o SGÄNQ DEi-V UNIONS ANTIFASCISTA ITALO-SLAVA FER SL ClfeCONDARIO DELL’ISTRIA IN QUESTO NUMERO POTRETE 1-l-V.- V, (. ili'. 1. pagina: Sulla marcia partigiana Sull’incremento delle C. A. P. Sull’attività del consiglio degli operai alla «Ruda» Sulla gara trimestrale d’emulazioae 2. pagina: Compiti immediati- dei consigli operai Per il piano agricolo Rivedere la posizione deli’Arrigoni di Umago 3. pagina: «Assistenza sovietica» Il Libro bianco jugoslavo , Curiosità scientifiche 1. pagina: Crisi del cominformìsmo nei mondo Inaspettato pareggio piranese «Sconosciuti» Direzione - Redazione - Ammin. 1. Castelleor.e 2 - Capodistria tei. 170 ANNO IV. No. 185 Capodistria, Mercoledì. 11 arnie issi Am 3 Din. - 15 tm 9ES ABBONAMENTI: T.L.T. Zona Anno din. ISO.—. EHSSSÄESra»» Jugoslava semi din. e nella H, F. P. J. 75 — ® C A. P. UN‘IMP0NENTE MANIFESTAZIONE DI FRATELLANZA, UNITA■ E DECISIONE A BORS7 stdàìpfHf socialista Il cooperativismo agricolo nell’edificazione del socialismo è un’arma della diuturna lotta per la socializzazione della campagna, condotta coscièntemente e conseguentemente dalla parte migliore del nostro elemento a-gricolo. 1 Le cooperative agricole di produzione nel nostro Circondario, benché relativamente ancor giovani, hanno ottenuto risultati senz’altro soddisfacenti, tenuto conto delle difficoltà obiettivi esistenti. Ciò è emerso nelle recenti Assemblee annuali delle singole C. A. F. come pure sono state rilevate le defi-ceuze più notevoli che bisogna eliminare onde evitare allo sviluppo degli elementi socialisti nella campagna osai freno inutile e facilmente eliminabile. Uno di questi freni è costituito dal-I’incompeienza — inevitabile in ogni inizio — di molti elementi che si trovano alla dirigenza delle cooperative. A? ciò si poteva rimediare in gran papié se gii organi proposti, le Federazioni Cooperativistiche distrettuali ed, i Fiduciariaii per l’agricoltura, avessero dato quell’aiuto tanto necessario ad elementi onesti e rivoluzionari come quelli delle nostre cooperative, ma che non banuo l’esperienza necessaria per guidare un collettivo di lavoro alla perfezione. Così si è potuto constatare che molti cooperatori non sono a conoscenza dello Statuto, che spesso il lavoro non viene organizzato razionalmente, che la divisione del prodotto non viene fatta secondo principi giusti, che la manodopera femminile esistente nelle cooperative viene troppo trascurata, che l’evidenza sul lavoro del singolo, quindi anche sul guadagno, non è esatta e così via. Cose tutte che hanno spesso provocato malcontenti e si sono risolte in danno della nostra economia, togliendo ai cooperatori lo stimolo. Mancando questo, non solo le dirigenze si trovano in difficoltà serie, ma vengono anche a trascurare certi problemi la cui soluzione aumenterebbe notevolmente la capacità produttiva. Ad esempio, in alcune cooperative esisteva nel passato la tendenza ed esiste ancora oggi, sebbene in misura minore, a seminare quel tanto e quei prodotti che necessitano ai cooperatori ed ,aUc loro famiglie, trascurando i bisogni del nostro mercato interno e delle esportazioni. Non bisogna mai perdere di vista che le cooperative agricole di produzione si sono costituite allo' scopo di Incrementare la produzione e migliorare il tenore di vita, non solo del cooperatori, ma di tutta la nostra co-piiinità. Ciò che le cooperative agricole nostre devono sapere giustamente valutare è anche la necessità di indirizzare la produzione a quelle culture che maggiorinente rendono, come ad esempio Ia viticultura, la frutticultura/ gli ortaggi, le olive e l’allevamento del bestiame (in ispecie quello lattifero). Cqsì pure l’applicazione giusta delle norme serve all’incremento della produzione e nello stesso tempo dopa Io. stimolo ai lavoro. .Cure particolari richiede poi l’organizzazione delle brigate e dei gruppi, assicurando il loro massimo rendimento e sfruttando completamente la produttività del suolo e le possibilità della manodopera. Conseguentemente alia lotta contro la burocrazia, intrapresa dai potere popolare e dal nostro Partito, anche nelle cooperative agricole la prassi amministrativa finora attuata, necessita di notevole snellimento. , Ugualmente importante ai fini dello stimolo alla produzione, è la giunta assegnazione degli acconti e del fondo sociale che non devono essere fonti di sostentamento per i fannulloni, ma devono servire per l’assistenza e l’aiuto a coloro che ne hanno effettivamente bisogno. Ä1 fine di incrementare la sviluppo del cooperativismo nelle nostre campagne, è stato costituito in ogni distretto il Consiglio Cooperativistico, di cui fanno parte rappresentanti delle cooperative agricole dj produzione e del potere popolare. Detto consiglio costituirà il Fondo di meccanizzazione - composto di tecnici ed esperti - che avrà il compito di concretizzare le deliberazioni del consiglio stesso in materia di pianificazione delle macchine, delle riparazioni alle stesse e per i’aiuto diretto all© dirigenze delle cooperative nel lavoro pratico. Oltre a ciò questo fondo avrà il compito di organizzare l’apertura e la messa in funzione di spacci per la vendita dei prodotti delle cooperative. Questo provvedimento sarà senza dubbio di rimedio per le manchevo-fezze riscontrate e le difficoltà incontrate nel lavoro dalle cooperative a-gricole di produzione ed assicurerà allo sviluppo delle nostre cooperative una prospettiva sempre più ampia e determinante nella socializzazione della terra. $i già dimostrata MIGLIAIA DI PARTIGIANI, ATTIVISTI E GIOVANI CONVENUTI DA TUTTO IL CAPODISTRIANO Borst, piccolo paese sloveno, già sede del Cornando Città di Capodistria al tempo della lotta, paese che ha perduto oltre 40 de; suoi migliori figli, caduti combattendo contro i’oc-cupator.e nazifascista, ha vissuto domenica scorsa una giornata indimenticabile. Migliaia di partigiani, attivisti e giovani sono ivi convenuti, marciando per decine di chilometri, sotto la pioggia dirotta ed il vento impetuoso, rivivendo assieme, italiani e sloveni, l’atmosfera delle leroi-ohe giornate della lotta di liberazione, quando, fianco a fianco, accomunati dallo stesso ideale, combattevano per conquistare quelle libertà, che oggi i dirigenti del governo sovietico minacciano con la, loro politica di aggressione e con il misconoscere ; diritti di eguaglianza dei piccoli popoli. Da tutte le località del distretto, le formazioni partigiane sono partite nelle prime ore del mattino per concentrarsi nei post; fissati. . A Vršič, Vangà-neilo, Pomiano e Costabona, sono state costituite le quattro brigate componènti la divisione partigiana die ha effettuato la marcia. Quali comandanti delle unità sono stati posti, i migliori compagni combattenti partigiani, che, durante la lotta, hanno dimostrato, con le armi in pugno, di essere i più conseguenti combattenti per il socialismo. Quindi le brigate hanno proseguito, Secondo le direttrici di marcia, verso Borst, luogo dj convegno. Durante il tragitto, la popolazione dei paesi attraversati ha accolto entusiasticamente le formazioni parti-giiarne, tributando loro la propria simpatia. A Vanganello, Pomiano, Šmarje, eco. è .stato, offerto ai partecipanti alla marcia il rancio partigiano, consumato allegramente fra canti della lotta e musiche/ Le brigate hanno continuato poi la loro marcia, bandiere in testa. La prima a giungere au-ll’otobiettivo è stata la seconda brigata, precisamen- La massa dei combattenti ascolta la parola del Beltram IL CONSIGLIO DEGLI OPERAI SPELLA «TRUDAN ALL’OPERA ONESTA' E COMPETENZA SUPERANO LE DIFFICOLTA' LO STRANO MODO D'AGIRE DEL DIRETTORE STRGAR La fabbrica di laterizi «Rutta» dii Bandai è già al suo secando anno di vita. In questo periodo il collettivo di lavoro ha dovuto superare numerose difficoltà inerenti alila produzione, filli operai scanalavamo alla precedente ■ d’iirezjionte le difficoltà che essi incatitrUvano e gli errori nella lavorazione, ima le loro osservazioni bro-.vavamo orecchi dia mercante. Anche le proposte concrete da essi formulate rimanevamo sempre lettera monta e ia prodiualiane risultava qualitativamente scarta. Il capo operaio Bassanese, era il responsabile di tale sitato di cose, ma «malie la direzione ha dimostrato pochissimo interessamento. L’ex direttore Strgar sii faceva vedere solo saltuaria, mente fin fabbrica ed anche quelle poche volte non risolveva alcun problema postogli dagl; operai: Quando il 'collettivo di lavoro elesse 41 proprio consiglio degli operai, si ebbe la certezza che j problemi sarebbero stati risolti. Infatti già all’inizio io ha dimostrato.. Nella sua prima -riunione il consiglio operaio ha incontrato serie difficoltà. Per prima cosa ha dovuto attendere due ore che il signor Strgar si deci-' desse a presentarsi per diare la relazione sulla situazione finanziaria e materiale della fabbrica. In sua vece comparve, fiinaEmeinte, l’ammim istra, trùce che presentò uma specie di rela- zione contaibliile s,enz.a chiarimenti, melila quale «rano menzionasi perfino diei dati riguardanti le cave di Came-gira, per nulla colle®ate con la fabbrica laterizi. Il consiglio degli operai giustamente respinse la relazione e daai-se dii prendere i provvedimenti dei caso. Cj, sembra strana 1’assan.za del direttore Strgar! Eigli, infatti, invece di presentarsi a; consiglio operaio con la relazione, preferì rimanere in compaginila delili sua dolce metà nella trattoria cosidetita «Bosnia» a S. Lucia a consumare abbondanti piatti dii prosciutto e bere di qùell’ottiimo vino. Con simili modi d’agire e senso di responsabilità, è chiaro che la liquidazione dei due enti da lui dipendenti va par le lunghe ed è chiaro anche il lierchè dal 50% dai reclami presen, tati a suo tempo dagli operai all’atto della percezione dalle retribuzioni. Il Consiglio degli operai della «Ruda» . di Banded ed id collettivo di lavo, ro tutto si sono messi all’opera con glande volontà e coscienza. Certamente essi dimostreranno di saper dirigere con competenza ed o--neetà- la fabbrica e mettere in ohii-aro tuttociiò che qualcuno diesi,aererebbe rimanesse all’oscuro, poiché ciò non è Certamente n-eill’iinteresse ded popolo, lavoratore, ma in quello del -singolo. D—E. te il II e III battaglione, mentre il primo è rimasto attardato avendo dovuto superare d’assalto due blocchi stradali nei pressi di Vanganello e Babici. La III brigata è giunta Quasi contemporaneamente, mentre la IV è giunta con notevole ritardo, date le difficoltà del terreno da superare e la lunghezza del'percorso. La divisione partigiana, comandata dal compagno Caharijfl e dal compagno Bencic Frane, con alla testa 1 membri del CC del PC TLT, compagni Beltram, Sorta, U)ònar, Stoka è entrata a Borst, accolta con entusi-asmo dalla -popolazione locale che a-veva pavesato a festa il paese. Dopo la presentazione del rapporto, ha avuto luogo il grande comizio. I-l compagno Jakomin Valerij, ha salutato gli ospiti presenti, i partigiani e la folla convenuta. Ha quindi dato la parola al compagno Ca-harija 11 quale ha proposto un minuto di silenzio^ alla y.aemoria dei caduti. Egli ha esortato i presenti a proseguire nella lotta, intrapresa fianco a fianco con i popoli jugoslavi, -per la difesa delle conquiste della lotta di liberazione. Hanno poi parlato brevemente i compagni B-enussj e Bencic che hanno tratteggiato i compiti deH’organiz-zazio-ne dej partigiani. Per -ultimo ha preso la parola il compagno Beltram, il quale ha -detto: «La stampa reazionaria — l’Unità Co-minformista ed il «Giornale di Trieste» scriveranno domani: «... A Borst, paese conosciuto come centro della lotta partigiana, s-i è riunito un esercito-di-,partigiani, che minacciano la pace e mirano ag’aggressione de-l’U-nion-e Sovietica» . . . Noi non siamo l’esercito che minaccia la pace, non abbiamo mire aggressive contro alcuno. Vogliamo però che i nostri nemici sappiano — coloro che giornalmente compiono provocazioni sulla frontiera Jugoslava, uccidendo i soldat; posti ,a guardia delle stesse — che l’aggressore avrà un osso duro da mordere se vorrà aggredirci, poiché compagno noi difenderemo le nostre conquiste con la slessa tenacia dimostrata, lottando per esse, contro l’ocoupatore. Poiché l’URSS minaccia la pace e la nostra indipendenza, noi dobbiamo non soltanto seminare e coltivare ogni angolo della nostra terra, ma dobbiamo anche essere preparati a difenderla contro ;i. suoi satelliti e contro chiunque osasse aggredirci.» Al termine del discorso dei compagno Beltram è stato inviato- un telegramma di saluto al compagno Tito. La manifestazione si è conclusa con acclamazioni al compagino Tito, all’Armata Jugoslava ed al P. C. J. Le migliaia di partigiani, attivisti e