matajur UN ANNO DI IMPEGNO FECONDO uk slovena« «idtmskcpolo.'ii OBISK V REZIJI IN SREČANJE Z ŽUPANOM H IL GIRO DEL FRIULI TORNA SUL MATAJUR V OREŠKEM KAMUNU ZA VELIKO NUOČ... novi tednik Slovencev videmske pokrajine ČEDAD / CIVIDAIE • Ulica Ristori 28 • Tel. (0432) 731190 • Fax 730462 • E-mail: novimatajur@spin.it • Poštni predal / casella postale 92 • Poštnina plačana v gotovini / abbonamento postale gruppo 2/50% • Tednik / settimanale • Cena 1,00 evro Spedizione in abbonamento postale - 45 % - art. 2 comma 20/b Legge 662/96 Filiale di Udine TAXEPERgUE 33100 Udine TASSA RISCOSSA Italy št. 16 (1665) Čedad, četrtek, 22. aprila 2010 naš časopii tudi na- _ spletni strani S www.novimatajur.it slovena nelle Valli del Natisone. Nell'occasione verrà presentata anche la ristampa delle poesie di mons. Birtig “Spomin na dom”. V slovenskem kulturnem centru je bilo v petek, 16. aprila, zasedanje skupnega zastopstva slovenske manjšine v FJK UČENCI 5.A IN 5.B RAZREDA DVOJEZIČNE OSNOVNE ŠOLE V ŠPETRU vabijo na posvet o ekologiji ŠESTI ČUT ZA ČISTI SVET v petek, 23. aprila 2010 v občinski dvorani v Špetru ob 18. uri Radio Onde furlane trasmette anche in lingua slovena In collaborazione con l’Istituto per la cultura slovena ogni venerdì Nov zakonski normativ poslali v presojo Ustavnemu sodišču Venerdì 23 aprile alle 14 andrà in onda sulle frequenze di Radio Onde Furlane (90.00 MHz; 90.20 e 106.50 in Car-nia; e 96.60 a Colonia Caroya - Argentina), la prima puntata di ‘Pismo iz Benečije (Lettere dalla Slavia friulana)’, trasmissione in lingua slovena prodotta dall’Istituto per la cultura slovena / Inštitut za slovensko kulturo di S. Pietro al Natisone. Il programma, curato da Davide Clodig e Marina Cernetig, avrà una cadenza settimanale. leggi a pagina 5 Da sinistra Marina Cernetig, Carli Pup, Mauro Missana, direttore di radio Onde furlane, Paolo Cantarutti, presidente della cooperativa di Informazione Friulana e Bruna Dorbolò, presidente dellistituto per la cultura slovena Vlada v Rimu je zavrnila deželni zakon o zaščiti dialektov Prejšnji teden je rimska vlada zavrnila deželni zakon o zaščiti dialektov, ki ga je deželni svet Furlanije Julijske krajine odobril februarja letos. O zakonu smo večkrat pisali in imeli glede njega marsikateri dvom. Na rimskem ministrstvu za deželna vprašanja so zavrnitev utemeljili, češ da deželni zakonodajalec ni razlikoval med dialekti in manjšinskimi jeziki ter njihovimi narečji. beri na strani 4 Špik, la scommessa di tre giovani Apre, o meglio riapre, grazie a tre giovani valligiani, il locale situato a Špik, vicino a Castelmonte. a pagina 9 L’apertura di Savogna alla scuola bilingue Come la bella addormentata Come la bella addormentata, Savogna pare essersi risvegliata da un lungo torpore ed oggi, con una richiesta ufficiale della sua amministrazione comunale, formalizza la disponibilità dei propri locali scolastici per ospitare la scuola bilingue di S. Pietro al Natisone. Orpo! Come mai tanta generosità? Uno fa due più due (anzi: cinque più cinque, che fa dieci, tanti sono gli alunni iscritti a Savogna nell’anno scolastico in corso) e trova facilmente la risposta. In questo caso ci si può turare il naso, no? Ogni altra considerazione sarebbe superflua, non fosse che Savogna, oggi generosa e desiderosa di ‘aiutare’ la scuola bilingue è, salvo errori, quella stessa Savogna che in un passato non remoto disse no al bilinguismo italiano e sloveno, bocciando un progetto europeo per l’insegnamento della lingua locale. Si trattava di una proposta sperimentale e inno- vativa, portata allora avanti da Silvana Schiavi Fa-chin, che venne però bloccata da (alcuna) gente del luogo. Ci fosse stata più lungimiranza, forse semplice-mente un minimo di buon senso in quella mamma che allora dichiarò ad un quotidiano locale di non ritenere giusto che i bambini parlino il dialetto sloveno nella scuola materna, oggi racconteremmo un’altra storia, e certo Savogna non sarebbe ‘costretta’ a mettere a disposizione i locali della propria scuola per evitarne la chiusura. En passant, sempre sui quotidiani locali al tempo un noto sociologo valligiano dichiarava: “La gente non è libera di decidere perché non sa cosa significa essere minoranza etnica, qui la paura della propria identità si manifesta in un complesso di inferiorità che rischia di autodistruggersi.” Ma ad autodistruggersi sono stati altri, (m.o.) Drenchia ringrazia i suoi sacerdoti Našim duhovìiikom, ki so se trudili po poti resnice in pravice, v hvaležen spomin. Con queste semplici parole su un piccolo monumento, eretto presso la chiesa di Devica Marija a Cras di Drenchia, la Parrocchia di Maria Assunta vuole rendere omaggio ed esprimere ri-conoscenza a tutti i sacerdoti che negli ultimi cento anni hanno operato al servizio delle parocchie di Cras e San Volfango: Jožef Gosgnach, Ivan Sinic-co, Anton Domeniš, Mario Laurencig e Valentin Birtig. La bella iniziativa, realizzata in collaborazione con l'associazione Kobilja glava di Drenchia ed il quindicinale Dom, verrà presentata sabato 24 aprile, alle ore 16, quando ci sarà l'inaugurazione e la benedizione del monumento. Alla cerimonia, che sarà preceduta dalla santa messa, interverrà l'arcivescovo emerito di Udine mons. Alfredo Battisti che ha conosciuto ed apprezzato il lavoro pastorale di mons. Valentino Birtig e don Mario Laurencig, ed il loro impegno per la conservazione delle tradizioni cristiane e la lingua O težavah dvojezične šole je prejšnji teden v Špetru razpravljalo skupno zastopstvo Špeter bo obiskala deželna komisija Kam se bo z novim šolskim letom preselila špetrska dvojezična šola? Odgovora na to vprašanje na žalost še ni, prav zaradi tega pa si iz dneva v dan sledijo inštitucionalna in drugačna srečanja. Na pobudo deželnega svetnika SSk Igorja Gabrovca bo 10. maja v Špeter prišla 6. stalna komisija deželnega sveta, ki je pristojna za šolstvo in jezikovne skupnosti; v ponedeljek, 19. aprila, so se parlamentarci Demokratske stranke Blažina, Pegorer, Pertoldi in Strizzolo sestali z videmskim prefektom Ivom Salemmejem; v petek, 16. aprila, pa seje s težavami dvojezične šole seznanilo skupno zastopstvo slovenske manjšine. Predstavniki civilne družbe in politiki soglasno podpirajo rešitev za probleme špetrske dvojezične večstopenjske šole, za katero se zavzemajo starši in vodstvo šole: malčki iz vrtca, učenci osnovne šole in dijaki nižje srenje šole naj se z naslednjim letom združijo v prostorih študentskega doma Vzgojnega zavoda Paolo Diacono, ki bi jih za potrebe dvojezične šole preuredili. Za to naj bi zadostovalo le 900.000 I parlamentari del PD hanno incontrato il prefetto I parlamentari del Partito democratico del FVG, Blažina, Pegorer, Pertoldi e Strizzolo, hanno incontrato lunedì 19 aprile il Prefetto di Udine Ivo Salemme per sottoporgli la necessità di trovare in tempi rapidi una soluzione adeguata per la scuola bilingue di San Pietro al Natisone. Del problema si era discusso già la settimana scorsa in un incontro pubblico promosso dal PD delle Valli del Natisone, con la presenza di parlamentari, consiglieri regionali ed il segretario provinciale dei Democratici. segue a pagina 5 evrov, špetrska šola pa bi na Michele Coren, politiki Tama- tak način ohranila prostorsko ra Blažina, Andrej Gergolet, enovitost in povezanost z osta- Damij an Terpin in Stoj an Spelimi ustanovami slovenske tič, deželna predsednika SKGZ manjšine, ki delujejo v Špetru. in SSO Rudi Pavšič ter Drago To je bil glavni izsledek Štoka in predstavniki videm- srečanja, ki so se ga udeležili skih odborov naših krovnih or- ravnateljica dvojezične večsto- gnanizacij Jole Namor, Luigia penjske šole Živa Gruden, Negro in Giorgio Banchig. predsednik zavodskega sveta beri na strani 5 novi matajur Četrtek, 22. aprila 2010 2 A Cividale su iniziativa della Provincia di Udine Uno sportello sloveno nel Centro per l’impiego Il Centro per l’impiego di Cividale, in borgo di Ponte, ha ulteriormente potenziato i propri servizi mediante l’attivazione di uno sportello dedicato alla minoranza linguistica slovena. Lo sportellista - spiega l’assessore della Provincia di Udine, dott. Daniele Maco-rig - avrà il compito di promuovere l’uso della lingua di minoranza traducendo parte della modulistica in sloveno, nonché quello di informare sulle attività dell’ufficio, per esempio, segnalando le novità e le nuove opportunità per farsi strada nel mercato del lavoro utilizzando la lingua di minoranza. In questo modo - continua l’assessore - si vuole offrire un sostegno supplementare ai lavoratori della comunità slovena che vogliono esprimersi nella propria lingua madre. I Centri per l’impiego della Provincia di Udine offrono servizi di informazione, consulenza, accoglienza, ricerca di personale, orientamento e collocamento mirato (per lavoratori disabili), con l’obiettivo di facilitare l’incontro tra domanda ed offerta di lavoro. Per rispondere alla domanda di assistenza e cura domiciliare è stato attivato anche lo sportello “Assistenti Familiari” pensato proprio per favorire l’incontro regolare e qualificato tra domanda ed offerta di assistenti familiari/badanti, colf, baby-sitter, istitutori. Lo sportello offre gratuitamente la possibilità di individuare la figura più adatta alle proprie esigenze e di svolgere tutte le pratiche inerenti la contrattualizzazione e la gestione del rapporto di lavoro. Al Centro possono rivolgersi anche i lavoratori del Distretto in difficoltà perché in cassa integrazione o disoccupazione in deroga e che tentano il reinserimento in azienda. Il Centro per l’impiego, insomma, rappresenta un importante punto di riferimento per le persone in cerca di percorsi formativi e occupazione. Promozione del territorio, l’ufficio IAT aperto ogni giorno a S. Pietro Ormai da qualche anno è attivo a San Pietro al Natisone l'ufficio di Informazione ed Accoglienza turistica che opera in simbiosi con la Pro loco Nediške doline ed è impegnato a promuovere e valorizzare il territorio e tutte le iniziative che si realizzano nelle Valli del Natisone. L'ufficio IAT è aperto durante la settimana, dal lunedì al venerdì (8.30-12.30); nel periodo primaverile ed estivo, da aprile ad ottobre, è operativo anche di sabato e di domenica (9.00-13.00). Ha inoltre un recapito telefonico (338 1260311) che risponde tutti i giorni fino alle 18.00. E anche questo è un servizio importante of- ferto a quanti sono interessati a visitare ed a soggiornare nelle nostre valli. L'Ufficio IAT di S. Pietro al Natisone informa di essere disponibile ad inserire sul proprio sito http://www.nediskedoli-ne.it e su quello regionale, eventi e manifestazioni di interesse che si svolgono nelle Valli e di fornire inoltre materiale (depliant, opuscoli...) e quanto a sua disposizione ai possessori di B&B e Case vacanza. Recapiti: Pro Loco Nediške Doline -Valli del Natisone, via Arengo della Sla-via 1 - 33049 San Pietro al Natisone, tel. 0432 1714559, fax 0432 1714553. Pismo iz Rim Stojan Spetič Črni oblak pepela, ki ga je izbruhal vulkan na Islandiji, je pokril vso Evropo in prekinil letalski promet na celini in preko oceana. Na stotisoče potnikov je ostalo na tleh, predvsem na letališčih, mnogi so se poslužili drugih prevoznih sredstev. Bili smo priča pravemu navalu na vlake. Izgube letalskih družb so ogromne. Če se bo oblak še zadrževal nad celino ali če se bo pojav ponovil v hujši obliki, ni izključeno, da bodo začele bankrotirati druga za drugo. V najhujših stiskah so, kajpak, letalske družbe nekaterih manjših in gospodarsko šibkejših držav. Med njimi je tudi Alita-lia, ki jo je nekako rešila skupina podjetnikov, sicer tudi Berlusconijevih prijateljev, sedaj pa ne more več naprej in govori se že, da jo bo odkupila Air France. Zanimivo je, da iz večine evropskih držav ne poročajo o tem, kar seje dogajalo v Italiji. Tu so namreč tisoči obupanih potnikov navalili na vlake in jih do kraja napolnili. Za nadaljnja potovanja so potrebne rezervacije, tudi za en teden vnaprej, kar ni bilo v navadi že dolga desetletja. Prav v primeru železnic se je pokazala zaostalost Italije, za katero trdijo, da je osma gospodarska velesila na svetu. Bo že tako, a je na zelo trhlih temeljih. Železnice so zgovoren primer, saj komaj služijo svojemu namenu in so na slabem glasu, kljub posameznim podvigom, kot so evrovlaki in brzec Milan-Rim. Dovolj je, če pomislimo, daje Italija ena izmed redkih držav, kjer vhod in izhod iz vagonov ni naravnost na peron, pač pa se morajo potniki spuščati po strmih in včasih tudi nevarnih stopnicah. Da o računalniško urejenih povezavah med vlaki ne govorimo. Koliko bi stalo državo posodobiti železniško omrežje? Denarja za vse gotovo ni, morala bi se najbrž odpovedati megalomanskim načrtom, kot je most čez sicilski preliv. Ali načrtom o hitrih železniških zvezah petega koridorja, ki sosedov sploh ne zanima več. Bolj kot vlake, ki drvijo 300 km na uro, potrebuje Italija evropske standarde hitrosti in pogoste vožnje, ki zadostujejo za konkurenco (ali nadomestilo) letalskim zvezam. Modri državniki bi se morali namreč vprašati, kaj narediti, če bi se bruhanje islandskega vulkana nadaljevalo nekaj let. Morda bodo vlaki spet aktualni kakor potniške ladje preko oceana v Ameriko. Prav tako bi se morali vprašati ali se islandski primer lahko ponovi kje drugje. Na primer v Italiji, kjer izvedenci napovedujejo izbruh