novi tednik Slovencev videmske pokrajine ČEDAD / CIVIDALE • Ulica Ristori 28 • Tel. (0432) 731190 • Fax 730462 • E-mail: novimalajur@spin.it • Poštni predal / casella postale 92 • Poštnina plačana v gotovini / abbonamento postale gruppo 2/50% • Tednik / settimanale • Cena 0,90 evra Spedizione in abbonamento postale - 45 % - art. 2 comma 20/b Legge 662/96 Filiale di Udine TAXEPERgUE 33100 Udine TASSA RISCOSSA Italy št. 33(1217) Čedad, torek, 31. avgusta 2004 naroči se na naš tednik ^Par/T ri IÌ6NAW0^ 4CR0AVA tuazione, un anno dopo, è stato il sindaco Alessandro O-man. La pioggia torrenziale, dai 400 ai 500 millimetri in poche ore, aveva sconvolto il territorio come forse mai era successo. Oman ha ricordato il momento di maggior pressione, il mattino del 30 agosto: “Eravamo impotenti di fronte alla furia della natura”. Ma già quel giorno arrivavano gli aiuti, i tanti volontari, provenienti anche da fuori regione, dalla Slovenia e dalla Carinzia. Ed i politici regionali, per un primo sopralluogo. (m.o.) segue a pagina 6 V saboto 4. an v nediejo 5 setemberja Praznik na varhu Matajura An lietos se srečamo za praznik gore na varhu Matajura. Praznik, ki ga organizava Gorska skupnost Nediških an Terskih dolin an Barda bo v nediejo 5. setemberja. Za resnico poviedat, kiek nam ponudijo že v saboto 4. vičer, kar pri koči Pelizzo bomo mogli gledat zvezde s Strumentami, ki jih davje gor pamesejo tisti od Afam iz Remanza-ga. Za tuole muormo zahvalit Pro loco Nadiških dolin. beri na strani 4 Un concerto di cori e gli interventi delle autorità politiche a Malborghetto Ukve un anno dopo, la lezione da imparare Ricordo di Enzo, uno spirito libero Ho conosciuto Enzo Bai-doni qualche anno fa, avevo deciso di frequentare un corso di scrittura creativa tenuto da Stefano Benni alla Libera università di Alca-traz gestita da Jacopo Fo, in Umbria. Lui era lì, quasi di casa. Una sorta di vice-Benni, anche in termini di i-" ronia. Simpatico, alla mano, sempre sorridente. L’ho rivisto un paio d’anni dopo, del tutto casualmente. Passeggiavo per il ponte del diavolo, a Civi-dale, e con sorpresa l’ho visto venirmi incontro. Cosa fai qui? Sono venuto a trovare amici da queste parti. Poi, più niente per un po’, fino ad un anno fa, più o meno. Mi imbatto in un blog (un diario su internet) sulla Colombia, c’è un italiano “scriteriato” che passeggia per i posti più pericolosi della foresta amazzonica colombiana, quelli in mano ai guerriglieri, incontra gente, la intervista, rischia la pelle ogni giorno. Viene anche sequestrato per qualche ora, finisce che intervista il sequestratore e ritorna libero. Gli scrivo, mi risponde, da allora ricevo quasi quotidianamente una sua mail, se in viaggio. Per questo viaggio in I-raq aveva aperto un nuovo blog, gli avevo mandato un “in bocca al lupo”, mi ha risposto ringraziandomi. Quando ha iniziato a scrivere i suoi reportage da Amman (era in attesa di un “passaggio" per Bagdad) ho pensato: “Speriamo che si fermi qui". Ma Enzo era così, a lui piaceva essere al centro delle cose, non per sprezzo del pericolo, non per dimostrare agli altri qualcosa, ma semplicemente per capire e per aiutare. Poi, in caso, anche per riferire, cosa che sapeva fare benissimo. Quando lo hanno rapito ho sperato che sarebbe finita come in Colombia. Ma l’Iraq deve essere un’altra cosa, un inferno, un luogo per morti viventi. Lui lo sapeva da prima, e là ne aveva avuto conferma. L’ultimo suo messaggio ad un amico è stato: “Nelle prossime 24 ore ho la possibilità abbastanza concreta di crepare. Ovviamente non succederà ma, se dovesse succedere, sappiate che sono morto felice facendo quello che più mi piace al mondo: viaggiare in paesi che non hanno mai visto un turista prima di me". E’ successo. E ora cosa rimane? A me il ricordo di una persona bella, pulita, libera, felice di vivere e così - come leggo sui quotidiani e su internet - a molti altri. E poi quella che fino ad ora era una sensazione ed ora è una certezza: è una guerra persa, comunque la si voglia guardare, comunque vada. Una certezza amara. Assieme a quella che nel mondo troppe, troppe cose non vanno, non solo questa. Michele Obit Ugovizza (Ukve) non ha ancora del tutto assorbito il colpo, lo si vede dalle case che ancora recano i segni dell’alluvione di un anno fa. Al ricordo del disastro si aggiunge quello delle due persone che vi hanno perso la vita, Bruno Urli e Gertrude Schnabl. Ma al ricordo ed al dolore si aggiungono la speranza e la forza d’animo. Così domenica, davanti al negozio di alimentari di Ugovizza che ha ancora le finestre sbarrate da assi, tanta gente ha assistito ad un concerto di cori dedicato a Bruno e Gertrude, un concerto organizzato da quello che era il quintetto di Lussari (Višarski kvintet) e che ora è diventato un ottetto. Il segno che la vita continua. Così come le parole delle autorità politiche intervenute alla cerimonia ufficiale a Malborghetto, sempre domenica, fanno pensare che le ferite, fisiche e non solo, si potranno rimarginare. A fare il bilancio della si- V Zabnicah predstavili trojezično knjigo o poplavi V soboto, 28. avgusta je bil v Zabnicah vaški praznik- Zegen, na katerem so ob prvi obletnici poplave, ki je lani razdejala Ukve in nekatere druge predele Kanalske doline, predstavili tudi trojezično knjigo z naslovom “Val-L’onda-Die Flut.” Knjigo so predstavili na prireditvenem prostoru ob 20. uri. Izdalo jo je Založništvo tržaškega tiska iz Trsta, vsebuje pa bogato pisno in slikovno gradivo, ki se nanaša na prve ure dogodka v Ukvah, ko so bili na kraju tragedije samo domačini, gasilci, domači karabinjerji in upravitelji. Večino gradiva za knjigo so prispevali prav Prostovoljni gasilci iz Zabnic, ki so uredili gradivo, posredovali večino slik in zbrali nekatera edinstvena pričevanja. Pri delu so sodelovali tudi Tonči Sivec, Kulturno središče Planika, prevajalci in drugi. Za lično opremo je poskrbel tržaški studio Link oziroma Rado Jagodic. Oblikovanje je bilo zahtevno, saj so mnoge fotografije nastale v naglici in tik pred in med poplavo, ko je bilo potrebnih dovolj mirnih živcev za fotografiranje poteka tragedije. Gradivo je zanimivo iz človeškega vidika, a tudi zato, ker pomeni dokument, ki ga kasnejši in številni novinarji ter fotografi niso mogli imeti. Na kraj nesreče so pač prišli po poplavi in ko so bili rešilci že na delu. (ma) beri na strani 6 V soboto, 28.avgusta so na Vojskem praznovali dve pomembni šestdesetletnici, ki sta bili izjemnega pomena v narodnoosvobodilnem boju na Primorskem. BERI NA STRANI 5 C'è qualcosa delle Valli del Natisone nell’exploit di Roberta Zorino, giovane musicista di Tarcento che è la più giovane diplomata in flauto in Friuli. La madre della ragazza è infatti di Podgora (Stregna). LEGGI A PAGINA 3 A destra la chiesa di Ugovizza oggi, a sinistra un momento dell’incontro di domenica a Malborghetto torek, 31. avgusta 2004 2 11 consiglio comunale straordinario si è tenuto mercoledì 18 agosto S. Leonardo, approvata la convenzione per la segreteria Era necessario decidere quali interventi avevano la priorità nella manutenzione dell'edificio scolastico di San Leonardo, integrare il regolamento dell'imposta comunale sugli immobili favorendo per essa il principio di compensazione, eleggere la commissione per la concessione dei contributi, definire i prezzi - in passato mai specificati - delle aree fabbricabili delle frazioni. Istanze doverose, che infatti, nel consiglio comunale straordinario di mercoledì 18 agosto, sono state accolte e approvate all'unanimità senza discussioni. Decisioni che, tuttavia, non giustificano certo il carattere di urgenza che dovrebbe contraddistinguere i consigli comunali straordinari. All'elenco appena redatto manca tuttavia un punto, certamente il più controverso, e forse quello che ha determinato la necessità di convocare l'assemblea in un periodo per lo più dedicato alle ferie e al riposo. La questione più spinosa del consiglio comunale, infatti, riguardava l'approvazione della convenzione per la segreteria comunale. In seguito a tale decisione - avversata con voto contrario unicamente dai rappresentanti della lista “Per la gente con la gente” - l’impegno del segretario comunale di San Leonardo, cosi' come il suo onorario, verranno da ora in poi equamente suddivisi tra i comuni di San Leonardo, Drenchia, Grimacco, San Pietro e Rigolato. Tale convenzione con gli altri enti locali determinerà di certo minori oneri per il comune, ma anche una minore disponibilità del segretario, che tuttavia, a detta del sindaco Sibau, non è così indispensabile a San Leonardo, dal wu'iu.ju MHfc -i 1 ' DE (!£ t" f-lc rii ÉM momento che ormai gli uffici comunali sono perfettamente efficienti e autonomi. Unica perplessità sollevata dal consigliere di minoranza Comugnaro è stato l'impegno nel comune camico di Rigolato che, soprattutto per la distanza geografica, “potrebbe togliere del tempo”. Più critico il capogruppo della lista “Per la gente con la gente” Stefano Predan, in particolare sull'opportunità di insignire il segretario di San Leonardo della carica di direttore generale. Tale incarico, infatti, pur non essendo dovuto ai segretari di comuni sotto i 15.000 abitanti e pur determinando un onere aggiuntivo di 25.000 euro annui, e' stato elargito al dott. Gambino in quanto, a detta del sindaco “altrimenti avrebbe rinunciato alfincarico nei nostri comuni. Noi siamo soddisfatti del suo operato -ha proseguito il sindaco - e in ogni caso con questa convenzione si determina un notevole risparmio per il comune rispetto al passato”, (m.p.) Un’immagine di Scrutto PisrcLO iz K Stojan Spetič Vsakdo, ki tekoCe govori dva jezika, je potencialno zavarovan pred upadanjem umskih zmožnosti, povezanih s staranjem. Do tega vznemirljivega dognanja so se dokopali znanstveniki in raziskovalci YorSke univerze v kanadskem Torontu. Podrobno so namreč preiskali razlike med 154 eno in dvojezičnimi osebki srednjega in poznega starostnega obdobja. Rezultat? V strnjeni obliki bi se glasil tako-le: Pri vseh dvojezičnih osebkih, ki od svojega devetega leta dalje vsak dan uporabljajo oba jezika, so ugotovili občutno manjši upad intelektualnih zmožnosti kakor pri ljudeh, ki občujejo v enem samem jeziku. Sklep je torej povsem jasen in razumljiv: aktivna uporaba dveh jezikov bla- godejno vpliva na vrsto zapletenih spoznavnih funkcij in upočasnjuje sicer običajni naravni proces staranja možganov. Po domače povedano, dvojezičnost je najnaravnejše in poceni zdravilo proti starostni demenci, Alzheimerjevi in drugim boleznim. To seveda še ne pomeni, da bodo povsem izginile, kvečjemu se bodo pri teh, ki so nanje predisponirani, pojavila občutno pozneje. Stara modrost pa pravi, da je najbolje, če bolezen pride tako pozno, da jo že smrt prehiti. Niso samo znanstveniki v Torontu, ki ugotavljajo blagodat dvojezičnosti. Na videmski univerzi se s tem ukvarja prof. Fabro, dekan pedagoške fakultete in avtor znanega dela o možganih in dvojezičnosti. Tudi zanj je prav znanje in nenehna uporaba dveh jezikov v vsakdanjem življenju tista intelektualna gimnastika, ki preprečuje staranje in z njim povezane nevšečnosti. Prav je, da te preproste resnice pove- mo sedaj, ko se bliža novo šolsko leto in se bodo spet odprla vrata v dvojezično šolo v Spetru. Pravijo, da bo tudi srednja šola imela sedaj nekaj ur slovenščine. Raje malo kakor nič, čeprav naš zaščitni zakon in tudi okvirni zakon o jezikovnih manjšinah obljubljata veliko'več. Prej