N. 17 LA PROVINCIA SIMULI C Eli LI UE Eli lì S SI SITUI, 1GM0IICI,. 11IIIISI111IH DELL'ISTRIA, I ED' ORGANO UFFTC1ALE PER. Gtl! ATTI DELLA SOCIETÀ, AGRARIA ISTRIANA.. !sce ÌT t ed il f6 d' ogni mese. |$SOCT4ZFO\.E per u«i anno f.ni o"; semestre e- qundri^ Ire in proporzione. — Gli abbou.inienli si ricevono presso Redazione pi UFFICIALI DELLA SOCIETÀ AGRARIA. 501; Ordine del Giorno la seduta di Gomitato dei 5 settembre 1872 1. Lettura ed approvazione dei verbali delle late di Comitato dei 25, aprile e 277 giugno ai. già pubblicati nei N.ri 12. IBi 14. 15i della 'rovinci-a,,. 2, Comunicazioni della presidenza; l 3. Fissazione della giornata; del (Congresso ge-ale di Parenzo.. 4. Fissazione dell'ordine' del giorno per lo sso. 5. Preventivo per l'anno. 11873'.. 6. Ptesentazione del consuntivo per la gestio-sociale dai 30 novembre 1869 ai 311 dicembre IO e consultazione sui provvedimenti, da prenderli fronte ai rilevanti arretrati di canoni sociali. 7. Esame di un progetto di statuto' per, con-■zi enologici distrettuali. 8' Esame di un> progetto- di, statuto' per l'ur-consortale di macchino. 9. Evasione di alcuni atti relativi alle espo-ioni bovine di quest' anno. 10; Evasione di alcuni atti relativi alla istituì ne di stazioni di monta taurina; IL Di alcuni atti relativi ai sussidi già accor-i per abbeverato^ e di alcune domande di sus-ìo pel 1873 per costruzione di abbeverato]. 12. Altri argomenti non posti all'ordine del :rao, di cui però fosse ritenuta la urgenza; Rovigno 25, agosto 1872 La Presidenzat HOTIFICAZIOWE 3 Ila Commissione provinciale" del Litorale per l'al- Attticoli comunicati d' interesse generale si stampano gratuitamente-; er!« alisi, e nell'ottava pagina soltanto,.a soldi 5 per linea. — Lettera e denaro franco alla Redazione. — Un numero separato solldii Ì5. — Filamenti anticipati; levamento' d!ei cavali,, riguardante- ili conferimento di premi per cavalli idonei per le razze, che avrà Ikogo nel) mese di Settembre 1872 nelle stazioni di concorso Pisino, Gradisca e Tolmino. ^ £ laiqpooz: cor t~ cor t— CO IO o CM H * - co i co i—i o i—i co co unqoo&g. TfH -rH ^H j «-H ' a ca > . e-a ' 1—C - r-1- cosi. o • 51) *cS CD e3 CN iuiqoo92 m o lO i CS '5 05 • —t a 'ai U ÌSL r-i rH rH « r—t OS "ci luiqooo^' co tfi- • o ' EH U a* CO H3 rH' i—i i—1 ci • iH luiqooo^ CO co CO (3 CS > ^S aj 15 "S- tì a cS •iif 01 es- l cS o O . H o co iuiqooo2 00' 00 00 dei • —4 T3 1—1 1—1 1—I tuiqooo2 ; o t-4 T3 i e CS •J il C oS' a c ^ CS iutqoo92 r- t— t- a E3 > cS o o o S-l •jfl . CO (M b t3-a> turqooo^ O i—i o 1—1 O rH * U o & i—i rH' 1—1 i • —i et" o M es -u co —• T3 a 00 ti o o « o O o" iS . 1 Gradisca O" c e "o H j Condizioni pel corife ri me rito dei premi, in 'base alle disposizioni contenute nel dispaccio dell' eccelso i. r. ministero dell' agricoltura £9 Maggio 1872 N. 4675. I premi da conferirsi dai mezzi dello Stato vengono dati A. per cavalle madri; B. per cavalle giovani; C. per stalloni giovani. In questo rapporto saranno da osservarsi le seguenti disposizioni: A. per le cavalle madri: Questi premi vengono conferiti.: 1. A cavalle madri dal loro quinto anno in poi senza limite all' età purché siano sane, robuste, ben conservate, posseggano le qualifiche di buone cavalle da razza ed abbiano un poledro perfetto da latte od anche digià slattata. Cavalle madri della razza norica (Pinzgau) possono essere premiate anche nel loro quarto anno di età. 2. Il premio può essere conferito solamente, quando a) il poledro deriva da uno stallone erariale o da uno stallone privato munito di licenza odau-ehe da uno stallone appartenente al possessore della cavalla. La derivazione nei due primi casi deve essere comprovata mediante un ; legale scontrino di monta; b) quando mediante .un certificato rilasciato dal { capocomune e confermato dalla competente | autorità politica distrettuale viene comprovato, i che la cavalla presentata era in possesso di colui .che aspira .al premio già avanti che fòsse nato il poledro. 