novi 1 ' p tednik Slovencev videmske pokrajine ČEDAD/C1VIDALE • Ul.B. De Rubeis 20 • Tel. (0432) 731190 • Poštni predal/casella postale 92 Poštnina plačana v gotovini / abb. postale gruppo 1 bis/70% • Tednik / settimanale • Cena 600 lir Leto XII. št. 26 (290) • Čedad, četrtek 11. julija 1985 PRIMO DISCORSO DI FRANCESCO COSSIGA Sarà anche il nostro presidente Sull'elezione di Francesco Cossi-ga a presidente della Repubblica si è scritto e detto oramai tutto e da tutti i punti di vista. È stata soprattutto sottolineata l’eccezionaiità di una elezione riuscita al primo scrutinio in conseguenza ad un accordo realizzato fra i partiti che hanno dato vita alla Repubblica ed alla Costituzione. Inutile dire che anche a noi il modo con il quale Cos-siga è stato eletto pare positivo. Crediamo che molte questioni di carattere istituzionale e riguardanti l’attuazione delle norme costituzionali dovrebbero essere risolte ed affrontate allo stesso modo. Alle contese fra i partiti, fra maggioranze e minoranze rimarrebbero le scelte di governo e quelle di natura politica. Pochi giorni dopo l’elezione, il presidente Cossiga si è presentato alle Camere riunite per pronunciare il suo primo discorso. Pochi giornali hanno riportato il discorso per intero e pochissimi, nei loro servizi, hanno riportato alcune espressioni che a noi sembrano importantissime perché corrispondono pienamente alle nostre attese, alle nostre speranze ed a quanto pazientemente andiamo ripetendo da decenni: è la parte che fa esplicito cenno alle minoranze etniche presenti nel territorio della Repubblica italiana. In varie occasioni Cossiga aveva dato prova di grande sensibilità su questi problemi, anche nel caso specifico della minoranza slovena: i suoi atti come presidente del Consiglio dei ministri con l’attuazione del gruppo di studio Rizzo, le parole di saluto in sloveno a Gorizia come presidente del Senato, gli impegni con la delegazione unitaria. Tuttavia oggi dobbiamo dire che è la prima volta che un presidente della Repubblica, nell'atto forse più solenne del suo mandato — quello dell’investitura e del suo giuramento — ha parlato con estrema chiarezza dei doveri suoi e di quelli delle istituzioni verso le minoranze. Ecco quanto ha detto Cossiga immediatamente dopo il giuramento davanti alle Camere riunite: «Non meno importante, per la giusta considerazione delle radici pluralistiche della nostra repubblica che è una ed indivisibile, è anche il saluto che desidero esprimere. Gran parte dei cittadini del nostro stato sono uniti non soltanto dai legami della solidarietà politica e dal comune ordinamento dello stato, ma anche da quell’insieme di valori storici, culturali e linguistici sui quali si fonda storicamente il popolo italiano. Ma il nostro stato comprende anche altre comunità che hanno una storia diversa, una cultura diversa ed una lingua diversa. Anche queste sono a pari titolo parte della repubblica, nella quale trovano e debbono trovare i mezzi per arricchire le loro caratteristiche e tutelare i loro diritti specifici. Anche queste comunità danno il loro contributo per il progresso di tutto lo stato. Mi sento e voglio essere il presidente anche di questi cittadini, non meno che degli altri». Non è certo compito del presidente della Repubblica suggerire le soluzioni ai problemi dei cittadini di questo stato. A verli però indicati con chiarezza nel suo primo discorso costituisce un elemento di grande rilievo che non può non esserci di incoraggiamento e fiducia. JE ZA NAMI Del publike na letošnji prireditvi. Beri na 4. in 5. strani Una festa con tutte le carte in regola Arte, cultura, artigianato, sport, gastronomia e divertimenti vari, per tre giorni, in occasione della festa del Patrono di S. Pietro al Natisone con l’orgoglio dei cittadini e la soddisfazione degli ospiti. 11 Sindaco Prof. Giuseppe Marinig ha inaugurato presso la sala municipale i festeggiamenti, con la presentazione al pubblico dell’opera di Darko Be- vilacqua e la collocazione nell’ingresso dell’edificio del quadro «Il mio Carso» che Enrico De Cillia ha donato al Comune di S. Pietro al Natisone. Ufficialità e lustro dava alla breve cerimonia la presenza di illustri ospiti, come il Vice presidente regionale avv. Piero Zanfagnini, il consigliere regionale segue in 2a pagina EX-TEMPORE INTERNAZIONALE DI PITTURA Attenzione paesaggistici Nel quadro delle manifestazioni culturali di fine giugno è stata inaugurata sabato 29 giugno, presso il «Centro» di 5. Pietro al Natisone, l’esposizione delle opere dei 60 pittori partecipanti alla 6. ex-tempore internazionale di pittura, che è rimasta aperta fino al 7 luglio. All’inaugurazione ha partecipato buona parte dei pittori concorrenti, che hanno ricevuto tutti un significativo ricordo della ex-tempore. Il saluto dell’amministrazione comunale è stato pronunciato dall’assessore Bruna Dor- CAMPOROSSO / ŽABNICE RIFUGIO DOM MANGART DAL 14 AL 28 LUGLIO 1985 Mlada brieza Soggiorno culturale ricreativo per ragazzi autorizzato e sostenuto dalla Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia. • Corso di musica e canto • Corso di sloveno • Ricerca d’ambiente • Attività espressive • Escursioni e gite Centro Studi Nediža S. Pietro al Natisone bolo, mentre il presidente del consiglio regionale Manzon, ha inviato un messaggio d’augurio. Il tema, ormai tradizionale, è «Im-maggini delle Valli del Natisone» e si propone di valorizzare gli aspetti paesaggistici, storici e culturali delle Valli del Natisone. Naturalmente l’interpretazione del tema è stata quanto mai libera ed affidata al gusto, allo stile ed alle tendenze espressive dei singoli pittori e delle scuole di provenienza. Il livello della manifestazione è stato considerato buono. La commissione giudicatrice era composta dai critici d’arte Rener di Gorizia e Gianolio di Reggio Emilia, dal poeta Kravos di Trieste, dal pittore Palčič e da Petricig (quest’ultimo in rappresentanza dell’Associazione artisti della Benecia, organizzatrice della manifestazioni). Questa non ha avuto difficoltà ad assegnare i primi tre premi, di cui uno del presidente del Consiglio regionale ed uno dell’assessore alla cultura della provincia di Udine. Il primo premio acquisto è stato assegnato a Milovan Novak di Nova Gorica, il secondo a Renzo Comuzzo di Udine ed il terzo a Franco Costantini di Manzano. Sono state inoltre segna late dalla commissione le opere dei seguenti pittori: Giovanni Cavazzon (Udine), Branko Drekonja (Kanal), Zlatko Gnezda (Ljutomer), Janko Ka-štelic (Sežana), Tarcisio Mecchia (Ba- segue in 2a pagina 1100 ANNI DOPO LA MORTE DI S. METODIO Enciclica papale «Slavorum Apostoli» Il primo papa slavo della storia, Papa Wojtila, ha aggiunto un altro tassello al suo mosaico volto a sottolineare in modo più esplicito di quanto fatto fino ad ora dalla Chiesa di Roma, l’importanza primaria e irrinunciabile della componente orientale dell’Europa, delle comuni radici dei popoli europei, dalle rive dell’Atlantico agli Urali in una visione unitaria dell’Europa, al di là delle varie divisioni e dei vari ordinamenti sociali esistenti. Tali concetti vengono dichiarati esplicitamente nell’ultima enciclica papale «Slavorum Apostoli», un ’e-saltazione in primo luogo dell’attività dei Santi Cirillo e Metodio, gli apostoli dei popoli slavi, visti nel contesto dei grandi problemi della Chiesa attuale, quali l’attività missionaria, l’ecumenismo e l’incultu-razione, cioè il rapporto tra le varie culture e la fede cristiana. Quella che si pensava sarebbe stata una presa di posizione della Chiesa sulla situazione religiosa nell’Europa slava, è in realtà una «preghiera» affinchè si giunga ad un dialogo sempre più stretto tra il Cristianesimo dell’Occidente e quello d’Oriente e affinchè l’essere credenti «non possa essere considerato da nessuno in contrasto con il bene della patria terrena». L’enciclica papale prende lo spunto dal 1100° anniversario della morte di San Metodio, che insieme al fratello Cirillo portò il vangelo nelle attuali Jugoslavia e Cecoslovacchia, risiedendo dapprima in Moravia e divenendo quindi Arcivescovo dell’Arcivescovado del Sirmio, una regione della Croazia settentrionale. Metodio e il fratello Cirillo non portarono soltanto la predicazione in lingua slava in quelle terre, ma crearono anche il primo alfabeto e quindi la prima produzione letteraria in lingua slava. Cirillo creò la «glagolica», mentre non è noto chi abbia creato la «cirilica», così chiamata in onore di San Cirillo, che è l’alfabeto ancora in uso in Unione Sovietica, Bulgaria, Macedonia e Serbia. In quest’opera di promozione culturale dei popoli slavi, Cirillo e Metodio