ANNO VI. Capodistria, 16 agosto 1872. N. ir;. LA PROVINCIA «.iokjjìu degli hip.«avi cinti, bsokosici, iiiiwìiiifiW DELL' ISTRIA, ED' ORGAKO UFFICIALE PER Olii ATTI DELLA SOCIETÀ AGRARIA ISTRIANA. Esee il 1 ed il 16 d'ogni mese. ASSOCIAZIONE per uq anno f.ni 3; semestre e quadrimestre in proporzione.— Gli abbonamenti si ricevono presso la Redazione. Articoli comunicati d'interesse generale si stampano gr*. tuitamente; gli altri, e nell'ottava pagina soltanto, a soldi per linea. — Lettere e denaro- franto alla Redazione — Un numero separato soldi 15. —Pagamenti anticipati. ATTI UFFICIALI DELLA SOCIETÀ AGRARIA. PROSPETT tìf dei sussidj per abbeveratoj accordati dalla Società1 Agraria istriana nei seguenti anni: Comune che chiese il. Sussidio Qualità dell'opera progettate Spesa necessaria risultante da l'abbi-so g 111-teenfei- Quota di concorrenza s assunta dal. Co m une- li- Sussidio accordato y f. i s. Annotazioni Cherso Lussinpic- colò Parenio Pirano Rovigno 1 I ° ! i5; m ; S. Giovanni di Sterna Albona Mompa-demo I. 8- 7 ©. Pozzo d'acqua potabile nella località Turionrpresso Cherso ................. Abbeveratojo nella località Dubrova presso Lus- sinpiccoio........ .- . Abbeveratojo nelle vicinanze della città;.. . . . Abbeveratojo in Valfontana da costiuiirsirnonchè il riattamento degli Stagni di Vicco e Montrino Abbeveratojo al Lago di Ran della tenuta di barile 500,000, da riattarsi con costruzione di fil-ttatojp ............... I 8 7 !.. Riattamento della sorgente Pcciim . . . . . Costruzione di una Vasea nel Comune di Vlacovo presso la Villa Diminich....... Abbeveratojo sul versante di mexiogiorno del Monticalo di Mompaderno nella posizione del laghetto esistente sul fondo comunale . ■ • 1238 1044 1200 500 2107 0089 905 1290 54 03 57 72 40 516 435 800 209 879 2839 ,#) 37-205 j 790 2733! 18 II 1033 54 722 009 400 291 3 -1228 57 3250 40 500 uh . 700 500 181 1700 ') olire alle manualità ed ai carriaggi ") oltre alla manualità 'ed ai carriaggi valutati con f. 203.38 ") compresi carriaggi e manualità con f. 780 f=r i e oo © u Q. Comune che chiese il Sussidio per Mondano Pisino Aotignana Quelita d»II'opera progettata Spesa necessaria risultante da fabbisogni tecnici s. Quota di concorrenza assunta dal Comune f s. Corridieo S. Pietro in Selve Pirano Cornichia distretto di Veglia fl « 1 Mattazione della sorgente detta la Fontana presso Mondano con abbeveratojo....... Mattazione dello Stagno dello Cherznn sul terri-torrio di Pisinvecchio fra i casali Franzini e Faccini id . ........... Chiusura della sorgente Pischieta sull'alto della Draga e relativo serbatojo....... Castrusioue di un Sci batojo nel fondo della Draga da alienerei «olile acque del torrente mediante cosinnione d'una piccola traversa murata Abbeveratojo nella località Marichovae .... Abbeveratojo nel iuo&o VorUcJhic e piccolo serba- tojo d'acqua........... Ahhcìeratojo e serhatojo a Dumies . . . . Abbeveratojo eulla costiera dei Carso nella Comune di Salvore e sul versante della costiera stessa verso le Saline di Pirano ed in promiscuità alla strada di Porlo Madonna . . . Miglioramento della vasca d'abbeveratojo a Cornichia in Contrada Michoiizza ... 557 6241 542 605 ilio 945 951 »59 39» 12217 24 80 99 24 48 6& lo 96 297i24 5681 282 80 99 305 24 565 48 20 485 20 60 491 60 359 98 8òoi Sussidio accordato f. 260 560 260 300 550 460 460 500 300 96jj 3650 Annotazioni Slene» dell* offerte per l'acquisto dei manoscritti Simidlcr, conforme al pregramma pubblicato nel n. 4, a. c. della Provincia. Abbiamo ricevuto: Alia Spettabile Redazione del Giornale "La Provincia,, in Capodistria La Rappresentanza municipale di Pirano ha deliberato nella seduta dei 27 aprile a. c. di concorrere per conto di quel Municipio coli'importo di f,ni 200 alla soscrizione aperta da codesta Spettabile Redazione peli'acquisto dei manoscritti del defunto Pietro D. Kandler, coli'intendimento che, acquistati che sieno. passino i medesimi in custodia dell'Archivio provinciale. Nel dare quella podesteria partecipazione alla Giunta provinciale di questo deliberato ancor collo scritto 5 maggio 1872 N° 554, essa avverti vaia in paritempo che il versamento dell'importo come sopra votato veniva posto a sua disposizione ad ogni opportuna richiesta. Coll'uffiziosa 8 agoste a. c. N.° 994 la stessa podesteria rimetteva poi a questa Giunta provinciale per lo stesso scopo, e cogli stessi intendimenti, l'importo di f.ni 100, quale frutto di una soscrizione aperta fra i cittadini ed alla quale precisamente hanno partecipato: (vedi in seguito t'elenco) Avendo codesta Spettabile Redazione pubblicato nel suo Giornale tutte le altre offerte sinora pervenutele allo scopo suddetto, la Giunta provinciale stima suo debito di comunicarle anche l'offerta del Municipio e della cittadinanza di Pirano, perchè si compiaccia di darle l'eguale pubblicità. Dalla Giunta Provinciale dell'Istria Parenzo, 12 agosto 1872 D R VlD CLICK. il Sig. n 11 v v ti V n ' lì ; ti ìi 11 r> Orazio D.r de Colombani Carlo Cav. de Furegoni Francesco D.r Gabrielli Antonio Bartole . „ . Andrea Bartole . . . Francesco D.r Yenier . Giuseppe M.° Ventrella Lorenzo de Furegoni . Domenico Yatta . . . Tomaso Fonda . . . Pietro D.r Varini . . Stefano C.te Rota . . Pellegrina V." Gabrielli Pietro Yatta .... f. 10.-5.. 5.-5.-5.-5.-5.-2 . 5Ì-3.-5.-2.-5.-3.- il Sig. n n ir 11 n 11 11 n ri n r> ti 11 n ìi n n a a Domenico Fragiacomo . Giorgio- Tamburi-ini . . Nazario D.r Stradi . . Enrico Fonda . . . . Giovanni Deluea . . . Rocco- Petronio . . . Antonio Can.co Predonzani Bernardo Bonetti . . Silvestro Benvenuti . . Lorenzo Petronio . . Nicolò Borsatti » . - Francesco Tamburln . Luigi Dir Predonzani . Antonio Commisso . . Bortolo Reganzin . . Pietro Fonda .... Francesco Schiavuzzi _ Pietro Petronio . Francesco Viezzoli . . Lorenzo Zarotti di P. . Almerico Corsi ». - . u ìi ìi ìi a ir ìi n il li >r il ìi li ìi il n n ìi n ir 5. 1. 5. 5. 2. 1. 1. 1. 1. 2. 1. 1. ì. 1. 1. 1. 1. 1. 1. 1. I. Somma f. 100.— Offerte della città di Buje. Comune di Buje mediante il Podestà Servolo Bonetti....... D.r Giorgio Franco avvocato .... Giorgio d'Ambrosi possidente - . . D.r Domenico Yardabasso .... D.r Francesco Crevato medico-chirurgo Carlo d'Ambrosi possidente . - - ... f. 10. 5. 5. 3. 2. 2. Somma f. 27.