giovani, la parte -migliore dei nostri popoli, convenuta domenica a Borst, hanno dimostrato, con la loro partecipazione, che la nostra popolazione lavoratrice vigila gelosamente sulle sue conquiste e che si prepara, con impegno e serietà, a difenderle, qualora si’ presentasse la necessita, contro una aggressione da qualsiasi parte essa vanga. L’Unità dei nostri popoli, rappresentata dalla fratellanza italo-slava, e cementata nella lotta armata e nell’edificazione socialista, ha -avuto domenica ancora un suggello. I nemici del nostro popolo, ed tri primo luogo i co-min,cirro.isti, dovranno inevitabilmente meditare se volessero gettarsi ancora in altre avventure. Da questo punto di vista la marcia partigiana è stata anche un eloquente ammonimento. Tutti coloro i quali hanno cercato e, cercano di speculare sui preparativi, più che giustificati, che i nostri popoli compiono per premunirsi contro. sorprcS-e travisandone il significato per evidenti motivi di speculazione politica (e qui sono sulla stessa linea i cominformisti ed i fascisti di ieri cd oggi) sono stati serviti. Nessun’aura risposta poteva essere più efficace. LI STAMPA ricevuta alla V. U. 3. A. L’Ufficio Informazioni della VUJA comunica: «Mercoledì 4 c. m. il comandante dciiia VUJA per la zona jugoslava del ?. L. T., coi. Miloš Stamatović, ha ricevuto i rappresentanti delia stampa e tìeiìa stazione Radio deila zona jugoslava intrattendosi con loro in cordiate colloquio. Il comandante della VUJA ha invitato i giornalisti presenti, cha lo hanno messo al corrente sui problemi della stampa nella zona, ad lina collaborazione attiva con la VU-J.j c con gì: organ; del potere popo-lare neii’ìrtento di continuare a far - -.esct tf obiettivamente etf ampia-mente all’opinione pubblica o sviluppo ! fattività economica e politica della zona jugoslava del T. L. T. ALLE SAUNE DI PIRANO Passeggio delle consegne’ ai Consiglio degli Operai Li colletti-vo delie 'Saline d; Pitano ha eletto H 27 marzo scorso il proprio Consiglio degli Operai, dando la sua fiducia a 45 fra i migliori lavoratori, Il 29 -dello stesso mese ii Consiglia ha tenuto la sua prima riunione desi, gnando M presidente -nella persona del camp, Sabadin Vittorio, che offre la -piena fiducia,, essendosi sempre dimostrato» um lavoratore cosciente, gjr&i sto e rivoluzionario. il Consiglio degli operai in quella occasione ha eletto il Comitato ammi-.n.iistratii-v-o che è composto dai segue«, ti compagni: Benedetti Giorgio, Vatta". Luigi, Franza Antonio, Kozlovič Ida,' •Stallie Vittorio, Grabio Rodolfo,- De) Belilo Pietro e Grbec Lorenzo. Il 30 ma-rzo il Comitato amministra-'fiv-o ha eletto -a -su-o . presidente il cormp. Fr-amza Antonio, lavoratore che 'conosce profondamente Ja prob tematica delle Saline e che per la sua cora-patemaa ed onestà offre le migliori garanzie di urna fruttuosa ed intensa opera. li direttore h-a fornito al Consiglio degl» operai u-na dettagliata relazione -uii-j-y situazione detì’Impresa, arec-U-a-n.-do.i lati positivi e quelli negativi. Anche il Gomitato amministrativo ne è stato messo al corrente. Dalila Liberazione ad oggi, vale a dire in 6 annate,, sono stati prodotti 191 millions di kig. d; sale. Dal 1920 fino al 1945, volendo prendere in considerazione 6 annate consecutive, mai Sj è -riscontrata urna produzione cosi alta. Benché i vari tecnici abbiano ab-ban-damato le Saline, lasciando gli operai quasi soli, le cifre dii-mastrano che i nostri lavoratori possono dirigere con compete-n-za l;a propria impresa e cura, e i props-; Intere-siSl. Sabato scorso ha avuto luogo la -consegna solenne dell’impresa al cote le takvo. Sin dalle prime ore del mat. tino, i lavoratori sii concentrarono a S. Bortolo. I sailiiniar; di S. Lucia giunsero sul posto -con In testa la banda e le bandiere del lavoro. In um’atmos-fe-na di entusiasmo, al canto degli inni dii lotta ed al ambino della banda, i lavoratori del collettivo delle Saline di Piran© h-anino ricevuto in comsegina le simboliche chiavi. • Dopo la cerilmoniia,, 11 collettivo intero, con le bandiere ed accompagnato dal complesso bandistico, raggiunse la casa sindacale dove ebbe luogo un modesto festino, i-n cuti l’allegria e la gioia toccarono l’apice. V. K. ................... per il t* MA fà@iO La gara d’emulazione trimestrale nella sua fase finale Vàlutare maggiormente Velevameritd idee teg i © e «.©tally rale i! settore di S. Antonio primeggia - Le deiscenze più notevoli Siamo ormali nella fase finale della gar-a d'e-m,illazione indetta in onore al X aamiiiversairl-o de-lTO. F. ed al I Maggio. Esam'iinamido i risultati simora conseguiti, dobbiamo rilevare peirò ancora deficiiemze che, iin- definitiva, sebbene non dappertutto, sono sempre le stesse già altre volte- rimarcate, Im primo luogo ia ,trascuratezza dimostrata da ipanaciohie angani:zzarioin.i di inmiiiiiiMiiimiiiiimiimiiuiimiimiiiimiiiiimimiiimiiiiiiimiimniniiiiiiiimiiiimiiiiiminiiiiiiiimiiiimiiiiiiniiiniiiiiiMmujmiiiiMimiiiiniiiiiiiiminiiuiiiJMHiiiii La bas&egna delta patiUca nd m&ndfr non imo servire pace mondo tROVOCAZIOffl II CONFINI delte RFPJ Il 5 apiniile, um soldato jugoslavo è Stato ferito da due guardie confinarie (rugheresi ,-ne;i pressi del confine di stato. 1 E’ questo un nuovo episodio, di violenza che si inquadra nella serie nu-marca'àsi-ma deii precedenti e dimostra come le autorità ungheresi, continuino con te provocazioni sistematiche, co-mamidate dia Mosca, — - . -_i _i -J —.’«Jit-l Quali sono le vere -intenzioni dell’Unione Sovietica e quale è il programma del Cremlino -per il prossi-rfto futuro? E’ questa la domanda che l’opinione pubblica internazionale si pone oggi, dopo i più recenti avvenimenti della trascorsa settimana, sia a Parigi che -nell’Est-rèmo Oriente. Per .quanto riguarda la Corea, non si può certamente oggi dire che le operazioni militari rendano impossir bile il raggiuin-gimemto dellai pace in quel lontano Paese, che -da ormai dieq miesi è sottoposto agli orrori (iella .guerra. Una soluzione pacifica è quanto -più rapida -possibile -della questione coreana, si impone oggi -più di ieri, in quanto nè -l’una1. nè l’altra Parte possono sperare seriamente in una soluzione militare del problema coreano, continuare lo spargimento di sangue nella penisola coreana, può essere ut-ile solamente a-coloro che hanno interesse a mantenere una situazione pericolosa in quella parte del mondo. Alcuni avvenimenti deg-li ultimi giorni costituiscono ; sintomi evidenti di una -ripresa sulla,via -della ricerca di una soluzione del problema apertosi dieci anni addietro in Estremo Oriente. A Londra il deputato laburista Will N-elJy ha presentato al Parlamento una mozione che esprime la sfiducia -della Camera inglese verso il generate Mac Arthur, quale corn,andante supremo delle Forze delte Nazi on; Unite in Corea. L’-in-iziativa del deputato (laburista è stata indub-biamiente determinata dalle recenti dichiarazioni -del Generale statunitense, il quale ha dichiarato, ad un corrispondente del Daily; Telegraph, che per annientare la resistenza delle forze cinese e norcl-co-rea-ne è necessario il blocco dicl-le coste della Cina e la distruzione della rete ferroviaria di questo Paese, vate a dire il bombardamento sul -territorio cinese. Inoltre il discórso tenuto dal Ministro degli esteri inglese Morrison ha mésso in -evidenza, ancora una volta, il dissenso esistente fra- Londra e la Casa Bianca, i-n meriterai problemi de;U’Estremo Oriente. Mor-rison si è dichiarato -nuovamente a favore di una soluzione pacifica, quanto più rapida -possibile, del c-o-n-flit-to 'coreano, ed .ha riaffermato'nello stesso tempo la necessità di riconoscere l’attuale Governo di Pechino, quale unico rappresentante della Cina. Alla luce d» questo dissenso è indubbio che l’atteggiamento in-glese costituisce un freno potente per l’ulteriore sviluppo di pericolose iniziative da-ipàrte di aléiùni circoli reazionari statunitensi, un rappresentante autorevole dei quali è, certamente il Generale Mac Arthur. Negli stessi -ambienti -dell’O. 'N. U. è stata registrata negli -ultimi giorni una notevole -ripresa del,Fattività dèi rappresentanti dei dodici Paesi ara-bo-a-siatlici, che a suo tempo si fecero -promotori di una soluzione di compromésso per la questione coreana. La nessuna adozione di particolari misure contro la Ciha in seguito alla denuncia di -questo Paese quale stato aggressore,- 1.1 ritornò delle forze, militari déll’O. N. U. al Saesimo parallelo, le complicazióni che -potrebbero derivare da un prolungaménto della guerra nella Corea del Nord, la stessa stanchezza della quale danno: se- gno le due parti -avversarie, costituiscono indubbiamente altrettanti fattori che militano a favore di una immediata soluzione pacifica della questione coreana. Come stanno intanto -le -cose a Parigi, dopo il primo mese d; colloqui tra i quattro sostituti dei Ministri degli Esteri delle maggiori Potenze? Entrambi le -part; continuano a -rimanere ferme sulle loro più recenti proposte di ordine -del giorno, proposte che non presentano alcuna differenza di principio. La (Tifferenza tra l’ùltimo progètto presentato dalle potenze occidentali e quello presentato dal delegato russo, si riduce quasi esclusivamente'- al problema dell’ordine nel quale sono formulate le questioni, delle quali debbono discutere i quattro Ministri degli Esteri. Dòpo i tentativi d-è; primi giorni, Groitiiko, vista l’inutilità dei suoi sforzi propagandistici, tenta oggi di ridurre il convegno parigino a questa formula: pace tra le grandi potenze, a scapito degli interessi dei piccoli popoli. Un esame analitico degli attuali dissensi alla Conferenza dei quattro, fa giùngere alla conclusione che dietro ai dissensi stessi sia qualche altra còsa -e -che la -stessa Irriducibilità degli atteggiamenti di entrambe le part; tenda irinahzitiitto a consentire il consolidamento delle -rispettive posizioni, prima della Convocazione -della Gonferehza quadripartita. La stessa situario-ne ésistént-e in Estrèmo Oriente deve essere esaminata, alla luce di tale consolidamento. La tacita minaccia di- una estensione dell’attuale conflitto, coreano da. parte Dell’Unio- ne Sovietica, dovrebbe -costringere l’Occidente a fare delle nuove concessioni, .secondo le intenzioni di Mósca. Torniamo così alla domanda che ci siamo posti all’,Inizio della nostra rassegna politica. Quali sono le vere intenzioni -della Russia? Mosca tace -e ufficialniente -non esiste alcun elemento tale da fornire una risposta a questa domanda- Negli ultimi- -tempi però nei Paesi dell’orbita sovietica e da parte dei Partiti co-minformisti dell’-Europa Occidentale, sono state approvate delle dichiarazioni con le quali Sii chiede la conclusione di un Patto tra le. cinque grand) Potenze, come proposto dalla recente sessione del Consiglio Mondiale dei cosi-detti Partigiani della Pace. Il Patto richiesto tra i cinque maggiori Paesi, dovrebbe essere stipulato soltanto sulla base di un-a ridistribuzione delle -rispettive zone di influenza -nel móndo. Se questa è la vera intenzione di Mosca, allora i dirigenti del Cremlino dovrebbero rammentarsi che le Nazioni Unite hanno già respinto -due volte una proposta del genere e che l’opinione pubblica internazionale è contro ogni tentativo di risolvere, su tale base antidemocratica, gli attuali problemi internazionali. La pace tra 1® Grandi Potenze) a scapito dei piccoli Paesi, non può essere considerata una vera pace e non vi è -dubbio che le manovre sovietiche in tale senso, dalla Corea a Parigi, sono destinate a subire il più completo ins/uccesso. Renzo Franchi base nei' riguardi del lati-oro ideologico éultfuràOs. Gasi, dopo uin p-ram-etitenite inizio, l'aitit.i vità si é ridotta (parte della Càusa v-a ricercata nel maltempo che ha Impedito la ’azioni dii -lavoro in massa progettate) -portando im parecchie lo- . eali-tà alila passività di parecchi membri delle organizzazioni di massa. Ciò non significa però che risultati positivi non ce ne silan-o staiti. Al con-irari-o. DISTRETTO DI CAPODISTRIA quelle località dov-e la vita or-ßa-.iizzativa ititern-a delle onga-n-izza-ziloriil. di massa è stait-a- continuativa, i successi non sono mancati. -Così a S. Antonio nel distretto di Ćapodi,stria, sono stiate- -eseguite im ccmpìosso 2.644 ore dii lavoro volontàrio suite -Casa del Cooperatore. àcino stat; inóltre raccolti 12,1.216 dinari come contlrlibbti volontari, mieinitre la Coàpeirati-TO agricola locale ha donato 250.000 duri. pr0 Casa do! Cooperatore. L’-atÉviità organizzativa è stata- soddisfacente, non trascurando il lavoro culturale nel cui ambito è stato costituito un cono giovanile d; 25 membri. Anche ,1’UAIS ha contribuito, efficacemente