ANNO XXII. Capodistria, 1 Ottobre 1888. N. 19. LA PROVINCIA DELL'ISTRIA Esce il 1° ed il 16 d'ogni mese. ASSOCIAZIONE per un anno fior. 3; semestre e qua-irimestre in proporzione. — Gli abbonamenti si ricevono presso la Sedazione. DIETA PROVINCIALE I. Seduta*), Parenzo 10 settembre. Presenti il capitano provinciale comm. Francesco Dr. Vidulich, l'i. r. consigliere di Luogotenenza Alessandro cav. Eluschegg quale commissario governativo, e 24 deputati. Alle ore 12 in. il capitano provinciale apre la seduta con un discorso ; presenta quindi il commissario governativo, e leva la seduta fissando la prossima per il giorno dopo alle ore 10 ant. coli' ordine del giorno: 1.° Comunicazioni — 2.° Costituzione degli uffici — 3.° Presentazione degli atti — 4.° Elezione dei comitati. II. Seduta, 11 settembre; presenti 23 deputati. Il presidente ricorda la morte dell' on. Crisanaz, ed a manifestazione di lutto e di condoglianza gli on. rappresentanti provinciali assorgono dai seggi. L'on. Flego, neoeletto deputato del collegio dei comuni foresi del distretto di Capodistria, presta la solenne promessa. Comunicazioni: Mons. Feretich vescovo di Veglia e Mons. Glavina vescovo di Trieste hanno scusato il loro non intervento alla Dieta perchè impediti da occupazioni del loro ministero. — Mons. Plapp vescovo di Parenzo si scusa se per impegni del proprio ministero non potrà intervenire a tutte le sedute. — La presidenza ha accordato un permesso d' assenza di giorni 8 all'on. Babuder, e di giorni 4 all'on Lius. — L'on. Bolmarcich è impedito per fisica indisposizione di far atto di presenza alla Dieta, l'on. Del Bello annuncia che per circostanze impreviste è impedito d'intervenire alle sedute della corrente settimana. — Il rev. ordinariato vescovile di Parenzo ha invitato la Dieta al solenne ufficio divino celebrato nell' occasione dell' apertura della sessione, e la presidenza viene autorizzata a farne i dovuti ringraziamenti. L' on. Campitelli e 4 on. deputati hanno presentato un progetto di legge per la modificazione del § 5 della legge provinciale 9 luglio 1863 sul dispendio di costruzione delle chiese e canoniche cattoliche. Vengono presentati : Dall' i. r. governo un progetto di legge per la introduzione di alcune modificazioni pel *) Tutte le sedute furono tenute in Parenzo, sotto la presidenza del capitano provinciale, fungendo quale commissario governativo il cav. Eluschegg. Articoli comunicati d'interesse generale si stampano gratuitamente. — Lettere e denaro franco alla Redazione. — Un numero separato soldi 15. «— Pagamenti anticipati. trattamento dei diritti soggiacenti alla reluizione ed alla regolazione a norma della sovrana patente 5 luglio 1853 Dall' i. r. luogotenenza la proposta per l'assegno dell' importo occorrente a sussidiare le levatrici frequentanti i corsi di ripetizione in Trieste. Dall' i. r. consiglio scolastico provinciale : il rapporto sullo stato dell' istruzione popolare nell' anno 1886-87; il conto consuntivo prò 1887 ed il preventivo 1889 del fondo scolastico provinciale; la proposta di tacitazione finale in via di grazia al maestro Tesarz di S. Lorenzo del Pasenatico. Dalla Giunta provinciale : 1. 11 resoconto e bilanci dell'istituto di credito fondiario per l'anno 1887. — 2. Il conto consuntivo del fondo confraterne 1887. — 3. 11 conto consuntivo 1887 e preventivo 1889 del fondo pensioni degl' impiegati provinciali. — 4. II resoconto del fondo depositi e denari altrui per il 1887. — 5.11 conto consuntivo del fondo d'esonero per il 1887. — 6. 