tracciarono il modello massimo dell’inculturazione, cioè del rapporto tra il Vangelo e le varie culture, un problema presente ancora oggi sul piano religioso, ma anche sul piano culturale net senso di non voler forzare l’imposizione di modelli culturali propri ad altri, specie ai popoli emergenti del terzo mondo. Cirillo e Metodio, infine, sono presi ad esempio per il loro sforzo ecumenico, evangelizzatori degli slavi, appartenenti alla Chiesa d’oriente con il beneplacito del papa — un tema questo molto caro al papa polacco nella sua visione di un ’Europa cattolica e ortodossa unita fraternamente sulla base delle comuni origini cristiane. A Djakovo in Jugoslavia, dove si sono svolti i festeggiamenti centrali in Jugoslavia insieme a quelli tenutisi a Velehrad in Cecoslovacchia dove San Metodio è sepolto, si è avuta anche una concretizzazione simbolica dell’ecumenismo auspicato dall’enciclica: accanto al cardinale Agostino Casaroli, legato de! papa, si sono incontrati infatti il patriarca della Chiesa Serboortodossa German, l’arcivescovo di Palermo Pappalardo, l’arcivescovo di Parigi Lustiger, l’arcivescovo di Varsavia Glemp e l’arcivescovo di Westminster Humey. Nel contempo quasi a sottolineare i due aspetti della predicazione dei due fratelli si è svolto, sempre a Djakovo un convegno internazionale sull’apporto dell’opera di Cirillo e Metodio alle varie culture slave e sui problemi detla «glagolica», il primo alfabeto slavo. Marino Vertovec segue dalla la pagina Una festa con tutte le carte in Giuseppe Specogna, il Vice presidente provinciale Enrico Bulfone e l’assessore provinciale alla cultura Oscarre Lepre, che hanno successivamente inaugurato il campo da tennis appena ultimato nel Capoluogo, per poi dirigersi assieme ad ospiti emiliani alla vernice della mostra della pittrice Loretta Dorbolò, organizzata dagli «Artisti della Benecia». La pittrice nativa delle Valli e residente a Modena era accompagnata dal Sindaco di Luzzara Sig. Alberini, dall’Ass. Bulgarelli, dal critico d’arte avv. Gia-noglio e dallo scrittore Morselli, gruppo accolto con piacere dalle autorità friulane che hanno sottolineato l’importanza di questo incontro culturale congratulandosi con la Dorbolò per aver saputo, con la sua pittura, suscitare così vivo interesse per la nostra cultura e la nostra realtà in altre regioni. Il critico aw. Gianoglio membro della giuria della mostra nazionale Naifs di Zavattini, dopo aver espresso il suo giudizio sulla pittura dell’artista annoverandola fra i pochi pittori di interesse nazionale è stato invitato a far parte della giuria della locale ex tempore, che il giorno successivo giudicava ben sessanta opere presentate da artisti locali, sloveni, friulani ed austriaci. Guidate dal Sindaco Prof. Giuseppe Marinig le autorità regionali, provinciali e gli ospiti emiliani, hanno poi preso viva parte ai festeggiamenti. Nei giorni successivi, molto apprezzata è stata la mostra dell’artigianato locale ed un folto pubblico hanno richiamato gare ciclistiche, partite di football, tornei di tennis e il concorso dialettale «Moja Vas» al quale partecipavano ben quattrocento bambini. Lamponi, gubane, griglia e vino col tanto prezioso bel tempo hanno coronato i festeggiamenti. ASSEMBLEA DEL PATRONATO INAC Per tutelare gli ex-minatori La situazione economica del Belgio, le misure adottate dal governo per affrontare la crisi economica che pesano in primo luogo sugli ex minatori ed il progressivo aggravamento della situazione. Queste sono state in sintesi le questioni poste sul tappeto da Ado Cont, responsabile del Patronato INAC di Cividale, come introduzione all’assemblea informativa organizzata dal patronato stesso sabato scorso a Cividale. Vi hanno partecipato il responsabile dell’INAC Simsig, il segretario del sindacato socialista belga FGTB Mi-nocci, il dr. Saramelli della direzione generale dell’lNAIL di Roma, il dr. Lo Porto direttore dell’ INAIL di Udine. Presente era anche il presidente dell’Unione emigranti sloveni Walter Drescig. All’incontro ha partecipato anche un foltissimo numero di ex minatori assieme alle famiglie. Sono proprio loro, co-m’è stato più volte ribadito, quelli che pagano un prezzo molto alto a causa della crisi economica del Belgio. Il colpo più duro è stato loro inferto dalla legge del gennaio 1983 che fissa tra l’altro un tetto per le rendite da silicosi Al centro del dibattito è stata comunque la legge 1115 fatta su accordo con il Belgio nel 1962 che prevede un inde-nizzo da parte dello stato italiano per i minatori che hanno contratto malattia professionale in Belgio, al di là del loro riconoscimento da parte del Belgio stesso. Al di là del risultato concreto dell’incontro tenutosi sabato scorso l’assemblea informativa ha senz’altro messo in luce l’importanza della collaborazione tra diversi organismi al fine di salvaguardare gli interessi degli ex emigranti e in particolare degli ex minatori. Un ruolo importante in questo senso viene svolto dal patronato INAC di Cividale che ha rapporti di stretta collabo-razione, tra gli altri, con il sindacato belga FGTB fin dal 1978. segue dalla 1a pagina Attenzione ai valori paesaggistici delle Valli saldella), Rudi Skočir (Idrija) e Stanislav Žerko (Škofija Loka). Finalità della mostra, che richiama pittori della nostra regione, della Slovenia e della Carinzia, è anche quella di collegare i pittori delle aree confinanti e in riconoscimento di ciò la Giunta regionale ha concesso il suo alto patrocinio all’iniziativa. La mostra è rimasta aperta al pubblico fino a lunedi 8 luglio con la possibilità per i visitatori di esprimere il proprio voto alle opere preferite. ELENCO DEI PARTECIPANTI UGO GANGHERI Savorgnano REMIGIO GIORGIUTTI Savorgnano FERDINANDO RUPNIK Idrija RUDI SKOČIR Idrija ANNAMARIA GIANNOTTI Cividale RENZO COMUZZO Udine NERINA FERUGLIO Udine ANKA HRIBAR-HOŠMERL Ljubljana SEBASTIANO MODDE Udine STANKA JENKO Izola CARLIG GIOVANNI S. Leonardo GIORGIO SPADA Udine MILENA STEPANČIČ Nova Gorica ELVIO DEGANUTTI Pradamano AMEDEO VUCH Cividale EUGENIO CARACCIOLO Cividale VASCO PETRICIG S. Pietro al Nati-sone SILVANO ZOMPICCHIATTI Udine MARIO SOLAZZO S. Pietro al Nati-sone MICAELA BICHOVA Udine MILAN IPAVEC Ajdovščina MARJAN CIGOJ Ajdovščina BRUNO FORTE Cividale DEMETRIJ CEJ Trieste EMMA VUKOTIČ U.S.A. SANDRA MANZINI S. Pietro al Na-tisone ANTONELLA BERTAGNIN S. Pietro al Natisone FRANCO COSTANTINI Manzano ROBERTO COPPOLA Povoletto FRANCESCO PITTIA Udine MARIO SNAIDERO Cervignano GIOVANNI CAVAZZON Udine EDVARD STARC Ljubljana MIRO KRANJEC Sežana RADO OKETIC Sežana JANKO KASTELIC Sežana KLAVDIJO MARGON Podnanos NADA VODUŠ Titovo Velenje SERGIO POL Udine TARCISIO MECCHIA Basaldella GIANNI BALUS Stregna JOŽE ŠTEFAN Pliberg (A) DANIELE GASPARINETTI Udine UROŠ ŽITNIK Ljubljana ITALO CHIAPOLINO Forgaria ROBERTO DOLSO Udine RINA BATTAGLIN Monfalcone STEFANJA CEJ Monfalcone LOREDANA SORANZIO Ronchi LILIANA PARAVAN Nova Gorica BELINDA ŠKARICA Maribor BRANKO DREKONJA Kanal ZLATKO GNEZDA Ljutomer BOJAN BENSA Ljubljana BOJAN VASILIČ Ljubljana DUŠAN LIPOVEC Kamnik SILVO FRATINA Kobarid STANE ŽERKO Škofija Loka EDI SEVER Škofija Loka MILOVAN NOVAK Nova Gorica ENRICO PIUZZI S. Daniele EX-TEMPORE «IMMAGINI DELLE VALLI DEL NATISONE» Alcune impressioni Nella maggior parte delle opere presentate si coglie la volontà dell’artista di confrontarsi e soddisfare il tema propostogli. Così le immagini delle Valli del Natisone che la mostra propone sono molteplici: da quelle del paese, alla composizione astratta dei colori del paesaggio, dal naif, a intense riflessioni esistenzialistiche. Questa molteplicità di soggetti è realizzata con varie tecniche, ma soprattutto propone varie tendenze della pittura, dal realismo all’astrattismo, da un certo simbolismo fino a quadri dell’ultima avanguardia. L ’ex-tempore organizzata dagli artisti della Benecia è una manifestazione che stà crescendo di anno in anno e presenta alcuni elementi positivi sui quali mi vorrei soffermare. La mostra che segue l’extempore è il momento del confronto fra le varie opere degli artisti ed è pertanto altamente positiva, proprio perchè, a differenza delle mostre antologiche mette a confronto le varie tendenze della pittura è quindi qualcosa di vivo, in atto, non programmabile, che non consacra l’artista, ma che semmai crea nuovi stimoli e riflessioni sull’arte. La mostra quindi è il momento principale e fondamentale dove tutto quello che è stato presentato viene esposto (più o meno bene). Il fatto che numerosi artisti che si riconoscono o che comunque ap- partengano a varie tendenze artistiche, si trovino tutti nelle Valli del Natisone per