alla raccolta della I rata delle imposte, versate ai 100 per ceirato. A Boste la popolazione ha eseguito 473 ore d; lavoro volontario sugli obbiettivi dalla. Casa del Goe.penaLore; della sede dei C. P. L., della Casa dei Popolo e delle strade lo-cailii, mentre -i-l piano di' semina primaverile è sfato realizzato nella misura del 75 per cento. Piramo conta aJi’attiivo 2.120 ore dii lavor0 volontario ed un’attività cul-turaile a-bbasita-nzia vaste. Nel settore Coistiaboina-Puce sono sfate-effettuate 3.000 otre di lavoro volontario per ralettrifi-caziioine e per. la r 1-paraeiionè delle strade. Nel settore di S. Lucia, ove è stato svolto un lavoro notevole nel ramo delia cultura, la sola -base dii Campo-lino registra 1.000 ore di lavoro volontario per l’etettir-iflcaziloine della località. I memibr; de-ll’UAIS di Tignano hanno dato 400 or-e di -lavoro volontario, quelli di Parezago 600, quelli dii Scoffie 60, quél-ili di Vanga-net 40, risultati che, tranne quello d; Tigniamo, non rispecchiano le rea® passibilità. Questo per quanto concerne le località che hanno inviato regolarmente le relazioni. Molte altre invece non l’hanno fa-tto, cosicché id Camita, to distrettuale deilil’UAIS ancora oggi non è in grado di aver-e uno sguax-dg d’assieme s-uiU’-amdamento della gara e sui risultati complessivi. DISTRETTO DI BUIE I risultati e le defìcenze riscontrati nei distretto di Copodi.si ria equi valgono. pressapoco, a quelli del din-tretto dì Bute. A-nchie qui, accanto ai successi ottenuti diali membri d-ell’UAIS di Mari-sch-ie, che per la costruzione d; un ponte su; Dr-agcign-a. hanno dato un contributo -dii 4 aio-rinate lavorative ciaaouno, (sj notano le salite defìcenze. I segretari dal comitato base non si inter essamo con la dovuta serietà deU’atiiviltà organii-zzatilva, nè inviamo le ragcteii- relazioni, per cui anche se di lavoro ce n’-è stàio (senz’altro più di quanto inon dicano -le cifre) tuttavia ancora non ai ha revidemza completa sulla gara d’emiula-Zione., Ciò è evidente quando si consideri che dal 15 febbraio al 15 marzo scorso in tutto il distretto sono state effettuate (non ten,ondo conto delle 'località che non barano inviato le r;e-laziom-i) 9.708 ore di lavoro volontario con 1-a -partecipazione di 1716 membri delle o-ngamiìzzazidn-i -di massa e 54 riU-miOn-j di studio con 581 partecipa:) t-i. Tuttavia troppo poic-o è stata valutato il lavoro sistematico per l’elevamcinto i-deologìi-co delle larghe masse, mentre il lavoro volontario è proceduto soddis-facentemjante, benché il tempo sia stato sfavorevole "al massimo. IL COMMIATO Osi coi. LEKAG Alle ore 17 del 4. c. m. ha avuto luogo alla sede dèi C. P. C. I. un ricevimento in .occasione del commiato del col. Lenac Mirko, già comandante della VUJA. Ai ricevimento hanno partecipato anche il nuovo comandante della VUJA, qol. Miloš Stamatović ed il presidente del C. P. C. I. comp. Beltram Julij. Nel suo discorso di saluto al col. Lenac, il comp. Beltram ha rilevato come dal giorno in cui il col. Lenac giunse nel nostro Circondario quale comandante della VÜJA, molto è cambiato in meglio, ciò che fu possibile grazie all’aiuto offertoci dalla Jugoslavia d; Tito ed alla VUJA. «Tutti noi — ha detto il comp. Bel. tram — conserveremo un grato ricordo del poi. Lenac». Rispondendo con brevi parole, il comp. Lenac ha ringraziato calorosamente, augurando sempre migliori successi nello sviluppo e nel progresso del Circondario, 'agina Z LA NOSTRA LOTTA Compiti dei Consigli operai I Consigli operai, sebbene eletti da poco in ogni nostro collettivo, hanno già iniziato il loro lavoro direttivo, la-voì|':< che, .per1 la inespeirìenza ìnsita in ogni giovane organismo, presenta dilli, colta ardue dà superare specialmente se non basato su una chiara visione dei compiti e sulla conoscenza profonda di tutti i problemi del collettivo di lavoro, dei suo ciclo produttivo, deile possibilità produttive di ogni singolo reparto, della conoscenza infine di tutte le caratteristiche delia produzione modern^ nella -quale ogni singolo organismo è una parte del complesso sociale per il quale produce e dal quale ricevè'il Necessario per la pro-duzioue. *' Natusalménte il compito più urgente da assolvere sarà l’elaborazione dei piano operativo annuale che a sua volta, dovrà essere suddiviso in semestri, trimestri, mesi e cosi via sino ad arrivare alla fissazione del piano operativo '$i, per prestare un valido aiuto alle nostre cooperative di produzione ed in generale a tutti gli agricoltori. A tale scopo tutte le organizzazioni hanno ricevuto difettive precise per l’attiviz-zazione dei loro membri i quali, anche se non pratici dj lavori agricoli, possono rendersi utili in mille modi. Nei comitati locali le commissioni agricole sono chiamate come non mai a compiere con zelo e sollecitudine il loro dovere. Tutti i capi dj bestiame, tutte le macchine agricole devono essere pianificate affinchè ogni attrezzo o forza da traino non rimangono inutilizzati e perchè siano impiegati nei modo più razionale possibile. Tutti gli onesti democratici so-o perciò invitati a dare il loro contributo in questo periodo delicato della stagione agricola. Tutte le organizzazioni di massa devono interessarsi affinchè i nostri lavoratori della campagna possano assolvere il loro compito quanto mai importante e dal quale dipendono le sorti della nostra e-conomia. gl «' : : - .4' i tìm ■ : GIOVANI! Portorose AIUTO RECIPROCO Per cementare maggiormente i legami di fratellanza ed unità, gli operai delle .fabbriche, aziende ed impre-iSe della cittadina, verranno in aiuto agli agricoltori, recandosi al lavoro volontario sui loro campi, nelle ore pomeridiane. Tale deliberazione è stata accolta con il massimo favore da parte dei presenti alle riunioni, i quali hanno compreso rive, con la collaborazione e la stretta unità dì intenti e.d interessi fra i lavoratori della città e della campagna, si ipotrà raggiungere il benessere collettivo. Gli agricoltori della città di Capo-diistria, che nàcessitano della manodo-I ■ v<> ,ia ja riceveranno così l’aiu-138 dqi nostri ««efäi. I urna iniuniame dei rappresentanti delle baisi UAIS di Portaroae, S. Bernardino e Flesso è stato costituito il comitato promotore iper la celebrazione del X. anmiiiversainio del F. di L. e per festeggiamenti del I. maggio. Il Comitato è fo-mato dai compagni Mario Telluri, Sorgo Antonio, Cecovin Bruno e Ravalleo Miario. I s’nigollli rappresentanti hanno proposto i programmi dei festeggiamenti nenie proprie basi, che consisteranno :in ilHumiinaalOinii, abbellimenti, archi, scritte, • tr.asjpareiniti e fiiaccotete. Inol-tre a Partnrose si sta organizzando una grande mairnlfestaziane culturale alila quale caUabo-eranno le scuole e! einen. ' e tari e medie, i bambini dell asilo, l’UDAIS, nonché varie orchestre. Siccome il .programma è molta ricco, è stata approvata la proposta d,i svolgere una parte ij 22 c. m. Nella riunione è sitata discussa anche la parte tecnica deij preparativi e sono stati normirati i responsabili» -per la realizzazione dei lavori prefissi. II Comitato esecutivo Sjj riunirà nuo. vato“,re il !7. c. m. per contraila,re faiwdaimejto dei pr«tpar®tm. PREPARATEVI PER IL I. MAGGIO Speculatori Condannati Il Giudizio Distrettuale del Popolo di Buie ha receniteimente processato e condannato tali Vesnaver Simone ed 1] dii lui padre Giovanni di Ver-gnano, nonché certo Pietro Valente. I tre imputati, ricchi contadini, avevano pensato di trarre profitto dalla compravend ta illegale del bestiame, iniziando la loro' attività speculatrice. li Vesnaver, coadiuvato dal padre, ha acquistato 27 capi di bestiame, che poi ha rivenduto a prezzi molto maggiorati. Il volume degli «affari» combinati dai due compari, ammontava ad oltre mezzo milione di dinari. Analoga attività ha svolto pure il Pietro. Vaiente, che, invece di lavorare le sue terre 'incolte, ha preferito i facili introiti della speculazione illecita. Processati presso il Giudizio D’s-trettuale del Popolo di Buie, sono stati condannati il Simone Vesnaver ad un anno di restrizione della libertà personale, il padre Giovanni a 20.009 din. di ammenda ed a 30.000 dinari di ammemda Pietro Valente. Le pene inflitte ai tre speculatori ncjn sono troppo severe, esse gli indurranno a riflettere, sui danni cne simili reati causano agli interessi dei nostri lavoratori. Per la difesa delle nostre conquiste contro l'aggressività dell'URSS In continuo sviluppo l'attività e l'allargamento dell' Unione Combattenti Il numero dei membri dell'organizzazione nel buiese si è raddoppiato dal 1950 sino ad oggi L’Uniione dei Combattenti della- Latta di Liberazione ha svolto un.a intensa attività organizzativa nei distretto di Buie accogliendo nelle sue file nuove centinaia di cittadini demo ’ craiici, i quali hanno g'à dimostrato, durante la lotta, di essere dediti alla causa della libertà. Partiicalanmente a M'omliaino, Ciuciibreig, B-uie eoe. sono avvenute centinaia di nuove iscrizioni Anche in altri paesi l’afflusso di nucivj iscritti è stato notevole, cosicché il numero complessivo dei membri di questa organizzazione si è raddoppiato dal 1950 ad oggi. Pe» rafforzare uftarù or, mente l’o,r-g,?. i' rinziome, srre u “le efiirrt.uate di recente le eleaioni per i comitati di base, .cernitati n,ei quali sono rapprer sentati Siniche j membri delle società sportive di tiro a segno e delia tecnica popolare. Séno risultati eletti a di-ri,geliti 1. migliori e più conseguenti compagni. Ainche nel buiese avrà luogo nel cci-ramte ' Trilase una esercitazione tattica di mancia degni ex combattenti parti,gìainii. Quelita miainiifiestazione siairià; di carattere diisito&ttuale e si concluderà con u® ,campeggio. I preparativi sono in pieno sviluppo. Frattanto si rileva un grande interessamento sia da parte dei giovani che degli anziani, per lo sport del tiro a segno. In varie località vengono registrate niumerose iscrizioni. A Cras’zza hanno partecipato alle eserciiaiztani di tiro a segno una ottantina di camp:?® li, ■ in ' prevalenza giovani, che hanno frate-rizzato cr.-> i vecchi combattenti deila lotta di liberazione. Ai Mghi risultati ,si sono avuti a. Marmiamo, Gucìbreg ed iin altri paesi. In tal modo Tiargamlizzaeiome dell’U. mione dej. combattenti del buiese si prepara a po tare a conclusione i compiti affidatigli dal nostro partito, cioè quelli d educare i nostri giovani nello spirito della latita di liberazione, per la efifasa delle coinquisbe della lotta di liberazione e della nostra in,dipende :::a, contro raggr esili one imperialista dai dirigenti deli’URSS. DUE MOMENTI DELLA IV. CONF ERENZA CIRCONDARIALE U..G. A. Nella IV; Conferenza Circondariale dell’U. G. A., sono stati inarcati i compiti dell’organizzazione per il prossimo futuro. Uno dei prim; sarà la formazione deiie brigate giovanili dei due distretti;cOhe parteciperanno alia costruzione delia ferrovia della gioventù Doteoj—Banjaluka. I nostri giovani aderiscono entusia- sticamente a questa iniziativa e le isc rioni aumentano costantemente di numero. Le brigate giovanili sono divenute ormai' una tradizione cui ogni giovare vuole essere fedele ed emulare coloro che già ebbero l’onore ed il merito di aver partecipato al lavoro in brigata. Consiglio operaio, è quello di ridurre ai minimi termini, se non proprio di eliminare, le assenze dal lavoro. Le buone qualità d? cui sono, dotati i membri del predetto Consiglio, ci danno la garanzia che' tale impegno sarà pienamente assolto nell’Interesse del collettivi» dell’Arrlgoni di Umhgo e dj noi tutti. Data la grande importanza che assume nel quadro dell’economia del nostro Circondarlo io stabilimento ito i’Arrigoni di Umago, siamo certi che il problema della sua pigna autonomia dalla centrale di Isola sarà attentamente esaminato e risolto quanto prima dagli organi competenti superiori, tenendo conto delle proposte che saranno formulate dal Consiglio operaio di quel collettivo. SI IMIZÌA IL LAVORO DEI CONSIGLI OPERAI Necessita rivedere la posizione delTArrigoni di Umago Vasti ed importanti compiti stanno dinanzi al nuovo organismo operaio Il Consiglio operaio deirArrigoni di Umago ha ricevuto le chiavi dello stabilimento con grande solennità e, a rico-do dello storico avvenimento, è stata scoperta una lapide. Da quella data il Consiglio sarà responsabile dell’andamento del collettivo, responsabilità che il Consiglio, formato dai migliori operai, non teme poiché è: convinto di poter eliminare, se non tutte, certamente moitp delie deficenze finora riscontrate. Uno dei maggiori problemi da af-fconta si *fr.»da risolversi dal nuovo Consiglio operaio, è quello dftjja dipendenza dello stabilimento Arrigoni di Umago dalia