Za tvojo reklamo pokliči Novi Matajur novi tednik Slovencev videmske pokrajine ČEDAD / CIVIDALE • Ulica Ristori 28 • Tel. (0432) 731190 • Fax 730462 • E-mail: noviniatajurtfispin.it • Poštni predal / casella postale 92 • Poštnina plačana v gotovini / abbonamento postale gruppo 2/50% • Tednik / settimanale • Cena 1.500 lir Spedizione in abbonamento postale - 45 % - art 2 comma 20/b Legge 662/96 Filiale di Udine TAXEPERgUE 33100 Udine TASSA RISCOSSA Italy št. 35 (974) Čedad, Četrtek, 16. septembra 1999 Telefon 0432/731190 ■****■ fie» f|§i| SJwtLiùL, 2 V, Gli intensi 25 anni del coro Podlipo Il coro Pod Lipo si prepara a festeggiare i suoi 25 anni d’attività. Il lavoro, l’impegno, l’attività di un coro sembrano poca cosa ad un osservatore estraneo. Forse solo i direttamente interessati, i coristi, sanno esattamente quali sacrifici richiede e cosa significa. Per questo voglio, come maestro del coro, per prima cosa ringraziare davvero di cuore tutti i coristi del Pod lipo: i 34 attuali ma anche gli altri 131 che in passato hanno lavorato con noi. Nei suoi 25 anni d’attività il coro si è fatto conoscere in tutte le Valli e probabilmente tutti, ascoltandolo, hanno capito le finalità che il coro si è prefisso fin dalla sua istituzione. L’architetto Zaccaria Si-monitti, promotore del coro, quando si è trattato di creare lo statuto, ci ha suggerito le finalità: “Promuovere, anche in collaborazione con enti pubblici e privati, iniziative atte a conoscere e divulgare nel modo più approfondito ed esteso anche verso l’esterno, la musica popolare e il folklore delle Valli del Natisone; mantenere sentita presso la popolazione delle Valli l’esigenza di conservare e trasmettere ravvivati i propri valori culturali”. Di questo soprat-tuttoyTcoro si e interessato nei suoi 25 anni d’attività, rilevando sul territorio, apprendendo^ divulgando oltre 100 canti popolari sia profani che religiosi. E quest’anno, proprio nella ricorrenza dei suoi 25 anni d’attività, ha voluto pubblicare questi canti, 123 per l’esattezza, oltre una messa, intitolata Beneška Maša, che u-tilizza alcune melodie popolari delle Valli. L’amore per la propria terra e per la propria cultura il coro l’ha manifestato anche volendo in serire nella pubblicazione dei canti un’ottantina di fo tografie che possiamo definire popolari, non solo per ché opera di un fotografi» autodidatta di Mersino ma anche perché rappresentane' in maniera immediata, prò prio come il canto popolare, la nostra realtà contadina da 1920 al 1960. Nino Specogna j segue a pagina 3 Simonittijeva globoka sled Deset let po smrti uglednega beneškega intelektualca in arhitekta Valentina Simonittija je njegov človeški in profesionalni lik ponovno zaživel na razstavi in predstavitvi knjige, ki je bila v petek pod noč v cerkvi sv. Frančiška v Čedadu. Večer ni bil podoben komemoraciji v klasičnem pomenu besede, pač pa je Slo za prvovrsten kulturni dogodek, ki je pritegnil veliko ljudi. Med temi je bilo videti mnogo upraviteljev in javnih delavcev, Simonittijevih prijateljev, znancev in sodelavcev iz naSe dežele in Slovenije. Številna publika je s svojo prisotnostjo in napeto pozornostjo pokazala, kako je arhitekt pustil v svojem okolju in med svojimi ljudmi globoko sled. (d.u.) beri na strani 3 La risposta della Regione ad un esposto del consigliere della Comunità montana Mattelig “Lo sloveno in assemblea? Si può” Il caso nato dopo che un assessore era intervenuto in lingua slovena distribuendo ai consiglieri la traduzione “Il principio del rispetto della realtà culturale e linguistica dei cittadini che si trova affermato nella Costituzione, nello statuto speciale di autonomia della nostra Regione e nelle fonti internazionali, fa ritenere pienamente consentito l’intervento in lingua minoritaria, purché esso sia accompagnato da un intervento reso dallo stesso interessato anche in lingua i-taliana, unica lingua ufficiale anche ai fini dell’attività di verbalizzazione”. E la conclusione dell’articolata risposta che la Direzione regionale per le autonomie locali ha recentemente inviato a Sergio Mattelig, consigliere della Comunità montana delle Valli del Natisone, autore di un esposto che si riferiva ad un intervento in lingua slovena tenuto alla fine dello scorso anno, nel corso di un’assemblea, dall’assessore alle politiche comunitarie Fabio Bo- nini. In sloveno, dunque, si può parlare tranquillamente, durante una pubblica assemblea di amministratori com’è quella della Comunità montana, senza incorrere nelle maglie della giustizia. Questo se l’intervento viene accompagnato da una traduzione in italiano, quello che Bonini fece nell’occasione distribuendo il testo scritto in italiano ai membri dell’assemblea. Ma la Regione non si sofferma solo sul caso in particolare. Afferma infatti che “premesso che la lingua ufficiale è quella italiana e che il riconoscimento di una minoranza spetta allo Stato ed è desumibile solo dalla legislazione statale, la Regione e gli enti locali, possono, a prescindere da detto riconoscimento, nell’ambito delle rispettive competenze, occuparsi di una minoranza linguistica”, (m.o.) segue a pagina 2 D circolo Ivan Trinko protagonista nel “Progetto Cividale in mostra” Con tre appuntamenti densi di significato il circolo culturale sloveno “Ivan Trinko” ha collaborato, nello scorso fine settimana, alla realizzazione dell’iniziativa “Progetto Cividale in mostra” organizzata dall’amministrazione comunale ducale. Nei locali della biblioteca è stata esposta una rassegna sulle pubblicazioni edite dalla comunità slovena della Provincia di Udine e giovedì è stato presentato il libro dell’architetto Renzo Rudi “Kozolec, monumenti dell’architettura rurale” edito dalla Lipa. La pubblicazione è accompagnata anche questa volta dall’esposizione di tavole e rilievi sui “kozolci”. Sabato, nella chiesa di S. Martino, si è tenuto il concerto dei Gallus Consort di Trieste. segue a pagina 3 V ponedeljek in torek zaščita na dnevnem redu poslanske zbornice Razprava o zakonu gre naprej Prihodnja ponedeljek in torek bo poslanska zbornica na plenarnem zasedanju razpravljala o zakonskem predlogu za zaščito slovenske manjšine. Tako je predlagal predsednik zbornice Luciano Violante in sklep so sprejeli načelniki poslanskih skupin. Tako se bo nadaljevala razprava, ki se je začela 23. julija. Doslej so se k razpravi prijavili poslanci Marco Boato (Zeleni), Karl Zeller (Sudtiroler Volkspartei), Luciano Caveri (Union Valdotaine), Maria Celeste Nardini (SKP) in štirje poslanci Nacionalnega zavezništva............... Možno je, da se v ponedeljek zaključi splošna razprava in v tem primeru bo v torek začetek razprave o posameznih členih ter amandmajih. Odobritev Masellijevega zakonskega osnutka se pričakuje za konec meseca ali prve dni oktobra. Sicer pa se bo parlament v drugi polovici septembra intenzivno ukvarjal z manjšinami, kajti istočasno bo v senatu razprava o zajamčenem zastopstvu ladinske manjšine v tridentinski pokrajini. Takoj zatem pa bodo senatorji zaključili razpravo zaščitnega zakona za jezikovne skupnosti v Italiji, ki je zanimiv tudi za našo skupnost, še zlasti za tisti njen del, ki prebiva v videmski pokrajini. Parvi dan šolskega lieta VCera je biu za špetersko dvojezično šuolo, ku za druge Suole naše dežele, parvi dan telega šolskega lieta, ki nas bo parpeju v drugo tisočletje. Parvi dan je nimar kiek posebnega, an tud' včera je bluo takuo. Za šuolarje, pa tud'za učitelje, starše, an za vse tiste, ki živijo v Suoli al blizu Suole. Mi smo tiel pokazat tel liep an razburljiv dan z 'no fotografijo, ki kaže samuo an part vsieh otruok, ki lietos bojo obiskoval našo dvojezično šuolo: vsieh kupe jih je vic ku stuo an petdeset! Samuo v parvem razredu (na fotografiji) jih je 19! Na predstavitvi knjige o Simonittiju v cerkvi Sv. Frančiška novi mata j ur četrtek, 16. septembra 1999 2 La risposta ad un esposto presentato dal consigliere Mattelig La Regione dà via libera allo sloveno in assemblea Aktualno dalla prima pagina E il concetto più volte espresso dal presidente Giuseppe Marinig: la tutela delle minoranze linguistiche fa parte del nucleo dei princìpi fondamentali della Costituzione che la Repubblica - quindi anche la Regione, le Province, i Comuni e in generale gli enti locali - e non lo Stato è chiamata a garantire attraverso delle norme, appunto, e non leggi. La Regione ricorda che il nuovo statuto della Comunità montana non è stato ancora approvato dalla Giunta regionale, ma che in assenza di quelle norme “anche l’approvazione di una mozione, volta a dettare criteri direttivi per la vita politico-amministrativa, può essere strumento idoneo a garantire la possibilità di esprimersi in assemblea nella lingua della minoranza presente sul territorio”. La mozione c’è. É stata presentata e approvata, con i voti della maggioranza, nell’ottobre scorso, e prevede anche la possibilità dell’utilizzo della lingua friulana. Proprio a proposito del friulano, la Direzione regionale per le autonomie locali rammenta una sentenza del Tar che ripete il concetto già espresso: ai fini della verbaliz-zazione l’unico testo che vale è in lingua i-taliana, ma l’uso di un’altra lingua è tutt’al-tro che proibito, (m.o.) 1 rappresentanti dell’attuale maggioranza al lavoro Nuovo