiaki_il defuuto Dr. Kandier non sapeva darsi ragione. Egli diceva su questo proposito, la storia dell' Istria deve camminare per paralleli e per in- f u \ duzioni ; voleva dire, doversi studiare gli omonimi 1 — negli altri paesi dove per uso e pluralità questi hanno ancora un significato nella lingua viva. I Fučki abitano le sette castella e campagne annesse nella parte ostro-orientale del distretto di Pinguente e parlano uu dialetto slavo-croato molto sgrammaticato, che vi si conosce in fondo altro idioma ; conservano anche qualche inflessione della prisca modulazione perduto linguaggio. Beziaki vengono chiamati dai Moria-chi (Vlahi) tutti coloro che non sono Vlahi Dai Beziaki poi vengono chiamati Vlahi non solo i Morlachi ma anche i Romanici della Vallarsa, i quali sè stessi diconsi pure Vlahi, ed il loro parlare : vlaski cuvintà. Cotesti Romanici vengono chiamati dai vicini Beziaki anche Ciribiri o Ciciraui, senza dubbio pel frequente ci nella loro favella. Fu ritenuto auche di tal derivazione 1' appellativo Cici dato ai montanari della Vena, e che un tempo forse tutti parlavauo romanico, come lo parlano ancora nel solo villaggio di Sejane ; idioma costituito e che non va più qualificato per latino corrotto. Qui si chiama serbo il dialetto parlato dai Morlachi provenienti dalla Dalmazia, e non si è al caso di precisare gradazioni per congetturare dal linguaggio quai slavi fossero venuti dalla Serbia, quali dalla Croazia ; quii'di ad c, dei Cici non si può dire adesso che gli uni parlino il serbo e gli altri il croato, e meno ancora che essi Cici siano un misto di antichissimi serbi e croati ; anzi tutt' altro, se anche non si può arguire come avvenne la sovrapposizione di slavi per cui i Cici perdettero il proprio linguaggio, essi però in gran parte appalesano aver conservato e tipo e carattere di stirpe più svelta della slava. In generale questi appellativi sono usati e conosciuti soltanto tra popolazioni contermini ; più lontano si scambiano e si perdono. E gratuito 1' accennare che Fučki voglia dire gente quasi che fugga, e che Beziaki dica balbuzienti; ma è da notarsi che il primo vocabolo possa avere a radice il romanico fuggi ed il secondo la slava bezat, che significano fuggire. Vi sono poi anche i Bodoli di Veglia. Nel capitolo Corografia osservo di Pisino senza"' toccare la parte storica, che il castello feudale denominato Mitterburg nei diplomi (vocabolo che passò anche nelle corrispondenze tedesche dei dicasteri e delle scuole sino a questi tempi quando si venne a capire altro essere il castello altro la città che chiamasi Pisino, nome la cui antichità viene avvalorata dagli slavi che pronunciano i nomi come li udirono al tempo della loro venuta in Istria nelle varie epoche dell' ottavo secolo in quà) è posto bensì sopra un profondo burrone, che però la frase "Pisino poggiato ad uno sporto di monte guarda sopra un profondo burrone, in fondo al quale s' apre la foiba,, farebbe credere la città sopra un rialto da cui dominasi il burrone, sì che ne risulti uu accidente topografico essen- MAI a^uf/jw CA zialmente caratteristico pella città stessa, mentre che in vece la città sebbene circa 860 piedi sopra il livello del mare (quasi come Montona che non 481 ma piuttosto ne ha 881) essendo circondata da rilievi montuosi di cui il più prossimo e maggiore le sopra-stà di ben 600 piedi, sembra in basso ; ed il burrone che le si profonda appartato ad un estremità, e che per farne caso ci vuole appositamente andarvi sopra luogo, resta cosa menzionatile bensì, ma in senso coro-rafìco di alfatto secondaria importanza. Nel vicino an Pietro in Selve non v'è notizia nè tradizioni che vi fossero stati sepolcri dei conti d'Istria. Il castello di Ruspo credo aver letto sia stato distrutto dai veneziani stessi. A Veglia non v'ha una razza di cavalli chiamata pony, ma le si volle applicare questo vocabolo inglese adesso di recente. Sono