Vezuva. Civilna zaščita ve, da bi morala takoj evakuirati najmanj pol milijona ljudi, čeprav dvomi, da je to mogoče v sedanjem prometnem kaosu okoli Neaplja. Pod tirenskim morjem pa se nahaja ogromen vulkan, ki ima svoje ventile v otokih Stromboli in Vulcano. Če eksplodira, bodo posledice strahotne. V teh primerih, kakor za potrese, pomaga samo preventivna civilna zaščita in program resnih alternativnih ukrepov. Je v Italiji to mogoče? Dvomim. Lepše je mižati in verjeti, da je vse pod kontrolo. Aktualno — Pred dvajsetimi leti prve demokratične volitve v Sloveniji V Ljubljani so konec prejšnjega tedna pripravili 4. Pučnikove dneve, ki so bili posvečeni 20. obletnici prvih demokratičnih volitev v Sloveniji. Te so predstavljale veliko zgodovinsko prelomnico, zato je bilo srečanje namenjeno zlasti razmisleku o preteklem in sedanjem stanju demokracije, posebno pozornost pa so namenili tudi pogledu v prihodnost oziroma vprašanju, kakšna bo ali naj bi bila slovenska država čez dvajset in več let. Ugotovili so, da so v Sloveniji naredili veliko, a marsikaj bolj na papirju kot v resničnosti ali v glavah. Poudarili so pomen vrednot, ustvarjalnosti in potenciala ter čimprejšnjega prehoda od besed k dejanjem, zato da Slovenija postane država priložnosti, utemeljena na evropskih vrednotah in zvesta svoji kulturi oziroma podjetniška in kreativna oaza sredi Evrope. »Vesel sem, da je z nami predsednik vlade. Med nami pa ni tistih, ki vladajo,« je zbranim ironično dejal prvak SDS Janez Janša. Premier Borut Pahor je sedel v prvi vrsti in je odprl Pučnikove dneve. Na prvi razpravi z naslovom Rojstvo demokracije in stanje po 20 letih sta spregovorila tudi Dimitrij Rupel in Lojze Peterle. Janez Janša je dejal, da se pred 20 leti nihče ni veliko ukvarjal s tem, kako bo čez dvajset let. Ugotovil je, daje Slovenija v tem času naredila velike korake, a v mnogih točkah se je vrnila na svojo izhodiščno pozicijo. Ključni problem je, da se ne ve, kaj je prav in kaj narobe. Vodja opozicije je še opozoril na po njegovem nejasne posledice določenih ravnanj. Vrh ledene gore je dejansko škandalozno odlikovanje zadnjega vrhovnega šefa tajne policije Tomaža Ertla. To in druga dejstva, denimo, poimenovanje ceste po Titu, po njegovem postavlja slovenski družbi številna vprašanja o tem, česa v zadnjih 20 letih niso naredili, pa bi morali. Kako je mogoče, da je ravno Slovenija “prešvercala” toliko nostalgije po prejšnjih časih, s katerimi bi morali prelo- Jože Pučnik miti, se je vprašal bivši predsednik vlade Janez Janša. Janša je tudi dejal, da je kartelno dogovarjanje med gradbenimi podjetji za avtocestne posle že dolgo znano ter da se je velika preiskava o teh poslih začela že leta 2007. Če bi bila Slovenija normalna država, bi bili vsi ti ljudje že pravnomočno obsojeni, tako pa policija zdaj preiskuje tiste, ki so prej preiskovali gradbene posle. A tudi Pahor, ki je odprl Pučnikove dneve, je med zbranimi (med njimi so bili nekdanji ministri Vaško Simoniti, Žiga Turk, Lovro Šturm in Andrej Bajuk, Ljudmila Novak, Janez Podobnik, Jože Dežman in drugi) požel aplavz, ko je dejal, da sicer še danes obstaja polemika o tem, kakšno veljavo pripisati pokojnemu Jožetu Pučniku, a sam presoja, da gre pri Pučniku za presežek del, imenoval pa ga je tudi za nestorja slovenske demokracije. Dimitrij Rupel je bil kritičen do sedanje politike. »Golobič, Kresalova, Kučan in Jankovič so komunistični poslovneži, oligarhi, japiji. Zanimajo jih umetniški vtis in zunanji videz ter prevzem stvarnega premoženja in osamosvojitvenega kapitala.« Meni tudi, da so v Sloveniji zamenjali besedi slovo in sloves. Namesto da bi se od tajne komunistične policije poslovili, so jo slovesno nagradili, je dejal o odlikovanju Ertla s strani predsednika države. Do tega je bil kritičen tudi Lojze Peterle, rekoč, da Ertl ne more postati simbol demokracije, ker je delal nekaj povsem drugega, (r.p.) kratke.si “Puliamo la Slovenia”: hanno partecipato in 250 mila Enorme successo sabato 17 aprile dell'iniziativa ecologica a cui secondo le stime hanno partecipato in 250.000 (il 12% dei cittadini sloveni). Il primato va al comune di Pivka dove i partecipanti hanno raggiunto il 35%, nella sola Ljubljana i volontari sono stati circa 7.000. In tuta da lavoro, con guanti e sacchi di plastica anche molti ministri, deputati, il commissario europeo all'ambiente Janez Potočnik e l'ex presidente della repubblica Milan Kučan. Socialdemocratici in calo democratici in aumento Il sondaggio mensile del quotidiano Deio rileva un notevole cambiamento dell'opinione pubblica slovena sui partiti. Il 21,3%, voterebbe per i democratici (SDS), il principale partito d'opposizione. Al secondo posto i socialdemocratici (SD) del premier Pahor con il 13%. Il mese scorso i due partiti erano più o meno allo stesso livello. Seguono SNS (7%), i liberaldemocratci (LDS) con il 6,2%, Desus (5,9%), Nova Slovenija (4,2%) e Zares (4,1%). Ultimi i popolari (SLS) con il 2,2%. Il turismo termale è sempre molto apprezzato Nei primi quattro mesi dell'anno, il turismo termale in Slovenia ha registrato una crescita di ospiti stranieri del 5%, in calo (-2,4%) invece quegli sloveni. Il maggior incremento arriva da parte degli ospiti austriaci (+8%), gli italiani sono rimasti al livello del 2009. Notevole l'incremento degli arrivi dalla Serbia e dalla Russia che occupano il 4. posto per quanto riguarda i pernottamenti. I russi sono quelli che si trattengono più a lungo in Slovenia (in media 10 giorni). Il parlamento sloveno ha ratificato l'accordo di arbitrato con la Croazia Nonostante l'ostruzionismo dell'opposizione i parlamentari sloveni hanno ratificato l'accordo di arbitrato con la Croazia che dovrebbe risolvere definitivamente la questione del confine tra i due paesi. La ratifica, ritenuta conforme all'interesse nazionale sloveno, è stata sostenuta da tutti i parlamentari della coalizione di maggioranza (SD, LDS, Zares e DeSUS) e dai due rappresentanti delle minoranze linguistiche. I voti a favore sono stati alla fine 48. Il danno provocato dal vulcano è di circa 1,4 milioni di euro Martedì 20 aprile è stato aperto anche lo spazio aereo della Slovenia, dove la compagnia Adria Airways ha effettuato la maggior parte dei suoi voli. Intanto in tutta Europa si fanno le stime su quanti siano i danni provocati dal blocco del traffico aereo a causa delle polveri del vulcano islandese. Secondo i calcoli della Adria Airways il danno provocato dalla cancellazione dei voli oscillla tra 1,3 e 1,4 milioni di euro. Kultura Sei sguardi femminili da venerdì in esposizione alla Beneška galerija Združuje ljubitelje kulture in ustvarjalce iz Posočja in Benečije Na Livku seje rodilo PoBeRe, novo kulturno društvo Le cinque artiste (era assente Teja Pahor) con Giacinto Jussa durante l’inaugurazione Med Matajurjem in Kolovratom, na Livku, seje v soboto, 17. aprila, brez velikega hrupa rodilo novo kulturno društvo. Nadelo si je nenavadno ime: PoBeRe. Malce drugačno. Odprto za tradicijo in kot nakazuje tudi način zapisa imena, za novosti in alternativo. Za malce manj mlade in mlade. Ustanovnega zbora članov se je udeležilo osemnajst ljubiteljev kulture, kulturnih ustvarjalcev in poustvarjalcev iz Posočja in Benečije. Dolgoletni zaslužni posamezniki za vzpodbujanje in ohranjanje slovenske kulture v Benečiji, Aldo Klodič, Margherita Trusgnach, Marina Cernetig ter pesnik in fotograf Dario Simaz so skupaj s pri-j atelji in kulturnimi ustvaij alci iz Posočja, Zlatkom Smrekarjem, Janijem Skočirjem, Lenko Hrast, Marjeto Manfreda Vakar, Jožico Strgar, Dano Ivančič, Danjelo Skočir, Darkom Rutarjem in drugimi v prostoru osnovne šole Livek v uri in pol sprejeli odločitev, da svoje lanskoletno neformalno sodelovanje nadgradijo z organizacijo, s pomočjo katere bodo lahko lažje in pogosteje kulturno sodelovali in uresničevali svoje vizije. Srečanje je odprl Bruno Grosar, kobariški svetnik, pozdravil vse navzoče, med nji- mi tudi župana Občine Kobarid, Roberta Kavčiča. Županje zbranim povedal, daje vesel tega društva, še posebej v teh težkih časih, ko je na Benečane poleg gospodarske krize, še bolj kot v zadnjih letih pritisnila tudi politična, in da se bo potrudil, da bo tudi temu društvu Občina Kobarid pomagala živeti. Saj, kot je dejal: »Umetnost nas učloveči. Z umetnostjo, kulturo smo se obdržali, umetniki so nam pomagali preživeti.« Kasneje izvoljeni predsednik društva, Zlatko Smrekar, je najprej pohvalil fante z Livka, da se trudijo za svoje kulturno življenje, izrazil veselje nad dobrim sodelovanjem z Inštitutom za slovensko kulturo iz Spetra in ustvarjalci s Kambreškega. Poudaril je pomen družnega delovanja in povabil vse, ki imajo dar in željo, da se jim pridružijo. »Umetnost nas plemeniti. Bolje se je odpreti in razvijati svoje potenciale, se dražiti kot posedati po gostilnah ah se počutiti zaprti zgolj v svoj intimni svet.« Za veselo praznovanje so poskrbeli glasbeniki iz Benečije in vsi, ki so jih poslušali, plesali in peli v zgodnje jutro. Morda pa sta k veselju dodala svoje tudi Venera in Jupiter na nebu. Saj res. Ste že ugotovili, kaj pomeni beseda PoBeRe? Posočje, Benečija, Rezija - vabljeni! Marjeta Manfreda Vakar GLASBENA MATICA _ ŠPETER Centro Musicale Sloveno _ San Pietro al Natisone Slovenski kulturni center _ Centro culturale sloveno Špeter _ San Pietro al Natisone 22.04.2010 ob/alle 17.00 SREČANJE UČENCEV v Glasbene Sole Tolmin v in Glasbene Matice Speter Una mostra capace davvero di farci conoscere degli sguardi femminili differenti tra loro, ma con la stessa sensibilità e abilità, è quella inaugurata venerdì 16 aprile alla Beneška galerija di S. Pietro al Natisone. Ad esporre, nella collettiva intitolata ‘Ženski pogledi - Obiettivo femminile’ sono le giovani fotografe del Goriziano Teja Pahor, Katerina Pittoli e Sla- vica Radinja, la cividalese Claudia Raza con gli acquarelli che rimandano al Carso, dove oggi vive, Nadia Tomasetig con le opere in ceramica che propongono alcune figure mitologiche della Benecia, infine Silvana Butterà con le sue maschere in legno. A presentare le opere è stato il nuovo presidente dell’Associazione artisti della Benecia Giacinto Jussa. Popotovanje in srečanje s poezijo Micheleja Obita Knjige iz zamejstva in Posočja 23. aprila v atriju tolminske knjižnice sejem Bukvama Ob 15. slovenskih dnevih knjige Knjižnica Cirila Kosmača Tolmin in Turistična zveza Gornjega Posočja tudi letos prirejata Bukvarno, sejem rabljenih knjig in turistične literature. Leta 1996 je UNESCO razglasil 23. april za svetovni dan knjige. Zamisel o praznovanju knjižnega praznika izvira iz Katalonije, kjer so si prebivalci na dan sv. Jurija podarjali knjigo in cvet. Že leta 1996 je Društvo pisateljev Slovenije v počastitev dneva knjige pripravilo enodnevni knjižni sejem, praznovanje pod geslom ‘Podarimo knjigo’ se je z leti razširilo na Slovenske dneve knjige, ki bodo letos potekali od 20. do 24. aprila. Na letošnji svetovni dan Michele Obit, Marina Cernetig in Francesco Tornada Vse to pa je bilo le uvod v branje njegovih zadnjih pesmi, ki predstavljajo, kot je na špetrskem večeru dejal pesnik Francesco Tornada, zelo pomembno delo, saj se z njimi človek redkih besed, kakršen je Obit, popolnoma ujema, beseda je čista in zgoščena in pesnik prodre v globino, do bistva človeka in njegovega dostojanstva, njegova poezija je trda, a tudi intimna, temelji na etiki in vrednotah, kot sta pravičnost in človeško dostojanstvo, in v tem smislu je tudi civilna. Dobro obiskan večerje odprla predsednica Inštituta za slovensko kulturo Bruna Dorbolò, kije poudarila bogastvo dvajsetletnega literarnega ustvarjanja Obita in njegovo aktivnost kot novinar, predsednik kulturnega društva Ivan Trinko, kulturni delavec in organizator ter prevajalec. Že letos naj bi izšel njegov prevod v italijanščino romana Borisa Pahorja Trg Oberdan, v Ljubljani pa mu bodo izdali pesniško zbirko z naslovom Marginalija. Predstavitev zadnje pesniške zbirke Micheleja Obita Le parole nascono già sporche, v petek, 16. aprila, v slovenskem kulturnem centru v Spetru, je bila posebno doživetje. Avtorje s predvajanjem fotografij najprej ponudil zanimivo potovanje med Evropo in Latinsko Ameriko, od Medane na Krasu in Harmanlija v Bolgariji do Carta-gene v Karibskem morju. Rdeča nit so bila literarna srečanja in pesniška branja, pri katerih sam Michele Obit sodeluje od leta 1998. V ospredju njegove pripovedi so bili seveda stiki s pesniki iz različnih držav, prijateljstva in nova sodelovanja, ki se rojevajo iz vsakega pesniškega srečanja. Bilo je razvidno tudi koliko pozornosti namenj ajo poeziji v Latinski Ameriki že zlasti po šolah, kjer so pisatelji in pesniki pogosti gostje. Za naš evropski prostor pa je bilo pomenljivo prepletanje med pesništvom in prevajalskim delom, katerima se Obit z uspehom posveča, in ob tem tudi gosta mreža stikov še zlasti s pesniki iz Slovenije. stiske izločila iz svojega fonda. Kupili jih bodo lahko za simbolično ceno. Na stojnicah bodo naprodaj tudi razglednice, fotografije, zemljevidi, zgibanke. Sodelovalo bo več različnih društev in inštitucij iz Posočja in zamejstva. Svoje knjige bodo lahko prodajali tudi posamezniki. Sejem se bo začel ob 10.00 z uvodnim nagovorom in nastopom Otroškega pevskega zbora OŠ Tolmin. V primeru dežja bo Bukvama potekala v galeriji Knjižnice Cirila Kosmača Tolmin. knjige