ORGANO DEU.’UNIONE ANTIFASCISTA ITALO-SLAVA PER IL CIRCONDARIO DELL'ISTRIA 9> t ’■ ‘ ’ ^ Leggete in III pagina il nostro servizio speciale sulla «V. FIERA INTERNAZIONALE DI ZAGABRIA» Questo numero contiene l’articolo di Boris Kidrič «SUI PROGETTI DELLE NUOVE LEGGI ECONOMICHE» Direzione - Redazione - Ammin. R. Castelleone 2 - Capodistria .tei. 170 ANNO IV. No- 209 Capodistria, Mercoledì, 26 settembre 1953 5 Din, 15 L3BE ABBONAMENTI: T. L. T. Zona Jugoslava e nella B. F. P. J. Anno din. 150.— sem. din 75.— DALLA CONFERENZA ANNUALE DELL'ORGANIZZAZIONE DEL P C. DI CAPODISTRIÄ COLLEGARSI CON LE LARGHE »RASSE ed eliminar© ogni formalismo nel labaro i membri del Partito devono attirarsi con l’esempio la fiducia della popolazione IL NUOVO COMITATO CITTADINO DEL P. C. ABRAM Mario, BABIC Angel, BANDELJ Viktor, BENUSSI Romano, BURLIN Francesco, CETIN Antonio, CROLLINI Elia, CEBRON Srečko, DEVETAK Rudi, FAUST Emil, FUSILLI Leo, JENKO Ivan, JEZ Anton, KAVRECIC Rajmond, KEBER Drago, KOCJANČIČ Justina, KOMEL Milan, KOSMAČ Marjan, KOZMINA Rudi, MAKS Ciril, MAZZELLI Giovanni, NORBEDO Nazario, PAHOR StanePEČARIČ Marjan, PLAINO Aldo, POZZETTO Guido, SKOČIR Matteo, SAULE Arturo, VELIŠČEK Danilo, VILER Renato, ZEGA Maria, La cantina della «Vino - export* è pronta COME SI SVOLGERANNO gli acquisti ed i pagamenti li processo lavorativo è stato meccanizzato Domenica scorsa si è svolta a Capodistria la conferenza annuale delle organizzazioni base del P. C. di Capodistria, con la partecipazione dei delegati eletti nelle recenti conferenze tenute dalle singole organizzazioni base. Il compagno Benussi Romano ha svolto relazione politico-organizzativa, in cui ha analizzato il lavoro svolto dalle organizzazioni del P. C. nella cittadina. Il relatore, dopo aver messo ih risalto le grandi vittorie ottenute sotto la guida del Partito con la realizzazione dei principi marxisti-leninisti nel campo della nostra vita sociale, ha fatto una scorsa sulla situazione politica nel mondo e sulla lotta delle forze amanti della pace contro l’imperialismo moscovita, capeggiate dei popoli delia Jugoslavia socialista. Ha illustrato le manovre dei circoli governativi ed irredentisti Italiani tendenti alla i soluzione unilaterale del problema del T. L. T. ed att’i-nasprimento delle relazioni Itaìo-Jugoslave, A questo riguardo il relatore ha parlato della - necessità che il Partito vigili, lottando instancabilmente contro gli agenti ideili reazione e del cóminform, congiunti per un unico intento. La relazione ha messo pure in guardia contro l’attività del clero, particolarmente tra i giovani; ciò che richiede vigilanza ed una lotta contro la passivizzaziome, le provocazioni, la corruzione politica, ecc. L’oratore è passato quindi all’e-same dei problemi che derivano dall’introduzione nel Circondario del nuovo sistema economico finanziario. A questo riguardo il relatore ha fatto rilevare come l’organizzazione del P. C. in varie im- Si è svolto venerdì scorso a Capodistria il plenum del C. D. del-l’UGA. Il plenum ha preso in esame la situazione politica ed organizzativa dell’or,g. giovanile. Le relazioni, politica ed organizzativa, tenute la prima dal comp. Vuk Matto e la seconda dal comp. ,Novak Ruggero, come anche le {discussioni dei vari membri del plenum, hanno indicato la necessità di mignolare il lavoro con le masse giovanili, educandole ed attirandole alla edificazione socialista. L’analisi ha esaminato a fondo i problemi della gioventù ed ha dato una chiara prospettiva al .lavoro futuro. Sopratutto è stata rilevata la necessità di dare all’organizzazione giovanile alla base il suo véro carattere di organismo viiale e pieno di iniziative, che, con un’in-telligente e persuasiva opera, attragga all’UGA ed attivizzi sulla piattaforma dei desideri, delle inclinazioni e tendenze proprie dei giovani, la più larghe masse giovanili che soltanto nell’UGA possono vedere realizzate le loro aspirazioni. In quelle località dove si è tenuto conto di questo principio per il .lavoro con i giovani, le organizzazioni deirUGA hanno ottenuti note-sultati; così a Šmarje, Ancorano, alle Saline, S. Lucia, Corte d’isola, Bertocch.i ed in altri centri. Non così invece a Poijtorose, Sicciole, S. Pietro, Borst, Maresigo, Vanga-nello, Scoffie, ed in altri luoghi ove le organizzazioni giovanili non hanno dimostrato sufficente auto-iniziativa e dove naturalmente c’è troppa passività. Particolare attenzione è stata dedicata al problema dei giovani che lavorano a Trieste, vendendo il loro lavoro allo sfruttatore, ciò che, in gran parte, dipende dal cattivo lavoro deH’organizzazione giovanile in singole località, che non cura l’educazione della gioventù e noni si preoccupa di attivizzare i giovani, perseguendo le loro aspirazioni. Così a Villanova, Maresego, S. Antonio e altrove, mentre ad Ancara-no ,— benché questa sia una delle località più esposte a tale pericolo data anche la sua situazione sulla linea di demarcazione — nessun giovane si reca a lavorare nella zona A. Ciò significa che se ad Ancarano la situazione, sotto questo punto di vista, è .soddisfacente, nelle località sopra menzionate la colpa ricade sui dirigenti giovanili, i quali non si preoccupano sufficentemente di lavorare con i giovani e sopratutto nutrono sfiducia nella gioven|ù. Il problema giovanile e.;la situazione dell’UGA nelle cittadini* della costa è stato pure oggetto di larga discussione. Innanzitutto è stato constatato che in queste località le dirigenze dell’UGA in "generale éd p Capodisrìa particolarmeritej hap- prese di Capodistria abbia saputo giustamente applicare i principi ■del nuovo sistema, dimodoché già oggi si possono vedere sensibili progressi. L’oratore ha accennato quindi al problema della abilitazione alla dirigenza dei membri dei consigli degli operai, compito che è stato svolto- dal Partito in misura non sufficiente. Il compito fonda-mentale è quello di abilitare i consigli degli operai nello svolgimento delle loro funzioni, compito che deve impegnare le organizzazioni idei P. C. alla base. Collegato a questo è il compito di lottare per la realizzazione del piano annuale, che deve costituire una costante preoccupazione, poiché da essa dipende lo sviluppo di ogni collettivo di lavoro e l’elevamento del tenore di vita della popolazione. A questo riguardo il compagno Benussi ha rilevato le deficenze riscontrate nell’impresa commerciale cittadina, nella cooperativa agricola e nelle rivendite della «Prerad» e della «Fructus». L’oratore ha quindi accennato allo sviluppo sempre più grande dell’iniziativa fra gli artigiani e dei miglioramenti economici, conseguenza del nuovo sistema economico. Il compagno Benussi, dopo aver consatato che tutte le manovre dei nemico del popolo tendenti a sminuire gli effetti benefici del nuovo sistema economico finanziario — svolte particolarmente fra i contadini, i pescatori e gli artigiani — sono fallite dinanzi alla realtà dei fatti, ha richiamato alla necessità eli lottare contro quelle tendenze negative che ancora si manifestarlo, quali le tendenze ad alzare i prezzi stabiliti dalle tariffe ed in base ai calcoli, specialmente par le no un rapporto errato verso il lavoro-con i giovani e si limitano ad attività di carattere organizzativo, senza intraprendere un largo lavoro di attivizzazìone nei rami delio sport, della cultura, dello svago e di altre attività, che costituiscono l’incentivo principale per l’attrazione della gioventù all’organizzazione, ciò che viene dimostrato dal numero di giovani che fanno attività sportiva, culturale e d’altro genere al di fuori dell’UGA. I membri del plenum, che hanno largamente discusso su tutti i problemi del lavoro con la gioventù, si sono impegnati di fare tutto il possibile per miglioi^are il lavoro delle organizzazioni alla base. Quali misure adatte per l’eliminazione delle deficenze riscontrate, il Plenum si è trovato d’accordo innanzitutto di mutare il rapporto delle dirigenze di base verso i giovani, ricercando ed applicando quei metodi di lavoro e sviluppando quelle attività che più corrispondono alle esigenze di ogni singola località. In ciò rientra Io sviluppo ri a Washington, si può già porre nella sua giusta proporzione l’effettivo. rapporto esistente tra i problemi che il primo ministro italiano ha sollevato, e la situazione generale obiettiva nella quale tali problemi vanno inquadrati. Il comunicato diramato al termine della conferenza di Washington, le dichiarazioni di De Gasperi durante i lavori della conferenza atlantica ad Ottawa, e l’accenno fatto nella risoluzione finale della conferenza nella città canadese,..consentono già ora di giudicare nel loro effettivo valore i due problemi che negli ultimi tempi hanno costituito i temi centrali della politica estera di Roma: revisione del trattato di pace e Trieste. La conferenza di Wasington — e, in parte, quella di Ottawa — dovevano rappresenare, secondo le previsioni dei circoli filo governativi della penisola, una prima indicazione delle prospettive esistenti per le due questioni. E’ accaduto invece che il .comunicato diramata ai .termine dei colloqui anglofranco-americani si è limitato ad affermare che i tre ministri degli Esteri «hanno studiato con simpatia la questione e che essa sarà argomento di ulteriori conversazioni.» Il Consiglio Atlantico poi, senza riferirsi esplicitamente all’Italia, ha dato nella sua risoluzione finale una semplice riconferma della necessità di una completa uguaglianza e parità di tutti i membri dell’alleanza atlantica. La delusione degli ambienti filo governativi italiani non è stata nè poca, nè lieve. I cominformisti, da parte loro, mentre in politica estera hanno prestazioni degli artigiani, e nel settore alberghiero, poiché esse portano all’abbassamento del tenore di vita della popolazione. Il relatore è quindi passato ad analizzare il lavoro idei Partito fra i pescatori oapodistriani, constatando una mancanza di lavoro costante fra di essi ed il problema GLI ERRORI E Passando ai problemi organizzativi interni, l’oratore ha analizzato in breve i successi ottenuti nel lavoro del Pàrtito, a Capodistria, in particolare, l’autonomia raggiunta dalle organizzazione alla base e le deficenze riscontrate, special-mente in ciò che riguarda il settarismo e l’insuffioente aiuto dato alle organizzazioni di base per il loro sviluppo. L’oratore ha quindi esposto statisticamente Ja situazione deile organizzazioni del P. C. di Capodistria, da cui risulta un notevole miglioramento specialmente largo ideilo sport, della cultura ed un profondo lavoro di educazione ideologica fra le masse giovanili. A questo fine le organizzazioni alla base dovranno, prima di tutto, eliminare il settarismo che ancora esiste, la sfidùcia verso la gioventù, lottare contro l’influenza nefasta del clero sui giovani e vigilare sui provocatori cominformisti ed irredentisti, che si intrufolano nej,l’organizzazione giovanile od al di fuori di essa esercitano la loro opera deleteriai Infine le organizzazioni giovanili dovranno preoccuparsi più seriamente della partecipazione dei giovani ai gruppi di tiro a segno, poiché con questa attività non solo si può offrire uno svago gradito ai giovani, ma si realizza anche, e ciò particolarmente importante nel momento attuale quando esiste la minaccia di un’aggressione al nostro paese socialista, una prepara-razione al maneggio delle armi e la dimostrazione che i nostri giovani possono essere in grado di difendere le conquiste del popolo dall’imperialismo di Mosca. Collusione fra sempre mantenuto un’ atteggiamento reazionario di «revanche», giungendo sino al punto di accusare il governo democristiano di essere poco nazionalista, questa volta hanno assunto una posizione diversa e si sono scagliati contro la revisione delle clausole militari del Trtattato di Pace italiano. E’ chiaro che si tratta di una posizione che non trae il suo motivo da una questione di principio, ma semplicemente dalla subordinazione del P. C. I. a Mosca. I cominformisti sono .contro la revisione semplice-mente perchè questa sarebbe fatta in funzione del riarmo degli occidentali. Ben diverso sarebbe per essi se fosse fatta sotto gli auspici del Cremlino! Quest’ultimo si è infatti già reso responsabile del ■mancato rispetto dei trattati di pace con la Bulgaria, l’Ungheria e la Romania, e del riarmo di questi tre paesi esclusivamente in funzione della sua lotta contro la Jugoslavia sbcialista. Caratteristica è stata in particolare la delusione di .quegli ambiep,-: della formazione di un colletivo di produzione con mezzi adeguati alle necessità moderne. Il compagno Benussi ha quindi trattato del rafforzamento e della democratizzazione del potere, con l’attrazione delle più large masse, ciò che sembra non essere stato ancora ben compreso alla base. LE DEFICEIZE per ciò che riguarda la composizione sociale., l’inclusione delle donne e dei giovani, mentre denota ancora troppo settarismo nei riguardi degli elementi italiani. In particolare ha detto: «Se l’organizzazione del partito non si è sviluppata numericamente come lo poteva, e ciò anche dal * punto di vista sociale e nazionale, ne è causa il settarismo che ancora esiste e la lentezza nel lavoro di assunzione nel partito:. Si tratta anche dell’insufficente attività politico ideologica tra i membri dei collettivi di laverò e dello scarso lavoro individuale compiuto dai membri del partito». A dimostrazione di ciò il comp. Benussi ha precisato che su 50 organizzazioni di base, soltanto 21 contano dei candidati e questi ultimi in tutto sono soltanto 48, mentre nei collettivi di lavoro ci sono circa 2000 lavoratori, tra i quali oltre un centinaio lavoratori d’assalto. Il relatore è passato quindi a trattare sul metodo di lavoro interno del partito, illustrando i progressi compiuti e rimarcando la deficenze, particolarmente la trascuratezza riscontrata in alcune organizzazioni nelle riunioni operative, come pure la mancanza di uno studio profondo dei problemi e dei controllo sull’esecuzione delle conclusioni, ciò che si è potuto constatare durante lo svolgimento delle conferenze annuali. Dette deficenze si sono manifestate particolarmente nelle organizzazioni del P. C. del C. P. C. I., C. P. D. e C. C., che, evidentemente, si sono lasciate influenzare dalle tendenze burocratiche amministrative di alcuni. Il comp. Benussi, partendo da queste constatazioni, ha rilevato anche che ,le deficenza riscontrate alla base derivano dai fattori su e-sposti e portano all’apparizione in seno alle cellule di casi di opportunismo, insincerità, liberalismo, immoralità, ecc., che Si manifestano per la debole vigilanza esercitata, dal Partito in questo