affrontare lo stesso tema, che poi alla mostra si rivela come unico filo esistente, questo è sicuramente un altro elemento positivo. Positiva è ancora la mostra per chi la va a visitare e può conoscere così le molteplici forme espressive della pittura e quindi di come l’uomo si pone, ed interpreta la sua particolare visione del modo. Ed infine credo sia positiva anche per l’artista che può confrontare la sua opera con le altre e trovare nuovi stimoli sia per la sua creatività che per il perfezionamento delle proprie tecniche espressive. D.R. L ’eredità e la «successione» La cessione dei beni mobili ed immobili è nota per i diversi contratti che vengono stipulati tra operatori economici ed anche, per la parte spicciola e per le cose di uso quotidiano, da semplici acquirenti o venditori. Meno conosciuta, anche perchè vi è una naturale riserva psicologica, è quella relativa alle successioni ed alle eredità. A parte le questioni particolari, che sono necessariamente di competenza degli specialisti, la ripartizione fonda-mentale è quella tra successioni legittime e testamentarie. Nelle successioni legittime l’eredità si devolve al coniuge, ai discendenti legittimi naturali, agli ascendenti legittimi, ai collaterali, agli altri parenti ed allo Stato nell’ordine stabilito dal libro 11°, titolo 11° del Codice Civile (artt. 565 e segg.). Questa ipotesi, che segue le regole del diritto naturale, si applica appunto quando manca un’atto di ultime volontà. Questo è il testamento con il quale può essere attribuita la qualità di erede universale o particolare come è invece il caso del legato. Le sue forme sono diverse ma la più usata, ed anche la meno dispendiosa perchè non richiede all’atto della sua re- dazione l’intervento del Notaio, è quella del testamento olografo. Questo deve essere scritto interamente di pugno dal testatore, datato e sottoscritto dallo stesso. Dato che gli atti di ultime volontà possono essere cambiati è opportuno quindi che le persone, che hanno una certa dimestichezza con la penna, si servano di detto mezzo. Non vi sono altre particolari formalità da rispettare ma è sufficiente esporre con chiarezza la propria volontà. Nelle disposizioni testamentarie occorre però fare attenzione a non toccare i diritti dei legittimari che sono il coniuge, i figli legittimi, i figli naturali, gli ascendenti con equiparazione a questi dei legittimati o degli adottivi. La riserva è della metà del patrimonio se il genitore lascia un figlio solo; se invece i figli sono più, è loro riservata la quota di 2/3. Dopo la riforma del diritto di famiglia anche al coniuge, che concorre quasi sempre in modo determinante nella gestione economica, è riservata, al posto del vecchio usufrutto, la metà del patrimonio dell’altro coniuge. Se invece vi è un solo figlio la quota è di 1/3, mentre se i figli sono più, la riserva per questi è sulla metà ed al coniuge spetta 1/4 del patrimonio del de- funto (art. 536 e segg. del Codice Civile). Quando questi diritti vengono toccati le disposizioni testamentarie possono essere conseguentemente ridotte. In dette grandi categorie si colloca poi tutta la casistica particolare che ha una previsione normativa nello stesso Codice Civile ed un’ampia interpretazione giurisprudenziale. La pratica di vita della nostra gente, che è basata su un profondo rispetto del diritto naturale e di sangue, rifugge da convenzioni o disposizioni che alterino questo equilibrio. La maggioranza delle successioni vengono quindi regolate senza disposizioni testamentarie e seguendo la via della successione legittima che vede la moglie ed i figli ai primi posti ed in condizioni di parità sostanziale. L’uso del testamento o del legato è fatto per lo più da persone senza figli che vogliono privilegiare parenti o estranei per esigenze di gratitudine o di opportunità. Giovanni Battocletti (Segue al prossimo numero) SV. LENART - ŠPETER Polemike ob novi cjesti Vprašanje je neumno, sa če bi se lahko vozili brez ovire, gor in dol, na oba kraja po te stari ciesti, bi ne bluo trie-ba zgradit novega mostu čez rieko Aborno in nove cieste, ki s tem muo-stam povezuje direktno savuojnsko z rečansko ciesto. Kajšan zavojo navade, kajšan zavojo pomanjkanja senjaleti-ke, kajšan za dušpjet, fat je, da se vozijo gor in dol še po stari ciesti, po tisti, ki pelje od starega ažliskega mostu do stičišča z novo. Bluo je poviedano, kadar so pred vo-tacionmi pompozno odparli novi most in novo cjesto, da bo prepovjedano voziti od starega mosta gor in da bo dopuščeno samo se voziti dol. In ries so ankrat paršli karabinieri in so tisti dan nardil več mult šoferjam, ki so od mosta vozili u rečansko dolino navzgor. Potem karabinirju ni več blizu in na tistim trikotniku (triangolo): star ažliski most, stara cesta, do nove cieste in spet po novi cesti do novega mostu in so-vonjske provincialne cieste, je ratu pravi kaos v prometu (trafiku)! Iz bližnjih hiš v Ažli in tistih iz Dolenje Mjer-se se sliši vičkrat, da zacvilijo in zaškripajo gome, ker muorajo šoferji ob stičišču stare in nove cjeste zašlajfat, da ne pride do tarčenja. Temu kaosu naj kompetentne obla- sti napravjo konec, dokjer ne pride dc kaj hujšega. Potriebna je dobra in jasna šenjale-tika, da se odpravi nevarnost hudih nesreč, kakor vsakemu se buojš zdi in ko pride do incidenta, čje imjet vsak svoj ražon. Predvsem je treba postaviti pred starim muostam pod Ažlo tisti ardeči dišk, ki je presekan z bielo črto po sredi, kar pomeni prepoved prehoda ali «divieto di passaggio». Tudi, kjer se stikata stara in nova cjesta, bi bluo treba liepše označit, kode naj voznik pelje. Samo puščice (freccie) je premalo, ker io malokak pogleda (i.p.) Novi Matajur odgovorni urednik: Izidor Predan Izdaja in liska ^ ^ Trsi / Trieste r 3 IsSU Fotokompozicija: Fotocomp Videm Settimanale - Tednik Autorizz. Tribunale di Trieste n. 450 Naročnina - Abbonamento Letna za Italijo 17.000 lir Za inozemstvo 27.000 lir Poštni tekoči račun za Italijo Conto corrente postale Novi Matajur Čedad - Cividale 18726331 Za SFRJ - Žiro račun 50101 - 603 - 45361 «AD1T» DZS, 61000 Ljubljana Kardeljeva 8/11 nad. Tel. 223023 Letna naročnina 480 ND OGLASI: I modulo 34 mm x 1 col Komercialni L.. 13.000 -t- IVA 18% Spoznavajmo naše kraje ARBEČ (it. Er bezzo), v Arbécu, iz Arbeča, arbčški, Arbečanji. Tudi Ar-beč je, kot Marsin, Ofijan, Ruonac, Dreka, v nekem smislu kolektivni toponim, ki obsega dokaj obsežno teritorialno območje na katerem je pet vasi oz. zaselkov, ki tvorijo arbeško župnijo. Te vasi ležijo v hribih na desnem bregu Nadiže in so povezane med seboj in z dolino z asfaltirano cesto, ki se začne v Podvaršču in se konča v Črnem vrhu. Podvaršč je povezan z Logom in z držvno cesto 54 na levem bregu Nadiže preko mostu in v Podvaršču se konča cesta, ki povezuje vasi na desnem bregu Nadiže tja do Mostu pri Dolenjem Barnasu. Na severu je hrib Kladje (832 m.), na severozahodu Brie-ka (860 m.), na zahodu Varšič (977 m.) in Kraguenca, južna stran pa dopušča razgled na nadiško dolino. Vasi, ki so posejane na arbeškem območju in ki tvorijo arbeško župnijo so sledeče: Ar-beč (500 m.); Zapat òk (it. Zapatocco), v Zapat tiku, zapatoški, Zapatiiočanji, nadmorska višina 643 m. Zaselek je stisnjen pri potoku, ki mu daje ime in ima malo sonca ker leži v ozki soteski. Gorénja vas (it. Goregnavas), v Go-rénji vasi, prebivalci: Gorénjci ali Go-rčnščanji; nadmorska višina 680 m. Vas leži tik pod Kladjem in je malo odmaknjena od glavne ceste s katero je povezana s kratkim odsekom. Tu je župnišče in kapela v kateri je maša med tednom in v zimskem času tudi ob nedeljah zaradi oddaljenosti župnijske cerkve in slabih vremenskih razmer. Od vseh vasi ima Gorenja vas najlepši razgled na Nadiško dolino. Kal (it. Calla), na Kalu, s Kala, prebivalci: Kajànci, Kajànke, tudi Kalčanji in Kalke. Je najvišja vas arbeške župnije (730 m.) in leži na odprtem in razmeroma položnem terenu. Od tu pelje najprej asfaltirana in nato makadamska cesta do farne cerkve sv. Štandre-ža, ki stoji vrh Kladja na čudoviti razgledni točki, ki omogoča pogled na Črni vrh, na Matajur, na Mijo, Stol, Kaninsko pogorje in v Nadiško dolino. Tu je tudi arbeško pokopališče. Cerkev je bila temeljito popravljena in predelana pod kaplanom Alojzijem Cligno-nom (prim. Sčigle); zvonik, iz katerega odmevajo največji zvonovi nadiških dolin, je bil zgrajen leta 1893. V cerkvi stojita nad stranskima oltarjema tudi dva slovenska napisa: «Angelzi miru so se britko jokali / Marija devica je žalostna do smarti; Poglejte ali je žalost kakor je moja žalost». Pred petdesetimi leti so spadale pod arbeško župnijo tudi vasi Podvaršč in Špehuonja, ki ležita na dnu doline ter Črni vrh. Prve dve vasi sta se pridružile laziški fari 1. 