bo že drugo leto zapored v atriju tolminske knjižnice potekal sejem knjig in turistične literature Bukvama. Od 10.00 do 19.00 bodo obiskovalci lahko izbirali med knjigami, ki jih je knjižnica zaradi prostorske Aktualno Presentate le liste per le elezioni del 16 e 17 maggio Cividale, per il dopo Vuga in corsa cinque candidati Nove liste per cinque candidati alla carica di sindaco. A Cividale, ad un mese dal voto (16 e 17 maggio, turno unico), è iniziata la corsa al dopo Vuga. Una corsa nella quale emerge il mancato accordo nel centro sinistra che avrebbe potuto portare ad ima candidatura unica da Fontanini, Vuga, Balloch, Gottardo e Compagnon durante la presentazione del candidato del centro destra alla carica di sindaco di Cividale opporre a quella del centro destra. Si candidano alla carica di sindaco Stefano Balloch (Udc, Pdl e Lega), Carlo Monai (Valori in Comune e lista Di Pietro), Maria Cristina Novelli (Pd e Forum per Cividale), Domenico Pinto (Rinascita) e Walter Qualizza (Destra sociale). Il centro destra punta al passaggio di testimone tra il primo cittadino Attilio Vuga (per il coordinatore regionale del Pdl Gottardo il suo gradimento tra i cividalesi sarebbe dell’80%) e Stefano Balloch, vicesindaco ed assessore alla cultura uscente. Il giovane candidato, 33 anni, imprenditore alberghiero, i genitori beneciani (il padre è di Masarolis, la madre di Goregnavas), ha assicurato “continuità con un pizzico di innovazione”, sperando di rappresentare “un modello positivo per i giovani che si avvicinano alla politica”. A ‘benedire’ la candidatura il gotha della politica regionale del centro destra, da Gottardo a Pietro Fontanini, segretario della Lega, ad Angelo Compagnon dell’Udc. Intanto Vuga annuncia: “Non mi candido a nessun livello perché credo non sia necessario.” Ma per lui già si parla della presidenza dell’Ater regionale, se non un posto nella giunta Tondo in caso di rimpasto. Da sinistra Bassi, Monai ed i capolista Diana Felettigh ed Andrea Martinis Italia dei valori è per la prima volta presente, in regione, con una propria lista. A Cividale per le elezioni amministraztive propone, assieme al gruppo Valori in Comune, la candidatura del parlamentare Carlo Monai. Una candidatura che pesa, soprattutto rispetto alla frattura che è maturata nel centrosinistra. Lo stesso responsabile re- ii Monai gionale dell’Italia dei valori Paolo Bassi, presentando Monai, ha parlato di un “rapporto di alleanza con il Partito democratico che è venuto meno nonostante i nostri appelli”. Il consigliere regionale Ennio Agnola, intervenuto alla presentazione delle liste, ha parlato di “candidature, come quella del centro destra, pallide e telecomanda- te, oppure candidature di dispetto.” Monai ha invece lanciato quello che ha definito “un messaggio sopra le parti, una scommessa: riuscire a dare a Cividale un’amministrazione che ascolti tutti, anche le proposte che vengono dalla parte politica avversa. Così Cividale può diventare veramente la capitale del Friuli.” Corsi universitari a Bovec, selezione per otto borse di studio L’Università di Udine mette a disposizione degli studenti di tutte le facoltà otto borse di studio per partecipare alla diciassettesima edizione dei ‘Corsi universitari estivi’ che si terranno a Bovec, in Slovenia, dal 15 al 29 agosto. L’iniziativa prevede corsi di lingua croata, friulana, italiana, slovena e tedesca. Sono inoltre in programma workshop e seminari sul tema ‘La pluralità delle regioni: sfide e aspetti culturali, linguistici, sociali ed economici’. Per partecipare alla selezione gli interessati dovranno far pervenire la domanda di partecipazione entro venerdì 23 aprile all’Università di Udine - Ufficio protocollo, via Palladio 8, 33100 Udine. Bando e modulo della domanda sono reperibili su internet all’indirizzo http : //www.uniud.it/ateneo/normati-va/albo_ufficiale/ oppure presso il Punto informativo del Centro rapporti internazionali, in via Palladio 2. Per ulteriori informazioni: 0432 556224-556497. I Corsi universitari estivi sono promossi e sostenuti dal ministero federale della Scienza e della ricerca austriaco e dalle università di Udine, Klagenfurt, Maribor, Trieste, del Litorale di Capodistria, dalle facoltà di Filosofia dell’Università di Lubiana, di Scienze culturali dell’Università di Klagenfurt e dal Forum culturale austriaco di Lubiana. Berlusconi in napoved sreče Italija ima srečo, da ima Berlusconija. Znanec mi je pripovedoval, da je bil v Rimu. Preklinjali so Berlusconija in... ga volili. Kako je to mogoče? Zakaj se na primer ne zgodi nekaj podobnega z Bersanijem? Razlaga je lahko samo mistična. Berlusconi se je udeležil skupščine Zveze industrijcev (Confindustria). Predsednica Emma Marcegaglia je slovesno povedala, da bi morala vlada narediti več za gospodarstvo in podjetja. Prisotni so ji ploskali. Marsikdo izmed njih je verjetno s svojim podjetjem v stiski. Potem je prišel Berlusconi, rekel, da vlada dela dobro, da rešuje probleme, okrcal sodnike in si zaslužil buren aplavz. Podjetniki so z Berlusconijem zadovoljni, njegove besede razblinijo krizo in vsi so srečni. Berlusconi se je udeležil otvoritve sejma pohištva v Milanu. Povedal je isto zgodbo, kako vlada dobro dela, kako bo rešila probleme in bo za vse lepo. Zaslužil si je ovacije. Verjetno je bil med tistimi, ki so bučno ploskali, tudi kak podjetnik iz Manzana, kije to zimo grel svojo vilo z lesom stolov, ki jih je sam izdelal. Če ne gredo v prodajo, naj gredo vsaj v peč. Potem bo Berlusconi rešil vse. Časopisi polnijo strani z novicami o sporu med Fini-jem in Berlusconijem. Pišejo o burnem kosilu med dvema, Berlusconi pa komentira, da je jedel dobro kosilo. Fini ostaja dober zaveznik in ko bi se spuntai, bi bilo ravno tako dobro. Pred vsem tem dobrim čaka Finija trnjeva pot. Vso mandatno dobo vleče vrvi, protestira zaradi prevelikega vpliva Severne lige, govori o integraciji priseljencev in podobno. Za Berlusconija je vse dobro. Pred tolikšno ljubeznijo Fini tvega, da bo moral še enkrat narediti kar nekaj korakov nazaj. Politik pa pri šestdesetih letih ne more več samo poskusiti, popustiti in ponovno poskusiti. To je pot v penzijo. Po tolikih besedah mora nekaj narediti. Za Berlusconija je itak vse dobro, neproblematično in veselo. Velik Berlusconijev prijatelj Bossi je za tuji tisk izjavil, da so ljudje s severa nezadovoljni. Liga zmaguje, je v Rimu, ima jasne cilje, a vendar doslej nismo videli ne fiskalnega federalizma, ne federalnega senata, skratka, federalizem je še obljuba. Tudi Bossi bo moral narediti nekaj zelo konkretnega. Za Berlusconija je Bossi odličen prijatelj, nujen zaveznik, odločilen v vladni koaliciji, a se ga italijanski premier relativno boji. Sta pač odlična prijatelja in se ne bo nič zgodilo. Skratka, vse je v redu. Edini, ki Berlusconija res motijo, so sodniki in procesi proti njemu. Ko bi šlo za druge, bi bilo za Berlusconija odlično. Zase pa ve, da ne bo mogel v pozni starosti zasesti mesto na Kvirinalu in tam kraljevati pred TV kamerami in še brez vseh obvez, ki jih predvideva predsedstvo vlade, če ga bodo klicali pred sodišča. Brez procesov bi bilo res vse odlično. V valu Berlusconijevega optimizma se razblinijo ekonomska kriza, brezposelnost, zadolženost države, težave podjetij, svetovna kriza in še kaj. Očitno je to strategija, ki paše večini Italijanov. Če imaš probleme, ne želiš, da ti jih po televiziji ponavljajo. To je kot z zdravniki. Bolan pacient gre k zdravniku s cmokom v grlu. Kdor je zdrav in ima kvečjemu prehlad, sedi v ambulanti sproščeno in uporablja prostor za splošen klepet s čakajočimi. Berlusconi ima nekaj več od navadnih zdravnikov. Če i-maš raka, ti ga spremeni v prehlad, in ti se vesel in olajšan odpravljaš na žegen. Nedvomno je tak vodja sreča za državo in mora za opozicijo. Konec koncev smo vsi bolj veseli, če nam znanec, ki ga srečamo po mnogih letih, reče:“ Ti pa se nisi nič spremenil. Dobro iz-gledaš!” Med tem si pridobil dvajset kil, izgubil lase in imaš podočnjake, ki ne kažejo nič dobrega. Kako lepo je slišati, da si enak kot pred dvajsetimi leti! Tak znanec je Berlusconi. Ministrski svet poslal zakon v presojo ustavnemu sodišču Rimska vlada zavrnila deželni zakon o dialektih s prve strani Gre vsekakor za z jezikoslovnega vidika zapletene zadeve. Državni zakon št. 482 piše o zaščiti zgodovinskih jezikovnih manjšin. Deželni zakon FJK je segel do krajevnih govoric in narečij, kot so tržaško narečje, govorice v videmski pokrajini itd. Pri ozko lokalnem se pričenja prostor interpretacij. Gotovo je, da npr. tržaško narečje ne sodi med jezikovne manjšine kot npr. fur-lanščina. Deželni odbornik Moli-naro je posegel, češ da so v Rimu napačno tolmačili zakon. Ministrstvu za deželna vprašanja bo pojasnil, da zakon o dialektih ne pogojuje slovenske, furlanske in nemške jezikovne skupnosti, ki so omenjene v zakonu št. 482 kot “jeziki zgodovinskih manjšin”. Vlada je namreč deželni zakon FJK poslala v presojo ustavnemu sodišču, ki bi lahko dokončno zavrnilo tukajšnje deželne normative. Resničen problem je namreč v dejstvu, da v nekaterih deželah, kot je Veneto, že ščitijo krajevna narečja. Pobudnik akcije je Severna liga. Ko bi obveljala teza, da je možno zaščititi vsa narečja v severni Italiji in jih natisniti na smerokaze, bi nedvomno nastal jezikovni Babilon. Gre namreč za desetine variant (morda stotine), ki bi v vidni uporabi spremenile “videz” severne Italije. To pa lahko postane problem tudi za Berlusconijevo vlado, saj bi šlo za dokaz, kako je dokončno obveljala beseda in volja Severne lige, da jasno loči italijanski sever od ostale Italije. Se zabavneje bi bilo, ko bi se spuntali po vsej Italiji in povsod pričeli uvajati javno rabo tamkajšnjih narečij. Prebivalec iz okolice Neaplja se preprosto ne bi več razumel s prebivalcem iz okolice Milana. Zgodovinske manjšine so nekaj drugega od lokalnih dialektov. Slovenščina je jezik naroda, furlanščina etnične skupine, nemščina, čeprav v narečni obliki, je prav tako jezik naroda. Eno sta torej furlanščina in la-dinščina, drugo pa narečje v Gradežu ali v kraju Valdob-biadene. Za novim Babilonom se najverjetneje skrivajo običajne politične manipulacije in veliko manj ljubezen do domače govorice. ENTUSIASMO ESPERIENZA 1DAL£ DEL FRHIU DOBERDÒ DEL LAGO DOBERDOB farmacia lekarna Kultura Emanuela e Cecilia, che assieme ad altri attori del Beneško gledališče reciteranno in un film della Tv slovena, provano i costumi Šest Benečanov bo igralo v celovečercu ‘Giorni afghani’ a Cividale ‘Giorni afghani, il dolore e il co- tografica di Mario Dondero e l’il- raggio’ è il titolo di un’iniziativa lustrazione, da parte de Giancar- organizzata a Cividale dalla So- lo Piccinin, delle attività di Emer- cietà operaia di mutuo soccorso, gency in Afghanistan, dal circolo Morandini e da Emer- Alle 19.45 nel circolo Moran-gency. dini, in via S. Lazzaro, ci sarà Venerdì 30 aprile, alle 18, nel- l’inaugurazione della mostra di la sala Gessi della Somsi si terrà Dondero che rimarrà aperta fino la presentazione della mostra fo- al 30 maggio. I_____________________________________________________________________ I Tudi naše knjige v knjižnici v Sežani Ob svetovnem dnevu knjige slovenske založbe iz FJK predstavijo svoje izdaje Lepo priznanje za Beneško gledališče in njegove igralce, kijih bodo lahko gledali po vsej Sloveniji. Proti koncu aprila bodo v Vipavski dolini začeli snemati celovečerni film Črni bratje po romanu pisatelja Franceta Bevka. Režiserje Tugo Stigliz, produkcija pa RTV Slovenija. Med igralci jih bo šest iz Benečije: Emanuela Cicigoi, Cecilia Blasutig, Adriano Ga-riup, Marko Predan, Franco Qualizza, Michele Qualizza. Davide Tomasetig pa bo v filmu zaigral na klavirju. Vsem njim čestitamo. ‘Sledi-Tracce’, concorso di poesia della ZSKD La Zveza slovenskih kulturnih društev (ZSKD) -Unione dei circoli culturali sloveni bandisce il Concorso internazionale di poesia ‘Sledi-Tracce’ 2010 per valorizzare le lingue delle minoranze e maggioranze e per incentivare la collaborazione tra le varie comunità linguistiche regionali. Gli autori potranno concorrere con una poesia in lingua slovena o italiana oppure in una lingua regionale. Le poesie in altre lingue dovranno essere accompagnate dalla traduzione in lingua slovena o italiana. I partecipanti al Concorso saranno suddivisi nelle seguenti categorie: bambini (dai 6 ai 10 anni), giovani (dagli 11 ai 19 anni), giovani adulti (dai 20 ai 28 anni), senior (oltre i 28 anni). II tema del concorso è libero. Le opere in cinque esemplari chiaramente leggibili dovranno essere spedite o pervenire alla ZSKD entro e non oltre le ore 12 del 31 agosto 2010. Le opere devono essere anonime e contraddistinte da un motto di riconoscimento. Esse devono essere inserite in un plico contenente anche una busta sigillata, identificata dallo stesso motto di riconoscimento. La stessa busta deve contenere le generalità e i dati del candidato (nome, cognome, luogo e data di nascita, residenza, recapito telefonico e indirizzo e-mail) e una dichiarazione, a firma dello stesso, attestante che l’opera presentata è originale e inedita. La partecipazione al concorso è gratuita. Per maggiori informazioni ci si può rivolgere alla sede ZSKD di Cividale, via IX agosto, 8 - tel. 0432731386. Četrtek, 22. april je prav poseben dan za pisano besedo, ker vsako