ANNO XXII. Capodistria, 16 Ottobre 1888. N. 20. LA PROVINCIA DELL'ISTRIA Esce il 1° ed il 16 d'ogni mese. ASSOCIAZIONE per un anno fior. 3; semestre e qua-Irimestre in proporzione. — Gli abbonamenti si ricevono presso la Redazione. Articoli comunicati d'interesse generale si stampano gratuitamente. — Lettere e denaro franco alla Redazione. — Un numero separato soldi 15. — Pagamenti anticipati. DIETA PROVINCIALE VI. Seduta. 1 Ottobre. Presenti : il capitano provinciale comm. Francesco D.r Vidulich; l'i. r. consigliere di luogotenenza Alessandro cav. Eluscliegg quale commissario govrnativo ; e 26 deputati. Ordine del giorno : 1. Comunicazioni — 2. Progetto governativo di legge sulle retribuzioni per l'istruzione religiosa nelle scuole popolari, in esecuzione della legge dell'Impero 17 Giugno 1888 N.o 99. — 3. Conti di previsione del fondo scolastico provinciale per l'anno 1889. — 4. Conto di previsione del fondo provinciale per l'anno 1889. Appena entrato nella sala il capitano provinciale viene accolto da vivissimi applausi e prolungati ; ringrazia gli on. deputati ed apre la seduta alle ore 10 a. m. Approvato il protocollo, il presidente comunica : la distribuzione fatta agli on. deputati dei progetti di legge, relazioni e proposte, — 1' on. del Bello per circostanze di famiglia scusa la sua assenza, —- hanno presentate domande di sussidio la direzione della società di soccorso fra gli studenti di filosofìa dell' i. r. università di Vienna ; e Antonio Brescia pel nipote allievo di musica nel conservatorio di Bologna. La giunta provinciale ha presentato : a) la proposta pel condono di parte delle antecipazioni erogate al distretto giudiziario di Pinguente ppr la costruzione e rettificazione delle strade regionali Pinguente — Rozzo — Vragna e Draguch fino al confine del distretto giudiziario di Pisino, b). il progetto di legge con cui vengono modificate alcune disposizioni del regolamento e-lettorale per la dieta provinciale del litorale per quanto concerne il Margraviato dell' Istria, e), il progetto di legge col quale viene dichiarata Abbazia luogo di cura. Al secondo punto dell' ordine del giorno, nessuno avendo chiesto la parola, il progetto di legge viene rimesso alla prossima seduta per la seconda lettura. Al terzo punto, l'on. Scampicchio per la commissione scolastica propone: ,l'eccelsa Dieta voglia approvare il conto di previsione del fondo scolastico provinciale per l'anno 1889 con fior. 182,795 nell'esito, con un introito proprio di fior. 34,038 e con una contribuzione del fondo provinciale di fior. 148,757." La proposta è accolta. , Al quarto punto, l'on. Campitelli per la commissione di finanza propone: I. Viene approvato il conto di previsione del fondo provinciale dell'Istria per l'anno 1889 coli'esigenza di fior. 365,312 a coprimento di fior. 108,366. II. A coprire la deficienza di fior. 256,976 viene stabilita l'esazione: a) dell'addizionale del 23% su tutte le imposte dirette comprese le addizionali straordinarie dello Stato, b) dell'addizionale dei 100 per 100 sul dazio consumo delle carni e del vino, c) dell'imposta provinciale di fior. 1.70 per ogni ettolitro di birra venduto al minuto; di fior. 10.02 per ogni ettolitro venduto al minuto di liquidi spiritosi ed acquavite indicati nell'art. I lett. B. II, punto 1 della legge dell'impero 18 maggio 1875 N. 84; e di fior. 6.68 per ogni ettolitro venduto al minuto di acquavite, indicata al punto 2 dello stesso articolo 1 della legge citata. III. Vengono cedute all'inclita giunta provinciale per le sue attribuzioni le petizioni per sussidio di Giuseppe Giraldi per la figlia Teresa, allieva di violino, e di Domenico Brescia pel tutelato Antonio Brescia, allievo del conservatorio musicale di Bologna, entrambi da Pirano ; — della direzione della società di soccorso per studenti ammalati in Vienna ; — del comitato dirigente 1' asilo per studenti poveri dell'università di Vienna, e della direzione delle società di soccorso tra gli studenti di filosofia dell'università stessa. Nella discussione generale parla l'on. Spincich ed il relatore. Nulla discussione articolata, alla rubrica II «spese d' amministrazione" 1' on. Spincich solleva un incidente pel modo di scrivere i cogqomi slavi. Parlano gli on. Sbisà, Amoroso, Campitelli e P on. Volarich in lingua slava, ed a questi in seguito a protesta del commissario governativo il presidente toglie la parola. La rubrica è approvata. Alla rubrica III. «spese per scopi d'istruzione" P on Spincich propone : un aumento di fior. 2000. per sovvenzionare i comuni poveri nella costruzione di edifizi scolastici. Parlano (in lingua slava) gli on. Volarich e Flego ; e contro la proposta Spincich l'assessore on. Gambini ed il relatore. La proposta Spincich resta in minoranza; ed è approvata la rubrica. Alla rubrica VI. «Costruzioni