3. La circostanza dell'avere una cavalla già negli anni precedenti ottenuti uno o più premi, 1 non la esclude da ulteriori concorsi. B. per le cavalle giovani: 1. Cavalle giovani, cioè cavalle di 3 a 4 anni, possono essere premiate soltanto: a) quando sono coperte da uno stallone erariale i o da uno stallone privato munito di licenza, o da uno stallone che appartiene al possessore della cavalla e quando ciò nei primi casi viene comprovato mediante un legale scontrino di monta; b) quando si trovano in possesso di colui che aspira al premio almeno un anno, locchè deve essere comprovato da un certificato rilasciato dal capo-comune e confermato dall'Autorità politica distrettuale. 2. Cavalle giovani che come tali ottennero già una volta il premio non possono in seguito «•ssere premiate in altra qualità che come cavalle madri con un poledro perfetto da latte o slattato {A). C. per stalloni giovani Per ora e ^precisamente sino a clie gli alliev degli stalloni erariali non si saranno consolidat nella loro specialità, raggiungendo cioè un proprii e costante tipo, non può aver luogo una premia-zione di stalloni giovani in tutte e tre le stazion di concorso, dappoiché sta nei prineipii di razionale allevamento, che in questi non devesi avei soltanto riguardo a pregi individuali, ma benancc 'ed in principalità alla loro provenienza. Si proseguirà quindi soltanto in via di esperimento oon una premiazione di cavalli giovan nei circondari friulani ed istriani come nelPann< decorso sotto le seguenti condizioni: 1. Stalloni giovani di un anno e due anni, derivino i medesimi da uno stallone erariale c privato munito di licenza o da uno stallone appartenente al possessore dello stallone giovane quando sono bene tenuti dal possessore e promettono un prospero sviluppo ed una ulteriore buona riuscita di guisa da far supporre che in seguita saranno buoni stalloni da razza. La loro discendenza da uno stallone erariale o privato munito di licenza deve essere comprovata mediarne un -legale scontrino di monta. 2. Stalloni giovani che furono premiati come stalloni di 1 anno possono essere premiati anche nell' aiyio venturo come stalloni di 2 anni. 3. Gli stalloni giovani che ottennero ài premio eome stai lo ni di 2 anni e che vengono nel prossimo anno di nuovo presentati durante la premiazione, possono, se sono perfettamente sviluppati e di ottime qualifiche, o essere adoperati come stalloni della provincia o venire adequatamente sovvenzionati qualora avessero da essere muniti di licenza pel prossimo periodo di monta. II. Distribuzione dei premi. 1. Tengono distribuiti: a) premi dello Stato in oro, nell' ammontare di 4 sino 25 ducati. b) medaglie ali dimostrano la loro, idoneità per la razza ediante una discendenza perfetta, ed i quali mbrano piùi di: tutti! idonei a migliorare la razza una certa contrada; a parità di circostanze go-anno-la preferenza sopra cavalli d'ignota origine. 8. La ripartizione di un premio in denaro a due e più cavalli trovati meritevoli di premio )n è lecita. 9. Qualunque proprietario di cavalli il quale t un cavallo da razza avesse acquistato un pre-iìo, devesi colla sottoscrizione di una contrascritta informe al qui unito formolàre, obbligare: di te-ere il cavallo premiato ancora un anno dopo la remiazione e di presentarlo, nel caso che il me-esimo viva, di bel nuovo alla prossima distiibu-ione dei premi dello Stato* ed infine di> restitui-e il> premio in denaro ricevuto senza eccezione di orta, qualora mancasse ad una o I' altra, delle pro-aesse nella conto-ascritta.. Pel. caso chc venisse comprovato che il c&-vallo, premiato o per una, disgrazia od in seguito i cattivo sviluppo-divenne inabile per, la monta o lovette essere castrato, si potrà desistere dal ohie-lere la restituzione del premio in danaro. 