leto na ta dan obeležujemo slovenski in mednarodni Dan knjige. Ob priliki letošnjega dneva knjige je Kosovelova knjižnica iz Sežane pripravila pomladno druženje na katerem se bodo zvrstili različni dogodki, ki so tako ali drugače vezani na knjigo. Vabilu knjižnice so se odzvale tudi vse štiri zamejske založbe, Mladika, Založništvo tržaškega tiska, Goriška Mohorjeva družba in Novi Matajur ter Tržaška knjigarna, ki bodo med 15. in 18. uro na knjižni tržnici (zelenica zraven knjižnice) skupaj z ostalimi primorskimi društvi in založbami predstavile svoje izdaje. Pomladno druženje s knjigo je tako priložnost, da se naše založbe predstavijo slovenskim bralcem onkraj nekdanje meje, ki, ne glede na geografsko bližino, morda še ne poznajo zamejskih avtorjev in njihovih del. Hkrati pa je to priložnost, da se spoznajo tudi založbe med seboj in na ta način ustvarijo temelj za bodoča sodelovanja in kulturno izmenjavo. V prostorih Kosovelove knjižnice bo na ogled razstava o srednjeveški književnosti, ki so jo pripravili dijaki prvih letnikov Tehniške gimnazije Tehniškega šolskega centra Nova Gorica, ob 18. uri se bodo vse sodelujoče založbe na kratko predstavile, celotna prireditev pa bo tudi glasbeno obarvana, za kar bodo poskrbeli učenci Glasbene šole Sežana. V primeru slabega vremena bo prireditev potekala v čitalnici Kosovelove knjižnice. Radio Onde furlane anche in sloveno segue dalla prima Andrà in onda ogni venerdì alle 14.00. Ogni puntata di Pismo iz Benečije, in una decina di minuti, sviluppa dei brevi approfondimenti sulle notizie principali che riguardano la comunità slovena della provincia di Udine e offre una panoramica sui principali appuntamenti in programma nei giorni successivi nella Slavia friulana. Il nuovo programma è stato presentato questa mattina, 22 aprile, ed ha avuto come ospiti la direttrice dell’Istituto per la cultura slovena e curatrice di Pismo iz Benečije, Marina Cernetig, la presidente dell’Istituto, Bruna Dorbolò, e la direttrice del settimanale Novi Matajur, Jole Namor. Con Pismo iz Benečije Radio Onde Furlane intende offrire un servizio indirizzato in particolare a quanti, spesso per ragioni di lavoro, hanno dovuto abbandonare la Slavia per trasferirsi a Udine o in altre località della pianura friulana. Vi è inoltre la speranza che questa trasmissione possa stimolare nei friulani una maggiore consapevolezza della pluralità e della ricchezza culturale del nostro territorio e una crescente familiarità con la lingua slovena. Radio Onde Furlane e l’Istituto per la cultura slovena, con questa trasmissione, avviano una collaborazione che vuole testimoniare in maniera concreta la vicinanza ed il sostegno reciproco tra la comunità friulana e quella slovena. Si tratta di un piccolo specchio del volto linguisticamente e culturalmente plurale del Friuli, di cui molti parlano ma che ancora troppo pochi praticano. Na predlog Igoija Gabrovca obisk deželne komisije v Špetru Šesta stalna komisija deželnega sveta, kije pristojna tudi za šolstvo in jezikovne skupnosti, bo 10. maja popoldne v Špetru, kjer se bo seznanila z nujnim vprašanjem novega sedeža za dvojezično šolo. Predsedstvo pristojne komisije, ki jo vodi Piero Camber, je tako osvojilo predlog deželnega svetnika SSk Igorja Gabrovca. Taje nujnost obiska utemeljil z dejstvom, da mora špe-trska šola še pred začetkom šolskega leta razpolagati s primernimi prostori, ki naj ji zagotovijo kontinuiteto in kvaliteto pedagoške ponudbe. Igor Gabrovec seje o tem pogovarj al tudi z odbornikom Robertom Molinarom in ga seznanil z rešitvijo, ki jo predlagajo starši otrok špe-trske šole in uživa tudi podporo skupnega zastopstva. Gre za možnost selitve v prostore ameriškega kolidža. s prve strani Ravnateljica Živa Gruden je udeležencem srečanja obnovila celoten potek dogodkov, ki so privedli do tega, da je morala špetrska dvojezična šola zapustiti poslopje, v katerem je že dolgo domovala. Našli so začasne rešitve, ki pa še posebno za vrtec in nekatere razrede osnovne šole še zdaleč niso optimalne. »Nemogoče je, da bi lahko v takih pogojih zdržali kaj več kot do konca leta,« je povedala ravnateljica, ki je tudi grenko priznala, da se je na začetku pri iskanju možnih rešitev za naslednja šolska leta čutila nekoliko osamljeno, saj je imela občutek, da se slovenska manjšina na splošno ne zaveda resnosti situacije, »a smo vendarle dobili veliko podporo in se je marsikdo osebno aktiviral, da bi nam pomagal.« Vodstvo in starši, ki so že od vsega začetka dokazali svojo navezanost na dvojezično šolo, so v zadnjem mesecu preučili najrazli- Skupno zastopstvo slovenske manjšine se je seznanilo s težavami špetrske dvojezične šole Najboljša rešitev selitev v študentski dom v Špetru čnejše variante, da bi našli najprimernejšo rešitev za bodočnost šole. Jasno je, da morajo biti ustrezni prostori na razpolago do začetka novega šolskega leta. Zato seveda gradnja nove stavbe sploh ne pride v poštev, ker bi dela trajala predolgo in bi bil tudi strošek prevelik, kar je navsezadnje povedal tudi deželni odbornik za šolstvo Roberto Molinaro, kije prav tako kot predstavniki šole mnenja, da mora dvojezična šola ohraniti prostorsko enovitost in ostati v Špetru. Tu je namreč nastala in tu jo omenja tudi državni zakon št. 38/2001, kot je bilo poudarjeno tudi na petkovem srečanju. Ob skupni ugotovitvi, da so glavni sogovorniki, ki bodo lahko pripomogli k rešitvi prostorskega problema dvojezične šole Občina, Pokrajina, deželni odbornik Moli- Scuola bilìngue: i parlamentari del PD hanno incontrato il prefetto di Udine dalla prima pagina L'impegno preso in quell'occasione di seguire attivamente la vicenda ha portato i parlamentari a richiedere l'incontro con il Prefetto, al quale è stato ribadito il sostegno alle proposte dei genitori e della Direzione tese a ricercare una soluzione in grado di mantenere l'unità dei diversi ordini e gradi della scuola stessa (materna, elementare e media), nonché la sua ubicazione nel Comune di San Pietro. In questo senso si è espresso recentemente pure l’assessore regionale all'istruzione Roberto Molinaro. Una delle possibilità individuate dai genitori riguarda il convitto Paolo Diacono, soluzione sostenibile anche dal punto di vista finanziario. Come noto dopo la chiusura e lo sgombero dell'edificio scolastico dovuti a motivi di sicurezza sono state reperite dal- l'Amministrazione comunale delle sistemazioni provvisorie in diversi edifici. Il problema in questa fase riguarda la ricerca di una soluzione adeguata sia per il prossimo anno scolastico come anche per la sistemazione definitiva. I parlamentari del PD hanno espresso al rappresentante del Governo l'apprezzamento per il ruolo che sta svolgendo la scuola bilingue nel processo di integrazione e per la sua validità dal punta di vista didattico; essa è tra l'altro specificatamente riconosciuta dalla legge di tutela della minoranza slovena n. 38/2001. Al fine di trovare una soluzione il più possibile condivisa è stato chiesto al Prefetto di organizzare un tavolo di lavoro con tutti i soggetti istituzionali coinvolti (Regione, Provincia, Comune e Ufficio scolastico regionale), ai quali aveva già mandato una lettera in questo senso. naro, pa tudi videmski prefekt, so se udeleženci srečanja strinjali, daje treba podpreti rešitev, za katero se zavzemajo starši s predstavniki šole, saj ti najboljše poznajo njene potrebe. Glede tega je ravnateljica Živa Gruden dodala, daje, odkar niso več vsi pod isto streho, težje imeti popoln vpogled v zadeve. Idealna rešitev za dvojezično šolo pa bi bila, kot smo uvodoma omenili, njena premestitev v prostore študentskega doma vzgojnega zavoda Paolo Diacono, ki ima svoj glavni sedež v Čedadu, čemur vodstvo zavoda načeloma ne nasprotuje, v kolikor bi se našla primerna rešitev za 23 dijakov, ki trenutno tam domujejo. Rešitev je torej možna, vse pa je odvisno od desne sredine, ki ima večino v vseh pristojnih javnih upravah. Aktualno Sette ‘microconfini’ in parole ed immagini ‘Il cielo non ha frontiere’, la frase che ancora oggi si legge sull’installazione realizzata per la Stazione di Topolò dal bellunese Donato Maria Bortolot presso la chiesa del paese, è il titolo del libro di Marco Girardo da poco uscito per le edizioni Paoline. Girardo, giornalista dell’Avvenire, assieme al fotografo Franco Paron ha visitato, raccogliendo in un unico volume dei testi che testimoniano questi incontri, Topolò, Gorgona (isola del Mare ligure), Bagni di Craveggia (in Piemonte, al confine con la Svizzera), Mazara del Vallo (porto siciliano), Monte Forno (dove si incontrano i territori di Italia, Austria e Slovenia), infine Materima (nel Novarese, è chiamata la cittadella europea della scultura). Sono luoghi di frontiera (culturale, sto- rica, sociale) che hanno rischiato di rimanere ‘svuotati’ della propria memoria e tradizione, e che hanno invece trovato delle modalità inedite per abbattere l’isolamento, per recuperare, attraverso l’arte, la memoria ed il coraggio di rischiare dei gesti di fratellanza, diventando così luoghi di incontro. Il volume è impreziosito da una postfazione di Guido Bosticco. Marco Girardo, giornalista dell’Avvenire, vive a Milano ma è originario di Ronchi dei Legionari. Il percorso in qualche modo inverso compiuto dal fotografo Franco Paron, che è ferrarese ma vive a Gorizia. Girardo ha pubblicato ‘Il cielo non ha frontiere’ per le edizioni Paoline per le quali aveva già scritto, nel 2006, ‘Sopravvissuti e dimenticati. Il dramma delle foibe e l’esodo dei giuliano-dalmati’. Come è nata l’idea di un libro di storie di confine? “E nata intanto dall’amicizia con Franco Paron. Tutti e due avevamo il desiderio di realizzare lavori in cui, chi con la macchina fotografica e chi con il taccuino, poteva portare a vedere dall’alto certe realtà. Esistono libri fotografici magnifici con testi aggiunti dopo, spesso insignificanti, ed anche il contrario. Noi, partendo dalla nostra esperienza, volevamo proporre un dialogo tra immagine e parola. Poi, nelle nostre con- Davanti alla Juljova hiša Donatella Ruttar racconta l’esperienza della Stazione di Topolò alla comitiva di goriziani. All’esterno della casa Franco Paron ha esposto alcune delle immagini contenute nel libro Metti un sabato di aprile, la primavera che, seppure in ritardo, comincia a farsi, sentire. E metti che un gruppo di goriziani, radunati per l’iniziativa ‘Il libro delle 18.03’, decidono di raggiungere Topolò per presentarvi un libro che con il paese e con la Stazione ha a che fare, si intitola infatti ‘Il cielo non ha frontiere’. L’iniziativa non è di un’associazione culturale ma, udite udite, dell’Apt, l’azienda di trasporti di Gorizia. “Il trasporto pubblico è anche cultura - spiega Paolo Polli, responsabile del progetto, seduto nel piazzale di Topolò accanto a Stefano Cozza, che funge da addetto stampa - e spostarsi appartiene al vivere di un territorio. Certo, è difficile far passare un certo concetto ad un territorio piccolo come il Goriziano, dove spostarsi è più facile rispetto ai grandi centri urbani. Abbiamo però iniziato, cinque edizioni fa, e siamo riusciti a recuperare il vecchio magazzino della stazione, facendone la sede delle presentazioni dei libri. E poi ogni tanto ci spostiamo, ovviamente in autobus.” Insomma, tra incontri nella sala Apt di Gorizia, in piazzale Martiri della libertà d’Italia, ed uscite in bus (la prossima sarà sabato 24 aprile a Dobrovo con Nicola Skert, autore di ‘Pus underground’), si intensifica una relazione, quella tra libro e mezzo di trasporto, che di fatto è naturale: chi non porta con sé qualcosa, da leggere, un libro od un giornale, quando deve percorrere tratti abbastanza lunghi in autobus o in treno? Marco Girardo (a destra) assieme all’amico fotografo Franco Paron a Topolò Pisatelji v avtobusu V okviru festivala 15. Slovenski dnevi knjige, ki bo potekal do jutri, 23. aprila, v Ljubljani, Kopru, Novem mestu, Celju, Velenju in Mariboru, je tudi ponudba ‘Pisatelji v avtobusu’. Pisatelji se bodo po Ljubljani sicer vozili od 20. aprila do 30. novembra 2010. Poleg atraktivnih »video vizitk« za mestne avtobuse, je pod vodstvom avtorja projekta, Dušana Jovanoviča, nastala tudi serija 47 portretov v skupni dolžini 6 ur in pol, ki kažejo celovit prerez slovenskih literarnih ustvarjalcev. Projekt ‘Pisatelji v avtobusu’je nastal v sodelovanju Društva slovenskih pisateljev in Študentske založbe. “Da Topolò è partito il viaggio nella doppia natura dei contini” A colloquio con Marco Girardo, autore del libro versazioni tornava il tema del confine. Da dove potevamo partire? Da Topolò.” Che conoscevi? “Che non conoscevo. Ci siamo dati appuntamento, non durante il periodo della Stazione, con Donatella Ruttar. Sono rimasto folgorato dal luogo, che ha dentro di sé qualcosa che si riconosce anche in altri luoghi: un confine geografico e politico, che però nella testa della gente non esiste. Qui questa esperienza è diventata un simbolo. Quando il confine è imposto, significa chiusura, quando è vissuto dalle persone diventa prospettiva. Dopo Topolò abbiamo poi visitato altre realtà italiane, con connotati simili.” Situazioni anche diverse, immagino. “Sì, ma che confermano questa doppia natura del confine. Emblematica, per fare un esempio, è Mazara del Vallo, in Sicilia. Per secoli ci ha vissuto una grande comunità tunisina, oggi