campo. Dopo aver accennato ad altri problemi di minor importanza, il relatore è passato ad analizzare il lavoro compiuto dalle organizzazioni del Partito per l’elevamento ideologico di ogni membro nello spirito del marxismo-leninismo e ti romani nei quali si spera in un prossimo ritorno dell’Italia alle «glorie imperiali», di quei circoli sciovinisti nei quali si parla nuovamente oggi della Gran Bretagna, accusata di ostacolare le richieste italiane, come della «perfida Albione» di mussoliniana memoria e nei quali si rispolverano le vecchie parole d’ordine della retorica fascista. Ciò conferma che la revisione del trattato di Pace italiano nelle attuali condizioni, solleciterebbe lo sviluppo di forza pericolosissime. Ciò è stato rilevato dallo stesso ministro degli. Esteri jugoslavo Kardelj, il quale, in una intervista concessa alla «France Presse» e al «Corriere di Trieste», ha detto: «La revisione di un qualsiasi trattato di pace può avere una efficacia positiva solo nel caso in cui essa derivi da un accordo reale fra tutte le potenze direttamente toccate da una tale revisione. Se ciò non fosse, allora la revisione stessa potrebbe incoraggiare le forze che sono responsabili per l’aggressione pel la prassi rivoluzionaria del P. C. J. rilevando che, sebbene si siano fatti dei progressi significativi in questo campo, molto di più si poteva fare, specialmente per ciò che riguarda l’inclusione dei migliori lavoratori fuori partito nei gruppi di studio e l’attività ideologica attraverso le organizzazioni sindacali e del fronte. Il relatore ha rilevato la necessità di intensificare al massimo l’attività del Partito in questo senso, poiché la base di ogni successo nell’edificazione socialista è costituita dall’uomo nuovo socialista, spoglio da false ideologie e preconcetti. Il comp. Benussi ha così concluso: «Noi dobbiamo ancora una volta sottolineare che i successi del nostro lavoro non potranno mai essere completi se il Partito non saprà collegarsi con le più larghe masse e realizzare un imponente schieramento di tutte le forze oneste nella lotta contro i nemici che vogliono ostacolare la rapida realizzazione dei nostri principi eco-nomico-sociali. Il collegamento con le masse non deve essere menomato da schemi e forme organizzative superate, ma deve essere il risultato dell’analisi delle circostanze concrete. Così non potremo mai attirare la gioventù con conferenze e riunioni, ma soltanto in quei settori che attirano i giovani, come le società sportive, i circoli della Tecnica Popolare, le organizzazioni culturali, di tiro a segno, dei giovani escursionisti, ecc. Il Partito, cioè, deve penetrare nella mentalità e nelle aspirazioni della nostra gioventù, sapendo ovunque essere il promotore, la guida nella formazione ideologica dei giovani. Parimenti il lavoro del Partito nel fronte deve rifuggire da ogni aridità e formalismo, attivizzando la popolazione sui jyroblemi più urgenti, mentre i membri del Partito con l’esempio devono attirarsi la fiducia delle larghe masse. Solo così il nostro lavoro di politizzazione potrà cCvere successo e neutralizzerà ogni azione del nemico. Lo stesso valga anche per il ruolo del partito nell’UDAIS, sui problemi della Madre e del Bambino, (Continua in IV pagina) Con l'introduzione del nuovo sistema economico finanziario si è resa necessaria una categorizzazio-ne delle parsone che si trovano in rapporti di lavoro e degli apprendisti, categorizzazione che doveva eliminare tutte le deficenze ed incongruenze che in questo campo esistevano ai fini di una retribuzione che premi giustamente coloro che, per le loro capacità, abilità professionali e rendimento, più danno di sè alla nostra collettività. Ora, a distanza di due mesi dall’applicazione dei nuovi provvedimenti legislativi in questo campo, la categorizzazione è stata, almeno nelle sue linee generali, portata a termine. Da ciò ne sono risultati vantaggi e lati positivi evidenti (la minima quantità di ricorsi presentati, testimonia che il lavoro delle commissioni incaricate e degli organismi amministrativi delle a-zìende è stato impostato in genere giustamente), tuttavia si sono rivelati errori e deficenze, inevitabili in un grande mutamento, quale quello avvenuto nella nostra vita so- pàssato, e che oggi covano nuovi piani aggressivi.» Le affermazioni di De Gasperi nel corso di una conferenza stampa ad Ottawa .secondo le quali il fascismo come tale non esisterebbe in Italia, potrebbero far credere che il governo di Roma non si renda esattamente conto di tale pericolo. In effetti però negli ultimi tempi si è assistito ad una collusione sempre più aperta tra i circoli governativi di Roma e le , manj^estazioni del risorgente fascismo. Un esempio di tale collusione è dato dalla campagna irredentista attorno a Trieste, la quale si inserisce molto bene nella piattaforma tradizionale dell’imperialismo straccione italiano, sulla quale il .governo di Roma sta nuovamente sviluppando la sua politica estera. Che senso possono avere dunque le dichiarazioni fatte ad Ottawa da De Gasperi, secondo le quali è necessario che l’Italia e la Jugoslavia divengano due paesi amici? Su quali basi dovrebbe realizzarsi Si sta ultimando in questi giorni ad Umago, uno dei più grandi o-hiettivi del distretto di Buie, la nuova cantina vinicola, che, per la sua grandezza, può essere paragonata a qualsiasi altrui esistente in Jugoslavia. La capacità di questa cantina è di oltre 350 vagoni di uva e può conservare fino a 250 vagoni di vino. La lavorazione del vino verrà fatta mediante macchine modernissime, con impiego di poca manodopera. Tuttociò è stato ottenuto grazie all’aiuto ed all’interessamento del Potere popolare il quale tutto fa per incrementare la viticoltura, uno dei rami più importanti della nostra economia. La portata a termine di questo grande obiettivo offre al collettivo di lavoro «Vinoexport», come pure a tutte le cooperative ed ai produttori privati, un grande vantaggio, in quanto essi potranno consegnare i loro prodotti direttamente presso la nuova cantina, che provvederà alla lavorazione ed alla conservazione dei vini, senza pericolo alcuno per gli agricoltori di uh e-ventuale deperimento, in quanto la nuova cantina comprende pure un moderno laboratorio chimico per la preparazione di vini sani, genuini ed a tipo costante, ciò che risponde ai dettami della scienza e della tecnica enologica moderna. Per la vendemmia, ia «Vinoexport» si è messa in collegamento con le cooperative agricole acquisti e vendite del distretto, attraverso le quali potrà acquistare l’uva dei loro soci e dai viticoltori privati. Le cooperative acquisteranno l’uva direttamente dai contadini, mentre la «Vinoexport» l’acquisterà dalle cooperative, cosicché coloro che venderanno il proprio prodotto alle cooperative riceveranno per intanto un acconto. La lavorazione e la conservazione del vino verrà eseguita su richiesta dei' singoli * I dale con l’applicazione del nuovo sistema economico. Netta categorizzazione e nella stabilizzazione delle retribuzioni hanno collaborato le commissioni appositamente incaricate assieme ai rappresentanti delle direzioni, dei comitati d’amministrazione, dei Consigli operai e delle organizzazioni sindacali dette imprese economiche e degli organismi amministrativi. I criteri seguiti nella fissazione delle retribuzioni, come pure delle altre indennità, hanno rispettato le disposizioni di legge. Tuttavia si sono palesate tendenze ed errori dovuti alla poca conoscenza della problematica contingente, come pure dei problemi di ogni singola azienda. Così non sempre si è rispettato il giusto criterio dì parità fra le imprese ed istituzioni, fra lavoratori di uguale qualificazione (errore riparato nell’ambito dell’impresa dal Comitato amministrativo), si è notata la tendenza ad elevare ingiustificatamente le categorie di paga tale amicizia secondo De Gasperi? Ciò risulta chiaro da quanto lo stesso leader democristiano ha detto in una conferenza stampa. De Gasperi ha dichiarato che eventuali trattative per risolvere il problema di Trieste possono svolgersi solo sulla base della dichiarazione tripartita dej marzo 1948. Quest« significa voler respingere a priori ogni possibilità di soluzione, significa voler mantenere aperta, in termini di esasperato nazionalismo, una questione la cui giusta soluzione costituisce il presupposto fondamentale di quell’amicizia di cui De Gasperi parla, ma parla soltan to. A Roma non ci si ilmita a questo. Ancora due domeniche addietro l’editoriale del giornale triestino ■filo governativo parlava nuovar mente con la massima disinvoltura di un «problema di fondo» esistente nei rapporti fra l’Italia e la Jugoslavia, costituito dalla italianità dell’Istria, di Pola, di Fiume e di Zara. E’ innegabile che tali eccessi di nazional-sciovinismo sono alimentati dallo stesso governo di Roma: fu De Gasperi a parlale di Pola come di una «ferita insanabile» per l’Italia. Coloro che a Roma contavano su un pronto e completo accoglimento dei postulati di De Gasperi, piuttosto che delusi dell’atteggiamento assunto dai rappresentanti delle tre maggiori potenze occidentali, nei confronti delle richieste italiane, dovrebbero essere delusi di loro stessi, della loro avventuristiche impostazioni dei problemi internazionali e riconoscere la necessità di una effettiva ed onesta collaborazione con ì popoli vicini per la soluzione di tutti i problemi controversi. Renzo Franchi produttori o delle cooperative, che potranno ordinare alla «Vinoexport» quando, come ed a che prezzo deve essere venduto ii vino. Dopo la venta del vino, l’impresa detrarrà dal prezzo raggiunto le spese effettive per la lavorazione e per il trasporto, rimborsando ai proprietari lji differenza. Nel caso che il vino venisse e-sportato all’estero, le cooperative avranno il diritto di ricevere il 60% delle divise realizzate, da utilizzarsi per l’acquisto di concimi chimici, macchine agricole, ecc. I membri delle cooperative, come pure i produttori privati, possono sempre accertarsi sulla giusta amministrazione dell’impresa, e~ saminando i suoi registri di control- lo. Nel caso che i membri delle cooperative ed i contadini privati non volessero vendere il proprio prodotto in base a queste modalità, essi potranno farlo sempre, richiedendo il pagamento in contanti tramite le cooperative agricole, oppure direttamente alla «Vinoexport» ai seguenti prezzi: Uva comune, a din 1,5 per 1T% di zucchero, Malvasia e Refosco a din 1,75 per Tl% di zucchero, Merlot, Pinot, Cabernet e simili a diri 2 per 1,1% di zucchero e moscato a din 2,50 per 1% di zucchero. ■■ L’impresa procederà alia lavorazione dell’uva trasformandola in vino e potrà quindi venderlo a seconda della convenienza per l’impresa. Perciò la differenza del II modo d’acquisto dal primo, sta nel fatto che sia le cooperative čofne i . contadini privati perdono ogni diritto sul controllo dell’amministra-zione dell’impresa, mentre coloro che venderanno il prodotto in base alle modalità per prime specificate, diverranno automaticamente beneficiari della nuova cantina, che sarà esclusivamente a loro disposizione. A. M. dei lavoratori ed impiegati giovani, errori tutti che sono già stati o sono in corso di eliminazione. Una dette cause principali di queste deficenze va ricercata, oltre che nella novità rappresentata da questo sistema —• in cui ci manca esperienza — sopratutto nella preesistente mancanza di sistemazione nei posti di lavoro in tutte le imprese ed istituzioni. Con l’avvenuta categorizzazione, sono poi venuti alla luce anche altri problemi. Nella fissazione del fondo economico delle aziende economiche, ad esempio, in molte dì esse si è constatata una sovrabbondanza di personale, il che ha costretto l’azienda a salvaguardare i propri interessi economici, provvedendo alia sistemazione ed, in còsi meno frequenti, anche alla riduzione del personale, ciò che ha portato subito a visibili vantaggi per la produzióne. Così alla ex «Nardone» di Isola la macchina per la fabbricazione dei mattoni, che prima impegnava troppo personale e con tutto ciò non riusciva a superare in otto ore i 10 mila pezzi lavorati, ora con la sistemazione sul posto di lavoro e (Continua in IV pagina) Va Monfalcone ■ > CI R A DEI LAVORATORI (dal nostro corrispondente di Monfalcone) Opportunamente nella provincia di Gorizia si stampa un settimanale «L’ora dei Lavoratori» organo de! P. C. I. Però nello stesso giornale ci sono troppe polemiche e poche notizie positive. Chi ha la costanza di seguire le sue pubblicazioni, rileva troppo spesso articoli incitanti all’odio, scritti da notissimi antislavi i quali, con la stessa disinvoltura, scrivono di «pace», usando un frasario talmente ipocrita da non accorgersi che .isi contraddicono da un passo all’altro, offendendo la buona fede di coloro che credono alla pace e la desiderano sinceramente. > La campagna degli articoli dei nero-rossi, condotta per ordini superiori contro la R. F. P. J., ha stancato i lettori de «L’ora dei Lavoratori», perchè ora comprendono che essi tentano di distogliere l’attenzione dei lavoratori dai problemi economici locali della massima importanza, dato che i responsabili dei lavoratori non sanno come risolverli. Gorizia muore, le si dà ossigeno con perjodjche manifestazioni di infausta memoria; Monfalcone è sull’orlo della crisi {Continuo, M IVi paginal DAL PLENUM DEL COMITATO DISTRETTUALE DELL’ U. G. A. SVILUPPARE LE ATTIVITÀ' che attraggono i giovani Eliminare la sfiducia ed il settarismo verso la gioventù ...............mm....iiiuiii.i^iiiii.iiniuimmi.imimmiiiiiiui,.....imi........ effettivi dei colloqui di De Gaspe- IN MARGINE AL VIAGGIO DI DE GASPERI IN AMERICA POCHI I FRUTTI MOLTE LE DELUSIONI governo ed elementi fascisti richiedono immediato rimedio PRASSI DEL NUOVO SISTEMA ECONOM1CO-FINANZIARIO La categorizzazione premia coloro che più danno alla collettivi Alla «Salvetti» non si è ben compreso i principi fondamentali tJM' XTtRÄ ’DIM OSiTRÄZIO m¥ -DH NOS:T:BÌ;: :n s y NÒTI ZÌEtiMlÉ IMPORTANTE RIUNIONE AD ISOLA DEL CONSIGLIO CITTADINO Il comp. Degrassi Augusto nuovo membro del Comitato popolare Cittadino, Moratto Antonio eletto membro onorario RIPRESE EE LEZIONI ALCUNE MODIFICHE NELLE Ad Isola il Consiglio cittadino, br-ganp consultorio eletto l’anno fico rso per collaborare alle risoluzione di tutti i problemi che riguardano. la. cittadina, si è riunito la |èttimaija seprsa per discutere la f^|à'?i0jd.e .sul, lavoro svolto dal Co-Jhfòtótoj. Eopala-re e deliberare , su Vàri!; questioni loc.ali. . I sXäle .. qrgajüsmo popolare ha pojri.spósjp ,ajjò,.scopo per: il ..quale jp’ stato jP.o.stituit.o, cioè il traitrd’U' »dein. fra. .le . masse lavoratrici ed |1'.Pdtère^p.opolare. I lavoratori, at-,Ìrayéi-,so il consi^lio, hanno fatto bctìos'c'ere.'al CÒP. i loro problemi, détfkssità, ed ;aspira^iqni che sono Stati risolti nqi limiti delle possibilità dai .dirigenti del Potere. E’ Stato tosi compiuto un’altro decisivo passo nella democratizzazione del potere, con la partecipazione ■più larga dei lavoratori all’ammi-.nistrazi'one della cosa pubblica, culminata, come è noto, con il passaggio delle fabbriche in mano ai produttori, della terra a colui che la lavora, ecc. La riunione della settimana scorsa ad Isola è stata un’altra dimostrazione della maturità dei nostri •lavoratori che non potevano in modo, migliore risolvere tutti i' problemi che la cosa pubblica comporta. Dalla relazione sul lavoro svolto dal C. E. del C. P. Cittadino risulta che nel campo commerciale si incontrano non lievi difficoltà, derivanti dal fatto che la rete commerciale cittadina è stata riorganizzata e costituita l’azienda cintai“ dina «Progresso» — che ha assunto in gestione i vari negozi e rivendite' cittadine r— e dalla mancanza di iniziativa di sìngoli fun-, zumar i. i quali non si interessano sufficentemente di rifornire il mercato locale dei generi di prima necessità. t ; Vicevèrsa la delegazione ber ragricoltura ha svolto un buon lavoro, specialmente per quanto qòn-cerne là lavorazione delle terre incolte, l’allevamento dei maiali-, e degli animali da cortile, il riforni-(néhto degli agricoltori con macchinario ed attrezzature richieste pti- una migliore lavorazione delle ferra, eoe. * campo degli alloggi la situazione permane più critica che mai, causa il costante aumento della l’àìflùsso di lavoratori dei paesi nel cèntro urbano. La costruzione delle case operaie e una distribuzione più razionale degli alloggi hanno alleviato solo in minima parie tale- situazione che potrà essere risolta unicamente con la costru-tinne di nuovi stabili, ij .Nel - campo dell’economia locale si èt provveduto all’elettrificazione delle vie M. Moro e Matteotti'. V..Nel cqmpo finanziario, sulle Usci-te, .preventivate .