10. La commissione chiamata ad aggiudicare premi si compone dei preside della commissione per 1! allevamento dei cavalli del suo sostituto nonché dei membri a eia delegati. 11. Il risultato del'conferimento dei premi1 e Ielle medaglie, nonché il numero degli animali stati esposti verranno pubblicati nel giornalè provinciale. 12. I luoghi e giorni destinati per la distribuzione dei premi, sono: Pisino per la- terraferma dell'Istria nel giorno 19 settembre. Gradisca per i distretti meridionali della Contea principesca di Gorizia e Gradisca e per il territorio della città di Trieste nel giorno 23 settembre. Tolmino per i distretti giudiziali di Plezzo, Tolmino, Cirquina e Canale nel giorno 25 settembre. Commissione provinciale per l'allevamento dei cavalli nel Litorale. Trieste li 28 Luglio» 1872.- Anno 19' Formolàre A. Provincia Distretto politico 1 Luogo CONTRASCRITTA j mediante la quale io (Nome e lu&go di< dimora) m'obbligo di non vendere il mio cavallo (indicazione della, categoria,. descrizione e derivazione del cavallo), premiato dàlia commissione alla premiazione al (giorno ed anno) durante lò spazio di un anno, ma bensì d'allevarlo, rispettivamente di tenerlo e di presentarlo nuovamente alla prossima distribuzione dei premi dello Stato. M'obbligo in pari- tempo di restituire alla commissione per la premiazione senza eccezione di sorta il ricevuto premio di ducati in oro qualóra io mancassi ad una delle suesposte promesse. (Luogo) li" 18 (Nome del premiato) • X. Corrispondenza. Pisino, agosto. Accennavamo neh'ultima nostra corrispondenza aHe imminenti nuove eiezioni ed alla necessità di un accordò degli elettori di Pisino con quelli deli-; comuni aggregate pella buona riuscita delle elezioni e pel conseguente buon givernoj dell'intero comune locale. Quei pensieri venivano condivisi indistintamente dà tutti i nostri concittadini animati dai migliori sentimenti di conciliazione e di concordia. Se non che nell'esporre quelle idée non avevamo contato sopra un terzo fattore, occulto se vuoisi, ma a noi pnr troppo noto, il quale non lascia alcuna occasione per esercitare il malefico suo influsso a danno delle nostre istituzioni sociali — vogliamo dire della propaganda itera che in simili incontri blandendo le piccole passioni dei poveri df spirito, lé mire di ambizione e di interesse personale dei maligni ed approfittando dell'ignoranza e dilla credulità delle masse 4036 semina ovunque odi e discordia per inceppare il progresso e l'incivilimento nostro. Di fatti buccinavasi sin da principio di segrete congreghe e di eerti accordi con individui equivoci noti nemici nostri « di ogni libero ordinamento sociale, i quali del resto pel loro ministero non dovrebbero immise!)larvisi, e per ciò i nostri concittadini, a-lieni a tali combricole, si costituirono pubblicamente in comitato elettorale ed invitarono francamente gli elettori delle foresi ad un convegno per concertarsi apertamente sulla lista dei candidati per le elezioni. Intervennero i più influenti di loro, ma già suscitati da chi aveva interesse di stornare ogni accordo, fecero tosto unanimi la strana pretesa che dei trenta futuri rappresentanti, vesti ae dovessero essere scelti fra gli elettori delle comuni di campagna e dieci soltanto fra quelli di Pisino. A nulla valsero le osservazioni più sensate per persuaderli dell'erroneità ed inconvenienza del loro assunto, a nulla valse la proposta per ultimo di scegliere dal loro seno la metà, cioè quindici rappresentanti e di lasciare gli altri quindici a Pisino; con che davasi loro l'assoluta maggioranza nel futuro consiglio — ciò tutto nulla valse, chè dessi si