Anno I. - N. 7. » ■ il ....... Vita Giovanile PERIODICO BIMENSILE Si distribuisce gratis. Editrice 1' Unione Giov. d. c. ..Fides". Redazione e Direzione : Via S. Pietro N. 594 IL p. Capodistria. Coscienza, solidarietàcostanza. Ecco le tre parole che sono la sintesi e l'espressione completa dei bisogni e dei doveri della gioventù cattolica odierna: sono esortazione e programma insieme. Alla lotta incruenta sì ma accanita che ci aspetta dobbiamo prepararci con una coerenza che ci renda armati di tutto punto come il soldato che va al campo. La coscienza del giovane cattolico moderno implica una conoscenza perfetta della religione, dei gravi problemi che ®ggi si agitano e del nostro programma sociale; richiede la purezza esemplare dei costumi resa più bella dalla pratica irreprensibile della vita cristiana, deve infine essere dotata di un coraggio generoso e forte, che non solo impedisca il vile rispetto umano, ma che spinga tutti alla difesa dei nostri sacrosanti ideali. Ma isolati, per quanto si possa essere perfetti, ben poco si ottiene. E' ancora una colpa imperdonabi!e di molti il non saper comprendere oggi l'assoluto valore del numero e della disciplina della vita sociale. Le lotte incruente della vita, la vittoria delle idee, più che le battaglie sanguinose del campo, richiedono coordinazione unica delle forze e direzione costante dei motti al fine. Uniamoci o giovani! Nel circolo avremo l'istruzione che forma la coscienza e si effettuerà l'unione che fa la forza e nella forza il coraggio. Non ci manchi mai la costanza e non perdiamo mai la fiducia in Dio e nella bontà de'la nostra causa. Quando le difficoltà saranno più gravi, quando più dure le prove, quando accanito l'impeto degli avversari, desolante l'abbandono ed acerbe le critiche di coloro che ci dovrebbero esser amici, o giovani, non scoraggiamoci giammai, ma riprendiamo animo pensando che Cristo è con noi. E se è con noi, chi mai ci vincerà ? No giovani cari, abbiamo fiducia, è ardua la lotta, ma la vittoria è certa. Coraggio dunque, coscienza,solidarietà, costanza: ci sospinge il passato con !e sue memorie, ci incalza il presente coi suoi pericoli, ci sorride l'avvenire con le liete speranze di immancabili vittorie a chi nel nome di Cristo combatte per l'amore dei santi ideali. Necessità della organizzazione. Quando ascendiamo le alte montagne, nei osserviamo qua e là un filo d'acqtia, che zampillando da una fresca sorgente forma un rigagnolo tra- «curabile. Una mano basta a far deviare il piccolo corso ed arrestarlo. In questo caso l'acqua diffondendosi all'intorno sul terreno, invece di scor-lere limpida diventa limacciosa fangosa. Ma se essa scende libera e chiara, se si unisce al corso di altre sorgenti e all'acqua di altri ruscelli, allora i piccoli rigagnoli e le correnti minti-scule costituiscono il torrente impetuoso, che col fremito di gagliarda gioventù scende tra le balze e i dirupi, dilaga nella valle, dà vita ai fiumi. Interviene a questo punto la scienza. Siccome l'acqua cadendo da una altezza produce un'energia, la scienza utilizza la forza delle cascate e delle rapide. Con un impianto idro-elettrico trasforma l'energia sviluppata dal salto dell'acqua, produce la corrente e-ìettrica e mediante i fili metallici, la diffonde e la propaga dovunque. Cosi noi abbiamo la luce, ii calore, la forza. Le nostre case sono illuminate, i treni si lanciano nella loro corsa veloce, le macchine nelle officine son messe in azione e molti altri benefici e grandiosi effetti si ottengono, dovunque. iMa arrestate l'acqua delle montagne; inaridite le sorgenti; eliminate i piccoli ruscelli e voi avrete sostituito a questa vita la desolazione della morte. Ogni giovane organizzato io lo paragonerei al piccolo corso d'acqua. Da solo rappresenta spesso ben poca cosa. Talvolta anzi la sua energia minaccia di sperdersi nel fango del