direzione centrale delTArrigoai di Isola, dipendenza che, come la esperienza ha dimostrato, si risolve in danno del buon andamento e della produzione dell’Arrigoni di Umago. A prescindere da; fatto che finora ogni sana ed utile iniziativa degli o-perai delTArrigonj di Umago non aveva la possibilità di essere realizzata subito, perchè soggetta al vaglio ed all’approvazione della sede centrale; di Isola — la quale alle volte comunicava telefonicamente le sue decisioni — esistono altre prove degli inconvenienti derivati dalla dipendenza in argomento. Lo scorso anno la centrale di Isola ha Trasmesso eoa due mesi, di rita- do il piano operativo, é ognuno ben comprende quali possano èssere !e conseguenze di un simile ritardo. Quasi ciò non bastasse, alla fine delTaano la stessa centrale,, à riprése e senza preavviso alcuno, aumentava il piano dì produzione delja filiale di Umago per : coprire le deficcuZe riscontiate nella realizzazione del piano da parte dello stabilimelito di Isola. E’ da “rilevarsi,, a prqposito di produzione, *che il collettivo dell’Arrigoni dj Umago, benché meno dotato dì macchinario e mezzi tecnici, ugualmente competo con quello dj Isola, Un’altro problèma di, importanza che deve essere quanto, prima affrontato e risolto dai Consiglio operaio del collettivo di Umago, è l’impianto, con la adeguata attrezzatura, di una officina per riparazioni,, , Ora se una macchina subisce un guasto od una rottura qualsiasi, per effettuare- riparazione, bisogna ri- correre ad attendèrè un intervento e-sterno, poiché, pur disponendo il collettivo del pérsòdalè specializzato per tale lavoro, manca sia il pezzo di ricambio come l’attrezzatura occorrente. In nuovo Consiglio operaio conosce l’importanza dei citati problemi ed il grande beneficio che ne deriva al collettivo dalla loro sollecita e giusta soluzione, cosicché siamo certi che questa non sj farà lungamente attendere. Ci consta già che gli operai del collettivo delI’Arrigoni di Umago sono animati dalla migliore buona volontà dj aumentare la produzione e di no-tenziare la loro economia con altre lavorazioni, come quelle delle mar. mei ate e degli antipasti. A tale scopo uno dei primi impegni assuntj dal VITTORIA OPERAIA ALL’ ADRIA Nella decorsa 'settimana, :e precisa-mente il giorno 4 e. m., il Cqnsigiio Operaio deM’,impresa AuRftfereffirti «Adria» di Caipodistria, riunito nella sua II Stras'one ha assunto, in nome del collettivo, la ■■direzione ed ir cbfi-trollo della società stessa. Per l’occasione 1 locali della sede dell'Adria te Semediella erano festosamente addobbati. Dovunque spiccavamo scritte inneggianti al nostro PC ed ai Potere popolare, corone di verde e bandiere. La rliunion.e è stata aperta dal compagino Miikaz Antonio, presidente del Conisi gl io Oiperiaio, il quale, a nome del collettivo, ha salutato ii rap,presentanti del Potere popolare, della VUJA e dei S. U. C., colà intervenuti per l’occasione. I rappresentanti della VUJA e del Potere popolare hanno parlato brevemente, congratulandosi con gli operai del collettivo per questa significativa loro vittoria, augurando di raggiungere sempre rtuovi e maggiori successi. Terminati .j, brevi discorsi ed effettuata la simbòlica consegna delle chiavi, è stata scoperta una lapide che ricorderà ai. posteri il 4 marzo, storico per gli operai della «Adria». ■ Sono stati quindi premiati i migliori e più anziani operai dell’impresa, quelilii che si sono contraddistinti raggiungendo i maggiori risultati e dimostrando un grande attaccamento al lavoro. — Tra essi meritano citati il compagno Joško Tr.ab.ec, meccanico, due volte lavoratore d’assalto e ra-zicmalizzatore: Mi.kaz Antonio, meccanico, lavoratore /cosciente e di esempio nel collettivo attuale presidente dei consiglio operaio, seguono numerosi altri. Iil nuovo consiglio operaio ha molti problemi da risolvere, primo dei quali h r^rrrOetprrieihto del grandioso au-togarage. nonché quello del funzionamento dei magazzini. SS TUTTA TRA l LAVORATORI DEL COLLETTIVO DELLA MINIERA Dl WR1A Con un anticipo di dieci IU Ul E mest Pomato a termine sima è .riattesa nel nostro Cir- il Pia no quinquennale Nel iparadiso> dei paesi soggetti olla democrazia cominformista 'ASSISTENZA SOVIETICA" UNA NUOVA FORMULA PER GIUSTIFICARE LO SFRUTTAMENTO PRATICATO DALL’URSS e MEZZO DI LOTTA CONTRO LA RESISTENZA DELLA CLASSE OPERAIA NEI PAESI GOMINFORMISTI Durante le .recenti sessioni dei Co-mitatìi Centrati idei Partjtl .Comunisti del Camlnfoirm si è parlato e reso omaggio aH’«asststenza sovietica». Ma più che «d’assistenza» deÌTUnume Sovietica si Trattò e' si sottolineò par-ticolarmante idi quella di Stalin iri persona. Rakosi ha dichiarato ■ «che non esiste in Ungheria ita solo settóre del-reconamia che non .goda dell’assistenza sovietica». Góittwald, Min.s ed altri hanno dichiarato dal canto loro che l’aiuto sovietico è il fattore decisivo dei progresso economico dei loro .rispettivi paesi e «l’.assitenza» sovietica è stata definita come l’ele-men.to principale ohe garantisce l’ese-Ciuzione .dei ipiani i quali, nell’anno in corso, hanno subito un considerevole aumento. Dalle dictoiarazioni degli uomini di stato sopra riportate, si potrebbe supporre che i loro'paesi —• i quali hanno la rara fortuna d\ godere di un'«as-Sistenza» cosi importante dall’esterno — nuotino nelil’abbondanza. Viceversa questa supposizione e la situazione reale dei loro paesi è estremamente diversa. L’analiSj della situazione e dei problemi economici, che assillano questi paesi, irivela al contrario che la situazione economica è sensibilmente aggravata, soprattutto durante gli ultimi anni e che tutti questi paesi sono attualmente soggetti a «favi difficoltà. La mancanza di materie prime, risultante datij crescente tsolai-tone dal resto del mando — isolazione voluta e sistematicamente provocata dall'Unione Sovietica — è divenuta un fattore che minaccia seriamente ,l’economia di qdestii .paesi. A questo proposito è bene sapere che durante l’anno decorso delle restrizioni considerevoli sono state operate in diverse branchie dell’Industria. Quest’anno tali restrizioni sono sta- Leggete e diffondete LA NOSTRA LOTTA nierà semplio'òiriima. Essi hanno reso1, responsabile delle difficoltà e dellé perturbazioni economi eh e non Solamente il nemico di classe, ma la classe operaia: medesima. E, pensandoci bene, per loro non esisteva altra alternativa che permettesse d’esercitare una più forte pressione ai danni dei lavoratori. Questa soluzione èra la più indicata poiché si doveva dissipare completamente perfino u sospetto che la causa delle difficoltà potesse essere il risultato dell’assoggettamento, dei'loro paesi .allappo!Itioa egemonica e sfruttatrice deli’URSS. Appunto perciò i pescieani oomin-formisti hanno più che mai dovuto rendere omaggio «all’assistenza» sovietica e per conseguenza ^(assistenza» sovietica, oltre ad essere un mezzo superlativo di sfruttamento praticato dall’URSS, è pure un comodo mezzo di Jptfa contro » la resisjie&ja della classe operaia dei paesi comin-formisti. Sarà uno spettacolo che saprà far gustare al pubblico i del nostro Circondario un nuovo genere di spettacolo spassoso, frammisto a canzoni, musiche e scherzi comici. Sempre continuando nella sua attività, il C. C. P. Italiana di Isola rappresenterà pure lo spettacolo filodrammatico «La Morsa» di L. Pirandello, Quest’ultimo sarà uno spettacolo che darà modo al pubblico dì apprezzare la volontà dei giovani filodrammatici isolani, che, pure con difficoltà, proseguono nella loro attività giovandosi degli aiuti che il locale C. C. P. I. offre., loro. In preparazione è anche l’operetta in tre atti, diretta da Anton Marti: «Il reuccio e il suo cruccio» che figurerà in scena nel prossimo mese. «Elle ci» Vivissima e l'attesa nel nostro Circondario per l’arrivo del complesso artistico della SACO «Fratellanza» di Fiume con la brillante rivista, «TUTTA FIUME», che larga eco ha suscitato nel pubblico e sulla stampa per i successi ottenuti, nelle varie rappresentazioni date a Fiume eper l'ina sempre maggiore affluenza di pubblico. Questa é la prima volta che itn così numeroso complesso, circa 60 persone tra artisti, ballerini e orchestrali, saranno ospiti nelle nostre maggiori cittadine e questo grazie all’interessa-mento del nostro Potere Popolare. Gli spettacoli avranno luogo dal 15 al 22 aprile a Capodistrla* Isola, Pi-rano e Buie. Già viva è l'attesa deil/i nostre masse per conoscere di persona i due brillanti presentatóri Ciuiietto e Marietta che con loro dirette . . . sferzate destano risate a non finire. II programma comprende numeri di canto, sostenuti da Giustina Brosich, Iris Pa.ronitti. Marino Sfiligoi ed altri; nuove canzorq saranno presentate al giudizio lief pubblico su mu-s'che originali dei maestri Guidi, Maccagnani e Pontoni, su versi di Marino Sfiligoi e Bruno Picco. Un corpo di ballo affi alatissimo, diretto da Drndarevic Ratko, presenterà due numeri bell ssimi di cui un valzer scritto da Ivanovič: «Sulle onde del Danubio». Completerà lo spettacolo un quartetto mandpjtaistico, scene umoristiche, tratte dalla vita cittadina- locale e quella di Fiume, il nuadre dello sport, quello del tramvai, quello di cittavecchia che concluderà il programma. Una brillante orchestra ritmica completerà lo spettacolo ed ogni intervenuto potrà acquistare il numero speciale del «Canzoniere Tutta Fiume», contenente i versi delle principali canzoni inserite nella rivista; nella pagina di mezzo li «Canzoniere» — che costa solamente venti dinari —, riporta la parte musicale per fisarmonica delle cinque principali canzoni: «Tutta Fiume Canta», «Fiume Sportiva», «La canzon del tram», «Ti vorrei Dimenticare» ed «Oh, fiuma-nina». Con questo atteso spettacolo, gli organi del nostro patere popolare, sono andati incontro ai desideri del nostro popolo lavoratore, che potrà godere così oltre tre ore dii spettacolo. Vice Grazie alla saggia direzione del Consiglia Operaio essi sono stati fra i primi a raggiungere la meta nella R. P. F. J. n collettivo di lavoro della miniera di Idria ha portato a termine il suo piano quinquennale con un anticipo di ben 10 mesi. Oggi anche ia miniera di mercurio di Idria ha il suo Consiglio degli operai, di cui tratta il nre-sente articolo. Come noto, ia miniera occupa il terzo posto net mondo nel livello di produzione, inferiore di poco soltanto a quelle di Almadeno, (Spagna) c di Monte Andata (Toscana) mentre, per la qualità del prodotto, è in testa Nuovi blocchi di case operaie sorgono nella Jugoslavia . te aumentate poiché a certi rami industriali (come ad es. l’industria tessile, del cuoio, della gomma, ecc.) è stato assegnata il compito di .rendere, il paese meno dipendente dalle importazioni di materie prime di .provenienza dai paesi capitalisti. La mancanza sempre più sensìbile di macchine e di attrezzature si fa ugualmente sentire. Eccettuata la. Polonia, nessuno degli altri paesi cominformi-sbi possiede quantità sufficenti di prodotti alimentari e le previsioni sulla di.striib.uzi.cme di ail menti alla po_ polazione sono quanto mai disastrose. Per quanto concerne .il commercio estero, anche quello della Cecoslovacchia — che è il paese più evoluto del blocco sovietico — incomincia a dar segni di regresso. Le maggiori difficoltà di questa crisi, vieppiù crescente, sono causate dalla mancanza di disciplina sul lavoro, dalla grande fluitazione della .rhaincdopera e dagli errori insiti nella pianificazione. Tuttavia, a prescindere da tali considerazioni, questi . paesi sono stati obbligati ad aumentare { loro rispettivi piani come è stato ordinato dall’URSS. Come è naturale,»questo stato di cose ha messo in una situazione oitre-medo difficile la punizione dei dirigenti dei paesi del Comiinform. Infatti come giustificare agli occhi della classe operaia le difficoltà presenti? In che luce mettere queste difficoltà, se a priori si esige dai lavoratori uno sforzo ancor più grande e penoso nell’esecuzione dei loro compiti? I dirigenti eo.minformisti h.anno ristato questa questione /in una ma- VLADIMIR VLADIMIROVlC .g Majakovski S Vladimir Vladimirovié (7. VII. 1893 — 14. IV. 1930), il più grande poeta russo del XX. iec/olo, nacque a Bagda. Il (Gruslnla) da famiglia di boscatoll. Dopo una giovinezza vissuta nell’indigenza, compi gli studi ginnasiali a Mosca, ove visse miseramente col miseri proventi che 1 gram] introiti della sua famiglia permettevano. A 15 anni a-deri alle organizzazioni rivoluzionarie, Incorrendo più volte delle persecuzioni della,;ilolizia zarista. Decisosi per l’arte, subendo l’influenza efi alcuni amblénti futuristi — con i quali ebbe contatti dopo aver completato glf studi ginnasiali — si