— Aggiunta la somma fin'ora raccolta f. 993.15 Totale da riportarsi f. 1020.15 Sulla ferrata Laah in relazione all' interesse istriano. (Continuazione vedi n. 15.) Scopo della prima è la comunicazione diretta di Pola e dell'Istria interna con Trieste e di Po la, mediante la diramazione per Divaccia, coli'interno della Monarchia. Scopo della seconda è la comunicazione di Polii direttamente con Divaccia, e di PoIar eventualmente, mediante la diramazione Clanitzr con Trieste. Diciamo eventualmente,.perchèquesta-diramazione si trova ancora nello stadio dei pii desideri di alcuni dei nostri uomini di buona fede i quali senza rifletter troppo alle difflcoltà tecniche ed economiche ehe presenta questo tratto, ed alla nessuna disposizione scria che il governa vi mostraci lusingano ve* derla eseguita. A giustificare là nostra asserzione sulla nessuna disposizione del Governo di unire, almeno per o-rsi. la strada ferrata dell' Istria direttamente od inde- mz rettamente con Trieste, basterà riportarsi a! famoso ,, » Memoriale sul progetto di legge riferibile ull'esecu-» sione di una ferrata a Locomotiva da Tarvis per il „ Predil a Gorizia verso Trieste „ ove fra altro, trattandosi dello sviluppo della linea di Laak verso 1'1-stria, è detto „ che questo sviluppo sarebbe piuttosto di nocumento che di vantaggia alla line i istriana, la quale e per ragioni di economia nazionale deve essere condotta nell'intimo, e per unir Pola più brevemente air interno della iMonarchia, essa deve collegarsi, per quanto possibile, direttamente alla lima della Meridionale Trieste-rietina, eventualmente a Divaccia. Queste parole non bastano agli ottimisti, come non basto ai predìflstf di buona fé le, il testo della legge suddetta nel quale essi scorgevano pure la vo-lontàdel Governo di condurre la strada pel Predi! fino a Trieste, ad onta che nel testo fosse stampato a chiare note „ per il Predil. a Gorizia verso Trieste. „ Cosi! sarà- anche della diramazione Clanitz-Trieste, colla sola differenza che, se pel prolungamento della linea del Predd fvno a Trieste le difficoltà sono grandi, per quella di Clanilz a Trieste sono massime, ed approvarlo basta riflettere; alla spesa necessaria, ali' esorciaio ditT'Coltèso (i per la forte pendenza^) ed alla- nessuua suscettibilità.di rendita che presenta la diramazione suddetta ; té quali circostanze indurranno probabilmente il Governo a prender partito nel seguente wodoc Da Clanitz a Divaccia vi sono soltanto 1*6-^m Leghe circar si vada quindi a Divaccia e da Divaccia a Trieste la cumunicazione è già bella e fatta.. ©òncladiamo adunque che per la seconda linea o non si. va a Trieste,, oppure se vi si andrà, ciò succederà motto- tardi ed assieme a gravi difficoltà e più: gravi spese e occasioni rare, in modo che converrà iwegEo fare come fecero i nostri padri e per forza applicare il noto proverbio, di non lasciar la strada- vecchia per la nuova, con tutto il vapore. — $ra- torniamo in argomento e vediamo l'azione che potrebbe esercitare l'una e l'altra delle descritte due linee pel bene dèlia Provincia. Egli è un fatto che, se i paesi percorsi dallo strade ferrate, che convogliano net grandi centri industriali e commerciali, sono forniti dalla natura di terreni fertili e ricchi di prodotti agrari e minerali, se sono situati in posizioni vantaggiose dal lato eli-(mitologico e possono facilmente comunicare coi paesi limitrofi altrettanto suscettibili a divenir produttivi, essi ottengono da questa nuova comunicazione un impulso al loro-sviluppo tale, quale forse nessuno o< pochi potrebbero immaginare ; la rapidità della loro risorsa starà in ragione diretta della vicinanza a grandi centri, el' impresa ferroviaria divicns a pttco a poco vantaggiosa pel suo esercizio. — itm 'È d'altronde evidente che se i paesi percorsi j •sono affatto mancanti di pn dotti naturali, sono esposti a fri 'ti i rigori di un Clima il più svariato, e di, più ar<-cora, se non possono comunicare cui paesi posti sotto migliori condizioni e più produttivi che i ediarlte strade ripide, lunghe ed esposte alle stesse influenze climateriche, qu. sti poveri paesi non potranno certamente usufruire di tulli i be .eJìei effetti elio la comunicazione ferroviaria è s I ta appartare e per di più ancora -coHa loro povertà e coli' inclemenza del loro clima inlluirebber i certamente a danno degli interessi dell'istessa impresa ferroviaria. Applicando-ora questi fatti al nostro caso, ò ferza convincersi che, mentre la prima linea si presta e per la sua percorrenza e pel suo scopo di unirci a Trieste, a tutte le condizioni volut • per la risorsa di quella parte dell'Isti- elle pi.il d' ogui altra ha bisogno, onde potersi -sviluppare e divenire un giorno produt-llva ed utile .a se stessa., a tutta ia Provincia ed a-2X1 i slessi interessi XerrovjariL, la seconda -è la negazione assoluta di oi^ni utilità pratica che 1'ìslr a potrebbe risentire specialmente pel tratto di sua percorrenza da Pisino vecchio a lli.vaecia. (Continua) l^e saline dell'Istria ne1150 1, SoMMACie. Fonti di cose istriane nell'Archivio dei Fra-ri per lo studio dei nomi, delle origini ecc. ecc.. Archivio dei Provveditori al sai. — Catasticom Histriae (dei beni di S. Nicolò del Lido.) —Archivio del Monastero di S. Giorgio Maggiore — Procuratia de supra — Archivio di S. Matteo di Murano.— Serie Fisco-Processi — La mappa di S. Michele di Lente disegnata da Fra Mauro. — Archivi, delle Corporazioni religiose in generale. — Archivio dei Provveditori sopra i confini. Al Cav. Giorgio D.r. Baseggio ivi Catodisi'iua Av voeato in Milano. Egregio Amico, Soddisfo, come ho promesso, Ta vostra giusta curiosità, e così mi rinnovo il piacere di conversare con voi intorno alle cose dell'Istria nostra. 11 volume di vecchi disegni che avete veduto sul mio tavolo d'ufficio la mattina dei 2 co*rente e che non avete avuto tempo di esaminare, appartiene all' Archivio dei Provveditori al Sai, uno dei tanti che sono stari concentrati in questo Archivio Generale. Il titolo dice tutto e dice esattamente; epperciòve lo trascrivo allo scrupolo. 