11 conto di previsione dello stesso fondo per l'anno 1889. — 7. Il conto consuntivo del fondo provinciale per l1 anno 1887. — 8. Il preventivo del fondo medesimo per l'anno 1889. — 9. Il ricorso di Giov. Armau e consorti di Grisignana contro il conchiuso giuntale 30 gennaio a. c. che non fece luogo alla chiesta istituzione di un consiglio di amministrazione. — 10. Quattro progetti di legge per la divisione degli attuali comuni locali di Pisino, Albona, Pinguente e Dolina. — 11. Il progetto di legge per alcuni cambiamenti alla legge sulla regolazione dei rapporti di diritto del personale insegnante delle scuole popolari pubbliche. — 12. Il progetto di legge, colla quale viene creato un fondo genérale di pensioni pei maestri delle scuole popolari pubbliche dell'Istria. — 13. La relazione sali' elezione suppletoria di un deputato nel collegio dei comuni foresi di Capodistria, Pinguente e Pirano. — 14. La relazione generale sulla sua attività dalla ultima sessione in poi. Gli on. Fragiacomo e Bubba presentano un' istanza di Giuseppe Giraldi da Pirano, per un sussidio a favore di una sua figlia che si dedica allo studio della musica. Costituzione degli uffici e nomila delle commissiom. Vengono eletti a segretari gli on. Dr. Giuseppe Bubba e Dr. Silvestro de Venier; a revisori gli on. i Babuder cav. Giacomo, Bembo cav. Tomaso, Campitelli cav. Dr. Matteo, Ivancich Gasparo Filippo, Lazzarini barone Giacomo, Rizzi Nicolò. Nella, commissione finanziaria gli on. Babuder cav. Giacomo, Bembo cav. Tomaso, Campitelli cav. Matteo, Doblanovich Dr. Giuseppe, Fragiacomo Dr. G. Domenico, Ivancich Gasparo Filippo, Rizzi Nicolò, Sbisà Francesco, Venier Dr. Silvestro. — Nella commissione scolastica, gli on. Amoroso Dr. Andrea, Babuder cav. Giacomo, Bubba Dr. Giuseppe, Costantini Dr. Francesco, Scampicchio Dr. Antonio. Nella commissione politico-economica gli on. Amoroso Dr. Andrea, Costantini Dr. Francesco, Franceschi Dr. G. Battista, Lius Dr. Giacomo, Mrach Dr. Adamo. Il presidente invita le commissioni a costituirsi, e sopra proposta dell'on. Campitelli, vengono autorizzate a 'Riferire a voce, per risparmio di tempo, sopra i progetti o proposte intorno alle quali non avessero da introdurre modificazioni. La Dieta delibera che sia attribuito al comitato politico-economico nn ricorso contro 1' elezione-suppletoria nel collegio dei comuni foresi del distretto politico di Capodistria. La seduta è levata alle ore 11 ant. III. Seduta, 13 settepibre, presenti 2'4 deputati. Aperta la seduta alle ore 10 ant. il segretario ou. Bubba legge i protocolli delle sedute antecedenti. L1 on. 'Volarich parla in ligua slava, quindi i due potocolli sono approvati. Al primo punto dell' ordine del giorno, il capitano "provinciale partecipa: a) la costituzione delle commissioni che hanno eletto a preside, la finanziaria, 1' on. Sbisà, ed a segretario l'on. Fragiacomo; la scolastica, a preside 1' on. Sca'mpicchio ed a segretario l'on. Bubba; la politico-economica, a preside, l'on. de Franceschi, a segretario 1' on. 'Lius. b) Una petizione di molti comunisti di Susgnevizza e contorni, firmata dall'on. Scampicchio, per la istituzione ' di una scuola popolare publica con lingua d'istruzione rumena. c) Una petizione firmata dall'on. Rizzi, dei maestri e sottomaestri di Pola, per un sussidio dal fondo preventivato per aumenti di salario. Le petizioni ' sono passate alla commissione scolastica. d) Dall'on. Amoroso e soci venne presenta la seguente mozione: La Dièta provinciale dell'Istria esprime il voto che l' imperiale governo voglia aprire efficaci pratiche còli' Italia pel simultaneo ribasso del dazio del vino, qual è previsto nel vigènte trattato di commercio e navigazione fra i due stati. e) L' on. VolariCh coli'appoggio'di altri cinque colleghi ha presentato un' interpellanza all' impèriale go-vevno estesa in lingua croata. Visto il § 20 del regolamento ìiitefuo secondo il quale anche le interpellanze devono essere portate a conoscenza della Dieta e considerato Che la maggioranza di questa non comprende la lingua in cui è scritta la'interpellanza, il presidènte dichiara che non può prendere atto dell' interpellanza stessa, a meno che T on. Volarich non vi aggiunga la traduzione in lingua ìtàliana. La dichiarazione del presidènte dà luogo a discussione, e vi prendano parte gli on. Volarich iu lingua slava, Spincich, Catmpitelli e Amoroso, in esito