persuaso che. deposito e sedimenti di carbon fossile (lignite) attraversino l'Istria superiore di sotto alla formazione eocenica, però è azzardato congetturare filoni di grande spessore, fatta eccezione della località Carpano sotto Albona. Schisto marnoso pel cemento idraulico credo non se ne trovi a Pola e Rovigno, in quest' ultimo luogo viene condotto a ciò il materiale slavato della miniera di Sovignaco. Vero marmo non mi consta se ne trovi in Istria, però c' è abbondanza di bellissime pietre atte a perfetta levigatura e di pregievolissime in altri riguardi industriali. Della miniera di pece navale di Montona non intesi mai fare menzione. Ripeto che faccio queste osservazioni non già pretendendola a maestro, ma tutto al più a bidello, che premuroso s' accosta al maestro e che non potendo giovargli altrimenti, procura di ammanire quel poco che può ad agevolezza materiale. Abbiamo ricevuto e pubblichiamo di buon grado la seguente lettera : Egregio Signor Redattore. Mi valgo del solo organo di pubblicità che abbiamo onde manifestare un lagno ed un vivissimo desiderio. Ella sarà tanto cortese di concedere un posto a questa mia letterina nel suo pregiato giornale. E vengo subito all'argomento. Quattro anni fa si è istituito qui un Comizio Agrario, e parecchi dei nostri bravi giovinotti vi si misero dentro, e, senza perder tempo, con l'aiuto dei più esperti agricoltori, hanno dato principio ad una serie di lavori, i quali se non erano proprio d'indole pratica ne tali da farne vedere subito i risultati in contanti, pure dimostravano: che superate le prime difficoltà del riunirsi e accumulato un buon corredo di argomenti, intesi su certi punti principali, si sarebbe in seguito volta tutta la attività a questioni d'interesse della giornata a vantaggio comune. Non fu però così, e da ben un anno, il comizio non venne raccolto a seduta, neppure si è portato a conoscenza dei soci il Bilancio del 1872, mentre si è pur continuato a riscuotere i canoni anche per tutto 1' anno decorso 1873 ! ! ! Non mi estenderò qui a ricercare le cause di questa trascuranza da parte della Direzione. Ma piuttosto domanderò che s'intende di fare: forse, che la società veda così spegnendosi zitti loro, zitti noi? Non la mi pare cosa ne decorosa ne utile per la nosti città. Su via, ricomponiamo le file. Si faccia viva j Direzione, si muovano, alla chiamata, i signori soi e torniamo ancora ai piacevoli ed utili convegni! una volta. Molte e importantissime questioni si offriranj subito ai nostri studi. Così per esempio: il complet mento dei lavori pel nostro territorio degli egre signori Ricca Rosellini e Taramelli ; ricerche statisi che sulla produzione delle nostre campagne, studi sul progettata regolazione del torrente Fiumicino; accoi a proposito della classificazione dei terreni per la in posta fondiaria; pareri e soluzioni di quesiti propoi dalla società agraria e da portarsi, a suo tempo, seno del Comitato della Società stessa. Conversazio sullo stato delle campagne, sui miglioramenti, su l'avvenire..... insomma ci attende la discussione 1 tutti quei argomenti di seria importanza, che ni ponno a meno di non presentarsi ogni giorno in ui città essenzialmente agricola come la nostra. Pare ai signori Soci del Comizio, impossila l'effettuare tutte le cose enumerate in questo raptf programma di attività? Faremo quello che potrem ma sempre qualche cosa, purché ci mettiamo di buoi voglia e col proposito di conservare alla nosrra citi una istituzione la quale ha già dati non insignifican vantaggi, e che tornerà sempre utile e di decoro. ] Ringraziandola del favore, mi protesto con | dovuta stima suo devotissimo servitore. Capodistria 10 Marzo. « Un socio del Comizio agrario di Capodistria. Notizie e documenti per la conoscenza dell cose istriane. (Continuazione Vedi N. 5.) Con estremo dolore certo conviene la nostra Pi tria qualche volta comparere col mezzo de