1591 a dì 10 mazz-o in Piran Caiastico fatto per me Antonio Belalcllo ptrteya-dor et perito a presso il durissimo signor Marcantonio Longo Proreditòr al sai in Istria et Dalmazia, dì tutte le sa/ine et cavedini duelli sottoscritti luochi tt valli a luoco per luoco, come particolarmente da quello Sri puoi veder, tolte-in dissegno con le sue misure et con la scala, con li nomi delli patroni et quantità delli cavedini. A voi istriano così bene informato delle cose dell' Istria -e così tenero del suo passato e del suo avvenire, non serve ch'io dica ch'esso è per noi un volume interessante perchè sparge molta luce sulle antiche condizioni delle nostre saline: di ciò vi siete accorto già al primo vederlo. Pec.cato che in aggiunta ai disegni dei parziali appezzamenti non ci sieno le mappe d'insieme; ma a questo difetto rimedia, se non supplisce, la scala di pertiche ce'uto'vinitva 'e, e la indicazione nominale dei confini in giro a ciascun appezzamento, tanto dove confinano altre saline, quanto dove confinano strade, terre, vigne, paludi, fosse ed acque correnti dette fiume (non r.eca o reka come dissero più tardi i nuovi abitanti all'acqua che scende nel muggisano:) gran fiume, fiume sotto Sezza, de mezzo, de S. Lucia. Vi dò in un quadro I n o m i i numeri i 1' dei luoghi !' ' ■delle valli degli ap-pez-za-imenti 1 dei ca- ' vedini !• Pirano i Capodistria Muggia Valle di Sizuol Vaile di Fasan Valle di Strognan Valle di terra Valle di Sermin Valle di Campi Valle Doltra Valle di S. Chimento Valle di Zaule S. Bortolamio et al Palù Assieme 56 11 9 29 26 32 11 34 1 3 2187 giurarono.— C'è poi un codicesegnato-Catasitcom Hinriae contenente 151 is.-ome iti di acquisto, di locasene, di donazione, di confi az'one ecc. ecc. relativi a terreni, molini, livelli ed altri diritti possedut in Istria, (territori di Trieste, Muglia, Capodistria, Buie, Pìnguente, Parendo) dal Monastero ai 8. Nicolò del Lido. Oltre i 151 istromenti c' è nello stesso codice un Memoriale dell'Abbate di detto Monastero per rivendicazione di torreui usurpatigli sul Carso di S. Pietro di Buie, e la Te mi-nazione pronunziata in proposito da quel Podestà. Il codice, notatelo bene, incomincia dal secolo XII e non va olire il XV. Fu nella Miscellanea Codici al N. 499, ora è. nell' Archivio del Monastero di S. Nicolò del Lido. — Anche tra le carte del Monastero di S. Giorgio Maggiore ci sono cose relative all'latria-, come ce ae sono Isella Frocui atta de supra la quale, a tacer d'alt. o, teneva il governo e l'animi i list iasione dei boni di S-.-Ma-ria di Canedo di Pola, perchè aggregata alla Basilica di 8. Maroo.—'Sopratutto poi cene sona nel!' Archivio del Monastero di Mattia dì Murano al quale appartenne il feudo o contea di Si Michele di Le me; détto perciò anche Frattia. Sui conto-di questo- fendo c'è inoltre nella serie Fisco — Frocessi una grossa- busta (n. 56:) che mi venne additala dal Direttore nob. To-dcrini. Conservatisi in essa Atti veramente rari : la do-r aziono di Donna Azzica del 1040già riponata r.ei Co-dice diplomatico istriano, l'altra di Donna VflpurRasua madre, dello stesso anno, e documenti del 1176 e 86, del 1266 e 92, e una ventina del secolo XIV, a tacere dei posteriori giù nominavano bruciava nel 1514. » Così le amorose cure della Repubblica, per questi » tristissimi avvenimenti in brevi istanti andavano per-j> dute; e per ciò in arcJiivj privati, o in quelli delle sop-t presse Corporazioni religiose, die meno di frequente j! soggiacquero a così fatti infortunii, esistono documen-v ti di tale antichità che eguale non possono vantarne « gli atti pubblici.-" ( Atti dell' Ateneo Veneto., Serie II, voi: III, puntata Ili:) Ora i MSS, delle Corporazioni religiose sono tutti concentrati nell'Archivio Generale, e molti MSS. degli Archivi privati, se non in questo, sono nel Museo Correr e, nella Marciana. E cosa certissima che da cotesti MSS. l'Istria potrà raccogliere una ricca messe di nomi di località e di persone, da aggiungersi a quella preziosissima che è già raccolta nel Codio: diplomati co ist- ia o e ia altro pubblicazioni. Già avete veduto come nelia a -cellerìa inferiore, in Registro di A ,ti ed isi,vomenti della Cà di pio ho trovato che nel 1292 ìa iota località nelle pertinenze di Trieste si denominava Aurin a e non Kabresina. — Questi giorni facendo ricerche di ufficio trovo che la contrada . a tu,guizza nel territorio di Pola presso Monticchio, nel 1600 e dopo si denominava Castagna e che nel 1.570 era denominata Valbnu una vallata, che i nuovi abitanti tradussero nel loro linguaggio Dobri dot e Dobri dolaz, vallata posta in montagna nella, giurisdizione di Raspo. — A proposito di Valbòna c'è del 1571 e seguenti un grosso processo e un vivo carteggio tra i Capitani di Raspo e di Piume nell' Archivio dei Proveditori sopra i c njini, nel quale Archivio esistono documenti più che mài preziosi ed antichi. Ma di questi ne parleremo un altro giorno. Oggi ritorniamo sui nomi dei padroni e dei confinanti delle Saline dell' Istria nel 1594. — Non ve ne mando la serie completa, per evitare ripetizioni: li aggruppo con ordine alfabetico per luoghi, ritenuta allo scrupolo l'ortografia del libro, Pirano Apolonio — Andrigo sive indrigo. Bartoli — Bellabarba — di Bianchi — Bonifacio © de Bonifacio — Brezuda — de Buie. Caldana — Canclio — de Castro — Castrin — de Chierego — Ciprian — de Vodazo — Colandi — Colom-ban — de Corsi — Cortese. Peron — Foia — Fonda — Fraiacomo — Furigon — Furlan —.. de Galdio — de Gieto — de Giraldi — Grisan forse < I risoti. Indrigo sii e Andrigo. de Lizier e de Luzier. Mallavolta — Manzuol — Maraspin — Moroso — Pastrovicchio — Petener — dal Pero — de Pe.tro — e de Pretto — Petronio — i'itaebo — Prodenzan. Radin-Radivo o Redivo-Rizzo. Salvori-di Sandri-Schiauzo-del Seno - Spadaro-iSpinela. Taiapiera-Testa-de Tino-dalla e della Tor e-de 7 Vani - Travorin - da 'Irevis■ -Trivisan- da Vanzo-Y ar-dabasso - Vedorno - Vidal - Yiezoli - Vignerò e Viniero.. Zanbon - Zangrando - Zane - Zarotto. Permettetemi alcuni, non dirò commenti, ma richiami. ,11 de Buie ha nome Ambroso. Ora a Buie, come sapete, è antica la famiglia degli Ambrosi, d'Ambrosi, Ambrosi. I Moroso non potrebbero essere preautori de- gli Amoroso? Vignerò e Viniero non sono che forme antico - popolari degli attuali Venier. I Grison, i de Troni, i da Treviso, i Trivisan manifestano da se donde sono venuti. Non potrebb'essere altrettanto dei de Co-dazo e dei da Vanzo ? Nella provincia di Milano, se ben ricordo, e precisamente nel Lodigiano ci sono tre luoghi -appellati Codazzo,, se non Codazo, e dei luoghi appellati Vanzo qui nel Veneto, a tacere delle altre parti d'Italia, ne sono sette: cioè uno nel Comune di Ca-misano provincia di Vicenza, uno nel Comune di Padova, uno nel tener di Coasdve, due in quello di Mon-selioe, uno a Vigodarzere ed uno a Campo San Piero. I da ijodazo e i da Vanzo ora Davanzo n.n potrebbero essersi portati ia Istria da una di coteste terre del Milanese e del Padovano? Domando, non giudico, perchè certi giudizi dobbiamo lasciarli a quelli che vivono nella provincia, i quali soli possano i ìformarli alle tradizioni locali, alle memorie intime delle famiglie. Ma nel caso dei Davanzo, diffusi a Rovigno, a Digitano e, se non isbaglio, anche a Parenzo a dir tutto, vi rammento che Kandler nelle sue bellissime ricerche sugli esuli .Toscani recatisi in Istria ai tempi di Dante, registra fra gli altri un 'tiro r/ivanzo.