ANNUARIO — DEL — GINNASIO SUPERIORE C0MÜNALE — Dl — TRIESTE pubblicato alla fine deli’anno scolastico 1910-1911 ANNO QUARANTESIMOTTAVO TRIESTE Stab. Artistico Tipografico G. Caprin 191 1 ANNUARIO — DEL — GINNASIO SUPERIORE C0IÜNALE — Dl — TRIESTE PUBBLICATO ALLA FINE DELL’ANNO SCOLASTICO 1910-1911 ANNO QUARANTESIMOTTAVO TRIESTE Stab. Artistico Tipografico G. Caprin 191 1 EDITRICE LA D1REZI0NE DELLA SCUOLA STENO TEDESCHI. Lo ha ueciso il dolore per la perdita della madre adorata prevista nella disperazione. Par temprato alla lotta per tutfca una giovinezza di stenfci iuenarrabili vinti con animo indomito, Egli non ha saputo resistere allo schianto ed e sparilo per sempre! E sparito laseiando nel pianto la scuola, alla quäle Egli aveva dedicato 1' ingeguo validissimo e il nobilissimo cuore. Qaante utili iniziative, quante belle speranze svaniscono con Lui, ehe nou solo la scuola piange. Che Egli fu decoro dei nosfcri studi e fu caro a fiarecchi pensatori contemporanei per 1’acutezza della Sua mente e la profondita della Sua dottrina: a Lui furono amici uomini come il Meinong, il De Sarlo, il Witasek, il Faggi e altri ancora. I suqL lavori erano accolti dalle piii reputate riviste italiane di filosoha e di psieologia. Sia onore per Lui e vanto (doloroso vauto!) per noi ricordarne i piii nofcevoli: „La coseienza estefcica secondo Stefano Witasek'1, nel primo fascicolo della „Cultura filosofica“ ; „Valore e abi-tudine“, nella „ßivista filosofica“, 1907; „Un’equivalente aprio-ristica della metafisica (la teoria degli oggetti)“, nella „Rivista filosofica", 1908; „L’ abitudine nella valutazione estetica“, stam-pato dalia „Rivista di psieologia applicata" ; e infine „L’abitudine nel godimento estetico“, comparso sulla „Rivista d! I-talia“ nel 1909. E ora non piii vane parole. Px-omettiamo all’ amico che ci ha lasciato per sempre, che la Sua memoria resterä nei nostri cuori; promettiamogli con fermo proposito di continuare 1’opera Sua nobilissima. Marino Graziussl. In morte deli’ amato professore STENO TEDESCHI. Povero fior al pianto e all’ amarezza In arido terreno era spuntato Eppur fulgea virtü, nobil fermezza Nel giovane suo stelo travagliato. Era un sol raggio 1’ almo suo conforto, Era un sol raggio tutta la sua vita, Ma illanguidi quel sol, gli parve morto, Spenta 1’ unica luce, a lui carpita. E si piegö suir algido suo stelo Martir perl d’ inesorabil fato Lasciando attorno a se dolore, gelo Dolor che sempre avealo amareggiato. Privi siam or degli aliti soavi Che spirasti tu fior gentile e buono Obliando i dolor prementi e gravi; Tutto il tuo spirto tu porgesti in dono. Tutta 1’ alma infinita tua celeste Sagrificasti per la gioventü; ' Nell’ ore di tua vita amare e meste Ci nudristi lo spirto. Or non sei piü Saluto estremo porge a te umile, Che 1’ angoscia mi serra mente e core, La povera mia penna bassa e vile, Grato saluto d’ infinito amore Addio! La gioventü sparga di pianti Le ceneri tue sacre e culto ardente Presti perenne agli spirti giganti Ch’ animaro il tuo cuor nobile, ingente. Carlo Stuparich scolaro della VI b DOTT. FABIO LETTICH Dalla sensazione al pensiero nella filosofia di Plotino. . II terzo secolo dopo Orisi,o segna un profondo rivolgimento nella sfcoria della filosofia greca. Mentre le varie correnti filo-sofiche e, prime fra queste la stoica e 1’ epicurea, tendono ad anmillarsi nello scefcticismo, lo spirito, deluso nelle sue legittime e necessarie aspirazioni, si orienta verso uno spiritualismo mistico, o ve spera di trovar la soluzione di tutfci i problemi della ragione, del sentimento e della vita. Risorge 1’ idealismo di Platone, 11011 piii nella sua classica serena purezza, com’ era apparso cinque secoli addietro sulle rive deli’ Ilisso, ma pervaso da un soffio di misticismo religioso : giacclie 1’ uomo, mosso dal dubbio, non istimando piti valida la ragione a conoscere le supreme veritä, ricorre ad un prin-cipio soprannaturale, intuito o l-ivelato, ehe gli permette di elevarsi fino alla eomprensione spirituale deli’ invisibile. Plotino e il principale rappresentante di questo nuovo indirizzo filosofico, e la sua dottrina dell’anima e il piti chiaro esempio deli’ adattamento delle forme platoniche allo spirito e alle forme del misticismo. La psicologia di Plotino, a somiglianza di quella di Platone, opponendosi recisamente ad ogni forma di naturalismo, afferma 1’ indipendenza e la sostanzialitä deli’ anima, ehe e spirito, di fronte al corpo, ehe e materia ; indi dalla sostan-zialitä essa ne deduce 1’ immortalitii; giacehe — dice Plotino, seguendo il ragionamento del suo Maestro -- 1’ anima parteeipa deli' idea della vita in modo cosi perfetto da non poter acco-gliere in se 1’ idea contrai-ia; essa, nella sua immortalita, e coneepita eome prinoipio vitale ; donde appunto le deriva ne-cessariamente 1’ immortalita, quäle conseguenza logica deli’ idea Misticismo o platonismo nol sistema di Plotino. della vita. Similmeute alla dottrina plafconica deve Plotino il concetto deli’unitä deli' anima considerata come il vero essere, e quello della divisibilita, considerata nelle sue manifest,azioni. Senoncke questa concezione assolntamente platonica del-1’ anima assume qui, merce 1’ atteggiamento mistico del nosfcro filosofo, un aspetto miovo ed un’ impronta direi quasi originale. Giacche, pur partendo t.anto il filosofo ateniese quanto Plotino dalla stessa concezione puramente idealistica deli’ anima, il primo afferma i supremi diritti deli’ anima intellettiva (ossia della ragione), mentre il secondo considera la conoscenza intellettiva come un gradino intermedio fra la percezione dei sen.si e 1’ intuizione soprarrazionale ehe e la vera e propria attivitä deli’anima Cosi 1’anima, trasfigurata da questa luce mistica, rinunciando ali’osservazione ed ali’ esperienza esterna, si ri-piega in se stessa, dove scopre il vero essere, e nell’ est.asi giunge alla conoscenza intuitiva del soprannaturale e ali’im-mediata comprensione di Dio. L’ a n i ni a nella sua essenza e nelle sue relazioni al corpo. Plotino, l) come tutfci i mistici, parte dallo scetticismo ed accettando la dialettica di Platone ascendente dai particolari al generale e all’universale, come preparazione di scienza, di-stingue il moudo sensibile (ta ataOrjia) e il mondo intellegibile (to vovjToe) e, mediatrice fra questo e quello, 1’ aniraa A differenza di Platone egli eleva il principio di ogni cosa, 1' tino (tb £v), 1’ineffahile, ehe nella teoria platonica e la somma idea, al di sopra della sfera delle idee, sottraendolo al nostro pen-siero e alla nostra conoscenza logica, mentre le idee stesse — alle quali Platone attribuisce una propria esistenza — ne sono considerate come una emanazione II principio d’ogni cosa adunque e 1’uno o 1’assoluto ineffabile ehe s’ identifica con Dio. Esso non ž ne ragione, ne oggetto della ragiono; non e pero irrazionale, ma soprarra-zionale (uTCpßeßYjxb? xr,v voO «pucrtv). Nessuna qualitä, ne spirituale, ne materiale, gli puo essere attribuita; privo di forma e di ') Plotino nacque a Licopoli nell’ Egitto ncl 204 o mori a Roma nel 261) d. Cr. Le sno opore furono raccolte dal disccpolo Porfirio e ripartite in soi libri chiamati Enneadi o Novene, perclie ciascuno contiene nove differenti dissertazioni. I)i questi sei libri il quarto tratta esclusivamente di problemi psieologici (ta — Della tilosofia di Plotino si oceuparono mag- giormente C. II. Kirchner, Die Philosophie des Plotin, Halle 1854; A. Richter, Nouplatonische Studien, Halle 1864-67; II. v. Kleist, Plotinische Studien zur 4. Enneade, Heidelberg 1883; e recenteniente A. Drews, I'lotin und der Untergang der antiken Weltanschauung, .Tena 1P07. Vedi Überveg-IIeinze, Grundriss der Geschichte der Philosophie des Altertums, Berlin 1903, pag. 374-5. Preliminari mot.ftiisici limiti, e nello stesso tempo privo di pensiero, di volonta e per-fino di coscienza. L’ uno genera la ragione, perche — come dice Plotino — e proprio del perfetto di generare; e la ragione, prima ema-nazione deli’ uno, volgendosi ad esso, lo conosce. Essa non e piii unitä, ma dualitä, perche postula il soggetto e 1’ oggetto ; e il ricettacolo delle idee clie sono ad un tempo pensiero e forze motrici (SuvatjAsi;). Plotino ammette cinqne idee fonda-mentali o categorie ehe toglie dal Sofista di Platone : essenza, identitä, diversitä, stat.o, moto. La ragione emana poi 1' anima universale, il demiurgo ; questo, a sua volta, genera le anime particolari e con emana-zioni sempre inferiori, ultima la materia ehe e ii grado infimo deli’ essere, sicche 1’nniverso b considerato da Plotino come una serie di emanazioni, ciascuna prodotta e producente, fino alla materia, ehe e prodotta ma non prodtice, come 1’ unita prima produce ma non e prodotta. L’anima. L’ anima, generata dalla ragione, essendo posta nella serie delle emanazioni fra il mondo ideale e il sensibile, ne e quasi la mediatrice. Essa accoglie intuitivamente il mondo delle idee e, secondo l’imagine di questo, plasma dalla materia il mondo sensibile. Ed appunto, in quanto essa partecipa con-temporaneamente di tutti e due questi mondi, Plotino distingne — come vedremo in seguito — 1’ anima superiore puramente spirituale da.ll’ anima inferiore unita al corpo. Considerata cosi 1’anima rispetto al pošto ch’essa occupa nel sistema metafisico, veniamo ora a considerarla nella sua essenza e nella sua relazione al corpo. Mentre il corpo e mutevole e transitorio ed e soltanto in quanto e unito ali’anima, 1’ anima stessa ehe e il vero essere non ha principio, non ha fine ne soggiace a mutazioni di sorta; e inoltre attiva, in quanto muove se stessa ed e principio e sorgente della vita e del movimento di tutte le cose. E pero essa dev’ esser concepita come la vera essenza e ne-cessitä, mentre il corporeo non e se non accidente e fenomeno. Considerata cosi, come il vero essere necessario delle cose, essa non puo avere aleuna limitazione ne di forma, ne di coloi’e, ne puo cader affatto sotto i nostri sensi; ma invisibile a noi e di natura divina, noi la possiamo conoscere soltanto intuitivamente, con la purezza e la santita della nosfcra co-scienza. Inoltre essa non puö essere affatto passiva, ma uni-camente attiva ed operosa, perche e proprio deli’ essere di creare e d’ operare. Difatti tale attivitä deli’ anima si palesa in ogni sua ma-nifestazione. Cosi nella percezione dei sensi 1’ anima e mera-mente attiva, in quanto all’ atto stesso del percepire essa formula un tal quäle giudizio della percezione, mentre passivo e e rimane soltanto 1’organo corporeo ehe accoglie 1’impressione. Altrettanto devesi dire deli’ intuizione clie non e punto un’ impressione ehe 1’ anima patisce, ma bensi, a somiglianza del eoncetto stesso, un vero e proprio atto conoscitivo della mente. Cosi pure 1’ attivitä caratteristiea deli' anima, vale a dire la contemplazione e il pensiero, esclude ogni concetto di pas-si'vitä. Difatti il pensiero non sorge giä da un’impressione esterna esercitata sull’ anima, ma e piuttosto la necessaria ma-nifestazione della parte pensante deli’ anima, che nel suo atto contempla il vou? e le idee ehe vi sono racchiuse. E parimenti attiva e anche la memoria che non e altro —- dice Plotino, scostandosi dalla dottrina platoniea — ehe 1’ attitudine di rievocare le cose passate. Naturahnente in tale rievocazione, 1’ anima, almeno in apparenza, si modifica; ma, pur modifican-dosi, ne si altera, ne si muta in realtä, ma semplicemente passa dallo stato della 86ujt(ju; in quello deli’ viip'(ua ; ne un tale pas-saggio, osserva Plotino, e lecito chiamare aXlofoxn;. Ma i sentimenti di piacere o di dispiacere (o dolore) sono essi attivita o passivitä deli’ anima? E noto che quasi tutti i filosofi ehe precedettero Plotino considerano tali fatti come passivitä, e chiamarono anzi passiva quella parte deli’ anima a eni essi si riferiscono. Plotino invece, partendo dal suo pre-supposto metafisico, li considera come attivita deli’anima; in-fatti il piacere ed il dispiacere — ragiona il nostro filosofo — non sono giä delle impressioni esterne acquisite dali’ anima, clie la mutano o la alterano, ma sono piuttosto dei fatti psichici ehe hanno la loro radice nelle rappresentazioni e nei giudizi, sicche risiedono in noi, cioe nell’ anima, e non faori di noi. Cio ehe vi e di sofferente e passivo in tali processi Attivitä (lol-1’ anima. Divisil>iliti\ deli’ an ima. non e giä 1’ anima, m a il corpo, e consiste propriamente in una defcerminata eccitazione degli organi corporei. Che se talvolta ci illudiamo che 1’ anima in tali processi goda o soffra o soggiaccia a qualsivoglia altra perturbazione, tale iliusione dobbiamo attribuire a false rappresentazioni, che sono possi-bili per il solo fatto che 1’ anima si trova unita al corpo. Questo concetto della pura attivitä deli’ anima e, come e chiaro, una logica e naturale consegnenza della concezione assolutamente idealistica deli’anima. L’anima che £ ei8o<; non puo accogliere il tcocOoq; vale a dire, non puo patire alcuna alterazione o turbamento, se pure non vuole esser considerata corporea e perö liinitata ed avente una grandezza materiale. Accertata 1’ attivitä pura deli’ anima in ogni sua esphca-zione, Plotino affronta uti altro problema d’ indole metafisico-psicologica. E 1’ anima indi visibile o divisibile ? Mentre da un canto la concezione idealistica deli’ anima lo persuade ad am: metterne senz’ altro 1’ unitä e la indivisibilitä, dali' altro canto le varie e multiformi manifestazioni deli’ anima accennano a dimosti-argli il contrario. Egli supera quest’ apparente contra-dizione, afFermando tanto 1’ indivisibilitä, quanto la divisibilitä deli’ anima, secondo il punto da cui questa e considerata. x) E una e indi visi bile 1’ anima considerata in se stessa, nella sua ragione, nel suo pensiero, in quanto non abbisogna di alcun organo corporeo per svolgere la sua varia attivitä. Al contrario & divisibile, considerata nella sua vera e propria relazione al corpo. Giacche se ogni percezione del senso e legata al corpo, od anzi, piti esattamente, avviene per il tramite del corpo, 1’ anima di necessitä e presente in tutti gli organi del senso ; ma in tal caso, osserva Plotino, essa & evidentemente divisibile. Una dunque e indi visibile, in quanto e rivolta ali’ intellefcto che la genera; essa si lascia scomporre e dividere in parti in quanto si riferisce al corporeo da essa generato : posta fra il mondo intelligibile e il mondo sensibile, essa partecipa dell’unitä di quello e della varia pluralitä di questo. ') Ennead. IV 2, 1: (a proposito doli’ anima) i4v)], ora, secondo Aristotele, in vegetativa, sensibile ed intellettiva. Ma ne questa, ne quella divisione lo appagano interamente. Nondimeno pero, egli le accetta si, — conoiliandole e contemperandole assieme — ma vi include, quäle nuovo e caratteristico elemente, la vera essenza ed attivita deli’ anima, la Oewpfa E cosi egli viene a distinguere tre sfere della vita spirituale secondo il rapporto deli’ anima con 1’ intelletto, con se stessa e con la natura. J) L’anima intellettiva, ossia lo spirito, non dipende affatto dal corpo, la sua funzione caratteristica e il pensiero intuitivo e 1’ amore