direttivo, prime mosse Prove tecniche di costituzione di un nuovo direttivo della Comunità montana delle Valli del Nati-sone. L’ente, “risorto” dopo la decisione del Governo di bocciare la proposta di cancellazione della Regione, può disporre di un’assemblea in gran parte rinnovata. Le elezioni amministrative di giugno non hanno però portato a ribaltoni. Fatti un po’ i conti, l’attuale maggioranza di centro-sinistra dovrebbe avere i numeri per poter continuare a governare l’ente. I consiglieri che dovrebbero appoggiarla sarebbero 24 su 40, con un unico comune, Civida-le, che non avrebbe un proprio rappresentante in maggioranza. Questo dopo l’uscita dal Ppi di Paolo Angeli, che nelle consultazioni provinciali si è candidato nella lista di Giovanni Pelizzo. I 24 membri dell’eventuale maggioranza sarebbero conteggiati escludendo i tre rappresentanti del comune di Prepotto, con in testa il sindaco Gerardo Marcolini. É proprio sul possibile coinvolgimento di quest’ultimo che si sta discutendo nel centro-sinistra, con posizioni abbastanza discordi tra alcuni consiglieri. Marcolini era stato assessore dell’ente ai tempi di Chiabudini, e nelle elezioni comunali aveva fronteggiato una lista di centro-sinistra ed una di centro. Probabilmente il nodo verrà sciolto dopo la formulazione di un programma (in questo senso una commissione si è riunita sabato a S. Pietro) a cui si chiederà a ogni consigliere di aderire. Infine, per la carica di presidente il favorito rimane Giuseppe Marinig. (m.o.) Pisrao iz K Stojan SpetiC I Pred Časom sem spet prebiral spomine bivšega sovjetskega zunanjega ministra Edvarda Sevarnadzeja, ki je po razpadu SZ postal predsednik v svoji Gruziji. Politična razmišljanja me niso zanimala, paC pa me je prevzel opis starih tradicij v vaseh pod Kavkazom, ki so ponosnim Gruzi-nom pomagale, da so kljubovali poskusom rusifikacije. Vas je bila za Gruzince predvsem skupnost ljudi in zazširjenih družin. Na vasi so se ohranile tradicije, včasih tudi podobne našim. Vendar mi je bil še najbolj všeC naCin, kako so v gruzinski vasi skrbeli za mladoporočence. Ko sta se fant in dekle zagledala in je družina razumela, da mislita resno, je bila na vasi ”zaroka“, kjer so pili in jedli do jutra. Stari oče ”ta-mada“ je skrbel zato. da so bili kozarci vedno prazni, pa je nenehno nazdravljal v rimanih paradoksih ("Pi- jem na tvojo pogrebno krsto iz stoletne lipe, ki jo bom še jutri zasadil v svojem vrtu!"), še prej pa pokapal s Črnim vinom praznične prte, da bi gostom ne bilo nerodno, ko bi jim prva kaplja kanila na neomadeževano belino. Zaroki je sledila poroka, natanko Cez leto dni. Medtem pa je cela vas zgradila zaročencem hišo. OCe je dal samo zemljišče, vse ostalo pa je dala vas. Vsak je opravil delo, za katerega je bil sposoben. Ce drugaCe ni mogel pomagati, je placai svoj delež, toda novoporoCencema ni smelo manjkati nic, kar bi jih lahko zvabilo iz vasi v veliko mesto. Ta vaška solidarnost se je ponavljala iz leta v leto, zdaj enemu, nato drugemu. Skupnost se je utrjevala in širila. Vas se je s slogo zaščitila pred zunanjimi grožnjami. In mladina ni imela velikih skrbi za svojo bodočnost, saj je Čutila za seboj močno vaško skupnost, pripravljeno pomagati že pri temeljih. Seveda je bila za mladoporočenca to dobra šola. NiC ni jima bilo podarjeno, saj sta dobro vedela, da jih Cez leto dni čaka druga zaroka v vasi in tedaj bosta morala tudi sama pljuniti v roke in pomagati na gradbišču. Vsak po svojih moCeh. Kajti sloga ni trobiti v isti rog ali kimati voditelju, paC pa sodelovati in si medsebojno pomagati v skupno korist, Lahko si pomagamo na veC načinov. Skušamo vsi skupaj graditi, da bo naša mladina imela CimveC v življenju in, Ce ne drugega, trdno podlago za nadaljnji vzpon. V spominih Edvarda Sevarnadzeja nisem zasledil, kaj se je zgodilo domačinom v vaseh pod Kavkazom, ki bi odklonili pomoC pri gradnji novega doma zaroCencev. Najbrž so bili osamljeni ali jih je skupnost postavila na sramotilni steber. Lahko si predstavljam, da so bili v vasi tudi taki, ki jim delo ni ugajalo, pa so samo kritizirali na desno in levo. Seveda je odnos dvojen. Ce so kritiki pred tem pomagali, so njihove pripombe upoštevanja vredne ali vsaj dostojne poštenega in prepričljivega odgovora. Komur pa samo kritizira, ne da bi pri tem poprej mignil s prstom, najbrž niso bili dolžni niti odgovora. Naj se izkašljajo v svoji škodoželjnosti. Saj takih poznamo veliko, kajne? Obisk Papeža kot promocija za politike Ta teden bo v Sloveniji potekel v znamenju obiska papeža Janeza Pavla drugega, ki bo v soboto v Mariboru za blaženega prograsil škofa Antona Martina Slomška. Dogodek ima pomembne razsežnosti in v kratkem Casu postavlja Slovenijo vdrugič v središče svetovne pozornosti. Ne gre pozabiti, da je le pred nekaj tedni sonCno stran Alp obiskal predsednik ZDA Bill Clinton, kar je imelo edinstven političen in sicerršnji odmev. Obisk papeža pa bo tudi učinkovita promocija za nekatere politike in stranke, ki že razmišljajo o bližajočih se parla-mentarnih volitvah v letu 2000. Zato ni vseeno, kako se bo odvijal program pa-peževega obiska in kdo vse se bo pojavljal ob Castitlji- Papež Janez vem gostu. Politično prizorišče v Sloveniji je povsem animirano. Medtem ko se nadaljujejo postopki združevanja Ljudske stranke s krščanskimi demokrati, se je na slovenski sceni pojavila nova stranka, KDS, ki se postavlja nekako sredi desnega političnega prostora in zastopa tradicionalne vrednote sodobnega konzervativnega pristopa, obogatenega z neoliberalnimi vrednotami. Njen predsednik je Alojz Krapež, do pred nedavnim obrambni minister na listi Ljudske stranke, od katere se je oddaljil. Predsednik nove stranke napoveduje, da se je v novo politično formacijo vključilo kar nekaj eminentnih ose- bnosti. O njih pa ni želel povedati kaj veC. Prejšnjo nedeljo so v občini Ajdovščina izpeljali referendum, s katerim so občanom prepustili odločitev, ali se naj vas Vipavski križ preimenuje v Sveti Križ, ali pa ohrani staro ime. Od skupno 13.691 volilni upravičenčev, se je referenduma udeležila slaba polovica (48,3 odstotka) občanov, ki so se večinsko odločili, da vasica ohrani staro ime Viparski Križ. Referendum je tako zaključil polemiko med pobudniki preimenovanja in tistimi, ki so zahtevali ohranitev starega imena. Povedati velja, da je to drugi referendum na to temo. Pred petimi leti so na volišča odšli le prebivalci Vipavskega Križa, ki so se ravno tako večinsko Pavel II izrekli za ohranitev starega imena. Potem pa so nastopili tamkajšnji kapucini, ki so se prizadevali za zamenjavo imena, Ceš da je v tistih krajih živel in ustvarjal znani pridigar in pisec Janez Svetokriški. Z drugačnimi križi in težavami pa se ukvarjajo v vodstvu Ljudske stranke, ki se mora braniti pred obtožbo protizakonitega finansiranja. Izjave nekdanje blagajničarke te stranke so hudo zamajale kredibilnost samega predsednika stranke in podpredsednika vlade Marjana Podobnika. Le-ta pa je na nedeljskem taboru v Vižmarjah dejal, da so tudi ta pobuda v logiko rušenja in diskreditiranja Ljudske stranke, (r.p.) Un’autorimessa da Guinness Maxi-autorimessa Sta per essere completata, a Capodistria, la realizzazione di un maxi-garage che sarà capace di accogliere 3350 veicoli. Si tratta di una delle più grandi strutture del genere a livello europeo. L’impianto, che avrà una superficie globale di 55 mila metri quadri disposti su sei piani, servirà ad accogliere le automobili in transito attraverso il porto di Capodistria. Le industrie richiedono per esse il massimo grado di sicurezza durante le operazioni di trasporto, da qui l’esigenza di costruire un garage di queste proporzioni. Allarme Aids Dalla prima conferenza slovena dedicata alla prevenzione dell’Aids, svoltasi di recente a Nova Gorica, emerge la preoccupazione per il diffondersi dell’infezione. Secondo gli ultimi dati attualmente in Slovenia i malati di Aids sono un’ottantina, quasi il doppio rispetto a cinque anni fa. In maggioranza sono giovani con un’età che varia dai 18 ai 34 anni. Sloveni in manette fuori confine L’Italia è il paese con il maggior numero di detenuti con cittadinanza slovena. Sono 43, secondo i dati del ministero degli Esteri sloveno, su un totale di 100. Un terzo del totale è stato arrestato all’estero con l’accusa di contrabbando. Sparatorie Lo scorso fine settimana in Slovenia è stato contras-segnato da due fatti di sangue, accaduti rispettivamente a Lubiana e Maribor ed entrambi caratterizzati da sparatorie. Se nel secondo non si sono registrate vittime, a Lubiana un uomo di 36 anni ha perso la vita, ucciso da una revolve- rata davanti ad un bar. L’omicida è ancora ricercato dalla polizia slovena. Il sistema elettorale aH’ordjne del giorno Anche il parlamento sloveno, alla ripresa dei lavori dopo la pausa estiva, si trova a dover fare i conti con la necessità di una riforma della legge elettorale. L’esigenza è urgente, considerato che le prossime elezioni politiche avverranno tra circa un anno. Nel frattempo sulla proposta che scaturirà dal parlamento dovranno esprimersi anche gli e-lettori attraverso un referendum. Meno vino ma migliore Secondo le aspettative degli esperti la vendemmia attualmente in atto in Slovenia porterà alla raccolta di una quantità di uva