-Richiamo finalmente la • vostra atte zio-.e sui Prodenzan o Prudmzan nei qua-| li riconoscerete meco, a non dubitarsi, i preautori dei Predonzàn. S'io fossi della famiglia, vorrei ritornare il j cognome alla primitiva lezione, tanto mi par giusta e ; bella ad un rempo. Ma più fo e dei cognomi meritano di essere notati alcuni orni: n. e. • >cho alla toscana, non Checco ! alla veneta nei- Francesco, ,'o'osa per Nicolosa, Durigo ; (©dorico?) Galinia - lìald'o?-Giero (Rugiero?) Facio ! per Bonifacio, L zier? . .antin? Muiiàin (Raimondin?) Merigo e igo (Almerico?) roìono per Apollonio, Ri-I garda per Riccarda, Tavi 'n per OttaVian, Tioldo ? eco. Va notato por ultimo, {e questo ha importanza filologica ed etnografica insieme, ) che molti cognomi per accordarli eoi nomi sono piegati al femminile. Cosi abbiamo- D-o ia atariy),a danzuola-Dona Bortola Radia i - ■•■no, Riaarda Zar otta - < tona Lucia Polonia- Mar ieta V-dalla-Frane e ca Htaeha-Catarina Petronia-Menega Veci ma- Lucia Apolonia- Dona Mar ieta Ravalicha-Dona Francesca Vignerà-Catarina Castrina-. Q'ieste forme semplici in uno ed elette nella bocca del popolo hanno un grande significato: chi non sente in esse la voce dei nostri Nonni e un' aura nazionale tutto vergine e pura, o non è figlio di questa terra, o ha perduto il senso del bello e la ooscienza del giusto. A questo punto quasi ritirerei la prima asserzione, che il libro cioè non sia abbastanza vecchio per questo genere di studi; ma tiriamo avanti. I nomi di Capodistria e di Muggia, salvo pochissimi, non presentano particolarità degne di nota. Sono i soliti-Alvise, Antonio, Ambroso, Andrea, Battista, Beneto, Bernardin, Bortolomio-Catarina, Camilo, Cristoforo, Chiara, Elena,-Fabbrizio, Francesco, Filippo, Fiorili, Gasparo, Gerolimo, Iacomo, Iseppo, Isabeta, Lorenzo, Lucia, Lugretia, Lunardo, Maria, Marcantonio, Marin, Marche, Michiel, Nicolò, Nadal, Piero -Sigismondo -Tomaso -Vicenzo, Zampiero, Zaupaulo, Zan-nicolò, Zaccaria, Zuane, Zorzi, Zulian. I pochissimi fuori dell'ordinario sarebbero Facina Dn Polonio, probabilmente di Pirano. Duicho de Pola. Zanbon eMasara di Muggia.-Bononeo probabilmente di Bologna. ì Cognomi poi ingrassi: in altre in cui si fa uso d'ingrassi azotati; in tre finalmente iu cui si applicano ingrassi preparati con sementi e con materie organiche di varia natnra. Prima di parlare dei deversi modi di concimazioni, cercherò di esaminare quali sieno i bisogni della vigna e ciò eh' essa toglie alla terra per la sua vegetazione, Se prendo un ceppo di vite allo stato normale, che cresce cioè in suolo appropriato, e ne analizzo le ceneri in qualunque sua parte, tosto m'accorgo «he la potassa, nè e l'elemento predominante. Dessa poi non vi si trova di certo fortuitamente, poiché è una sostanza alla vite u- <> tile non solo, ma essenziale, e l'esperienza dimostra che •* una vigna, il cui suolo difetti di potassa, vegeta stentamente e non tarda a perire. Questa sostanza, indispensabile alla vigna, potrà essere da altre parzialmente surro- r gate, come dal sale, dalla soda, ecc., giammai però totalmente. V alutando la quantità di potassa che è tolta al suolo tesoano, dal solo vino che produce, si giunge con calcolo approssimativo alla cifra 30,000 kgr. all'anno. Questa quantità mi pare abbastanza considerevole, tanto più se si considera cne si r a; ta del solo vino, senza tener calcolo della quantità di potassa fornita dalle altre parti della vigna. Così valutando sempre approssimativamente si eonstata che la vigna essa sola non consuma meno di 70 kgr. di potassa ogni ettara di terreno. Nelle località in cni si coltiva la vigna senza ingrassi, come nella provincia di Catania, invece di concimare si usa di smuovere ripetutamente la terra ai piedi del ceppo, e il difetto d'ingrassi viene compensato dalla grande quantità di potassa che contengono il versante di Catania e la città stessa che riposano sulla lava dell'Etna» I vitic,ultori di Catania dovendo quindi provvedereallane-ces: ità dei concimi, smuovono ogni settimana il suolo e lo mettono in continuo contatto con gli agenti atmosferici, affinchè i silicati di potassa possano disciogliersi e divenire assimilabili. Io aggiungerei che se in luogo di zappar tanto si fognasse, l'aria che penetrerebbe nelle parti inferiori, avrebbe per effetto di disaggregare le sostanza ■necessarie all'alimentazione delle vigne e speqialoìante» silicati di potassa. Per questo modo di coltura sì toglie dal suolo poco per volta la potassa in eccesso, che finirà per scomparire totalmente in un tempo più o meno vicino; ciò che accadde in altri suoli per i fosfati. Si può ora paragonare il vignaiuolo di Catania ad un commerciante i cui magazzini sieno pieni di mercanzie, e che per affrettare la vendita ricorre a molti sensali; ogni giorno porta ia conto il suo incasso come guadagno, senza dedurne il costo e senza riempire il magazzino. Le mercanzie sono per il villano di Catania i sali potassici, e i sensali sono gli operai che affrettano col lavoro del suolo alla zappa, la decomposizione di detti sali. Verrà il giorno in cui i magazzini saranno vuoti; i terreni spossati, e il proprietario viticulto-re di Catania sarà ruinato, perchè violò la legge fonda-nrantale della restituzione. Fortuna che la Provvidenza rimedia a tutto, e un giorno o l'altro, forse anche prima che ouei terreni siano completamente sprovvisti di potassa, l'Etna con nuove esitazioni coprirà di lava il levante di Catania e permetterà di coltivare vantaggiosamente la vigila nel terreno rigenerato per un altro secolo e due. Basti conoscere il numero di piedi di vigna coltivati e la composizione di dotto