L e m i m ^ v*., yp' , -« ,ri> ÄfÜÄÄ®,: '^fÉÉÌ®ÌÌl ORGANO DSU.* UNIONE ANTIFASCISTA ITALO-SLAVA PER IL CIRCONDARIO DELL'ISTRIA Direzione . Redazione - Ammin. R. Castelloone 2 - Capodistria tei. 171 ANNO IV. No 215 Cajioilìslria. Mercoledì 7 novembra IBS! 5 Din. - 15 LUE 34 ANNI Ricorre oggi il 34.mo anniversario della Grande Rivoluzione d’ottobre, giorno in cui fa classe lavoratrice della Russia abbattè il suo secolare, carnefice, lo zarisano ed iniziò la grande onera dell’edificazione socialista. Sullo sfondo di questa solenne data, si staglia gigantesca la figura di Lenin, condottiero e maestro del proletariato mondiale, sotto la cui guida, per la prima volta nella storia dell’umanità, i lavoratori presero il potere nelle proprie mani e divennero padroni dei propri destini. Ma i sacrifici ed il sangue sparso dai lavoratori e dai contadini russi e da quelli di tutto il mondo in olocausto agli ideali socialisti, è stato tradito dagli usurpatori, guidati da Stalin, che si sono impossessati dei frutti della lotta proletaria a bene-litio degli interessi egoistici de:la casta burocratica, che attualmente spadroneggia nell’URSS e sfrutta i popoli sottomessi. Non è esagerato affermare che u-niczmente nella Jugoslavia sono stati realizzati i principi de! vero socialismo, nel significato dato a questa paròla da Marx e Lenin. In ciò i popoli jugoslavi sono anche i più conseguenti, i più fedeli e fidati custodi delle conquiste e degli ideali dèlia grande Rivoluzione socialista. Sotto la guida de] suo glorioso P. C. J,., essa continua la instancabile ed ininterrotta lotta per l’edificazione socialista, traendo gli insegnamenti appunto dalla Rivoluzione d’Otto-bre e continuando la grande e positiva opera, iniziatasi 34 anni fa nella Russia sotto la guida di Lenin. Oggi, di contro all’egemonismo sovietico aggressore ed ai revisionismo dei principi del. marxismo la lotta per il trionfo dei principi socialisti nel mondo deve collegarsi con la lotta per la difesa delle conquiste della Rivoluzione d’Ottobre contro il loro abuso da parte della casta burocratica stalinista, Con la lotta »er l’edificazione socialista da noi, per 13 difesa delia libertà c ..dell’imUpexidenza della nostra patria, diamo il nostro contributo a questa lotta comune. In tal modo ci sdebitiamo verso le innumerevoli vittime, che hanno dato la propria vita all’ombra degli ideali dei Grande Ottobre in ogni parte dei mondo e nello stesso tempo offriamo il nostro modesto contributo per l’edificazione dell’umanità libera. * Il LA POSiZiQNE JUGOSLAVA NEI RAPPORTS CON L’ ITALIA SACRIFICARE PICCOLE COSE PER UNA GRANDE CAUSA Le dichiarazioni del Maresciallo Tito sui problemi d'attualità politica Il maresciallo Tito ha concesso la settimana scorsa 'un’intervista ai corrispondenti di vari giornali esteri ed ai giornalisti dei principali quotidiani nazionali. L’intervista è durata più di tre ore, durante le quali il compagno Tito ha risposto a 'numerosissime domande su problemi interni e di politica internazionale. Alla domanda del corrispondente da Belgrado deH’«Associated Press», riguardante il problema di Trieste, 41' compagno Tito ha risposto: filo non vorrei fare in questo memento dichiarazioni sulla soluzione del problema di Trieste, poiché prossimamente detto problema verrà posto concretamente per una sua soluzione. In ciò non vi è alcun elemento nuovo. Posso soltanto dichiarare che nutro la speranza e credo nella possibilità di una soddisfacente soluzione del problema.» Rispondendo al rappresentante dei-fagenzia «ANSA», Stefano Terra, il quale voleva conoscere il suo parere sui rapporti italo-jugoslavi, il compagno Tito ha dichiarato: «Avevo l’intenzione di non commentare oggi i rapporti fra i’Itaiia e la Jugoslavia, ciò per non dover specificare alcuni elementi che danneggiano un normale sviluppo dei rapporti e la ricerca di una soluzione per il problema di Trieste, tuttavia vorrei, giacché la domanda è stata pošta, dichiarare una cosa sola: Mi interessa alquanto il modo in cui si trattano i problemi in Italia e sulla stampa italiana. Non vedo infatti della buona volontà In determinati circoli d’Italia di stabilire rapporti Dormali, tollerabili con la Jugoslavia. Noi non pretendiamo che questi rapporti divengano chissà quanto profondamente amichevoli, ma siamo del parere che sarebbe necessario migliorarli poiché vi sono molti problemi che interessano ambedue le nazioni particolarmente neH’attùale fase di pericoli di guèrra. Mi meravigliano simili cose, come la messa in scena di processi contro i combattenti della passata guerra. E' del tutto errato, dal punto di vista dei trattato dì Pace, trascinare oggi din- nanzi alla responsabilità, coloro che hanno lottato contro il fascismo. I! processo è un affare 'interno loro, ma sembra che essi con questo processo abbiano posto la Jugoslavia sul banco degli accusati, sembra che abbiano posto sul banco degli accusati le nostre forze armate e il nostro comando, che colà si menziona quale uno dei promotori per. le azioni dei partigiani, italiani. Inolire, la violenza delia campagna condotta dalla stampa italiana, rappresenta un’elemento di un nuovo allontanamento e di nuove divergenze. Io penso che bisogna trovare un’altra via, la via deH’aecostamenio fra le nostre due nazioni, poiché, voglia o non voglia, sia la Jugoslavia come l’Italia resteranno anche in avvenire una accanto aM’altra. Esse non si possono separare i’una dall’altra non. possono volgere le spalle l’una all’altra e procedere ognuna per conto suo. Questi due stati debbono guardare ie cose con una prospettiva lungimirante e non soltanto alla situazione odierna. Io ritengo che — gaar- # G&MPITI SPEGIFWS BELL*UBASS NELL9EBIMÄAZIO NE SOCIALISTA Sarà necessario Se organizzazioni appoggiare deil’DMIS Poco si parla di solito nella nostra stampa dell’attività delle nostre donne. Ciò non è soltanto un’imperdonabile noncuranza per i problemi che assillano le nostre madri di famiglia, ma rappresenta un torfo ad un’organizzazione che si sforza ed agisce per risolverli, poiché" la loro soluzione comporta un vantaggio alla nostra collettività tutta. Ma questa non sarebbe ancora una deficenza tanto grave se non si riscontrassero consimili atteggiamenti anche da parte delle organizzazioni del Fronte popolare, di cui VU. D. A. I. S. è parte integrante. Troppo spesso le organizzazioni del Fronte dimenticano l’UDAIS o prendono nei suoi confronti una posizione errata. Esiste infatti in parecchi comitati dell’UAIS la tendenza ad impegnare ancora le donne in attività che a loro sono o lo dovrebbero essere estranee, dato che i compiti della donna madre nell’edificazione socialista sono del tutto specifici. Così avviene, non di rado, che dinanzi alle donne vengono posti dei problemi. economici generali, per cui vien tolto al loro lavoro il carattere particolare che dovrebbe avere. i paesi del distretto ed effettuare delle visite gratuite ai bambini, dare, consigli alle madri ed accertare le condizioni in cui vive la popolazione. Finora sono stati raggiunti buoni risultati a S. Giovanni, Lónzari, Poropati, Martinčiči, Ku-berton, Untori, Gomila, Filaria, Kučibreg, Brici, Oscurus, Paviči, Serbani, S. Lorenzo e Murno. Durante la settimana della C. R. sono state effettuate visite gratuite, a 160 bambini e 123 anziani, I suddetti gruppi hanno compiuto pure dei Per iniziativa della Sessione ' rilievi sulle condizioni igieniche in dando in una prospettiva lungimirante — si potrebbero sacrificare delle piccole cose per una grande causa. Creare rapporti d’amicizia fra due nazioni vicine è una grande causa ed è perciò che essa possono e debbono completarsi a vicenda, economicamente e culturalmente.» Alia domanda postagli dal corrispondente del «Corriere di Trieste» e vertente sulla costituzione del TLT, tl compagno Tito ha risposto: «Non vorrei commentare questo argomento, poiché nella prossima assemblea dell’ONU ci sarà la possibilità di condurre sul problema di Trieste trattative dirette fra i rappresentanti dpii’Italiia e delia Jugoslavia. Spero e credo che si addiverrà a ciò ed ogni mia dichiarazione a questo riguardo potrebbe soltanto portare qualche elemento suscettibile di errati commenti, ciò che impossibiliterebbe ima giusta soluzione di questo problema. Sono sempre sulla posizione: che è necessario risolvere il problema di Trieste in accordo fra l’Italia e la Jugoslavia.» Rispondendo ad alcune domande sul recente Convegno della Pace e della collaborazione intemazionale di Zagabria, il compagino Tito ha dichiarato fra l’altro: «Io sono dell’opinione che sarebbe errato porre il problema della costituzione di una terza forza. In tal modo verrebbero ad esistere tre blocchi e la cosa sarebbe ancor più ingarbugliata. Penso che sotto questa terza forza bisogna comprendere le forze progressive che devono lottare per la pace. Qui si persegue lo scopo di risolvere in maniera pacifica i problemi che attualmente esistono fra i due blocchi. Noi siamo per principio contro i blocchi, ma poiché è un fatto che essi già esistono, noi dobbiamo lavorare per diminuire gli effetti della guerra, cui eventualmente. si potrebbe giungere. Soltanto i’u-nicme di tutte le forze progressive e dì tutte le nazioni sut problema della pace, sul problema della colla-' Locazione pacifica ed amichevole fra L'artefice il Rivoluzione d'Ottobre tutti gli stati, come anche sul problema dell’uguaglianza dei diritti di tutte le nazioni, grandi e piccole, — soltanto su questi problemi, a nostro parere, si può giungere a tale unità. Ecco come necessita comprendere ciò che oggi si reputa quale terza forza. Secondo il mio modo di vedere ciò non è affatto una terza forza ma è l’unità delie forze progressive nella risoluzione dei problemi che oggi tanto assillano il mondo.» Il direttore del giornale parigino «Frane Tineur», che aveva chiesto il parere del compagno Tito sul problema della neutralità, ha avuto la seguente risposta: «Ciò è stato esposto già neilè mie dichiarazioni e nelle dichiarazioni dei miei collaboratori. Il problema del-l’aiggressione in Europa è oggi un problema comune, indivisibile e non è possibile che una, nazione rimanga neutrale se sì addivenisse alla guerra.» Alla domanda di un corrispondente svizzero sul significato della decentralizzazione econòmica ed amministrativa interna della R. P. F. J„ il compagno Tito ha risposto: «Quando si parla del decentramene io economico è errato parlare di decentramento politico. Qui si tratta in realtà di decentramento amministrativo. Ogni nostra repubblica si governa del tutto indipendentemente, politicamente e culturalmente. Perciò quando parliamo della ricostituzione dei comuni non si tratta di una rinunzia ai principi finora seguiti. Questo è soltanto un problema organizzativo, ossia l’organizzazione dei comitati popolari nel quadro territoriale dei vecchi comuni, ma non organizzazione di comuni del vecchio tipo. Poiché ia struttura organizzativa dell’smministraziane economica oggi si perfeziona sempre più e poiché si è dimostrato che gli odierni piccoli e frazionati comitati non potevano lavorare bene in una forma organizzativa quale risultata finora, stanno costituendosi ne’.l’ambito territoriale degli ex comuni, nuovi comitati, ma non nuovi per il loro contenuto, bensì dei comitati che avranno soltanto la giurisdizione sul territorio di quei comuni. Ciò è dunque uaa suddivisione puramente territoriale per una più facile direzione amministrativa e nient’altro. Dunque, politicamente qui nulla viene mutato.» Il compagno Tito ha risposto poi a moltissime domande riguardanti il problema della posizione jugoslava nei confronti dell’occidente e dell’oriente. nei confronti della Grecia, Turchia, Austria, Germania occidentale e del Vaticano, chiarendo ancora una volta i principi di collaborazione reciproca e di parità perseguiti dal governo federale nella politica estera. delle donne presso il Comitato Distrettuale UAIS di buie sono entrati in funzione due gruppi sanitari, il cui compito è di visitare LE CELEBRAZIONI PER IL 4OO.mo ANNIVERSARIO DEL LIBRO SLOVENO LA LOTTA DEGLI SLOVÈNI PER LA CULTURA NAZIONALE »HtKT'Kifiacf.'A'KSCWUßr/i Nel pomeriggio di sabato scorso al Teatro del Popolo di Capodistria ha avuto luogo la cerimonia d’apertura delle manifestazioni celebrative per il 400mo anniversario del libro sloveno. Per l’occasione è stata inaugurata, alla presenza dei rappresentanti del Partito, del potere popola-'re, delle organizzazioni di massa, dei Circoli sloveni e dei lavoratori della cultura- una mostra, documentaria dei libro sloveno. Inaugurando la mostra, il compagno Vilhar 'Srečko ha pronunciato brevi parole d’occasione, rilevando, fra l’altro, come nello sviluppo delle creazioni letterarie slovene si possono constatare le dure lotte sostenute dal popolo contro i numerosi nemici dal tempo delia riforma religiosa attraverso l’oscuratismo medioevale e, nel recente passato, contro l’oppressore fascista e nazista, per la propria cultura nazionale. La mostra illustra con evidenza lo sviluppo dell’attività letteraria slovena dalla prima edizione del «Catechismo» di. Trubar e della «Bibbia» del Dalmatin — il primo uscito nel 1551 e la: seconda nel 1584 ■*- fino al giorno d’oggi. Uri posto particolare occupano le pubblicazioni stampate durante la letta di liberazione dalle tipografie partigiane. La mostra ospita pure la stampa e le altre pubblicazioni slovene, che uscivano ancor prima della prima guerra mondiale a Trieste, a Gorizia e durante la lotta di liberazione