L' ASSOCIAZIONE per un anno anticipati f. 4. Semestre e trimestrein proporzione. Si pubblica ogni sabato. I. ANNO. Sabato 27 Giugno 1846. M 38—39. Dell'Istria cosi detta veneta. /lbbiamo già tenuto discorso, negli ultimi due numeri, dell' Istria cosi detta austriaca, come era ripartita per 1' amministrazione nella seconda metà del secolo decorso; in oggi ci faremo invece a parlare dell' Istria così detla veneta, nei tempi appunto della seconda metà del secolo passato; riservando di discorrere in altro incontro di altra parte d'Istria che i dotti considerarono bensì appartenente alla provincia, ma che nel pensamento di qualcuno non fu Istria, senza che però questi tali sapessero indicare a quale altra provincia appartenesse. Il governo veneto aveva fatto rilevare la carta della penisola nella parte a lei spettante, e di materiali tratti da quell' operato siamo possessori per gentilezza del professore di quest' I. R. Accademia Sig. Tonello ; la mappa che abbiamo sottocchio non indica le ripartizioni nel modo che noi desidereremmo; però, siccome Giovanni Valle pubblicava nel 1784 una carta dell'Istria, sopra copie (come siam certi) della mappa rilevata dal governo veneto, e vi segnava i ripartimenti politici, possiamo fare induzione che anche questi ei levasse da atti pubblici. La quale induzione ci viene confermala dal codice diplomatico istriano che abbiamo raffazzonato per quanto a privati mezzi fu conceduto, e che speriamo vedere aumentato, concordando mirabilmente le ripartizioni colle memorie dei tempi precedenti, col sistema mantenuto nel primo governo austriaco dal 1787 al 1805, e ravvisandosene le prove abbastanza certe non nell' attuale riparti-mento di amministrazione, come dicono, politica, ma sì nella ripartizione che non possiamo dire comunale, che non diremo catastrale, ma con voce più ovvia in altre provincie diremo di censimento. L'amministrazione usa la voce catastro, voce che ridotta italiana potrebbe dirsi cata-stico, antiquata pur questa, se non per 1' uso, certamente per l'origine, tanto antiquata che a pena ricorderebbe il tempo nel quale l'impero romano venne misurato, classificati i terreni in tre categorie, adottata la perequazione, e dopo periodo fissato la revisione. L' Istria veneta era divisa in quattro categorie di territori; municipalità perfette sotto titolo di città, con rango nobiliare; comuni libere od affrancate con titolo di castelli o terre; baronie alte con giustizia civile e criminale, alta, inappellabile; baronie basse con giudicatura di casi civili e reati minori. V' erano però anche altre baronie le quali non esercitavano il diritto di governo, o perchè vi avessero fatto rinunzia, o perchè j fosse stato loro tolto; l'amministrazione era passata a vicina città o castello. Città erano : Capodistria, Cittanova, Parenzo, Pola, con diritto di amministrare sè medesime in ogni ramo di pubblico governo. Comuni liberi od affrancati erano : Muggia, Isola, Pirano, Umago, Buie, Orsaria, Rovigno, Valle, Dignano, Albona, Fianona, Due Castelli, S. Lorenzo del Pasinatico, Montona, Pinguente, Raspo, Rozzo, e vi aggiungeremo tra li affrancati Portole e Grisignana. Baronie alte erano Pietrapelosa e S. Vincenti; baronie minori Momiano , S. Lorenzo di Daila, S. Giovanni del Corneto, Piemonte, Castagna, Visinada, Calisedo o Geroldia, Fontane, S. Michele di Leme, Barbana, Racizze. Non registreremo fra i territori amministrativi le baronie, p. e. S. Giorgio, Castelvenere, Torre, ed altre moltissime, perchè date pel governo a vicine città o castella, siccome Castelvenere a Pirano, Torre a Cittanova, ?. Gior