TRIESTE BANKA FILIALA ČEDAD Ul. Carlo Alberto, 17 MOJA BANKA BčIkb BANCA Dl CREDITO Dl TR2ASKA KREDITNA tednik Slovencev videmske pokrajine ČEDAD / CIVIDALE • Ulica Ristori 28 • Tel. (0432) 731190 • Fax 730462 • Postni predal / casella postale 92 • Poštnina plaCana v gotovini / Št. 29( (669) • Čedad, Četrtek, 17. junija 1993 abbonamento postale gruppo 2/70% • Tednik / settimanale • Cena 1.200 lir BČlKB BANCA Dl CREDITO Dl TRIESTE TRŽAŠKA KREDITNA BANKA FILIALE Dl CIVIDALE Via Carlo Alberto, 17 É fi ! m à 1 MOJA BANKA V soboto se bo v Gradežu zaključilo enotedensko deželno srečanje Beneška problematika na forumu izseljencev V Gradežu se bliža koncu forum mladih generacij izseljencev iz F-JK, ki ga prireja Deželna ustanova za vprašanja izseljencev. Srečanja se udeležuje 120 mladih, otrok in nečakov furlanskih, slovenskih in tržaških izseljencev, ki so zaradi sile razmer zapustile domače kraje in šli v svet s trebuhom za kruhom. SreCanja v Gradežu se udeležujejo tudi skupina desetih sinov in nečakov izseljencev iz Benečije, ki so si drugi dom ustvarili v Braziliji, Kanadi, Argentini, Avstraliji in Evropi. (R.P.) več na strani 2 Skupina sinov in nečakov beneških izseljencev na otvoritveni slovesnosti v Vidmu Nediža, fiume di bei premi Era gremita l’aula magna delle scuole medie di Manza-no sabato scorso per le premiazioni del concorso “Nati-sone, Nadison, Nediìa” organizzato dal comune di Manza-no per il terzo anno consecutivo. Numerosi i partecipanti sia singoli (undici adulti e vari bambini), che scuole con numerosi lavori di vario genere esposti per l’occasione, che hanno ricevuto dai rappresentanti del comune e dalla giuria, che ha letto le motivazioni, numerosi premi. Dopo i saluti sono state lette alcune poesie, sia in italiano che in friulano, scritte da alcuni partecipanti (fra queste quella di Graziella Noacco di Corno di Rosazzo, che ha avuto una menzione speciale), mentre il pubblico ha potuto ammirare alcuni quadri presentati da vari artisti per la sezione del concorso dedicata agli adulti. Vincitore è risultato un quadro che raffigura i Beladants, opera di Maria Giustina Pigani di Udine. E’ stata poi la volta delle scuole (scuole medie di San Giovanni al Natisone e Manzano, scuole elementari di Premariacco, Manzano, Cividale, San Pietro al Natisone, San Giovanni al Natisone, il tempo pieno di Via Libertà e quella bilingue di San Pietro). segue a pagina 3 Simaz, lettera al personale... Con ogni probabilità mentre scriviamo il sindaco di S. Leonardo Simaz sta preparando la sua lettera di chiarimento indirizzata al personale del servizio di tesoreria del Comune. La vicenda, prepotentemente salita alla ribalta nel corso dell'ultimo consiglio comunale, venerdì scorso, risale a circa tre mesi fa. Allora nel corso di un consiglio l’opposizione presentò un’interpellanza chiedendo lumi sui criteri di concessione della sala del circolo culturale, intravedendo un atteggiam-mento disciminatorio nei confronti della Zveza Beneških Zen. Simaz rispose dicendo che avrebbe man- dato “una lettera di censura al personale”. Questi replicò giorni dopo chiedendo al sindaco “come si possono fare simili affermazioni senza aver mai sfiorato l’argomento con gli addetti?” Il 7 giugno Simaz risponde ad una interrogazione della minoranza scrivendo tra l’altro che “lo scrivente ha sempre e comunque difeso l’operato del personale”, ma aggiungendo che “ritiene comunque giusto chiamarlo in causa nel momento in cui si verificano problemi di varia natura”. Non é insomma un’assoluzione, e allora si arriva a venerdì. Michele Obit segue a pagina 2 Anche da noi non basta più gridare al iupo Molte sono state le interpretazioni date alla scossa elettorale del recente 6 giugno. Una scossa attesa nella società italiana, ma che ha preso, nel nord, la strada impensata del successo di un raggruppamento che era al di fuori degli schieramenti classici, la Lega Nord. Non è facile dire le ragioni più profonde del cambiamento. Più nota è la causa immediata: lo scoperchiamento delle indegnità di un regime sopravvissuto a tutte le tempeste passate. Gli elettori hanno individuato, a ragione o a torto, nella Lega Nord, la poderosa ramazza atta a spazzare i partiti di governo, o meglio di regime. Per altri invece il successo della Lega è la conseguenza e non la causa dello scoperchiamento delle malefatte dei partiti. Perchè solo oggi? Per molti è questa la domanda più interessante. Molto è stato detto sui giornali e mi pare superfluo rifare un discorso già fatto. Può essere interessante invece domandarci il perchè di tutto questo nel nostro ambito più ristretto, la Slavia friulana. Anche in altri momenti elettorali la nostra comunità ha riprodotto gli schemi nazionali, regionali e provinciali, dimostrandosi fortemente integrata nel tessuto dei movimenti generali. Tuttavia con la distinzione rappresentata dal predominio della I)C in tutto il dopoguerra. Scosse ce ne sono state an- cora. Basti pensare alla crescita delle liste civiche degli anni Settanta ed Ottanta, con la fase di espansione del PCI e dell’avanzata del PSI. Nelle regionali del 1988 il PSI divenne il primo partito nel comune di S. Pietro al Natisone. Segnali non di poco conto. A livello generale, tuttavia, la DC rimaneva ben ancorata alle ottime percentuali della sua tradizione. Molti hanno attribuito grande importanza ai sommovimenti in tutto l’est europeo. L’ipotesi, avanzata in molte sedi, è che la paura dell'invasione dall'est ha condizionato, soprattutto in sede locale, le scelte e-lettorali. Altra ipotesi è che la paura dell'est sia stata manovrata in favore dei partiti di governo per assicurare l'inamovibilità del regime. Organizzazione «O», Gladio, servizi segreti, formazioni paramilitari, hanno lavorato per far sopravvivere la psicosi della cortina di ferro fino a ieri. La nostra storia è nota: u-no stato di emergenza, come se il nemico fosse alle porte, ha bloccato la comunità attorno ad un falso problema, l’appartenenza allo stato italiano, trasformando miti montanari in accaniti sciovinisti. E di questa rendita si sono alimentati partiti e movimenti il cui alibi era l’ostilità verso gli Sloveni. Paolo Petricig segue a pagina 4 Scalfaro in Mešani zbor iz telega kraja je z liepim koncertom praznoval svoj jubilej Svete Višarje 2e vic cajta žičnica na uoze vic na Svete Višarje, zatuole je bluo zaparto tudi svetišče, ki stoji na varh brega. Pater Rupnik za rešit tel problem se je biu obamu tudi našemu predsedniku Scalfarju. Pari de Scalfaro je kieki parpomagu an takuo žiCnica lx> od 27. junija spet vozila an le tisti dan odprejo tudi Marijanino svetišCe. Pater Rupnik, kar je zaviedu za lepo novico, je pošju no pismo Scalfarju, za ga zahvalit za njega interešament an predsednik mu je telefonu za mu poviedat, de je biu zlo veseu, de se je paršlo do rešitve problema an vprašu Rupnika, naj zmole kajšno molitev tudi za anj. • La direzione didattica cambia nome pagina 2 • Umetniki ob meji: Bienale Intergraf stran 3 • Elezioni: le preferenze nelle Valli pagina 4 • Mečana: za svet Kocjan bo še senjam stran 5 • Scheda storica: a S. Pietro si scioglie il consiglio comunale pagina 6 • Sport: Per Cornelio futuro in bianconero pagina 7 Dvajst liet petja v Svetim Lienartu Puno judi se je zbralo v saboto v Skruto-vem, tam kjer so Suole, za praznovat dvajst liet življenja pevskega zbora Svetega Lienar-ta. Paršli so tudi tisti zbori buj poznani po naših dolinah, Matajur taz Klenja, Pod lipo taz Bamasa an Nediški puobi iz Podbonie-sca. Sevieda, parvi so jo zapiel slavniki, tisti iz Svetega Lienarta, ki so zapiel sest piesmi, med telimi tudi dvie po sloviensko, Te-režinka an Tam gori na planinci. Potlè zad za dnim vsi te druz. Zaries an liep praznik, kjer piesmi po vsieh izikih so se moCnuo od-mievale v veliki sali. Pevskemu zboru Svetega Lienarta želmo, de bi le napri lepuo pieu, ku do donašnji dan, še puno liet, sa’ dokjer kajšan pieje an naše piesmi, naš izik an naša kultura se na zgubjo, pa, kar bojo slavili drugi jubilej, bi bluo pru, de bi poklical kajšne-ga druzega prežentatorja. Go mez tuole preberita, kar je napisu nas Guidac na 5. strani. četrtek, 17. junija 1993 2 Approvata dalla Comunità montana una mozione Direzione didattica con il nome nuovo É stata una seduta tranquilla, quella della Comunità montana che si é riunita lunedì sera a S. Pietro al Natisone. L’assemblea ha discusso e approvato senza troppi patemi il conto consuntivo dell’esercizio finanziario 1992 con l’unico voto contrario di Giuseppe Blasetig (Pds). Dopo una serie di ratifiche é stata discussa la mozione - l’unica posta all’ordine del giorno - di Giuseppe Marinig (Psi) che chiedeva di impegnare l’amministrazione della Comunità montana a richiedere alle autorità scolastiche la denominazione della nuova circoscrizione scolastica con sede in S. Leonardo come “Direzione didattica Valli del Natisone”. L’accordo sulla mozione di Marinig é stato totale. Il sindaco di S. Leonardo Renato Simaz (De) ha anche proposto che le due scuole medie, quelle di S. Pietro e S. Leonardo, assumano an-ch’esse la nuova denominazione “Valli del Natisone”. Verrebbero così messi nel dimenticatoio gli attuali nominativi, rispettivamente “Dante Alighieri” e “Jacopo Stellini”. Un ordine del giorno in questo senso verrà affrontato dalla Comunità montana al più presto, (m.o.) In alto Giuseppe Marinig, qui a fianco la scuola media di S. Pietro S. Leonardo Simaz: lettera al personale dalla prima pagina Quando si deve affrontare l’argomento il sindaco però chiede al pubblico di uscire dalla sala, poiché “si affrontano problemi che riguardano persone”. E tra il pubblico