mul J r^OJAjANKA FILIALE DI CIVIDALE FILIALA ČEDAD novi tednik Slovencev videmske pokrajine ČEDAD / CIVIDALE • Ulica Ristori 28 • Tel. (0432) 731190 • Fax 730462 • Poštni predal / casella postale 92 • Poštnina plačana v gotovini / abbonamento postale gruppo 2/50% • Tednik / settimanale • Cena 1.400 lir št. 29 (772) • Čedad, Četrtek, 20. julija 1995 BANCA DI CREDITO DI TRIESTE TRŽAŠKA KREDITNA BANKA MOJA BANKA Contrarietà per un documento inaccettabile Nell’ambito della comunità slovena del Friuli-Venezia Giulia ed in particolare della provincia di Udine ha destato sorpresa, sgomento e grande preoccupazione la decisione della Presidente della Giunta regionale Alessandra Guerra di accogliere come raccomandazione per la Giunta l’ordine del giorno presentato da Alleanza nazionale “a tutela delle tradizioni e della cultura delle Valli del Natisone”. L’Unione culturale economica slovena (SKGZ) e l’Unione degli sloveni (Zveza Slovencev) hanno a questo proposito scritto alla Presidente Guerra, sottolineando la sua “sensibilità sulla questione dell’identità e della tutela delle minoranze etniche, a partire da quella friulana a sostegno della quale si è più volte schierata in modo convinto e convincente”. Le due organizzazioni hanno inoltre A Taipana idee chiare sulla scuola La nuova amministrazione di Taipana intende dare continuità all’esperienza di educazione bilingue svolta nella scuola materna nel corso del passato anno scolastico. Nel novembre scorso alle lezioni antimeridiane tenute dall’insegnante statale si è aggiunta un’integrazione pomeridiana voluta dal comune, affidata in via privata all’Istituto per l’istruzione slovena di S. Pietro al Natisone. A pari passo con l’insegnante statale, quello privato ha condotto un programma educativo nella parlata slovena di Taipana. Il maestro Roberto Berrà ha operato sulla riscoperta e la ricostruzione del lessico, sulle attività espressive, l’inserimento dell’ambiente culturale nel piano di studi per mezzo di relazioni sociali ed escursioni. In sintesi il recupero linguistico nei modi più spontanei e divertenti. P. segue a pag. 2 espresso sorpresa per il fatto che “un esponente di spicco di un movimento, quello della Lega nord, che ha fatto del federalismo la sua bandiera, abbia accolto un documento che riporta tesi “storicamente e scientificamente insostenibili”. “Il documento - prosegue la lettera - è un compendio completo degli “argomenti” di chi da decenni non solo nega una realtà oggettiva - la presenza della comunità slovena nella provincia di Udine - ma si adopera per ridurla al silenzio. Sono posizioni politiche, ideologiche, che abbiamo sempre cercato di contrastare democraticamente, facendo leva sulla cultura, sul rispetto della ricchezza culturale della nostra realtà regionale, sul rispetto della Costituzione, sulle direttive ed il sostegno europeo. Le posizioni del documento del resto non sono condivise dalla maggioranza dei cittadini sloveni che vivono in Friuli come hanno dimostrato i risultati delle recenti elezioni amministrative anche in quei comuni (S. Pietro al Natisone) dove sono state presentate e-splicitamente nel programma elettorale di queste forze”. Nella lettera le due organizzazioni hanno richiamato inoltre “la convinta solidarietà espressa agli sloveni della provincia di Udine dal suo predecessore sen. Pietro Fon-tanini e nel recente convegno “Sloveni e Friulani” a S. Pietro al Natisone, manifestata tra gli altri dal Presidente del consiglio regionale Cruder”. segue a pagina 2 Danes se zjačn Četrtek, 20. julija ob 21. uri Sanja (Poje: Karen) Ti si muoj dan (Annalisa, Igor in Klabučani) La/nivac (Franco) Čakam, Čakam (Gabriele) Ostani (Chiara) Hej! Nono, hej! (Ljuba in Renzo) Senoseki (Martina) Petek, 21. julija ob 21. uri Molimo (Checco) Točet uodo (Cinzia in Lucio) Pastir (Davide) Moja mama (Oriana) Cajt (Michele) Zrak (Cristina in Francesca) Piesma od emigranta (Cinzia in Lucio) Nedelja, 23. julija ob 18. uri Ponovitev pesmi in nagrajevanje * * * Vse tri vicera predstavljata Margherita Trusgnach in Giacomo Canalaz Gode: Kekkoband V okviru Mittelfesta bo v Spietru nagrajevanje narlieuše lutke Tudi lietos so vsi parletiel gledat lutke po naših vaseh Se do nedieje bojo po Nediških dolinah predstave marionet, lutk, ki so tudi lietos parklicale do seda po vaseh, kjer so ble, puno ljudi. Sevieda, v parvi varsti otroke, pa tudi mame, tata an none. V nediejo ob 10.30 bo na špietarskem kamunu nagrajevanje te narbuj pridne skupine, ki jo zbere ’na posebna “giuria”, pru takuo sami gledalci, ki so imiel možnost dat njih “voto” na predstavah. Na sliki: publika v Scigli. Fino a domenica regna il Mittelfest Una foto tratta dalla “Lepa Vida” presentata ieri al Mittelfest E’ iniziata ieri a Civida-le, con un carosello di cavalli di Lipica accompagnato dalle note di una banda militare di Klagen-furt, la 4. edizione de! Mittelfest, il festival del teatro, della musica, della danza e delle marionette delta Mit-teleuropa. Il festival é curato da Giorgio Pressburger e Carlo De Incontrerà. Ieri é stata presentata al pubblico, oltre all’opera di Cesare Tomasetig “lui forza che le idee hanno da sole”, la rivistazione della “Lepa Vida” di Cankar curata dalla compagnia Ko-re od rama e dal Mladinsko Gledališče di Lubiana. Župani v Trstu za naš špitau Ceglih v telih toplih dnevih se zdi de politika počiva an de je vas prestor napunjen le s kulturnimi iniciativami (od Postaje Topolove do Fol-kesta an Mittelfesta), ki so potegnile interes vseh medijev na naše kraje, se naši ka-munski možje glavjajo z velikimi problemi zdravstva. V kratkem cajtu so se župani Nadiških dolin, Čedada an bližnjih krajev spet sreCali z deželnim odbornikom za zdravstvo. Zadnjic je paršu Fasola v Čedad, telekrat so župani šli h njemu v Tarst an klima na pogovorih je bila -so nam poviedal - buj umie-rjena. Guoril so v parvi varsti o Cedajškem špitalu, pa tudi o vsieh problemih, ki so povezani z zdravjem ljudi v Nadiških dolinah. Kar se tiče Spitala v Čedadu, ki mu iz dneva v dan jemljejo an stiskajo možnosti življenja, je Cedaj-ski župan Bernardi potegnu na dan an star predlog, ki ga je biu dau predsednik Pokrajine Pelizzo. Kuo obdaržat naš špitau? Ga odpriet an ponudit njega strukture tudi ljudem, ki žive na drugi strani meje, od Bovca do Tolmina. Ne vemo, Ce je ideja modra an realistična. Vemo pa, de vsakikrat, ki pride na dan kaj-šan velik problem, se vsi zmislejo, de so evropejci, odpadi do sosiedov, do Slovencev, de je trieba zbrisat meje an podobno. No, poCaso se stvari le premikajo... Kaj so pa na srečanju s Fa-solo pravli o Nadiških dolinah? Odparto je vprašanje pediatra, ki ga nie, od ufficiale sanitario, ki na hodi vic, od zdravstvenega distrekta. Be-sieda je tekla an o zapartih Suolali po naših dolinah, ki bi jih lahko prerunal takuo, de bi ratale socialni centri za te stare. Le grede so župani vprašal finančno podpuoro za rikoverje v Spietru an Čedadu. Predsednik Gorske skupnost Chiabudini je vprašu odbornika naj pojasni, kaj se misli narediti z domačo asistenco. “Je na služba” je do-luožu špietarski šindak Mari-nig, “ki je po naših dolinah lepuo funkcionala.buj ku drugod. Pruzapru Fasola nam nie nic objubu. Naše upanje je, de pride kajšna pomuoC sada, ki pregledavajo bilanco dežele”. An more bit, de kiek pade pru za domaCo asistenco. Na srečanju so župani dali Fasoli tudi dokument z njih predlogi za racionalizacijo Cedajskega Spitala. Pustili so se z objubo. de se ža an mie-sac spet sreCajo. novi matajur četrtek, 20. julija 1995 Aktualno Giunta: un atto da molti non condiviso Solidarietà viene espressa agli sloveni del Friuli L’ordine del giorno di Alleanza nazionale ha sollevato non poche proteste e contrarietà da parte di rappresentanti di vari gruppi politici. Il vice presidente dell’Assemblea regionale, il pidiessino MiloS Budin “reputa gravissimo il comportamento della Giunta regionale e della sua Presi- Elia Mioni dente che accoglie antistorici ordini del giorno che disconoscono situazioni che sono alla base della nostra autonomia e soprattutto della nostra specialità, come la presenza in regione della minoranza slovena.” “Per una regione”, continua Budin, “che dovrebbe svolgere un ruolo da protagonista nello sviluppo dei rapporti internazionali non si tratta certo di un buon biglietto da visita”. L’Unione slovena regionale sottolinea che l’accaduto desta tanta più meraviglia in quanto contrasta con le posizioni già da tempo assunte dalle principali forze politiche rappresentate nella Giunta ed addirittura con la legislazione regionale degli ultimi anni. Per l’accaduto l’Unione slovena esprime la più ferma protesta, auspicando chiarimenti adeguati. In relazione a questi fatti il Forum democratico degli Sloveni del F-VG sotto-linea come tali prese di posizione contrastano con la stessa volontà degli abitanti delle Valli del Natisone che proprio nelle recenti consultazioni amministrative si sono, in maggioranza, espressi per quelle liste che si sono dichiarate favorevoli allo sviluppo della realtà linguistica e culturale slovena locale. Elia Mioni, consigliere regionale dei Verdi, ci ha dichiarato: “Non riesco a capire se si tratta di uno scivolone vero e proprio, oppure vuole essere una strizzata d’occhio ai consiglieri proponenti che stanno manifestando difformità di posizioni rispetto al proprio