novi tednik Slovencev videmske pokrajine ČEDAD/CIVIDALE • UI.B. De Rubeis 20 • Tel. (0432) 731190 • Poštni predal/casella postale 92 Poštnina plačana v gotovini / abb. postale gruppo I bis/70% • Tednik / settimanale • Cena 650 lir Leto XIII. št. 12 (322) «Čedad, četrtek 20. marca 1986 Desetega marca 40 liet odtuod 8. marec, mednarodni dan žen je za nami. Po cielem svietu so ga žene na tako al drugačno vižo praznovale. Možje, tisti, ki so se zmislili jim šenkat za tel dan no viejco mimoze, čeglih more bit priet al potle jim na še tu glavo pade taka miseu, so radi an ponosni, prepričani, da so nardil njih dužnuost. Riedko kje se zdaj vidi po cvetličarnah, ta par «fioristah» ta-la liepa armenà roža, ki za an dan u lietu rata takuo draga, priet an potle pa jo malo kak upraša an kup, more bit zak na uonja Buog vie kuo dobrò. An vse gre napriej ko priet. Družina, otroc, dielo, šuola... žalost, troštanja... Je pa prou, de se varnemo na tel lietošnji osmi marec zaradi nega dogodka, adne zlo pomembne obiietin-ce ob katero seje prou malo, al ma-lomanj nič govorilo an pisalo u telih dneh. 10. marca 1946. lieta so bile u naši daržavi volitve. Padu je fašizem, končala je uojska an Italijani po 26. lietih so šli spet votat. Parvi krat u naši zgodovini (štoriji) so votale an žene. Bluo jih je 13 milionov. Ja! Donas je še težkuo viervat, da je šlo mimo samuo 40 liet odkar žene imajo pravico glasovat, samuo 40 liet odkar uživajo adno od osnovnih, narbuj elementarnih člo-vieških pravic. Tala pravica pa ni paršla kar takuo. Paršla je potle ko so se žene vič ko stuo liet borile za njo an za njih enakopravnost, ko so zelo draguo placjale an one za uojsko, ko so se borile proti fašizmu an za demokracijo kupe z možmi, po uojski pa so se ko oni zavihnile rokave an so začele gradit iz ruševin novo daržavo. Jasno je, de po vsem tem bi bluo težkuo zagovarjat, de niso politično an socialno zdriele za votat, pa tud za bit votane an izvoljene. De jim ni bluo nič šenkano dokaže, če ne druzega, de malo liet priet, lieta 1913 ko je Giolitti arzšieru pravico za votat vsiem Italijanom' žene KA1 RTV Lj Telovadnica Liesa 22. marca ob 20. uri Pustita nam rože po našim sadit beri na zadnji strani so ostale uoné. Se narbuj pametna, modra an šuolana žena ni bila tarkaj vriedna an zastopna za kar se tiče politike ko vsak mož, čepur ni znu ne brat ne pisat. Potle pa je le paršu 10 marec 1946. Pogledat nazaj u našo zgodovino je nimar potriebno an pametno. Če na vemo ka je ratalo včera nam bo težkuo zastopit kar se gaja donas. Če na vemo, kje smo bli, na bomo vie-del ki dost poti smo prehodil. Zgodovina človieka pa nas še niekej nauči: nikdar ni bluo bednemu nič šenkano, nič dano zastonj, an žene dobro vedo, da kar danes imajo, pravice ki jih uživajo jim niso padle iz luhta, so sad njih diela, njih pardie-lo an zatuo so lahko ponosne. Zidar pa dobro vie, da ni maute brez cimenta. Šele ko je mauta parpravje-na pa se začne te pravo dielo za zidat hišo. CONFERENZA STAMPA A UDINE Perchè chiediamo la legge Priča o modruosti an znanja naših te starih Gli sloveni in Italia attendono da decine di anni l’emanazione di una legge che nello spirito della Costituzione tuteli i loro diritti. Particolare importanza riveste in questo quadro la tutela della comunità slovena della provincia di Udine che pur falcidiata dall’emigrazione, dopo oltre un secolo di politica assimilatrice e nonostante le precarie condizioni socio-economiche esprime attraverso numerose associazioni ed organizzazioni un’intensa attività culturale, una chiara coscienza nazionale ed una precisa volontà di tutela. Ciò nonostante ancora oggi alcune forze politiche negano la sua esistenza. Ma l’iter parlamentare della legge procede a rilento e registra anche in questi giorni, nonostante i 35 miliardi inseriti a copertura delle spese nella legge finanziaria dello Stato, continue battute d’arresto. Per chiarire quali sono le richieste e le posizioni della comunità slovena della provincia di Udine a questo riguardo, il Comitato provinciale dell’Unione economica culturale slovena, come preannunciato in un precendente comunicato stampa, indice una CONFERENZA STAMPA che si terrà LUNEDÌ 24 MARZO, ALLE ORE 11 presso la «Sala degli spec- chi» del PALAZZO KECHKLER, Piazza XX Settembre, UDINE. All’incontro sono stato invitati a partecipare anche i parlamentari della regione Friuli-Venezia Giulia, i gruppi politici alla Regione e alla Provincia, gli amministratori locali e provinciali e le organizzazioni sindacali. Comitato Unione culturale economica slovena per la provincia di Udine Venerdì 21 marzo alle ore 20 presso la sala comunale di S. Pietro al Natisone il dott. Giuseppe Liani terrà una conferenza sul tema: Cattolici e Socialisti in Friuli nell’occasione verrà presentata dal dott. Augusto Ariis una pubblicazione di Mondo Operaio sullo stesso tema. Il centro studi l’Arengo Korito za hruške an jabuke mastit. Fotografija je bila posneta lan gor na Briegu, v dreškem kamunu. Seda ga ni vič, so ga podarli. Troštamo se, de takuo, ki so obljubil ga nazaj zazidajo. More bit, de za kajšnega niema buohvie kak pomien, mi mislimo pa, ko tudi vasnjani, de tud tuole je priča naše zgodovine, naše preteklosti. Kaže tud na znanje, modruost naših te starih. Paš dost ur so muorli dielat oku tistega kamana, de so ga takuo lepuo vepikal. Če tele stvari lepuo stoje tu kajšnim muzeju, še Ijeuš stoje na tistem mestu, kjer so ble parpravjene za bit hnucu IN UN ORDINE DEL GIORNO VOTATO ALL’UNANIMITÀ’ Anche Grimacco chiede un intervento nazionale per lo sviluppo della fascia confinaria «Ritenuto necessario ed indilazionabile un intervento nazionale e della CEE per lo sviluppo e la ripresa socio-economica e culturale di un’area depressa e sottosviluppata quale la zona confinaria del Friuli Orientale; ricordato che nelle Valli del Natisone (Slavia Friulana) risiedono da secoli cittadini