ideale che non ha aleuna relazione con gli organi del corpo. Per virtü di quest’ amore 1’ anima ehe, unendosi al corpo, s’ e fatta estranea a Dio, risale alla sorgente divina. Dali' anima intellettiva si distingne la psiche ossia 1’anima propriamente detta, considerata in rapporto a se stessa. Essa svolge un’ attivitä quanto mai ricca e varia ehe comprende le rappresentazioni e tutti i fatti d’ intelligenza, di volontä, di memoria. Infine completamente diversa e distinta da questa e 1’a-nima considerata in rapporto alla natura, ossia 1’ anima irrazionale, la quäle per svolgere qualsiasi attivitä ha bisogno della cooperazione degli organi corporei. E questa 1’ anima sensibile e vegetativa che, unita alla materia, forma 1’ essere vi vente (to £msv) Ed ora, lasciando da parte la sfera dello spirito intellet-tivo, le cui attivitä cadono piuttosto nel campo della metafisica che in quello della psicologia, veniamo a considerare piü da vicino le altre due sfere deli’ anima, siccoine quelle che com-prendono i fatti psichici propriamente detti. Ma poiehe nella natura i primi a sorgere sono i fatti deli’ anima sensibile vegetativa e poi appena quelli deli’anima razionale, ci sembra opportuno di occuparci prima della sfera deli’ anima inferiore e poi di quella deli’anima razionale. ') A. Rielitor, Nenplatonisclie Studien: Ilnlle 1864-07. L’ anima irrazionale. Unione 1’ a n i m , corpo. Le varie manifestazioni deli’ anima irrazionale, como fu giä osservato, non avvengono se non con la oooperazione degli organi corporei; ossia, con alfcre parole, 1' anima irrazionale non puo essere attiva, se non quando si trovi nnita al corpo. Ora, come dobbiamo noi concepire quest’unione deli’anima col corpo, deli' ideale col materiale ? for-miamo un’ unitä. Giacclie come la percezione sensibile si fonda sull’ esenziale unita deli’ esistenza, cosi pure il pensiero, o meglio la concordanza dei pensieri, si fonda sull’unita deli’intelletto in noi tutti. Se poi ci domandiamo per qual ragione non sempre giungiamo a conoscere noi stessi nella nostra essenza, dobbiamo rispondere che tale ignoranza 6 una triste necessitä che trova la sua spiegazione nell’ unione deli’ anima spirituale col corpo materiale. Difatti in noi, nella nostra coscienza, parla sempre la voce piü alta; ma non sempre ci e dato d’ intenderla, perche troppo spesso e soffocata dai rumori e dallo strepito del mondo sensibile. E pero, se vo-gliamo veramente conoscere il nostro interiore, dobbiamo elevarci al disopra della sfera sensibile e prestar ascolto uni-cament.e alla nostra voce interna. Donde risulta chiaramente Pensiero. 11 pensaro finito o la oo-coscionzn. ehe 1’ uomo possiede si 1’intelletto, ma non lo conosce, essen-done distolto da una folla d’ imagini, di sensazioni, di desideri a cui difficilmente puč> sottrarsi. Come fu giä detto, noi stiamo in mezzo fra lo spirifco e il senso, essendo partecipi della natura di questo e di quello ; in altre parole noi formiamo quasi il grado intermedio fra i dne estremi deli’ ideale e del sensibile. Dalla sfera deli’ ideale scendono a noi le idee eterne immutabili deli’ intelletto, m en tre dalla sfera inferiore del sensibile deriviamo le percezioni delle impressioni corporee. Cosi I’intellletto ehe e ricettacolo delle idee, dice Plotino, e il vero signore deli’ anima nostra, del nostro io, menfcre le percezioni ne sono quasi le ancelle inca-ricate di avvertirci a volfca a volta delle modificazioni a cui deve soggiacere il nostro corpo. Ma se 1’ intelletto e il senso — come ora abbiamo visto — concorrono pavimenti, se anche non nella stessa misura, a formare il nostro interiore, per qual ragione mai noi ci sen-tiamo, o crediamo di sentirci, piü strettamente uniti alle percezioni, mentre le idee ci appaiono piü estranee? Evidente-mente, risponde Plotino, perche noi percepiamo continuamente impressioni esterne anche senza la nostra diretta immediata cooperazione, mentre ogni attivitä intellettuale, per piccola che sia, puö svolgersi soltanto, in quanto, nell’ atto stesso, si volga 1’ attenzione ali’ intelletto. E difatti non appena, elevan-doci sopra il sensibile, volgiamo gli occhi alla luce dell’intelletto, tosto diveniamo anche noi signori e padroni del nostro corpo, cosi come 1’ intelletto e il signore e padrone della nostra anima. Ora per sollevarsi dal mondo sensibile e giungere al dominio di noi stessi, noi possiamo seguire due vie: o, valen-doci della faeoltä. logica ehe ö in noi, dobbiam seguire le leggi della ragione ed accostarci cautamente al sensibile con la riflessione, o dobbiamo cercare intuitivamente la nostra immediata unione ali’ intelletto. Di queste due vio consideriamo ora la prima: quella, cioe, che ci conduce alla. sfera ideale e al dominio di noi stessi mediante 1’ attivitä logica della ragione. La funzione caratteristica della ragione č il pensiero. Ma nel pensiero stesso dobbiamo distinguere il pensare dali' atto conoscitivo e comprensivo del pensare. J) Difafcfci noi pensiamo sempre ; tuttavia non sempre afferriamo col pensiero ciö clie pensiamo, perche, come osserva Plotino, 1’ organo corrispon-denfce (xb Se^P^ov) 11011 accoglie soltanto pensieri, ma altresi percezioni sensibili. Onde avviene ehe appunto queste percezioni sensibili ci nascondono il nostro vero esaere, la ragione int,elligibile del nostro essere. Infatti, come c’insegna 1'espe-rienza, nell’ atto del pensare, noi non abbiamo di solito da fare col nostro intelletto in se stesso o nella sua attivitči, ma piuttosto con i riflessi di quest’ attivitä stil mondo sensibile; e pero possiamo dire, senza tema d’ errare, ehe di solito il nostro pensare non e immediato, ma ci e dato col tramite delle percezioni. Ond’ e ehe il pensiero, cosi considerato, essendo distinto dali’intelletto, non e ancora il nostro vero essere, nel senso metafisico della parola, ma e piuttosto la coscienza, la quäle h evidentemente condizionata alla costituzione del nostro corpo. Al contrario 1’ intelletto, essendo 1’ immediata identita deli’essere e del pensare, (soggetto ed oggetto, conoscenza e cognizione vi si identificano), e il nostro vero essere, mentre 1’ io empirico, vale a dire la coscienza, non e se non un semplice ricordo od immagine deli' intelletto. Pertanto nella coscienza il soggetto e distinto dali’oggetto, in quanto 1’ oggetto del pensiero non e identico al soggetto ehe pensa. Tuttavia anche la coscienza — ossia 1’ io empirico — e un pensare deli’essere, ma non giä nel senso ehe 1’essere sia il soggetto del pensare, o ehe il pensare sia tutt’uno con 1’ essere 2), ma piuttosto nel senso ehe il pensare deli’ essere e il pensare clie pensa unicamente 1’ essere. Con altre parole la coscienza e il pensare che ha, 1’ essere per oggetto e non per soggetto. Inoltre la coscienza, ossia 1’attivita del pensiero finito, dipende dal sensibile e si fonda sulla memoria ehe h legata al 1) Ennead. IV 3, 30: «Xao -q v6i)m<;, jmk fieXXo rt x?j<; vovfasto? dtvtt-xal vooupsv piv ad. ävciXapßavdpiOa, oux, ad ‘ tout; Se, oti to 3sy.i5p.svov oli pivov Žc/exat vovfasts, äXXa Kat «'.crO^crstc /.ara Oatepa. 2) Come nell’ intelletto. tempo e pili precisamente al passato, mentre 1’ infcellefcto, ossia il pensiero infinito, sta ali’ infuori del tempo, lungi dal pensare memorativo, e in perenne identitä con se stesso e, quasi con mi solo sguardo, abbraccia tntte le varie attivitä del pensare. Da quanto fu detto appare ehiaramente ehe la nostra coscienza, non essendo il vero essere, deve stare nel mezzo fra 1'essere e il non essere e, nonostante la sna natura ideale, soggiacere ad inganni ed illusion'. Ma. stando appunto fra 1’essere e il 11011 essere, fra lo spirito e la materia, evidente-mente essa tiene della natura tii questo e di quello; che come s’ accosta al mondo sensibile per averne le impressioni, cosi sale all’intelletto per averne la perfezione. E pero la coscienza come tale, pur essendo di natura ideale, premette 1’esistenza del corpo, senza il quäle essa non potrebbe rivolgersi al sensibile ne accoglierne le impressioni ehe sono il fondamento del pensiero, ne in fine pensare. Inoltre essa per la sua stessa natura e condizione e meramente passiva, ehe 1’ attivita — dice Plotino — e propria soltanto deli’essere. Ora se la coscienza, come abbiamo visto, dipende in certa qual maniera dal corpo e ci si rivela passiva in ogni sua ma-nifestazione, e naturale eh’essa debba esser considerata. non giil come parte essenziale delTanima, ma come fenomeno o accidente di questa, mentre 1’ anima stessa, ehe e 1’ essere, e a noi qualche cosa d’ inconscio ehe precede tanto la coscienza quanto il corpo. Esaminata e determinata cosi la natura della coscienza in rapporto all’intelletto ed al corpo, passiamo ora a considerarla nel suo sorgere e manifestarsi. A formare la coscienza non bastano soltanto le percezioni sensibili e i fatti di memoria: e necessario altresi il concorso deH’intelletto, il quäle dalla sfera superiore scenile all’ inferiore, non appena avverte una modificazione nell’organo del senso ed, illumiuando dalla sua luee purissima le pereezioni sensibili, fa sorgere da queste la coscienza ossia il pensiero finito. Natu-ralmente questo momento deli’anima — osserva Plotino — non puo esser considerato come nn’ impressione (waOcx;) (beuche qualche cosa dali’esterno penetri nell’anima), ma piuttosto come nna condizione irrazionale deli’anima. Ma qui, come appare, il nosfcro filosofo s’abbatte in una difficoltä pressoche insormon-tabile. Giacche se da uu canfco, partendo dal suo presupposto metafisico-psicologico, egli 11011 puö cousiderare qnesfco processo corae una vera e propria passivitä dell’anima, dall’altro canto non puo 11011 ammefctere che 1’ anima. accostandosi al senso, non accolga qualche impressione dal 1’ esterno. Per superare qnesta difficoltä egli e costretto a cousiderare le impressioni deH’anima come una serie di fatti nlogici, in contrapposizione all’ anima stessa che e il logos e fondare conseguentemente la coscienza snl contrasto di un logos alogico (ossia di una ragione irrazionale). E difatti, in realtä, non appare forse la nostra coscienza in perfetta antitesi all’ essere inconscio razionale dell’anima? e la ragione metafisica della coscienza non dobbiamo forse rintracciare nella parte alogica, irrazionale dell’ anima, vale a dire nei fafcti volifcivi? Plotino, come si vede, si afferma qui profondo ed originale pensatore, e la sua nuova concezione della coscienza schiude imovi orizzonti alla ricerca psicologica. Tuttavia tale concezione della coscienza, a chi ben osservi, risiede sopra un palese difetto. !) Perche mai Plotino concepisce 1’irrazionale od alogico in forma di sensibile e come tale lo subordina all’anima razionale? non dovrebbe egli piuftosto considerarlo come cieca attivita volit,iva e come tale coordinarla e non subordinarla all’atfcivita logica dell’anima? Giaccliž idea e volontä sono dne momenti od aspetti diversi, necessariamente coordinati, dello stesso essere e si distiuguono l’uno daH’altro in quanto sono forma e con-tennto dell’attivita propria dell’anima. Invece Plotino subor-dinando all’anima razionale 1’irrazionale e considerando questa come sensibile, si vede costretto, pur ponendo la vera passi-vitä fuori dell’anima nel corpo, ad attribuire anche all'anima stessa qualche cosa di affine od analogo all’impressione corporea. Tuttavia, nonostante fjuesto difetto, la dottrina plotiniana sul sorgere ed essere della coscienza e di capitale importanza per la psicologia. La defniizione della coscienza quäle prodotto ') Drews, Plotin und der Untergang der antiken Weltanschauung, p. 231. di percezioni sensibili e deli’inoonsoia attivita del pensiero si fonda sulla giusfca osservazione ehe ogni contenufco di coscienza e formato da sensazioni collegate ed armonizzate assieme dalle funzioni inconscie deli’ intelletto. E pero la coscienza — come afferma giustamente Plotino — non e altro ehe 1’ essere o per-sistere delle percezioni: non sostanza, ma accidente; non sog-gett.o, ma stato o condizione del soggetto. Cosi la psicologia di Plotino distingue chiaramente e nettamente la coscienza dali’intelletto, definendo qnella come 1’essere delle percezioni unite e coord nate dalle funzioni inconscie deli’intelletto, e questo come 1’attivita pura inconscia del pensiero. La coscienza, ossia 1’io empirioo s’identifica con il pensare finito che ha per fondamento le sensazioni e la memoria; all'opposto 1’intelletto č il pensiero infinito dell’essere, pura attivita inconscia, che diventa individuale e cosciente soltanto se si riferisce al sensibile. NOTIZIE SCOLASTICHE COMI-MLATE DAL DIRETTORE. COliPO INSEGNANTE Direttore: 1. Riccardo Adami, insegnö latino in VI b — ore settimauali 6. Professori : 2. Itomigio Italloch, capoclasse nella Ilc — insegnö latino in Ilc, italiano in II c, IV« e VI« — ore settimauali 17. 3. Emili« Bidoli, capoclasse nella VI« — insegnö tedesco in I«, II«, III b, VI«, VII I>, VIII b. 4. Francesco Klasi«? — insegnö storia naturale in I «, I b, II b, Ilc, V« e in VI«, lisica in IV « e in IVb — ore setti-manali 19. 5. l)ott. Enrico Brol, capoclasse nella III c — insegnö latino in III c, italiano in III«, III c, VIJ e Vila — ore settima-nali 18. G. Atanasio Chittor, capoclasse nella V b e dal maržo in poi nella IId — insegnö storia e geografia in liti, IV« e IVb, V« e VI». — ore settimauali 20. 7. Uuido Costautini, capoclasse nella VII b — insegnö greco in III c e VII Z», geografia in I«, geografia e storia in III?) e VII b — ore settimauali 18; dalla seconda meta di novembre in poi anche italiano in Vili — ore settimauali 21. 8. Casimiro Crepaz, custode del gabinetto di fisica, capoclasse nella VIII & - insegnö matematica in III«, VI b, in VII« e in VIII b e fisica in III b, VII« e Vlil b — ore settimauali uel 1° sem. 20, nel 2° sem. 21. 9. Attilio Gontile, bibliotecario, capoclasse nella I b, — insegnö latino iu Ib, italiano in I b, in Vlili e sino al 4 novembre in V «, dal 4 novembre in VIII a — ore setti-manali 18. 10. Don Micliele Giacomelli, esortatore per il Ginnasio inferiore, — insegnö nel secondo semestre religione in I«, Ib, II b, lic, II d, III c, IV«, IV b, V a, V 6 — ore settimanali 20. 11. Pietro (xiureo, capoclasse della IV « — insegnö latino in IV « e in VII b, greco in IV a e tedesco in II c — ore settimanali 18. 12. Mario Gius, capoclasse nella VII« — insegnö tedesco in Ib, Id, III«, VI/;, VII « e Vlil« — ore settimanali 19. 13. Luigi Granollo, capoclasse nella lic/ — insegnö latino in 11 d e in VII b, italiano in II d — ore settimanali 15 ; dalla seconda meta di novembre in poi fu iu permesso causa malattia. 14. Marino Graziussi, capoclasse nella IV b — insegnö latino in IV b, greco in IV A e Vila, italiano in IVb —ore setti-manali 17. 15 Etloardo lurizza, insegnö calligralia in I rt, I b, I c, Id, disegno in la, I b, I c, Id e in II a, II b, II c e II d — ore settimanali 22. 16. I)ott. Fnbio Lottich, capoclasse nella III/» — insegnö latino e greco in III b, greco in VI a e psicologia in VIII a e VIIIA — ore settimanali 20. 