1935 in leto kasneje je tudi Črni vrh postal samostojna kaplanija. Kamiinjar (it. Camugnero), pri Ka-miinjarju, od Kamiinjarja. Najmanjši zaselek arbeškega območja stoji tik pod Kalom na višini 680 m. in je sestavljen iz treh družin. Od glavne ceste ga povezuje kratki stranski odsek. Na arbeškem področju rastejo kostanji do 650 m. nadmorske višine in dolga leta so bili dober vir dohodkov za tukajšnje prebivalce. Kostanj so jedli, z njim so krmili živino in ga zamenjavali po Furlaniji s koruzo. Poleg gošče, ki je zelo razširjena, je tudi nekaj gozda, kjer rastejo bukve, lipe, gabri, jeseni itd., v višjih legah (na prim. vrh Kladja) tudi mecesni in smreke. V Arbeču in Zapa-toku so gojili veliko sadja, predvsem jabolk in hrušk, ki so jih tudi prodajali. Pravijo, da je leta 1934 ena sama družina pridelala v Zapatoku 30 kv. jabolk. Zdaj tudi v teh krajih sadjereja propada in se ne obnavljajo novi nasadi. Po njivicah in vrtovih okrog vasi ljudje pridelajo krompir, fižol, repo, kapus itd. za domače potrebe. Nekdaj so v Arbeču, Gorenji vasi in Zapatoku gojili vinsko trto, ki je dajala manj kakovostno vince. Največ obdelovalne in rodovitne zemlje je pri Arbeču, ki je najnižja vas (500 m.) tega področja Redki kmetje redijo v teh krajih še ne kaj živine in mleko prodajajo ažliški mlekarni. Močno izseljevanje po drugi svetovni vojni je zdesetkalo prebival stvo, ki je sestavljeno pretežno iz starejših ljudi. Mlada delovna sila je zaposlena v podjetjih in tovarnah po dolini in Furlaniji. Nekaj zidarjev in avtoprevoznik, skoraj v vsaki vasi je gostilna, majhni trgovini z jestvinami in mešanim blagom so v Zapatoku in na Kalu. B.Z. Zemja ma Rozajanska zemja ma, ti, ti si makoj ma, te nešnji din, usa ki din bujè nu bujè ti... mi si na lipa, ko to sunci uer gore Čaninave, use mi posviti na tvej dolini. Romonenj od judi, od rožicou, od utičacou, od te uadè... Od usake pače, sama je bisida, od armonije od toga sveta usnega... ke na mej rozajanski zemjè živi. Čas je biI dulg, za poznet tuoj skrouni zaviti glas... zakoj oče so bile oblačanč... ma injen, neš romonenj je den sami. Nu ti zemja ma, si makoj ma. Na den sami stol sidiua. Tu Ukavi jami... sami ukavi se grizijo za no Luvišče zaraščino... Strah ni brani našimu suncu ke sam pot nan nareja... tami te gozd ki je užč visikan... Zemja ma, hauà srest vilažej od lipaga, risnega sveta, ke glas od sunca naju kliče... Ne blikouji, ne biside zavite bojo nan branili to samo pot zakoj ti zemja ma, ščilč živiš. Duša ma zbudi se... od mrtvega spanja Duša ma, oglasi se za den sami klic... za den sami glas, od me zamjč od te rožine doline.... da na ni muerje, za limer. Silvana Paletti S. LEONARDO Successo per la nona edizione di Tutticori m i Nonostante la mancata partecipazione del coro della «Brigata Alpina Julia» buon successo della 9. rassegna «Tutticori 1985». Ad aprire la rassegna è stato il coro di S. Leonardo diretto dal maestro Augusto Osgnach. Si è esibito poi di fronte ad un folto pubblico il gruppo «Li Mu-ris» di Venzone diretto dal maestro Alberto Moretti. È stata poi la volta della corale «Aris» di Monfalcone diretta dal maestro Leonardo Di Pierro. Molto applaudita infine è stata la corale polifonica di Montereale Valcellina diretta dal maestro Italo Piovesana. Al termine della serata il coro di S. Leonardo, organizzatore della manifestazione, ha donato una medaglia d’argento a tutti i maestri mentre l’Azienda autonoma di soggiorno e turismo di Cividale e delle Valli del Natisone ha offerto una targa ricordo ai presidenti delle varie associazioni. Ma un omaggio ai partecipanti ha voluto farlo anche l’Associazione corale polifonica di Montereale Valcellina che ha donato ai cori presenti una composizione floreale in legno, opera di un artigiano della Valcellina. Nel corso della manifestazione, il sindaco di S. Leonardo Renato Simaz ha portato al pubblico il saluto della nuova amministrazione comunale. Un saluto cordiale è stato portato anche dal presidente dell’AAST Giuseppe Paussa. L’appuntamento ora è per il prossimo anno quando ci sarà il decennale della manifestazione. U zadnjih letih so se zio raspasle takuo imenovane «marcielonghe» po Furlaniji in po naših dolinah. To so skupinski dugi pohodi, ki pomagajo telesnemu in duševnemu zdravju. Velika fantazija je peljala našega pomagača Marja Zuodra celuo na «marciolongo», ki sta jo napravla puž in želva (tartaruga). Pa pustimo, da Mario prepoveduje, kakuo so šle reči: «Eno večer so se dobil ko po navadi v gostilni puž in tartaruga. Puž ima pred sabo pou litra vina, tartaruga pa nje navadno kokakolo. Pogovarjata se o vseh stvareh: politika, šport, kultura, na posebno pa naš teški ekonomski šituacion. Puž pa naenkrat reče: «Kaj brigajo naju dva tele stvari, saj so dons drugi postvljeni za te reči opravljat. Mi dva se muorama kiek bul veselega pogovarjat. Kaj bi rekla ti, tartaruga, če bi se mi dva upi-sala v tisto marčjolongo, ki jo bojo djelal v nedeljo v Globoki dolin?». Natuo se je tartaruga takuo zarežala, da ji je začeu herbat klopotat, ko da bi se bil en žaki orjehu dol po štengah usu. Ko se je en mal potalažla, mu ona odgovori: «Kaj bi ti imeu kuražo se mene postavljat?» «Zakaj pa ne! Sevjede njemam peruotic pri nogah, a če se pa prou ložim, imam tudi jest ročno in dobro štupienjo!» ji reče puž. «Nu, pa dobro,» ga potrošta tartaruga, «dobimo se u nedeljo tam u Globoki dolin. Zdaj pa nasvidenje!». In takuo ries sta se našla v nedeljo tam pri «Klančarji» — seveda v gostilni, pa ni bluo cajta še za en kozarc popit, ker so bli že vsi pripravljeni za odhod (partenzo). Sa-muo nje dva so čakal. Kar hitro se Teika «marcialon puža in želvo postavita v te zadnjo vrsto in vsi čakajo žvižg (fischio) za odhod. Že prej kot se je žvižg zaslišal, se ni videlo kot en velik kadiž. V tem ka-dižu pa arjuvilo — kričanje, polom in potiskanje. Kaj se je zgodilo? Dali so odhod. Tartaruga (želva) an puž sta sama ostala. Usi so se zgubili, kot da bi bli splul, kot da bi jih ble gose zalovile. Tartaruga pogleda puža in reče: «To niema pomjena, saj srna mi dva, ki se morama danes miert an pomiert!». Puž, brez nič odgovorit se zduj-ša in se skrajša, se zdujša in se skrajša in gre kar naprej. Hitro teče, brez se oglednit. Nato začne pa tartaruga nje noge razmjetat: desno, levo, desno, levo. Pod njo se vse plazi in pred sabo vse razlom. Razmjeta noge, kot policaj na križališč, kjer ureja trafik. Brez se pogledat in brez preguo-rit, kar naprej jo klofutata. Zad za sabo puščata velike doline in neskončne ravnine. Pred sabo pa jih še čakajo široki potoki, temni gozdovi in visoke gore. Le kuražno, zmeraj naprej! Sevieda trudnost je velika in še sonce jih že pozdravlja, ker se pripravlja za iti za brjeg. Puž spušča zad za sabo slino kot lavo iz vul- kana: «Šplif, šplaf, šplif, šplaf...». A naprej se le pomaga. Od trudnost pa je po pot še hišo zgubiu. Počas, počas, en mal pred nočjo sta par-šla gor na en brjeg in gor sta se zelo razveselila. Blizu, spodaj, sta zagledala dohod (arrivo). Tartarugi je u žilah kri zavrjela. Vetegne ven parklje in zašklriplje z zobmi, pogleda puža in jezno zarjuje: «Zdaj ti bom jest pokazala, kdo se bo preča fajno smejau!». Brez druzga se močno naprej potegne in misli, da je pustila puža daleč zadaj, za sabo, puž pa jo je modro za rep popadu in tiho piho ji je gor na herbat zljezu, se je zdeu kot na vesela zastava (bandiera). Na nje herbatu se je lepuo usednu, obrisou puot an se lepuo oddah-nou. Tartaruga, nezavedajoč sc,. kaj se nad njo dogaja, vsa vesela teče do dohoda. Sliša že ljudi, ki na roke pluskajo. Naenkrat se začuje mogočen glas, ko so vsi skupaj zau-pili: «Puž!!! Pervi je puž! Bravo puž!». Tartaruga, zelo začudena, si je rekla: «Kaj sem tako stara, da ne čujem vič lepuo? Al sem mogoče pijana? Saj pa nisem ko en čaj (thc) po pot popila!». Nu, kaj se je zgodilo? Puž je natuo vargu uon njega uha, duge kot antena od televižjona in glih za du-gavo njega uh je tartarugo preteku. Nato pa veselo zavrišče in reče: «Ga ni gamsa, srnjaka al jelena, de puža preomaga!». Potem se obarne do tartaruge in ji zabrusi v obraz: «Se lepo smeje, tisti, ki se zadnji smeje. Imaš potrebo pojest še an žaki an eno športo idrika, prej ko se boš spet mene postavljala!». In tako se je končalo dolgo prijateljstvo med pužam in želvo (tartaruga). XII. natečaj za spise v slovenskem narečju XII concorso dialettale sloveno MOJA VAS SKUPNI PODATKI — DATI GENERALI število otrok - numero partecipanti 379 število prispevkov - numero lavori 417 število šol - numero delle scuole 14 ŠTEVILO OTROK PO POKRAJINAH — NUMERO DEI BAMBINI PER