Vita Giovanile PERIODICO BIMENSILE Pi distribuisce gratis. Editrice F Unione Giov. d. c. „Fides". A TUTTI 1 NOSTRI ASSIDUI LETTORI BUON NATALE E FELICISSIMO CAPODANNO NATALE! Eccoci al punto focale della storia dell'umanità. L'Eterna Sapienza, per amore infinito s'incarna, s'abbassa fino a noi, fino a questa povera nostra natura cosi inclinata al fango, così fredda di vero amore, per innalzare noi fino a Dio. È il mistero della riconciliazione dell'uomo col suo Creatore, è il mistero delia pace e dell'amore. E pace cantano gli angeli di Dio sulla culla del celeste Fanciullo, pace agli umili pastori accorrenti ansiosi alla stalla solinga che racchiude il più «rande portento che la terra abbia mai visto. E il ricordo di questo grande avvenimento sia apportatore di pace anche per noi. Sia pace a noi poveri uomini sia giovani che vecchi, sia italiani che tedeschi, che inglesi, poveri o ricchi colti o ignoranti, sia pace! Oggi più che mai, in questi santi giorni dobbiamo sentirci fratelli, perchè tutti, Redazione e Direzione : Via S. Pietro N. 594 II. p. Capodistria. senza eccezione, redenti da un Dio umanato. Dunque via l'odio dal cuore, via l'egoismo: siamo fratelli. Questo cuore sbattuto da tante passioni nazionali, impari finalmente a pulsare all'unisono col cuore di tutti quelli che soffrono, che piangono. Siamo fratelli tutti quelli che siamo nati per vivere nel dolore. II dolore ci rende tutti eguali, perchè dunque aggiungere l'odio, perchè ammazzare l'anima col freddo egoismo calcolatore? La vita è amore: chi non ama, chi non soffre, chi non geme, chi non piange col fratello dolorante, quello non ha la vera vita. Amiamo, amiamo finché la vita ci pulsa nelle vene, amiamo finché il cuore ci batte nel petto, amiamo finche sentiamo nell'anima Io slancio infrenabile verso l'ideale! Amiamo! Questo grido che ci erompe dall'anima angosciata vada da un canto all'altro della terra, al tugurio del povero e al pai; zzo del ricco a chi soffre e a chi gioisce e c'infiammi, ci stringa tutti in un solo amples-I so di amore. Basta con l'odio, basta con le vendette: siamo fratelli! Cristo ci ha uniti tutti col vincolo dolce e soave del suo amore. Non scuotiamo da noi il suo mite giogo! Pace! Don DAVIDE ALBERTAPIO Non è giusto che il nome dei buon;, che fra stenti e lagrime prepararono il. benessere che noi godiamo, sia lasciato cadere nell'obblio, ed è perciò che oggi dopo la letizia della vittoria dell'idea cristiana, dopo la sconfina del liberalismo vogliamo presenlaie ai giovani tutti un modello da imitare: Don Davide Albertario martello del liberalismo e della massoneria. Sorto dal popolo (nacque^'m 1 1846 a Filigliera presso Pavia), del popolo ebbe anche la sincerità, la franchezza, lo spirito intrepido e pugnate. Divenne sacerdote a Milano e tosto entrò a far parte della redazione del giornale l'„Ósservatore cattolico" fondato appunto per combattere il liberalismo. A questa lotta egli consacrò tutta la sua vita, egli sferzò a sangue l'errore senza alcun riguardo e per questo ebbe anche da sopptrtare persecuzioni senza numero. Si voleva staccare i cattolici ed il clero dal Papa? E^li era pronto su la breccia in t ifesa del Papato, fedele a! suo motto ,,Col Papa e per il Papa". Egli obbedì sempre prontamente alle direttive che gli venivano da Roma, fu sempre uno dei primi e più aidenti sostenitori del movimento cattolico. „Chiesa e popolo" erar o gli ideali che io infiammavano, e per la difesa ai essi non curò di crearsi degli aceirimi nemici e di soffrire persecuzioni atroci. Vittima di intrighi massonici nel 1898 fu messo in prigione in cui languì per ben un amo. Ne uscì, ma sfinito ed afflarlo mo:ì nel fior dec'i anni, fra il compianto universale, nel 1902. Giovani, imitiamo questo eroe, non curiamoci delle derisioni e delle per- secuzioni dei nostri nemici, ma fidenti nel premio che ci aspetta, combattiamo per il trionfo dei nostri santi ideali. CINQUANTA PEtf CENTO! Nelle ultime elezioni politiche in Italia circa la metà di coloro the a-vevano diritto di voto non ha votato. Quale è la ragione t'i questo fatto doloroso? I giornali del liberalismo, di quel liberalismo che ha perduto oltre duecento deputati, si consolano dicendo che se quel 50 p. c. di elettori che non hanno votato, avessero esercitato il loro diritto, avrebbero tutti votato per i liberali; se non lo fecero è stato per paura del tenolismo