17. Dott. Iticcardo de Luyk, ca.poclasse della VI b, custode del gabinetto geografico storico — insegnö nel 1° semestre geografi a e storia nella II rt fino al 31 dicembre ed indi nella classe stessa geografia ; iuoltre nei dne semestri storia e geografia nella VI />, storia nella VII a, propedeutica lilo-solica in VII a e VII b — ore settimanali 18. 18. Ernesto Marini, prodirigente della succursale — insegnö tedesco in II rt, IV b e V b — ore settimanali 9. 19. ltenato Marussig. — insegnö matematica in I b, II/), IV b, Vae V b, VI rt e fisica nella III c — ore settimanali 20. 20. Iliccardo Micks, — insegnö matematica in IIIc, Vili, Vlil«, fisica in III«, VII b e Vlil rt — ore settimanali 17. 21. Siivorio Niucolini, capoclasse nella irf, in pennesso durante il 1° semestre, -- Insegno dal 15 novembre al 31 gennaio latino e italiano in Id — ore settimanali 10; nel ‘2° semestre latino e italiano in 11/, greeo in V b e in VIII/; — ore settimanali 20. 22. Dott. Ferdinandu Fasiui, capoclasse nella II b — insegno latino in II b, italiano in II b e VII b, storia in II b — ore settimanali 16; dalla meta di novembre in poi fu in per-messo causa malattia. 23. Artomio llampoui, — insegno geografia in Ib, Id e 11 b, geografia e storia in III« e Via, storia in VIII a e VIII b ore settimanali il primo semestro 28, il secondo 21 24. Salvatoro Sabbadini, curatore della biblioteca giovanile, capoclasse nella II a, — insegnö nel I semestre latino e italiano in II a, latino e greco nell’ VIII b — ore setimanali 21 ; nel II semestre latino, italiano e storia in II a, latino in VIII b — ore settimanali 18. 25. (Jino Saraval, capoclasse nella la, — insegnö latino e italiano in la, greco in VI b — ore settimanali 17. 26. Rudolfu Searizza, capoclasse nell' VIII a, — insegno latino nella V b, VIII«, greco nell’ VIII a — ore settimanali 16; dal 20 febbraio fino alla fine deli’ anno scolastico anche latino nella VII b — ore settimanali 21. 27. Duh (Jinsto Tamaro, catechista, conservatore della biblio-theca paupernm, esortatore per il ginnasio superiore insegno religione in I«, I c, II«, 111«, VI a, Vib, VII«, Vili, VIII a e VIII b — ore settimanali 22. 28. Stouo Todosclii, custode del gabinetto di storia naturale — insegno matematica in I c e IV a, storia naturale in l c, l d, II«, II d, V b, VI b — ore settimanali 19. 29. Dott. Umberto Vitturi, capoclasse nella Ic — insegno latino in I c, italiano in I ü, VII« e b — ore settimanali 18; — Dalla meta di novembre in poi fu in permesso causa malattia. 30. Baccio Ziliotto, capoclasse nella III« — inseguo latino in III a e VI«, greco in III a — ore settimanali 17. Professori supplenti : Bl. Giovanni Brusin, capoclasse nella V a -- insegno greco in V a, tedesco in I c, II d, III c, IV a e V a —‘ore settimanali 21. 32. Gnido Corsi, — insegno Jatino in V a, italiano in III b e e Vb, geografia in Ic, geografia e storia in Ilc — ore settimanali 18; dal 15 novembre anche italiano in V« --ore settimanali 2!. 33. Don Giovanni Ianossevich, catecliista sussidiario, esortatore per il Ginuasio inferiore — insegnö nel 1 semestre reli-gione in Irt, It, II />, Ilc, II d, III c, IV a, IV b, V « e V b — ore settimanali 20. Candidatidi pr ona: 34. Alberto (le Hrosenbacli, — insegno dal principio deli’anuo lino al 15 novembre il latino e 1’italiano nella I d e il greco nella V b fino al 30 di gennaio, in seguito dal 15 novembre fino alla fine deli’ anuo scolastico il latino e 1’ italiano nella I c e dal 20 aprile 1’ italiano e il latino anche nella II o! — ore settimanali 22. 35. Antonio Stanich, — insegno matematica in la e Ud -■ ore settimanali 6. 36. Eugenio Zencovich, — insegno matematica in I d, II a, II c, III b — ore settimanali 12. Insegnanti incaricati: — Remigio lialloch, insegno Stenografin — ore settimanali 4. 37. Giuseppe lirumat, professore effettivo nella civica scuola Reale a S. Giacomo, — insegno francese — ore settimanali 4. 38. Gino Farolli, professore effettivo alla civica scuola Reale deli’ Acquedotto — insegno francese — ore settimanali 4. — Edoardo Iurizza, insegno disegno come materia facolta-tiva -- ore settimanali 4. 39. Eugenio Paulin, insegno ginnastica — ore settimanali 10. 40. Romodio Roniagna, insegno ginnastica — ore settimanali 4. 41. Emilio Schreiber, dirigente della scuola popolare della co-munitä israelitica — insegno religione israelitica in tutte le classi — ore settimanali 8. 42. Giuseppe Zerbo, assistente al disegno — ore settimanali 18. ir. PIANO DELLE LEZIONl svolto učil’ mino scolastieo 11)10-1911 STUDIO D’ OBBLIGO. CLASSE I [A, B, C, 1), (tipo A)]. Religione, ‘2 ore per settimana. I Sem. Fede. Simbolo apostolico, feste prinoipali. II Sem. Grazia. Sacramenti e loro cerimonie. Lingua Iatina, 7 ore per settimana, 6 ore liel tipo A. Grammatica. Morfologia regolare : le cinque declinazioni ; aggettivi, avverbi e loro comparazione; mimerali, cardi-liali e ordinali, i piü importanti pronomi; coniugazione regolare; alcune delle piü importanti preposizioni e congiunzioui. Elementi della sintassi. Lettura. I brani corrispondenti soelti dal testo. Compiti, dalla 2a meta di novembre, secondo il piano. Lingua italiana, 5 ore per settimana, 4 nel tipo A. Grammatica. Le parti del discorso. Nozioni elementari di morfologia. Sintassi della proposizione semplice e com-plessa. Spiegazione ed esercizi pratici della coordinazione e della subordinazione. Regole ed esercizi di ortografia. Lettura. Spiegazione e ripetizione libera di vari brani di prosa e di poesia scelti dal testo, dei quali aloum furono mandati a memoria e recitati. Compiti, secondo il piano. Argomento dei componimenti: riproduzione di semplici e brevi racconti, prima narrati o letti dall’insegnante, descrizione di cose vedute. Lingua tedesca, 3 ore per setfcimana, 4 nel lipo A. Esercizi. §§ 1-33 e N.ri 1-36 cou la grammatioa corrispon-dente. Compiti nel II sem. secondo il piano. Uftogralia, 2 ore per settimana. Elementi di geografia astronomica, fisica e polifcica. Lettura di carte geografiche ; i piii semplici rilievi cartogralici. Matematica, 3 ore per settimana. Aritmetica. II sistema decadico. Numeri romani. Le quattro operazioni.con numeri astratti e concreti, interi e deci-mali. Numeri complessi, risoluzione e riduzione aH’uuitä. Sistema metrico di pesi e misure. Esercizi preparatori per il calcolo delle frazioni. Geomctria (alternata con 1’ aritmetica). Punti, linee, super-ficie e corpi (cubo e sfera). Segmenti, angoli, triangoli Rette e piani paralleli e normali. Superficie del qua-drato e del rettangolo, volume del cubo, prisma qua-drangolare retto. Compiti, 3 scolastici al semestre. Storia naturale, 2 ore per settimana. I sem., Zoologia: mammiferi e uccelli. II sein., primo mese Zoologia: uccelli; negli altri quattro mesi Botanica. Tanto nella Zoologia che nella Botanica istruzione intuitiva e descrizione delle specie piü im-portanti, con riguardo ai caratfceri dei singoli gruppi. Disogno, 2 ore per settimana, 3 ore nel tipo A. Semplici motivi ornamentali derivati da forme geometrielie; foglie dal vero. Calligrafiu, 1 ora per settimana; caratteri inglese e tedesco. CLASSE II [A, B, C, D (tipo A)]. Keligione, 2 ore per settimana. I semestre: Catechismo grande: seconda parte (speranza) e terza parte (caritä) esclusi i precetti, culto: divozioni, processioni, pellegrinaggi, reliquie ecc. II semestre : Precetti, S. messa-, quinta parte (Novissimi). Culto: Oeriinonie della S. messa, paramenti, colori, libri, canto, ecc. Lingua latina, 7 ore per settimana, 6 nel tipo A. Grammatica. Ripetizione e completamento della raorfologia regolax-e : le piü importanti irregolaritä nella declinazione, nel genere, nella coniugazione ; i pronomi e numerali non fcratfcati nella I, avverbi, proposizioni, congiuuzioni, infceriezioni. Accusativo c. inf., abl. assol. e occasional-menfce aloune altre regole piü importanti della sintassi. Lettura e traduzione degli esercizi corrispondenti. offerti dal testo. Compiti, secondo il piano. Lingua italiana, 4 ore per settimana. Grammatica. Ripetizione della materia della I, completamento della morfologia, amplificazione della teoria della proposizione composta, spiegazione particolareggiata e corrispondente esercizio della coordinazione. Lettura. Come in I, mirando ad arricchire la copia verbornm col trar profitto anclie dalla tenninologia delle altre materie stndiate nella classe. Esercizi di memoria e di recitazione. Lettura privata: Griallino e Gialletto. Compiti, secondo il piano. Lingua todesca, 3 ore per settimana, 4 nel tipo A. Esercizi §§ 34-57 ossia N.ri 37-71, con la grammatica cor- rispondente. Alcuni brani mandati a memoria. Compiti secondo il piano. (üeografia, 2 ore per settimana. L’Asia, l’ Africa, 1’Europa meridionale e la Gran Bretagna : sguardo oro-idrografico e politico. Esercizi cartografici. Storia, 2 ore per settimana. Miti e leggende antiche, cenni sui personaggi e sugli avvenimenti piü importanti della storia greca e romana. Matomatica, 3 ore per settimana, alteinando aritmetica e geo-metria Aritmetica. Operazioni con le frazioni. Massimo comune divisore e minimo comune multiplo. Frazioni decimali periodiche. Calcolo di conclusione con dne e piü specie di numeri. Rapporti diretti e indiretti. Calcolo degli inte-ressi semplici. Esercizi progressivi con numeri concreti. Geometria. Siminetria delle figure piane e dei corpi. Co-struibilitä de’ fcriangoli e dei poligoni (quädrilateri). Co-struzioni. Oerchio. Prisma, priramide, oilindro, cono sfera (in unione ali’ insegnamento della geografia). Elemente variabili. Compiti, 3 scolastici per semestre. Storia naturale, 2 ore per settimana. I sem. Zoologin: alcuni rettili, anfibi, pešci e insetti. II sem. primo mese Zoologi a: invertebrati inferiori ; negli altri quattro mesi Botanica: nozioni generali e descrizione delle piante fanerogame piü comuni e di alcune critto-game, con riguardo ai caratteri delle relative famiglie. CLA.SSE III (A, B, C). Religion«, 2 ore per setfcimana. I semestre: Ripetizione generale del culto oattolico. II semestre: Storia sacra dell'anfcico Testamento. Lingua lati na, 6 ore per settimana. Grammatica: 3 ore. Dottrina delle concordanze e dei casi, uso e significato delle preposizioni. Lcttura, B ore. Cornelio Nipote, introdnzione; analisi gram-maticale, traduzione e spiegazione di alcune vite Curzio Rufo : alcuni brani dali’ antologia. Compiti, secondo il piano. Lingua greca, 5 ore per settimana. Grammatica. Morfologia regolare sino ali’ aoristo passivo. Let/ura. Analisi e versione dei relativi esercizi. Compiti, secondo il piano. Lingua italiana, 4 ore per settimana. Grammatica. Sintassi della proposizione complessa e del periodo. Esercizi di analisi logica. Lcttura. Analisi e commento illustrativo di brani scelti di prosa e di poesia con riguardo speciale ali’ ordine e al collegamento dei pensieri e alle particolaritä linguistiche. Alcuni cenni sugli autori letti. Esercizi di memoria e di recitazione. Compiti. Quattro scolastici e due domestici al semestre ; descrizione di oggetti ben noti allo scolaro, raffronti ovvii, versioni in prosa di poesie narrative, ristretti di letture alquanto ampie. Lingua tedesca, 3 ore per settimana. Lettura. De/ant, II ediz. I §t? 58-82 ossia N.ri 72-116, alcuni racconti scelti e frequenti esercizi orali. Cimpiti, secondo il piano. Sloria, 2 ore per settimana. Avvenimenti principali del medio evo e deli' evo moderno fino alla pace di Vestfalia (1648), con particolare ri-guardo alla storia della Monarchia austro-nngarica. (Jeografia, 2 ore per settimana. Gli stati d’Europa tranne 1’ Austria-Ungheria; 1’ America, 1’ Oceania. Matematica, 3 ore per settimana (alternando aritmetica e geometrih). Aritmetica generale: Le quattro operazioni coi numeri generali. Numeri algebrici in forma semplice. Quadrato e cnbo e relative radici e rappresentazioni grafiche. Elementi delle equazioni con applicazioni geometriche. Geometria: Equivalenza e calcolo delle superfici. Teorema di Pitagora. Superficie e volume dei corpi piii importanti. Intuizione della dipendenza delle superficie e dei volnmi dai dati ehe li determinano. Compiti. 3 scolastici al semestre. Fisica, 2 ore per settimana. Estensione e stato d’ aggregazione dei corpi. Calore. Ma-gnetismo. Elettricitil statica e galvanismo. Acustica. Ottica. Elementi di geografia astronomica. CLASSE IV (A, B). Religione, 2 ore per settimana. Storia sacra del Nuovo Testamento. Lingua latina, 6 ore per settimana. Grammatica : Teoria deli’ uso dei tempi e dei modi. Lettura. Cesare, de bello Grallico, I, II e parte del VII. Compiti, secondo il piano. Lingua greca, 4 ore per sefctimaua. Grammatica : Ripetizione e complefcamento della coniuga-zione dei verbi in — m; verbi in -- |j.t; coniugazione irrogolare. Compiti, secondo il piano. Lingua italiana, 3 ore per settimana. Grammatica. Verbo; Uso dei tempi o dei modi. Tras lati e figure. Dello stile. Elementi di prosodia e di metrica. Lettura. Si sono letti e spiegati vari brani in prosa e in verso con tena ti nel libro di testo, alcuni si sono imparati a memoria. Brevi cenili biografici dei principali autori letti. Manzoni, Promessi Sposi. Compiti, secondo il piano (di argomento simile a quelli della III, aggiuntevi narrazioni di avvenimenti e de-scrizioni di luoglii e di cose, disposizioni desunte dalla, lettura o svolte per esercizio). Lingua tedosca, 3 ore per settimana. Lettura. Dejant, parte I. N.ro 193 fine; parte II §§ 1-13 pag. 140. Racconti dello Schmid e continui esercizi orali. Compiti, 6 scolastici al semestre. Stori«, ‘2 ore per settimana. Ripetizione della storia de! medio evo da Rodolfb d’Abs-burgo. Storia moderna fino ai giorni nostri, con par-ticolare riguardo alle province austriache. (»eogralia, ‘2 ore per settimana. Geografia e statistica deli’ Impero austro-ungarico. Deli-neazione delle rispettive c:irte goografiohe. Matemntica, 3 ore per settimana (aritmetica e geometria alter-nativamente). Aritmetica generale'. Le quattro operazioni fondamentali con numeri algebrici. Massima comune misura e minimo co-mune niultiplo. Divisibilitä dei numeri. Operazioni con numeri frazionari. Equazioni di primo grado ad ima e pivi incoguite. Rapporti e proporzioni. Equazioni quadratiche pure. Rappresentazione grafica delle funzioni lineari e sua applicazione nel risolvere le equazioni di primo grado. Geomctria. Planimetria. Compiti. 