gruppo. Sarebbe molto grave se si cercasse di recuperare benevolenza cedendo su una questione importante come quella delle Valli del Natisone”. Un commento sull’accaduto lo abbiamo chiesto pure ad Anna Piccioni, consigliere regionale della Lega Nord. “Debbo dire che sono rimasta alquanto perplessa di fronte a questo ordine del giorno anche se va chiarito che si tratta di un gesto provocatorio. Penso che non si dovrebbe dare troppa valenza all’accaduto in quanto il contenuto del documento è in chiaro contrasto con l’evidenza dei fatti e con la realtà degli Sloveni della provincia di Udine. Per arrivare ad una svolta definitiva, per quel che concerne la situazione degli Anna Piccioni Sloveni della Benecia, il governo centrale dovrebbe, u-na volta per tutte, riconoscere la presenza degli Sloveni anche nella provincia Udine”. Nel documento accolto dalla Giunta regionale Argomentazioni antistoriche Il documento di Casula e Giacomelli presenta un certo interesse perchè in sole sei righe sono sintetizzati e concentrati tutti gli slogans di chi da decenni non solo nega una realtà oggettiva - la presenza della comunità slovena nella provincia di Udine - ma si a-dopera per ridurla al silenzio. Vediamo assieme gli “argomenti” indicati in premessa in base alla quale si impegna la Giunta ad “assicurare adeguati finanziamenti a chi vuole preservare e tutelare l’autentica cultura e parlata” : 1) “popolazione di antica origine protoslava” che rischia di 2) “vedere seriamente compromessa e snaturata la sua identità” dal tentativo che 3) “un inesistente minoranza slovena” 4) “attua con rilevanti contributi” 5) “al fine di slovenizzare” tali territori e con essi 6) “le italianissime genti” che vi abitano. 1) Protoslavo è solo una delle innumerevoli variazioni sul tema (paleo-, vetero-,filo-ecc.). E una definizione politica, senza basi scientifiche, a cui ha già risposto - tra gli almi - l'Associazione degli slavisti italiani confermando autorevolmente che nel nostro caso di dialetto sloveno si tratta. E le competenze dell’ASI in campo linguistico sono indubitabilmente maggiori di quelle dei due consiglieri regionali e dei loro a-mici. 2) Non si capisce come si possa snaturare la nostra i- dentità attraverso le iniziative, e non sono poche, tese a salvare dall’oblio preghiere, canti popolari profani e religiosi, volte a ris\>egliare negli adulti il proprio orgoglio e l’affermazione della propria identità!dignità che si manifesta in primo luogo tornando a parlare la lingua dei nostri nonni e bisnonni e inoltre indirizzate a suscitare nei più piccoli l’amore per la nostra comunità che è costituita dal suo territorio, dalla sua storia, dalla sua tradizione linguistica e culturale. E vero che, nonostante gli sforzi degli ultimi 30 anni, troppo poco si è riusciti a fare, che la nostra identità è seriamente compromessa, ma è altrettanto vero che se avessimo a-spettato questi paladini dell’ “autentica" cultura e parlata locale, oggi di quell’identità non ci sarebbe nemmeno traccia. 3) Se il nostro dialetto è sloveno, quelli che lo parlano sono sloveni. La minoranza dunque esiste. Il problema è quello della consapevolezza e della volontà di identificarvi-si. Le ragioni di questa difficoltà sono molteplici e sono state ben esposte da Riedo Puppo ed altri esponenti friulani al convegno “Friulani e Sloveni”, tenutosi recentemente a S. Pietro: la politica centralizzatrice dello stato i-taliano a partire dall’unificazione; le vicende della guerra e del dopoguerra; la guerra fredda e la nostra collocazio- A Taipana idee chiare sulla scuola segue dalla prima Le famiglie erano molto soddisfatte anche in considerazione del fatto che un orario limitato solo alla mattina avrebbe presto compromesso la permanenza della scuola a Taipana. L’amministrazione contava molto sul finanziamento regionale, che è arrivato, ma solo ad anno scolastico concluso ed in misura incomprensibilmente ridotta. E stato infatti l’unico programma concretamente realizzato nel settore scolastico, a cui una legge regionale, peraltro molto discussa, faceva esplicito riferimento. Di qui il disappunto dell’amministrazione. Malgrado questo il comune di Taipana ha ben chiaro il suo programma di inserimento della cultura e della lingua locale per i prossimi anni. Dopo una serie di contatti con la direzione didattica di Tarcento e con il centro scolastico bilingue di S. Pietro al Natisone, è stato realizzato re- centemente un incontro a più voci, con il vice-sindaco Sandro Pascolo, il direttore didattico vicario, la direzione del centro bilingue ed i genitori dei bambini sia delle materne che delle elementari. Dalla riunione è uscita la comune volontà di proseguire anche nel prossimo anno l’esperienza della scuola materna, con la collaborazione fra la scuola statale e l’istituto privato ed il sostegno del comune e della legge regionale, debitamente sensibilizzata su una esperienza collaudata e continuativa nell’arco di un intero anno scolastico. Un discorso altrettanto serio è stato avanzato per la scuola elementare, dove sarebbe introdotto lo sloveno nelle attività educative e ricreative pomeridiane. Su questo c’è un sostanziale accordo, con alcuni elementi di discussione circa il raccordo degli impegni derivati dall’insegnamento del matti- no con quello privato. Il comune seguirà con attenzione gli sviluppi del programma curandone la corretta discussione. Nella fase successiva i comuni di Taipana e Lusevera dovrebbero procedere in modo coordinato insieme alla direzione didattica, allo scopo di dar vita ad un unico centro scolastico a tempo pieno localizzato a Monteaperta. A questo punto la palla tornerà aH’amministrazione scolastica statale, la quale potrà giovarsi - direttamente o tramite il centro scolastico privato - delle disposizioni ministeriali e delle sovvenzioni regionali, con insegnanti della scuola o con il supporto privato. L’importante è non solo salvare la presenza della scuola nel territorio, ma dare impulso concreto alla riscoperta, con strumenti linguistici adeguati, del patrimonio culturale delle Valli del Torre e del Cornappo. P. ne geografica sulla cortina di ferro; le paure e la confusione, alimentata ad arte, tra nazionalità e cittadinanza, quando in base alla nostra costituzione l’essere cittadino italiano di lingua slovena è perfettamente compatibile; l’etichetta di sloveno = comunista, titino e via elencando. Rimane il fatto che l’adesione o meno (esclusi i condizionamenti) è una scelta libera ed autonoma ed in quanto tale va rispettata. E nessuno può dimostrare (5) che le associazioni culturali slovene abbiano imposto qualcosa a qualcuno. Semmai è stato il contrario. E anche vero però che, attorno alle associazioni ed alle iniziative che hanno stimolato la presa di coscienza etnica, il consenso negli ultimi anni è notevolmente cresciuto. Prova ne sia la vivace crescita del Centro scolastico bilingue, frequentato nell’anno scolastico 94-95 da 56 a-lunni delle elementari e 49 bambini delle materne. 4) I contributi: fino all’approvazione della legge per le aree di confine, venivano concessi principalmente in base alla LR 68 che regola le attività in campo culturale nella nostra Regione. Le domande delle associazioni culturali slovene, con relativa documentazione, venivano vagliate assieme a tutte le altre, e accolte o eventualmente respinte. Con l’approvazione della legge sulle aree di confine di fatto è cambiata solo la legge di riferimento, non più la 68 ma la 46. Quindi non contributi aggiuntivi ma sostitutivi. Non solo, non più fondi regionali ma statali. Di rilevante, per quanto riguarda la nostra provincia, sono solo due voci: i 400 milioni, assegnati ai IO Comuni, e che abbiamo illustrato nel numero scorso ed i 400 milioni per il Centro scolastico bilingue di S. Pietro al Natisone. Rispetto a quest’ultimo è bene ricordare che i genitori, che hanno fatto la scelta dell'educazione bilingue per i propri figli, pagano come tutti i contribuenti italiani (per un servizio di cui peraltro non godono) ed inoltre sostengono il costo di una retta mensile. 