della R. G. Il giorno seguente, domenica 4 c. m., ha avuto luogo a Decani l’inizio delle manifestazioni celebrative dèi 400mo anniversario del libro sloveno e dell’82mo anniversario della fondazione del 'Circolo di cultura sloveno di quella località. Al mattino è stata aperta una mostra di materiale documentario sull’attività del Circolo di Cultura di Decani — il più vecchio dellTstria — nella quale si possono vedere alcuni libri, stampati olt^e cent’anni fa, gelosamente custoditi e salvati dagli a-bitanti di Decani dal vandalismo fascista. La mostra ospita poi. anche un libro di Janez Svetokrižki, stampato nel 1696. Nel pomeriggio il complesso bandistico ha tenuto un concerto e più tatdi ha avuto luogo una rappresentazione culturale, molto ben riuscita, cori la partecipazione di recitatori, del coro locale, dei cori di Šmarje, di Tinjan e del coro maschile del Circolo di cultura, sloveno «Oton Zupančič» di Capodistria. Hanno chiuso la bella manifestazione il quartetto maschile che, accompagnato dalla fisarmonica, ha eseguito una selezione di canzoni popolari ed il gruppo folcloristico locale in un grazioso e vivace balletto, che già tanto successo ha ottenuto anche a Trieste ed in Slovenia. Lunedì sera al Teatro del Popolo di Capodistria, sempre ;in occasione delle manifestazioni celebrative, si è svolta un’accademia letteraria durante la quale sono stati recitati brani scelti dalle opere dei maggiori letterati sloveni. cui vive la popolazione, constatando parecchie deficenze, che potranno essere cosi eliminate. Press’a poco lo stesso si constata nel distretto di Capodistria, ove però sembra che si sia posti sulla giusta strada. Le donne hanno collaborato con la commissione sanitaria che‘ durante la -settimana della C. R., ha visitato i nostri paesi dell’interno ed hanno organizzate visite agli ospedali e ad altre istituzioni sociali recando doni ai ricoverati. In ambito distrettuale si è tenuta pure una fruttuosa consultazione fra le donne cooperatìviste, i cui compiti sono del tutto particolari. Ora di fronte alle nostre donne stanno altri importanti compiti. Si approssima la tradizionale «Strenna di Capodanno» ed è stata decisa l'organizzazione, nei paesi è nelle città, di corsi di economia domestica. IL -RITORNO- DEL. . . PASTORE SMARRITO ALL’OVILE DON MALUSA’ «MARTIRE» DIETRO ORDINE PI SANTO* Telarne riservato dal trattere ♦♦DISCRETO»* E’ noto come la sfacciataggine sia una dote particolare delle persone disoneste. E questo, senza dubbio, è il caso di don Egidio Malusà, arciprete di Pirano. Dunque, don Malusà è ritornato a Pirano dopo un prolungato e salutare «riposo», ripienb di nuove forze e nobili intenzioni, infusegli e dettategli dal suo maestro San-tin. E’ tornato il sacerdote, se così U APERTURA /1 PARIGI DELUASSEMBLEA GENERALE DELIO. N. LA "SALVAGUARDÌlTbELLA PACE AL CENTRO dell’ATTUALE SESSIONE Da ieri gli occhi della stragrande maggioranza dei popoli del mondo sono volti sulla capitale francese, dove si è aperta la Vii sessione deW’iAssem-blea generale delle Nazioni Unite. Nella grande sala di Palazzo Chail-lot, che accoglierà i rappresentanti dei 60 paesi membri deH'ONÜ saranno proiettati tutti i grossi problemi intemazionali, e le volte dell’aula riecheggeranno nelle prossime settimane i termini dell’attuale tensione nel mondo e delle vertenze che oppongono una parte del nostro continente all’altra. L’attuale sessione deirassemblea generale dell’ONU è indubbiamente la più importante di tutte quelle tenute sin qui dal 1945, l’anno , in cui venne costituita l’organizzazione. Ciò è stato riconosciuto da quasi tutti i rappresentanti più autorevoli dei maggiori paesi e viene confermato, dal fatto che la stragrande maggioranza delle 60 delegazioni <è "diretta dal ministro degli esteri di ciascun nazione. Indipendr:!entente da ciò la situazione internazionale è oggi tale da rappresentare di per sé stessa un elemento fondamentale di giudizio sull’importanza dell’attuale Sessione del massimo organismo internazionale. La congiuntura politica la vastità e la gravità dei problemi la cui mancata soluzione nell’antagonismo tra ie grandi Potenze ha determinato l’attuale tensione nel mondo, assegnano infatti oggi alle Nazioni U- n.ite il compito fondamentale di schiarire l’orizzonte politico, componendo o quanto meno cercando di creare le condizioni effettive per comporre le controversie che minacciano seria-• mente la pace nel mondo. Nell’ordine dej giorno dell’attuale assemblea generale sono già iscritti oltre 70 argomenti. Tra i problemi più importanti sono il controllo sulla energia atomica, l’unificazione e ■ l’indipendenza della Corea, questione quest’ultima ereditata dalla precedente sessióne, il piano statunitense per la sicurezza internazionale, la questione marocchina, suscettibile di aprire il dibattito su uno dei più gravi problemi attuali quello dei rapporti tra il mondo arabo e le potenze occidentali, e infine l’ammissione di nuovi membri. Inoltre le potenze occidentali, hanno già annunciato che porranno in discussio-' ne la creazione di una commissione dell’OiNU, per l’esame delle possibilità di indire elezioni in tutta la Germania secondo uni piano di unificazione del paese elaborato dal cancelliere federale Adenauer. Si tratta per la maggior parte1 di .problemi che non sono sorti nell’ultimo anno, di problemi preesistenti, che le precedenti sessioni dell’ONU non hanno preso in considerazione o non sono riuscite a risolvere, come la questione coreana o quella del disarmo. Il fatto che alcuni problemi siano stati sottratti al dibattito in seno alle Nazioni Unite è il risultato di quella tendenza delle grandi potenze, sepratutto dell’Unione Sovietica, di regolare alcune controversie ■al di fuori dell’ONU. Tale tendenza, almeno per quanto riguarda le 'Potenze occidentali, sembra stia venendo meno. La causa della mancata soluzione dì alcuni grossi .problemi da parte delle precedenti sessioni dell’assemblea generale dell’ONU è invece da ricercarsi .nelle due tendenze, ugualmente negative, che hanno operato ini passato ini seno al massimo organismo internazionale. La tendenza russa a boicottare e a svuo-' tare di ogni funzione I’ONU q quanto meno dii trasformare questa organizzazione in una tribuna propagandistica. Dall’altra parte la tendènza statunitense a sfruttare per scopi particolari là maggioranza deH’assemiblea generale, come è avvenute ‘durante la' precedente sessione :in occasione deU’aibrogaziO'rie della risoluzione del 1946 che invitava tutti i paesi membri dell’organizzazione a ritirare i propri rappresentanti dalla Spagna franchista. Malgrado queste deficenze TONU ha ottenuto indubbiamente anche dei risultati positivi e tra questi sopratutto la determinazione del sistema di sicurezza collettiva che condanna ed esclude Taggressione e il conflitto armato quale mezzo di soluzione delle divergenze tra paesi. Ciò sta a dimostrare che nella situazione attuale l’ONiU, malgrado alcuni insuccessi e nella misura in cui saranno eliminate le. tendenze a cui ■abbiamo accennato, è l’unico organismo capace di creare le condizioni ■necessarie per stroncare sul nascere ogni tentativo di aggressione quale presupposto per li mantenimento della pace. Al di sopra dei singoli, problemi, la sessione parigina deli’ONU è dominata dal dilemma ohe è di fronte a tutta l’umanità: pace o guerra. Si1 'tratta in termini .politici della possibilità o meno di creare -nell’ambita deli’ONU un sistema dii sicurezza collettiva che scoraggi qualunque aggressore "in potenza, e lo costringa a facilitare una distensione dei rapporti- internazionali. Tutte le questioni marginali e quelle stesse di primaria importanza saranno infatti 'risolte nella misura in cui i rappòrti internazionali si avvieranno verso una distensione effettiva ei non fittizia. A questo proposito è atteso con particolare interesse il discorso che sarà tenuto nella seduta di. oggi dal segretario di Stato , americano Acheson. Questi, anche a nome delle altre potenze occidentali, presenterà uri piano di pace per il regolamento di tutte le controversie esistenti, che il ministro degli esteri francese ha definito come sensazionale. Inóltre da più parti si da -per certo ohe anche la delegazione russa presenterà un sue plano di pace in sette punti, che dovrebbe costituire la base per la soluzione di tutti i problèmi ora in sospéso. Si è parlato molto di questi piani negli ultimi giorni e numerose sono le previsioni fatte in. .proposito. Sta di fatto per ora che qualsiasi piano, dà chiunque venga presentato, è destinato al più completo fallimento se non terrà conto della volontà dei piccoli popoli se ignorerà cioè il ruolo delle nazioni minori. Un regolamento delle vertenze internazionali che escluda; la: .partecipazione di tutti i paesi, o peggio ancora che si realizzi alle, spalle e contro gli interessi dei piccoli paesi, e, sia limitato ad accordi tra le grandi potenze, è contrario ai 'principi della carta delle Nazioni U-nitie e riproporrebbe a breve scadenza altri e ugualmente difficili problemi. Ci sono dei grandi e gravi problemi terribilmente concreti di fronte ai rappresentanti delle 60 Nazioni, 'riuniti a palazzo ChaUlot dove non vi sarà posto per la propaganda e per le subdole manovre diversive. La guerra non è inevitabile si dice nella maggior parte del mondo. X lavori della sessione parigina dell’assemblea generale delle Nazioni Unite dovranno dimostrare che ciò .è concretamente giusto. RENZO FRANCHI possiamo definirlo, che figura certamente nei registri della Pontificia Commissione di «propaganda fide», quale instancabile e preclaro doiìnaiuolo. Il fatto che don Malusà sia tornato, significa che le gerarchie ecclesiatiche trascurano questi attributi per nulla edificanti e Che certi sommi pastpri della chiesa favoriscono addirittura gli elementi sul tipo di don Malusà, poiché bisogna sapere che il su-nominato arciprete è ritornato dietro ordini perentori del vescovo Santin, il quo,le non esitò a. rimandare Malusà proprio in quella sede ove questi sì è compromesso con ì suoi «flirts» in pùbblico. Non è da credere che don Egidio Malusà sia ritornato coraggiosamente con l’ingenua presunzione di essere tanto amato dai parrocchiani di Pirano da essere perdonato per la sue malefatte. Certa invece è l’intenzione di mons-San-tin di rincrudire l’attrito fra la popolazione di Pirano e don Malusà, ciò naturalmente per ricavarne, a suo tempo, di don Malusà un mar-, tire della chiesa cattolica. \Ma il vescovo Santin stia pur tranquillo. Il suo proietto non diverrà martire, per il semplice motivo che nessuno divenne martire per le sue avventure amorose. Il vescovo Santin deve invece sapere che, imponendo a don Malusà il ritorno a Pirano, non ha fatto altro che confermare ed allargare la sua faina di indegno rappresentante-delia Chiesa, cui non sta a cuore l’onestà e la pace degli animi, ma l’odio e la perfidia. La popolazióne di Pirano conosce benissimo le gesta ed imprese timorose di don Malusa. Sa bene dei■ suoi «flirts» cori certa Benedetti Rina, per i quali serviva da convegno la chiesa di Santa Lucia e ben sa pure — cosa di cui prima non abbiamo fatto cenno, ma d.ella quale molto si parla a Pirano —, che. don ,Malusà si era creato unp rete di intermediari per le sue poco castigate imprese. Fra gli altri, Bonifacio Giovanni, proprietario di trattoria, che, secondo le Decorrenze, metteva a disposizione la Stanza nella quale don Egidio Malusà trascorse diverse notti d’amore con certa Furian Rita, meglio conosciuta a Pirano col nomignolo di «cenerone». Molti sanno che quel letto è assai comodo, e che era riservato dal trattore Bonifacio •alte gesta amorose del prete donnaiolo. A Pirano si sa addirittura che don Malusà, servendosi del Bonifacio, attirava diverse persone di sesso femminile: fra le altre una certa Naccheri'. Francesc.a. Don Egidio Malusà era un rubacuori: «Vieni», e la donna veniva. Del resto, non è ammissibile che l’esimio don Egidio Malusà non sappia come la popolazione di Pirano lo abbia già. pubblicamente condannato durante e subito dopo la sua «temporanea» assenza da Pirano. I lavoratori di tutti i collettivi ed i cittadini di Pirano, in pubbliche riunioni, espressero dimostrativamente il loro sdegno per il sacerdote indegno e dissero chiaramente che cosa ne pensano di lui ed, in particolare, di un suo eventuale ritorno. E’ recentissima, poi, l’iniziativa delle popolane di Pirano, Portorose e S. Lucia, le quali hanno voluto personalmente rinfrescargli la memoria ricordandogli ciò che di lui si pensa fra i suoi fedeli. B. A. DA FIUME NUOVO SERVIZIO FILOVIARIO Sabato u. s. si è inaugurato a Fiume il nuovo servizio filoviario alla presenza eli numeroso pubblico che si era riunito poco prima dell’inaugurazione, in Piazza Tito. E’ questa una nuova vittoria socialista che ha moronato gli sforzi delle maestranze che per oltre due anni si sono prestate affinchè Fiume abbia: quesito moderna--mezzo -di loicòmoZione. Ita Jugoslavia socialista ha fatto in breve tèmpo quello che la doiminàizione 'fascista non ha saputo fare in vent’anni di'sfruttamento. Il «via»'è stato dato alle ore 17, dòpo die il Ministro della Marina e delle Comunicazioni, compagno Vjeceslav Koljevac, ha tenuto il discorso inaugurale. Fra le autorità si notavano pire il vice-ministro per la Marina e le Comunicazioni, Ivan Horvatič, il presidente del C.