vizio. La Gioventù Catt. it. intende invece di riunire i minuscoli fili di acqua, di formarne delle associazioni che sieno come ruscelli vivaci, di organizzare poi i singoli circoli in modo da avere un'imponente energia, che sapientemente utilizzata, sia produtri- ce di luce, di forza, di calore: sarà la luce della fede, il calore dell'apostolato buono, la forza dell' ideate che s'impone, trascina e vince. LE NOSTRE ASSOCIAZSOKi Abbiamo detto più volte che noi si ispiriamo all'ideale cristiano e cbs per il trionfo di questo noi accanitamelii» lottiamo. Il nemico più temibile cha a noi si oppone, è l'indifferentismo ossia quella apatia, quella pigrizia che ci inclina a. lasciar le cose come sono, & non angustiarci ee il mondo va male, a convincerei che non si può far niente. Ricordiamoci amici che di gente pigra, nè Iddio nò Chiesa nè la società hanno bisogno. Gli ignavi «piacciono a Dio © ai suoi nemici. Noi invoce dobbiamo opporci con tutr« le forze a questa maledetta inerzia a quando sorge in noi e quando ne vediar reo vittime i nostri amici. Finché la vita-ci freme rigogliosa nelle vena, finché st'tit iamo compassione dello strazio immane di anime, dobbiamo muoverci, dobbiamo agire coll'impiego di tutte le nostre energie: lasciamo la galante gioventù mondana poltrire azzimata nel turpe ozio di serate e nottate lascive: noi vogliamo vivere e vivere intensameute. Solo cosi saremo degni figli dei nostri primi padri. Un altro nemico altrettanto temibile è l'orgoglio,la superbia. Quanto associazioni fiorenti che facevano tanto bene hanno finito ignominiosamenfce, appunto perchè la superbia *' iinqadroni dell' anima di qualche socio: egli credette di esserti trascurato e *i offese e cominciò a metter male peroho geloso dell'altro. Ma vi pare, giovani amici, che sieno questo passioni degne dell'animo di chi si accingo alla più santa delle lotte? Noi che ci scagliamo contro l'orgoglio inondano, abbiamo poi da esserne vittime? No, o giovani. Noi vogliamo, come diceva S. Paolo, una cosa sola: che Gesù Cristo e il suo Vangelo siano conosciuti. Il merito di ciascuno non ha da ossero scritto seti giornali, ma ia oi«ìo. L'ideale cristiano trionfa! Ogni più ottimistica previsione, ogni calcolo approssimativo è stato di gran lunga superato. Nessuno poteva immaginarsi che dalle elezioni politiche del Hi novembre scorso, ben 10"ì candidati ilei Partito Popolare sarebbero riusciti vincitori. È una vittoria, è un trionfo che relativamente supera anche quello clamoroso del socialismo. E' legittima quin li la nostra gioia, è giustificato lo sfogo che ad essa concediamo, perchè non trionfarono gli uomini, ma trionfò il programma del Partito popolare, trionfò il cristianesimo che tutto lo informa, che ne è la base, il fondamento. Importatili rilievi. Ma pe" valutare come si conviene tutta la portata della vittoria dei popolari con vieti notare die e già una battaglia vinta il fatto che in IO mesi di vita il P. P. I. ha potuto scendere in ca npo organizzato saldamente su tutta l i fronte della battaglia elettorale. Questo è il segno di una vitalità altissima. di una forzi vigorosa destinata a pesare di mjlto sull'avvenire del ji tese. La vittoria diventa ancor più degna di nota per il fatto che contro il P. >J. I. si scagliarono violenti le ire del bolscevismo italiano, che ricorse più volte anche alla violenza e le rabbie velenose dell'idra verde, che agitando co ne di solito lo spauracchio clericale era riuscita a metter assieme le più ibride liste, che gli elettori poi hanno conciato per bine. I rossi. E' innegabile: i principali vincitori di queste elezioni furono i socialisti. La indescrivibile apatia ili una borghesia rovinata dal liberalismo, che no i seppe nè condurre la guerra né sfruttare la vittoria, favori tale successo. La foPa esasperata per il disagio prodotto dalia gii Tra, scristianizzata dal lavori- lungo tenace della massoneria finora i li ante indisturbata, male nitidi a por il incorso di molte cause s'è lasciata esaltare dal falso miraggio :el sole dell' avvenire. 