3 scolastici per semestre. I sem. Fisicn, 3 ore per settimana. Meccanica dei corpi solidi, liquidi e aeriformi. II sein. Chiinica, 3 ore per settimana. Dei fenomeni ehimici. Analisi e siutesi chimica. Gompo-sizione deli’ aria afcmosferioa. Le leggi fondamentali della chimica. Elementi, simboli, formule ed equazioni cbimiche. I metalloidi e le loro principali combina-zioni. Breve sguardo attraverso la chimica dei metalli. Alcune combinazioni organiche. CLASSE V (A e 11). Iteligione, 2 ore per settimana. Apologia dei cristianesimo. Lingua latina, 6 ore per settimana. Lettum. Livio, Ab urbe condita 1., II; Ovidio: Parti scelte delle Metamorfosi, dei Fasti e delle Tristezze. — Cesare: Parti scelte. Alcnni brani mandati a memoria. Leltura privata. Cesare: De bello gallico, parti scelte; Ovidio: Parti scelte. Grammatica. Ripetizione dell’uso dei casi. Esercizi stilistici. Compiti, secondo il piano. Lingua greca, 5 ore per settimana. Grammatica. Ripetizione della morfologia. Teoria dei casi, preposizioni. Lettura. Arriano Traduzione e spiegazione di alcuni squarci dei libri I, II, III e V; Omero, Iliade, l eil. Brani di poesia mandati a memoria. Compiti, secondo il piano. Lingua italiana, '0 ore per settimana. Lettura di poesie e di prose degli autori principali dei secoli XIII e XIV. Lettura deli’ Orlando Furioso. Biografia degli autori studiuti. Compiti, secondo il piano, alternando gli scolastici coi do-mestici. Lingua tedesca, 3 ore per settimana. Lettura. Noli (Antologia tedesca) p. I. Traduzione e analisi di molti brani di prosa. Frequenti esercizi di traduzione, esercizi di dialogo. Hauff, Märchen. Compiti, 5 scolastici al semestre. Storia e geografia, 4 ore per settimana. Storia, 3 ore per settimana. Storia orientale, greca e romana lino alla conquista della Spagna, ossia sino al 133 av. Cr. (leogrnfia, 1 ora per settimana. Gli stati deli’Europa me-ridionale e occidentale. Descrizione soinmaria dell'Ame-rica e deli’ Australia. Matematica, 3 ore per settimana. Algebra. Equazioni compiti al semestre. Storia o geogralia, 5 ore per settimana. Storia, 4 ore per settimana. Storia romana dal 133 a. C. sino al 375 d. C. Storia del Medio Evo e storia moderna sino al 1618. Geografi», 1 ora per settimana. I principali stati d’Europa, d’Asia e d’ Africa, Matoinntica, 3 ore per settimana (alternando algebra e geo-metria). Algebra. Teoria delle potenze e delle radici. Concefcto dei numeri irrazionali. L’ vrnita immaginaria. Teoria e pratica applicazioiie dei logaritmi. Equazioni quadratiche a una incognita. Geomctria. 1 principali teoremi riguardo alla posizione re-ciproca delle rette e dei piani nello spazio. Proprietä fondamentali dell’angolo solido in generale e del triedro in particolare. Divisione e proprietä fondamentali dei corpi. Calcolo delle superficie e dei volumi dei poliedri, del ciliudro, del cono e del tronco di cono. Superficie e volnme della sfera, del settore, del segmento e dello strato sferico. Trigonometria piana: Goniometria. Fnnzioni goniometriche, Sviluppo delle formole geometriclie e loro applicazioiie alla soluzione delle equazioni goniometriche. Solnzione del triangolo rettangolo. Compili, 3 scolastici al semestre. Storia naturale, 2 ore per settimana. Zoologia, Elementi di anatomia e fisiologia nmana con riguardo • ali’igiene. Esposizione delle classi dei vertebrati e dei piü importanti gruppi degli invertebrati in base alla descrizione di forme caratteristiche, fatta secondo principi morfologici, anatomici e biologici, escluse le particolarita sistematiclie Descrizione di alcuni animali preistorici. CLA.SSE (VII A e B). Iteligiono, 2 ore per settimana. Morale. Dottrina morale della Chiesa cattolica. Lingua latina, 5 ore per settimana. Lettura. Cicerone: Verrine lib. IV (de Signis), Cato Maior. Virgilio: Eneide VI, Vil. Grammatica. Esercizi stilistici secondo il Oasagrande. Compiti, 1 scolastico al mese. Lingua groca, 5 ore per settimana. Lettura. Demostene. Iutroduzione ; la III Filippica. Odissea I, 1-95, V, VI, VII, IX, in parte il XXI; 1’ apologia di Platone. Compiti, secondo il piano. Lingua italinna, 3 ore per sett'mana. Lettura. II cinquecento e il aeicento Lettura di brani di serittori dei due secoli, contenuti nell'Antologia p. III. Lettura del Principe, della Vita del Cellini, de\Y Orlando Furioso e della Gerusalemme liberata. Un’ ora alla set-timana lettura della Divina Commedia: finito 1’Inferno e parte del Purgatorio. Esercizi di memoria e di recitazione. Compiti, ogni semestre 3 scolastici e “2 domestici alterna-tivamente. Lingua todesea, 3 ore per settimana. Lettura e versione, con opportune osservazioni grammati-cali e filologiche, di vari brani deli’Antologia del NoS p. II; Grillparzer: Erzählungen, Paul Heyse: Andrea Delfin. Letteratura: I primordi, il medio evo e il secondo periodo classico fino al Lessing. Compiti, secondo il piano. Storiu, i3 ore per settimana. Stori a moderna e contemporanea, con costante riguardo alla relativa geografia. Matcinatica, 3 ore per settimana (alternando algebra e geo-metria). Algebra. Equazioni superiori riducibili a quadratiche e casi semplici di equazioni di secondo grado a due incognite. Progressioni aritmetiche e geometriche, interesse com-posto e rendite. Elementi della teoriadelle combinazioni. Teorema binomiale per esponenti interi e positivi. Geometria. Trigonometria e geometria analitica piana Teoremi principali per la soluzione del triangolo obliquan-golo e loro applicazione alla geometria pratica, alla lisica e alla astronomia. Sistema di coordinate ortogonali. Retta e sezioni coniclie. Superficie deli’elisse e del seginento parabolico. Compiti, 3 scolastici al semestre. Fisica, 4 ore per settimana, Nozioni preliminari. Meocanica dei corpi solidi, liquidi e aeriformi. Calorico. Ohimica. Pr«i»t)(leutica filosolica, 1 ora per settimana. Elementi di logLoa e di metodologia. CLASSE VIII {A e B) Religiono, 2 ore per setfcimana. Storia della Chiesa. Liuguu latiun, 5 ore per settimana. Tacita. Passi scelti dai libri I, II, III, VI, XV e XVI degli Annali. Orazio. Odi I, II, III, IV. Carmen Saeoulare — Satira. Epi-stole. Lettura estemporanea da alfcri aufcori. — Elementi di letteratura latina. Compiti, secondo il piano. Lingua greca, 5 ore per settimana. Lettura. Platone: Eutifrone, Apologia di Socrate; Critone e parti scelte del Fedone. Sofocle: Edipo re. Oinero: Odissea: c. XIV, XV, XVI (lettura privata). Compiti, B scolastici al semestre. Lingua italiaiia, 3 ore per settimana. Lettura, Antologia vol. IV. Origini della lingua e della letteratura. 11 Treeento e il Quattrocento. Ripetizione della storia letteraria fino alla m orte del Manzoni. Dante. Si lessero gli ultimi canti del Purgatorio e i primi del Paradiso. lielazioni suita lettura privata. Compiti, ogni semestre, 3 scolastici e 2 domestioi alterna-tivamente. Lingua tedosca, 3 ore per settimana. Lettura di brani di prosa e di poesia dei principali serit-tori dal Klopstock fino al Goethe. Goethe; Goetz von Berlichingen, Reinecke Fuchs; Schiller, Räuber. Letteratura fino alla morte del Goethe ; i rornantici e i poeti austriaci. Compiti, secondo il piano. Storia c geografla, 4 ore per settimana nel primo semestre, 3 nel seoondo. Storia, geografia e statistica dell’Impero. austro-ungarico Mateinatica, 2 ore per settimana. Ripetizione di tutta la materia ed esercizi. Gompiti, 3 per semestre. Fisicn, 3 ore per settimana il primo, 4 ore il secondo semestre. Propagazione del moto oscillatorio. Acustica. Ottica. Magnetismo. Elettricita. Propedeutica Hlosolica, "2 ore per settimana. Psicologia empirica. OS o< c« IO a OD o' 00 oo 6< o" o ÜO er1 er C- RELIGIONE ISRAELITICA. Distribuzione (lelle classi, orario e piano delle lezioni nell’anno scolastico 1910-911. ‘) ORARIO DEL GINNASIO. (I numeri Ira parentesi iiulicano le orc chc auccessivamcntc saraiuio aggiunte, quando il disegno sarä materia d’obbligo per il Ginnasio inferiore, e la ginnastica materia d’ obbligo per tutto il Ginnasio). MATERIE I II III IV V VI VII VIII SOMMA Keligione 2 2 2 2 2 2 2 2 lti Latiuo 7 7 6 6 6 6 5 5 48 Greco — — 5 4 o 5 4 5 28 Italiano 5 4 3 3 3 3 3 3 27 Tedosco 3 3 3 3 3 3 3 3 24 Storia Goografia 2 2 2 2 2 2 2 3 1 4 1 3 I. sein. 4 II- „ 3 20 (19) 10 Matematica 3 3 3 3 3 3 3 2 23 Storia naturale 2 2 — — 3 2 — — 9 Fisica o chimica ... Propedeutica — — 2 3 — — 4 2 I. still. 3 II. „ 4 2 12 (13) 4 Diseguo . . 2 2 (2) (2; — - - — (8) Calligrafia 1 — — 1 Ginnastica (2) (2) (2) (2) (2) (2) (2? (2) (1«) Somma . . 27 27 28 28 29 29 29 29 22(i (29) (29) (32) (32) (31) (31) (31) (31) 24(i) 2) ORARIO DEL T1PO A. Approvato con d. M. 21 aprile 1909 N. 4620. (La ginnastica dcve diventare materia d’ obbligo non appena sara possibile). M A T EII1 E 1 II 111 IV V VI VII Vlil SOMMA Religione 2 2 2 2 2 2 2 2 IG Latino (i fi (i 6 (j 5 5 5 45 Italiano (lingua il’ iatruzione) 4 4 4 4 4 3 3 3 29 Tedcsco 4 4 4 4 3 3 3 3 28 Franccse — — — — 3 3 3 3 12 Storia -■ 2 2 2 3 3 3 3 18 Gcografia . 2 2 2 2 1 1 1 — 11 Matematica 3 3 3 3 3 3 2 23 Geomctria deserittiva . . . - — — — 2 2 — — 4 Storia naturale o geologia 2 2 — — 2 2 2 2 12 Cliimica — — — — — 2 2 — 4 Fisica — — 2 3 — — 3 4 12 Filosoliea propedeutica . . . 3 3 Discgno a mano libera . . . 3 3 2 2 — — — — 10 Calligrafia 1 1 Ginnastica (2) (2) (2) (2) (2) (2) (2) (2) (l(i) Somma . . 27 28 27 28 29 29 30 30 228 (29) (30) (29) (30) (31) (31) (32) (32) (244) TEMI PROPOSTI PER I COMPONIMENTI nolle classi supcriori TEMI D’ ITALI ANO. CLASSE V«. Scolastici. — Dali’ estate ali’ autunno. — „Fisehia il vapore“. — La poesia d’ imitazione in Italia nel dugeiito. -• Reminiscenze ovidiane. — Roma. — La storia. Domestici. — Umorismo manzoniano. — Figure e tipi di scuola. — Grandezza e piccolezza — 11 mondo deli’Orlando Furioso. .... „ (Jentillc-Corsi. CLASSE Vb. Scolastici. — Vita autunnale. — Una citta moderna. — La lirica religiosa deli’ Umbria nel dugento. — Muoiono gli altri dei, di Grecia i numi | 11011 sanno occaso ; ei dormon nei materni | tronchi e ne’ fiori, sopra i monti i fiumi | i mari eterni. (Card. Primav. eilen. II). -- Libri e giornali. — Eroi. Domestici. — La voce dei venti. — Figure e tipi di scuola. — Grandezza e piccolezza. — II mondo deli’ Orlando Furioso. „ Corsi. CLASSE VI«. Scolastici. — Alcuni dissero beata 1’ ignoranza. — Eroi antiohi ed eroi moderni. - La arti d’ Armida. -- Trovate 1’ accordo fra i due proverbi romano e biblico : „sapientis est mutare consilium“ e „stultus mutatur ut luna*. — Dante fra i diavoli della quinta bolgia. — Coeltim, non animum, mutant qui trans inare eurrunt. Domestici. — ...uil sine magno vita labore dedit mortalibus (Orazio/ — Tormenti e tormentati fuori della cifctä di Dite — La rofcta di Roncisvalle e la morte d’ Orlando nel Morgan te. — II pensiero politicio del Maehiavolli. Ballodi. CLASSE VI/;. Scolastici. — Non v’ ha luogo tanto basso da eni 11011 si possa alzare lo sguardo al cielo (Bonghi). — Idee pedago-giclie del Rinascimento secondo il Dominici e 1’Alberti. Quant’ 6 bella giovinezza, Che si fugge tuttavia! Chi vuol esser lieto, sia: Di doman 11011 c’ e certezza. (Lor. de Medici). Maiorum gloria posteris quasi lumeu est, neque bona neque mala eorum in occulto patitur (Sallustio). — Dante fra i dia-voli della quinta bolgia. — Conquistatori di popoli e conqui-statori del vero. Domestici. — Franoesca da Rimini (Dante, Pellico, D’ Annunzio). — Nil sine magno vita labore dedit mortalibus (Orazio). — 1. La morte d' Orlando nella Chanson de Roland e nel Morgante. 2. Attraverso il Quattrocento. 3. Farinata. — La quarta egloga di Virgilio. BI CLASSE Vila Scolastici. — La mente non č un vaso da riempire, ma un fuoco da suscitare (Plutarco). — La eonquista deli’ aria. — 1. Ulisse e Nausioaa. 2 Manfredi.-»' 8, Musiča e poesia. — 1. Verre e Cicerone. 2 Spes ultima dea. 3. Non c’ č miglior mezzo per educare il carattere quanto 1’abitudine di dir il vero (Bonghi). — 1. Dal consolato ali’ impero. 2. Sordello. 3. Coelum non animum mutant qui trans mare currunt. — 1. Rimirando la via percorsa. 2. Le donne, i cavalier, 1’ armi, gli amori nella Gerusalemme liberata. 3. Leggendo il Principe del Machiavelli. Domestici. — Omue vivuin ex vivo. — Clorinda. — Idee e cosfcumi del Rinascimento nella „Vita“ del Cellini. — 1. Impressioni estetiche dinanzi un’ opera d’ arte figurativa. 2. La personalita deli’ Ariosto nelle sue satire. 3. La beneficenza nella societä contemporanea. Jirol CLASSE VII/;. Scolastici. — Favore e merito. — 1. Musiča e poesia. 2. Vanni Fucci. 3. Ulisse e Nausicaa. — 1. I libri ehe mi hanno lasciato piü profonda impvessione. 2. L’ utilita della disciplina. 3. La trasformazione deli’ energia. — J. Niente ednea il carattere quanto 1' abitudine di dire il vero. (Bonghi). — 2. Verre e Cicerone. 3. Non si puö avere ima cultura profonda se non accoppiando lo studio delle lettere a quello delle scienze. — ]. Rinaldo e Tancredi nella Gerusalemme liberata. ‘2. Socrate davanti a’ suoi giuoici. 3. Benvenuto Cellini dipinto da se stesso. — 1. Fu vera Gloria? 2. Che cosa ho imparato in quest’ anno di scuola? 3. Excelsior (La conquista del-1’ ari a). Domestici. — Importanza deli’ abitudine nella vita. — 1. Historia magistra vitae. 2 E d’uopo, Achille, alzare nel-1’alma il primo altare (Parini: L’educazione). 3. L’invenzione della serittura e della stampa. — 1. Spes ultima dea. 2. L’e-pisodio di Olindo e Sofronia nella Gerusalemme Liberata. 3. Non ignara mali miseris succurrere disco. (Virgilio, Eneide I 630). — 1. Le donne, i cavalier, l’armi, gli amori, nella Gerusalemme Liberata. 2. ...Troianas ut opes, et lamentabile regnum Eruerint Danai... (Virgilio, Eneide II 67). 3. 11 signiti-cato allegorico del primo canto della Divina Commedia Costantini. CLASSE VIII a t Scolastici. — 1. Demostene parla al popolo. 2. Soci-ate. 3. San Francesco e la pace sociale. — 1. La civiltä del ferro. 2. Suoni e colori. 3. La famiglia. — 1. II pensiero dei pochi, 1’ opera dei molti. 2. Poesia pastorale. 3. La forza. — 1. La forza della ragione. 2. II poema nazionale. 3. La luce e la vita. — 1. L’ arte testimone della storia. 2. La classicitä. 3j „Beata solitudo, sola beatitudo“. Domestici. — Elogio del lavoro. — II tempo irrepara-bile (cfr. Ariosto, Furioso XXXIV, 76, e Leopardi: La sera del di di festa). — Una commedia di Carlo Goldoni. Vittori-Uentillo. CLASSE VIII b. Scolastici. — 1. Efca eroiche. 2. II moderno. — 1. La terra e 1’uomo. 2. Le illustrazioni grafiehe delle opere lette-rarie. 8. Alberi. — J. La pafcria. 2. Un monumento a Dante. B. La patina del tempo. — 1. La nemesi della storia. 2. Com-medie e novelle. 3. La poesia deli’ acqua. — 1. Personaggi storici nell’ arte. 2. Lo stile. 