-P. C. di Fiume, il direttore delle tranvie di Zagàbria ed altri. Su una vettura speciale ha preso posto il minìstr-p Holjevae, autorità, invitati e giornalisti percorrendo tutto il tratto della nuova filovia, Il pubblico, che sostava lungo lo vìe dell’itinerario, ha salutato con applausi questo nuovo .successo del lavoro e le. cinque vetture sono entrate subito in circolazione portando,'per quel giorno, gratuitamente tutti coloro che volevano provare questa prima . . . ebbrezza filoviaria. SL PLENUMDEL GO SHUT A TO POPOLARE DISTRETTUALE DB I UNA SEMPRE MAGGIORE DEMOCRATICITÀ LI ORGANISMI DEL POTERE POPOLARE Ieri -mattina con inizio alle ore 8, ; so i/ stati aperti i lavori della VI S b ne ordinaria d-eli'Assem-bìea distrettuale, che si Bv»igo4o nel teatro del popolo di C$pö‘teglite In app* tuja, dòpo la lettura delle fonnul“ m’iuso e la nomina delle varie cpns'miasiotìi, ha letto la re^ lattone dpi lavora -svolto dai Co-mitato.«-Esecutivo il suo segretario, cdirtip. Prijon Carlo. SA q.aeätä -ha fatto -seguito la discussione durante la quale sono intervenuti numerosi delegati che hanno trattato vari problemi concernenti : le loro località e la vita-economica. Alla discussione è Susseguita -la -relazione dei tribunali popolari di Capodistria e Pira-no. In prosecuzione ai lavori, l’as-semblea ha no-minat-o i- consigli per [’agricoltura, quello -per' l'assistenza sociale e sanità e-d infine quello -per la cultura. Sono state poi approvate due ordinanze, una sulla -costituzione di nuove imprese e società ed un decreto concernente il passaggio di -proprietà -da una ad un’altra ditta. In conclusione ai lavori l’assem-blea ha proceduto alla sostituzione dei delegati: Tirichter, Božič e Zol-lia, assenti dal circondario, nominando al loro posto i sostituti eletti nelle rispettive -circoscrizioni elettorali, ed infine alla revoca dei giudici assessori -del t-rilsunale popolare distrettuale e alla’ nomina -dei nuovi. ECONOMICO RAGGIUNTO TRAFFICO LA RELAZIONE DEL COMP. PRION Tl qbrnìp.: Prion, in apertura della sua reldzìojie sul lavoro svolto dal Comitato " -esecutivo nel periodo dal mese édì febbraio alla fine di sltteinf^ne? -ha accennato alla gran-dfe conquista rivoluzionaria della-nòstra,: classe lavoratrice, con le -elezioni idei consigli operai nelle fabbriche e-d imprese del circonradio. a completamento di cui sjbÖö venuti i, de-cirieS'fì approvati alte flH . Sessione del CPC per lf-stna'' ohe imprimeranno un ul-tério-Se'ritmo al--processo di formazione: della società socialista. , L’oratore ' ha ■ so-tt-oli-neato che i successi conseguiti soho stati possibili mercè l’aiuto necessario e di-si-ritéreSsato dei popoli Jugoslavi. «Trupoo spesso -si dimentica què-iS;ìò. -aiuto che noi riceviamo e che -è' frutto dei sudori dei - lavoratori di questa nazione ' socialista. Necessita .-quindi -ti- ha precisato il relatore — che da parte nostra -si facesatä molto di più per lo sfrutta-, rnenlorazionale e -completo -di tutte' le™’possibilità economiche, ini modo--«di .:(poter.ci- giovare nella marimba più ‘’Opportuna di questi aiuti»; ■ ; v. .‘.p-rdsèg.uenido -nella sua relazione, -egli ha rilevato -che sono stati compiuti' grandi passi nel processo delia -progressiva democratizzazione efef.-potere popolare,con il passaggio giaduale di competenze -sempre più - ampie d-ell’amininistrazione dèlta oo-sr: pùbblica dirèttamente ai lavoratori. Concreti risultati -sono stati ottenuti nella- -decentralizzazione del potere popolare1 e nella riduzione dell’apparato amministrativo del CPD il quale è -stato diminuito -del 46% sul totale dei funzionari impiegati -nel 1950. Uguali i risultati nel campo economico, -ove il numero -degli impiegati è diminuito di 312 unità-’cioè del 57%. Il relatore ha prospettato la necessità ■ di non considerare il . rafforzamento della democrazia socialista e la lotta contro la burocrazia soltanto ai -fini -della diminuzione ’'dell’apparato amministrativo, ma -sopratutto per uno scopo molto -più grande: la ' compartecipazione dei lavoratori al! amministrazione pubblica. In questo campo si riscontrano- molti -errori e manchevolezze. Dopo aver -criticato anche il lavoro -dello stesso Comitato Popolare Distrettuale e l’insufficente col-legamento fra il Comitato. Esecutivo e: -gli elettori, j.1 relatore ha affermato che le -stesse deficenze si riscontrano presso i C. P. locali e cittadini, i quali non tengono le loro sedute regolari'e -non' -curano a .sufficenza le commissioni costituite-nei loro seno, e'.le assemblee degli elettori, che spesso, per insuf-ficente partecipazione non possono essere deliberative. I C. P. L. e C.-P. C. si riuniscono normalmente una volta al -mese, ciò -che non è suffi-cente, -quando addirittura non si riuniscono per un periodo di tempo più lungo. Logicamente in questi -comitati, non -solo non vengono assolti i compiti -secondo le istruzioni ricevute, ma non si attua neppure il -principio della democraticità. Ciò può portare, come in qualche caso avviene, alla perdita di fiducia -degli elettori -nei membri del C. P. L. Sempre -nel lavoro dei comitati, si riscontra pure mancanza dei senso di res-ponsabilità. da parte di singoli elementi. L’oratore, riferendosi concreta<-ment-e ai singoli comitati, ha elogiato quello di Sant’Antonio, ' che registra il ma-g-gior numero di assemblee degli elettori, di riunioni del comitato e delle commissioni, ed ha -criticato -quello di Maresego, che, in tutto l’anno, ha -tenuto soltanto due sedute ordinarie -di comitato -e-d una sola assemblea degli elettori. Fra i gomitati cittadini risulta il migliore q-uello di Isola, che cura le sedute regolari del consiglio cittadino, del comitato e delle assemblee degli elettori, raggiungendo soddisfacenti s-uc-cessi. Necessita eliminare con la massima decisione -simili tendenze, anche -perchè quanto -prima sarà disposta una sempre più vasta decentralizzazione delle competenze degli organi del Potere e l'Inclusione ancor più larga -delle masse lavoratrici nell’amministrazione pubblica. L'ASSEMBLEA D'STRETTUALE DEI S.U.C. A CAPODISTRIA LOTTARE CONTRO SIMULATORI è ostmplfo eli tutti lavoratori Nella .decorsa -settimana si è svol- ta.,a..papb>dietrda la riunione -plenaria del. Consiglio DiistreitUale dei S. U. C. indetta per discutere e’deli-' b’èf.are' ’.su' importanti problemi che interessano i nostri lavoratori. '--.Bufante ■ Io-svolgimento dei lavori‘è órtaio1'trattato un problema che; angustia. :-da parecchio tempo certi na-sfri, .'collettivi, di lavoro cioè quello . dei ■ simulatori,: i quali, 'per ìnnsuifij-ce-nte controllo sanitario, dome pesi morti' suti’i utero coltettigo é'.'ne assorbono‘ il fondo di assistenza -sociale — fondo che appartiene a tutta la nostra classe operaia: ""Talje pfpblema è più. assillante che mai, poiché, do-po l’entrata in vigore dei decreto che stabilisce che ri. A. S. corrisponda agli operai e dipendenti ammalati i’indennità di malattia elevata al' 100%, cioè aila pari degli emolumenti percepiti dàfij$&S!ctifrato: durante 11 periodo di lavorò, In percentuale degli anima-lati si., è’ elevata in parecchie azienda,. òsaili,anido da un minimo, del 9% . sino .ad un massimo del 25%, 'le' cui punte vengono registrate nei conservifici di Isola. G-eiasiderato un tanto, il consiglio-.distrettuale -del S.U.C. ha deliberato-che nei collettivi di lavoro, lUrganizzazìone -sindacale d’accordo con f. consigli operai costituisca un controllo d'i fabbrica e che si-proceda col -massimo rigore -contro i sìhHMàtori. I S.U.C. si ‘ appellano -Inoltre , ai medici acciocché intensifichino il controllo sanitario e -èo-ntfÌDuisc-ano ad eliminare questa piaga malsana che tormenta i n^fÌft|b:Hei^iK Onde m-ddivemre ad una giusta catògortzza-zio-ne. della manodopera qualificata del nostro distretto, i delegati' himno' poi proposto che gli esami della prova d’arte, testé conclusisi-per gii apprendisti, vengano ertesi pure a quegli operai che dal 1943 in poi hanno ultimato il pe-ridefò"' deìl’appréndi-stato e ohe in c8ns"eg-ùènza -degli evènti bellici non hanpo potuto dare gli esami. Tale proposta è già stata inviata a-glii organi del Potere popolare. Poiché ■numerosi, giovani hanno manifestato la volontà di studiare e specializzarsi in rami di lavoro che da noi mancano, siderurgia pesante, nau- tiche, ecc. il Consiglio, d’accordo con gli organismi competenti, invierà questi giovani nelle scuole industriali delle altre repubbliche della R. P. F. J. Il Consìglio ha approvata anche la proposta presentata da numerosi collettivi di lavoro e concernente i festeggiamenti per il 29 novembre «Giornata della Repubblica». In tale occasione verranno osservati i seguenti -giorni festivi. 29 novembre festa pagata e 30 novembre fe-s-ta anche pagata. Il 1 dicembre, che dovrebbe essere considerato giorno -di lavoro, verrà pure festeggiato. L’orario di lavoro perduto verrà ricuperato domenica 25 novembre, -che sarà considerata giornata lavorativa. Il 2 dicembre sarà domenica quindi giornata festiva. * Il INDUSTRIA — Passando all’esame dell’ attività nel campo deli’in-dustrià, il relatore ha premesso che nel corso di quest’anno la direzione operativa ed amministrativa è stata nella maggior parte assunta -dal comitato distrettuale. Dopo aver messo in rilievo come la situazione delle aziende economiche -sia migliorata a seguito delle elezioni dei consigli degli operai nel senso di ottenere l’auto-isufficenza economica, il relatore è passato ad analizzare le difficoltà obiettive e soggettive riscontrate. La produzione deH’imdustria conserviera è stata ostacolata dalla mancanza delle -materie prime basilari, ossia -della latta e del pesce che, alllinizio -della stagione, -scar-seg-i giava nei nostri mari. I-n ogni caso i la produzione dei filetti è stata realizzata per l’81% -mentre quella -delle sardine sott’olio ha raggiunto il 71% deh piano. Anche la produzione del gas nei gasometri di Isola e Pirano non è stata completa in seguito alla mancanza -di combustìbile (litantrace1 nero) -che bisogna importare. Data la sua scarsità anche sui mercati e-,steri, si stanno effettuando i lavori di adattamento dei nostri gasometri per l’impiego del carbon fossile di produzione j-ugoslava. Tali lavori sono in corso e già pronti -due -nuovi forni. Per normalizzare nel frattempo il rifornimento del gas -combustibile alla popolazione del circondario -è stato introdotto l’impiego del liquigas. Notevoli successi sono stati conseguiti dai Cantieri Piranesi, dal mobilificio STIL, dalle distillerie di Isola e Capodistria, dalle Saline ec-c. Difficoltà si hanno nella produzione -del sapone, e delle spazzole per mancanza di materie..prime, EDILIZIA Nel campo delle costruzioni edili il piano annuale è stato realizzato del 100% sino al 30 settembre. -Nel mentre i collettivi edili hanno superato ogni previsione do-po l’as-sunzione delle aziende, un pari, suc-cusiso non è stato realizzato negli altri settori, causa i progetti edili mal compilati, la scadente preparazione tecnica ed il -poco interessamento degli investitori stessi.! Alcuni esempi ci dimostrano la e-videnza di questa asserzione. Così all’azie-nida «Vino» ove sono stati costruiti più silos di quanti necessitavano, cosi- nella nuova ca-sa o-pe-raia di Capodistria ove si è dovuto rifare l’installazione idrica. Altrettanto deve dirsi per l’economia locale e '.s-pe.-ciaimente per il problema deH’elettrificazione e della distribuzione idrica nei paesi, ove i comitati popolari locali non si soino interessati, in misura dovuta. RIUNIONE DEI PARTIGIANI A CAPODISTRIA ACCELERAR^' I PREPARATIVI per la »»Glavnata ctelEa Repulsisi tea** Mozione di protesta per il processo di Lucca Venerdì scorso, -nel teatro del Popolò di Capo-d'istria, ha avuto luogo una riunione dei membri dell’Unione Combattenti e delle società di tiro a segno, indetta per discutere i problemi organizzativi in vista della giornata della Repubblica, il 29 novembre. Il co-mp. Pečarič, aprendo la riunione, -ha -concesso la parola al comp. Valentie Fabio il quale ha svolto la rela-zione politico organizzativa. Il relatore, dopo una breve prolusione sul momento politico attuale e sul processo, a Lucca — nel quale figurano come imputati i combattenti per la libertà che hanno lottato fianco a fianco con i partigiani del IX Corpo, nel mentre i fascisti sì erigono ad accusatori e giudici —, ha tracciato, per grandi linee, l’attività che i membri dell’UijC. dovranno svolgere-per celebrare in maniera degna il 29 Novembre. Nella discussione si sono avuti numerosi interventi, in cui i compagni hanno espresso la loro ferma -volontà di difendere qùe-sta nostra terra e di non permettere mai più che il tallone degli sciovinisti ed imperialisti italiani calchi il nostro suolo. Il comp. Marijan ha prospettato la opportunità di formare una brigata la- quale sfilerà durante la manifestazione e di effettuare visite ai combattenti della Liberazione degenti negli ospedali. Nel suo intervento dl comp. Benčič ha criticato i -dirigenti " dell’U. C. di Capodistria che non hanno saputo mobilitare le più larghe masse in occasione delle esercitazioni tattiche, nel mentre le organizzazioni di pafese lo. hanno fatto. Il -co-mp. Caharija ha proposto che in occasione della «Giornata della Re-pubblica» venga organizzata con il concorso del distaccamento dell’A. J., una manovra tat- tica su Capodistria. Hanno concluso la discussione i comp. Čehovin e Benne-si i quali, fra l’altro, hanno proposto che l’Unione Combattenti allarghi le forme organizzative di lavoro, abbracciando tutti coloro i quali, pur av-eindo-ne i titoli, sono fuori deH’organizzazione e che vengano attivizzate le più larghe masse per la