pubbliche" l'on. Spincich raccomanda di sussidiare alcune strade nel co- mune di Dolina, la lubrica è accolta come proposta dal relatore. Alla rubrica VII. spese per scopi agreri e pubblica economia.; parla slavo l'on Laginja. Chiusa la discussione la rubrica è approvata come proposta. Approvate tutte le rubriche dell' esigenza, vengono approvate anche quelle del eoprimento ; viene sospesa la votazione delle proposte finali della commissione dovendosi ancora determinare la concorrenza nel preventivo del fondo agrario provinciale. La seduta è levata alle 12.30 pom ; rimettendo la prossima a mercoledì 3 ottobre ore 10. a m. Col seguente Ordine del giorno : 1. Relazioni del comitato di finanza : a) sul conto di previsione del fondo agrario provinciale prò 1889, ed esaurimento finale del conto preventivo pel fondo provinciale pel 1889. b.) sul conto consuntivo del fondo provinciale prò 1887. — 2. Relazione del comitato scolastico : a.) sul progetto governativo di legge snlle 4. retrituzioni per l' istruzione religiosa nelle scuole pubbliche popolari b.) sulla petizione dei comunisti di Susgnevizza ecc. ecc. per la istituzione in Susgnevizza di una scuola popolare pubblica con lingua d'istruzione romanica. c.) sul rapporto dell'ispettore scolastico provinciale sullo stato dell' istruzione popolare nell' anno scolastico 1886-87. d.) sulla istanza del maestro pensionato Giuseppe Sauli per un sussidio straordinario ; e,) sulla istanza del personale insegnante nelle scuole popolari pubbliche di Pola, per il trattamento antecipato di favore, come previsto nel progetto di legge dell' anno decorso. VII. Seduta. 3 ottobre, presenti 27 deputati. Il presidente apre la seduta alle ore 10. a m. Letto il protocollo dopo una rettifica dell' on Spìncich. è approvato. Comunicazioni della presidenza : Il re.mo. ordinariato vescovile di Parenzo e Pola ha invitato l'eccelsa dieta alla Messa pontificale che verrà celebrata domani nella fausta ricorrenza del giorno onomastico di S. M. l'augustissimo imperatore. — I rappresentanti del comune di Bergodaz hanno presentata una Supplica, controfirmata dall' on. Flegó, pei- un sussidio dal fondo provinciale a favore di quegli abitanti danneggiati dalla grandine. — L' on. Flego ha presentata là inazione ,l'eccelsa dieta Voglia deliberare: s'interessa 1'eccèlso i. r. governo a voler riscuotere le restanze delle' Imposte tanto dei privati quanto delle comuni nel distretto di Pinguente in rate annuali sino a> 20 anni incominciando dall'anno 1889, e ciò in modo ehe ognuno paghi sino ai primi di novembre d'ogni anno tanto la sua annua imposta quanto la sua rispettiva rata." Dall' on. Campitelli e soci è stata presentata la seguente raoziQne: Rinnovando, il \]qto ^tto.rjella. ceduta 19 decembre 1887, la Dieta incarica la giunta provinciale di interporre i propri buoni uffici, .aftinché l'imperiale governo in pendenza delle trattative col regio governo, ungarico, per l'adozione di comuni provvedimenti.. a yafttaggio «iella marina mercantile;, applichi tosto con "decorrenza. d^J ( ,ai fla,vig]i j^i&rca^.tili. l^, imposte di rendita ed industria e la sospensióne d'esazióne già introdotta dal regio:governo ungarico pei navigli 'rispettivi, restituendo:iri siiigòli Mtt&Mtffe ifopfrstèr' ingiustamente pagate sulla base della preesistita tassazione Le due mozioni saranno all' ordine del giorno nella prossima seduta. L' on. Zamlich legge un'interpellanza all' imperiale governo, estesa in lingua slava, e la consegna al banco della presidenza. Il presidente riferendosi nel proposito alle cose già dette nelle anteriori sedute, dichiara di non poter accogliere l'interpellanza in trattazione dietale, perchè scritta in lingua non compresa dalla presidenza e dalla maggior parte della dieta. Al primo punto dell' ordine del giorno, l'on. Campitelli per la commissione finanziaria, propone: 1. Viene approvato il conto preventivo pel 1889 del conto agrario provinciale, coli'importo di fior. 11,850 tanto nel-1' esigenza eome nel eoprimento. 2. Il contributo del fondo provinciale viene fissato nell'importo di fior. 4850, che verrà all'uopo inscritto nel titolò 5 della rubrica VII del preventivo del fondo stesso per 1' anno 1889, ond' essere erogato secondo i bisogni del fondo agrario provinciale. L'on. Laginja parla slavo; l'on. Bubba domanda la chiusura che viene accordata, e le proposte sono accolte Vengono quindi accolte le proposte conclusionali presentate dall'on. Campitelli, relative al conto di previsione del fondo provinciale ; sospese nell' anteriore seduta. L' on. Campitelli, per la stessa commissione finanziaria, propone: 1. Viene accordata la sanatoria ai sorpassi che di confronto al conto di previsione per l'anno 1887, si trovano nelle rubriche I, IV™ X. XI, XII, XIII, XIV, nell'importo complessivo di fior. 170,628,37 V2. 