ali slej bomo morali tudi v naših dolinah, krokarjem navkljub, odpreti nove dvojezične šole in podružnice, srednjo in nato še druge šole, da bomo zadovoljili potrebo, ki je občutna in se izraža predvsem v volji staršev. Vemo, da so prepreke še velike. In med njimi predvsem tisti stavek, da ne sme država imeti z nami novih stroškov, ki ga je nalašč vrinil v besedilo predsednik proračunske komisije poslanske zbornice. Tudi zanj, kakor za nekdanjega dolgoletnega videmskega šolskega skrbnika, velja Kristusova prispodoba o pohuj-ševalcih otrok, ki bi si morali zavezati težak kamen za vrat in se potopiti v globine morja. Pa se potolažimo vsaj s spoznanjem, da smo se mi že cepili proti bebavosti. Oni pa ne. Kopenska meja med dejstvi in željami Vprašanje meja med Slovenijo in Hrvaško, predvsem kar zadeva Piranski zaliv, so že nekaj let predmet polemik in napetosti med sosednjima državama in svojčas republikama bivše Jugoslavije. Hrvaški predsednik Stipe Mesič je za hrvaški radio ponovno odprl to poglavje. Mesič je izpostavil ugotovitve Badinterjeve komisije z začetka devetdesetih let prejšnjega stoletja, ki je ugotovila, da so meje nekdanjih jugoslovanskih republik postale kopenske meje novonastalih držav, državi pa se morata dogovoriti še glede Janez Drnovšek morske meje. "Meja na morju je odvisna od tega, kako je določena meja na kopnem. Ce se lahko glede nečesa strinjam s slovenskim predsednikom Drnovškom, je to, da meja ni dokončno identificirana, vendar pa je ugotovljeno, kje poteka. Torej ne moremo reči, da nismo ugotovili poteka meje. Badinterjeva komisija je zagotovo ugotovila potek meje na kopnem, zdaj pa moramo vsak meter posebej identificirati," je dejal Mesič. S tem se je odzval na izjave Janeza Drnovška za sobotno prilogo mariborskega Večera, da je bilo zadnjih sedem kilometrov kopenske meje med Slovenijo in Hrvaško spornih ves čas pogajanj, vse od samostojnosti, in da so dokončno določene kopenske meje med državama samo "želja" hrvaškega predsednika. Drnovšek se je v pogovoru za Večer sicer odzval na izjavo hrvaškega predsednika, češ da je kopenska meja med Slovenijo in Hrvaško dokončno določena in da ni določena samo meja na morju ter "da je to dejstvo, vse ostalo pa so želje". "To njegovo 'dejstvo' je bolj 'želja', saj nima nikakršne podlage - v no- benem pravnem aktu, v nobenem sporazumu," je dejal Drnovšek z istimi, le nekoliko obrnjenimi besedami. "Zadnjih sedem kilometrov kopenske meje je bilo spornih ves čas pogajanj, vse od samostojnosti. To je dobro znano vsem hrvaškim pogajalcem v teh letih. Obe državi sta po osamosvojitvi deklarirali svojo suverenost na tem območju," je dejal Drnovšek v pogovoru za časnik. Dmov-šek je za Večer dodal, da bi po sporazumu Drnov-šek-Račan "to območje res pripadlo Hrvaški, vendar kot pro-tiutež za morsko rešitev, kjer je Slovenija dobila potrditev teritorialnega izhoda na odprto morje in mejno črto, ki ji daje večino Piranskega zaliva in ustrezni del teritorialnega morja. Eno torej ne gre brez drugega. Ce želi Hrvaška takšno kopensko mejo, mora potrditi celoten sporazum, ne pa vzeti ven samo tistega dela, ki ji ustreza." Na zadnje izjave hrvaškega predsednika so se odzvali v Slovenski ljudski stranki (SLS). "Zadnje izjave hrvaškega predsednika Stipeta Mesiča, da je meja med Slovenijo in Hrvaško že v celoti določena in to tako, kot si jo zamišlja hrvaška stran, nedvoumno kažejo na težnje hrvaškega vodstva, da se Sloveniji odvzame tudi del Piranskega zaliva in prost dostop do mednarodnih voda," je v sporočilu za javnost zapisala SLS. V stranki pričakujejo, da bodo ob ponovljeni "provokaciji s strani hrvaškega predsednika slovenski predstavniki to vprašanje z vso resnostjo in odločnostjo odprli v organih Evropske unije”. Mejna problematika pa bo gotovo zelo dober predvolilni argument, ki se ga bodo vse stranke poslužile. Slovenia-Croazia, il confine “caldo” Confine rovente Per il presidente croato Mesič la questione del confine terrestre tra Croazia e Slovenia non si pone, per il ministro degli esteri sloveno Vajgl il confine andrà definito quando i due Paesi raggiungeranno un accordo. La miccia sulla nuova tenzone l’ha posta un cittadino sloveno, Joško Joras, che la scorsa settimana ha bloccato il traffico di un valico internazionale per protestare contro le autorità croate che il giorno precedente gli avevano sequestrato un carico di materiale edile. Non avrebbero dovuto farlo perché, secondo Joras, la sua abitazione, situata sulla sponda del fiume Dragonja, si trova in territorio sloveno, per i croati invece è territorio croato. “Cancellati”, nuova proposta di referendum Il centrodestra pone un’altra volta sul piatto della bilancia, in vista delle elezioni politiche di ottobre, il tema dei “cancellati”, le persone native nelle altre repubbliche dell’ex Jugoslavia tolte, nel 1992, dal registro dei residenti sloveni. Una cancellazione che la Corte costituzionale ha definito illegale. Ora un gruppo di deputati del centrodestra ha proposto sul tema un nuovo referendum per costringere la maggioranza a varare u-na legge quadro in materia che limiti il diritto d’indennizzo ai “cancellati”. La data proposta per la consultazione è il 3 ottobre, giorno di elezioni politiche. Giochi particolari La capitale slovena ospita dal 29 agosto la terza edizio- ne dei giochi sportivi a cui prendono parte persone in dialisi o che hanno subito trapianti. Vi partecipano atleti provenienti da 19 Paesi, che si affrontano in discipline come il volley, la pallacanestro, la minimaratona, il tennis, il ping-pong ed il nuoto A fare da cornice iniziative che servono a valorizzare l’importanza del dono degli organi. Acquisti in Serbia Via libera dalle autorità preposte serbe alla pubblica- zione dell’offerta di acquisto, da parte dell’azienda produttrice della birra Laško, di parte delle quote azionarie della ditta serba produttrice di acque minerali Knjaz Miloš. Quest'ultima attende in ogni caso altre offerte, si parla di possibili acquirenti croati e francesi. Medicine nella spazzatura La Slovenia è, a livello europeo, tra i Paesi in cui si acquistano maggiormente medicine: lo scorso anno gli slo- veni hanno speso complessivamente, per i farmaci, 86 miliardi di talleri (circa 300 milioni di euro). Un dato che ha messo in moto le associazioni per il diritto alla salute, intente ora in azioni che dovrebbero servire ad insegnare il giusto utilizzo dei medicinali. Si tratta anche di fare in modo che questi non vengano usati dopo l’acquisto. Secondo una ricerca, infatti, dal 10 al 20 per cento delle medicine acquistate vengono poi gettate nella spazzatura, ciò significa uno spreco che si può quantificare in una spesa compresa tra gli 8 ed i 17 miliardi di talleri. T7" f novi matajur O Kultura torek, 31. avgusta 2004 v ) Razstava Capuccija v Gorici Liepa razstava italijanskega stilista Roberta Capuccija vas Čaka v Palači Attems, v Gorici, kjer je bla malo cajta od tega razstava poznanega umetnika Mušica, an tud v Borgo Castello, v pokrajinskem muzeju. V Palaci Attems so razstavljene oblieke an gor pa risbe, “disegni” znanega stilista. Fino al 2 ottobre, dal martedì alla domenica, a Gorizia è possibile visitare la spettacolare mostra di abiti dello stilista italiano Roberto Ca-pucci. Definirlo stilista è riduttivo perché i suoi abiti sono vere opere d’arte, alcuni si potrebbero definire sculture, in cui esprime la sua attività creativa attraverso forme complesse e abbinamenti cromatici spettacolari. Nella parte inferiore di Palazzo Attems, oltre all’abito da sposa ispirato ad un dipinto del Tiepolo nell’ingresso, sono esposti gli abiti degli e-sordi, dagli anni ’50 agli anni ’70, quelli “a scatola”, che valsero l’Oscar della moda nel 1958, quelli in plastica, quelli decorati con sassi di fiume... Il percorso prosegue con colorati abiti degli anni '80 e '90 e con gli abiti creati per la Biennale di Venezia del 1995. Al piano superiore, nel salone centrale un colpo d’occhio fantastico, variopinto, si apre su abiti sontuosi e ricercati tecnicamente; nelle sale adiacenti gli abiti, disposti con criterio cromatico, sono solo da ammirare. Il percórso termina con l’abito di 38 tonalità di azzurro realizzato per l’Expo di Lisbona del 1998. La visita è comunque un’occasione per ammirare il settecentesco palazzo Attems e le cinquecentesche case che attorniano il castello di Gorizia, dove hanno sede il Museo della Moda e delle Arti applicate e quello della Grande Guerra. Infatti nella sede dei musei provinciali potrete visitare, utilizzando lo stesso biglietto, sia gli spazi che o-spitano gli schizzi e i disegni degli abiti di Capucci che le sale dedicate alla Moda e alla Grande Guerra (orario dalle 9 alle 19 - ingresso 6,00 euro). H flauto magico di Roberta Si è diplomata in conservatorio a soli 15 anni - La madre Mirella è di Podgora C’è anche qualcosa delle Valli del Na-tisone nell’exploit di Roberta Zorino, giovane musicista di Tarcento che è la più giovane diplomata in flauto in Friuli, ma forse anche nell’intera penisola. La madre della ragazza è infatti di Podgora, frazione di Stregna. Roberta ad appena 15 anni ha ottenuto il diploma in flauto il 29 giugno scorso, con il massimo dei voti e la lode, al conservatorio statale Jacopo Tomadini di li-dine. La sua storia è molto semplice, ma non per questo meno significativa. La passione per la musica l’ha spinta a dedi- carsi ad uno studio approfondito già all’età di 11 anni. L’eccezionalità sta nel fatto di essere riuscita a completare gli studi con il professor Riccardo Rinaldi in cinque anni, invece dei sette previsti, frequentando contemporaneamente il liceo classico Stellini. Le sue abilità artistiche le hanno permesso di partecipare a diversi concorsi ed a suonare sia in orchestra che da solista. Il suo repertorio spazia da Bach a Mozart, da Schubert, Prokof ev, Rei-necke, Ibert, Rodrigo ai contemporanei. Da pochi giorni Roberta è rientrata da una prestigiosa master class tenutasi a Weggis, in Svizzera. Il suo sogno è continuare a studiare ed a perfezionarsi con il flautista James Galway. Roberta ha reso felice la famiglia di Tarcento (il padre Franco è tarcentino), ma anche quella valligiana. La madre Mirella Gariup è di Podgora, dove la giovane musicista ha festeggiato il 17 agosto il compleanno assieme ai genitori, alla sorella Ilaria (anche lei diplomata al Conservatorio in oboe, ora laureanda in lettere), alla nonna Lidia Mugherli, allo zio Romeo e ad altri parenti. Auguri e complimenti! Puno otruok se je udeležilo na delavnice, laboratorje, ki so jih organizal v cajtu prireditve “Burattini nelle Valli". Na fotografiji otroci v Centro Visite na Stupci Suola je pred vratih, zatuo želmo, de na pozabeta na tele lepe zornade Gledališka delavnica je bla lietos v Čezsoči, vas, kjer potres je napra-vu veliko škode. Gledališko delavnico organizava Zavod za slovensko izobraževanje v sodelovanju z občinan Kobarid an Bovec. V parvi skupini je bluo 23 otruok an v drugi pa 11 z Benečije, Breginja, Kobarida an Buca. Delavnico je vodil, kot druge lieta, Marjan Bevk. Kupe z Davidan Clodig an Alido Bevk so mladi imiel vaje gledališča, plesa an petja. Na smiemo pozabit na pomuoč učiteljic šole iz Kobarida, Vide an Vojke, an na Eriko, ki vse tele lieta spremlja naše otroke V petek 27. vošta so končale delavnice, laboratori. Na fotografij Igor Tuli, ki je vodu delavnico keramike, Nino Ciccone, kijih je učiu se pametno vozit z bičikletan an Majda