ci sono anche due dipendenti del servizio di ragioneria. La seduta diventa rovente. Lorenzo Zanut-to, puntiglioso consigliere del gruppo misto di minoranza, attacca il sindaco con domande precise. Simaz si appoggia al segretario comunale, poi sbotta: “Vado anche in galera, se occorre pago fino in fondo”. Dall’opposizione arriva l’ultimatum: “Se entro martedì il sindaco non affronterà il problema con il personale, presenteremo un e-sposto alla Procura per abuso in atti d’ufficio”. Ed ora sembra che il sindaco abbia scelto la prima i-potesi. Michele Obit Mladi emigranti s prve strani Na srečanju v Gradežu imajo mladi priložnost, da spregovorijo predvsem o odnosu do domovine svojih očetov in dedov, o narodnostni pripadnosti ter o organiziranosti znotraj Številnih izseljeniških društev. Ravnatelj Zveze Slovencev po svetu, ki deluje v okviru deželne ustanove, Renzo Mattelig je v zvezi s tem srečanjem povedal, da imajo na njem mladi možnost izmenjati si mnenja glede današnje stvarnosti v izseljeniS-tvu in se opredeliti do vprašanj, ki zadevajo narodno bitnost. Mladega Človeka, ki se je rodil v tujini, je težko opredeliti za izseljenca. Gre v bistvu za kanadskega ali argentinskega državljana s slovensko oziroma furlansko identiteto. In prav tovrstnim tematikam je namenjen enotedenski forum v Gradežu. Specifično o vprašanjih beneških izseljencev je tekla beseda znotraj skupine desetih predstavnikov mlajših generacij emigrantov iz nasi h dolin. Gre za Libano Grabor (doma je iz San Paola v Braziliji), Nadio Chia-cig (Montreal), Marino Dreszach (Vancouver), Loredano Caratti (-Tanderbey), Virginio Turrin (Vancouver), Carlosa Lendara (Marcos Paz), Sergia Cimbara (Buenos Aires), Eliso Jussig (Buenos Aires), Mario Ines Lodolo (Rosario) in Ala Borguja (Camberra). Srečanje mladih emigrantov se je zaCelo v ponedeljek na videmskem gradu ob pozdravu predsednika združenja Ottorina Burellija, ki je izpostavil sedanjo problematiko 2. milijonov deželnih izseljencev. Zaključilo pa se bo v soboto v Gradežu z okroglo mizo, na kateri bodo udeleženci iznesli svoje poglede na vprašanja izseljencev in še posebno kar zadeva mlajše generacije. Rudi Pavšič [paKSO Ur J ■CA a Il puntino sulla i Bella storia, quella del modello 740. Gli italiani sono infila per pagare, ma ancora prima per capire il rebus della compilazione, degno della Settimana enigmistica. Ma chi é stato ad ideare tutto ciò, asserendo poi che il compito dei cittadini sarebbe stato facilitato rispetto agli anni scorsi? I casi sono due: o é stato qualche super-genio, e la gente comune é scema, o é stato qualche super-scemo, e la gente comune ancora una volta é stata presa in giro. Propendiamo per la seconda soluzione, come dimostra il fatto che in questi giorni persino gli esperti ammettono: troppo complicato. V Spietre je iz luhta padlo 500 milionu na Mazorovo Kuo bi bluo lepuo se zbudit ’no jutro an zviedet, de si udo-biu petstuo milionu! Tuole seje zgodilo nieki gospi iz Spietra, klice se Margherita Mazora an živi v Caprivi, blizu Gorice. Kuo je tuo, de je udobila tarkaj sudu? Tudi nji, ku malo-manj vsiem nam, je bla parSla ponudba od revije Selezione dal Reader’s Digest za parteCipat na niek konkorS, venCpart od nas je vargla vse v kos, gospa Mazora je pa posjala odgovor na konkorS. Tuole se je zgodilo ’no lieto od tega an seda sreCa je potukla na nje vrata. Ce sta navosljivi, lohni se nomalo pomerta, kar vam povemo, de je udobila ja 500 miljo-nu, so pa “zlate palanke” (gettoni d’oro) an za jih preluožt v sude jih zgubi malomanj pu, takuo de ji ostane parbližno... samuo tristuo miljonu... Ben, buojS ku nic je vseglih, kene? DALLA SLOVENIA Bogo Samsa No ai militari lungo il confine In Slovenia regnano la pace e l’ordine. L’attività criminale non è a livelli preoccupanti come in altri stati. L’efficenza della polizia è nota e pochi sono gli episodi di cronaca nera. In base a questi dati va da sè che anche i penitenziari e le case di correzione sono di tipo moderno e con pochi ospiti. La droga non circola in grosse quantità per cui c’è poco spazio per il commercio, e lo spaccio di stupefacenti anche se negli ultimi tempi questo tipo di attività criminale è in costante aumento. Specialmente nei paesi la gente non ha paura dei ladri e le porte delle case restano sempre aperte. Pochi gli episodi di furti nelle abitazione e nei centri commerciali. Nonostante questa sia la realtà, suffragata dai fatti e dalla cifre, l'opinione pubblica é incredula davanti al sempre più pressante condizionamento dei mass media che dipingono la Slovenia in modo tutt’ altro che idiliaco. Nella vicina Repubblica slovena, si scrive, comanda la mafia che traffica in armi e droga. La gente non pensa ad altro che a giocare nei casinò e operare nell’ illecito. Dove stà la realtà dei fatti? La prima descrizione sarà, certamente, troppo ottimista, deI tutto drastica e bugiarda, però, la seconda ed è, in effetti, il risultato di una grande lotta per il potere in una realtà in cui gli ex comunisti guidano la coalizione di governo assieme ai liberaldemocra-tici a ai cristianodemocratici. In Slovenia non c’è stata una rivoluzione di destra, la democratizzazione ha avuto un corso del tutto normale, senza traumi e senza spargimento di sangue. La lotta per il potere, come viene attuata in questi mesi, è dannosa per il futuro del Paese in quanto la gente non ha più fiducia in nessuno, nello Stato, nel governo, nel parlamento e neanche nella giustizia. In questa situazione i proble- mi reali del Paese, special-mente quelli economici, non ven gono risolti come sarebbe auspicabile. In questo contesto alcuni atteggiamenti esterni certamente non sono di grande aiuto per il miglioramento della situazione. Parliamo della decisione del ministro della difesa i-taliano Fabbri di delegare ai militari il controllo del confine con la Slovenia. Questa decisione si scontra con la logica dei rapporti di buon vicinato in quanto è stata presa senza un accordo, almeno a livello di informazione, con la vicina Slovenia. Il confine tra l’Italia e la Slovenia è il confine della pace, quello della guerra è tra la Slovenia e la Croazia. Il ministro Fabbri Di fronte a questa realta c'è da chiedersi quale sarà Vandamento turistico sapendo che potranno essere i militari a presidiare il confine. Anche l'attuale situazione della comunità slovena in Italia, nel mirino di certi attacchi anche da parte di alcuni gruppi della vicina Slovenia, risente di questa realtà. Si cerca di distruggere l'economia della minoranza discreditandola con l’auito di cetrti ambienti triestini di destra. Strano anche l’atteggiamento di alcuni gruppi di potere politico in Slovenia che usano la minoranza slovena solamente per i loro bassi scopi politici. Metodo questo che agli sloveni era noto sino ad ora soltanto negli ambienti della destra nazionalista italiana, mentre ora sembra a-ver trovato spazio anche in Slovenia. Un libro su Trieste A Lubiana, organizzato dal Museo popolare e dalla costituenda “Tržaška založba” è stato presentato il libro “Trst - Trieste: due nomi un’identità” dello storico Boris GombaC. Il lavoro parla della storia multiculturale del capoluogo giuliano e di parte della sua identità (non italiana) perduta. Contro il fumo É arrivato il momento per chi vuol smettere di fumare e non ha il rimedio giusto. La direzione della stazione termale slovena di Rogaška Slatina ha intro- Rogaška: stop al vizio del fumo dotto un programma per la disassuefazione dal fumo. Durante due settimane di soggiorno una equipe medica costituita da specialisti in malattie psicosomatiche e in agopuntura e da uno psicologo aiuta a perdere il vizio del fumo. Scioperi a catena Dopo lo sciopero dei maestri e dei professori delle scuole elementari e medie è la volta degli agenti di polizia. Il sindacato di poli- zia, infatti, non intende recedere dalla richiesta di armonizzare le paghe con le disposizioni del contratto collettivo di lavoro. In caso che il governo non accetti tali richieste inizieranno una serie di giornate di sciopero a partire dal 22 giugno. Prezzi in aumento I prezzi all’ingrosso in Slovenia nel mese di maggio, rispetto all’aprile di quest’anno, sono saliti dell’1,4%. L’istituto centra- le per la statistica di Lubiana ha inoltre rilevato un i-dentico aumento del tasso d’inflazione. L’aumento dei prezzi è dovuto in particolare all’aumento dei prodotti agricoli che sono rincarati in media del 6%. Passa la privatizzazione La Camera dello Stato della Slovenia ha votato la proposta di modifica alla legge sulle privatizzazioni che prevede la riconversione della proprietà sociale in proprietà privata. Nucleare in Europa Novanta studiosi in rappresentanza di sedici paesi europei si sono dati convegno a Portorose per dibattere sulle prospettive e sui problemi dell’energia nucleare nell’Europa centrale. Il convegno è di grande attualità anche in riferimento alla centrale nucleare di Krško che in queste settimane é al centro di numerose polemiche. L’incontro di Portorose è organizzato dagli scienziati nucleari della Slovenia. Hit al contrattacco La Hit di Nova Gorica, attualmente nell’occhio del ciclone per alcuni supposti finanziamenti illeciti ai partiti, ha deciso di denunciare alcuni giornalisti del quotidiano Deio di Lubiana e della TV slovena nonché i parlamentari Ivo Hvalica (socialdemocratico) e Marjan Podobnik (partito popolare) per aver diffuso il falso e per aver pubblicato informazioni coperte dal segreto istruttorio. Kultura ÌM.VAWtmV: Manzano Un fiume di bei premi dalla prima pagina E’ giusto ricordare anche la partecipazione della scuole media di Caporetto con un