è stato, realizzato il 45% del piano, nel mentre per le entrate il 42%. Èjè Aitìposto per gli agricoltori süajaö„statfi quasi totalmente saldate per l’anno 1949 e 1950 ed è stato effettuato il. pagamento del 100% dHT^coJsto per l’anno 1951. Le im-P®,8#'^sù4'artigianato per il 1949 sostate saldate, mentre sussiste una porosità rilevante per quanto condanno 1950. is è le varie relazioni, han-' la parola vari consiglieri, tTaWswderdi volta in volta vari problemi." : ' iVari'• Äinsiglieri hanno prospet-oblema degli affitti e delta'll cui l’aumento di prezzo è particolarmente sentito dalla popolazione. H^, risposto la comp. Krevatin di-chiargùdò che per la giusta corm mi- -jraiippe degli affitti si dovranno'èregg^re delle commissioni che agiscano.' con imparzialità. Il prezzo dell’acqua verrà ribassato;,.ma gli utenti dovranno limitarne il consumo, specialmente gli agricoltori. Il comp. Dudine accennò alla carenza dei combustibili, dovuta alla pòca iniziativa della «Progresso», che ha bloccato le giacenze per una questióne di prezzo. Con ^adozione del nuovo sistema la libera iniziativa trova la sua ,e-spressione e non necessità alcun permesso , ai singoli rivenditori per rifornirsi de! combustibile direttamente presso i produttori cioè in ìyi uand i 1 Jugoslavia, solamente così potranno essere soddisfatte le esigenze della popolazione approssimandosi la cattiva stagione. E’ stato poi discusso il problema dei prezzi del vino, e dell’uva di cui gli agricoltori si lamentano. •■• Ciò è . il risultato delle.tendeozé monopolizzatrici di. certe aziende e dei ; residui del burocratismo nel commercio che tentano frenare l’i-niziatiya del singolo. Il prezzo del vino e dell’uva verrà stabilizzato dalla legge economiche della domanda e della offerta dato che i produttori possono vendere i loro prodotti dove voglionp. I consiglieri Tugliak e Bologna hanno rappresentato la necessità eia urgenza di ultimare vari lavóri di utilità pubblica, quali la costru-enda strada Isola—Barè, la sistemazione della rete d’illuminazione della Callelarga, ecc. All’uopo ^1 consigliere Dellore propone che per realizzare i fondi occorrenti per il proseguimento dei lavori si tassino il consumo delle bevande alcooliche, ed i biglietti d’ingresso ai cinema, ecc. Così la discussione si è conclusa. II Consiglio cittadino ha dato l’assolutoria per motivi di salute al membro del C. P. P. Cittadino comp. Menis, nominando al suo posto il comp. Degras-si Augusto, méntre a metabro onorario del C. P. Cittadino è stato eletto all’unanimità il comp. Antonio Moratto. In conclusione ai lavori sono state approvate le seguenti deliberazioni: 1. Verrà formata Una commissione per redigere il preventivo per l’uitimazione dei lavori di pubblica utilità e cioè: strada Barè, allargamento cimitero, ecc. 2. Verrà formato il consiglio economico cittadino, organo consultivo g deliberativo, che studierà i problemi economici e finanziari della città. Tale : consiglio verrà formato su proposta del C. P. C. 3. Si procederà alla costituzione di una sottocomissione degli alloggi che procederà alla categorizza-ziane degli stesti. 4. Su proposta del C. P. C. verrà formata una commissione per l’a-gricultura, la quale esaminerà i rapporti di prezzi fra i prodotti a-gricoli ed industriali. Si costituinarnno varie commissioni per la cultura e l’educazione fisica. Sarà costituito infine un organo consultorio operativo giornaliero di cittadini per controlli nei vari: negozi, rivendite, ecc. e della rete commerciale cittadina. Con i loro rilievi e constatazioni dovrebbe migliorare il funzionamento di tale rete ed il nuovo organo sarà composto esclusivamente da donne. PIRAN O iniziateTe lezioni alla scuola di pesca Giovedì 13 c. m. si è svolta, presso l’Istituto Nautico di Pirano, la cerimonia dell’inaugurazione della nuova scuola di pesca. Alla cerimonia hanno presenziato vari rappresentanti del Potere e del P. C., alcuni membri della sezione pesca circondariale, vari insegnanti dell’istituto ed altri. L’apertura di quésta scuola è di grande importanza per un ulteriore .sviluppo della pesca nel nostro circondario. L’insègnamento è incominciato regolarmente giovedì stesso. Il corso scolastico avrà la durata di un. anno e le lezioni, in prevalenza, saranno pratiche, riservando a quelle teoriche due ore al giorno. Il nuovo corso, che conta 20 i-■ scritti, viene svolto nei locali dell’Accademia Navale di Pirano, e per le lezioni pratiche vengono u-sati alcuni pescherecci della cooperativa pescatori di Pirano. Ciò sino alla fine del corrente mese, quando verrà messa a disposizione della scuola una motobarca più grande. Con essa arriveranno alcuni specialisti della pesca che svolgeranno - un- programma di insegnamento più vasto ed adeguato. Il problema di questa scuola nel circondario è stato discusso molto tempo fa, poiché, come abbiamo rilevato su queste colonne, la sua apertura appariva di grande, importanza per il potenziamento e Io sviluppo della pesca nel circondario. Infatti era ed è sentito il bisogno di rinnovare i quadri della nostra pesca, costituiti per il 50% da vecchi lavoratori del mare, il, cui numero di arino in’arinb aiitJàvà riducendosi sgpza rimpiazzamenti con elementi, giovani. Inoltre , questi quadri effettuavano jn .più casi la pesca con metodi e mezzi antichi, il che portava a risultati non soddisfacenti. I nuovi allievi, apprendendo e praticando sistemi di pesca più moderni, non tarderanno a cogliere fruttti più copiosi dal proprio lavoro, contribuendo così alio sviluppo della pesca nel nostro circondario. O. I. ISOLA CRITICHE GIUSTIFICATE Sul sistema di cottura e di distribuzione del pane ad Isola ci sono pervenuto in questi ultimi tempi numerose proteste . dai nostri lavoratori e dalle nostre massaie, critiche giustissime e secondo noi derivate dalla mancanza di controllo degli organi del potere- Sui fornai e sull’insufficenza della rete di distribuzione dei negozi e panetterie cittadine. Infatti il pane venduto è mal-cotto e la farina non viene preventivamente abburattata sicché i consumatori più volte hanno la sgradita sorpresa di rinvenire nel pane ogni sorta di sporcizia. Per quanto concerne la'distribuzione invece, il pane dovrebbe essere posto in vendita in tutti ,ì .negozi cittadini, che lo dovrebbero ricevere prima delle ore 7, cosi si eliminerebbe l’inconveniente delle lunghe code dinnanzi /ai negozi Questo quanto giustamente rilevano i consumatori dì Isola. Sta ora agli organi della rete commerciale cittadina l’adozione dei provvedimenti del caso. Le lezioni nelle nostre scuole hanno già preso il loro corso regolare. Durante le vacanze molti edifici scolastici sono stati riparati, tra gli altri, il Liceo Scientifico di Pirano, la scuola Elementare di Baredi, quella di Sicciole, S. Lucia, eefciic u.-.,.-, A Prade —; Berlocchi gli alunni, ritemprati nelle forze durante' le vacaifp, hanno ' preso .' 'possesso' delia , huov^. spucla.' I maèstri echi prqfeitori s'onO già. ai lóro pojti, alèùti * fra essi 'trasferiti'k loro.'do-manèla . méntre .altri; h:fnr\o dovuto intervenire in aiutò & quelli 'del distratto di Buie, doge, .nétte scuolé itijfiaue, Z vi ' erano parecchi póMi vacanti'. " In’ generale però, a differenza.-degli anni scorsi, 'poche "sono .state le variazioni, poiché il consiglio per ìa cultura tende a stabilizzare gli insegnanti ai loto posti affinchè essi possano amalgamarsi con la vita del popolo nella località é soddisfare alle esigenze dei genitori che ad essi affidano (’educazione dèi pròpri figli. Perciò quest’anno gli insegnanti non-furono obbligati a fare dichiarazioni o domande per l’impiego e tutti, coloro, che non vennero, trasferiti ad esplicita .loro, richiesta, Sono- stati riconfermati al proprio posto. Per la/I. classe de,] .Liceo Sfijep/ tifico di Pirano, anche qu’es,t'aiino e dopo cinque anni, dalla , sua, isti/ tuzione, vi, erano soltanto'8 d.omah-, de descrizione, Data che questo numero non -è- suffice-!^.:?, Ja prjma, classe di quella scuoia non è sfata, aperta. Con ciò non è detto che là prima classe del Liceo Scientifico di Pirano npn sarà riaperta, qualora vi-, siano sufficeiiti" adesioni. ' Critica è stata pure la situazione dellTs.tituto. Magistrale italiano a Capodistria, che, nonostante tutto teressamente del Consiglio per la cultura non ha potuto ottenere il necessario personale qualificato. Alcuni allièvi'hanno spontaneamente espresso il desiderio dì compiere i loro studi presso l’Istituto Magistrale italiano di Fiume, che ha sa-già accattiyatsi la stima di tutti per fa serietà e la rispondente qualità del: pròprio lavoro. E’ naturale è stato accontentato, come è giusto anche che àgli studenti italiani nel Rostro circondario sono consapevoli Da qualche settimana nella quiete di Villa Besenghi. ad Isola, trascorrono in pace e nel giusto riposo le loro giornate, una settantina di vecchi ed inabili al lavoro, del distretto di Capodistria. • Lo stabile, che è stato recentemente restaurato, ha annesso un orticello ed un giardino nei quali coloro, che hanno trascorso la maggior parte della loro vita nei campi e nelle officine, passano il tempo riandando col pensiero agli anni della loro giovinezza, alle (peripezie attraversate durante la loro travagliata vita. Qualcuno di essi, arzillo e vegeto, con energia e volontà non inferiori a quelle di molti giovani lavora ancora nell’orto della casa contribuendo così validamente a migliorare il vito degli ospitati. «Villa Besenghi» è ad Isola sinonimo di pulizia, di ordine. Numerose sono le persone che giornalmente, spinte dalla curiosità, vengono a visitare questa istituzione umanitaria che può essere considerata come modello per istituzioni analoghe situate in maggiori centri d’Italia e di altri paesi dell’estero. I visitatori’, al loro ingresso, hanno la sensazione di trovarsi in una casa modello dove tutto è nuovo, lucido, lindo. Quasi tutti i ricoverati hanno ricevuto decorosi abiti, biancheria nuova; il personale accorre ad ogni chiamata e dedica loro le massime cure. Agli ospiti vengono somministrati 5 pasti giornalieri, composti di vitto sano, abbondante e variato. A dirigente di questa istituzione, altamente umanitaria, è stata chia- Leggete e diffondete LA; NOSTRA Attenzione motoscooteristi Giusta conclusione del fatto di sangue a BÄNDEL L'äccoliellatope VISINTIN fcpdannato a 3 anni di reclusione Egli intendeva aggredire il ’ presidente del Consiglio Operaio della fornace, con cui aveva motivi di rancore, ma sbagliò persona Si è svolto negli scorsi giorni, prèsso U Tribunale popolare distrettuale di Pirano, il processo a carico dì Visintin . Giuseppe fu Giovanni, I 1 Il idi anni 45, da Lonzano di Sicciole.' 'fCV&intin era imputato di feri-iffèntò1'' grave pei- avere aggredito, dfniato ' ‘di róncola, Vuk Ruggero èàgfónàndogli una ferita lunga 10 cfn. è profonda uno stilla schiena, und ferità lunga 5 cm. e profonda ';3‘'bulla/spalla Sinistra,' ùria ferita 1 lungà 8 * cm. e profonda uno alla mano dèstra è'd una ferita lunga 7 cm. e profonda uno sulla guancia sinistra. . lì fatto è successo la sera del 26 luglio U- s. — In quella sera si sono /trovati nella cantina della fornace per Piattoni di Bande! il Visintin, stio figlio Giuseppe, Barut Albino presidente del Consiglio operaio del collettivo della fornace, Bonin MàriOj ihVuk Ruggero, ed altri o-perài della fornace. . . D.:à-più al meno tutti facevano dopo il lavoro, a bicchieri di vino che si vuotavano, special-: mente nella ugola sempre assetata del Visintin — padre. Ad un certo punto quest’ultimo che, da quanto sembra, nutriva sentimenti di invidia verso il Barut perchè eletto presidente del C. O., gli .disse.in tono sarcastico: «Non la farai lunga, ancora quattro , giorni e poi non sarai più quello!» Il Barut chiese spiegazioni per tali parole ed il Visintin per tutta risposta, brandi la falce e fece l’atto di colpirlo, desistendo quando il Barut, raccolto un mattone, minacciò di scagliarlo contro, se avesse mosso ancora un passo. L’episodio per il momento non ebbe seguito, ma, come ben si comprende, gli animi rimasero eccitati, particolarmente quello del Vi-sin-fin isemiubriaco e per sua natura sanguinario e violento. Come da questo alterco, avvenuto verso le ore 18, sia maturata e svolta l’aggressione — verificatasi verso le 20,15 sulla strada fra Bande! e Lonzano, a 500 m. circa della fornace, quando tutti rientravano alle proprie .case = non ri- sulta ben chiaro e neppure il racconto della sua disavventura fatto dal Vuk, parte lesa, nel processo, è giovato a lumeggiare tutti i punti oscuri di. questo grave ferimento. Il Visintin adducendo a sua discolpa l’ubriachezza, ha dichiarato che non intendeva colpire il Vuk, ma il Barut con' cui aveva motivi di rancore. Certo.