manifestazione del 29 Novembre. In conclusione i convenuti hanno approvato, per acclamazione, la mozione idi protesta per il processo di Lucca ohe pubblichiamo a parte. LI ST-iüUO Di UNO 2UCCIIERIFICI0 BELLA SLAVONIA LA RISOLUZI AiL GOVERNO DELLA REPUBBLICA ITALIANA Noi partigiani del Circondario dell’Istria, sloveni, italiani e croati, ci siamo riuniti in un comizio di protesta a Capodistria il 30 ottobre 1931 per esprimere il nostro sdegno per la sistematica persecuzione dei Garibaldini e dei partigiani della Benecia slovena, che hanno combattuto assieme a noi nelle tiie deil'esercito popolare di liberazione della Jugoslavia. Riteniamo che Io scopo dei processi ora in atto contro i partigiani o che sono già preannunciati dalle autorità italiane, sia quello di fomentare la campagna di odio contro i popoli jugoslavi e di intensificare la campagna di calunnie degli irredentisti italiani contro la Jugoslavia, azioni tutte che godono ìì pieno appoggio da parte dei circoli ufficiali italiani. Nelld stesso tempo con questi processi si incoraggiano gli elementi fascisti ad agire sem-pre più apertamente e ad orientare la politica italiana verso nuove avventure imperialiste. La maggiore vergogna del governo italiano — che da una parte, per dimostrare agli organi internazionali la sua riabilitazione democratica mette sui piatta della bilancia i meriti acquisiti dal partigiani colla-boranido con gli alleati nella lotta contro il fascismo — consiste nel fatto che, dall’altra parte, sottopone a processo quali banditi i migliori degli stessi combattenti contrjo l’o-ocuipatore tedesco ed i suoi servi e sfrutta proprio questi processi ai fini della sua politicai estera imperialista. Se ritalia fosse davvero quale vuol oggi apparire di -fronte all'opinione pubblica mondiale, i suoi governanti dovrebbero onorare 1 partigiani che, viceversa, siedono! ora su', banco degli imputati, per le .azioni eroiche e disinteressate compiute nella lotta contro i fascismo e punire invece molti di quelli che fanno oggi da accusatori, perchè durante la guerra, in una o nell’altra forma, ai servizio dell’occupatore. iSempre più ci impressiona il fatto della grande somiglianza dei processi che vengono inscenati dalle autorità italiane contro ä combattenti partigiani, con i processi provocatori ed anti-jugoslavi dei paesi comin-frmisti. Protestiamo nella maniera più energica contro questo modo di procedere delle autorità italiane che offende profondamente i sentimenti democratici ed umanitari nonché il nostro orgoglio -partigiano. Nello stesso tempo accusiaim-o i governanti deilTtalia di violare con questi procedimenti le disposizioni dei trattato di pace, che impongono allTtalia il dovere di non perseguitare quei cittadini che) durante la seconda guerra mondiale manifestarono le loro singole simpatie per la causa degli alleati e svolsero azioni in favore della stessa. Sarebbe, infine, ora una buona volta, che i governanti italiani la smettessero con tali e simili gesta irredentiste e scioviniste che, anziché giovare al miglioramento dei rapporti di buon vicinato fra l’Italia e la Jugoslavia, acuiscono ancor più le divergenze ed i contrasti con ciò minacciando la pace e aiutando i guerrafondai. Capedistria, li 30 ottobre 1951. IL COMITATO CIRCONDARIALE DELL'UNIONE DH5 COMBATTENTI. Lo stato dì manutenzione delle strade lascia alquanto a desiderare, ma a ciò sarà rimediato nel prossimo anno. I mezzi e il lavoro impiegato per la riparazione delle massicciate stradali hanno reso più del possibile. Passi da gigante sono stati compiuti per migliorare •l’autoparco, la cui situcViione ò stata quasi normalizzata. Naturalmente necessiterà ancora molto lavoro e -cosipi-aui investimenti per soddisfare -a tutte le necessità del -traffico. FINANZE Nel corso di quest’anno il comitato esecutivo è riuscito a contenere le spese nei limiti delle entrate previste cosicché non si è pre- sentato il bisogno di chiedere dotazioni. La parte maggiore delle entrate del bilancio è ra-pprejsentata dal settore socialista dell’economia^ Gli introiti ideH’economia, sino al 30 -settembre, ammontano a 171,674.00 dinari pari all’87,71% del piano complessivo. Le uscite di bilancio sino al 31 luglio ammontano a 147.673.000 dinari, importo che corrisponde al 47,92% del previsto e sono -cosi suddivise: diri, investimenti per l’elevamento delle capacità economiche 36.490.000' investimenti per l’istruzione pubblica 29.515.000 investimenti per l’elevamento dello standard di vita 23.886.000 investimenti assistenza sociale e sanità 27.343.000 spese di amministrazione pubblica 26.143.000 La relazione del bilancio ci dimostra che la pianificazione e la disciplina finanziaria sono migliorate di molto. 10 SVILUPPO COMMERCIALE Con Tintroiduzio-ne del nuovo sistema economico anche il commercio ha subito dei cambiamenti fondamentali poiché è stato eliminato il -commercio distributivo ed è stato abolito rammasso obbligato-rio. Nell’attuazione del nuovo sistema sono state incontrate difficoltà in quanto la rete commerciale . non ha funzionato a dovere no-n essendo ancora -del tutto libera dai vincoli burocratici. Il malvezzo opportunistico di aspettare istruzioni e direttive ha portato ai confronti -dei prezzi con quelli di Trieste, ed a sviare i clienti dall’aic-quisto dei prodotti industriair avvalorando la supposizione che "questi tosto o tardi caleranno di prezzo. Il commercio del prodotti alimentari risulta normalizzato nell’ultimo mese e, rispetto al mese di luglio, la distribuzione dei- generi, fornisce le seguenti percentuali:’ grassi 82%, zucchero 43%, farina 92%, carne 90% ecc. Le standard di vita ha subito un miglioramento del 14,7% rispetto al vecchio sistema. Dovrebbe -essere tetto- qualchej appunto alle cooperative che non nanno interpretato giustamente le nuo-ve misure -e che mettendosi sulla via del praticismo — cioè nella corsa ‘ al guadagno i-mmediato-hanno trascurato la propria funzione- nella lotta per rabibassamen.to dei prezzi e non sono intervenute sul mercato. AGRICOLTURA Il piano -degli investimenti nel-l’agricoltura è stato realizzato nella misura dell’85%, specialm-ente nel lavori di bonifica della valle della Dragogna e della bonifica di An-carano. Per la meccanizzazione e per l’acqufisto di attrezzi agricoli sono istati spesi complessivamente 13. -milioni di valute estere, 10 -dei -quali forniti dalla delegazione agricoltura del C. P. C. per. ITstria. So-no stati acquistati concimi artificiali e preparati chimici per la lotta contro i parassiti delle piante nella misura di 349 vagoni. Nella produzione agricola pianificata per il 1951 il piano è stato raggiunto come segue: pomodori, patate, granoturco e grano 120%, uva 80%. Per igli ortaggi la siccità ha fatto si che il piano non venisse raggiunto. Per stimolare l’incremento e lo sviluppo della viticoltura e frutticoltura la delegazione per l’agricoltura ha distribuito'1 961 mila dinari di premi agli aìgricoltori. Sono stati piantati cosi 12.300 nuovi alberi fruttiferi e 114.500 viti. Il piano di rimboschimento è stato superato del 100%. CULTURA; \ ' ' Nel campo della cultura sono stati costruiti due nuovi edifici sco- P&r #® swiiuNtsm dei turiamo ad QUASI ULTIMATA la costruzione deiigMLBEIIfìO Alcuni appunti sulla sistemazione dei locali L’(impresa di -costruzione «Progres» di Urnaigo sta ultimando la costruzione delTal-bergo «I. Maggio». L’albergo .che avrà 27 camere per gli -ospiti, una spaziosa sala capace di 300 persone e-d -.un ampio terrazzo -in vi'St-a al mare, verrà consegnato fra breve all’Impresa alberghiera -distrettuale. La mobilia viene costruita dalla falegnameria di Buie -che ha già portato a compimento il 40% del-rordinaizi-one complessiva. La -costruzione di questo albergo — -unitamente a quella degli altri obiettivi -turistici del-la zona di U-ma-go — darà un notevole incremento al -movimento turistico, che rappresenta uin, cespite non indifferente ipe-r questa località, già nota per l’ospitalità ai forestieri. Paròla -sistemazione dei vanii non è -stata felice -dato che, con una minima -spesa, si poteva prolungare la conduttura del canale di scolo -ohe ora -ha l-o -sbocco proprio al -di sotto della terrazza sul mare. Anche per quanto concerne l’ingresso, si -poteva evitare di usare una entrata sola -sia -pe-r gli ospiti che per il personale di servizio. Qualche rilievo sarebbe ancora da fare sui gabinetti dì decenza la cui porta d'ingresso dà nel ristorante e sul buffet ohe viene, ad occupare metà della spaziosa sala, La «Progres» porterà pure a compimento, entro la fine dell’anno, la 90s! razione' di uno stabile per alloggi situato nel pressi1 dell’auto-garage. Tale edificio avrà 12 quartieri -di abitazione, alcune camere per celibi -ed -una mensa con i vani accessori. La stessa impresa costruirà quanto prima alcuni chioschi per le pompe di distribuzione di benzina a Buie ed a Umago. Preparativi per ii 29. novembre In tutto il distretto fervono i preparativi per i festeggiamenti della «Giornata della Repubblica-»i In numerosi collettivi di lavoro gli operai hanno preso impegni concreti per riunioni di studio e seminari per l’abilitazione dei C. O. e degli operai a dirigere la vita produttiva dei loro collettivi, a migliorare qualitativamente e-d aumentare la produzione. Gli operai dellaAdria.» si sono impegnati di ultimare i lavori di riparazione di un autobus e di abbellire convenientemente la sede, di Se-medella. Analoghi impegni sono stati assunti pure dagli operai della Delanglade, della Stil e di altre fabbriche di Capodistria. Le organizzazioni di base starino lavorando sul terreno per l’elaborazione dei programmi dei festeggiamenti locali, nel mentre i programmi per le manifestazioni distrettuali sono già sta-ti preparati così da essere -soggetti a sole eventuali modifiche. Nel frattempo si svolge l’emulazione -socialista fra le varie basi del fronte che gareggiano per il rafforzamento organizzativo, per il co-n-solidamento dei Potere popolare e rabbelli-mento delle località. Il 29 novembre verrà festeggiato nel nostro circondario sotto le insegne della lotta per la pace e per il socialismo. testici a Bertocchi e Vanganello, nel mentre sono state effettuate riparazioni varie in gran numero di edifici scolastici che sono stati dotati pure di^nuove suppellettili. La parte educativa migliora nel nostro distretto poiché la capacità professionale degli insegnanti si eleva, i piani di insegnamento si perfezionano e cosi il sistema nelle nostre scuole è meglio determinato. Le classifiche positive ci danno i seguenti risultati: nelle scuole elementari italiane con la media del 74,84%, in quelle slovene del 62,44%; nelle scuole medie slovene del 24%, ed in quelle italiane del 54,51%. Tali percentuali sono dovute in parte alle assenze degli scolari -dalle lezioni, assenze la cui magi-or responsabilità è da attribuirsi alla incoscienza del genitori, che trattengono a casa i loro figli per i lavori domestici. Questo deplorevole stato di cose viene rilevato pur ora che siamo all’inizio del nuovo anno scolastico. ASSISTENZA SOCIALE E SANITÀ’ In questo campo La situazione è notevolmente migliorata rispetto al 1950. E’ stato aperto il sanatorio di An-carano-, adattato l’ospedale di, Pirano — del quale è stata aumentata del 50% la capacità. — E’ iri -costruzione il reparto pediatrico dell’-ospeda-le di Capodistria, ed è stato migliorato il servizio policlinico del 200%. Nel distretto di Capodistria 470 famiglie ricevono il .sussidio sociale, ammontante, -sino al me.se di ottobre, a 4.013.000 dinari. Inoltre è stato pagato per rette di ospedale e medicinali alle famiglie bisognose, ai -bambini poveri ed or1 fani un importo di 7.125.000 dinari. Pure il trattamento degli invalidi è -stato migliorato-, TURISMO Il turismo rappresenta per il distretto una importante fonte economica a cui è stata dedicata durante l’anno molta cura. II. centro turistico di Portoro-se è stato riorganizzato in modo di poter accogliere gli ospiti dell’interno e dell’estero. Nel distretto di Capodistria abbiamo 97 fra alberghi e locali vari turistici, dei quali 27 appartengono al settore -statale, 19 al settore cooperativistico, 7 ad associazioni, nel mentre il setto-re privato ne conta 35. Nel presente anno abbiamo registrato il seguente movimento di turisti:. ospiti stabili 10.688 ospiti transitori 41.781 A S. Nicolò 32.747 ospiti a Portoroise 68.000 ospiti il che ci dà la cifra complessiva dì 100.747 ospiti durante la stagione turistica. Prego -corte-semente la Redazione de «La Nostra Lotta» di pubblicare la seguente lettera: Io -sottoscritta -dichiaro che la lettera -pubblicata su codesto giornale nel -giorno 31. 10. 