italiani di lingua slovena che per poter sopravvivere e sviluppare la loro cultura e le proprie condizioni sociali hanno bisogno di specifici sostegni; visto l’impegno politico dell’apposito Comitato ristretto della Commissione di bilancio della Camera per la stesura del testo unificato della legge per la cooperazione economica internazionale; giudicato positivo l’intervento del Ministro degli esteri e dei parlamentari friulani per ottenere dalla CEE il riconoscimento dello «Status» di zona frontaliera della CEE con l’istituzione dei relativi punti franchi industriali e la fruizione di alcuni fondi speciali comunitari; valutato significativo il disposto e l’inserimento di un capitolo di spesa nella legge finanziaria 1986 per la copertura degli oneri da assicurare al provvedimento legislativo per gli incentivi alla cooperazione economica internazionale, il Consiglio comunale fa voti affinchè il Parlamento nazionale faccia passi in avanti per approvare gli attesi provvedimenti e che i finanziamenti previsti siano concretamente finalizzati ad interventi nell’area, da Trieste a Tarvisio lungo la fascia confinaria montana». Pogled na Liesa z brega Questo il testo di un importante ordine del giorno votato all’unanimità dal consiglio comunale di Grimacco nella sua ultima seduta, venerdì scorso. Sempre all’unanimità è stato approvato un altro ordine del giorno in cui si richiede l’apertura dei termini per la presentazione delle domande sulla base della legge 30/77 per la ricostruzione. La discussione di entrambi è avvenuta in chiusura dei lavori del consiglio, verso le tre del mattino. Nel corso della lunghissima seduta, cosa che è ormai entrata nella normalità a Grimacco, sono stati affrontati numerosi argomenti. È stata eletta la commissione dei revisori dei conti per il 1986: Marino Gariup, Sergio Gus e Giuseppe Chiuch. Nella commissione per l’assistenza Vittorio Scuoch sostituisce Elio Vogrig, dissociatosi dalla maggioranza. Successivamente sono stati approvati i regolamenti sul funzionamento dell’economato, sul funzionamento del consiglio comunale e per l’esecuzione di lavori in economia, mentre sono state apportate delle variazioni al regolamento di polizia urbana. È stata poi la volta degli alloggi di proprietà comunale, assegnati in base alle graduatorie. È stato inoltre dato mandato alla giunta di stipulare una convenzione con la parrocchia per l’uso delle canoniche e della palestra di Liessa. Infine il consiglio comunale ha affrontato nuovamente il problema del delegato della minoranza all’assemblea della Comunità montana. Com’è noto in un primo momento era stato votato Giuseppe Iellina che si è immediatamente dimesso. Poi è stato eletto Ferruccio Floreancig anche lui immediata- mente dimissionario. Venerdì c’è stata la presa d’atto delle sue dimissioni e si è votato nuovamente. È risultato eletto Elio Vogrig, che candidatosi nella lista civica, in seguito alla situazione creatasi in consiglio comunale e per il suo dissenso con la maggioranza, a suo giudizio troppo «morbida» con l’opposizione, si è dissociato, formando gruppo a se’. San Pietro al Natisone Špeter BENEŠKA GALERIJA Osem slovenskih slikarjev Otto pittori sloveni Ajdovščina Vernice/Otvoritev 22.3.1986 - ore 18.00 presen zieranno: GIUSEPPE PAUSSA Presidente Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo ALDO MAZZOLA Assessore provinciale all’ambiente OD 22. MARCA DO 6. APRILA 11.00 - 12.30 17.30 - 19.30 S. PIETRO AL NATISONE ANCHE PER LO SVILUPPO ECONOMICO A quando la caserma per i carabinieri? Disapprovate le scelte della Regione Nel recente consiglio comunale, convocato in sessione straordinaria, sono stati trattati vari argomenti di particolare interesse per la comunità di San Pietro al Natisone. All’inizio di seduta il sindaco Marinig ha letto alcune comunicazioni che riguardavano l’attività dell’amministrazione nei diversi settori di intervento (scuola, cultura, lavori pubblici, incontri con autorità regionali e provinciali e pubbliche relazioni) con particolare riferimento alla situazione creatasi a seguito dell’esclusione del Capoluogo delle Valli dal finanziamento pubblico dell’INAIL ai sensi della L.N. 828 per le aree terremotate, cui è seguito un ordine del giorno approvato all’unanimità, di disapprovazione e di stupore dell’operato dell’amministrazione regionale, soprattutto per aver disatteso le aspettative dell’amministrazione comunale, della popolazione e dell’Arma dei Carabinieri. Di seguito l’Assemblea civica ha approvato la variante al progetto per la realizzazione dei piani particolareggiati di Azzida e di Clenia ed ha affidato incarichi di allestimento di progetti per le reti fognarie di Ponteacco-Biarzo, Vernasso-Mocorins ed Altovizza a professionisti locali. 11 consiglio comunale ha pure approvato il contratto d’appalto con l’ASPI-CA per il servizio raccolta rifiuti per l’anno 1986 e le rette per i convittori e per i soggiorni presso la Casa dello Studente. Sono stati anche designati i rappresentanti del personale e dell’amministrazione in seno alla commissione giudicatrice dei concorsi per l’assunzione di personale presso l’ente locale. Infine sono state ratificate alcune de- liberazioni adottate dalla Giunta municipale in via d’urgenza riguardanti le variazioni di bilancio, la realizzazione e sistemazione della strada rurale di interesse agricolo da Cocevaro ad Altovizza, l’approvazione del piano particolareggiato del Clancig, destinato ad insediamenti turistici e ricreativi, e l’approvazione dello schema di convenzione per l’accoglimento di minori a carico dell’Amministrazione provinciale. Nel corso della seduta il Sindaco ha chiesto il rinvio dell’approvazione del piano particolareggiato del capoluogo per motivi di carattere urbanistico, avendo riscontrato una doppia delimitazione dell’area di intervento avvenuta nel corso degli anni 1976-79. Nel mentre è stata