Ambasci! tori in questo Eccelso Sacrario ad esporre le nosti miserie et disgrafie, le quali ci riescono tanto maggioi quanto che ci violentano a far questa ressolutione, h la confidenza che tiene quella povera Città di ess< sempre suffragata et sollevata nelle sue oppressioi dalla pia mente della Serenità Vostra, ha fatto che n veniamo a fare a' piedi suoi questo humile et devotii simo'ufficio, supplicandola riverentemente in ogni temj della solita benigna sua gratia, et di quel sollievo i tanti bisogni che stimerà per somma sua prüden; convenirsi per il mantenimento di quel publico, i consolatione di quella sua fidelissima Città. Gratie ce 1620, à 11 Agosto in Pregadi. Dalle scritture ora lette ha inteso questo Cons glio quello di che si reclamano et aggravano li An basciatori della città di Capodistria del nobil hon Ser Bernardo Malipiero ultimamente ritornato da qui Reggimento. Et essendo ispediente per publico et pa: ticolar interesse che sia posto in chiaro, come giustificate et vere siano le indolenze loro, perchè si possa con buon fondamento come conviene haver egualmente mira all' indennità et soddisfattione de' sudditi, et alla manutentione et sollievo della riputàtione de' pubblici Rappresentanti et proveder in questo negocio per quelle vie et di quel modo che ricercherà il dovere et la giu-stitia. L'anderà parte che de presenti per scrutinio di questo Consiglio sia eletto uno delli Avogadori di Co-mun, il quale con li Ministri, provisioni et modi soliti debba conferirsi in Capodistria per formar sopra le scritture suddette che li siano consignate diligente processo, et portarlo al suo ritorno in questo Consiglio, acciò sopra di esso sia deliberato quanto convenirà per giustitia, il qual Avogador sia obbligato partir nel termine di otto giorni dopo la sua eletione, et portar il processo a questo Consiglio il primo giorno che si ridurrà dopo il suo ritorno. -/------- 169 (prospere) Cazzati li parenti et _ O (contrarie) quelli che si cazzano _ O (non sincere) da capello con lui. ^ 1620 à 13 Agosto in Pregadi. Che al diletto nobil nostro Antonio Valier Avogador di Comun, eietto da questo Consiglio per andar a formar procasso in Capo d'Istria, sia deputata per l'andar et per il ritorno la Galea del Nobil Homo Ser Francesco Querini Sopracomito, al quale la copia della presente voglia per Ordine di così esseguire. __/__ 124 (prospere) ____ 1 (contrarie) ___ 6 (non sincere) Tomaso Luciani. NOTIZIE. Sempre intenti a fornire ai nostri lettori notizie esatte, per quanto stia in noi il procurarsene ; ed a rettificare appena ci sia fatto conoscere, un involontario errore, pubblichiamo volentieri la seguente rettifica che a termini di legge ci invia il sig. Referente della Commissione distrettuale d'estimo di Pola. Voglia credere quel sig. Referente che lo avressi-' F mo compiaciuto ugualmente anche senza eh' egli Fi ricorso ai paragrafi della legge sulla stampa. Alla Spettabile Redazione del periodico La Provincia in CAPODISTRIA. A senso del § 19 della Legge sulla stampa d. data 17 Dicembre 1862, interesso la Spettabile Redazione a voler inserire nel prossimo numero .della Provincia la seguente RETTIFICA. Nel Periodico La Provincia del 16 corrente N. 4 sotto la rubrica „notizie" trovasi indicato, che io quale Referente distrettuale di Pola, dichiarava inattendibili i ricorsi prodotti da diversi comuni, perchè avanzati dalle rispettive Deputazioni Comunali senza le necessarie autorizzazioni delle Rappresentanze in base ai rispettivi § § della Legge fondamentale, del Regolamento Comunale, e dello Statuto della città di Rovigno. Ciò non è però pienamente conforme al vero, perchè la mia proposta in generale sopra tutti i ricorsi era, come ne fanno prova gli Atti relativi, letteralmente la seguente. "Abbenchè io qual Referente economico distrettuale per la natura del Reclamo stesso dovrei far „proposta di passare, come più tardi