iscrisse alla scuola di pittura ed architettura. Pubblicò la sua prima poesia nei 1913 in un almanacco futurista. La sua produzione sin dall’inìzio fu grande. Noi periodo antecedente la rivoluzione d'ottobre la migliore sua opera viene considerata «La nuvola in pantaloni» un capolavoro di abilità e di sferzante satira. Dopo la rivoluzione le sue satire divennero popolarissime, divulgate anche dal «Pravda» e dail’«Izvestia» che erano i giornali più quotati e più seri dell’URSS. Oltre alle numerosissime satire e poemi epici, scrisse 5 drammi, 16 scenari per film, alcuni libri per l’infanzia, novelle tratte dalle sue impressioni daj viaggi all’estero e numerosi articoli di carattere polemico-lettera-rio. Uno dei motivi fondamentali delia sua arte è costituito dall'odio sconfinato per il capitalismo. Questo ne h^, fatto, accanto alle bellezze delle sue creazioni artistiche, il grande poeta della rivoluzione proletaria. Majakovski è un poeta dj grandissimo talento lirico. II valore intrinsecò dulia sua lìnea scaturisce dall'aderen-za con le aspirazioni ed i sentimenti delie larghe masse, con la loro vita e lotta quotidiana. Come ha. iniziato la sua attività, come ha ottenuto i primi successi il Consiglio diagli operai alla miniera di mercurio dij Idria, il culi .collettivo di lavoro ha portato a compimento il proprio .piamo quinquennale fra i primi in tutta la R. F. P. J.? Il Consiglilo .degli operai, dal giorno /im cui ha assunto la direzione della miniera (agosto 1950) sino alla fine dal febbràio dii quest’anno, ha tenuto otto riunioni. L’iin.'izlo, come sempre succede è stato difficile. I membri del Consiglio, che mai avevano svolto funzioni di così grande responsabilità, si trovarono di fronte a gravi compiti di responsabilità. Ma la mancanza di esperienza nella direzione venne ben presto compensata dalla .grande volontà di riuscire. E riuscirono infatti! Che cosa, óltre allo slancio lavorativo ed alla coscienza socialista di-mostratii, .rese possibile un simile risultato? ' Uno degli elementi che hanno con-tribù ito a ciò, è .stato il grande in-, teressamento, non .soltanto dei membri del Consiglio degli operai, ma di tutti i minatori .per le sorti e per il prosperare della loro miniera. I mi-.natoci di Id/ria sono degli uomini veramente straordinari. Lojze Kavčič, capo delia fonderìa, paria dei suoi compagni: «Del piano quinquennale i nostri miniatori ne hanno fatto una questione d’onore Esso c.i t nel sangue ed ognuno di noi non ha avuto che una preoccupazione: portarlo a termine. I nostri minatori amano vestire bene e soddisfare 1 propri desideri. Dopo Il duro lavoro, non possono rimanere inattivi, benché mezza della loro giornata, .la trascorrano nelle viscere dèlia terra. Tuttavia essi trovano il tempo dj curare ia propria casa ed il proprio, orto e ficcano il naso persino nelle faccende domestice. Sono anche avidi di sapere. Leggono molto e. si .preoccupano di elevare la propria cultura ed il livello professionale. Mólti di essi hanno compiuto le scuole medie inferiori. Il loro carattere si è forgiato con il duro lavoro. Essi sono sinceri, intelligenti ed anche un .pò «testardi», come tutti coloro che lottano per strappare alla natura le sue ricchezze.» II collettivo /della miniera d’Idria è come unar grande famiglia., una comunità armonica e generosa. Un e-sempio di ciò ci è dato dal picconiere Martin Pi/rc. Egli, allorché introdusse un nuovo metodo di lavoro per 10 sciavo del .minerale, respinse la proposta della direzione, che gli consigliava di prendere nella sua brigata i migliori .minatori, i lavoratori d’assalto. »Anche le altre brigate — disse .1] compagno 'Pirc — hanno bisogno di buoni picconieri.» Ma egli sapeva anche che, per il lavoro con 11 suo metodo, bastavano tre o al massima quattro .lavoratori. Il suo nuovo me’odo dii lavoro ha portato la produzione della miniera ed un livello si,nora mai raggiunto. Nel 1950 la produzione si è elevata del 59,7 % rispetto a quella del 1949 ed è stata l’polce della produzione della miniera dal giórno della sua apertura. Ad una brigata, 'omiposta dei migliori picconieri, sotto la dirigenza di Habe Drago, riuscì di superare la norma vigente del 480 %. Il Consiglio degli operai mette tutto il suo impegno nelTassotvere i suoi compiti, preoccupandosi della produzione, del/Torganizzazione dell’assistenza morale c materiale déj lavoratori. Di tutto ciò, insomma, che costituisce Importante atto d'accusa contro una politica aggressiva Il Libro Bianco Jugoslavo C. I. C. P. Isola La nuova rivista «SENZA TITOLO» Il C. C. P, Italiana di Isola presenterà demani 12 corr. la sua nuova rivista: «Senza Titolo», in due tempi e venti quadri di Anton Marti, con la partecipazione d' 49 elementi; canzonettisti, fisarmonicisti, orchestra, cernici, nonché il duo musicale «Stella». Una delle attrattive di questo spettacolo sarà senza dubbio il sentire delle nuove canzoni musicate dal giovane Claudio, .Depase, che, nel suo lavoro, meritevole di lode per le sue spiccate sensibilità artistiche, è stajo coadiuvato dal regista Anton Marti. I documenti esposti nella parte del Libro Bianco intitolata «azione spionistica e terroristica dei governi dell’Unione Sovietica e dei .paesi dell’Europa Orientale» indicano una forma caratteristica dell’ingerenza dì questi paesi negli affari interni della Jugoslavia, tramite l’organizzazione di azioni terrorist Lebe sovversive contro resistente ordinamento e Tinteg.rità territoriale di un paese socialista. Nella penultima parte del Libro Bianco si tratta della pressione militare, esercitata alle frontiere orientali della Jugoslavia, pressione che, negli intenti dei suoi organizzatori, dovrebbe realizzare i loro fini politici. Nel quinto ed ultimo .capitolo vengono esposti gli sforzi compiuti del governo della Jugoslavia per il raggiungimento di una soluzione onorevole e pacifica del conflitto. «Il governo della Jugoslavia — è detto nel libro, bianco «- non ha finora esposto questo problema di fronte al.1’ONU perchè in primo luogo esso ha cercata di risolvere la questione con dirette trattative diplomatiche tra le parti interessate. Il governo della Jugoslavia, qualora i .governi dell’Unione Sovietica e degli altri paesi dell’Eu.ropa Orientale non si dimostrino pronti a ricercare una soluzione pacifica di questo problema, che costituisce un pericolo per la pace,. sarà costretto a ricorrere all'ONU.» Permetteteci ora, di dare uno sguardo, se pur sommario, ad alcune pagine di questo documento del Ministero degli Esteri jugoslavo. Sebbene lo spigolare fra i documenti possa apparire noioso, tuttavia riteniamo che u.n contributo allo smascheramento della politica del Cremlino non possa far altro che destare maggiormente l’interesse e l’attenzione del pubblico. Un’aspetto particolarmente grave della politica aggressiva dei governi dell’Un ione Sovietica, delia Romania, della Bulgaria e del! Albania, è quello della pressione militare e-sercltata sulla Jugoslavia. Tralasciamo di .ricordare le cifre esatte indicate dal Libro Bianco sulla. percentuale di superamento da pòrte di quej governi dei limiti degli armamenti imposti dal trattato di pace. Tralasciamo pure di ricordare che la produzione di armi in quei paesi aumenta sempre più e che l’Unione Sovietica. firmataria dei t- tati di pace, fornisce agli stessi armi i cui Contingenti e la. cui qualità ’.sono in aperta Contraddizione con le clausole dei trattati dj pace. Ci soffermeremo invece su altre fórme di pressione militare. Generali, ufficiali ad altri tecnici sovietici pronunciano discorsi antijugcslavi alle truppe dei paesi satelliti. Alle frontiere jugoslave della Bulgaria, Ungheria e Romania' sì' vanno elevando cavalli di Frisia, le campagne non vengono più coltivate bensì seminate d! mine, si scavano trincee, si costruiscono nidi di mitragliatrici, .appostazioni per pezzi d'artiglieria, si erigono osservatori, di notte i settori di frontièra vengono illuminati a( giorno dai riflettori. Particolari misure amministrative limitano la libertà di circolazione della popolazione civile. Case dj abitazione ed edifici pubblici vengono requisiti . per necessità militari., Qu^sfi., fatiti, esposti con chiarezza 'inequivocabile nei «Libro bianco» e che, d’altro canto, sono stati segnalati dalla stampa mondiale, costituiscono un gravissimo atto d’accusa Contro l’azione del governo dell'Unione Sovietica e dei governi sotto il suo controllo. A questo proposito è bene ri- la problematica di un’impresa economica socialista. Il Consiglio degli, operai sta pensando seriamente ai rinnovamento degli ipp .anti e cip nel prossimo, avvenire. Presidente del Consiglio è il compagno Carel Frane, minatore e delegato all’Assemblea Popolare della Repubblica Slovena. Quando venne fra loro a parlare — in occasione della solenne cerimonia svoltasi per il compimento del piano quinquennale — il compagno Miha. Marinko, e?si si sentirono. Orgogliosi, è fieri, apprendendo’ che i lavoratóri della Jugoslavia socialista in breve , potranno acquisire un ruolo Sempre più decisivo nella direzione e nèll’àrn- " ministrazione delle ìta/presè economiche, quando cioè entrerà iri 'Vigóre la legge sul nuovo sistema finanziarlo, attualmente in preparazione. < ' 1. ■ ■ ‘ ,J * $19 V'.tüäKK £Ì) Con questa legge essi potranno disporre liberamente dì una parte del»!, l’utile e dei mezzi materialh e.teonicL SI SCENDE NEL SOTTOSUOLO ili« lìti tclMono Curiosità nel regno di Madre Natura Il Mangrove pianta che partorisce ed il Dacelo Gigas uccello che ride cordare che. dal 25 settembre 1948, al 31 agosto del 1950, il governo jugoslavo ha inviato ai satelliti sovietici 95 note di protesta per i 1067 incidenti armati alle frontiere jugoslave. Tale numero alla data dei 31 dicembre 1950 è salito a 1453. E’ un bilancio che non manca certamente di sollevare l’indignata protesta del-Topinione pubblica mondiale. Di questi incìdenti, degno di particolare nota è quello provocalo dai cominfor-misti romeni il 26 marzo 1950, la data in cui i pacifici popoli della Jugoslavia si recavano alle urne per eleggere liberamente e segretamente i propri rappresentanti a 11’Assemble a popolare. Alle 6.15 del mattino, nel settore di frontiera fra 1 villaggi Radejevo e Hetina, si iniziava da parte rumena u.n fuoco di rp.it,rag!latrici che doveva durare ,con brevissimi intervalli, fino alle 9. Proiettili esplosivi dun-dun cadevano in notevole profondità in territorio jugoslavo. Nella stessa giornata altri .incident; e provocazioni avvenivano in diversi settori della frontiera rumena con la Jugoslavia. Il governo di Bucarest respingeva la proposta del governo jugoslavo d'i concludere un accorcio sulla costituzione dj una commiiiato-ne mista. Altrettanto accadeva con i governi albanese e ungherese, e questi sono soltanto dettagli. Incidenti e azioni simili ne sono avvenuti moltissime volte. Tutto ciò fa parte della politica non pacifica di un governo che si autodefinisce combattente per la pace e per la collaborazione de: popoli. Ma le chiacchere su un pre teso amor di pace, che va diffonden do per pròprio conto il governo del l’Unione Sovietica, vengono sconfessate dalle sue azioni concrete. (Continua ai prossimo numero) Esistono piante tropicali che si muovono e ohe nella cura dei loro rampolli ricordano 1 mammiferi. Sono principalmente gli alberi Mangrove che crescono nej. delta dei grandi fiumi e s/ulle c/osite. Il .fangci smosso continuamente dalle onde non offre grande presa a queste gigantesche piante; e perciò i rami, che si protendono assai, emettono radici che si fissano nel fango. Siccome questi nuovi rami continuano ad emettere nuove radici sembra che il nostro vegetale si muova nel fango su lunghe sottili ed innumeri gambe. E poiché le acque che ora sommergono il fango e ora lo lascia-, no scoperto minacci,ano e compromettono lo sviluppo dei sernj di queste piante, queste hanno deciso di generare rampolli vivi. Il seme di Mangrove ha prass’a poco la grossezza di una nocciola. L’embrione non passa come nelle altre piante un periodo di riposo, ma comincia subito a germogliare sul tronco madre; trapassa ’IL guscio e subito dopo questa «nascita», entra in comunicazione con uno speciale.. organo succhiatore con ì (succhi;. ; vitali . materni, In questo modo il germoglio viene nutrito dalla pianta madre e riceve fino a crescita ultimata le sostanze necessarie; raggiunta una grandezza che gli permette dii staccarsi dalla madre e vivere autonomo, si stacca, si sprofonda nel fango e già dopo, poche ore è fissato al fango dove in cominci a la propria vita. Un altro albero tropico, il Banyan, parente de^flcus elastica che fornisce il lattice da cui si ricava la gomma, sii