adottata la variante alla normativa del piano insediamenti produttivi del Comune di S. Pietro al Natisone. L'Europa unita: una realtà d L’on. Scovacricchi a Prepotto Nel suo programma di contatto con la base il parlamentare socialdemocratico on. Martino Scovacricchi si è recato nella Valle del Judrio dove è stato ricevuto in municipio, a Prepotto, dal sindaco cav. Bruno Bernardo e da alcuni amministratori comunali: il consigliere Giuseppe Paussa che è anche presidente dell’Azienda autonoma di soggiorno e turismo di Cividale e delle Valli del Natisone, da Vincenzo Sirch, da Fides Benet e dal segretario comunale cav. Renato Castagnaviz. Presenti anche il prof. Valentino Vitale vice-presidente dell’Ente Friuli nel Mondo e gente del luogo. Il sindaco Bernardo ha esposto al parlamentare le tematiche principali del comune, un comune lungo 26 km e stretto tra le montagne ed il torrente Judrio che segna il confine con la Jugoslavia evidenziando la necessità di massicci interventi per avviare il comune al recupero di strutture ed infrastrutture che lo portino su posizioni paritarie d’altri più avanzati anche perchè favorito da condizioni oro-geografiche più idonee. L’on. Scovacricchi annotando quan- to espostogli ha quindi affrontato, dando opportuni suggerimenti ed indicazioni, i problemi degli insediamenti produttivi nelle zone di confine, zone franche, interventi CEE, spopolamento delle montagne, problema delle minoranze e tutela globale. Di emigrazione nel mondo ha parlato il prof. Valentino Vitale. Nelle frazioni montane del comune poi, a conclusione del suo giro, Scovacricchi, con la complemen- tarietà del presidente dell’Azienda di Soggiorno e Turismo Paussa, ha trattato l’interessante tematica dell’agriturismo e della necessità di una variazione al testo di legge vigente per permettere l’attuazione dell’agriturismo anche in zone di montagna dove le aziende agricole non sono sufficientemente grandi e dove tale pratica potrebbe essere un integrativo al reddito base prodotto a fondovalle. Stiamo attraversando un periodo di grandi trasformazioni in tutti i settori: politico, economico, sociale e morale. Tutto cambia, tutto muta, perchè la realtà, nella quale viviamo, si trasforma continuamente, si adatta alle nuove trasformazioni che pongono la società di fronte a nuovi problemi, più complessi più articolati e di difficile soluzione. Pensare di isolarsi, per superare la crisi, di essere più astuti, per poter imporre agli altri il proprio modello, è pura fantasia che non premia nessuno e colpisce in fondo chi pensava di essere alla guida della trasformazione. I cambiamenti ci coinvolgono tutti, nel bene e nel male. Gli uomini politici, in genere hanno cercato di addomesticare il valore del cambiamento, secondo una certa apertura e un’ottica che non mettesse in discussione ciò che sembrava certo e sicuro e soprattutto ciò che dava profitto e ricchezza, secondo regole ormai codificate. Forse la ricchezza si può riprodurre ancora, sfruttando i più deboli, gli emarginati o il terzo mondo, tuttavia il metodo per affermarsi cambia, le classi sociali non si presentano più in modo omogeneo e determinato, per cui difficili appaiono le applicazioni di certi meccanismi. Pensiamo alla politica liberistica di Reagan e della Tatcher, sviluppata e applicata negli anni ottanta. Sembrava di poter risolvere, in modo definitivo, la crisi che stava dilaniando il mondo intero: la produzione sembrava migliorare, veniva ripristinata la corsa al benessere, o almeno tutti erano convinti che la spinta neoliberistica potesse riportare in auge gli stati colpiti dall’inflazione e dalla crisi. Alla prova dei fatti, nel giro di pochi anni tutto viene di nuovo messo in discussione, la certezza che il benessere fosse dietro l’angolo si sta dimostrando una pura illusione, il risanamento politico ed economico si sta sempre più allontanando ed in fondo, il mondo intero si ritrova con i suoi antichi e drammatici problemi. La disoccupazione sta crescendo, l’inflazione, che sembrava sconfitta ha ripreso a salire e quegli stati che sembravano entrati nel tunnel del nuovo benessere, sono costretti a rivedere le proprie teorie. La saggia e vecchia Europa, per for- Spoznavajmo naše kraje Ovčja vas-Vaibruna Ovčja vas je ljubka, mala vasica ob vznožju Zahodnih Julijcev, kot so Špik nad policami - Montaž, Višnja Gora ali Viš, Poldnašnja Špica ali Jof di Miezenjot in Višarjami. Kdor prebira starejše letnike «Planinskega Vestnika» opazi, da je bilo o Ovčji vasi že tedaj marsikaj lepega napisano. Ni pa mogoče predstaviti Ovčje vasi, ne da bi omenili znamenite doline Zajzere, o kateri A. Melik takole pravi (Slovenski Alpski svet, 1954): «Zajzera je zadnja od kočen, ki so od severne strani zajedene v Julijske Alpe, toda po svojih prirodnih svoji-stvih ena najlepših, če ne sploh naj-veličasnejša», stran 301. To, kar dela dolino Zajzere tako privlačno in zanimivo, so gorski velikani, ki se vrstijo drug za drugim: Montaž, Veliki Nabojs, Mali Nabojs, Viš, Gamsova mati in drugi mogočneži Julijskih Alp. Obdana od teh gorskih velikanov se nam predstavi lepa koroška vasica Ovčja vas. Ime Ovčje vasi se pojavi v zgodovini v začetku XV. stoletja, kar še ne pomeni da tod ni obstajala naselbina že nekaj stoletij prej. Iz samega imena Ovčja vas, bi se dalo sklepati, da so bili prvotni naseljenci kraja ovčjarji, pastirji velikih tropov ovac. Da se je v preteklosti ovci v naših krajih reklo volza ali celo vovca ni toliko važno. Ime Ovčja vas ali v narečni obliki Ovčja ves je gotovo slovenskega izvora. Obstaja pa v starih cerkvenih listinah za Ovčjo vas ime Malbruna. Dne prvega januarja 1806 je kurat v Ovčji vasi, gospod Matevž Muschet, dal potrdilo o rednem opravljanju spovedi župniku na Kokovi gospodu Petru Muzniku in na koncu lista piše: Dabam Malbruna die l.ma Ja-nuarij 1806 Mathaus Muschet - cu-ratus» zato bi lahko domnevali, da je