2. Viene approvato il conto consuntivo del fondo provinciale per l'anno 1887: con un introito di fiorini 490,005.9372, un esito di fior- 486,510.51, e un civanzo di fior. 3,495.42V2. Le proposte sono eccettate. Al secondo punto. L'on. Amoroso perla commissione scolastica, riferisce sul progetto di legge governativo concernente le retribuzioni per l'istruzione religiosa nelle scuole pubbliche popolari, colla proposta di accettare il proget+o come emendato dal comitato. Il progetto viene accolto con alcune modificazioni proposte dagli on. Cambini e Campitelli : d' urgenza si vota anche in terza lettura. " L'on. Costantini per la commissione scolastica, propone: "il Memoriale dei romanici della Val d'Arsa per là istituzione di una scuola popolale in Susgnevizzii con lingua rumena distruzione, viene rimessa, con appoggio e raccomandazióué dell' inerita giunta provinciale pei necéssarii rilievi e conseguenti proposte all'autorità scolastica provinciale.. L'on. Jenko parla slavo, l'on. Laginia parla italiano contro la proposta. La propósta- viene accettata. Il presidente leva la seduta alle ore 1 pomer. rimettendo la prossima a mercoledì 5 corr. ore 10 ant." ■col'seguente ordine del giorno: Continuazione del programmi odièrno,"'cioè relazioni della commissione sco-' lattica: 77) sul rapporto dell'ispettóre scolastico provinciale: snllo stato dell'istruzione popolare nell'anno scolastico 1886-87. •£i!ooaj 1 i.) sulla istanza del maestro pensionato Giuseppe Sauli, per un sussidio straordinario, c.) sulla istanza del personale insegnante nelle scuole popolari pubbliche di Pola, per il trattamento antecipato di favore, come previsto nel progetto di legge dell' anno decorso. — II Mozione dell' on Flego pelle facilitazioni da chiedersi pel pagamento delle restanze d' imposte nel distretto di Pinguente. — III Mozione dell' onorevole Campitelli e soci, relativa alla marina mercantile. — IV Relazioni della commissione di Finanza : a) sul conto consuntivo del fondo agrario provinciale ; b) sulla proposta di condono del distretto di Pinguente di antecipazioni erogate dal fondo provinciale per le costruzioni di strade. — V Relazione del comitato politico economico sulla convenzione da stipularsi colla provincia della Carniola riguardo al collocamento di corrigendi nella casa di lavoro forzato di Lubiana: ed eventualmente VI Relazione del comitato politico economico: a) sul progetto di legge relativo al circondario di cura di Abbazia. — b) sui progetti di legge per divisione di alcuni comuni locali, c) sul progetto di legge per la modificazione di alcune disposizioni del regolamento elettorale provinciale. Vili. Seduta, presenti 26 deputati. Il presidente apre la seduta alle ore 10 ant. e dopo approvato il protocollo, presenta l'i. r. concepista luogotenenziale signor Pietro Dr. Laharnar quale sostituto del commissario governativo cav. Eluschegg, impedito per malattia d'intervenire. L' on. Jeuko legge nn interpellanza estesa in lingua slava, e diretta all'i, r. governo, e la consegna al banco della presidenza. Il presidente, riferendosi alle anteriori dichiarazioni, osserva che non può ammetterla alla p^'ira£fca«i!ik>ne fetale perchè scritta in lingua nou conosciuta dalla presidenza e dalla maggioranza delia dieta. L' on. Laginja presenta prima in lingua slava, e quindi in lingua italiana, la Seguente interpellanza alla giunta provinciale: „Perchè la giunta provinciale non consegnò ancora alla prodestaria di Gimmo i valori ricavati dallo svincolo e successiva vendita della Obbligazione di Stato per nominali fior. 7700 di ragione del comune stesso, come ciò aveva promesso nel suo decreto 27 marzo 1888 N. 1234, sia pure verso contemporaneo obbligo della podestaria suddetta di comprovare tosto il pagamento dei debiti del comune e giustificare l'impiego dell' eventuale civanzo ? " L'on. Petris, assessore, dichiara che la giunta risponderà nella prossima seduta. L'on. Gambini, assessore, fa alcune dichiarazioni in risposta a quanto disse l'on. Laginja nella precedente seduta, riguardo i sorpassi nella gestione del fondo provinciale per l'anno 1887. Parlano 1' on. Campitelli e l' on. Laginja. Comunicazioni della presidenza: Vennero distribuite agli on. deputati la relazione della commissione politico-; economica. — Furono presentate due petizioni, una dai, comunisti del Carso di Pinguente, a mezzo degli on. Spincich e Laginja ; 1' altra dalla padestaria di Pisino, a mezzo dell' on. Laginja, contro i progetti di legge per la divisione degli attuali comuni locali di Pinguente e Pisino ; una supplica degli abitanti di alcuni villaggi del Carso di Pinguente per sussidio dal fondo provinciale in causa dei falliti raccolti. Gli altri furono passati a rispettivi comitati. Al primo punto dell'ordine del giorno, l'on. Costantini riferisce per la commissione scolastica e propone: „Resta incaricata la giunta provinciale di portare i voti e le osservazioni contenute nella presente relazione a conoscenza dell' eccelsa i. r. autorità scolastica provinciale pel loro esaudimento." L' on. Spincich presenta alcune proposte, e chiesta dall' on Franceschi la chiusura, ed accordata, parla l'on. Gambini eletto ad oratore generale ; sentito anche il relatore, la proposta della commissione è accolta, le proposte dell' on. Spincich restano in minoranza. L'on. Scampicchio propone e viene accolto di passare all' ordine del giorno sull' istanza per sussidio del maestro pensionato Giuseppe Sauli. L' on. Dabuder propone, e viene accolto, di passare all' ordine del giorno sull' istanza del personale insegnante nelle scuole popolari pubbliche di Pola per il trattamento antecipato di favore come previsto nel progetto di legge dell' anno decorso. Al secondo punto dell'ordine del giorno, viene accolta ad unanimità la proposta dell'on. Flego sulle facilitazioni da chiedersi pel pagamento delle restanze d'imposta del distretto di Pinguente. Al terzo punto è approvata ad unanimità la mozione dell'on. Campitelli relativa alla marina mercantile. Al quarto punto, 1' on. Campitelli propone e viene accolto » Piaccia all'eccelsa dieta d'approvare il conto consuntivo pel 1887 del consiglio agrario provinciale eoa fior. 7335.18 nell'introito e nell' esito." Sopra proposta dello stesso la dieta prende a notizia con soddisfazione le relazioni della presidenza del Consiglio agrario provinciale, e della direzione dell' istituto agrario provinciale sull'attività spiegata nell'anno deeorso. L' on. Venier per la stessa commissione di finanza propone di accettare la proposta della giunta provinciale, e deliberare : 1. Viene condonata al distretto giudiziario di Pinguente la rifusione al fondo provinciale di tutte le spese per opere d' arte occorse sino al presente sulle strade Pinguente - Rozzo, Pinguente Draguch sino al confine del distretto giudiziario di Pisino e Rozzo - Lupoglavo, ed antecipate dal fondo provinciale per la somma totale di fior. 19000. 2. Vengono pure al medesimo condonate tutte le spese antecipate sino al presente dal fondo provinciale per 1' assistenza del personale tecnico-provinciale nella costruzione delle preaccennate strade nella somma totale di fior. 3950. 3. Il rimanente debito del distretto giudiziario di Pinguente verso il fondo provinciale di fior. 11459.19 dipendente dalla parte non ancora da esso estinta dell'antecipazione di fior. 33777.80 V2 ricevuti dai fondi dello Stato negli anni 1880 e 1881, per la somma residua di fior. 10.133.34 sino alla chiusa dell' anno 1887, e di fior. 1325.84 '/2 per antecipazioni ricevute del fondo provinciale a tutto settembre, 1888, sarà da estinguersi gradatamente dal distretto medesimo con riguardo al termine prefisso dalla legge dell' impero 8 febbraio 1880 N.o 15; mediante proporzionale.trattenuta dalla giunta provinciale sul ricavato annuo dell' addizionale del 100 per cento al dazio consumo carne e vini, della tassa di fior. 2.20 per ettolitro di birra, di fior 10.02 e rispettivamente di fior. 6.68 per ettolitro di spiriti e del 12 p. c. sull' imposta diretta diggià in vigore prò 1888, e da attivarsi anche prò 1889 e 1890 pel cóprimento della spesa occorsa ed ancora occoribile al compimento della strada Pinguente Dragucli sino al al confine del distretto giudiziario gi Pisino, e peli' altra di Rozzo - Lupoglau al confine di Vragna. Coperta la tangente di rifusione come sopra, e rispettivamente saldati che saranno i preaccennati debiti, il residuo importo che verrà annualmente incassato dalla giunta provinciale dalle addizionali suddete, sarà poi da versarsi e rispettivamente da rilasciarsi da quest' ultima alla cassa del comitato stradale di Pinguente per la prosecuzione delle dette strade. La concessione a questo scopo di nuove eventuali antecipazioni dal fondo provinciale, e così pure lo impiego del personale tecnico provinciale nell' assistenza ai lavori stradali restano in fine riservati di volta in volta alla deliberazione della giunta provinciale, la quale stabilirà le modalità per la rifusione di quelle antecipazioni che non fossero coperte dalle addizionali od imposizioni come sopra.. Le proposte sono accolte senza discussione. La seduta è levata alle ore 1.30 e fissata la prossima il giorno dopo alle ore 9 a. m. con la: Relazione del comitato politico economico : a) sulla convenzione da stipularsi colla provincia della Carniola, riguardo al collocamento di corrigendi nella casa di lavoro forzato di Lubiana, b) sul progetto di legge relativo al circondario di cura di Abbazia, c) sui progetti di legge per divisione di alcuni comuni locali, d) sul progetto di legge per la modificazione di alcune disposizioni del regolamento elettorale provinciale. IX seduta, (commissario