alla quale viene approvata 4dàtla Dièta'l'azione "del presidènte. II. punto dell' ordine del giorno : Approvazione del conchiuso luglio 1888 della giunta provinciale relativo alla fondazione a favore dei marittimi bisognosi in memoria del 40° anniversario dell' ascensione al Trono di S. M. 1' augustissimo imperatore. La Dieta approva senza discussione il conchiuso. III. punto dell'ordine del giorno. Relazioni della commissione scolastica. a) sul progetto di legge per la creazione di un fondo generale di pensioni per i maestri delle scuole popolari; riferisce 1' ou. Amoroso, colla proposta di accogliere la legge come presentata dalla giunta provinciale. "Nella discussione artìffo'Ma viene "aere vita" al § 1 una aggiunta proposta dall' on. Spincich ; i*ou furono accolte altre modificazioni proposte dagli on. Spincich e Laginja: e la legge viene accolta anche in terza lettura. L'ou. ScampiGchio propone per la commissione scolastica : 1. Resta approvato il conto consuntivo del fondo scolastico provinciale per 1' anno 1887 con un introito di fior. 144,435.10 e pari esito. — 2. Viene concessa la sanatoria di sorpassi di spese alle rubriche XV. XVH, xx, xxix, nell'importo complessivo di fior. 2463.25.— 3. La commissione scolastica ha l'incarico di appore la clausola di approvazione al conto consuntivo del fondo scolastico provinciale per 1' anno 1887. Prendono parte alla discussione gli on. Spincich e Amoroso, e quindi le proposte vengono approvate. 'La trattazione sulla proposta per assegno di grazia al maestro Tessarz,-viene rimessa in fine di seduta, onde escludere la pubblicità, stante 1' iudole personale dell' oggetto. Quarto punto dell'Ordine del giorno. L'on. Fragiacomo per la commissione di finanza propone: Riconosciuto T assoluto urgente bisogno dell' istruzione delle attuali levatrici della provincia stili' antisetticismo, si accoglie in massima la proposta dell' eccelsa Luogotenenza di Trieste di sussidiare coi fondi della "provincia le levatrici chiamate ai corsi di ripetizióne da istituirsi presso la scuola di ostetricia di Trieste, e si esprime il desiderio che la frequentazione dei detti Corsi sia fissata in modo che, senza danno del servizio ostetrico, tutte le levatrici possano venire quanto prima possibile istruite, incaricandosi l'inclita giunta di prendere in questo senso i voluti accordi coli'eccelsa Iuogotenen'za di Trieste, autorizzandola al necessario dispendio." L' on. Gambini parla in appoggio, e posta a voti la proposta viene accolta all' unanimità. L'on. Campitelli riferisce sul conto consuntivo del fondo Confraterne 1887,'proponendone l' approvazione. Prendono parte alla relativa discussione l'on. Volarich in lingua slava, e in lingua italiana l'on. Laginja: parlano gli on. de Petris ed il referente. — L'on. Volarich presesènta una proposta in lingua slava e l' on. Laginia riproduce la traduzione italiana : L'eccelsa dieta voglia deliberare: S'invita la giunta provinciale d'inviare a sensi del §.13 regolamento per l'amministrazione dei beni confraternali, sopra luogo a Cherso una commissione speciale composta da un delegato 'dèi 'dipartiménto contabile, dal podestà di Cherso, da -due delegati scelti da patte di tutti i sotto comuni interessati, ««da un delrgato dell'i- r. Consiglio scolastico di stretture, la quale commissione abbia V incarico
  • ài figliuoli spiegazione di "questo e quel motto che trovano nei giornali, e perfino sulle scatole e sugli oggetti di moda. E non parliamo del greco, che prestò il nome alle tecniche, e a tutte le scoperte della scienza. Per queste e moltissime altre ragioni i classici difendono il ginnasio e combattono la scuola media -mimine. E per vero nello schema iproposto dal Vlacovich, il latino confinato nella quinta classe, ;è una derisione. Ammetto si possa studiare un programma di scuola media comune ; ma conviene che i tecnici siano un po'.più disposti a eedere, e meno 'ostinati a tirar l' acqua tutta al loro