6) Non sarebbe ora di consegnare questo superlativo alla storia? (jn) Anche gli sloveni sono teledipendenti Attenti all’orso Dalla martoriata Bosnia non fugge soltanto la gente ma anche gli animali. Sembra infatti che anche gli orsi, impauriti dagli eventi bellici, abbiano preso la via della Slovenia. Se ne parla in questi giorni pure nell’Alta Valle dellTsonzo dove sono state trovate alcune pecore dilaniate dai plantigradi. In alcuni abitati in alta montagna gli animali si sono avvicinati alle case mettendo in pericolo le stesse persone che vi abitano. RTV in rosso Due miliardi di lire: que- sta la perdita mensile dell’ente radiotelevisivo sloveno. Per sanare le cifre in rosso l’ente radiotelevisivo ha deciso di tagliare i salari e razionalizzare le strutture tecniche. Tra i provvedimenti da prendere si parla di un ridimensionamento dei programmi e di un aumento del canone. La decisione verrà presa in settembre con il consenso del parlamento. Tutti davanti alla TV Verrebbe da dire che tutto il mondo è paese. Infatti anche in Slovenia la gente trascorre la maggior parte del tempo libero davanti alla tv. Secondo un sondaggio sono in maggioranza coloro che ammettono di essere TV-di-pendenti e che tra i programmi preferiti primeggiano i telegiornali, le soap-opere ed i films. Soltanto Ì’1,1 per cento ha dato la preferenza alle trasmissioni sportive. La maggioranza (40,5 per cento) degli intervistati ha dichiarato di guardare la tv per una media di due ore al giorno, il 26 per cento la guarda per circa un’ora, sono invece il 21 per cento quelli che davanti alla schermo trascorrono tre e più ore al giorno. Duty free aperti La Slovenia non è intenzionata a chiudere, come richiesto dall’Italia e dall’Austria, i punti franchi commerciali, i duty free, lungo il confine con i due Stati contermini. Lubiana, al limite, potrebbe assecondare le richieste italiane ed austriache e chiudere i duty free sui valichi di seconda categoria e quelli interstatali. Sono queste le conclusioni emerse dall’incontro tra la delegazione del ministero delle Finanze italiano e l’omologa rappresentanza slovena, svoltosi recentemente a Lubiana. L’incontro è servito per concordare il rinno- vo dell’accordo di cooperazione fra le amministrazioni doganali che già esisteva tra l’Italia e la Jugoslavia. Accordo bilaterale Tutto è pronto per la firma dell’accordo tra l’Italia e la Croazia che riguarda il problema delle minoranze. L’unico ostacolo è rappresentato dal problema del riconoscimento della minoranza croata in Italia. Così si è espresso il ministro degli Esteri di Zagabria Mate Granič durante l'incontro che ha avuto con i rappresentanti dell’Unione italiana. Četrtek, 20. julija 1995 Cesare Tomasetig parla di “La forza che le idee hanno da sole’ “Esiste la forza delle idee, la forza che le idee hanno da sole” scrive Cesare Tomasetig nel prologo della sua opera. “Ogni idea ha la sua forza. La forza delle idee muove il mondo”. Il mondo di Tomasetig é quella Mitteleuropa alla quale ha pensato quando ha pensato al Mittelfest. Ora, anni dopo, ripercorre la storia di una manifestazione, di una crisi, di una lotta e della voglia di rivincita nel testo portato in scena a Cividale. Non mancano i riferimenti, nell’opera, alle Valli del Natisone. “Ora voglio affermare - scrive ad un certo punto - che an-ch’io provengo, in qualche modo, dalle sponde di un fiume; un piccolo fiume che attraversa un confine e che nasce e muore senza raggiungere né un altro fiume, né il mare aperto; un piccolo fiume (Natisone é il suo nome, che per me significa nato dal sole) che tuttavia, per due anni, ha trepidato nella storia”. E della scenografia dell’opera fa anche parte un ammasso di tabelle divelte, quelle che i vandali hanno distrutto tempo fa a S. Pietro al Natisone. Qual é stata l’idea di partenza di quest’opera? Il testo si divide in due parti. Una é molto personale, intima, l’altra é una proposta di tipo politico, anche se non in senso stretto. Per tanti motivi ad un certo punto ho sentito il bisogno di fare un bilancio della mia vita. E’ nata poi in me l’esigenza di trovare una soluzione, una via d’u- dei progetti presenti nel protocollo d’intesa tra Italia e Ungheria. Spero sia ancora così. Il presidente ungherese ha proposto di riunire nel 1996 a Budapest la cultura mondiale. Esistono quindi proposte da cui può prendere il via l’iniziativa. Il Mittelfest si é “ripreso” dopo l’anno di sosta, ma il suo futuro non é ancora del tutto chiaro... L’opera contiene anche u-na protesta perché il Mittelfest non ha avuto l’attenzione che meritava. E’ straordinario, però, il fatto che si sia ripreso, anche se con difficoltà. Quest’anno c’é minore incertezza, c’é la volontà di andare avanti. Bisogna però che si proceda senza rinunciare a nessuna delle aspirazioni che la manifestazione aveva avuto all’inizio. Bisogna puntare a realizzare tutto ciò che si e-ra pensato: l’ambizione di esser qualcosa in grado di far dialogare le realtà culturali della Mitteleuropa deve essere garantita. Per questo quest’anno abbiamo un programma di rilievo e di assoluto interesse. (Tomasetig mi fa avere il testo della sua opera. Sono 55 pagine divise in brevi capitoli. L’ultimo é una lettera che ha inviato a Carlo De Incontrerà in cui Io mette al corrente del suo testo e i motivi per cui lo ha scritto. De Incontrerà ha letto l’opera e ha pensato di realizzarla all’interno del Mittelfest). Michele Obit Cesare Tomasetig, originario di Sorzento, é l’autore dell’opera “La forza che le idee hanno da sole” presentata ieri sera a Cividale nella prima giornata del Mittelfest. Tomasetig, ideatore del festival, vi racconta la crisi di un uomo e della sua idea dell’Europa. LE MARIONETTE NELLE VALLI DEL NATISONE Venerdì 21 luglio S. LEONARDO - ore 10.30 - Paolo Valenti (Ar): Gran Teatro di Burattini PULFERO - Al Vescovo - ore 19 - Marionetas del Matadero (Rep. Ceca - Spagna): Tauromaquia Sabato 22 luglio SAVOGNA - Rif. Pelizzo - ore 16 - Andrea Zuceolo, Danilo Toneatto (Ud): lì Baule delle Favole GRIMACCO - Clodig - ore 17 - Marionetas del Matadero (Rep. Ceca - Spagna): Tauromaquia S. PIETRO AL NATISONE - Clenia - ore 18 - D cerchio tondo (Co): Il circo dei burattini STREGNA - Oblizza - ore 20.30 - D cerchio tondo (Co): Il circo dei burattini Domenica 23 luglio S. PIET RO AL NATISONE - ore 10.30 - Assegnazione del premio “Marionetta d’oro” 1995 ore 11.30 - Otello Sarzi (Re): Fagiolino pescatore Budapest, Europa Una proposta per riaffermare scita facendo riferimento anche alla crisi generale che riguarda l’Europa. L’Occidente ha cercato di dare una risposta ai problemi dell’umanità in modo sbagliato, partendo dall’affermazione e necessità di rendere l’Europa sempre più prepotente. Qual é l’alternativa? L’idea che l’Europa, sempre più chiusa in se stessa, sempre più paurosa delle diversità, potrà risolvere il problema se punterà sulle piccole realtà, sulle minime potenze. Occorre tornare alla Mitteleuropa come centro d’Europa, ad un’area che nell’ultimo secolo ha dato tante personalità nei campi dell’arte e della scienza. La mia proposta va nella direzione dell’opera d’arte: fare di Budapest il centro di raccolta di una presenza mitteleuropea che abbia valenza mondiale. Non abbiamo bisogno di costruire una biblioteca mondiale a Pa- rigi, ma a Budapest. Rispetto a Parigi o Londra Budapest merita più attenzione, rispetto a Roma merita più attenzione Cividale, rispetto a Cividale, Topolò. Che speranze ci sono che questa proposta divenga fattiva? Una Casa della Mitteleuropa a Budapest faceva parte Gor na varh Obit an Kravos, tle na levi Topolosauro (instalacija v Tapoluovem od Gruppo Tienament. Tle zdol kurdska skupina Koma Amed na varsti pa Marina Coman-dini an Erz. Parva je risala, te drug je igral s kitaro an pieu, medtem ko v centru vasi je Elio Caredda kazu svoje diapozitive. Ka’ bojo v Tapoluovem imiel pa tel tiedan? Včera je godla skupina Doppio Malto, donas, ob 22., bomo vi-dli film “Anima Mundi” od znanega režiserja Godfreya Reggio. V petak bota predstavila svoje poezije Fabio Franzin an Renato Quaglia, potlè pa bomo vidli druge diapozitive, ki nam pokažejo kakuo je bluo lan v Tapoluovem. Le esibizioni del gruppo italiano “La cantera” e degli ungheresi “Kertész” Folkest, grande successo a Cicigolis Kurdska skupina “Koma Amed” je odparla, inaugurala v četartak cieu vikend iniciativ, ki so se dogajale v Tapoluovem v okviru “Postaje”. Kurdi so godli an pi-el, priet ku tle par nas, v Rimu, Palermu, Catanii, Nea-polju in Modeni. Prihajajo taz Kurdistana an tja bojo Sli sudi, ki so jih zbrali na koncertih. Nimar tist dan, nomalo buj pozno, smo vidli an liep film, “Già vola il fiore magro” od Paula Meyerja. Film, ki je parvi krat, ki so ga predstavli v Italiji, pokaže kuo so se Italijani uSafali v Belgiji, ka- Un folto pubblico ha seguito, mercoledì scorso a Cicigolis, l’esibizione del gruppo italiano “La cantera”, che ha presentato musiche latino-americane, e dei musicisti e ballerini magiari "Kertész". Il doppio concerto faceva parte del programma del Folkest V Topoluovem muzika, film an “performance” dar so Sii gor ku emigranti za dielat tu min. V petak je pesnik Michele Obit predstaviu svojo zadnjo bukvico poezij “Po drugi strani / Per certi versi”, kupe s prevajalcem, tra-dutorjem Markom Kravosom. Obit je guoriu predvsem go mez svojo “idejo” poezije, kuo jo on vidi an kuo donas je Sele važno pisat, zak samuo takole besiede morejo ostat v spominu. Malo vic o bukvici je poviedu pa Kravos. Performance “Lo scoprimento dei binari” od Gianija Sartorja (adan od tistih, ki so nardil instalacije lietos v Tapoluovem) je bla v saboto parva iniciativa, potlé, zvičer, druga performance “Modellando il tempo” so predstavili Ermes Ghirardini, Stefano Andre-utti, Alfredo Pecile an Pablo Garelli. Zadnja dva sta parsi a taz Argentine. V nediejo zvičer sta bla četrtek, 20. julija 1995 4 Pogajanja: nič novega Italija-Slovenija jutri spet srečanje Italijanska zaostritev pogajanj s Slovenijo je v bistvu pomenila bumerang za Rim, ki je iz Ljubljane dobil negativen odgovor in v bistvu moral pristati na bolj “normalen” in z mednarodnim pravom manj skreganim predlogom, ki ga je dala Slovenija. Italija je namreč zahtevala, naj bi v bilateralnem dogovoru bilo zapisano, da imajo italijanski državljani prednost pred drugimi državami Evropske unije pri nakupu nepremičnin v Sloveniji. Na sestanku pooblaščencev obeh držav je očitno prišlo do pozitivnega premika z italijanske strani, tako da bosta pooblaščenca obeh zunanjih ministrstev že jutri v Rimu nadaljevala pogovor na tej ravni. Tokrat se obe