Clodig, ki jih je pa varvala Puno otruok hode že nieki liet na “ferie”, počitnice, v Slovenijo. Tle Marco an Ettore Cantarutti sta kupe med parijatelij v domu Kavka na Livških Ravneh torek, 31. avgusta 2004 Na Dragi onarodu in o problemih sožitja V petek, 3. septembra se bodo v Finžgarjevem domu na Opčinah pri Trstu pričeli 39. Studijski dnevi Draga. Gre za pomembno študijsko in diskusijsko srečanje Slovencev iz zamejstva, iz Slovenije in iz držav, v katerih Slovenci živijo. V Drago so na primer prihajali in še prihajajo rojaki iz Južne in Severne Amerike. V času Jugoslavije je Draga spregovorila o temah, ki so bile v socializmu tabu. Po osamosvojitvi Slovenije se je prireditev srečala z novo stvarnostjo, čeprav se je izogibala težnji, mnogokrat gostov, da bi postala glas ene in izrazite politične opcije. Prireditelji Drage so naglaševali pluralizem, čeprav prireditev ohranja določeno kulturno in tudi politično identiteto. Letošnja Draga, ki je že 39. po vrsti, se bo še izraziteje nagnila k teoretičnemu in poglobljenemu razmisleku o slovenski usodi. V petek popoldan s pričetkom ob 16.30 bo študijske dneve uvedel mladi Korošec Tim Oliwer Wuester, ki bo razmišljal o odnosu med narodnostjo in ko-zmopolitizmom. Isti dan, to je v soboto, 4.septem-bra bo prav tako popoldan udeležencem spregovoril prof. Jože Dežman. Zgodovinar bo razmišljal o še odprtih vprašanjih iz medvojne in povojne preteklosti, ki burijo tako slovensko kot italijansko javnosti (zgodovinski revizionizem in podobno). V nedeljo zjutraj bo v šotoru Drage maša, ki jo bo daroval tržaški škof Evgen Ravignani. Sledilo bo predavanje dr. Mitje Breganta, ki bo poslušalcem govoril o izzivih različnih kultur, verstev in etnij, ki živijo na istem prostoru. Predavatelj že dalj časa živi v Londonu, kjer so ti problemi izrazito občuteni. Vrh Drage je običajno ob zaključnem delu, to je v nedeljo popoldan. Letos bo udeležencem predavala Barbara Brezigar, ki je članica mednarodnega sodišča v Haagu in v Sloveniji zelo poznana tudi po svojih političnih in kandidatskih nastopih. Spregovorila bo o vprašanjih, če je Slovenija že postala modema država ter o ohlapnem oziroma čvrstem nacionalnem čutenju slovenske družbe. Na letošnji Dragi bodo priredili svečan trenutek tudi ob 80. rojstnem dnevu pisatelja Alojza Rebule, (ma) V nediejo bomo praznovali na varhu Matajura S&USs», An lietos se srečamo za praznik gore na varhu Matajura. Praznik, ki ga organiza-va Gorska skupnost Nediških an Terskih dolin an Barda bo v nediejo 5. setemberja. Za resnico poviedat, kiek nam ponudijo že v saboto 4. vičer, kar pri koči Pelizzo bomo mogli gledat zvezde s Strumentami, ki jih davje gor par-nesejo tisti od Afam iz Re-manzaga. Za tuole muormo zahvalit Pro loco Nadiških dolin. V nediejo 5. bo ob 8.30 predavanje: "Orso, lince, lupo nelle Valli del Natisone e del Torre: opportunità per lo sviluppo, la ricerca e l'ambiente". Po predavanju se bo govorilo o težavah, ki jih ima gorsko območje (problemi della montagna). Gor par kapelci na varhu Matajure bo opudan sveta maša. Ob 15. uri, par koči Pelizzo bo godla Godba na pihala "Ricmanje" iz Doline an ob 16. uri bojo na varsti pa "Bintars". Le ob 16. uri, par planini od Vitalna Gorens-zach bomo lahko poslušal pravce iz Nadiških dolin (tudi za tuole je poskarbiela Pro loco Nadiških dolin). Sevieda, vsi tisti, ki prideta davje gor, bota mogli kieki pojest, popit an se ogledat razstavo dobruot naše zemlje an dielo naših obartniku, saj so organizal tudi lietos "Gli artigiani delle Valli insieme sul Matajur". ZELENI i LISTI jpyr Ace Mermolja Nevarna slepota močnih Pred več kot letom dni sem na nekem simpoziju izrazil misel, ki je vezala problematiko manjšin s preventivno in unilateralno politiko ameriške desnice do Iraka, ki ji je sledila angleška laburistična stran ali vsaj tisti del, ki podpira Blaira. Moje mišljenje je bilo zelo preprosto: če se v globalnem svetu uveljavi politika enega oziroma, če prevlada eno samo mišljenje, potem manjšine s svojimi mnogoterimi specifikami v praksi ne bodo imele nobene teže. Nekateri so moj poseg razumeli kot protiameriškega, čeprav to ni bil. Nekaj dejstev to dokazuje. Prvo je, da se danes v samih ZDA vedno večje število ljudi sprašuje, kakšen smisel ima vojaška prisotnost ZDA v Iraku. Ne gre tu le za stroške in petrolej. Pod vprašajem je tudi ideologija, ki je spremljala Bushev unilateralizem. Sam Bush je pred dnevi priznal nekaj svojih napak. Dejal je, da preprosto niso mislili, da bo vojna proti Sadamu tako kratka, gverila proti “zmagovitim” prisotnim četam pa tako dolga- Gre seveda za zelo hudo priznanje. Časopisi so ga premalo izpostavili. Konec koncev je Bush priznal, da uprava in njen aparat, ki vodita največjo in edino velesilo na svetu, preprosto nista razumela političnega, kulturnega in verskega razvoja v velikem muslimanskem svetu. Nista ga razumela, ker sta bi- la in sta ideološko slepa: zavarovana v lasten prav. Vojna v Iraku pa je od vsega začetka nastala kot zmes laži in ideologije. Voditelji ameriških in britanskih služb so morali priznati to, kar je ugotovila že mednarodna komisija: Sadam ni imel smrtonosnega orožja, v bistvu je bil razorožen za velike bitke. Po drugi strani so ideologi in njihovi medijski glasniki pitali svet, da želijo v Iraku ustoličiti demokracijo. V resnici je sedanja iraška vlada omizje slamnatih mož, ki jih bodo ob prvem vetru resnične svobode odpihnili ajatolahi. Če sta danes v Iraku dve politični opciji, sta to Sistanijevi strpneži in Al Sadrovi skrajneži. To bo polje prave in “demokratične” igre v Iraku. Sedanji vladarji bodo ostali, dokler bodo na področju ukazovale tuje vojaške sile. Vsekakor je pot do miru v Iraku še dolga, zmaga pa voda v pesku. Omenjena slepota nekaterih velikih držav in državnikov potrjuje moje nekdanje mnenje, da zideologizirana desnica preprosto nima v svojem kulturnem obzorju posluha do različnosti in do manjšin. Neoliberistična desnica predpostavlja analizi dejstev ideološke in torej akritične modele sveta. Ni torej slučaj, če se je Italija pod Berlusconijevo vlado zagnala v Irak za Bushem in če še danes trdi, da opravlja mirovno akcijo. Nisem vojaški strokovnjak, da bi vedel, kje je meja med mirovno akcijo in vojnimi dejanji. Nisem pa niti tako naiven, da bi lahko verjel, da se italijanski vojaki in domačini “imajo radi” in da so oboroženi spopadi sad napadov redkih terorističnih skupinic. Tudi Sadamovi nasprotniki ocenjujejo priotnost vseh tujih vojaških sil, in torej tudi italijanskih, kot zasedbo, iraška slamnata vlada pa išče policaje med nekdanjimi Sadamovimi policaji. Kako je to mogoče? Namesto demokracije pa se širi radikalizem. Moje izvajanje in vzopere-janje na omenjenem kongresu pa potrjuje tudi zadržanje Berlusconijeve vlade do domačih novih in starih manjšin. Slovencem v Italiji še ni dano videti uresničevanje zaščitnega zakona, ki je obtičal pri bistvenih problemih. Še bolj pa te prizadene, ko poslušaš kakega ministra, tu prednjači Severna liga, ki bi ubežnike, ko iščejo izhod na italijanski južni obali, ustavil kar na morju. Kako bi to naredil: s streljanjem ali tako, da bi pognal vojaške izvidnice v lesene in razmajane barke ubežnikov? Tudi v teh besedah je jasno zaslutiti globinski odpor in nerazumevanje različnega in tujca: nekakšno naturno ksenofobijo. Osebno nisem pristaš sprejema novih ljudi za vsako ceno in mimo sposobnosti gostoljubja. Ne prikrivam pa si, da obstaja v določenih ljudeh in skupinah mržnja in načelno nerazumevanje drugega, ki sta enaka doma kot v Iraku. Seveda je lažje z ideološko slepoto ali preprosto ignoranco vladati doma kot pa v veliki in resnično tuji državi. Vsekakor: naj bi ti naši ksenofobi izvažali demokracijo? Mislim, da bi jo morali od nekod uvoziti. Biomasse legnose a fini energetici, c’è il bando E’ stato pubblicato il 4 a-gosto 2004 sul Bollettino Ufficiale n. 31/2004 della Regione Friuli Venezia Giulia il nuovo bando - regolamento del Piano di Sviluppo Rurale sottomisura i5 - riguardante investimenti per la promozione e la realizzazione o l’acquisto di piccoli impianti che consentono l’impiego delle biomasse forestali a fini energetici. Per biomasse legnose si intendelegna da ardere, materiali legnosi derivanti da coltivazioni agrarie, legno cip-pato, pellets e briquettes. Possono accedere al contributo: 1- i proprietari di superfici imboschite o chi comunque produca biomasse forestali; 2- i privati proprietari di foreste o le loro associazioni o consorzi; 3- le imprese che possono accedere ai finanziamenti previsti dalla sottomisura i4 (“Raccolta, trasformazione e commercializzazione dei prodotti della silvicoltura”) purché impieghino, per il funzionamento della caldaia unicamente le biomasse utilizzate; 4- I Comuni proprietari di foreste o le loro associazioni o consorzi. I proprietari di foreste devono garantire autonomamente l’approvvigionamento del proprio impianto a biomasse e devono dichiarare di poter eseguire in proprio i lavori boschivi. E’ quindi possibile l’acquisto di caldaie a pezzi di legna, a cippato, a pellets e a briquettes a condizione che l’impianto abbia un rendimento certificato superiore al 75% e la cui potenza non sia superiore a 1.000 kW termici. Oltre all’acquisto e all’installazione del generatore di calore sono ammissibili anche le spese per l’acquisto di dei serbatoi di accumulo dell’acqua, le pompe di mandata, le tubazioni di mandata e ritorno fino allo scambiatore finale nella sottostazione. Non sono ammesse le spese relative alle opere murarie del locale caldaia, quelle relative alla distribuzione del calore negli edifici e quelle per l’acquisto degli scambiatori di calore. L’installazione di centrali termiche a biomasse forestali è ammessa anche per la sostituzione di impianti alimentati a combu- stibili fossili in edifici in corso di costruzione il cui stato di avanzamento lavori al momento di presentazione della domanda risulti superiore al 50%. Il limite minimo della spesa ammessa è 10.000 eu- ro, quello massimo è di 100.000 euro. Il contributo è previsto nella misura del 40% della spesa ammissibile. Per eventuali informazioni o chiarimenti è possibile rivolgersi agli uffici della Kmečka zveza-Associazione Agricoltori di Cividale del Friuli in via Manzoni n° 31 (presso gli uffici del patronato INAC) tel. e fax 0432 703119, e-mail: kz.cedad@li-bero.it. L’ufficio della Kmečka zveza-Associazione Agricoltori di Cividale offre l’assistenza necessaria per la compilazione delle domande di indennizzo e prevenzione per i danni provocati dalla selvaggina alle colture agricole. Possono chiedere il risarcimento tutti coloro che abbiano subito danni alle coltivazioni e che lo segnalino entro tre giorni dalla constatazione dell’evento. I tecnici provinciali procederanno alla stima del danno che, nell’ambito del distretti venatori n. 1, 2, 3 (Valli del Natisone), 4 (Prealpi carniche), 6, 13, verrà rimborsato esclusiva-mente nel caso in cui questo risulti essere superiore a 103.29 euro. Non verranno risarciti i danni provocati alla stessa Un aiuto per chi subisce danni dalla selvaggina coltura per più di tre anni consecutivi senza che siano stati messi in atto dai conduttori idonei sistemi di prevenzione. La legge prevede inoltre la possibilità di richiedere un contributo anche per la prevenzione attraverso interventi rivolti all’acquisto di protezioni di tipo acustico e visivo (es. apparecchi con emissione di grida registrate di allarme o di stress, ultrasuoni