esporrò, all'orbine del giorno puro e semplice, ciò non perento „onde dimostrare la sua insussistenza legale, emetterò „sui appunti fatti alla pubblicata Tariffa il seguente „mio parere, ecc. ecc. ecc.,, Sviluppato punto, per punto il contenuto dei reclami, chiudevo con la proposta. "Non contenere come dettagliatamente dimostrato il reclamo del Comune di ecc. le volute le-„gàli motivazioni e le necessarie prove autentiche — atte „ad avvalorare le accampate eccezioni contro' la Tariffa di classificazione stabilita dall' Eccelsa I. R. „Commissione Provinciale nella propria sfera d'azione, „ed essere quindi il medesimo da respingere come „inattendibile,,. "Veduto poi il contenuto dei §§ ecc. ecc. della „Legge fondamentale, del regolamento comunale e „rispettivamente lo Statuto organico della Città di „Rovigno, in base ai quali il signor Podestà, non ebbe „alcun diritto nè una speciale autorizzazione da parte „della Rappresentanza e consiglio comunale, alla presentazione del reclamo suddetto, propongo in conclusione, che l'Inclita I. R. Commissione Distrettuale, „voglia passare sul medesimo all'ordine del giorno „puro e semplice „. Pola, 26 febbraio 1874. Tommaso Radoicovicli , i. r. Referente Economico distrettuale. La Giunta Provinciale nella seduta del 21 Gennaio p. p. ha prese le seguenti deliberazioni : Approvava la fondazione di un annuo stipendio di f. 200 a beneficio di uno studente povero, da prelevarsi dalla cassa comunale di Pola, deliberato dalla Rappresentanza Comunale di quella città. » In esito alle domande prodotte dalle Podestarie di Isola e Umago per conseguire sovvenzioni dal fondo provinciale onde provvedere alla sussistenza-della parte più bisognosa della popolazione, viene loro significato non potere il fondo provinciale, essendo generali i bisogni che si manifestano nella provincia, coi ristretti suoi mezzi venire in soccorso della miseria dei singoli Comuni, riservarsi però la Giunta provinciale di prendere in- opportuna considerazione le fatte informazioni, nel caso che l'Imperiale Governo accordasse da suoi fondi a favore della provincia uno straordinario sussidio di carestia, da lei chiesto in esecuzione al relativo deliberato dietale. Avendo la Luogotenenza manifestato la propria opposizione ad un trattamento normale di pensione m del cessato maestro di Capodistria G. S. gli viene assegnato per una volta tanto, in via di straordinario sussidio dal fondo provinciale l'importo di f. 100. In esito a domanda prodotta alla Dieta provinciale dalla Direzione della Società per la cura di studenti ammalati e da quella diretta a soccorrere studenti di filosofia presso la Università di Vienna, per una sovvenzione, e visto lo scopo umanitario che si prefiggono le società stesse, senza riguardo alla nazionalità degli studenti, si assegna alle medesime l'importo di f. 40 per ciascuno. Non si accorda il chiesto sussidio alla Società per sussidi a studenti Slavi presso l'Università di Graz; ne al comitato della Società diretto a soccorrere studenti bisognosi presso l'i. r. Accademia mon-tanistica di Leoben. Si accorda alla Direzione del Consorzio per stipendi, senza distinzione di nazionalità, in Mariabrunn a titolo di chiesto sussidio l'importo di f. 20. Vengono assegnati : All' i. r. Comando di gendarmeria in Trieste per 1' acquartieramento della gendarmeria nell' anno 18J4 f. 5852. Al' Magistrato Civico di Trieste per le spese di orfanelli durante il primo semestre 1872 f. 611. 76. Al Magistrato Civico di Trieste per individui Istriani accolti in quell' Ospitale nel secondo trimestre 1873 f. 4637. 