mostrarono irremovibili dando così a vedere di rispondere ciecamente alle (ila di una trama bene ordita. Si fu in tal guisa che nei dì delle elezioni per la stragrande maggioranza dei loro elettori riportarono piena vittoria, facendo nel terzo e nel secondo corpo elettorale eleggere tutti i venti rappresentanti e rispettivi sostituti dalle comuni foresi. Non ci soffermeremo a descrivere il miserando teatro delle elezioni da cui il buon senso appariva bandito affatto, nè parleremo delle sozze e stolide ciarle sparse a danno del ceto cittadino per facilitare l'agognata vittoria, solita arma dei neri e dei tristi, diremo soltanto che eccitava compassione lo scorgere il povero popolo, guidato quale branco di armenti da maligni e sciocchi mestatori, servire di zimbello e di stromento a coloro che negli effimeri trionfi dell'ignoranza vedono ormai f unico mezzo per realizzare le utopistiche ed egoistiche biro vedule. Abbiamo per tanto che quegli elementi, che si addimostrarono inetti a reggere un piccolo ciunuue di campagna e che anzi ne rovinarono diversi, hanno ora in mano l'amministrazione e le sorti dell'intero comune locale e del capoluogo di Pisino; che quel malgoverno che si voleva togliere alle comuni aggregate appunto mediante l'aggregazione, andrà necessariamente invadere anche il Comune di Pisino, in somma che, anziché le comuni foresi essere aggregate a Pisino è Pisino aggregata alle medesimo e resa compartecipe di tutte le deliz'e del loro reggimento. Invero strana anomalia che i legislatori avranno difficilmente preveduto nelPadottare le relative leggi di aggregazione. Se, così stando le cose, i pochi rappresentanl di Pisino eletti oal primo corpo elettorale si asso" cieranno a quelli di fuori noi .sappiami ; per nostri consiglio noi farebbero certamente. Comunque sia eerto si è, che se te eose andranno male per Pisim andranno necessariamente peggio per le comuni foresi. Inette a reggersi mediante i propri corifei, desse ricadranno maggiormente nel pantano da cui pochi gea rosi cercarono inutilmente di cavarle. In tale sconvolgimento d'idee e di cose ci conforta però il pensiero che se la ragione de1 fatti è più forte della volontà degli uomini, anche le incamminate migliorie e le esigenze del progresso pei quanto verranno contrariate oppur rilardate, non verranno troncate giammai; e che per tutto il nja e che ne avverrebbe, cadrà la responsabilità sui Signori delle comuni rurali e su coloro che di essi si sono serviti per iscopi tutto proprj, e non già sui nostri concittadini. Li» popolazione dell'Istria veneta nel 1141. Il signor Tomaso Luciani c'invia il prospetto nume rico della popolazione dell'Istria, ehe siamo lieti di poter offerire ai nostri lettori. Esso prospetto non è, come ci scrive, che un saggio del molto ehe si potrebbe raccogliere sul movimento della popolazione istriana tanto dalle relazioni dei Podestà, Capitani e Provveditori, quanto da altre ed altre parti dell' Archivio generale veneto. Le notizie accertate, continuate, particolareggiate, ei soggiunge, incominciano, è ver nel, secolo decimosesto, ma anche del secolo anteriore e di tempi più antichi si hanno qui e là indicazioni generali o parziali che, ravvicinate, potrebbero essere di base a fruttuosissimi studii. Kota della quantità dell'Anime battezzate essistenti in questa Citta, Territorio e ne Luuchi tutti dì questa Provincia con sani Territorj distinguevo quelle persone abili supposte in quelle da Communione, da quelle non abili, e ciò estrat'o da note ordinate per la Provincia et avute da respettivi Parochi dell' Illustrissimo et Eccellentissimo Signor Paolo Condulmer Podestà e Capitano di Capodistria, come segue: ♦ . Nota delle anime Battezzate N. da Communio ne N. Città di Capodistria Territorio ,, Villa di Sterna „ Detta di Cepich d. di Gradigua 48.08 264 444 |> 261 5568 156 88 171 Nota dulie anime itta di 55 55 55 55 55 Pieve Capodistria -- Territorio d. di Tojpolovaz d. di Cucibrech d. di Cuberton d. di Ospo d. di Gabrov/zza di Loriche le sotloscrille Ville. 