OJAJANKA FILIALE DI CIVIDALE FILIALA ČEDAD novi tednik Slovencev videmske pokrajine ČEDAD / CIVIDALE • Ulica Ristori 28 • Tel. (0432) 731190 • Fax 730462 • Poštni predal / casella postale 92 • Poštnina plačana v gotovini / abbonamento postale gruppo 2/50% • Tednik / settimanale • Cena 1.400 lir št. 33 (776) • Čedad, četrtek, 31. avgusta 1995 BANCA DI CREDITO DI TRIESTE TR2ASKA KREDITNA BANKA MOJA BANKA Approvato un programma di massima Comunità, sedie vacanti C’é una poltrona vuota. E’ quella del presidente della Comunità montana - ufficialmente ancora occupata da Giuseppe Chiabudini -che, dopo le elezioni della scorsa primavera, é vacante. Il silenzio fino a qui registrato su quello che avviene e non avviene a proposito della definizione dell’organigramma dell’ente montano é stato sottolineato da molti. Ora qualcosa finalmente si muove, perlomeno circa i programmi. Lunedì scorso a S. Pietro c’é stato un incontro tra i delegati e-letti nelle liste di centro-sinistra. I Comuni interessati sono dunque quelli di S. Pietro, Savogna, S. Leonardo, Stregna, Grimacco, Tor-reano, Prepotto e Cividale. E da lì che nascerà, salvo sorprese, la nuova maggioranza della Comunità montana. Non esistono però pre- Chi al posto di Chiabudini a capo dell'ente montano? clusioni anche ad altri comuni (quelli di Pulfero e Drenchia), perché “alla fine vedremo chi si riconoscerà nelle nostre proposte” come spiega Fabio Bonini, assessore a Grimacco. La riunione, informale, é servita a definire un programma di massima che riguarda l’economia, la cultura, la cooperazione transfrontaliera ed altri punti. “Una delle prime cose che la Comunità montana dovrà fare - afferma Giuseppe Marinig, sindaco di S. Pietro - sarà approvare il nuovo statuto, perché quello attuale é obsoleto”. Per Claudio Garbaz, sindaco di Stregna, “sono stati fatti dei passi in avanti, e il programma ha avuto un ampio consenso, anche se alcuni particolari sono da definire”. Michele Obit segue a pagina 2 A proposito della tutela Sul terreno della tutela della nostra comunità slovena in Friuli ci siamo scontrati un’infinità di volte a livello amministrativo con l’affermazione che nulla si può fare in mancanza di una legge statale che dia attuazione all’articolo 6 della Costituzione che, come si sa, afferma: “la Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche”. Un muro, insomma, perchè ogni richiesta si infrangeva rego- larmente sullo scoglio della legge statale che non c’è e “forse non verrà mai”, come hanno affermato - speriamo eccessivamente pessimisti -i giudici del Tribunale amministrativo regionale. Ma ora ci sono due importanti sentenze, la prima del TAR regionale appunto, la seconda della Corte Costituzionale, che cancellano quest’interpretazione super restrittiva deH’art. 6. segue a pagina 4 Firme per salvare l’ospedale Si è tenuta ieri a Udine la conferenza stampa del Comitato promotore dei quesiti referendari regionali in materia di sanità che ha illustrato l’andamento della raccolta delle firme sul territorio regionale nonché i contenuti e le modalità delle prossime iniziative. La raccolta delle firme per l’abrogazione della legge regionale n. 13 terminerà il 20 settembre. Brez jezika an kulture nasnie Brez jezika an brez kulturnega pardiela, ki se rodi an raste v jeziku an iz jezika, Slovencu v Furlaniji nas nie. Brez jezika an idej ni življenja. Po drugi strani z jezikam (s komunikacijo) an z idejami (projekti) se lahko sviet obar-ne. Se tudi svi e tu, ki ga gledajo narest samuo čarno-bielega zatuo de se poča-so, počaso sam zaciefa, zaduSi, varnejo vse farbe piuramaure. V tem vidim pomien an namien slovienskih kulturnih an drugih društev po naših dolinah. Z drugimi besiedami poviedano: brez koran in (identitete) se na preživi, zak vsak - Se nar-buj šibak - vietrič te ku suho listje, odnaša an buta od adnega kraja v drug. An die la s tabo vse kar če. Puno je elementu, ki jih je trieba diet kupe za narest identiteto človieka, družine, skupnosti. Na vsako vižo te parvi je jezik, jezik povezuje ljudi v skupnosti an loči acino od te druge. Zak jezik ni samuo govor, besieda, šum, je (le grede an še priet) misu, pamet, glava. Zatuo naš slovienski jezik muora bit naša parva skarb. Jezik an zavest o jeziku. Zaki? Tle par nas, vemo!, rieč je buj težka ko drugod. Naše nonune an none so prepričal, de na smiejo guorit po sloviensko z nami, če nam čejo pomagat v življenju. Suola, cierku, TV, vse je pomagalo, de je naš jezik donas v nevarnosti, (jn) beri na strani 3 Polietno srečanje s poezij na Zverince beri na strani 3 »S-VltA Cof*«)Oa»1 IL NOSTRO STILE: O Legni pregiati stagionati all’aperto @ Alta Tecnologia © Personale qualificato per lavori esclusivi e su misura © Lunga stagionatura dei mobili finiti Fossalta di Piave (Ve) Via dell’Artigianato, 4 Tel. 0421/67154 5000 METRI QUADRI DI ESPOSIZIONE MOLTA SCELTA E PREZZI VANTAGGIOSI PAGAMENTI FINO A 5 ANNI SENZA CAMBIALI MOBILI Noi siamo qui: O vienici a trovare, ti renderai conto che non c’é distanza che tenga četrtek, 31. avgusta 1995 2 “Un turista per ospite” L’iniziativa di Silvia Raccaro Ha lavorato per parecchi anni nel settore turistico (a-desso il suo posto al CTS di Udine é stato preso dal figlio Alessandro) ed é particolarmente sensibile ai problemi che riguardano il turismo, settore che potrebbe diventare vitale per l’economia locale, se fosse valorizzato come meriterebbe. E così Silvia Raccaro, civida-lese ma con le radici ben piantate nelle Valli del Nati-sone, in particolare a Clenia e Savogna, riparte da zero con una nuova iniziativa. Ha da poco costituito infatti, insieme ad altre persone, l’as- Silvia Raccaro sociazione “B & B in Italia”, dove le due B stanno per “bed” e “breakfast”. L’idea é già operativa in molti Paesi europei - e in I-talia in alcune regioni come Trentino e Toscana - e riguarda il cosiddetto turismo in arrivo. Si tratta - é questo il ruolo dell’associazione, che inizierà la sua attività la prossima estate - di promuovere ed organizzare l’ospitalità dei turisti nelle famiglie, che sono chiamate ad offrire il pernottamento e la colazione, ricevendo evidentemente in cambio un compenso. L’iniziativa riguarderà in un primo tempo le Valli del Natisone e (dividale, ma poi si dovrebbe allargare a tutto il Friuli e forse anche fuori regione. “Gli alberghi della zona - spiega la signora Silvia - hanno una capacità ricettiva molto limitata. Osservando ciò che avviene in altri Paesi (un anno fa ho girato tutto il Canada con questa formula) ho pensato di organizzare questo tipo di ospitalità nelle fa-miglie qui da noi”. Solo un’operazione commerciale? “Tutt’altro - é la risposta convinta - perché l’attività dà la possibilità di venire a contatto con persone di altri Paesi e di altre culture. Da noi si parla di integrazione tra i popoli europei: dove può avvenire meglio, se non seduti assieme dietro ad un tavolo?”. La persona che ospita riceve quindi qualcosa in più, oltre al vantaggio economico: si mette in una situazione di apertura mentale. E’ la condizione perché un tipo di mentalità diffusa nelle nostre zone, quella che “ognuno coltivi il proprio orto”, scompaia. La signora Silvia rileva poi che “chi beneficerà maggiormente di questa soluzione saranno le casalinghe, che verranno stimolate nelle loro capacità imprenditoriali”. I primi contatti dell’associazione stanno dimostrando che le case disponibili sono molte, ma anche che servirà uno sforzo economico per dare il via all’iniziativa. La “B & B in Italia”, che ha già predisposto un regolamento al quale si dovranno attenere gli ospiti, offrirà anche l’assistenza agli iscritti, mentre per le prenotazioni si appoggerà ad un’agenzia turistica. La nuova scommessa di Silvia Raccaro ha preso il via. Non resta che augurarle un grande successo, (m.o.) Torreano é anche sede del Consorzio della pietra piasentina Tornano aderisce al Friuli centrale Il Comune di Torreano ha approvato lo statuto e la convenzione con la quale a-derisce al Consorzio acquedotto Friuli Centrale. La decisione - che coincide con quella dei comuni di Pulfe-ro e Savogna - é stata presa giovedì scorso durante un consiglio comunale durante il quale sono stati votati anche due ordini del giorno, uno sulla salvaguardia dell’ospedale di Cividale e l’altro sul riordino delle Comunità montane. “Il Comune non é in condizione di gestire l’acquedotto, da aprile ad agosto abbiamo avuto molti problemi dovuti alla scarsità d’acqua ma soprattutto alle perdite dei tubi”, così il sindaco Borgnolo ha spiegato la decisione di aderire al Consorzio. Da parte dell’assemblea - e in particolare dai consiglieri di minoranza, che si sono astenuti - é stato messo però in rilievo il pericolo che il Friuli Cen- trale possa approfittare delle numerose sorgenti presenti nel territorio comunale. Sulla vicenda ospedale il punto della situazione é stato fatto dal vicesindaco Vida. “Ci auguriamo che possano essere attuati i distretti sanitari - ha detto - che per legge dovevano essere funzionanti prima della chiusura degli ospedali”. L’ordine del giorno, che chiede che il comprensorio del Cividalese abbia come struttura di riferimento l’ospedale di Udine e non quello di S. Daniele, non é stato votato da Tomat (minoranza Ppi), ostinato nel chiedere “libertà di scelta da parte del cittadino”. Sul riordino delle Comunità montane unanime é stata invece la richiesta dell’amministrazione: un nuovo ente che comprenda le comunità delle Valli del Natisone, delle Valli del Torre e del Collio. M.O. Comunità, sedie vacanti dalla prima pagina Rimane aperto il discorso legato alla composizione del direttivo, che