98. Alla Presidenza della Società Agraria Istriana f. 600 già accordati dalla Dieta provinciale a titolo di sovvenzione pel 1873. Nella seduta del 29 Gennaio viene deliberato di approvare in massima ki vendita da farsi al sovrano Erario dell' edificio scolastico Comunale di Pisino per l'importo di f. 43,000, alle condizioni deliberate dalla Rappresentanza Comunale, con ciò che il relativo prezzo venga impiegato a pagare il debito di f. 18,000 verso il fondo Goriziano ed alla costruzione di un nuovo edilìzio per le scuole popolari e per l'uffizio Podestarile dichiarandosi ili pari tempo di ritirare l'auteriore autorizzazione data al predetto Comune di incontrare un prestito di f. 20,000, di cui con ciò cessa il bisogno. Nella seduta 5 febbraio, la Giunta Provinciale accordava al Comitato Stradale di Capodistria l'importo di f. 300 per lavori d' *rte nella ricostruzione della strada di Lacotischie nel comune di Dollina. Deliberava di far petizione all' Ecceko Consiglio dell' Impero, onde nella fissazione del bilancio per 1' anno corr. voglia accordare la somma di f. 15,000 a*titolo di aumento straordinario del contributo scolastico in favore delle scuole popolari dell' Istria, e di pregare in pari tempo 1' eccelso Ministero della pubblica istruzione d'annuire a questa domanda. Assegnava alla Podesteria di Antignana l'importo di f. 500 a titolo di sussidio per la ultimazione sollecita della strada Antignana-Corridico. Nella seduta del 18 febbraio, la Giunta provinciale, viste le urgenti domande di sussidio che pervengono da vari comuni del distretto di Pinguente, deliberava di rivolgersi al Luogotenente di Trieste colla ricerca di voler interessarsi affinchè tosto in quelle località venisse attivato qualche lavoro ferroviario. Risultando da comunicazione della Luogotenenza che l1! r. Ministero pel culto e la pubblica istruzione sarebbe disposto di approvare, salve alcune lievi modificazioni ed aggiunte, il piano proposto dalla Giunta provinciale, ed accettato , dalla Dieta, per la chiusura dell' anfiteatro di Pola, e di contribuire dal tesoro delle stato l'importo di f. 4354. 87, che assieme a f. 2000 deliberati a questo scopo dalla Dieta, ed ai f. 1000 di concorrenza del comune di Pola ; andrebbero a completare il presente dispendio di f. 7354. 87, verso condizione però che il Comuue di Pola, o la Giunta si obblighino di condurre a compimento il lavoro entro c due anni ed assumere la necessaria pulitura dell'Anfiteatro, senza qualsiasi pretesa dai fondi dello stato ne viene data partecipazione alla Podesteria di Pola, coli' invito di fare proposta alla Rappresentanza comunale di accettare le modificazioni suddette del Ministero al cui piano aderisce la Giunta di farsi "assun-trice del lavoro, obbligandosi formalmente di eseguirlo entro due auni, rinunciando a qualsiasi ulteriore pretesa verso il tesoro dello Stato, nonché verso il fondo provinciale. L' 1. R. Ministero di finanza ha deciso che i membri della Commissione distrettuale d'estimo, i quali come rappresentanti comunali hanno sottoscritto il ricorso dei rispettivi comuni contro la tariffa di classificazione, ovvero uella seduta Comunale hanno acconsentito alla produzione del medesimo, devono essere eccepiti dalla discussione e dall' emissione del voto sopra questo ricorso ; e ciò "pel motivo che, nel mentovato caso, la posizione d' un Rappresentante comunale verso il Comune indubbiamente eguale ai rapporti indicati nel § 9 lett.. e del regolamento interno „per le Commissioni distrettuali d'estimo — è da riguardarsi come tale da essere con ciò influenzata la „di lui indipendenza nel voto,. Lo stesso Ministero non ha trovato di annuire alla domauda fatta dalla maggioranza della Commissione distrettuale di Pisino, di poter prendere ispe-4 zioue prima di emettere il parere sui prodotti reclami nell' operato dettagliato della Commissione provinciale, ma che autorizzava all' incontro quest' ultima di far indicare dai funzionari provinciali i motivi che cagionarono le rimarcate deviazioni, come pure di dare tutti quei schiarimenti e tutte quelle dilucidazioni che venissero chieste e che fossero ritenute necessarie ed indispensabili. La commissione distrettuale d'estimo di Pisino, convocata per deliberare