lavoro che ha coinvolto l’intera scuola e per la quale ha ricevuto il primo premio per le scuole medie. Il primo premio per le elementari è stato assegnato alla 4a e 4b della scuola elementare a tempo pieno di Manzano per un lavoro sulla leggenda dell’Arpit realizzato con i burattini, il lavoro è stato presentato nel corso delle premiazioni. Il secondo premio è andato - sorpresa piacevole per noi - alla scuola elementare bilingue di S. Pietro con una ricerca che ha coinvolto tutte le classi di alcune delle storie pervenute fino ai giorni nostri (Krajica Vida, Škratje, blumarji, ecc.), dal quale poi è stata tratta anche la recita di fine anno. Al 3. posto, ancora il tempo pieno di Manzano con le classi 2a e 2b. S sobotne otvoritvene slovesnosti v Furlanskem centru za likovno umetnost V videmskem Furlanskem centru odprli 4. Bienale Intergraf Umetniki ob meji Na njem sodelujejo umetniki iz dvajsetih dežel Alpe-Jadrana V videmskem Furlanskem centru za likovno umetnost so prejšnjo soboto odprli Četrti bienale Intergraf, na katerem sodelujejo umetniki iz dvajsetih dežel skupnosti Alpe-Ja-drana. Njim so se pridružili Se nekateri umetniki iz švicarskega ticinskega kantona. Pobuda Intergraf je nastala predvsem v želji, da bi z-druževala umetniški prostor Srednje Evrope in s tem prispevala k utrjevanju dobroso- sedskih odnosov. Tako je na otvoritveni slovesnosti dejal predsednik videmskega centra poslanec Renzulli. Poudaril je, da dogodki v Bosni in Hercegovini mečejo tudi na videmsko razstavo senco žalosti in nemoči. Sicer prav zaradi nastalega stanja je Se posebej pomembno, da se m-nožijo prireditve, na katerih izstopata sodelovanje in prijateljstvo. Na slovesnosti so spregovorili tudi odbornik za kulturo videmske Pokrajine Marinig, videmski Zupan Zanfagnini in deželni svetovalec DSL Cadorini. Na letošnji razstavi, ki se bo zaključila 3. julija, sodelujejo tudi umetniki iz Slovenije in F-Jk. Prvo zastopajo Samuel Grajfoner, Zora StanCiC in Marija StariC-Jenko. Iz naše dežele pa so Giorgio Gomira-to, Marco Marra, Franco Du-go, Mario Ahmede in Marino Cassetti. (R.P.) Etica ed economia cioè Tangentopoli Di etica ed economia, connubio oggi imperfetto, si é parlato sabato mattina a Cividale in un convegno organizzato dal collegio dei periti industriali della provincia di Udine. Nel sottotitolo “Dalla degenerazione della politica alla valorizzazione della professionalità” é stata data un’indicazione di uscita. Ma uscire da cosa? Tangentopoli, ovviamente. “Perché é arrivata solo ora?” ha chiesto il giornalista Rai Paolo Frajese, nelle vesti di coordinato-re. Secondo il magistrato u-dinese Oliviero Drigani “occorre fare autocritica perché non siamo stati capaci di agire prima, quando però il giudice non era ancora la punta operativa che potesse esprimere un certo tipo di valore”. Il rettore dell’ateneo di Udine Marzio Strassoldo ha sostenuto che “finché il deficit pubblico si scaricava sulle tasche del cittadino medio si andava avanti, ma quando si é dovuto chiedere a tutte le categorie, é nata l’indignazione”. Più filosofo Romeo Di Maio, storico napoleta- no, secondo cui “la causa maggiore del ritardo é l’assopimento della coscienza civile”. Etica, insomma, contrapposta a quella che Domenico Taverna, presidente dell’associazione regionale dei costruttori edili, ha definito “l’arroganza di entrambe le parti, politici e imprenditori”. Dello stesso avviso mons. Alfredo Battisti, che ha spiegato come “ad un certo punto si é imposto un ateismo pratico, si é diffuso il benessere come fosse il fine della vita”. Giuseppe Jo-gna, presidente del collegio nazionale dei periti industriali, ha chiesto quindi “l’intervento delle professioni nella formazione delle leggi”. Adriano Luci, presidente dei giovani industriali friulani, ha sottolineato tra l’altro come “si sia sempre ragionato in termini di posti di lavoro, non di lavoro”. Cioè di professionalità. “Ed il futuro?” ha chiesto Frajese. Tutti più o meno ottimisti. L’arcivescovo di Udine “per contratto”, Luci perché é giovane, gli altri per saggezza, (m.o.) I relatori del convegno di sabato a Cividale Resia assapora la musica della Glasbena matica Una piccola allieva della Glasbena matica di Trieste, sui sette anni, con una bella coda di cavallo, l'espressione attenta e decisa, ha concluso insieme con Livio Micelli di S. Giorgio, lui con la citira e lei con la bunkula, la visita con concerto di domenica della Glasbena matita, scuola di musica, di Trieste. Il concerto che gli allievi della Glasbena matita hanno tenuto a Resia domenica pomeriggio nella casa della cultura re-siana, è stato molto apprezzato dal pubblico presente che l’ha seguito con attenzione fino alla fine, applaudendo calorosamente e a lungo. Vi ha preso parte un quartetto di flauto dolce, un chitarrista, l’orchesta dei piccoli allievi, un duo di armonica e l’orchesta da camera. Non sono mancati i pezzi tratti da musiche e canti resiani. A portare il saluto è stato il sindaco, Luigi Paletti, che rivolgendosi anche in resiano, ha incoraggiato gli allievi a proseguire con costanza i loro studi, (n.l.) Kratke novice Notizie in breve Primorski ima 50 let Letos poteka 50. obletnica Partizanskega dnevnika, predhodnika Primorskega dnevnika. Za to priložnost bodo pripravili proslavi, ki ju bosta organizirali Slovenska kulturno-gospodar-ska zveza in sam Primorski dnevnik. Množična manifestacija, ki bo spominjala na dogodke izpred petdesetih let, bo 4. julija, ko bodo na Vrhu na Goriškem pripravili partizanski miting. Jeseni pa bo v Trstu slovesnost, na kateri se bodo specifično spomnili 50. letnice naSega osrednjega zamejskega dnevnika. Prva Številka Partizanskega dnevnika, kot edinega dnevnika osvobodilnih gibanj v Evropi, je izšla 26. novembra 1943 v kmečki hisi v vasi Zakriž nad Cerknem. Kasneje so dnevnik tiskali v znameniti tiskarni Slovenija pri Voj-skem, od koder je izhajal v nakladi 7.000 izvodov. Umrl pisatelj Ivan P V osemdesetem letu starosti je v nedeljo umrl slovenski pisatelj Ivan PotrC. Rodil se je v Stukih pri Ptuju, kot pisatelj pa se je o-blikoval v tridesetih letih, ko je v pripovedništvu in dramatiki pripovedoval o razmerah na štajerskem podeželju. Zaradi komunistične dejavnosti je bil v Casu pred drugo svetovno vojno tudi zaprt in kasneje inerniran v nemškem taborišču Dachau. Njegov najbolj znani roman je gotovo Na kmetih. Leta 1947 in 1955 je prejel Prešernovi nagradi. La muš ad Orsaria Da oggi a domenica é in programma ad Orsaria di Premariacco il Festival di musica organizzato dal gruppo giovanile locale. Questa sera suoneranno quattro gruppi jazz, domani sarà di scena la musica “nera”, sabato si esibiranno complessi rock, blues e rap. Domenica la conclusione con i generi country e folk. La manifestazione, che avrà luogo sulle rive del Natisone, prevede anche filmati e dibattiti sul conflitto nell’ex Jugoslavia. Koroški gostje vci V Standreiu sta Zveza slovenske katoliške prosvete iz Gorice in KrSCanska kulturna zveza iz Celovca pripravili koncert ob 130. o-bletnici smrti Škofa Antona Martina Slomška. Nastopili so člani meSanih pevskih z-borov Srce iz Dobrle vasi in Jakob Petelin-Gallus iz Celovca, solisti in godalni orkester z izvajalci iz Celovca in Ljubljane. Glasbena prireditev je sodila v okvir rednih izmenjav in gostovanj obeh kulturnih zvez. Češki zbor v Sovodnjah V Sovodnjah in Križu so prejšnji konec tedna nastopile Članice Zenskega pevskega zbora Carmina iz Presic na Češkem. Gostje so pod vodstvom Jirija Lang-majerja ponudile res prijetno poslušanje ob predstavitvi nekaterih najbolj znanih narodnih in umetnih skladb češke glasbene zakladnice. BCTKB, Cividale, via C. Alberto 17 personale di GIANNI OSGNACH dal 18 giugno al 15 agosto Podobe iz naših dolin Bogato razstavno dejavnost bo konec meseca v špetrski galeriji oplemenitil 14. mednarodni slikarski natečaj “Podobe iz Nadiskih dolin”, ki ga prireja Društvo beneških likovnikov pod pokroviteljstvom Dežele Furlanije-Julijske krajine. Izvedeli smo, da se je doslej k pobudi prijavilo že nad petdeset umetnikov iz italijanskega, slovenskega in furlanskega prostora. Že to dejstvo kaže na pomembnost pobude. Vse, ki bi radi sodelovali na natečaju, obveščamo, da se bo rok za vložitev del zaključil v ponedeljek, 21. junija. To bodo lahko storili v prostorih špetrske Beneške galerije in sicer ob delavnikih med 8.00 in 12.00 ter med 17.00 in 19.00, v soboto pa samo v popoldanskem Casu. Z lanskega nagrajevanja pred špetrsko galerijo Avtorji najboljših del bodo dobili tri denarne nagrade in sicer v višini 1.000.000, 750.000 in 500.000 lir. Povedati gre, da se natečaja lahko udeležijo vsi, v-sakdo le z enim samim delom. Najboljša dela, ki jih bo izbrala posebna ocenjevalna komisija, bodo tudi razstavljena. Uradno odprtje razstave, na katerem bodo tudi nagradili najboljše avtorje, bo v soboto, 26. junija v Beneški galeriji. Razstavni prostori bodo odprti do 10. julija. Via al corso di tessitura Cividale e Villa Manin di Passariano saranno le sedi dei “Corsi estivi di tessitura a mano” organizzati dai Laboratori di tessitura del Friuli. L’obiettivo dei corsi, per accedere ai quali non é necessaria alcuna esperienza nel campo, é quello di fornire le basi della tessitura a mano con l’uso dei telai da tavolo a quattro licci. Gli argomenti trattati saranno l’ordito, il telaio, il caricamento dell’ordito, il disegno tecnico tessile, l’esecuzione, la ripresa e lo sviluppo. 