strani ne bosta razgovarjali o vsesplošnih zadevah, marveč se bosta omejili le na vprašanje izvajanja rimske pogodbe iz leta 1983. Na jutrišnjem pogovoru naj bi se dogovorili o načinu, kako izplačati nepremičnine istrskim optantom oziroma, koliko hiš in drugih nepremičnin vrniti bivšim lastnikom. Očitno bi pozitivna rešitev tega vprašanja blagodejno vplivala na globalnost dogovorov med Italijo in Slovenijo in bi obenem prispevala pri odpravi zaviralnih akcij Italije v približevanju Ljubljane k Evropski uniji. Enostavno povedano: Slo- venija naj bi pokazala večjo pripravljenost pri reševanju vprašanja nepremičnin, Italija pa bo v zameno olajšala Sloveniji pot pri vstopu v Evropsko unijo. Vse ostale odprte probleme pa naj bi se reševalo postopno in v duhu dobroprijateljskih odnosov. Takšna rešitev bi lahko predstavljala osnovo za izboljšanje meddržavnih odnosov, odpira pa vrsto vprašanj, ki neposredno zadevajo tudi našo narodnostno skupnost. Ni odveč če ponovimo, da je Italija že večkrat napovedala zakonsko ureditev manjšinske problematike in jo nekako vključila v kontekst dobrososedskih odnosov. Kakšni so bili rezultati, so vsem znani. Zato ni odveč, če zdajšnje slovenske pogajalce opozorimo na “zvitost” rimske diplomacije, ki je navajena veliko obljubiti, dane obljube pa malokdaj uresniči. To tudi kar zadeva našo nacionalno skupnost. Zato tudi z naše strani pozdravljamo pokazatelje boljših odnosov med obema državama, ne bi radi pa, da bi naša problematika zdrknila niže na prioritetni lestvici in da bi tudi po tem krogu pogovorov in dogovorov naša skupnost ostala praznih rok. Potrebujemo pomoč Slovenije. Potrebujemo pa tudi večjo prizadetost italijanske demokratične stvarnosti, (r.p.) Minister m šolstvo pride v Speter? “Vprašanje priznanja dvojezične osnovne šole v Spetru bomo preučili na ministrstvu in ne izključujem možnosti obiska na tej šoli”. Tako je v torek v Rimu povedal italijanski minister za šolstvo Giancarlo Lombardi na srečanju z zastopstvom enotnega šolskega odbora, ki ga je skupaj s senatorjem Darkom Bratino obiskalo, da bi mu predočilo vrsto odprtih problemov zamejskega šolstva. Minister Lombardi se je v pogovoru z delegacijo dotaknil tudi vprašanja priznanja Glasbene šole in špetr-skega centra. Glede zadnjega, kot sicer o vseh nakazanih problemih, ni obljubil ničesar, rekel pa je, da bodo pristojni uradi na ministrstvu preučili posamezna vprašanja. Dejstvo, da bo lahko minister za šolstvo prišel na obisk v Speter (za to si prizadeva senator Bratina), je izredne važnosti, saj v bistvu “priznava” veljavnost slovenske šole in posledično prisotnost Slovencev na Videmskem, kar nekateri skušajo še v teh dneh ospo-ravati. Na srečanju z delegacijo enotnega šolskega odbora pa so razpravljali predvsem o vprašanju zapiranja nekaterih šol na Tržaškem in Goriškem ter o potrebi, da se ustanovi poseben deželni organ, ki bi skrbel za zamejsko šolstvo. Balconi in fiore sotto il Canin “Un fiore al balcone” è questo il titolo del cocorso per il miglior balcone o terrazzo fiorito organizzato dalla prò loco di Resia. La scadenza per la consegna delle schede di partecipazione, distribuite a suo tempo in tutti gli esercizi pubblici della valle, è scaduta il giorno 16 luglio. L’intento evidente è quello di abbellire i paesi, giocando su quel pizzico di competizione che attrae tutti noi. La cerimonia di premiazione avrà luogo venerdì 21 luglio in serata presso il centro di Coreda a Prato di Resia durante la quale verranno premiati i 3 migliori balconi scelti dall’apposita giuria. In quest’occasione ci sarà anche una rappresentazione teatrale dal titolo “Tutto accadde un venerdì”, preparata da alcuni giovani resiani. (N.L.) Vodja kluba je Eugenio Namor Za Prodija iz Londona Milanski dnevnik “Corriere della Sera” je v ponedeljek objavil članek, v katerem obravnava vprašanje politične opredelitve italijanskih državljanov, predvsem tistih, ki se premikajo v gospodarskih sredinah londonskega “cityja”. Tamkajšnji gospodarski in finančni operaterji, ki se opredeljujejo za teze Romana Prodija, so ustanovili klub z optimističnim naslovom “Prodi for president”. Vodja kluba je Eugenio Namor, mlad Benečan, ki se je uveljavil v bančnih krogih, saj je zastopnik ene najpomembnejših italijanskih bank v cityju. Beneški bančni funkcio-narima svoje korenine v Dreki, njegova družina pa se je preselila v Čedad že pred njegovim rojstvom. Po končanem študiju pa se je posvetil bančništvu, kjer se Pismo predsednika Slovenije vodstvu ANPIja Kučan Vincentiju “Spoštovani gospod predsednik, v imenu predsednika Republike Slovenije g. Milana Kučana se vam lepo zahvaljujem za poslani zaključni dokument, ki je bil sprejet na Konferenci bivših borcev osvobodilne vojne in odporniških gibanj v nacističnih taboriščih. Predse- dnik je stališča, ki so jih sprejeli predstavniki borčevskih organizacij iz devetih srednjeevrospkih držav, s spoštovanjem in odobravanjem sprjele na znanje”. Tako je pred dnevi pisal šef kabineta predsednika Kučana predsedniku AN-PI Federicu Vincentiju. je kmalu uveljavil kot izredno uspešen strokovnjak. Eugenio Namor je v intervjuju za milanski časopis rekel, da bi zmaga desničarskih Berlusconijevih sil pomenila pravo katastrofo za italijansko gospodarstvo. Jutri zvečer na Proseku Naš “kot” Beneško gledališče an Društvo beneških likovnih umetnikov bosta pokazali na slovenskem Krasu an koščič kulturnega življenja an delovanja med Slovenci v Benečiji. V petek 21. julija bo na Proseku, v okviru športnega praznika, an majhan kot posvečen naši kulturi. V kulturnem domu na Proseku bo ob 19. uri otvoritev razstave na kateri se predstavljajo štiri umetnice, članice Društva beneških likovnih umetnikov: Lorena De Angelis, Loretta Dorbolò, Sandra Manzini in Claudia Raza. 2e same imena teh slikark pričajo, de bo razstava ries zanimiva. Namiesto tradicionalnega pevskega zbora bo na predstavitvi sodelovalo tudi Beneško gledališče. Melodijo nediškega dialekta bojo predstavile Lidia Zabries-zach, Anna lussa an Loredana Drecogna s tremi monologi od igre “Buogi možje” (Milja v mieru an ujski, Bu-tige an Uoda an žajfa). In Belgio, con il cuore e la mente in Benecia L'antico mestiere non si dimentica... vero Marco? ANDATA - STOP -RITORNO Premessa Un trio di parole strano perchè lo è, ma non lo è. Sappiamo tutti che oggi per viaggiare, c’è solo l’imbarazzo della scelta: treno, macchina, aereo. Vi sono anche pulman, di linea, per gite, speciali e per gente speciale. Tutto l’anno, particolarmente nel periodo estivo, i nostri emigranti affrontano il viaggio, dal Belgio e viceversa, con il pulman “Olivo”. Partenza e ritorno ogni settimana. Il depliant è incoraggiante. “Doppio autista, aria condizionata, poltrone reclinabili, frigo-bar, Hi-fi, videoteca, telefono GSM, riservazione gratuita dei posti”. Inoltre “i dati contenuti nel presente depliant sono indicativi, l’azienda si riserva la facoltà di modificarli in qualsiasi momento; gli orari sono suscettibili di variazioni collegate alle condizioni metereologi-che e all’andamento del traffico”. Tutto sommato questo viaggio merita un’esperienza. Pertanto le tre parole non sono più strane ma precisa-mente: andata e ritorno: viaggiare insieme, ascoltare e vedere; stop: incontri, im- pressioni, sensazioni. Naturalmente sette giorni non sono tanti, ma sufficienti a misurare la temperatura -come si suol dire - ai sempre meno che sono rimasti in Belgio. Difficile, difficilissimo seguire un ordine, ma con un po’ di pazienza... Fino a diversi anni fa era facile trovare la stampa italiana nelle edicole, ora a stento si riesce a trovare la Gazzetta dello Sport o il Corriere della Sera. “Per noi - sottolinea Bep-po - il Novi Matajur è il settimanale che più viene letto, commentato, perchè è delle nostre Valli”. “E’ un bollettino di aggiornamento” aggiunge Vanaz. Non sembri strano, ma è significativo vedere troneggiare il Novi Matajur tra tanta stampa in lingua francese. “Ai miei ragazzi non interessa - dice Celesta - ma io lo leggo volentieri perchè parla della mia zona”. Chiusa la premessa, imbarchiamoci. Andata Partenza ore 06.00 da U-dine e arrivo previsto a Na-mur ore 22.00. Per il momento siamo in dodici, ma tra Gemona e Tolmezzo si aggiungeranno altri tredici: in tutto venticinque passeg- geri. La comodità è scontata. L’autista è Loris di Cas-sacco, a Tarvisio sarà affiancato da Lorenzo di Tarvisio. I due, oltre ad essere simpatici, sono anche sicuri per a-ver affrontato più volte il tragitto. Alla frontiera italiana bisogna esibire i documenti; quella austriaca “siete tutti i-taliani? Buon viaggio!” Che differenza! Fin dalla partenza si è su- bito instaurato un clima familiare. Basta dare un’occhiata alla provenienza e si capisce il perchè: Buia, Gemona, Tolmezzo, Paularo, Pordenone, Forni, Cividale. Pelle nostrana. Si tratta, in prevalenza, di persone anziane. Loris li chiama “i miei a-mici pendolari”. Rientrati definitivamente al paese, ogni tanto fanno il viaggetto a trovare i figli e nipoti. Infatti alcuni faranno tappa già in Germania, altri a Lussemburgo e gli ultimi a Bruxelles. Dai loro racconti: tra il 1945 - 52 ci fu il grande esodo verso i Paesi che promettevano lavoro e pane. Una fuga dalla miseria alla semischiavitù. Ma era l’unica valvola d’uscita. Tutto si accettava, tutto si digeriva: u-miliazioni, trattamenti, disagi. Non