3. La voce umana. Domestici. - II paradiso terrestre in Dante e nell’ A-riosto. — Dante e il Manzoni — Una tragedia di Vittorio Alfieri. Ooiltillo. RELAZIONI. VI a — I due protagonisti della politica del BOO (Log) ; Lodovico Ariosto (Martinolich Ettore); La Gerusalemme Li-berata (Calligaris). VI b — La cultura a Ferrara nel Rinascimento ; con proiezioni. (Nevrly); Michelangelo; con proiezioni. (Terni); Leonardo; con proiezioni. (Stuparich). Vila — L’assedio di Firenze (Kenich); Raffaello; con proiezioni. (Apollonio); Gli storici e il Machiavelli (Angeli); II teatro nel Cinquecento (Hilty); Michelangelo; con proiezioni. (Bonivento) ; II Baldus del Jolengo (Devescovi) ; I lirici del Cinquecento (Jess); Torquato Tasso e la poesia del dolore (Ooceancig) VII& — Michelangelo Buonarroti (Segher). Andrea Pal-ladio (Luzzatti). II significato simbolico delle fiere dantesche (Luzzatto). II Cortigiano di B. Castiglione (Ramponi). II Principe del Machiavelli (Silvestri). TEMI DI TEDESCO. CLASSE V a e b. Der gordische Knoten (nach Arrian). — Das Wunder der Nüsse. —Vittorino da Feltre — Der Zug des jüngeren Kyros. — Wie der kleine Jakob beraubert wurde (nach Hauff). — Der Streit zwischen Achilles und Agamemnon. — Die Weiber von Wenisberg. „ „ . . (I. Hrn.sin - K. Man m. CLASSE Via. Der Verfall der Sitten in Rom zur Zeit des jugurthini-schen Krieges. — Einighe Charakterbilder aus Freytag’ s „Journalisten1'. — Licht- und Schattenseiten der römischen Geschichte. -- Der Wirt un der Diener in Lessings „Minna von Barnhelm ! — Vergil. „ , ö Bidoli. CLASSE VI b Der Gardasee. — Krieg und Frieden — Hoffnung. — Sinn und Bedeutung des Gedichtes „Das Rieselspielzeug“ von Chamisso. — Ein Sommerfest in der Halle eines germanischen Häuptlings. — Volksbelustigungen bei den alten Germanen. — Curriculum vitae. — Charakteristik der Hauptpersonen in Lessings „Minna von Barnhelm“. — „Schuster, bleib bei deinem Leisten ! — Freytags Journalisten. CLASSE VII a Entstehung und Entwicklung des deutschen Nationalepos. — Kurzer Überblick über die Entwicklung der deutschen Literatur von Karl dem Grossen bis zu Friedrich II. — Not bricht Eisen. — Peter Rosegger als Waldbauernbub. — Die erste Blütezeit der deuschen Literatur. — Gottsched und die Schweizer. — Bedeutung der Presse. — Venedig im XVIII. Jahrhunderte. — Der Nibelungen Not. — Es fällt kein Meister vom Himmel. (»ms. CLASSE VII/; Ursachen und Folgen des dreissigjährigen Krieges. — Stadt und Volk Venedigs (nach Paul Heise). — Verre und Cicero. — Eine Wasserfahrt. — „Die Elemente hassen das Gebild der Menschenhand“ (Schiller). Uiiloli CLASSE VIII«, Willst du immer weiter schweifen? Sieh, das Gute liegt so nah ; Lerne nur das Glück ergreifen, Denn das Glück ist immer da. (Goethe, Erinnerung). Charakteristik der Hauptpersonen in doethes „Götz von Berlichingen. — Es regnet (Eine Skizze) — Karl lind Franz Moor (Eine Parallele). — Die Satire in Goethes Reinecke Fuchs. — „So fühl, ich denn in dem Augenblick was den Dichter macht, ein volles, ganz von einer Empfindung volles Herz ! (Goethe, Götz von Berlichingen). — Die Entwicklung der Goetheschen Dichtung von Götz von Berlichigen zur Iphigenie auf. Tauris. — Petrarca. — Die Dichter der Befreiungskriege. (»ins. CLASSE VIII Ein Gemälde des Herbstes. — Charakteristik der Hauptpersonen in „Götz von Berlichingen“. — Arbeit ist des Bürgers Zierde, Segen ist der Mühe Preis; Ehrt den König seine Würde, Ehret uns der Hände Fleiss. (Schiller, Die Glocke). — Meine Hausbibliothek. — Das Leben im Hafen. — Die Ehre nährt die Künste. — Freie Prosaübersetzung ans Dantes Inferno V. BmIoIi. STUDI LIBERI Disegno. — Quattro ore per settimana. Corso I. Ornamenti dalla stampa. Element,i di prospektiva. Copie da oggetti semplici. Corso II. Studio della testa dalla stampa e dalla plastica. Disegni dal vero. Schizzi di figura e di paesaggio. Di-segni di figura dal gesso e dal vero. — prof. E. Iurizza. Stenografi a. — Due corsi con dne ore settimanali per eiascuno. Corso 1. Segni stenografici e formazione delle pai’ole. A_b-breviazione delle parole e si g le. Esercizi di lettura dagli „Esercizi di stenografia“ di G. Caccini. Corso II. Abbreviazioni logiclie. Testo : Noö, Manuale di stenografia. Esercizi di lettura dalle „Letture stenogra-fiche“ del dott G. du Ban. — Prof. II. Ballocli. Ginnastica. — Set,te sezioni con due ore settimanali per cia-scuna; due sezioni nella palestra della civica scuola popolare di via Nuova, le altre cinque nella palestra di via della Valle. — Docenti : E. Paulin, e lt. Ito-tnagiia. Franco,so. — Primo Corso. — Due sezioni cadauna con ore l2 per settimana. Regole di lettura e di pronuncia. Teoria dell’articolo, del nome, deli’ aggettivo, del pronome e del numerale. Uso del pronome ce davanti alle forme assolute del verbo e tre. Verbi ausiliari. Le quattro coniugazioni regolari. Sintassi : alcune regole importanfci sull’ uso dell’articolo, del nome, deli’ aggettivo e del pronoine. Del partitivo. Applicazione di vocaboli e frasi con traduzioni dal libro degli esercizi. Versioni dali'italiano in fraueese secondo la raccolfca del prof. G. Prat; lettura e interpretazione di ima cinquan-tina di brani dali’ antologia francese del prof. Jean Pierre Malan, qualche favola di La Fontaine e alcune poesie mandate a memoria. Secondo Corso. — Una sezione con 2 ore per settimana. Ripetizione della morfologia. I verbi irregolari. Teoria della preposizione e della congiunzione. Le parti piti importanti della sintassi con relativi esercizi a voce e in iscritto. Di alcuni gallicismi. Homonymes et paronymes. Esercizi metodici di nomenclatura. Oltre alle versioni del Prat e alla lettura deli’ Antologia del Serafini, lettura e traduzione delle seguenti opere drammaticlie : Sandeau : Mademoiselle de la Seigliere ; Pailleron : Le mond oü l’on s’ennuie. Tcrzo Corso con ‘2 ore per settimana. Sintassi: Teoria dei modi e dei tempi; il periodo condi-zionale ; la concordanza del participio passato. Esercizi metodici di nomenclatura ; conversazioni in forma dialogata; riproduzione di brani letti. Brevi componimenti e versioni in prosa; notizie letterarie sul secolo di Luigi XIV. Oltre alle letture dali’ Antologia del Serafini, letture delle seguenti opere drammatiche: Piron: La metromanie; Moliere: Le Tartuffe; Rostand: Cyrano de Bergerac (i due primi atti). Prof. G. Ilnnniit. Prof. G. FuroHI. a) RAGGUAL1 STATISTICI VII VIII ttUllUOCi W GG CG < S 667 771I! Ol 1 * CO L'- r> »O CO 00 T* o 00 l> 1 »O rH co I'» 1- o o 05 CO I CO Ol 1 CO 692 05 CO 05 CO CO -H Ol CO Ol rH >o - S2 1 05 f-( 1 1 05 rH 1 g 1 1 0 01 C050.H | | | s 00 TH 1 01 Ol 1 51 Ol g&a | ! tH Ol 1 -t rH I Ol 1 »c Ol | 1 1 0 »O rH 01 Ol čo Ol i!-- i i cb Ol Ol 1 »o Ol CO ICH HH 1 *H | »O »C I Ol Ol 1 »o Ol g: iro i i »o Ol 1 S 1 1 »o Ol 1 1 1 00 O I 01 co 1 o CO CO i-* Ol H I Ol 1 o co 1 S 1 1 o c.^ S**1- 1 1 e SI m 1 o co Si-*’ 1 1 co Ol S 1 1 00 Ol §5* II II -c. m co | m co 1 co co s-1' 1 i co co 00 S 1 1 »o Ol sr- 1 1 1 M S 1 »o co 53 1 ^ II To co T-H CO rH I CO 1 3 rH Ol rH CO 1 rH Ol 1 h £i2 ® era ■*t To rf 3°“° 1 1 «o -t l> CO CO I CO 1 05 50 3*,ro 1 1 1 t 83 1 co -f 8 1*11 co S i 1 05 co 8* |-rt 1 t 05 1- I Ol co 1 r> era CO rH CO I I co 1 1 co rH S 1 1 co co g ; rt£M 1 1 ■* 34 37 1 00 co Ol Ol :r. rH I co I 00 co t> co 1 1 rH co s* r1 m ; Ol ?I I co co 1 Ol co l i Ol co co CO Tt< I Ol 1 o co a* m m 'i 1 s 1 Ol ? r11 i Ol -t co ■H’ I'» Ol I co 1 05 co GO -f CO rH | | ' CO 00 1 CO co 1 00 co CO^-t | | 00 sra co 8 1 1 čb Ol CO -? rH rH 1 Ol 1 « t- GO I co co 1 00 co si*m «Š Ol CO I • CO 1 1 co co »O co Ol H I I Ol 1 1 s co -rh co « . 1« s S 1 M II i» 3 »o 05 »O I Ol 1 co 1 II T* »O 00 1 rr 1 00 -f IS00 M 00 05 05 | | era ! 1 & co OT* M II > o oi • »O 1 Ol »o i i« i i Cl Ol »O lO rH 1- Ol I era 1 05 CO O Ol rH rH | 1 co 1 | ■* 3.‘g 1 »o >o i s® i i *o »o co 1—1 2? 1 1 Ol CO Ol Ol rH I I CO | 1 5 ‘C 05 I '"f -t- 1 at | Ol »O Ol | 05 -f 05 S* 1 3! 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O o 8 Ö —1 © 8üj to cd CO 0 © 1 ° * > Ä O cd 3 «3 fl CO H c« p ir, .5 ^ n3 ® r. a S o 9 CO ■ a a o 05 © tn m a H cd 'S " fi S *53 'S O-s I o. z: C J7 2 ■*-* 1§ Bq «tj JiS W 0-0 a^ ss§; ’g'S'S o *5 CP ^ oi CO rl? •cd o © *- Ö o c bto a O« O o tö Sp X cu 'CÖ o £ 5 s P b£> c« P. cd Cd 'O 5 'e' (O 0) r*:3 *■« P ° g P-03 d »w5 © a 13 (D CO RW &D cc p. o *a »-t o p« a cd oc cd Pu od > ’55 CO © o o cd a a o CO c cd > . o o W) O cd © O §S o O ’n 13 •C£ S'0 t« ^ © 0) o, o« s* tr © J3 02 a£ _< ed §? « — cd © O ^ CO - CO £U3 o> )* o o S>U © o a P co p 5 cd 5 5 55 p£ 'e\S*'*T,e nö © Ä o *430 .5 —■ r5 rO C P d) © _ D. 50 co «n O .-,^j ^ '&b čud 0) © rO '"Ö o o fc t? rt} M s ° s ^ iz 3 HH b) SUSSIDI E STIPENDI. Classe N. progr. Titolo dello stipendio Deci-eto di conferimento Importo cor. j c. I B 1 Stip. Ginn, triest. Dec. Luotr. 8/1/911 N. 96/VII 210 I I) 2 n l'ondaziono Argouto „ Luog. 12/11/910 N. 288/VII 500 111 C 3 rt C. bar. Reinelt Let.t. della Gam. di Com. e Ind. 5/4/911 N. 1457 300 1 VB 4 n Tomasioh Dec. Luog. 6/11/901! N. 25909/VII 400 — n 5 „ M. Levi „ Mag. 18/1/911 N. 548/VI11 300 V A ti J) C. bar. Reinelt Lett. della Cain di Coni. e Ind. 15/11/911 N. 77 300 — n 7 » C. bar. Reinelt Dec. Mag. 5:8/11/911 N. 548/VII 276 V B 8 v Ginn, triest. „ Luog. 29/11/900 N. 1186/VU 210 H 9 v del Giubileo „ Luog. 21/12/910 N. 752/VII 93 VI B 10 n Ginn, triest. „ Luog. 30/12/908 N. 103/VII 210 VII A 11 11 Capuano „ Mag. 10/11/903 N.74B69/VIII 504 * 12 n di Finanza „ Dir. Kinanza 11/10/908 N. 34153 300 M 13 ii M. Levi „ Mag. 18/1/911 N. 543/VIII 400 n 14 n M Levi „ Mag. 18/1/911 N. 543/VIII 400 » 15 M Ginn, triest. „ Luog. 16/1/908 N. 1 OH/VII 21u Vil B 1« n Ginn, triest. „ Luog. 6/5/910 N. 96/VII 210 n 18 n Don A. Kuponi „ Luog. Tir. e Vor. 19/2/10 N. 10796 300 n 17 n N. Mazzoni r Mag. 18/11 /907 N.39729/VIII 300 19 » Fondo di be- „ Luog. 28/10/907 N. 1210/VII 150 ficenza della cessataseuola di Pirano VIII A 20 n bar. Reinelt „ Mag. 1/2/909 N. 2I8/V1II 260 — VIII D 21 n Ginn, triest. „ Luog. 12/3/907 N. 103/Vil 210 — Totale . . 6243 — Alla biblioteca pauperum furono assegnate quest’ anno 1589.G8 corone. Furono accordati dei sussidi per 3C0 oorone dalla spettabile Camera di Coramercio e Industrie e per cov. 1000 dalla Direzione della Cassa di risparmio cittadina. Dalla Direzione centrale della Lega Nazio-nalo furono forniti quattro volumi. Sieno rese le piii sentita grazie ai generoai benetattori! FONDO PER SUSSIDI AD ALUNNI POVERI, (dal 20 giugno H)10 al 28 gingno 191 I). ATTIVO : 1. Cinque obbligaz. del presti to della cit,ta di Trieste cor. 2. Libretto della Cassa di risparmio N. 18*237 3 . . „ 3. „ «n » N. 1736G4 . . . 4. Una cartella di veiidita italiana (H°/()) del valove nominale di.......................................Lire Elargiziotii: 11)10 ‘20/ (j Dagli scolari della V B alla fine del- 1’anno scolastioo...........................cor. „ 5/ 7 Dai sigg. Albino Legat e Fano per onorare la memoria del giovanetto Adolfo Levi................................... „ „ 7/ 7 Dai sigg. Ada e Natale Scalia a dispo- sizione del sig. Direttore per mio študente emiuentista jiovero (formanti la cassetta privata del compianto loro fig1'o).................................... „ 9/ 7 Dal sig. Hermes di Deinetrio .... „ „ ‘29/ 7 Dal sig. Franc. Siberna, per onorare la memoria della diletta figiia. Gisella . . • „ „ 7/9 Dal prof. Cas. Crepaz e consorte, per onorare la memoria del sig. Guglielmo Desimon....................................... „ „ 30/ 9 Dal corpo iusegnante del Ginnasio, per onorare la memoria della sorella del collega prof. dott. R de Luyk ... „ 30/ 9 Dal prof. dott. U. Vittori, per onorare la memoria del collega prot. dott C Gratzer ...................................... „ „ 13/10 Dalla famiglia Giuseppe Zumin, per onorare la memoria del sig Francesco Dollenz........................................... n 1000.— 949.48 1204 33 1000.— 5 (>8 VO. — 50. — 100.— 50.— ‘20.-43. -3,— 20,- 1910 20/10 Ricavato netto copie „Notizie scola- stiche“ (1909-1910)..........................cor. 42.10 „ 1/11 Ricavato tagliandi (l Nov) .... „ 31 20 , 10/12 Dalla spett. Deputazione di Borsa . . „ 300.— „ 23/12 Dalla VI B, per onorare la memoria del padre del prof. Cas. Crepaz .... „ 12.20 „ 24/12 Da dodici scolari della 111 A, per ono- rare la memoria del sig. Bonaventura Crepaz............................................. 5-20 „ 24/12 Dali’ VIII B, per onorare la memoria del sig Bonaventura Crepaz.................... „ 14.— „ 27/12 Dalla sig.a Giuseppina ved. Desimon, per onorare la memoria del sig Bonaventura Crepaz............................ „ 20.— 1011 4/ 1 Ulteriore ricavato copie „Notizie scola- stiche“ (1909-1910)....................... „ 0.90 „ 5/ 1 Dal corpo insegnante del Ginnasio, per onorare la memoria del padre del col- lega prof. Cas. Crepaz............................ 64.— „ 23/ 1 Civanzo d’una fotografia offerta dagli scolari della II A del prof. S. Tedeschi „ 0.32 „ 4/2 Dalla famiglia S. nella ricorrenza d’uu triste anniversario............................... 50.— B 4/ 2 Dal sig. Enrico Lach, per onorare la memoria del sig. Giuseppe Zorzini . . „ 10.— , 15/3 Dai sigg. Eugenia e Carlo Kern, per onorare la memoria del sig. Gabriele Malta................................................20,— „ 20/ 4 Civanzo d’una riparazione in V B . . „ 2.— „ 24/ 4 Rinvenute alla Succursale.................... „ 0.20 , 6/5 Dal prof. Cesare Cristofolini per la gua- rigione di persona cara........................ „ 10.— „ 12/ 5 Dal sig. Umberto Viterbo per la tassa . scolastica a uno scolaro della I B (a mezzo del prof. A. Gentille) ... „ 30.— „ 22/ 5 Ricevute dal prof. G. Costantini per in- carico di alcune signoi'e......................... 100.— , 22/ 5 Dal sig. Emilio Fano......................... „ 10.— 1911 22/ 5 Civanzo d’uua gifca della III A ... cor. 3.60 „ 23/ 5 Dai sigg. Vittorio Tamaro e Guido • Piazza, ainici del figlio Paolo. » lO.- „ 23/ 5 Dai sigg. Gilda e prof. E. Brol, per onorare la memoria della sig.a Olga ved. Porzia » lO.— „ 25/ 5 Dali’ V111 B, per onorare la memoria della sig a Olga ved. Porzia . . . . „ 17.- „ 6/6 Ricavato tagliaudi (1. maggio) . . . » 31 14 „ 9/6 Civanzo d’ una riparaziöne, alla Suc- cursale 0 16 „ 11/6 Dalla sig.a Eugenia Adami, per onorare la memoria della sig.a Direea Liebmaun n 5.— ., 2ö/ 6 Rinvenute al Ginnasio 1,— „ Dalla spett. Cassa di Risparmio . . . 1000.— Somma cor. 5265.51 e lire 1U00 — PASSIVO: Per 42 vestiti (sconto l5°/0), 15 paia di scarpe, 2 maglie e 1 ombrello 1223.74 Per susšidi vari ' n 511 86 Per quietanze delle elargizioni della spetfc.-Direzione di Borsa e della spett. Cassa di Risparmio . . D 6.26 Diminuzioue del fondo gite (v. sotto) n 14.40 Somma cor. 1756.26 Civanzo: 1. Cinque obbligazioni del prestito della citfcä di Trieste cor. 1000,— 2. Libretto della Cassa di risparmio N. 182373 . . » 949 48 3 „ „ . „ N. 173664. . n 1559.77 •4. Una cartella di rendita it. (3u/0) del valore no- nominale di lire 1000.— 1911 / Saldo e lire 1000,— Totale del passivo e del saldo cor. 5265 öl e lire 1000.-- FONDO PER G IT E. (Facenfce parle del f'oudo sussidi). Attivo: Civanzo della gestione 1909-1910......................cor. 117.54 1911 22/5 Da alcuni scolari della III B quäle civanzo della maggiolata........................... 3 60 Somma cor. 121.14 Passivo: „ 12/5 Date a tre scolari..........................cor. 18.-- „ / Saldo........................................... 