molino. -Quattro ore di . geografia, quattro di matematica, quattro di geometria, due di storia naturale, e punto ^di latino "ftella prima classe a fanciulli di diaci anni ! Con queste pretese è impossibile intendersi, meglio adunque rimangano le cose allo statu quo. Il prof. Vlacovich lamenta „che i genitori sono costretti di prendere una determinazione per la carriera futura dei loro figli, mediante la scelta della scuola in un'età, in cui le disposizioni naturali di questi e le loro inclinazioni per qualche carriera sono ancora troppo poco pronunziate." Ma a tredici, a quattordici anni ci sarà poi quésto benedetto pronunciamento! Meglio lasciarsi un pò guidare dalle circostanze, dagli interessi di famiglia. E in ogni caso pensino un po' più i genitori aì-P educazione dei figli, che alla carriera: è il gùajo serio della famiglia moderna e della società. Questo male è vivamente deplorato dal nòstro Gesca il quale tenne in Arezzo una conferenza sul tema — V educazione del carattere. Ed ecco qui il Cesca, già noto quale cultore di studi storici, farsi innanzi come valoroso pedagogista. Il motto — plurimis intentus minor est ad singula sensus vuol essere per vero interpretato con qualche restrizione; l'uomo di un libro solo, unius negotii è oggi un controsenso. E un po' anche nel passato. Michelangelo era pittore, scultore, architetto; e scrisse bene in verso ed in prosa. Leonardo da Vinci con la stessa mano con la quale pingeva le sue severe Madonne tracciò sulla carta una nuova opera idraulica, sistemò il canale irrigatorio della Martesana, e plasmò un leone vomitante gigli al Cristianissimo nella sua prima visita anticristiantf a Milano. È buona cosa saper fare un po' di tutto. Ma appunto per questo è necessaria una seria cultura classica, e nei primi anni non aver troppo logorato il cervello nelle scuole. Torniamo al Cesca; il quale è già noto al mondo* scolastico per altre sue opere pedagogiche. Il tema importantissimo — V educazione del carattere — fa svolto molto bene nei limiti d'una conferenza. Fin dalle prime mosse si mette .per la buona via e comprende tutta P importanza dell' argomento. TI carattere è abbassato causa la degenerazione fisica, proveniente in gran parte dallo stesso progresso intelettuale ed economico, e dalla febbre di azione che tiene agitata la società. Alla debolezza del carattere non pnò supplire la sola istruzione; la quale, come oggi è data, dà un mucchio indigesto di cognizioni sconnesse e produce nello spirito il disordine la confusione e la svogliatezza. li' educazione intellettuale nou può riuscire in alcun modo ;a rinforzare il carattere, e ad aumentare la moralità, giacché perciò non basta l'istruzione, la quale sviluppa soltanto la memoria ed il raziocinio, ed estende le cognizioni : ma non accresce il sentimento del dovere, nè rinforza il controllo della volontà sulle nostre azioni. Visto il male, il Cesca propone i rimedi. Perchè l'educazione formi il carattere, tre cose sono, secondo l'autore, necessarie : 1. si dovrà coli'esercizio rendere forte la volizione, 2. si dovrà assoggettare tutte le volizioni ad nna massima di condotta stabile e permanente, 3. si dovrà rendere questa massima conforme alla legge morale. Sono questi per sommi capi i principi svolti dal Cesca con molta elevatezza di linguaggio filosofico, forse non in tutto conveniente in una conferenza, nella quale è necessario scendere terra terra e rendere pratici con popolari esempi i principi. E qui giova notare un vuoto, un omissione che si trova in tutti i pedagogisti della scuola positiva. Coi mezzi additati dal Cesca, la scuola ci darà il tipo e l'ideale del carattere umano e farà dell' allievo un galantuomo col sussidio delle sole forze naturali. Ma se altri mezzi vi sono, e un altro elemento concorre nella for mazione de carattere; o, con più semplici parole, se esiste una forza soprannaturale e divina che sostiene l'umana debolezza e le dà un coraggio straordinario nella