ci vive ancora ma è confinata nella città vecchia, mentre all’esterno vivono gli italiani. Sono vite separate, due città in una. Ma sulla barca, in mare, questa divisione scompare completamente, lì gli italiani ed i tunisini convivono, il confine si perde.” Su Topolò e su queste zone il confine ha comunque pesato, oggi non esiste più eppure sembra che non tutto si sia risolto. Tu, che comunque torni spesso a Gorizia, che idea ti sei fatto di questo confine oggi? “A Gorizia la sensazione di occasione persa si avverte, ma se vai a Milano non la senti più: là c’è interesse per questi luoghi, quest’apertura è vista come un’opportunità. La distanza, geografica ed emotiva, ha fatto sì che si siano rimarginate certe ferite. È un’opportunità straordinaria per chi è distante, lo può diventare anche per chi vive qui.” Forse ci vorranno ancora delle generazioni... “Nutro la speranza che con la tecnologia, con la conoscenza crescano delle generazioni per cui il confine non avrà più senso: ma tutto ciò che non è vissuto direttamente non può tradursi in evoluzione, rimane solo strumento.” (m.o.) Marco Girardo Naš domači izik Glas iz Rezije To šanojni jezaro Vilažal dan lipi brenkasti kozil nu rajtinal po ivsimo guzdu Sam jih tarkaj vidu, ču an uonju! Kduo sam? Ta-na ni veje od ne visoke brine tu-w guzdu je sidil skrowno čidin, čidin dan mali, mali Skarufič. Od li-paga timpa je gledal po vasi nu čigal skritu, da ko dila dan Janjulčič. Ko sunci wstalo, dan bili oblak ta stran ta ga gozda se nižil ziz neba do nu rižlažal dan lipi, lipi Janjulčič nu wlažal nu-w to wodo od jezara. Wse na dan bot vilažal dan lipi brenkasti kozil nu rajtinal po wsimo guzdu. Gledal dihal kusuwal wsaki siort traw, vij a, rož nu an bil tu-liko vesel, ka an se svitil tej sunci. Wsi so ga gledali, wse ga gledalo nu ga branilo ka ga znalo tu-w skritin čut od živih riči na zemije. Ma ko luna se pokazala war gorè nu wunitila nji lumin, Kozil wlažal nu-w wodo od jezara nu te bili oblak se nižil, da Janjulčič murej itit wun ne-be tami te lipe svetle zvizde, ka so ga čakale nu ni so mu bile ne dobre sastre. Ma dan din, sa ni vi da kuce, to bo bilo melo bit du je bil nastavil tu-w ni sinci ta-pod ni rožasten ternon dan lač. Bog Kozil ko rajtinal tu-w ti va-saje po guzdu an si jel nu močno stisnol no nogico. »Orpo« - an rekal - »ko to pride ričit? Ko izde wse živi w-ste! Iso zame to ni more bit«. 1 mm Kozil an ni mogal kapit an makoj vedel, da če bit na-prit wora za itit ta-w to wodo za se priblič, ma an ni mogal se spustit. An tezal, an križal to warco nu nogica ga sklela, bulela. Sunce bilo slo wže za goro nu luna se paračawala wniti nj lan-tarnin. Pa oblak ga čakal ta par ti mu jezero nu woda sama swaržela. Bog Kozil an mel sulce do po lanita nu tu-w tin spazi-mo an potegnol to warco ziz wso farčo ka an mel, lač se wdar, nu kozil na tik se vi-jal po ti rawnini za dujitit ta-w to wodo od jezara. Ko an dušal, luna wže svitila po wsimo guzdu. An wlizal nu-w to wodo ma to bilo wže pozdi. To ni moglo bit za priblič te nibeske want. Itako Janjulčič ostal Kozil. Ta vilika nuč parwdarila nu Kozil ta-pod no škrašo se kumuj ritirai nu wsanul. Tana ti veje od te visoke brine Skarufič ka an bil vidil, čul nu zduvedel wse an ni mogal si dat maha za no tako hudo rič. Timp prihajal nu vič časa Kozil ta-par ti mu jezaro prusil, da mu bodi spuščana ta dulžnost, ka an ni bil gawga. Ma oblak ziz no sulzico ga saludawal nu mu gai: nešče, ni ora, ko bo twa ora. Anu dan vilažnji dažnjič počnuwal lit nu ju-bit taga kozliča, ki radi wse melo. Škarufič na ti veje ka an bil kapil wse anu an vidil, da Kozile makoj laža, joči anu spi čeče delat nikar, an dici-dinal za mu pomagat. Puča-su, pučasu an rizlizal od te brine anu šal ga jiskat. Ta-pod to škrašo ščile wdjokan an ga nalizal. Nu tej an znal Skarufič an ga klical: »Kozil, hej kozil« - ma ko an ga čul an wstal na štiri noge nu wagal ne vilike wo-či nu ga popoledal ziz glave do za pete, ga pudignul wsi-ga. Ma Skarufič an spet mu rekal: »Kozil nistu se bat, si izde za ti pomagat, vidi ka vin wse, si vidil wse, čon ti pomagat. Nistu se bat ti, ti ni znaš to jezaro pa če stuw čas ti si prišal!« Kozil an ga gledal, ma ščile an ni kapil, da kuce to skriti, wšiti makoj tu-w ser-co to muglo se zduvedit po vasi anu kako dan taki mali mušič an ma mu pomagat. Ma makoj an čul, da an se ni mu buji vič. Skarufič spet ga klical: »Pujdi Kozil, pujdi za mlu, pujdi ka grewa tah jezaro«. Kozil se pobral ano poča-so, počaso šal na grumel, ka nogica ščile ga bulela. Ko to dušlo tah jezero, Skarufič spihal na wsaki kraj nu mu rekal: »Nu, wlezi nu-w wodo! Nistu se bat.« Kozil wlizal nu-w to wodo ka počaso, počaso poča-la šwaržet. Na produ rastla na lipa bila roža, ki lopo di-šela, Skarufič jo wbral nu mo jo dal. Wse na dan bot woda šwaržela vič nu vič mijar jauravi, zraberni far-bew nu wsaki siort wuiž se pokazalo. Te bili oblak se znižil, te nibeski want se pokazal. Megla prioblikla ta ga kuzliča. Janjulčič se na-smejnul nu ta-na oblaku sa-ludal nu zahwalil škarufiča. Skaruf za ne sa zdelat vidit, da oči so mu sulzele an par-gnul to viliko bareto dardo do na nu, nu sam sibe si rekal: »Pa za nes si rizdubil nu malu dobrute, da to bodi bujši ta-na svetu.« Silvana Paletti Ankrat je ponoč hodila Mora an na pasteji je pestala človieka Ankrat... Je hodila krivapeta potle, ko je zvonila Ave Marija, kar seje dielala tarna. Vsi otroc smo sejo bal antada smo ge-njal norčinat, se lovit po vasi an hitro se varnil damou. Je hodila Vesnà po zime, kar je bla nuoč an za sabo je uozila adan uozič. Ku je paršla tu vas, blizu hiše seje čulo cvilienje tistega uoziča: “sčirk-sčark”. Zavoj tega kaj-šni so jo klical “Sčarkovca”. Če te je ušafala, te je vargla skiero tu kolieno, de nies mou vič hodit. Je hodila Torka tu torak vičer an žena nie smiela bit sama tu hiš. Mož je muoru nimar bit ta par nji. Je hodila Mora ponoč an ta na pasteji je peštala človieka, ki je spau. Tele žene jih niesan mai vidla, pa samuo čula pravt ob nje. Pač, adno san zapoznala že u mojih otročih lietah an od tentega naprej me nie vič zapustila. Je Mora. Ona hode šele vsakantkaj, pa ku se zbudin, ku odpren oči, jo nie vič. Ankrat... So hodile an nieke druge žene, ki san jih lepuo poznala. Je hodila komar po naših vaseh čez dan an ponoč, vsaki krat, ki se je imeu ro- dit an otrok. Nie bla ne mlada ne stara, lepuo obliečena. Nosila je za sabo adno maj-hano valižo. Tu tisti valiži je biu otročič, ki se je imeu rodit. An samuo, kar je paršu tu pastejo h mami, je začeu jokat. Ku san čula, de ima prit komar, jest san jo čakala an špegala. Sanjo vidla iti gor po štengah zuna hiše, gou kambro. San gledala tisto valižo an mislila na otročiča, ki je biu not. Je moja nona Kajančica, ki me je poviedala, kuo se rodijo otroc. Tata an mama sta šla dol za kraj, dol h Pu-šinovi kapeli, kjer teče Ne-diža an tan pod kamanju so vebral čičico al pa puobčja an potle komarje šla po njo al po anj. Je hodila Skučiruka, kar je biu senjan u dolenjin konce Marsina dvie nedeje po Veliki Noči. Drugo nedejo lu-ja je paršla gor h Svetemu Lourance, kar je biu senjan u gorenjin konce Marsina, an potle nazaj pa za svet Louranac le pred cierku telega svečenika. Je sediela ta pred cierku-jo an lepuo položla na dasko vse, kar je parnesla tu pletenicah ta na povierke. Je bla mikana an debela žena, bie-le lase an vse arzkapunane, ne počesana. Facu na glavi nie biu mai lepuo zavezan. Rada seje posmejala an glih malo je guorila. Prodajala je dobre kolače. Puobči nieso vidli uro kupit mikane bom-bete zavite tu kart, ki so metal po tleh, de so ustrelile. Ki krat je zvičer Skučiruka spala tu siene u našim hramu al pa tu listnjake blizu hlieva. Drug dan se je varnila damu dou Petjag. Je hodila njanja, munja taz Frančije. Riedko je paršla, pa vseglih se na moren pozabit, kuo me je bla puno puno všeč. Nosila je lepo, du-go sivasto kikjo, ki tan spriet an ta zad je imiela dvie plete. Na glavi an kratak sivast vel, vse lasje pokrite. Vsako jutro je šla h maš an potle cieli dan je bla zaparta u kambrici an molila. Mi otroc smo jo muorli pustit par mieru an ne uekat, ne norčinat blizu tiste kambre. Ona nie nič pomala doma. An dan me je poviedala, ka pride reč molit, antada mi je pokazala nje brevjari an not vse lepe svečenike. Ta-kuo san zagledala nje roke: lepe an čedne parste, fina koža. Nieso ble vse veder-bane, ku mamine. Blizu nje san čula, de je vsa dišala prou lepuo. Oh, kuo je bla liepa! Me je guorila počaso an pod glasan. Tu njo san se bla zaljubila. Poviedala san mami an tat, de an jest puojden za munjo. Take žene so ble duša naših hiš, naših vaseh... Samuo Mora hode šele... Pride ponoč, kar spien. Na začetku, kar san bla otrok, meje puno strašla an san se bala poviedat, zaki jo-čen tu sne. Donas me na straš vič ku ankrat, čeglih kar pride ona me tišči, me čefa an duši u petu. Se zbudin vsa ugnana, ujokana. Ku opdren oči, ona me pusti. Se oddahnin an nazaj zaspien. Donas vien, ki če od mene. Mora darži takuo močnuo vezano celuo moje življenje, de nič v mene ne ostane po-zabjeno. Luisa Battistig Sada se čujem bu-ojš. Uonjam po žajfi, sam čedan, imam nazaj mojo muoc an morem spet gledat sonce an se griet ta na njim, upit v me njega luč an .... sanjat. So me opral glih učera, lepuo posušil an lo-žli na dan star, pa lepuo postroj en bank. Blizu mene je puno mojih starih parjatelju. Pezo s tontam so obie-sli glih nad mojo glavo an muoram reč, da se jo nomalo bojim! Če pade dol na me, bo cvarča! Vsi vemo, da donajšnji cveki niso močni ku tist od ankrat! Na moji ceparni roki stoji na velika sklieda, biela. Daj sele diši po kruhu. Oh kuoj’ biu dobar tist kruh! So ga vsi jedli z očmi, še priet ku gaje moja gaspodinja Maria zrie-zala. Ta pred mano stoji an stolic, kjer sedi an pieglic na vogje. Smo vsi takuo lepi an čedni, se nismo nikdar takuo laščiel ku sada. Se me na pari ries gledat skuoze okno, poslušat snice čez dan an sove po-noc, se pingulat zad za laščocim perjam, ki plešejo na vjej velikega orie-ha ta pred hiso. Na vierjem na moje oči an na moje uha! Vi-šno, da sanjam!? Sam biu zapart puno liet v tami, gor na salarje. Sam biu vas pokrit od prahu. Sam biu ratu ‘no gniezdo paulčine. Sam se bau, da nardin an gard konac, da me varžejo du kajšan potok! Pa živlienje je puno velikih čudežu, ki se jih ne čakamo. Duo je bju jau, da me nazaj uon vetegnejo, da ratam takuo fajan, an, vič ku druzega, nisem mislu, da bom takuo dobro uonju! Vsi tist, ki hodjio obiskat telo novo hišo, kjer sada se ušafam, gledajo s čudovitnim očmi mene an moje parjatelje an pravjo, da kuo smo lepi! Ah če bi viedli dost sam jih vidu, ču an... uonju! Lieta an lieta nazaj moji gaspodarji so bli an bogat mož an njega mlada žena. On je bju zlo zlo ljubosumen na njo! Saj je imeu vse ražone: ona je bla mlada an liepa, on pa star, krevljast ku kljuka, pa pun sudu! On je biu su-dat v pervi viski, je biu ta par Merikane an je tud šu v Ameriko. Kar je finila viška, se je uarnu damu an je dobiu velik pezjon. Družina od žene je lepuo pomislila za ušafat dober štaut za če-čo an takuo so poroko kombinal. Ni bla na mier-na poroka. So se kregal cele dneve an cele noči! Oh! Sam usega ču, kar sam biu ta pod njih pa-stiejo! Mož se je nimar bau, da žena mu roge runa! Liepa, mlada, barka je bla, an še financot so imel kazermo blizu njih hiše! Lepi, mladi, nagli, fur-bast! Mož je bju prepričan, da žena ljubi adnega fi-nancota. ‘No vičer je teu mož odkrit resnico! Se je skriu pod okno od kuhnje an je začeu klicat s sladkim gla-sam an po taljansko, ku financot: “Maria! Carissima Maria! La prego mi risponda! Maria!” Jst sam biu šele pod pastjejo, sam ču vrata od kambre pocvilit, Maria se je počepnila, je stegnila roko an me je ujela z jezo. Kar je vidla, da sam še pun scanja, se je posmejala! Je bla vesela, da tisto jutro seje bla pozabila me spraznit! “Oh , kuo je vse takuo čudno donas!” sam mislu! Maria je hitro šla uoz kambre, je letiela po koridorju an v kuhnijo, je pokukala skuoze okno an polila uso scanje na glavo moža! Bepo je imeu vas kla-buk mokar an pru lepuo naprofuman! Sejeperfin cedilo dol z njega! Ni badu na klabuk, je biu vesel videt, kuo se obnaša njega žena s tistim možem, ki ne pozna. Je uzeu klabuk dol z glave, ga je otresu an je jau. “Pridna Maria! Oh, moja Maria!” Zena je zaparla okno, me je splaknila s frišno uodo an ložla nazaj ča pod pastiejo! Oh, na morem pozabit tisto vičer an še manj, tisto nuoc! Past-jeja je cviliela celo nuoč! Ben, al sta zastopil kduo sam? Sam bukau! Claudia Salamant Aktualno Judje dolin! Od Tera do Karnahte Marchiol alza le barricate: no alle superUnioni Nuovo bando della Comunità montana “Contributi destinati al sostegno delle utilizzazioni boschive su proprietà pubblica o privata, finalizzata alla successiva vendita a strada del legname”: questo è l'oggetto del nuovo bando approvato recentemente dalla Comunità montana del Torre, Nati-sone e Collio. I contributi vengono concessi per abbattere i maggiori oneri derivanti dalla localizzazione e dalla difficoltà esecutiva degli interventi di utilizzazione su lotti non inferiori a 100 me. Le spese ammissibili riguardano la progettazione, la direzione dei lavori, l’assortimentazione e la misurazione. I soggetti beneficiari dell’iniziativa possono essere i Comuni e altri Enti pubblici proprietari di bosco, singoli o