muove. Il Banyan germoglia prima come parassita sui rami di un altro albero, ma ben presto si allarga, si espande sull’ospite e sprofonda radici nella terra, attraverso le quali riceve nutrimento; queste radici diventano sempre più grosse e sostengono l’albero che cresce. Anche dai rami che crescono orizzontali spuntano radici verso il terreno. Il Banyan striscia con tutta la sua chioma di fagliarne, si allarga, soffoca l’ospite e sviluppa le sue sottili radici in solide colonne che infine sopportano una chioma delia grandezza di tutta una foresta. Nel Giardino Botanico di Calcutta vi è un Banyan che copre con tutta la sua mostruosa chioma una superficie di più di un mezzo ettaro quadrato. tr.irsi anche di uova e di piccoli uccelli e persino di quailche piccai* marsupiale. Può viver bene anche in cattività. L’Australia non conosce l’usignolo; in compenso possiede, il dacelo gigas, l’unico uccello che sa veramente ridere. Con quale ritmo dii riproducono alcuni animali, .Specie ,glj( ovipari? Il primato è de.1Tascaride che produce 64 milioni di uova alTanno. Le termiti seguono con 10 milioni. Il merluzzo segue questo buon esempio e fa annualmente da 4 a 5 milioni dj uova. La carpa si limita a 500.000; la rana fa solo 4.000 uova. Una buona gallina purtroppo .non ne fa che 300 alTanno; mentre le serpi si accontentano di 40. Il passerotto fa solo 20 uova alTan.no, l’aquila 2, Tornitorinco un.o solo. L'esempio d’un INSEGNANTE Nelle- foreste australiane pup accadere che la conversazione di u,n gruppo di esploratori o di boseaiolii sia improvvisamente interrotta da una misteriosa esplosione di acute risa, che destano sorpresa e meraviglia in coloro che ignorano i segreti della fauna di questo interessante continente. L’improvviso scoppio di ilarità non proviene dai nativi nascesti nel groviglio della foresta, bensì da un curiosissimo uccello, la cui caratteristica è appunto quella di ridere canoramente. L’uccello che ride è il «dacelo giga»» degli zoologi (il Koukaburra degli .ind'geni, il. Jacques le rieur dei Francesi, il /Laughing jackass -degli Anglosassoni). Questo curioso uccello, grosso due vòlte e mezzo un co-rmUe martin-pescatare (al quale si avvicina per taluni caratteri) è alquanto g.rcittenco nei suo assetta generale. per la sua lesta grossa e sproporzionata al volume del corpo, per lè zampe piccole e meschine, per il becco lungo e tagliato sino oltre la linea deg.lj occhi. Tratto tratto ili curioso esemplare ornitologi co emette una serie di suoni nettamente simili a quelli che caratterizzano nelTuomo uno scoppio di ilarità. Il dacelo gigas è del resto un uccello ut le, poiché è un grande divoratori di rettili, sia innocui che velenosi; qualche volta però ama n-u- sciois La nostra scuola ha come. compito , fondamentale quello di creare l'uomo, scevro di pregiudizi, il’-uomo lijaer.p. eh?' T penisa con la propria -teaU... .a,t3V sogno di altri fhe pensino per lui, l’uomo socialista. Questo no i è un compito, facile, ma il nastro insegnante ohe si djgdicj^gfjfL. , passione a! .proprio lavoro, certàm?!,» t-e vedrà coronata dal successo, la .sua ., opera. iaoarlb f- / i, Anzitutto .egllli deve stoaM^t vicinare alla vita e alla nostra,realtà socialista la scuola, impostando grel. .giusto senso ideologico politico-,il suo -, ìnisegnamento e la sua azione educativa. Egtj si preparerà per le su* jfegfc- , ni per migliorare1 la loro qualità .e, con.scio del ruolo che egli ha nello sviluppo del socialismo da noi, ,ce ep à, ìà di non trovarsi nemmeno di un passo indietro nel celere cammino Che , i'«teatri pop Oli fanno nell’edificazione ^ delila propria miglior vita. , , . Un bel esempio di ciò s, ha nella TV. classe della scuola ottennale di Buie, nella classe delTinisegniante- tfre-va.iin Giovanni. • - Quest’inisegnante è già anziano, ricco dj espeirtienize e non può non impartire ai r™nri allunimi le nozioni Ldeo-logico-politiche che anche per loro, nostri futuri iciittaldiirii, sono tanto ne-..ceujarie ed iinidispeasabili. In caso cor,.telarlo il suo insegnamento sarebbe vuoto, prèttamente scolastico e il suo lavoro inutile, perchè estraneo alla vita. I suoi scolari sanino chi sono Marx, Engels, Lenin, sanino sopratutto che cosa essi volevano raggiungere, sanino che j dri,gambi sovietici h>ano tradito il movimento proletario intern azionale, sanino che oggi i cominfo mist', g-,-datj da Stalin, vogliono aggredire 11 nostro paese e il resto dall’Europa, stiamo che il nostro compito principale e.d immediato è quello di lavorare, con sempre maggior slancio, per m^ g. io .poterci difendere ira caso di ag-g. cas'd ie ed, infine, conoscono la giustezza della lotta che il nòstro P. C„ con a caro il corap. Tito, conduce per ia salvezza dal marxismo-leninismo e . er .la pace nei mondo. Gh al'Tini di questo bravo insegnante italiano sono vivaci, disciplinati ed hrta essati .ed tìgli, sotto questo riguarda, va citato come esempio per gli altri compagni e colleghi. L’ed: ca. i r, e ma ale, .'’ideologia, il senso politico devono essere tenuti pelila massima considerazione da tutti, gli insegna iti' affinchè U loro lavoro ričiu'iti fr .iife.ro e progressista. > Curando quesiti , fattorn nelle varie lezi,ani, gl,j insegnanti contribuiranno anche a sv'i'liuipipare le cognizioni dei ragazzi, che. fatti uomini, saranno ve-iamante liberj e amaviii della pace. j, C. A, Palina «S LA NOSTRA LOTTA "Smmuùdi,, ptei l'U.V J. 1 war1! Selliei*, Rinaldi» Sri© eee La sezione cicliatlioa dall’UCEF, infirmata dell’ ■ iiniodhicapifliliè provvedimento preso daill’Ü-CI nei suoi confronts, ha soniseli,tato il supremo organo cicfliiistticio internazionale, affli-hchè le restituisse j documenti con le relative fotografie dei ci-cDiistii affiiliiabi al'TUCEF. Invece dii attenerisi almeno alle regole della buona educazione, l’UCI (3i.cutan1.ente attraverso lo zampino di Rodomi e Biimda) ha spedito tutti i documenti richiesti all’UVI dii Roma, che, a sua volta, Ili rimetteva al proprio Comitato Regionale di Trieste, affinchè provvedesse al loro recapito. Fin qui tutfco^ potrebbe apparire regolare. M,a ascoltate i’inverosimi'.e — rion par noi peto, che sapevamo con che risma dii individui disonesti e peggio avevamo d;a fare —: al comp. Sèhenlavrai, recatosi in mome deil’.U-CEF nella sede d-ell’UVI di Trieste, il meschino Delcointe e sòci! rispóndevano di mom sapere che a Trieste esistesse l’U-CEF, la cui sezione ciclistica era riconosciuta pure dailTUCI, e che loro, non ccimoseeindo i cicilistii ai cui erano Intestati ; documenti, li avevano ri. spediti a Roma con in calce la scritta: «SCONOSCIUTI.» Riteniamo che ii gesto cia simili ain-ti-sp-ortmi non richieda commento alcuno. Un tanto pene,he i nostri sportivi sappiano chi dirige oggi le sorti del ciclismo a Trieste. ■ Ai signori De'16cinte e combriccola invece due parcile, che speriamo non li mettano ;i,n imbarazzo o li facciano arrossire. Essi ramno risposto al delegato dell’UCEF di non conoscere (che memoria di fanno devono avere!) 1 ciclisti delia SSS PROLETER dii Ca-podiiistria, perciò n,o,n conoscono — e sono le loro dichiarazioni uffictaii — Delia Santa, il -picciolo e popolare Grio, Rim aidii, Selliar, Apollonio, Brajnik e tutti gli altri. Eppure i corridori tnamziionaiti scino popoilani e ben noti a tutte le masse sportive arhariti del ciicffliismo non solo .nei nostro Territorio, ma pure all’estero, dove — ©razie al-l’UCEF — Si racav ano spesso. Per loro iwvfece. «padreterni-» del ciclismo nostrano, sono sconosciuti. Mia come possono fare i dirigenti- clic,Mistici, se pur avendo visto e parlato con i sopra citati, pur avendo personalmente assistito al loro vittoriosi arrivi, pur avendo sicuramente letto -i loro nomi moltissime volte sui giornali dopo le corse di,distile,he, osano sfacciatamente dichiarare, puir sapendo di mentire, di non conosce#© * Ohe fidùcia possono aveirij gli atleti par aimffli dliriganti, che, >invece di lavorare par lo sviluppo e T affermazione del ciicldsmo, fanno d,i tutto par, firmare questa attività? I^essuna. I nostri ci olisti sono fortunati e contanti' nello stesso tempo di non aver nulla a che fare con simile genia. C;i displace però per quell j triestini, i quali hanno variamente delle «buone» prospettive con dirigenti simuli, dimostratisi i peggiori nemici delto sport, per cui non meritano che fl disprezzo di tutti gli sportivi degni di questo nome. LO SPORTIVO mtzmtai la Il torneo calcistico par la «Coppa Istria» è iniziato domenica con lo-svolgimento di tire delle cinque partite in ’.programma, dato Che te altre due sono state rimandate per ragioni tecniche. Non si possano quindi fare previsioni sulla forza e sulla possibilità delle singole squadre. Stando ai risultati idi domenica fanno spicco però due di essi,: quello di Meidiuliiho, dove la compagine ospite del Pola II è uscita vittoriosa mentre, la prima vittoria del torneo in trasferta, è quelita del Buie, che ha battuto con largo puntéggio gli ospiti rovignesi della manifattura tabacchi. La compagine Caipodistriama invece ha dovuto cedere, sebbene col minimo grado, ambedue i punti a Rovi-gno. I risultati stessi ,e le compagini ci compravano che assisteremo ad un avvincente torneo nel quale le squadre del nostro! Circondario potranno giocare un ruolo di primaria importanza, purché .risolvano le beghe i-nter-socialj che ancora esistono e che sono di grande danno allo sport Per domenica prossima la squadra di Capoidistria dovrà misurarsi in campo amico con l’Uljiamiik; di Pola, il Pirano- se la vedrà in casa con Ro-vigno, mentre i baldi italiesi si recheranno ad Arsia. Nelle rimanenti partite saranno di fronte la manifattura tabacchi di Ro-v-i-g-no ed il Meduilino; il Pola II contro il Rovigno. R ISULTATI bbìshbhbb «B|u9al Una rete dell’Arrigoni neil’inconiro con il S. Giusto I-ma LEGA Dinamo batte Hajduk 3 : 0, Sarajevo batte Partizan 1 : 0, Mačva batte Stella Rossa 2 : !, Boras baite Spartak 1 : 0, Lokomotiva batte Sport Club Belgrado 1 : ®, Vojvodina batte Napredak 1 :0. C. P. T.: Bosco 28, Claver, Frizzati 1, Vallon 3, Brus 1,2, Pesche!, Micol 9. A. J.: Ràjdukovic 2, Prvulovic 22, Marinkovič 10, Koimmeovic 3, Kuj-voic. ARBITRI: Olivieri Ca-podistria e Babic Trieste. * POLET Trieste: Babic 9, Svara 10, Pavoilovic I, Ziavolovic II, Volk 2, Ciobaz, Blasi-na. AURORA: Nobile, Olivieri 4, Vascot-to 4, Simeoni, Zetto," Vattovani 8, De-pangjhar. ARBITRO: Micol di Trieste. Malgrado 'l’inclemenza del tempo, domenica 8 cor. il nuovo campo sportivo di Strada Eugenia ha ospitato due incontri di precampionato ipalla-camestro. I prim; a scendere in campo furono- i due quintetti del Club Pallacanestro Trieste e quello dell’Armata Jugoslava. ' La vittoria dei Triestini è stata me-ritati'SBima,. anche se non è stata una grande partita, soprattuto da parte dei bianchi dell’Armata che, in questa occasione, non, molto sono riusciti a fare, vuoi perchè trovatisi a disagio sul selciato bagnato — che deve considerarsi ìa ragione principale — vuoi anche perchè si sono trovati di fronte ad una squadra quanto mai salda, anche se non è stata pari, ad .altre’ maggiori prestazioni. -Tuttavia rincontro è ugualmente piaciuto e non è stato privo di interesse. Pregevole la combattività dei .bianchi .dell’Armata, sfondata in più .riprese con tiri in canestro da lontano. Degna idi rilievo la caparbietà dei triestini. — Micol, Bosco, Vallon e Brus sono stati gli artefici della vittoria. La direzione arbitrale di Olivieri e .Babic ha soddisfatto. Dopo um intervallo di 15 minuti, si sono presentati alla ribalta 1 locali dell’Aurora che hanno incontrato l’altra squadra triestina del Polet. ’ I Capodistriani hanno perso per il rotto della cuffia, poiché andati subito in vantaggio dopo i primi minuti di gioco, si vedevano espellere al 6’ minuto Simeoni, reo di scorrettezze ne; confronti di un avversario, con. conseguente . osservazioni all’arbitro. Subito dopo infatti calavano di tono e dovevano subire l’iniziativa dell’avversario che, visto allontanare j.l miglior uomo locale, riprendevano fiato e potevano imporsi. Fra i triestini, buona la prestazione di Svara, autore di 10 punti e Babic di 9, mentre dei capodistriani Va-scotto ha fatto l’impossibile per arginare la sconfitta. Buona anche la prestazione di Olivieri e Corrado. Arbitro Micol di Trieste. Comunicato Tutti j ciclisti della società sportiva sindacale Proleter, allievi e dilettanti, devono presentarsi venerdì alle ore 17 allo stadio di Capodistria per partecipare ad un alicnamento per la gara ciclistica, ,SU pista, che avrà luogo domenica a Capodistria alle ore 13. Le assenze ingiustificate non sono ammesse. La direzione _CICLISMO O La ormai classica competizione