c’era tempo di pensare al paese. Quasi per tutti la prima e-sperienza fu la mina, in Belgio; l’edilizia per i più fortunati del Lussemburgo. L’obbiettivo di emigrare: 'un paio di anni, racimolare un gruzzoletto, rientrare e stabilirsi. Sogni e speranze infrante. Perchè col tempo si erano formate le famiglie, i figli si erano integrati nel Paese di adozione ed allora? Il terremoto del 1976 aveva spazzato via quanto avevano lasciato. Con particolari agevolazioni, coi soldini risparmiati, aiuto dei parenti il fogolar rinasceva. Il dilemma: restare o ritornare? Al cuore non si comanda, ma questa volta il cuore batteva in due direzioni: lasciare i figli o lasciare la casa natale e magari gli anziani ancora vivi? Dirà più avanti Beppo “vado ancora al paese perchè ho la mamma viva, però ormai rimango qua”. Tanti hanno fatto il rientro come questi che sono in viaggio. Ma una, due, tre volte all’anno salgono su questo pulman per raggiungere figli, nipoti, amici. Subito dopo Monaco qualcuno ci lascia. Non è u-na emigrante, ma una madre che non si dà pace. “Mio figlio aveva un posto di lavoro. Non era contento. Ha preferito fare esperienza in una gelateria qui in Germania. Vado a vedere come sta. E domani sera riprenderò lo stesso pulman per il rientro”. Che dire? L’occhio scruta più volte le lancette dell’orologio. Non si arriva mai. Invece si arriva, anche se in ritardo, causa il traffico e lavori in corso. I più scendono a Lussemburgo al Cafè Espresso -Hollerich. E’ un frenetico abbracciarsi e ricerca dei bagagli. “Siamo abituati ai ritardi. Non ci pesano”. Sempre con ritardo si arriva anche a Namur e Bruxelles. Andata: tranquilla ed anche rilassante. Questo pulman è davvero l’ingrandimento di una macchina familiare. Complimenti a Loris e Lorenzo. I.O. (segue) Četrtek, 20. julija 1995 rave... SOLO DA NOI PREZZI ECCEZIONALI CIVIDALE DEL FRIULI - V.LE LIBERTA’ 28/D - TEL.0432/700739 tecno adria V saboto 8. julija - Odkril so tudi Skocijanske jame Lieški farani na Sveto Goro Se ankrat se jih je puno zbralo za iti na romanje, ki ga je organizala lieška fara v saboto 8. luja. Kar so se v korier zaštiel, jih je bluo 56. Kupe z njih gaspuodam, pre Azeglio Romanin, so se pejal na svetišče Sveta Gora v Slovenijo. Kar se gre na romanje se vie, de se posveti an part tistega dneva molitvi, takuo je bluo tudi za lieške farane. Imiel pa so cajt tudi za razvedrilo, takuo pru zvestuo so šli gledat druge kra- je, le v Sloveniji. Odkril so skrite lepote Skocijanskih jam. Ustavli so se v Sežani an v Hrastovljah. Kar so se spet varnil v Italijo, so se ustavli še na svetišču Monte Grisa, blizu Tarsta an pru tle so nardil spominsko sliko, ki jo publikamo na teli strani. Liepa ura, vesela družba an zanimive stvari, ki so jih vidli, so vsiem storli preži-viet pru an liep dan. Tu nediejo zguoda je videt malo automo-bilu po ciestah, ker ju-dje radi pospiejo kiek vič, ku te druge dni, ki muorejo iti dielat. Pijancu tudi jih nie videt zatuo, ki se ga na-piejo popudan, tatje pa kuhajo tiste kakuo-ša, ki so ukradli čez tiedan, takuo tudi ka-rabinieri imajo malo diela an morejo se nomalo odpočit. Pa karabinieri gor par Hlode niemajo cajta počivat, ker imajo vsak svoj hobby. Brigadier Paolo hodi v gostilno dol h Silvan, de mu nardi traducion kadar Gui-dac jih prave gor mez karabinierje, adan ka-rabinier gre ribe lovit, drugi gre gobe brat, an te trečemu so ušeč pa “cruciverba”. Tudi tole zadnjo nediejo se j’ preglavju okuole adne besiede, ki mu ni tiela an mu ni tiela prit tu pamet an ku j’ paršu v kazer-mo brigadier Paolo, ga j’ prosu če mu more pomagat an hitro mu je prebrau defini-cjon. - Paolo ascolta bene: “Ce l’hanno tutte le donne”, quattro caselle, incomincia con “m”! Brigadier Paolo je pogledu gu luht, zajeu z dvieman parstmi v čelo an poprašu kara-binierja, ki ga je gledu pun upanja, de mu bo pomagu rešit stvar: - Orizzontale o verticale? - Orizzontale! - je hitro odguoriu karabi-nier an se že troštu, de brigadier Paolo kiek vekušta. - Allora non la so -je pogodernju brigadier Paolo - se fosse stata verticale, avrei anche avuto una mezza idea!!! Sestrice a adno lieto potlè “Al se šele zmisleta od Alicie an Lorene, čičice (dvuojčeta) od Marina Ber-gnach? Našo fotografijo sta bli publikal, kar smo se rodile 10. maja lanskega lieta an smo ble kumi začele gledat okuole, kajšan je tel sviet. Ben, na teli fotografiji smo le mi, ’no lieto potlè. S tem želmo narest ’no majhano sorprežo našim nonam. “Puoba”, ki “varjemo” je naš nono Elio Mateužinu iz Gniduce. Paš al se bo le na-pri takuo smejau, kar mu jih bomo vsake sorte kurile? Zivmo tle v Belgiji, pa smo Sigurne, de bomo lepuo poznale an Nediške doline, kjer naš tata Marino, naš stric Franco an noni Elio an Franca parhajajo pogostu. Na drugi fotografiji moreta videt pru našo nono Franco, je tista ta na sred. Okuole nje so nje sestre Maria, Rosi- na, Giovanna, Savina, Giulia an Giorgia (s čeparne roke pruoti te pravi). So Jurcove iz Gorenjega Barnasa. Žive deleč dna od druge takuo, vsakoantarkaj se srečajo v kajšnim mieste Evrope, se pomenajo nomalo, se povedo vse novice, ki znajo, potlè se lepuo pozdravejo an se dajo apuntament za drugo srečanje. Oh, tudi nam bi bluo ušeč imiet puno, puno sestric, manjku nih pet, ku naša nona Franca. Čakamo, de mama an tata uslišijo našo željo an grede, ki čakamo, vam pošiljamo naše pozdrave an poljubčke. Alicia an Lorena” Drage čičice, od vašega pisma smo zastopil, de strie-la na udare deleč od drievja: šimpatik sta ku vaši noni an vsa vaša družina. Zelmo vam srečno življenje an pridita nas gledat! Zveza slovenske mladine v Benečiji - 9 Več tednov potem so nas zasmehovali, kako smo morali bežati iz Čedada, toda naš cilj, naš namen je bil dosežen. Ce ni vedel prej Južnotirolec, da tu živi slovenska manjšina, zdaj nas je spoznal po naših slovenskih transparentih, ki smo mu jih pomolili pod nos, da tu živimo Slovenci. De Gasperi je bil sprejel na občinskem sedežu v Čedadu župane nadiških dolin, tistega iz Čedada in okoliških furlanskih občin. Ko se je vrnil naš župan iz Grmeka, kavalir Pauletig iz sestanka domov, je jokal. Prijateljem je rekel, da joče za dve stvari: od žalosti in sramote, ki smo mu jo na-pravlili s slovenskimi transparenti pred De Gašperjem (bilo nas je največ iz Grmeka) in od veselja, ker jim je bil predsednik vlade obljubil velike dobrote v nadalj-nih letih. Tistih obljubljenih dobrot ni prišlo ne v Grmek, ne v druge občine Benečije. Pa kako naj pridejo? Vdanemu in pobožnemu človeku ni treba nujno pomagati. On ti ostane kljub vsemu zvest. Treba je zatakniti usta tistim, ki kričijo, tistim, ki protestirajo. In takrat predsednik vlade De Gasperi je imel v Italiji precej odprtih ust, ki so znale kričati. Predvsem pa je bilo potrebno poskrbeti za 300.000 italijanskih beguncev (esuli) iz Istre in Dalmacije, katerih beg je spodbujal prav Alcide De Gasperi. In ti begunci niso znali zapreti ust, kakor beneški Slovenci. Zahtevali so uresničitev obljub in tako dosegli prva in najboljša mesta v zaposlitvi. Seveda, bilo je tudi veliko število takih, ki so hudo nastradali, a o njih se ne govori več, ker so ostali reveži, kot beneški Slovenci. Milijone in milijone italijanskih družin, delavcev, kumetov, kulturnih delavcev, so imeli odprta usta in kričala za kruh. Kako naj bi se bil spomnil na obljube, ki jih je bil dal beneškim županom v Čedadu, ki so bili še vedno podložni in zvesti kristijanski stranki z nad 60 od sto svojih volilcev? Grda in kruta politika hladne vojne je hudo prizadela italijansko skupnost v Istri in Dalmaciji, vendar so tej skupnosti pomagali, nam pa ne. Tudi mi smo bili žrtve hladne vojne. Z nami so začeli etnično čiščenje. (gre naprej) Izidor Predan - Dorič V spomin parjatelju tv • video • HI-FI ELETTRODOMESTICI Se ankrat se je zbralo puno judi v spomin tistih, ki 22 liet od tega so zgubil življenje v Bjarču, kar je leseni muost padu v Nedižo. Sveta maša je bla v nediejo 9. luja. Po maši je bla griljata rib, ki so jo ponudili vsiem tistim, ki so paršli v Bijarč ribiči od špietarske skupine. Le tisti dan so praznoval tu- di 25 liet od kar se je njih skupina rodila. Vsiem tistim, ki so jo do seda vodil, so šenkal zlato madejco. Njih imena so: Bruno Venturini, Mario Chiuch, Giordano Costantini, Antonio Venuti, Mario De Vora an Luigi Venuti, ki je sedanji predsednik. Zlato madejco so dal tudi tajniku, segreta-rju, ki je Galeazzo Zufferli. INSTALLAZIONE ANTENNE LABORATORIO RIPARAZIONI Puno judi iz vsieh dolin se je zbralo v Bijarču za počastit spomin žrtev lesenega mosta čez Nedižo Planinska družina Benečije v sodelovanju s Planinskim društvom iz Kobarida prireja 22. in 23. julija izlet na Sonnblick Odhod izpred dvojezične šole v Spetru ob 5. uri, izpred postaje vlakov v Čedadu ob 5.10 Četrtek, 20. julija 1995 Sulla stampa dell’epoca la campagna di persuasione sulla necessità della guerra venivano esposte con accenti e sottolineature diverse. Rispecchiavano ovviamente le vedute politiche del fascismo e del suo capo. In questa campagna si distinse anche il quindicinale “L’Alpino”, fondato da Italo Balbo nel 1919, come organo dell’Associazione Nazionale Alpini. Dal 1937 l’associazione, già sottoposta per statuto al governo, passò ufficialmente alle dipendenze del Partito Nazionale Fascista e assunse il nome di “10. Reggimento Alpini”. Eliminata la parvenza