55 Villa di Besovizza 55 d. di liosariol 55 d. di Svaaigrad 55 d. de Xasi 55 d. di l'upeccbio 55 d. di ltacebitoviob Pieve di Lazzaretto. Risan 55 Villa de Cani 55 !J Scoffie di sotto ScofGe di mezzo 55 Villa d'Antigono 55 d. di S. Antonio ì ss ss 55 55 5» 55 Pieve di Coverta. Villa di Covedo d. di Crisloglia d. di Villa duol d. di Graniscine Villa di Valmovrasa e di Figarola Villa di Socerga e Villa Trebesce Villa di Trireche Villa di Tre«secco Villa di Xabavia Villa di Lupar Villa di Popelra Villa di Lavnra Villa di Roste Villa di Geme. Villa di Maresego d. di Paugnan d. di Costaboua e Puzzole 4. di Monte, e Gason Pieve di Carcauze Villa di tarcauze d. di Padeiia d. di Villanova, e d. di S.P.U o della matta Città e Territorio di Capodistria l'erra di Muggia Territorio d. „ Villa di C.-resana Terr. d. ,, Villa di Pia-via Terr. d. Terra di Muggia e Territori*! ferra d" Isola Cori» d'Isola e suo Territorio Terra d Isola e suo Territorio Terra di l'iran Castel Venere Terr. sudd. Salvore Territorio suddetto Terra di Pirano e Territurio Terra di Utnago Territorio Villa di Miterada S. Lorenzo di Dalia Terra di Umago e Territorio Battez- ; zate N da Communio ni* N. 169 115 99 65 173 115 157 95 445 94 «68 814 466 319 235 169 '510 258 668 450 377 268 3.15 197 586 580 302 \ 221. 201 125. 290 212. 430 295. 560 415. 11926 1076. 1149 775. 182 HO. 174 113. 419 78. 1624 1430. 1895 4450 244 434 2159 4564 3747 2400 300 230 117 52 4164 2682 284 200 522 244 224 139 133 81 965 654. Nota delle anime Città Nova Territorio „ Villa ii Torre Territorio d. Villa di Verleneglio Città Nova e Territorio ! Città di Parenzo Terriiorio „ Villa di Fratta „ d. di Abriga „ d. di Foscolin ,j d. di Giassenoviea Chinenaela Delicb Ligovich Brobenicb S. Micb.d di Len:e Vabbauesi 55 Villa di Dracevaz 55 d. di Valcazin 55 d. di Monsalise 55 55 d. di Villa nova d. de Sbandati 55 d. di Maggio 55 d. di Mongfaebbo Città di Parenzo e Territorio Castel di S. Lorenzo di Pasenatico Territorio „ Villa di Cattuni Villa nova Villa di Pertinazi Villa di Mompaderno San Lorenzo e suo Territorio 55 55 55 Territorio 55 55 55 Castel di Valle Caerme Fumada Momalbo Cattuni Valle -e Territorio Fontane Contea Borisi Due Castelli e Canfanaro Territorio „ Marich ., Morosini „ Buriùch Villa Baratto Itusol „ Contrada Due Castelli e Territorio Terra di Dignano Territorio „ Villa di Filippan „ d. di Boveria Dignano e Territorio Castello di Visinada Terra di Grisignana Castel di S. Vicenti Ville e Territorio del suddetto castello San Vicenti e Territorio Battezzato N. 220 \n 422 485 1248 3216 170 160 61 49 28 36 28 52 18 204 204 294 404 164 675 225 109 5017 92 590 146 127 721 1675 708 100 16 59 43 926 200 396 72 57 47 202 214 365 da Com-munio-ne N. 146 76 276 305. 1355 1981 585 425 2991 1613 759 259 1136 1395 803 1876. 104. 103 46 27 22 30 14 23 8 132 132. 161. 274. 120 419 146 81 3718. 71. 406 104. III. 446 ~1138 407 70 10 42 25 614 140. 268 37 38-26 137. 140 210. 85t>7~ 1213 380 283 1876. 993 484. 186 814. 1000 / 4058 Nota delle anime Battezzate N. Terra di Portole Castello di Piemonte Castagna Territorio Piemonte e Territorio Castello di Momiano Venida Territorio Berda Momiano e Territorio Castello, di Montona e Terr. Villa di Bercaz d. di. Garoiba d. di Galdier d. Mon della Botte-d. Montreo d. di. S, Giovanni di. Sterna d. Novaco d. Raccotole d. di Monectà,. d. di Santa Domenica. d- di San Michel sotto terra% d. di- Vissigoaa & Tezzaa. Montana e Territorio Città di Pilla iletta-de Greci compressila villa di Perai» Territorio »- CasteLdi Momaran.e-villa Kavrou. » Villa di Sissan.. » d. di Medolin. 