1 socialisti s ?cularoui sulla guerra e proclamando uèrra dia guerra, agitando diuati'i al ipolo h onseguenze di essa fecero il - liticare il loro passato, riuscirono > irire l'un fitto velo l'eterna guerra civile, che strazia il paese dove ret i il bolscevismo,la Russia un di si r i ... Reo! - no, o giovani, un fatto sintomatico. i socialisti amarono tanto la pace, che quando il Papa Benedetto \V invitò tutti regnanti a por fine alla guerra - dia celebre Nota che fu sdegnosamente re-pinta, il giornale socialista l'„ Avanti!" pubblicò una sconcia vignetta con sotto scritto: Maledetto XV. A fianco della setta verde, che tutto tentò per far naufragare la nobile iniziativa del Papa, fanno bella figura questi amici del popolo che ora piangono lacciaie di coccodrillo sulle vittime della guerra. L'idra ver le schi acciata 1 giornali liberali piangono lagrime di sangue. 11 glorioso partito liberale, il partito finora onnipotente, che aveva la privativa dell'amor di... patria, il monopolio dell'italianità in tutto il regno ma specialmente nei nostri paesi è in pieno fallimento. S >n caduti i suoi migliori campioni: l'ex ministro Riva in due collegi, Sacchi, Ferdinando Martini, Mussolini, tutti lior fiore di massoni. E' venuto finalmente il „dies ira1", adesso si raccoglie ciò che si è seminati: si è s imili ito vento e si raccoglie tempesta, si sou seminate per anni ed anni- le ingiustizie più palesi e ora si raccolgono le vendette. Avete diffuso l'indifferentismo anzi l'odio più accanito contro la religione ed ora vi meravigliate se trionfa la rivoluzione? Bisognava pensarci prima e non pentirsi quando non c'è più tempo. Oh! per combattere il socialismo ci vuole un programma ci vuole un ideale che il liberalismo non possiede. La diga potente. Contro la marea bolscevica che dilaga non c'è che una diga: il cristianesimo; l'abbiamo visto spesso per il passato l'abbiamo visto presentemente, lo vedremo anche per il futuro. Solo il Partito popolare tenne fronte nelle Provincie rosse dell'Emilia e della Romagna, il Partito popolare strappò ben 5 seggi ai socialisti a Milano e superò tutti gli altri partiti a Homa, a Bergamo, a Padova, a Como, a Brescia, a Treviso, a Vicenza e a Cuneo. Di chi l'avvenire? 1 socialisti hanno scelto per emblema la falce e il martello: tagliare e frantumare. Il liberalismo trema eteme, noi non temiamo: potranno essi abbattere troni, infrangere privilegi, sconvolgere l'ordine sociale, un'idea sola rimarrà intatta, dominerà anzi anche fra le macerie della società abbattuta, l'idea cristiana. Sono venti secoli che la Chiesa canta vittoria sopra la tomba dei suoi nemici, tutti i loro sforzi si sono infranti essa continua la sua corsa pacifica attraverso i secoli. ,,Dall'oriente la luce'- gridano i socialisti additando la Russia bolscevica; rispondete o giovani: da Roma cristiana venne sempre e verrà fino alla fine del mondo la luce della vera civiltà e del vero progresso. * * * In occasione della vittoria del P P. 1. le nostre associazioni cattoliche si congratularono con un teledramma colla Direzione del Partito. 11 segretario don L. Sturzo risposo col seguente telegramma: „kingrazio commosso vostro saluto „vittoria Partito popolale auguro presto „rappresentanza politica terre redenta ..possa unirsi difesa comuni ideali". Segretario politico: D. Sturzo. L ANNUARIO della Gioventù Cattolica italiana -na- Con la data del 1 gennaio : f* £0 *arà pubblicato il nuovo annuario generale della G. C. T. Questa pubblicazione con terrà: 1) l'elenco dei componenti la Presidenza generale ed il Consiglio superiore; 2) l'elenco (diviso per regioni e per diocesi) del consiglio regionale, diocesano, dei circoli, associazioni ed union ascritte alla Società; 3) l'elenco delle associazior.i estere di gioventù catto'ica con le quali siamo in costanti rapporti; 4) l'elenco (diviso per regioni e per diocesi) di tutte le opere giovanili con le quali deve essere coordinata l'opera nostia (oratori, ricreatori, congregazioni mariane, istituti, collegi ecc.); 5) l'elenco di tutti i giornali della G. C. I. con l'indicazione del periodo di pubblicazione e della sede; (!) 