governativo D.r Laharnar) presenti 24 deputati. La seduta è aperta alle ore 9 ; letto il protocollo dell'ultima, l'on. Volarich parla slavo, quindi viene approvato il protocollo. L'on. Amoroso per la commissione politico - economica propone: "Viene autorizzata la giunta provinciale di stipulare con la giunta provinciale della Carniola, alle condizioni che riterrà più vantaggiose, una convenzione pel collocamento dei corrigendi pertinenti alla provincia d'Istria nella casa di lavoro forzoso di Lubiana a tempo indeterminato, e dissolubile soltanto coli'assenso dell'i, r. ministro dell'interno.» Approvato. L' on. Lius per la stessa commissione propone di ìtccettare il progetto di legge della giunta provinciale per iln regolamento di cura nel circondario cura di Abbazia. L'on. Laginja propone iu via di aggiunta: "S'invita la inclita giunta provinciale di portare a conoscenza dell' eccelso governo il desiderio della rappreeentanza provinciale dell'Istria che T eccelso governo si compiacesse prendere in ispeciale considerazione lo stato poco soddisfacente dei porti di Lovrana ed JIca, come pure della strada erariale da Mattuljc-Abbazia verso Lovrana e farne provvedimenti reclamati dall'ognor crescente traffico di merci e concorrenza di passeggieri in seguito allo sviluppo che prese il luogo di cura di Abbazia. La legge viene accolta anche in terza lettura, e quindi anche la risuluzione dell' on. Laginja. L' on. Amoroso propone sui progetti di legge per la divisione degli attuali comuni locali di Pisino, Abbona, Pinguente, Dolina "che i detti progetti di legge sieno rimandàti alla giunta provinciale per ulteriori studi e rilevazioni, non considerando ancora sufficienti quelli già fatti per addivenire ad una definitiva deliberazione nel proposito., Accolta. L'on. Costantini riferisce sul progetto di legge della giunta provinciale con cui si modificano alcune disposizioni del regolamento elettorale per le diete provinciali del litorale, per quanto concerne il margraviato dell'Istria, e propone: "1' eccelsa dieta voglia accettare il progetto di legge come proposto dalla giunta provinciale." La proposta è approvata e così la legge in terza lettura. L' on. Gambini assessore risponde all'interpellanza rivolta dall'on. Laginja nell'ultima seduta, alla giunta provinciale. L'on. Bubba legge il protocollo della seduta e viene approvato ; ed esauriti gli aifarì, il capitano provinciale con le forme d'uso chiude la sessione e leva la seduta alle ore 11. ---- ITotizie Partecipiamo con tutto l'animo alle commozioni dolorose per la scomparsa di Cesare Correnti. PIETRO MILLEVOI Dobbiamo deplorare la perdita di un nostro egregio comprovinciale il dottor Pietro Millevoi di Albona, avvenuta improvvisamente alla stazione di Pisino, giovedi sera 11 corr. Era uomo di carattere integro, medico valente; sentiva profondamente l'affetto di patria, e modesto, vi sacrificava in silenzio la sua operosità per lunghi anni; soltanto nel 1883 fu eletto deputato al consiglio dell' impero dal grande possesso istriano ; nel 1885 fu riconfermato nella carica; e in seno al parlamento austriaco appena offertasi l'occasione fece sentire le ragioni dei nostri diritti nazionali; la sua voce fu ascoltata con rispetto. Tutta l'Istria piange sinceramente la sua morte, riconoscente ; e deplora la scomparsa di un uomo che in questi tempi difficili avrebbe potuto prestare ancora grandi servizi alla nostra sventurata patria. # # La nostra redazione fu rappresentata ai funerali ch'ebbero luogo con grande partecipazione di lutto di tutta la provincia, il giorno 13 corr. in Albona. » » Abbiamo atteso fino all'ultimo momento una corrispondenza che ci venne promessa da Albona nella quale doveva essere tratteggiata la figura dell'egregio estinto e messi in evidenza i grandi meriti. Cose locali Abbiamo ricevuto e pubblichiamo il seguente avviso, associandosi intieramente alle raccomandazioni con le quali lo accompagna 1' ill.mo nostro podestà ; e coi voti più fervidi per la riuscita del progetto di una scuola superiore, ci permettiamo, ripetendo le esortazioni di altre volte, raccomandare alle famiglie, agli educatori di cuore, allo stesso municipio, la istituzione di una scuola infantile: Vasilo-giardino-, essendo oggi, quasi completamente abbandonata qui a Capodistria l'istruzione e l'educazione della prima età. AVVISO «Plaudendo al nobile proposito, che merita 1' appoggio di quanti nell' educazione della donna riconoscono il fondamento d' ogni morale e civile progresso, lo scrivente con la più viva compiacenza rende pubblico il seguente Programma : Per iniziativa presa da alcuni docenti delle due scuole medie locali si gettarono le prime basi ad un Corso superiore di educazione femminile in questa città, la mancanza del quale si rende quotidianamente più sensibile alle famiglie di civile