é stato rinviato ad una futura riunione. “Per il momento - dice Garbaz - più che fare proposte sono state riprese le voci che si sentono da tempo”. Una di queste riguarda Nino Cic-cone, già assessore nella gestione Chiabu-dini. Ma la tendenza generale sembra orientata verso Marinig, che dovrebbe però risultare l’unico sindaco presente nel direttivo. Un nome che per molti significa efficenza e praticità, con un unico neo: quello di essere, appunto, un sindaco. “La chiave delle nomine - sostiene Bonini, pur favorevole all’ipotesi Marinig - é rappresentata dal tentativo di non sovrapporre il direttivo del- la Comunità montana alla Conferenza dei sindaci. Inoltre gli assessorati andranno assegnati per competenza”. La vera scommessa del nuovo ente montano sarà però quella di dare un taglio netto alla politica del passato, legata ai partiti tradizionali. “Dovremo dare un chiaro segnale di cambiamento - é ancora Bonini a parlare - ma nello stesso tempo essere aperti alla collaborazione con tutti coloro che saranno interessati alla risoluzione dei problemi della nostra zona”. Sul futuro direttivo le notizie a breve termine non dovrebbe tardare. La prima riunione della nuova assemblea avverrà infatti con ogni probabilità lunedì 18 settembre. Michele Obit O odnosih med Italijo in Slovenijo Izjava, ki zaskrblja Predčasni jesenski čas, ki z metereološkega vidika napoveduje, da je poletja konec, pomeni tudi začetek politične dejavnosti, tako v notranjem kot v mednarodnem pogledu. Glede odnosov med Italijo in Slovenijo, ki so doslej potekali v znamenju nekašnega nihanja in procesa vstopa Slovenije v Evropsko skupnost, je prvo potezo potegnila italijanska zunanja ministrica Susanna Agnelli, ki je iz svoje vile v Toskani dala dokaj vprašljive izjave. V bistvu je povedala, da se Slovenija ni Se potegnila iz balkanskega kotla in da zato ni Se vredna vstopa v “omikano, kulturno in civilizirano” Evropo. Ministrica je namreč podprla zadržanje evropske petnajsterice, ki je začasno ustavila vstop Slovenije in Hrvaške v Evropsko zvezo. V isti sapi, ko je rekla, da bi bilo dobro, da bi obe državi vstopili v EZ, je dodala, da morata najprej pokazati svojo “evropskost”. Izjava gotovo ne bo ostala brez določenih posledic predvsem glede odnosov med obema državama. Agnellijeva je v bistvu povedala, da je Slovenija enaka HrvaSki in da med obema državama ne obstajajo razlike, saj sta obe vpleteni v balkansko tragedijo. Ce smo prav razumeli, naj bi torej Italija, ki bo kmalu prevzela Šestmesečno predsedstvo Evropske skupnosti, v bistvu zaustavila proces vstopanja Slovenije v Evropsko zvezo, potem ko je s stisnjenimi zobmi privolila, da so stekli procedurlani postopki za včlanjevanje Slovenije v EZ. Lahko bi rekli, da se je zdajšnja italijanska zunanja politika približala tisti logiki, ki so jo zagovarjali Berlusconijevi mednarodni diplomati in v prvi vrsti podtajnik Livio Caputo: Slovenija ni Se zrela za vstop v Evropo. Kaj bo na te izjave Agnellijeve rekla Slovenija? Po vsej verjetnosti so se pogajalci obeh držav že kontaktirali in ocenili izjave ministrice. Ne glede na razvoj dogodkov, eno je goto- Susanna Agnelli vo: nadaljuje se italijanska politika biča in korenčka (bastone e carota), ki je značilna za zadnjo fazo odnosov do Slovenije. Za Agnellijevo je sedaj čas biča. Bo Slovenija odgovorila z istimi argumenti ali bo ponudila sosedi korenček? Dvostranski odnosi pa niso odvisni le od teh diplomatskih nihanj, vključeni so v večji, mednarodni kontekst. Sami odnosi Slovenije do Hrvaške znajo namreč poslabšati ali izboljšati dogovarjanje med Rimom in Ljubljano. Zadnji primer v Piranskem zalivu, ko je hrvaška kontrolna patrulja ustavila nekaj slovenskih ribiških čolnov, zna povzročiti nove napetosti in to kljub nedavnemu srečanju obeh prvih ministrov. Drugo vprašanje, ki je doslej pogojevalo dvostranske odnose,je vezano tudi na vračanje lastnine italijanskim optantom, ki so zapustili Istro. So s tem v zvezi napredovali dogovori med obema državama? In nazadnje smo v ta kontekst vključeni tudi mi, Slovenci v Italiji. Čeravno vztrajamo pri dejstvu, da želimo biti subjekt, je naša prihodnost vendarle vezana tudi na bolj ali manj uspešno dogovarjanje med obema državama. Tudi zaradi tega nas zadnja izjava Su-sanne Agnelli nekoliko skrbi. Rudi Pavšič La Slovenia per le sue minoranze Crediti per le comunità Sta per entrare in vigore in Slovenia la legge sulla suddivisione dei mezzi derivati dalla privatizzazione delle aziende. La nuova normativa slovena interessa anche la comunità italiana (e quella ungherese). Infatti il 2,5 per cento di questi mezzi sarà destinato alle due comunità nella forma di crediti agevolati per investimenti in attività economiche. Per quanto riguarda il resto dei fondi derivati dalle privatizzazioni saranno principalmente investiti per incrementare le esportazioni, per risanare l’economia e versati nel fondo per lo sviluppo regionale. “Trojke” di vigilantes Ha suscitato un vespaio di polemiche la proposta che è giunta dal partito dell’ultra destra slovena, il partito socialnazionale guidato da Matjaž Gerlanc che ha proposto di mantenere l’ordine pubblico a Portorose con l’aiuto di vigilantes reclutati dallo stesso partito. Le "trojke” dovrebbero “ripulire” la zona turistica dai tep- pisti che molestano i turisti e provocano danni ai locali. Va detto che le “trojke” sono state formate dal partito di Gerlanc alcuni mesi fa e sono costituite da gruppi particolarmente addestrati ed armati e già operanti in alcune città come Maribor, Velenje e Celje dove si sono particolarmente “distinti” nei confronti dei non sloveni. Lubiana: visite guidate A chi vuole approfondire la conoscenza di Lubiana suggeriamo le visite guidate del centro storico che si effettuano ogni giorno con punto di ritrovo alle ore 17 davanti al Municipio. Il Centro di informazioni turistiche organizza anche visite della città a bordo del battello lungo il fiume Ljubljanica. Questo tipo di giro turistico si effettua ogni fine settimana (da giovedì a domenica) dalle ore 15 alle 19 con partenza nei pressi del ponte ’Tromostovje”. Tudjman in salita E’ salita di molto la popo- larità del presidente croato Franjo Tudjman dopo l’operazione bellica nella Krajina, denominata “Tempesta”. Secondo il quotidiano Globus più del 60 per cento dei croati riconfermerebbe Tudjman alla presidenza dello Stato. La popolarità del presidente ha dato ossigeno anche al suo partito, l’HDZ, per il quale voterebbe più della metà della popolazione. La TV commissariata Ha iniziato ad operare il commissario di Radio e Tv Capodistria Janez Čadež, che è stato nominato dalla direzione di Lubiana per realizzare il progetto di contenimento delle spese. Come noto la scure dei tagli si è abbattuta anche sul ripetitore ad onde medie di Portorose che ha di fatto zittito Radio Capodistria. Dopo le numerose proteste la direzione di Lubiana ha proposto di installare a Portorose un nuovo trasmettitore meno potente. Di segno opposto la reazione di Janša secondo cui Capodistria voleva “contaminare” l’Italia con l’idea socialista. Kultura 50-letnica ZSKD 8. -9. -10. septembra v Dolini Med poezijo an potovanji Srečanje pesnikov na Zverince Je že tretji krat, ki kulturno društvo Rečan organizira tisto srečanje med pesniki an pisatelji, ki gre pod naslovom “V nebu luna plava”. Vseh kupe, na koncu, jih je bluo okuole 25, an še bojo vabljeni, drugo lieto an napri. Prvi krat je bluo v Plateu, drugič pa v Tapoluovem. Tel krat je Rečan parklicu na Zverinac, nimar v gar-miškem kamunu, priet Glorio Corradini, Darka Komac, Loredano Drecogna an Guidaca an Franca (ki so bli v petak 18. vošta), potlè pa, 25. vošta, Giovannija Gubana (na sliki) an Nediške puobe, Marzio Zanutto, Marcellino Qualizza an Aceta Mermolja. Prihodnji teden bo v dolinski občini na Tržaškem Zveza slovenskih kulturnih društev praznovala 50-let-nico delovanja, saj je njena predhodnica bila ustanovljena 7. oktobra 1945. Gre kot je znano za pomembno organizacijo in to ne le zaradi tega ker povezuje množico kulturnih delavcev in združuje nad 60 ljubiteljskih kulturnih društev in skupin tako na Tržaškem in Goriškem kot na Videmskem, od Rezije do Nadiških dolin. Pomen ji daje dejstvo, da združuje jedro ljubiteljske kulture med Slovepci v Italiji, prehojena pot v ohranjanju kulturnega izročila in predvsem vitalnost, ki jo danes izraža tako v o-blikah kot v vsebinah kulturnih iniciativ ob stalni skrbi za rast in razvoj v skladu z izzivi modernega časa. Vse to bo jasno prišlo do izraza na tridnevnem praznovanju v dneh od 8. do 10. septembra, na katerem se bojo zvrstile številne pobude v obliki razstav, predstavitev knjižnih novosti, koncertov in drugih nastopov, ki zaobjemajo deželno razsežnost. Poglejmo sedaj natančen program prireditve: petek 8. septembra Ricmanje - Babna hiSa ob 18. uri odprtje razstave mladih likovnih ustvarjalcev iz Trsta, Gorice in Benečije Dolina - galerija Torkla ob 20.30 razstava fotografij Saše Ota Sledi na K’luži predstavitev književnih novosti: Ace Mermolja - eseji, Michele Obit - pesmi, Ignacij Ota - zbirka zborovskih skladbe. Nastopi zborov Primo- rec-Tabor, Grbec in Valentin Vodnik sobota 9. septembra Prebeneg - ob 20. uri KONCERT ZA SOŽITJE Dobrodelni rock-koncert z nastopom domačih glasbenih skupin in siciljske-ga ansambla etnorock glasbe Agricantus nedelja 10. septembra Dolina - ob 18. uri OSREDNJA PROSLAVA Zborovski, godbeniški in instrumentalni nastopi skupin s Tržaškega, Goriškega, Benečije in Rezije. Govori in pozdravi gostov. Prikaz zgodovine ZSKD skozi misli njenih predsednikov. V petak je predsednik Rečana