è che i precedenti non .deponevano in favore del V isìritin 11 quale tempo addietro è: stato: t con-danrfato a 4 anni di carcere per, un reato identico e che, dalle . dichiarazioni ^jese in giudizio dallo stesso suo figlio, appare -un capo famiglia che isi ubriaca due o tre giorni per settimana facendo «tremare tutti in casa». Di questi elementi comprovanti l’animo rissoso, prepotente, malvagio e sanguinario del Visintin hanno tenuto conto i giudici che gli hanno inflitto 3 anni dì reclusione 'con l’obbligo di risarcire i danni alla parte lesa il Vuk che, da lui colpito barbarmente, dopo una lunga degenza all’ospedale, porterà uno sfregio permanente alla guancia. di avere a disposizione non solo tutte le scuole italiane -nel circondario deiristria, ma anche tutte le Suòle superiori nella R. F. P. J. Pertanto la prima classe dell’Istituto Magistrale italiano di Capodistria non verrà aperta. Un grande interessamento inveqe viene dimostrato .dagli studenti, per la scuola tecnica Commerciale)-,Biem- , naie di - Isola.-., ,11 Consiglio, per la , cultura stai -stigliando, ile possibilità, di - portate -quésta ,scuola al-:.grado, di : scuola,: Mèdia, prof assiemale. coni- ;, pleta di/ittpocicqjrimeriajale/ òhe, ini; ogni : qasp;• risponderebbe, alle. ne-, ceasità.del nostro Cirpqpdarj$t..- prežei prèsso . Istria ha fissato le tabelle con le tariffe delle premiazióni artigiane per le seguenti brahèhie di attività: barbieri, par-. rucchieri, sarti, calzolai, ecc. /. A norma di tali tabelle il prezzo per la rasatura della barba è in din. 25 e in din. 40 per il taglio dei capelli. Per la risuolatura delle scarpe il prezzo varia da 100 a 420 dinari, per la confezione di abiti da uomo da 2500 a 3.300 din. di cappotti e paltò da 2000 a 3000 din. i ecanamkUC' In pace e nel giusto ripòso scqrr© la loro esistenza VISITA REER JŠŠR" DEE SECCHIO SINONIMO AD ISOLA DI ORDINE E PULIZIA Vengono assistiti con amorevole cura i 70 ospiti di questa istituzione umanitaria maa la compagna Knez Vittoria che si è prodigata per la sua realizzazione. Gli-ìòspitati nella «Villa Ba- ta produttività del lavoro presso } conservifici d’isola tì’istria è aumentata notevolmente con l’adozione del nuovo sistema di liberalizzazione economica. Nel mese di agosto talatti e«*a si è elevata del 30%. la questo perìodo sono pare aumentate le esportazioni aH'estei-o. La fide fabbriche esportano attualmente la Austria un maggior numero di vagoni di sardel-le .sott’olio, di filetti e pesce salata id bai-ili. * L.organizzàzione per là raccolta di piante industriali è'piante medicinali verrà ulteriormente allargata. - ■ - I contadini e la gioventù di Castel Venere hanno in 14 giorni raccòlto oltre 30 quintali di tali piantine che sono state pagate al prez zo di 20 din. ài kg. * II liquorificio «Corrado» e «Baseg-gio» di Capodistria sta effettuando in questi giorni tentativi per ricavare olio dall’assenzio. Questo olio viene venduto in Austria al, prezzo di 5000 lire al kg. * Lunedì scorso ha avuto luogo a Capodistria una riunione di artigiani, indetta per eleggere i delegati all’assemblea distrettuale degli artigiani che si riunirà: prossimamente e nella quale verrà formata la camera degli artigiani. Sono stati -eletti complessivamente 14 delegati delle varie categorie che assieme a quelli delle altre cittadine e dei paesi dall’interno, /prenderanno parte all’assemblea. Durante le riunioni precedenti era stato discusso lo statuto, le modalità per il funzionamento della .camera artigiana, gli scopi per cui essa verrà creata ecc, , ,%/j senghi» trascórrono così in p’ace il loro giorni)/ gfati, al potere popolare che ha a dato loro ampio riconoscimento del contributo da essi apportato nella edificazione di una nuova vita. Vespa - antofeus una clavicola frailurata Mercoledì pomeriggio, nei pressi deH’incròcio della strada di Pobeglo con la principale artèria che collega Capodistria—Tlnès tef ’ è * avvenuto, imo .scontrò, auto - motoseö-oteristicé nel quale è rimasto vìttima il comp. Markovič Josib da fso- . ■ '..-//.to;« la. Il Markovič procedeva sulla .sua «Vespa» eia Pobeghi verso" Trieste,9 giunto all-’iiìcrócio delie cJu.e strade,, e non avvedutosi äell’apprpssimar-'' si dell’autocirriòera della. S. A. P. di linea1 Capodistria—Dislaccia,' prendeva la curva - mólto larga - e benché tentasse in' extremis dì evitare il cozzo con la. pesante autocorriera, andava a sbattere contro la parte laterale di questa. Dopo l’incidente il Markovič, che ha riportato la frattura della clavicola destra, è stato immediatamente Soccorso e trasportato all’Ospedale. di Isola. La «Vespa» ha riportato danni valutati a circa 10.000 dinari. P&ukè... ..V. la rpogjie del gerente la ex «Gelateria ' Rayalico» di .Pirano trutta. 4j .clienti come fossero degli «indesiderati» - e peggio? Che, for*, se questi modi, del tutto, inurbani, siano dovuti al fatto che l’eserei- Quest’anno per la prima volta è stata esperisnsntata la coltivazione dei pomodoro sulla zona bonificata delle saline di Ancaranp. In Questa zona si è avuto il maggior raccolto dì pomodoro, raggiungendo i 400 quintali circa''ipèf ' ettaro.'.. Se. le piantine fossero state selezionate, il prodótto poteva essere ancor maggiore. Pure le patate, -1 meloni ed altre colture hanno dato un abbondante raccolto ìnèifia . zona dS .'An'caràno. Durante I’auno . in corso stsno stati costruiti sella predetta zona, bonifi-caia dei canali «Sì irrigazione per circa 30 ettari di terreno. Il Comitato Circondariale della Croce Rossa organizza in questo mese dei corsi di pronto soccorso nelle cittadine di Capodistria, Isola, Pirano, Buie, Umàgo e Cittanova. Chiunque abbia compiuto i 18 anni di età potrà frequentare tali corsi. Lo scopo di quésti corsi è di abilitare il maggior numero di persone a prestare il primi soccorsi in .caso di nèèessità. * Nella nuova cantina vinicola di Umago si stanno ultimando i lavori''per il montaggio dì 4 moderni elevatori elettrici. La cantina «Vino» di Umago avrà la capienza di oltre 30 mila ettolitri di vino. Essa comprende 28 botti in cemento della capacità di 550 hi Tuna e 2 botti da 1000 ettolitri. Il reparto per la fermentazione del mosto comprende 24 vasche della capacità di 350 hl Tuna. Oltre ai locali già esistenti per la lavorazione dell’uva, la cantina comprenderà un moderno laboratorio chimico, nonché una moderna distilleria. Per la conservazione delle vinacce, sono state costuite 12 vasche in cemento della capacità di 250 ql. l’una. Con la costruzione di questa nuova cantina che incomincerà a funzionare entro questo mese, verrà assicurata la qualità e la tipicità dei vini. * In tutte le cooperative agricole di produzione del distretto di Buie, si sta studiando un nuòvo sistema di lavoro, che sarà adottato con. le prime semine autunnali. Attuando quel sistema i cooperatori non lavoreranno più a brigata ma a gruppi di 5—6 cooperatori. Tali gruppi avranno il proprio appezzamento di terreno ed i propri attrezzi. In ogni collettivo agricolo sono già state formate delle commissioni la quali dovranno provvedere alla divisione del terreno e degli attrezzi a seconda delle necessità. * Gli organi sanitari del Circondario dell’Istria stanno attualmente esaminando la possibilità della sistemazione definitiva del servizio ospedaliero nel circondario. Con la nuova sistemazione l’ospedale di Capodistria verrebbe destinato esclusivamente a luogo di cura per le malattie interne, quello di Isola per gli interventi chirurgici, quello di Pirano riservato per le malattie infettive e contagiose e quello di Ancarano per le malattie polmonari. In tal modo si renderebbe possibile il concentramento di tutte le attrezzature e gli strumenti sanitari corrispodenti alle funzioni dei singoli ospedali, migliorando l’as-.sistema e le cure agli ammalati. 10 sottoscritto Sac. Giovanni Co-valarin Parroco di Buie prego co-desta Redazione compiacersi pub* blicare quanto segue: 11 g. 12 c. m. alle ore 11 il sacerdote Giovanni Cavallarin giungeva al posto di blocco di Scoffie con la moto «Matchless» targata TS 2442. Dopo la visita di controllo, don Cavallarin metteva in moto la macchina che prendeva fuoco. Il capo posto della Difesa Popolare, visto il pericolo, mentre tutti si tenevano distanti dalla macchina per paura che scoppiasse, correva con una coperta da letto ed, aiutato dalle guardie popolari, lottava contro le fiamme, riuscendo in pochi minuti a spegnare il fuoco e salvare la moto. Fu ammirato e lodato du tutti i presenti che, commentando il fatto con don Cavallarin, hanno definito quel capo posto «un uomo in gamba». Il sacerdote Giovarmi Cavalarin crede suo dovere rendere pubblico il fatto, non trovando parole per ringraziare il capo posto ed i militi della Difesa Popolare per l’atto generoso, eroico ed encomiabile. Con tanti ringraziamenti ed ossequi f. Sac. Giovanni Cavhllarirì, Sono in corso presso l’Ospedale di Pirano i lavori di ampliamento dello stesso, che aumenteranno la sud capienza del 50 %', così da poter Ospitare 110 degènti. I lavori sono stati affidati all’Impresa di Costruzione Cittadina di Pirano, che li porterà a termine entro la fine del mese di ottobre. Cara «La Nostra Lotta». Chi viaggia sulle autocorriere della soc. autotrasporti «ADRIA» in servizio di linea nel nostro circondario deve purtroppo rilevare che molti dei fattorini addetti alle stesse presentono un aspetto alle volte per nulla decoroso e pulito. Sovente la spolverina, volgarmente detta «fluida» indossata da questi fattorini, quando sono in servizio, appare talmente sudicia, unta e bisunta da fare pensare che, sottoponendola alla bollitura, se ne ricaverebbe tanto «grasso» da .condire un minestrone più che bastante non solo per tutto il collettivo dell’A-dria, ma per un rione completo di Capodìstria. Non più attraente e meno edificante è lo spettacolo offerto dai fattorini, quando, scamiciati nella autocorriera, fanno mostra ai passeggeri della loro pelle villosa e del colore indefinibile per non dire peggio della loro epidermide. Negli scorsi giorni, un passeggero, sceso alla stazione di Capodistria da una autocorriera in arrivo da Buie, stava appunto contemplando uno dei fattorini in argomento che, privo di camicia, o-stentava un petto villoso ed una pelle così «pulita» che, a toccarla, ci voleva mezzo chilo di buon sapone per mondarsi le mani. Non ti pare, cara «La Nostra Lotta», che le persone addette ad un pubblico servizio ed a contatto col pubblico, composto anche da viaggiatori provenienti da altri paesi, dovrebbero curare maggiormente il loro esteriore in modo che appaia decente e sopratutto pulito? Vi saluto gentilmente Un lettore Dobbiamo purtroppo confermare i rilievi fatti dal lettore che ci ha scritto, rispondendo alla sua domanda nel senso che i fattorini interessati dovrebbero appunto curare maggiormente la pulizia personale per figurare in modo decente di fronte al pubblico. Lavendemmia cìtìtidìna di Isola, quando iì‘medico condotto gli invia alla verifica del sàfigue, devono recarsi a Cap odi-stria, mentre fino a poco tempo fa potevano ricorrere all’Ospedale Civile locale? (Va tenuto conto che la verifica effettuata ed Isola comporterebbe una minor spesa individuale di 160 dinari per spese di viaggio, nonché un risparmio di tempo, dato Che i viaggi a Capodistria dovrebbero essere ‘due, uno per farsi verìfica-re il sangue e l’altro per ritirare il referto).. In questi giorni è iniziata, nel- distretto di' Capodistria la vendemmia, efie è stata ritardata a Seguito della ’'piòggia per dare la póàsìbiffià' àl-l’uva di Riprendersi,, dopo la sic-'cità delle ultime ■ settimane. - I produttori di uva dovranno cullare durante- la . vendeminìà" lTas-sortimen lo delle varie qualità di ’ uva, là separazione dei grappoli sani dà quelli'- malati' 'e la ripulitura dei grappoli dagli' acini becchi, marci, ecc: -che, - lasciati assieme agli altri, possono pregiudicare la qualità del prodotto vinicolo, essendo esisi. i portatori, ^ di varie malattie, insetti ecc. , Effettuando .in questo modo la vendemmia, i produttori possono ottenere dall’ente «Vino» prezzi migliori. . X produttori che, viceversa, producono in casa il vino, otte-ranno in tal modo qualità migliori" di vino e , meno soggette a inacidirsi ecc. Certo è, in ógni caso, che- anche, ai singoli viticoltori conviene, vendere Tu via alla. «Vino», per, i seguenti' fattori:- : /,1. realizzo . di pr,ezzi,,.più favore-; volL-per Tuva. 9... :-2. La «Vino»,?-con «Uè --sue attrezzature- .modernejv assicura una perfetta lavorazione/ dellluva ed,nuna/- , conseguente,, tipizzaziwìe. dei, .-vini, sposto l’adozione di efficaci misure nascere il teche quan-stato letto con certi pro- , .......