1951 dal comp. Matejčič Ivo, non corrisponde assolutamente al vero. Se qualche volta la linea telefonica per Pirano era occupata, ciò avvénne solo per quattro ore al massimo e non mai per tre giornate. Questa accusa a mio carico noli è stata fatta per altro che per motivi di . rancore verso di me. I9 posso dimostrare che quanto detto da me è la pura verità, anche con la conferma da parte di testimoni. In quanto al miio comportamento, che così galantemente hanno voluto definirlo nientemeno che «scorretto e volgare», dirò che colui il quale l’ha -cosi «beine» specificato, si è servito del motto: Calunnia, calunnia, qualcosa resterà! La telefonista del -centralino df Cittanova NOTIZIE BREVI Il 2 novembre si è riunito a Capodistria il Comitato Circondariale dell’UAIS per dis-ciitare la prossima attività di que-s-ta organizzazione., È’ stato trattata, tra l’altro, la preparazione per il prossimo «Capodanno -del bambino.» Il co-miitato ha deliberato che nei mesi invernali l’ÜDAIS organizzerà idei corsi di economia -domestica. & La sartoria cittadina di Capodistria organizza un corso quadrimestrale di taglio per confezioni femminili1 e -cappotti. Le lezioni teorico pratiche si terranno ibisettimanalmente nella sede -della sartoria ,i-n via Cri-spi.1 ove si. accettano le iscrizioni. L’inizio del -corso avverrà entro il 15 ' di questo mese. Dirigente del -corso s-arà il comp. Marino Gobbo 1 • All’atto deirisc-rizione gli allievi dovranno versare la somma di 1000-dinari (quale cauzione di puntu-. alitò che verrà restituita alla fine del corso. Se l’allievo invece non frequenterà puntualmente il corso, la cauzione verrà trattenuta, e con questo denaro -si procederà alla premiazione dei migliori agli e-sami. La commissione esaminatrice, che sarà formata -da rappresentarti del Potere Popolare, rìlascerà gli attestati dì studio. * La -costruzione della casa del cooperatore di S. Antonio è a buon punto. Il tetto è -stato coperto circa un mese -fa, nel mentre ora si starino effettuando i lavori intèrni. Per l’iultimazione della casa cooperativistica il -comitato ha .ricevuto un crédito a. lunga scadenza di 2 miliopi di dinari. Alla costruzione ha contribuito in grande misura la popolazione locale -che h-a -dato 24.000 o.re< di lavoro volontario e raccolto 69Ö.00G dinari -di -contributi volontari. La ultimazione di questo edificio è prevista per la fine dell’anno in -corso. * La sezione automoto della Tecnica Popolare di Capodistria si affilierà al Touring club internazionale. A tal uopo sono già stati intrapresi i -passi necessari. In occasione -del 29 novembre il club Auto-moto di Capodistria organizzerà gare motociclistiche su „circuito, invitando alle stesse kentauri della Slo-venia, della Croazia e di Trieste. LE CAPACI BOTTI DELLA CANTINA DI S. CANHANQ 500 COMBATTENTI • 243 CADUTI Le tradizioni rivoluzionarie risalgono ancora al tempo degli Absburgo AIL8 settembre 1943 già 56 rovignési combattevano nelle file partigiane Rovigno è una cittadina di contadini e pescatomi, posta sulla costa occidentale dell’Istria, tra Pola e Trieste, sopra un promontorio che era una volta un’isola, vigilata dalle isole dei Pionieri, Isola Rossa, Scoglio S. Giovanni. Conta una mezza dozzina di migliaia di abitanti, italiani, i quali per la maggior parte, nel corso degli ultimi 35 anni, si sono fatti un nome dimostrandosi tenaci antifascisti. Essi hanno sempre vissuto in buona armonia con i fratelli croati della periferia e della campagna ed insieme ad essi hanno lottato, nel corso degli anni, contro ogni, oppressione nazionale e sociale. Gli italiani di Rovigno non sono scesi in lotta nel 1941 e neppure nel 1943. L’inizio della lotta non ha una data. Contro il militarismo degli absfourgiei, contro i fascisti italiani, essi hanno mostrato la loro resistenza, conducendo urna lotta costante. I figli hanno lottato come i padri, i padri come i nonni, contro ogni oppressione. Durante il regime fascista si ricordano le date di ogni I. Maggio come date di sanguinosi avvenimenti. Ogni anno, al I. Maggio, le prigioni fasciste accoglievano i migliori figli di Rovigno. Nell’anno 1936 sette combattenti rovisnesi attraversano l’Au.-striu, la Svizzera è la i' ancia per (portarsi in Spagna a lottare al fian- co dei repubblicani, nelle file delle «Brigate internazionali». Quattro di essi lasciarono la vita nella terra martoriata dei «guerrilleros». Nel 1941, quando l’armata del-l’«Asse» avanzava su tutti i fronti quando «più che mai la vittoria era sicura», i lgiované Antonio Bosich metteva fuori uso le macchine del conservificio ex Ampelea, le tabacchine raccoglievano fondi per i partigiani ed inviavano medicinali ai combattenti jugoslavi a Karlovac, Rovigno si preparava all’óra fatale par fare fuori le «camicie nere». Tra la città, in attesa di sorgere in piedi, ed i combattenti .iugoslavi che oltre il vecchio confine già lottavano contro le orde fasciste e naziste, facevano da staffetta i giovani Paoletti; Lorenzetto, Quarantotto. Nel 1942 i primi giovani rovignési varcavano il vecchio confine per arruolarsi tra i partigiani. Alla capitolazione dell’Italia fascista già 56 roviiigneisi combattevano nelle file pasrtigiane, mentre in città e nelle sue vicinanze le forze della resistenza locale abbattevano pali telefonici e telegrafici, paralizzavano linee elettriche, intetìsifiea-yano i sabotaggi. AH’iindomani della capitolazione, il 9 settembre, gior-r'-òa che viene ricordata come quella \ delfineurrežioae dell’Istria infera, il popolo di Rovistio' smani£§n sta in piazza, disarma la guarnigione militare. Giunge intanto la notizia: i tedeschi! Una colonna nazista motorizzata arriva da Trieste. La popolazione obbliga i carabinieri alla resa. Il popolo si arma. Un gruppo di giovani si apposta p-res-so il canale di Leme, attacca la colonna tedesca. -, Cadono 18 giovani. È’ il 12 settembre. La lotta, terminata con l’olocausto di 18 giovani vite, ha uno svolgimento tragico. Armati di fucili italiani, tedeschi, francesi e cocaslovacchi, i giovani si scontravano con il nemico sulla draga del canale. Venti tedeschi1 ven« gonci fatti prigtoneri, con le armi e due camion. Si prende posizione 'per .ritarnate quariiTe-cèo giungere i rinfòrzi nemici. Mentre quelli rimasti a guardia diei prigionieri sono costretti ad arrendersi, i compagni de1 bo-sco impegnano combattimento con forze superiori, nei disperato tentativo di salvarli. I compagni prigionieri e-su'tan-o per l’eroismo dei combattenti del bosco. I ted-eischi leggono la gioia Sul loro volto e promettono la vendetta. Li trascinano verso Pola, aggiunti, al numero dei condannati a morte. A mezzanotte avviene il delitto. Sulla via di Dignano si odono le raffiche e nessun lamento. Cinque alla volto. soWisiratl sul ciglio della strada, i giovani rovignési vengono fo-o-v i. Ma: «.on tutti sono morti. L’arma ha tremato nelle mani degli assassini: tre si sollevano, all’alba, dal cumulo dei morti: Biondi, Zorzetti e Ma-rangon vivi ancor oggi, a testimoniare una gloria e un delitto. Il 16 settembre si elegge a Rovigno il primo Comitato Popolare di Liberazione, il primo organo del nuovo potere del proletariato. In massa i rovignési si attivizzano per il Movimento di Liberazione. Rovigno dà alLEserciito popolare di Tito 500 combattenti; da una prima compagnia italiana sorgerà poi il battaglione «Pino S-udi-cin», dal nome di quel yovigneiSe giovane comunista e dirigente ■ deH’insurrezi-one che moriva trucidato dai fascisti, insieme all’altro italiano Augusto Ferri, in "un giorno del febbraio 1944. Morirono gridando: viva Tito! La lotta continuò nel bosco, quando . le belve naziste infestarono ITstria- intera, compiendo stragi e saccheggi, che essi definivano strategicamente «offensive» e «rastrellamenti». Interi villaggi, con la popolazione inerme e indifesa, venivano saccheggiati prima e poi bruciati. Nell’inverno dei 1944, a pochi chilometri da Rovigno, echeggiano i canti partigiani. Un grupipo di combattenti della prima compagnia p : Igi ge rovk'post rii ■ rer,};, a1' J’azìune, riunito in ,u,tut efts upon* di campagna. Fra questi è Ciò, Mat-teo Beniussi; il noto deragliatore di treni fascisti, maestro delle mine, colui che ogni I. Maggio, negli anni precedenti, faceva sventolare sui campanile della sua città il vessillo rosso. Gli si affida un compito: far saltare in aria il covo dei fascisti in città, la Casa del Fascio.. Qon alcuni arditi compagni prepara gli esplosivi,' si avvia alla Città, vi penetra, entra nella Casa del Fascio, col,loca le mine. Anche un- mitra inceppato può servire a far ammutolire i 'fascisti che restano intrappolati per saltare in aria con tutto l’edificio. Giustizia è fatta. Il popolo esulta. Sa che sono stati i partigiani. Oggi le strade di Rovigno hanno cambiato denominazioni. Portano il nome dei caduti: Riccardo Daveg-gia, caduto al comando del 3Uo plotone alla-conquista-del presidio dei, Bagni di Santo Stefano, Giordano Paliaga, commissario della seconda compagnia del battaglione «Budi-cin», ferito alia liberazione di Ogulin e ammazzatosi per non cadere nelle mani degli listasela. Tino Lorenzetto. segretario dei 'giovani co-* munisti, caduto nel 1945 in combattimento, come suo fratello Lino: Lionello Quarantotto, caduto nelle file della Brigata «Garibaldi», Aldo R"»-rr.onido e gli altri. , «. Storti, t UN. ASPETTO DELL’INTERNO, (DELLE GROTTE DI »OSTU.M.1A LA COLLABORAZIONE CULTURALE DELLA JUGOSLAVIA SOCIALISTA COLU ESTERO CONTRIBUTO AL RIAVVICINAMENTO DEI POPOLI E DEGLI STATI NEL MONDO Complessi artistico-culturali, mostre e programmi di scambio riscuotono lodi e consensi da ogni parte In questi giorni, in cui Sono partite dalla Jugoslavia le parole' della pace e della collaborazione internazionale verso i,l mondo intero, sarà interessante dare uno sguardo alla collaborazione culturale della Jugoslavia coll’estero. Nei primi anni dopo la liberazione la Jugoslavia era legata all’Oriente che era isolato dall’alitra parte del mondo. Dopo la rottura col Cominform, la Jugoslavia cominciò a cercare nuove vie per la collaborazione internazionale sul campo economico, politico, culturale, ecc. Oggi, dopo tre anni, dopo aver superato diverse difficoltà, la Jugoslavia è riuscita a stabilire diversi rapporti importanti co(n mo-litet nazioni idei,' globo. Da questo punto di vista sono dà rilevare anche le relazioni culturali che si stanno allargando giornalmente. Queste non sono ancora molto ampie, come ce l’hanno dichiarato pure alla Sezione relazioni coll’estero del Consiglio per le scienze e la cul tura della R. F. P. J. Esaminando obiettivamente questo problema, si dfev-e notare che non era fàcile in breve tempo trovare delle nuove strade per la collaborazione; d’altra parte diverse cose si guardavano ancora sempre con gli occhi russi, cioè tramite le forme errate copiate dalla Russia. Ora citeremo dei dati sulle relazioni artistiico-culturah, mentre per le relazioni nel campo scientifico, tramite l’UN.E-SCO e>d altri, bisognerà, data la vastità della questione citarli in altri articoli. Una delle forme di collaborazione culturale con altri paesi sono le tournée dei gruppi folcloristici. Così nel gennaio di quest’anno il gruppo folcloristi-co macedone di Lazarpolje andò a Londra su invito dell’Associazione delle danze popolari inglesi e diede le rappresentazioni aU’«Alfoèrt Hall» davanti un pubblico di oltre 6.000 persone. I quotidiani londinesi pubblicarono molti commenti in tale occasione, mentre la rivista «Balet» ha riportato un lungo articolo nel quale si diceva tra l’altro: «I danzatori jugoslavi della Macedonia, che hanno vinto l’anno scorso il primo premio a Langohm, senza dubbio erano al primo posto nelle danze che si sono rappresentate al festival all’«Albert Hall» . .. x La troupe delle danze popolari della Serbia ha latto in marzo una tournée in diverse città dell’Austria dove le rappresentazioni si svolsero sempre davanti un folto pubblico. «Questa era delle più interessanti e più importanti rappresentazioni di questa specie che non abbiamo visto già da diverso tempo» . .. scriveva in quell’occasione la «Welt-presis». In giugno un gruppo folcloristico della. Serbia fece nuovamente una tournée in Gran Bretagna dove par- La danza popolare è vera arte, custodita dalle masse lavoratrici. Nella foto vediamo il gruppo folcloristico della cooperativa «E. Kardelj» in Macedonia. Sullo sfondo le nuove abitazioni dei cooperatori tecipò al Festival delle danze popolari in «Albert Hall» ed al concorso internazionale delle danze popolari a Langolen, dove conquistò tre primi premi. In sett-temtare un gruppo folcloristi-co partecipò al Festival inter,nazionale al londinese «Royal Festival Hall». Il gruppo ricevette diversi inviti in Gran Bretagna. Lo stesso gruppo era in tournée in Olanda ed in Belgio ed in seguito visiterà altri paesi europei. Negli scorsi giorni è partito per Israele il gruppo folcloristico sindacale belgradese, dove terrà diverse rappresentazioni nelle fabbriche e cooperative agricole. Ber il folclore è importante notare la conferenza del consiglio internazionale per il folclore' musicale ed i-1 festival delle danze e delle canzoni popolari svoltisi ad Ab- URA DELLE SETTE MERAVIGLIE DEL iOMO VISTA DA DM TURISTA HO SCOPERTO IL PARADISO! FU IL GRIDO ATTONITO DI LUKA CEC L’opera di erosione delle acque del Piulca ha vinto Sa roccia carsica in una secolare lotta d’ima fessura che lagrime goccia le quali accolte foran quella grotta. (INF., XIV, 113-114). Se il Sommo Dante avesse visitato le Grotte di Postumia forse il Suo inferno avrebbe avuto un’altra -svolta e, se non proprio l’Inferno, forse anche il Paradiso perchè, per chi visita per la prima volta queste celebri grotte, non sa se è entrato nell’inferno o nel paradiso o in tutti i -due contemporaneamente, tanta è la sensazione che si pro-Va'lSiri'däli’istärite in. cui si varca il «ancelle,- per questa sorpredente visita. Ma dove la luce dell’elettricità diffonde la magia dei suoi chiaroscuri e la fiaccola a magnesio man-Hd l’abbagliante raggio -spettrale dei suoi giochi di luce e la scienza cancella, fredda e metodica ogni terrore di- -superstizione e di legnassi, l’tìomo cammina sicuro di Uà, troppo sicuro e troppo lontano. (ahimè, da -quelle sensazioni profonde che si traducono in una paro'» .sola: poesia. La poesia -della leggenda, creduta e sentita intimamente, è tramontata da un pezzo. E’ fama che un certo NSiovan-n.i Beer nel 1570 riuscisse a trovare l’entrata della grotta, nella quale arditamente penetrò, ma già nel 1535, 25 coraggiosi, legatisi -con una fune lunghissima, forniti di fiaccole, -di picconi e di cibo, penetrarono nella ^grotta. 