Aldo Clodig najprej predstavu Aceta Mermolja, pesnika, ki se je rodil v Ljubljani, živi v Gorici an diela v Tarste. Mermolja, ki se-viede piše po sloviensko, je prebral svoje poezije. Mar-cellina an Marzia sta mat an hči. Marcellina se je rodila v Sriednjem an sadà živi v Podutani, od koder gleda v-sak dan, kuo se bliščjo sre-denjske luči (“Luci del mio paese: / presenza nella notte / che da lontano accendi / i miei pensieri...”). Nje hči Marzia zvestuo potuje po sviete an tiste, ki piše, je nomalo ku an dnevnik svojih potovanj (’Più bionda, lontana per loro, osservo ancora un po’ per non dimenticare e portare oltre o-ceano l’ultimo raggio di un sole troppo caldo”). Na koncu je pa Giovanni Gubana, iz Sčigle, prebral tiste, kar ponavadi piše na nieke majhne kose karte. “Tiste, kar me pride v glavo” je poviedu. “Giovanni ima pašion za jago, za muziko, za puno drugih reči, an tud za pisat” ga je takuo predstavu Aldo Clodig. Med drugim je dvakrat pisu piesmi za Senjam, an vsaki krat je kiek dobil (Se zmi-slite “Zelenico”? “Zmieran buj se snieg medé, se na vide du daželo, vietar gule tan uoné, muoj oginj gori veselo”). Giovanni pieje tud v z-boru “Nediški puobi”, an v petak je ’na majhna “ra-prežentanca” zbora paršla v Zverinac z njim an zapiela naše domače piesmi. Un prem per poe e raccon sulle Si chiama “Il dono delle Valli” il premio culturale i-stituito dal Consorzio per la tutela del marchio “gubana” con lo scopo di promuovere a livello nazionale una migliore conoscenza dei valori della storia culturale delle Valli del Natisone e di tutta la montagna del Friuli. Oltre a questo si vuole ovviamente diffondere e difendere il marchio della gubana tipica da qualsiasi tentativo di concorrenza e contraffazione. Il premio si articola in due sezioni. La prima prevede una ricerca originale e inedita su un tema a scelta tra storia civile, storia economica, storia religiosa, tradizioni popolari, lingua, toponomastica, documenti dell’arte popolare delle Alpi e delle Prealpi del Friuli-Venezia Giulia. La seconda sezione riguarda una poesia o un racconto inedito sul tema “La gubana e le sue Valli”. I testi dovranno pervenire alla sede del Consorzio per la tutela del marchio gubana (viale Libertà 50, Cividale) entro l’8 novembre 1995. Per ulteriori informazioni si può telefonare al 731091 (Unione artigiani) o al 730153 (Unione regionale economica slovena di Cividale). Pot nazaj do slovienskega jezika je donas odparta Jezik, zavest o jeziku je narbuj pomemben element identitete s prve strani Po drugi strani, če je ries, de lieta nazaj je bluo puno vic mladih po slovenskih dolinah v Furlaniji, ki so guoril po sloviensko, je tudi ries, de je donas vič mladih ku ankrat, ki vedo (an so v tuole prepričani) de je nas slovienski jezik ’na bogatija, ki jo je trieba ku vse kar je vriedno varvat. An tiste, ki jim je par sarcu an ahtajo kar imajo, se jih na more takuo lahko okrast. Tuole nie parslo samuo od sebe, je rezultat diela slovienskih kulturnih društev an pru tle je tudi njih dielo za napri. Parva Stupienja je prepričanje, druga pa volja an ljubezan. Poti v stare dobre(?) cajte, ko ni bluo čut druge ko slovienske besiede, ni an mislim, de se jo na tudi Zelmo, sa’ vemo kuo so Ziviel naši te stari. Pot nazaj do svojega jezika, do svoje duSe pa je odparta. Potriebne so ljubezen, volja an sevieda tudi fadija - vsi pa vemo, de v Življenju nič ni Senkano an de vse ima svojo ceno. Moderni sviet se operja na principu investicij: če Želiš kaj imiet moraš investirati v kako ekonomsko dejavnost, v prijateljstvo, v ljubezan, predvsem pa v samega sebe. Zak vse ti lahko zmanjka v Življenju, hišo, premoženje, sude ti jih lahko ukradejo. Obedan tat pa ti na bo mu vzet znanja an kulture. Naši ljudje, ki so bli nimar modri, so tuole lepuo viedel an so pravli “tarkaj ki znaš, tarkaj vajaš”, “če na usieješ, na boš nič Zeu” an še “vsak je svoje sreče kovač”. Naša društva so puno sijale še posebno v zadnjih 25/30 lietih. Tala je pot an za napri, brez obupat, če se na vsako žarno sienja sprime. Suša je tle par nas še nimar obupna, zemlja pa je buj rahla ku ankrat. An pot nazaj do jezika je odparta. Pruzapru je vič poti: narbuj lahko je piet po sloviensko, smo videl pa tudi de se more brat, pisat, igrat, plesat, dielat, molit, se učit... an še “hodit po sloviensko”. Zadost je se na bat fadije, imiet voljo an ljubezan. (jn) Poletna šola a Lubiana: quando un mese passa in fretta Per il quattordicesimo anno consecutivo si è svolto durante il mese di luglio, il Corso di lingua slovena, organizzato nella città di Lubiana dalla Filozofska fakulteta, ovvero dall’Università di Lubiana. Il corso, la cui finalità principale è quella di far apprendere o perfezionare la conoscenza della lingua slovena, si rivela anche un’ottima occasione per conoscere la storia, la geografia, le tradizioni e le particolarità della piccola, ma varia, giovane, vicina Repubblica di Slovenia. Come tutti i corsi di lingua, dal lunedì al venerdì, la giornata ruota attorno alle lezioni mattutine, dalle 9.00 alle 12.15 ed a quelle pomeridiane, dalle 14.00 alle 15.30. Durante il tardo pomeriggio si svolgono conferenze o lezioni pratiche mentre la prima serata è dedicata al Nacionalni Večer o al altre attività concernenti la conoscenza reciproca dei vari partecipanti al corso. Il sabato è occupato dalle gite "lunghe”, attraverso le quali si ammira la bellezza e la varietà del territorio sloveno. Ma ci sono anche le escursioni di mezza giornata, generalmente a mezza settimana, dedicate alle particolarità situate nei dintorni della capitale o nella stessa. La domenica è libera. Mentre le lezioni del mattino sono a frequenza obbligatoria, le pomeridiane, le attività serali e le escursioni sono a partecipazione facoltativa. Il corso di lingua ha durata variabile di due o quattro settimane. Si articola in dieci livelli. Il primo è atteso da coloro che non conoscono assolutamente la lingua slovena mentre il decimo da coloro che avendone già una buona conoscenza mirano al suo perfezionamento. Il livello di conoscenza della lingua è stabilito da un test d’ingresso. Il test si ripete anche a metà ed a fine corso, per accertare i progressi o le lacune dei singoli partecipanti. Se a fine corso coloro che appartengono al primo gruppo sono in grado di dire qualche semplice frase, gli appartenenti al decimo possono sostenere l’esame dell’aktivno znanje e ricevere un attestato che dà loro la possibilità di iscriversi all’Università in Slovenia. In quindici giorni ma meglio in un mese si conoscono persone provenienti da ogni parte d’Europa e del mondo e se un mese può sembrare un lungo periodo, ed a volte lo è, in Slovenia passa in fretta. La piccola Lubiana è fin troppo bella ed offre un sacco di svaghi che volendo fanno stare svegli giorno e notte. Oltre agli avvenimenti culturali, che si susseguono, la vita notturna non è certo monotona. Bar, caffè e pub non si contano, le discoteche offrono la musica e la clientela più varia, ci sono poi gelaterie, pizzerie, fast food, ristoranti, ecc. Di giorno si possono praticare le più svariate attività sportive, si possono visitare i musei o semplicemente girovagare per il centro, andare al castello o a Tivoli, il parco cittadino, da soli o meglio in compagnia di nuovi amici. Lubiana si ricorda piacevolmente per il suo ordine, la sua pulizia e la sua bellezza. E’ una città ricca di spazi verdi. I trasporti pubblici sono efficienti. Le strade sono ordinate da semafori intelligenti e le corsie sono tutte perfettamente tracciate. I parcheggi sono abbondanti e le bici in tutta la città hanno le proprie piste. E’ una città costruita a misura d’uomo, con una grande zona pedonale al centro, in quella che era la vecchia città medievale. Il corso di lingua slovena diventa così u-na piacevole vacanza attraverso la quale oltre ad accrescere la propria cultura, si visitano luoghi talvolta davvero incantevoli, si socializza con persone di diverse tradizioni, professione, età, stile di vita, con le quali si fa amicizia e ci si diverte senza mai spendere troppo. Quando la sera dell’ultimo giorno il corso si chiude con una cerimonia al castello nella quale vengono consegnati i certificati di partecipazione, le foto si susseguono e non è raro vedere qualche lacrima e qualche faccia triste. E’ sempre difficile dirsi addio. Zelo zanimivo in veselo je bilo Studirati slovenščino na Poletni šoli v Ljubljani, in zelo zadovoljen sem z rezultati. Zdaj lahko malo govorim, berem in tudi pišem slovensko, ki je zame zelo lep jezik, ampak ima komplicirano slovnico. Srečen sem, da razumem in malo govorim naš dialekt, ki je podoben, in zato moje težave niso tako velike in učim se spontano in brez napora. Poletna Šola ni samo Sola ampak omogoča tudi spoznati nove prijatelje. Zato učiti se jezika je veselo in najbolj veselo je biti v skupini. Rad sem študiral in rad bom Se Študiral slovenščino in zato upam drugo leto poleti iti Se v Ljubljano. Alberto Simonitto Sentenza delia Corte Costituzionale e del TAR La tutela non è solo dello Stato Referendum a metà strada Già 10 mila firme per gli ospedali Si è tenuta ieri a Udine la conferenza stampa dei rappresentanti dei comitati per la difesa degli ospedali minori dell nostra regione che hanno illustrato l'andamento della raccolta di firme dei 5 referendum modificativi della legge regionale sul riordino ospedaliero. All’iniziativa, promossa dai comitati di Cividale, Gemona, Maniago, Sacile e Grado, hanno aderito anche il comitato dell’Ospedale maggiore di Trieste ed un gruppo di cittadini di Gorizia. Fra i promotori figura pure il Tribunale