$ètfté; di .s. Lucia éu Isola, ì quali óra vedono i loro vig&èti seriamente minacciati dalla mósca dell’ulivo e precisamente dalla II generazione di tale-- insetto che ha attaccato il 20% degli oliveti di quei settori. Dato che sussiste il pericolo della apparizione della III generazione della mosca oleria rispetiamo ancóra una volta i suggerimenti già dati. Necessità cioè che gli olivicoltori appendano su ogni' olivo dei. vasetti contenenti una miscela di melassa, arseniato di piombo ed acqua dótte nei vigneti della scuola sono costituite dalle uve dei tipi: cabernet, malvasia, pinot bianco e nero, barbera merlot, diverse specie di moscato e varie specie di uva da - tavola. A salvàguardare i raccolti dall’oidio, che si è manifestato in modo preoccupante nei vigneti dei distretto di Capodistria, si è fatto uso di nuovi preparati e precisa-mente sono state irrorate le viti con una miscela composta da poltiglia bordolese e «Cumulus-, prodotto tedesco che sostituisce egregiamente lo zolfo. Ciò ha reso possibile con una sola operazione di salvaguardare le viti dall’oidio e dalla peronospora. I produttori agricoli invece che sono rimasti diffidenti sulla efficacia dei nuovi preparati, hanno dovuto convincersi, a loro spese, che il «Cumulus» va molto bene. MOSCA DELL'OLIVO Molto è stato scritto sulla necessità di condurre a fondo la lotta contro una delle maggiori danneg-/giatrièì della nostra oliyicultura, cioè contro la mosca dell’alivo.: ' Molto è stato fatto pure dàlia Delegazione per l’agricoltura presso il CPD di Capodistria che ha predi- quialitativarpente ...migliori, con ';ùper "combattere sul iò‘ sili faèrcati locali ejj esteri. Alla scuola Agraria "di S. Ganziamo-ài- prevede ctte‘'qùést’'anno il' raccolto dell’uva sarà Uno dei ini-' gliori. Approssimativamente viene calcolata una produzione di 350— —400 ql. di uva assortita e sana. A tal riguardo va tenuto conto che alla scuola agraria già da tre anni si stanno facendo esperimenti di. selezione delle qualità di uva che più rendono, che1 so&b più resi-, senili alle malattie-e che "sonò- più-adatte alle specifiche" condizioni, delle nostre terre, Le specialità pro- e che controllino giornalmente questi vasetti per accertare la presenza o meno in essi di questa mosca. In caso positivo, bisogna irrorare immediatamente gli olivi con la miscèla predetta composta nelle seguenti proporzioni: Su 80 litri d’acqua mescolare 10 Kg di melassa, su altri 10 litri d’acqua mescolare 3—400 -grammi dì arseniato di piombo, il tutto poi rimestare ed irrorare le piante. Agendo in questo modo, gli olivicoltori potranno salvaguardare il proprio raccolto di olive. Semine autunnali Nel distretto di Capodistria sono stati iniziati ì preparativi per la semina autunnale del frumento e dell’orzo. Quest’anno gli agricoltori ed i cooperatori semineranno un’estensione di terreno superiore ai 1000 ettari con le culture invernali. In più località è stata già iniziata l’aratura che è favorita dal bèl tempo dopo le abbondanti piogge e che perciò potrà essere effettuata in breve tempo. Per migliorare le qualità della pro-. duzione agricola, il C. P. C. per l’I-stria, tramite la delegazione per l'agricoltura, ha assegnato alle cooperative agricole del distretto un quantitativo di 30 q. di grano da semina acquistato -all’estero. Inoltre la delegazione’ per l’agricoltura ha organizzato la costita-zione di varie stazioni per la mondatura e la disinfezione delle sementi. Quest’anno la semina si svolgerà incondizioni atmosferiche più propizie dell’a-nno scorso, quando la siccità ha ostacolato in modo notevole l’aratura. Conseguentemente i lavori agricoli potranno essere eseguiti in tempo e bene, dimodoché le sementi metteranno buone radici in condizioni di resistere alle inclemenza ihyemali. Gli agricoltori che vogliono garantirsi ün migliore prodotto devono impiegare nelle semine il grano disinfettato a quello, scopo, VISITANDO i PADIGLIONI JUGOSLAVI dello V. FIERA INTERNAZIONALE di ZAGABRIA SVILUPPO ECONOMICO e dimostrazione di volontà tenace Il ministro per il commercio estero, Milenije Popovič, pronuncia il discorso inaugurate, (dal nostro inviato) Nella nostra visita alla Fiera Internazionale di Zagabria, in un colloquio con il direttore generale, eomp. Snidarsic, abbiamo appreso che le Fiere Internazionali della Jugoslavia, tenute dal 1947 al 1950 a Zagabria ebbero un carattere prevalentemente d’esposizione. I prodotti jugoslavi erano esposti in modo informativo e documentario e non con criterio commerciale. Anziché-, acquistare gli articoli stranieri esposti alla .Fiera, si comprarono diversi prodotti direttamente dai produttori fuori dalla Fiera. Il poco commercio fieristico si svolse in maniera inconsueta per gli espositori stranieri. Considerato ciò, la direzione della F. I. Z. si accinse alla preparazione della Fiera del 1951 col programma di eliminare tutti questi difetti.'-' 'Per organizzare la Fiera di Zagabria, su una base veramente commerfciale, necessitavano dei cambiamenti nel sistema dell’economia jugoslava. Il carattere della F. I. Z. negli anni precedenti era conseguenza. naturale della Struttura economica del paese in quell’epoca. Ora in Jugoslavia si sono applicate nuove disposizioni legislative che favoriscono ed allargano l’iniziativa delle imprese produttrici e commerciali, eliminando le limitazioni amministrative e burocratiche dell’economia. Da ciò anche il cambiamento di carattere della F. I. Z. 1951. Inóltre lo., scambio commerciale I cambiamenti trasformato il favorevoli pe più stretto -coi paesi occidentali, il’allargamento della rete di accordi commerciali e di pagamento, i prestiti dall’estero, sono stati altri fattóri che hanno stimolato la direzione della F. I. Z. ad orientare questa verso Una commercializzazione totale. Soltanto la merce commerciale è esposta alla Fiera 1951. Prima si esponevano anche le merci non destinate alla vendita. La rassegna della produzione Integrale jugoslava, in quanto occorre per l’orientamento dell’estero, che ha rapporti commerciali con la Jugoslavia, sarà fatta sommariamente e con vari mezzi tecnici. L’aumento -degli acquisti alla F. I. Z. da parte -dello stato, delle grandi imprese e di istituti statali da alla manifestazione di quest’anno una maggiore e più vivace impronta commerciale. Ciò dimostra che la F. I. Z. 1951 è stata organizzata in modo da presentare tutte le condizioni favorevoli per successi negli scambi commerciali migliori di quelli raggiunti nelle precedenti. E’ opportuno sottolineare che la Jugoslavia aspetta quest’anno un raccolto agricolo migliore, il che salverà il paese da molti oneri, contro i quali lottò l’anno scorso e nell’inizio' dell’anno corrente. Così si potrà ristabilire e sviluppare largamente anche il commercio estero jugoslavo. Quali merci offrono gli espositori jugoslavi? Industrià del legno Visitando questi immensi padiglioni abbiamo potuto sincerarsi ancora una viltà della ricchezza che offre la Jugoslavia. Nei padiglioni «M», «C», «B», «Gr. I» espone l’industria del legno. Questa visita è una delle più importanti perchè ci dà l’idea di tante ricchezza in questo campo. I padiglioni presentano vari tipi -di legna come p. e. listelli, pannelli di pioppo, faggio evaporato, speciali tronchi per piallacci e per trancia, legna da ardere, legname da cellulosa, legname segato, tondelli da miniere, pali per conduttori elettrici, telegrafici e avvenuti nell economia della R.F.P.J. hanno carattere della Fiera e creato le condizioni r il successo negli scambi commerciali UN PARTICOLARE DELL’AREA DEI PADIGLIONI MATERIALE ELETTROTECNICO PRODOTTO DAL COMPLESSO DELLA «RADE KONČAR» DI ZAGABRIA telefonici, traverse ferroviarie, cassoni di legno, -doghe per botte e botti, parchetti, piallacci, panelli e lastre di lesonite, mobili d’ogni specie e qualità, -dai più semplici ai mobili di lusso con incisioni in legno. Tutto questo offerto dalle industrie di Sisak, Ogulin, Nova Gradiška, SIvonski Brod, Delnice, Karlovac, mentre i vari tipi di compensati -sono offerti dalla «Drina» di Belgrado, Le ricchezze del sottosuolo Nel padiglione «L» i visitatori possono vedere i vari tipi metallici e non metallici ed i loro concentrati come p. e. minerali di ferro, di cromo, di bauxite, concentrati di rame, di zinco, di piombo, di pirite, magnesite; diversi metalli in blocchi, come rame blister, ed elettrolitico, piombo raffinato, zinco crudo ed in polvere, alluminio, antimonio, ferrocromo, ferro manganese, mercurio e bismuto. In questo medesimo padiglione l’industria metallurgica offre i suoi prodotti rinomati come vastllame smaltato, catene, chiodi per scarpe, falci e falciuole ecc. Industria chimica L’industria chimica espone nel padiglione «C» e offre all’esportazione diversi acidi tecnici: l’acido acetico, clorsolforico, muriatico, solforico; prodotti della -distilazione secca di legno come l’alcole metilico, formaldeide, triclosetileno, silicati di potassio, sale di Glauber; ingrassi artificiali come cianami-dl di calcio ed altri; carburo di calcio; prodotti per la difesa delle piante;, special-mente phyretro in polvere, solfato di ferro e di rame; diversi colori minerali: minio di ferro e di piombo, lithopono, bianco di zinco; tannina; soda ed allume; i prodotti farmaceutici: glicerina, antigeni, oppio, olii eterici ed essenze; articoli ed apparecchi per dentisti, vetro tecnico, d’imballatura e di laboratorio, prodotti per la medicina e veterinaria- dell-a «Vetprom» di Belgrado. Chi entra nel reparto «Gr. il» trova materiali da costruzione rappresentati dalle pietre, granito, marmo e cemento di prima qualità. Sono esposte anche le lastre leggere da costruzioni, prodótti di ceramica e la canna palustre. I produttori ed esportatori di Sarajevo e Skoplje offrono piante industriali e medicinali, importanti quantità di canapa e stoppa di canapa, luppolo, paglia di sorgo e piante aromatiche. II Montenegro offre invece pregiati prodotti di profumeria e saponi. La «Izolirka» di Lubiana e-spone un ricco campionario di catrami e bitume. L'industria nell'ägricoltura L’industria -del cuoio e delle pelli: un interessante assortimento di cuoio di bestiame minuto e pelli per pellicceria, il ben noto cuoio suino jugoslavo per la galanteria, come anche prodotti di cuoio di prima qualità come scarpe, valigie, borse, borsette ecc. Al secondo piano dello «stand» è ospite Ja «Na-vip» di Lubiana e la «Prehranbena» di Belgrado; la prima espone un forte quantitativo di vini, alcooli-ci imbottigliati, mentre la seconda offre ai visitatori diverse qualità di frutta fresca e secca, marmellate di varie specie e tuttoclò che può offrire ed esportare l’agricoltura jugoslava pur soddisfacendo il fabbisogno del paese. Notiamo: cereali, sementi, frutta fresca, ortaggi e funghi (questi della «Go-sad» di Lubiana), frutta e ortaggi conservati, diverse polpe e paste di frutta, marmela-tte, prugne secche (le famose prugne secche della «Bosna-plod»), acquavite di prugne, la nota «slivovizza», vini di prima qualità, bevande alcooliche, sugo di frutta e acque minerali. Tutto questo viene offerto pure dalia «V-inocet» di Lubiana, dalla «Cooperativa» di Belgrado, dalla «Voce» di Zagabria, dalla «Izvor» e altre. Carni insaccate, prosciutti, salami,, di cui il famoso salame «Ga-vrilovic», salsicce e tutti gli altri derivati sono presentati dalla casa «Vajda» di Zagabria che espone pure un vasto campionario di uova e pollame. La «Jugoriba» di Zagabria offre invece un eterogeneo campionario di pesce conservato. La «Union», pure di Zagabria, mostra i suoi prodotti che sono prevalentemente cioccolato, cioccolaini, biscotti semplici e da dessert e svariate qualità di bomboni. Zara è rappresentata dalla «Maraska» con i suoi ipigliori liquori fra cui il ben noto «Maraschino», di fama mondiale. Ammiratlssimo il padiglione dell’industria vetraria di Pančevo e quello dei lavori in filigrana degli artigiani di Priština. Tessuti I visitatori maschili si soffermano particolarmente nello «stand» dei tabacchi -e delle varie qualità di sigarette, trinciati, sigari per l’esportazione da parte della «Cen- Hd massima numew fmù-Ùkkemm» t’uttima attica fa suUa fitta di Zayaùùa "1 ftadigtioM esteti" troprom». Il padiglione «G» è riservato quasi esclusivamente al gentil sesso per la ricchezza di tessili a variopinti colori, flanelle, cre-ton, feltri per capelli e manufatti della arte popolare jugoslava: ricami, merletti, tappeti, babucce nazionali e diversi articoli filigrani d’argento, incisioni in legno e metallo. Nel padiglione «E» riservato all’industria della gomma figura un grande assortimento di soprascarpe, indumenti per lavoro, pneumatici per automobili, moto, biciclette, camere d’aria, palle da gioco per ragazzi. Un ricco assortimento presenta la «Jugovinil» di Spalato con i suoi più recenti e svariati prodotti «nylon», per tutti gli usi: dai comodi impermeabili, sino alle tappezzerie per auto. L’Azienda «Ilirija» di Vič mostra un prodotto antincendio per impregnare i! legno. Il padiglione «K» richiama l’interesse degli sportivi per gli oggetti esposti: scarpette per tennis e pallacanestro, per calcio; scarponi da montagna, sci, racchette per tennis, attrezzi ginnastici, palloni, pedane, cutter, tende per campeggi, maglie e maglioni spor-tivi, stecche da bigliardo ecc. ecc. Visitati questi padiglioni, usciamo e, nell’area riservata alla Jugoslavia^ ci soffermiamo all’esterno DUE MODERNI AUTOMEZZI DI PRODUZIONE NAZIONALE dove, per prima cosa, visitiamo un nuovo convoglio ferroviario costruito dalla fabbrica «Dragoßlav Djor-djievic Gasa» di Palanka. Sono vetture di prima, seconda e terza classe, spaziose, comodissime. Autotrasporti Non meno curiosità destano le nuove carrozzerie per autocarri, costruite da una impresa di Lubiana. Da una parte si notano i giganti meccanici della «Litostroj» e ì complessi motori della «A. Rankovic» Fiume. Una grande quantità di attrezzi agricoli fa sostare lungamente gli interessati. Dalla parte sinistra dell’area notiamo un folto gruppo di curiosi che si pigiano per entrare in una casetta a un piano. Anche noi, seguiamo gli altri e constatiamo che è nientemeno che una nuova casetta prefabbricata di produzione nazionale. Questa che viene presentata alla FIS è una casetta ad un piano composta di camera, cucina, anticamera e ripostiglio completamente arredata. Il vero in'ido per giovani sposini in cerca... d’alloggio. Veniamo a sapere che questa casetta viene a costare 145 mila dinari, se la Si vuole a due stanze allora l’importo sale a 180 mila dinari, a tre invece 210 mila dinari, escluso s’intende le fondamenta, che vengono preparate a parte. Molte persone si interessano a queste costruzioni e, a quanto pare, le prenotazioni non mancano tantopiù che le banche sovvenzionano, con un prestito a lunga scadenza, gli operai e gli impiegati che intendono costruirsi una casetta. A titolo di curiosità facciamo notare che le costruzioni vengono montate in solo otto giorni. Questo è ciò che si può ammirare e ohe tutti possono vedere e toccare con le proprie mani i frutti del lavoro dei nostri laboriosi operai che non la loro capacità e senso dì altruismo edificano il socialismo in Jugoslavia per il proprio benessere e quello di tutta la collettività. L’esposizione della quinta Fiera Internazionale di Zagabria 1951 insegni! Bruno Picco VIENNA — Il Governo austriaco protesterà presso le autorità sovietiche d’occupazione contro gli incidenti provocati recentemente nel Burgenland, da truppe russe impegnate nelle manovre. Infatti, una contadina è stata gravemente ferita e 20 case coloniche sono state danneggiate nelle giornate di venerdì e sabato scorsi. (racconto umoristico di Steman Sremac) Steman Sremac è il più grande — Oh, genero! Non dica queste ed il più popolare umorista serbo, cose, signore! Ucciderei tutte le mie Nato nel 1855 a Senta (Bačka), mo- figlie, signore, le ucciderei, prima ri nel 1906, quarantacinque anni or di darle a Giorgetto! sono, lasciandosi dietro i più effi- — Ma dev’essere in qualche modo caci schizzi sulla società del tempo, un vostro parente- — gridò, furio-sulla borghesìa serba e sulla vita so, l’impiegato — Forse un'vostro di quel popolo. E’ il creatore della lontano parente! macchietta mussulmana Nasradin Ma come, signore come vuoi Hogia, famosa in molte parti del che faccia Giorgetto ad essere no mondo, e di altri spassosi perso- stro parente? Giorgetto non può