imelo ime Malbruna - Vaibruna svoj samostojni nastanek in razvoj. Obstaja pa za Ovčjo vas tudi nemško ime Wolfsbach, kar v slovenskem prevodu pomeni volčji potok, kar pa z Ovčjo vasjo nima nič sku-penega. Kakorkoli že ima kraj tri različna imena v slovenščini Ovčja vas, v italijanščini Valbruna in v nemščini Wolfsbach. Katero od imen je sta- rejše? Naj raziskujejo zato usposobljeni strokovnjaki. Ovčja vas se prvič omenja skupaj s Trbižem v XIV. stoletju. Leta 1421 se Ovčja vas omenja kot kraj, kjer se obdeluje železo, ki so ga nakopali na kraju samem in v Ukvah. Prav nobenega zgodovinskega dokumenta ali pričevanja pa ni, kdaj je bila zgrajena cerkev v Ovčji vasi. Iz roda v rod pa se je pripovedovalo, da je prvo kapelo v Ovčji vasi zgradil neki Turek, ki je sprejel krščanstvo. Pripoved lahko vsebuje tudi trohico resnice, kajti v obdobju med leti 1474-1499 so Turki prav zares divjali, razsajali in požigali tudi po vaseh Kanalske doline. Tudi ni mogoče izključiti, da seje kak Turek spreobarnil h krščanstvu. Na desnem bregu potoka Zajzera, prav za vasjo, pa obstaja še danes senožet, zgrajena nova kapela, ki naj bi prostorsko odgovarjala sedanjemu presbiterju. Njena arhitektonska zasnova jasno priča na pozno gotiko. Taka cerkev, kot jo vidimo danes, je bila zgrajena med leti 1628-1662. Dal jo je zgraditi neki Ulrich Schweiper iz Naborjeta. Od vsega začetka je Ovčja vas odvisna od Naborjeta in so jo upravljali naborješki kaplani. Po letu 1751 pa je vas postala podružnica župnije v Ukvah, morda tudi zaradi jezika, saj so Ukljani govorili isto slovensko koroško narečje kot Učjani. Nabor-ječani pa so govorili nemško. Uradno se je Ovčja vas v cerkvenem upravljanju osamosvojila leta 1783, ko je bila vas povišana v kura-cijo in ni bila več odvisna od Ukev. Ante Beg v svoji knjigi «Slovensko-nemška meja na Koroškem 1908» takole piše: Sosednja župnija je Volčja vas (Wolfsbach), Slovenci sicer pravijo in pišejo Ovčja vas, a ime sloni najbrže le na fonetiki domačega narečja, ki ne izgovarja v začetku besede črke v. Tudi ta župnija (pravzaprav kuracija), ki nima duhovnika, temveč jo oskrbujejo iz Ukev, je popolnoma slovenska, a enorazredna šola je utrakvistična. Leta 1880 so našteli 240 Slovencev in le enega Nemca, leta 1900 pa 280 Slovencev in 9 Nemcev. (Se nadaljuje) Salvatore Venosi tuna non si è fatta travolgere da tali facili entusiasmi. Forme economiche, dettate da facili guadagni non sono diventate patrimonio della maggioranza degli stati europei. In fondo la ristrutturazione neoliberistica che doveva seppellire definitivamente lo stato sociale, sembra annaspare in molte difficoltà. La Francia, la Germania, l’Italia, la Spagna sono sempre rimaste legate alla loro storia, ai loro contenuti che non avevano mai rinnegato del tutto le teorie keinesiane, abbandonandosi al libero mercato ed alle sue leggi, fino a degenerare per le sue spinte interne, in speculazioni e arricchimenti facili. La sinistra europea, nelle sue varie articolazioni, dai socialdemocratici, ai laburisti dai socialisti, ai comunisti, non ha mai creduto nei facili guadagni ed in guadagni indolori che fossero in grado di creare una società più giusta, più umana, dove la dignità delle persone non fosse affidata esclusivamente alle regole di mercato. È giunto il momento di riprendere il cammino interrotto da questa ventata di liberalismo sfrenato, di organizzare un Europa nuova, basata sulle sue esperienze, maturate in questi ultimi ven-t’anni, di proporre un rinnovamento sociale che faccia tesoro delle esperienze senza demagogia o rigurgiti pseudorivoluzionari. È necessario riproporre strutture economiche efficienti che, valorizzando il privato, non mortifichino le classi più deboli ed emarginate e siano in grado di riproporre equilibri sociali più avanzati e più giusti. È un momento particolarmente favorevole che non va disperso in lotte provinciali, ma va vissuto come periodo di riflessione prima e di cambiamento poi, secondo una dinamica in cui tutte le forze progressiste e democratiche abbiano pari dignità e capacità trasformazionale. D.P. ASSEMBLEA A OCULIS I pescatori pensano alla salvaguardia del Natisone Il 14 marzo a Oculis, con la partecipazione di alcuni componenti delle Società di pescatori sportivi di S. Pietro, S. Leonardo, «Noculza» di Oculis, si è tenuto un incontro per discutere le problematiche della pesca nelle Valli del Natisone. I numerosi interventi hanno per la maggior parte toccato l’aspetto della tutela ambientale del Natisone che, oltre dall’inquinamento provocato dai rifiuti che costantemente vengono immessi, va salvaguardato soprattutto neH’equilibrio della fauna ittica presente, senza esagerare nelle semine di trote adulte. A tale riguardo è stata presa la decisione di non effettuare più gare di pesca nel fiume e di limitare le semine alle sole trotelle per riequilibrare quell’ambiente che da anni, anche a causa delle troppe presenze di pescatori che trovano delle acque ideali per divertirsi, va lentamente deperendo. Non ultima per fatto di importanza si è discusso anche della tutela dell’Ar-pit e delle azioni che potrebbero essere fatte affinchè questa importante sorgente venga lasciata integra per rifornire costantemente di acqua il Natisone, visto anche il fatto che da alcuni anni si verificano delle periodiche secche soprattutto nei mesi estivi. A tale proposito si è auspicato che le varie associazioni di pescatori che operano nelle Valli si uniscano per ricostruire e gestire insieme un ambiente che per bellezza e particolarità va salvaguardato e tutelato, al fine di farlo conoscere e rispettare dalle future generazioni di pescatori e di normali cittadini che nel verde e nella tranquillità trovano ancora un momento per poter evadere dai problemi quotidiani. P.Z. 20. marca Stran 3 novi mataiur Sembra una ricetta facile quella dell’arte naif, ma non è così. A chi si schiera prò