terreno per calcolarne la durata della coltura. A prima vista il metodo quivi usato di non concimare sembra eccellente; ma noi dobbiamo anche pensare per quelli che ci succederanno, i qnali senza l'aiuto dell' Etna si potreb-ro trovare un giono rovinati appieno. Il secondo metodo di con imazione consiste nell' uso delle materie fecali, concimi di stalla, raspature di corna, residui di lana ed altre sostanze aualoghe ed ingrassi corn-mercialme te preparati. È un fatto constatato, che sotto l'azione delle m rie azotate la vegetazione si fa lussure: ;;ianté e i p ■ < ti delle viti aumentano in quantità. Ma ìe uv ■ 4048 modo ottenute hanno un difetto egualmente constatato : esse comunicano al vino un aroma che richiama l'odore delle materie applicate come concima/,ione. Io potrei cibare l'esempio d'un eccellente viticultare il quale, venti anni fa, fece uso in uuo dei suoi vitigni di cessilo. Ancora oggi il vino di quel vitigno conserva il profumo dell'ingrasso usato, e il proprietario deve fabbricarlo a parte, in questo modo pure non si restituisce che una debole' proporzione della potassa consumata dalle sermenti, dalle foglie e dall' uva ; si stanca il te;reno, poiché, si renda solo il quinto o il sesto di potassa che gli si toglie. Infine gl'ingrassi azotati usati esclusivamente, sollecitano il deperimento della vigna e lo spossamento del suolo.. Così il barone Liebig riferisce dell'esaurimento d'una vigna di Vingen sulKeno per l'uso e.,elusivo di raspatura di corna. Dapprima i risultati furono eccellenti, ma dopo qualche anno il rapporto delle foglie o del legno col raccolto diminuirono in sì grande quantità, che il proprietario troppo tardi si penti d'aver abbandonato il, sistema di coucimazione fino allora usato ri quei paesi siccome il migliore. In due o tre auni la vegetazione eccitata dalla raspatura di eorna aveva tolto la potassa, al suolo senza che gli fosse in qualche modo resa. Le piante erbacee e le leguminose ci offrono numerosi esempi dell'aa'one- dei concimi ul sapore dei prodotti. Le carota, le rape, ecc., di tali località devono la loro, preferenza sul mercato a questa influenza, nello stessa modo che certe erbe forniscono latti e formaggi fra. i.più reputati a,cagione dell'aroma del fieno. _ Inoltre l'ingrasso azotato aumenta nell'uva, le materie albuminoidi e mucilagginose, mentre ne diminuisce la, sostanza zuccherina; il vino risultante è ine o al-coolico, soggetto quindi a più facili alterazioni.,Le piante, infatti, che elaborano dello zucchero, non hanno mai bisogno, d ingrassi molto azotati; ed egli è quindi, che le barbabietole concimate con sostanze molto azotate, benché più, voluminose, contengono minor zucchero. Il terzo metedo di concimazione consiste nei .euue-re alia, vigna ciò che a tutla prima ei sembra a ine o sufficiente. Ma, i graspi, di cui si fa uso d'ordinario in Italia, vengono quasi totalmente privati del sale potassico in seguito alla.fabbricacio.ie del vinello; sarà quia-di impossibile che possano sostituire tutt o q uello prelevato al suolo dal vino, dalle sermenti e dalle foglie, e nonio potrebbero nemmeno qua'ora provenissero direttamente dalla fermentarione. Quale è uu,ique l'ingrasso più conveniente pel vigneto? La rispo a è semplice. È necessario un ingrasso ricco di pota,_ a. Qua to alle materie azotate, io non le credo Convenienti, salvo qualche caso speciale, poiché l'azoto che si trova naturalmente nel suolo è sufficientemente fornito dalle pioggie. Le ceneri, specialmente quelle delle sermenti adoperate da sole, o mescolate con calce, sono a. parer mio il miglior ingrasso per la.vigna. A Deidesheim sul Hepo dove i vini sono tanto riputati per le eccellenti qualità, i viticultari scelgono per concime,il basalto deeomposto. E vero che applicando alla vigna un ingrasso minerale ricco di potassa, non si ottieno più l'abbondanza che danno gli ingrassi azotati, ma all'incontro se si perde Milla, quantità, si : guadagna, perà. sulla. qualità, e si ottengono vini as-ai più squisiti, Una delle più "importanti quisrionì, poco studiata ancora, consiste nel ricercare la relazione tra !a natura del suolo e degli ingrassi, e l'apparizione dell'oidium sulle vigno. Potrebbe darsi che la causa principale dell' invasione dell' oi'dium dipendesse da uria irregolarità nel--lo stato della vigna in rapporto a certi principi!, e particolarmente alla potassa. Citerò un esempio che mi sembra riconfermare questa idea che è importantissima, per riguardo al saggio inventore che ne tese. l'esperienza. ' Nel 1833, il br.rone Liebtg per indagare Porigine dell crittogama che infesta certe piante, coltivò delle patate parte in suolo ordinario o concimato con fosfato d" anime iliaca, parte in terreno cui avea applicato fosfato di pc tassa.. Il raccolto ottenuto in quest ultimo, mercè l'ingras | so potassico, eccedè di molto quello prodotto dal terren | ordinario concimalo cioè con soli sali ammoniacali. Ino! ! tre le patate provenienti dal tei reno addizionato di po tassa si mantennero perfettamente sane, mentre le altri furono attaccate dalla malat ia. Non dico delle ricerchi di Gxouven nel 1861 bulla malattia delle barbabietole i sui tartufa, i quali tutti condurre alla stessa eonclusio ne. Non sarebbe egli lo stesso alla vi-va, allorquando i terreno ove ella cresce non. è più allo stato normale ? I professore Bacini nella sapiente sua monografia sulcho iera, non disse egli che » colui che fa buone digestioni, digerisce gaiamente il cholera stesso i * Non si deve CT1 ugualmente c.edere che se la potassa si trova naturai-niente; nel suolo deve vi è importata dal concimo, la vigna possa più facilmente resistere alla malattia? Avrei alcuni ratti a segnala e in appoggio di questa opinione, ne citerò uno. in mol e località della provincia di Siena, 1 argilla abbonda, e non v' ebbe ancora la malattia. Si può attribuire ouesto fenomeno alla composizione stessa do! terreno argilloso, che ordinariamente contiene una quantità maggio, e di pof assa che non gli altri terreni, e questa potassa vi è in uno stato facilmente assimilabile. È necessario difatti notare che l'abbondanza degli alcali non basta, ma è essenziale il suo stato-di assimilazione. In che modo procurarsi la potassa per la coltura della vigna allorquando le sermenti servono di combustibile, e le cenerisonousate per l'economia domestica ed industriale? In