inferiore del 10-15 percento rispetto allo scorso anno, ma la qualità sarà migliore. Si prevede la produzione di circa 90 milioni di litri di vino. Štirinajsta izvedba Film Video Monitorja, v priredbi Kinoateljeja, bo v Gorici od 20. do 23. oktobra. Letos posebna pozornost bo posvečena Štirim celovečercem, ki so nastali v zadnjem letu. To sta prvenca 'Temni angeli usode" Saše Po- Video Monitor oktobra v Gorici dgorSka in "V leru“ Janeza Burgerja ter "Patriot" Tuga Štiglica in "Blues za Saro" Borisa Jurjaševiča. Ob tem bodo program sestavljali Se kratkometražni fdmi, tv fil- mi in dokumentarci. Novost letošnjega Film Video Monitorja bo sekcija VideoGong, pregled svobodnega videa in računalniške animacije, ki daje vsem še neuveljavljenim videoustvarjal-cem možnost predstavitve SirSi javnosti. Kultura novi mataj u r četrtek, 16. septembra 1999 s prve strani Posebno zadovoljstvo je ob razstavi in izidu knjige uvodoma izrazil prof. Pavel Petričič, ki je kot predsednik Studijskega centra Nediža neposredno sodeloval s Simonittijem vrsto let. Zato je center Nediža v sodelovanju s Spetrsko občinsko upravo in zadrugo Lipa želel, da bi Simonittijevo delo ostalo trajno zabeleženo. Odtod torej pobuda za razstavo in monografijo in ne le želja za komemoracijo, kot je podčrtal Petričič. Zlasti se je Petričič zahvalil arhitektoma Renzu Rudiju in Giovanniju Vragnazu, ki sta monografijo sestavila s posebno občutljivostjo do človeka in strokovnjaka. Spetrska županja Bruna Dorbolò ni mogla povsem prikriti ganjenosti, ko je govorila o ”Zaku“ (tako so ga klicali prijatelji) kot človeku, ki je bil mnogim Beneškim Slovencem učitelj in prijatelj. Dorbolòjeva je dejala, da je moral vsakdo ostati očaran ob stiku s človekom tolikšne kulturne razgledanosti. V vseh Benečanih, ki so verjeli v možnosti sociogospodarskega razvoja in preporoda Benečije, je Simonitti s svojo mislijo zapustil globoko V Čedadu predstavili razstavo in knjigo o arhitektu Simonittiju Strokovnjak in učitelj mnogim Benečanom Razstava v cerkvi Sv. Frančiška bo odprta do 19. septembra Benečija na Livku Telo nediejo, 19. setemberja, bo na Livku liep senjam na katerim bota sodelovala Beneško gledališče an pevski zbor Beneške korenine. Ni parvi krat, ki tele dvie beneške skupine sta gosta tele slovienske vasi, ki nam je takuo blizu. V nediejo, ob 8. z-vičer, Beneško gledališče predstavi igro Beneški petrol, ki jo je napisu Marko Predan an ki se nam je storia puno smejat na lietošnjem dnevu e-migranta. Beneške korenine zapiejejo le-puo, ku po navadi, naše piesmi, tiste narodne an tiste iz Sejma beneške piesmi. sled in trajno prepričanje. O tem, kako je pomembno Simonittijevo delo za slovensko in italijansko kulturo, je na predstavitvi spregovoril arhitekt in univerzitetni profesor Marko Pozzetto. Poudaril je, da si je beneški arhitekt poleg strokovnega znanja pridobil tudi široko humanistično kulturo. V domače okolje je posegal z modernimi oprijemi, ob tem pa je iskal vezi s krajevnimi tradicionalnimi elementi, bodisi kar zadeva načrte kot gradbeni material. Zanimiv je bil tudi prispevek ljubljanskega arhitekta Vojteha Ravnikarja. Kot emblematično za Simonittijevo osebnost je med drugim navedel dejstvo, da je svojo lastno hišo gradil celih 30 let s stavbenimi elementi, ki so sproti dozorevali. Se najbolj občuteno je bilo pričevanje arhitektov Renza Rudija in Giovanni-ja Vragnaza, ki sta poskrbela za res lepo knjigo, tako, da jo zlahka razume vsakdo, tudi če ni arhitekt. Večer je s sugestivnim nastopom dopolnil pevski zbor Pod lipo iz Spetra, ki je zapel pod vodstvom Nina Spekonje. (du) Pod lipo, questi 25 anni di gioie e sofferenze dalla prima pagina Il coro è preoccupato di salvare le radici della propria cultura, in quanto è consapevole che solo su quelle basi è /xissibile costruirne una attuale veramente valida. Il coro si attiva per mantenere viva la cultura delle Valli, perché riconoscendosi in quella cultura ognuno può operare più liberamente le sue scelte. E a proposito di libere scelte voglio ricordare che nella sua storia il coro Pod lipo ki sperimentato anche contestazioni e insofferenze e, poiché ancor oggi esiste una certa diffidenza nei suoi confronti, mi permetto qualche parola chiarificatrice. La nostra, nelle Valli, è una realtà particolare, come tutti sappiamo eredità di una storia politica, dopo la caduta di Venezia, che ci ha visto sbattuti di qua e di là. Anche dopo le due guerre la politica del governo centrale non è stata il rispetto dell’uomo e della sua cultura, ma la preoccupazione di omogeneizzare tutto e tutti nella convinzione che questo fosse il modo più sicuro per dominare. Se il mondo contadino friulano, con la sua grande e stupenda cultura, avesse avuto la for- Cividale, cinema Ristori Domenica 19 settembre ore 16-18.30-21 proiezione del film La mummia za di imporsi nello Stato italiano proprio a livello culturale, per noi sarebbe stato un vantaggio, perché probabilmente anche noi a-vremmo più facilmente consenato e sviluppato la nostra cultura. Perché le Valli, anche se qualcuno sembra dubitarne, avevano una loro cultura specifica, come del resto qualsiasi mondo contadino, e solo un ignorante lo potrebbe negare. Non possiamo dire che lo Stato si è preoccupato della sua perdita, anzi...Se è vero che la complessità e l'esplosione degli e-venti culturali nel mondo, che non hanno permesso una evoluzione naturale delle culture locali, sono una causa impoitante della morte della cultura contadina, è anche vero che i go\’erni centrali, assieme a quelli locali, hanno fatto di mito per accelerare la morte delle culture minoritarie. La responsabilità storica ricade sulle persone che avevano il potere e non l’hanno esercitato correttamente. Ad esempio, ci possiamo domandare come mai i nostri politici hanno permesso lo sfacelo del villaggio di Predrobac, una gemma della nostra cultura locale? Le autorità comunali di Pilifero si sono premurate di riempire il comune di edifìci scolastici nuovi senza consultare l’anagrafe, che pur a-vevano sotto gli occhi, perché la scuola di Pegliano, ad esempio, è stata chiusa appena inaugurata e le altre poco dopo. Ma a nessuno è venuto in mente che si doveva trovare la strada per evitare lo sfacelo di Predrobac. Non certo solo di Predrobac! Le Valli erano piene di mulini, capolavori dell’arte popolare. Il nostro era tm ambiente stupendo, un jxiradiso teirestre, opera del lavoro di almeno un millennio! Tutto si è fasciato in pochissimi anni. Non si poteva almeno tentare attraverso leggi opportune di salvare il salvabile? Il coro aveva lanciato l’idea, durante una serata di prove, di raccogliere materiale della cultura popolare per allestire un museo. Qualcuno più informato degli altri disse: “Non preoccupateti, si sta costruendo già la sede del museo; verrà fuori un museo meraviglioso!" Ciascuno scelga se ridere o piangere! Le culture popolari hanno sempre tentato di risolvere i problemi pratici della vita materiale ma anche i problemi dello spirito, a cominciare dal divertimento, dalla religiosità, dalla necessità di esprimere sentimenti e di comunicarli. Anche attraverso la parola. E siamo arrivati al problema della contestazione di cui sopra. Perché è arcinoto che la contestazione sta proprio qui. Non si contesta il coro Pod lipo perché canta, ma perché canta attraverso quell'espressione verbale. Ora che colpa ha il coro Pod lipo se la cultura popolare delle Valli si è da sempre espressa attraverso una parlata non italiana? Potremmo fare una traduzione dei nostri can- ti, che naturalmente si possa cantare, in lingua inglese e così nessuno contesterà. Ma il problema è più sottile. Cantare con le parole originali e-voca tm termine che il subconscio di molti rifiuta: sloveno! Questo è il problema, che come ogni problema ha però una soluzione razionale. E a questo proposito mi permetto di raccontare un fatto accadutomi non molti anni fa nei corridoi della Scuola Media di San Pietro, mentre con una classe mi recavo nell'aula di musica. Im-prowisamente, quasi di corsa, mi si avvicina un'insegnante e mi fa: “Ma Specogna, ti senti davvero sloveno?!" Fui preso alla sprovvista e istintivamente risposi: “Non conta quello che mi sento, ma prima di tutto quello che sono!" Una volta in classe iniziai a riflettere, per considerare se avrei potuto dare ima risposta più opportuna. Non ne trovai di migliori, anzi confermai a me stesso che, solo accettando il mio passato, ero libero di scegliere quello che volevo essere al presente e in fiituro; solo così potevo scegliere di continuare a essere uno sloveno italiano oppure cominciare a essere unicamente italiano. Capii anche che, qualsiasi fosse stata la mia scelta dopo a\'er accettato le mie radici, non avrei as’uto difficoltà ad accettare anche le scelte degli altri. Questa, a mio giudizio, è h soluzione al problema: accettare ed a- La copertina del libro del coro Pod lipo mare serenamente la propria cultura e perciò rimanere aperti a qualsiasi altra cultura umana senza distinzione di lingua o di razza. Il coro si è sempre componato così: oltre ai nostri cento canti abbiamo appreso e cantiamo una cinquantina di canti in italiano, diversi canti in francese, tedesco, spagnolo, inglese, spiritual, canti jxipolarì, canti dotti, ecc., ecc. Non