condizione. Si tratta di un corso privato triennale, pari alle scuole cittadine, con limitato programma liceale, in maniera tale da dar agio alle nostre giovanette di continuare gli studi che per lo innanzi erano costrette d'interrompere dopo il corso elementare, tranne pochi casi in cui le fammiglie con gravi dispendi ricorressero a collegi di fuori o all' istruzione privata, la quale riesce troppo spesso incompleta. L'onorario varierà a seconda del numero delle iscritte da 6 a 10 fiorini mensili antecipati. Il primo caso (ove il numero delle iscritte sia trovato sufficiente) s' aprirà in apposito locale, già ai 3 del p. v. novembre. Per esservi ammesse, le allieve dovranno aver assolta almeno la IV" classe delle scuole popolari. Le relative insinuazioni sono da presentarsi entro il corr. mese di ottobre alla Segreteria del locale Municipio. Il piano didattico pel primo corso sarà il seguente: Religione, ore 1 alla settimana, Mons. Francesco cav. Petronio — Italiano, ore 4 a. s., prof. Antonio Zernitz — Tedesco, ore 3 a. s.. prof. Carlo Ciborra — Francese, ore 2 a. s. contessa Emma Borisi — Geografìa e storia, ore tre a. s., prof. Stefano Petris — Storia naturale, ore 2 a. s. prof. Oreste Gerosa — Fisica, ore 2 e Matematica ore 3 a. s., prof. Giuseppe Bellus-sich — Disegno, ore 2 a. s. prof. Giuseppe Perco — Canto e musica, ore 2 a. s., maestro Giulio Giorgieri — Lavori femminili, ore 3 a. s., contessa Amalia Borisi — Igiene, ore 1 a. s., dott. Antonio Paulovich. Sarebbero quindi 28 ore settimanali d'istruzione, con 12 materie obbligatorie, affidate ali persone insegnanti. L'utilità pratica di tale novella istituzione ed il decoro che ne ridonderebbe alla nos.tra città, raccomandano per sè soli al publico questo corso di completa educazione femminile, il quale, benché in embrione, trovò tutto 1' appoggio morale da parte dell' inclita Autorità politica e municipale. «Il Municipio assicura alla provvida istituzione tutto il suo appoggio e lo invoca dai cittadini e dai comprovinciali. Mercè l'onorevole sollecitudine degli egregi ini- ziatori e col favore del publico esso confida che la scuola possa in breve attivarsi ed attingere col tempo vieppiù largo sviluppo a decoro e vantaggio della città e provincia.» Dal Municipio di Capodistria, 7 ottobre 1888 Il Podestà G. Cobol ---- Appunti bibliografici Les Rivas lllyriennes — Istrie, Dalmatie, Mon-tenègro, par V Abbé P. Bauron. Paris, Retaux Bray Editeur. Rue Bonaparte 82. — 1888. Un volume in ottavo di pagine 142 con 34 incisioni inedite. Il grosso volume in ricca edizione è dedicato alla Madonna di Tersato; e porta per motto il versetto 8 del salmo XLV. — Venite et videte opera Domini, quae posuit prodigia super terram. Il lettore sgranerà tanto d'occhi, e domanderà il perchè di questa mistica aura a proposito delle Rive Dliriche — Istria, Dalmazia e Montenegro — con ventiquattro incisioni inedite. La sua maraviglia cesserà in parte, quando l'autore gli avrà spiegato la causa principale del viaggio e quindi del libro. Cediamo la parola all' autore „Non è forse sui confini dell' Istria e della Dalmazia, a Tersato, che la Santa Casa, trasportata poi a Loreto in Italia, fu da prima depositata dagli angeli ? La memoria di questo prodigio ci ha inspirato il forte desiderio di vedere i luoghi che possedettero per tre anni la casa, ove il verbo eterno prese carne per la salute del mondo." (pag. 2) Lungi da noi l'idea di deridere la pietà dell'Abbate Bauron. GÌ' Istriani tutti devono anzi essergli grati per la reclame fatta al paese. Ne venissero così pellegrini e touristes a visitare Tersato! Ma i pellegrini tirano dritto invece a Loreto ; ed i touristes temiamo che abbiano a fare orecchio di mercante. Confesso il vero però, appena gettata un' occhiata sul frontispizio ho detto subito : Troppa roba ! — Rive Illiriche — Istria. Dalmazia ^ Montenero di giunta ; e tutto questo a proposito di Tersato e della Santa Casa. La mia maraviglia crebbe quando, aperto il volume, vidi alla prima pagina il ritratto di Nicolò primo Principe del Montenero: un bell'uomo con la sinistra sul fianco, le pistole a cinta e un altarino di medaglie sul petto! Diamine, uno slavo ortodosso, il che per 1' Abbate Bauron, vuol dire scomunicato, a guardia di un libro così pietoso, e al posto d' onore ! Ed io che mi aspettava di vedere l'immagine miracolosa della Madonna di Tersato. Che cosa ha a fare insomma tutto questo con lo scopo del viaggio? Alle corte, non tante maraviglie; l'autore vede largo, ed essendo andato a Tersato a venerare la Madonna, ha pensato bene, giacche era in strada, di scendere giù fino al fondo dell'Adriatico; la sua insomma è una pietà illuminata; non per niente è laureato, licenziato e professore di rettorica e filosofia: così ha pigliato non so quanti piccioni ad una santa fava. Ma un viaggio intrapreso