25 coraggiosi, mossi assieme, impedirono c-he l’avventura si complicasse in un modo soverchio e la loro esplorazione li condusse soltanto a scoprire incantevoli palazzi, piazze meravigliose, quadri fantastici,, torrenti giganteschi. Dopo 8 ore essi retrocedettero e u-- scìrono alla luce, terrei in volto, ma senza altro danno all’infuorì di una, plausibile paura.. Un’eco del m-itó eroico arrivò anche nella zona di Postumia. dove si narra di un navigante, che. risalito il Danubio e la Sava, per la Piuca ed il Rio del Monte Re, era giunto presso il castello di Lue-ghi dove, trasportata a braccia la sua barca ■nel torrentello Locua, che ivi si inabissa, aveva proseguito il suo viaggio sotto la «Selva di Piro» per uscire alle sorgenti del Vipacco e scendere per l’Isoinzo. al mare. In mezzo a tanta fioritura di leggende, le Grotte di Postumia, che le facevano sorgere, dormivano inviolate ed inesplorate nella loro massima e più fulgida parte. Di tutto il complesso di grotte, che ha originata la Piuca a Potstu-mia, soltanto il primo tratto dell’attuale grotta è certo che , venisse visitato già nel tardo medioevo. Allora si entrava da un pertugio, che oggi appare -chiuso dalla porticina che reca la data del 1819, e che, in leggera salita, volgeva e destra, incrociando l’attuale grande corridoio di accesso, allora ostruito; procedeva q-uindi verso il Grande Duomo, fermandosi circa alla balaustra di ferro, donde- oggi si sporge il visitatore per contemplare la immensa cavità ed il fiume sottostante. La «Grotta dei nom-i antichi» e il Grande Duomo fu visitata nei 1818 dall’imperatore Francesco I. d’Au--s-tnia e' in tale occasione il Grande Duomo fu illuminato a giorno. Certo Luca Cec, c-he usava fare da guida nel Grande Duomo e nella Grotta Grande dei Nomi Antichi agli scarsi viaggiatori, che da due anni avevano incominciato a Visitare Po-stiumia, volle arrampicarsi -su per la parete a strapiombo fino ad una specie di cornice, ohe vedeva -sporgere In alto, per porvi colà un vetro a colori. SI arrampicò dunque e, arrivato in alto, scomparve. Dopo un mezz’ora i suoi compagini, accortisi della sua assenza e temendo una di sgrazia, già volevano iniziare delle ricerche ai piedi della parete, nell’acqua del fiume, quando egli invece ricomparve gridando come un forsennato: «Ho scoperto il paradiso; quassù c’è il paradiso». E in verità egli aveva scoperto una delle più prodigiose creazioni della natura. Le concrezioni calcari, che ìa grotta, apparsa candida e scintillante aU’ocohio attonito del Cec, era divenuta a poco a poco grigia ed opaca, a causa delle torce di resina che le guide adoperavano per illuminare i passaggi ai visitatori e, con l’andar degli anni, avevano affumicato talmente, come oggi noi la vediamo, nel tratto che dal Grande Duomo arriva fin sotto il Monte Calvario. Di più le guide, spinte dalla bramosia del pubblico che pagava, avevano lasciato spezzare le splendide tendine traspa*. renti e le. stalattiti e portata di mano. Un inglese, offrendo qualche centinaio di talleri per la grande mirabile Cortina Trasparente, aveva ottenuto che Una .guidar-tentando di stancarla, ne spezzasse il lembo inferiore. La Cortina, che oggi tér-mina ad un mètro d’altezza dal suòlo, doveva- arrivare infatti originariamente fin quasi a terra: per sempre conserverà la traccia dell’ignobile sfregio profanatore! Il 1848 pose termine finalmente ai vandalismi sistematici, che minacciavano di condurre alla completa distruzione la grotta 'meravigliosa. -F" Araccontar-e tutta la storia di queste meravigliose grotte non basterebbe tutto 41 nostro giornale e noi dobbiamo limitarci a raccontare ai nostri lettori ciò -he abbiamo appreso dalla viva voci' -del)? nosiva guida, compagno Antonio Verbič, messaci a disposizione dal cortese amministratore delle Grotte, a cui ci siamo presentati, ottenendo la più larga ospitalità per l’espletamento. del nostro servizio giornalistico. Molti sono coloro i quali percorsero que-sta regione e la studiarono con oggettività scientifica; uno dei prim' fu lo Schmidi tra -il 1805 e il 1852 il quale riprese in esame tutto il problema idrico ed iniziò le pri- me esplorazioni sotterranee, inoltrandosi nella paurosa galleria che imbocca dopo aver attraversato il Grande Duomo. Sceso per 65 metri nell’Abissò, isi trovò in una caverna percorsa -dalle acque turbinose e frementi di un fiume: era la Piuca. Nel 1873 veniva costruito il binario per la ferrovia a scartamento ridotto poiché, fin dall’inizio del secolo scorso, si era -palesata la necessità di offrire alle pèrsone più deboli il modo di visitare comodamente la grotta; nel mentre nel 1884 si riusciva àd introdurre l’illuminazione elettrica. Oggi chi visita le Grotte di Postumia rimane ammirato anche per il notevole ampliamento della rete elettrica eisistente, che soddisfa particolari esigenze dell’ambiente sotterraneo saturo di umidità. (continua nel prossimo numero) bazia 'diali’8 al 14 settembre 1951. Alla conferenza erano presenti 14 paesi, mentre al festival erano presenti 800 partecipanti delle diverse parti della Jugoslavia. Del Festival l’inviato speciale del «The Times» scrisse: «Il loro materiale è veramente molto ricco nelle diverse) proprie qualità, comprendendo sei repubbliche, e forse in nessun altro paese europeo si possono trovare tariti contrasti nell’uso delle diverse scale e forme ritmiche; questo lo era fino al punto che l’orecchio dell’ascoltatore non potè trovare un nome unico, per esempio, tra le canzoni della Macedonia e quelle della Croazia. . . Era questo un indimenticabile piacere per l’occhio e l’orecchio ed una grande opera dell’-organizzazione jugoslava.» Il consiglio per le scienze e la cultura della Ri Fi P. Ji, organizzò partecipazione jugoslava ai consorzi per cantanti e concertisti a Ginevra nel mese di settembre dove parteciparono tre delegati dei quali uno si qualificò al concorso' finale, al concorso Marguerite Long —Jacques Thiband a Parigi tenutosi in giugno. Un candidato è stato iscritto pure al concorso Cari Flesch O red al. Tramite l’Agenzia per i concerti sono stati organizzati diversi concerti di artisti stranieri nella città jugoslave e -tournée ( di artisti jugoslavi all’estero. Il balletto del Teatro nazionale belgradese partecipò ih settembre al Festival internazionale dqlla musica e del dramma tenutosi a Edinburg. Il «Times» scrisse che il gruppo «era lodevole nelle danze popolari abilmente svolte con semplici passi a ritmo». Da parte sua Radio Belgrado fa lo- scambio di programmi musicali con stazioni radio estere. Una delle forme della collaborazione culturale sono le mostre. La mostra dell’arte popolare jugoslava fu organizzata quest’anno a Oslo, Kopenhagen e a Stoccolma, mentre prima questa mostra fu pure a Zurigo ed a Londra e nel 1952 sarà organizzata a Parigi. In Norvegia il direttore del «Kunstindustrìmuse-et» fece questa dichiarazione stilla mostra: «Mai prima abbiamo visto una mo-stra così bene preparata... Questa è una propaganda che vale più di ogni altra ed essa apre la strada verso la comprensione tra i popoli comprensione che porta alla vera conoscenza dei popoli stessi». In maggio fu organizzata a Milano la mostra della grafica slovena. Quest’anno i pittori jugoslavi parteciparono con le loro opere alla biennale a Mento-n, alla mostra del «Kiln Club» a Cincinnati (USA) e a Arbon in Svizzera. La collaborazione culturale della Jugoslavia col mondo è utile all’avvicinamento ed alla comprensione tra i popoli. Questo è un’altro contributo jugoslavo alla collaborazione internazionale basala sulla parità di diritti di ogni popolo. P. Z. AI LETTORI... ...de «La Nostra Lotta», i delegati del Madagascar, partecipanti al Congresso per la Pace e la collaborazione internazionale di Zagabria, hanno dedicato di proprio pugno questo caratteristico paesaggio del loro paese d’origine, ancora oppresso dai colonialisti. IL FASCISMO sta RISOLLEVANDO la sua CRESTA IL© minacele di gyema faweris©@gi® la sua rinascita . '■■■" 1 11 ■■■■■■il. ■ Il «Willi ■'■■■■—mi . —— Sfacciate dichiarazioni ed episodi significativi Recentemente la gioventù germanica è sfilata in uniforme nelle vie della Berlino est. Senza riguardo al colore delle camicie che indossava, l’impressione lasciata da questa parata militaresca è stata analoga a quella delle parate hitleriane di un tempo. Il secondino del fascista inglese Mosley s’era rammaricato di non aver autorizzato i suoi uomini a ricoprire il proprio petto dei truci colori fascisti. Una organizzazione di veterani hitleriani è in corso di ricostituitone in Austria. Le colonne dei giornali italiani sono, piene d’informazioni relative alla «scoperta del segreto sul trafugamento della salma di Mussolini». Gli amici ed i collaboratori del dittatore fanno addirittura delle dichiarazioni politiche alla -stampa. In. Germania, il generale nazista Ernest Roemer dichiara di riconoscere che il fascismo si è reso colpevole di atti criminosi contro gli Ebrei, ma egli paragona ciò ai bombardamenti subiti dalle città tedesche duramte la seconda guerra mondiale, affermando che essi sono; per lo meno, degli atti criminosi della stessa specie. Questo piccolo generale, che ebbe modo di distinguersi unicamente e tristemente dopo la liquidazione degli, autori dell’attentato contro Hitler, ■ appare assai aggressivo. Egli minaccia che il giorno della vendetta non è più tanto lontano. Coäa si dissimula dietro a queste tendenze di risveglio del fascismo? Chi finanzia tuttociò? Non è affatto un caso la vittoria riportata dal fascismo in Germania. E sso possiede nel paese stesso ed all’estero delle forze che lo appoggiano, le quali 'hanno messo a sua disposizione delle risorse materiali quasi i-nesaurìbilì. Oggi il fascismo sta rialzando la testa. Esso trova qualche aderen- za sul piano internazionale, poiché i vincitori della guerra antifascista non hanno saputo sfruttare la loro vittoria per instaurare una vera pace, poiché esistono in tutti i paesi delle forze che considerano il fascismo loro alleato, da utilizzarsi ai fini delle loro losche com-birtazioni. Utilizzare il fascismo è uno slogati che ha fatto fallimento durante la guerra. Il fascismo non si lascia utilizzare. Esso può variare la sua tattica fin tanto che è ancor debole, ma non appena può contare sulla forza, rappresenta un perìcolo anche per coloro che l’hanno aiutato a rialzarsi. Esistono oggi purtroppo dei siri-tomi evidenti che dimostrano un progressivo rafforzarsi del fascismo. Siano essi un monito per tutti coloro che ci tengono alla libertà ed all’indipendenza dei popoli. B. A. ZAGABRIA. — A Zagabria la Società culturale della minoranza nazionale dei Cechi e degli Slovacchi «Češka beseda» ha 500 membri. La società si occupa sopra-tutto dell’attività artistico • culturale' tra i propri membri. Nel loro Circolo le più attive sezioni sono quelle folcloristiche, de) dramma e quella musicale. A Zagabria hanno la propria sezione scolastica con 45 membri. La lingua materna, la storia nazionale e- la, geografia, sono le-materie fondamentali della scuola. La loro biblioteca ha oggi 4.500 libri. Il potere popolare aiuta lo sviluppo della società. I cominformi-sti di Praga hanno rotto le relazioni con la Società e non mandano più libri, anzi calunniano i dirigenti della «Češka beseda» perchè sono con la verità. Le meraviglie della natura nel giuoco di luci ed ombre iiiiiiiiii(iniiiiiiii[Hiiiuiiiiniii!iiiiiiiiiiiiitiuiiiiiHiiiiiiiiiiiiiii!iiHriniiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiniitiiiininiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii inutiiittiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiuitiuiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiimiiHiiiiiiiiii ... I CONNAZIONALI DI ROVIGNO NELLA LOTTA DI LIBERAZIONE NAZIONALE LA PRIMA DI CAMPIONATO A CAPODISTRIA CAMPIONATO CALCISTICO DEL CIRCONDARIO La ILc giornata del campionato di atletica leggera PARTIZAN K ©ioco - AURORA 3-2 fl-1) so ÄLENDÄRIC &EL e IR OHE S3! AMO ATM. GLI ATLETI colgono I ma« PISANO lori allori !l migliore in campo il mediocentro de! Partizan I RISULTATI Partizan — Aurora 3-2 Saline — Medusa 1-1 Verteneglio — Isola 0-7 Cittanova — -Pirano 1-6 Stélla Rossa — Buie 1-0 Umago — Strugnano 2-0 LA CLASSIFICA Isola 2, Pirano 2, Umago 2, Partizan 2, Steìla Rossa 2, Saline 1, Medusa 1, Aurora, Verteneglio, Citta-nova, Strugnano e Buie 0. IL VIA al campionato Domenica scorsa è stato dato il via al campionato calcistico del circondario istriano per l’anno 1951— 1952. A questo torneo calcistico partecipano 12 squadre e precisamefit'é: Aurora, Buie, Cittanova,1 Isola, Medusa, Partizan,, Pirano,- Satene,\ Strugnano, Stella Rossa, Umago e Verteneglio -.squadre i cui incóntri daranno luogo ad avvincenti spartite' e che certamente si batteranno con accanimento per la conquista dello scudetto ed il conseguente passaggio nella categorìa siiperio-. re. I loro nominativi sono ben noti ai nostri, sportivi, come pure la loro composizimie, perciò' daremo un breve sguardo alle possibilità di ciàscuna. II Pirano, il grande sfortunato dell’anno scorso, ha deciso di porre una ipoteca sul titolo. Esso vuole ad ogni costo prendersi la rivincita e, data lu composizione omogenea