esiste canto che ci piaccia che non vorremmo imparare. Siamo convinti, al contraiio, che chi non accetta il suo passato sciiqxi almeno metà delle sue energie a rifiutare tutto ciò che ad esso ha attinenza e che, comunque, non sarà mai libero nelle sue scelte. Non ho voluto accennare a tutto ciò per polemica, ma solo per reclamare che o-gni corista del Pod lipo lui il diritto di lavorare serenamente, senza subire saspetti, insinuazioni, diffidenze o addirittura ostilità. Nel Pod lipo ci si trova bene! Prosare per credere! Fin dall'inizio il Pod lipo ha considerato l’a-micizia e l’aspetto ricreativo come momenti prioritari, prescindendo da qualsiasi selezione tecnico-vocale. La poila è aperta a tutti: giovani e non e anche agli anziani. E questo è il momento buono jier enti arci dopo i due mesi estivi di interruzione, in quanto il coro ripartirà con programmi nuovi. Questo è proprio un invito a tutti, in paili-colaie ai 131 ex. Invito tutti i sim-/xitizzanti del Pod lipo alla celebrazione del suo 25° di attività il 25 settembre, alle 20, nel College di San Pietro e al gioioso rinfresco che seguirà. Nino Specogna iliur.i' IVilJuni lik»*) Aktualno Vest, ki je znana že kaka dva tedna, se je v soboto tudi formalno udejanila na straneh videmskega škofijskega tednika La Vita Cattolica. Časopis prinaša v simbiozi dva uvodnika: prvi nosi podpis novega odgovornega urednika, Beneškega Slovenca Ezia Gošnjaka, drugi pa podpis dosedanjega, gospoda Duilia Corgnalija, ki po 22 letih urednikovanja sprejema v okviru škofije druge odgovornosti. Po ustaljeni praksi je zamenjava v vrhu zabeležena tudi s sporočilom upravnega sveta založniške hiše, ki je novega odgovornega urednika imenoval na predlog videmskega nadškofa msgr. Battistija. Tako je prišel v vrh vplivnega videmskega tednika prvi laik, kajti doslej so Časopis vodili le duhovniki. Hkrati pa je novi direktor tudi aktiven in zaveden Slovenec, doma iz Matajurja v občini Sovodnja. Z njim smo se srecali na sedežu v Vidmu, med pripravami na novo številko tednika. Gošnjak nam je povedal, da je z veseljem sprejel imenovanje v vrh Časopisa, pri katerem je zaposlen devet let in si je nabral dragocenih izkušenj ob delu z dosedanjim direktorjem Duiliom Corgnalijem. Vsebina se z zamenjavo odgovornega urednika ne bo spremenila, kajti La Vita Cattolica bo, tako kot doslej, ostal katoliško usme-ijen informativni Časopis. Na vprašanje, kaj pomeni biti ”katoliški“ Časopis je Go- Pogovor z novim direktorjem Eziom Gošnjakom La Vita Cattolica naprej kot doslej _ —Le- šnjak dejal, da je to osnovna usmeritev tednika, kar pa seveda ne pomeni, da piše le o cerkvenih stvareh. Tednik želi s Čimbolj široko informacijo pokrivati teritorij videmske pokrajine in biti novinarsko profesionalen in neodvisen, Ezio Gošnjak kar mu daje verodostojnost. Novi direktor pa je istočasno prepričan, da mora Vita Cattolica še naprej razvijati trdno gospodarsko bazo. Časopis namreC izhaja brez podpor in raCuna predvsem na prihodke od prodaje in reklame. Ezio Gošnjak nam je povedal, da je trenutna naklada tednika približno 20.000 izvodov, prodaja pa se po vsej videmski pokrajini, zato je tudi zanimiv za mnoga podjetja, ki v njem oglašajo. Tednik lahko raCuna tudi na solidno število približno 15.000 naročnikov, ostalo pa se prodaja v kioskih, število naročnikov pa je Illy e Melzi “rivedono” il futuro della I temi del riassetto amministrativo e di una possibile revisione territoriale-istituzionale all’interno della Regione sono stati al centro di un incontro che si è tenuto la scorsa settimana tra il sindaco di Trieste Dly e il presidente della Provincia di Udine Melzi. Si è parlato del rilancio delle autonomie e di possibili nuove aggregazioni di Province e Comuni tramite la loro associazione. v naraščanju. Novega direktoija smo tudi vprašali, kako se poCuti kot prvi Slovenec in prvi laik na Celu tega Časopisa. Dejal nam je, da je laikov v cerkvenih strukturah vse veC, ker se vse manj ljudi odloCa za duhovniški stan. Kot Slovenec pa je pri Časopisu povsem dobrodošel, saj pomeni poznavanje še ene kulture veliko prednost. Po drugi strani je tudi videmska Cerkev s prihodom nadškofa msgr. Battistija uveljavila veliko pozornost do slovenske manjšine in se je zavzela za njene pravice. Isto seveda velja za furlansko in druge jezikovne skupnosti, ki so prisotne na ozemlju dežele. Ezio Gošnjak je še dejal, da bo ostala kot ena temeljnih usmeritev škofije (in Časopisa) tudi sodelovanje med Furlanijo, Koroško in Slovenijo, za kar si bo on še posebej prizadeval. Novi direktor pa se je spomnil tudi svojih prvih novinarskih korakov pri beneškem petnajstdnevniku Dom, kateremu je zaželel, da bi se uspešno rešil iz sedanjih težav, (du) Libri e canti perché cresca la conoscenza dalla prima pagina L’affermato gruppo musicale ha eseguito l’“Adora-mus”, concerto di canti sacri composti da Ivan Trinko. Infine, domenica le Beneške korenine hanno intrattenuto il pubblico, nel cortile del circolo, con i canti popolari della Benecia. Le note del coro giovanile sono state accompagnate dalle parole di Viljem Cerno, che ha voluto evidenziare come questa sia stata l’occasione per presentarsi al pubblico di Cividale, dove da sempre gli sloveni delle Valli hanno trovato o-spitalità. Presso la Glasbena šola di S. Pietro sono aperte le iscrizioni per lo studio di pianoforte, violino, chitarra, fisarmonica, flauto dolce o traverso e canto. Verranno impartite anche lezioni di teoria e solfeggio. Per informazioni ci si può rivolgere alla segreteria della scuola, in via Azzida, dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle ore 15. L’intervento Sibau: “Le mie ragioni” Il sindaco di S. Leonardo replica al suo predecessore sulla vicenda degli allevamenti L’articolo dell’ex sindaco Lorenzo Zanutto sul Novj Matajur del 2 settembre dal titolo “Non è il Tar ma il sindaco a decidere”, oltre ad evidenziare la sua contrarietà agli insediamenti cunicoli e alle, a suo avviso, gravi ripercussioni ambientali, mette in risalto, anche se in maniera meno enfatica, la mia ubbidienza a chi, sempre secondo lui, gestisce dietro le quinte l’attuale amministrazione del comune di San Leonardo, giustificandola con la mia inesperienza e il terrorismo psicologico che verrebbe su di me esercitato. A proposito di terrorismo psicologico, ho qualche dubbio che l’articolo sopracitato nei suoi obiettivi ne sia esente. Con Zanutto, di cui rispetto le idee, come rispetto quelle di qualsiasi altro cittadino che le manifesti in maniera civile e non arrogante, alcune volte in questi mesi ho avuto modo di parlare e gli ho espresso le mie opinioni in merito, le difficoltà che incontravo e la strada che intendevo percorrere, e credo di avergli detto che dopo aver trascorso due mesi prevalentemente a correre presso gli uffici a interpellare le persone che ritenevo competenti e non di parte, per sentire le loro opinioni e cosa fosse stato, nella mia posizione, giusto e legale fare, finalmente avevo le idee abbastanza chiare su quali fossero i prerequisiti indispensabili che le tre licenze in questione dovevano avere per ottenere la mia autorizzazione. Evidentemente, stando a quanto ha scritto, non godo di sufficiente credi- bilità e quindi cercherò nella parte che segue di esprimere, a lui e a tutti i cittadini, le mie considerazioni e le mie intenzioni. Quando ho accettato la candidatura a sindaco, ho ribadito a tutti i componenti del gruppo e ai sostenitori che la mia non era certo una vocazione, quello che mi stavano proponendo era un impegno molto grosso che mi a-vrebbe richiesto responsabilità, sacrificio, dedizione e ho puntualizzato che non avrei mai accettato il molo del “sindaco burattino”. Credo, in questi mesi, di aver dimostrato a chi ha avuto modo di lavorare con me che i miei non erano solo buoni propositi. Certo questo primo periodo non è stato facile, le preoccupazioni, le ansie, i timori, le notti insonni, le minacce, le intimidazioni più volte mi hanno portato sul punto di dare le dimissioni. Mi chiedevo chi me l’ha fatto fare a rinunciare alla libera professione, che tra l’altro mi piaceva e che prima di diventare sindaco esercitavo. L’unica gratificazione, anche se parziale, mi veniva data dalla convinzione che in fin dei conti, pur tra mille difficoltà, stavo a-gendo come avevo promesso ai miei sostenitori, che credevano e credono in me, e cioè con lealtà, correttezza e nella legalità. Nel momento stesso in cui questa convinzione dovesse venirmi a mancare, che cosa mi rimarrebbe? Credo troppo poco, per cui non esiterei un attimo a mettermi da parte. Riconosco che l’ex sindaco ha amministrato con dedizione e impegno, disturbato a volte dall’atteggiamento eccessivamente critico di una parte dell’opposizione, ma le modalità con cui ha gestito la questione degli allevamenti non mi sento di condividerle totalmente. Se questi nuovi insediamenti non si volevano, bisognava essere chiari dall’inizio. Era doveroso innanzitutto informarsi ed informare tempestivamente sulle limitazioni imposte dal Piano regolatore (qui ritengo che una buona dose di responsabilità l’abbia avuta anche la minoranza) e non far credere che l’amministrazione era disponibile a dare una mano ai richiedenti, quando poi oggi si capisce che gli