democratica, le cariche interne vennero imposte dall’alto da Roma, le sezioni furono trasformate in battaglioni con la conseguente militarizzazione e fascistizzazione della vecchia associazione degli alpini in congedo. Ciò divenne visibile nella nuova grafica del simbolo o distintivo, dove insieme al cerchietto con la penna e la scritta “10. Regg. Alpini” apparve un fascio stilizzato. Presidente dell’associazione, legata per statuto alla presidenza del consiglio dei ministri ed ora al P.N.F., (o meglio il Comandante) e direttore del giornale, fu dal 1929 al 1943 (dell’A.N.A. fino al 1945) il gerarca fascista e sottosegretario di stato Angelo Manaresi. Qualche giorno dopo il 10 giugno 1940, quello tragico in cui Mussolini annunciò la dichiarazione di guerra, Manaresi scrisse: “Guerra! La parola guerriera del Duce, scesa dall’alto balcone di palazzo Venezia sull’Italia e sul mondo è inno di fede, preciso comandamento, sicuro vaticinio di solare vittoria...” Giorgio Venuti natural- La fascistizzazione dell’Associazione nazionale alpini -15 Olga Klevdarjova Le ragioni della guerra, ne yy mente se la bevve, non il 2ef CeplieSkin che i giornali nemmeno li guardava. Con la fascistizzazione l’“associazione” non ebbe bisogno di giocare sull’equivoco dell’ambigua a-politicità (costruita sempre sul patriottismo nazionalista) e sull’agnosticità circa le commistioni e le responsabilità politiche. Per esempio, ecco: Italo Balbo, per l’A.N.A, non fu mai lo squadrista fascista, il ras di Ferrara, ma l’ufficiale degli alpini del 1915-18. Nel 1943, tuttavia, sulla testata dell’Alpino scomparve il nome del fondatore e scomparve Manaresi. Con un messaggio al re l’associazione si purificò e tutto tornò a posto. Il numero dell’Alpino del 1. marzo 1941, nelle sue otto pagine stampate in color verde, porta numerosi articoli, ovviamente grondanti di retorica patriottica, di esaltate cronache di eroismo, sacrifici, corrispondenza, motivazioni per decorazioni, necrologi, noticine edificanti, vignette umoristiche e pubblicità, e via dicendo. Leggiamo per esempio l’appello “Vincere” del Comando della XI Armata: “...E non ha mai tremato il tuo cuore, non hanno ceduto le tue gambe di ferro, non hanno fallito le tue mani che lanciavano bombe e il nemico ha avuto paura. Ha arrestato il suo slancio (...). Hai difeso questa terra come la terra del tuo pascolo montano, hai difeso queste case come la casa ove la cara madre, il vecchio padre (...) pregano per te e ti at- Vignetta umorista da un numero del quindici n a I e L’Alpino del 1941. Vi rappresenta il presi d e n t e degli Stati Uniti che reca aiuti all’Inghilterra, ma la trova ormai sommersa dai bombarda m e n t i tedeschi ed italiani su Londra e altre città. Fu questa l’operazione Seelòwe (Leone Marino) che prevedeva lo sbarco finale tedesco in Inghilterra, operazione da cui Hitler fu costretto a desistere per l’eroica resistenza di tutta la popolazione civile, donne comprese. Simbolo ne fu la cittadina di Coventry, che fu rasa al suolo il 14-15 novembre 1940 ed ebbe 400 vittime civili. Gli italiani coniarono allora, con pesante ironia e scarsa preveggenza; il termine “coventrizzare”. n ahi, troppo tora» i tendono vittorioso. Ora tu devi cacciare da questa terra il nemico, devi travolgere le sue orde (!), devi vincerlo e disperderlo ad ogni costo perchè solo così facendo tu assicuri la proprietà del tuo pascolo, (!) la libertà dei tuoi cari, il tuo e il loro pane per i giorni che verranno. Forza, Alpino, ancora una volta; stringi l’arma con le tue mani dure, assalta il nemico e ricaccialo oltre le trincee, giù per le valli, oltre i fiumi, ricaccialo nella sua terra ove un altro nemico, l’inglese, s’è annidato e si fa scudo del suo corpo. Vincerai anche questo, perchè tu sei il più forte, più valoroso, più tenace. (Gli esclamativi per le balle più grosse sono dell’autore). In questo numero dell’Alpino c’è perfino u-na leggenda di lupi e streghe ambientata sulle pendici del Mangart, con personaggi dai nomi sloveni. In prima pagina, al retorico editoriale di Manaresi, “Resa dei conti”, (“...Dovrà pur venire il giorno in tutta l’ira compressa nel cuore dei nostri soldati, tutto il desiderio di vendetta serrato nelle anime, tutte le certezze di vittoria di cui si alimenta la nostra vita, sfocieranno in un unico grande e formidabile assalto, in una rivincita totalitaria e spietata (!). Faremo in quei giorni i conti, tutti i conti, con i nostri nemici e sulla viltà, sulla prepotenza e sulla menzogna, trionferanno, ancora una volta il diritto e la spada di Roma”) segue l’articolo firmato dal generale Baùdino in cui si riafferma la bontà della guerra, la sicurezza nella vittoria e i vantaggi per l’Italia. Ecco i passi più significativi del saggio “Guerre popolari”: Le guerre condotte dalle nazioni proletarie, non sono mai dettate da spirito di dominio o da avidità di pura conquista territoriale, poiché a tal fine non a-vrebbero nè mezzi nè la possibilità, ma unicamente per tornare in possesso di terre irredente per evidenti ragioni geografiche, storiche, tecniche e linguistiche; oppure per la impellente necessità di creare “spazi vitali” per la e-suberante popolazione ; oppure per raggiungere la propria liberazione politica ed economica dalla rovinosa pressione esercitata sulle popolazioni povere da pochi gruppi plutocratici, detentori di quasi tutte le risorse mondiali, procacciate nei secoli con la forza, con le mali arti, con la rapina, col brigantaggio. Queste guerre hanno quindi sempre indubbiamente e decisamente un carattere popolare, perchè il popolo possiede una i-stintiva e quasi divina sensazione quando la fortuna e il destino della patria presiedono alla fortuna e al destino dei singoli cittadini. Fu popolare la guerra del 1915-1918, perchè allora si trattava, anzitutto, di opporsi all’Austria-Ungheria nostra secolare tradizionale nemica. Ma se l’Italia per virtù delle proprie armi potè conseguire la distruzione dell’avversario e il conseguente recupero delle pro-vincie irredente, non potè però raggiungere altri scopi di guerra per il turpe tradimento perpetrato dagli Alleati d’allora alla Conferenza della Pace (■■■) E sempre per la stessa causa e per le stesse origini non fu eminentemente popolare la campagna in A.O.I., allorquando l’Italia riuscì a farsi giustizia da se stessa procurandosi con forti sacrifici, territori coloniali in compenso di quelli che non le erano stati assegnati nel 1919 al banchetto di Versaglia nella divisione del bottino? (...) Fatta astrazione degli scandagli nel campo del futuro Nuovo Ordine e della sua sistemazione politica economica e finanziaria, ancora alquanto nebulosa per il gran pubblico, per quanto si abbia la chiara sensazione che essa sarà oltremodo benefica per l’esistenza popolare, giova riconoscere che anche la guerra attuale, (...) è certamente popolare, perchè essa è ancora la naturale derivazione dalla guerra mondiale, la spontanea germinazione, dopo ventidue anni di incubazione, da quella prova suprema, nella quale l’Italia non ha conseguito le sue aspirazioni nazionali. Si deve senz’altro asserire che l’obiettivo principale di questa nostra guerra è popolare perchè il popolo italiano, sempre pronto e intelligente, ne ha subito afferrato la giustificazione: libertà sui mari mediante la eliminazione dal Mediterraneo del predominio dell’Inghilterra. (segue) M.P. Poletna šola za te male Klančič KlanCiC je en grič in smo videli polno ovinkov.Videli smo tudi znamenje in gostilnico in smo videli, da je Klančič med Spetrom in Klenjem in potem smo Sli v solo. Enea Sprehod k reki Nadiži Bili smo pri reki Nediži in pobrali kamne za narediti žabo. Ob cesti smo videli mure, smreke, kostanje in druga drevesa. Liste murve jedo gosenice od sviloprejk. Ornella mi je prinesla v Solo pokazat gosenice. Na sprehodu je bilo lepo. Cecilia Danes smo Sli na kmetijo gledat krave. V hlevu smo videli senik in prostor, kjer molzejo krave. Videli smo tudi lestve, lastovke in orla. Alessandra Ze iz teh treh tekstov se lahko vidi, kakuo je bluo živahno na poletnem centru, ki ga je Dvojezični Šolski center organiziral v Spetru v prvi polovici junija za najmlajše. V poletni center, kjer je imel slovenski jezik glavno mesto in so vse dejavnosti potekale v slovenščini, so hodili otroci, ki so končali I. razred osnovne šole in tisti, ki bojo letos prestopili prag šole. Iniciativo za to so dali pa sami starši. Na sliki obisk mlina v Bijarču, tu blizu pa obisk na kmetiji. Beneški kostanj Eden od tekstov, ki so jih na “Nediži” dobili za natečaj Moja vas 1995. Blizu moje vasi je dost kostanju dol u host. Ta-kua, kar nieki judje na vedo ki narest, gredo po kostanj. Muoj ocja an dan, ki smo Sli po kostanj du host, me je učiu tele imena od kostanja: muron, muronica, objak, porči-njac, dujak, ranac, kobil-čar, sivac, žabar, medveS an prestuojnik. Sada jih bom opisala nomalo: muron je te nar-buj debeu; muronico jo poznamo zak ima duh greben gor na varh an... nje griče bodejo; objak je tud debeu an tud buj čaren; porčinjac je miken, riau, pa te narbuj dobar pečen; dujak niama ucie-pieno drevuo pa se ga more usedno sniesti; ranac, san zaviedla, de se kliče takua zak je parvi, ki pade dol z drievja an lahko te udar gor na glavo; kobilčar lahko skače ku kobilce; sivac je sigurno siukaste farbe, žabar mislim, de je uSeč žabam, medveS, medviedom. An nazadnjo, je jau nas sosed Tona Dortih, de “prestuojnih... smo ga miei dol v Blažovin, je biu debeu an dobar kostanj, tist... pa je biu uon var-Zen, vesiečen, predan na konac, zak so manjkale palanke tenčas”. Sada, ki san vam povi-edla use tuole, za se posmejat Se nomalo vam poviem tole smešnico. Nieki mož je pobieru an kladu kostanj tu niedra anta je jau: “Si dobar ko-stanjac, pa imas hudičevo hiso!”