o contro questo tipo di espressione figurativa, ricorderemo che la parola naif e naive (oppure naif o nàive con i due puntolini che in francese separano la «a» dalla «i» del dittongo «ai») ha la sua origine nell’aggettivo sloveno naiven che significa ingenuo. L ’arte naif, ci informano i manuali, è quella che non si basa sulla formazione e la tradizione accademica e che di solito non tiene conto delle normali proporzioni razionali fra le componenti figurative. Difficile? Questo comunque è proprio dell’arte incolta e quindi, per eccellenza, dell’arte del fanciullo, dell’arte primitiva e, nella nostra civiltà, di quella medioevale non esclusi i grandi come Giotto e Paolo Uccello. Un capitolo importante è quello di tutte le arti popolari, come lo fu la folk-art negli USA del secolo scorso in qua e le arti popolari dell’America Latina. Dalle nostre parti le più genuine pitture naif sono quelle degli ex-voto, quando sono opera di pittori semplici, e diverse delle pitture murali sulle case. Uno dei grandi naif è da considerarsi il famoso Jacum Pitór, alias Jakob Malar, a cui si debbono molti affreschi a soggetto religioso anche nelle Valli del Natisone. Spesso le pitture naif sono opera di ignoti. E non è casuale che in questo filone artistico troviamo spesso delle donne; proprio perchè sono state per millenni escluse dalle correnti artistiche, queste hanno trovato forme proprie di espressione, spesso nelle arti applicate, cioè utili, ma anche in vere e proprie opere naif. È il caso della nostra Loretta Dor-bolò. Quella naif è un ’arte al di fuori della storia, nel senso che non segue gli stili, i canoni e le mode dell’evoluzione del gusto e della cultura estetica. LE ARTI Gli ingredienti dell’arte naif F. Filipič - Zima (particolare) È ad essa indifferente il luogo e il tempo in cui si esprime e preferisce alcuni «ingredienti» che un pò alla volta possono essi stessi diventare stile o moda. Il via lo ha dato il francese Henri Rousseau detto il Doganiere (1844-1910). A lui lo scultore Bran-cusi scolpì sulla tomba i versi che Apollinaire dedicò a! Doganiere per poter entrare senza pagare la dogana nelle porte del paradiso: ...Ti portiamo pennelli, colori e tela perchè nell’ozio santo e nella vera luce tu possa dipingere, come una volta il mio ritratto, il volto delle stelle In Rousseau sono presenti i tratti salienti della pittura naif: l’atmosfera primordiale e l’esotismo delle giungle, dei fiori e delle fiere, la stilizzazione delle figure in contrasto ai tratti marcati del viso e dell’espressione, la scenografia del colore e soprattutto l’atmosfera di irrealtà e di sogno dei grandi quadri. Rousseau, ammirato dagli amici pittori della corrente moderna fra cui Picasso, vìsse una vita semplice e misera, conobbe il disprezzo e l’irrisione dei galleristi. Ma oggi le sue opere pendono alle pareti delle più gran- di gallerie, Louvre compreso. L ’arte naif, è presente presso tutti i popoli indistintamente, ed in tutte le culture, convivendo con esse al di fuori di esse. Un grande filone è quello dell’Europa orientale. Celebratissima la scuola di Hlebinje (Croazia) con i capiscuola Ivan Generalič e Mirko Virnius, pittori contadini e Ivan Rabuzin dei pittori ornamenta- li. Impressionanti le opere dello sloveno Jože Tisnikar che dal suo lavoro in un obitorio ricavò opere di drammatica espressività. Raffinatissima t’opera dell’americano Horace Pippin nella antischiavista «Trilogia di Johnny Brown» (1942) e nei «Giocatori di Domino» (1943). Attivo l’esercito dei pittori naif italiani, che ha un centro vivacissimo in Emilia: uno dei grandi fu il famoso Ligabue. Anche l’arte naif, l’arte ingenua, vive una insidia. E questa è costituita dall’abbandono del mondo dei sentimenti e della purezza espressiva per una accentuazione delle tecniche e della raffinatezza figurativa, dalla ripetitività dei motivi e quindi dalla produzione in serie. Questa a sua volta soggetta agli stimoli del mercato, che è tuttavia - e forse purtroppo - il medium principale dell’arte di oggi. Mentre Rousseau - come tanti altri artisti ingenui - dipinge felice le stelle in cielo con i pennelli ed i colori che gli ha portato Apollinaire. Paolo Petricig Pubblicazioni: M. de Micheli - R. Margonari - 1 naifs italiani - Passera & Agosta Tota - Parma, 1972 O. Bihalji - Merin - Die Naiven der Welt/Mojstri naivne umetnosti - Mladinska knjiga - Ljubljana, 1972 O. Bihalji - Merin - Umetnost naivnih v Jugoslaviji - Mladinska knjiga - Ljubljana, 1965 S. PIETRO AL NATISONE La pittrice naif Michaela Bichova espone alla Beneška Galerija La pittrice naif cecoslovacca Michaela Bichova, ben nota negli ambienti artistici friulani per le stupende pitture «su» vetro espone trenta quadri alla Beneška galerija di S. Pietro al Natisone. Si tratta di olii di piccolo e grande formato, unitari nello stile ed estrema-mente curati ed espressivi: distese e colline di neve con surreali primi piani di fiori, frutti di bosco, emblematici personaggi in costume boemo. La mostra, inaugurata in occasione della festa della donna con la partecipazione del consigliere regionale Augusta Barbina, dell’assessore provinciale Aldo Mazzola, dell’assessore comunale di S. Pietro Bruna Dorbolò del sindaco di S. Pietro Firmino Marinig e di quello di Grimacco Bonini, resterà aperta al pubblico fino al 21 marzo prossimo con il consueto orario di apertura. Sabato 22 sarà la volta di otto pittori di Ajdovščina le cui opere saranno ospitate nella Beneška galerjia per due settimane. La vernice avrà luogo sabato 22 alle ore 18. TUTTOSPORT VSE O ŠPORTU I RISULTATI V alnatisone-T avagnàfelet 1-1 Savognese-Basiliano 1-2 Variano-Audace 4-2 Pulfero-Togliano 1-0 Prossimo turno Julia-Valnatisone Giovanili Valnatisone-Azzurra 2-0 Prossimo turno Sabato 22 marzo Corno-Valnatisone ore 15.30 (Under 18) Valnatisone-Linea Zeta 15.00 (Giovan.) Valnatisone-Azzurra 16.45 (esordienti) Valnatisone-Bearzi ore 16.45 LE CLASSIFICHE 1“ Categoria-Girone A Spilimbergo 31, Buiese, Tavagnàfelet, Tamai, Cividalese 29, Flumignano 28, Olimpia 23, Valnatisone, Percoto 22, Azzanese, Tolmezzo 21, Bressa, Julia, Maianese, Sandanielese 18, Chions 16. 