intenti erano ben diversi. L’atteggiamento di allora non solo ha penalizzato chi ha speso energie e soldi per la progettazione e che poi si è visto bocciare o sospendere la concessione, ma ha deteriorato ancora di più i rapporti tra gli amministratori e le persone interessate, spostando la questione fuori dai binari della correttezza e del dia- logo, deragliandola su un campo di odio personale tra le parti coinvolte. Se gli interessati fossero stati messi da subito di fronte alla realtà, probabilmente avrebbero rinunciato o avrebbero cercato altre soluzioni, forse anche fuori dal comune di San Leonardo. Per quanto riguarda le due sospensive, nemmeno questo tipo di soluzione mi trova d’accordo; innanzitutto perché documentate e motivate sommariamente (non per niente il Tar le ha bocciate) e poi perché non erano risolutive, ma lasciavano in eredità alla nuova amministrazione il problema e al comune di S. Leonardo 20 milioni di spese da pagare. Come mai, chiede Zanutto, le concessioni non sono state ancora rilasciate se sono “perfettamente a posto”? Come mai, chiedo io, non le ha bocciate se non erano a posto? Prima di rispondere alla sua domanda voglio fare una premessa: a mio avviso un sindaco non deve agire cercando di mettere in atto, a tutti i costi, le sue convinzioni personali, ma deve attenersi alle leggi vigenti. Io non penso di essere una persona insensibile al problema dell’inquinamento e credo, come lo stesso ex sindaco sostiene, che 1’A.S.S. sia il massimo organi- smo competente ad esprimere un parere sanitario in merito. Solo se ci sarà il parere favorevole dell’azienda sanitaria e se il Piano regolatore lo permetterà io firmerò le concessioni. Oggi nessuna delle due concessioni sospese ha tutti i requisiti necessari, mancano o non sono convincenti i pareri favorevoli dell’ A.S.S. e in un caso le distanze dalle abitazioni, secondo le tabelle adottate dall’attuale Prg, non sono sufficienti. L’A.S.S. però mi ha puntualizzato che, per le due richieste prive del parere favorevole, se i richiedenti adottassero un impianto di abbattimento degli odori conforme alle nonnative vigenti e presentassero il progetto, tali attività non verrebbero più classificate insalubri di prima classe e otterrebbero il parere favorevole. Il 25 di ottobre decade l’attuale Piano regolatore ed entrerà in vigore il vecchio Prg che, a differenza di questo, non adotta le “famigerate tabelle”. Di conseguenza i richiedenti le licenze, visto che hanno ottenuto una proroga dei tempi di inizio lavori, avranno il diritto di ripresentare la domanda e, se la commissione edilizia approverà i loro progetti ed avranno il parere favorevole dell’A.S.S., potrò negare loro la concessione? Certo, potrò farlo andando contro la legge e in tal caso il comune di S. Leonardo dovrà pagare tutti i danni che i richiedenti esigeranno (qualche miliardo) con le conseguenze per il Comune che lascio a voi immaginare. Le previsioni secondo le quali in futuro la nostra zona sarà destinata prevalentemente ad attività di allevamento mi sembrano solo una perorazione, un deterrente psicologico nei confronti di chi non la pensa in un certo modo. Le attività che in futuro si potranno svolgere sul nostro territorio saranno subordinate al nuovo Prg, e non ritengo che gli incaricati a redigerlo siano degli inesponsabili. Certo si valuterà, vista la conformazione orografica del nostro territorio, l’ipotesi di ridurre la distanza minima dalle abitazioni ammessa per la costruzione di insediamenti produttivi, che tra l’altro la vecchia amministrazione all’unanimità aveva a suo tempo approvato (vedi delibera consigliare del 18-06-98). Comunque alla fine sarà il consiglio a valutare il nuovo Prg e credo che le scelte fatte saranno scelte responsabili poiché sono convinto che a nessuno dei suoi componenti stia a cuore il degrado e la distruzione di San Leonardo. Anche io mi auguro che in futuro lo sviluppo delle nostre zone possa avvenire attraverso l’insieme sinergico di attività, ma ho paura che questa rimarrà una pia illusione se non si farà uno sforzo ad essere meno faziosi. Giuseppe Sibau Sindaco di S. Leonardo Le Beneške korenine hanno cantato a Cividale Kronaka novi mata j ur četrtek, 16. septembra 1999 5 “Silvana nam k? fL , ... jih prave... Giovanin an Milica sta imiela dva dvuoj-četa: adan je guoriu, te drugi je biu pa mutast. An dan Milica je poklicala nje moža an mu jala: - Cuješ Giovanin, mene se mi usmile tele otrok brez besiede, ki ne more klicat mama an tata, ku te drugi. Pejajga v Lourdes, kjer ga pomočeS tu to žegnano vodo an more bit Marija mu bo nardila tisto gnado, de bo tudi on guoriu, ku njega bratrac. Giovanin se j’ po-brau v Francijo, an ku je parSu v Lourdes an je zagledu an počau žegnane vode,je ni-čku popadu sinica an ga pomoCu cielega tu tisto umazano vodo, gosto an čarno ku luža! Kadar ga j’ vete-gnu uon, buogi otrok se je obrisu z rokam gobac an pogledu debelo an preCudvano njega očeta. Giovanin ga j’ ni-Cku nazaj potisnu v tisto žegnano vodo an kadar ga j’ vetegnu uon, otrok se j’ Se an-krat obrisu lužo iz gobca, pogledu je debelo oCeta Giovanina an mu je jau: - Pajaco! Giovanin je hitro leteu na telefon za poklicat njega ženo. - Halo, pronto Milica, se je zgodiu an Čudež. DvojCiC je pre-guoriu, pajaco mi je jau! Milica od te druze-ga kraja mu je odguo-rila: - Ražon je imeu, sa’ si zaries an pajaco, preklet kaStron, ker dvojcica te mutastega si pustiu tle doma!!! Passo Prievalo domenica 25 settembre ore 15 2% Kuatarbike gara non competitiva di mountain-bike sulla distanza di 12 chilometri Iscrizioni sul posto prima della partenza. Premi e pasta per tutti. Buohloni Egidio od vsieh nas! Skarbeu je puno liet za vse suole du Marnane je ukradla našega puoba!” “Al jo četa kupit našo kopo?” do Romea Moschioni. “Prezzo base” je an mili-on.” “Oh vsi hudiči, ka’ se vam na pari nomalo previe?” smo vprašal. “Oh ne, senuo je doc (di origine controllata), tista krava, ki bo imiela sreCo ga jest, bo dobro dajala, vsaka slama an kilo mlieka!” so nam odguoril. ”An ka’ bo s tistimi sudmi?” “Jih damo v dobrodielne namie-ne, in beneficenza!” Ben, Ce je takuo, naj bo. Ja, v Klenji jih študierajo vsake sorte, pa tudi jih runajo... Al sta Cul to zadnjo? Klenjan so diel na “asto” ’no kopo! “Smo posiekli dol na Palude, smo pograbi i an de bo kopa nare-ta takuo, ki gre, se je na njo spliezu profesor taz Ošnijega, ki je parSu za kuka v Klenje. Zbral smo se vasnjani an nieso manjkale tudi oblasti (personalità): na presentatarm z grabji je biu tudi predsednik nase Gorske skupnosti! Asta puode napri do dičemberja, tisti, ki Zeljo partecipat, naj se obamejo % Parvi dan setemberja vse učiteljce an učitelji začnejo novo šolsko lieto an zatuo muorejo iti na uficihe od svoje “direzione didattica” za podpisat adno karto, ki kaže da so počitnice paršle h koncu. Lietos so se spremenile puno stvari v naši italijanski šuol an za me, na tistim parvin dnevu, je bluo zaries vse drugaCe na naši “direzione didattica” v Manzane. Kar se mi je zdielo nar-buj Čudno je bluo videt pra-zan tist prestor, kjer je se-deu po navadi naš tajnik, segretar, Egidio Cencig. Videt, de je manjku nie bla za nas novica, sa’ smo vie-dele vse uCiteljce, od varta-ca (ažila) an od osnovne Suole, že miesca junija, de Egidio poliete konca dielat an de puojde v penzion. Miesca junija Egidio nas je biu povabiu na liep rin-fresk, ki so ga nardil v Suoli v Manzane, kjer vsi njega kolegi an kolege iz uficiha, mi uCiteljce an naša dire-ktorca Frescura smo ga pru lepuo pozdravili. Festa je bla zaries posebna Ce se pomisli, dost žen je bluo samuo za anj, ki je tarkaj liet dielu za de šuole v Manzane bojo dobro fun- cjonale. Du Manzane uCi puno meštri, ki živijo tle v naših dolinah an ki, ku jest, vsaki dan gredo not dol. Lahko poviem (tudi njega ženi Mariji), de smo ga zaries imiele rade. Puno je skarbeu za nas, kadar smo ga kiek vprašale je gledo ni-mar nam pomat z dobro voljo. On nam je odguoriu na telefone, kadar smo ble boune an smo ga muorle zguoda poklicat za de po-šlja drugo uCiteljco na naš prestor. Jest san se Cula ku doma, kar san šla na naše uficihe; ku san odparla vrata an ku Egidio me je zagledu san se Cula pozdravit po našin, “dobar dan!”