11 numero massimo di partecipanti é di 8 persone. Il costo é di 300 mila lire a persona per 21 ore. A Cividale il corso si terrà il 18, 19 e 20 giugno, il 2, 3, 4, 23, 24 e 25 luglio. Četrtek, 17. junija 1993 4 Elezioni regionali: l’andamento del voto nelle Valli del Natisone A Zufferli e Sdraulig le maggiori preferenze Non basta gridare dalla prima pagina Non c’era bisogno di lina politica, nè di una vera amministrazione: bastava gridare al lupo ed il gioco era fatto. Nelle recenti elezioni qualcuno ha tentato l’identico colpo che ha funzionato per decenni. Alludo alla Lista per l’Italia, annunciata e propagandata con grandi rullìi di tamburo dalla stampa nazionale e regionale, tigni giorno la stampa compiacente annuncia straordinarie adesioni. Ma infine nelle Valli del Natisone i voti risultano poco meno di trecento. Il vecchio trucco dell’italianità ha smesso di funzionare? I tradizionali partiti di centro, come la DC, si sono mantenuti sulle generali, ma ciò non è bastato a tenere. Ora è chiaro che la Slavia friulana esce dalle nebbie della guerra fredda e dello spauracchio slavo-comunista. Segue piuttosto gli orientamenti elettorali di tutto il nord. E’ evidente anche la crisi di rappresentanza degli Sloveni da parte della sinistra, e tutto va quindi riproposto. Oggi il voto è diventato libero e pragmatico ed è necessario che gli Sloveni pensino e ragionino in modo pratico ed essenziale ai nostri problemi, studiando un rapporto più concreto con tutte le forze politiche libere nei loro comportamenti. E’ assurdo, per fare un esempio, che gli Sloveni tengano a Roma bloccato da consultazioni e veti, un senatore sloveno, senza che egli utilizzi il mandato degli elettori che lo hanno eletto: quello di realizzare la legge di tutela. Paolo Petricig Ha ricevuto la maggioranza delle preferenze tra i candidati delle Valli del Natisone, ma non é bastato per l’elezione in Consiglio regionale. Si tratta del riconfermato sindaco di Drenchia Mario Zufferli, che con le 489 preferenze ricevute nei sette comuni delle Valli ha superato anche la neo consigliere regionale della Lega Nord Anna Sdraulig (314). Terzo, per numero di preferenze, Paolo Marseu della Lista per l’Italia (286), mentre il socialdemocratico Melissa è risultato quarto a grande distanza (46). La non elezione di un rappresentante democristiano è dovuta in particolare al fatto che nel comprensorio delle Valli, del Civi- dalese e del Manzanese concorrevano in tre, Zufferli, la Bacchetti e Beltrame. Il ri-sulato: nessuno è stato eletto, mentre un solo candidato in lizza ce l’avrebbe fatta quasi di sicuro. Per quel che riguarda Anna Sdraulig va detto che ha ricevuto consensi un po’ dappertutto e specialmente a San Pietro (104), San Leonardo (62), Grimacco (45) e (dividale (332). Certamente un buon bottino per una neofita in politica. Poche, secondo noi, le preferenze che sono andate a Marino Vertovec (Slovenska skupnost), Mara Cerno (PDS) e Molaro (PS1) forse anche per una campagna elettorale, la loro, sotto tono. BACCHETTI (De) ZUFFERLI (De) MOLARI) (PŠ) MARSEll (I.pl) VERTOVEC (Us) CERNO (Pds) MELISSA (Psdi) SDRAULIG (Lega Nord) UDINE 185 217 31 72 17 20 7 46 CIVIDALE 666 99 3 217 1 6 - 332 S. PIETRO 28 70 2 124 5 17 6 104 S. LEONARDO 3« 101 - 71 1 9 1 62 PULFERO 12 76 - 52 1 6 28 38 SAVOGNA 24 49 - 13 - 13 7 26 STREGNA 10 49 - 3 2 5 - 25 GRIMACCO 3 72 - 18 13 1 1 45 DRENCHIA 3 72 - 5 - - 3 14 TORREANO 30 58 - 32 - - 7 25 TAIPANA 1 3 12 - 3 13 - 1 LUSEVERA 1 1 91 - 1 44 - Compagnon in carcere Alle ultime elezione regionali ha preso 3.138 preferenze entrando così in consiglio. Lunedì mattina ha preso l’avviso di garanzia ed è entrato in carcere. Questa la vicenda del democristiano Angelo Compagnon, riconfermato consigliere regionale e già sindaco di Povoletto, che è stato arrestato con l’accusa di concussione nei confronti di alcune imprese friulane. Questi i fatti imputati al politico friulano: Compagnon nel marzo 1991 avrebbe chiesto ad alcuni imprenditori una cifra di circa 200 milioni per la realizzazione di alcuni spot pubblicitari televisivi per Canale 55.1 filmati, però, non sarebbero mai stati trasmessi ed i versamenti degli imprenditori sarebbero stati giustificati con l’emissione di fatture false. Ci si chiede dov’è andato a finire il denaro. Il segretario provinciale della DC Bruno Tellia ha chiesto le dimissioni di Compagnon. Di fronte a questi fatti è difficile credere che il “nuovo” nella DC abbia già spodestato il “vecchio”. Občinska kriza Župan Vidma odstopi Damoklejev meč predčasnih volitev visi nad videmsko občinsko upravo. 2e na zadnji seji je bilo pričakovati, da bo župan Piero Zanjagnini, spričo poraza, ki ga je na volitvah utrpela vladajoča koalicija, podal odstavko. To se je zgodilo v torek, ko je prvi občan Vidma, potem ko je dobil jamstveno obvestilo, najavil svoj odstop. Vprašanje pa je, če bo to storil takoj ali bo počakal do jeseni, ko naj bi stekel postopek za predčasne volitve. Jamstveno obvestilo zaradi domnevnega nepoštenega finansiranja stranke v času, ko je bil Piero Zanfa-gnini deželni tajnik PSI, je sprožil precejšnji protest predvsem opozicijskih strank, ki so zahtevale odstop župana in celotnega odbora. Pot, kako je treba storiti, je nakazal občinski odbornik za ekološka v-praSanja in zelene površine socialist Guido Bulfone, ki je že odstopil iz odbora. V pismu, ki ga je naslovil županu, ugotavlja, da ne razume zadržanja občinskega odbora in samega župana, ki nočejo zapustiti Občine Videm. Spričo tolikšnih pritiskov je verjetno sam župan bil prisiljen, da odstopi. Benzinai “Zona franca estesa” 1 benzinai della provincia di Udine sono per una piattaforma legislativa con la quale propongono il superamento dell’attuale regime della benzina agevolata mediante l’introduzione di un prezzo unico nelle provincie di Trieste, Gorizia e Udine allineato a quello praticato in Slovenia. Questo lo hanno affermato nel corso delfassemblea dei benzinai svoltasi alla Camera di Commercio di Udine sottolineando il fatto che non ha senso pagare la benzina di zona franca 200 e più lire in meno del prezzo d’oltre confine. Durante l’assemblea è stata ribadita l’esigenza dell’allargamento a tutta la provincia di Udine dei contingenti di benzina agevolata, al fine di superare la massiccia evasione di consumi (il 40% del mercato provinciale) indirizzata alla rete distributiva della vicina Repubblica. La categoria dei benzinai propone inoltre una petizione popolare che chieda ai cittadini di sottoscrivere la richiesta di benzina agevolata nella provincia di Udine. L’obiettivo è di raggiungere le 100 mila firme a sostegno delle proposte dei benzinai udinesi. I giorni Il lungo... parto del Centro servizi comunitari di San Pietro I lavori? Finiti tra nove giorni (2. parte) I lavori del secondo lotto per la realizzazione del Centro servizi comunitari di S. Pietro al Natisone vengono aggiudicati nel gennaio del 1991 alla ditta I.C.E. di Udine, che così può continuare la sua opera. L’importo del lotto é pari ad un miliardo e 100 milioni. I finanziamenti provengono dall’Assessorato regionale all’istruzione (500 milioni), dal programma straordinario della Comunità montana del 1983 (100 milioni) e per i rimanenti 500 milioni dai piani stralcio del 1986 e del 1987. Parzialmente vengono eseguiti gli impianti idrico-sanitario, elettrico e termoidraulico, viene completato il rivestimento esterno e la coi- bentazione. Una prima perizia di variante viene eseguita nel 1991 per i costi maggiori della pietra da rivestimento. “Troppo sfarzo”, secondo alcuni, ma il presidente Chiabudini ribatte che si tratta di un rivestimento necessario perché dura nel tempo. U-na seconda perizia di variante é poi in corso per il completo utilizzo dei fondi a disposizione. I lavori del secondo lotto, iniziatisi il 29 aprile 1991, dovrebbero terminare, secondo le previsioni, il 26 giugno 1993. Cioè tra nove giorni. Come si sa, invece, i lavori sono fermi da mesi. (La I. parte é stata pubblicata sul numero del 3 giugno) Chiesto un incontro con il presidente del Governo Ciampi I sindaci per la Si è riunita recentemente presso la Comunità montana Valli del Natisone la conferenza dei sindaci delle Valli del Natisone per esaminare la linea d’azione da intraprendere a seguito degli approfondimenti relativi all’istituzione della zona franca a cavallo del confine. Al termine - come si legge nel comunicato stampa - è stata sottoscritta una lettera inviata al presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro degli esteri unitamente al Presidente della Commissione per la Revisione del Trattato di Osimo, tendente a sollecitare un'audizione nella quale i sindaci intendono sottoporre in forma diretta questo ed altri pro- blemi del territorio al vaglio del Governo. E’ stata pure letta la “pagella” di valutazione pubblicata da un quotidiano locale su indicazione del circolo culturale II castagno. E’ stata accolta sostanzialmente con un bonario sorriso in considerazione della credibilità della fonte, ma anche con una certa irritazione. Comunque i sindaci ed il presidente della comunità montana indiranno in breve una conferenza stampa dove illustreranno le condizioni in cui sono costretti ad o-perare e si esporranno diretta-mente al giudizio della stampa e dei cittadini che vorranno intervenire. Stanno per scadere i termini per il pagamento del 740. Li stanno chiamando “i giorni del caos”, mentre sale la protesta della gente per la pesantezza della tassa. In questi giorni l’ufficio di Cividale dello SDGZ (Slovensko deželno gospodarsko združenje) sta lavorando alacremente per permettere ai contribuenti, in questo caso per la maggior parte gente delle Valli del Natisone e del Cividalese, di portare a compimento la dichiarazione dei redditi entro il 18 giugno. Per questo servizio e per le scadenze future, per