e lampi di luce,...), chimico (sostanze repellenti che agiscono sul gusto e sull’olfatto dell’animale), elettrico (fili percorsi da corrente elettrica a bassa intensità), meccanico (recinzioni o protezioni individuali in rete metallica o in altro materiale limitata-mente alle colture agrarie e forestali a produzione legnosa, e con reti orizzontali e trasversali limitata-mente agli allevamenti ittici). Il contributo per l’acquisto di sistemi di prevenzione può arrivare fino al 50% della spesa ammessa per la realizzazione delle opere di difesa. Per la compilazione dei moduli e per la presentazione delle domande è possibile rivolgersi all’ufficio della Kmečka zveza-Associazione Agricoltori di Cividale del Friuli in via Manzoni, 31 il lunedì e il giovedì mattina dalle 8 alle 12 tel e fax 0432703119, e-mail: kz.cedad@libero.it. torek, 31. avgusta 2004 V soboto, 28. avgusta je čudovito poznopoletno vreme sprejelo na Vojskarski planoti nad Idrijo več kot tisočglavo množico bivših partizanskih borcev iz Slovenije in Italije ter množico udeležencev velike proslave, ki so prišli tako iz Slovenije kot iz Italije na zeleno in nad tisoč metro visoko planoto z avtobusi, osebnimi avtomobili, z motoiji, deloma s kolesi in tudi peš. Na Vojskem so praznovali dve pomembni šestdesetletnici, ki sta bili izjemnega pomena v narodnoosvobodilnem boju na Primorskem. Prvi dogodek je bil legendami prenos približno 100 težkih ranjencev in invalidov iz bližnjih partizanskih bolnic Franje in Pavle na Notranjsko, na letališče Nadlesek pri Loškem Potoku. Od tod so ranjence z zavezniškimi letali prepeljali v Južno Italijo, kjer so imeli zavezniki primernejše prostore za zdravljenje. Akcija je bila organizacijsko in drugače skoraj neverjetna, saj se je velika množica ljudi pomikala po nevarnem območju: skrivali so jo veliki gozdovi ter absolutni molk partizanov in domačinov, ki so živeli v tistih krajih. Druga pomembna slovesnost se je spomnila prav tako neverjetnega dogodka. Slo je za začetek delovanja Partizanske tiskarne Slovenije, ki so jo postavili v grapi pod Vojskem, ki je Na Vojskem se je zbrala več kot tisočglava množica Proslavili 60-letnico partizanske tiskarne bila tako strma, da so ljudje pravih, da vanjo “še koze ne morejo”. V tej grapi so partizani namestili pravo tiskamo. Postavili so najprej barake. Iz Milana so ilegalno in mimo nemških postojank pripeljali hitrotiskalni stroj, to je težko rotacijo. Stroj so po kosih nosili preko skal v jamo. Imeli so tudi manjši tiskarski stroj. Postavili so električni generator in poskrbeli za vse, kar je bilo potrebno za tisk in stavljenje. Uredili so bivališča in menzo za osebje, sanitetne naprave in vse, kar je služilo za bivanje večjega števila oseb. Ekipa požrtvovalnih tiskarskih delavk, črkostavcev in tiskarjev je poskrbela, da so lahko članki novinarjev in pomembna sporočila partizanskega vodstva zagledali luč sveta v dnevno tiskani obliki. Tako je v noči med 17. in 18. septembrom leta 1944 na- I stala prva številka Partizanskega dnevnika. Dnevnik so natisnili v kar 4000 izvodih. Naklada pa je pozneje narastla do 7000 izvodov. Preko kurirske postaje P8 so dnevnik razmnožili po vsej Primorski, kar je bil zaradi pogojev in razdalj skoraj nepojmljiv podvig. Partizanski dnevnik je bil edini partizanski dnevnik v zasušnjeni Evropi. V tiskarni so tiskali tudi brošure in najrazličnejše informativno in propagandno gradivo. * ■* Tiskarna Slovenija, v kateri je delalo od 40 do 50 ljudi, je obratovala do 1. maja 1945. Partizanski dnevnik so preselili v osvobojeni Trst, kjer je nekaj številk izšlo do 7. maja. 13. maja 1945 je pričel izhajati Primorski dnevnik, ki je tako neposredni naslednik Partizanskega dnevnika. Časopis izhaja še danes kot edini dnevnik Slovencev v Italiji. Lastnik časopisa je danes Zadruga Primorski dnevnik, ki šteje preko 2.400 članov. Za- druga je za proslavo finansirala zgibanko, ki je izšla v slovenskem, italijanskem in angleškem jeziku. Zgibanko dobimo v sami tiskarni ali pa v idrijskem muzeju, ki skrbi za vzdrževanje tiskarne Slovenija. Zadruga je ob priložnosti izdala tudi spominsko knjigo nekdanje tiskarke Mare Ferfolja Bitežnik. Nadalje je poskrbela za avtobus TPPZ Pinko Tomažič. Pri finansiranju ostalih avtobusov iz Trsta in Gorice je pomagalo tudi založniško podjetje DZP/PRAE. Sobotna proslava se je pričela s prinosom borčevskih zastav. Iz najzahodnejše kurirske postaje P16, ki je bila na Vrhu pri Sovo-dnjah ob Soči, je prišla skupina, ki jo je vodil prof. Aldo Rupel. Kmalu nato je prišla še večja skupina pohodnikov z zastavonošami, ki je prehodila del poti, ki so jo pred 60 leti partizani z ranjenci. Občinstvo je med tem že ogrela idrijska godba, ki je zaigrala tudi slovensko himno. Prisotne je najprej pozdravil idrijski župan Damjan Krapš, ki se je spomnil na pogumne ljudi, ki so bili sposobnih izjemnih dejanj. Nato je spregovoril partizanski zdravnik Ivan Cibic-Mir-ko, ki je opisal delovanje bolnic Pavle in Franje. V njih so pomagali preko 2000 ranjencem, med njimi je bilo tudi 150 italijanskih antifašistov. V imenu Primorskega dnevnika in Zadruge Primorski dnevnik je spregovoril Lojze Abram, ki se je spomnil na izjemne medvojne dogodke ter odklonil sodobni zgodovinski revizionizem, ki skuša stvari pomanjšati ali celo očrniti. Slavnostna govornica je bila podpredsednica Državnega zbora Slovenije Irma Pavlinič Krebs, ki je povedala, kako je bila tudi zanjo zdravnica Franja Bojc Bidovec vzor. Naglasila je, da je potrebno izjemna dejanja partizanskega boja in slovenskega naroda posredovati tudi mladim generacijam. Poseben trenutek na proslavi je bil, ko je predsednik Zveze borcev Slovenije Janez Stanovnik podelil priznanja osmim še živečim delavcem v tiskarni Slovenija. Proslavo je uradno zaključil Tržaški partizanski pevski zbor Pinko Tomažič. Bralce Novega Matajurja naj opozorimo, daje Tiskamo Slovenija možno obiskati od 15. aprila do 15. oktobra vsak dan od 9. do 16. ure. Najavljeni obiski so možni tudi v drugih obdobjih, (ma) Lettera al giornale Foibe, ristabiliamo la verità storica Domenica 5 settembre alle 9.30 a Povoletto si terrà u-na cerimonia in ricordo della battaglia, avvenuta 60 anni fa, contro le truppe naziste e collaborazioniste con la quale ebbero inizio le operazioni partigiane che portarono alla liberazione del territorio della Repubblica Libera del Friuli orientale. Sono previsti gli interventi del sindaco di Povoletto Alfio Cecutti, del presidente dell’Anpi provinciale Federico Vincenti e del senatore Silvano Bacicchi della presidenza onoraria dell’Anpi nazionale. Poiché la stampa nazionale, salvo alcune eccezioni, scrivendo a proposito di foibe si o-stina a non tener conto delle vicende storiche accadute nonché delle brutali violenze perpetrate fin dalla conclusione del primo conflitto mondiale nei confronti delle popolazioni slovene e croate venute a far parte del Regno d’Italia, è opportuno ritornare sull’argomento per farlo conoscere agli italiani poco attenti ed in particolare ai demotivati giovani d’oggi. Ciò non significa giustificare alcunché, ma certamente non è possibile ignorare le responsabilità del nazionalismo italiano e del fascismo nei confronti delle popolazioni slave e delle minoranze in generale. Gaetano Salvemini, professore universitario, politico, critico del malcostume giolittia-no, amico di Cesare Battisti, volontario combattente sul Carso, deputato al Parlamento e antifascista, il 14 maggio 1915, dieci giorni prima dell’ingresso italiano nella Grande Guerra, così scrisse: “Se prevarranno i livori ed i rancori locali degli italiani di Trieste e dell’Istria contro gli slavi, tristi giorni si prepareranno al nostro Paese. Se sapremo guardare al problema dei rapporti italo-slavi da un punto di vista superiore a quello delle lotte comunali, locali, personali, la sostituzione della bandiera italiana a quella austriaca di Trieste e Pola rappresenterà in Europa una solida garanzia di pace e civiltà". Ma così non fu. La guerra si rivelò lunga e sanguinosa, e sebbene i soldati italiani si battessero con valore, la disastrosa rotta di Caporetto fu imputata dal gen. Cadoma iti fanti “vilmente ritiratisi e arresisi". Le decimazioni e le fucilazioni dei “vili” furono all’ordine del giorno. Non si ottennero però grandi successi, bensì un’ecatombe di combattenti e di vitti- me civili. La guerra ebbe fine quando ancora truppe imperiali occupavano territori italiani. Dopo la vittoria, Vittorio E-manuele III nominava governatore delle terre annesse - che risultavano essere abitate da popolazioni slovene e croate in una percentuale del 58% - il gen. Carlo Petiti di Roreto, il quale non mancò di richiamare quei comandanti militari a lui sottoposti che avevano ordinato ai sacerdoti slavi di predicare in lingua italiana. Le disposizioni del governatore militare non vennero a-scoltate, sebbene fosse stato messo alle stampe e letto nelle chiese un proclama che recitava: “Sloveni d’Italia, la grande Nazione della libertà, venuta a voi, vi lascerà l’uso della vostra lingua e la nazionalità delle vostre scuole, assai più che non abbia concesso a voi l’Austria...”. Tali promesse non furono mantenute; esplose invece la violenza in tutte le località d’I-stria, tanto che nell’agosto del 1920 il deputato Giovanni Co-sattini (nel 1945 sindaco della Liberazione della città di Udine) denunciò alla Camera che “dalle 500 alle 600 persone furono internate senza evidente motivo. Si‘vedeva in ogni slavo un nemico od una spia; da qui la politica del terrore e della persecuzione... Nei villaggi slavi la legge, la libertà, il diritto non contano nulla. Vi regna l’arbitrio del comandante locale, del commissario comunale, del brigadiere dei carabinieri... Lo scioglimento delle associazioni, il divieto delle riunioni, la persecuzione dei maestri, le perquisizioni che arrivano senza alcuna autoriz- zazione della magistratura e senza garanzie legali”. Anche il nazionalista Attilio Tamaro in un suo articolo pubblicato su “La riscossa” nel 1919 espresse così la sua dura critica: “L’Italia ha mandato ed ha permesso che si spingesse qui un’impressionante quantità di impiegati corrotti o corruttibili che ammorbano il mondo degli affari e gli animi dei cittadini... Ricordiamo, quale ultimo e triste esempio, che i carabinieri, altamente benemeriti, hanno preso l’insopportabile abitudine di percuotere gli individui che arrestano. Essi seminano vento e si raccoglierà tempesta". Furono espulsi e sostituiti i dipendenti pubblici, i ferrovieri, i marittimi. Nella città di Pola vennero cacciati dall’Arsenale e dai Cantieri gli operai ed i tecnici croati e sloveni. Lo stesso vescovo castrese dell’esercito mons. Angelo Bortolo-masi, che per ordine superiore aveva sostituito il vescovo di Trieste e Capodistria, il mons, sloveno Andreas Karlin, indirizzò una lettera al presidente del Consiglio Giolitti in cui riferiva: “Ho dovuto fare constatazioni dolorose... Gruppi di fascisti, con minacce e a mano armata, intimarono che non si dovesse più tener canti popolari o discorsi in lingua slava... Taccio di scene anche particolarmente brutali.... Le popolazioni sono irritatissime da queste violenze... Temo una grave reazione". L’odio contro gli italiani si diffuse e divenne generale. Si colpiva a casaccio e con ferocia, come raccomandava Mussolini, si esiliavano in Sardegna maestri e sacerdoti, si bastonava chi non si toglieva il cappello di fronte ai fascisti. Molta gente