PROVINCIE Videm - Udine 202 Gorica - Gorizia 112 Trst - Trieste 62 tujina - estero 3 MOJA VAS ’85 - MOJA VAS ’85 - MOJA VAS ’85 - MO V Šenki an dielo otruok naših Darila Dvojezični vrtec Špeter - Asilo bilingue privato - Špeter - San Pietro al Natisone: Lutkovno gledališče, darilo Beneškega gledališča - Teatrino, Dono dell’Associazione teatrale della Benecia. Osnovna šola Gorenji Tarbij - Scuola elem. di Tribil Superiore-Stregna: Projektor, darilo občine Srednje - Proiettore, dono del comune di Stregna Osnovna šola Vrh (Sovodnje) - Scuola elem. di M.te San Michele (Savogna d’I-sonzo): Pisalni stroj, darilo občine Sovodnje - macchina da scrivere, dono del Comune di Savogna d’Isonzo. Osnovna šola «G. Carducci» Ahten - Scuola elementare di Attimis: Magnetofon, darilo Centra za kulturne raziskave iz Barda - registratore dono del Centro ricerche culturali di Lusevera. Osnovna šola «Pinko Tomažič» Trebče - Scuola elementare di Trebiciano: Magnetofon, darilo Slori - registratore, dono dello SLOR1. Slovenska mala šola Špeter - Scuola di sloveno San Pietro al Natisone: Magnetofon, darilo občine Špeter - registratore, dono del comune di San Pietro al Natisone Osnovna Šola Števerjan - Scuola elementare di S. Floriano del Collio: Fotoaparat, darilo tovarne IRET - macchina fotografica, dono dell’IRET ROSSELLA Osoj arie Rusica anu skakej To bilu tuw jasanè anu rusica zazàna taw nji hišice na si spaklà kostanja anu na si pila to bile vino. Te potrupalo taw dure. Rusica: «Du e?» Skakej: - Te skakej! Rusica: «Olà, ko če?» Skakej: - Si lacan, si merzuw, man kašej, odéme ivelt. Rusica: «Mal vó ’o, da ti dej ziz metlò?» Skakej: - Leda kaka dna ti se, ti ti maš vó ’o ma nahàt krapèt? Rusica: «Krapéj!» Skakej:Ti! Rusica: «Si delala wse leto, anu ti, ko si deluw?» Skakej: - Si citirow. Rusica: «Alore citirejpa injèn!» Skakej: - Si màiuw prodet ritiro za si kupet suposto, ka si basen bronkopolmonita... cfr, cfr, Rusica alora na mu. Ko e biw set anu gorek, an wsanow ta-na divano anu e sa dernjùhet. Na ga derzala itu wso zimo nu ko peršow vilazej, na mu dala den masànk, da pidè delet tuw wor-tec. An šow anu na ni ga vidala več, anu na ma šče videt masànk. Osnovna šola Nijvica (Bardo) - scuola elementare di Vedronza (Lusevera): Nakupni bon, darilo občine Bardo - buono acquisto, dono del comune di Lusevera. Osnovna šola «S. Gruden» Slivno, Šempolaj (Devin-Nabrežina) - Scuola elementare di Slivia / S. Pelagio (Duino - Aurisina): Fotoaparat, darilo občine Nabrežina - macchina fotografica, dono del comune di Duino.Aurisina. Osnovna šola «G. Pascoli» Fllocie - Scuola elementare di Clodig (Grimacco): Televizija, darilo Teritorialnega odbora S.K.G.Z. - televisione, dono del Comitato Territoriale delFUnione culturale - economico slovena della provincia di Udine. Srednja šola «Ivan Trinko» Gorica - Scuola media «Ivan Trinko» Gorizia: Pisalni stroj, darilo občine Doberdob - Macchina da scrivere dono del Comune di Doberdò del Lago. Srednja Šola Špeter - Scuola Media San Pietro al Natisone: Slika, darilo Gorske skupnosti Nediških dolin - quadro, dono della Comunità Montana Valli del Natisone. Srednja šola Rezija - Scuola Media Resia: Radiomagnetofon, darilo občine Rezija - radioregistratore, dono del Comune di Resia. Skupina otrok srednje šole Sv. Lenart - Gruppo degli alunni della Scuola Media San Leonardo: Plaketa darilo Autonomne turistične ustanove - targa dono dell’Azienda autonoma di soggiorno di Cividale e delle valli del Natisone. ALESSANDRA Ter Njivanje z ocàme óperte E njivan nu vas čistu, na pot rašsano judi, ke na se smea, vesela. Ne njivan slabaa! E njivan kanàe od ciela sfeta, ke nu dielaju dan velik kolo, ke nu plešeju anu mateàju vkup. Ne njivan lakóte! E njivan nu kišu pouno veliku, etu ke susie judje nu živita vkup no ževienje ku voré od iivienja. Ne njivan smarte! E njivan sfiet čest, àjar zdrov. Ne njivan smog! E njivan morje čest, etu ke sov-se kanàe nu vagàjta vkup. Ne njivan muorje umazen! E njivan sonce velik, órak. Ne njivan oblake čarne. E njivan, ke vsake dan od lieta te velice anu te male nu budita brune anu veseli tej za viernahte. Ne njivan ujske! E njivan, ke sovsie nu moneta dielate, še tieze, ke nu niemaju kožu kompànju kuj mi. E njivan, ke jedan u muore dielate na parve dan maja. Ne fiesta kuj za nas! Tuole e njivan z ocàme óperte. Paolo an Ezio iz Matajurja Samantha - Špeter ROSI Zabnice Moja vas Moja ves sa Žabnice, v Kanalski dolini, pad Svetame Ušarjame. Pr nas pazime je zuo mraz, do 2i-30 ° C, zapade kajse snjega. Lietos smo v maju, pa ga še uo-ščas mi mama. V moji vese se zabari tri jaziče, suabenjo, ta stari žabaro niemško, ta muade pa uaško. V Zabnicah imama liepe naua-de: na cvetna nadelja začnemo praciesja «prajtelna» ad ta male cierkve sv. Ratije da farne cierkve sv. Egidija. Moj oče naprave sak lieta prajtl s smrlinja, olče, macare mpa z breze. Na prajtl se obiese abuče, pomaranče, pildče mpa cukarče. Na blika svuota naše mame ob treh papune nesaja v bličeh jer-basah v cierku žegnat pisane aj-ca, potica mpa šunkn. Naša nauada je, daga jema šele po gor vstajenju. ANDREA Matajur Kličem se Gosgnach Andreja imam 9 let in u mojo vas sem par-šu pred dnim letom iz Svice. Kier sem priet živeu. Moja vasje vesoko u briegu, iz nje se vidjo use Nediške doline dol do muoria. An če je moja vas mikana se u nji nimar ki gaja. Za novo leto in pusta smo se tudi mi otroci divertili, hodili od vasi do vasi plesali pieli m nabralipuno cajno jaic in salamu. U vasi imamo tudi šuolo za ramoniko dankrat na tiedan in naša muzika dieia judem u vasi puno veseja. MARIANNA Dreka Moj tiri les sim mela due tiri, en ie biu rumen an se ie klicou cardellino, ta drugi je biu Čerin, rumen an ar-dec klicou se je pettirosso. Ona dua sta se inamorala. En dan ie cardelino umerù zak sije pregriz-nu jezik, pettirosso ie zalovau ure in ure an ie jokau da mi je delau perfin peno. Pettirosso je utekou iz štie, ias sem sigurna, da ie šu iskat drugo moroso. An če jo je ušafau sem sigurna da cardelino je veseu in se mu smieje dal cielo. VAS ’85 - MOJA VAS ’85 - MOJA VAS ’85 - MOJA dolin za lietošnjo Mojo vas FULVIA Monfalcone Nono Tin an nona Eni živ jo na Tarčmune. Nono sieče travó an nona kopa zemjó za kompierje sadit. Naš pas pa varje kazouc. DENNIS Grmek Moja vas: Liesa Liesa je na vas ki se ušafa tu dolin od Nediže an je tu Garmiški kamun. Liesa ima 43 Hudi. Po stari prave Liesa pride od liesa, kije na oprava za klast sušit kostan, lie-šinke an gobe. Liesa ima an muost, ki sada je cimentu ankrat mod H * Sara - Attimis. par starim je biu samua an hlot, za pasuvat eia čez uodo. Potok ki pasava ta zdol se kliče Rieka. Kar se napun doz Svetega Lia-narta na te pravo taz mosta se vide no lepo kaskato ta na sred potoka je an velik kaman go na ka-mane muoj tata Etore je napravu an piedistal. Pre Giovanni je kupu no lepo Mario muoj stric jo j' deu gor. So jo napravli zak nomalo liat nazaj je no malo ljudi padlo do pod muost an zak pru le-pua stoj. Te parva hiša od Lies je bla Kozarja t>a je bla nareta z lužo an je bla pokrita s slamo. An krat Liesa se je klicala Svet Valentin na Jezere. Puno puno liat nazaj kjer sada je vasje bla sa-muo uoda. Blizu potoka Kocajnariova so imieli malin ki je m leu na uodo. So nosil mlet od vsih vasi sie-rak, ušenico an jejdo. Niso prašal sude zak tenčas ljudje so bli buoz, so jemal mierca. Dva stara moža z Lies puno liet nazaj so ušafal kar so jame kopal za hiše zidat stare madone nare-te na ruoke. Ist san pomislu de priet na Lie-sab, pred uodo je bla druga vas. Nagrade so prispev tudi: Javne ustanove - Enti pubblici: občina Dolina - San Dorligo della Valle občina Zgonik - Sgonico občina Sv. Lenart - comune di S. Leonardo Društva in organizacije: Circoli ed associazioni: Zveza beneških žen Zveza slovenskih kulturnih društev Kulturno društvo Rečan zbor Pod lipo Tržaška knjigarna Sezione ex emigranti Lusevera Gospodarske organizacije - Enti economici: Beneco SpA Sv. Lenart - S. Leonardo Banca Popolare di Cividale Edicola Cernetig - Špeter - San Pietro al Natisone Panificio - Pekarna Talotti - Špeter -San Pietro al Natisone Macelleria - Mesnica Beuzer - Špeter -San Pietro al Natisone Farmacia Strazzolini - Špeter - San Pietro al Natisone «La Bottega di Rosy e Nery» - Špeter - San Pietro al Natisone Negozio - trgovina Adami - Špeter -San Pietro al Natisone «La Cicogna» Čedad - Cividale Stilottica - Čedad - Cividale Ottica De Agostini - Čedad - Cividale Ferramenta Piccoli - Čedad - Cividale Qualizza-articoli musicali - Čedad - Cividale Bacrì-articoli per l’infanzia - Čedad -Cividale confezioni Boccolini - Čedad - Cividale confezioni Mirca - Čedad - Cividale confezioni