socialista. Prescindendo dall'attestato di vigliaccheria che i giornali liberali ap-p opprn > ai lo: 0 supposti consenzienti, ben altra è la ragione della vergognosa astensione. Quel 50 p. c. di ignavi rapprt senta quegli incoscienti abituati da un brutale sistema di corruzione politica, instaurato dal liberalismo, a vendere il proprio voto al miglior offerente, Questa la verità, signori liberali, rovina di tutto il inondo e dell'Istiia nostra: il nuovo sistema elettorale, propugnato dai cattolici, vi ha impedito di comperare le coscienze a danaro sonante e siete stati battuti solennemente, Tanto è vero che Dio r.on paga al sabato! Giovani! Odiate il liberali mi mercante di coscienze! LE NOSTRE ASSOCIAZIONI Se noi confrontiamo la Chiesa di Gesù Cristo con le altre associazioni puramente umane, quello che tosto ci colpisce è la suaindefettibile vitalità. Gli imperi antichi sono crollati, le forme di governo antiche e meno antiche hanno pure finito di esistere per dar origine ad altre che pure cesseranno. La Chiesa di Gesù Cristo invece è sempre quella: tale e quale fu fondata dal Divino Maestro venti secoli or sono. Ciò vuol dire che lo spirito che la anima è eterno, immortale. Ora tutte le associazioni cattoliche che hanno la stessa missione della Chiesa, che esistono appunto per aiutare questa gran Madre dell' umanità traviata, se vogliono fare del bene, devono partecipare della vita della Chiesa. Ma la vita vera, anzi la sorgente di vita che anima questa divina società è la fede, l' amor vero, l'obbedienza, fecondate dalla grazia soprannaturale di Dio. La fede che ci dice lo scopo 'Iella vita, la nobiltà della missione dell'uomo, ohe ci sostiene nelle sventure, negli abbattimenti, che ci dice quella dolce parola di consolazione che nessuno sa nè può dire, deve essere sopra tutto la vita della nostra vita, 1' anima della nostra anima: deve essere il raggio corruscante di sole che illumina la mente e il curi- nostro così andanti alla luce della verità. Ma che cosa è la fede senza la carità, senza l'amore? Il vincolo della fede sarebbe ben poca cosa disgiunto dall' amore fraterno. L'amore vero, vivo, operoso deve essere la nostra caratteristica. Per amore verso il nostro prossimo perchè tutti figli dello stesso Padre e fratelli di Gesù Cristo, dobbiamo affati-J curri, sacrificarci, immolarci se occorrerà. Questo è lo specialissimo comandamento che ci ha lasciato il divino Maestro : amatevi 1" uu l'altro. Ma 1'azione nostra sarà feconda di fratti copiosi solo se informata a un'obbedienza sincera alla unica Maestra lasciata da Gesù Cristo agli uomini : alla Chiesa Cattolica. Amici lasciamo che gli altri deridano la nostra soggezione, noi preferiamo obbedire a Dio che parla per mezzo di una Chiesa due volte millenaria, piuttosto che agli uomini che domini nesileranno quello che oggi insegnano. La fronte alta e avanti ! Il nostro è il partito di coloro che intendono senza usurpare il diritto altrui, rendere al lavoro il posto che ad esso spetta, mercè opportune riforme da adempiersi sotto la bandiera di Cristo. VERHAEGEX. Salviamo gì' innocenti ! Sua Santità Benedetto XV mosso a compassione della miseria di milioni di fanciulli dell' Europa centrale che in conseguenza della guerra periscono miseramente di fatue e di stenti, ha ordinato ai Vescovi di tutto il mondo di promuovere delle offerte per sovvenire a tanta sventura. Perciò nel giorno dei Ss. Innocenti, 2$ cori-, in tutte le chiese si faranno delle preghiere speciali e si raccoglierà l'elemosina. Il Consigli,, superiore della G. C. 1. fa quindi il più caldo appello alla generosità dei giovani cattolici organizzati, affinché vogliano mettersi a disposizione dell'autorità ecclesiastica e dei Comitati sorti a questo scopo. Raccomandiamo caldamente a tutti, che in occasione del Natale del Divin Redentore, che per noi soffri nella grotta di Betleme il rigore invernale e la penuria di ogni costi, si ricordino di questi innocenti ancor oppressi dalle conseguenze della guerra. Chi desidera offrire cibarie, vestiti, indumenti ecc. può rivolgersi nella nostra sede, dove uri apposito Comitato provvedei à poi ad inviarli a degnazione. CKONACA Comunione sociale. Fu davvero consolante il concorso dui nostri giovani alla comunione sociale indetta per la f sta dell" Immacolata Concezione. Ricordiamo a tutti che d'ora in poi si farà la Comunione in torpori; la