naggi. Di Sremac vi offriamo un essere parente di noi zingari. Per saggio nella storiella di Giorgetto, chè, anche se siamo zingari, siamo tratta da una serie di racconti sul pùr cristiani! Noi festeggiamo la censimento a Belgrado. «Slava», la festa del nostro Santo * Patrono. Festeggiamo il Santo Gur- C era il censimento e tutti gli gic. Glielo giuro, te lo giuro davan-impiegati erano stati destinati ad in- ti a Dio, signore! Il Santo che se traprendere il conteggio degli abi- siamo zingari, possiamo ancora fatanti e delle bestie. I migliori ven- re a meno di una simile panerò mandati dai migliori, ma il renitela, sia lodato il Signore! signor Pera fu assegnato al quarti- ■ Allora un padrino. Padrini, s ere degli zingari, per censirvi, co- quanto so, ne avete abbastanza me si è detto, uomini ed animali. — Ma non è un padrino, signore Quando ebbe distribuito i for- Se tu sapessi quali mercanti e qua-mulari da riempire, in tutte le case li impiegati sono nostri padrini! zingare, vecchi e giovani incomin- Tasa, il magazziniere, il signor Ci Girano a sospirare, chiedendosi per- ra, il sarto-, Mica, ’l’apprendista, chè il buon Dio non avesse dato lo- Puja, il poliziotto e Gilè, il sensale ro «libro e lettera», vale a dire la di cavalli; per ogni bimbo ho un facoltà di leggere e scrivere, ed in padrino diverso. E Giorgetto non tutte le case il signor Pera dovette può essere nostro padrino, anche se compilare di proprio pugno le varie siamo zingari, signore, rubriche. — Ma che diavolo è questo Gior- Da capanna a capanna egli giun- getto? — Urlò, furibondo, l’impie-se, alfine, nell’abitazione di un cer- gato — Non è capo-famiglia, non to Todor. Era una specie di casa è padre, non è fratello, nè figlio, comune; tale, almeno, la riteneva- nè genero, nè padrino no gli abitanti, benché non esiste®- —• Proprio, signore, non è niente se un vero capo-famiglia. Il pavi- di tutto ciò. mento brulicava di zingarelli, e il — Ma vi mantiene, dici tu, è il rumore che ne risultava faceva vostro sostentatore! credere che fossero tre volte di più di quanti realmente erano. — Chi è qui il capo famiglia? — chiede l’impiegato, aprendo la boccetta d’inchiostro che portava con se e cercando la posizione più adatta per scrivere. —'■ Sono io, signore — disse uno zingaro esile e butterato. —1 Come ti chiami? — I nostri zingari mi chiamano Gaga ... Gaga mi chiamano. E le autorità, su, al Municipio, mi chiamano Todor Prvulovič. — Bene — disse l’impiegato, e scrisse «Todor Prvulovič». — Dunque tu, Todor, nutri e mantieni la famiglia. Tu sei il sostentatore. — No io, signore . . . — Allora? .. . — Dio, signore. E poi. .. Giorgetto ... Giorgio, voglio dire, Gior-gino — si corresse lo zingaro. -— Si, signore, sostentatore. Ci sostenta tutti. — Hm... — l’impiegato torse la bocca — Bell’asino, dev’essere questo tizio! Vi mantiene tutti, e voi dite ancora che disonora la famiglia! — Oh, no, signore! Giorgetto è Giorgetto! Dio gli dia ancora lunghi anni di vita ... E gli dia anche a te, signore! E a noi tutti, a noi tutti! Oh, signore, Giorgetto non è un asino! Lo fosse, signore, lo fosse! — Ma che razza d’individuo è, questo tizio? Dov’è? ... — E’ il nostro Giorgetto, 11 nostro sostentatore e si, proprio come dici tu, 11 oapo-famiglia. E’ vero, è vero! Egli ci paga le tasse e le sopratasse, nutre noi zingari, e anche gli impiegati dello stato. Solo Dunque, cos’è per te questo non ha diritto di diventare deputa-Giorgio o, come dici tu, Giorgine, t°-;- e non *>u? essere nemmeno Giorgetto? Tuo padre non è, per- Rettore . lobato Jrae^ degl; che sei tu stesso vecchio cadente. E’ forse tuo fratello? — Non è mio fratello, signore — rispose lo zingaro, stupito — Oh, utili da lui, ed anche noi ne abbiamo ... E l’impiegato, volgendo lo sguardo in alto, dove gli indicava lo come potrebbe essere mio fratello? zingaro, vide Giorgetto, la piccola — E’ forse tuo figlio, allora? scimmia che, dondolando appesa —■ Ma non è mio figlio, signore! per la coda, sembrava prendere in Per carità, che Dio non mi mandi giro il mondo intero, comprese la in casa una simile vergogna! commissione del censimento e la — Tuo genero? statistica governativa. UNA GRAVE MALATTIA SOCIALE: IL PALUDISMO Mieteva ogni anno milioni di esseri umani Le opere di bonifica ed i nuovi medicinali stanno allon• tonando dall'umanità questo flagello. L'URRS e satelliti detengono un triste primato 400° SnniVERSSRIO DEL LIBRO SLOVenO &ier &aolo Vergerio il giovani è il simbolo della fratellanza tra i nostri popoli Il popolo sloveno festeggia quest’anno il 400 mo anniversario della propria letteratura. Alla fine del 1550 si pubblicò infatti il primo libro sloveno «Il catechismo» ad opera di Primož Trubar, che a questa pubblicazione allegò un abecedario per renderla comprensibile. Il libro sloveno venne alla luce alcuni decenni dall’invenzione della stampa ad opera di Gutemberg, a breve intervallo di tempo dalle pubblicazioni delle tradizionali grandi letterature. Il primo libro sloveno fu creato dall’amore per il .proprio popolo, a cui venne dedicato dal grande riformatore Primož Trubar. Con ciò il pìccolo sloveno si allineò al fianco dei grandi popoli\ ereggendo con questi due piccoli libri, un monumento storico che annunciò al mondo culturale tutto l’ésistenza nell’Europa centrale di un popolo che vuole vivere di una propria vita culturale. , Il popolo cercava allora una via d’uscita dalla situazione di sfruttamento economico, dall’invadenza clericale, dalle continue guerre, su una nuova via, la via di un nuovo credo religioso, dimostratosi più accondiscente alle loro aspirazioni di libertà. Appunto perciò sorse allora il movimento protestante. La reazione feudale si abbattè furiosa sui riformisti. Il principale riformatore sloveno Primož Trubar fu tra i primi ad esperi-mentarne le conseguenze. In esilio, lontano dalla sua patria, cercò di conservare il contatto cori essa medi ante la stampa, cosi nacque il libro sloveno. Il progetto di Trubar fu difficile a realizzarsi, poiché esso richiedeva grandi mezzi materiali e finanziari. In esilio Trubar trovò valido aiuto presso uomini della sua stessa idea. Fra essi va annoverato il vescovo di Capodistria Pier Paole* Vergerio, il quale, non solo seppe trovare i mezzi materiali, ma riu-i sci anche a convincer Trubar a tradurre la Bibbia, lavoro a cui si impegnò, ma non riuscì a completare, tramandando la fine dell’opera al Dalmatin. ‘ Pier Paolo Vergerio il giovane, capodistriano di nascità, ha ancora altri meriti per lo sviluppo di tutta la letteratura slovena. Ed] infatti riuscì a convincere Trubar a sostituire l’alfabeto gotico, usato nel «Catechismo» e nell'abecedario, con quello latino, che divenne così l’alfabetto in uso. Non è possipile descrivere la grandezza dell’opera dei protestanti sloveni per la letteratura, ma se volessimo immedesimarsi nel tempo d’allora, comprenderemo che 25 pubblicazioni, in circa 40, anni, e fra esse la traduzione completa della Bibbia, costituiscono veramente un’opera grandiosa e degna d'ammirazione. I protestanti sloveni furono gli iniziatori della letteratura slovena e sulle basi da, essi poste potè svilupparsi la lingua e tutta la letteratura slovenaj Paul Bo urgent, il valente romanziere francese, poneva fine ai giorni della protagonista di una sua narrazione in modo assai triste: la giovane eroina partiva per la campagna romana, dove ( a detta dell’autore) soccombeva per le malefiche esalazioni che colà impregnavano l’aria. «Il paludismo — scrive il giornalista francese Simon Mara — è la più grande tra le piaghe sociali. Nè il cancro, nè la tubercolosi, nè la sifilide esercitano influssi tanto estesi e deleteri: un terzo, forse la metà delì’umanità è afflitta dalla malaria. «Essa mina intere popolazioni, uccide la volontà e intacca l’organismo al punto da farlo soccombere alla più insignificante infezione. Nelle Indie Inglesi, la zanzara anofele miete ogni anno centinaia di migliaia di vittime, mentre la mortalità infantile per qpesta causa era, presso gli Indiani d’America, del 50 per cento. «Cosa particolarmente grave nella malaria, è l’incapacità al lavoro che essa crea. Si possono senza difficoltà immaginare gli enormi ostacoli incontrati nel loro sviluppo. da popoli di cui tutti gli individui sono debilitati da accessi di febbri intermittenti. Si resterebbe senza dubbio sorpresi nel conoscere il ruolo avuto dalla malaria nel declino dell’impero Bantù, dei Maya, dei Khmer, dell’India di Mohendi-odaro e della civiltà ellenica». Basti dire che, lottando contro questa terribile affezione, l’organizzazione sanitaria delle Nazioni Unite ha fatto si che in certe regioni della Grecia la produzione agricola aumentasse . in pochi anni del 40 per cento e nel Bengala o-rientale, in soli due anni, del 15 per cento. Tra le regioni del globo più colpite, sono attualmente le colonie britanniche e quelle francesi: ma anche negli Stati Uniti, la malaria mieteva — sino al 1935 — 5 mila vittime all’anno. In Europa, il Paese più malarico era senza dubbio la Grecia, che assorbiva un quinto della produzione mondiale di chinino, per circa 5,600 milioni di dinari, con 2 milioni di abitanti colpiti da paludismo. Non ultima era l’Italia: la bonifica delle paludi pontine, condotta, d’altronde, con criteri assurdi dal governo fascista, giovò ben poco: tutta la penisola centro-meridionale conosceva le tremende febbri, che regnavano sovrane anche nelle isole, senza che il turpe regime pensasse a sollevare minimamente le popolazioni colpite ! Purtroppo, neppure oggi — e particolarmente nel Lazio, nel Molise, nelle Puglie ed in Lucania — si è fatto quanto si poteva e si doveva fare. Malgrado i contributi che le organizzazioni internazionali non hanno risparmiato, la malaria non è scomparsa nè diminuita nella misura che sarebbe stato dato attendersi. E la colpa maggiore deve essere addossata ai latifondisti, i quali, sotto stemmi gentilizi e insegne scintillanti, nascondono le grettezze più basse e le infamie più grandi. Esistono due mezzi per sbarazzarsi del paludismo: annientare le zanzare anofeli o distruggere gli ema-ozoi nel sangue. Il mezzo più radicale è senza dubbio il primo: le opere di bonifica — e lo ha dimostrato esaurientemente la Jugoslavia sul lago di Scutari — riguadagnano all’agricoltura ed all’econo mia vaste distese paludose, liberano per sempre l’uomo dal suo sottile ma pericolosissimo nemico. L’impiego degli insetticidi fDDT ed affini) ha portato a risultati soddisfacentissimi. Quanto al chinino, di cui già gl’indiani americani conoscevano le doti antimalariche, esso è stato superato da altri prodotti molto più efficaci, quali la pamachina, la quinacrina, la pepeina ed il nuovissimo clorofanil, dallà potenza superiore mille volte a quella del chinino. Sia l’UNRRA che la sezione igienica ed assistenziale dell’ECA hanno grandemente contribuito alla lotta antimalarica. Ma la più benemerita è certo l’UNICEF, l’organizzazione medica dell’ONU, al cui funzionamento 43 stati hanno contribuito in modo generoso. A quest’opera altamente umanitaria — e ciò si deve notare — non hanno partecipato con un solo centesimo nè l’Unione Soviet,co nè i suoi satelliti. Mosca, al contri rio, ha sempre sabotato le sessioni delTUNICEF: nè ha donato un unico chilo delle tonnellate di viveri, oggetti sanitari, capi di vestiario che tutti gli altri Paesi in nobile gara j^anno versato all’organizzazione. A ludibrio di quei sedicenti campioni del socialismo, si aggiunga che moltissime regioni della Romania, dell’Ungheria, della Bulgaria, della Polonia, dell’Unione Sovietica stessa e quasi tutta l’Albania, malariche erano e malariche sono rimaste, evidentemente perchè i vari piani quinquennali non hanno modo di occuparsi di tali cose. Quattro anni or sono, anche in Jugoslavia la malaria costituiva un grave problema: nel periodo monarchico, il territorio infestato copriva sette milioni di ettari, con 500 mila malati di paludismo. Su mille persone, 27 morivano di malaria. Ma nel 1949, la percentuale era scesa -a 16, mentre oggi « quasi nulla. Da mezzo milione, i colpiti sono oggi 7 mila, e vanno mese per mese diminuendo. Il Potere Popolare ha destinato a quest’opera 10 milioni di dinari. Con l’aiuto dell’UNRRA e del-l’UNICEF, col concorso delle orga-nizazioni sanitarie e di massa, grazie ai nuovi sistemi di lavoro ed alle previdenze applicate, la lotta è stata condotta-'a fondo. Furono erette stazioni antimala-lariche, con assitenza e cure gratuite; gli aerei sorvolarono le regioni colpite, irrorandole con insetticidi. Nella sola Serbia, 40 milioni di metri quadrati subirono questo trattamento. Il 60 per cento del territorio lacustre paludoso è già bonificato, compresa parte del lago di Scutari, nonostante la perfida e criminale opera di sabotaggio condotta dai cominformisti albanesi. La pepeina viene ora prodotta iri Jugoslavia, e gli istituti medici lavorano a tutto spiano per terminare vittoriosa la grande opera. Per la Jugoslavia, la malaria nod rappresenta più alcun pericolo: auguriamoci che così possa essere presto an"he per il resto del mondo, Sandor Keleti -rt- ir CAMPIONATO JUCOSLÄVQ DI CALCIO I. LEGA FEDERALE * La terza giornata del campionato di calcio serie A. A QUOTA 30 la DINAMO SOLO IL COMO IN TESTA virtualmente campione 1951 MILAN JUVE ed inter inseguono Continua regolarmente nel campionato jugoslavo di -oale-ìo, I. lega, . la marcia della Dinamo verso lo scudetto. Pure domenica i probabili ampioni hanno conseguito Un’altro successo in campo esterno ilo contro lo Spartak, successo stre-(nenzito magari, ma bastante a con-paenzUo magari, ma bastante a concludere :la loro posizione in classifica, che, a cinque giornate dalla •fine, fiatino un vantaggio di cinque punti pài duetto' Inseguitore Hajduk dùk —v Stella Rossa. Quindi un vantaggio, sc tfiörteameate non ancora decisivo, praticamente determinante. • ■ ' / Da una parte pertanto la marcia vittoriosa della Dinamo, dall’altra una nuova prova negativa del Partizan, che non ha saputo andare oltre il. pareggio nel confronto che Sul proprio campo, lo vedeva di fronte al BSK. E sono sei ormai le consecutive prestazioni negative dello squadrone di Bobek che altèrna alle- brillanti affermazioni all’estero, delle sconcertanti prove negative in campionato, anche con squadre non di prima grandezza. „ ..Regolare pure la vittoria esterna desila Stella Rossa sul Boraci sorprendente invece la sonante vittoria dei Majeva, penultimo in classifica, sub forte undici di Sarajevo. I risultati della 17. giornata: 6. del girone di ritorno: Stella Rossa batte Borac 1 a 0. — Primo tempo 1—0. Mac»a batte .Sarajevo 5—0. -7- Primo tempo 