Santi - Čedad - Cividale confezioni Vidussi - Čedad - Cividale oreficeria Qualizza - Čedad - Cividale oreficeria Mulloni - Čedad - Cividale oreficeria Urbancig - Čedad - Cividale profumeria Madotto - Čedad - Cividale profumeria Biliani - Čedad - Cividale Farmacia Fontana - Čedad - Cividale Elettrodomestici Zamero & Co. - Čedad - Cividale Cartoleria «La Chiocciola» - Cavalic-co (Videm - Udine) Negozio Bier - Čedad - Cividale Cooperativa Libraria - Čedad - Cividale Concessionaria Olivetti - Čedad - Cividale ' cartoleria Stagni- Čedad - Cividale cartoleria Fulvio - Čedad - Cividale cartoleria Bront - Čedad - Cividale Teknomec - Gorica - Gorizia Meblo - Trst - Trieste Regal casa - Čedad - Cividale confezioni Zyko’s - Čedad - Cividale bar Bellina - Čedad - Cividale zlatarna-urarna Škerlj - Trst - Trieste Večje nagrade posameznikom Premi maggiori ai singoli Clodig Davide - Srednje-Stregna: computer Sinclair, darilo Študijskega centra Nediža - computer Sinclair, dono del Centro Studi Nediža Ruffini Alessandra - Bardo-Lusevera: radiomagnetofon, darilo Benedil - radio-registratore, dono delTimpresa edile Benedil Marchig Michelina - Sovodnje-Savogna: žar, darilo občine Sovodnje - griglia, dono del comune di Savogna Kuzmin Anka - Sovodnje-Savogna d’isonzo: radio, darilo Primorskega dnevnika - radio, dono del Primorski Dnevnik Clodig Francesca - Srednje-Stregna: radio, darilo Novega Matajurja - cuflie stereo, dono del Novi Matajur Davide ed Elisa Domeniš - Trst - Trieste: fotoaparat, darilo Hobles - macchina fotografica, dono della Hobles Tomasino Barbara - Ahten-Attimis: Pisalni stroj, darilo Veplas - macchina da scrivere, dono della Veplas Cencig Igor - CH: Globus, darilo Zveze beneških izseljencev - mappamondo, dono dell’Unione emigranti sloveni del FVG Comugnaro Massimo - Tavorjana - Torreano: radio, darilo zadruge «Dom» -radio, dono della Cooperativa «Dom» Errath Natascia - Ukve-Ugovizza: nahrbtnik, darilo Župana občine Naborjet Ovčja vas - zaino, dono del sindaco del comune di Malborghetto-Valbruna Cicigoi Marianna e Leonora - Dreka-Drenchia: walkie talkie, darilo občine Dreka - Walkie talkie, dono del comune di Drenchia Ozbič Maila - Trst-Trieste: kmetijsko orodje, darilo Kmečke zveze Trst - attrezzi agricoli, dono dell’Alleanza contadina di Trieste Bergnach Cristina - Hlocie-Clodig: fotoaparat, darilo občine Grmek - macchina fotografica, dono del comune di Grimacco Feletig Samatha - Špeter - S. Pietro al Nat.: kolo, darilo občine Špeter - bicicletta, dono del comune di San Pietro al Natisone Tomasetig Mauro - Fojda-Faedis: radio, darilo občine Fojda - radio, dono del comune di Faedis Venuti Michele - Špeter-San Pietro al Nat.: šotor, darilo Zavoda za slovensko izobraževanje - tenda, dono dell’istituto per l’istruzione slovena. Paljavec Ivana - Špeter-S. Pietro al Nat.: radio, darilo društva Ivan Trinko - cullie stereo, dono del circolo Ivan Trinko Simaz Laura - Sv. Lenart - San Leonardo: radio, darilo društva Ivan Trinko -cuffie stereo, dono del circolo Ivan Trinko Crisetig Luca - Čedad - Cividale: pik - nik komplet, darilo TO SKGZ - completo pic-nic, dono del Comitato territoriale dell’Unione culturale economica slovena della provincia di Udine Mauro Denise - pik-nik komplet, darilo društva Naše vasi Tipana - completo pic nic, dono del circolo Naše vasi di Taipana Folodore Barbara - Rezija-Resia: Radiomagnetolon, darilo občine Rezija - radioregistratore, dono del comune di Resia Sinicco Karim - Bardo-Lusevera: barve, darilo Društva beneških umetnikov-colori, dono dell’Associazione artisti della Benecia Devetak Alenka - Nabrežina-Aurisina: spalna vreča, darilo adv. Škerlja - sacco a pelo, dono dell’avvocato Škerlj Polenčič Kristina - Krmin-Cormons: nahrbtnik, darilo adv. Škerlja - zaino, dono dell’avvocato Škerlj Klanjšček Katja - Gorica-Gorizia: kolo, darilo tovarne IRET - bicicletta, dono della IRET Fanika an l etizia Letizia LANDAR Moja vas se kliče Laudar. Laudar je narljeuša vas od Nedi-ških dolin; Jest san hodila plavat du Nedižo. Sada nan kradejo Nedižo. Kan bon hodila plavat? V "V Trofeo Grassi Sport - Premiazioni rii fé! i Oraziano Crudi consegna il trofeo «Pizzeria al cavallino» a Giuliano miani della Valnatisone: 16 anni, 12 reti in prima categoria Trofeo Il vincitore del Trofeo Grassi sport Carlo Liberale: 25 reti in 16 partite! Gianfranco Servidio (foto archivio). La fo- Paolo Miano viene premiato dal neo-assessore di S. Pietro geom. to della premiazione verrà pubblicata pros- Lucio Vogrig simamente Una iniziativa « va potenzia Il vice-sindaco di S. Pietro Claudio Adami consegna il premio «fedeltà» a Marino Gariup dell'Audace À Paolo Miano consegna la targa premio «fedeltà» del nostro giornale a Claudio Scaravetto Marco Grassi consegna a Matteo Cruci! il minitrofeo del nostro giornale. 25 reti segnate con la formazione «pulcini» della Manzanese Quando tre anni fa mi venne in mente di organizzare il premio per i cannonieri delle nostre Valli, non immaginavo certo che la mia iniziativa sarebbe proseguita nel tempo con tanto successo. Inanzitutto voglio ringraziare le ditte Grassi Sport di Marco Grassi, la Pizzeria «al Cavallino», per ì magnifici trofei che hanno messo a disposizione, l’amministrazione comunale di S. Pietro per la concessione della sala consiliare. Il giornale per i premi, ma soprattutto per lo spazio che concede a questa rubrica, che mi risulta seguitissima da molti dei suoi lettori. Non sarà certo una pagina culturale, ma parla in modo semplice degli avvenimenti di casa nostra, ciò che non ci danno i quotidiani locali. Voglio ringraziare i Sindaci di S. Pietro al Na-tisone, di Grimacco, i consiglieri provinciali Mazzola e Blasetig, il vice Sindaco di S. Pietro Claudio Adami; l’assessore Lucio Vogrig, ma in modo particolare tutti gli sportivi che erano presenti in sala Consiliare a S. Pietro, compreso Paolo Miano. Tornando alla premiazione, il Trofeo Grassi Sport è andato a Carlo Liberale, centravanti di belle speranze che speriamo possa in futuro andare in qualche squadra di categoria superiore. Le venticinque reti fatte parlano da sole; è un giovane che calcia bene con i piedi e possiede anche un ottimo stacco per i colpi di testa, altruista per natura si sacrifica per la squadra. Al secondo posto Gianfranco Servidio, attaccante giunto alla «corte», di Graziano Crucil dopo un periodo di inattività dalla Cividalese. Quindici reti fatte in un campionato sono tante è sono il giusto premio a questo ragazzo che ha ritrovato col cambiare società nuovi stimoli in quanto nell’ambiente in cui si trovava aveva perso la voglia di fare lo sport. A distanza di un anno è tornato su alti livelli, con l’ambiente familiare di Pulfero ha ritrovato la serenità ma soprattutto ha voluto dimostrare con le sue quindici reti che la sua carriera di sportivo può proseguire ancora per molti anni. Giuliano Miani, il terzo classificato, è un ragazzo che nella sua prima esperienza nel campionato di prima categoria ha segnato la bellezza di dodici reti, più due nel campionato Under 19. Ha saputo conquistare il posto in squadra a suon di gol: diciassettenne, dotato tecnicamente, unico neo la mancanza di determinazione in certi frangenti di alcune gare. Ma questo è niente in quanto un giocatore giovane come lui matura sotto questo aspetto con il passare degli anni. Si sussurra che è in procinto di passare ad una squadra professionistica, auguri. Sono stati premiati: Luca Ge-retti, Žarko Rot, Alberto Para-van, Simone Vogrig, Gabriele Be-cia per la classifica marcatori mentre gli altri premiati ed il resto del servizio fotografico saranno pubblicati per questioni di spazio sul prossimo numero. Come si vede è una manifestazione che và potenziata! (Continua) Graziano Crucil consegna la targa al presidente del settore giovanile della Valnatisone rag. Sergio Moreale s* t É Paolo Miano premia Gianfranco Stulin della Savognese che ha ritirato anche i premi di Romano Podorieszach e Žarko Rot, impossibilitati ad intervenire troll, 3. ima*»! àfunt Il responsabile della redazione sportiva ed organizzatore delle premiazioni Paolo Caffi premia con una targa il geom. Lucio Vogrig ima»*! fì ■ i drumii I consigliere provinciale Aldo Mazzola consegna il trofeo «fedel-à» a Dino Terlicher, rappresentante dell'imposslbilltato Pio To-nasetig dell'Audace Paolo Caffi premia Giuseppe Coceano che ha sostituito il figlio Francesco impossibilita-to ad intervenire causa malattia v/ CLODIG Un incontro con Pierino LIVEK Turnir v nogometu Tudi letos bo 27. in 28. julija 1985 na Livku turnir v malem nogometu, ki ga običajno prireja livška mladina. Kot prejšnja leta se bo turnirja udeležilo 5 beneških ekip. Za sedaj še ne vemo katere naše ekipe nas bodo na turnirju zastopale, o tem bomo kasneje pisali. Turnir na Livku je zelo važen tako iz športnega kot iz političnega zornega kota. Taki turnirij so odgovor vsem tistim, ki mislijo, da je v športu (v nogometu posebno) samo nasilje in nekulturnost. Vsaka leta, ko smo bili na Livku, smo videli zmagovalce in premagane skupaj, a ne s kakimi noži ali palicami temveč okoli mize s kozarčkom v roki. Še nekaj bi dodali in to naj gre našim slovenskim organizacijam iz Benečije. Turnir je tudi politično pomemben, ker daje možnost beneški mladini in mladini iz matične domovine, da se končno tudi srečata, da mladi iz Benečije vidijo, da naše beneško narečje ni bogve kako drugačen jezik od tistega, ki ga govorijo naši bratje iz Slovenije, kot bi hoteli dokazati kaki «lingvisti» iz naše strani. Kjer ne zmorejo politiki, naj zmorejo pa športniki. Na kratko bi napisali še o pravilih turnirja v malem nogometu Livek 85, tako da ko se bo vršil, ne pride do neprijetnih nesporazumov: 1. Igra se samo s telovadnimi copati 2. Out in corner se izvrši z nogo 3. Off side ni! 4. Če vratar odbije žogo izven kazenskega prostora, je žoga v kornerju. Če pa jo odbije iz notranjosti kazenskega prostora, je žoga vratarja. 