regionale per la difesa dei diritti del malato. In meno di un mese sono state raccolte più di 10 mila firme, cioè la metà di quelle necessarie. Per i 5 referendum hanno firmato anche cittadini di aree non interessate dalla chiusura degli ospedali. Un segnale che la gente comprende e sostiene il modello alternativo di organizzazione sanitaria proposto dai comitati che prevede il decentramento delle strutture ospedaliere. Anche se il termine di scadenza per la presentazione della proposta dei referendum scade fra quattro mesi gli organizzatori si sono impegnati a raggiungere le firme necessarie entro il 20 settembre. La raccolta di firme sarà intensificata su tutto il territorio regionale, innoltre veranno realizzate altre iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema della sanità. Pregled naše novejše zgodovine -12 Zveza slovenske mladine v Benečiji segue dalla prima Due sentenze che consentono a Regione, Provincia, Comuni, Comunità montane di mettere in campo con “atti positivi” concreti strumenti di tutela della nostra comunità. Il TAR regionale si era pronunciato già nel 1992 con la sentenza n. 382 su ricorso del comune di Do-berdò del Lago nei confronti della Regione. Oggetto del contendere, come i nostri lettori ricorderanno, alcuni articoli e commi dello statuto comunale riguardanti la tutela della minoranza slovena, annullati dal comitato regionale di controllo. Il TAR ha accolto il ricorso del Comune con una sentenza che pone alcuni importanti paletti. “Parlando di «apposite norme» - afferma il Tar - la Costituzione rimarca la necessità che la tutela delle minoranze linguistiche, assunta a valore costituzionale, debba concretamente realizzarsi con norme in positivo, come cioè non sia sufficiente una tutela per così dire passiva, realizzata con una normativa che concerne la generalità dei cittadini’'. Ma anche i termini “Repubblica” e “nonne” hanno rilevanti conseguenze giuridiche. “Parlando di Repubblica e non di Stato già si evince come... la difesa delle minoranze non sia necessariamente legata nella sua realizzazione a fonti legislative statali”. Anche l’art. 29 sui diritti della famiglia o l’art. 32 sulla difesa della salute, prosegue il Tar, a-dottano il termine Repubblica ma nessuno dubita Sloveni: Cruder risponde “Come certamente saprà -ha scritto il Presidente del Consiglio regionale Giancarlo Cruder - nella mia veste di Presidente del consiglio, non mi è consentito entrare nel merito di alcuna problematica in discussione nell’Assemblea”. “Per quanto invece mi riguarda personalmente, trovo l’occasione per ribadire il mio noto pensiero sui problemi delle minoranze, ripetutamente manifestato ed esposto dettagliatamente anche nella recente manifestazione di S. Pietro al Natisone”. Questa la risposta del presidente Cruder alla Zveza Slovencev ed alla SKGZ provinciale che con una lettera si erano fatti interpreti della protesta della comunità slovena in ordine alla presa di posizione della Presidente Guerra che, facendo proprio un documento di An, di fatto disconosceva la presenza degli sloveni nelle valli del Natisone. che la tutela di questi valori costituzionali possa essere realizzata anche dalle Regioni o da altri organi subordinati. Questa conclusione viene rafforzata dall’uso del termine «norme» e non già «legge» per cui non vi è alcun vincolo o meglio riserva di legge statale in materia di tutela delle minoranze linguistiche. “Sulla base del pur scarno art. 6 si può stabilire come la tutela delle minoranze linguistiche debba avvenire con norme positive, site ad ogni livello di competenze stabilito dall’ ordinamento (statali, regionali e anche comunali)”. Il Tar prende in considerazione poi l’art. 3 dello Statuto della Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia che “riconosce parità di diritti e di trattamento a tutti i cittadini qualunque sia il gruppo linguistico di appartenenza, con la salva-guardia delle loro caratteristiche etniche e culturali”. Secondo un’interpretazione corretta della norma “la necessità di assicurare pari diritti, interpretata alla luce... dell’art. 6 Cost., significa l’impegno della Regione di realizzare in positivo la tutela della minoranza, obbligo rafforzato dalla necessità, sempre stabilita dallo Statuto, di salvaguardare le caratteristiche etniche e culturali delle minoranze stesse”. Insomma afferma il Tar “non esiste una materia «tutela delle minoranze » demandata specificatamente alla competenza di un legislatore (costituzionale, statale o regionale che sia), ma una tutela che si realiz- Abbiamo ricevuto questa lettera al direttore e volentieri la pubblichiamo anche per le sue implicazioni di carattere “locale”. “... il predi al à dutis a-tris armis a so disposizione, come il vanseli, i sacra-menz e la gracie, par com-bati il nemì”. A lei, padre Antonio Bellina, che così scriveva su “la Vita Cattolica” a proposito delle armi trovare in casa di don Ascanio De Luca, mi rivolgo a proposito della recente scomparsa di don Carlo De Barba, del quale la Vita Cattolica ricorda soltanto gli interessi storici e l’ardore dello studio. In ben altro modo viene ricordato sui quotidiani locali. Marco Pirina ne fa l’elogio funebre, in quanto lo scomparso era collaboratore di quel suo “Centro stu- za tenendo conto della minoranza nel regolamentare, secondo l’usuale riparto di competenze, le materie di spettanza dello Stato o della Regione o dei Comuni”. E conclude: “E evidente quindi come la disciplina di una tutela globale della minoranza slovena non può che avvenire tramite legge statale, ma è altrettanto e-vidente, che in attesa di tale legge (che forse non verrà mai) la tutela della minoranza può ben attuarsi tramite atti normativi assunti dagli organi competenti". Gli statuti comunali sono dunque uno strumento importante attraverso il quale è possibile intervenire a difesa della nostra comunità slovena. C’è stato recentemente un altro pronunciamento autorevole con ben più significative implicazioni. La sentenza del Tar e la sua interpretazione dell’art. 6 è stata ribadita ed ulteriormente rafforzata dalla sentenza n. 375 della Corte Costituzionale, pubblicata sulla Gazzetta ufficiale del 2 agosto 1995. Al punto 4 si legge: “La disposizione in questione (l’art. 6 della Costituzione ndr) impegna e autorizza la Repubblica, nelle sue varie articolazioni, ad emanare «apposite norme», di carattere pertanto legislativo o regolamentare, a seconda della rispettiva competenza, a tutela delle anzidette minoranze”. La base giuridica c’è, o meglio è stata definitivamente chiarita, si tratta ora di attivare la volontà politica e di agire. Senza più alibi per nessuno. di” che sforna abitualmente volumi contro gli Slavi e i partigiani comunisti. Da Giuseppe Vasi apprendiamo che frequentava il Circolo Steliini, del quale era “si può dire, consigliere spirituale”. Veniamo anche a sapere che “Lo scorso anno aveva sostituito mons. Redento Bello nella celebrazione della messa a suffragio dei Caduti della Tagliamento a Spignon, nel corso della quale aveva rivolto ai presenti un accorato discorso nel quale ricorreva lo spirito dell’amore di patria e il sacrificio degli alpini mi-sconosciuti che avevano contribuito onorevolmente a salvare le Valli del Natisone dall’ingordigia titina.” E inoltre “Aveva, poi, anche accettato entusiasticamente l’incarico di cappellano onorario dell’Asso- Dežela: Guerra v velikih težavah Kriza na Deželi je zapustila stranske poti in se usmerila na avtocesto. Tako bi lahko sintetizirali vse bolj očitne težave, s katerimi se srečuje predsednica deželne vlade Alessandra Guerra pri vodenju zdajšnje večine. 2e pred počitnicami je bilo jasno, da takšna večina ne bo dolgo vzdržala in to je prišlo jasno do izraza med razpravo o popravkih k proračunu. Težave pa so se povečale prav v teh dneh, ko so se razhajanja zaostrila zaradi dogovora med podjetjem Autovie Venete, katere večinski partner je prav Dežela, in družbo Britisch Telecom za informatizacijo avtocestne službe. Predsednica Guerra je v ponedeljek sklicala srečanje predstavnikov večinskih strank, da bi ublažila zadnji udarec. Rezultat pa je bil vse prej kot pozitiven: razhajanja ostajajo, oziroma povečala so se. Ljudska stranka kaže vse več znakov nestrpnosti in bi se rada znebila pritiska Severne lige, ki je še vedno najmočnejša stranka v deželni skupščini. Zato si prizadeva za razširitev večine, kar bi SL odvzelo določeno moč. Tudi predsedniško mesto Alessandre Guerra je na močnem prepihu in vse kaže, da je na mizi že druga kandidatura: Sergio Ceccot-ti (Severna liga). Med raznimi možnostmi glede razširitve večinske koalicije, najbolj verodostojna je tista, ki predvideva vstop D’Alemove stranke v vladno večino. Italijanski pregovor pravi: “Se son rose fioriranno”. ciazione reduci del battaglione Tagliamento, della X Mas e dei Marinai...”