103 14 Somma cor. 121 14: Le en trate del fondo poveri seguano, purtroppo, quest'anno una diminuzione, cioe cor. 5265/) 1 di fronte a cor 5529.81 in-cassate l’altro anno. Le ragioni di questo po’ di sbilancio de-rivano specialmente dal fatto che quest’ anno non fn potuta mettere a nostra disposizione per il ballo studentesco la sala della Filarmonica e cosi ci venne a maucare un migliaio di corone, che tante se n’ erano ricavate da siffatto trattenimento. Speriamo che nel prossimo anno 1’ ostacolo possa essere ri-mosso o che si trovi qualche altro spediente a vantaggio dei poveri alunni che vanno crescendo in modo abbastanza allar-mante. A tutti i benefattori del fondo siano rese le piü sentite grazie! Henato Marussig. AUMENTO DELI E COLLEZIONI SCIENTIFICHE A) Biblioteca dei professori. Bibliotecario: prof. Attilio Gontille. DONI: Dali’i. r. Luogotenenza: Bollettino delle leggi ed ordinanze per il Litorale a. i. 1910-1911. Dal civico Magistrato : Bollettino statistico mensile 1910-1911 e Riassunto di statistica per il 1910. — Conto consuntivo deli’amministrazione civica per 1’anno 1908. — Prospetto del personale insegnante e statistica degli allievi delle ci-viche scuole popolari e cittadiue alla fine dell’anno scola-sbico 1910-1911. — E. Boegan. La grotta di Trebioiano. — 1. Cavalli. Conamercio e vita pri vata di Trieste nel 1400. — A. Gentille. II primo seoolo della Societii di Minerva. — A. lellersitz. Relazione sul III congresso internationale di igiene scolastica. — Miacellanea di studi in onore di Attilio Hortis. — G. Moise. Regole ed osservazioni della lingua italiana (2 copie). L. A. Muratori. Rerum italicarum seriptores, ed. Car-dncci e Fiorini, fasc. 78-87 e Archivio murutoriano fasc. 7-9. — Pagine istriane, fascicolo cormnemorativo della Esposi-zione di Capodistria — F. Pasini. Clemeiitino Vannetti. — Relazione sul primo decennio di attivitä della Univei'-sitä popolai-e triestina. Dal Ministero della P. I. di Roma: L’ istruzione primaria e popolave in Italia. , Dal Podestä di Parenzo: Parenzo, per 1’inaugurazione del nuovo palazzo del Comune. Dall’Osservatorio niariltimo di Trieste: Rapporto annuale per 1’ anno 1906 (vol. XXIII). Dalla Direzione generale di pubblica heneficenza: Relazione della be-neficenza pubblica nel 1909. Dali’ assessore doit. Franco Gregorutti: E. Borbonese. Gli nlfcimi d’Azeglio. — G. BuceMati. Teoria del bene e del male. — G. Garbonelli. II conte di Neipperg. — M. Cioni. L’ Ar-chivio vicariale di Cerfcaldo. — P. Garleni. Aspirazioni ci-vili. — Gizya Fuochi fatui. Dali'ing. Ghira la sna pubalicazione L’acqucdotto combinnto Trebi-ciano-Recca e il Timavo. Dal sig, E. Paulin la sna pubblicazione Scuolc alVnria aperln. Dal prof. L. Schiavi il suo dramma Guglielmo il buono. ACQUIST1: Nnova Antologia, Roma, 1910-1911. — La Gultura filosojica, anno V (Firenze 1911). — Giornale xtori.no della letteratura ita-liana, Torino, vol, L V, L VII e Supplemento n. 12. — llevue de.s deux mondes 1910-1911. — Mitteilungen der k k geogr. (Gesellschaft in Wien, 1910 1911. — Rivista di filologia e d’isfcruzione classica, Torino, XXXIV. — Rivista pedagogica, Borna, vol. IV. — Scientia, Bologna, vol. VIII e IX. — Verordnungsblatt f. d. Ministerium f. Cultus u. Unterricht, 1910-1911. — Zeitschrift f. d. oest. Gymnasien. Vienna, 1910-1911. ■ Bibliotheca philologica classica, vol. XXXVI, XXXVII. — Pauhj 1 Vissowa Ileal Eneyclopädie der kl Altertumswissenschaft V-l. — W. H. Roscher, Lexikon der griech. n. röm. Mythologie, disp. 62, 63. — Storia dei generi letterari italiani (Val-lardi) fase. 90-97. M. Bandello. Le novelle — G. Baretti. Prefazioni e pole-miche. — L. Blänch. Della scienza militare. — 7’. Boccalini. liagguagli di Parnaso — Gatalogus dissertationum philologi-carum classicarnm (Fock) — B. Croce. Saggi sulla letteratnra italiana del seicento. — G. ß. Della Porta. Le commedie. — E. Drerup. Omero. — F. Folengo. Le maccheronee e Le opere italiane — V. Gioberti Del rinnovamento civile d'Italia. — C. Gozei Memorie inutili. — II. Halma, G. Schilling. Die Mittelschulen Oesterreichs. — 1 G. Ilibben. La logica di Hegel. — R. Klussmann. Bibliotheca scriptorum classicorum, 1-1. — Lirici marinisti. — M. Manitius. Geschichte der lat. Literatur des Mittelalters. — M. Pliilippson L’ Europa occidentale nel-l’epoca di Filippo I), di Elisabetta e di Eurico IV. — Platone. Dialoghi, tradotti da R. Bonghi, vol. Vlil, XI, XII, XIII. — G. B Vico. L’autobiografia. — P. VUlari. L’ltalia da Carlo Magno alla morte di Arrigo VII. — 1. Vittorelli. Poesie. — W. Wundt. Völkerpsycologie. B) Jiiblioteca degli scolari. Curatore : Prof. S. Kabkndiiii. DONI: Dal Magistrate civico: Gentille Attilio. II primo secolo della So-cietA di Minerva 1810-1909. (Trieste, Caprin, 1909). (Due esemplari). Dalla Societä Alpina delle Giulie: Guida dei dintorni di Trieste. (Trieste, Caprin, 1909) (Cinque esemplari). Dal dott. Salvalore Besso, per incarico del defunto zio Davide Besso i seguenti 48 volumi: Beccaria Gesare. Le opere precedute da un discorso sulle opere e sull’antore di Pasquale Villari. (Firenze, Le Monnier, 1S54). Beltrami Luca Alessandro Manzoni, con 9 autografi e 58 illu-strazioni. (Milano, Hoepli, 1896). Cantu, Cesare. Biografie per corredo alla storia universale. (Torino, Unione Tipografica, 1858). Cantu Cesare. Dei monumenti di archeoiogia e belle arti per illustrazione alla storia universale. (Torino, Unione Tipografica, 1858). Canti) Cesare Discorsi ed esempi in appoggio alla storia universale. (Torino, 1858, Unione Tipografica). Cantü Cesnre. Sulla storia Lombarda del secolo XVII per cora-mento ai „Promessi sposi“ di Alessandro Manzoni. (V edi-zione, Lugano). Castagnola Paolo Emilio. Istituzioue di belle lettere (II edizione Libro I 1896, Libro II 1886, Libro III 1881 Firenze, Suc-cessori Le Monnier, 1896). Gastelar Emilio. Storia e filosofia. (Milano, Sonzogno, 1903). Cattaneo Carlo. Scritti storici, letterari, linguistici. economiei, per cura di Carlo Romussi (Milano, Sonzogno). Celoriu Giovanni. Couversazioni astronomiehe. La luna, raono-grafia fisica. (Milano, Treves, 1871). Costa Paolo. Del modo di comporre le idee. Delle forze del-l’umano intelletto, Deila sintesi e dell'analisi. (Milano, Silvestri, 1844), Costa Paolo. Deila elocuzione. — Teodoro Accio. Sülle arfci liberali e sulle scienze (Milano, Treves, 1871). Dävanzati Bernardo. Soisma d’ Inghilterra oon altre Operette. (Edizione II, Padova, 1754, Cumino). Davanzati Bernardo. Dello scisma d’Inghilterra. Lettere e so-netti. (Milano, Vigoni, 1874j. Fanfani Pietro. I diporti filologici. (Carueseechi, 1870). Federigo II re di Prussia. Storia tradotta dal tedesco. (Amsterdam, 1789). Galilei Galileo. Epistolario. (Livorno, Vigo, 1872). Giuliani Giambattista. Lettere sul lingnaggio vivente della Toscana. (Edizione II, Torino, Franoo, 1860). Gotti Aurelio. S. Maria del Fiore e i suoi architetti. (Firenze, Barbera, 1887). Qozzi Gaspare. Favole, novelle, lettere e descrizioni annotate dal dottor Angelo Lerra. (VIII ristampa. Paravia, 1899) Leopardi Giacomo. Letture scelte. — prof. Giovanni Bertacohi. Genesi ed elementi del dolore nelPepistolario Leopardiano. (Milano, Sonzogno, 1902). Lerra Angelo. Lezioni sull1 arte del dire. (Edizione III, Roma, B^orzani, 1889). Lncrezio Tito Caro. Della natura delle cose, traduzioue di Ales-sandro Marchetti. (Milano, Sonzogno, 1875). Magalotti Lorenzo. Varie operette ed otto lettere sulle terre Buccheri. (Milano, Silvestri, 1825) Niccolini G. B Arnaldo da Brescia con proemio di C. Gargiolli. (Milano, Sonzogno, 1884). Paruta Paolo. Alcuni discorsi. (Venezia, Alvisopoli, 1829). Rnyneri G. A. Primi principi di metodica. (Edizione VI, Pa-ravia, 1861). Redi Francesco. Lettere. (Venezia, Alvisopoli, 1830). Revere Giuseppe. Lorenzino de’ Medici con note e illnstrazioni. (Milano, Guglielmini e Redaelli, 1839). Smith Filippo. Storia antica deli’Oriente fino alla conquista di Alessandro il Grande. (Edizione IV, Firenze, Barbera 1837). Spencer Herbert. I primi principi. (Edizione I italiana per cura di M. Sacchi e G. Cattaneo, Milano, Dumolard, 1807). Spencer Herbert. La giustizia, traduzione di S. Fortini Santa-relli, - Vanni Icilio. Sul sistema etico giuridico di Herbert Spencer. (Cittä di Castello, Lapi, 1893). Spencer Herbert. Beneficenza negativa e positiva, traduzione di Sofia Fortini Santarelli. (Cittä di Castello, Lapi, 1894). Tacito Caio Cornelio. Le storie, la Germania, la vita d’Agricola e della perduta eloquenza, traduzione di B. Davanzati. (Milano, Sonzogno, 1878). Verri A. Discorsi vari. (Milano, Silvestri 1818). Verri P. Scritti vari. Volumi 2. (Firenze, Le Monnier, 1851). • Vergilio. L’Eneide, traduzione di Annibal Caro. (Milano, Sonzogno, 1900). — La Vita italiana nel BOO. (Milano, Treves, 1892). — La Vita italiana nel Rinascimeuto : I. Storia (Milano, Treves, 1893). — La Vita italiana nel 500. (Milano, Treves, 1894). — La Vita italiana nel 600. II. Letteratdra. (Milano, Treves, 1895). — La Vita italiana nel 700. 1 Storia. (Milano, Treves, 1896). — La Vita italiana nel 700. (Milano, Treves, 1896). Vico Giambattisla. Principi di una scienza nuova, prefazione e note di Pio Viazzi — G. B. Vico, Autobiografia. (Milano, Sonzogno). Wentioort Higginson Tommaso. Storia degli Stati Uniti, tradu-zione di Sofia Fortini Santarelli. (Cittä di Castello, Lapi, 1888). ACQUISTI: Arioisto Lodovico. Elegie, sonetti e canzoni a cura di Ardengo Sof'fici. (Lanciauo, Carabba, 1911). Capuana Luigi. Cardello, racconto illustrato da G. Gr. Bruno (Sandron). Carducei Giosue. Accapigliature ed altre prose. (Milano, Casa editrice italiana, 1909) Carducci Giosui. Presso la tomba di F. Petrarca. Ai parenfcali di G. Boccacci. (Zanichelli, 1910). Carlyle Tommaso. Gh eroi. Traduzione e note di Maria Pezze Paseolato, con pref. di Enrico Nencioni. (Barbera, 1897). Castiglioni Vittorio. Semper recte, alcune riflessioni intorno ai principali bisogni e doveri dell’uomo. (Le Monnier, 1890). Catani Tommaso. Rosellino nella luna,, romanzo umoristico. (Beraporad, 1910). Cellini Benvenuto. La vita, con note storicho di lingua e di stile per cura di Orazio Bacci con un facsimile dell’aufco-grafo. (Šansoni, 1902). Compagni Dino. La cronaca, le rime e 1’intelligenza a cura di Raffaello Piccoli. (Lanciano, Carabba, 1911). Ellis Edward S. II capitano e la sentinella. II fiume sotter-raneo, riduzione dali’ inglese di Teresina Bagnoli. (Bem-porad, 1910). Ellis Edward S. La caverna deli’ orso. Fiume e foresta, riduzione dall’inglese di Teresina Bagnoli (Bemporad 1910). Grigorovich D. V. II bambino di gommelastica, traduzione li-bera dal russo di Renato Fucini. (Bemporad, 1910). Guicciardini Francesco. Istoria d’Italia. 10 volumi. (Milano, Ti-pografia dei classici 1803). Hagenbeck Carlo. Io e le belve. Le mie memorie di domatore e mercante con 150 ill. (Quintieri, 1910). Lauria Amilcare. II signorino, con acquarelli di P. Scoppetta. (Sandron, 1901). Paladini Carlo. Le avventure di Triu Triu e di Cian fu toto e altri racconti cinesi con 49 ill. di G. B. Bruno. (Bemporad, 1902). Piazza Giulio. Ometti e donnine. Monologhi per fanoiulli. (Trieste, Vram, 19)1). Pitteri Riccctrdo. Pafcria Terra, versi. (Milano, Treves, 1903). Pitteri Riccardo Dal mio paese, versi. (Milano, Treves, 1906). Quattrini A. G. II terrore della Sonda, avventure di mare ill. da Minardi. (Soc. ed., Koma) Righi Augusto. II radio. (Zanichelli, 1904) Salerno Raffaele Che signilica ? Piccolo vocabolario della lingna italiana, con 100.') inc. (Sandion). Salgari Emil io. Un dramma sull’Oceano Pacifico. (Bamporad). Stanley Enrico. Come trovai Livingstone. Viaggi, scoperte nel-l’Africa centrale ill. (Milano, 1878). Smiles Samuele. II carattere. Versione di F. Verdinois. (Napoli, Avitabile, 1910). Stocco G. Gli scorridori della Iungla, romanzo di avventure indiane. (Soc. ed., Roma). Sloppani Antonio, II bei paese, 60 a edizione illustrata. (Soc. ed. Milano, 1907). Tarducci Francesco. La mitologia classica ridotta a libro di lettura continuata. (Toschi, 1882). Verne Giulio. I drammi del Sahara Racconti di avventure. (Casa editrice, Roma). Verne Giulio. I figli del capitano Grant Parte I. L’ America del Sud (vol. I e II). Parte II. L’Anstralia (vol. III e IV). Parte III. L’Oceano indiano (vol. V e VI). (Milano, Bietti). Yatnbo. Lo scimmiottino verde, con 100 disegni deli’ autore. (Scotti, 1909). Yambo. Fortunato per forza. Avventure incredibili, testo e disegni. (Scotti, 1908). Quali libri ausiliari per lo studio dei classici e la geo-grafia furono acquistati: Georges Calonglii. Dizionario latino-italiano (18 esemplari). Kozcnn-Stenta. Atlante geografico (51 esemplari). Putzger. Atlante storico (13 esemplari). Orazio. Epistole (5 esemplari), Satire (51 esemplari), Liriche I (5 esemplari), Liriche II (5 esemplari) Schenkl. Dizionario greco-italiano (5 esemplari). Complessivamente questa sezione della biblioteca degli scolari dispone di: 38 esemplari del Dizionario latino-italiano del Georges-Calonghi — 5 esemplari del Dizionario greco dello Schenkl — 51 esemplari deli’Atlante geografioo del Kozenn-Stenta — 13 esemplari deli'Atlante storico del Putzger — 15 esemplari deli’Eneide commentata — 10 esemplari deli’ Orazione pro Milone di Cicerone commentata — 20 esemplari del primo libro di Livio commentato — 5 esemplari delle Opere di Orazio commentate. (Curatore della sezione il prol'. G. Saraval). D) Gabinetto di storia naturale. Custode: Prof. S. Tedeschi. DONI: I b. Mario Iellersilz, un corno di rinoceronte. I c. Carlo Zammattio, un uovo di canarino. I d. Teodoro Bartole, una biscia d’acqua. II a. Gino Camerini, alcuni favi di api. II c. Enrico Seberich, granati di miniera e di fiume. II d Leopoldo IVlonti, una salamandra maculosa. Pasquale Cattai, due conchiglie. Gastone Bruneti, parecchie conchiglie. Carlo Novelli, un tritone, una biscia d’acqua, un cervo volante preparato all’asciutto. III n. Pilade Basilio, un pešce fossilizzato. III c. Guido Siscovicli, piante fresche e šemi. V a. Bernardo Benussi, un pezzo d’ ametista. ACQUISTI: Tavole murali di Meinhold per la zoologia, 9 pezzi. Tavole murali di Pfurtscheller n. 22, 24. Tavole murali di Kny per 1’ insegnamento della botanica, n. 1, 12. Docici tavole murali per 1’ insegnamento della geologia — Parecchi uccelli e insetti della fauna locale — una Phoca vitulina — una Talpa europea — un Mus decumanus — un Mus rattus — uu Ornithornychus paradoxus — dne ermellini, di oui l’uno con pelliccia invernale — un Oavia poroellus — ima Testuggine palustre — uua Testuggine greca. La nottola: gruppo biologico. Una Taenia solium — un Proteus auguinus — quattro mo-delli d’anatonomia umana: la testa, il cuore, la pelle e 1’oreceliio — uu modello di botanica: la germogliazione del fagiuolo. Una raocolta di piante insettivore. Lo sviluppo del puleino: preparato in formalina Una raocolta di pietrefatti. Vari minerali e roccie. Un apparato per 1’idrogeno arseniato — dne tavole dei pesi atomici — trenta modelli atomici secondo Kekule — un caunello idrossigenico — un apparato per 1’inversione della fiamma — un eudiometro -• un apparato Kipp -- reagenti e preparati ehimioi, vetrami, porcellane e gomme. E) Gabinetto geografico-storico. Custode: Prof. dot.t. R. do Lnyk. AGQUISTI: Carle ijeografiche: 1. V. Uaardt. Le Alpi (Edit. Hölzl), 2. Ed. Gacbler. Asia lisica (Edit. Pichler). Tavole murali. 1. L’interno del duomo di S. Stefano in Vienna. ‘2. Palazzo del Parlamente in Vienna.. 3. Uodolfo d’Absburgo condanna i cavalieri malandrini. 4. Eugenio di Savoia all’assedio di Belgrado (1717). 5. Enrico II Iasomirgott riceve in feudo il ducato d’Austria. DONI: America (sckizzo) di Piero Marcovich, allievo della III h. Australia (schizzo) di 1Jortolo Fonda e d' Alberto Morpuigo, allievi della III b. F) Gabi netto di ftsica. Custode prof. C. Crepaz. AOQUISTI: Fischietfco di Galton con scala di Schmidt. Un termometro dimostrativo ad aloool. Due cilindri di acido carbonico. Una lampadina elettrica a palla "00/iOS. Un cubo di cristallo per la riflessione totale. Una pila Cupron, Due oondensatori. Riparazione d’uiia batteria di pile Bunsen e d’nn apparato per la declinazione e inclinazione magnetica. Gabinetto di matematica. Custode prof. C. Crepaz. ACQUISTI: 7 modelli per dimostrazioni di 18 n n » n 12 • » di prisma 3 n «f prismatoide 5 n n piramide ‘2 » 71 piramide tronca 2 n » tetraedro 2 n 1) ottaedi'o 1 modello n icosaedro 4 modelli » cubo 1 modello n decaedro 4 modelli w cilindro 4 modelli » cono 1 modello n cono tronco stereometria. Due piani di proiezione con 17 modelli. Una raccolta di asticelle di legno per il disegno di proiezione. 