33 d. di. Galesan 33 d. di. Lissignan. d. di Premontore 33 d. di Lavarigo 33 dì di. Montichio 3» d. d' Altura 33, d. di Carnizza « . Pola e Territorio Castello di Piera Pelosa Marchesato. dei Signori Gravisi e Villa di Socerga Villa di Nugla d. di Marzenigia d. di Cepich d. di Sdregna d. di Salise d. di Pregara d. di Mlum d. di Grimal da d. di Cernìzza d. di Codoglie Piera Pelosa e Territorio Terra d'Albona Schitazza Territorio Albona e Territorio 1686 662 213 875 240 142-215 395 1102 UT 27.9 120 268 235. 625. 491 181. 310 229' 23 516 4526 661 *72-< 233^' 305 232. 5.14 374 503 165 62 11 554 578 96 178: 395 511 5584 237 106 187' 232 460 266 203 52 243 264 54 22.04 2871 781 3652. Nota delle anime Battezzate N. da Goiu-in unione N. Castello di Fianena i 887. 575. Terra, di Villa di Bovigne Rovigno Terr; 7966 547 5564. 220. Rovigno e Territorio 831Ó 5584. Barbana con undici Ville E 5000 190ÉK i Suninia Suiti martini. Capodistria- e Territorio 11926 8570' Terra di Muggia itm 1076. Terra d'Isola 2159 1564. Terra di Pirano 4164. 2682. Terra d'Umago. . I 9.63 634. Città Nova 1248 803. Parenzo 5017. 5718. San Lorenzo : 1675 1158. Castello di Valle- 926 614.. Fontane 200 140. Due Castelli 135S 856. Terra di Dignano 2991 1876. Castello di Visinada , 1613 993 Terra di Grisignana 759 484. Castello di San Vincenti: 1395 1000 Terra di Portole 1686, 1104 Castello di Piemonte 875 536 Castello di Momiano 595. 583 Casi&llo di Monttma ; 4526 2930 Pola e Territorio E584 5648. Castello di Piera Pelosa i 2204. 1374 Albona e Territorio 3652. 2430 Castello di Fianona 887. 575 Terra di Rovigno 8513 5584 Barbana e Territorio ' 3000 1900. Anime nella Provincia » 69315 46632 (Allegato N. 1 delta Relazione di Paolò Condnlmer ritornato da Podestà, e Capitano di Capodistria) 26 luglio 1741. Hoiizìe» Il Comitato stradale pel distretto di Capodistria tenne seduta il giorno 22 p. p. Nominò i stradini per i singoli tronchi di strade in base ai Concorsi ed alle informazioni delle rispettive Podasterie; deliberò di non voler prendere in consegna strade comunali lasciate fin ora in abbandono, se prima le comuni, cui appartengono, non le rimettano in istato da poter essere mantenute con dispendio normale. Per la manutenzione della strada di Rivalunga, la Presidenza venne incaricata di giovarsi possibilmente, dell'opera dei carcerati di questa i. r. Casa di pena: e ciò in considerazione della carezza della mano d'opera e dei molti lavori dei quali abbisogna quella, strada. Il Giornale ufficiale del 17 agosto 'oontiene la leg» re 16 agosto 1872, concernente la posizione officiosa lei personale di guardia instituito a tutela di singoli :ami della coltura del suole. Sullo stesso giornale 19 agosto, è pubblicata una legge, 20 giugno 1872, concernente il disimpegno dell'istruzione religiosa i elle scuole pubbliche popolari e medie, come pure negli istituti di insegnamento magistrale, nonché la relativa spesa. I Negli ultimi giorni dello scorso agosto ebbero luo-zo gli esami delle Scuole popolari maschili e femminili; le Scuole saranno chiuse col giorno 2 del corr. ao.i n»u5:?«7; »nc -j . • : atm- Per l'occasione del Congresso ed Esposizione bacologici internazionali in Rovereto, le varie amministrazione ferroviarie Austro Ungariche e Italiane hanno accordato ribassi di tariffe per i membri del Congresso, per i visitatori della Esposizione, come pure per gli oggetti che vengono mandati alla Esposizione e per le persone che gli accompagnano. Riportiamo tradotti in lingua italiana i seguenti Avvisi di Concorso, che l'Osservatore Triestino ha pubblicato recentemente soltanto in lingua tedesca, per tutti quelli che potessero a vere un interesse di conoscerne il contenuto. Avvisi di concorso a stipendi* L'i. r. Ministero d'agricoltura accorda tre sti-pendii, cadauno di annuifni. 