2—0. Dinamo batte Spartak 2—1. — Primo tempo 2—0. Partizan e Club Calcistico di Belgrado 2—2. — Primo tempo 2—1. Hajduk batte Vojvodina 1 0. — jPrimo tempo 1—0. Lokomotiva batte Napredak 4—1. Da classifica; Dihamo punti' 30, Stelli Rossa e jHajduk 25, Partizan e Lokomotiva 17, Sarajevo 16, Borac 15, Vojvodina, Spartak e Club calcistico belgradese 14, Mačva 13 e Napredak !. Arrigom-Medusa fr-Q Chi ii fermerà? . i -capođistriani del Medusa, decisi a por fine una volta tanto alla marcia travolgente degli isolani, sono scesi in quel di Isola con propositi ben chiari per riscattare la dura sconfitta precedentemente subita in casa. Un proverbio dice; «Non fare i conti senza l’oste», ed, in questo caso, l’oste essendo un tipo di riguardo e poco tenero nei riguardi altrui, ha preso la carta in mano t sui piedi) ed ha dimostrato di non aver sbagliato. Parlare della. partita sarebbe superfluo. Partita dalla fisonomia! u-guaié alle precedenti, che ha ribadito nuovamente il valore della compagine di Piero e che certamente Io vorrà confermare nella tagione calcistica futura. f medusani, pur mettendocela tutta e giocando generosamente, non sono riusciti a dare serie preoccupazioni agli avversari e hanno dovuto ugualmente subire una dura legione, lasciando il campo isolano nettamente battuti. : Dna parte di questo infortunio va a caribo deirincerto e strana-naente fermo portiere capodisiria-no, che si è fatto battere per due folte da tiri che sarebbero stati difficili a non parare. . Con questa partita probabilmente sono finite le preparatorie e bisognerà attendere l’inizio del campionato per diare indicazioni e per ave-ire la conferma della vera forza ESCURSIONE IN MONTAGNA Il Club Alpino di Capodistria organizza per sabato e domenica 7.8 ottobre, in occasione della inaugurazione del nuovo rifugio sulle Rri-ske Pode, una escursione in alta montagna. I partecipanti avranno la possibilità di scalare il Razor (2.6Ö0 m) il monte Tricorno, il monte Vento, salire ai 7 laghi ed altre scalate. ’ La partenza avrà luogo il giorno 7 ottobre .alle ore 13, dallo spiazzo antistante la Taverna a Capodìstria. Le iscrizióni si ricevono' dal' coipp-Brec presso l’Ufficio Progetti in piazza Brullo (.edificio della posta, II p.) e si chiuderanno improrogabilmente il 3 ottobre. Prezzo del viaggio: din 800. Rifornimento dal sacco ed al rifugio. Il Club Alpino La. .squadra provinciale del. Comi), dopo la persuasiva vittoria sulla triestina, si trova in {testa aftte, classifica a punteggio pieno, con una lunghezza di vantaggio sulle tpe grandi Mili®,. Juventus le Internazionale. Vittorie a largo punteggio hanno fatto registrare le ultime due nei confronti della Lazio e Atalanta, mentre i campioni del Milan non sono andati oltre il pareggio a •Udine, dove i locali sono scesi in1 campo con ben quattro riserve, di cui una esordiente. Che siano quer sti i segni di una crisi? Lo vedremo nel futuro. Regolare la marcia del Napoli, Che, con la vittoria1 interna sul Padova, si è affiancato alle tre grandi in1 ela&sifièà. Regolari i rimanenti risultati che hanno favorito leggermente Palermo, Fiorentina e Torino, le q,us$i sono riuscite a cogliere dei preziosi pareggi in campo esterno. Domenica regolare dunque, magra per le squadre ospiti, che non sono riuscite n-raggranellare più di quattro pareggi in trasferta. Campionato Italiano di calcio — divisione nazionale serie A Risultati finali della terza giornata: Udinese e Milan I—1. Primo tem-d—i. Internazionale batte Atalanta 4—0. Primo tempo 1—0. Spai e Torino 1—1. Primo tempo 1—1. Napoli batte Padova 2—0. Primo tempo 0—0. Juventus batte Lazio 5—3. Primo tempo 4—1. Pro Patria e Fiorentina 1—1. Primo tempo 1—0. Como batte Triestina 2—0. Primo tempo !•—0. Nòvara batte Bologna ì—0. Primo tempo 0—0. Lucchese batte Legnano 4—2. Primo tempo 1—1. Sampdoria e Palermo i—1. Primo tempo 0—0. LA CLASSIFICA: ■ Como 6 punti, Milan, Juventus, Internazionale e Napoli punti 5, Palermo e Lucchese 4, Sampdoria. Torino e Novara 3, Lazio, Bologna, Atalanta. Triestina, fPro Patria, U-dinese, Spal e Fiorentina 2, Padova 1, Legnano 0. £*tudopedia SpOltWa La sezione pallacanestro del circolo sportivo Aurora ha organizzalo la scorsa settimana un -torneo di pallacanestro a cui hanno parte: cipato tutti gli elementi della sezione, suddivisi in quattro squadre: A. B. C. D, La vittoria è stata aggiudicata alla squadra D. capitanata da Simeoni e composta da: Depangher, Calenda, Corrado, Mele, Luglio, Norbedo e Pacchietto, che ha piegato nettamente le avversarie ed ha avuto un serio ostacelo da superare solamente . nell’incontro di finale con la. squadra C, incontro combattutissimo, conclusosii con u-na vittoria di strettissima misura. Seconda classificata la squadra «C» netta quale,oltre a Sambo,, si sono fatti luce giovarti element} promettenti, come Steff è e Porro. Le altre squadre in complesso, pur presentando doti di fiato e velocità, effettuando ■ inoltre ottura intrecci, hanno mancato nel tiro a canestro. Ed ecco i risultati. Aurora D — Aurora A 22—15 il Aurora C. — Aurora B. 34—13 Aurora A. — Aurora B. 28—20 Aurora D — Aurora C 21—19 . AURORA D — AURORA A 22—15 AURORA D — Simeoni 12, Corrado, Depangher 4, Calenda 2, Mele 2, Luglio 2, Pacchietto Norbedo. AURORA À — Depangher 10, Sandrin 2, Petris, Minen, Apollonio, Zetto, Steffè 3, Tamplenizza. AURORA C — AURORA B 34 Vi AURORA C: Sambo 16, Porro, Stradi 1, Riccobon 13, Lonzar 2, Castellani 2, Steffè Martinoli. AURORA È: Nobile '5, Betici 2, Gavardo, Clementi, Jaksetic 6, Schiavón, Pesaro e Parovel. AURORA A — AURORA B 28—20 AURORA A: Depangher 13. De Petris, Apollonio, Tamplenizza, Sandrin 5; Stoff è 10, Zetto, Minca. AURORA B:..Nobile. Il, Jaksetic .4, Clementi 3, Benci, Gavardo, Parovel, Pesaro:, Schiavón. AURQRA D — AURORA C 21—19 AURORA D: Simeoni . 18, Depangher 2, Calenda, Corrado, Mele 1, Luglio, Norbedo, Pacchietto. AURORA C: Sambo 2, Porro 6, Stradi 2, Riccobon 4, Steffè 3, Cast elani, Lonzar 2. Hanno diretto gli incontri Agostini ed ■ Olivieri. Nord one - Šmarje 4-3 I due undici peo promossi a categorie superiori, e cioè il Nardone di. Isola vincitori della zona che passa al TLT, e lo Smarie, distintosi nel campionato primi calci, che passa alla zona ,si sono trovati domenica scorsa di contro. j Per il rullo isolano, che avrà calcolalo di fare un solo boccone della modesta, ma vivace squadra di Monte, è stata una grossa . sorpresa a trovarsi di fronte undici ragazzi niente affatto disposti a lasciarsi Impressionare da tanto nome, ed ha dovuto dare fondo a tutte fé più riposte risore per piegare, dopo 90 minuti, i penaci e bravi avversari.. Per lo Smarie aver perduto, con uno scarto minimo .(fina rete) nel confronto con la squadra che nel passato campionato ha dominato a piacimento, è un titolo di onore oltre che la certezza e conferma di ben figurare prossimamete nei confronti con le squadre di minor levatura, partecipanti al campionato di zona di imminente inizio. Le due squadre, alla presenza di foltissimo pubblico (un pubblico quello, di Smarie che ha tutto il merito di essere il vero sostenitore della squadra locale) al quale non mancheranno in futuro le soddisfazioni, si sono date battaglia fin dai primi minuti, con un gioco improntato a correttezza e disciplina, e sono finite esauste, ma soddisfatte allo scadere del 90 mo che poneva fine a ' questa entusiasmante partita. In bocca al lupo, Smangi AMO COMUNICATO! I sottoelencati ciclisti della SSS Proleter di Capodistria sono invitati a presentarsi in sede venerdì alle ore 8 per partire alla volta di BÌed. Coretti, Luglio, Rinaldi, Lonzaric, Apollonio, Tamaro, Brajnik e Gar-dos. I ciclisti parteciperanno sabato alla córsa in salita Kranjska gora, Vršič; domenica al circuito intorno al Iago di Bled. * Tutti gli allievi della SSS Prole-ter sono tenuti a presentarsi domenica alle ore 5 in sede per partire alla volta di Aurisina. La Direzione PERSIANA • -, i i A ò ) ,U1 ■ 1 ’ . -'-ti 4 } 1 1 1 '••• % i ■ '1 . A4) f É -...to-- -- MB :: □ r t L_ % 41} 9 19 a 1. Vincolo — 2. Contento — 3. Andatura del cavallo —4. Dispensato — 5. Lo è l’aquila — 6. In ci-‘ma al dito — 7. l?orto ligure — 8. 'Voltata — 9. Monda — 10. Eroe greco, re dTt-aca — 11. Albero del legno duro. A soluzione esatta, nelle caselle a bordo ingrossato si leggerà il home di uà - noto compositore operistico italiano. Problema per tutti ,Un eertp animale — .nato evidentemente (dall’inqrocio d’una tartaruga flou un gambero, —p sa di trovare un buon boccone a 80 metri di distanza dalla . sua tana. Egli però ha • l’afoitudfne Inveterata di: procedere la mattina di 50 metri in a-vanti, ma di retrocedere di 4Q metri nel pomeriggio, avvicinandosi cosi di 10 metri alla meta in una giornata intera. Dopo quanti giorni potrà alfine satollarsi? ,(P. P. T.J. ; ANAGRAMMA Giustizia divina Al xxxxx di sua leggè Misura il xxx x della vita Di queste xxxxx umane E xxxxx anch’io pensando9 che xixxxx ormai' m’ai.tonde. P. p. T;) Cambio dmiziale La peste a Milano Vien per la xxxxx strade E va da piazza in xxxxx Un acre odor di xxxxx O xxx_xx rnalede.tta Che vai chiuder le xxxxx E aver l’animo xxxxx? ■’ v- Scaramuccia Appiccicosa e dolce, come un fico mi arriva addosso. Sai cosa faccio? Ascolta amico, fo quello che posso. Xoooooo: — Oh, ehi si vedel... Sogno? Yoooooo; — Scusa, pon posso per via (Tun bisógno ... (P. p. T.) T "" f vacali — 10. Scure — 12. Per motori Diesel — 14. Nel lido — 15. Il silìcio •— 16. Stracci — 19. Gran lago americano. VERTICALI: — 1. Città e porto della Dalmazia —. 2. Il principio della parola — 3. La faccia per motori — 4. Iniziali di Amudsen — 5. Le par fi ^ell’ppera — 6. Indirizzo — 10. In mèzzo alla staffa — 11. Simbolo „del. calcio 13. „.Porto arabo ,17. Nelle note — 18r Andar. REBUS (2-5-7) CRITTOGRAFIA (monoverbo: 4,10) ’ ' " ‘gAlEOTTTR (P. p. T.) MONOVERBO (3,12) SAB AMMINISTRAZIONE ATO ■if: p,*T.)ä to' to' Sapete che genere di' sport; 'costui? ALPINISMO La prima impresa alpinistica degpa di questo nome fu quella di un itatiano, illustre per ben altri meriti, Francesco Petrarca, che nel 1336 salì per la prima volta al Ventoux (metri 1920). La conoscenza delle vette più eccelse, cominciò a svilupparsi solo nel 1700, quando Bal-mat ascese al Monte Bianco (1786) e Defico al Gran Sasso (1794). Da allora la passione per la montagna si intensificò, si sviluppò, dapprima con carattere esplorativo, poi con puri intendimenti sportivi. L’esplorazione di tutte le cime più elevate, ad eccezione di alcune vette dell’Himalaia tuttora sconosciute, è del secolo XIX. Nel nostro tempo, l’alpinismo si va orientando sempre più. verso la concezione sportiva, anche perchè, a differenza di altre competizioni, non si presta al carattere lucrativo che in altri paesi è stato dato allo sport. Inoltre esso costituisce una scuola efficacissima, come fu dimostrato da molte azioni partigiane nella scorsa guerra, che ebbero carattere prettamente alpino e che misero in luce il valore dei figli della montagna. La scola delle difficol-tà di asbeSà, comprende sei gradi; il pi:imo si ha quando la scalata comincia a richiedete l’uso delle mani, mentre il sesto rappresenta il limite delle possibilità umane nell’arrainplcamen-to. Non esistono limiti di altezza o di, verticalità per questa classificazione: vi sono alle pareti di 'terzo grado (non troppo difficile) e cime più basse ricche di passaggi di quarto grado. Le ascensioni vengono effettuate da cordate di ire o quattro alpinisti, legati ad un intervallo di alcuni metri; il capo cordata (che, segnando la via, ha il merito maggiore nell’impresa) pianta i chiodi di roccia nei punti privi di appigli; per superare gli strapiambi, si usano. ganci a carrucola, per mezzo dei quali, ci si cala nel vuoto trattenendo una parte della corda con una mano e facendo passare gradatamente l’altra parte, avvolta al corpo, provocando la discesa. L’equipaggiamento è leggero per le pareti rocciose, completato da scarpe con le suole di feltro cì\e aderiscono maggiormente alla roccia. Nelle ascensioni su cime ghiacciate, si usano scarpe ferrate, vestiti pesanti, bastoni alpini e ramponi a sei, otto o più punte. In Jugoslavia, esistono parecchie società alpine; alle maggiori ci si può iscrivere però solo essendo provetti alpinisti, dopo aver compiuto scalate di quinto e sesto grado senza guide. ATLETICA LEGGERA E’ uno sport che, risultando più adatto di ogni altro alle doti naturali dell’uomo, ha origini lontanissime; figurazioni di atleti in azione, si trovarlo su vasi di terracotta assirobabilo-nesi ed egizi. Il periodo ài maggiore fulgore dell’atletismo si ebbe però presso i greci nel VI e V secolo avanti Cristo, come testimoniano le esaltazioni dei vinciari fate dai grandi poeti Pindaro è Bacchilide. Le gare atletiche in onore ad Olimpia (da cui le olimpiadi), Sparta ed Atene, furono accolte favorevolmente in Roma solo negli ultimi due secoli della repubblica ed ebbero il loro periodo aureo durante l’impero, sotto cui trascesero pure, però, in spettacoli d’una ferocia inaudita. Il medio evo, periodo di totale oscurantismo, disprezzò l’atletica come tutto quanto contribuiva all’elevamento e al miglioramento dell’individuo fisico ed intellettuale. E fu solo nel Secolo XIX che gli atleti si unirono in società, dando così vita all’atletica moderna. Le prime olimpiadi dei nostri tempi sì' tennero ad Atene nel 1896 cd a Parigi nel 1900. 