associati, proprietari privati, singoli o associati ovvero i loro delegati. Le domande di contributo e la documentazione allegata, devono pervenire alla sede della Comunità Montana del Torre, Natiso-ne e Collio, in fase di prima applicazione entro il 30 giugno 2010. II bando integrale e il modello di domanda potranno essere richiesti o ritirati negli uffici della comunità montana del Torre, Na-tisone e Collio, o scaricati dal sito www.cm-torrenatisonecollio.it, per informazioni si potrà telefonare allo 0432-798211 (interno 218) o mandare una e-mail all'indirizzo: serv.tecnico@cm-tnc.regione.fvg.it, oppure loren-zo.cimenti@cm-tnc.regione.fvg.it L'ultima proposta di riforma degli Enti locali arriva dal Consigliere regionale Luigi Cacitti e dalla Carnia. Dopo il fallimento della proposta di istituzione di una Provincia dell'Alto Friuli, i poteri forti della Carnia spingono per la creazione di un ente rappresentativo di area vasta ed autorevole cui affidare compiti di programmazione e gestione dei servizi. Così si è fatta avanti l'idea di una riforma caratterizzata da superUnioni comunali e, tra queste, per l'appunto, l'unione dei 28 comuni della Carnia. E sbagliato pensare, come qualcuno ha scritto, che questa nuova riforma proponga una semplice »sostituzione« delle Comunità montane, un loro »cambio di nome«. In- fatti, la bozza di legge sulla riforma degli enti locali prospetta la soppressione delle Comunità montane nonché una profonda modifica dell'architettura istituzionale dei Comuni. Non prevede più la presenza di assessori da affiancare al sindaco, niente più giunta comunale. Esisterà solo un'assembleona dei sindaci dell' unione che prenderà le propie decisioni a maggioranza qualificata. Ad ogni sindaco sarà attribuita una quantità di punti voto ragguagliata per il 70% alla popolazione rappresentata e per il 30% all’estensione del territorio del Comune rappresentato. Essa avrà il compito, tra gli altri, di decidere il bilancio annuale e triennale per tutta l’Unione dei Comuni. Ciò significa che i Comuni più im- portanti avranno maggiore peso specifico ed il potere di decidere per tutti. I piccoli Comuni della montagna esisteranno solo sulla carta e non avranno alcuna possibilità di far sentire la propria voce. Il problema è che si vuole applicare questo »format« preparato ad hoc per i Comuni della Carnia anche al Torre ed al Natisone: per esempio Lusevera e Taipana dovrebbero essere uniti a Tar-cento e Povoletto. La Regione - ha detto il sindaco di Bardo Guido Marchiol -vuole calare dall'alto una riforma ostinandosi a non promuovere un percorso partecipativo. E' necessario un confronto con gli amministratori locali - continua il Sindaco - per riscrivere le regole sul funzionamento di comuni e per dar vita ad una riforma rispondente alle vere esigenze del territorio e che non dia luogo a semplici sperimentazioni formaliste che vanno a tutto svantaggio della montagna. Un presidio dei territori e una Igor Cerno democraticità degli organi elettivi dei piccoli Comuni della montagna vanno salvaguardati: si rende necessaria una redistribuzione dei poteri a favore di questi ultimi, che essendo eletti dalla popolazione devono essere effettivamente in grado di rappresentare le istanze degli elettori nelle scelte da effettuare, ha chiosato Marchiol. Eppoi - continua il primo cittadino di Bardo - non si può unire a forza Comuni come quelli di Lusevera e Taipana che presentano specifiche peculiarità territoriali, culturali e linguistiche con Comuni che hanno caratteristiche ed esigenze totalmente differenti come Tarcento o Povoletto. Un esponente politico di questi ultimi Comuni - ha aggiunto il Sindaco - non sarebbe in grado di percepire i problemi delle nostre vallate e nemmeno gli interesserebbe capire! Eppure, nella prospettata riforma, Tarcento e Povoletto decideranno anche per noi. Zbuan Barski komun! Zavarh poje! XÈX&T'J: j 1 -3- Nedijo, 18. aprila, v zavarški cierkvi Sv. Florjana to se zbralo polno ljudi poslušat šest vokalnih skupin, ki so zapiele cierkvene in ljudske piesmi. Kot po tradiciji, Zavarh je sarčno sprejel pevce, ki so paršli iz vasi Kobarid, Dolina, Ajdovščina, Bovec in so poveselili s petjem cielo dolino. Revija “Primorska poje” se je takolè še litos ustavila v Benečiji, v Terski dolini in prinesla vilazem. Luigia Negro, predsednica SKGZ-ja videnske pokrajine, kije pozdravila po rezijansko an Aleksander Coretti, predsednik ZSKD-ja za tržaško pokrajino, sta dala začetek liepi iniciativi. Dvie liepi hčeri, Miriam Simiz anu Roberta Pinosa, sta vodili pevsko srečanje. Dal prof. Han Steenwijk una lezione agli amministratori del Comune di Resia Il prof. Han Steenwijk, autore dell'ortografia, della grammatica e del vocabolario resiani, con un proprio intervento sull'or-mai quadrimestrale »Naš glas« boccia senza riserve la »riforma ortografica« proposta dagli improvvisati »linguisti« Sergio Chi-nese, Cristina Buttolo e Carlo Al-tomonte Carmelo, rispettivamente sindaco, assessore all'istruzione ed alla cultura ed assessore al rapporto ed interessi generali delle frazioni del Comune di Resia. La loro firma appare sotto una tabellina intitolata »Grafia resiano 10 ottobre 2009« allegata alla delibera del Consiglio comunale di data 27 novembre. Con questa tabellina il Comune ha preteso di ridefinire ufficialmente la grafia resiana per gli atti del Comune. La cosa che mi ha fatto più sorridere è che questi “dilettanti allo sbaraglio” volevano proporre una modifica alla grafia autorevolmente suggerita dal prof. Steenwijk con la sola so- stituzione della »c« con la »z« nonché della »z« con la »Š«. Invece, per un grottesco errore nella copiatura (!) dei segni grafici, la tabella intitolata »Grafia resiano 10 ottobre 2009« riporta ben 4 variazioni: 1) z —> c; 2) š -> z; 3) g -> g; 4) g -> g . Un'altra cosa alquanto spassosa messa in evidenza dal professore è che in detta tabella la »corrispondenza italiana« per il grafema resiano w è uu, anche se non si conosce nessuna parola italiana che contenga una sequenza di due u! A causa di questi e di altri numerosi strafalcioni la tabella »Grafia Resiano 10 ottobre 2009« risulta inesatta, difettosa, spesso in contraddizione con se stessa... un vero pasticcio. E, perciò, non può servire come una base nè per l’uso negli atti pubblici nè nella cartellonistica. Steenwijk analizza anche il modo in cui il Comune scrive con l'aiuto della sua »grafia ufficiale«. Il professore mette in evidenza che nei propri scritti (tabelle to- ponomastiche, intestazioni bilingui delle lettere del Comune, auguri natalizi) il Comune contraddice se stesso, non essendo nemmeno capace di rispettare la propria tabellina! Steenwijk, poi, sottolinea in rosso tutte le sgrammaticature contenute negli scritti »ufficiali« del Comune che valuta come un lavoro di dilettanti senza preparazione in materia. Quali sono le conseguenze? I problemi ortografici per il resiano, ora, si sono moltiplicati, creando danni e destabilizzazione in ogni parte della lingua e mettendo in confusione gli utenti. E come conclude il prof. Steenwijk? »Prima che vengano prodotte scuse del tipo “abbiamo lavorato in fretta”, “non siamo specialisti” e “questi sono ragionamenti troppo complicati per noi” diciamo che questo tipo di scuse vale solo per i dilettanti. Firmando la tabella »Grafia resiano 10 ottobre 2009«, pubblicandola sulle pagine del Giornale di Resia e spedendola ad una serie di specialisti accademici, i responsabili comunali hanno rinunciato al diritto di avvalersi di scuse del genere; anzi si sono dichiarati pronti ad affrontare qualsiasi discussione linguistica«. Aspettiamo, dunque, le dotte risposte dei »linguisti« del Comune di Resia alle questioni sollevate da Steenwijk. Al contempo, speriamo che abbiano per lo meno capito la lezione: non si può scambiare una tabella toponomastica per un manifesto po- litico sulla legge 482/1999! Il resiano scritto è una cosa seria: esso è chiamato a rispondere alle numerose esigenze di autori e lettori resiani di qualsiasi dimensione e portata. Finché il linguaggio ufficiale rimarrà legato ai »capricci« ed ai pregiudizi culturali ed ideologici, non potrà mai svolgere quel ruolo che ogni lingua ufficiale è chiamata a svolgere: rappresentare il resiano agli occhi di tutti i suoi parlanti e del mondo esterno. Il prof. Han Steenwijk è l’autore dell’ortografia, della grammatica t L’ADOZIONE DI UNA “GRAFIA UFFICIA! DEL COMUNE DI RESIA E LE SUE CONS! Le opinioni del prof. Steenwijk sulla nuova ortografia adottata dal Premessa In una delibera comunale del 27 novembre 2009 è stato fatto il nome dell’autore di queste righe, fatto di cui è venuto a conoscenza grazie alla gentilezza di una collega patavina che aveva ricevuto una lettera da parte del Comune di Resia avente come oggetto proprio questa delibera. Essendo stato tenuto all’oscuro della decisione presa dal Consiglio Comunale e delle mosse che hanno preceduto questa Kronaka (Onrfn o/ Bar- Trattoria - Pizzeria prossima apertura Na varh Kolovrata iz dna Soške doline Liepa nedieja na iniciativo Cai Nediških dolin A destra Fabio, Debora e Marco. Nelle altre due immagini i locali rinnovati in località Trivio A loro si è aggregato un amico, Marco Faidutti, 22 anni, di Scrut-to, pizzaiolo, anche lui con entusiasmo. La posizione strategica - siamo a circa un chilometro da un luogo di culto molto visitato come il santuario di Castelmonte, dalla primavera all’autunno tutta la vallata è meta di gite e scampagnate, infine iniziative sportive come la cronoscalata Cividale-Castelmonte ed il rally Alpi orientali non mancheranno di attirare clienti - e la voglia di fare di questi ragazzi sono la vera carta di questa nuova struttura ricettiva nelle Valli del Natisone. Da una serie di spazi rimessi a posto anche esternamente la veduta è davvero mozzafiato, intanto per i tre ragazzi inizia il conto alla rovescia: si apre il 25 aprile, la resistenza è anche questa, (m.o.) Nei locali ristrutturati tre giovani aprono un ristorante-pizzeria, in futuro previsto un centro benessere V A Spik si realizza il sogno di Fabio, Debora e Marco È un luogo di passaggio per eccellenza, posto ad un trivio - con questo nome è conosciuto il posto, ma anche come Špik, dal monte su cui si trova - tra Castelmone, la valle di Prepotto e quella di S. Leonardo e Stregna. Soprattutto su questo puntano i tre giovani che hanno scelto, coraggiosamente, di investire in un locale (pizzeria e ristorante con camere per ora, in futuro anche centro benessere) nelle Valli del Natisone. Racconta Fabio Codromaz, 35en-ne di Berda (Prepotto), di professione cuoco, che la ‘spinta’ gli è ve- nuta dal padre Mario, che da tempo lo invogliava a mettersi in proprio. L’occasione è stata data dalla ristrutturazione dei locali di Špik effettuata da Enzo Radici, titolare di una nota azienda di serramenti con sede a Premariacco. “Il nostro sogno - spiega Fabio, chiamando in causa la moglie Debora, 26 anni, che lavorava in un supermercato e con entusiasmo gli si è affiancata - è stato sempre quello di aprire qualcosa di nostro, Enzo ci ha dato l’opportunità e abbiamo colto la palla al balzo.” Aggiunge Debora: “Nella vita almeno ogni tanto bisogna rischiare.” Je ries puno ljudi, ki tle par nas radi hodijo, imajo radi naše doline an bregi an želijo, de jih spoznajo an njih otroci an de se navadijo hoditi po teli naši domači zemlji, ki ima puno liepe-ga za pokazat. Takuo an v nediejo, 11. aprila, se nas je na iniciativo Cai Nediških dolin zbralo na 45 za iti kupe hodit na Kolovrat. V teli čudni pomladi, marzli an mokri, ko se sonce le po riedko parkaže an nas ugreje, smo imiel zaries vso srečo. Bluo je lepuo, jasno, sonce je sijalo an tudi na varhu nie bluo vietra, takuo smo vsi užival, kar smo se z očmi sprehajal od Matajurja do Kanina, od Krna do Mrzlega vrha an še napri oku do Bajnščice (Bainsiz-za), muorja, v naše dohne an naprej v furlansko ravnino. Naša pot se je začela v dolini Soče, ustavli smo se na pu poti med Kobaridom an Tolminam, naspruoti vasi Kamno. Šli smo po starmi, uozki an zacimentani poti, koder se vozi tista pest lju- Vsi kupe na varhu Nagnoja, tle blizu te narbuj mladi planinci, dol zdol fotografija pred Podorehovo hišo z gaspodarjam, nova članica Cai an liepa host, koder smo hodil di, ki živi gor par Fonih. V vasi smo se ustavli pred hišo Podoreh, kjer je gaspodar pred hlievam mazu konja z zdravilno kremo. Pošpegal smo an v hliev, kjer imajo šest krav, dvie teleta, dvie praseta an uco. Takih hlievu niesmo vič vajeni, ankrat jih je bluo puno an po naših do- linah. Še posebno te mali so se ries poveselili... Pot je šla napri po stazi skuoze lepo bukovo host, do planine Bant. Panorama je biu spe-takolar. Od tu smo se še vzdignili an paršli na ciesto, ki pelje iz Volč na Solarje, tuk imajo j agri njih kočo. An od tu naprej smo hodil puošam zad za Kolovratom. Veliezli smo na ciesto, glih blizu Kuka, ki varje vas Ravne an potle šli na varh Nagnoja, kije vesok 1192. Od začetka naše poti smo prehodil navzgor 1 taužent metru. An seje splačalo. Videl pa smo tudi, de na Kolovrat se zaries pride od vsieh strani. Ko smo lepuo počival, so paršli še planinci od Cedaj-skega Cai, bluo jih je vič ku stuo, narvič je bluo mladih družin an otruok. Potle so se vsi spustil na Solarje an se pred rifugjam kupe veselil. Lr-cPio;;p;....iC 10 novi