7 modelli per il calcolo intuitivo del volume dei corpi. Sfera circoscritta a un tetraedro Apparato per le sezioni couiclie. Apparato generale per le sezioni dei corpi. t)na corda di misura lun ga 20 m. U11 teodolite. 2 regoli universali con goniometro 2 regoli sempliti G squadrette 2 goniometri 3 cornpassi per la tavola nera. Sala di disegno. Prof. E. Iurizza. A0QUISTI: Vasi anticlii e moderni, bicchieri, piatli e altri diversi og-getti in legno. 3 seatole modelli „Andels“. • 2 cavalletti. 3 ali e penne di vari uocelli. 1 Alcedo hispida. 10 gessi. ESAMI Dl M ATU RITA II risultato finale degli csami di maturitä nell'anno scolastico 1909-10 fu il seguente: a) Sessione estiva. Nome e cognome Luogo Giorno Esito dell’esame Studi prescelti di nascita Almerigotti Carlo de Trieste 4 gennaio 1892 maturo ingegneria Baroni Riccardo 23 aprile 189! medicina Besso Manri/.io Milano 12 gennaio 1892 » n Cargne li Alessio Venezia 7 febbraio 1890 D im p. priv. Cattai Giuseppe TrieBte 30 settemb. 1892 n legge Costantini Bruno J) 25 gennaio 1892 maturo con (list. „ Crusiz Gastone 5 maggio 1892 maturo Declich Antonio Visignano 10 gennaio 1892 T agronomia Demetrio Hermes di Milano 8 agosto 1892 maturo con (list. legge De Riji Nicolo Trieste 27 dicomb. 1890 ingegneria Diminich Guido Cormons 4 maggio 1892 n » legge Gattomo Alfredo Trieste G luglio 1892 maturo » Gerussi Luigi 8 ottobre 1891 maturo con dist. Grego Ferruccio Paclia Bagdgo 28 dicemb. 1892 maturo medicina Ilirn Guido Trieste 28 aprile 1891 legge Lenardo Ferruccio di 1. luglio 1892 » Seimzo commorciali Luzzatto Pietro n 5 giugno 1892 n V Morpurgo Bruno v 18 giugno 1892 v ingegneria Niederkorn Ferruccio n 81 ottobre 1892 V legge Nitscbe Rodolfo D 1 giugno 1892 maturo con dist. ingegneria Nordio Umberto 7 maržo 1891 maturo » Polacco Giuseppe n 31 gennaio 1890 » legge Pototschnig Giorgio D 5 luglio 1892 V T Rocco Giuseppe D 23 aprile 1892 V medicina Sallustio Agide 11 21 settemb. 1888 n legge Seunig Giulio n 12 settemb. 1892 „ medicina Silvestri Mario 20 dicemb. 1890 maturo con dist. » Simonato Antonio n 24 agosto 1891 maturo filosofia Soletti RbouI !•) 16 agosto 1892 V legge Spaini Alberto V 6 luglio 1892 11 filologia Stuparicli Giovanni j) 4 aprile 1891 maturo con dist. » Timeus Ruggero » 16 febbraio 1892 maturo t Trauner Giorgio n 12 agosto 1891 » legge Turco Silio 20 miirzo 1890 * incerto Vecchi Giampaolo Parenzo 23 oltobro 1891 n legge Z«y Tullio Trieste 8 dicemb. 1892 Scionze commerciali Prebil Maria » 1(1 giugno 1891 matura con dist. medicina b) Sessionc autunnale. Norae e Cognome Luofjo Giorno Ksito deli’ esame Studi di nascita prescelti Lonscliar Aldo lJaulovich Eriiesto Polonio Giovanni Siderich Giuseppe Trieste S.Pictrod-Brazza Trieste Trieste 19 agosto 1 HUOBto 5 maržo 11 settenib. 1892 1891 1888 1888 maturo JJ Ji » legge 1) voterinaria legge Un candidato fu rimesso ad un anno, 2 a 6 mesi. c) Session e di fehbraio. Gilardini Enrico | Trieste [ 20 dicerab. 1890 | maturo | filosofia ANNO SCOLASTICO 1909-1910. Sessione ustiva Furono ammessi a gl i esami 38 candidati e 2 candidate una delle quali secondo il prog rani m a del tipo A. Per le prove in iseritto ehe si fecero il 7, 8 e 9 giugno furono assegnati i temi seguenti: 1. Per il componimento d italiano fu scelto il gruppo : a) Puč essere la guerra strumento di civiltä? b) Le scienze fisiche nella vita moderna. c) Classieismo e romauticismo. 32 candidati elaborarono il tema n, 4 il tema b, 4 il tema c. 2. Per la versione da.1 latino nell’ italiano fu assegnato ai candidati della sez. VIIIa Verg. En. XI, v. 836-875, a quelli della sez. Vlil/; Liv. V, 39. 3. Per la versione dal greco nell’italiano alla sez. Vlila fu dato Lisia „contro Eratostene“ § 4-10 (ex^Xeuaev), alla sezione VIII b Demostene, de corona § 270 274 — Una candidata iuvece della versione dal greco, ebbe uu componimento libero in francese dal titolo „Trieste et ses environs. Gli esami orali si terranno. sotto la presidenza deli’ i. r. ispett. scolastico prov. prof. N Kavalico, nei giorni 6 —10 luglio e del loro esito si riferirä nel prossimo annuario. VIII. > ' ' I' •. I i ' ' ’ I i ELENCO DEI DECRETI PIÜ IMPORTANTI pervenuti al Ginnasio dalle A utori La .preposte . c M. C. I. Viemia 28 lnglio 1910 N. 16(570 fissa il valore delle note di disegno e di calligrafia, se sono materie d’obbligo 1) nel ginnasio-tecnico rispetto al disegno e alla calligrafia deve valere quanto e disposto dall’Ord. M. II giugno 1908 N. 26651, P. 10 n. 2; 2) con un sufficente nella calligrafia puo lo scolaro essere promosso con distinzione, su parere della oonferenza, quando il sufficente sia compensato da un inolto buono; 3) con un insufficente nella calligrafia, corne materia d’ob-bligo, e con un insufficente in un’altra materia lo scolaro e senz’altro bocciato; 4) con un insufficente nella calligrafia o nel disegno, se sono materie obbligatorie, uno scolaro della I classe non puo ottenere ne la dispensa ne la proroga del pagamento del didattro. M. C. I. Vienna, 8 settembre 1909 N.' 372-12 Nella classe I deli’i. r. Accademia di commercio e di nautica non saranno accettati die scolari promossi regolarmente dalla IV classe del Ginnasio; a quelli diohiarati idonei in complesso šara permesso di domandare alla ecc. i. r. Luogotenenza un esame straordi-nario di riparazione, indicando espressamente la ragione del chiesto esame. Mag. 19 settembre 1910-VI/213. II prof. Ottone Orusiz e nominato direttore della civica Scuola Reale di S. Giacomo. Mag. 19 settembre 1 OlU-Vf/1016. Dal 1 gennaio 1910 la dotazione per le collezioni scientifiohe e di C. 18j0 anziche di 1300. Luog. ‘21 settembre 1910-V11/1309. Obbligo di festeggiare il 4 ottobre ia modo corrispondente alle condisjioiii locali 1’ 80 natalizio di S. Maesta. Mag. 22 settembre 1910-VI/10. Sussidi e rimunerazioni sarauno dati d’ora innanzi ai docenti comunali solo in casi ec.cezionali. Mag. 4 ottobre 1910-VI/1193. Ex § ‘23 della Prammatica di servizio il prof. Fr. Blasig e trasferito provvisoriamente dalla civica Scuola Reale di S Giacomo nel Ginnasio comunale, il prof. Ferd. dott. Pasini dal oivico Liceo femminile al Ginnasio, il prof. Arnaldo dott. Polacco dal Ginnasio al Liceo. Mag. ‘20 ottobre I910-VI/9G3 Iliforma tlegli stipendi per i docenti comunali. Mag. 1!) dicembre 1910-VI/4() 1. f docenti Remigio Bailoch, Atanasio Chitter ed Edoardo Iurizzu sono nominati con decor-renza dal 16 settembre 1910 professori effettivi nel nostro Ginnasio. Luog. 25 gennaio 1911-VII/I3. Rignardi da. usarsi alle piante nei bosclii, specie nella stagione primaveiile. Luog. 5 febbraio 191 1-VII/j73. Comunica dispaccio min. 20 gennaio 11)11 N. 47881 secondo il quäle 11011 si devono in generale rilasoiare duplicati di certilicati semestrali (essi possono servire soltanto cotne dimissori). Mag. 6 febbraio 1911 -VI/955. A don Michele Giacomelli, nominato catechista efFettivo presso il nostro Ginnasio, e asse-gnato dal 1 febbraio 1911 remoltimento di C. 3000 e il sussidio di alloggio di 0. 1200. Luog. '22 febbraio 1911 -VII/ .050. Comunica dispaccio del M. C. e I. secondo il quäle si puö d’accordo col direttore e col capoclasse, introdurre qualche spostamento nel calendario dei temi, sempre perö col debito riguardo agli esercizi ginnici. Luog. 12 marzo 191 l-Yll/461. Si deve cercare di preservare la gioventü dai pericoli che possono presentare certe rappre-sentazioni cinematografiche, Luog. 13 maržo 1911-VI/1 H. Nuove isfcinzioni e formulari di quietanze per gli stipendiati. Dir. della sezione nautica. Con sua circolare de) marzo 1911 comunica essere stato istituita presso quella scuola una sezione speciale per i licenziati da una scuola media. M. C. I. Vienna !6 marzo 1911 N. 4202 Le tasse per i licenziati da una Scuola Reale che intendono di dare 1’ esame complementare presso un Ginnasio e di C. 10. M. O. e I. Vienna 30. marzo 1911 N,. 8941. Oandidati che all’esame di maturitä furono bocciati a 6 mesi, e che ripetouo volontariamente la classe VIII, non si possono preseutare agli esami nella sessione di febbraio, se nel certificato semestrale pigliano uno o piü insuflicienti. Luog. 11 aprile 1911 -VII/96. Comunica dispaccio del M. O. e I. 1) le vacanze dureranno corne fino al 1907, dal 16 luglio al 15 settembre .2) fino al 5 luglio inclusivo ci sarä scuola 3) il giorno 2 gennaio sarä di qui innanzi vacanza 4) il 1 sem. termina 1’ultimo sabato prima del 16 febbraio, la domenica successiva comincia il II sem., con vacanza pero al lunedi. Luog. 16 aprile 1911-VII/18. Suppliche per l’esenzione dal greco dovranno essere presentate di qui innanzi prima che lo scolaro entri nella III classe. Luog 17 aprile 1911-VII/4. ln relazioiie alla visita del sig. Ispett. prov. prof. Nicolö Ilavalico si rileva che le condizioni del Ginnasio sono normali; ci sono perö difFerenze 11011 lievi nel modo di classiticare gli scolari, differenze che dipendono dalla individualitä dei px-ofessori e anche dalla mancanza di uniformitä nell’interpretare le ordinanze ministeriali; non si dia ai temi piü valore che alle prestazioni orali; nelle conferenze si discuta qualche argomento pedagogico. I.'ft: direzione delle poste e telegrafi 18 aprile 1911. 11 Ginnasio comuuale non gode alcuna franchigia postale con le Biblioteche delle Universitä. 1 M. C. I. Vienna 4 maggio 191 1 N. 4069. La responsabilitä personale negli esercizi di tiro a segno non si puo determinare che di volta in volta, al caso concreto. Luog. 5 maggio 1911 I. S. N. 213. Nel caso si domandasse uuo sfcipendio per viaggi all’estero, bisogna indicare se e con quäle deoreto si č gia goduto uno stipendio siffatto. Mag. 8 giugno 191 l-VI/687. Vanfcaggi fin d’ora riconosciuti ai pensionandi del Comune Luog. 9 giugno 191 l-VII-4. II protocollo della conferenza ispettorile tenuta l’ll febbraio e stato preso a nofcizia dal Min. del C. e della Istr. appar Disp. 2 giugno 1911 N. 17347. P. Luog. 22 giugno 1911-VII-62. Invifco ad assistere al varo della „Viribus Unitis'1 non degli scolari delle due ultime classi. CRONACA All’inizio deli’anno seolasfcico 910-11, iuauguratosi il 18 settembre, risultarono inscritti 770 scolari pubblici, 4 privati e 15 ragazze ; gli alunni, šaliti poi a 793, furouo divisi in 21 sezione, una di piü deli’ anno precedente per la istituzione della II classe del tipo A. Usci dal collegio de’ professori il dott Arnaldo Polacco, trasferito pvovvisoriamenfce al civico Liceo femminile; il candidato di prova dott. Guido Vogliera, nominato docente effet-tivo presso 1’Accademia di commercio e nautioa, sezione com-raerciale; il candidato di prova Luigi Tarabochia recatosi altrove, e Don Giovanni Ianossevich, ritornato alla fine del I semestre alla onra d’ anime. Entrarono a far parte del collegio : Atanasio Chitter, nominato al pošto del defunto Carlo dott. Gratzer; il supplente per la filologia classica e per 1’ita-liano G. Corsi assegnato al prof. R. Scarizza ; il dott. Ferdinando Pasini qui trasferito in via provvisoria dal civico Liceo ; il candidato di prova per le scienze matematiche Antonio Stanich, affidato per il suo avviamento didattico al prof. It. Micks ; il candidato di prova per la filologia classica Giovanni IiViglii, affidato alle eure del prof. P. Ginrco, e col II semestre Don M. Giacomelli quäle II catechista effettivo. Continuarono a prestare 1’opera loro i due candidati Alberto de Brosenbach ed Eugenio Zencovich. Addi 4 ottobre fu festeggiato il giorno onomastico e in pari tempo 1’ 80° compleanno di S. Maesta 1’ Imperatore, degnamente messo nel dovuto rilievo da un compendioso di-soorso di Don Giusto Tamaro ; il 19 novembre fu celebrata la prescritta messa in suffragio di S. M. la defunta imperatrice. II I Semestre termiuo il 31 gennaio 1911 ; il II comincio' . il 1° febbraio. Addi 8, aprile il prof. Costantini, incaricato dal signor Direttore, si tratterme una mezz’ora in una deli,e aule del-1’Istituto, a discorrere con molfci dei genitori e maestri degli alunni della prima classe per dimostrare quali danili possano derivare ai ragazzi dali’ assistere a rappresentazioni cinemato-graficlie di slorie immorali o dalla lettura di romanzi atti a scaldare le fantasie o a perventire gli animi. In quell’ occa-sione fu raccomandato alle famiglie di cooperare con gli inse-gnanti per avvalorare 1’efficacia e il prestigio della scuola. II 6 maggio 1’ Is ti tuf, o fece vaeanza per la solita scam-pagnata ; ebbe pure vaeanza il giorno 13 e il ‘20 giuguo peile elezioni politiche e il 24 giugno per il ^aro della „Viribus Unitis“; varo al qualö intervennero, invitati, una cinquantina di scolari delle dne ultime classi, accompagnati dal direttore e da alcuni professori. Le prove di maturita in iseritto fnrono tenute liei giorni 7, 8 e !) giugno; gli esarni orali seguiranno il (i luglio e si chiuderanno il 10. Dalla meta di dicembre fino ai primi di gennaio 1’Istituto hi onorato ilalla. vis ta deli' ispettore scolastioo provinciale prof N Havalico, il quäle dopo avere assistito alle lezioni di quasi' tutti i professori, nella conferenza tenuta 1 ’ 11 febbraio 1911 ci fu largo di incoraggiamenti e di eonsigli ; il giorno 28 aprile assistette a parecchie ore di disegno il sig. consigliere E. Hreeler, il quäle pure ci dette dei preziosi suggerimenti e infine nell’ultima settimana di maggio 1’Istituto fu visitato dal M. R. Oominissario vescovile, Carlo dott. Mecchia, ehe ri-trasse ottima impressione deli’ insegnamento religioso e del profitto degli scolari. Non furono molto buone le condizioni sanitarie degli in-segnanti; prescindendo dalle solite indisposizioni di brevissima dui-ata, per una lussazione all’omero destro ebbe un permesso di assenza per tutto il I Semestre il prof. Sav. Niccolini; per una recidiva al suo male fu dovuto nuovamente operare il prof. U. dott. Vittori che rimase assente dal 15 novembre in poi; esaurito dal troppo lavoro e malandafco in salute fu co-stretto a metä novembre a stare lontano dalla scuola il prof. F. dott. Pasini; finalmeute il prof. L Granello, ainmalatosi molto gravemente, dovette coi primi di gennaio rinunziare al-1’insegnamento. I colleghi A. de Brosenbach, G. (Jorsi, G. Co-stantini e G. Lnghi si adoperarono volonterosi a sostituire gli assenti. Per fortuna a metä novembre il prof. Niccolini, seu-tendosi alquanto migliorato, rinunziö volontariamente al suo permesso e si dichiarö pronto a riassumere 1’ insegnamento nella Id (10 ore settimauali); cosi svincolato il docente Brosenbach pote sostituire il prof. Vittori in Ic. II 2 luglio, gii quasi compiuto l’anno scolastico, il nostro Istituto fu colpito da una perdita irreparabile: il prof. Sten«» Tedesclii, in uu momento di desolato sconforto, si tolse la vita, che gli parve oscurarsi di ogni affetto per 1’angoscia di perdere la madre moribonda, la quäle era stata tutta la luce della sua esistenza. Di Lui, valentissimo cultore degli studi filosofici e naturali, collega impareggiabile, maestro