5. Igra se v šestih + eden (6+1). Rezerv je neomejeno. Menja se lahko igralca kadarkoli, a samo z dovolenjem sodnika 6. Igra se 2x20 minut. Pavze je pet minut 7. Če gre žoga v goal-out, se žoge ne nastavlja na kazenski prostor. La formazione della trattoria «Giardino» di S. Pietro al Natisone. La sfortuna le ha negato l’accesso ai quarti di finale. In piedi da sin. a destra: Mottes, De Grassi, Strazzolini, Podorieszach, Martinig, Ciccone, Cencig, Miano, Moreale G.L.. Accosciati: Pepe, Moratti C., Bacchetti, Cudicio E., De Pora. Ker je turnir, kot smo prej omenili, zelo važen tudi za Benečane, bi bilo lepo in važno, če bi tele podprle ta turnir z darili (kope, targhe, itd). Upanje organizacije in najno je, da bo vse lepo teklo in v to smer se bo tudi delovalo. Pozivamo vse Benečane, ki sta jim šport in bratstvo pri srcu, naj se tiste dni ko bo turnir — in posebno v nedeljo 28 ko bodo igrale beneške ekipe, napotijo proti Livku. Doživeli bodo prav lep week-end. Marko Predan È stato un incontro tra amici, pieno di simpatia e di calore quello organizzato sabato 29 giugno dalla biblioteca comunale di Grimacco per festeggiare Pierino Fanna. L’affermato calciatore, nativo di Grimacco a cui rimane sempre legato, come ha detto più volte nel corso dell’incontro e dove ha vissuto i primi anni della sua vita prima di trasferirsi con la famiglia a Moimacco, ha accettato di rispondere alle domande dei suoi coetanei e a quelle forse più ingenue dei bambini, presenti in grande numero nella sala Rinaldo Luszach. Con grande semplicità Pierino Fanna ha ripercorso le tappe più importanti della sua carriera calcistica, con grande franchezza ha illustrato le fatiche ed anche i sacrifici che si devono fare prima di raggiungere il successo. Il sindaco Bonini in questa occasione gli ha donato anche due cassette, quella del Pod lipo e quella del Senjam beneške piesmi che, come ha detto, rappresentano «il passato ed il presente della nostra cultura». Durante l’incontro, a cui era presente anche il sindaco Fabio Bonini, è stata consegnata a Pierino una targa ricordo dell’amministrazione di Grimacco che ha voluto così, con un dono forse modesto, ringraziare un campione che ha fatto conoscere ad un ampio pubblico il piccolo comune delle Valli. È seguito poi un incontro nella sede comunale a cui hanno partecipato numerosi cittadini, non solo di Grimacco, che hanno così potuto stringere la mano a Fanna. A.S. GRIMACCO ____________CLODIG 13-29 LUGLIO 1985____________________________ 1° Torneo di calcetto a 5 giocatori Trofeo A.S. Grimacco triennale Girone A Bar-pizzeria «Al cavallino» Matajur 85 Bar «Al cacciatore» - Crostù Legno più - Clodig Girone B 4 T Tende sole - Pasian di Prato Inter club bar «Da Remigio» - Cividale Bar «Da Mariuccia» - Brischis Bar «Al caminetto» - Dughe Girone C Grupignano Beneco S.p.A. Sixti niners-Tarcetta Bar «Al bivio» - Prapotnizza Girone D Cividale Clenia Mersino «Under» Clodig Inizio ore 20 13.7 — Bar-pizzeria «Al cavallino» - Matajur ’85 Bar «Al cacciatore» - Legno più 4 T tende sole - Inter club bar «Da Remigio» 14.7 — Bar «Da Mariuccia» - Bar «Al caminetto» Grupignano - Beneco S.p.A. Sixti niners - Bar «Al bivio» 15.7 — Cividale-Clenia Mersino - «Under» Clodig Bar-pizzeria «Al cavallino» - Bar «Al cacciatore» 16.7 — Matajur 85 - Legno più 4 T tende sole - Bar «Da Mariuccia» Inter club bar «Da Remigio» - Bar «Al caminetto» 17.7 — Grupignano - Sixti niners Beneco S.p.A. - Bar «Al bivio» Cividale - Mersino 18.7 — Clenia - «Under» Clodig Bar-pizzeria «Al cavallino» - Legno più Matajur 85 - Bar «Al cacciatore» 19.7 — 4 T tende sole - Bar «Al caminetto» Inter club bar «Da Remigio» - Bar «Da Mainicela». Grupignano - Bar «Al bivio» 22.7 — Beneco S.p.A. - Sixti niners Cividale - «Under» Clodig Clenia - Mersino 24-25 Luglio QUARTI DI FINALE 27 luglio SEMIFINALI 29 luglio FINALI Bla sta tistih liet, «della classe», kot se pravi po italijansko. Obadva sta studiala na padovanski univerzi od začetka, potlé sta srečno zaključila visoke Suole u Bologni. Bla sta velika parjatelja. Če sta imela a n cigaret, sta ga vsak pou pokadila, vsak pou ste popila pivo, čez pou prerezala pečenko al bišteko an če sta imela denar sta kupe hodita na špas. Samo njih politične ideje so se no malo ločile. Srečno sta dokončala Suole. Adan je ratu inzenier, drugi pa avokat. Kadar sta postavla «lavreo» na glavo, jih je pot ločila, vsak je Su na svojo stran an u dvajsetih letih je vsak naredu svojo pot, z mostovi al brez mostu. Njih živlienje, kakor živlienje drugih Italijanov, je teklo normalno naprej, u dobrem in slabem, v izobilju (benessere) in v stiskah. Dvajst let se nista videla! Craxi je ratu president od ministru, poglavar naSega governa, avokat je Su u srediSče svojega miesta, kjer je naredu liep govor (diSkorS) o njega kom-panju, ki je ratu poglavar italijanskega governa. Na koncu svojega govora, mu je parSlo stiskat roko puno ljudi in avokat — socialist — parjateu Craxia, je biu zatuo veseu. Biu je Sindak tistega mesta. Odparu je na debelo oči, kadar mu je parSu stiskat roko njega Suolski parjateu, inženir, ki ga je poznu že od « université», da je prekalien demokri-stian. «Oh, kaj se vidi, dragi Vittorio, čeprav so Sle lieta proč, se nisi nič spre-meniu. Si glih tajSan, kot kadar srna Studiala na padovanski univerzi. Al si me tudi ti parSu posluSat, al si se preo- PISE PETAR MA TA JURA Dva šindaka in dva mostova barnii, si spremeniu idejo?». Sta se objela, poljubila, buSenla. «Ne, dragi Umberto, nisem spremeni! ideje, sem saldu demokristian. ParSu sem u vaSe mesto po opravilah an sem videu na manifeStih, de boSguoriu na telem tar-gu. Garduo bi bluo če bi te ne biu parSu posluSat, zak srna bla velika parjatelja na Suoli an se nisma vič videla že dvajst Ijet». «Lepuo s tvoje strani, dragi muoj Vittorio, tudi po dugih Ijetih parjatelj-stvo ne usahne. Sem veseu, da te Se videm». «Ne veseu sem jaz, posebno kadar sem zviedu, de si ratu Sindak od telega miesta. Že kadar srna hodila u Suolo kupe, sem zastopu, de puojdeS deleč...». «Sada srna govorila previč o mene. VieSda sem Sindak telega mesta, povem ti da sem oženjen, da imam dva otroka, čičico an puoba. Imam svojo hiSo an u družini se lepuo zastopemo. Kako pa je s tabo?». « Tudi jaz imam družino, tri puobe an tri Čeče. Imam svojo hiSo in sem Sindak svojega mesta». «Ah, tudi ti si Sindak!». «Takuo so ljudje odločili na vota-cionah!» «Me veseli, nisma Studiala zastonj» (in Sindaka se spet objameta). «PosluSi, Vittorio, če se ti ne mudi domov, se lahko ustaviS na večerji par nas pa tudi spau boS lahko». «Hvala. Nič se mi ne mudi. Sada sem mislu iti u hotel, da si preskarbim pa-stejo, ker muoram Sejutre ostat u mestu. Rad sprejmem tvoje vabilo, takuo borna imela Se no malo cajta za poklepetat, kuo gredo reči u Italiji an po l svetu». Vittorio je biu veseu, Umberto tudi an Sla sta damu. Umberto je na debelo odparu oči, kadar je zagledu Vittoriovo hiSo. Bla je lepa vila, da jih ni bluo tajSnih deleč na okou. «Al si že puno liet Sindak?» upraSa Umberto Vittoria. «Že petnajst let!» je slediu odgovor. «Kakuo si zaslužu denar, de si zgra-diu tako lepo vilo?» «Tebe, ki si parjateu, lahko povjem. Al vidiS tisti veliki muost, ki gre čez rje-ko,» mu pokaže s parstam. «Ga vidim!» «Reči so Sle takuo. Kadar smo ga ru-nal, smo delal ekonomijo: no malo manj cementa, no malo manj želieza... pa mene je