1' elenco (diviso per regioni e per diocesi) di tutti i soci professionisti. Coloro che vorranno incluso il loro nome nell'elenco suddetto dovranno versare antecipatamente la offerta di liro 3 per le opere della G. C. I. Saranno intercalati nel testo ed aggiunti in fine dei fogli destinati alla rèclame specialmente di cose utili ai giovani di tutte le categorie sociali. Affinchè l'annuario riesca interessante e utile sarà inviato a tutte le presidenze un apposito modulo che esse rimetteranno alla segreieria generale della società iti Roma. Il prezzo non sarà superiore alle L. 4: chi desidera acquistarlo deve prenotarsi subito, impegnandosi di versare l'importo appena pubblicato. La Presidenza Gì nevate. Disputa interessante Sono un giovane cattolico. Incontrai per via un giovane dalla cravatta rossa, -il quale mi fermò e mi disse: — Voi, cattolici, ci volete rubare il mestiere. — Ohe mestiere? — Quello di far l'interesse del popolo. — Ma quello dev'essere mestiere di tutti gli onesti. — Si, do^rebb'essere di tutti gli onesti, ma fino ad oggi l'abbiamo esercitato noi soli. — Voi soli? Adagio, perchè noi cattolici l'abbiamo praticato prima di voi. — Non capisco! • — Te lo «piego in due parole. Senti qui, che cosa c'è scritto in questo libro: I delitti che gridano vendetta sono: opprimere i poveri in qualsiasi modo e non dare agli operai la mercede che si meritano... ' — Ma quello che tu leggi deve esser» un libro di Carlo Marx. — Ma che Carlo Marx. Il tao Carlo M irx è andato in soffitta. Questo libro è molto piti vecchio... è il Catechismo. E glielo mostrai. — Chi ha scritto quel libro? — Vedo che sei molto indietro: lo ha «r, itto la Chiesa Cattolica e 1' ha tratto da un libro molto più vecchio: il Vangelo di un certo Gesù Cristo... Il povero giovane non sapeva che cosa dire: a un certo punto scattò: — Sarà così riguardo a Gesù Cristo; ma i preti «tanno per i padroni e per i tiranni. Allora io tirai fuori un altro libretto e tossi: / doveri dei capitalisti e dei padroni .-. H-n questi: nnn tenere gli operai come ■•Mar/; rispettare in essi la dignità della '.ersotui umana e dare a ciascuno la giusta wrcede... E soggiunsi: — Chi sia l'autore di questo libretto te !;■ 4:m io subito, affinchè non mi tiri fuori nn altro Carlo Marx: è no Papa, Leoao XIII, morto sedici anni or sono. — Ma se è così, perchè non lo sappiamo 101 operai? — Perchè non l'avete domandato a chi poteva, dir velo.,. Perchè vi vaniste istruiti, » non siete altro «he degli ignoranti... Perchè invece di istruirvi seriamente, vi ubriacate di vino, di parole e di bestemmie. Ecco il gran perché l'unico perché, il solo, verissimo perchè... Il giovinotto dalla cravatta rossa mi salutò e se n« andò. al l' armi! L'idra verde dimena rabbiosamente i tentacoli, per vedere di attaccarsi alle fibre più vitali della nostra anima. Si attenta a Cristo, e vigliaccamente, non a faccia aperta! Giovani, all'armi! Ricordatevi della promessa fatta sul colle di Strugnano, ai piedi della Vergine. Li abbiamo giurato di essere gli ardili della lotta che ingaggiamo contro la potestà delle, tenebre; li abbiamo sacrato il cuore e l'anima pel trionfo dell'ideale cristiano; li abbiamo giurato che saremo pronti a tutto pur di difendere l'eredità di fede trasmessaci dai p dri. Ebbene: oggi s'attenta a Cristo. Ci brucia sulle labbra questa parola; scrivendola, la peuna ci freme fra le dita e vorrebbe schizzar sangue! Duuque quelli che sori venuti qui a rappresentar l'Italia, madre e maestradi fede, l'Italia di Dante, di Manzoni e... di Giosuè Borsi, vogliono strappare Cristo dall'anima dei fanciulli, lo vogliono allontanar© dalla scuola! Ah! ma non sanno che noi no» tollereremo questo insulto, non sanno che il nostro cuore, rovente d'amore per Ciii si vuole via dall'anima giovanile, non sopporterà questa ingiuria, non stirino « he noi siamo sacrati alla lotta per il trionfo di Cristo! 