battaglia della vita, mostrando un'ideale più sublime di perfezione, e una regola di condotta, una massima sicura della morale, secondo la quale operare, sarebbe stranezza negarla o farne poco calcolo. Che questa forza soprannaturale esista il mondo lo ha sempre creduto; meglio ancora tutto il mondo cristiano specialmente lo crede. Qui il misticismo ed il clericalismo non c'entra; per confessare e difendere questi sublimi principi non occorre aver due dita di collare intorno al collo. Egli è un fatto che 1' umanità ha sempre invocato degli esseri superiori nel pericolo e che da Dio ha sperato un' aiuto. Il Cesca ammette per formare il carattere essere necessaria una massima di condotta stabile e permanente. Dunque quanto sarà più stabile e permanente la massima, tanto sarà più grande il carattere. Ma quale sarà questa massima stabile e permanente? Negli uomini tot capita, tot sententiae; qtiello è reputato vero e buono oggi, domani può apparire il contrario. A convincersene basterà dare un' 'occhiata ad una .tavola sinottica che riassuma i cento e più principi della morale escogitati dai filosofi. Ciò posto, sfido qualunque storico, qualunque filosofo a trovare una massima più costante di questa: „Vi è un essere supremo, che a tutti è Giove, che vuol essere amato ed obbedito, e da citi viene l'aiuto per l'educazione dell'uomo." Si tratta di riformare il carattere, scrive • opportuna- mente il Bruni ') ed in questa riforma la religione che riguarda l'indirizzo del cuore, ha una parte principalissima, e non potrebbe essere trascurata, senza grande discapito della società, in ordine al suo miglioramento morale. Ed è questa 1' opinione pure di tutti i migliori educatori della scuola italica da Pitagora e Vittorino da Feltre fino all' A-porti, al Tommaseo, al Lambruschini, al Rosmini, all' Allievo. E per vero non vi ha più valida sanzione alla legge morale che la religione. E nessun i-deale è presentato all' uomo più sublime di quello del cristianesimo che ci chiama al possesso dell' infinito, e ci propone a modello di perfezione la perfezione stessa di Dio. Il linguaggio dei libri religiosi, le formule le locuzioni più usate dimostrano la sublimità del carattere cristiano. Quanta energia, quanta fiducia non deve sentire in sè uc. uomo il quale crede per fermo che l'aiuto invisibile e soprannaturale produce nell' animo un carattere indelebile ! Nè vale l'obbiezione del Cesca. — L'educazione del carattere non può essere l'opera dell' insegnamento dei precetti morali, giacché questi hanno una efficacia debole ed indiretta sulla-volizione e sull' azione, tanto chè la loro accettazione intellettuale non basta a far sì che l'individuo vi si conformi, come si vede dal fatto che anche ove l'insegnamento religioso e laico insistono su di essi e li ripetono quotidianamente, si riesce più a farli trascurare che rispettare.» Daccordo, se trattasi di una semplice cognizione e di una ripetizione pappagallesca, senza, sentimento e senza l'educazione pratica della volontà. Ma è falso dire che l'insegnamento religioso riesca più a far trascurare che a rispettare il precetto. Ragionando così si potrebbe anche sostenere, che, fatte le leggi, meglio è non pubblicarle. Che l'insegnaménto dei precetti morali sia malamente impartito, e poco influisca sull' educazione del carattere ciò proviene da altre cause. È conseguenza del dissidio tra la fede e la scienza, tra lo Stato e la Chiesa; è opera del fariseismo pronto a rinunziare al sostanziale, pur di salvare l'esteriore, e d'illudersi di tener viva la questione del temporale, da diciotto anni morta e seppellita. Tanto più è dovere del sacerdozio indipendente, e del laicato credente e virtuoso di mantener salda la massima fondamentale su cui si fonda la morale, e senza della quale non è possibile la riforma del carattere. __________P.T. ') La nostra educazione morale. — Libro offerto al pòpolo italiano da Oreste Bruni — Città di Castello. Lapi editore 1886.