400. - a studenti presso l'i. r. Accademia forestale di Maria-bruno per la durata del corso di studii presso quell'accademia. Le suppliche indirizzate all'i, r. Ministero dell'agricoltura sono da presentarsi alla Direzione dell' i. r. Accademia forestale fino al 1 settembre a. c. e vanno corredate dall'attestato di maturità d^un i. r. Ginnasio sup. o d'una i. r. Scuola reale sup., ovvero, trattandosi di uno studente già iscritto all' Accademia forestale, dell'ultimo attestato conseguitovi, poi di un certificato sulla moralità e sulle condizioni economiche del petente. Col principio dell'anno scolastico 1872-73 ren-desi vacante uno stipendio di fni. 250.-per alunni dell'Istituto agrario Francesco-Giuseppino. I concorrenti che non fossero già alunni dell'Istituto dovranno dimostrare di corrispondere alle condizioni per esservi ammessi, cioè; 1. l'adesione dei -genitori o "curatori; 2. l'età di almeno 16 anni (da questa condizione potrà derogare il Curatorio soltanto in casi degni di speciale riguardo); 3. l'attestato di avere frequentato con buon successo un Ginnasio o una Scuola reale inf. È desiderabile che T aspirante abbia acquistato una certa pratica di economia agraria prima di entrare nell' i. r. Istituto ; egli potrà supplire agli attestati non appieno corrispondenti mediante un esame d'ammissione, in seguito al quale'verrà deciso se esso debba essere ammesso nella scuola agraria ossia nel corso preparatorio. Le suppliche pel detto stipendio, corredate e-ziandio da un attestato sulle condizioni economiche del petente, e munite anche delle firme dei genitori o tutori, sono da presentarsi fino al 12 settembre a. c. al Curatorio dell'Istituto agrario Francesco-Giuseppino di Modling. L'i. r. Ministero dell' Agricoltura apre il concorso a tre stipendii cadauno di f. 400 annui, per studenti della sezione agraria dell' Istituto agronomico superiore di Vienna e ciò per la durata solo semestre ih cui destinare qualche ora alla settimana allo studio> delle belle arti, allo studio di quelle arti a mezzo delle quali le generazioni lasciarono, e lasciano qui in terrai le più luminose impronte del loro, genio divino. Io p.. e: imparai appena dall'opera dell'prof.. Tedeschi a distinguere i cosìi detti cinque ordini dell'architettura greco, romana, i diversi stili architettonici, insomma quegli elementi che è vergogna l'ignorare. E, noii italiani abbiamo forse più che altri particolare- dovere e necessitàtdf studiare i modi e le ragioni del bello, artistico, chè ricchi di si prezioso patrimonio» di, maravigliosi monumenti, dipinti e-statue^. dobbiamo educarci a comprenderli»- à> non contentarci; dii sentirlo quasi per solo istinto- Col mio. novero corredo di nozioni in argomento io> non mi arriscnierò certo a pronunciare-un giudizio sul1 valore intrinseco e sostanziale dell'opera qui annunziata: le mie osservazioni, ne riguarderanno quindi; soltanto ls,i formali titolai del libro è forse- troppo largo per quello-eh'esso, tratta, coneiossiachè è delle, arti belle in Italia ch'esso quasi esclusivamente tratta, l'orse la vastità della materia non permetteva altrimenti, e forse l'Italia occupa tale posto nella storia; delle arti belle dariassu-inere nella storia, delle proprie arti belle la storia delle arti, belle, di tutte le nazioni, o fórse, destinando lo scrittore il suo» libro; ai giovanetti italiani è giustificato di essersi occupato con grande preferenza degli italiani che nel cielo universale delle arti sono le più fulgenti stelle, e-alle cui. opere immortali vengono a cercare e-ducazione ed inspirazione gli artisti di tutti i paesi. L'autore diede all'esposizione la, forma dialogica, ponendo interlocutori, un maestro ed un giovanetto, a cui più tardi s'aggiunge terzo 1*autore