ogni caso riesce be i difficile e costoso il raccogliere sermenti o ceneri,a sufficienza per concimare tutte-le vigne coltivate! R vero che recentemente sii è scoperto a Stassfurt, immense cave di sali potassici da. cui si ottennero eccellenti risultaci sui terreni della Germania. Questi sali possono essere concentrati e contenere sino all'30 p. q(0 di solfato di potassa; essi costauo L. 30 ogni 100 e» logramma. T •asportati in Italia, essi rappresentano del solfato a L. 0-50 il chilogr. Si trovano ancora na ie acque madri presso il deposito del sai marino, dei sali che racchiudono fino ai 32 p. 0[O di solfato di potassa. Questi sali nelle sai he del' mozzodì costano L. 14 per ogni 100 clrlogr. Il -olfato di potassa, comp.e33 le spe:e di trasporto si t ava egualmente a centesimi 50 circa il chilogr Questo prezzo è troppo eleva'O' per l'agricoltura. Io ho cercato se fosse sta'o possibile ottenere del solfato di potassa a pre. ro più mite ia Toscana, ed ho. constatato che si poteva benissimo sostituire ii sali di Stassfurt e del melodi. Si frova dii'atll nelle maremme, nei dintorni di Follonica, una sorgente di solfato del quale gli agricoltori ed i viticuliori d'Italia possono ampiamente prevalersi. E un terreno dove abbonda una roccia conosciuta sotto il nome di ahi: ile, che racchiude, secondo l'analisi, 25 p. ofO di potassa. Il prezzo di estrazione d'una tonneliata di questa roccia è di L. 11,80, comprese le spese di utensili, sostituzioni, ecc. Siccome è necessario di bruciare la roccia prima di applicarla come ingrasso onde ridurre il solfato di potassa allo stato solubile, ed arricchirlo di potassa in seguito della perdita d'acqua, dovuta al riscaldamento, convieue aumentare il prezzo d'estrazione. Ora la rocca perde perii riscaldarne! to- di 1{3 ad. Ip del suo peso, ciò che aumenta la. proporzione di solfati nuo a raggiungere il 30 p. oiO. 11 pi -r<:o dalla -tonnellata dovrà dunque essere aumentato li L è.60 per spese di cottura e per 1' addizione di un terzo di rocca brutta circa per ogni tonnellata. Se si aggiungono finalmente le spese di amministrazione, di trasporto, ecc., valutate a*L. 15,60 la tosa— celiata, di. alimi e? cotta si avrà a Firenze od a Lìtocjk» .33. Risulta cheil solfato potassico toscano dcstina- II'agricoltura costerà cent. 11 ii ehilogr., invece di 50, come si pagano attualmente quelli di Stassfurt, 'le saline dei mezzodì. 'impiegato solo nei terreni calcari, o in mescolanza calce nei terreni argillosi, l'allumi te di Toscana può le fornire l'ingrasso minerale, ricco di potassa, util-t applicabile per assicurare lo stato di sanità della , la buona qualità del raccolto e del vino. ! En\ Bechi. Prof, all' Istituto tecnico di Firenze. i' ---- 1 H o t i z S c. i 'Dopo ben nove mesi di vacanza, il Consiglio -astico provinciale dell'Istria venne dal suo Pre-chiamato a riprendere le seduta nel dì 29 m. s. Ci fu narrato, e lo notiamo da fedeli cronisti, che iunta provinciale venne di ciò avvertita appena orno innanzi alla seduta, acni intervennero an-i due membri che la Giunta stessa è per legge lizzata a delegare a quel Consiglio. E noto che ìiunta avea nell' anno decorso ritirata interinal-«te la delegazione data a' suoi membri di far par-el Consiglio; se essa volle esercitare nuovamen-suo diritto, ne avrà avuto le sue ragioni,che non itiamo verranno anche dalla.medesima pubblicate. Nella seduta vuoisi che il Preside, anzicehò datazione dello stato dell'azienda scolastica della ivincia, e chiedere l'approvazione di quanto nel tempo avea da sò solo operato a nome del Consi-i, come vi è tenuto dalla precisa e chiara disposile del §. 37. della legge sulla sorveglianza delle ole, siasi limitato soltanto ad accennare in succin-Jle cause per cui non avea potuto convocare il Conilo pel lungo spazio di nove mesi, e ad assicuraci^, non essendo per ora pronto a corrispondere lanto gli è imposto dalla legge, non avrebbe manti di farlo alla prossima seduta, la quale ei dichia-a di voler convocare nei primi giorni della secon-metà di questo mese. Su di ciò, riservandosi per quell'epoca a tratta-in proposito, avrebbero intanto i membri della unta chiesto ragione come sia avvenuto, che un de-;to emanato dal Preside del Consiglio, fosse stato ida lui stesso revocato in seguito a conferenza a-la con un Consigliere di Luogotenenza, che parve ì appositamente a tale scopo spedito, ed avrebbe i, dopo alle ricevute spiegazioni, protestato contro a inqualificabile ingerenza della Autorità politica ovinciaie, che avrebbe esercitato un diritto alla me-tsima non spettante, ed in modo da degradare l'Au-rità scolastica provinciale, e toglierle la sua indi-ìndenza. — E per vero ci pare, che il Luogotenen-; quale Capo del Consiglio provinciale, abbia ben-; il diritto di sospenderne un deliberato, nel qual iso è da attendersi la decisione del Ministero, che ii» annullarlo; ma in nessun caso può egli ordinare I Consiglio di rivocarlo di proprio moto, dopo pub-lieato. Contro a simili precedenti, è debito di fare le opportune riserve ; giacché altrimenti non è più la legge che dispone, ma l'arbitrio, o se vuoisi la opportunità, o la convenienza, che viene ad esercitare nell'azienda scolastica quel malefico influsso, che appunto volle bandire coi nuovi ordinamenti. Altre interpellanze si dice essere state presentate dai membri della Giunta, e cioè: riguardo all'attivazione del fondo delle pensioni scolastiche'^ riguardo alla sorveglianza sui Consigli scolastici distrettuali, di cui taluno per più che un anno non ha tenuto sedute; riguardo alla destinazione di locali appositi per l'ufficio del Consiglio scolastico provinciale, che dovette anche ora, con questi caìdi canicolari, sedere per lunghe ore in una piccola stanza .