matajur Četrtek, 22. aprila 2010 Risultati 1. Categoria Cassacco - Valnatisone 0:1 Juniores Valnatisone - Serenissima 3:0 Allievi Valnatisone - Sesto Bagnarola 3:1 Moimacco - Futuro Giovani 1:1 Giovanissimi Com. Fiume Veneto - Moimacco 1:2 Fortissimi - Valnatisone 1:1 Amatori Warriors - Sos Putiferio 3:1 Tramonti - Pizzeria Le Valli 0:2 Savognese -Tratt. da Raffaele 0:0 Calcetto Paradiso dei golosi - Pilutti’s pub 6:3 Essiccatoio Dorbolò - Cdu calcio 12:4 Prossimo turno 1. Categoria Valnatisone - Paviese Juniores Venzone - Valnatisone Allievi Com. Fiume Veneto Bannia - Valnatisone I Falchi - Moimacco Giovanissimi Moimacco - Maniago Esordienti Moimacco - Audace Pulcini Audace/A - Forum Julii/A Audace/B - Bearzi/C Audace/C - Bearzi/D Amatori Amaranto - Sos Putiferio (23/04) Pizzeria Le Valli - Cicconicco Villalta (24/04) Savognese - Pizzeria al Sole due (24/04) Enoteca Sandi - Poi. Valnatisone (26/04) Calcetto Santa Maria- Paradiso dei golosi (23/04) Merenderos - Diavoli volanti (26/04) PuraVidaCafè- Essiccatoio Dorbolò (23/04) Classifiche 1. Categoria Valnatisone 57; Caporiacco 54; Reanese 52; Lavarian Mortean 44; Bujese 39; Riviera 38; Ancona 37;Tarcentina 35;Torreanese 34; Pa-gnacco, Paviese 33; Risanese 32; Santamaria 31 ; Cassacco, Rive d’Arcano 25; Moraro 12. Juniores (Provinciali - Girone C) OI3 58; Azzurra 56; Valnatisone*, Forum Julii 45; Serenissima 41 ; Riviera* 33; Chiavris 31 ; Reanese 29; Arteniese** 28; Venzone 22; S. Gottardo 21 ; Tarcentina 20; Prog&T* 7; Fortissimi* 3. Allievi (Regionali - Girone A) v Sport Sanvitese 66; Donatello 59; Sacilese 55; Mug-gia 50; Tolmezzo Carnia 44; Manzanese 41 ; Moimacco, Sangiorgina 35; Nuova Sandanie-lese 31 ; Futuro Giovani 30; Trieste calcio 25; Pro Romans 12; Cormonese 10; I Falchi 4. Allievi (Regionali - Girone B) Ancona 61 ; Pordenone 58; San Luigi 56; Valnatisone 53; Brugnera 51 ; San Giovanni 47; Union '91 36; Virtus Corno 33; Bearzi 32; Pro Gorizia 22; Sesto Bagnarola 17; Fiume Veneto Bannia 12; OI3 10; Pro Cervignano 8. Giovanissimi (Regionali - Gir. A) Ancona 67; S. Luigi 63; Moimacco 56; Sanvitese 54; Fiume Veneto Bannia 52; Azzane-se 44; Bearzi 40; San Canzian 36; Virtus Corno 35; Maniago, Union ‘91 26; Opicina, Mon-falcone 16; Rangers 10; Pro Romans 1. Giovanissimi (Provinciali - Gir. B) OI3 60*; Lib. Atl. Rizzi 47; ; Forum Julii* 45; Esperia ‘97* 43; S. Gottardo* 42; Serenissima*, Centro Sedia* 35; Valnatisone 33; But-trio* 18; Reanese/A* 15; Chiavris* 13; Fortis- simi 10; Graphstudio Tavagnacco/B* 3. Amatori (1. Categoria - Gir. A) Warriors 27; Sos Putiferio, Pizzeria Le Valli Amaranto, Extrem 26; Latteria Tricesimo* 23; Car-pacco 21 ; Anni ‘8019; Ciconicco Villalta 15; Carrozzeria Tarando* 15; Tramonti 14; Bar Al Gambero Amaro 10. Amatori (2. Categoria - Gir. D) Turkey Pub 33; Campeglio 30; Beivars 28; Dinamo Korda 24; Chiasiellis 23; Pizzeria Mo-by Dick* 22; Adorgnano 20; Savognese* 20; Trattoria da Raffaele* 12; Gabbiano* 10, Pizzeria al sole due, Sammardenchia 7. Amatori (3. Categoria - Gir. B) Over Gunners* 32; Poi. Valnatisone 25; Orzano 24; Tuttomeccanica* 20; Friuldean* 19; Montegnacco* 18; Racchiuso* 17; Collettivo Savio* 13; Enoteca Sandi*, Pingalonga-long* 11 ; Paura & Delirio a Collosomano 4. Le classifiche di 2. e 3. categoria Amatori sono aggiornate al turno precedente. - * Una partita in meno. La Pizzeria, vittoriosa a Tramonti, e la squadra di Savogna, battuta dai Warriors, sono in corsa per la promozione Le Valli e Sos Putiferio si giocano il campionato Successo esterno della Valnatisone - Juniores sul velluto -1 Giovanissimi del Moimacco terzi in classifica Nel campionato di Prima categoria la Valnatisone con la rete segnata da Andrea Scaunich (entrato in campo a sostituire Montina) all’ultimo minuto della gara di Cassacco, si mantiene in testa alla classifica. A tre giornate dal termine la squadra valligiana, mantenendo l’attuale posizione in classifica, potrà evitare la lotteria dei play-off per la Promozione. Ordinaria amministrazione per la formazione Juniores della Valnatisone che, grazie alla rete di Lorenzo Miche-lutti ed alla doppietta realizzata da Andrea Scaunich, ha regolato la Serenissima, sua immediata inseguitrice. Nell’ultima esibizione casalinga gli Allievi regionali della Valnatisone hanno superato il Sesto Bagnarola grazie alle reti siglate da Nicola Zabrieszach, che ha trasformato un calcio di rigore, Michele Oviszach e Marco Sittaro, migliorando la posizione in classifica. Domenica 25 chiuderanno il loro brillante campionato a Fiume Veneto. Per il Moimacco un pari casalingo contro la Futuro Giovani. Grazie alla doppietta siglata da Marco Zufferli i Giovanissimi regionali di Moimacco hanno espugnato il Largoni sul traguardo dì Cividale E Daniele Largoni, portacolori della Guadense Ro-togal, il vincitore del 6° Gran premio Città di Cividale del Friuli - 1° Trofeo Banca Popolare di Vicenza, gara di apertura del calendario juniores del Friuli Venezia Giulia organizzata dalla Ciclistica Forum Iulii. Largoni è arrivato in completa solitudine, al termine di una lunga fuga che lo ha visto protagonista per gran parte della giornata insieme a Marco Pa-rolin (Work Service Brenta). La corsa è partita da Viale Europa, a Cividale, poi ha attraversato Gaglia- Larrivo della corsa di domenica (foto Annarita Trossolo) no, Spessa e il Gpm di Ronchi Sant'Anna prima di tornare a Cividale attraverso Fornalis, dove è scattato un piccolo gruppo che ha raggiunto un vantaggio massimo di un minuto, prima di soccombere sotto l'avanzare del plotone che ha riassorbito tutti nel corso del quarto giro. E stato subito dopo il ricongiungimento che Daniele Largoni è partito in contropiede, seguito da Marco Parolin. Emozionante l'ultimo giro di circuito: i battistrada hanno continuato a pedalare a testa bassa mentre il gruppo riguadagnava metro dopo metro, fino a presentarsi al triangolo rosso dell'ultimo chilometro con soli 14” di vantaggio. A 450 metri dal traguardo Largoni ha lasciato Parolin e si è involato da solo verso l'arrivo di Viale Trieste, conquistando la sua prima vittoria nella categoria juniores, mentre alle sue spalle anche Parolin ha resistito al ritorno del gruppo e ha chiuso al secondo posto. campo della Fiume Veneto Bannia insediandosi al terzo posto in classifica. Esibizione da dimenticare per i provinciali della Valnatisone ad Udine contro i Fortissimi. I padroni di casa sono scesi in campo in dieci. I nostri ragazzi sono passati in vantaggio dopo soli 2’ su rigore trasformato da Luigi Caporale. Da questo momento si sono resi protagonisti di giocate abuliche, dimenticando tutto quanto di buono avevano realizzato fino ad og- gi. Così ad 1’ dalla fine è arrivato, giustamente, il pari dei padroni di casa. Nel campionato di Prima categoria Amatori difficile gara per la Pizzeria Le Valli a Tramonti. I padroni di casa hanno chiuso nella propria metà campo i valligiani che si sono difesi con ordine. Al 15’ occasione per Panbianco che, solo davanti al portiere, non riusciva a concretizzare. Al 20’ passava in vantaggio la Pizzeria grazie alla grande giocata di Graziano Iuretig SPORT PO SLOVENSKO - SPEbDWAy MOTOCIKLIZEM SWKA ZEMLJA |A/-P£S£K *('PR06A)' ©AAÓTcr _■ • che metteva il pallone sui piedi di Alexander Hrast, lesto a insaccare. Nella ripresa sono stati ancora i padroni di casa a dettare il gioco, in due occasioni è stato bravo il portiere Ciocchiatti a salvare la propria rete. Allo scadere è giunto il raddoppio con Kim Smrekar che ha visto il portiere fuori dai pali e da centrocampo ha calciato il pallone che ha scavalcato il portiere avversario. Domenica mattina a Lai-pacco si è giocata la gara tra i Warriors e la Sos Putiferio di Savogna. La formazione guidata da Walter Petricig ha sofferto per le dimensioni ridotte del campo che hanno favorito i padroni di casa. Sotto di due reti, i savognesi hanno ridotto le distanze con la Calcetto a Mersino Come da tradizione si giocherà nella giornata di sabato 1° maggio in località Jezera di Mersino Alto il torneo amatoriale di calcetto. La passata edizione ha visto il successo della formazione di Pozze-ra che si è aggiudicata il memorial dedicato a Silvano Guion e Pio Co-ren superando la squadra di Mersino. rete di Michele Osgnach. In seguito i padroni di casa hanno messo al sicuro i tre punti con il terzo gol, insediandosi così solitari al primo posto in classifica. L’ultimo turno previsto per il prossimo week-end sarà decisivo per le due formazioni valligiane, in lotta con Warriors, Amaranto, Extrem e Latteria Tricesimo per i due posti disponibili per la promozione in Eccellenza. In Seconda categoria la Savognese ha concluso con un pari a reti inviolate il match con la Pizzeria da Raffaele. Oggi, giovedì 22 aprile, alle 20.30, penultima esibizione casalinga dei savognesi che recupereranno la gara con la Pizzeria Moby Dick. Paolo Caffi Paradiso dei golosi e Merenderos proseguono il loro cammino nei play-off di calcetto validi per il titolo Uisp. Le classifiche aggiornate al turno precedente sono le seguenti; Girone X: Paradiso dei golosi 9; Santa Maria 6; La Viarte 5; Boca Juniors Risano 4; Pilut-ti's Pub* 0. Girone Y: Engaged in show biz 8; Merenderos*, Simpri Kei da Moreale 5; Diavoli volanti* 4; Santa Klaus @ Nevelandia* 0. Nel Campionato a-matori Friuli collinare l'Essiccatoio Dorbolò di San Pietro al Natisone ha terminato la seconda fase. Questa la classifica finale del girone C: Paulin/Tex Grill 19; Essiccatoio Dorbolò 18; Pizzeria Al Baffo 17; Fagagna 12; Artegna 11; Rivignanese 10; Dlf Cervignano 9; Dlf Energia & Natura, Pura Vida Cafè, Cdu calcio 8; Pi-trans Bicinicco 7 ; Pizzeria Cantina Fredda 5. Dopo questo piazzamento l’Essiccatoio Dorbolò è stato inserito nel girone F dei play-off assieme a Pura Vida Cafè e ad Artegna, formazione che ha incontrato ieri sera, mercoledì 21, per il primo turno. zo Nel penultimo turno della Coppa Friuli di volley le ragazze della Under 14 della Polisportiva San Leonardo hanno perso 3-1 a Merso di Sopra contro la Futura Palmanova. Per le ragazze del presidente Ettore Crucil è in programma l’ultima uscita della seconda fase che avrà luogo a Campoformido sabato 24 aprile, alle 16, contro la Pu.Ma.Coop. Pulizie manut. Questa la classifica del girone I: Libertas Orvi 24; Polisportiva San Leonardo, Basiliano Low West volley* 16; Futura Palmanova 15; Pu.Ma.Coop. Pulizie manut.* 7; CSI Tarcento* 0. Kronaka Ernesto an Leopoldo - Furjanova an Basilio, Silverio an Mario Valentarjovi (s čeparne roke). Na drugih fotografijah: trije rodovi Furjanove družine: Ernesto, sin an navuodi, an še z navuodi, ki se kličejo Justine, Victor, Romain, Matteo, Mathias an Jeremy V mladi družini... Gioia Tu malo cajta so se v družini iz Barnasa veselil dveh rojstev: parvo seje rodiu an puobič, Thomas, bluo je otu-berja lanskega lieta, seda pa adna čičica, njega kužina. Že samuo nje ime vam povie, ki dost so veseli, de se je rodila: se kliče Gioia. Nje tata je Ivan Borghese iz Barnasa, mama pa Annalisa Fort iz Čedada, kjer tudi mlada družina živi. Gioia je med nas paršla v sriedo 14. obrila an takuo Giorgetta an Franco iz Barnasa sta še ankrat ratala nona, Mario an Marilena iz Čedada pa parvi krat. Veselijo se tudi teta Larissa z Marinam an stric Igor z Laro, ku-žin Thomas, vsa žlahta an parjatelji. Čičici želmo, de nje življenje bo, kar že nje ime naznanja: veseje. II14 aprile è nata Gioia che ha portato tanta felicità a papà Ivan Borghese di Vernasso e mamma Annalisa Fort di Cividale, ai nonni Giorgetta e Franco di Vernasso, che nel giro di pochi mesi son diventati nonni due volte!, e Mario e Marilena di Cividale, agli zii Larissa e Marino, Igor e Lara, a parenti ed amici. Gioia, a te gli auguri di una vita serena! Naši emigranti, ki so bli parsiljeni pustit njih rojstni duom, zak tle doma nie bluo diela, de bi lahko oni preži-viel an zredil družino, gledajo na vse kraje ostat povezani z družino, s parjatelji an vasnjani, ki so ostali tle doma al pa so tudi oni muor-li iti živet kam drugam. V njih sarcu hranijo vse spomine od tistih cajtu, kar so bli šele tle po Nediških dolinah. Vemo, de naši ljudje, ki so po svietu, z velikim vesejam sprejemajo novice, ki jim parhajajo iz rojstne zemlje, želijo viedet, kaj se gaja tle po naših krajih takuo de se čujejo na kako vižo šele tle doma. Pogostu nam pišejo, de Novi Matajur jim puno pomaga pri tem, saj na njim videjo fotografije an prebie-rajo novice, ki jim “pravejo”, kaj se gaja tle v njih ljubljeni Benečiji. S telim fotografijam so te-lekrat oni, ki želijo pozdravit vse njih ljudi, tle doma an po sviete. So vasnjani iz Topo-luovega, ki živijo an dielajo v Normandiji (Francia). Njim naj gre naš objem. S Srebamo kapljo gremo na 15. maja v Zagreb “Srebrna kaplja” nas tele krat pelje v Zagreb, ki je glavno miesto Hrvaške. Potovanje bo v saboto 15. maja. Se puo-de iz Spietra (pred kamunam) ob 6. zju-tra. Po pot se vič krat ustavemo. Okuole 10.30 se pride v Zagreb, kjer bo obisk starega miesta. Okuole se bo hodilo par nogah. Ob 13. uri bo kosilo. Po kosile, okuole 15. ure, se puode z avtobusom gledat Donji grad (città bassa). Ob 16.30 se denemo na pot za se uarnit damu. Po pot se ustavemo v kraju Otočec, pru luštni vasi, kjer na sredi rieke Krke, ki gre čez njo, stoji an velik grad. V Spie-tar se varnemo okuole devete zvičer. Za se vpisat (43 €, avtobus