le quali é garantita una soluzione di professionalità, ci si può rivolgere in via Manzoni 25, oppure telefonare al 730153. Kronaka ''/vìfosfó rave.. V saboto pevski zbor, koro, iz Svetega Lienarta je organizu lepo festo za praznu-vat dvajst liet njega življenja. Poklical so vse kore od naših dolin: Pod lipo taz Barnasa, Matajur iz Klenja an Nediske puobe iz Po-dboniesca, takuo de vse je kazalo, de bo nas senjam. Pa ku se j’ parzga-la luC, je veleteu pre-zentavat lah Lodolo, sa sma bla parjatelja Ze kar sem Studju du Vidine v mladih lie-tah an viem, de je znani kantautor an preZentator po laSko, pa ne zna Se adne be-siede po sloviensko. Tudi piet so zaCel po laško, po taljansko an po Spanjsko an kadar je bla na varsti piesam “Se kikico predala bom” lah Lodolo je prebrau: - Se kikiko prodala bom! An kar je predsta-vu za vsako piesam direktorja od kora svetega Lienarta je Šestkrat drugac prebrau: - Duriavìgh, Dùria-vich, Duriavic, Duria-vik, Dùriavigg, Dùri-avigh, takuo de ni Se ankrat indovinu, zagonu pravega preim-ka buozega direktorja! Sindak Simaz, ki je sedeu blizu mene, se j’ vsakikrat takuo zvestuo smejau, de mu se j’ videlo tonSi-le, dokier mu nisem jau: - Ka’ se smiejeS Renato, sa’ sta ga vi-druz poklical, an Sele tle v toje hrame; Ce-pru ga niso invitai tisti od “Liste per l’Italia”! Mankul direktor Nediskih puobu je sa-muo preZentu: po taljansko, po sloviensko an tudi po laSko, more bit Se lieuS ku lahi! Nie mogoCe, de po naših dolinah ni bluo obednega, de se j' biu previdu za prezentat nase piesmi, sem Si-guran de nas je bluo puno, pa bomo videl Ce nas pokličejo kadar bo imeu oblietin-co kajsan laski koro! Nu, nu Skrutuc, preZentuvajta, guori-ta an piejta brez se bat, takuo ki vas je navadla vaSa mat! Na zamierta, dragi moji bralci, Ce tele krat vam nisem povi-edu kajsne pravce smieSne, sa pru za pru, mene tudi tele reci mi se storejo smejat!!! V nediejo 20. junija v Mečani Za svet Kocjan bo še senjam Na žalost cierku je vsa porušena Veseu rojstni dan nunac Antonio! Na pari, pa na harbatu jih ima devetdeset V nedeljo 20. junija, s pričetkom ob 11. uri, bodo imeli v MeCani praznik svetega Kocijana, ki je patron vasi: MeCane, Petjaga, Lipe, Gorenjega Barnasa, Podbar-nasa, Kuoste in Podra. Do leta 1933, se je ta slovenski praznik obhajal v lepi patronovi cerkvici na vrhu hriba, a tisto leto ga je “Orni režim” prepovedal. Cerkvica je popolnoma zapuščena in je dokončno razpadla. Ostale so le žalostne ruševine zidov in kamnov, ki so jih naši ranjki oblikovali in postavili na gori z velikanskim trudom. Po 36 letih so nekateri MeCanci in Petjažanji (bil sem med njimi) ponovno postavili na noge praznovanje Svetega Kocijana. Sveta maša se prireja pod milim nebom na vaškem trgu ob slabem vremenu pa “Pri Jolandi”, kjer je bila mnogo let znana gostilna. Potem ko je po dolgih letih prišel v Speter zopet slovenski duhovnik, in to don Dionisio Mateucig iz Pacju-ha na ReCanskem, so se za- čele stvari na tem področju že premikati na bolje. Tako tudi praznik svetega Kocijana v MeCani zadobiva večji poudarek. Upati je, da se ga bodo tudi letos udeležili mnogi prebivalci bližnjih in manj bližnjih krajev, saj nas Sv. Kocijan pridno varuje in brani pred hudim vse, ki živimo v tem okolišCu. Naše stare, odlične gostilne “Pri Jolandi” sicer ni veC, ali v nedeljo 20. junija, prav gotovo ne bo manjkalo v MeCani ne pijaCe ne jedače za vse. V tem letnem Casu, ko je v nižavju že kar preveč toplo, bo izlet v MeCano, ki leži komaj 355 metrov nad morjem, prijetno doživetje in razvedri ilo za vsakogar, ki je potreben Čistega zraka med zelenjem in cvetjem in ob “koncertnem” žvrgole-nju ptičev. Zato se bomo v nedeljo 20. junija, radostno in številčno udeležili v MeCani svete maše in vaškega praznika svetega Kocijana! Anton BirtiC So napravli zaries an li-ep an velik senjam za praznovat tat, nona an bižno-na, ki 10. junija je dopunu 90 liet življenja, novico nam jo je poviedu navuod Dorino. Pogledita ga, kakuo se lepuo darži nunac Malacu iz Starmice! Duo bi jau, de jih ima tarkaj na harbatu? Za anagrafe je Antonio Cudrig an do an par liet odtega je živeu v rojstni vasi, seda je pa v Gorenjim Marsine, kjer živi ta par hCeri Pii. Takuo, ki smo jal, so kupe z njim praznoval ma-lomanj vsa družina: hci Pia an navuodi Vilma z možam an Dorino z ženo; hci Valentina an navuodi Graziana an Renato z ženo an z otruok Davide an Cristina; hci Anita, ki je par-šla taz Piže za telo parlo-žnost z možam an sin Tiziano, ki živi v rojstni hiši, v Starmici. S sarcam so mu bli blizu tudi hčere Emilia, Elide an Gilda z njih družinam, ki žive delec tleod-tuod, ta parva v Avstraliji, te druge dvie v Kanadi. V njega dugem Zivlie-nju jih je nunac Antonio preživeu vsake sorte, lepe an žalostne, ni pa zgubu kuraže an dobre volje; vsi tisti, ki so imiel parlo-žnost ga srečat priet al potlè se ga spominjajo kot zaries simpatičnega nun-ca. Družina v parvi varsti, pa tudi mi, mu Zelmo, de bi se nimar takuo dobro daržu an de bi preživeu Se puno an puno srečnih an zdravih dni. Stier zbori m an ...tle zdol so pa Nediški puobi. Tudi oni so zvestuo paršli na senjam "kužinu" iz Svetega Lienarta. Za sabo so parpejai dva nova pievca, takuo njih glas, že takuo močan, se je še buj lepuo ču v cieli dvorani. Osamdeset liet življenja Bepa Boninija - Kovača iz Lies Takega velikega parjatelja se ne more pru pozabit pu do osamdeset liet življenja. Si ne morem odpustit ne-« marnosi, da mu nisem pisu T voscil za njega rojstni dan, saj sem biu adan od tistih, ki sem ^ j lepo viedu, da se je rodiu 1. «g ni. ki srna praznovala Parvi maj. Beppi je pravu: Donas imam dva praznika, parsi, ker mBHK je iriuoj rojstni dan, drugi, ker sem dielovac in je Parvi maj tudi muoj praznik. Potlè v Rimu nieso tiel, da bo 1. maj praznik samuo te ar-decih, zatuo so se umislili, da bi ta dan praznovali tudi svetega Jožefa - obartnika. Beppi je biu veseu: “Sada bom imeu za Parvi maj 4 praznike: rojstni dan, praznik dielucu, praznik “artigianu” an praznik svetega Jožefa!” Hišno ime Kovačevih na Liesah so dobili, ker so bli po tradiciji kovači in kovaC je tudi Beppi. Pa ne samuo. Ratu je dobar zidar an dobar pevec. V družini so bli vsi dobri pieuci: nona Angelina, Bepil-nova žena Alma, hCera Lilijana in Andrejna. Imiel so oštarijo, pa kadar so pieli niso bli veseli, Ce jih je kduo paršu motit za popit kiek. Jaz sem “štonan” in Ce sem se oglasu, mi je rekeu: “Ti placjan pu litra vina, samuo de boš mucu!” Mu nisem zamieru, ker je biu muoj meštri. Ob visokem jubileju ti Čestitam iz vsega sarca dragi Beppi. V imenu vseh prijateljev in soborcev za slovienske in delavske pravice pa ti voščim veliko zdravja in sneCe v življenju, ki ga imaš pred sabo. Tvoj prijatelj Doric Tle par kraj je pevski zbor Matajur taz Klenja, ki jo je zapieu na prazniku, ki so ga napravli v Skrutovem za dvajst liet življenja pevskega zbora Svetega Lienarta... jih 6 novi mata j ur Četrtek, 17. junija 1993 Minimatajur II segretario politico del Partito Nazionale Fascista, Mario Gujon, il 19 agosto 1923 chiede le dimissioni del consiglio comunale di S. Pietro al Natisone. La richiesta é motivata dal fatto che l'amministrazione é sospetta di simpatie per il Partito Popolare, il partito cattolico. Il sindaco liberal-de-mocratico Carlo Jus-sig, che professa simpatie per il fascismo, si dimette personalmente, ma il consiglio resiste. Il braccio di ferro si protrarrà fino al 29 marzo 1925. Una classe della scuola elementare di S. Leonardo verso la fine degli anni ’20. L’organizzazione fascista dei bambini é già cominciata. Nella foto, insieme ai bambini con i vestiti di casa e cinque bambine che indossano il grembiule nero con il colletto bianco di scolare, vediamo quattro bambini in divisa di Balilla: calzoncini e calzettoni giorgioverdi, camicia nera, fazzoletto azzurro al collo e. fez con fiocco e spilla di latta con la M intrecciata al fascio. Il corredo fascista stentò a prendere piede nelle zone rurali povere perché ogni famiglia doveva provvedervi a proprie spese. Ognuno di questi bambini seguirà una storia personale fatta di propaganda fascista, poi di guerra sui vari fronti (forse morte e prigionia). Per qualcuno, come Giuseppe Osgnach (quinto da sinistra in seconda fila) nel futuro ci sarà anche la guerra partigiana e l’esilio. (Foto archivio Joško Ošnjak) Dopo le dimissioni, probabilmente dovute ad un colpo di testa, Jussig tenta di farsi rieleggere alla carica, ma si scontra con l’ostruzionismo di Gujon e dei suoi amici. Intanto alla guida del comune rimane il sindaco facente funzione, il fascista o simpatizzante fascista Rodolfo Costaperaria di Vemasso. A questo punto il gioco rimane in mano ai fascisti: o rimarranno alla guida del comune, oppure otterranno lo scioglimento del consiglio. Dei venti consiglieri in carica due sono deceduti, Giovanni Blasutig e Valentino Raccaro, 2 sono all’estero, Gio.Batta Manig e Valentino Jussa, Francesco Musoni é ormai quasi sempre assente. Il consiglio dunque può contare su 15 consiglieri. Per farsi rieleggere Jussig ha bisogno che siano presenti almeno due terzi dei membri del consiglio, cioè 14 consiglieri, e quindi del voto della maggioranza assoluta dei presenti: otto voti. Intanto, nella stessa seduta del 19 agosto 1923, Mario Gujon si guadagna un punto con la sua elezione ad assessore effettivo con 13 voti su 15. Rinuncia e ringraziando per tale atto di stima e fiducia dichiara, per ragioni politiche e personali, di non poter accettare l’incarico, ma l’incarico finisce poi per conservarlo, visto che alle giunte risulta presente. Altre sedute del consiglio si tengono su vari oggetti, finché il 23 novembre 