della squadra, npi siamo quasi convinti che ci riuscirà. Avversarie alquanto coriacee saranno1 le squadre di Isola, l undici di ‘Vérteneglio e, perchè no, la Medusa di Gapodistria. Questi secondo noi i nominativi delle squadrej più probabili candidate alla vittoria finale. Per un buon piazzamento si batteranno, a loro volta, l’Aurora di Capodistria, il Partizan e la Stella ROésà. Limitate le possibilità delle altre, ma, in ogni caso, staremo a vedere', poiché le sorprese ci possono essere e non è da escludere a priori l’affermazione di qualcher squadra che nei precedenti campionari non ha brillato eccessivamente. Il campionato distrettuale di Capodisiria .avrà invece inizio domenica prossima. Con l’entrata in vigore del nuovo sistèma economico, le nostre società calcistiche si troveranno ad affrontare difficoltà finanziarie, specialmente per quanto riguarda i trasporli Infatti, se prendiamo per esèmpio la Stella Rossa di An cui (i-■ no, la sua trasferta a Cittanova verrà a costare dia società ben 105 dinari al km se il trasporto sarà fatto in1 camion e 17.5 se fatto in autobus. Naturalmente una simile spesa non potrà essere ..coperta dàil incasso^ date le modeste possibilità locali e perciò necessiterà la comprensione^ degli organi del Potere popolare i quali, Concedendo alle società i\_ buoni per l’acquisto della benzina a prezzi inferiori, aiutino le stesse a superare lo scoglio finanziario delle spese per i trasporti. Un’altra proposta di cui dovrebbero tener conto V«Adrian e l Impresa Distrettuale di autotrasporti di Buie, è la concessione di speciali sconti per le comitive sportive in trasferta, seguendo l’esempio .della Jugoslavia, ove' le ferrovie accordano uno sconto del 75% alle comitive. Poiché nel Circondario non esistono linee ferroviarie, logicamente tale . sconto dovrebbe essere applicato ai trasporti in autocorriera e in camion. Le società fanno affidamento ì-noltre sull’appoggio degli organismi economici locali, che, nei limiti delle rispettive possibilità, de? vrebbero (aiutarle affinchè corrispondano allo scopo per il duale sono state p-eate cioè per sviluppare ed. elevare lo sport popolare. Dal canto loro le società dovranno intraprendere ogni iniziativa per rendersi indipendenti■ finanziaria-mente. LLMiLiuuummim ,» m»i i »■« Uà '■■■■..' ■innmTmni’*-— Vh, mM§inC La prima fatica è terminata, e già. si possono dare giudizi sulle possibilità o meno delle squadre partecipanti. I 'Campióni deità zona Istria dell’anno passato (l’Arrigoni di Isola presentatosi a Verteneglìo) hanno umiliato gli avversari, con ben sette reti, contro nessuna subita, segno Ohe la squadra ingrana già perfettamente. 1 tartinìani di Fiumi,. anche essi vincitori a Cittanova con punteggio sonante fanno capire quali siano le loro aspirazioni finali, mentre la ‘terza grande, l’Aurora, è incappata sul proprio terreno in una brutta sconfitta, ad opera dei neo promossi ’ del Partizan che hanno tufte le intenzioni di fare da guastafeste fra le favorite. I bùiesi, ai quali andavano molti pronàstici■ sorto stati battuti immeritatamente, com.plice un calcio di rigore sul finire del tempo,t da un’altra matricola che non intende fare da comparsa. Regolare il risultato dei ragazzi di Giraldi, che hanno dato la prima soddisfazione ai propri tifosi umaghesì, battendo nettamente il rinato Strugnano. Per ultimi citeremo i ragazzi di S. Bortolo, ma non per demerito, chè, anzi, con il pareggio ad una Medusa, sauadra. di' rango, si sono imposti all’ammirazione di tutti e certamente si faranno onore in gusto campionato. Per il Medusa attendiamo il''pròssimo esame. A domenica prossima e in bocca al lupo! AMO il Còti oltre «mezzora di ritardo ha avuto i'hizio- domenica a Capodistria il campionato di calcio tra il Partizan e l’Aurora, valevole per il Campionato dèi circondario istriano. Durante tutti i novanta minuti rincontro non disse nulla di convincente, anzi liel secondo tempo diventò alquanto scadente. Ambedue le squadre .si sono presentate ä corto di preparazione e cosi il bel gioco è finito per perdersi in un continuo arrembaggio alle rispettive aree. Il Partizan ha basato il suo -gioco esclusivamente sulla velocità e sul . contropiede, validamente -sostenuto dal suo centro-mediano, il migliore dei ventidue atleti in campo. 'L’Auròra da parte sua, special-mente nel secondo tempo, ha dovuto subire' costantemente la supe-ribrità avversaria, alleggerita ógni tanto da qualche allungo dei suoi terzini. Il suo gioco è -stato confuso e privo di idee tali da poter arrivare a COii-dludere qualcosa di buono. Nel complèsso sì è notato ohe tutti sono a corto di allenamento è la formazione messa in campo domenica non ci sembra la la più felice, in quanto abbiamo vistò Perini giocare all’attacco in un posto non suo e per di più ferino è privo di volontà. La mediana invéce è mancata completamente all’atte-sa facendosi superare conti--nUàmebte dalle1 velaci, puntate -avversàrie ohe poggiavano i loro attacchi in -prevalenza sulle ali. Compito arduo è stato quello dei termini; il isolo -che -si „ sia salvato è stato Calen-dà e, nel secondò’ tempo, Apollonio quando'i ha scambiato di posto con Fave-nto. Grigiore generale .anche uH’attacco, dove il isolo «Nico» ha -cercato, di costruire qualcosa di buono, senza peraltro riuscire nel suo intento, in quanto scarsamente coadiuvato -dai compagni di linea, ed allora la nostra mente corse a rivedere jgueH’Atirn- ra elle vinse un campionato del T. L. T. che da tutti era ammirata per il suo bel gioco e che oggi non è neppure To-mbra di se stessa. Per la cronaca, vi diremo che per -primi sono andati in vantaggio i rosso-neri dell’Aurora e poi, per tre Volte consecutivamente, sono stati superati dal Partizan. A due minuti dalla fine, l’Aurora ha nuovamente accorciato le distanze. Ha diretto bene Cravagna, Programma sportivo per il 29 novembre L’UCEF di' Capodistria; in collaborazione con le organizzazioni di massa, organizza in occasione del 29 novembre «Giornata ideila Repubblica» una serie di manifestazioni sportive, il cui • programma in linee -generali è il seguente: 29 novembre ore 10. gare di pallacanestro femminili1. 29 novembre ore 14 incontro calcistico fra le rappresentative del Circondario e l’Haj-duk di Spalato • - campione jugoslavo 1950—51. • 30 novembre ore 9,30 cross autunnale giovanile, gare di tiro a segno a Monte, Marese.go, Decani, Capo-dIstria, Isola e Pirano. , 30 novembre torneo scacchistico» 1 dicembre torneo di pallavolo finali alle ore 14. 2 dicembre finale del torneo di pallacanestro «Coppa Progresso». Tale programma è suscettibile di variazioni che saranno comunicate tempestivamente. COMUNICATO L’iniziò del torneo di pallacanestro per là «Coppa Progresso», che doveva aver luogo domenica scorsa, è stato rimandato per ragioni tecniche a domenica 11 novembre c. a. II. GIORNATA Buie '— Aurora Isola — ,Partizan Medusa — Verteneglio Strugnano — Saline Pirano — Umago Stella Rossa — Cittanova IV. GIORNATA Buie — Isola Medusa — Aurora Strugnano — Partizan Pirano — Verteneglio Stella Rossa — Saline Ćittanova — Umago VI. GIORNATA. Buie — Medusa Strugnano — Isola Pirano — Aurora ' Stella Rossa — Partizan Cittanova — Vertèneglio--U in a go — Saline Vili.. GIORNATA Bilie — Strugnano Pirano — Medusa Stella Rossa — Isola Cittanova — Aurora Uinagp — Partizan Saline — Verteneglio ■X. GIORNATA Buie — Pirano Stélla'Ross-a — Strugnano Cittanova —- Medusa Umago — Isola Saline — Aurora ! Verteneglio — Partizan IH. GIORNATA Cittanova — Buie Umago — Stella Rossa Saline — Pirano Verteneglio — Strugnano Partizan — Medusa Aurora — Isola V. GIORNATA Umago — Buie Saline — Cittanova Verteneglio — Stella Róssa Partizan — Pirano Aurora -- Strugnano Medusa — Isola VII. GIORNATA Saline — Buie Verteneglio — Umago Partizan — Cittanova Aurora — Stella Rossa Isola — Pirano Medusa — Strugnano IX. GIORNATA Verteneglio —Buie Partizan — Saline Aurora — Umago Isola — Cittanova Medusa — Stella Rossa Strugnano — Pirano XI. GIORNATA Partizan — Buie Aurora — Verteneglio Isola — Saline Medusa — Umago Strugnano — Cittanova Piranò te Stella Rossa La premiazì°ne dei vincitori delle singole discipline C.S. SALINE - MEDUSA (o-l) ...........—------------f—-------*..... I,.. ■ . La sterilità dell'attacco priva i capodisiriani delia vittoria Le fomazioni: Saline Bartole, Petronio, Fonda, Da-pretto, Salve-strini, Fie-r.u-zzi, Giraldi, Izzo, Petronio II, Vidonis, Piccini. Medusa: Cernivate, Lonzar, San-tin, Turcinovic, Parenzan, Bussate, Sabadin, Depangher, Sabadin L., Valenti, Vais-cotti. Arbitro: Amodeó di Trieste. Partita molto attesa a S. Bortolo per ammirare i propri giocatori, neo "promossi nella categoria superiore. I/'aispe-ttativa non è stata delusa .quantunque di bel gioco non' se ne sia visto molto, ma la combattività dimostrai;« dai giocatori ha tenuto avvinto e trepidante il pubblico sino allo scadere del 90mo minuto. Nei primi 45” il Medusa ha segnato una costante superiorità territoriale, distendendosi aH’attacco con azioni chiare, ma la sterilità degli avanti, privi di mordente, e la salda difesa del Saline, hanno evitato danni gravi alla rete difesa dal bravo Bartole. Il Medusa — che al 5’ era pervenuto a segnare con .Sabadin a coronamento di una .azione di -tutta la linea degli avanti partita da metà campo, con un preciso tocco sorprendendo la difesa avversaria — pur avendo molte altre occasioni d’oro, non poteva aumentare il vantaggio per l’inspiegaibile mancanza di fiuto dei suoi avanti. Nella ripresa, i capodistriani, rimasti in dieci a causa di un incidente fortuito subito da Lonzar, rallè-ntavano la loro pressione, mentre i salineri, più in fiatò e sorretti dal' numerosi tifosi, prentìevano d’asisalto l’area medusana ove emergeva il giovane portiere Carnivani, autore di magnifici interventi, e dal -centromedia-nO Turcinovic, runico Che aveva una esatta chiarezza della situazione. Si arrivava cosi al 30, e il Saline, dopo una azione • travolgente, poteva1 ottenere la rete del pareggiò con un’autorete burlona di Sanilo. Il risultato di parità, conseguitò dai ragazzi di Salvestrini, è -comunque motivo di orgoglio che premia l’entusiasmo dei salinari.' Il Medusa è quest’anno una squadra1 che potrà dare molte soddi-sfazihte. purché ,i giocatori curino un pò- meglio1’la prèparaziohé' tecnica. I -migliori in -senso assoluto, da citare ßgripn ... ... ... . Pierrizzì e Pi-c-cini per ii Saiine — Cernivapi. e Tuteimovic per il .Modusa-. IJ i , ÀMQj; aiiiiiiiiiiiimiiiiMiiHiiiiuiiiiimiinmiiiiiiiiiiiiiiiiimiumniuiiiiiiiiiiiiiiiniiiiuniimtiiiiiMiiiiiiiiiiiiiiMimiiiMiiiHiTtiimuiu iiuiiiiiiiiiiiiiiiiuii SPEGLIO SPORTIVO A DECANI LUSINGHIERO BILANCIO dei ©alelatffiri delia astraiti Dopo uh lungo intervallo nel quale ló sport a Villa Decani dormiva, i tifosi -si- sono nuovamente risvegliati ’ Abbiamo " detto1'' nuova-ménte poiché la squadra calcistica «Jadran» di Villa Decani tre anni fa partecipava ’ al campionato di zona,scomparendo poi dall’agone sportivo per discordie fra i suoi componenti. Necessitò quindi ricostruire su altre basi l’edificio calcistico. Venne eletto a tale uopo un nuovo comitato che formò una squadra con gipvani allievi animati di molta buona volontà. Questa la'storia e le origini della ricostruita squadra di Villa Decani che nel ì’estate del 1951 partecipa al campionato giovanile di Capodistria, al quale partecipavtma la Dinamo. lTliria, l’Olimpia, il Mónte di' ' Gapodistria e il Villanova e che si copre di gloria battendo il Monte di Capodistria per 9:2, lTliria ner,- 8 :1 ed infine la Dinamo di Capodistria (formata da allievi dell’Aurora e del Medusa) per 6 .1. In tal modo i giocatori della Villa Decani vinsero facilmente il campionato e ricevettero .in premio della loro disciplina,. ,fe ,#1 l°Td la_ voro un bel dono. Dati quest; ottimi precedenti, si decise eli parteciparè nel campionato di zona Par saggiare le capacità delle squadre che partecipavano allo .stesso vennero giocate delle partite amichévoli- con dette squadre. La prima con la. «Stella Rossa» (ad Anearano) era vinta -dal 2'fi. Nella'secón- da; te 1 Vii! a-Dècadi ttàtoPartiZaìù/Ja fòrtiina-'''-era avVersà di' -locali, che abtiahdbhdteho il' fe-àmpo per 'prima. vòlta Ite-Uriti-meltet nuòva -vita 'é’dtóistié’a (-3 PI in favore del Partizan).. Ma i giovani del Villa De cani non perdettero il coraggio e . il-, 1 eo-r-r. -battevano nuovamente la ÜW« Róssa ;pér 2 ... . -, 1.... La partita era -sospesa al 20 del secondo tempo causa la pioggia. - Malgrado tutto, i giovani della «Jadran» hanno pienamente soddisfatto il pubblico. Dunque, arrivederci,1 e buona fortuna nel campionato di zona. Curiosità sportive Per la prima volta nella storia dal pugilato jugoslavo, verrà formatta una squadra che difenderà i colori della R. F. P. J. alle olimpiadi di Helsinški. Il comitato olimpionico dilazionale, tenuto conto' dei- significativi progressi compiuti dopo la liberazióne, e dei recenti successi ottenuti in campo IntemaEio-nBle (gl$ sportivi certamente ricorderanno la vittoria delila squadra jugoslava su quella italiana — campione d’Eu-ro-pa ecc.) ha deciso di inviare a Helsinški- 5 giovani pugilatori i quali raipprèsenferarmo * la ' Jugoslavia. TOTOSPORT a -ćolonna Il nastro vincente prano-stico 1 2 X 1 1 ' 2 X 2 1 2 1 2 X 1 1 1 1 1 2 1 2 2 2 1 CICLISMO Q CONCLUSO IL CAMPIONATO JUGOSLAVO DI CALCIO Ln un -finale sbalorditilo la Stella Rossa conquista iS litote La Dinamo privata dello scudetto per un quoziente reti di 12 millesimi inferiore I sotto-elencati ciclisti della