. Tuole me je puno veselilo... An sada, ki on je doma, šele takuo mlad, pa ka bo dielo? Al mu bomo manjkale? Vemo, de ima an doma žene, ma ne tarkaj... Seda naj bo pa nje tri komandieru! Kuražno nona, kuražno Marija an Romina, saj je biu bardak z nam, mislin de bo pa še puno vic z vami, ki vas ima takuo posebno rad. Cemo nazaj zahvalit Egidia za vse kar nam je dau, parpomau z njega dobrim sarcam. Mu Zelmo puno zdravlja v življenju an de bi uživo njega penzion pa do 100 liet an še naprej. Luisa Na viem že dost krat san piela našo beneško piesam “Oj božime”, ampa na puo-bnam Ce san jo še kada takuo s sarcan zapiela, ku tisti dan, ki se je ženu muoj brat Luciano, Kajanac. Zlahta an te bližnji domačini smo mu jo zapieli priet, ku smo šli od duoma, pod liepin purtone, ki so mu ga naredili Mario an Silvio Ma-Cono, Tonca Stefenado, Gianni Kapono, Doro Proto an Livio Scaldino. TenCas, ki smo piel san Cula niek, de me je v garle dušilo, glas me je zmanjka-vo... Mama an njana so utekle v hišo, zad za nje pa na-vuodi, ki so jih vprašal, zaki joCejo an ka’ pomeni tista piesam. Ankrat so ble CeCe, ki so zapustile svoj duom an šle za neviesto kam drugam. Donas gredo vsi, le dol za kraj, v planjo. An muoj brat bo živeu v Čedade, mama bo ostala sama saj nje “te mal” se je oženu. Pusto je lepo an novo hišo, kjer je sam on ga-spodar an zatuo mislimo, da bo hodu pogostu gor an de nie zapustu tist konac Dolenjega Marsina, ki mi kličemo “ta par Juret”. Vsi se troštamo, de s caj-tan an naši Silvani, ki se je rodila v Aragoni (Agrigento), ji bo všeC hodit v Mar-sin. Za me je adna liepa vas, obamjena proti odparto dolino, je na soncu cieli dan. Pa še vic ku sonce od Sicilije greje ljubezan, ki vsak Človek ima v sarcu. Tista ljubezen, ki zagreje vse takuo, de vsak prestor telega sveta rata poseben, bogat an liep. Na fešti, me se je biu var-nu vas tist muoj glas, ki me je zmanjkavu zjutra. So za-Cel piet oni, Zlahta od novice, z “Sciuri sciuri”; mi smo jim hitro odguoril z našo “O jest san muzikant”. Takuo smo šli naprej: smo poslušal njih lepe piesmi an potlè pa mi smo zapiel naše. Za pokazat an naše navade, parja-telji mojga brata, Silvio an Livio, sta vzela za sabo na fešto klabuk an zvonuove od pusta. Takuo obliečen, pou novič, pou pust, Luciano jo je muoru zaplesat z novico. An sada za naprej v novim življenju in Cento uošCit, da bi se jim zgodilo vse kar imajo v pamet. Da bi oni imieli nintar puno zdravlja, sreCe an de bi njih ljubezen še puno narastla. Te narmlajs sestra Per una discussione sulla scrittura della lingua locale -14 Gli alfabeti slavi dell’Europa orientale MI SS AL E ROMANUM SLAVO NtCo ID IO MATE J U S S U SSL D. N, p A.p M U R B A N 1 O C T A V I B D I T U M. K 9 9 E X ffi 9 1 H f ^dbtfc^GlP^^Kffil a & I s H ffi I f2f3il3f!3!lìl E*. *. ff. B” * F I H iììiì)1‘:<ìì>ii>siì> HiqpiiM^ai H £8 A sa? 1? I. R O M Mr M DCCXLI. Typis-, Se iuiptnfis Sjcrx Congrcgitionis de Propaganda Fide. gO P K « l et S lt M l A f* IT T.T A ..... Ogni tanto si affacciano proposte per un nuovo alfabeto per la scrittura della lingua locale delle Valli del Natisone. Io chiamo questa lingua ‘dialetto sloveno’, mentre altri la classificano come ‘lingua slava’ a sè stante e avanzano proposte per un alfabeto specifico. In un saggio del maestro E-gidio Scaunich leggo i criteri per un alfabeto riformato; in breve, sono questi: 1) l’alfabeto deve comprendere tutti i suoni dell’idioma, ma deve escludere i segni di altro alfabeto slavo, nella fattispecie sloveno; 2) l’alfabeto deve essere dotato di una sua originalità e individualità dovuta all’origine slava della lingua locale e all’ambiente neolatino in cui si è sviluppata; 3) l’alfabeto deve essere semplice e funzionale e non deve provocare sensazioni di disagio e ripulsa; 4) l’alfabeto deve privilegiare la scelta di segni grafici presenti nell’alfabeto fonetico internazionale e in alfabeti di altre lingue, con precedenza di quelle slave. Osservo solo la contraddizione tra il primo ed il quarto criterio, perché non si può escludere un “alfabeto slavo” e allo stesso tempo dargli la precedenza. Il primo criterio vuole che un alfabeto comprenda tutti i suoni di una lingua. Nessun alfabeto invece — salvo gli alfabeti fonetici scientifici convenzionali — può realizzare questo intento; mentre i suoni della voce umana sono quasi illimitati, il numero dei segni deve mantenersi infatti entro limiti ragionevoli, sia pure con degli adattamenti. Si pensi all’italiano, che possiede un’ortografia abbastanza semplice, ma adotta alcune combinazioni proprie. La prima parte del terzo criterio è perfetta, ma la seconda è come minimo discutibile come criterio linguistico. Le scritture sono frutto di complessi processi storici, ma non mancano esempi di interventi innovativi anche radicali, derivati specialmente da motivazioni politiche, religiose e talvolta tecniche. (Indicativo l’esempio dell’introduzione dell’alfabeto latino in Turchia). Sia l’introduzione della scrittura presso nuove popolazioni, che le riforme di scritture in uso, hanno cercato di rispondere ad alcuni criteri, quali: a) La corrispondenza tra parola e scrittura; b) la semplicità e la leggibilità della scrittura specialmente all’interno, ma anche all’esterno dell’area di riferimento; c) il rispetto delle etimologie; d) la tradizione letteraria. Si possono aggiungere altri criteri, compresi quelli di natura politica, ma sarebbe opportuno tenere distinti gli argomenti della politica da quello della linguistica, Frontespizio bilingue del messale glagolitico "Missale Romanum slavonico idiomate" edito, per disposizione del papa, a Roma nel 1741 - Archivio parrocchiale di S. Pietro ai Natisone perché questi di fronte ai primi diventerebbero accessori e strumentali. I primi alfabeti slavi risposero ad esigenze di apostolato religioso. La prima di queste scritture fu la “glagolitica” (da glagol’ = verbo, parola), inventata da Costantino studioso di Tes-salonica, educato presso la corte imperiale di Bisanzio e di qui inviato in Moravia, non senza intenti di espansione politica. Costantino usò il suo alfabeto, in parte derivato dalle minuscole greche, per tradurre in lingua slava i vangeli, i messali e le vite dei santi, prima di partire nell’863 per la sua missione insieme a suo fratello Metodio. I libri in lingua slava si prefiggevano di agevolare la predicazione del cristianesimo ed il mezzo migliore fu proprio la lingua slava - codificata con questa scrittura - denominata “antica lingua slava ecclesiastica”, altrimenti detta “paleoslavo”: la prima lingua letteraria slava. La scrittura glagolitica ebbe diffusione in Mora-via e Pannonia superiore, quindi, alla morte di Costantino, in Macedonia, in Dalmazia e nelle isole del Quarnero. L’alfabeto assunse due forme, la rotonda e la quadrata (tipica in Croazia) e in varia misura rimase in uso per i libri ecclesiastici fino all’inizio del XX secolo, per essere definitivamente accantonato. Uno dei messali glagolitici pervenne fino a S. Pietro al Natisone. La scrittura glagolitica, a breve distanza di tempo (la cronologia è forzatamente semplificata) e con le stesse funzioni, fu sostituita dalla scrittura cirillica, una semplificazione della prima. Ebbe origine in Bulgaria e si diffuse definitivamente nell’Europa orientale, Ucraina, Russia, Bielorussia, e nei paesi balcanici meridionali, Bulgaria, Serbia, Macedonia e Montenegro. Anche questa scrittura fu impiegata nella traduzione di libri ecclesiastici nella lingua slava della regione di Tessalonica e si riversò nella letteratura liturgica ortodossa orientale. L’alfabeto cirillico raccolse varie innovazioni per adattarsi alle regole fonetiche delle diverse lingue. L’uso prevalente fu quello ecclesiastico e nella letteratura epico-religiosa della Rus’ di Kiev; infine nella letteratura moderna e nelle scritture civili. In seguito alla riforma del 1917, l’alfabeto russo, per esempio, ha 32 lettere, compresi il ‘segno molle’ e il ‘segno duro’ che non hanno suono, ma intervengono sulla pronuncia delle consonanti e in alcuni legami etimologici. La scrittura cirillica, secondo la tradizione studiata a tavolino, sancì piuttosto l’uso dei copisti slavi ricalcando il principio ‘un suono-un segno’. Mantiene una buona capacità di e-sprimere i suoni propri e quelli delle lingue classiche, con qualche problema di traslitterazione con l’alfabeto latino a causa della grande varietà delle ortografie. (Scrittura, 14) Paolo Petricig Z novim šolskim letom tudi nov Galebov dnevnik BENEŠKE KRIŽANKE Rešitev prejšnje številke Ob zaCetku letošnjega leta je zadruga Novi Matajur za učence osnovnih in nižjih srednjih Sol pripravila lepo darilo: Galebov šolski dnevnik, ki izhaja že vrsto let pod okriljem mladinske revije Galeb. Dnevnik je izšel tudi letos s finančnim kritjem slovenskih bank in sicer: Kmečke banke iz Gorice, Zadružne kraške banke z Opčin pri Trstu in Zadružne banke iz Doberdoba in Sovodenj. Bankam gre seveda topla zahvala, ker iz leta v leto izkazujejo posebno občutljivost za potrebe slovenskih Sol. Letošnji Galebov dnevnik nas spominja, da prehajamo v leto 2000, kar je navdihnilo tudi spretno ilustratorko Magdo Tavčar, ki jo Solarji poznajo že vrsto let kot priljubljeno sodelavko revije Galeb. Magda Tavčarje predstavila povsem novo grafično, po splošni oceni posrečeno preobleko dnevnika in ga popestrila z lepimi zgodbami o Nini, ki se igra z znanostjo in dela najrazličnejše eksperimente. Avtorica vsekakor zasluži pohvalo za lep izdelek, ki ga je z običajno profesionalnostjo in kakovostjo tiskala tiskarna Graphart iz Trsta. Maj se predstavim: ime MIJE Ra*cA FF IGRAm z. ^NANoerjO... te. vas backie me. sr CA ajo, | — Sport---------------—— Freccia radente seconda al Paliodonna di Udine novi matajur četrtek, 16. septembra 1999 7 Sabrina Nardini (Freccia radente) e il cavallo Foglia, portacolori di Cividale, è giunta ad un soffio dalla conquista del Paliodonna, la kermesse ippica che si è corsa domenica ad Udine. Nella finale la Nardini è stata superata dalla rappresentante gallese Gemma Thoms (Welsh Warrior) e dal cavallo Adianez. L’edizione di quest’anno è stata caratterizzata anche da un “giallo” nato dall’esposto di un veterinario che ha denunciato la somministrazione di un’endovenosa ad un cavallo che si apprestava a concorrere al palio. La