incomincò a rifugiarsi nei boschi assieme ai parroci per poter fuggire dalle continue violenze e dalle spedizioni punitive. Si giunse pure a modificare i nomi e cognomi slavi per a-deguarli alla lingua italiana, vennero proibite le scritte slave anche sulle pietre tombali e quelle sulle corone di fiori per i defunti. Il “Popolo di Trieste” scriveva il 27 giugno 1927: “I maestri slavi, i preti slavi, i circoli culturali slavi sono tali a-nacronismi e controsensi in u-na regione annessa da nove anni e dove non esiste una classe intellettuale slava, da indurre a porre un freno immediato alla nostra longanimità e tolleranza". Dopo l’inserimento nelle scuole di maestri “regnicoli”, si verificarono anche fatti riprovevoli, con punizioni corporali nei confronti degli scolari che faticavano ad imparare la lingua italiana. Il fascismo di frontiera continuava intanto la sua feroce pulizia etnica dando alle fiamme case del popolo, librerie, circoli culturali, società operaie, cooperative, banche e alberghi, cercando così di annientare la cultura e la dignità delle genti slave. L’Austria non aveva avuto tale comportamento nei confronti dei propri sudditi slavi. In 69 località dellTstria e del Goriziano si verificarono incidenti con tanto di scontri a fuoco, motivati dalla legittima difesa contro le squadracce del gerarca Francesco Giunta. In quegli anni, circa sessantamila sloveni e croati emigrarono nelle due Americhe e nel Regno di Jugoslavia. Carichi di rancore contro l’Italia fascista, molti di questi sarebbero tornati alle loro terre dopo il crollo del regime mus-soliniano con animo ostile e covando desiderio di vendetta. Intanto il tribunale speciale fascista emetteva continua-mente condanne a morte ed a molti anni di reclusione: nel migliori dei casi vi era la deportazione nelle isole dell’Italia meridionale. La dittatura fascista durò per 21 lunghi anni, fino a quel crollo (avvenuto nel pieno del tragedia della seconda guerra mondiale, dalla stessa dittatura tanto auspicata) in corrispondenza del quale occorse l’insurrezione degli sloveni e dei croati delle terre annesse all’Italia con il trattato di Rapallo. Concludendo questa breve ricerca sulle testimonianze relative al fascismo di frontiera dalla fine del primo conflitto mondiale al 1930, sarà opportuno leggere quanto scrisse il gerarca e ministro dei lavori pubblici Giuseppe Cobolli Gigli, figlio del maestro sloveno Nikolaus Kombol. Cobolli-nel 1927 sosteneva la necessità della pulizia etnica del suo stesso popolo attraverso la sostituzione degli agricoltori sloveni con coloni italiani provenienti dalle province del Regno. Al ministro piaceva una particolare canzone che allora accompagnava le azioni violente degli squadristi, canzone che egli stesso pubblicò con lina propria introduzione: “La musa istriana ha chiamato FOIBA il degno posto di sepoltura per chi, nella provincia, minaccia con audaci pretese le caratteristiche nazionali dell’I-stria”. I croati che quindi insistevano nel parlare la propria lingua materna correvano il pericolo di trovarvi l’ultima dimora. Il canto così minacciava: A Pola xè l’Arena la Foiba xè a Pisin che buta zo in quel fondo chi gà un zerto morbìn. E chi con zerte storie fra i piè ne vegnarà dìseghe ciat o e tondo: “feve più in là, più in là". Se ne deduce che l’atroce u-so delle foibe è un brevetto del regime fascista. Riflessione. Le violenze squadriste antiche e recenti, la snazionalizzazione di sloveni e croati, le persecuzioni, i tribunali speciali, le tragedie delle aggressioni militari ai Paesi d’Europa, le fucilazioni e le rappresaglie contro i civili, le deportazioni nei lager, l’eliminazione dei sospetti, l’incendio dei paesi, l’Adriatisches Kiin-sterland, le vendette, le foibe, l’esodo hanno un solo responsabile: il fascismo. Federico Vincenti Presidente provinciale A.N.P.I. L’onda _ Die FLut 6 novi matajur _ , . . ------------------------------ Slednja pa je dragocena tako kot spomin na Človeško tragedijo, ki je prizadela Ukve in Kanalsko dolino, a tudi kot dokument, saj prikazuje prve ure ujme, obenem pa je dejstvo, da časopisno in televizijsko gradivo tone v pozabo, knjige pa vendarle ostanejo. Ob predstavitvi je spregovoril tudi direktor deželne civilne zaščite Berlasso. Zahvalil se je za pobudo in obenem Založništvu tržaškega tiska. Naglasil je, da je knjiga nastala v duhu sodelovanja, kot se je to zgodilo pri pomoči po poplavi. Vsekakor je knjiga doživela zanimanje med ljudmi, predstavili pa jo bodo še v samih Ukvah ter nato v Gorici in v Trstu, (ma) dalla prima pagina Il sindaco Oman ha ricordato i quasi quattrocento sfollati dal paese, prima presso la caserma Lamarmo-ra di Tarvisio, poi nelle abitazioni di parenti o amici. “Oggi trenta famiglie si trovano ancora fuori casa, ma entro la fine dell’anno metà di queste potranno rientrarvi” ha ricordato. Dopo il bilancio di un anno fa, però, è seguito il resoconto di quanto è stato fatto e si deve ancora fare per riportare la vita di Ugovizza nella normalità. Sempre ricordando che si è fatto tesoro dell’esperienza del terremoto del 1976 e che gli enti pubblici, la Regione in particolare, hanno dimostrato una celerità che non si era avvertita sempre nell’elargizione dei contributi. Sono stati infatti quasi completati i decreti di concessione per risolvere i problemi strutturali delle case, per un impegno complessivo di circa 4 milioni 650 mila euro. A questi vanno aggiunti i ricavati delle azioni di solidarietà, pari a circa 200 mila euro. Verranno fatti interventi per la messa in sicurezza del rio Ukve e per la costruzione del nuovo campanile, simbolo, con la chiesa, dei terribili fatti di un anno fa. Sarà la Regione Veneto a contribuire con un milione di euro per realizzare il campanile. I lavori inizieranno la prossima primavera. Oman ha anche sottolineato la necessità di un centro polifunzionale ad uso degli abitanti dell’intera comunità, opera per la quale è prevista una spesa di circa 4 milioni di euro e che verrà realizzata in un’area ora dismessa. Alla fine il sindaco di Malborghetto-Valbruna si è detto soddisfatto del lavoro svolto, considerato che nel complesso si è intervenuto sul 75 per cento delle case danneggiate e sul 90 per cento di quelle distrutte. Per il presidente del consiglio regionale Alessandro Tesini - intervenuto dopo i saluti del presidente della Comunità montana del Ge-monese-Canal del Ferro-Val- Nella cerimonia di Malborghetto il bilancio delle cose fatte e da fare del sindaco Alessandro Oman Ugovizza, un giorno per ricordare Il presidente Illy: Importante la pianificazione del territorio, maggiori poteri all’assessore regionale alla montagna” di fare fronte in tempi brevissimi al disastro. “Un anno fa sono rimasto colpito dalla grande fermezza, dalla voglia di ricominciare, dall’impegno immediato ma anche dalla disperazione per la perdita di due persone. I sindaci della zona sono stati i protagonisti del momento di e-mergenza e della fase di ri-costruzione”. Illy ha anche affermato di aver tratto, dal tragico fatto, due lezioni: “Non si può a-spettare che l’evento meteorologico avvenga, che colpisca il nostro territorio, per prevedere degli interventi su di esso. Inoltre, è importante la pianificazione, che in alcuni comuni colpiti forse non era stata realizzata in modo idoneo”. Il presidente della Regione ha anche ricordato come la sua amministrazione si stia impegnando per una fase di rilancio economico che passa anche attraverso nuove attività economiche come il telelavoro, oltre a quelle tradizionali come il turismo e l’artigianato. Le conclusioni del presidente Illy sono state che, mentre da una parte va affrontato il problema della gestione del territorio con un approccio sistemico, in termini complessivi, dall’altra è necessario riunificare la responsabilità a livello politico. “Intendo rafforzare la posizione dell’assessore delegato alla montagna” ha concluso. La cerimonia è stata anche l’occasione per presentare il volume “Per dire domani”, una raccolta di racconti sull’alluvione realizzata dal giornalista Maurizio Bait, e per consegnare ai tre sindaci dei comuni alluvionati (oltre a quello di Malborghetto-Valbruna anche quelli di Dogmi e Pontebba) la somma di 63 mila euro raccolti dal quotidiano “Il Gazzettino”, (m.o.) canale, Ivo Dpi Negro, e del vicepresidente della Provincia di Udine, Renato Carlan-toni - “le istituzioni hanno a-gito con tempestività”. Tesini ha anche ribadito come la Valcanale sia “un ambiente che va tutelato, dove vanno ospitate attività economiche che possano dare prospettive di futuro”. E’ quindi toccato al presidente della Regione, Riccardo Illy, fare il punto della situazione, non senza una dichiarazione di stima e di partecipazione nei confronti della popolazione, degli amministratori locali, dei tanti volontari che hanno permesso Nelle immagini un momento della cerimonia in ricordo dell'alluvione di un anno fa, parte del pubblico ed il municipio di Malborghetto-Valbruna V Žabnicah predstavili trojezično knjigo o poplavi vanje in veliko slik, ki jih je posnel na kraju dogodka. Pozdrav je prinesel tudi župan Občine Naborjet Aleksander Oman. Prisoten je bil podpredsednik Pokrajine Videm Renato Carlantoni, med navzočimi pa so bili tudi karabinjerji, ki so med prvimi posegli v pomoč prebivalstvu. Predsednik KS Planika Rudi Bartaloth je spregovoril tudi v imenu Založništva tržaškega tiska. Naglasil je, da gre za slovensko založbo, ki je tokrat izdala trojezično knjigo. s prve strani Lepo knjigo je številnemu občinstvu najprej predstavil Tonči Sivec, ki je napisal tudi uvodne bese- de. V imenu Prostovoljnih gasilcev iz Zabnic se je poveljnik Roberto Palmieri zahvalil sodelavcem. Sam je v knjigi prispeval daljše priče- Med predstavitvijo knjige v Žabnicah Mtmicifio rtAteofcCHrrr torek, 31. avgusta 2004 “ Eno leto po — Koncert petih zboru v spomin na Gerdi V Ukvah je v nediejo popudan puno ljudi poslušalo koncert zboru, ki ga je Viškarski otktet (sadà piejejo štier žene an štier možje) organizu, da bi se spomnili na Gertrude - Gerdi Schnabl, ki je umarla 'no lieto od tega zaradi poplave an je bla glas višarskega kvinteta. Sodeloval so tudi zbori I Crodaioli iz Arzignana, Mgv tiz Grafensteina, oktet iz Bleiburga an finski zbor Con amore. Na koncu so vsi kupe zapiel “Signore delle cime" V telih fotografijah vidmo, da šele donas je v Ukvah kaka hiša, ki nosi posledice neverietne poplave, ki je zajela tele kraje 'no lieto od tega. Tudi cierku niema še zvonika, turma Il progetto “Sentieri di pace in Benecia - Poti miru v Benečiji” voluto dalla Pro loco NediSke doline e finanziato dalla Regione prenderà il via sabato 18 e domenica 19 settembre. In programma ci sono le visite guidate, in piccoli gruppi, alle memorie storiche della Prima guerra mondiale nella zona del Kolovrat, in comune di Drenchia, e sul versante sloveno (Livek). Sono previste due partenze, alle 10 e alle 14, dal rifugio Solarje. Il percorso dura due ore e mezzo circa ed è accessibile a tutti (purtroppo non ai disabili). Per l’attraversamento del confine è necessario portare con sé la carta d’identità valida per l’espatrio e iscriversi alla lista che verrà compilata dalla guida. Il costo delle visita guidata sarà di 5 euro a persona (gratis fino ai 14 anni). L’iniziativa si ripeterà tutti i seguenti sabato e domenica fino al 31 ottobre. Il progetto comprende anche l’inaugurazione di una mostra di divise e cimeli della Grande guerra