2a Categoria-Girone C Torreanese 32, Dolegnano, Sangiorgi-na, Stella Azzurra 29, Variano, Lauzac-co 27, Corno 26, Serenissima 24, Basi-liano 23, Audace, Natisone 22, Reane-se 21, Pozzuolo, Gaglianese 20, Azzurra 18, Savognese 13. 3“ Categoria-Girone F Linea Zeta 36, Paviese 34, Aurora Re-manzacco 30, Pulfero 28, Manzano 27, Brazzanese, Buttrio 26, Fulgor, Nimis 19, Savorgnanese 15, Campeglio, S. Gottardo 12, Faedese 10. Under 18-Girone G Passons 32, Percoto 29, Valnatisone 25, Chiavris 23, Sangiorgina, Corno 22, Rizzi 21, Serenissima 19, Lavarianese 17, Nuova Udine 14, Pozzuolo 12, Aurora Remanzacco 9, Azzurra Prema-riacco 7. Giovanissimi-Girone 11 Udinese 30, S. Gottardo 23, Cividalese 20, Savorgnanese, Olimpia 19, Linea Zeta 17, Gaglianese 15, Azzurra Pre-mariacco 11, Valnatisone 8, Stella Azzurra 4, Fulgor 3. IL «SOLITO PORDENONESE» CONDANNA LA VALNATISONE AL PAREGGIO AL 92°! La Valnatisone ancora vittima del «clan dei pordenonesi» getta al vento una vittoria già fatta. Nella caccia alle gambe della formazione locale, oltre a qualche bel «cazzottone», ne hanno subite un po’ tutti, dai difensori agli attaccanti locali, ai quali veniva sbattuto sotto il naso il cartellino giallo da parte del direttore di gara al più veniale fallo dei giocatori della Valnatisone. Un comportamento davvero intimidatorio con un fiore all’occhiello: la sostituzione non concessa mentre la sfera non era in gioco, ad un giocatore locale a tempo ormai scaduto da due minuti ed il fallo che ne è seguito che ha permesso di portare a casa agli ospiti il pareggio, un bel regalo «Pasquale» dell’arbitro al Tavagnàfelet! AUDACE... CHE BOTTA! Un pari che alla fine del primo tempo era cosa fatta è stato buttato al vento dall’Audace a Basiliano contro il Variano. La formazione azzurra ha peccato di entusiasmo lasciandosi trascinare all’attacco e favorendo così il micidiale contropiede ai padroni di casa. Ora li attende il riposo pasquale prima di riprendere con l’incontro casalingo contro il Dolegnano che sarà determinante per la formazione allenata da Beuzer. SAVOGNESE INCOMPLETA... IL BASILIANO VINCE DI MISURA! Siamo passati per «scarponari», per «spaccagambe» ecc., ma ultimamente abbiamo notato che a dovere subire le «carezze» degli avversari siamo proprio noi. Ne sanno qualcosa a Savogna delle «cure», riservate loro dalla Stella Azzurra, che hanno condotto in ospedale il generoso giovane calciatore locale Massimo Medves (frattura alla clavicola) e così dopo tali cure la Savognese è stata costretta a schierare una forma- zione di emergenza che non ha certo sfigurato contro il Basiliano. Domenica mattina sul campo di Savogna ci sarà il tradizionale incontro fra Celibi ed Ammogliati della società, un incontro che riuscirà di certo a fare dimenticare le ultime disavventure subite dalla formazione allenata da Luigi Venuti. SERVIDIO... NON PERDONA! TO-GLIANO KO. Dodicesimo risultato ultile consecutivo del Pulfero, guidato da Daniele De Sabbata, che con una rete del proprio «bomber» Servidio si è sbarazzato anche del Togliano. Ora per la formazione del presidente Carlo Birtig c’è il riposo pasquale che consentirà di effettuare il recupero Paviese-Manzanese che darà il volto reale alla classifica del girone. UNA VALNATISONE UNDER INCOMPLETA IN SCIOLTEZZA SUPERA L’AZZURRA FANALINO DI CODA! Priva di Scaravetto, Moreale, Liberale e con Barbiani, Terlicher in precarie condizioni fisiche la Valnatisone con una rete per tempo di Flavio Mlinz si è sbarazzata dell’Azzurra. Finalmente abbiamo assistito ad una direzione di gara esemplare che va elogiata, chi non ha visto la gara potrà dire che ciò è dipeso dalla vittoria della Valnatisone, invece vorrei chiarire che quando un direttore di gara dirige senza dare nell’occhio e con la regola che non fa parte del regolamento, «il buon senso», che viene consigliato al corso arbitri e che molte volte non viene messo in pratica. Sabato alle ore 15.30 a Corno di Rosazzo l’anticipo Corno-Valnatisone. SABATO IL RECUPERO CON LA LINEA ZFÌTA, SEGUIRÀ’ VALNATISONE-AZZURRA A S. PIETRO Alle 15 il recupero dei Giovanissimi fra Valnatisone - Linea Zeta, l’incontro era stato rinviato per l’impraticabilità del campo. Gli esordienti inizie- ranno alle 16.45 con la prima gara del girone di ritorno Valnatisone-Azzurra. A Scrutto invece Audace-Bearzi alle 16.45. Il 29 riposo per tutti! A tutto sci sul Matajur Per due domeniche consecutive, cioè il 3 e il 10 marzo si sono svolte sul Matajur due gare sciistiche ormai classiche. La prima a livello regionale, valevole come punteggio FISI, ha avuto inizio alle ore 13.30. Ad organizzare la manifestazione e preparare il tracciato è stato lo Sci Club Matajur. Il direttore di gara era Daniele Ciccone, il direttore di pista Egidio Marchig, mentre Fulvio Degrassi ha preparato il tracciato. La gara seguita da un folto pubblico ha visto la partecipazione di numerosi concorrenti: 107 gli iscritti alla partenza, 72 i classificati a fine gara. 11 vincitore è stato Michele Della Mea della 5 Legione Guardia di finanza, secondo classificato Roberto Silvestrini dello Sci Club Monte Canin. 11 primo dei valligiani è stato Mario Quarina seguito da Adriano lurman. La seconda gara, quella di domenica 10 marzo, era un parallelo. Organizzata anche questa dallo Sci Club Matajur era suddivisa iti due categorie: la prima fino ai 14 anni, la seconda oltre i 14. 