sui reclami prodotti contro la tariffa di classificazione stabilita dalla Commissione provinciale, nella chiusa della seduta ch'ebbe luogo il l°del corr. ha emesso a maggioranza di voti il seguente parere: Nou potersi riconoscere corrispondenti alle condizioni di fatto del distretto di Pisino gli aumenti praticati dalla Commissione provinciale alle poste della tariffa per gli arativi, prati e vigne; nou potersi però neppure per questo accogliere le modificazioni volute dai reclamanti, ma doversi per le citate tre colture mantenere le poste della tariffa concretata dalla commissione distrettuale ; in quanto agli orti e particolarmente oliveti, doversi accogliere la riduzione chiesta dal reclamante comune di Albona, e basata sopra il reso-conto di gestione regolare economica di un pos- sideute, a fronte che dal Referente provinciale veniva dimostrata paratamente l'erroneità e l'insussistenza del prodotto conto; in quanto poi ai pascoli e paludi, doversi ritenere corrispondenti le poste stabilite dalla Commissione provinciale, come pure giustificato il praticato aumento e finalmente in quanto ai boschi e relativamente alla voluta e confutata forza produttiva e conseguente annuale accrescimento, la Commissione distrettuale dichiarava ad unanimità di riportarsi alla prova esibita ed accettata da farsi commissionalmente sopra un appezzamento di bosco, e quindi di addat-tarsi in questo riguardo al relativo risultato. Il giorno 24 Gennaio p. p. ebbe luogo la seduta di chiusa per 1' anno 1873, del comitato stradale di Capodistria. Da esatte informazioni apprendiamo che : causa i falliti raccolti dell'anno scorso, furono riscosse appena una metà delle addizionali (del 15 p °/00) imposte dal Comitato, mentre le straordinarie pioggie della primavera arrecando moltiv danni, avevano domandati straordinarii dispendi. E perciò che non si sono eseguiti radicali lavori di ristauro, ma 1' opera del Comitato si ridusse a mantenere transitabili le strade. Due comuni, Paugnano e Dolliua, hanno messo in ordine due tronchi di strada di modo che ora passano in amministrazione del Comitato. I sussidi della Giunta Provinciale durante l'anno furono di fior. 500 per la strada del Risano e di fiorini 200 per quella di Lacotischie; somme queste che non furono riscosse, perchè concesse a condizione di termine di altri lavori su quelle strade, che non si sono potuti fare per mancanza di fondi. Del sussidio accordato al comitato di Pirano, di fior. 2000 per la ricostruzione dei ponti della strada di Rivalunga, toccò una sesta parte al comitato di Capodistria. Furono accordati nella seduta stessa, un sussidio di fior. 20 per allargamento di strada a Bolliunz e di fior. 24 per lavori cf arte sulla strada di Centora. Vennero nomiuati i revisori per il conto consuntivo Vennero preliminati pel 1874: I, Per stradini fior. 1300. — II. Assistenza ai stradini fior. 1200. — III. Pietrisco e ghiaja fiori-ri 1550. — IV. Lavori d' arte e imprevedute relative fior. 2000. — V. Sussidi a strade non amministrate dal Comitato per opere d'arte fior. 1200. — VI. Rimunerazioni agir impiegati steurali fior. 60. — VII. Spese d' amministrazione fior. 460. — Vili. Indenniž-zo di via ai Sig. Membri del Comitato e imprevedute fior. 150. — IX. Mercede al tecnico, dal fondo provinciale fior. 300. — Somma totale fior. 8220. A coprimento della quale si è calcolato : I. Civanzo cassa col 31 Dicembre 1873 fiorini 1332. 307?. — II. Il 12 per °/00 sopra le dirette ed addizionali dello stato (secondo la prescrizione dei 1873 nel distretto, che sommano a fior. 58616; per cui una rendita di fior. 7033. 84, e un presumibile incasso, che si conteggia del 50 p, °/ooi) — di fiorini 3516.92. — III. Presumibile incasso di arre-trazioni degli anni decorsi fior. 2000. — IV. Incasso sussidi della Giunta Provinciale per le strade Risano e Lacotischie fior. 800. — V. Incasso mercede al tecnico, dalla Giunta Provinciale fior. 300. — Somma totale fior. 7949. 