ciclistica franiceGe, la PARIGI: ROUBAIX disputatosi domenica scorsa, è stata vinta biÄliiäntemenite daiM’Italiaino An. fon,io B-eviiisicqua che ha ceropiuto. i 247 km. dal percorso ira ore 6,14’ alta • media oraria' d|j, km. 35,500. Secando BiCiBet a 3’ e 32”, 3’ Van INATTESO MA MERITATO IL. PAREGGIO DEI PIRAN AD ISOLA E DE« AGLI EFFETTI DEL TITOLO IL POTO INCASELLATO *T »a \ " i i - - * u \ confronto diretto con i campioni del ILI KRIZMAN E MARCHESAN Gii AUTORI DELLE DUE RETI. JUGOSLAVO PALLACANESTRO A CAPODISTRIA CPl1liÌi-àFIlita^ÌS®Sli¥iS|-ÌI meritata visorio del Mestigli IL POLET PIEGA L'AURORA PER 21-18 Staembergen, 4o. Van Bpaiban, 5. Gou-tr.iè. lindi a’itini concorrenti con distrae, ohi vani. Fjiaranizo Magmi, vittima di note meccanraShe à pòchi km. deil’ar-nivo, non è giunto al traguardo. ARRISOMI: PiU-gliiese, Corbatto, ' Ul. emigrai, Costanzo, Deliise, Sorgo; Dudi-nie, Bologna, Mairchesan, Depaise; Chel. leni. ' i RJRANO: Dapre-tto I, Stacca, Contento, Keriic, Arigeiritiih, Dapretto II; Tagliato-etra, Remoir, Fiumi, Krismain. MANCATORI: Kxisma-n al 15’ e Mar-cheisant al 37’ dal primo tempo. ARiBBTRO: Blason dii Trieste, coadiuvato dai segnalinee ufficiali Piaino e Schtavtìft. Note: H-eirreno .asciutto, cielo co-per-,to, vento abbastanza insidioso. A.1 30’ del primo tempo Fumoir abbandonava il campo In seguito ad un fortuito scontro can Cortotti. Rientrava al 4Ó’ zoppicante, quindi usciva di nuovo senza ,fary-i più ritotno. Al 7’ dei secondo tempo, Fiumi, irci uno scontro con Ta-gliaipiètra, si feriva leggermente alla bocca e peritava \ùn dente, ma poteva ri entr are ’in carneo dopo una sommaria. medi,ciazio,me. Gate! d’angolo: 6 a 3 a favore deilTÀrriigoni. Isola, 8. — La partita' è’ terminata. I Piranesi, èsultoihti, sàlt’aho dalla giòia e s,i abbracci' no, méntre glii Isolani s,; recano, meri mogi ed alla chetichella, agli -spWa’aìòii Peir sottriarsi agli sg.uar. di deli propri sostenitori insoddisfatti del comportamento delila squadra dal cuore. Il Pinaino ha così merit,atissi-miatoenitie' iiniöasell'ato un punto che sarà senz’altro prezioso e forse anche decisivo agli effetti 'della classifica finale, per lil primo posto dalla quale, dopo ia partita dii domenica, sr presenta come- iii più, serio ,pretendente,' godendo pure ; favori del pirom-ostii-c-o. Canto àilii’iiiniztó nessuno pensava dii -dover assistere ad un’eventuale smac. co de'i campioni dell’Arriiigonii, il cui scudiatto è oggli più che mai ini peni-colo. La squadra d;. Matasti era domenica iiririicoinosciibiite, isvogliata, Vissuta più per merito dagli spunti dei sio-' gali che siu un 'gioco costruttivo' è co-òridiihiato deli varli reparti. L’àtfaèco è ùiancato in pieno’e," risuJitäto’ e pronostico a parte, non è riuscito ad imbastire nemmeno uin’iaiziome pericolosa e degna di' rilievo càusa l’abulia che regnava fna i ’Suoi componenti, cosicché la difesa del Pirano ha potuto fàciliirheinte cd ordiinaitamènte tenerlo a frano con uinà tattica dii copertura che si è dimosfiratà efficace ed indovinata. Buon 'par gli "Isolani che la difesa è stata, alTafltez/.a del proprio cdftiv.ito. Infatti senza la cotannia Corba,tto, criticabile del resto per ^ certi fallosi interventi come di sua cdijsue-tudilne, il risultato sarebbe certamente cartitoSato in favóre' dei bianchi dei Pirano, iil cui attacco è comipoéto da giocatori pericolosi, veloci e caparbi che stanno sempre all’érta pronti a sfruttare ogni occasione. Del Pirano, còme già da domenica precedente, ha fatto spicco il centro mediano Kerić, che ha saputo destreg- gi arai bene durante i numerosi, seppure idisoirgan,lizzati attacchi avversari. Oltre a % ai sono distinti particolarmente il terzino Rosso e ©ii attaccanti Dapretto II, Krieman e Fiumi, che con He ,ior,o improvvise puntate hanno messo 'più volte tot aitarmela difesa avversaria. Tutti i Pira nesli in blocco meritano idi essere elogiati, perchè hanno dato tutto dii se per condurre in porto l’onorevole risultato, cosa speci alimente difficile e gravosa dopo il doloroso incidente capitato al guizzante Rerpoir, che al 30’ del primo tempo sì, Ecaùtravia con Corbatto e doveva venir portato a braccia fuori canlPO per. sospette lesioni alla, caviglia destra, per la qual cosa dovrà osservare un periodo abbastanza lungo di riposo. Peccato, parohe in Piirano pende con lui il migliore attaccante. La partita nel Suo complesso noin è stata beila, casa dal resto prevista e fino ad un certo punto scusabile data liinniporitanzia delta posta in palio e, per di più ostacolata da un’insidioso veniticellto ohe ha soffiato per tutta la durata della partita, lioftueindo. non poco siul gioco stesso. Subito allTimiiziio l’Arrisomi si porta 3:U’attacco e per un certo periodo si installa nell’area avversaria. Al 3’ con Marichiesan per ipoco non coglie il successo. Due minuti dopo è nudine ohe dia buona posizione gira d; testa, ma la palla termina fuori sfiorando la traversa. Al 13’ in conseguenza di una puniižiome dal limite battuta da Costanzo, nasce una mischia sotto la porta del Plinarno, però nessuno dei lo. cali riusciva a trovare lo spiraglio necessario per poter piazzare il colpo decliisiivo. Dopo la sfuriata iniziale ili Pirano si rinfranca e passa al contrattacco, riu_ scendo a cagliare subito ij successo. L’azione del gol sfocia da un,a fuga di 'Dapretto II, ohe scavalcati tre avversari stringe dalla destra, -verso la por. ta e .giunto in tonoma posizione scocca uin forte tiro che finisce sul palo a portiere, ormaj battuto e,d a terra. La palla schizza verso destra dove se ne sta din agguato Kriismain, che non ha difficoltà a sospinigerta nella porta ormai sguairiniiita,... Gli Isolani, “puniti sull viivo ed iinci-tà'ti dall pubblico amico, si buttano aU’attaicco ed ottengono tre consecutivi calci d’angolo al 20’, 21’ e 22’ rimasti però senza esitò. Sono invece gli ospiti che limpegmano di muovo Pu_ giìlpe, che biocca beine una magnifica rovesciata daiTlntrapreindenite Riemor. Sufflla susseguente aefame di contro piede è Marichesan che da distanza ravvicinata ,impegna Diapirerto I che sì salva in awìgòilo, sciupato poi malamente d,a Ohielieni. 1 -i '**|*ngj Dopo l’iiifiididenite “a Remar i Pina-jìesii si chiudono Jin^dlifesa, ma non pos. sono eviltat.e 'K rete dei pareggilo al 37’ ’rete' segnata da Marchesan che INCONTRI INTERNAZIONALI ITÄL11 - PORTOSM-LO 4-1 70.000 spettatori a Lisbona Sotto il canestro del Polet A Lisbona la Nazionale Italiana ha battuto la Nazionale Portoghese per 4 réi’ii a 1 p. t 2 : 0. D’incontro, settimo della serie, si è svolio alio Stadio Nazionale di Lisbona alia ,presenza di 70 mi.ja sipettaton ed è stato diretto datli-arbltro.-oglase Ling che ha avuto ai sudi ordini le. squadrenc,Re Séguen-ti formazicnii:, ITALIA: Casari, ŠivlVeatrii, Ce.rvato, Amovazzi, c’aciii’-'àiho, Giovan-n.i, To-gnen, Atnad'ei, Bcnilherti, Capc-élto, Pan il Cifimii e Burini. PORTOGALLO: Cape.la, C.arvàlho-, Virgiiiliò, Serafim, Felix, J-oquiin; Cor-rc-ja, Vas’fl'ùez, Paia’in.o, Travaioss e Albano. Nel primo terhpo, le due reti sono state segnate all 7’ da Pamdolfinii ed al ,14’ da Burini. Niella ripresa, le reti sono state marcate al 15’ da Ama,dei, al 26’ da Cappello, su cajlaio di rigane per sgambetto- di Serafim" ài danni di Amaideii, èd.a! 40’ dal portoghese Correda, su aizione idi Cionitroipiede, con. un tiro da 8 metri dalla porta degli azzurri. ■ I , 'Melila riprésa ili mezzo destro Travasassi è stato soatÄuSto da Resinerò. ......................................................................................................................................................................................................mi INTER.AZIONALI Le notizie riportate negli ultimi tempi ’.dalia stampa internazionale isulla crisi che ha colpito -il .Partito Comunista italiano. 1,1 Partito Comunista •svizzero, quello della Gran Bretagna, queil'O francese e lo stesso Partito Comunista ideila Germania Occidentali?, danno la misura ideila vastità e dèlia profondità delle forze centrifu-ìg'ìc 'rise agistcìho all’interno delle varie agenzie ciomiinfcrmiste, in tutta l’Europa Occidentale. Alcuni dati illustrano in maniera ■ftùantò mai significativa l’ampiezza delih' crisi che ha colpito i Partiti del Com inform- diri tutto il rhcmdo. Lo i*ftf sb .ar.ho ‘n-efee cleriór.ii' svoltesi in 'àlCurii Paesi, i Partiti cominformistl hah no sub ito "‘idei -notévoli regressi : -riél Belgio il .Partito Comunista ha Tlerdùto òtto dèi sùtìi 18 precedenti r5eggi rai ' Pariairri-'arito: il Partito Comunista olandese h’à perduto 27 dei •57'veggi ’ che aveva ottenuto nelle elezioni del 1946, il Partito Comunista •svedese ha perduto Sette dei suoi 15 sèggi- alla Camera, ;il Partito Comunista britannico ila ottenuto nelle ultime eiezióni soltanto 90 mila voti su tin totale di Oltre 30 milioni di votanti, ed1 infine, il Partito Comunista ■giapponese ha- perduto quasi il 50 per cento -della forza elettorale d; cui -disponeva nel 1949. In Austria la locale agenzia coroin-fo’rmi'sta ha raccolto nelle ultime elezioni solamente il 45 per cento dei voti 'òttenuti nella precedente consultori' ac elette rale. Nel Canada, in Norvegia, e nella Germania Occiden- tale, i comiinforimisti -hanno perduto quasi tutti i loro rappresentanti parlamentari, nel corso delle elezioni de) 1950. La crisi non ha mancato di ripercuotersi anche sulle organizzazioni sindacali, controllate dagli agenti co-mi-nformlsti. In Italia la Confederazione Generale del Lavoro, che contava nel 1948 oltre 6 milioni e mezzo, dì iscritti, ha visto scendere il numero dei suoi aderenti a circa 4 milioni, in Francia la CGT ha perduto oltre il 50 per cento dei suoi iscritti, e nel Belgio l’Organizzazione sindacale diretta -dai cominfarmiisti è passata da 35 .mila Iscritti a nove mila soltanto. . ’ Le ragioni obiettive di questo notevole processo idi dissoluzione dei vari Partiti Comunisti sono facilmente indìviduabìii. La politica opportunistica seguita dalle direzioni cominfo-rmiste dopo la guerra -di Liberazione in tutti i Paesi tìell’Euroipa Occidentale, ha determinato un' vasto malcontento tra le masse lavoratrici, che hanno visto tradite ile notevoli prospettive, che dinnanzi ad esse si aprivano nelle particolari condizioni determinate.-dallo sfaldamento politico ed organizzativo dell’apparato statale della vecchia classe dominante. L’altra’ ragióne della vasta crisi co-minformista in tutto il mondo va ri- cercata nella politica -estera, seguita dairunione Sovietica, politica che è andata assumendo nagli unitimi anni una fisionomia sempre più nettamente aintisocialista. E’ estremamente indicativo in proposito 11 fa-tto, che il processo di dissoluzione all’interno dei vari Partiti cominformistl si sia accentuato notevolmente dopo la Risoluzione delTUffàcio Informazioni contro la Jugoslavia socialista. La Risoluzione del Commfafm, ispirata dagli attuati dirigenti moscoviti, è stata alitatiti la , manifestazione più -evidente e -più brutale del carattere imperialistico della -politica condotta dal Cremlino, e non poteva non avere delle vaste ripercussioni in tutto -il movimento progressista internazionale. E’ evidente però che la crisi, del ccminformismo non si identifica con la crisi del socialismo nel mondo, fra molto tempo orinai i .principi universali del soeialiismo hanno cessato di essere rappresentati dall Cremlino e dai Partiti che subordinano la loro azione politica per l’emancipazione della classe lavor atiri,ce, alle esigenze ideila ipolitica esiterà di Mosca. Una prova di ciò sta nel fatto che al processo di disgregazione delle varie agenzie cominfcr,miste nei diversi Paesi dèi mondo, si àccotapagnà un c allster alle processo di costituzione di nuove avanguardie -rivoluzionarie dei proletariato, l’obi-ettivo delle quali è quello di ricostituire l’unità della classe lavoratrice e di tutte le masse democratiche, attorno ad un Indirizzo politico che risponda esclusivamente agli interessi dèi lavoratori. Identificare ancora oggi il Cremlino e la sua politica con il -processo generale di sviluppo deH’uma-nità in senso socialista, può servire solamente a coloro che da tale identificazione traggono un qualche utile. Costoro Seno da rima parte i co-mlnformisti ai quali ,l’equivoco serve naturalmente per poter sostenere la loro politica imperialìstica e la 'loro posizione; predominante, e dall’altra parte ‘ii- circoli capitalistici iriternaziohali che tentano di pirèseritare l’involuzioihe interina dell’Unione Sovietica come una inevitabile conseiguenza dèlio stesso sistema socialista, -e ciò allo scopo evidente di distrarre il maggior 'numero -possibile ìdii lavoratori dai loro naturali obiettivi