nell’ex scuola elementare di Tribil (sarà a-perta sabato 9 e domenica 10 ottobre) e, sempre nello stesso luogo, un convegno di stu- Parte sabato 18 e domenica 19 settembre il progetto della Pro loco Nediške doline finanziato dalla Regione "Poti miru”, visite sui luoghi della Grande guerra Sul Kolovrat con una guida attraverso trincee ed edifici militari - A Tribil superiore una mostra di cimeli e un convegno Pro loco “Nadiške doline” je izdelala zanimiv načrt z naslovom “Poti miru v Benečiji”. Načrt ima kulturne, zgodovinske in seveda turistične cilje. Pobudniki so izpostavili bogato materialno in človeško dediščino, ki jo je v Nadiških dolinah zapustila prva svetovna vojna. Fronta je tekla ob reki Soči, Nadiške doline pa so bile pomembno vojaško zaledje. Po porazu italijanske vojske v Kobaridu so postale taiste doline središče velikega vojaškega umika in boja. V območju Kolovrata, Matajurja in tudi Ofjana in Varha je še danes več vojaških objektov: od bunkerjev do rovov. O dogodkih, ki zadevajo Nadiške doline, so pisale pomembne osebnosti. Kraje omenja v svojih spominih italijanski pisatelj Carlo Emilio Gadda, spomine pa je zapisal tudi mladi nemški oficir Rommel, ki je pozneje zaslovel kot vojaški strateg v drugi svetovni vojni. Raziskovalci “Okna na slovanski svet” so zbrali tudi gradivo in pričevanja o življenju v Nadiških dolinah med prvo vojno. Vsi dokumenti in zgodovinski spomeniki so zanimivi za Italijane, Slovence in Nemce. Zgodovinske priče in pričevanja je zato možno uokviriti v širši kultumo-turistični kontekst. Po osamosvojitvi Slovenije beležimo vedno tesnejše sodelovanje med organizacijami in upravami iz Nadiških dolin in iz Posočja. Soška dolina je danes turistično izjemno privlačna in razvita. Ob športnih panogah nudi tudi kulturne trenutke, kot sta muzej s prve svetovne vojne v Kobaridu in projekt “Pot miru v posočju”. Cas je, da se načrtuje združevanje dejavnosti. Slovenija je danes v EU, leta 2007 pa bo v Schengenskem sporazumu, kar pomeni, da bodo odpadle fizične meje. Združiti razne pobude bo torej v prihodnje koristno. Tako Posočje kot Nadiške doline so zanimive za Slovenske, Italijanske in Nemške turiste. Vsak najde, ob naravnih lepotah in domačih dobrotah, tu delček svoje zgodovine. Nemški turisti se na primer mudijo na Kolovratu zaradi Rommla itd. Tako Posočje kot Nadiške doline pa bi imele združene v skupnih načrtih dodatno “vrednost” in širšo privlačnost. di con la presentazione di documenti inediti sul conflitto ritrovati recentemente presso l’Archivio di Stato di Vienna (sabato 16 ottobre). Il giorno successivo, domenica 17, verrà riaperta la mostra sui cimeli, nella giornata in cui a Tribil superiore si terrà il “Burnjak”, la festa delle castagne con musica, balli e chioschi enogastrono-mici, mostra di artigianato e di prodotti tipici locali. Il progetto “Poti miru v Benečiji” si deve, oltre che all’interessamento dell’assessore regionale al turismo Ber-tossi, alla collaborazione della Comunità montana e dei comuni di Stregna e Drenchia. Per prenotazioni alle visite guidate si può telefonare al numero 338-1260311. “Amici del borgo” v Ažli: zbralo se j ih je vic ku dviestuo Je bluo v saboto 24. luja, na viljo svetega Jakoba, kar v Ažli so imiel njih tradicjonal-ni senjam "Amici del borgo". Vsako lieto jih je puno an lie-tos so jih zaštiel vič ku 200! Dobro za jest, dobro za pit, tombola an vesele viže, muzike (godu je Jimmy). Pa ne sa-muo, poskarbiel so za ponudit vsiem tistim, ki so paršli tudi kiek posebnega: poklical so judi iz Nediških dolin, ki z njih rokam znajo dielat Čudeže an takuo je biu tisti, ki je pledu koše an cajne, drugi, kj, je iz liesa napravju rožce, osunjake an druge stvari, ta trecja, ki je napravjala pipine, bambolce... Pru 'na liepa vi-čer. An za tuole se muormo zahvalit Komitatu za Ažlo, ki organizava zaries puno stvari za daržat kupe vasnjane iz tele vasi an njih parjatelje an jim stuort preživiet lepe dneve an vičera. STUDIO LEGALE IN CIVIDALE CERCA IMPIEGATA, USO COMPUTER, AUTO-MUNITA, SERIETÀ’, BELLA PRESENZA, ZONE LIMITROFE. INVIARE CURRICULUM FAX N. 0432/702147, TEL. 0432/732624. 8 novi matajur________ torek, 31. avgusta 2004 Polietje na žugu za cele družine! An le v Ažli je biu tudi lie-tos turnir balincanja (torneo di bocce). 2e danajst liet ga organiza-vajo tisti od Komitata za Azio an vsaki krat parkliče blizu puno judi: tiste, ki igrajo na žuge, an tiste ki pa runajo "ti- fo". Su je napri štier viCera, od sriede 11. do sabote 14. vošta. Balinalo je dvajst paru: možje, žene an otroc. Na koncu so udobili Matteo Cumer an bra-tra Marco an Luca Zufferli. Je kaka doluožt, de vsako vičer je biu pravi senjam. = Krona Nieso v nebesih... pa malo manj. Livio Floreancig, Gregorio Zufferli an Gianni Bledig so šli s Planinsko družino Benečije an s Planinskim društvom iz Kobarida na Breithorn (Dolina Aosta). Kakuo jim je šlo smo že vidli s fotografijami od Germana an Roberta an z besiedami od Carmen Fantini Della Dora na Novim Matajurju, kar so se tam odtuod varnil. Teli tarje pa so bli gor na varhu Breithorna (4.160 metru), kar te drugi so šele spali v koči, v rifugje dol za krajam! Ben, kajšan muore že prepeštat stazo... Radio Ljubljana a Montefosca Sabato 14 agosto Montefosca ha avuto il piacere di accogliere la signora Jasna Vidakovič, giornalista e musicologa della Radiotelevizija Slovenija. E’ venuta su mia richiesta per registrare canti tradizionali interpretati in modo “montefo-scano”. Lo scopo dell’iniziativa è quello di salvaguardare la tradizione locale del canto. Hanno partecipato alla registrazione dal vivo Lina Cernet e Alda Cencig, Orfeo e Daria Cencig, Guerrino e Chantal Cencig. La registrazione verrà diffusa martedì 12 ottobre alle 20 su Radio Slovenija 1. Guerrino Cencig Durante il Festival d'Estate che si svolge ogni anno a Ljubljana “Poletje v stari Ljubljani 2004”, la gente ha potuto ascoltare sabato 24 luglio, un concerto di musica classica nella Frančiškanska cerkev della capitale. L’originalità sta nel fatto che l’organista è venuta dalla Francia. Si tratta della signora Pascale Rouet, residente a Charleville-Mézières, nel nord della Francia. Pascale è professoressa di organo al Conservatorio di Charleville dal 1988 ed ha ottenuto parecchi premi, fra questi nel 1986 il primo premio del concorso intemazionale di organo di Tolosa. Il programma prevedeva compositori molto conosciuti come Bach, Mendelssohn, Bartok, ma anche compositori da scoprire: Farkas, Campo, Kerll, Radulescu, Tridemy. Pascale Rouet ha anche inserito qualche canto sloveno tradizionale (Nediška fara, Oj božime, Zabučale gore, Tam smo doma) e sacro (Liepa si liepa si, Je angel gospodu). Era bellissimo poter sentire un pezzo della nostra cultura in una chiesa della capitale slovena. Il pubblico si è dimostrato molto contento e sorpreso. Ritornando in Francia, Pascale Rouet si è fermata ad Azzida dove ha potuto provare l’organo della chiesa. Si spera di poter organizzare il prossimo aprile un concerto in questa chiesa, dando così alla gente delle nostre valli l’opportunità di scoprire una organista di livello intemazionale. Se questo progetto interessa alcuni lettori, potete prendere contattto con Guerrino Cencig, e-mail cencig.guerrino@wana-doo.fr o telefono 00 33 324 59 37 73. torek, 31. avgusta 2004 Novi Ma soc. C00P. CIVIDALE DEL FRIULI (UD) - VIA RISTORI 28 Capitale Sociale Euro 722,96 C.F. e P.I.: 01725270308 Registro Imprese di Udine n. 18987 BILANCIO D’ESERCIZIO AL 31.12.2003 STATO PATRIMONIALE STATO PATRIMONIALE ATTIVO PASSIVO 31.12.2003 31.12.2002 DIFFER. 31.12Ì003 31.12.2002 DIFFER. B) IMMOBILIZZAZIONI A) PATRIMONIO NETTO l)IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI I) Capitale 775 723 52 19 Costi diimpianto e di ampliamento 326 435 -109 IV) Riserva legale 133.103 117.685 15.418 a) Software 2.569 3.941 -1.372 IX) Utile (perdita-(dell'esercizio 10.593 15.895 -5.302 3 TOTALE Diritti brev. ind. e utilizz. op.ing 2.569 3.941 -1.372 A TOTALE PATRIMONIO NETTO 144.471 134.303 10.168 I TOTALE IMMOBILE. IMMATERIALI 2.895 4.376 -1.481 B) FONDI PER RISCHI E ONERI II) IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI 3) Altri acati e fondi 3) Attrezzature industriali c) F.do svalutazione Prodotti 9.526 0 9.526 e commerciali d) Altri 5.132 4.632 500 a) Attrezzature industriali 3 TOTALE Altri acc.ti e fondi 14.658 4.632 10.026 e commerciali 73.323 71.743 1.580 B TOTALE FONDI PER RISCHI E ONERI 14.658 4.632 10.026 b) Fondo amm.to attrezzature C) TRATTAMENTO FINE RAPPORTO LAVORO industriali e commerciali -66.142 - 62.390 -3.752 SUBORDINATO 109.704 127.042 -17.338 3 TOTALE Attrezzature D) DEBITI industriali e commerciali 7.181 9.353 -2.172 6) Debiti verso fornitori Il TOTALE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI 7.181 9.353 -2.172 a) Debiti verso fornitori entro es. successivo 109.403 106.252 3.151 B TOTALE IMMOBILIZZAZIONI 10.076 13.729 -3.653 6 TOTALE Debiti verso fornitori 109.403 106.252 3.151 C) ATTIVO CIRCOLANTE 11) Debiti tributari I) RIMANENZE a) esigibili entro es. successivo 20.580 14.506 6.074 4)prodotti finiti e merci 9.526 0 9.526 11 TOTALE Debiti tributari 20.580 14.506 6.074 I) TOTALE RIMANENZE 9.526 0 9.526 12) Debiti verso Istituti previdenziali: II) CREDITI (att. drc.) VERSO: a) esigibili entro es. succ. 27.931 16.744 11.187 1) clienti: 12 TOTALE Debiti verso a) crediti v/dienti entro es successivo 72.315 52.710 19.605 Istituti previdenziali: 27.931 16.744 11.187 c) F.do svalutazione aediti -6.016 -5.654 -362 13) Altri debiti: 1 TOTALE CLIENTI 66.299 47.056 19.243 a) esigibili entro es. succ. 42.964 42.203 761 5 TOTALE altri (circ.) 13 TOTALE Altri debiti: 42.964 42.203 761 a) Esigibili entro esercizio successivo 375.761 349.431 26.330 D TOTALE DEBITI 200.878 179.705 21.173 c) F.do svalutazione altri aediti -111.883-111.277 -606 E) RATEI E RISCONTI 5 TOTALE altri (drc.): 263.878 238.154 25.724 2) Altri ratei e risconti Il TOTALE CREDITI (att. circ) VERSO 330.177 285.210 44.967 a) Ratei Passivi 536 902 -366 IV) DISPONIBILITÀ LIQUIDE b) Risconti Passivi 24.553 20.428 4.125 1) depositi bancari e postali 143.402 163.055 -19.653 2 TOTALE Altri ratei e risconti 25.089 21.330 3.759 3) Denaro e valori incassa 995 391 604 E TOTALE RATEI E RISCONTI 25.089 21.330 3.759 IV TOTALE DISPONIBILITÀ’LIQUIDE 144.397 163.446 -19.049 TOTALE STATO C TOTALE ATTIVO CIRCOLANTE 484.100 448.656 35.444 PATRIMONIALE-PASSIVO 494.800 467.012 27.788 D) RATEI E RISCONTI 2) Altri ratei e risconti a) Ratei attivi 0 4.234 -4.234 b) Risconti attivi 624 393 231 2 TOTALE Altri ratei e risconti 624 4.627 -4.003 D TOTALE RATEI E RISCONTI 624 4.627 -4.003 TOTALE STATO PATRIMONIALE • ATTIVO 494.800 467.012 -27.788 Dettaglio dei ricavi da attività editoriali vendita di copie pubblicità ricavi da editoria online abbonamenti pubblicità 143.596 8.626 ricavi da altra atttvità editoriale Totale: CONTO ECONOMICO 31.122003 31.122002 DIFFER. 