an kosilo) je cajt do 5. maja, an muoreta poklicat na tel. 0432 703119 (Kmečka zveza), ali 0432 727490 (Inštitut za slovensko kulturo). Potovanje so ga organizal s pomočjo družbe Atlant. SPETER Gorenj Barnas - Belgija Žalostna novica “Brat Marino nam je iz Belgije stuoru zviedet žalostno novico, de nas je zapustila njega sestra an naša na-vuoda Nicoletta. Imiela je samuo 54 liet. Živiela jev Belgiji, v kraju blizu miesta Liegi, z nje družino. Kar nje tata Danilo an mama Rosalia Petricig - Vanacove družine iz Gorenjega Barnasa sta umarla, Nicoletta je puno pretarpie-la. Oboliela se je zavojo tega an od tekrat je bluo nje novi matajur Tednik Slovencev videmske pokrajine Odgovorna urednica: JOLE NAMOR Izdaja: Zadruga Soc. Coop NOVI MATAJUR Predsednik zadruge: MICHELE OBIT Fotostavek in tisk: EDIGRAF s.r.l. Trst/Trieste Redazione: Ulica Ristori, 28 33043 Čedad/Cividale Tel. 0432-731190 Fax 0432-730462 E-mail: novimatajur@spin.it Reg. Tribunale di Udine n. 28/92 II Novi Matajur fruisce dei contributi statali diretti di cui alla Legge 7.8.90 n. 250 Naročnina - Abbonamento Italija: 35 evrov • Druge države: 40 evrov Amerika (z letalsko pošto): 62 evrov Avstralija (z letalsko pošto): 65 evrov Poštni tekoči račun ZA ITALIJO Conto corrente postale Novi Matajur Čedad-Cividale 18726331 Bančni račun ZA SLOVENIJO IBAN: IT25Z 0504063740000001081183 SWIFT: ANTBIT2P97B Včlanjen v FIEG Associato alla FIEG m Včlanjen v USPI Associato aU'USPI življenje zlo težkuo. Naj jo Buog sprime v njega kraljestvo. Z nje smartjo, kije paršla zaries pred cajtam, nas je zapustila v veliki žalosti an Ass. Pescatori Sportivi ALBORELLA domenica 16 maggio San Stino di Livenza PRANZO A BASE DI PESCE ore 10 - partenza da Cemur in pullman e fermate a Ponte S. Quirino, Cividale stazione, Buonacquisto ore 19 - rientro Info e prenotazioni (50 euro, entro 1. maggio): Aldo 3381634266, o sede Cemur Bar da Toni AFFITTASI Cividale centro storico casa 3 camere, 2 bagni, mansarda, taverna, garage. Tel. 333 4367437 smo blizu nje sinu Francois an bratru Marinu.” Strici an tete Maurizio, Tiziano, Graziella, Maria Luisa an Pio, an vsi kužini SOVODNJE____________ Ložac - Čedad Zbuogam Mario “Nasreča na nikdar spie” so pravli naši te stari, na žalost tudi tele krat nie zaspala an nam ukradla mladega moža. Silvio Loszach, Mario za družino an parjatelje, je šu pomagat parjatelju dielat v host: grede, kije njega par-jateu sieku drevuo, on je ostu na pot za ahtat, de na pasa atu tode kajšan grede, ki bo drevuo padlo na tla. Na žalost drevuo je padlo na anj. Hitro so poklical na po-muoč ambulanco, parplu je tudi elikopter pa nič nie bluo hnucu, saj Mario je na žlah umaru. Imeu je samuo 59. Malo cajta priet je biu šu v penzjon. Njega smart je huduo za-diela ne samuo njega družino, ženo Mirello, ki je iz Tarčmuna, hčere Deboro an Barbaro, sestre Dino an Mario, taščo, kunjade an na-vuode, pa tudi vse tiste, ki so ga poznal. Mario je biu an bardak človek, vsi so ga spoštoval, tudi v šuoli v Čedade, kjer je dielu puno liet. Puno ljudi seje zbralo na njega pogrebu, ki je biu v Matajure v saboto 17. obrila popudan. SVET LENART Gorenja Miersa Zapustila nas je Elia Pippa V čedajskem špitale nas je za nimar zapustila Elia Pippa, uduova Qualizza. Učakala je 87 liet. Za njo jočejo hčere Lauretta an Bruna, sin Aldo, zeta, neviesta, navuodi, pra-navuodi, sestra an vsa žlahta. Zadnji pozdrav smo ji ga dali v sriedo 14. obrila popudan par sveti maši, ki je bla v Klenji. Venčni mier pa bo počivala v podutanskem britofe. DREKA Nie bla Škabalonova Tela je na parložnost, de se še ankrat spomnimo na Mafaldo Cicigoi, kije živie- la v Čedade an nas je zapustila parve dni obrila. Po-viedali so nam zgrešeno, de je bla Škabalonova. Za resnico je bla Flipova po domače, bla pa je kunjada od Tonija Škabalona. r 100 liet! Vittoria iz Hostnega želi vse dobre parjatel-jici Mariji Trusgnach, ki je paršla do 100 liet življenja! Mariji, ki živi v Rubinjaze, še puno zdravja an meru v življenju, ki ga ima pred sabo. Vittoria Trusgnach di Costne augura a Maria Trusgnach, che ora abita a Rubignacco, per i suoi 100 anni ancora tanta salute e serenità negli anni a venire! 1 Cai - sottosezione Val Natisone domenica 2 maggio Gita intersezionale Escursione nei dintorni di Sauris curata dalla sottosezione di Pasian di Prato Difficoltà: Escursionistico _ Dislivello e tempi: m 480 circa, sviluppo di 10,5 km; ore 4 _ Equipaggiamento: normale da escursione Ore 6.30 - Ritrovo e partenza da S. Pietro al Natisone (piazzale delle scuole) Per motivi assicurativi i non soci del Cai sono invitati a comunicare la loro partecipazione entro il giovedì precedente all’uscita (0432/727428) Info: Dino tel. 0432 726056 An gologlavec brez adnega lasa na glavi an njega parjatel ricotast sta pila v gostilni. Potle, ki sta popila kajšan taj, te ricotasti je pobuošcu glavo od gologlavca an mu je jau: - Oh, kuo je gladka... je ku rit od moje žene! Gologlavec se je tudi on pobuošcu njega glavo an mu odguoriu: - Imaš ražon... je ku rit od toje žene! ★ ★ ★ V gostilni an mla-denč je più whisky zad za bankonam, kadar se je usednila h njemu adna mlada an liepa plavolaska z adnim kratkim krilam. Potle, ki jo je vso pregledu, mla-denč je ušafu kuražo an jo poprašu: - Al guoriš po slo-viensko? - Ja, samuo nomalo, ne dost. - Dost? - Petdeset tavžint! ★ ★ ★ Dva parjatelja sta se pogovarjala v gostilni: - Antada? Kuo gre to-ja žemba? Kuo gre toja žena? - je poprašu te parvi. - Za glih reč, se na morem kumrat, je dobra kuharca, darži čedno hišo an je barka tudi za prat an za pieglat. - Vse tuole je pru, pa ist sem teu reč, kuo je toja žena v pastijej...? - Mah... kajšan prave dobro, kajšan pa slavo! ★ ★ ★ An klient je šu jest v gostilno. Za se nomalo ugriet, je kuazu mesno juho. Ku kamerier mu jo j’ parnesu, je zamer-ku, deje daržu parst notar: - Kamerier, na za-mierte, zaki daržite parst tu moji juhi? - Zatuo, ki imam ad-no hramuoto na njim, an miedih mi je jau naj ga daržim tu gorkim! Klient je zaueku: - Alora zaki ga na utakneš tu tist prestor? - Sa sem ga daržu do seda! - je hitro odguoriu kamerier. ★ ★ ★ An otrok je šu v gostilno an je jau gaspo-darju: - Daj temi no staklen-co vina za mojga nona. - Čarno al bielo? - je poprašu mož. - Kar čete, saj muoj nono je sliep! ★ ★ ★ Dva pijanca v gostilni: - Porko zluodi, imajo ražon tisti, ki pravejo, de se na smie mešat te bielega an te čarnega! Včera sam popiu dva litra te čarnega an na zadnjo an taj bielega! Tist me je upjanu! “Prisarčni pozdrav vsiem našim doma” Kronaka Kar none so kuhale kafè v kalderine... Miedihi v Benečiji Ankrat, ne puno liet od tega, je bla v Čeneboli teta hiša, v nji je živiela bižnona Vigja an puno krat jo je mala Cristina hodila gledat. Seda nie vi'č tiste hiše, an tudi bižnone ne. Pa mala Cristina se šele spominja, kuo je biu dobar tist kafe, ki ga je bižnona kuhala v kardelinu. Se šele zmisle, kuo je bluo lepuo letat okuole šporgeta... an če kajšan krat je ubila kako čikero od bižnone! Lepi spomini za Cristino, ki seda je žena an mama dvieh frišnih an liepih puobu, lepi spomini tudi za nas, ki imamo parbližno nje lieta an nam pridejo na pamet naše none s tistim kardelinam tu roce, kjer so kuhale kafe, ki pa nie biu kafe, pač pa cikorja... Cajt hitro teče napri, an kar se nam pari “včera”, je že puno liet od tega, pa tajšni spomini ostanejo nimar živi S Planinsko družino na Planici an par mons. Dioniziju Minil je mesec dni, odkar je Planinska družina Benečije organizala avtobusni izlet na Planico. Kot vemo, na Planici je tiste dni potekalo Tle blizu monsinjor Nižjo Mateucig an Marko Kukovac. Gor na varh: trieba je an se otaščat! Planinska družina Benečije sobota 1. maja Tradicionalni pohod na Km 2.244 m odg. Pavel 348 2299255 nedelja 16. maja Na Golico med kukalce Sulla Golica tra i narcisi avtobusni izlet primeren za družine. gita in pullman adatta alle famiglie ob 6.30 se zberemo v Špietre, kjer so sriednje šuole ob 6.45 odhod - s koriero se pride na Planino pod Golico an tle se začne hodit, parbližno je dvie ure lahke hoje. Za kosilo vsak naj poskarbi za se, je tudi koča kjer se lahko kjek poje. Ob 17. zbirališče na Planini pod Golico. V Špietar se varnemo okuole 20. ure. Info in vpisovanje (15 € člani, 17 € ne člani): Joško328/4713118-Daniela 0432/731190 svetovno parvenstvo v smučarskih poletih (campionato mondiale salto con gli sci). Škoda, de udeležba izleta nie bila velika. Tuole zavoj o ki glih v tistem cajtu je poteku tudi tečaj smučanja, ki ga Planinska prireja že puno liet. Pa kar smo paršli na Planico, nas je bluo še previč! Mislim, da takuo puno ljudi še nie bluo na Planici. Ob lepem vremenu an skokih du-gih 236,5 metru, najdaljši je biu Švicar Simon Aman, kije takuo novi svetovni parvak. Dobro sta se izkazala tudi čarniel Andrea Morassi an Sebastiano Colloredo iz Tar-biža. Navada Planinske, ko smo v tistih krajih, je, de mimo grede gremo gledat našega beneškega duhovnika Dionizija Mateučiča, ki živi v Žabnicah (Camporosso), kjer nas pru lepuo an veselo spri-me. Tudi tele krat smo bli pri njemu an vsi kupe smo nekaj dobrega pojedli an popili. Sevieda, nie manjkala ra-monika, ki stajo Roberto an Marko razstegnila, in slovenska piesam, ki nas je spremljala po cieli poti do duoma. Joško Dreka doh. Maria Laurà 0432.510188-723481 Kras: v sriedo od 13. do 13.30 Trinko: v sriedo od 13.30 do 14. Grmek doh. Lucio Quargnolo 0432. 723094 - 700730 Hlocje: v pandiejak an sriedo od 11.30 do 12. v četartak od 15. do 15.30 doh. Maria Laurà Hlocje: v pandiejak, sriedo an petak od 15,00 do 15.30 Podbonesec doh. Vito Cavallaro 0432.700871-726378 Podbuniesac: v pandiejak, to-rak, sriedo, petak an saboto od 8.15 do 9.30 v pandiejak, četartak an petak tudi od 17. do 19. Čarnivarh: v torak od 14.30 do 15.30 v torak an petak od 17. do 18. doh. Pietro Pellegriti Špietar: v pandiejak an petak od 9. do 11. v četartak od 9. do 12. v torak od 16. do 18. v sriedo od 16. do 18.30 doh. Daniela Marinigh 0432.727694 Špietar: pandiejak, torak an četartak od 9. do 11. srieda, petak od 16.30 do 18.30 Pediatra (z apuntamentam) doh. Flavia Principato 0432.727910 / 339.8466355 Špietar: pandiejak, torak an četartak od 17. do 18.30 v sriedo an petak od 10. do 11.30 Srednje doh. Lucio Quargnolo Sriednje: v torak od 15. 15.30 v petak od 11.30 do 12. do Svet Lenart doh. Lucio Quargnolo Gorenja Miersa: v pandiejak, sriedo an petak od 8. do 11. v torak an četartak od 16. do 19. doh. Maria Laura Gorenja Miersa: v pandiejak, sriedo an petak od 16. do 19. v torak an četartak od 8. do 11. Za vse tiste bunike al pa judi, ki imajo posebne težave an na morejo iti sami do spitata “za pre-lieve”, je na razpolago “servizio infermieristico”(tel. 708614). Pridejo oni na vaš duom. Nujne telefonske številke doh. Maria Laurà Sriednje: v torak an četartak od 11.30 do 12. Sovodnie doh. Pietro Pellegriti 0432.732461 - 727076 Sovodnje: v četartak an petak od 11.30 do 12.30 CUP - Prenotazioni telefoniche vi- site ed esami 800 423445 RSA - Residenza Sanitaria Assido/i. Tullio Valentino stenziale (Ospedale di Cividale) 0432.504098-727558 0432 708455 Špietar: v pandiejak, četartak Centralino dell’ Ospedale di Civi-an saboto od 9. do 10. dale ..............0432 7081 Kam po bencin / Distributori di turno NEDELJA 25. APRILA Api Čedad (na poti pruoti Manzanu) Dežurne lekarne / Farmacie di turno OD 23. DO 29. APRILA Srednje 0432 724131 - Čedad (Fornasaro) 731264 Ukve 0428 60395 - Rezija 0433 53004 LAPIDI MONUMENTI RIPRISTINO LAPIDI PIANI CUCINA SOGLIE SCALE NEI MIGLIORI GRANITI ___ di BARBARA SPECOGNA Zona Industriale n. 45 San Pietro al Natisonep) Tel. e fax 0432.727073 Davide: cell. 338.5983168 Sklad I Fondazione V ONLUS v DORCE SARDOC S prispevkom »petih tisočink« davka Irpef lahko pomagaš slovenski ustanovi Letošnjih »pet tisočink« davka na dohodke fizičnih oseb (IRPEF) lahko namenite Skladu Dorče Sardoč, ki podeljuje štipendije zaslužnim manj premožnim slovenskim študentom. Od ustanovitve prejemajo štipendije Sklada Dorče Sardoč tudi učenci dvojezične šole v Špetru. Kaj je prispevek »pet tisočink«? »Pet tisočink« je prispevek, ki ga predvideva zakon št. 266 z dne 23. decembra 2005, s katerim lahko vsi davkoplačevalci namenijo manjši delež davka na dohodke priznanim dobrodelnim organizacijam in neprofitnim ustanovam. V ta seznam spada tudi Sklad Dorče Sardoč. Scheda per la scelta della destinazione dell'8 per mille dell’IRPEF e del 5 per mille dell'IRPEF 'Jn eQ CONTRIBUENTE CODICE FISCALE gnome Om nuMal----------------------ÌS5SE COMUNE (o Sialo Maio) 01 NASCITA SE&SÓdiofr PROVINCIA (ligia) di scelta FIRMARE in UNO degli spazi sottostanti) , III ai fini iportivi nkivkao dd CON a r , I I I I I I I I I I I I , I I I AVVERTENZE Per esprimere la scelta a favore di una delle finalità destinatarie della quota del cinque per mille dell'IRPEF, il contri---*0 deve apporre la propria firma nejriquadro corrispondente. Il contribuente ha inoltre la facoltà di indicare anche il codice fiscale '■» lana esclusivamente nw ■ ■•'■*^^MBM|«^ù^Mficiarie Svoj prispevek lahko namenite tako, da v polje obrazca, ki je namenjeno dobrodelnim organizacijam in neprofitnim ustanovam v modelih CUD/730/Modello Unico, vpišete davčno številko Sklada Dorče Sardoč in se podpišete. Prispevek »petih tisočink« ne predvideva doplačila in zato tudi nobenih dodatnih davkov. ricorica - ul. Diaz, 11