. Per concludere “Era, insomma, nonostante la giovane età, un uomo e un sacerdote per il quale contavano ancora le parole Fede, Onore e Patria.” Lei, don Bellina, sa bene cos’erano la X Mas di Borghese e il reggimento alpini “Tagliamento” di Zulia-ni. Sa anche che don Redento Bello, ex misteriosa associazione “Verde Azzurra”, ad ogni commemorazione di Porzus tuona contro gli Slavi subdoli e comunisti. La domanda che le faccio è probabilmente ingenua, ma, mi creda, è come un tarlo che mi rode da molto tempo: “Sono questi i “pastori” del nostro gregge?” Visintin Pierluigi Kako je nastala naša be-neško-slovenska zveza emigrantov bi morali vsi vedeti. Zveza slovenskih emigrantov iz Benečije se je ustanovila v Svici leta 1968. Brez naše organizacije, ki se je bila vključila v Slovensko kulturno gospodarsko zvezo, brez prve in glavne slovenske organizacije Benečije - kulturnega društva “Ivan Trinko” - bi ne bilo prišlo do te pomembne organizacije naših emigrantov. Resnici na ljubo je bil glavni organizator zveze slovenskih emigrantov iz Benečije Dino Del Medico iz Barda (Lusevera). Dino je bil gojenec Slovenskega dijaškega doma v Gorici. Tudi on, kot prof. Cerno, je bil odklonjen od svetega obhajila od nedomačega duhovnika. Tata, oče od Dina, je bil partizan. Domači so ga poi-movali, po partizansko, v “Garibaldi” in pod tem imenom sem ga jaz spoznal. V tej vasi je živel tudi mlekar Krapic, oče številnih otrok, ki jih je poslal študirat v Slovenski dijaški dom v Gorico. Krapic in “Garibaldi” sta bila zvesta prijatelja in smo skupaj hodili na važne sestanke v Trst in Gorico. Na ustanovitveni kongres sem nesel v Svico in jih izročil Del Mediču 500 izkaznic. Potem jih ni bilo dovolj. Zveza se je začela širiti na Belgijo, Francijo in Nemčijo, po vseh deželah Evrope in prekooceanskih držav. Ni imela strankarskih namenov. V socialnem pomenu je bila napredna. Želela je kulturni, gospo- darski in narodni preporod naše zemlje. Ni oholost (arroganza), niti hvaljenje, če napišem, da so k ustanovitvi Zveze slovenskih emigrantov Benečije, k razvoju zveze, pomagali poganjki Zveze slovenske mladine, predvsem pa spodbude kulturnega društva “Ivan Trinko”. Zveza slovenske mladine je zaorala v ledino naše zemlje, pa naj se misli danes kakor koli in želi. In danes, ko sem star, bi želel, da bi bila mladina polna zdravih idealov, borbena in napredna za svobodo narodov. To želim v imenu vsega tistega, ki sem pretrpel in v imenu tistih prijateljev in tovarišev, ki so za pravico trpeli z mano. Se nadaljuje Izidor Predan - Dorič Slovenska skupnost prireja 9. in 10. septembra v Nabrežini NAS PRAZNIK 9. septembra ob 17. odprtje kioskov ob 18. nastop godbe ob 19. odprtje razstave ob 20-letnici Ssk 10. septembra ob 11. srečanje z delegacijo Narodnega sveta koroških Slovencev ob 16. odprtje kioskov ob 17.30 folklorna skupina iz Rezije ob 19. govori ob 20. ples z ansamblom Status Symbol Lettera al direttore Sono questi i pastori? Il ruolo ed i meriti di Carlo De Barba recentemente scomparso Četrtek, 31. avgusta 1995 Nona Vigja ima 100 liet Je Toncinova iz Gorenjega Tarbja Poseban karstv Sauodnji Tel konac tiedan bo domači senjam v Kozci Kozca v bukvah >1 UaM d-AUf? Stuo liet, poštudierita. Stuo liet življenja nie malo. Se Stiet do stuo ti parmanjka sapa. Tarkaj pa jih je učakala Luigia Petrussa iz Gorenjega Tarbja. Dopunla jih je 24. luja. Tisti dan so se okuole nje zbrali družina, žlahta an va-snjani. V hiši, kjer živi, je bla tudi sveta maša, ki jo je zmolu tarbijski famoštar pre Miljo Cencig. Vigja, takuo jo kličejo po domače se je rodila v Martinovi družini, za neviesto pa je paršla v Toncinovo družino. Nje mož Bepo Chiabai je umaru že puno liet od tega. Kupe sta imiela pet otruok, vse čeče an čast Bogu šele vse žive: Marjuta, ki živi kupe z mamo, Tonina, Perina, Vigja an Angelina. Pet liet od tega, kar se je rodila Jessica Marinig iz Klenja, je ratala tudi trižno-na: pet generacjonu! Ni migu lahko ušafat kiek takega donašnji dan. Skoda, da ni obedne fotografije, ki bi nam pričala telo lepo stvar, je pa glih, de napišemo manjku imena “protagonistu”: mala Jessica je hči od Katje, ki je hči od Mirelle, ki je hči od Marjute, ki je hči od Vigje. Kakuo stoji nona, na za-mierta, trižnona Vigja? Nje navuod Gianni nam je jau, de stoji zadost dobro, ji je ušeč sediet blizu okna an gledat, kakuo teče življenje zuna. Ki reči so se spremenile v Gorenjim Tarbju, odkar se je ona rodila! Puno premole, je bistrega uma an vičkrat povie kako zlo kuš-tno stvar. Se nam pari pru doluožt, de nona Vigja je sestra od none Verzine Cebajove, ki 22. obrila lietos je bla dopunla nič manj ku 102 liet. Nona Verzina nas je za venčno zapustila zadnje dni junija. Nona Vigja, vsi vam žel-mo še puno miernih an zdravih dnevu v topluoti vaše velike družine. Nedieja 6. avgusta lietos je biu praznik zgodovinskega pomena (avvenimento storico). Dva otročiča, ona liepa črna čičica, on li-ep, blond beneški puobič sta se stisnila roke ob svetem karstu, v cierkvi svetega Mohora an Fortunata. Bluo je vse praznično. 2e pred začetkom svete maše je odmievala iz cier-kve liepa melodija, godu je Riccardo. Zapieu je sau-onjski cerkveni pevski zbor. Po začetku maše pa svet karst. Cierku je bla napunjena od starih an mladih. Karst je opravu famoštar, gaspuod Božo Zuanel-la. Pred cerkvenimi vrati je vprašu malčke: “Po kaj sta paršli v cierku?”. Družini iz Ghane, ki živi v Je-roniščah, je jau: “Skoda, da ne poznam vašega jezika, zatuo bota odguorili po italijansko. Augusta Regina, po kaj si paršla v to cerkev?” je vprašu duho- MOBILI =ossalta di Piave (Ve) - Via dell’Artigianato, 4 - Tel. 0421/67154 5000 METRI QUADRI Dl ESPOSIZIONE MOLTA SCELTA E PREZZI VANTAGGIOSI PAGAMENTI FINO A 5 ANNI SENZA CAMBIALI IL NOSTRO STILE: O Legni pregiati stagionati all’aperto © Alta Tecnologia © Personale qualificato per lavori esclusivi e su misura O Lunga stagionatura dei mobili finiti Noi siamo qui: vienici a trovare, ti renderai conto che non c’é distanza che tenga ''frìfosfó rave.. SOLO DA NOI PREZZI ECCEZIONALI CIVIDALE DEL FRIULI - V.LE LIBERTA' 28/D - TEL.0432/700739 Planinska družina Benečije vabi na izlet 2. an 3. septembra na Ojstrico v Kamniške Alpe Zbirališče v Petjagu v soboto ob 8. zjutraj in odhod z avtomobili do doma v Kamniški Bistrici (600 m), nato 4 ure an pu hoje do Kocbekovega doma (1808 m), kjer bo prenočišče. V nedeljo zjutraj v 1 uri an pu se pride do vrha Ojstrice (2350 m). Povratek v dolino mimo koče na Kamniškem sedlu (približno 6 ur). Kdor želi iti naj se oglasi pri Igorju (tel. 727631) do petka. tečno adria INSTALLAZIONE ANTENNE LABORATORIO RIPARAZIONI TV • VIDEO • HI-FI ELETTRODOMESTICI vnih. Mama an tata sta odguorila “Per il battesimo”. Potem se je duhovnik obarnu do našega beneškega otroka: “Nicola Giuseppe, zakaj si paršu v našo cierku?” “Za karst!” sta odguorila tata an mama. Po karstu an sveti maši je bla velika veselica na placu za cierkvijo, blizu Vicenove hiše, kjer se je rodila Antonella, mama od liepega Nicola. Tam za cierkvijo so ble postavljene klopi an omizje. Ze gaspuod je na koncu maše ozna-nu v cierkvi, da bo zakuska (rinfresco) za vse. Vsi tisti, ki so bli par maši iz ciele fare so se zbrali za cerkvijo, ne samuo zavojo pojedine, pač pa tudi za muziko in dobro razpoloženje. Riccardo je razstegnu svojo harmoniko. Okuole hje-ga se je hitro zbrala skupi- na, ki je znala piet vse sort piesmi. Internacionalizem! Pesem je kot ljubezan: ne pozna konfinu! Za karst liepe čičice, ki se imenuje Augusta Regina Ewool, sta bla prisotna mama Mercy, tata Augusto Giuseppe. Na lepo svečanost so paršle družine in žlahta od male Auguste Regine, ki žive blizu Čedada. Pru takuo je bla prisotna vsa žlahta za karst malega Nicola Predana: tata Vladi, mama Antonella, noni, none in bisnona Dorica. Lepo je, da si stisnejo ročice otroci iz dveh kontinentu, ko je zavojo raci-zma tarkaj grieha na svetu. Bodimo oporoki, da se bojo otroci vseh kontinentu, vsega sveta podajali roke. To bo dobro za donas an za naš jutri. Veseu nono Dorič Polietje nas je lietos prezagoda zapustilo, pa naši ju-dje uagajo šele organizat vaške sejme na odpartem. Tel zadnji tiedan je biu senjam v Kravarje, v petak 1., saboto 2. an nediejo 3. setemberja bo pa v Kozci. V petak bo ples, predvsem za te mlade, sa’ bo diskoteka. V saboto bo ob štierih popudan “tiro alla fune”. Zlo zanimiva, interesant bo predstavitev bukvi “Cosizza e dintorni. Storia, tradizioni, leggende di una comunità”. Predstavi jih prof. Giorgio Matteucig. Zvičer bo ples s Kekkoband. V nediejo bo ob 11. uri sveta maša, popudan igre za otroke, cross s konji an zvičer ples s slovienskim ansamblom Razdalja. Milica je ’na mlada noviča an ku vse ženske bi rada imiela adnega moža ljubeznivega, de bi jo kajšan-krat pobuošcu an ji dau an poljubček. Pa nje mož Miha dieia cieli dan tu gruntu an tu nediejo gre pa igrat dol na Čemur, takuo de ima malo cajta za ženo. ’No vičer, priet ku j’ zaspau, mu j’ po-tukla gor na rame an mu je jala pod glasom: - Nu Miha, zakaj guoriš takuo malo z mano an saldu jezno? Recimi kajšankrat 'no sladko besiedo! - Ja Milica, si gobasta, ku na gubanca- An kiek buj goročega? - De bi te v pakù zluodi nesu! - Pa kiek buj električnega? - Naj bi striela trie-ščinla tu te!!! Tudi Toninca je ’na mlada noviča, pa nomalo buj modra ku Milica. Kadar nje mož Bepino gre igrat na karte al pa vandrat z njega parjateljam, je ušafala “druzega”, de jo nomalo potrošta. ’No vičer Bepino je paršu damu buj zago-da, ku po navadi an je ušafu “te druzega” v pastiej par ženi! - Ki diela tle tel mož - je začeu uekat Bepino- prederem parvo njega, antada pa tebè - je arju tu ženo. - Muč muč muoj Bepino, bo buojš za te! Ka misleš, duo je plaču mutuo za hišo? On! Duo je kupu televizor? On! Duo je plaču Beuzerija du Skru-tovem? Le on! - Cica - je jau pod glasom Bepino - ka’ na videš, de je sliečen do nazega, pokriga hitro, de na ušafa mraza!!! novi matajur Četrtek, 31. avgusta 1995 Le testimonianze di una piccola agenda tascabile del 1941 -19 Olga Klevdarjova Illazioni su un treno che Olga e Giorgio con la bambina nell’estate del 1941 dopo la conquista della Grecia Quell’abbraccio, infine, ci fu. Dopo tanta lontananza, tanta ansia, paura e desiderio, le ragioni del cuore e della passione ebbero finalmente lo sfogo naturale, che fu insieme di gioia liberatoria e di angoscia repressa di due anime e di