(li lavoro del Capitano distrettuale e tenere anticamera nel pianerottolo; riguardo al non .ancor seguito assegno iti Comuni ilei sussidi loro accordati dalla Dieta provinciale per iscopi scolastici ; riguardo alla non seguita conferma di maestri regolarmente presentati, e «osi pure di alcuni dirigenti di scuole popolari ; e riguardo alle nomine di due professori, l'uno al Ginnasio di Capodistria, l'altro alla Scuola reale di Pirano, seguite nel frattempo decorso dall'ultima sessione, senza che il Consiglio sia stato dapprima sentito nel proposito, ed ancorché con ci sia stato il caso di urgenza voluto dal §. lì della succitata legge : ma, dichiaratosi dal Preside che nella prossima seduta avrebbe data spiegazione su tutti gl'interpellanti dovettero per qwestà volta accattarsi a vedere accolte soltanto nel verbale le loro interpellanze. Fu discussa indi un regolamento disoipliuarr 1 per la scolaresca éclla scuola reale di Pirano, su cui fu sentito il voto del rispettivo personale insegnante-;, ma stimò il referente che sì dovesse estenderlo anche i al Ginnasio di Capodistria, e die vi si dovesseroag-giungere altresì delle discipline pel personale insegnante nei due istituti scolastici. E ad onta che, almeno per parità di trattamento, fosse da taluno proposto di sentire il voto in proposito'del corpo de'Professori ginnasiali di ^Capodistria, prevalse la contraria opinione del referente, e fu votato il regolamento, e deliberato di avanzarlo al Ministero per la sua approvazione. Furono accordati dippoi alcuni sussidii ; e dopo viva discussione soltanto, si potè ottenere di ripetere ulteriori informazioni su di una rimunerazione, chiesta per supplenza sostenuta, senza che si sapesse chi aabìa nominato il supplente, e se questo sia stato per avventura pagato da chi deve sostenere le spese della scuola, quasicchè, trattandosi di rimunerazione da darsi dai fondi della Provincia, non occorra di farsi soverchio scrupolo di osservare la prescritta regolarità. Infine poco mancò che si convalidasse la nomina illegale di un maestro di scuola popolare, forse perchè, essendo l'individuo ascritto all'ordine sacerdotale, potesse a taluno sembrare che non gli faccia d'uopo di altre qualificazioni legali; ma prevalse infine fortunatamente il principio dell'ossequio alla legge. Così ebbe fine questa seduta, certamente poco 4050 interessante, dopo nove mesi di: sospensióne di ogni attività del Consiglio, e pel numero e pella qualità degli argomenti in essa perbrattati. Ci riuscirà di soddisfazione se potremo dare comunicazioni anche in seguito delie sedute dei nostro Consiglio scolastico provinciale, dalla cui zelante o-perosità soltanto possiamo attendere in breve il riparo di molti bisogni, in cui versa l'azienda scolastica nella nostra Provincia. Il Consorzio Sali di Capodistria, tenne seduta durante la quidicina passata e nominò la nuova rappresentanza sociale a.nownftj diti nuovo statuto* Il Sig. Presidente dfel Consorzio Sali, stimò necessario di segnalare come erronea e tale da potere influire a danno degli, interessi del Consorzio, la notizia da noi,pubblicata nell'ultimo numero e Glie riguarda il prezzo del sale e la futura produzione. A mettere in chiaro la questione,.pubblichiamo per intero il dispaccio della Luogotenenza in Trieste, del quale abbiamo tratta la notizia,, e che venne comunicato dalla Presidenza della Camera di Commercio dell'Istria,alla Presidenza del Consorzio Sali qui, in data 6., lùglio p. p X.° 6756, — X, Si esito dell'istanza prodotta all'I. II. Ministero di; Commercio in data t.° aprile X.&2s£3, onde evitare ogni riduzione dei prezzi del Sale prodotto nelle saline di Pirano e Capodistria, il prelodnto Ministero re-scrisse col suo dispaccio 20%gingilo a? c. N.° 15lutili 36 avere partecipato l'I. IL Ministero di Finanze: Che i prezzi di reluizionedel.Sale bianco e grig-gio da somministrarsi ai magazzeni erariali resteranno non diminuiti per l'anno 1872. Pell'avvenire però dovendo l'Erario fornire vistose quantità all' Ungheria apprezzo di acquisto, poi alle Provincie confinarie turche a prezzai annui non molto maggiori, l'Amministrazione finanziaria diffìcilmente sarà in grado di lasciare intatti i prezzi di reluizione^ non variati finora da lunga serie di anni. Dovrà invece entrare una progressiva riduzione dei pregiai di reluizione,.tanto più,in quanto cbe il prezzo di vendila di una migliore qualità da parte delle Saline marittime:; Augusta- appartiene al Comune dèlia Città di Palermo, si presenta inferiore di non meno che 30. o/° e le Saline private di Captxlistriae Pirano nella miglior ipotesi, non potrebbero ottenere che la metà dei prezzi di reluizione erariale, pel loro sale prodotto apro-jrio conto c destinato all'esportazione per mare. D'altronde l' I. R..Ministero di Finanze non riti ne pericolosa una riduzione di questi prezzi nell'ini resse delle predette saline private,, se le medesime risolvono a praticare dei miglioramenti tecnici eonfo ini ai tempi attuali e di ridurre cosi le spese della pr pria amministrazione Trieslc li 28 giugno 1872:. fo.VNY. Come abbiamo annunziato nell'ultimo nnmrro* » no.arrivati qui ed hanno subito dato principio ai lui lavori, per la monografia geognostico agronomica de la Provincia, i Signori Cav. G* Ricca Rnsellini ed. Prof.. T. Taramelli. I giorni 30 e 31 p. p. ebbero luogo le conferei ze Magistrali di maestri e maestre del distretto so lastico. Siamo dolenti di non potere informare più ci tanto i nostri lettori, i quali compresi della iinpoi tanza di tali conferenze, attendevano di couoscere e il modo della discussione e le deliberazioni prese. Ci eravamo rivolti per informazioni al Prfsid del nostro Municipio e del consiglio scolastico, h cale,, ed abbiamo saputo allora, che quello autorii non furono nè prevenule uè iuvitate ad assistere al le accennate conferenze. — Ci pensi chi deve. — Si legge nel verbale della seduta 29 lùglio p. j della Giunta provinciale : Dietro invito della Presidenza del Consiglio sco lastico provinciale d'intervenire alla seduta del 2 corr. Considerato essere decorso uno spazio di nov mesi dall' ultima radunanza, e che in questo lasso i tempo possono essere avveuuti dei fatti nuovi e di cangiamenti di circostanze nell'amministrazione sco lastica da rendere cointeressata anche l'amministra zione provinciale ; e ritenuta d'altronde la neeessit di avere informazioni sull' andamento dell' istruzion e sulla sorveglianza delle scuole, la Giunta provii ciale delibera : Che i suoi membri delegati a far part del Consiglio scola&tico provinciale abbiano ad intei venire alia seduta odierna. In seguito a comunicazione luogotenenziale poi tante l'annunzio del sig. Ministro dell'interno, ili le Diete provinciali^salve imprevedute circostanzi verranno radunate nel p, r. ottobre,, si dà parte &1 l'eceelsa Luogotenenza, che la Giunta provinciale de liberò di presentare nella prossima tornata dell" ecce sa Dieta per la provincia d'Istria, oltre agli annua ;no