1924 si può finalmente procedere alla votazione del nuovo sindaco: il numero legale c’é, i presenti sono 14. I candidati sono 2: l’ex sindaco Carlo Jussig ed il sindaco facente funzione Rodolfo Costaperaria. Jussig riporta 7 voti, Costaperaria 6, un voto é per Jussig Giuseppe. Il verbale registra il nulla di fatto: Dato che nessuno dei suddetti candidati ha ottenuto la maggioranza assoluta di voti prescritta dalla legge, l’elezione viene rimandata... La seduta viene rimandata al 30 novembre. In quella data però i consiglieri presenti sono solo 9, il numero legale non c’é e non si può procedere all’elezione del sindaco: fra gli assenti ci sono i fascisti, Gujon, Strazzolini ed altri Scheda storica - 2 A S. Pietro si scioglie il consiglio comunale loro sostenitori. Il verbale registra testualmente: Il Presidente in vista che il numero legale dei consiglieri oggi intervenuti non raggiunge i due terzi prescritti dalla vigente legge... dichiara alle ore 11 (le sedute del consiglio si tenevano la domenica, n-dr) sciolta la presente seduta. A questo punto il sig.r Jussig Carlo dichiara legale il numero dei consiglieri intervenuti per procedere alla suddetta nomina ed esce dall’aula protestando. Nulla da fare: la seduta é rinviata. Il tira-molla si protrae per una dozzina di sedute, sempre con un nulla di fatto. La volta buona pare quella del 29 marzo 1925. I consiglieri presenti questa volta sono 14. Ottiene la parola, per fatto personale, l’ex sindaco Jussig, e chiede che venga letto il verbale del 19 agosto 1923. Il segretario legge: ...Arrivando al punto dove il Comm. Musoni dice -parlando del governo restauratore di Mussolini -che chi non si sente di dargli fiducia piena e incondizionata é giusto che se ne vada, il Sig.r Jussig Carlo insorge gridando non essere vero che il Comm. Musoni si sia e- spresso in tali termini, al che il Sig.r Strazzolini Guido - chiedendo la parola - fa notare al Sig.r Jussig Carlo l’intempestività della sua interrogazione non potendo il Consiglio subordinare la discussione dell’ordine del giorno... ad una questione personale tanto più che il Comm. Musoni trovasi assente, essendo indelicato discutere in merito, dato che trattasi di una delibera che rimonta all’agosto 1923 e che nell’originale vi é la firma dello stesso Sig.r Jussig Carlo in quanto allora Sindaco. Costaperaria gli dà ragione, ma il Sig. Jussig, oltremodo eccitato, confermando la sua prima affermazione, giustifica l’atto d’aver firmato il verbale del 19 agosto 1923 in un momento di sovra eccitazione. Il Sig.r Strazzolini gli fa osservare che un bravo amministratore non deve mai perdere la calma e deve ognora agire e giudicare serenamente come s’addice a persona conscia delia posizione che occupa. Si passa così all’ordine del giorno. Passa senza discussione la delibera d’urgenza della giunta per Verso la dittatura Oggi gli storici si domandano fino a che punto i passaggi verso la dittatura totalitaria rispondessero ad un vero e proprio disegno politico, o se invece non si trattasse di un percorso obbligato dagli eventi, che si concatenarono fino alla progressiva distruzione dello stato li-beraldemocratico. Si ritiene che in un primo tempo Mussolini non avesse in mente una vera e propria dittatura totalitaria, ma fosse dominato dalla volontà di rafforzare il proprio potere con una sicura maggioranza parlamentare fascista. A partire dal 28 ottobre 1922 questi sono passi principali che portarono alla dittatura totalitaria in Italia. I primi passi, bisogna notarlo, furono compiuti con il consenso ed il voto della maggioranza parlamentare. La costituzione del governo Mussolini (che fu un governo di larga concentrazione) non fu trattata con i partiti, ma vi entrarono liberali di destra e di sinistra, democratici-so- ciali e popolari. Mussolini si tenne, oltre la presidenza, i ministeri degli interni e degli esteri. Alla guerra e alla marina furono chiamati il maresciallo Diaz e l’ammiraglio Thaon di Revel. I ministri fascisti furono pochi, molti invece i sottosegretari. Si realizzò così un forte blocco nazional-bor-ghese, con una opposizione parlamentare vivace, ma osteggiata dalle squadre fasciste fuori dal parlamento. Si ricorderà che Mussolini, nel famoso “discorso del bivacco” ave- va fatto cenno ad un atto di forza sul parlamento, atto che lui non aveva voluto “almeno per ora”, così disse. Ottenne invece lo stesso risultato gradualmente, con il consenso del parlamento stesso! Intanto dispose un ampio ricambio dei prefetti, mediante trasferimenti, pensionamenti e nuove nomine. In questo modo ebbe mano libera per sciogliere d’autorità le amministrazioni comunali e provinciali non gradite e per disarticolare le organizzazioni operaie, sindacali e le cooperative. Preferì in molti casi nominare prefetti non fascisti, ma ufficiali di carriera. Con il voto di fiducia al governo, Mussolini chiese ed ottenne i “pieni poteri” che lo delegavano ad emanare decreti di riforma amministrativa e fiscale. Ciò gli permise, tra l’altro, l’epurazione politica nell’apparato dello stato: fino al 30 a-prile 1924 vennero licenziati oltre 65.000 dipendenti statali. Fra questi 46.000 ferrovieri di o-rientamento progressista. (segue) Il 28 ottobre 1922 l’esercito era pronto, in assetto di guerra, per respingere i fascisti, disorganizzati e male armati, in marcia su Roma. Fu il re a rifiutare la sua firma sul decreto di stato d’assedio e fu a sua volta l’atteggiamento ambiguo del capo supremo dell'esercito Armando Diaz a indurlo a dar via libera ai fascisti. Il generale aveva detto al re: "Maestà, l'esercito farà il suo dovere. Ma io consiglierei di non metterlo alla prova”. Fra le ipotesi di sbocco politico della crisi italiana dell’epoca c’era quella di un colpo di stato militare. un’offerta del Comune per l’erezione di un Monumento-Ossario sul Grappa. Passa una seconda ratifica, ma il consiglio si infiamma sulla terza delibera d’urgenza della giunta: la concessione della gestione del Dazio Consumo alla Ditta Sirch Cav. Giuseppe per il quinquennio 1925-1929. Su questa questione interviene con varie critiche Carlo Jussig e la discussione diventa oltremodo vivace. L’assemblea é satura di elettricità, riporta il verbale: il Sig.r Jussig Carlo scattando in piedi grida che da un anno e mezzo a questa parte nel Comune di S. Pietro non si fa niente, si trascura tutto rendendosi ridicoli e facendosi deridere dal pubblico. Invitato da Mario Gujon a spiegarsi, Jussig presenta un ordine del giorno in cui denuncia l’oscurità in cui si tiene il consiglio su cose di grande interesse e di pubblica ragione... fra cui la gestione del Convitto Municipale che sembra sia sotto il livello di uno qualsiasi spaccio comunale o simile ad una bottega, ecc. ecc. e propone di votare la sfiducia al sindaco facente funzione. Sembra fatta: firmano l’ordine del giorno i due Jussig, Venuti. Zorzenon, Cernoja, Pittana, Golles e Dorbolò. Sono in 8, la maggioranza. Malgrado il tumulto, Costaperaria enuncia i risultati della sua amministrazione e, fra le proteste di alcuni Consiglieri, il Sig.r Strazzolini investe il Sig.r Jussig Carlo, accusandolo di montature da lui create nei pubblici esercizi. L’epilogo é ben diverso da quello atteso: Il Presidente, il Sig.r Strazzolini e Gujon siccome non ambiscono di coprire cariche e perché non vogliono essere essere ridicoli chiedono le dimissioni del Consiglio che vengono, seduta stante, sottoscritte dai Signori: Mario Gujon, Rodolfo Costaperaria, Carlo Jussig, Pussi-ni Andrea, Guido Strazzolini, Giuseppe Jussig, Golles Agostino, Costaperaria Augusto, Zufferli Vittorino. Dopo di che la seduta si scioglie. Il nuovo consiglio comunale sarà eletto nel 1946, ventun anni dopo! M.P. Turcutto, bis in bike Dimenticata la brutta avventura nella prova del campionato mondiale svoltasi in Belgio, dove ha rimediato una caduta con conseguente ricovero in ospedale, Maria Paola Turcutto si é prontamente ripresa nelle ultime settimane vincendo domenica 6 giugno la prova di fondo di mountain-bike a Bassano del Grappa. Domenica scorsa il bis a Pesaro, dove ha vinto la terza prova delTItalian cup, gara di fondo, dove ha preceduto la campionessa italiana Paola Pezzo ed Ida Pe-legrinelli. Chiusa questa parentesi, l'atleta della Polisportiva Valnatisone-Bianchi parteciperà al ritiro della nazionale italiana su strada e quindi gareggerà nel prossimo Giro femminile della Germania. novi matajur Četrtek, 17. junija 1993 Šport ~~ Cividale centra il boccino Il tempo inclemente ha costretto il cambio della sede della gara di bocce per quadrette in programma sabato scorso a Carraria, presso la trattoria “Da Mario’’. Le gare tra la Bocciofila ducale di Cividale e la squadra di Tolmino si é disputata perciò nell’impianto al coperto della trattoria “Buoni amici”, sempre a Cividale. La classifica finale per quadrette ha visto prevalere il quartetto formato da O-sgnach, Cicigoi, Qualizza e Bevilacqua, seguito da Fagotto, Nadalini, Saccavini, Miani e Bucovaz. Al terzo posto Dorlig, Mondo, Bei-trame, Vogrig e Borghese. Al quarto posto sono giunti Olivo, Gus, Faraca, Al termine delle sfide le due rappresentative si sono ritrovate a Carraria per concludere nel migliore dei modi la manifestazione. Mario Specogna, uno degli organizzatori della gara, si é detto soddisfatto: “Abbiamo festeggiato degnamente i 20 anni della manifestazione, nata nel 1973 grazie a due gruppi di amici. Nei primi anni era una festa senza molte pretese. Con il passare degli anni é diventata una manifestazione sempre più impegnativa, con il miglioramento dei già buoni rapporti tra le due società boc-ciofile. Neppure il terremoto e gli avvenimenti bellici in Slovenia sono riusciti a fermare questa iniziativa”. Gli ha fatto eco il figlio Maurizio che ha ringraziato tutti, iniziando dai giocatori e continuando con il comune di Cividale, le imprese e-dili Cencig di Montefosca, Terlicher di Faedis, Franco Morandini, la carrozzeria Matajur, il Novi Matajur e il Banco Ambrosiano di S. Pietro che hanno contribuito al montepremi. 