due corpi che si erano tanto attesi e cercati e che non riuscivano ad incontrarsi. Rispetto a questo ansioso ricongiungimento, che ebbe appena la durata di un soffio di vento, mal si addice, a noi, di indagare sulle circostanze del convegno d’amore, e perchè il destino a-vesse pesato tutto per stabilire, non in sogno ma nella realtà, il luogo e il momento che a loro, soli, doveva appartenere. Vi ricordate i problemi scolastici, veri rompicapi a-ritmetici, sui treni che partono da due stazioni lontane in ore diverse ed a velocità diverse? Noi facciamo viaggiare due treni, è vero, ma perchè deve esserci l’incontro di due cuori. Ora, il treno di Giorgio ci appare, invece, come un treno impazzito, senza coordinate, di cui cioè non si sa nè la stazione di partenza, nè quella di arrivo, nè la velocità, e purtroppo nemmeno la sua concreta esistenza. E come se il treno, nel nostro problema, fosse in mano ad un macchinista impazzito anche lui. Eppure l’incontro, e quindi l’abbraccio, va assunto come un evento teoricamente possibile. Per l’intreccio di un romanzo, quel treno andrebbe certamente benissimo. E si possono quindi studiare diverse soluzioni che vadano bene per il nostro caso. Appena appreso del viaggio, forse per mezzo di un telegramma, la Olga prende il treno (quello suo di sempre che la portava a Milano) e aspetta in una stazione, mettiamo a Casarsa. Dall’altra parte il treno è già partito due giorni prima. Giorgio a Casarsa scende dal treno, incontra Olga e riprende il viaggio l’indomani per raggiungere il suo treno a Trieste. In questo caso la durata del convegno d’amore è davvero quella di un soffio. Vogliamo introdurre una variante. Tutto come la precedente, ma Giorgio si ferma per un permesso e, dopo il convegno d’amore (un soffio meno affannoso), raggiunge i suoi alla destinazione finale. Altra variante: Giorgio scende dal treno, incontra la Olga, insieme vanno a casa a Klenje dove lui rimane qualche giorno, Olga lo riaccompagna alla stazione, eccetera come sopra. Casarsa, comunque, è un punto fisso. La cosa da appurare è se quel treno sia mai esistito davvero, oppure si tratta solo di un progetto, del piano di viaggio che, benché in programma, non si sia mai realizzato, che fosse solo un’idea, forse nata da un gioco o un calcolo della fantasia. Ad attenuare i dubbi di cui troviamo circondato quel treno, rimangono tuttavia gli appunti di una piccola agenda tascabile, un’agendina del 1941, che porta, insieme a vari indizi, la tabella di marcia del treno, degli appunti assolutamente attendibili. Nell’a-gendina è riportata chiaramente la tabella di marcia di un viaggio che appare privo di giustificazione logica, ma come frutto di imperscrutabile disegno di qualche stravagante stratega. O forse di un diversivo militare o di un gesto politico atto a segnare il diritto di una conquista del territorio per avvertirne il concorrente? Il fatto che Giorgio avesse ripreso a sognare, ci spinge a fare l’ipotesi di un viaggio della fantasia, o magari di un sogno come tanti altri che finalmente gli facevano visita le notti calde dell’afa e delle zanzare che' si levavano in stormo dalla superficie del lago. Sognava la sua Cierkunca, le sue cacce e i suoi cani. Sognava di rincorrere a grandi balzi le antilopi qua- si volando sopra le erbe e le giuncaglie della Rieka. O sognava di vedere e toccare richiamata dalle profondità dell’inconscio e del desiderio, la figura, audace e più vera di quella vera, di lei, che lo invitava e gli sorrideva. E poteva aver sognato quel treno, le città lontane e più lontana, come un punto nel mondo, la sua donna. Per quale logica avrebbero dovuto esistere quel treno e quel viaggio, il cui percorso era dieci, dodici, quindici volte più lungo di quello plausibile per arrivare alla medesima destinazione, con un mare di mezzo, sia pure il breve tragitto di una notte, ma fortemente insidiato dai sottomarini? L’agendina tuttavia è un dato di fatto, una prova, come lo erano gli appunti sulla sua odissea, e quella della Julia, in Albania e in Grecia. Come era stata l’avventura africana con le camicie nere nell’agendina del 1936 (con dedica della sorella “Perchè Dio ti protegga e ti benedica”) dal 10 novembre 1935 al 2 luglio 1936, con tappa all’Amba Alagi per l’alza bandiera e l’appello ai caduti del 1896. Cinque anni dopo la nuova agendina riferisce: 8-18 gennaio 1941: Berat; 26 gennaio - 19 febbraio: Mavrova; 24 febbraio - 11 a-prile: Becisth; 24 aprile: Kalibaki (e qui siamo in Grecia); 3 maggio: Kamia; 11 maggio: Janina; 11 giugno: Metrovon. E a questo punto la forza militare italiana in Grecia diventa in parte superflua. Gli alpini della Cuneense rimpatriano, altri vanno ad “occupare” il Montenegro, ma la Julia rimane. Presi-dierà il territorio ellenico per ribadire che Mussolini vuole il protettorato su Atene. L’agendina qui interrompe le date sulle escursioni in Grecia e passa al famoso viaggio. Gli appunti tornano alla Grecia con un salto fino all’8 novembre: Argos, fra i monti dell’Epi-ro. Lì è segnalato un certo Aristides Zarakas, “antiita-liano” e, nella stessa località, il 21, una nota informa che “vi sono alcuni che fanno la guardia ai campi armati di pistola” (ma non è chiaro chi siano questi “alcuni”), insieme a qualche annotazione di servizio. Nel bel mezzo dei quattro mesi d’intervallo si inserisce la faccenda del fantastico viaggio, nave e treno, lungo tutta la penisola i-taliana e quella balcanica. E questo potrebbe essere legato al fatto che con il 1 a-gosto 1941, come è scritto nel foglio matricolare, il Sergente Maggiore Giorgio Venuti è assegnato al Quar-tier Generale della Divisione Julia. Non è dato di sapere però se il viaggio in questione sia da collegarsi o meno con questa nuova assegnazione. Fatto sta che il 4 agosto, attraversato senza incidenti il periglioso tratto di mare Valona -Brindisi, c’è il treno che, giorno dopo giorno raggiunge le varie tappe del grande periplo dell’Adriatico: il 5: Bari, Foggia, Pescara, Rimini; il 6: Bologna, Padova, Mestre, Trieste (e qui potrebbe teoricamente inserirsi il convegno di Casarsa); il 7: Postumia, Lubiana, Zagabria; il 10: Zemun, Belgrado; PII Niš, Skopje; il 12: Demir, Kaplja; il 13 agosto: Salonicco! E poi, come si è detto, si torna al punto di partenza, Argos, Joanina, o chissà dove. Lasciamole pure avvolte nel mistero le ragioni di quel treno. Acconsentiamo pure all’idea di un secondo viaggio a casa. Sia come si vuole: in un modo o nell’altro, risulterà poi con tutta e-videnza che quell’abbraccio d’amore, il più forte di tutti (e perciò anche l’incontro) nell’estate di quell’anno, ci fu. Ripartire, dopo non fu facile, per quanto fosse presente, alla Olga e a Giorgio, la convinzione che il ritorno non sarebbe tardato, (segue) M.P. Oče in mati sta oženila edinega sina in k hiši je prišla mlada nevesta. Bila je zelo lena, tako lena, da še vode ni hotela nositi od studenca k hiši. Oce in mati sta morala nositi vodo zjutraj, opoldne in zvečer, ona pa je počivala, poležavala in roke ogledovala. Potem sta se oče in mati dogovorila, da jo bosta poskusila z zvijačo pripraviti, da bo delala. Morda se bo potem le kdaj spomnila in bo šla po vodo k studencu. Oče si je obesil vedra na drog okoli ramen, Zena pa mu je rekla: »Nikar, ljubi mož, bom že jaz stopila po vodo, ti si jo zjutraj nanosil.« »Saj ti si jo pa zvečer nanosila.« »Predvčerajšnjim si jo pa ti ves dan prinašal.« Lena nevesta ju je poslušala, zazehala, potem je rekla: »Kako sta smešna, ker se prerekata okoli nekaj vode. To je od sile otročje! Pusti vendar, babica, naj dedek prinese vode za danes, ti jo boš pa jutri nanosila.« Srbska pravljica Iz otroškega polietja v Škratovem Za dobra dva dedna se odprejo spet za vse Suolar je an Studente Suolska vrata. NaSa mladina se že parpra-vja, če že ne s Študijem, al-manjku z mislijo na novo Suolsko lieto. An cajt polie-tne frajnosti, počitka an veselega norjenja je že spra-vjen an skrunjen v spominu. Liepih spominu na lie-toSnje polietje jih imajo beneški otroc puno, an Se posebno tisti, ki so bli na letovanjih pri muorju al pa v brezieh, ku tisti, ki so bli s Planinsko družino Benečije v Trenti. Z veseljem se sigurno spominjajo na polietje an tisti - bluo jih je vič ku stuo - ki so hodil na poletni center v Skrutove. Takuo, ki vam je znano, iniciativo je a n lietos organi -zala Gorska skupnost Na-diskih dolin. Tle blizu so tri fotografije, ki kažejo na nekatere i-niciative “kolonije”. Puno so hodil zuna, na izlete, za lieuS spoznat sviet okuole sebe an v cieli deželi, za spoznat druge prijatelje an sevieda vsak samega sebe. Esplorazione del territorio: grotta D'Antro Si preparano le coreografie per lo spettacolo finale Gita a Miramare e nel golfo di Trieste nato sarà il prossimo? La Valnatisone é inserita nel girone di Promozione assieme a ben undici squadre della provincia di Pordenone. “Sulla carta sarà un campionato più difficile di quello passato - afferma Ca-stagnaviz - anche perché tre squadre forti che .sono retrocesse in Promozione lo scorso anno sono finite nel nostro girone”. L’allenatore é quindi convinto che occorrerà tira- “Un gir più duro rispetto all’anno scorso” re fuori i denti fin dalla prima giornata di campionato. La stagione che si annuncia vedrà sicuramene ancora in primo piano i vari Zogani, Sedi, Sicco, Tuzzi, senza dimenticare i giovani lanciati nel corso del campionato passato, Mottes, Campanella, Rossi... Anche quest’anno ci sono giovani in lista d’attesa, già inseriti nel gruppo e pronti ad esordire in prima squadra. Castagna-viz fa i nomi di Bergnach, Tomasetig e Bledig. Anche a loro la