1 bambini alla partenza erano 10, un numero non elevato ma che tuttavia dimostra come l’interesse per questo sport stia crescendo, probabilmente anche grazie alle settimane bianche che da due anni a questa parte si organizzano sul Matajur. Tra i ragazzi questi i primi tre classificati: Lavinia Dorbolò, Andrea Go-sgnach e Gianmarco Laurencig. Per gli adulti al primo posto Marco Chiorbo-li, al secondo posto Paolo Gubana. Germano Cendou 1 marcatori 14 RETI: Gianfranco Servidio (Pulfero); 10 RETI: Emilio Vertucci (Savognese) Michele Dorbolò; (Valnatisone); 9 RETI: Gabriele Becia (Valnatisone); 8 RETI: Carlo Liberale (Valnatisone); 7 RETI: Fiorenzo e Roberto Birtig (Pulfero), Lauro Vosca, Walter Petricig (Valnatisone), Adriano Stulin (Audace); 6 RETI: Alberto Paravan (Audace); 5 RETI: Roberto Sedi (Valnatisone); 4 RETI: Mauro Clavora, Daniele Specogna (Valnatisone); 3 RETI: Massimo Medves (Savognese), Michele Osgnach (Valnatisone); 2 RETI: Cristiano Barbiani, Mauro Orgnacco, Simone Vogrig, Flavio Mlinz (Valnatisone), Valentino Balus, Federico Szklarz, Žarko Rot (Savognese), Luigi Juretig (Pulfero); 1 RETE: Andrea Zuiz, Luca Vidotti, Luca Urli, Nicola Sturam, Marino Simondig, Claudio Scaravetto, Dante Massera, Leonardo Crainich, Emiliano Dorbolò (Valnatisone), Marino Gariup, Robi Caucig, Franco Carbonaro (Audace), Stefano Cromaz, Daniele Bordon, Romano Podorieszach (Savognese), Ezio Jussig, Gianni Cosson, Gianni Qualla, Stefano Qualizza (Pulfero). Migliore difesa 9 RFÌTI: Giovanissimi Valnatisone; 16 RETI: Under 18 Valnatisone; 20 RETI U.S. Valnatisone; 25 RETI: A.S. Pulfero 26 RETI: Esordienti Audace; 30 RETI: G.S.L. Audace; 33 RETI: Giovanissimi Valnatisone; 43 RETI: A.S. Savognese. Stran 4 20. marca GRMEK Sevce Brava Ines! Že tisti dan, 7. marca zvičer, se je lie-pa skupina prijateljev zbrala pri Tarb-janovih an je ob bogati mizi an dobri muziki praznovala uspeh Ines do poznih ur. Ines, ki že priet ko je končala študij je začela dielat v tovarni Beneco na Če-murju, čestitajo vsi parjatelji an društvo Rečan, v katerem kot vsa družina je zelo aktivna an ji želijo še dosti uspehov v življenju. Z nje družino pa mislimo se veselijo tudi vsi Garmičanji, saj takuo garmi-ški kamun ostaja med tistimi v naših dolinah, ki se lahko pohvalijo z najbolj visokim številom «študijanih» mladih. Novi Matajur odgovorni urednik: loie Namor Fotokompozicija: Fotocomposizione Moderna - Čedad Izdaja in tiska ^ SUT/ Trst / Trieste f ^ HST Settimanale - Tednik Registraz. Tribunale di Trieste n. 450 Naročnina - Abbonamento Letna za Italijo 17.000 lir Za inozemstvo 27.000 lir Poštni tekoči račun za Italijo Conto corrente postale Novi Matajur Čedad - Cividale 18726331 Za SFRJ - Žiro račun 50101 - 603 - 45361 «ADIT» DZS, 61000 Ljubljana Kardeljeva 8/II nad. Tel. 223023 Letna naročina 600 ND OGLASI: 1 modulo 34 mm X 1 col Komercialni L. 13.000 + IVA 18% Ljesa Bogat kulturni program za radio Pustita nam rož po našim sadit. Takole se kliče kulturna manifestacija, ki bo v saboto 22. marca v telovadnici na Liesah ob 8. zvičer. Organizala sta jo RAI iz Tarsta, pruzapru radio Trst A an RTV radio Ljubljana. Kulturni program, ki ga vas posnamejo an potle ga bojo poslušal po vsi Sloveniji, pa tud u naši deželi povsie-rode, kjer se čuje radio Trst A, bo kar se da liep an bogat. Pieli bojo Trepe-tički an rezijanski kantavtor Rino Chi-nese. Potle pokažejo kaj znajo otroc, ki hodejo v Glasbeno šuolo v Špieter. Za smieh poskarbi naše Beneško gledališče. Pa na bo samuo vičer muzike an piesmi. Posebno miesto bo miela an naša poezija pruzapru poezija iz Rezije. Svoje pesmi bo predstavil Renato Quaglia. Potle bojo nastopili tudi dijaki klasičnega liceja P. Trubar iz Gorice. Vas program bo povezovau ansambel Taims iz Opčin, blizu Tarsta. Če pa vse tuole se vam na bo zdielo zadost za prit poslušat, vam povemo, da na Liesah bo pieu an Slovenski oktet iz Ljubljane, ki je puno poznan an štiet an je že pieu po vsem svietu. Pridita vsi an pridita ob pravi uri, zak program se začne glih on osmi, brez bedne zamude. Primorska poje ima že 17 liet Že 17 liet se pevski zbori z adne an te druge strani meje srecjavajo na reviji Primorska poje. Glih takuo na obieh straneh meje so ob koncu tiedna koncerti. Lietos jih bo 22. Revija, ki je liepa parložnost za poslušat nove an stare piesmi, mlade an stare zbore, pa tudi za čut, kuo so šli napriej, kuo so se zbuojšal tu adnim lie-tu, se je začela v saboto 15. marca v Piranu, pode napriej pa do 27. aprila. Lietos bo na tej manifestaciji pielo vsega kup 132 pevskih zborov, med njimi bo an naš miešani zbor Pod lipo iz Barnasa. Telekrat ni prvič za Pod lipo, ki so ga že dobro sprejel an dost pohvalil takuo poslušauci ko strokovnjaki, tisti, ki se dobro spoznajo na muziko. Koncertu takuo, ki smo že jal, bo 22, adan od telih bo an u Špietru v saboto 19. aprila ob 8. zvičer. Hostne Za venčno nas je zapustu Rafael Študincju Po dugi bolezni je umaru u čedaj-skem špitalu Raffaello Dreszach-Rafael Študincju po domače. Imeu je 72 let. Zapustu je tele svet tarpljenja ponoči od pandejka 10. na torak 11. marca. Njega pogreb pa je biu na Lesah u petak 14. marca. Podkopali so ga po treh dneh smar-ti, zatuo, ker so čakali sina, ki diela u Rusiji. Rafael je imeu čast, da so vsi paršli na njega pogreb: žena, štiri sinovi, dve hčere, vsa žlahta, puno parjatelju in znancev. Čeprav je biu delovni dan, mu je res puno parjatelju paršlo dajat zadnji pozdrav. Rajnik Rafael je zvestuo brau naš «Novi Matajur» na katerega je biu puno let naročen. Biu je dobar, parjazen U Banca Agricola Gorizia J Kmečka banka Gorica Ustanovljena leta 1909 GORICA — Korzo Verdi 55 - Tel. 31811 Telex 460412 AGRBAN mož, bardak tata, dobar hišni gaspodar. Lepo ga je bilo srečati na poti, na stezi, na cesti, u vasi, u mestu ali gostilni. Biu je dobar do vseh in saldu nasmejanega obraza, zmeraj parpravjen pomagat bližnjemu. Par let zadnje uejske je preživeu, kot ujetnik, u nekem nemškem lagerju. Rancega Rafaela bomo ohranili v lepem spominu. Topoluove V soboto 8. marca so podkopali v Topolovem pridno ženo in mater. Za vedno nas je zapustila Cecilia Filipig-Cilja Blažikova po domače. Zadnje