56.970 209.192 A) VALORE DELLA PRODUZIONE (attività' ordinaria) 1) Ricavi vendite e prestazioni 5) Altri ricavi e proventi (attività’ ordinaria) a) Contributi in conto Esercizio b) altri ricavi e proventi 5 TOTALE Altri ricavi e proventi (attività' ordinaria) A) TOTALE VALORE DELLA PRODUZIONE (attività’ordinaria) B) COSTI DELLA PRODUZIONE (attività’ ordinaria) 6) materie pii. sus. cons. merci 7) servizi 8) per godimento di beni di terzi 9) per il personale: a) salari e stipendi b) oneri sociali c) trattamento di fine rapporto 9 TOTALE per il personale: 10) ammortamenti e svalutazioni a) ammort. immobilizz. immat. b) ammort. immobilizz. materiali di) svalutaz. crediti (attivo circ.) 10 TOTALE ammortamenti e svalutazioni 11 ) variazioni rimanenze di: materie prime, suss.con. 13) altri accantonamenti 14) oneri diversi dì gestione B TOTALE COSTI DELLA PRODUZIONE (attività ordinaria) A-B TOTALE DIFFERENZA TRA VALORI E COSTI DI PRODUZIONE C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI 16) Altri proventi finz. (non da partedpaz.) c) prov. finanz. da titoli (non partecipai) iscritti n.at. d4) da altri 16 TOTALE Altri proventi finanz. (non da partecipai) 17) interessi (pass.) e oneri finanziari da: d) debiti verso banche f) altri debiti g) oneri finanziari diversi 17 TOTALE interessi (pass.) e oneri finanziari da: 15+16-17 TOTALE DIFFERENZA PROVENTI E ONERI FINANZIARI E) PROVENTI E ONERI STRAORDINARI 20) Proventi straordinari (extra attività ord.) 206.315 209.570 -3.255 240.086 222.994 17.092 52 0 52 240.138 222.994 17.144 446.453 432.564 13.889 23.242 5.840 17.399 297.845 301.528 -3.683 6.644 6.645 -1 274.326 250.744 23.582 81.454 72.648 8.806 22.216 21.671 545 377.996 345.063 32.933 2.378 2.079 299 3.752 4.228 -476 60.362 55.764 4.598 66.492 62.071 4.421 -9.526 4.249 -13.775 10.026 500 -9.526 3.635 4.413 -778 776.354 n 730.312 46.042 -329.901 -297.748 -32.153 241 1.682 -1.441 200 906 -706 441 2.588 -2.147 330 73 257 6 0 6 0 9 -9 336 82 254 105 2.506 -2.401 c) Sopravvenienze attive 166.520 140.328 26.192 d) Altn proventi straordinari 200.000 185.000 15.000 20 TOTALE Proventi straordinari (extra attività’ ord) 366.520 325.328 41.192 21) Oneri straord. (extra att. ordì.) c) altri oneri straord. (non rientr. n. 14) 9.111 0 9.111 21 TOTALE Oneri straordinari (extra att. ordinaria) 9.111 0 9.111 20-21 TOTALE DELLE PARTITE STRAORDINARIE 357.409 325.328 32.081 A-B+C+D+E TOTALE RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 27.613 30.086 -2.473 22) Imposte sul reddito dell’ esercizio 17.020 14.191 2.829 26) UTILE DELL’ESERCIZIO 10.593 15.895 •5.302 10 novi matajur torek, 31. avgusta 2004 La Valnatisone inizierà domenica 5 settembre, alle 16, l’avventura in Coppa Italia, ospite al polisportivo comunale Angelo Specogna la blasonata compagine del Mon-falcone. La squadra del presidente Daniele Specogna mercoledì 25 ha superato di misura la Manzanese, mentre venerdì 27 agosto è stata eliminata dal torneo di Tri vignano dal Buttrio. E’ stata una gara sostanzialmente equilibrata decisa dai ragazzi di Chiacig con un calcio di rigore trasformato al 40’ del primo tempo dall’ex Antonio Duga-ro. L’ultima novità in casa sanpietrina è rappresentata dal ritorno alle origini del centrocampista Federico Cra-st, prelevato dalla Cividalese. Questa la rosa della squadra (in ordine alfabetico) affidata al tecnico Claudio Baulini per affrontare l’avventura nel prossimo campionato di Promozione. Portieri: Alessandro Bortoluz (‘82), Adriano Carnielletto (‘78); difensori: Federico Chiabai (‘85), Federico Clavora (‘81), Alessandro Corredig (‘83), Boris Costantini (‘78), Andrea Gal-las (‘81), Sandolo Giugliano (‘80), Andrea Piccaro (‘79), Elmir Tiro (‘83); centrocampisti: Daniele Bastiancig (‘84), Alessandro Bergnach (‘77), Davide Beuzer (‘87), Luca Bolzicco (‘78), Mattia Cendou (‘84), Federico Crast (‘83), Nicola Dindo (‘75), Marco Domeniš (‘80), Davide Duriavig (‘83), Gabriele Miano (‘85), Roberto Stefa-nutti (‘67), Alberto Vidic (‘85); attaccanti: Andrea Du-garo (‘84), Mattia Iuretig (‘87), Giuliano Miani (‘68), Gianluca Peddis (‘81) e Maurizio Suber (‘83). Giovedì 9 settembre alle 21 la Valnatisone ospiterà, per il secondo turno eliminatorio, la Fincantieri di Mon-falcone, concludendo il suo tour eliminatorio a Trieste domenica 12 settembre, sempre alle 16, contro il San Luigi- Continuano la preparazione le formazioni giovanili della Valnatisone. Nella categoria Esordienti per la prima volta giocheranno assieme ai maschietti anche due ragazzine. Per quanto riguarda le altre società, continua la preparazione dell’Audace che dà appuntamento ai ragazzini della categoria Pulcini e Primi calci alle 17 di martedì 14 settembre. (Paulo Caffi) La Valnatisone in Coppa Italia il 5 settembre La Valnatisone che ha festeggiato il passaggio in Promozione Judo Cividale, a Carraria ripartono gli allenamenti per la nuova stagione L’associazione judo Cividale informa che dopo il riposo estivo riprenderà la stagione 2004/2005. Nella stagione appena trascorsa numerosi sono stati i successi, e la tenacia dei nostri judoka è stata spesso premiata. Alcuni atleti nella passata edizione sono riusciti a frequentare uno stage a Cone-gliano diretto dal campione olimpionico Pino Maddaloni. A giugno ci sono stati gli esami di passaggio al grado superiore di cintura con notevole soddisfazione per gli a-tleti ed i maestri. Anche la compagine associativa si è rinnovata, con un nuovo consiglio direttivo, foriero di novità ed entusiasmi. Chiunque desideri informazioni sulla nuova stagione o fosse intenzionato a provare la disciplina può rivolgersi ai numeri di telefono di Bruno Cantarutti (335-5364135) e Daniele Zanutto (338-193757). Infine gli allenamenti si tengono presso la palestra di via Carraria, a Cividale, il lunedì e il giovedì dalle 18 alle 19.25 per i più piccoli e dalle 19.30 alle 21 per gli adulti. FRÌUUA fvco\o riCHNO Rally Alpi Orientali, Basso irraggiungibile Muccioli e Celli, secondi nella categoria auto storiche La prima settimana di agosto ha visto la presenza nelle nostre Valli della scuola di ciclismo di Davide Cassani. Il famoso commentatore della Rai, ex ciclista professionista ha seguito una trentina di ragazzi provenienti da tutta l'Italia, appartenenti alle categorie dei Giovanissimi, Esordienti ed Allievi. Com'era naturale c'è stato l'immediato contatto con i giovani corridori del Velo Club Cividale Valnatisone - K.K. Benečija che si sono uniti nelle uscite ai ragazzi della scuola. Ogni giorno i due gruppi si sono praticamente fusi assieme e c'è stata una fattiva collaborazione anche per la scoperta di percorsi interessanti e non trafficati. In particolare è stata effettuata una uscita sull'impianto del kartodromo di Clenia messo gentilmente a disposizione dal K.C. Alberone, dove è stata scattata la fotografia con Davide Cassani, Nino Ciccone ed i loro ragazzi in bici. La collaborazione del sodalizio valligiano è stata molto apprezzata dagli organizzatori della scuola che si sono ripromessi, per il prossimo anno, di realizzare un programma assieme. Molto soddisfatto il presidente del Velo Club Cividale Valnatisone Nino Ciccone per il quale risulta confermata la vocazione della Benečija alla pratica del ciclismo e della mountan bike, data la ricchezza di itinerari, un traffico accettabile e la bellezza dell'ambiente I vincitori del rally Basso e Dotta in azione Il friulano Claudio De Cecco, decimo classificato La quarantesima edizione del Rally Alpi Orientali, disputata nelle giornate di venerdì 27 e sabato 28 agosto, ha visto il successo di Basso e Dotta con la Fiat Punto Super 1.6. Al secondo posto distanziati di l’23’2 Longhi-Merito (Subaru Impreza Sti). Al decimo posto è giunta la coppia De Cecco-Campeis che ha agganciato il primo gradino del podio nella Mitropa Cup. Il valligiano Pietro Corredig assieme a Cherchi sulla Peugeot 106 Xsi si è classificato al venticinquesimo posto a 20’20” dal vincitore. La manifestazione automo- bilistica, organizzata dalla Scuderia Friuli, ha registrato un successo di partecipazione e di un pubblico entusiasta stipato lungo i chilometri dei percorsi delle prove speciali di Masarolis, Subit, Taipana, Trivio, Drenchia e Matajur. La manifestazione era valida anche quale nona edizione del trofeo Auto storiche che ha registrato la vittoria dell’equipaggio Da Zanche - Trutal-li su Porsche 911. Alle loro spalle distanziati di 2’20” Muccioli-Celli. Al nono posto Sandro Sinuello-Dominutti su Lancia Fulvia Hfl 1.6. (Foto Antonello Venturini) I cavalieri del circolo ippico Friuli orientale hanno trascorso quattro giorni, per l'annuale trekking a cavallo, a Montefosca, nel comune di Pulfero. Dal campo base ogni giorno i diciotto cavalieri si sono mossi per itinerari in altura, raggiungendo la baita degli alpini di Masarolis, il monte Joanaz e lo spartiacque tra la valle del Natisone e quella del Chiaro. Il primo agosto i partecipanti al trekking hanno assistito alla messa officiata da mons. Giovanni Oballa 1 ; --J.' Fabio an Novella sta se oženila V saboto 10. tuja Ines Vogrig iz Niežkine hiše iz Sauodnje an nje mož Giorgio Specogna - Gjuljonovič iz Podbarnasa sta imiela noviče v hiši. Zenu se je njih sin Fabio. Pred utar ga je pejala Novella, liepa čeča iz Chiasiellis, blizu Mortegliana, kjer mladi par je šu živet po poroki. Priet je Fabio živeu z mamo an s tatam v Lauzacco, pa je pogostu parhaju v Sauodnjo an v Podbarnas, kjer ima njega kornine, an smo Sigurni de an za napri bo takuo. Novičam želmo puno sreče, zdravja an ljubezni v njih življenju. Fabio e Novella son diventati marito e moglie il 10 luglio scorso a Chiasiellis, paese d'origine della sposa. Fabio invece ha le sue radici qui nelle Valli, la mamma è Ines Vogrig - Niežkina di Savogna, il papà è Giorgio Specogna - Gjuljonovič di Sottovernassino. Ai neo sposi, che ora vivono a Mortegliano, i migliori auguri di una vita felice — Kronaka ~— ----- Pohvalit muormo vse vasnjane an Pro loco iz Dreke Je pru liep senjam tist v Dubenijem! torek, 31. avgusta 2004 Dva parjatelja sta se srečala puno liet potlè, ki se niesta videla. Adan je jau te drugemu: - Dragi parjateu mu-oj, kuo ti gre gor na tarkaj liet, ki se ne vi-dema? - Muč, muč, ne stu-ojme tistega vprašat, na stuojme vederbat telega našega veselega srečanja, ker moje življenje nie ku adna nasreča za drugo. - Nu, nu, te prosim, povejmi, ka’ se ti gaja, more bit ti bom mogu nomalo pomagat... - Oh de bi ti viedeu! Moja žena je utekla s te narbuj velikim mojim parjateljam, hiša mi je zgoriela, muoj sin je tu paražone, ker se drogava an moja hči je pa dol oku stacjona. - Oh presneto! Pa ne more bit, de toje življenje je vse takuo negativno. Kajšna stvar more bit tudi pozitivna! - Oh ja, adno rieč imam pozitivno: aids! *** - Mama, al je ries, de stric Karleto te voze okuole z njega Mercedes? - Ries je! - je hitro odguorila mama nje puobčju Perinacu. - Mama, al je ries, de svet Miklavž nose darila, šenke, otrokam? - Ries je! - Mama, al je ries, de štorklja, čikonja nose otroke! - Ries je! - Ma alora, ki diela tata tle v teli hiš? An puobič an adna čičica sta šla kupe v Suolo. - Ist viem - je jau puobič - ka’ se diela za imiet otroke! - Pa ist viem - je jala čičica - ka’ se diela za jih na imiet! *** Mat je jala hčeri: - Tist mladenč, ki te hode zad, mi nie pru nič všeč! Hči ji je hitro odguorila: - Oh če je za tiste, mama, tudi on te na more videt! Giovanin je biu za-buljen tu lepo Milico. Takuo jo je ljubu, de se je bau jo zgubit. - Draga moja Milica, reci mi, de me imaš rada an de me oženeš četudi niemam sudu, hiše na muorju an na gori an avto Ferrari, ku Marcelo! - Sigurno muoj dragi Giovanin. Pa poviejmi, kje stoji Marčelo? Tle par nas je od junija do setemberja vse puno sejmu: Spietar, Sauodnja, Hlocje, Podboniesac, Barnas, Matajur, Skrutove, Kravar... Teli tle so tisti buj "štieti", kamar judje parhajajo iz vsi-eh kraju. Potlè so tisti po naših mikanih vaseh, kjer se zbierajo vasnjani, tisti, ki žive šele doma an