Valnatisone - che domenica esordirà nella stagione agonistica, in Coppa Italia, contro il Trivignano -chiede uno sforzo per rimanere nel giro della Promozione. Il traguardo, inutile nasconderlo, é quello della salvezza. Michele Obit Il centrocampista Giovanni Stroppa, punto di forza dell’Udinese targata Zaccheroni Arriva solo al 27’ una conclusione ravvicinata di Silva, che esce di poco a lato. Al 35’ l’Udinese potrebbe raddoppiare ma Poggi, solo davanti al portiere, spreca calciando addosso all’estremo difensore. Minuti finali da brivido, con l’arrembaggio dei cagliaritani. Ancora Silva tira da pochi metri a colpo sicuro, ma prima Battistini e poi la diesa respingono. Dopo un calcio d’angolo é ancora Battistini a salvare il risultato volando su un colpo di testa di Bisoli. Finisce in gloria, dunque, la prima uscita della squadra di Zaccheroni attesa, tra due domeniche, all’incontro esterno che la vedrà opposta al Milan. Tra i migliori della squadra bianconera sicuramente Stroppa, Desideri, Bia e Bierhoff. Da rivedere invece la posizione di Kozmin-ski, che nel primo tempo non ha convinto, (m.o.) Con Stroppa e Bierhoff l’Udinese parte bene Udine, 27 agosto - Mette in saccoccia tre punti, l’Udinese di Zaccheroni all’esordio nel campionato di serie A di fronte ad un Cagliari caparbio ma che dovrà ancora lavorare per ottenere la forma migliore. Lo stadio Friuli non registra il pienone, forse anche a causa del maltempo. In compenso la tribuna vip conta le presenze di parecchie facce note, amarcord regionale da Prima Repubblica: da Biasutti a Saro, da Bravo a Castiglione, c’erano insomma quasi tutti. Nei pressi, non passava inosservato Everardo Della Noce, inviato della trasmissione di Raitre “Quelli che il calcio”, che ha avuto tra i suoi ospiti anche Loredana Novello, presidente dell’Udinese club di S. Pietro al Na-tisone. La cronaca. Nel primo tempo c’é un leggero predominio della squadra friulana. Ma anche il Cagliari non scherza, andando al tiro al 5’ ed al 7’. La prima conclusione in porta dell’Udinese arriva all’11’ con A-metrano. Al 23’ primo fischio di... Trapattoni, nuovo mister cagliaritano proveniente dall’esperienza al Bayern, che incita i suoi. Tra i friulani particolarmente vispi sono Rossitto e A-metrano, ma pesa l’assenza di un uomo a centrocampo come Stroppa. Esce Helveg, fino a quel momento uno dei migliori, sostituito da Bertotto. In avanti Poggi e Bierhoff trovano difficoltà a smarcarsi. Al 43’ il tedesco impensierisce però il portiere avversario Fiori con un gran tiro. Nella ripresa entra Stroppa, ed é altra musica. Il gol della vittoria arriva all’11’. Dopo una caparbia azione sulla sinistra Stroppa crossa con al centro per Bierhoff, che di testa, con astuzia, insacca. Il Cagliari non sembra scuotersi più di tanto. UDINESE CAGLIARI UDINESE: Battistini, Helveg (Bertotto), Calori, Bia, Sergio, Rossitto, Ametrano, Desideri, Kozminski (Stroppa), Bierhoff, Poggi (Gianni-chedda). CAGLIARI: Fiori, Pancaro (Silva), Villa, Firicano, Bono-mi, Pusceddu, Bisoli, Allegri (Bressan), Sanna (Lantignot-ti), Oliveira, Muzzi. MARCATORI: Bierhoff al 56’. La ciclista di mountain-bike di Ponteacco convocata per i Mondiali Laura Bellida tra le “azzurre” Una bella sorpresa: Laura Bellida, di Ponteacco, giovane promessa nella mountain-bike, é stata convocata nella selezione nazionale che é chiamata a difendere i colori azzurri nei campionati mondiali di discesa mountain-bike. L’appuntamento, che si terrà in Germania dal 17 al 24 settembre, é di quelli di prestigio. La Bellida non ha potuto prendere parte ai recente Europei a causa di una caduta e non si aspettava, ora, questa chiamata in Nazionale. Accanto a lei ci sarà anche quella che é ormai una certezza della mountain-bike in Italia, la cividalese Maria Paola Turcutto. Il calcio d’elite allo stadio Friuli Grande appuntamento di calcio internazionale, mercoledì 6 settembre, allo stadio Friuli di Udine. Si affronteranno, infatti, in una gara valida per la qualificazione del Campionato europeo, Italia e Slovenia. E’ la gara di ritorno tra le due Nazionali: all’andata finì 1-1. L’Italia, reduce da tre successi di fila, incontrerà poi la Croazia, probabilmente a Spalato, l’8 ottobre. Ha un passato calcistico come portiere nelle giovanili della Cividalese. Nella cittadina ducale vive, ma il suo presente sportivo é tutto legato alla Valnatisone. Dopo essersi diplomato all’Isef e aver ottenuto il brevetto come allenatore per giovani calciatori, quest’anno ha seguito con successo (nella graduatoria é risultato primo) il corso per allenatori di squadre dilettanti. Dallo scorso novembre Ezio Castagnaviz, 29 anni, é il mister della prima squadra di S. Pietro al Natisone, probabilmente uno dei più giovani allenatori in circolazione a livello dilettantistico. E’ subentrato lo scorso autunno, a campionato già iniziato, a Eliseo Fabbro, che aveva collezionato una bella serie di sconfitte e relegato la Valnatisone all’ultimo posto in classifica. La squadra si é salvata senza grossi patemi d’animo, alla fine, e per capire il “La squadra non Masarotti: una g perdita” motivo basta guardare lo “score” ottenuto durante la gestione Castagnaviz: 24 punti in 20 partite. Di certo un’inversione di marcia, rispetto alle prime uscite, il cui merito non può essere non dato, almeno in parte, al nuovo allenatore, che co- A sinistra Zogani. Qui a fianco i portieri Specogna e Venica “Puntiamo sul gruppo” L’allenatore Ezio Castagnaviz spiega come sarà la Valnatisone 1995-96 sì si é guadagnato la riconferma. Quest’anno la rosa della squadra risulta invariata rispetto alla scorsa stagione, con una sola defezione. Il capitano Masarotti ha infatti deciso, per motivi familiari, di appendere le scarpe al chiodo. “Una grave perdita - spiega Castagnaviz - sia a livello tecnico che umano. Era proprio un capitano, un giocatore carismatico ed u-na persona eccezionale. Credo che sarà più difficile sostituirlo come uomo che come calciatore”. La Valnatisone punterà ad ogni modo sul collettivo. Una scelta ma anche una necessità. “Lo scorso anno -continua il mister - ci siamo salvati perché eravamo mol- to uniti. D’altra parte sono gli altri che possono spendere e spandere, noi no. Credo però che questo sia il modo giusto di intendere il calcio dilettantistico, valorizzando i giovani e facendo gruppo. Così lo sport ha anche una funzione sociale. Da noi il segretario taglia l’erba, il presidente prepara il tè per i giocatori... Sono persone eccezionali, fanno i salti mortali. Non capisco invece il disinteresse nei nostri confronti di ditte del luogo, e anche dell’amministrazione comunale, che potrebbero aiutarci di più.” Che cafnpio- V prvem srečanju v Mariboru se je tekma zaključila z rezultatom 1:1 V Vidmu Slovenija proti Italiji Novogoriški nogomet uspešno nadaljuje svojo prvenstveno pot. Kljub domačemu remiju proti Beltincem, je novogoriški Hit ohranil prvo mesto na lestvici. Pozornost nogometnih navdušencev iz Slovenije pa se bo v naslednjih dneh usmerila v državno reprezentanco, ki bo prihodnjio sredo v Vidmu odigrala kvalifikacijsko srečanje proti Sacchijevim “azzurrom”. Srečanje ne bi smelo pripraviti kakšnih posebnih presenečenj: Italijani so glavni favoriti, medtem ko so Slovenci že zapravili vse možnosti, da bi se lahko prebili v finale evropskega prvenstva. Kljub temu pa se v Vidmu obeta zanimivo srečanje, saj so slovenski reprezentantje napovedali, , da bodo dali vse od sebe, da bi se izkazali na tako pomembni tekmi. V Mariboru se je tekma zaključila ob izidu 1:1, Sloveniji pa je sodnik razveljavil veljavni gol. (r.p.) -----------------------------------------f Četrtek, 31. avgusta 1995 SPETER GRMEK Sarženta - Fornalis Zibiela v mladi družini Je imiela veliko silo prit na sviete mala Angelica. Tata Fausto Busolini iz Priešnjega an mama Beatrice Blasutig iz Saržente sta jo čakala parve dni se-temberja, ona pa se je rodila v pandiejak 21. vošta. Se vide, de je tiela tudi o-na praznovat “anniversario” poroke od mame an tata, ki sta se oženila 29. voSta lieta 1993. Angelica je parnesla pu-no veseja njim, žlahti an parjateljam. Cičici, ki bo živiela v Fornalisu, želmo puno lie-pih reči v življenju, ki ga ima pred sabo. SOVODNJE Mašera - Carnivarh Noviči! Takuo so bli veseli Ma-šeruc v saboto 26. vošta, de je bluo ki! Tisti dan so sparjel v njih vas novo družino an za tuole se mu-orej zahvalit mlademu va-snjanu, ki jim je parpeju neviesto. Poročila sta se Claudio Massera - Rušco-ve družine iz tele vasi an Gigliola Laurencig - Ceri-kova iz Carnegavarha. An pru v Carnimvarhu sta jala njih “ja”. De tuole se je zaries zgodilo so priča žlahta an parjatelji, ki so se zbrali okuole njih. Claudiu an Giglioli želmo puno sreče, zdravja an veseja v njih življenju. Hlocje -Topoluove Alessandro an Carla sta se poročila “Pridita vsi v Topoluove an potlè v Hlocje v saboto 26. vošta popudan. Tisti dan mama an tata se ože-neta. Vas čakam, Petra”. Parbližno takole je bluo napisano na vabilu, ki so ga ušafali žlahta an parjatelji od Alessandra Vogrig - Konšorjovega iz Hlocja an Carle Loszach - Mar-tinkne iz Topoluovega. An takuo tisti dan se jih je zbralo zaries puno parvo v cierkvi v Topoluovem, kjer Alessandro an Carla sta jala njih “ja” an potlè, dol par Hloc, kjer je bla veselica. An še kaka veselica! Taka plota je bla, taj-šan daž se je liu, de so se muorli vsi zbrat v telovadnici na Liesah. De pauo-dnja na ponese dva noviča, so jih parjatelji parpejal dol do tuod nič manj ku na tratorje. Kakuo se je paršlo do tele poroke so nam lepuo poviedal tisti od Beneškega gledališča, ki so tiel takuo voščit novičam vse