denuncia ha avuto come conseguenza una serie di controlli su alcuni cavalli effettuati dai Nas. Resta, dal punto di vista agonistico, la bella prestazione della fantina cividalese, che nelle gare eliminatorie aveva superato le concorrenti della batteria delle Città d’arte. Nulla però ha potuto contro la rappresentante gallese. La fantina Sabrina Nardini con l’assessore comunale Romano Blasigh, lo sponsor Gigi Nardini e il capitano Giuseppe Paussa Nella Coppa Regione gli azzurri impattano con il Gonars e si qualificano per la seconda fase Un pari basta, la Valnatisone avanza In vantaggio di due reti, si fa rimontare dagli ospiti - Domenica a S. Pietro primo impegno in campionato VALNATISONE 2 GONARS 2 Valnatisone: Tuniz, Cla-vora, Cornelio, Mlinz (Marinelli), Mulloni, Tomase-tig, Rossi, Mottes (Bergna-ch), Paviotti (Bassetto), Brandolin, Campanella (Rucchin). S. Pietro al Natisone, 12 settembre - In settimana è arrivata la notizia della vittoria a tavolino (2-0) per i valligiani nella prima gara di coppa a Pordenone, con la conseguente assegnazione dei tre punti in palio (i pordenonesi avevano mandato in campo un giocatore squalificato). Quindi la Valnatisone si ritrovava in testa alia classifica del girone H a punteggio pieno, mentre il Torre ed il Latisana Ricreatorio restavano a distanza di sicurezza. Bastava, nella gara odierna, ottenere un pareggio che l’avrebbe promossa matematicamente alla fase successiva. Oggi gli ospiti di Gonars sono scesi in campo non con uno, ma con m Cristian Mulloni, capitano della Valnatisone due giocatori squalificati, quindi ci poteva stare un ulteriore ricorso che la dirigenza locale non ha voluto inoltrare visto l’esito finale del match.I ragazzi allenati da Ivano Martinig si sono portati in vantaggio al 18’ su azione di calcio d’angolo: dalla bandierina Mottes calibrava il pallone che di testa veniva spedito in fondo al sacco da Paviotti. Quattro minuti più tardi partiva ancora da Mottes l’azione del raddoppio. Il centrocampista, dopo una discesa, serviva a Brando- La tradizionale sfida con Cividale si giocherà sabato 25 settembre Bocce, la rivincita a Tolmino Per gli appassionati bocciofoli civi-dalesi della “Ducale” l’occasione per la rivincita nei confronti dei bocciofili sloveni di Tolmino avverrà nella giornata di sabato 25 settembre, quando nella località slovena si terrà la gara di ritorno. In quella di andata, giocata sabato 24 luglio, un’impresa corsara ha permesso a Tolmino di aggiudicarsi la vittoria a quadrette. La prima classificata è stata quella di Moravec, terza ZiveC, quinta Jerkic ed ottava la quadretta di Gruntar. Il trofeo triennale, offerto dalla ditta Metal di Vittorio Di Venti, è momentaneamente assegnato alla bocciofila Tolmino. A parte la sfida sportiva sul campo di gioco, è evidente lo spirito d’amicizia e di stima che unisce da quasi vent’anni, queste due belle realtà transfrontaliere. lin un invitante pallone che l’attaccante mandava nella rete avversaria. Quasi allo scadere, su mischia in area sanpietrina, gli ospiti accorciavano le distanze. Dopo un quarto d’ora dall’inizio del secondo tempo il Gonars pareggiava con una conclusione imparabile del suo centravanti che dal limite dell’area mandava il pallone nel sette della porta di Tuniz. La Valnatisone veniva costretta a giocare in dieci a seguito dell’espulsione di To-masetig. Nell’ultimo degli otto minuti di recupero concessi dall’arbitro, Brandolin aveva la possibilità di segnare il gol partita, ma dopo avere evitato la disperata uscita del portiere o-spite non riusciva a deporre il pallone nella porta sguarnita. Si conclude in positivo l’avventura in coppa Regione, ma da domenica 19 settembre, con il campionato, si comincia a fare sul serio. Al polisportivo, alle 16, saliranno nelle valli gli udinesi del Bearzicolugna. 400 kolesarjev iz Ljubljane v Lonjer V nedeljo, malo pred 14. uro so prišli na cilj v Lonjer pri Trstu kolesarji, ki so se množično udeležili letošnjega "Maratona prijateljstva”. Start te priljubljene kolesarske manifestacije, ki ni tekmovalnega, paC pa simboličnega značaja, je bil ob 9.30 v ljubljanskem predmestju Vic. Letos so zabeležili udeležbo kakih 400 kolesarjev, od katerih je bilo okrog 70 iz Trsta, bodisi Slovencev kot Italijanov, prisotna pa je bila tudi ekipa italijanskih kolesarjev iz Kopra. Maratonci so prekolesarili 95 kilometrov dolgo pot od Ljubljane do Lonje-rja v nekaj veC ko štirih urah, s povprečno hitrostjo 25 km na uro. Sicer pa hitrost pri tej dirki sploh ni pomembna, kajti gre, kot se razume že iz imena, za množični kolesarski pohod, ki želi krepiti duh prijateljstva in sodelovanja ob meji- Na cilju v Lonjerju so veselo kolesarsko druščino pričakali godba na pihala in gostoljubni domačini KK Adria, ki je skupaj s klubom Rog Radenska iz Ljubljane organizator maratona. Vsi udeleženci so prejeli toplo malico in spominsko kolajno. I gironi delle squadre giovanili La F.I.G.C. ha comunicato la composizione dei gironi delle squadre Allievi, Giovanissimi, Esordienti e Pulcini. Non è stata ancora comunicata la data dell’inizio dei campionati che presumibilmente dovrebbero prendere il via neU’ultimo week-end di settembre o nel primo di ottobre. Gli Allievi della Valnatisone, guidati anche in questa stagione dal riconfermato tecnico Giancarlo Armellini, si misureranno nel girone B con le seguenti formazioni: Azzurra Premariacco, Buo-nacquisto Remanzacco, Gaglianese, Centro Sedia San Giovanni-Manzano, S. Gottardo, Savorgnane-se, Serenissima, Torrea-nese, Tre Stelle/B, ed U-nion ’91. I Giovanissimi dell’Audace, allenati da Luciano Bellida, giocheranno nel girone C assieme a But-trio, Centro Sedia S. Giovanni-Manzano, Coni. Faedis, Donatello, Fortissimi Udine, Gaglianese, Manzanese, Moimacco, Reanese, Savorgnanese, Serenissima Pradamano e Tavagnacco. Gli Esordienti dell’Audace sono stati inseriti nel girone C dove affronteranno, per il campionato d’autunno, le seguenti avversarie: Ancona Udine, Assosangiorgina Udine, Buonacquisto Remanzacco, Bearzicolugna/B, Chiavris Udine , Fortissimi Udine, Gaglianese e Libero Atletico Rizzi Udine. Infine le due squadre dei Pulcini, l’Audace A e B, non conoscono ancora le loro avversarie per un errore di trascrizione della FIGC. I ragazzini saranno allenati da Paolo Cencig, Michele Podrecca ed Antonio Primosig. Sabato 25 la camminata organizzata dal Planinsko društvo Kobarid A piedi da Breginj a Brezje Il Planinsko društvo Kobarid organizza per sabato 25 settembre una camminata a Montemaggiore di Taipana (Brezje). Tre i tracciati scelti: Breginj, Plazi, Brezje (partenza alle 9), Breginj, Plazi, Nizki Vrh, Briški Jalovec, Brezje (alle 8), Breginj, Muse, Briški Jalovec, Brezje (alle 7). La conclusione della camminata, ovvero dell’incontro tra amanti della montagma, avverrà a Breginj. Per l’iscrizione la quota da versare è di 1000 talleri. Per informazioni telefonare a I-van Baloh (065-849790). Veduta del paese di Breginj 8 novi mata]ur četrtek, 16. septembra 1999 Kronaka SPETER Spietar - Čedad Dobrojutro Jan! Torak 7. setemberja je biu za našo (“naša” zak uči na dvojezični Suoli v Spietre) meštro Claudio Sala-mant pru veseu dan: rodiu se je nje mali Jan. Tole ime sta vebrala za njih parvega otročiča Claudia an nje mož Luca Boscutti, ki je iz Čedada, kjer tudi žive. Claudia je do nje poroke živiela v Spietre, ma nje mama je Lucia Venetova iz Preseriji, nje tata je pa Andrea taz Salamanta v Idar-ski dolini. Za oznant rojstvo Jana so obiesli plave floke nomalo povserode, tudi na vrateh dvojezične Suole v Spietre, kjer tele zadnje cajte Štorklja, čikonja, pluje pogostu! S Claudio an z Lučam se veseljo mladi noni, bižno-ni, strici, tetè, kužini, parja-telji, meštre, vsi tisti, ki di-elajo na dvojezični Suoli, pru takuo otroc, ki gor ho-dejo se učit an njih starši. Malemu Janu želmo vsi kupe srečno an veselo življenje. Tarpeč Se adna čičica Naša mikena vas rase. Miesca maja se je rodiu an puobič, Stefano an seda, od 4. setemberja imamo pa še adno čičico. Se kliče Serena an kar se je rodila so jo vsi gledal debelo: je bla liepa an zlo velika, je pariela že dva miesca, sa’ je pezala 4 kile an 390 gramu! Bota imiela ki varvat nje mama Elsa Car-lig iz Klenja an nje tata, ki je pa Franco Vogrig iz Tar-peča. Pomagala jim bo tudi njih parva čičica, Debora, ki ima že devet liet. Za rojstvo čičice se vesele vsi v družini, pru takuo vasnjani iz Tarpeča. Vsi ji želmo, de bi se ni-mar dobro runala an de bi bla pravo veseje za vso nje družino. novi matajur Odgovorna urednica: JOLE NAMOR Izdaja: Soc. Coop. Novi Matajur a.r.l Čedad / Cividale Fotostavek in tisk PENTA GRAPH srl Videm / Udine m Včlanjen v USPI/Associato all’USPI Settimanale - Tednik Reg. Tribunale di Udine n. 28/92 Naročnina - Abbonamento Letna za Italijo 50.000 lir Postni tekoči raCun za Italijo Conto corrente postale Novi Matajur Čedad - Cividale 18726331 Za Slovenijo - D1STR1EST Partizanska, 75 - Sežana Tel. 067 - 73373 Ziro raCun SDK Sežana Stev. 51420-601-27926 Letna za Slovenijo: 5.000 SIT OGLASI: I modulo 20 mm x I col Komercialni L. 25.000 + IVA 20% Petjag - Firmano Smart mlade žene Prezagoda nas je za ni-mar zapustila Giovanna Del Zotto, poročena Car-lig. Imiela je samuo 58 liet. Huda boliezan jo je ukradla družini, Zlahti an