e dalla loro lotta di em'amcLipaiZione. Le esperienze più recenti fatte dalla classe .lavoratrice nei diversi Paesi del mondo, la stessa esperienza della Jugoslavia socialista, che può essere generalizzata ed assumere così un valere storico universalmente valido, fanno venir -meno in strati sempre più larghi delle masse lavoratrici il cosidetto mito 'dell’Unione Sovietica, che appare ogni giorno più chiararnienite per quello che essa in effetti è: una potenza 'imperialistica che s,i serve della tendenza generale dei popoli verso il socialismo per i propri partiCQlani obiettivi egemonici. riprendeva ai volo un dosato passaggio di Bologna ed limresiistiblimante al vo_ lo con,eludeva sulla s intis,tra del portiere, seinz,a che questi tenti la parata. Senza azioni deigne di rilievo sì chiude -coisì M primo tempo. Nella ripresa è ancora il Pirano che va all’attacco e nei primi dieci minuti ottiene due calci d’angolo. Gli isolani si riprendono e costringoni gli avversari litn difesa, senza dare però mai rimipiresisioinie d; poter passare. Infatti così pure sarà. E’ ill Ptraino che ba le migliori occasioni di segnare. Al 29’ sfiora iil successo con Fiumi, che mette in difficoltà Pugliese costrìngendolo a salvare ita anig-olo. Al 35’ per malinteso fra la difesa Isolana per poco Corbatto non segna un’,autogol, salvato in extremis dallo stesso. Al 40’ i-1 Piirano fruisce l’ultimo cal. ciò d’anig-dto, tirato però fuori da Dapretto I, Un bravo spetta all’àrbitro Blason di Trieste, che con i suoi deoiSj e tempestivi Inter,venti ha tenuto sempre in pugno la difficile partita portata a termine senza incidenti di grave entità. Il Pirano, come abbiamo scritto al-l’iniitairi è ora Li grande favorito. Spetta Perciò aiU’ATriigooii di smentirci sul terreno di gioco nelle prossime partite e speciailmenfe nella gara di ritorno a Piparlo, che si prevede già oggi emazfonante è decisiva. Formazioni: Na-rdoine. — Juriisevic, Musizza, Grego. Prelaz, Stor, Degnassi; V-aDcictto, Dagrli, Jeminic, Bologna, Za. rpi Medusa B — Cerirurramii, Sabadin, Orlando, Mete, Cterrt-eri-tii, Carini, Ni-iceli, Orlati, Sabadin II, I.ohzàr, Sàba-iSiiin L, sàbato B. Arbitro. Diivo. Cap. La cspcKBt-a Nartìone, opposta ai cadetti mediusaini, non ha fajjjpo eccessivamente Per piegare '1 pur bravi rivali, i quali- in giornata di scarsa vcin,a, hanno dati rari gratltaccapi alla sbrigativa e deciisia difesa isolana, faci, litand'o in tal modo ili loro compito difensivo ed offensivo. Il pronostico perciò è stato negativo anche questa volta per I medusahi, i qu&Ti seno stati battuti icon un secco i --ii'tt®gio che rispecchiia .«mestamente il comportamento dalle due squadre in campo. Iniziata le gare per la ”C oppa Istria,, di calcio Bapp. intese - F.T. Rovigno 4-0 (2-0) La vittoria vistosa conseguita domenica a Buie da quella rapp. contro gli capiti r-oviigmesi, valevole per la «Coppa Istria» alla quale partecipano le squadre dalla Zona B. e quelle istriane dalla Jugoslavia, è stata una lieta -sorpresa per i tifosi' locali, i quali, con una squadra che. a causa dei tempi! iprciitolitiivi, era a corto dii preparazione, cento nutrivamo poca fiducia. La squadra bui es e invece, composta da elementi dii Buie, Vertanogli© e Olite-nova -ha superato le più rosee previsto. ni della vigilila, irn-pemen-ctas,; coh faci- Ewärdian-o avversario altri ìi'ià piegando cera um secco punteggio e paghi dieta rallentano 1 4 t r-rt! is. -.n.n I f n J . «... i V'oleiiit’einoisii -roviignesi. L’uindiici guii-dato, da Millo, si è di-m-oàtr.a‘to un comaìeiaso omcgeineo, dàlliie idee chiare-, già ben ciarbu-rato, ed ha svolto dèlie -preigiiavoli a-ziiipni, taoniichè dettate dal fine ed Intelli-geiriite Misto, anima e cer,vello della squadra. Questa prova della raippres. bu,ie-se, lascia addito a ben sperare nelle prossime coimipeitìzianii squadre molto piiù foriti. . Il Rovagmo dal (jàmto suo, pur dimostrando volontà e cuore, mamca ccimplietaméinte di doti tecniche, indi-speasabiti per una squadra di calcio che ai risip-etiti, pur avendo nelle sue file qualche elemento di indubbio valere. Ampli - Stella tosa i-1 AMPEiLEA : PIRANO1 E. 2:0 forfait ARRIGOMI batte STELLA R. 5:1,, PAàTIZÀN batte STRUGNANO 2!0'f. Salme - Aurora E 2-1 AURORAS: Ponis, Favento, Zetto, VoiiSt, Deri-n, P\ziz;i,ga, Fònta-noit, Nprtoe-tìo, Vattovani, Deponte e Ricca. SALINE: Piccini, Sàlvestrim, Fonda, Bonifacio, Piccini, Vidonìs, Giral-di, Fonda, Izzio, Petronio e Vatta. MARCATOìRI: al 2’ del p. t. Girai-di, al 5’ Fontanot, al 20’ -della ripresa Petronio. I cadetti dell’Aurora scesi in campo a Siedale con, la matematica sicurezza' di cogliere una smagliente vittòria sulla modesta compagine del Saline, hanno dovuto invece inchinarsi di fronte ad una sconfitta, sia pur di stretta1 misura. Il Saline ha vinto mettendo in mostra -un gioco ordinato e correttissimo per tutta- la durata delì’incoint-ro, mentre i capodistriani hanno peccato anche per molte scorrettezze. Al fischio d’inizio, attacca il Saline e 'già al 2’ minuto di gioco realizzava con Giraldi che sfruttava abilmente una papera dalla difesa aurafiina. I.’Aurora reagiva prontamente e, con azione analoga, al 5’ mitiuto pareggiava con Fontanot. ‘ Quindi il gioito del Saline: si faceva veloce ed insidioso -che, oltre ad essere ostacolato (da un forte- ventò-, era anche ostacolato da un gi.ocó pesante e rude dell’Aurora, costretta però a stubine la costante pressione dell’avvensario. Comùnque quèllii del Saline ottenevano'- là meritata vittoria al 20’ della ripresa ton Petronio. Le squadre: Arri'gonfl. — Degnassi, BofJoigma, Bernardi, Viieizzolii, Diagri, Pepaste, Uiiciigrtai, Drioli, Detrassi, De. pase II, Russiiignan. ., SbeiIJa. Rossa. — Lorenzet'to, Ciarle, Peiizon, Apoll cMiio, Dainev, Carraro, Soòcle, Caloimbliin, Zaipoitinlik, Carrara, Gfiegoriic. — Arbitro: Amedeo di Trieste. Su un campo din perfette ed ideali candidami, alila presenza dii folto pubblico, canveinutó per la partita di finale Anriiigpa-i e. Piiriain-o, i due undici Kt« seguono .nella griaiduatonia la vedetta Nàrdiane, ai «no idiatli battaglia semata, yino par coinsoilidare; Ha seconda .pòltnbima, l’-altro (l’Airr'igcini) per s-offiaifttli lil posto. Ci «mo riusciti i piccali cadetti lisolan'i, in virtù di una cqipjdcitjtia di gama-davvero, ammirevole ed enitusi-asimainite, facendo gustare ali propri. tifasi diej vero giaco di calcio. , La Sitèiilà Roisisia Idiai tanto suo, più robusta e quaidraita, pur disputando u-n’ià. cnarevòle partiita, nulla ha potuto per éyiitaire la sconfitta contro gli j,n-aaKWPffl e magniifiici isolani. L’inliSio registra àzicni piacevoli da ambedue (e parti, e qualche minaccia ai iriisaettivii guardiani, senza esito. Alla mezzora!, gllii isolani rotti gli firdiuigt, dopo rlipetùii aittacchi, perven-gònio ala primia. siagniatüria con Ulc'igrail, che^inEàiàca alle spalle dii Lorenzetto. Lia reaàiqke. del stelilar-asaini;. non si m attendere, ima. 'la troppa precipita-zìipiìiie; e la àeiclisa difesa del cadetti fa. sfuriare ogni speranza. Al 42, azione trav-algenite degl; iso-lanii^.e .Cònge^ùeinite refe di Degnassi, {injtràratìil'é. Po; la fine. La ripresa trova gli uomini di Ciarle, decisi a riisàiìiire lo svantaggio, ed al 7mo’. ti prevengano grazie iad un’autore,te di Bologinia. Questo smacco ha il potere di far scattare màggi or mante i piccoli ca-deff.li, ohie -al 19, ail 25, ed al 40, coin azioni ubbriiiaieoiainti segnano altre tre reti tutte di presevale fattura ad opera dii RiUissiigmain, coadiuvato da tutta te linea attaccante. - • La cronaca registrata un inizio piuttosto guardingo dei due undici, che si studiano a vicenda, poi i buiesj tentano i primi 'approcci pel saggiare la difesa degl!, ospiti, e intraviistarife la debole struttura, partono decisi gettando l*atóarme nelle retrovie, ove regina uin grande orgasmo. , Alia filine del tempo i rovignesi sono già battuti con isn passivo di due rati. Netta ripresa I buiiesi premendo ccmitiinu-amein-te, pur seihzà forzare eccessivamente, mettono nel sacco del due' palloni, il loro ritmo, facendo dell’accademia, sicché la fine !-i t- ava meritatamente vincenti per 4 refi a zero. Omettiamo le formazioni delle squadre, non essen,dori pervenute. Ha arbitrato con oculatezza Crava-gina di Trieste." AMO - Po!a - Radnik 14-6 Um bel punteggio hanno conquistato i poles ani. nel'l’imcontro pugilìstico, che gli opponeva ai fiumani, disputai to a Fiume. La vittoria è stata meritatissima da parte dei polesi che hanno saputo dominare sui, giovani pugilisti del Radnik, nonostante alcuni pugili fiumani (Osojnik, Kadrovic e Host) abbiano ben figurato nel confronto con gli avi ve.rsari. DaM’ultimo incontro con i belgradesi i fiumani si sono presentati sul quadrato in forma migliore e ciò fa sperare che in futuro essi potranno conseguire migli,ori successi. Il pubblico ha fatto buona accogliènza agli ospiti, ed ha applaudito ca-valleresicamiènte la vittòria dei pugili polesini. * C. p. B 3-1 BREVI SPORT AUTOMOBILISMO A Marsiglia, Luigi Virilòresii, pilotan_ ciò una 'Fiérfrari, si è aggiudicato ,i-l Quinto Gran Prèmio àutomobilìstico odi MaraiiglSa, percórrendo i 240 km in Pie 2,4 -e 5/10 alla media oraria di km 125,537. PUGILATO La rappresemitstiva europea di boxe, che ha sostenuto alcunì incontri -negli Stati Uniti d’America, si è imbarcata il g. 8 cor-r. a New York per far ritorno iin Europa. SPORT INVERNALE A Planica i miglior-; saltatori d’Eu-i-opa (C&ntrale_ si sono esibiti cjc-meaica ècórsa in iraterasisamtt salti dal -r-'ccolo tremriciüino di 80m. Alile gair-e hanno preso parte 35 coihicorfanitii francesi, H jusciàavl, e 5 itaiìiiatti. Il primo p-oéto- ih classifica è stato occupato dal campiate della Germania Decider,tale BRUSE!,.’ mentre lo jugoslavo POLDA g,j è classificato secando, il c-he rappresenta il s-uo massimo successo dii qUesit’fiinjno. I salti del tedesco BRUSEL sono statt dì 64 e 73 metri, mentre quelli di P,alida 72 e 72 e mezzo. CALCIO, A TRIESTE la s-cua'dra dei cadétti détta Triestina ha bàttuto alio Stadio cT: Ulta Fiàvt'ia qiiä'la della Reggiana par 4 reti a 2. L’iinicontro era valevole per in Canuptoaato Italiano Riserve Itolo TRIESTE ZÖNÄ JUGOSLAVA BEL TLT Lunghezza d’onda m 212 •Notiziario ogni giorno alle ore 6.45 (ila doman-iica ralle 7.15), 12.45. 19.15 e 23.00. ' , „ . I Rassegna dalla stampa . ragni giorno (eccetto la diomaniica) alle 14.30. 'Coinverlsazicini d’attualità ogni marte-dìì, miai-caleidì; .giiaviédi e v-en-erdi alle ere 17.30. Mercoledì: 11 IV 51 12.00 U. A. Mozart: Sinfonia concej*. tante in Fa maggiore per violino, viola e orchestra; 13.15 Dai mondo operi strio slavo; 18.00 II pcipcio al microfono: «La -gioventù del -circondario istriano lavorerà- alla Do-boj—Banjaluka» 20.05 Garnizoni dii autori italiani: cäntö il soprano -Citta Ondiiha; 20.30 Nuovi orizzanti: «Rcmamià oggi»; 22.00 Pàgine epcnte: La nascùtà degli- dai — dii De-matr-iin Meriežkovskij; 22.15 -Bromi dallq opere di Pucoim-i. Giovedì: 12 IV 51 ► 1 11.00 Ricini,ari dell’Istriia, trahimet-tiamo per voi!; 13.15 Concerto vocale di Pavia Potrata; 13.45 La dorma* Ig.OOMedtaiina per tutti; 18.15 Compo-sìizliioini per viralcracello e pianoforte’-19.45 Melodie gradite; 21.15 Trasmissione per la commemorazione di G. Vantili ; 22.00 Vita jugoslava: «Con i pescatori dell’Adriatico e vita musicale. Venerdì: 13 IV 51: 13.15 Orchestra della Armata jùgo-Eiava dà Port orme; 18.00 Pària lo sport; 18.15 CöiniceHo della, p-iainis-ta Silva '-Hraecivec; 19.45 Panorami sindacali; 20.00 II nostro- ’ sce-nario: «Carissima Uuth» — 3 atti di Norman Krasna; —. Smarrimenti___________________ La compagna -Caterina Padovan ijj Porino, ha smarrito ;; giorno 9 c. m. nei prassi .« pia-zza Tito a Capodis--trìa un orecchino di antica fattura, caro ricordo di famiglia. L’onest-o rln-vein-itore è pregato di. ripo-rtore l’aggetto verso lauta ricompensa presso la -trattoria P-a-dòvan i-n via S.A-hdrea 21 Capodistria, -oppure presso la nostra . redazione. Il compagno -Smago Fur-lanid di Ca-po-distria -ed ivi abitante in via Rinaldo Carli N. 1, u giorno 8 -corr. ha smarrito -nel paese dl Boršt la propria medaglia (decorazione al merito del popolo). Il rinve-niitore è pire-gat-o di cons-é-gridre tale medàglia presso la co-rn-missi-oine, dis-t-r-ettuale di contro-ilo a Capodistria dove -il Furlanic presta servizio. . * Il compagno Bab-i-c Virgilio, abitante a Siedale — Mulini 19, ha smarrito il -giorno 14 marzo u. -s. -la sua carta tì’ideritità nel bratto Capodistria-Siceiole. La sua carta -non è valida s-e non restituita. Direttore responsabile CLEMENTE SABATI Stampato presso Io stabil, tipograf, «/ADRAN» Capodistria Pubblicazione autorizzata *;»]!