tisti, ki so šli dol v dolino an po sviete. Takuo je začelo an v Dubenijem... Parvo se jih je zbralo 'na peščica, potlè ni-mar vič... Parhajajo vasnjani, žlahta od vasnjanu, parjatelji od vasnjanu, parjatelji od pa-rjatelju, zak je taku lepuo gorè, de je ki! Vsi pridejo zvestuo an druge lieto parkli-čejo še druge... Na manjka pru nič ne za pit, ne za jest. So ramonike (lietos je godla skupina Senik: Stefano, drugi Stefano, Anna an Ezio), se pleše na klancu, pa noge tečejo vse-glih! Se posmiejemo z igrauci Beneškega gledališča, ki lietos so nam pokazal igro "Starost nas na straše" (kakuo lepuo preživiet v rikoverje!). Tuole je bluo v saboto 31. luja. Drugi dan je bla tudi maša, mašavu je gaspuod Giacomo Beschi, ki je paršu tle v vas kupe s parjatelji iz Milana na puošto za tel senjam! Na koncu so bli vsi veseli: vasnjani, ki so se zaries puno potrudil za de se vsi dobro ušafamo, tisti od Pro loco iz Dreke, ki so pomagal vasnja-nom organizat senjam an tisti, ki smo šli gor. Za Sigurno na parmanjkamo vič! Se 'na stvar: Beneško gledališče želi zahvalit Graziello Tomasetig an nje družino za takuo, ki jih je lepuo sparjela v nje hišo an jim napravla vsake sort dobruote. PODBONESEC Ruonac (Tuomac) Zbuogam Pio Buog je parklicu h sebe še mladega moža tle z naše vasi. Pio Sluram je umaru v pandi-ejak 23. vošta v Spitale v Vidmu, kjer so ga bli pejal le kak dan priet. Rodiu se je v Bonežovi družini 64 liet od tegà. Njega tata an mama sta bla odparla butigo, ki potlè jo je on daržu do malo liet od tegà. Je tudi vozu otroke v Suolo z njega pulminam. An kar je imeu cajt je biu tudi parpravljen dat vsiem ’no roko, ku njega žena Vanda, ki skarbi že lieta an lieta za domačo cierku an za vse kar je trieba, de bo vas buj luštna an čedna. Pio je skarbeu za njega družino, za njega otroke Andrea an Michelo, za zeta Angela an za njega majhane na-vuode Andrea an Laro, ki jih je imeu nadvse rad. Na bo manjku samuo njim, pa tudi sestram Mariji, Gra-ziji an Giovanni, tastu Antoniu, kunjadam, navuodam an vsiem parjateljam. Ki dost so ga imiel radi an spoštoval se je videlo na njega pogrebu, ki je biu v sriedo 25. vošta popudan v Ruoncu. Puno judi iz vsieh kraju se je gorè zbralo za mu dat zadnji pozdrav. Lepe besiede v njega spomin jih je spreguoriu ludi padre Mario. Družina zahvale vse tiste, ki so počastil spomin njih dragega Pia. SOVODNJE Dolenje Barce Žalostna novica V čedajskem Spitale je zapustila tel sviet Giulia Petrus-sin, uduova Cromaz. Giulia (po domače so jo klical Ighet-ta) je imiela 71 liet. Bla je Zefonova po domače. Malo cajta od tegà ji je biu umaru sin Ciano, ki je biu šele mlad. Ostu ji je biu sin Claudio. Z nje smartjo je Giulia v žalost pustila njega, neviesto, navuode, sestre, kunjada an vso drugo žlahto. Zadnji pozdrav smo ji ga dali v pandiejak 30. vošta popudan v Sauodnji. DREKA Petarnel Zapustu nas je Pietro Scuderia Žalostna novica parhaja tudi iz Petamiela. V čedajskem Spitale je umaru Pietro Scu-derin. Biu je Konjacu po domače an je imeu 79 liet. V žalost je pustu ženo Marijo, hči Liliano, sina Claudia, zeta, navuode, sestro Marijo an vso drugo žlahto. Venčni mier bo počivu na Liesah, kjer je biu njega pogreb v pandiejak 30. vošta zjutra. C.A.I. Ci.ub Alpino Itauano - Soitcjsezionr Val Natisonk 5 SETTEMBRE 2004 Monte Matajur (m. i64i> FESTA DELLA MONTAGNA Programma della Sottosezione Val Natisone On.' 8: Mersino Basso partenza per l’escursione su vecchi sentieri recuperati collegati ai n. 725 e n. 749 Ore 8.45: Chiesa di San Lorenzo ritrovo con gli escursionisti meno esperti Ore 12.1X1: Arrivo al Matajur e Santa Messa sulla cima Al Rifugio Pelizzo funzionerà chiosco enogastronomico e a seguire musiche e intrattenimenti. In alternativa, in mattinata, conferenza e dibattiti legati al territorio delle Valli Per informazioni: (iianni Zorza 04S2 7016/8, Umno Coren J28 2117984 12 novi mata]ur torek, 31. avgusta 2004 Kronaka E questo è il piccolo Francesco Villavicencio, nato a Mirandola (Modena) il 2 luglio 2004. Suo papà è Marco e sua mamma è Benedetta Bonomi. Lui arrivava da Mia-mi, lei da Modena. Si erano incontrati nel 1990, trascorrendo le vacanze nelle valli dalle rispettive nonne Lucia Szklarz e Olinta Dorbolò. E' stato un grande amore, perché i dieci anni di lontananza non sono riusciti a modificarlo. Ora abitano insieme al loro bambino Francesco a (dividale. Alla bella famigliola gli auguri più belli da tutti noi. Caro Francesco che sorridi al mondo con tanta fiducia e che così tanto sorriso ci hai portato, come sarebbe bello imparare a non deluderti mai e trovare sempre le parole giuste per illuminare la tua strada! Sai, noi grandi siamo un po' confusi e abbiamo messo nel mondo delle favole l'unica sicurezza della vita. L'amore è quella cosa che tu sai già perché te la sei portata dentro, devi solo custodirla e non lasciartene mai derubare. E' la forza più grande alla quale potrai attingere e più ne saprai dare più ne avrai. Alla fine dei conti è così: l'amore ti può togliere fino a lasciarti traballante ma si rigenera sempre e sempre ridà il sorriso della vita. Quanta felicità porta un bimbo... Francesco ha le sue radici nella famiglia Toncinelova di Biarzo Non imparare mai i rancori e l'odio perché spazzano via tutto persino la luna e le stelle. Neppure diventare arido e indifferente come chi, troppo ferito, ha deciso di non sentir più niente e sogghigna sprezzante su qualsiasi parola o pensiero di buoni sentimenti. Caro Francesco, conserva quei tuoi oc- chi sorridenti e fiduciosi, ma anche già attenti e prudenti che sanno già reclamare i propri diritti ma anche ringraziare! Quante cose tu e tutti i piccoli come te sapete insegnarci senza parlare... Grazie! Con amore immenso i tuoi nonni ed i tuoi genitori Doplih veseje v Bizikovi družini iz Ocnegabarda Kar pride kiek veselega, pride nimar na doplih... An takuo v kraju Charleroi v Belgiji so se v mladi družini rodili dva otročiča, dva dvuojčeta. So nomalo pohitiel za prit na tel sviet, zak kak dan potlè noni so se bli muori diet na pot za se vamit kak dan v njih rojstne kraje, v Nedi-Ske doline. Otročiča sta Romane an Maxime. Cičica je pezala 3 kile, puobič pa 3,150! Njih mama je Veronique Crainich an nje kornine so v Bizikovi družini v Ocnembardu, njih tata je pa Francois Daue. Otročiča sta pamesla puno veseja, doplih veseje, nonu Romanu an noni Mariolini, ki sta iz Dreke, an stricu Davidu. Druge lieto Romane an Maxime bota pru vesela prid gledat, kje je Dreka an NediSke doline. Mi jih tle čakamo an novi matajur Tednik Slovencev videmske pokrajine Odgovorna urednica: JOLE NAMOR Izdaja: Soc. Coop NOVI MATAJUR a.M. Predsednik zadruge: MICHELE OBIT Fotostavek in tisk: EDIGRAF s.r.l. Trst/Trieste Redazione: Ulica Ristori, 28 33043 Cedad/Cividale Tel. 0432-731190 Fax 0432-730462 E-mail: novimatajur@spin.it Reg. Tribunale di Udine n. 28/92 NaroCnina-Abbonamento Italija: 32 evro Druge države: 38 evro Amerika (po letalski pošti): 62 evro Avstralija (po letalski pošti): 65 evro Poštni tekoči raCun za Italijo Conto corrente postale Novi Matajur Cedad-Cividale 18726331 m Včlanjen v USPI Assodato all'USPI si t k jim že Imo veselo an srečno življenje. "La felicità è sempre doppia..." ci hanno detto la mamma ed il papà di questi gemelli-ni. Sono nati il 12 agosto a Charleroi (Belgio), giusto in tempo per fare una foto e darla ai nonni Romano e Mariolina che tornavano per qualche giorno di vacanza nel loro paese d'origine, a Oznebrida. Una foto dei nipotini tanto attesi da far vedere a parenti ed amici e, ovviamente, da pubblicare sul Novi Matajur. 1 bimbi sono Romane, una splendida bimba di 3 chili ed un altrettanto splendido maschietto di nome Maxime e del peso di 3,150. La mamma è Veronique Crainich, con radici nella famiglia Bizikova di Oznebrida, il papà è Francois Daue. I gemellini sono la gioia di tutti in famiglia, ma in modo particolare dei nonni Romano e Mariolina e dello zio David. Romane e Maxime saranno proprio contenti di venire il prossimo anno a conoscere Drenchia e le Valli. Noi li aspettiamo a braccia aperte e nel frattempo auguriamo loro tantissima felicità. Planinska družina Benečije sobota 10. - nedelja 11. septembra VISOKA REZIJANSKA POT zahteven Odg. Boris 0481/81965 Kam po bencino / Distributori di turno NEDIEJA 5. SETEMBERJA Čemur Agip Čedad (na pot pruot Vidmu) CEDESI attività in luogo caratteristico. Per informazioni: 0432/709095 Gattini simpatici (due neri, uno bianco e nero) cercano casa. Chiamare Anthony allo 0432/727075 Dežurne lekarne / Farmacie di turno OD 4. DO 10. SETEMBERJA Cedad (Fomasaro) tel. 731264 OD 3. DO 9. SETEMBERJA Mojmag tel. 722381 Ukve tel. 860395 Zaparte za počitnice / Chiuse per ferie Prapotno: do 5. setembeija Fontana (Cedad): do 5. setembeija Minisini (Cedad): od 6. do 12. setembeija Miedihi v Benečiji DREKA doh. Maria Laura Kras: v sriedo od 11.00 do 11.30 Debenje: v sriedo ob 15.00 Trinko: v sriedo ob 12.00 GRMEK doh. Lucio Quargnolo Hlocje: v pandiejak, sriedo an četartak ob 10.45 doh. Maria Laurà Hlocje: v pandiejak od 11.30 do 12.00 v sriedo ob 10.00 v petak od 16. do 16.30 Lombaj: v sriedo ob 14.00 PODBONESEC doh. Vito Cavallaro Podbuniesac: vsaki dan od pandiejka do sabote od 8.00 do 9.00 an v torak an četartak tudi od 17.00 do 19.00 Camivarh: v torak od 9.00 do 11.00 SREDNJE doh. Lucio Quargnolo Sriednje: v torak an petak ob 10.45 doh. Maria Laurà Sriednje (Oblica) v četartak od 10.30 do 11.00 Gorenji Tarbi: v torak od 9.00 do 10.00 v četartak od 11.30 do 12.00 SOVODNJE doh. Pietro Pellegriti Sauodnja: v pandiejak, torak, četartak an petak od 11.30 do 12.30 SPETER doh. Tullio Valentino Spietar: v pandiejak an četartak od 8.30 do 10.30 v torak an petak od 16.30 do 18. v saboto od 8.30 do 10. doh. Pietro Pellegriti Spietar: v pandiejak, torak, četartak, petak od 9.00 do 10.30 v sriedo od 16.00 do 18.00 v saboto od 8.30 do 10.00 doh. Daniela Marinigh Spietar: pandiejak, torak an četartak od 9.00 do 11.00 srieda,petak od 16.30 do 18.30 v saboto reperibil do 10.00 (tel. 0432/727694) PEDIATRA (z apuntamentam) doh. Flavia Principato Spietar: sneda an petak od 10.00 do 11.30 v pandiejak, torak, četartak od 17.00 do 18.30 t el. 727910 al 0339/8466355 SVET LENART doh. Lucio Quargnolo Gorenja Miersa: v pandiejak, torak sriedo, četartak an petak od 8.15 do 10.15 v pandiejak an četartak tudi odi 7.00 do 18.00 doh. Maria Laurà Gorenja Miersa: v pandiejak od 8.30 do 10.00 anodi 7.00 do 18.00 v torak od 10.00 do 12.00 v sriedo od 8.30 do 9.30 v četartak od 8.30 do 10.00 v petak od 17.00 do 18.00 Za vse tiste bunike al pa judi, ki imajo posebne težave an na morejo iti sami do Spitala “za pre-lieve”, je na razpolago “servizio infermieristico" (tel. 727081). Pridejo oni navašduom. Dobrojutro mali Biagio! Erika iz Gorenjega Tarbjà an Amerigo iz Spi-etra so nam z liepimi fotografijami oznanli novico, de se je rodiu njih parvi otrok. "Naš Biagio se je rodiu v Gorici v sriedo 25. vo-šta, ob 8.55, pezi 2 kila an 750 gramu, je dug 49 centimetru. Je liep an zdrav..." Takuo so nam napisal. An mi za telo novico se pru veselmo. Ce Erika an Amerigo sta ratala mama an tata, Liliana Fejcjova an Sergio Mačkinu iz Gorenjega Tarbjà an Rosina Marinig z Lies an Eliseo Dorbolò iz Spietra so ratali pa noni. An potlè sta še strica Matteo v Gorenjim Tar-bju an Ivano v Spietre, an bižnone an vsa druga žla-hta an parjatelji, ki se ve-seljo za rojstvo poberina, ki bo živeu v Gorenjim Tarbju. Njemu želmo vse kar je lieušega na telim svietu.