11 trofeo Impresa edile Blasutig di Cedron é stato assegnato momentaneamente ai cividalesi grazie alle 12 vittorie ottenute assieme ad un pareggio nelle gare di sabato. In tutto 147 punti contro i 101 dei tolminesi, che hanno vinto 3 gare pareggiandone una. Per la rivincita appuntamento in settembre a Tolmino. Un momento della premiazione Morandini e Blasutig. Le quadrette cividalesi, come si vede, in questa occasione hanno dimostrato la propria supremazia, relegando al quinto posto la prima delle squadre slovene, formata da Korenjak, Severin, Stanič e Debenjak. Sesta la quadretta di Lesjak, Spik, Gatej, Cufer e Pikon, settimi sono giunti Gruntar, Živec, Uršič, Zuodar, Florjančič. Ottavi, infine, si sono classificati Jerkič, TeodoroviC, Torkar e Cerv. Per Cornetto il futuro di bianconer Il settore giovanile calcistico delle Valli del Natiso-ne conferma la sua validità con il passaggio di Enrico Cornelio dalla Valnatisone all’Udinese. La prossima stagione per il biondo centrocampista di Ponteacco potrà diventare il trampolino di lancio verso il calcio che conta. Da alcune stagioni Enrico veniva seguito con interesse da alcune società professionistiche. Alla fine, dopo alcuni provini, l’Udinese ha fatto la sua richiesta. Tirando i primi calci nella categoria Pulcini nella stagione 1987/88, quando realizzò come attaccante sedici reti, vinse il Trofeo Novi Matajur. Ha concluso la trafila delle giovanili quest’anno negli Allievi mettendo a segno un buon numero di reti. Solo la sua giovane età gli ha impedito l’esordio in prima squadra nel campionato di Promozione. L’augurio degli sportivi é quello dei migliori successi. Chissà se in un futuro non lontano sarà Cornelio a colmare i vuoti lasciati da Paolo Miano e Pierino Fanna. L'ultima apparizione di Cornelio con la maglia della Valnatisone Ultimi spiccioli per le giovanili Buone prestazioni dei Pulcini dell’Audace (nella foto) nel trofeo Ciceri in svolgimento a Tricesimo. Nella seconda giornata di gare, domenica, hanno superato per 1-0 il Primorje grazie alla rete di Federico Crast, pareggiando il conto (1-1) nei giochi di abilità. Nella seconda esibizione ancora un pari nei giochi e sconfitta nella partita di calcio con il San Canzian per 3-1. La rete dell’Audace porta la firma di Davide Duriavig. La giornata si é conclusa positivamente con le vittorie (2-0 nei giochi e 3-0 nella partita, con doppietta di Duriavig e gol di Maurizio Suber) contro il Cs S. Vito al Tagliamento. Questi risultati hanno determinato una situazione di parità per più formazioni. In settimana si saprà se sabato alle ore 17 l’Audace potrà continuare il cammino nel torneo. Con un finale entusiasmante di gara gli Esordienti della Valnatisone hanno esordito martedì 8 giugno nel torneo di Prema-riacco. Determinante é risultato l’apporto di Valentino Rubin, autore della prima rete contro l’Union ’91. Rubin si é ripetuto nei minuti finali consentendo così ai sanpietrini di ribaltare la situazione ed ottenere un prezioso successo per 3-2. Grande delusione, invece, sabato scorso, per la mancata gara contro la Torreane-se, che si é presentata all’appuntamento con soli 6 giocatori. Vittoria assegnata per 2-0 alla Valnatisone, che stasera alle 19 cercherà di battere la Savorgnanese per accedere alle finali. L’Udinese si conferma in A mentre Fanna dice addio / bianconeri salvi grazie alle reti di Balbo, Orlando e Dell’Anno L’Udinese rimane in serie A. Questo il verdetto dello spareggio di Bologna nel quale i bianconeri grazie alle reti di Balbo, Orlando e Dell’Anno hanno condannato alla serie cadetta il Brescia. La svolta della gara é avvenuta nella ripresa, quando il terzino Orlando ha battuto un calcio d’angolo con il pallone che si é infilato direttamente in porta, sorprendendo il portiere bresciano Cusin. A quel punto, sul 2-1, l’Udinese ha controllato al meglio la situazione, andando vicina al gol in più occasioni. A pochi minuti dal termine, in seguilo ad un atterramento in area del polacco Kozmin-ski, l’arbitro ha decretato il calcio di rigore, che é stato trasformato in due tempi da Dell’Anno. L’unico degli udinesi ha perdere qualcosa é stato il preparatore atletico Claudio Bordon, che abita a Clenia. Al termine della gara i giocatori gli hanno dato una “sfoltita” alla chioma, il pegno per aver perso con loro una scommessa sull’esito della gara. Un pomeriggio indimenticabile anche per gli sportivi delle Valli, in particolare di Pulfero (nella foto) e S. Pietro, che hanno seguito la partita dagli spalti dello stadio felsineo. Intanto mercoledì scorso Pierino Fanna, il giocatore nativo di Clodig, ha dato l’addio al calcio professionistico con un’amichevole tra la squadra del Verona campione d’Italia 84/85 ed una selezione di giocatori gialloblù tra cui il portiere Giuliani. Oborza: un torneo firmato dal Tribil Si é concluso domenica ad Oborza di Prepotto, in occasione della festa di S. Antonio, il torneo di calcetto “Memorial Pietro Maurizio Mussig” al quale hanno partecipato otto formazioni locali: Grimacco, Stregna, Oborza 1, Oborza 2, Masseris, Po-stacco, Oblizza e Tribil. Nella finalissima il Tribil ha superato l’Oblizza con il risultato di 6-2. Più equilibrata, in precedenza, la finale di consolazione, nella quale il Postacco si é imposto sul Masseris per 6-4. Da ieri in le finali con Sono iniziate ieri in Camia le finali nazionali Uisp, nelle quali il Reai Pulfero rappresenta la Regione Friuli-Venezia Giulia. A Cavazzo in serata i pulferesi hanno affrontato i rappresentanti dell’Abruzzo. La vincente di questa gara oggi ad Alesso alle 17 affronterà la vincente dello scontro tra Toscana e Sardegna. Le eliminatorie continueranno venerdì, mentre domenica sono in programma a Cavazzo le finali per il terzo posto ed a Villa Santina per il primo e secondo posto con inizio alle 10. Za večjo kakovost v Športu Zamejska telesnokultur-na stvarnost postaja vse bolj razvejana in vse več je panog, s katerimi se ukvarjajo tudi slovenska Športna društva. Tradicionalnim, kot so nogomet, odbojka, namizni tenis in košarka, so se pridružile nove, ki ravno tako privabljajo veliko mladih. Tako kot v ostali realnosti naše družbe tudi v športu sledimo stvarnosti, ki nas obdaja. Pred tedni smo zapisali o uspehu navdušencev v jadralnem športu, še prej pa o uspehih naših mladih šahistov. Razmišljanje tega tedna pa bi se rado zaustavilo pri vprašanju naše organiziranosti. SpriCo tolikšne dejavnosti je nujno, da je treba biti tudi z organizacijskega vidika dobro opremljeni, da se je kos nalogi. In prav tu stoji vprašanje: smo res dorasli napredku, ki ga beležimo? Težko je odgovoriti z da ali ne. Dejstvo je, da tudi v tem pogledu obstajajo različni nivoji naše organiziranosti. V nekaterih primerih je organizacija rastla vzporedno z rezultati in kakovostjo, v drugih pa nerodno sopiha za njimi. Športna uspešnost v nadaljnem obdobju bo odvisna tudi od naše močne notranje organizacije. Tega se je treba že danes zavedati. (R.P.) Četrtek, 17. junija 1993 SPETER Je paršu Michele Paola Cencig iz nase vasi an nje mož Raffaele Passatello bota spet varvala an zibala adnega frisnega puobcja, ku Stier beta od tega, kar se jim je rodiu njih parvi otrok, Luca. V nediejo 13. junija se jim je parluožu Se Michele an pamesu puno veseja njim, pa tudi nonam Valentini an Lindu tle iz S-pietra, Filomeni an Carme-lu, ki živta dol v nizki Italiji pru takuo žlahti an parja-teljam. Plavi flok za rojstvo liepega puobcja so obiesli tudi v dvojezičnem vartacu v S pietre, kamar hode Luca. Michelnu, ki se je kumi rodiu, an Lucu, ki marca je dopunu Stier lieta želmo, de bi rasla zdrava an srečna. Bo senjam .sv. Petra Od petka 25. do torka 29. junija bo tle v Spietre senjam našega patrona. Za ga lepuo praznovat se je na dielo deu “Comitato parrocchiale festeggiamenti”. Tel je program: v petak popu-dan odprejo kioske, zvičer bo ples. V saboto 26. bo ob 20.30 “Palo cuccagna”, za ples poskarbi ansambel Bin-tars. V nediejo 27. junija bo ob 11. sveta masa, pieu bo zbor iz Sappade, kjer je puno puno liet služu nas ga-spuod Nisio Mateucig, po-pudan, ob treh, bo lov na zaklad, “caccia al tesoro” z makinam. Ob štierih bojo godle ramonike. Zvičer spet ples, ob deseti ’na skupina judi nam pokaže, kakuo se zna pliezt na turme naSe cierkve. V pandiejak zvičer 28. spet ples. V torak bo te pravi senjam: svet Petar. Ob deseti an pu zjutra bo masa, zvičer, ob 19.30 pa velika masa. Pridejo masavat skof an vsi gaspuodi naše fora-nije. Zvičer ples an ob deseti an pu tombola. Barnas Novici v vasi Zadnjo nediejo maja, je bluo 30., sta se poročila dva nasa vasnjana: on je Guido Costaperaria, ona pa Loretta Quarina. Sta obadva tle z nase vasi, poročila sta se v vaški cierkvi an živiela bota le tle. Njim želmo srečno an veselo živlienje. Ažla Nord al Sud? Mah, za viedet tuole mu-orta prit v saboto 19. junija, ob peti, na Športno igrišče v PrieSnje, kjer se Se ankrat srečajo tisti iz Ažle, pruza-pru tisti iz Ažle Nord an tisti iz Ažle sud, ki bojo igral na balon za udobit trofej “Termoidraulica Dorbolò Angelo”. Po partiti, ob osmi zvičer, bo ku po navadi vi-čerja v tratoriji “Rinascita” v Ažli. Ce želta se vpisat na telo vičerjo , ki košta 11.000 muorta iti dajat vase ime v tratorijo. Se