cajte je živela par hčeri v Vidmu. Rajnka Cilja je bla bardka žena, pridna mati in kot tako je bomo ohranili v lepem in venčnem spominu. ro - Klinčanu iz naše vasi. Imeu je samuo 54 liet. Emilio je ko puno drugih mladih iz naših dolin muoru iti po sviete za die-lam. Ko se je varnu damu je šeu živet v Skale, kjer je bila poročena njega sestra. Gor je ostu puno liet an po nje smarti. Varnu se je na Duge parbližno adno lieto odtuod. Biu je dobar an pošten mož veselega karakterja. Živeu je sam, je pa imeu puno parjatelju, ki so mu v pandiejak 17. mar-ča šli dajat zadnji pozdrav. Podkopali so ga v britof v Oblici v pandiejak popudan. SPETER SREDNJE Gniduca Se je rodila Alessandra V pandiejak 10. marca seje v čedaj-skem spitale rodila na liepa čičica, kateri so dal ime Alessandra. Puno vese-ja je parnesla cieli družini, posebno mami, Grazielli Drecogna - Lukežova iz Gorenjega Tarbja an tatu, Remu Drecogna - Lazarju iz Gniduce. Mali liepi Alessandri, ki je parvi otrok mladega para, želmo no veselo an srečno živlienje. Duge Na naglim je umru Emilio Klinčanu V saboto 15. marča je na naglim umaru na njega duomu Emilio Duga- Klenje V starosti 83 liet nas je za venčno zapustila Antonia Martinig. Nuna Tonina je bla iz Klančarjove družine iz Če-plešišč. Kar je imiela 22 liet se je poročila an je paršla živiet v Klenje. Imiela je 4 otruok an kar je bla kumi 7 liet oženjena je ostala uduova. Za nomalo liet potle se je spet poročila an imiela še tri otroke. Ostala je nazaj uduova. Na mormo reč, de je imiela lahko živlienje. Nje pogreb je biu v Ažli v sriedo 12. marca. Špeter - Glasbena šola GLASBENI TOREK 25. marca 86 ob 20. uri Majda Lužnik in Breda Ukmar Vokalno - instrumentalni koncert Vsi vabljeni PISE PETAR MATAJURAC Na plesu Biu je velik ples. Vse je plesalo, mlado in staro. Na vidnem mestu pa je sedela gospa, bulj obložena z zlatom, kot s platnom, z obleko. Prevzetno, prešerno, arogantno je gledala na ljudi in na vse, kar je bluo okuole nje. Plesalci so jo hodili prosit in upra-šat, če bi rada kajšno z njimi zaplesala. Vsakemu je prošnjo odklonila, pocingala z glavo, a iz nje lepuo, ardete pofarbanih ust ni bluo besede. «Pa kaj je paršla tle delat, če takuo od visokega gleda na nas in nas zaničuje, nas ponižuje?», so se užaljeno uprašali plesaci. Naenkrat zagledajo med njimi lepega, čednega puoba, ki pa je biu takuo majhan, kot so majhani nani. «Pa ti, mali, pojdi jo uprašat za ples. Morebit, da boš buj srečen kot mi!» so ga izzvati, se zakrohotuli, smejali in takuo ponižali, še buj ponižali njega majhan žuot. Mali puob, nano, je sparjeu izziv (sfido) in se dostojanstevno, z «digni- tà» parbližu lepi, pozlatjeni gospi, se lepuo parklonu in jo prosu, če gre lahko plesat z njim. Muzika je bila ustavjena. Vse oči so bile obarnjene proti mlademu puobu in do prevzetne, šuperbiaste gospe. Tudi njemu je odklonila ples, pa ne samuo z glavo. Njemu je tudi odgovorila, a nje besede so ble žaljive. Tudi ona ga je tjela ponižat. Ponižat zatuo, ker je biu premajhan za njo. «Ne plešem z otroka m!», mu je glasnuo in odločno odgovorila. On pa se ji je parjazno posmejau, spet lepuo parklonu in ji jejau: «Oh, ne zamjerte, gospa. Niesam viedeu, de ste u drugem stanu, njesam viedeu, de ste nosna!» Na plešišču, se je vse zarežalo, vse zasmejalo. Muzika se je spet oglasila, spet je vse plesalo. Vsi so zasto-pili, kakuo je lepuo mali nano «už-gau» prevzetno gospo. Niso pa vsi zastopili, da moč, pamet in modrost ni samo u visokosti in širok os ti človeka, moža in žene Vas pozdravlja Vaš Petar Matajurac Rada greš lahko guorit s šindakam Dreka (Maurizio Namor) torak 10-12/sabota 10-12 Grmek (Fabio Bonini) sabota 12-13 Podbonesec (Giuseppe Romano Specogna) pandiejak 11-12/sabota 10-12 Sovodnje (Paolo Cudrig) sabota 10-12 Špeter (Giuseppe Marinig) srieda 10-11 Sriednje (Augusto Crisetig) sabota 9-12 Sv. Lienart (Renato Simaz) petak 9-12/sabota 10-12 Bardo (Giorgio Pinosa) torak 10-12 Prapotno (Bruno Bernardo) torak 11-12/petak 11-12 Tavorjana (Egidio Sabbadini) torak 9-12/sabota 9-12 Tipana (Armando Noacco) srieda 10-12/sabota 9-12 Guardia medica Za tistega, ki potrebuje miediha ponoč je na razpolago «guardia medica», ki deluje vsako nuoc od 8. zvičer do 8. zjutra an u saboto od 2. popudan do 8. zjutra od pan-diejka. Za Nediške doline se lahko telefona v Špietar na štev. 727282. Za Čedajski okraj v Čedad na štev. 830791, za Manzan in okolico na štev. 750771. Poliambulatorio v Špietre Ortopedia doh. Fogolari, u pandiejak od 11. do 13 ure. Cardiologia doh. Mosanghini, u pandiejak od 14.30 do 16.30 ure. Chirurgia doh. Sandrini, u četar-tak od 11. do 12. ure. Ufficiale Sanitario dott. Luigino Vidotto S. Leonardo: mercoledì 12.30-13.30 - venerdì 10.00-11.00. San Pietro al Natisone: lunedì, martedì, mercoledì, venerdì, sabato 8-9.30. Savogna: mercoledì 10-12. Grimacco: lunedì 10.30-12.30. Stregna: martedì 10.30-12.30. Drenchia: giovedì 10.30-12.30. Pulfero: giovedì 8-9.30. Consultorio familiare S. Pietro al Natisone Ass. Sanitaria: Chiuch U pandiejak, torak, sriedo, četartak an petak od 12. do 14. ure. Ass. Sociale: D. Lizzerò U torak od 11. do 15. ure U pandiejak, sriedo, četartak an petak od 8.30. do 10. ure. Pediatria: Dr. Gelsomini U četartak od 11. do 12. ure. U saboto od 9. do 10. ure. Psicologo: l)r. Bolzon U torak od 11. do 16. ure. Ginecologia: I)r. Casco U torak od 12.30 do 14.30 ure. (Tudi pap test). BENEDIL Telef. (0432) 730614 - 732019 CIVIDALE - via Manzoni 14 A CIVIDALE DEL FRIULI VENDE - ville a schiera tricamere, hiservizi, cucina, pranzo, soggiorno, garage, caniina, pergolato, scoperto. Prossima consegna. Lire 90.500.000 di cui 50.000.000 con mutuo agevolato regionale rimborsabile in 15 anni V ČEDADU PRODAJA - trosobne vrstne vile z dvema kopalnicama, z kuhinjo, jedilnico, dnevno sobo, kletjo, vrtom in lopo. Skorajšnja izročitev. 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