narbujše za njih novi stan sa’ Carla je adna od njih. Zbor Rečan, v katerim noviča pieje, ji je pa pru lepuo zapieu sveto mašo. Za de festa bo liepa so pa poskarbiel pru vsi, sevi-eda, v parvi varsti Carla an Sandro, pa tudi žlahta an njih parjatelji se nieso potegnil nazaj takuo, de je bluo že zlo pozno kar po-časo počaso so se začel ljudje pobierat damu. Damu sta se pobrala tudi Sandro an Carla z njih Petro an vsem trem želmo, de bi njih življenje teklo v mieru an ljubezni. Zverinac - Obranke Zapustu nas je Gino Floreancig V torak 22. vošta so ušafal martvega blizu poti, ki peje iz Skrutovega v Rečansko dolino Gina Floreancig. Nasreča se je zgodila ponoč med pan-diejkam an torkam. Gino je biu iz Obrank, rodiu se je v Blascjovi družini 72 liet od tega. V družini je bluo danajst o-truok, tri čeče an osam puobu, od telih osam puo-bu štieri so bli alpini, tudi Gino, an na tuo je biu zlo ponosan. Potlè je šu kopat karbon v Belgijo. Damu se je var-nu nih petnajst liet od tega. Ni biu oženjen, takuo je šu živet h sestri Lidii Lazarjovi na Zverince. Lidia je umarla štier lieta od tega. Na telim svietu je zapustu brate Marja, Guida an Bepcja, kunjade, navu-ode an vso drugo žlahto. Njega pogreb je biu go par svetim Stuoblanke v četartak 24. vošta. Zlahta želi zahvalit vse tiste, ki so paršli na njega pogreb, posebna zahvala naj gre minatorjam, ki so z njih prisotnostjo počastil njega spomin. SREDNJE Gniduca - Belgija Žalostna novica II 4 agosto 1995 Agostino Bergnach è deceduto all’ospedale di Charleroi (Belgio) a causa di un infarto per il troppo caldo. Era nato a Stregna il 12 febbraio 1938 e ancora giovane si era trasferito per lavoro prima in Germania e poi in Belgio, dove ha trascorso gran parte della sua vita. Resterà vivo il suo ricordo nei cuori delle sorelle Lidia, Natalina assieme al marito ed i rispettivi figli e nei cuori di tutti gli amici che gli sono stati vicino. Žalostna novica je parš-la iz Belgije. V tisti deželi je umaru Agostino Bergnach. Imeu je samuo 57 liet. Naj v mieru počiva. Klenje: dopunu je 103 liet! PODBONESEC Carnivarh Nam runajo ciesto Ciesta v Carnivarh bo preča nareta, trieba je napravit samuo še pu kilometra an takuo bo paršla v vas. Tisti, ki je biu tele zadnje cajte v Carnemvarhu je mu videt, de tela ciesta nie Buohvie kuo dobra. Lahko bi jo bli nardil nomalo buj šaroko, de bi se mogla srečat manjku dva automobila. Kam bo šu adan, če se srečata? V potok! novi matajur Odgovorna urednica: JOLENAMOR Izdaja: Soc. Coop. Novi Matajur a.r.l. Čedad/Cividale Fotostavek: GRAPHART Tiska: ED1GRAF Trst / Trieste m Včlanjen v USPI/Associato alPUSPI Settimanale - Tednik Reg. Tribunale di Udine n. 28/92 Naročnina - Abbonamento Letna za Italijo 40.000 lir Postni tekoči raCun za Italijo Conto corrente postale Novi Matajur Čedad - Cividale 18726331 Za Slovenijo - DISTRIEST Partizanska, 75 - Sežana Tel. 067 - 73373 Letna naročnina 1500,— SIT Posamezni izvod 40.—SIT Žiro račun SDK Sežana Štev. 51420-601-27926 OGLASI: 1 modulo 18 min x 1 col Komercialni L. 25.000 + IVA 19% Tudi buj poglihana bi mogla bit, ne vemo zaki so pustili tisti greben po sredi cieste. Tuole se bo moglo tudi postrojit buj napri, a vsedno bi dielo lahko spru-ot dobro nardil, de bi ljudje mogli že po nji voziti, takuo muorejo pa čakat, de dielo pride h koncu. Carnovaršanj so puno cajta čakali, de so paršli do cieste. Ki dost so tisti ljudje pretarpiel, sa’ Carnivarh je adna od narbuj zakotnih vasi Nediške doline, vesoko v briegu. Nekaj so se že pomagal s teleferiko, ki so jo napejal v vas pred par liet, a trieba je bluo vsedno prenest še dost bri-emana na harbatu. Ceglih v Carnimvarhu nimajo velikih ekonomskih problemu, ker živinoreja jim daje dobar zaslužak, jih je dost tudi iz tele vasi, ki hodejo dielat po sviete. Vas štieje okuole 500 ljudi, od telih jih diela kakšnih 150 na juškem. Je ries, de teli judje gredo dielat samuo sezonsko (stagionali), takuo de se vračajo pogostil damu, jih niesmo zgubili popunoma. Troštamo se, de bojo tisti vasnjani, ki dielajo po sviete, parnesli damu tudi tisti progres, ki je po sviete. K progresu bo Sigurno pomagala tudi ciesta, sa’ Carnovaršanj bojo imiel vič kontakta z ljudmi, ki žive dol v dolini an na bojo vič takuo zaparti an osamljeni med gorami, takuo ki so bli do seda. ŠPETER Ažla Parvi telefon Pretekli tiedan so napejal telefon tudi v Ažlo. Na-stavli so ga v oštariji par Jusiču an ima številko 48, tuole pride reč, de če kaj-šan če telefonat v vas muore narest tisti numer. Ažla je zadost velika vas za imiet telefon an zatuo je biu cajt, de so ga napejal. (Matajur, 16.5.1958) NEDIŠKE DOLINE Sedam kamunu brez mlatilnice Zadnje lieta naši ljudje siejejo nimar vič ušenice, ker ne jedo vič tarkaj pulente, ku ankrat. Navadli so se na kruh an se tudi splača sijat ušenico, ker sierak dozori pozno an slavo, če je dažeuvna jesen. Zavoj večjega pardiel-ka ušenice pa so nastale težave, ker na žalost v vseh sedmih kamunah Nadiških dolin ni še adne mlatilnice. Tisti, ki ima ušenico jo muora pejat mlatit s ka-mjonam ali z uozam v Čedad al pa Šenčur. Prevažanje pa košta, pru takuo se zamudi puno časa brez po-triebe. Ce bi naši ljudje imiel vič iniciative v sebe, bi lahko premagal vse tele težave. Naj bi se združili an nardil koperativo za kupit mlatilnico, ki bi šla okuole iz vasi do vasi. Takuo dielajo v drugih krajih Furlanije. Donas pride daržava na puomoč koperativam, če kupijo take makinarje, ki se nucajo v kmetijstvu. Pa tudi če bi ne paršla daržava na pomuoč, mlatilnica bi se z dielom, ki bi ga imiela tle par nas, sama splačala v par lietih. (Matajur, 16.8.1958) ŠPETER Klenje Giuseppe Iussig dopunu 103 liet! Malo je takuo vesokih jubileju, kot ga je pred nekaj dnevu praznovau Giuseppe Iussig iz Klenja. Nunac Iussig je dopunu 103 liet življenja. Okuole njega se je zbrala vsa družina, vasnjani, parjatelji. Vsi so se tiel veselit z njim an viedet riceto, za učakat tako lepo staruost. Se nimar je močan an zdreu, njega spomini gredo na lieta, kar je biu mlad. Veselo se spominja, kar so bli naši kraji šele pod Avstrijo. Zvestuo pravi tudi tuo, de so ga lieta 1875, kar je šu na vizito za sudata, škartal, ker je biu slab, za-hujšan. Donas pa je zdreu an močan an je parčaku tajšno staruost, de ga nie tajšnega v cieli provinciji. (Matajur, 16.10.1958) Miedihi v Benečiji DREKA doh. Lorenza Giuricin Kras: v sredo ob 12.00 Debenje: v sredo ob 15.00 Trinko: v sredo ob 13.00 GARMAK doh. Lucio Quargnolo Hlocje: v pandiejak ob 11.00 v sredo ob 10.00 v Cetartak ob 10.30 doli. Lorenza Giuricin Hlocje: v pandiejak ob 11.30 v sriedo ob 10.30 v petak ob 9.30 Lombaj: v sriedo ob 15.00 PODBUNIESAC doh. Vilo Cavallaro Podbuniesac: v pandiejak od 8.30 do 11.30 v torak od 8.30 do 10.00 v sredo od 8.30 do 10.00 anod 18.00 do 19.00 v petak od 8.30 do 10.00 an od 18.00 do 19.00 Crnivarh: v Cetartak od 9.00 do 11.00 Marsin: v Cetartak od 15.00 do 16.00 SOVODNJE doh. Pietro Pellegriti Sovodnje: od pandiejka do petka od 10.30 do 12.00 SPIETAR doh. Edi Cudicio Špietar: v pandiejak, sriedo, Cetartak an petak od 8.00 do 10.30 v torak od 16.00 do 18.00 v soboto od 8.00 do 10.00 doh. Pietro Pellegriti Špietar: v pandiejak, torak, Cetartak, petak an saboto od 8.30 do 10.00 v sriedo od 17.00 do 18.00 SRIEDNJE doh. Lucio Quargnolo Sriednje: v torak ob 10.30 v petak ob 9,00 doh. Lorenza Giuricin Sriednje: v torak ob 11.30 v Cetartak ob 10.15 SV. LIENART doh. Lucio Quargnolo Gorenja Miersa: v pandiejak od 8.00 do 10.30 v torak od 8.00 do 10.00 v sriedo od 8.00 do 9.30 v cetartak od 8.00 do 10.00 v petak od 16.00 do 18.00 doh. Lorenza Giuricin Gorenja Miersa: v pandiejak od 9.30 do 11.00 v torak od 9.30 do 11.00 v sriedo od 16.00 do 17.00 v cetartak od 11.30 do 12.30 v petak od 10.00 do 11.00 Guardia medica Za tistega, ki potrebuje miediha ponoC je na razpolago »guardia medica«, ki deluje vsako nuoc od 8. zvicer do 8. zjutra an saboto od 2. popudan do 8. zjutra od pandiejka. Za Nediške doline se lahko telefona v Špieter na številko 727282. Za Cedajski okraj v Čedad na številko 7081, za Manzan in okolico na številko 750771. Poliambulatorio v Špietre Ortopedia, v sriedo od 10. do 11. ure, z apuntamentam (727282) an impenjativo. Chirurgia doh. Sandrini, v cetartak od 11. do 12. ure. Dežurne lekarne / Farmacie di turno OD 4. DO 10. SETEMBERJA Sriednje tel. 724131- Manzan (Sbuelz) tel. 740526 OD 2. DO 8. SETEMBERJA Cedad (Minisini) tel. 731175 Ob nedìejah in praznikah so odparte samuo zjutra, za ostali Cas in za ponoč se more klicat samuo. Ce noeta ima napisano »urgente«. CAMBI-MENJALNICA : martedì-torek 29.08.95 valuta kodeks nakupi prodaja Slovenski tolar SLT 13,10 13,60 Ameriški dolar USD 1602,00 1667,00 NemSka marka DEM 1091,00 1135,00 Francoski frank FRF 317,00 330,00 Holandski florint NLG 976,00 1016,00 Belgijski frank BEF 53,20 55,30 Funt Sterling GBP 2483,00 2584,00 Kanadski dolar CAD 1197,00 1246,00 Japonski jen JPY 16,50 17,20 Švicarski frank CHF 1327,00 1381,00 Avstrijski Šiling ATS 155,50 161,80 Španska peseta ESP 12,80 13,40 Avstralski dolar AUD 1201,00 1250,00 Jugoslovanski dinar YUD — — Hrvaška kuna HR kuna 285,00 300,00 BCÌKB BANCA DI CREDITO DI TRIESTE TR2ASKA KREDITNA BANKA A CIVIDALE - V ČEDADU Ul. Carlo Alberto, 17 - Telef. (0432) 730314 - 730388 Fax (0432) 730352 CERTIFICATI DI DEPOSITO La Banca di Credito di Trieste ha realizzato dei CD Certificati di Deposito con cedola trimestrale indicizzata di durata 24 o 36 mesi. La cedola in corso porta un tasso: nominale annuo del 9,500% annuo effettivo lordo del 9,840% annuo effettivo netto dell’ 8,364% Li trovate alla Filiale di Cividale in via Carlo Alberto, 17 MOJA BANKA