ratala vila... al zastopeS?». «Zastopem, zastopem, samuo sem mislu, de socialisti ne znate runat tajSnih reči...». Umberto se je posmejati. Šla sta u hiSo in gostitelj mu je predstavu ženo in otroke. Večerja je bla dobra, okusna, družba vesela in po dugem klepetanju so Sli vsi spat. Drugi dan se je Vittorio lepuo zahval u za gostoljubnost a n povabu Umberto an njega ženo na svoj dom. Obisk je biu kmalu potem varnjen. Umberto je napravu Se buj debele oči, kadar se je znajdu pred hiSo Vittoria. Bla je vila dvakrat buj velika ku njega. Vrt (giardin) takuo lep in velik, lepo urejen, da je biu na «meraviglia». Umberto so sparjeli Vittoriovi kamerieri u luksuznih črnih oblekah, z belimi ro-kovicami: Začuden Umberto vpraša: «Dost liet si že za Sindaka?» «Petnajst let, kot ti!» «Kakuo si pa zaslužu tarkaj denarja, da si zazidu tako lepo an veliko vito?» Vittorio je parjeu pod paško Umberto an ga pejii na bulo, na odzdignjem prestor njega vrta. Sparstom mu je po-kazu u dolino, kjer je tekla velika rie-ka in mu jau: «Al vidiš tisti veliki muost čez rjeko?» « U resnici poviedano, ne vidim obed-nega mostu!» «Appunto. Zatuo, ker ni mosta, je zrasla moja vila!» Parjatelja sta se zasmejala in objela. « Vidim, da se muoramo mi socialisti Se puno reči navasli od vas!» je sme-he jau Umberto Vittorju. Brez zamjere. Napisu sem jo takuo sem jo ču, če pa mislite, da se kaj taj-Snega ni zgodilo, odpisajtemi. Vas pozdrav ja Vaš Petar Matjurac " U-E VALU 1 w w L f*V> ^9*' PORTOGRUARO DREKA SOVODNJE Mašera V videmskem spitale nas je za venčno zapustila Maria Mašera, uduova Po-dorieszach iz naše vasi. Imiela je 76 liet. V žalost je pustila sina, hčer an vso žlahto. Nje pogreb je biu go par Mašer v saboto 29. junija. Barca / Hlocje V saboto 6. julija sta se poročila v Sauodnji Giuseppe Vogrig - Konsorju iz Hlocja an Silvana Maurig iz Bare. Novičam, ki bojo živiel go par Hlocje, želmo srečno an veselo skupno ži-vlienje. SV. LENART Čemur Smart mladega puoba To dolino žalostnih suzi je zapustu za buojši svet komaj dvajset let star Giancarlo Celioni. Biu je edini (unico) sin družine: njega tata je Mario, mama pa Franca. Rajnik Giancarlo je biu puno, puno liet težkuo bolan, da ni mu ozdravit. Smart ga je rešila tarpljenja. Umaru je v videmskem špitalu v torak 2. julija, njega pogreb pa je biu par Sv. Lenartu v četartak 4. julija predpudne. Njega pogreb je biu na britofu Sv. Lenarta z obredom prič Jehova (con il S. PIETRO AL NATISONE — ŠPETER Edilizia convenzionata NELL’AMBITO DELLA LOTTIZZAZIONE «SEDLA» COSTRUIAMO E VENDIAMO: V OKVIRU LOTIZACIJE «SEDLA» GRADIMO IN PRODAJAMO: Tricamere mq. 113 Trosobno stanovanje kv. m. 113 Bicamere mq. 99 Dvosobno stanovanje kv. m. 99 Cucina Kuhinja Cucina Kuhinja Soggiorno Dnevna soba Pranzo-soggiorno Dnevna soba Pranzo Jedilnica Biservizi Dve kopalnici Biservizi Dve kopalnici 2 terrazze Dve terasi 3 terrazze Tri terase Garage Garaža Garage Garaža Cantina Klet Cantina Klet Prezzo medio - povprečna cena L. 78.200.000 Prezzo medio - povprečna cena L. 68.500.000 MUTUO REGIONALE QUINDICENNALE DI L. 50.000.000 AL TASSO DEL Vh MEDIO ANNUO DEŽELNO POSOJILO ZA PETNAJST LET V VIŠINI 50.000.000 S POVPREČNO M OBRESTI LETNO Informazioni e vendite presso: Informacije in prodaja: CODHOIPO Dežurne lekarne . * I Farmacie di turno od 13. do 19. julia Podbonesec tel. 726150 Čedad (Fontana) tel. 731163 S. Giovanni al Nat. tel. 756035 Zaparte zaradi počitnic Špeter in Čedad (Fornasaro) BENEDIL S.p.A. Impresa Costruzioni Edili Via Manzoni 14 - 33043 Cividale del Friuli Telefono 0432 / 730614 - 732019 doh. Renato Trainiti Škrutove: od pandiejka do sabote od 9.00. do 12.00. UDINE BASILIANO Urniki miedihu v Nediških dolinah DREKA doh. Lucio Quargnolo Kras: v torak an petak ob 13.30. Pacuh: v sriedo ob 12.00. Trinko: v torak an petak ob 14.00. GARMAK doh. Lucio Quargnolo Hlocje: v pandiejak an torak od 15.00. do 16.00. v sriedo an četartak od 11.00. o 12.00. v petak od 17.00. do 18.00. doh. Renato Trainiti Hlocje: pandiejak, sriedo an saboto ob 14.00. PODBUNIESAC doh. Filippo Bonanno Podbuniesac: od pandiejka do petka od 9.30. do 12.30. popudan od 15.30. do 17.30. Črnivrh: v saboto od 10.00. do 12.00. doh. Giuseppe Ferretti Podbuniesac: od pandiejka do petka od 13.00. do 14.00. SOVODNJE doh. Pietro Pellegrini Sovodnje: v pandiejak, torak an petak od 10.00. do 12.00. v sriedo od 16.00. do 18.00. v četartak od 9.00. do 10.00. ŠPIETAR doh. Edi Cudicio Špietar: v pandiejak, torak, četartak an petak od 9.30. do 12.30. v sriedo od 15.30. do 18.00. v saboto od 9,30. do 12.00. doh. Pietro Pellegrini Gor. Barnas: v četartak od 10.15. do 12.00. Špietar: v sriedo od 11.00. do 12.00. v petak od 17.00. do 18.00. SRIEDNJE doh. Lucio Quargnolo Sriednje: v pandiejak od 11.00. do 12.00. v sriedo od 13.00. do 14.00. v petak od 9.00. do 10.00. v saboto od 10.00. do 11.00. Gor. Tarbi: v sriedo ob 14.30. doh. Renato Trainiti Sriednje: v četartak od 14.00. do 15.00. Gor. Tarbi: v četartak od 15.00. do 16.00. SV. LIENART doh. Lucio Quargnolo Gor. Miersa: v pandiejak an torak od 17.00. do 18.00. v sriedo an četartak od 9.30. do 11.00. petak od 10.30. do 12.00. v saboto od 11.00. do 12.00. rito dei testimoni di Geo va), po veri, kateri je mladenič pripadau. Na pogreb je paršlo res puno ljudi, posebno mladih iz naših dolin in puno njega sovernikov iz vseh krajev. Smart mladega puoba je globoko pretresla in užalostila vso dolino. Naj tata Mario, mama Franca in vsa žlah-ta sprejmejo našo tolažbo. Ošnje V saboto 6. julija sta se poročila v sugestivni cierkvici Svetega Antona pri Sv. Lienartu Claudio Osgnach iz Ošnje-ga in Valentina Volarič iz Sužida pri Kobaridu. Za to parložnost sta soma-ševala Claudiu stric, ki je paršu napuo-što za to žembo iz sveta in gospod Dor-bolò. Na ojcet, ki je bla v hotelu Belvedere v Špietru je paršlo ries puno ljudi, žlahte in parjateljev z obeh strani meje. Noviča bota živiela v Škrutovem. Voščimo jim puno zdravja in sreče v njih skupnem živlienju. H čestitkam se pridružuje tudi Beneško gledališče. Gara s fiondo v Kobaridu Prejšnjo nedeljo je bila v gostilni Pri Jazbecu v Idrskem pri Kobaridu že 4. fračarijada (gara s fiondo). Ker je to, vsakoletno tekmovanje že precej znano je prišlo veliko tekmovalcev, pa tudi takih, ki so to samo gledali in se zabavali. Tekmovalo je 113 fračarjev iz Italije, Jugoslavije in Nizozemske. Najboljši je bil Darko Benedejčič iz Zatolmina. Najboljša fračarka pa Vlasta Leban. Najbolj izvirno fračo pa je prinesel Kurinčič Berti, ki je bila že pravo tehnično mojstrstvo. Podelili so tudi nagrado za najbolj jeznega fračar-ja, ki ga je dobil Gianni Crucil iz Trčmuna. Iz Benečije je bilo še kar dosti fračarjev, med katerimi je posebej izstopal Roberto Petricig iz Trčmuna, ki ima zelo veliko možnosti za boljšo uvrstitev naslednje leto v juniju. Dober je bil tudi Mark Hatley iz Podbonesca. Concerto Rock POZZECCO 19 LUGLIO 1985 ore 21 Ingresso Libero With Martin Krpan (Ljubljana) Al 3° LP, gruppo di punta del nuovo Rock Jugoslavo con anni di esperienza ON’STAGE e vincitori di numerose rassegne musicali Radio e TV. Support Ibm (Udine) Astro nascente del Rock in italiano. Fotografije z Škoda, da nismo imeli u rokah fotografij, ko smo publikal lepo novico o zlati poroki Kristusa in Tonine na Lažeh. Pa, kot pravi naš pregovor, vsaka škoda pride za nuc... Pa pogledite našo prvo fotografijo. Pred Kristusovo hišo, pod slavolokom (pur-tonom) sta naša dva «mlada noviča». Tonina se drži takuo pobožno, glih takuo, kot da bi stala ob pravim Kristusu. Pravzaprav, on je biu zmieraj zanjo pravi Kristus, zatuo je takuo siguran, da mu bo spet rekla «Ja»! Napis na portonu, nad njih glavami, pove, kako važen (important) je biu za nje tisti dan (nedelja 9. junija 1985). Po končani maši, pred cerkvijo Device Marije na Krasu, sta se noviča fotografala z družino, žlahto in prijatelji. Tonina zgleda ob Kristusu bulj vesela kot pred portonam na Lazih. Vsak lahko zastop zakej: Kristus ji je spet jau «Ja»! Radi pa bi vsi vedeli, kaj je zgubila v tistem momentu Paola Matevžinova (Paola Crainich) iz Cuodarna, (četrta z leve proti desni), ko je fotograf namjeru njega aparat na ljudi pred cerkveni vrati. n Banca Agricola Gorizia 1 Kmečka banka Gorica Ustanovljena leta 1909 GORICA — Korzo Verdi 55 — Tel. 84206/7 - 85383 Telex 460412 AGRBAN Mali oglasi Piccoli annunci Iščem trgovko, ki zna slovensko in italijansko. Trgovina Krivograd, St. Michael, Bleiburg (Avstrija), tel. 0043/42/352537. Brieg Smo bli že napisal žalostno novico, de je v Vicenzi umarla zadnje dni obrila Maria Ruttar - Podrimnikova iz naše vasi. Sada publikamo nje fotografijo v spomin vsieh tistih, ki so jo imiel radi.