a caso e senza i necessari studi, diede occasione all'autore di scrivere molti errori. Cominciamo dal titolo. — Le rive illiriche, Istria, Dalmazia, Monte-nero ! — Per la Dalmazia e il Moutenero bene. Ma l'Istria non fece mai parte dell'Illiria. È troppo noto come con questo nome molto vago, i Romani designarono le rive orientali dell'Adriatico, dalla Liburnia giù fino all'Epiro. Non l'Istria però la quale fu riconosciuta ben presto dai Romani per terra italica, e ascritta alla decima regione. Tutto quanto scrive quindi P autore sulla storia dell' Illiria per quanto riguarda l'Istria non è che un seguito di errori, (pagv 47). Invece di studiare la storia sui nostri autori "a lui del tutto sconosciuti, perchè non ne cita neppur uno, si è affidato così all' ingrosso alla cognizione di questo semplice fatto — il regno illirico risorto per opera di Napoleone dal 1806 al 1814. Ma quello fu un capriccio del despota, trovata del momento per unire varie provincie con un nome storico; tanto è vero che il così detto Regno illirico di Napoleone si stendeva sulla Carinzia e sulla Carniola che non furono mai riputate provincie illiriche da nessuno. L'autore adunque in viaggio per le Rive Illiriche ha cominciato troppo presto, ed ha finito prima del tempo il suo pellegrinaggio. Doveva omettere la descrizione dell' Istria, scendere da Fiume e Segna a Zara e quindi giù non solo al Montenero, ina fino all' Albania di cui non fa neppure un cenno, benché, secondo accreditati scrittori, gli Albanesi siano appunto gli antichi Illirici. Da Fiume sino all'Albania, si estendono le rive illiriche abitate da Liburni, da Croati, da Dalmati, da varie altre tribù Slave, e da Albanesi: di questi popoli, di questi paesi si aveva a trattare in un libro intitolato Les Rives Illyriennes; e non dell'Istria e degli Istriani. Se anche l'assoluta ignoranza di quanto in questi ultimi anni fu scritto dai nostri: Kandler, Luciani, De Franceschi, Combi, e da scrittori italiani di altra provincia — Fambri, Antonini ecc. ecc., ha fatto fuorviare 1' autore, bastava la sola carta geografica del suo itinerario (pag. 42) per rimetterlo sul buon sentiero. L'Istria non « una foglia di vite attaccata pel gambo alla Carniola come sogna l'autore, ma un prolungamento naturale della costa veneta secondante il giro dell' Alpe Giulia fin sopra a Fiume. La costa Istriana non è precisamente un di là dall' acqua; il dilà comincia nel Quamero ; là scende la riva illirica diretta per la Croazia e la Dalmazia fino all'Albania. Questa curva dell' Adriatico è ripetizione d' altra curva identica nel Mediterraneo formante le rive di ponente e di levante sul golfo di Genova. Non occorrono grandi studi per capire questo; è questione d' occhi. Se anche messo così fuor di strada, l'autore,, in' affretto a dirlo, in più luoghi riconosce la nostra nazionalità: e certi arrutfapopoli non hanno potuto avvicinare sempre 11 buon prete per mettergli que'tali occhiali sul naso. — A proposito dei pompieri di Pola, l'Autore esclama — Evidemmet ces pompiers sont de sang italien. (pag. 69). E altrove dice l'Istria sorella dell' Italia, (pag. 70). Di più l'autore (a parte i moltissimi errori ne toccheremo poi) ha scritto sulle cose nostre con molta spigliatezza e col brio francese. Perciò il suo libro si legge con diletto ; e agli Istriani non dispiacerà che io dia loro un breve sunto delle pagine novantacinque in Cui si tratta dell' Istria. L' autore prende le mosse da Venezia, e descrive il suo viaggio per mare a Trieste con vivaci colori. Ma ecco fin dal primo periodo la falsa intonazione : Farmi les contrée de nostre vielle Europe, V une des plus belles, des plus rìches en souvenirs et en monuments et de moins connues, est celle qui s' allonge entre les Alpes Dinariques et le mer d'Illyrie. La più elementare cognizione della geografia basta per farci sapere che l'Istria non appartiene alla regione illirica, perchè è invece circondata per intiero dall'Alpe Giulia. Brèvissima la descrizione di Trieste : all' autore premeva di recarsi a Sant'Antonio a celebrare la messa, e dove è rimasto edificato della pietà delle contadine slave, che gli toccarono la pianeta e il manipolo, magari lasciandoci sopra il segno delle dita sporchette. Queste manifestazioni sono proprie della razza slava, inclinata assai alle esteriorità: sulle condizioni del cristianesimo tra gli Slavi e sulle varie divisioni e suddivisioni in starovery, staroo-briadtsy provenienti dall' antico feticismo, l'autore potrà leggere uh erudito studio nella Révue des deux mondes. - La Religion en Russie. - 1 Mai 1888. Della vera Trieste ha quindi veduto poco o niente. Dice la città fondata da Caio Sempronio, dà un'occhiatina a San Giusto; ignora che lè porte ogivali nel campanile sono di recente costruzione per mostrare le rovine del Campidoglio, un' altra