22ì/ì. — Per cui rimane a coprirsi fior. 270. 777* ! Pe' quali si è fatto conto di risparmi nelle spese su riferite e particolarmente sui titoli II, IV, V. Dai verbali delle sedute del Comitato della Società Agraria in Trieste, pubblicati nell' Amico dei Campi, apprendiamo che furono quasi completati gli studi per la istituzioue di una scuola di orticultura vinificazione e frutticultura, da fondarsi nel Predio della società. Si attende ora 1' approvazione del Ministero. Leggiamo nel Tergesteo del 10 corr. : Le costruzione delle ferrate istriane venne assunta in tutta la loro lunghezza da uno dei principali impreuditori di costruzioni ferroviarie. COSE LOCALI. Il Dr. Scarizza direttore delle scuole magistrali, con lodevole pensiero ha divisato di impartire alcune lezioni sul sistema metrico decimale, che nell' anno venturo per legge dovrà essere anche qui introdotto. Le lezioni avranno luogo nella sala delle scuole popolari tutti i mercoledì alle 3 pom. per i signori maestri e le signore maestre; ed al venerdì alle 672 P- m. per tutti quelli chc volessero profittarne. Sentiamo dire che nelle prime settimane del venturo Aprile*avrà luogo la testa d'inaugurazione della bandiera della nostra Società di mutuo soccorso fra artieri ed operai. Ringraziamento. Rimesso quasi del tutto in salute non tardo ad adempiere al gradito dovere di rendere le grazie che per me si possano maggiori ai miei carissimi amici ed ai miei concittadini, i quali con la più amorosa premura s'interessarono di avere notizie della mia salute gravemente compromessa per improvviso e fiero morbo che mi colse la notte del 20 febbraio p. p. Tanta testimonianza di affetto così generalmente dimostratami, contro mio merito, mi resterà perenne nella memoria e nel cuore e ne conserverò finché avrò vita la più viva riconoscenza. Capodistria 16 Marzo 1874. Nicolò Madonizza. YARIETÀ. LA DIFTERITE RIVISTA SOMMARIA del I)r. G. Pelaggi da Strongoli. Da un pezzo mi proponea scrivere alcune osservazioni sulla difterite ; ma ne smisi il pensiero in leggendo i tanti lavori chimici e sperimentali, onde sommi patologi in questi ultimi tempi hau fatta ricca la nostra letteratura. Epperò nel pubblicare oggi questa breve rivista lo fo per meglio mostrare l'importanza di taluni principii e per toccare dei rilievi e dei fatti, cui altri non intese l'animo? E pria di tutto mi si lasci, che di volo ricordi le ver\ epidemie di tal morbo avvenute in Italia. Non è sciupo di tempo la storia, non è lusso di ^cieuza. Forse quando possederemo la conoscenza dello sviluppo di una generazione, delle condizioni sociali, e cosmotelluriche di un'epoca, in cui si verificò una epidemia si sarà fatto un gran passo nei nostri studi, e la fotologia storica segnerà un punto luminoso nella medicina positiva. Eoina ai tempi degli Dei falsi e bugiardi fu teatro d'angina epidemica, che tanto s'infierì da muoversi ad innalzare un tempio alla Dea Angeronia: quod populus Romanus morbo, qui angina dicitur, praemisso voto sit liberatus. È da credere che fosse stata la difterica, perchè tale la fa supporre il Morgagni (Ep. LXIII) riferendo altra epidemia di vera difterite osservata dal Cortesi iu Sicilia ed in Napoli dal nostro M. A. Severino, il quale registra che tot millia puerum ne furouo vittima. E Napoli non una sola fiata venne invasa da tal morbo, bensì nel secolo XVII, ne fu in preda al 1610, 1618, e 1653. (V. De Renzi Top. e Stat.) Noii parlo dell' epidemia fuor' I-talia, e solamente d' Oltralpi mi piace cennare come il Boisser de Sauvages, dando una completa nosografia di tale malattia, narra che nella prima metà del secolo XVIII, un' angina maligna fè contemporaneamente strage di uomini e di bovi : maxime inter boves, atque aliquot homines infecit. Ho voluto rilevare tal fatto ricordando che due anni or sono, quando già la difterite era tra noi attecchiva anche