consuntivi e di provinone di luili i fondi da amministrati, anche i seguenti progetti di legge : a. con cui vengono completate alcune norme defigge provinciale 8 febbraio 1869, concernente irveglianza sulle scuole; b. con cuivenwMio cangiale alcune disposizioni ! legge provinciale 30 marzo 1870 intorno alla izione, conservazione e frequentazione delle scuo-ipolari pubbliche; c. con cui vengono cangiale alcune disposizioni i legge provinciale 30 marzo 1870, sulla regolile dei rapporti di diritto del personale insegnan-elle scuole popolari pubbliche- d. concernente l'abolizione del contribuì* pel fondile scuole normali, e l'introduzione di un conilo scolastico sull'eredità-, e. concernente le scuole reali : f. per r affrancatone delle prestazioni gravitanti suolo in alcune parti del distretto di Lussino : e g. per la introduzione di un Hegolamento edile. E oltre a eiò: Due risoluzioni tendenli : l'una all'introduzione ibri delle ipoteche in questa provincia, e l'altra nterinale rinnovazione decennale «Ielle iscrizioni ecarie nei libri delle noli fiche, da presentarsi qua-iroposta di legge al Consiglio dell'Impero. Esposizione Regionale AGRICOLA INDUSTRIALE , E DI BELLE ARTI in treviso g dal 5 ottobre al 1.° novembre 1872. .jll R. Ministero delle Finanze nell' interesse di que-,|Esposizione dispose di agevolare, per quanto sia pos-la importazione temporaria dei prodotti che dal-^onarchia Austro-Ungarica, verranno inviati a mez-jelle Dogane di Ala, Prihola.no, Udine e Venezia all' iosizione. "in tale circostanza sono autorizzate le Dogane di ■ne a permettere la importazione temporaria dei proli che fossero destinati alla Esposizione senza d'uo-li preventiva autorizzazione, e quando ancora si trat-'Ti di merci al daziato delle quali non fosstro facol-4te. Selle bollette che si rilascieranno dovrà specificar--.» scopo delle temporarie importazioni. Va da sè, che :-«i trattasse di merci esenti tanto alla entrata quanto - uscita, non occorrono le formalità dalla legge sta* 405 ì bilite per la importazione temporaria, ma basterà il rilascio della semplice bolletta d'importazione esente. Per gli oggetti, che gli espositori sottoporranno alla visita doganale presso gli Ufficj di confine, si esigerà la cauzione nel solo importare del dazio a tenore del Trattato Italo-Austriaco, e la bolletta verrà rilasciata per quel tempo che si riconoscerà necessario, tenuto conto del tempo che durala esposizione e quello necessario al reimballaggio e rispedizione all' estero delle merci. L' operazione doganale dovendo avere principio e termine nell'Ufficio per cui è introdotta none d'uopo che la spedizione sia vincolata alla Dogana di Treviso. Se al contrario gli espositori volendo esonerarsi dalla visita al confine preferissero di fare la spedizione sotto doppio piombo e doppio involto, od a vagone chiuso, la Dogana di confine dovrà regolarsi Treviso aperti e visitati, laonde la Dogana di cantine dovrà tenere ciò presente per non assegnare un tempo troppo breve per riportare il certificato di scarico. Inoltre per le suddette merci pervenute in esenzione di visita, viene concesso ehe il reimballaggio segna nel locale della Esposizione, previo però avviso alla Dogana, perchè posa* precedere alle operazioni che sor, e di sua competenza per regolare reispedizione all'estere. Fatto poi riflesso che fra gli oggetti da esporsi potranno esservene alcuni che durante l'esposizione andranno a male o potranno disperdersi; per ragioni di equità si è disposto che non abbiasi pei medesimi ad esigere il dazio, semprechè il Comitato per la Esposizione dia «denuncia alla Dogana di Treviso, la quale verificata la qualità e la quantità si accerterà della dispersione. La Dogana suddetta ne farà apposita annotazione nelle bollette d'importazione temporaria, che deve esistere presso l'espositore, affinchè la Dogana di confine si astenga per la merce dispersa da qualunque esazione di diritto. Tale agevolezza però non potrà aver luogo pei prodotti che non venissero riesportati per aver servito come saggio o che fossero altrimenti consumati nel Regno, pei quali si dovrà pagare il dazio di entrata. Treviso il 1. agosto 1872 Il Presidente A. GIACOMELLI Il Segretario na.ni A completamento delie tabelle sulla produzione degli olii; pubblicate nell'ultimo numero, il big. Tomaso Lucianif Ha mandalo la seguente: 1771 Orile i lib. TI 1788 Urne lib. 1789 Orne : lib, I 1790 Orne > lib. 1791 1792 Orne j lib. Q ne „ lib. W T794~ Orne j lib. Orne | lib. ' Annotazioni *) NJ N ss o o Capodistria e tèrrit. 4009 71 , | 1277 283/4 84 32 216 16 /- 221 74/ 998 6 2053 96 665 26 Muggia e territorio 702 24 313' 22 6 78% • • 10 13 35 95 269 62 1/2 74 75 Isola e tèrritoriò 1902 74 365 69% 61 78 86 ' 271 40 % 36 3 477 15,/* 853 94 164 25 Piran è territorio 4598 85 904 89 809 4314 23 314 79 4393 96 3707 20 899 96 tlmago è territòrio 202 5 130 41'A 86 94%, 88 39 34 69 274 54 301 541/5 41 371/2 Cittanova e territorio 430 11 416 32% 98 11 44 316 11 140 77 561 23 (574 29 33 • , Parenzo e territòrid 743 97 267 ; 49 36 18 67 4 51 141 34% 403 44 49 881/2 RoVignÒ 4044 38 403 98 479 87 85 133 41 7 92 1556 83 4156 91 166 73 Pola e territorio 1348 34 174 67 256 478 19 9 44 285 71 237 71 205 31 liDignanò 874 262 35% 74 70 483 40 ; , ■ • 243 25 159 37 153 28 'Albona i. . . . , , • • • • • . . , , • 5 . . < # . ' Montona e territorio 393 65 ( 309 47% 61 46 137 62 113 1 218 32 319 901/2 83 6-1/-' ^Pòrtole e territorio ■ • 1 151 38 16 99 109 11 32 73% 116 63% 246 58 69 11/2 ! Grisignana e tèrtit; Buje e territdriò ì ' 240 63 189! 90 51 92./ 141 6 57 13 260 14 285 96 121 41/2 726. 84 410, 39 189 28 500 52 67 47 \tl 550 561/1 873 11 306 ; 44 I/i! l S. Lorenzo 89 99 1 Mondano i 95 10 10 23 'A 4 67 4/2 ì Piera Pelosa i ' 1 •. • • JL . . a • ' Valle i • • l'i1 Ì5 % 5 72 28 40 • • 31 83 33 951/2 13 951/2 j Fontane • * 7 50 50 10 11 ,38 60 1 83 1 Orsera 1 . . ■ . 24 53 • • • • 20 10 • • i . . 59 65 180 60 14 29 £ ■■ • : 20468 60 "5636 95 ~2321 4 i 7256 78 j 1050 . 88, 10215 32 14798 ,70 | 3068 e ti -- ^ « ® §1 ì ci ao O. Manca ancora il prodótto deilé annate 1772-1776 é Ì777; In varie lettere dèi Podestà e dèi Deputato sopra ogli si ricorda l'arino 1709 come qdèllo nel quale e successo in provincia — il deperimento totale degli oliv . Lo stèsso Deputalo n« (la Relazióne Ì5 Luglio 1789 dice : t'orrido gelo della scorsa if