1 primi atle-' ti ad emergere furono quelli tedeschi. L’atletica legera comprende: MARCE CORSE —■ piane, con ostacoli artificiali, con ostacoli naturali (c ross-.country, attraverso la campagna), con ostacoli artificiali variati ( steeple-chase), came la corsa olimpionica dei tre villa metri. Le piste hanno tutte un fondo omogeneo in carbone o in solenite; per rere con maggior elasticità, i corridori portano scarpette con Chiodi appuntiti di varia lunghezza. Nella gare di velocità (m. 50, 100, 200) e di velocità prolungata (m. 300, 400), gli a-tleti partono all’americana e si mantengono per tutta la gara in apposite corsive delimitate da strisele bianche. Nelle prove di mezzofondo (m. 800, 1000, 1500), di fondo (m. 3, 5, 10 mila), e di gran fondo (m. 42.570, che è la lunghezza della corsa di Maratona, la distanza tra Ma-raona ed Atene percorsa dal soldato greco che portò la notizia della vittoria sui persiani nel 4.90 a.C.), non vi sono corsie, ed entrano in gioco le tattiche di gara, corsa in testa o corsa d’attesa,t nella quale si punta sullo sforzo finale. LANCI, del disco, del giavellotto, della palla di ferro, del martello. SALTI, in alto, in lungo, triplo, con l’asta. Vi sono poi le due gare comprensive di pentathlon e di decathlon, Il primo comprende salto in lungo, lancio del giavellotto, corsa piana sui duecento metri, lancio del disco e corsa piana sui 1500 metri. Ili decathlon, che è specialità olimpionica, comprende: salto in lungo, corsa piana sui 100 metri, getto della palla di ferro, salto in alto, corsa piana sui 400 metri, corsa con ostacoli sui 110 metri, lancio del disco, salto con l’asta, lancio del giavellotto, corsa piana sui 1500 metri. Dalla CONFERENZA del P.G. a CAPOOSSTRIA LA CATEGORIZZAZIONE (Continua dalla I pagina) con la riduzione di manodopera, raggiunge i 16-000 pezzi. Di simili esempi ce ne sono parecchi. Alla «Salvetti» di Pirano, le retribuzioni sono state stabilite su principi completamente opposti, incorrendo in errori che hanno portato ad una categorizzazione di singoli lavoratori superiore di 3 e perfino 4 categorie di paga da quanto prescritto a termini di legge, con una media superiore, per esempio, a quella applicata ai Cantieri Navali Piranesi, dove, logica-mente;-4a qualificazione media, del pedsonale è senza dubbio superiore a quella del personale della «Salvetti». Si vede che alla «Salvetti» -sia il Consiglio d’amministrazione quanto il Consiglio operaio e la direzione non tengono conto del come riusciranno a piazzare i propri prodotti sul mercato (senza parlare dei mercati esteri) in) concorrenza con i prodotti delle altre fabbriche poiché l’aggravio, di retribuzioni troppo alte incide sul costo di produzione che porterà ad u prezzo troppo elevato dei prodotti. E’ da rilevare inoltre che alla «Salvetti» ancora non sono stati sistemati i posti di lavoro con evidenti svantaggi economici per l’azienda. Di questi fatti non ha tenuto conto neppure l’azienda commerciale cittadina «Egida» di Capodistria, la cui amministrazione non si è abbastanza approfondita nella problematica del nuovo sistema e naturalmente da qui sorgono tutte le difficoltà che le derivano. Sarà bene che si prenda atto di quanto detto per la «Nardone» e per la «Salvetti». DAMONFALCONE (Continua dalla 1 pagina) industriale e «L’ora dei Lavoratori» scrive di tutto meno di ciò che può costituire una direttiva per risol-' vere i problemi dei lavoratori, evidentemente per non assumersi la diretta responsabilità ’ dei proprio operato. Si manifesta l’odio contro la R. P. F. J. e si tace delle realizzazioni del socialismo nella R. P. F. J. Si pubblicano periodicamente i nomi degli espulsi dal P. C. I. perché confutano le imposizioni del credo supertotalitario in Italia, e non si avvedono che gli espulsi si stringono la mano dicendo: «Siamo stati espulsi perchè crediamo nel socialismo e nella libertà, ed ora siamo liberi di constatare con i nostri occhi il progresso della R. F. P. J.» Questo «L’ora dei Lavoratori» non lo vuole; il giornale che dovrebbe essere l’appoggio morale dei lavoratori del goriziano, si dimostra antidemocratico, perciò la sua diffusione ne soffre, talché oggi è ridotta ai più affezionati membri del P. C. I. che comperano il giornale per non lasciarlo morire. Indirettamente la stèssa sorte è riservata alle Cooperative Operative Monfal-conesi, in mano degli stessi padroni de «L’ora dei lavoratori», che si trovano sulForlo del fallimento, se non sì addiverrà ad una giusta soluzione. Si dimenticano delie istituzioni assicurative in mano di autentici fascisti che beffeggiano i lavoratori, taglieggiandoli senza controllo alcuno. Intanto «L’ora dei Lavoratori» tace, attende che gli avvenimenti portino qualche cosa di nuovo, nel 1922 ha portato il fascismo e 30 anni dopo può portare altre sorprese. Eneo. Direttore responsabile CLEMENTE SABATI Stampato presso lo stabil, tipograf. «Jadran» Capodistria Pubblicazione autorizzata (Continua dalla I pagina) delle scuole, dell’assistenza e sanità. In base all’ordinamento veramente democratico, dobbiamo saper u-scire dalle strettoie delle forme schematiche di lavoro. Ovunque vivano i 'membri del Partito, devono essere gli iniziatori ed itrascincto-ri delle masse lavoratrici, che vedono nel Partito la guida sicura verso un migliore domani. Forse la relazione ha sottolineato, più le deficenze e gli errori delle nostre organizzazioni del Partito che non i successi. Ciò è giusto, poiché noi comunisti costruiamo e progrediamo correggendo e migliorando i difetti del passato, rimane però in noi viva la coscienza delle- enormi conquiste che raggiungiamo nel corso della dura lotta. Abbiamo parlato delle nuove misure economiche e ciò rappresenta un passo così enorme in avanti, che dobbiamo giustamente andarne orgogliosi, poiché primi neel mondo abbiamo realizzato i principi del vero socialismo. Dobbiamo essere coscienti che queste conquiste sono il frutto dell’instancabile opera detta classe lavoratrice nostra che comprende, appoggia il nostro Partito e ne è riconoscente. Quésti risultati, d’altra parte, ci dicono che il nemico della classe operaia per quanti sforzi impegni, non potrà mai distruggere le nostre conquiste. Esso, e cioè i vecchi padroni espropriati, gli irredentisti ed i cominformisti, il clero e la reazione in generale, non trova più alcun appoggio presso il nostro popolo lavoratore. I singoli agènti prezzolati e gli ingenui che ancora si lasciano sviare, specialmente dal clero, dovranno sempre più rendersi conto della nuova realtà. I primi saranno inesorabilmente schiacciati dal cammino vittorioso della nostra classe lavoratrice sotto la guida del Partito, i secondi dovranno ravedersi ed iniziare a dare la loro opera assieme al resto della popolazione onesta, oppure saranno anch’essi trovólti dall’offensiva del popolo laboratore che, sempre più cosciente delle proprie conquiste, sarà inesorabile verso coloro che gli intralciano li cammino. ri? Su questo cammino il nostro Partito marcia sicuro perchè è forte ORIZZONTALI: — 1. Sorpassar — 7. Le sono le aquile — 3. Bologna in automobile = Taci senza Certamente Dario non , soffre le .Vertigini se fa questo sport! f< ALBINO ZABRIC, CAPODISTRIA, via VI. Nazor, 2 — Casella poslale 31, Telefono 24 fi* RAPPRESENTANZE - MEDIAZIONI AIUTO PRATICHE AMMINISTRATIVE - PUBBLICITÀ’ TRADUZIONI dell’appoggio dette masse, che approvano la sua linea, che comprendono essere questa l’unica via giusta, cioè la via dell’unione alla Jugoslavia per la rapida edifiea'ziorfe del socialismo.» LA DISCUSSIONE Parecchi sono stati i compagni intervenuti nella discussione. Il comp. Pečarič ha rilevato le deficenze del lavoro svolto dalle organizzazioni del P. C. nelf attìvizaazione dei gruppi di tiro a segno, la cui importanza è stata sottovalutata ed ha prospettato la necessità di lottare contro l’influenza del clero. La compagna Crollini ha trattato alcuni compiti speciali della donna e delle cure che il Partito deve prestar lóro. Il compagno Kosmač ha parlato sulla lotta che i membri del Partito devono condurre per 41 rispetto della legalità particolarmente ora, in cui si attuano le nuove disposizioni di legge sul sistema economico finanziario. Il compagno Čehovin ha trattato sul lavóro del Partito con le masse per la democratizzazióne della vita sociale, per le cure alla gioventù e per la popolarizzazione dei nòstri success^ rilevando la necessità di una lotta afteor più decisa contro i nemici del socialismo nel superamento delle difficoltà e- degji ostacoli che ancora incontriamo nell’edificazione del socialismo. Altri compagni. tra i quali Vilhar, Venturini, Ribarič, Beltram Živa, hanno parlato sui problemi dell’elevamento ideologico, della cultura e della propaganda. Il compagno Perossa, operaio della Delanglade, ha tratteggiato il lavoro svolto dall’organizzazione del P. C. nóll’azienda per il buon funzionamento del consiglio degli operai, per l’aumento qualitativo e quantitativo della produzione, smascherando le dicerie con le quali la reazione e il comìnformismo tentano di distogliere gli operai dal, lavoro. ,..j La .conferenza ha eletto il nuovo comitato cittadino del P. C. ed 'i delegati alla conferenza, distrettuale, In chiusura £ .stata approvata la mozione che riportiamo integralmente; f- !%<■■#= » . M, 4 », ., * LS RISOLUZIONE CONCLUSIVA La seconda conferenza del Partito Comunista detta città di Capodistria, sentita la relazione e le discussioni, constata: La nostra organizzazione di Partito nel periodo dalla prima conferenza ad oggi, ha raggiunto notevoli successi, malgrado le difficoltà. Specialmente notevoli sono quelli raggiunti nel campo sociale ed economico realizzando in pratica il motto «le fabbriche agli operai.» Nel deliberare i compiti futuri dell’orgnizzazione di Partito, la Conferenza sottolinea i momenti più salienti dell’odierna situazione politica. Le forze aggressive, capeggiate dall’URSS — che ormai si smaschera sempre più' àgli occhi di tutto il mondo per la sua politica imperialista — continuano a minacciare la pace nel mondo aumentando il lóro potenziale aggressivo. Ciò viene specialmente in espressione nette provocazioni armate ai confini della Jugoslavia, la quale è oggi alla testa netta lotta per la salvaguardia detta pace nel mondo. Appoggiandosi all’O. N. U. le forze amanti della pace progrediscono continuamente neutralizzando i tentativi aggressivi dell’URSS. Il governo e la reazione italiana, con le loro pretese espansionistiche, di fatto potenziano il pericolo di aggressione gareggiando con l’URSS nella campagna contro la Jugoslavia. Specialmente negli ultimi tempi la stampa sciovinista ed irredentista italiana, che gode dell’appoggio del governo, sta svolgendo una campagna velenosa ed insensata contro ì nostri popoli che porta solamente danno alia stabilizzazione di buoni rapporti fra i due paesi, rapporti che si possono basare soltanto sul rispetto dei diritti reciproci per mezzo dell’accordo diretto. Da queste constatazioni, la conferenza delibera: 1. La nostra organizzazione di partito deve continuamente e decisamente educare le masse lavoratrici informandole e creando l’opinione pubblica su tutti i problemi che riguardano là vita politica, sociale ed economica. Il nostro Partito quale avanguardia detta classe lavoratrice deve rispondere tempestivamente a tutte le campagne che il comìnformismo ed il clero reazionario svolgono cóntro il nostri popoli per distoglierci dalla pacifica edificazione dell’avvenire socialista. L’organizzazione cittadina di partito curi minuziosamente l’elevamento ideologico dei propri menu-bri. La conferenza ha messo in rilievo diverse tendenze negative, e concetti piccolo borghesi che singoli membri introducono nette organizzazioni di base. Fra queste tendenze, la più pericolosa è quella dello sciovinismo e del companilismo che sì è già manifestata in alcuni membri. Questa tendenza è tanto più pericolosa perchè il nemico cerca appunto di crearsi posizioni fra la nostra popolazione sulla base dello sciovinismo. 2. L’organizzazione di Partito rafforzi continuamente il potere popolare, quale conquista fondamentale detta nostra rivoluzione. Le organizzazioni ed ogni membro contribuiscano insistentemente alia demo cì'v.tizzazione del potere, incrementando la fattiva attività degli organi istituiti per dirigere democraticamente la vita cittadina, e cioè i consigli, le assemblee e le , commissioni degli elettori. L’iniziativa e l’attività dei membri di partito sarà di mobilitazione delle masse lavoratrici e impedirà l’affermarsi di qualunque forma di burocrazia nel potere, 3. Le nuove misure economico-fi-nanziarie richiedono dalla nostra organizzazione una speciale cura alle aziende e associazioni economiche. Elevare la capacità diretti- va dei comitati di amministrazione; l’istruzione dei membri dei consigli Operai sui propri compiti, spiegare instancabilmente ai collettivi di lavoro tutti la problematica che deriva dall’applicazione delle nuove misure economiche,. Stimolare l’iniziativa nella produzióne, nel commercio e nei. servizi comunali, per l’aumento della produzione ed il miglioramento def* 10 standard. • • ... ; to, 4. L’organizzazione del partito curi màggiormente' la prop-ia vitti interna. La democrazia nel Partito si affermerà nella lotta di pensiero, e nella lotta contro là buròèrà-zia ed il lavoro schematico e prh-ticista nel partito. Le organizzazioni di base: sono responsabili del continuo lavoro .di preparazione tra i membri dei collettivi per elevare la loro maturità politica e poterli accettare nel partito. Eliminare ogni settarismo ,ed 11 lavoro a campagna accettando nel partito i migliori lavoratori, migliorando quindi la proporzione nella composizione sociale e nazionale. In ciò si, tenga particolarmente •conto dei lavoratori locali. . , , ' Q Il Partito curi particolarmente la gioventù, garanzia della combatti-1ttità del Partito, svolgendo un Iqy-go lavoro nelle masse giovanili, avvicinandole tramite le organizzazioni sportive, le famiglie dei tiratori, la tecnica popolare, i circoli di cultura ecc. impedendo che la gioventù cada sottp l’influenza dannósa del clero, reazionario. * La conferenza cittadina del partito indica che la: realizzazione, di. quésti compiti diperde dalla combattività, dalla, lottq., senza compromessi contro tutte le ideologica é-stranee.al partito, dp,l collegamefào del Partito con le masse. ' .. f'n' In questa lotta contro tutti nemici. dal comìnformismo alViprc-deniismo ed indipendentismo il. partito rafforzerà la fratellanza dei nostri popoli, realizzando l’aspirazione della masse per f unione alta Jittjo-Slayia e la-costruxiqhe del socialismo, •; ' . / j f V ! f iiiiiHiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiliiiMiiiliimiiiiiiiiiimmiiiiimiiimiuiiiMimi „La nostra lotta" è il vostro giornale .......... "«■■—■■■■-■ -...■LJII’W—■I.U »■- iiiiiiiiiiiiimiiiiiiiiiimiiiiiiiiiiiiimiiiiuiiiuiiiiiHiiiiiiiiiniiiimHiiiii s AVVISO ' " ’to';; i- 1 i L’Ufficio lasciapassare, presso VA. M. A. J. avverte che è stato costituito a Pirano un ufficio sussidiario per il rilascio dei permessi'di entrata netta R. F, P. J. Il nuovo ufficio è stato aperto dal 25 settembre ed è situato in via Matteotti nr. 22 stanza n, 4. Tale Ufficio è stato costituito per eliminare le difficoltà sinora incontrate dalla popolazione :.di Birano e dintórni per recarsi a ’ÓapÓdistria. Smarrimenti • ■ ■ Fermo Luigi da Isola ha smarrito la carta d’identità, il IO. :c. m. a Isola. Detta carta non è; più valida, se non consegnata aU’intests(taj:io. i.,-:..- * . ,,, ,, , Bressa Italo da Isola, d’Istrig, ha smarrito la sua carta d’identità il g. fi-.jo.nK da Cappdislria ajlpljSpla. Detta carta non è più valida se pon ‘riconsegnata al suo proprietario. * » ■ Sìega Maria da Maniago (Italia) abitante a Capodistria via Santorio 1,5 con cittadinanza del T. L. T. ha smarrito la carta d’identità a Capodistria.