parjateljam. Giovanna je bla dobrega karakterja, je nimar zve-stuo pomagala vsiem tistim, ki so imiel potriebo. Kar je bluo za se poškercat an se posmejat, se nie nikdar potegnila nazaj. Dvie lieta od tegà ji je biu umani le zavojo hude boliezni mlad zet. Tudi tekrat je z nje veliko kuražo pomagala prenest veliko žalost vsi nje družini. Giovanna, ki se je rodila v Petjage, je živiela v Firmane. Za njo jočejo mož Luciano, ki je iz Klenja, hči Elena, sinuova Roberto an Enrico, neviesta Agata, navuodi, bratje, sestre an vsa žlahta. Venčni mier bo počivala v Premarjage, kjer je biu nje pogreb v sriedo 8. setemberja popudan. SVET LENART Škrutove Sandra an Romeo sta se oženila V naši dvojezični Suoli bojo tele dni jedli konfete. V saboto 11. setemberja se je oženila še adna meštra, ki uči v teli Suoli. Je Sandra Borghese an je iz Škratovega. Pred utar jo je pejit Romeo Sibau iz Zabarda, ki je tudi asesor na podu-tanskem kamunu. Oženila sta se v cierkvi v Podutani an okuole njih se je zbralo puno žlahte an parjatelju za se kupe z njim veselit. Nas veseli viedet, de Sandra an Romeo bota Zi-viela v Kravarje, kjer on je postroju ’no hišo. Mlademu paru želmo vse narbuojše. Puno veseja v skupnem življenju jim želijo tudi kolegi dvojezične Suole, otroc an njih starsi. Kozca - Mojmag Noviči V saboto 4. setemberja sta se oženila v cierkvi v Mojmage Luigi Cleber an Monica Cernotta. Obadva sta iz Mojmaga, pa Monica ima nje korani-ne v Kozci. Nje mama je Pia Obit - Betacova, nje tata je biu pa Guido Zuančerju, ki nas je zapu-stu že puno puno liet od tegà. Mlademu paru noviču VENDESI bella scrivania nuova, mai usata, colore grigio chiaro, 80x160. Prezzo interessante. Telefonare al 727654 (ore serali), oppure al 727490 e chiedere di Lina želmo puno sreče, zdravja an veseja v njih skupnem življenju. Ušivca Nasreča na diele V hudi nasreči, ki se je zgodila v sriedo 8. setemberja je umaru Bruno Cri-setig - Stoku po domače iz Ušivce. Imeu je samuo 62 liet. Tisti popudan je Bruno šu pobierat čiešpe na puoju pod vasjo. Po nje je Su z majhanim tratorinam. Tu an žlah tratorin se je obar-nu an je tazdol ujeu nasre-čnega Bruna. Hitro so mu parskočil na pomuoč vasnjani an reševalci od 118, pa na žalost Bruno je hitro potlè umaru. V veliki žalost je pustu ženo Renato, sinuove Tiziana an Rinalda, nevieste, navuoda, taščo an vso žla-hto. Bruno je živeu vič ku trideset liet v Piemonte. Kar je zaslužu penzjon, se je vamu kupe z ženo v rojstne kraje. Mu je bluo ušeč dielat po senožetih, po puo-jah, s sadjam, se pomenat z domačimi ljudmi... želeu je uživat takuo njega penzion, pa na žalost tuole mu nie bluo dano. Venčni mier bo počivu v Kravarje, kjer je biu njega pogreb s saboto 11. setemberja zjutra. Zabardo - Senčjur Zapustila nas je Alma BaSCinelova V videmskem Spitale je za venčno zaspala Alma Chiabai, uduova Dugaro -BaSCinelova po domače iz Zabarda. Učakala je 87 liet. Alma je tele zadnje lieta živiela v čedajskem riko-verje, lepuo pa so jo gledal nje otroc. Na telim svietu je zapustila nje, nevieste, zete, navuode an pranavu-ode an vso drugo žlahto. Zadnji pozdrav smo ji ga dali v četartak 9. setemberja popudan v Senčjurju. Venčni mier pa bo počivala v čedajskem britofe, kjer so jo podkopali. PODBONESEC ki se je v parvi varsti tukla za ohranit čedajski špitau. Nie nikdar parmanjkala na obedni manifestaciji, je Sla povserode kamar je korlo iti, je nosila kartelo-ne, je pobierala podpise, je hodila na kamun, na deželo za se srečat an se “pomenat” s tistimi, ki imajo oblast v rokah. Je dajala kuražo vsiem tistim, ki imajo par sarcu tel problem, je bla vzgled an za te buj mlade, do zadnjega, an kar jo je že boliezan maltrala. Ja, je bla pru na posebna žena, Iso-lina. 2e od mladih liet nie življenje je bluo kiek nenavadnega. Je imiela samuo devet miescu (rodila se je lieta 1918), bla je v naruočju nje mame, kar an “ardito” ji je prebodu nožico z ba-joneto an udaru tudi nje mamo. Zdravili so jih v vojaškem Spitalu (ospedale da campo), paršli so jih gledat nieki oficierji, kupe z njim je biu tudi... italijanski kraj Vittorio Emanuele III. Tista mikena čičica se mu je pru usmilila an kar je zaviedu, de nje tata je biu na fronti, je ku-azu naj ga pustijo prid da-mu an ostat blizu družine. Je bla mlada čeča, kar je šla h sestri v Milan. Takuo so šle reči napri, de nit, ki jo vezala kraju Vit-toriu Emanuele se ni utar-gala. Spoznala je njega družino an kar principe Umberto se je oženu je bla tudi ona na poroki. Je bla nimar vesela, kar je mogla pravt o nje nenavadnem življenju an ponosna je bla, kar je mogla kazat fotografije, kjer je bla kupe z družino od kraja, an priznanja, “onorificenze”, ki so jih ji dali pru za nje odnos s tako i-menitno družino. Ja, draga Isolina, nam bote zaries manjkala, nam bo manjkala vaša kuraža, vaše dobro sarce, vaš na-smieh, vaSe besiede an vaše podučilo. Zbuogam Isolina an v mieru počivajte. Tarčet Zbuogam Isolina Po kratki boliezni nas je za nimar zapustila Isolina Oriecuia. Imiela je 81 liet. Isolina se je rodila v Ru-oncu, živiela pa je v Tar-četu. Isolina je imiela ’no posebno življenje. Mi smo jo vsi poznal kot tisto ženo, Dežurne lekarne / Farmacie di turno OD 18. DO 24. SETEMBERJA Cedaci (Fontana) tel. 731163 Ob nediejah in praznikah so odparte samuo zjutra, za ostali čas in za ponoč se more klicat samuo, če ričeta ima napisano »urgente«. Miedihi v Benečiji DREKA doh. Vittorino Bertolini Kras: v sriedo ob 10.00 Debenje: v sriedo ob 11.45 Trinko: v sriedo ob 10.30 GRMEK doh. Lucio Quargnolo Hlocje: v pandiejak, sriedo an četartak ob 10.45 doh. Vittorino Bertolini Hlocje: v pandiejak od 11.15 do 11.45 v sriedo ob 9.30 v petak obd 9.30 do 10.00 Lombaj: v sriedo ob 11.15 PODBONESEC doh. Vito Cavallaro Podbuniesac: v pandiejak od 8.30 do 10.00 an od 17.00 do 19.00 v sriedo, četartak an petak od 8.30 do 10.00 v saboto od 9.00 do 10.00 (za dieluce) Carnivarh: v torak od 9.00 do 11.00 Marsin: v četartak od 15.00 do 16.00 SREDNJE doh. Lucio Quargnolo Sriednje: v torak an petak ob 10.45 doh. Vittorino Bertolini Sriednje: v torak od 11.30 do 12.00 v četartak od 10.30 do 10.45 Oblica: v četartak od 9.30 do 10.00 Gorenji Tarbi: v četartak ob 10.15 SOVODNJE doh. Pietro Pellegriti Sauodnja: v pandiejak, torak, četartak an petak od 10.30 do 11.30 v sriedo od 8.30 do 9.30 SPETER doh. Tullio Valentino Spietar: v pandiejak an četartak od 8.30 do 10.30 v torak an petak od 16.30 do 18. v saboto od 8.30 do 10. doh. Pietro Pellegriti Spietar: v pandiejak, torak, četartak, petak an saboto od 9.00 do 10.30 v sriedo od 17.00 do 18.00 doh. Daniela Marinigh Spietar: od pandiejka do četartka od 9.00 do 11.00 v petak od 16.30 do 18.00 (tel. 0432/727694) PEDIATRA (z apuntamentam) doh. Flavia Principato Spietar: v sriedo an petak od 10.00 do 11.30 v pandiejak, torak, četartak od 17.00 do 18.30 tel. 727910 al 0339/8466355 SVET LENART doh. Lucio Quargnolo Gorenja Miersa: v pandiejak, torak, sriedo, četartak an petak od 8.15 do 10.15 v pandiejak an četartak tudi od 17. do 18. . doh. Vittorino Bertolini Gorenja Miersa: v pandiejak od 9.30 do 11.00 v torak od 10.00 do 11.00 v četartak od 11.00 do 12.00 v petak od 10.00 do 11.00 anodi 6.30 do 17.30 Guardia medica Ponoč je »guardia medica«, od 20. do 8. zjutra an od 10. ure v saboto do 8. ure v pandiejak. Za Nediške doline: tel. 727282. ZaCedad:tel. 7081. Za Manzan: tel. 750771. Informacije za vse Guardia medica Za tistega, ki potrebuje miedi-ha ponoč je na razpolago »guardia medica«, ki deluje vsako nuoc od 8. zvičer do 8. zjutra an saboto od 2. popudan do 8. zjutra od pandiejka. Za Nediške doline se lahko telefona v Spieter na številko 727282, za Cedajski okraj v Čedad na številko 7081. Ambulatorio di igiene Attestazioni e certificazioni v četartak od 9.30 do 10.30 Vaccinazioni v četartak od 9. do 10. ure Consultorio familiare SPETER Ostetricia/Ginecologia v torak od 14.00 do 16.00; Čedad, v pandiejak an sriedo od 8.30 do 10.30; z apuntamentam, na kor pa impenjative (tel. 708556) Psicologo: dr. Bolzon v sriedo od 9. do 14. ure Servizio infermieristico Gorska skupnost Nediških dolin (tel. 727084) Kada vozi litorina 12 Čedada v Videm: ob 6.*,6.36*,6.50*, 7.10 7.37.*,8.07,9.10, 11., 12. 12.17*, 12.37*, 12.57* 13.17,13.37,13.57,14.17*. 15.06,15.50,17., 18. 19.07, 20. Iz Vidma v Čedad: ob 6.20*, 6.53*,7.13* 7.40, 8.10*, 8.35, 9.30, 10.30, 11.30, 12.20, 12.40*, 13.*, 13.20*, 13.40, 14.*, 14.20, 14.40, 15.26,16.40, 1 7.30,1 8.25,1 9.40, 22.15,22.40 * samuo čez tiedan Nujne telefonske številke Bolnica Čedad 7081 Bolnica Videm 5521 Policija - Prva pomoč ....113 Komisarjat Čedad....731142 Karabinierji...............112 Ufficio del lavoro 731451 INPS Čedad 705611 URES- INAC 730153 ENEL................167-845097 ACI Čedad...............731762 Ronke Letališče.,0481-773224 Muzej Čedad 700700 Cedajska knjižnica ..732444 Dvojezična šola 727490 K.D. Ivan Trinko 731386 Zveza slov. izseljencev...732231 Dreka...................721021 Grmek...................725006 Srednje.................724094 Sv. Lenart..............723028 Speter..................727272 Sovodnje................714007 Podbonesec 726017 Tavorjana...............712028 Prapotno................713003 Tipana..................788020 Bardo...................787032 Rezija 0433-53001/2 Gorska skupnost 727281