. Debora Duriavig Černetič Šport novi matajur Četrtek, 20. julija 1995 Grande partecipazione di pubblico, domenica, per le finali dell’8. Tomeo di calcetto di Liessa organizzato dalTA.S. Grimacco. La manifestazione ha dimostrato la sua validità riprendendo dopo tre anni di forzata sosta il suo cammino richiamando nel piccolo centro valligiano gli appassionati del pallone. Si sono dapprima affrontate, nella finale per il terzo e quarto posto le squadre del Bar Crisnaro di Savogna (superata in semifinale dall’Alborella) ed i ragazzi locali della Bergnach. E’ stata una gara equilibratissima terminata in parità nei tempi regolamentari con le reti di Scubla e Loszach per i savognesi ai quali hanno risposto Marco Marinig e Stefano Rossi. Da segnalare il clamoroso incrocio colpito da Leonardo Crainich. I dieci minuti dei supplementari sono stati inutili costringendo le due contendenti ai calci di rigore. Disastrosa la sequenza dei savognesi, che hanno fallito tre trasformazioni andando in gol con il solo Scubla. Si sono comportati un po’ meglio i padroni di casa, che si sono aggiudicati il terzo posto andando a segno con Roberto Marinig e Dreszach. Con qualche minuto di ritardo sul programma é iniziata la finalissima tra i Black eagles di Vemasso ed i Pescatori Alborella di Čemur. Ai vernassini al gran completo nell’organico l’Alborella ha risposto presentandosi in campo priva del portiere Stefano Predan, il meno perforato del torneo. A sostituirlo tra i pali é stato Alberto Rucchin, improvvisatosi nel nuovo ruolo. Il primo tempo sembrava dovesse terminare in parità: tutte le conclusioni a rete venivano neutralizzate da Andrea Specogna e Rucchin. Proprio allo scadere il giallonero Coccolo riusciva a mettere il pallone in rete su respinta di Rucchin. Iniziava la ripresa con l’Alborella sfortunata che colpiva un palo con Ovisza-ch. Il gioco risultava interessante ed equilibrato con diversi tentativi. I Black eagles però andavano al raddoppio con Moreno Sicco. Punti nell’orgoglio, i pescatori reagivano accorciando le distanze con Marco Clo-dig. A questo punto Andrea Specogna salvava in più di una occasione la sua porta dagli attacchi avversari che con Robi Caucig sfioravano il pareggio. Il pallone, dopo essere stato deviato dal portiere, centrava il palo finendo in calcio d’angolo. Nel finale di gara si registrava il crollo atletico dell’Alborella. Prima un palo di Urban, quindi le reti di Sicco e Co-staperaria mandavano l’entusiasmo dei vernassini alle stelle. Alla finale sono seguite le premiazioni, alle quali hanno presenziato i sindaci di Grimacco e Stregna. Come miglior portiere é stato premiato Stefano Zufferli (Bergnach), miglior giocatore Stefano Dugaro (Alborella), capocannoniere Remo Iussig (Ganners), giocatore più anziano Aldo 'Mar-tinig (Alborella), mentre il più giovane é stato Mazza (Antares). Il premio disciplina é andato al Permaflex. L'Audace cambia: al timone Duriavig Claudio Duriavig, nuovo presidente dell’Audace presidente, Angelo Specogna vice e Sonia Gariup segretaria. Confermato anche l’allenatore Ezio Castagna-viz. Nulla di nuovo anche nel consiglio direttivo della Sa-vognese che vede ancora saldamente alla presidenza Bruno Qualizza. Confermati quale vicepresidente Romano Podorieszach, mentre Romeo Carlig fungerà da segretario. E’ attesa in settimana la riconferma dell’allenatore Flavio Chia-cig. A Pulfero, impegnata come la Savognese in 3. Categoria, le cariche sociali sono state assegnate ieri sera. Cambio della guardia alla presidenza dell’Audace di S. Leonardo. A Giuseppe Qualizza é subentrato Claudio Duriavig, di Tribil inferiore, abitante a Stregna. Alla vice presidenza é stato nominato Fabrizio Vogrig di Oblizza, mentre nella carica di segretario é stato riconfermato Dario Simaz. Gli allenatori saranno Bruno lussa e Fabrizio Vogrig per i Giovanissimi, mentre gli Esordienti saranno guidati da Ivano Martinig. Tutto invariato per quanto riguarda la Valnati-sone, con Tiziano Manzini A fine mese in programma il Campionato regionale a cronometro individuale La bike ritorna ad Azzida Il Velo club Cividale Valnatisone e il Comitato per Azzida a braccetto nell’ organizzazione Domenica 30 luglio si disputerà ad Azzida il Campionato regionale a cronometro individuale di mountain-bike. La manifestazione é organizzata dal Velo club Cividale Valnatisone in collaborazione con il Comitato per Azzida. Sarà questa la terza prova - dopo quelle di Torreano ed Azzida - valida per il trofeo Comunità montana Valli del Natisone. 11 percorso si snoderà su nn circuito di undici chilometri con partenza ed arrivo ad Azzida e vedrà in lizza le categorie Donne, Junior, Senior C, Senior B, Senior A e Veterani. La partenza della prima categoria é fissata per le 10, mentre le premiazioni sono previste per le 13. Verranno premiati i primi cinque classificati di ogni categoria. Al primo assoluto andrà in premio una poltrona, a tutti i concorrenti andrà un berretto ed il tradizionale piatto di pastasciutta. Vista l’importanza della gara é atteso un buon numero di partecipanti che si giocheranno il titolo su un percorso molto impegnativo e spettacolare. L’ultima prova del trofeo Comunità montana si terrà a Torreano il 17 settembre. Il gruppo dei ciclisti alla partenza di una recente gara di mountain-bike ad Azzida Zamejska športna stvarnost doživlja finančne težave Zamejski Športniki, predvsem voditelji posameznih društev, so v zadnjem času večkrat opozarjali, da ne samo kultura, marveč tudi šport preživlja težke čase, ki se z novo sezono napovedujejo še bolj zapleteni. Dejst\>o je, da je tudi naša telesnokulturna stvarnost, podobno kot na drugih področjih, doživela v zadnjih letih velik napredek, tako z vidika rezultatov kot tudi z vidika organiziranosti. Da je naš šport lahko prišel do takšnih nivojev, so bili potrebni predvsem organizatorji in sredstva. Danes so ljudje, voljni dela, še vedno na razpolago, zmanjkuje pa finančnih sredstev, da bi se športu zagotovilo možnost razvoja. Težave v našem bančništvu in gospodarstvu sploh bodo zamejskemu športu odvzele kar nekaj prepotrebnega kisika (sponsorizacija). V teh razmerah bo potrebna določena racionalizacija in iskanje rešitev v sili, da ohranimo to, kar smo v tolikih letih zgradili, (r.p.) I Risultati SEMIFINALI Black eagles - Bergnach 6-6 (10-8) Pese. Alborella - Bar Crisnaro 8-3 FINALE 3.-4. POSTO Bar Crisnaro - Bergnach 2-2 (3-4) FINALE 1.-2. POSTO Black eagles - Pese. Alborella 4-1 Specogna para tutto, via libera a Vernasso A sinistra i Black eagles di Vernasso, sotto la squadra dei Pescatori Alborella di Cemur premiata dal sindaco di Grimacco Canataz četrtek, 20. julija 1995 V petak 14. julija v Hrastovijem 101 liet none Teresine V petak 14. luja je nona Teresina (Teresina Scaunich, uduova Chi-uch) dopunla 101 liet! Že tisti dan so se z njo veselil Zlahta an parjate-lji, pravi senjam pa je biu v nediejo 16. luja. Bluo je ku ’no lieto od tega: pred hišo bandie-rince vsieh barv, na mizi v hladni hiši puno slad-čin, ki so jih napravli Zlahta an vasnjani za njih drago nono. Lansko lieto, kar je bla dopunla 100 liet smo jo bli šli gledat an smo ostal brez besied, kar je ustala gor mez kandreje an močnuo nam stisinla roko. 100 liet nona Teresina? Mah, višno, de kajšan dol na kamune se je zgrešiu napisat lieto rojstva. Ce nisi biu vi-edu za resnico, narvic si jih biu dau 80! Od lanskega lieta nič se nie spremenilo, nam pravejo vasnjani. V hiši zvestuo pomaga sinu. Luigi, Gigi, takuo se kliče, pru lepuo pa gleda njega mamo. “Se muo-rem zahvalit njemu, če sam šele tle” prave vsi-em nona Teresina, ki ni imiela pru lahkega življenja an puno je pre- tarpiela v nje dugem življenju, pa “Buog ti da glih tarkaj, ki moreš prenest!”, nam je bla ja-la ’no lieto od tega. Stoji dobro, nona Teresina, se zvestuo posmieje če kajšan povije kajšno debelo, an ji je ušeč se pogua-rjat. Kuraža ji na manjka an na nje obrazu se vide mier (serenità). Nona Teresina kura-Zno napri, vam iz sarca vsi želmo! SPETER Spietar - Sriednje Noviči V liepi cierkvi svetega Lienarta v Podutani sta v nediejo 16. luja popudan poročila Valter Petricig taz Spietra an Manuela Roiatti iz Sriednjega. Obadva sta poznana, sa’ Valter igra že vič liet na balon an s skupino Real Pulfero je preživeu puno liepih uspehu, sučešu. Manuela je živiela z nje družino v Vidme, pa je bluo buj lahko jo srečat v Sriednjem, kjer nje tata se je rodiu, an pru v Sriednjem bota ona an Valter po njih poroki živiela. Mlademu paru želmo v-se narbuojše na telim svie-tu. SREDNJE Oblica “Dan po starim”? Ga ne bo Smo že konc luja, ka’ čakajo v Oblici za organizat “Dan po starim?”