breve visita a Miramar, e via per Fiume. Trova la città in festa celebrandosi in quel giorno Santo Stefano, protettore dell' Ungheria; e vi sono accorsi tremila pompieri da città vicine e lontane. La descrizione della città e del golfo è ben fatta, descrive, come è naturale, minutamente Tersato, la chiesa, il convento, il castello dei Frangipani, e ripete esattamente la leggenda della santa casa di Loreto. Da capo una tuffatina nelle storie e nelle leggende slave. Giustiniano e Belisario erano slavi ; il primo chìamavasi Upravda, Velitzer il secondo. A-damo ed Eva parlano slavo nel paradiso terrestre. Da buon fraucese ripete però queste parole con un sorrisetto. (pag. 49). Se non che in sul più bello delle meditazioni storiche sorge una bufera sul Quar-nero, quindi torna il sereno, e l'autore comincia a veder chiaro nella storia dell' Istria — Cette Provincie est restce italienne et méme vénétienne, sur-tout sur les rivages occidentaux, par ses usages et par sa \angue. L' eìément slave y lutte pourtant cantre l'elemet italien, et V influence allemande a peine à se maintenir entre le deux" — Merci Mon-sieur l'Abbè. Benché col cannocchiale a rovescio, lei ha veduto bene. L' autore scende quindi a Pola col vapore Ika. Già nel giorno antecedente aveva fatto una corse-rella nella Libnrnia, e ci descrive con vivaci colori la pesca del tonno a Preiucca, Castua, Yolosca, Abbazia; sono belle pagine che si leggono con diletto. Ma a bordo dell'Ika, i pompieri di Pola, reduci dalle patrie bottiglie fanno il diavolo a quattro. . . . Les pompiers de Pola sont dluna gaité étour-dissante. Le pont est devenu lem proprietàpresque esclusive, et les frèquentes libations, uuxquelles Us se lirvent, en souvenir de leurs confrerès de Fiume entretiennent dans leur gorges un refrain per-pètuel. Evidemment ces pompiers sont de sang italien. Leur allure, leurs gestes, leur langue, en sont la preuve, — (pag. 69). Ed ecco 1' autore installato con la sua macchina fotografica a Pola; perchè si ha a sapere che F abbate è anche fotografo, ed ha preso sul luogo le, trentaquattro incisioni che abbeliscono il suo-,libro. Se. non che da Fola piglia occasione a fare, uu salto e a toccare |n una pagina e mezzo dell'Istria occidentale che non ha veduto che di passaggio dal vaporp nel suo ritorno..dalla Dalmazia. È una grave mancanza che un libro che pretónde parlare dell' Istria, di cui non ha quindi veduta la parte principale.. Di Capodistria e. di Pirano due righe, e pòi errori sopra efróri. Umago" sembra una for- tezza. A Parenzo esistono ancora il foro, il campidoglio, la curia, i comizi, il teatro: un' altra Pompei che alza le rovine del suo passato, (pag. 73). Ma viceversa ha visto in fretta e malamente quello che c'è da vedere. Due parole della basilica, opera di Teodorico re dei Goti, mentre tutti sanno che fu alzata dal vescovo Eufrasio, regnaute Giustiniano, imperatore d'Oriente. La cattedrale (sic) di Rovigno è un modello del San Marco di Venezia, e sulla cima del campanile s'alza la statua della Madonna a protezione dei naviganti, (pag, 74). Peccato che 1' autore non abbia conosciuto la leggenda di 8anta Eufemia ! ! Torniamo con lui a Pola, che descrive al lungo; ma con frequenti errori esposti con disinvoltura francese. L'anfiteatro fu eretto da Tito ; correggi da Vespasiano; ha quattro ordini dalla parte del mare ; invece visibili sono tre, perchè il più basso è interrato. 1 gradini furono distrutti nel 1148 dai Veneziani per costruire i loro palazzi. Falso, erano intatti fino al secolo XIV: ed un francese, il Deville, officiale della Veneta Repubblica gli abbatteva più tardi per murare il castello. Da Pola furono trasportate a Venezia le due colonne della piazzetta, e forse anche i quattro cavalli di bronzo di San Marco. (80). La storia dei quattro cavalli, prima a Roma, quindi trasportati a Bisanzio da Costantino ; e da Costantinopoli a Venezia, al tempo della quarta crociata è troppo nota; e il forse ci sta qui come il cavolo a merenda. Piuttosto affrettiamoci a richiamare 1' attenzione del lettore istriano su quanto Fautore ci racconta delle simpatie pei Francesi a Pola. È una paginetta di' colore locale. Il Francese entra in una. bottega da libraio; il padrone si butta in quattro per servirlo; ma il garzone di bottega riinàne a bo<;ca aperta e sgrana gli occhioni. L' abbate si turba,-e erede di essere canzonato. Relativa -Spiegazione del proprietario. Il francese se ne contenta, è conchiude — Me croira qui voudra. Mais, dans tonte V Jstrie e la Dalmatie, le noni francai» rrveÀlle des sou-ve-nirs de vaillance, de gèmr-mitè, de civiUsation et de gioire, (pag. 84). Il giorno dopo 1' autore domanda alla stagione,uii Kvigliettò per,Pigino», e la moglie dell'impiegato gli rid^.iu faccia. Il nutrito aceorie, e spiega il riderà.'della moglie come una. prova