SSS PROLETER di Capodijitria sono invitati a presentarsi, venerdì 9. c. m., in sede a Capodistria per partire alla volta di Borovo, ove par- / teciperamno al circuito di chiusura della stagione ciclistica: Apollonio Bruno, Gardos Attilio, Lonzarié Pietro, Coretti Carlo e Luglio Giacomo. LA DIREZIONE Si è svolta domenica .scorsa la II. giornata idei Campionato di a-tletica leggera-’ del territorio. Il ■tempo piòvo-So, messosi poi al bello, ha tenuto lontano molti appassionati come pure alcuni atleti che hanno creduto opportuno -rimanere in casa al sicuro da qualsiasi raffreddore, impossibilitando, con, la loro assenza, lo svolgimento del programma completo. Alla fine delle gare, in un ambiente famigliare, reBo caratteri« stico dalla gioia degli atleti per' il b-uon esito di .questo campionato, il compagno Bändel Oreste, dirigente tecnico -deiruCEF, ha, con brevi parole, sintetizzato il lavoro svolto dalla sezione nella corrente annata, ringraziando gli atleti partecipanti alle varie manifestazioni e tributando un particolare elogio, accolto dai presenti con calorose o-vazion-i; alla , squadra del Circolo Sportivo Pirane.se e al dirigente Corsi Italo, per Tasisidua partecipazione a tutte le gare organizzate daU’UCEF e per le numerose vittorie riportate nelle stesse. Si è passati poi alla premiazione dei vincitori. Abbia-mo potuto, così vedere sfilare i vari campioni dell’anno in corso: Venturini, Olivieri, Zetto la Coleva ed altri, sorridenti, lieti, oltre che della vittoria, anche delle beile medaglie e premi ricordo- offerti in questa occasione dal-Ì’UCEF. Un pò di cronaca: La giornata si è iniziata con la corsa dei 400 m. ostacoli dove, -sin dall’inizio, ha preso la testa Olivieri mantenen-dovisi fino all’arrivo. Nei 200 m. piani la battaglia è stata più aspra. Difatti nello spazio dì 4 dee., troviamo qui tre concorrenti. Alia partenza, scatto di Zetto che, purtroppo, -non abbastanza esperto in questa gara, cedeva alla distanza e veniva superato da Venturini e Ravali-co, protagonisti dì una condotta di gara giudiziosa. Negli 800 m. piani, ancora uri pìran-e-se taglia per primo il traguardo,. è Zoma-ro che ha saputo, rintuzzare le velleità bellicose di Mikuž, piazzatosi secondo. Nel giavellotto, vittoria di Gianolla, ottenuta airultimo lancio, -quando PitateCo credeva di aver già Taffermazione in pugno. La mancanza di Macor ha reso questa gara interessante poiché poteva risultare vincitore uno dei tanti partecipanti che, su-pergiù, lanciano tutti sulla stessa misura, n-ei 200’ fri. piani femminili, si è imposta, con relativa facilità, la Zo-maro, staccando di 3 secondi ' la campagna dì squadra Coleva, la quale è stata contrastata, -sino ai-l’arrivo, dalla Raz-manj a sua volta classificata terza. Nel salto in lungo, conduc-eva per ite pò la ca.podistria.na De.ponte, la quale, però, veniva superata, al secondo salto, dalla piccola Tamaro. La gara del lancio del giavellotto, dava un’altra affermazione- della Coleva, come pure quella del lancio del di-sco. Alla -partenza della- staffetta: 4.X 100 -si presentavano soltanto due squadre, — Pirano e Forforose, — la prima delle "quali è’Tisùna’ta vincitrice con un rilevante distacco. i Rssmmrš GARE MASCHILI 400 m. ostacoli: 1. Olivieri (Capodistria) 59”4, 2. Venturini (Pirano) 61”, 3. Me-n-egheitti (Trieste) 68”6. 800 m. piani: 1. Zomaro (Pirano) 2T5”, 2. Miku-ž Anto-n (Capodistria) 2’ 18”, 3. Eleva (Caipodistria) 2’21”. 200 m. piani: 1. Venturini (Pirano) 24”4, 2. Ra-valico (Pirano) 24”6, 3. Zetto (Capodistria) 24”8, 4. Zomaro (Pirano) 26”. Giavellotto maschile: 1. Gianolla (Buie) 41.39 m., 2. Pita-oco (Pirano) 38,26 -m., 3. M-uje-san (Pirano) 32.00 m„ 4. N-oir-bedo (Capodistria) 31,80 m. Salto in lungo: 1. Zetto Nazari«) (Capodistria) 5,85 m., 2. Venturini Tullio (Pirano) 5,42 -m. GARE FEMMINILI Salto in lungo femminile: 1. Tamaro Gianna (Pira-nò) 4,01 m., 2. De.ponte Anita (Capodistria) 3,87 ma., 3. Zomaro Diana (Pirano) 3,76 m„ 4. Vouk Silvana (Forforose) 3,71 m. 200 m. piani: 1. Zomaro (Pirano) 31”, 2. Coleva (Pirano) 33”1, 3. Ražman (Portorose) 33”3, 4. Gustinčič (Portórose) 36”4. Giavellotto femminile: 1. Coleva, (Pirano) 26,05 m., 2. Krfoo-včič (Porto,rose) 17,94 m., 3. Grbac (Portorose) 12,91 m. Disco femminile: 1. Coleva (Pirano) 31,14 m., 2. Grbac (Pontorose) 21,00 m., 3. Tamaro (Pirano) 15,61 m., 4. Sergas (Portorose) 18,65 m. Staffetta 4x100 femminile: 1. Pirano 58”4, 2. Portorose 64 ”3. COMUNICATO Con avviso del 30 agosto u. s. la Impresa Distrettuale Acquisti di Buie comunicava che la stetssa era in liquidazione e che i suoi compiti operativi èrano -stati assunti dalla Federazione Distrettuale. dì Alt. Coop, di Buie. Questo era un passaggio temporaneo -cioè fino a quando sì costituiva una muova impresa. Ora questa nuova impresa è stata costituita con disposizione del -Comitato Pop. Distrett. di Buie in 'data 10 sett. 1951 e porta il nominativo di «Zadrugar». Impresa movimento prodotti agricoli, Buie. La nuova impresa ha assunto l’attivo e passivo della precedente impresa, e -svolge l’attività del settore commerciale della Feder. Distrett. di Att. Coop, e cioè: gli acquisti, lavorazióni, le vendite e le esportazioni dei prodotti agricoli e loro derivati, gli -acquisti e la distribution? di quanto necessita alle cooperative di acquisti e vendite e di produzione. Assumendo Fattivo ed il passivo, la «Zadru-gar» ha il -diritto di riscuotere .gli importi dovuti alla Fed. Diistr. di Att. Coop, per il passaggio isapna menzionato ed ha il dovere di -assolvere gli impegni derivati dallo- stesso passaggio. Il conto corrente della «Zadru-gar» presso la filiale di Buie -della banca dellTstria è: 11-708-02. Tutti , ìj pagamenti per le fatture devono eissere effettuati su quel 'conto. Nel conni!::care quanto -sopra, la Fed. Distrett. di Att. Coop, di Buie ringrazia della fiducia in essa riposta dai numerosi 'cliènti cHè prega di riporre uguale fiducia nella «Zadrugar». Alla Federazione rimangono ora i -compiti che aveva fino. pi. 30 agòsttì 1951. Smarrimenti tevj. Manzini Angela* aBftanfe ora“a" Sì Lucia 178 ha smarrito la. carda d’identità aro. 60471/121 rilasciata dal C. P. C. di Buie. Detta carta non è più valida se non ricon-se-gna.ta aU’mtestataria. * Gunjač Rosa, abitante a Manza-no 7 ha -smarrito la carta d’identità nel locali del .posto di Bloccò al molo -di Capodistria. Il ri-nvenito-re è pregato restituire il documento alla proprietaria, contrariamente esso non è più valido. Direttore responsàbile CLEMÈNTE SABATI Stampato presso lo stabil, tipograf. «JADRAN» Capodistria Pubblicazione autorizzata CAMPIONATO JUGOSLAVO I RISULTATI Stella Rossa — Partizan 2-0 Lokomotiva) — Mačva 1-1 Vojvodina — Sarajevo 3-9 Hajduk te spartak 7-0 BSK — Dinamo 2-2 Napredak — Borac 1-0 LA CLASSIFICA FINALE Stella Rossa 22 17 i 4 50:21 35 Dinamo 22 16 3 3 45:19 35 Hajduk 2.2 14 4 5 52:21 32 Partizan 22 10 4 8 .34:24 24 BSK 22 8 6 ,8 34:24 22 Lokomotiva 22 7 6 ’ 9 32:34 20 Sarajevo 22 7 3 8 25:39 20 Vojvodina 22 2 3 11 26:30 19 Borac 27. 7 4 11 30:33 18 Mačva 22 6 5 11 25:33 17 Spartak 22 7 2 13 16:47 16 Napredak 22 2 2 13 16:60 6 Coal un finale, mai prima riseón- 'trato, la Stella Rossa di Belgrado titolo per una quasi irrilevante differenza del quoziente reti. Vittoria, comunque, mer.itatis-sima quella della Stella Ro-ssa, che -è attualmente sènza dubbio la migliore -delle -squadre jugoslave.- L’ultima .giornata, -se-è stata' decisiva ,pe.r 1’ag.giudicàizione del titolo, lo è. stata pure -per la designazione delle squadre. ret-rpcqdenti. Il Mačva, infatti, cogliendo -un prezioso pareggio a Zagabria contro la Lokomotiva, si te ‘salvata -in e-xtre- - mis,' '.-.«sciando allo-"Spartak, sconfìtto per 7 : 0 daH’Hajduk, il poco simpatico compitò di far compagnia al -Nàpfedak- nella II. lega-. Senza storia i rimanenti • risultati, scontati già in anti-cipo. Nella II. lega le' 'due favorite, Vardar e Rabotnički; sono le due nuove compagini che; nel prossimo .campionato,; gip-ctelte-te .&!, elette, mentre i’Ödred di Lubiana dovrà ritentare la sorte fra i, cadetti. - ■' ...... t • B GkOVIGLI& SGROVIGLI N.o 34. - Annuncio matrimoniale Di -dove sano gli-, sposi? SI sa soltanto che la sposina è della ÌProvm- N.o 3d- Cruciverba N.o 37. - PROBLEM A che età mori mio nonne CÀMPIÒNATO ITALIANO DI CALCIO - SlRlÉ A Pina Bon - Carlo de Suti oggi sposi M E JÜ¥E deludono i tifosi Nuova sconfitta dei "muli,, „La nostra lotta" è il t estro gicrncs!© "te iiUUbftCt« J..I.L -t' -tare -uno svantaggio di cinque - punti (grazie anche alle sconfitte, con-se-cu-tiye -della Dinamo) ,ed a ìaggi ungere i già quasi campioni di Zagabria sul palo di arrivo, soffiando loro il titolo di campione iugoslavo 1951 con un quoziente reti per dodici' millesimi migliore della Dinamo. Mai si era visto sinora nella storia del -calcio jugoslavo un finale •oiù emozionante e travolgente, nel quale il nome, del nuovo campione è "stato conosciuto solo : alio scoccane dell’ultimo minuto di giocò. Così -dunque la Stella Rossa-che, nel dopo guerra, si è già aggiudicata tre volte la «Coppa Maresciallo Tito» — ha conquistato domenica per la prima volta il titolo di campione jugoslavo. Molti saranno i commenti e le polémiche -dopo questo, finale imprevisto, specialmente da parte degli .sportivi -di Zagabria, che non sanno spiegarsi come la propria squadra hai' dovuto rinunciare al I due 'primi, attori del compio-• nato di calcio ' italiano,. Milan e. Juventus hanno fatto -domenica. un passo falsò. Più grave, quello della Ju-ve, sconfitta: senza-attenuanti da una- -sconcertante: .Sampdoria, che passa, senza, scomporsi, da una -vistosa, affermazione ad- -una inspie-gaMe- sconfitta. Il Milan ha raggiunto appena verso lattine-il pareggio per merito di un calcio di punizione realizzato da Tognon, che, con una formidalè stoccata da 20 metri, ha salvato cosi la propria squadra dalla sconfitta. Dopo questi passi .falsi.-delle due «grandi», il -campionato si. fa ■ più interessante..: Gi sono.'alfr-e .squadre . che tallonano, con la- loro marcia regolare, le favorite ed aspettano che queste .diano i. primi segui, di. debolezza - -per poterle- . eventualmente rimpiazzare nell’onprevode ed. (sieroso-posto di, vedetta. . ..... Fra le -migliori di aue.ste è senza dubbio il terzetto Na-pqli. Inter e Palermo. Le due meridionali -sono, almenó momentaneamente, quelle, -ohe, per la loro regolare marcia, .danno, più affidamento Anche -domenica -ambedue -si - sonoj aggiudicate i due punti,, il Napoli a Torino, il Palermo in casa contro la Triestina,- -la - quale continua a navigare. in cattive acque. I -RISULTATI eia del Carnaio e il maritino della Provincia di Siena. Per saperne di più occorre anagrammare le paròle date. ' - 'u- N.o 35.« Anagramma a scarto d j* I 2 V , j5 ò ^ f? 1, I tt 9 ’•ti 1 -H M’L 11 Ilo ■it'd; 'll ho ri - iti. ii ’il 29- m l r Bologna — Pro Patria 1-1 Fiorentina — Como 2-0 Inter — Milan 2r2 Legnano — Spa-I 3.3 Lucchese — Novara 1-1 P?4q-va — Lazio 2-1 Palermo — Triestina- 1-0 Sampdpria — Juventus 2-1 Nr.pp-Ii — Torino 2-0 Udinese —■ Ata-Ianta 3-1 □ ORIZZONTALI: 1. Nelle lampadine elettriche — 8. - Contento — 9. Differenza di peso — 11. Un cardinale .... non prelato — 13. Pronome personale croato —■ 14. Un morite .... sulla Bibbia — 15.' Germania, Turchia — 1S. Aggettivo possessivo femminile — 17. Tra la fune 18. La lègge condanna — 20. Riviera , dal Cannare — 21. I cavoli senza .... -due — 22. Pregar —r 23. Gaia, piacevole ;— 25. -Fregio. LA CLASSIFICA Milan- p. 1E; Juventus p. 15;.. later, N^-gqii e , Palermo- p. S3:. -Novara, -Spal e Sampdo-ria o., U; Padova p. 9; Fiorentina, Lazio, Udinese p. S; Bologna e Como n. 7; At Manta, Pro Patria e Lucchese p, 6; Torino e Triestina p. 5; Legnano p. 2. In questo gioco ogni parola è l’a-nagramma della parola antecedente meno una lettera. T. Colui che legge — 2. Di Fiera-mosca il nonne 3: Diritto ...... in geometria — 4. Sacco per portare liquidi — 5. Si dice di chi è colpevole — 6. Sul treno e s.ul pentagramma — 7, Una vocale nulla. VERTICALI: 1. Co-lui che lavora col negativo e col positivo —1 2. Strumento musicale antico — 3. Il traccici dèi bipedi — 4. Dubitativo 5.'Mafettiä-te 6,.Il .gas delle insegne, g— 7, Cosà coteurhé, non. fina ù-10. Il gigante strozzato da Èrcole — 12. Ròsa — 14. Possessivo — 16. Ri. spetto — 19. Il nome di La-dd — 20. In Asia un altipiano — 22. Gli onesti divisi per metà — 24. Nel remò. Mio nonno si, sposò ad uri tèi dalla sua vita. Poi prese móglie c la -quale visse I/.4 di vata perchè mase vedovo. Per 1/6 della s-ria v rimase nuovamente solò. Pòi inveliteli,do troppo andò'ad abitare c suo figlio col quale rimase 1/8 de: sua vita. Morto .anche. ,il figlio, ma-se con la nuora 1 /1G della sua 1 ta' e poi1 am-ma-latofi-i-sì ritirò , in -sanate-rio ove vi-ss-e gli ultimi 6 s ni. A che .età egli morì? Soluzioni dei giochi pubblicati nel No 214 Nro. 30 La vocale: Operaio « Do,nato,r — Piatone — Polonia -Crotone - 1 Tolsto-- Orlando -Reo:‘.or ^ Gioio-so — Spronar - Proroga — Mo-ga-dor — Obliquo.- Nro. 31. Programma teatrale: I. Gazza ladra. Nro. 32. Crittografia: Impero -Frisia — ' Intesa — Grande — Lir glia — Isonzo -i-. Dogana —• Erroi — Leader — Canile — Astuto. Il romanzo: I FIGLI DEL CAP’ TANO GRANT. Nro. 33 Rebus (2—7—2—5): I. -— Ce — R u—.tosa —- Di — P -arma —- La Certosa di Parma. Tutti poiSéono collaborate a qu< sta rubrica inviando giochi, schem r-e-bus,. ecc. alla redazione de «L Nostra Lotta» Riva Ca-stelleone — Capodistria. — I giochi migliori, saranno pubbli cali.