stesso. Il dialo-ijo^procede naturale e, avolte, vivace, la lingua è pura, lo. stile disinvolto- A dare movimento ed allettamento, ab racconto, vi è innestata qui e là< qualche storiella,, qualche anedottuccio,.che però in qualche parte sovrabbondano, e non sono sempre del miglior gusto, come quelli delle burle di Buffalmaco. Ma non bisogna: dimenticare che l' opera deve ser- vire à' giovanetti, la quale considerazione spiega anche perchè la parte che si riferisce alla pittura, anziché la storia della pittura, dà le biografie dei pittori, il che non torna allo stesso. Non sarebbe stato male la premessa di maggiori nozioni teoriche generali, di quelle no/.ioni, cioè, che discutono ed insegnano il bello,, che sarebbe stato il più difficile della storia, ma non superiore alle forze del pròli Tedeschi, e la parte più proficua. Però il libro del professore Tedeschi profitterà a giovanetti e ad adulti, chè, per i più, il campo delle arti belle è un terreno, inesplorato, dove devono venire introdotti per la mano, da una guida che ne insegni loro, l'abbici. — E per acirischiaire un'osservazione anche un po'più in là della forma del libro, dirò che non mi apparisce convincènte- la spiegazione che l'autore dà dell'origine della scuola bizantina*. Probabilmente non sono molti quelli che sanno che fiu tempo in cui tra le innumerevoli disputa calorosamente dibattute in materia della religione- cristiana non poca importanza ebbe la disputa sull'aspetto di Gesù Cristo. Gesù è stato, bello., od è stato brutto ?. Insomma quale era il volto di Gesù? Sono quesiti, che paiono bestemmie ; eppur» furouo santi padri quelli che li posero. La Chiesa orientale adottò l'opinione, che per saggio proposito l'essenza divina di Gesù, fosse nascosta sotto lin esteriore comunale e senza attrattive (ne aspectu quidem honestus, così Tertulliano): la chiesa occidentale (8. Ambrogio, 8-Girolamo, 8. Augustino) sostenne invece che l'essenza divina del Redentore fosse riflessa nella bellezza della forma esterna. E.gli uni, e gli altri, al solito, portavano in proprio appoggio passi della scrittura sacra. Sacondo espone il prof. Tedeschi i pittori, greci a-vrebbero accolta la versione della chiesa orientale e da questo, trarrebbe la sua origine la scuola di pittura bizantina, con le sue figure magre e brutte. Senza rammentare di Leonardo da Yinci che la mano gli tremava nel dipinger la testa del divino e la lasciò incompiuta ^Tedeschi p- 165), riesce fatto-ben strano-quello di pittori che badino nell'arte alle baruffe di teologanti, eoo. tanto sacrificio, del bello. Se l'origine della scuola bizantina quale addotta dall'autore-è incontrovertibilmente stabilita dalla Storia^ la si dovrà naturalmente accettare, tale quale; ma in caso diverso non si potrà egli spiegare la maniera della scuola bizantina con un misticismo. ohe abbia voluto bandire dai dipinti sacri ogni le-ilocinio dei sensi,, che abbia temuto la bellezza della forma contraria ai sentimenti di pietà e di religione come appunto fu con la scuola mistica in Italia. - Aggiungi che non si comprende poi il perchè il dipingerò brutto Gesù, per presunta fedeltà alla verità, storica, avrebbe necessitato il dipingere brutte anche tutte le altre figure di santi..- Dopo< tutto non sono certo di non avere dette assurdità, e- se il eh. autore me ne correggesse ne riceverei ben umilmente la lezione.. 11 professore Tedeschi, che si dichiara emigrato triestino non per vanto meschino ma per delicato e santo sentimento di carità patria, esercita con la sua molta attività letteraria un vero patriottico ufficio, per la lode che deriva al suo loco natio dalle sue opere in cui sempre campeggiano l'esempio del bello, e il desiderio e 1! insegnamento del buono. X ZJE. DI. GIUSEPPE. TONDELLI.. NICOLO' d» MADOMZZÀ RtdaUort,