su i bovi benché lievemente. Si è su questi morbi, che possono contemporaneamente attaccare uomini e bruti, o dagli uni agli altri comunicarsi, che bisogna por mente, e già la Francia ha forse per prima il merito di avere innalzato una cattedra di patologia comparata. Tutti i clinici che l'ebbero ad ósservare ce la mostrano grave e letale, "d ogijun sa che bei nomi te serba ogni loquela : Aezio : tonsilae pestilentes, Areto : laqueus gutturis. Benet : anginae pestilentes, i Greci : pedancoue, sen strangulatria infantum, Auxam : maux de gorge molines, Straus : cynanche contagiosa ec. Ed eccoci innanti la qui-stione del contagio, sul quale vi ha aucora chi lancia il dubbio, e già a fronte del Valleia che moriva per tal contagio sorge Michel Peter inoculatosi su placca difterica senza punto soffrirne. Eppure io non so dubitarne. Il Bamberger narrava che "in un „caso di difteria moltissimi dottori e studenti, che attentamente esaminavano le fauci del paziente furono „il giorno dopo colti d' un' angina più o meno intensa* e Cantani, che tanto riferisce, soffrì un lieve contagio, come a me successe nel decorso anno, e per tanto periva il mio carissimo, non mai abbastanza compianto Dottor Felicetti.— Alla clinica metton suggello i ripetuti e positivi sperimenti del Bouhel, che pel primo richiamò l'attenzione sulla costante presenza di forme di schizomiuti nelle placche difteviche, e poscia del Tommasi, Hueter, Oeral, Nassiloff ecc. È certo che le parti affette, i vasi linfatici, il sangue sono invasi da questi microscopici organismi, cui tanto bene allude l'Aleardi nei suoi versi : fugaci insetti Nati al mattino, e al vespero già vecchi Quasi vispa e sottil polvere alata. L' Oertel ha notato che nell' orme del morbo questi corpuscoli si moltiplicano da giungere al sestuplo dei globuli sanguigni. Ora se vi ha una materia inoculatile, ed esistono tanti sperimenti positivi, un fatto negativo non vale a minare una teorica, massime quando si ricordi eh' esistono individui refrattari a taluni contagi. Tanto ben s'interpreta ammettendo organismi, cui manchi il materiale atto a questi germi produttori di morbi, il che dà pure spiega della difficoltà di potersi verificare la ripetizione di un morbo contagioso una fiata sofferto. Ma sou questi organismi, che, insinuaudosi fra i tessuti e nel letto circolatorio, effettuano direttamente il morbo, o piuttosto nuove materie che si sviluppano nella fermentazione per la loro presenza, o infine il detritus di membrane difteriche assorbito ? Non vi è un' opinione stabilita, ed il campo è vasto per dar luogo a mille ipotesi ; però non mi addentro alla discussione pei limiti impostimi. La scoperta di questi microscopici organismi offre il bandolo a sciogliere una più arruffata quistio-ne, se, cioè: il contagio passioni primitivamente il generale, ed eliga secondariamente una località, o viceversa. Non solo per tal morbo, ma per altri, si è questo un punto di perenne rovello tra i vecchi ed i nuovi patologi ; ma veramente a me pare si stia meglio coi secondi, sì perchè la cura locale si rende più razionale, e sì perchè la teoria basa su d'un sostrato sperimentale. Di fatti dagli esperimenti eseguiti chiaramente risulta, che, dietro l'innesto di membrane ' difteriche, il contaggio si è andato man mano diffondendo dal punto inoculato ali» parti circostanti, poscia si è compromesso l'intiero organismo. Non poca luce si farà nella dottrina clinica dei contagi qualora esperienze più vaste ed incoutraversi-bili ne stabiliranno le relazioui e le affinità. Iaksch osservò nella Svizzera un' epidemia di scarlattina, che sviluppò iu una famiglia, ove fu accolto e morì un soldato d'angina cangrenosa, il che fè sospettare a quel profondo medico un'affinità o identità dei due contagi, a quale conclusione venne ap riamente il Laitthlen, in osservando un'epidemia di scarlattina, cui sopravvenne la difterite. (Continua)