na rieč: na balon bojo igral naj bo liepa al slava ura, zatuo, an če je daž, na stuojta parmanjkat! SOVODNJE Obhajilo an nov faruZ V nediejo 13. smo inaugurai nov faruž, ki na bo vič “hiša od gaspuoda, pač pa hisa od vsieh nas,” takuo ki je jau v cierkvi gaspuod Zuanella. Le tisti dan so i-miel sveto obhajilo trinajst naših otruok: Eleonora Ber-nich, Anna Bortolotti, Manuela Cromaz, Sabrina Marchig an Gabriele Iussig iz Sauodnje; Antonio Cu-drig, Elisa Martinig an Germano Dus iz CeplešiSč; Mattia Cendou an Cristina Medveš iz MaSer, Dennis Gosgnach iz Matajurja, Debora Loszach an Federico Medveš iz Matajurskih Bare. Tel otroc, s kandelo v rokah, pod velikim dažam an bandierinam vsieh barv, ki so jih bli pridno nastavli po cieli pot že tisti dan priet, so nas pejal od posmojenega faruža do cierkve, kjer je bla sveta masa. Po masi, spet vsi du faruž, kjer je bla inauguracjon: preguorila sta gaspuod Božo Zuanella an sauonski Sindak Paolo Cudrig, biu je tudi dekan Nisio Mateucig. Po inauguracjonu je biu tudi rinfreSk. An veseu moment za vse farane s troStan, de v telim velikim an prenovljenim hramu se spet srečajo za se kupe veselit an preživiet an par ur v dobrem duhu. Mašera Smart mlade Zene V čedajskem Spitale je u-marla Ida Iellina poročena Massera. Bla je mlada žena, sa’ je imiela samuo 59 liet. V žalost je pustila moža, si-nuove, neviesto, sestre, kunjade an navuode. Adan nje sin, Mario, diela tele zadnje cajte lepe ikone an pred kratkim je imeu ’no mostro v Beneški galeriji dol v Spietre. Pogreb Ide je biu v Mašerah v četartak 10. junija popudan. SREDNJE Preserje Zbuogam Rina Na naglim je na svojim duomu umarla Rina Toma-setig, uduova Beuzer tle z naše vasi. Imiela je samuo 62 liet. Nomalo liet od tega ji je biu umaru mož Tonič an takuo je sama živiela. Nie bla dobrega zdravja, zatuo ji je hodila pomagat ’na žena. Takuo se je zgodilo an v pandiejak. Kupe sta se lepuo menale, kar na žlah Rina nie vič odguorila. Mer-nuo, takuo ki je želiela, je zaspala za venčno. Na telim svietu je zapustila navuode an Zlahto. Nje pogreb je biu go par svetim Pavle (Cernečje) v sriedo 16. junija. PISE PETAR MATAJURAC “Naj odzvonijo Avemarijo zak je donas umarla...” Ankrat je živeu mogočen in prevzetan grof, ki mu Italijani pravijo Conte. Zeleu je, da bo pod njim use, kar je videu s svojimi očmi. Biu je bogat, pa mu ni bluo nikdar zadost. Z modruostjo, z gajufijo je Sjeru vsak dan njega bogatijo, njega imetje. Obedan se mu ni mogu ubranit: na njega strani je bla muoč, denar in sodniki. S silo (prepotenzo) je parSu do tajsnega premoženja, da človek ga ni mogu videt z novi matajur Odgovorni urednik: JOLE NAMOR Izdaja: Soc. Coop. Novi Matajur a.r.l. Čedad / Cividale Fotostavek: GRAPHART Tiska: EDIGRAF Trst/Trieste m Včlanjen v USP1 / Associato all’USPI Settimanale - Tednik Reg. Tribunale di Udine n. 28/92 Naročnina - Abbonamento Letna za Italijo 35.000 lir Postni tekoči račun za Italijo Conto corrente postale Novi Matajur Čedad - Cividale 18726331 Za Slovenijo - Žiro raCun 50101 - 601 - 85845 — «ADIT» 61 IKK) Ljubljana — Vodnikova, 133 — Tel. 554045 - 557185 —Fax: 061/555343 Letna naročnina 700.— SLT Posamezni izvod 20.—SLT OGLASI: 1 modulo 18 mm x 1 col Komercialni L. 25.000 + IVA 19% očmi, čepru ga je gledu iz visokega brega. Njega so ble njive, hosti, senožeta, pašniki, potoki in rjeke. On ni tarpeu, da bi bla blizu njega njiva kaj-šnega buogega kumeta. Pa je le biu adan od takih kmetu, ki mu ni teu popustit. Njiva od telega kumeta je bla opasana od sveta, od njiv grofa. Kadar so njega hlapci orali, jim je stuoru od leve in desne targat ze-mjo od buogega kumeta. Začelo se je kreganje. Kumet je šu do grofa in mu jau: «Vi, gospod grof, imate tar kaj sveta, da človek ga ne more videti z očmi, četudi ga gleda z visoke gorè. Jaz pa imam samuo tisto njivo, ki je use zame in za mojo družino. Zakaj mi jo podjedate od usjeh strani, kadar orje te vaš sv j et?» «Pisma mi pričajo, da tista njiva ni tvoja, je moja in jo boš muoru zapustit!» mu je odguoriu grof. In rjes za par dni potem je grof klicu kumeta na sodišče. «Imate avokata, da vas bo branu?» je uprašu sodnik kumeta. «Kakuo naj plačjam advokata, če je moja družina lačna doma, še soli ne morem kupit!» «Pa vi, gospod grof, imate advokata?» «Ja, dva, tri!» se je za-smejau gospod v fraku. «Dobro, začnemo\ proces!» je jau sodnik in se nizko parklonu gospodu grofu. Proces ni traju dugo cajta. Grofje izročiu sodniku njeke čudne dokumente, drugo pa so opravli trije advokati. Ste že zastopili; kumet je paršu ob edino njivo, ki jo je imeu. Nič ni zaleglo, nič ni pomagalo, kar je on pravu in povjedu, da je bla njiva od očeta njega očeta in takuo naprej. Te bogati imajo zmjeraj pru, imajo zmjeraj ražon. Buogi kumet je šu iz sodišča joče. Su je po mjestu, gledu bogato obložene vetrine, gledu luksuzne palače in bogate vile. Joku je in ni vjedeu, kje naj se ustavi. V gajufi ni imeu centezi-ma, da bi popiu an glaš vina. Ustavu se je pru pred lepo gostilno. Rad bi ga biu popiu an požjerak, da bi za-dušu žalost, pa ni bluo denarja. Tedaj mu mož v fraku položi roko na rame. Kumet se ogledne in spozna grofa, ki ga je ogajufu za njivo. «Pojdi, grema notar, da se najema in napije ma! » mu je predlagal grof. «Kakuo se najem in napijem, če ujemam nič, če srni pojedu še dušo, da jo ne bo, ne v nebesih ne v pa-klu!» mu je žalostno zabru-su kumet. «Use plačjam jaz!» mu m je obju-bu grof in šla sta u oštarijo. Notar sta pila in jedla in kadar je biu kumet sit, se je zadaru in jau: «Kaj vam rečem sada bohloni za vaše dobro sar-ce?» «Ne, obednega bohloni!» Zadaru se je tudi grof. Ra-ztargu je dokumente od sodišča, ki so mu dajali pravico do kumetove njive. V ga-jufo mu je utaknu še njeki denarja in mu jau: «Njiva je tvoja in bo tvoja». Kumet ga je debelo gledu besieda mu ni mogla na dan, potem je usedno izjeclja u: «Kaj se je zgodilo? Kakuo naj vas zahvalim? Kaj naj nardi m za vas?» «Pojdi in parvo ejerku, parvi turam, ki dobiš, ukaži da martvaško odzvonijo, da odzvonijo avemarijo!» «In če me bojo uprašali, komu bojo zvonili, kduo je umaru, kaj jim bom odguoriu?» Upraša kumet. «Povej jim, da je umarla pravica!» je odgovorili zgrivan grof. Tole je samuo na pravca in kuo bi bluo lepuo, če bi se prevzetni ljudje zgrivali za njih grjehe tudi donašnji dan. Miedihi v Benečiji DREKA doh. Lorenza Giurie in Kras: v sredo ob 12.00 Debenje: v sredo ob 15.00 Trinko: v sredo ob 13.00 GARMAK doh. Lucio Quargnolo Hlocje: v torek ob 10.30 v sredo ob 10.00 v petak ob 10.30 doh. Lorenza Giuricin Hlocje: v pandiejak ob 11.30 v sriedo ob 10.30 v petak ob 14.30 Lombaj: v sriedo ob 15.00 PODBUNIESAC doh. Vilo Cavallaro Podbuniesac: v pandiejak, sriedo an petak od 9.00 do 11.00 v torak od 16.00 do 17.30 v cetartak od 9.30 do 11.00 doh. Giovanna Plozzer Podbuniesac: v pandiejak, sriedo an petak od 8.30 do 10.00 v torak an Cetartak od 17.00 do 18.30 SOVODNJE doli. Pietro Pellegriti Sovodnje: od pandiejka do petka od 10.00 do 12.00 SP1ETAR doh. Edi Cudicio Spietar: v pandiejak, sriedo, cetartak an petak od 8.00 do 10.30 v torak od 16.00 do 18.00 v soboto od 8.00 do 10.00 doh. Pietro Pellegriti Spietar: v pandiejak, torak an petak od 8.45 do 9.45 v sriedo od 17.00 do 18.00 v soboto od 9.45 do 10.45 SRIEDNJE doh. Lucio Quargnolo Sriednje: v pandiejak ob 11.00 v Cetartak ob 9.30 doh. Lorenza Giuricin Sriednje: v torak ob 11.30 v cetartak ob 10.15 SV. LIENART doh. Lucio Quargnolo Gorenja Miersa: v pandiejak od 8.00 do 10.30 v torak od 8.00 do 10.IX) v sriedo od 8.00 do 9.30 an od 17.00 do 18.00 v cetartak od 8.00 do 9.00 v petak od 8.00 do 10.00 an ixl 17.00 do 18.00 doli. Lorenza Giuricin Gorenja Miersa: v pandiejak od 9.30 do 11 .(X) v torak od 9.30 do 11.00 v cetartak od 11.30 do 12.30 v petak ob 16.00 Guardia medica Za tistega, ki potrebuje miediha ponoc je na razpolago »guardia medica«, ki deluje vsako nuoc od 8. zvičer do 8. zjutra an saboto od 2. popudan do 8. zjutra od pandiejka. Za Nediske doline se lahko telefona v Spieter na številko 727282. Za Cedajski okraj v Čedad na številko 7081, za Manzan in okolico na številko 750771. Poliambulatorio v Spietre Ortopedia, v sriedo od 10. do II. ure, z apuntamentam (7 impenjativo. Chirurgia doh. Sandrini, v Cetartak od 11. do 12. ure. Dežurne lekarne / Farmacie di turno OD 19. DO 25. JUNIJA Čedad (Fomasano) tel. 731264 OD 21. DO 27. JUND A Skrutove tel. 723008 - S. Giovanni al NaL 756035 Ob nediejah in praznikah so odpatie samuo zjutra, za ostali cas in za ponoc se mote klic:« sam uà, Ce ričeta ima napisano »urgente«. BANCA Dl CREDITO Dl TRIESTE TR2ASKA KREDITNA BANKA FILIALA ČEDAD Ul. Carlo Alberto, 17 Telef. (0432) 730314 -730388 CAMBI - Martedì MENJALNICA -Torek 15. 06. 1993 valuta kodeks nakupi prodaja media Slovenski Tolar SLT 12,50 13,00 Ameriški dolar USD 1450,00 1500,00 1474,33 NemSka marka DEM 900,00 920.00 274.00 823.00 908,73 270,18 810,26 Francoski frank Holanski florlnt FRF NLG 266,00 798,00 Belgijski frank BEK 43,50 45,00 44,20 Funt Sterling GBP 2237,00 2295,00 2253,57 Kanadski dolar CAD 1135,00 1170,00 1150,35 Japonski jen JPY 13,70 14,30 14,00 Švicarski frank CHF 1007,00 1 030,00 1019,23 Avstrijski Šiling ATS 127,00 131,00 129,14 Španska peseta ESP 11,55 12,20 11,84 Avstralski dolar AUD 980,00 1 012,00 1001,01 Jugoslovanski dinar YUD — . — — Hrvaški dinar HRD 0,30 0,55 — Europ. Curr. Unity ECU — Sl "f — 1777,33 CERTIFICATI DI DEPOSITO FILIALE Dl CIVIDALE Via Carlo Alberto, 17 Fax(0432)730352 A 3 mesi al tasso nominale del 11,00% - A 6 mesi al tasso nominale del 10,25% - A 12 mesi al tasso nominale del 10,00% - taglio minimo 100 milioni taglio minimo 5 milioni taglio minimo 5 milioni