. Na čakajo nič, sejma lietos na bo. Kuo je tuo? Nie prestora kam zluožt brejar, kioske, mize an klopi, sa’ gaspo-darji tistega kraja niso dal njih dovoljenja, njih per-meša lietos. Skoda. Pa ni samuo tuo, lietos je paršlo uon tarkaj novih leču za kar se tiče sejmu, de je nimar buj težkuo jih organizat. Se na more tuole, se na more te druge... Takuo lietos na propade samuo Dan po starim, tudi po drugih vaseh imajo težave za organizat majhane, domače sejme. Tisti, ki študierajo na take “normative”, bi muori i pomislit, de ’na rieč je an senjam v mieste, kjer imajo vse struture,.druga rieč je an senjam v kajšni vasici tle par nas. Naši Zupani bi muorli vsi kupe uzdignit glavo an glas pruot temu an jasno povie-dat, de tisti, ki organizavajo naše sejme jih na organizavajo za zaslužit kake sude, pač pa za združit naše judi arzstrene po vaseh, pru takuo za naše emigrante, ki se vračajo damu za pozdravit vasnjane an parjatelje an parložnost za tuo so pru naši vaški sejmi. An naši sejmi, na smiemo pozabit tudi na tuo, parhajajo iz starih navad, zatuo je pru jih podpriet an pomagat tistim, ki imajo še dobro voljo jih daržat žive. Komitat iz Oblice ne o-bupa an se trošta, de druge lieto bo mu spet organizat senjam, kjer se more pokušat dobruote, ki so jih ankrat kuhal naši te stari, kjer otroc se morejo navast igre naših nonu, kjer se more plesat na brejarju ob veselih domačih vižah... an vsi kupe preživiet še ankrat an liep dan an ’no vičer po starim. Gorenj Tarbi: paršu PODBONESEC Ruonac Bojo zgradil novo mlekarno V naši vasi imamo dvie mlekarince, a tiste so takuo zastariele, de na moremo vič dielat takega dobrega siera, de bi mogli z njim dielat konkurenco na targu. Ker vemo, de so nardil Studio immobiliare BR Al DOTTI Una soluzione in più per vendere o comperare casa Informazioni senza impegno Va De Rubeis 19, Cividale - Te). 731233 novi matajur Odgovorna urednica: JOLENAMOR Izdaja: Soc. Coop. Novi Matajur a.r.l Cedad / Cividale Fotoslavek: GRAPHART Tiska: EDIGRAF Trst/Trieste m Včlanjen v USPI/Associato all’USPI Settimanale - Tednik Reg. Tribunale di Udine n. 28/92 Naročnina - Abbonamento Letna za Italijo 40.000 lir Postni tekoči račun za Italijo Conto corrente postale Novi Matajur Cedad - Cividale 18726331 Za Slovenijo - DISTRIEST Partizanska, 75 • Sežana Tel. 067 - 73373 Letna naročnina 1500. SII Posamezni izvod 40. -SIT Žiro račun SDK SeZana Stev. 51420-601-27926 OGLASI: I modulo 18 nun x I col Komercialni L. 25.000 + IVA 19% leč za bonifikacijo gorskih kraju smo nardil prošnjo, de bi dobil pomuoč za nar-dit novo an buj veliko mlekarno. Nova mlekarna, ki naj bi bla modernasto urejena, bo koštala okuole 8 milionu lir. Proget smo Ze pošjal napri an zatuo se troštamo, de bomo uslišani an de bomo v kratkem cajtu začeli z dieli. Pa tudi v Tarčetu ljudje ne spijejo. Nardil so prošnjo, de bi jim dali an kon-tribut za 3 milione lir, ki bi jih nucal za arzšerit an mo-dernizat njih mlekarinco, ki je med te narbuj starimi v Nediških dolinah. Tako prošnjo so nardil tudi v Čeplešiščah an Car-nemvarhu, kjer imajo tudi slave mlekarince. Vsi se troštajo, de bojo prošnje sparjete, sa’ s tem se bo zbuojšala naša ekonomija. SVET LENART Nov kaplan v naši fari Miesto kaplana Danila Stefanuttija, ki je šu tle z naše fare na Tarčmun, je preuzeu duhovnik Sante De Caneva, ki je biu do seda v Saletto pri Raccolani. SOVODNJE Nova Suola v Matajurju 29. setemberja so se zbrali na kamunu vsi ka-munski poglavarji za se poguorit o raznih problemih. Narvič cajta so guoril o gradnji nove suole v Matajurju, ki jo bojo v kratkem zgradil. Za tisto dielo bo dau kamun 2 miliona lir, ostalo bo pa krila država. V novi Suoli bo prestor tudi za ažilo. (Matajur, 16.10.57) ...an go par Mašerah Na kamunu so sklenil, de bojo zaprosil za posojilo deset milionu lir za gradnjo nove Suole par Mašerah. (Matajur, 1.12.57) Zgradil bojo nov kamun Takuo, ki vsi vedo, tle v Sauodnji imamo šuolo an sedež kamuna le v adnim hramu. Tuole pa je zlo narodno, ker kamun bi nucu vič prestora, pa tudi Suola. Povarh tega se pa tudi otroc ne morejo učit par mieru, ker so kamunski uficihi nad šuolo. Dost krat se je guorilo, de bi se muorlo zazidat nov sedež za kamun. Zaenkrat so kupil sviet an troštamo se, de bojo v kratkem začel tudi z gradnjo. (Matajur, 1.11.95) Zaki gremo po rakovi pot? Ljudje iz našega kamuna, posebno pa ženske, so zlo malo kontent odkar se čuje pravt, de nardijo an konsorcijo s špietarskim kamunam za ostetriško dielo. Ce se bo do tega ries paršlo, bo muorla adna sama komara skarbiet za vse potriebe dvieh kamunu. Kamunske oblasti, ki bi ti-el takuo paršparat kak frank pravejo, de donas je že dosti mater, ki hodejo rodit v spitau an de zavojo tega je zadost adna komara za oba kamuna. Pozabil so pa pomislit, de so nekatere vasi zlo deleč od Spietra an de je v tajšnih primerih, če ne gre žena v špitau, da je komara par rokah za iti v oddaljeno vas. Komara pa ne služi samuo za dat 'no roko porodnici, daje tudi nasvete materam, ki imajo majhane otroke an lahko diemo, de dosti krat je namest miedi-ha. Zatuo se čudimo, de so naši kamunski možje paršli do tega, saj berejo po giornalai! kakuo sviet napreduje glih za kar se tiče zdravja. Kjer ankrat nieso imiel miediha, donas ga imajo, kjer priet je biu samuo adan, donas jih imajo dva. Par nas pa nameravajo iti po rakovi pot: dva kamuna bota muorla imiet adno samo komaro. Ljudje se na tuo upirajo an imajo pru. (Matajur, 15.11.57) SREDNJE Gorenj Tarbi Nov famoštar Preteklo nediejo je preuzeu miesto famoštra v Gorenjim Tarbju gaspuod Emil Cenčič, ki je do seda službovau v Comeglians v Karniji. Vsa vas je bla vsa okrašena z rožami, de so lepuo sparjel novega dušnega pastirja. Ljudje so zlo kontent, ker so zviedeli, de gaspuod Cenčič je doma iz Carne-gavarha an de zatuo sigurno zna po sloviensko an jih bo zavojo tega buojs zasto-pu. (Matajur, 1.11.57) Informacije za vse GUARDIA MEDICA Za tistega, ki potrebuje miediha po-noC je na razpolago »guardia medica«, ki deluje vsako nuoc od 8. zvi-Cer do 8. zjutra an saboto od 2. popudan do 8. zjutra od pandiejka. Za Nediske doline se lahko telefona v Špieter na številko 727282. Za Cedajski okraj v Čedad na številko 7081, za Manzan in okolico na številko 750771. AMBULATORIO DI IGIENE Certificazione patenti - Libretti sanitari - Sana e robusta costituzione - Vaccinazioni Cedad (ex Inam) vsaki dan od 8.00 do 9.30 CONSULTORIO FAMILIARE SPETER Ass. Sociale: dr. LIZZERÒ od pandiejka do petka od 8.00 do 10.00 Pediatria v pandiejak od 9.30 do 12.00 v petak od 9.30 do 12.30 Ginecologo: dr. SCAVAZZA v torak ob 11.00 z apuntamentam, na kor pa impenjative Za apuntamente an informacije telefonai na 727282 (umih urada od 8.30 do 10.30, vsak dan, samuo sriedo an saboto ne). KADA VOZI LITORINA 12 Čedada v Videm: ob 6.10 (Cez tiedan), 7.00, 7.26 (cez tiedan), 7.57, 9.(Cez tiedan), 10., IL, 11.55, 12.29(Cez tiedan), 12.54, 13.27 (Cez tiedan), 14.05, 15.50, 17., 18., 19.08, 20., 22.10.(od pand. do Cet. an ob praznikih) Iz Vidma v Cedad: ob 6.35 (Cez tiedan), 7.29, 8. (Cez tiedan), 8.32, 9.32 (Cez tiedan), 10.32, 11.30, 12.32, 12.57(Cez tiedan), 13.30, 14.08(Cez tiedan), 14.40, 16.37, 17.30, 18.30, 19.40, 21.50 (od pand. do Cet. an ob praznikih), 22.40 NUJNE TELEFONSKE ŠTEVILKE Bolnica - Ospedale Cedad.... ...7081 Bolnica - Ospedale Videm ... ....5521 Policija - Prva pomoC 113 Komisariat Cedad ....731142-731429 Karabinjerji 112 Uffficio del lavoro .731451 INPS Cedad .700961 URES-INAC .730153 ENEL Cedad 700961-700995 ACI 116 ACI Cedad .731987 Avtobusna postaja Rosina .731046 Aeroporto Ronke Letališče 0481-773224/773225 Muzej Cedad .700700 Cedajska knjižnica .732444 DvojezCni center Speter .727490 K.D. Ivan Trinko .731386 Zveza slov. izseljencev 732231 OBČINE - COMUNI Dreka.........................721021 Grmek..........................725006 Srednje.......................724094 Sv. Lenart.................. 723028 Speter.........................727272 Sovodnje.......................714007 Podbonesec.....................726017 Tavorjana......................712028 Prapotno. ....................713003 Tipana.........................788020 Bardo........................ 787032 Rezija...................0433-53001/2 Gorska skupnost-Speter 727281 Dežurne lekarne / Farmacie di turno OD 24. DO 30. JULUA Sriednje tel. 724131 - Manzan (Sbuelz) tel. 740526 OD 22. DO 28. JULIJA Cedad (Minisini) tel. 731175 Ob nediejah in praznikah so (xlpute samuo zjutra. zaostali čas in za ponoč se more klicat samuo, ce riceta ima napisano »urgente«. CAMBI-MENJALNICA : martedì-torek 18.07.95 valuta kodeks nakupi prodaja Slovenski tolar SLT 13,50 14,00 Ameriški dolar USD 1579,00 1644,00 NemSka marka DEM 1133,00 1179,00 Francoski frank FRF 325,00 339,00 Holandski florint NLG 1012,00 1053,00 Belgijski trank BEF 55,10 57,30 Funt Sterling GBP 2522,00 2625,00 Kanadski dolar ČAD 1161,00 1209,00 Japonski jen JPY 17,80 18,50 Švicarski frank CHF 1356,00 1411,00 Avstrijski Šiling ATS 161,10 167,70 Španska peseta ESP 13,20 13,70 Avstralski dolar AUD 1156,00 1203,00 Jugoslovanski dinar YUD — — HrvaSka kuna HR kuna 300,000 320,00 BčIkb BANCA DI CREDITO DI TRIESTE TRŽAŠKA KREDITNA BANKA A CIVIDALE - V ČEDADU Ul. Carlo Alberto, 17 - Telef. (0432) 730314 - 730388 Fax (0432) 730352 CERTIFICATI DI DEPOSITO La Banca di Credito di Trieste ha realizzato dei CD Certificati di Deposito con cedola trimestrale indicizzata di durata 24 o 36 mesi. La cedola in corso porta un tasso: nominale annuo del 9,500% annuo effettivo lordo del 9,840% amiuo effettivo netto dell’ 8,364% Li trovate alla Filiale di Cividale in via Carlo Alberto, 17 MOJA BANKA