prima domenica d'ogni mese nella Chiesa di S. Biagio. Nessuno deve mancate perchè blamente al banchetto eucaristico attingeremo la forza di mostrare a-pei'tauiente le nostre convinzioni. Novena del S. Natale. Martedì passato 16 dicembre incominciò la novelli dui S. Natale, eh'per comodità di colon» elio pei hanno da andare al lavoro dei cani)ii o nelle officine, si tiene alla mattina alle 6 m duomo. ^■Federazione diocesana. Domenica 7 dicembre si costituì a 'I rieste la Federo/ioli» diocesana della U, C. I. clip Ila In scopo di coordinare tutte 1» forze giovanili della diocesi, promuovere Pozione cattolica nei luoghi dove non è ancora sviluppata II nostro Presidente Antonio Mitica è stato eletto vicepresidente Al Presidente federale, Antonio Delgos di'! «Circolo Michele Kart" di Trieste, i nostri nu gurt di una attività benefica e fruttuosa. Ciuffelli se ne è andito Abbiamo appreso con ve ;i trinia la potenza del Coni in issa tio civile Ciiifftlli autore «lei ta-nioso decreto catenaccio eli.; volava espeil-m dalle nostre scuole l'insegnamento religioso L'atteggiamento eneivico dei catu>(ici ha ottenuto il suo effetto nonostante lo strillate dei giornali settari sostenuti dall'oro massi.me» die vorrebbero continuare ancora la politica insen-ata di dominare opprimendo i cattolici. Recita. TI \\ in c. la sezione fìlnilrammatica del'a ..Fides" ili de la prima recita del a stairiooe. Quantunque parecchi fosi-io i debuttanti, l'e-secu/.ion fu buona. Folla enorme di g. ut,-. Congràtula/imii e speliamo di godere in li . ve un litro trattenimento. Fate il «acrifeto, cari giovani, di qualche ora alla sera: tempo bene Speso p i voi e per irli spettatori. Bambini di Vienna. T'Unii e popoln-e lavori alacremente per SO' ori' bambini ili Vienna, che mtji iono dì fami arecchi amici si sono isciitti per pn ideri o fa ini ir Ha fanciulli tedeschi più bi-SO' dosi. irità fiorita che frutterà, se fatta pel-amor di Dio. Sciopero, Cai 2 dicembre i maestri delle scuole popolari dell'Istria sono in sciopero. Deploriamo tuie gravissimi misura. Mitieducativa e odiosa: la comprendiamo però e il tri verno non sia sempre sì cieco da farsi strappare le migliorie economiche, ma le conceda a tempo: la finisca con le promesse, mostri tatti Si proclamò solidale coi maestri anche la nostra Federazione locale inviami • un vibrato ondine del giorno al Commissario generale di Trieste. IMPORTANTE! Il maestro di musica verrà presto fra noi. Si accettano iscrizioni, nellt sede sociale, per il coro e per la banda ogni sera dalle 7-8 porti. I nostri giovani approfittino di questa scuola. 3! Congresso Geperaf3 cleila 0. C. i. Nell'adunanza plenaria del Consiglio Superiore della G. C. T. tenuta in Roma il (i luglio u.s. fu alfa unanimità deli borato di convocare per la fine dei correnti-- anno il congresso Nazionale della G. <". I. * l'arsémblea generale della soi-it i,-ì. La lunga interruzione ddl- -n-iiri riunioni nazionali, dovuta alla guerra che ha cosi profondamente turbalo le-'-iragni-fiche consuetudini dell'Asso.dazione nostra, sta dunque per cessare. Nei giorni di sabato e domenica ! gennaio ]9i0, data che si è dovuta fissare per speciali ragioni, ci rifiniremo pertanto a Roma in Congresso Naziona le. A questo potranno prendere parte tutti indistintamente gli ascritti alla Società della C. C. I. muniti il-Ha tr.sscra prrsmittlr <;i rìra,ic-Sti menta debitamente vittimata con la ìih r a dell'anno 1919. Lunedì 5gennaio poi si terrà l'assemblea generale con partecipazione- del Consiglio superiore e dei delegati dei Circoli aggregati alla Società della O.C. I. Questa assenti leu dovrà confermare i deliberati del Congresso nazl. itale e nominare i 12 consiglieri che coi Presidenti regionali comporranno il Consili o .superiore della Società. Il Presidente generale sarà eletto fra i membri del Consiglio superiore. Martedì 'i gennaio st raduneranno anche i IIR. Assistenti ecclesiastici regionali. La l'r-si 'tn:.a G-nrraic. PER LA VITA GIOVAMI,!-: Fra amici L. DaPirano: Fornasaro Nicolò 1 .-Rosso Giorgio e Doni. Tu, Ruzzier Nicolò i 0. dal , tnà-ririer' 4", 'l'amaro l.uigi ).--Fornasaro Giorgio1.-, L.Petronio 1.70, Tamaro A. 1/20 Ruzzier Antonio 40, ,, Ponzar Giovanni d. p. ,, Compagnia ,,sbalada'- ,, Lucia Grio, 1.—, E. G. —, ,, Vascon Giovanni ,. N. N per aver visto la fotografìa di Mons. Bartolomasi Quei de la partia 3.40 8.— 10. - 9,_ (1.—