0 forse credono che perchè siamo cattolici, lascieromo calpestare? La sbagliano! tu finito il tempo che di beffavano impunemente. Oggi agiremo da noi! Giovani amici che sentite ancor tutta l'infamia dello schiaffo lanciatoci, all'opera! stringiamo le file, facciamo tite apostoli nelle famiglie, dimostriamo tutta fa brutalità dell'attentato alla santità dei!;; scuola. Il nastro ardore deve far di più del freddo calcolo settario di ohi vuole con colpi di penna cancellarci Cristo dall'anima. Vogliamo Cristo nella famiglia, nella Scuola, nella società: gridiamolo forte in faccia agli emissari della setta tenebrosa! CBOMCA ss: A S. È. Alons. Angelo Bartolomasi nostro novello Vescovo tributiamo devotamente V omaggio più filiale e l'augurio di una lunga e benefica attività nelle unite diocesi. Sincere felicitazioni a S. E. Mcms. Korlin che fu elevato alla dignità di Vescovo titolare di Tennesi « assistente al Soglio pontificio. A Lui vada 1' espressione della nostra più viva riconoscenza. Il nuovo assistente eccleaiastico. La Curia vescovile ha nominato assistente ecclesiastico della „Fides" il molto R. Don Bartolomeo Vascotto, professore di religione nel locale gi-inasio-liceo e nell'istituto magistrale. Dalla sua buona volontà. che noi ci proponiamo di assecondare con tutte le nostre forze, ci aspettiamo abbondanti frutti per la nostra azione. Comunione sociale. ■ La Presidenza della ,,Fides" rivolge a tutti i suoi soci il caldo invito di intervenire alla Comunione sociale che si terrà lunedi 8 dicembre, festa di Maria Ss. Immacolata, nella chiesa di S. Anna. Corso apologetico sociale. Mercoledì 26 novembre alle 8 pom. si incominciò un corso di apologia e sociologia pratica, tenuto dal nostro assistente ecclesiastico. Accorrano numerosi non solo, i giovani, ma anche gli uomini ; a tutti è necessario conoscere bene il nostro programma sociale, sapere con quali armi si difendono lo nostre convinzioni, e come si scalzano le obbiezioni dsi nostri avversari. Vita cittadina. In preparazione della festa doll'Iaimo-colatail R. P. Rentivogiio Meneghini tieni* la tradizionale novena sella Chiosa di 8. Anna. r Domenica 16 novembre le „Figlie di Maria" diedero un ben riuscito trattenimento drammatico musicale. La sezione filodrammatica della Fides sta preparandosi per presentarsi prossimamente sulla scena. La buona volontà e 1' attività dei giovani filodrammatici ci fanno sperare che il successo sarà grande. La nostra famiglia agricola cooperativa invita i soci a ritirare il concime per i piselli nel solito'magazzino. A tempo opportuno sarà distribuito quello per le patatè e il pomodoro. Anche il torchio sociale lavora, si portino quindi le olive per la spremitura. FIORI D'ARANCIO In questi giorni si unirono in matrimonio i nostri cari amici I.uigi Utel conia signorina Roma Fonda, Francesco Burlin con la signorina Anna Babich e Benedetto Lonzar con la signorina Gia-comina Zago. A tutti vadano i più fervidi auguri di felicità da parte della „Fides4' e della,,Vita Giovanile". Ad multosannos! PER LA „VITA GIOVANILI*. Protestando contro il massonico decreto della scuola : Mous. F. Fonda 10, Ant. Delconte 5, Luigi Utel 3, la „ditadeluni' 2, Alcuni amici 2.60, N. Norbedo 1, Don A. Sella 10. L. Alcuni giovani isolani ,, Raccolte a Isola Quei de lafpartia Ernesto Riccobon „ Per aver vista la fotografia del nuovo vescovo 33.60 ti.— 5.40 4.— . o.— 3.80