affabile e buono non potremmo dire compiutamente ora ohe siamo re-pentinamente addolorati dalla perdita atroce. Ottime furono invece le condizioni igieniche degli allievi, dei quali quattro soltanto furono obbligati ad abbandonare la scuola o a ritirarsi allo studio privato per grave neurastenia. L’anno scolastico terminö il 5 luglio. Esercizi ginnastici — Giuochi all’aperto Gite — Visite d’istruzione. Gli aluuni inscritti alla ginnastica furono 273, divisi in 7 sezioni, di cui 5, ehe comprendevano le classi superiori, furono istruite nella civica scuola di ginnasfcica di via della Valle e 2 ehe comprendevano le classi mferiori, per mancanza di spazio, nella palesfcra della scuola cifctadina di via Nuova. Auche durante i mesi invernali di quest'anno scolastico nella sezione VI (classi IV « e IV b) furono fatti eseguire dal docente E. Paulin esercizi co' manubri, co’ bastoni, con le clave e al passo a volo abbinati alla mušica. L’allievo, Oscarre Sebifcsch della IV b presto 1’opera sua sonando il piano. II 15 maržo fu aperto il corso regolare dei giuochi clie fu chiuso il 30 giuguo. Le le-zioni si tennero nei pomeriggi nel piazzale sotto il Castello in via Tommaso Grossi. Gli alunni vennero divisi in 8 sezioui con gli istruttori: Romedio Romagna ore settimanali 4. Eugenio Paulin ore settimanali 10. I capisquadra divisi in 2 sezioni, inferiore e superiore, ebbero 4 ore settimanali d’ istruzione. La distribuzione delle sezioni e le ore d’ insegnamento meglio appariranno dalla tabella ehe segue. TABELLA STATISTICA delle varie sezioni di ginnastica e giuochi ali’ aperto del Ginnasio Comunale superiore. dal 15 settembre 1910 al 30 giugno 1911. Vi III IV VI Vli I a I d I b I c II« II b Ilc II d III a III A III c IV« IV b V a Vb VI a VI b Vila VIIA VIII a VIII b Giornate 'S ‘n mercoledi 3-4 sabato 3-4 mercoledi 4-5 sabato 4-5 lunedi 3-4 giovedi 3-4 lunedi 4-5 giovedi 4-5 lunedi 5-6 giovedi 5-6 martedl 4-5 venerdi 4-5 lunedi 6-7 giovedi 6-7 - O».5 D -a 24 30 20 18 23 19 19 20 16 15 9 11 13 4 10 11 3 1 2 5 S n c jj E Ü C -r 3 O % 8-5 g £ E u. 54 38 42 39 40 24 36 42 34 37 33 35 20 30 ti C OD ni B o ca cä 3 e« O. C 4) on s UJ Somma complessiva giorni 63 63 63 63 66 63 63 63 63 63 63 66 63 A diffondere ti’a la scolaresna 1'iufceresse per i giuochi all’aperto, s’ istituirono nei mesi di dicembre e di geuuaio, in singole classi del gimiasio delle squadre di foot-ball. Parteciparono con propria squadra al giuoco, clie fu or-dinato e disciplinato da nn professore nei fondi comunali Wildi, le seguenti classi; II «, III«, III c, IV«, IV b, V a, V h e VI. Chiuso il periodo d’ allenamento verso la fine di aprile, segui un girone interno, dal quäle lisci prima in classifica la IV a, seconde e pari le classi IV l e V i e terza la II«. La classe vincente ebbe in premio un busto dantesco, acquistato mediante i contributi della direzione, di alenni professori e dei giuocatori stessi, e del quäle rimana detentrice sino ali’aprile 1912. Una statuetta in bronzo e ima pergamena rappresenta-rono rispettivamente il II e 111 premio. Furono introdotti, quest’ anno, gli eserc zi di tiro a segno ai quali si iserissero 3S allievi. L’ insegnameuto teorico, co-minciato ai primi di dicembre, fu imparfcito dal prof. Carlo Corä Essendosi questo ammalato, gli esercizi tenuti nella scuola di via Rnggero Manna, furono diretti dal prof. Antonio Budinich, della civica scuola tecnica all*Aequedotto. La frequentazione fu soddisfacente ; i risultati disereti. Negli ultimi mesi di scuola di quest’ anno, in seguito ad accordi presi fra il Comune e la Societä, Ginnastica Triestina, si sarebbe dovuta attivare per gli scolari delle due ultime classi una sezione nautica per l’esercizio del remo. A tal uopo furono anche ordinati a un costruttore navale della nostra re-gione due lancioni a sei remi ciascuno, i quali doveva.no venir consegnati alla Societä Ginnastica il 10 giuguo. Ma essendosi verificata una irregolaritä nei materiale adoperato, il Comune si vide costi'ett.o a non poter accet.tare le imbarcazioni pre-sentate e a commetterne allo stesso costruttore delle alfcre, le quali dovranno esser pronte 1' anno venturo in modo die subito al principio della stagione favorevole si poträ iniziare anclie questo genere di attivitä sportiva. Per Ia maggiolata fu fissato il giorno 13 di maggio, nei quäle giorno ciascun docente, con la brigatella della sua classe o fatta maggior compagnia con 1’ unione di piü gruppi, intraprese la escursione, tanfco aspettata dagli allievi, col pro-posito anzitutto di dare ai ragazzi piü giovani uuo svago nella libertä d’ima gioniata trascorsa all’aria aperfca, ed anche di offrire la occasione di conoscere ed ammirare luoghi e cose notevoli per ricordi storici, o pregi artistici, o fonnazione geo-grafica e geologica. E tutto il giunasio fu in moto, o per una passeggiata di alcuue ore, o per una gita sino a sera, o per un viaggio di due giorni. Gli allievi delle classi I a, Ib, I c, con i capiclasse profes-sori Saraval, Gentille e Brosenbach, šaliti coli’elettrovia ad Opicina, percorsero poi la via Vicentina, sulla quäle furono raggiunti dalla I d col prof. Niccolini, che aveva fatto piü lungo cammino oltre Scorcola; fcufcti insieme sosfcarono a Pro-secco, donde per Barcola tornarono in cittä. La II a, col prof. Tedeschi, porfcatasi per mare a Rovigno ed ivi pernottato, si recö a piedi la mattina, attraverso la villa di Rovigno, al pittoresco canale di Lemme. La 116, col prof. Lughi, raggiunse con una marcia, Val d’ Oltra, attraverso Servola, Muggia e Muggia vecchia, col tra-ghetto poi arrivö a Capodistria, donde si compi il ritorno per mare. Parecchi scolari delle classi II c, IV b, V a e VI a, in numero di circa una cinquantina, accompagnati dai professori Balloch, Bidoli, Brusin, Corsi, GraziussL e Zencovich intrapre-sero una gita alla volta di Cividale del Friuli e di Udine. Arrivati la mattina col treno a Cormons, prosegairono con dei carri per Cividale. Qui fu loro prima cura di visitare il Museo, dove le preziose raccolte dei monumenti della storia passata, e armi romane e barbariche, i cimeli, e le croci, i salteri attrassero fortemente 1’ attenzione dei nostri scolari, specialmente dei piü grandi. Ma piü grande fu ancora 1’impressione su di essi eser-citata dal Tempietto di S. Maria in Valle, con le sue figure adoranti delle vergini ancelle, i suoi stucchi meravigliosi, i suoi vecchi scanni intagliati di bellissimi disegni trecentisti. Dopo essersi fermati alquanto ad ammirare rincantevole pae-saggio stendentesi alle rive dei Natisone, si impiegö il resto dei pomeriggio ancora disponibile a visitare altre cose note-voli; alla pala dei Pellegrino, nella chiesa di S. Maria dei battufci, si fece 1’ultima tappa della rapida e deliziosa visita, Da Cividale la comitiva torno per ferro via a Trieste dopo aver fatto una fermativa ad Udine, dove si ammirarouo i palazzi, i monumenti il castello ed i giardini. Gli scolari della Ilaequelli della IV a. aocompagnati dal prof. don Giacomelli, compirono la šalita sul monte Taiano. Le classi III a e III b, coi professori Lettich e Ziliotto, da Carpelliano, dove giunsero con la ferrovia, si reeai'ono a piedi sino a Prevallo e di qui cominciarono la šalita del monte Re. Al ritorno rifecero 1’ itinerario deli’ andata. II prof. Brol e il prof. Marussig guidarono le classi III e VI b ad Aquileia, dove arrivarono oltre Grado per mare. Molto interessante fu la visita della basilica, dei nuovi mo-saici e del Museo, dove fu gnida altrettanto dotta quanto cortese il prof. Maionica II prof. Chitter guidö una comitiva di allievi della V b in una escursione geografica snlla sella della Bacia Risalirono con la ferrovia la vallata dell’Isonzo, spumeggiante e verde n el suo letto eroso nel calcare e poi le valli deli’ Idria e della Bacia scorrente attraverso 1’alluvione cosparso di ciottolame. La mattina, da Podberdö salirono con fatica ma con lena su per un sentiero che 11011 era se non un torrente asciutto snllo spartiacque, dal qnale ebbero improvviso il grandioso spetta-colo della valle di Feistritz, dominata dal Tricorno, coronato di bianche nevi. Scesero quindi al lago della Wochein e dopo avere compiuta la fatica e il divertimento della giornata con una buona vogata, tornarono soddisfatti e contenti col treno della sera a Trieste. II prof. Micks accompagnö una comitiva di scolari delle classi superiori a Venezia. Andata e ritorno con i piroscafi del Lloyd, dal quäle furono concesse notevoli facilitazioni. Visita-rono il palazzo dei dogi e la basilica, conobbero e ammira-rono 1’ arte e la vita di Venezia sul canal grande, a Rialto, ai giardini, al Lido Si recarono anche a Padova, dove videro la augusta Universitä, il museo civico, la chiesa del Santo, il caffe Pedrocchi. Un’ altra comitiva di scolari delle classi superiori compi la šalita del Moute maggiore d’Istria, Partendo da Lupogliano dove si arrivö ool treno alle 7y2 del mattiuo, furono sulla vetta a mezzogiorno: vista discreta sull’ arcipelago e sulla terraferma. Alle 7 erano di ritorno a Lupogliano, essendovi diseesi per il rifugio e per 1’altopiano di Brest. Gli scolari deli’VIII a, sotto la guida del prof Scarizza, compirono la šalita del Mataiur, saleudo dalla parte di Santa Lucia e discendendo dal versaute opposto sino a Cividale, donde tornarono per ferrovia a Trieste. Oltre alla maggiolata, auche altre gite di varia durata, con vari obiettivi di svago, di isfcrnzione, di igiene ci fnrono durante 1'aimo scolastico e qui succintamente si registrano. 9 maržo. Prof. Blasig. Šalita del Lanarö (516 m.) con 23 scolari delle classi V e VI a. Partenza dal giardino pubblico alle 8 ant. attraversando il bosco Bidischini, per Conconello, Opicina e Repen si raggiunse il somino del Lanaro alle 11 a/4. Bella vista sulla vallata del Vipacco e sulle Alpi Giülie. Ritorno per Contovello, strada Vicentina, Barcola. 19 maržo. Šalita del Kucel (1239 m.) in selva di Tamova, 23 partecipanti della lil b V«e Via. Diseesi a Reifenberg si at-traversö la valle di Vipacco e per Karmnie si arrivö alla vetta alle 12, tntta coperta di neve alta Si sostö alla capanna fo-restale prossima e si discese per Batuje e Dornberg a Preba-cina, ove si raggiunse il treno. 13 aprile. Tajano 1029 m. con 39 scolari dalla II ali’VIII. Si raggiunse in un’ora da Piedimonte la vetta. Splendida vista sul mare e sulle Alpi Giulie. Si discese per Carpelliano, Mi-cheli e Draga, ove si preše il treno. 1 maggio. Traversata della selva di Tarnova. Con 29 scolari della II b, IV b V a, VI a si discese a Prebacina, poi per Dornberg eil Ossek, si arrivö alla casa forestale a Kar-nizza alle 12. Poca neve, bella vista. Si ritornö per Tarnova, Kronberg a Gorizia. 25 maggio. S. Servolo con .'(> scolari della la e b. Reca-t.ici a Monte Castiglione colla ferrovia si arrivö ai ruderi del castello alle 5 '/4 pom. Quindi si ritornö per S. Odorico della valle e per scorciatoie a S. Giuseppe, per la Chiusa, Cacciatore alla Botonda del Boschetto alle 8 V8. II prof. Teileschi condusse, il 13 ofctobre, gli allievi della II« ad Opcina salendo per Triestenico e discendendo per Pro-secco e Barcola. Con gli allievi della V b visitö, il 16 ottobre, la grotta di San Canziano; sali, il 29 novembre sul Taiano e, il 25 maržo, a San Servolo d’ Arfcoise. 11 prof. Corsi intraprese, il 1 di novembre, una passeg-giata alla vedetta Alice, con ritorno per Trebiciano e il Cacciatore, e il 21 novembre una escursione per la valle della Rosandra. Torno nella valle della Rosandra il 23 dicembi-e con la classe V a, con quäle compi una passeggiata, il 2 febbraio per Opcina, Prosecco, Miramar, Harcola. Con la III« e la, V a riu-nite fece un giro sull’altipiano per Banne, Trebiciano, vedetta Alice, Boschetto. II prof. Marussig fece il 13 ottobre, una passeggiata alla vedetta Alice con gli allievi della Vrt, e con quelli della VI/;, il 18 febbraio una escursione a Banne per visitarvi la fabbrica di ghiaccio. II prof. Zencovich condusse la classe lic- ad Opcina salendo da Miramar e la strada Vicentina, ed un’ altra volta per la parte opposta di Monte Spaccato. I professori Nicolini e don Giacomelli accompagnarono il 3 gitigno gli allievi delle classi I d e II d ad una escursione per la valle della Rosandra. con šalita e visita del castello e della grotta di San Servolo. II professor Ziliotto teče il 23 dicembre una passeggiata, con la 111«, alla vedetta Alice; si approfittö una sosta per svolgersi una partita di giuoco del pallone. Le classi lb e Id, con i capiclasse, professori Gentille e Brosenbach fecero; il 3 giugno, una passeggiata al Cacciatore, dove si visitč la villa Revoltella. 11 prof Gentille fece visitare, d uran te le varanze di Pasqua, la collezione petrarčhesa agli allievi della classe ottava, i quali, per la cortesia degli aggiunti Brumatti e De Franceselii, po-t.erono esaminare i cimelii conservatici, i codici, le miniature, i quadri. Lo stesso professore guidö gli allievi della I b alla visita della cattedrale di San Giusto e del museo lapidario di questa e di quella illustrando la storia, i pregi storici e arti-stici. ■ ■ ■ • • ■ ■ . ■ ■ . . I . ■. ■' ■ - i ' ■ ; i . '• - , . : i' • ' . ELENCO DEGLI SCOLARI CLASSIFICATI iieU’aimo 1910-1911. (L’ asterisco contraxseyna quellt che furono dichiarati idonei con distinzione) Agostinis Bruno Allich Guido Arbanassich Giuseppe Artelli Filippo *Battich Cesarc Battistelli Menolti Beltrame Giovanni Benussi Gino Biziak Eimanno Bradaschia Mario Bugliovaz Ferruccio Bussi Vittorio Bechtinger Maria Bosehetti Ada Cadalberfc 3runo Giorgomilla Umberto Giurgevich Paolo Gollmayr Egone Grego Paolo Guardiancic Giuseppe Hillebrand Emilio Ianni Giuseppe Ianovitz Edoardo Ieroniti Leonardo Iursche Augusto Lah Giovanni Lah Mario Lantieri Enrico Laurencich Francesco Lustig Pieio Plaper Ugo Pontelli Carlo Presca Ernesto Protti Arrigo ÜLASSE I a. Calcagno Dario Caldara Bianca Calligaris Gugliclmo Candotti Luciano Gaporali Carlo Casagrande Gastone Ohiandussi Luigi Chretien Raoul *Cipriani Cipriano Glemencich Guido Cristofoli Giordano Cumbat Marco Dalla Torre Guido Damiani Loris Daris Oliviero CLASSE I b. Luzzatto Pietro Macchioro Gino Maddalena Giuseppe Mandler Bruno Marass Umberto Marcatti Giuseppe Marchesini Renato Martinolich Giulio Mecchia Mario *Merluzzi Diego Metlikovitz Giuseppe Milic Mario *Molinari Giovanni Mosco Valerio *Muratti Giusto GLASSE I c. Sajiz Santo Scarpa Stellio Senizza Ippcride Stadler Consalvo üe Frauccschi Carlo Deilamartina Virgilio Demarchi Benvenuto Depaoli Mario Derosa Romano •‘•‘Devescovi Renzo D’Italia Giorgio Dollinar Alfredo Fabbro Alberto Feriuga Mario *I'onda Guido Furlan Alfonso *Gabrielli Augusto *Wohl Gemma Nani Mario Nodus Luciano Novak Marino Pachor Michele Pestian Ettore Piazza Elio 1’iccoli Giorgio del D.r Ces. Piccoli Giorgio di E. Pollitzer Guido Salom Daniele * Viterbo Camillo Zeller Egone Trost Umberto Valdoni Pietro *Verc Luciano *Vergoltini de Giovanni Quarantotto Angelo Rapotec Mario Rcncel Emilio Retta Giovanni Ricci Bruno *Rimini Sergio Rosa Bruno Rosenstak Ugo Rouschias Leonida Amodeo Dante Bartole Teodoro Bognolo Edoardo Buchbinder Mario Camerini Oscar Černe Renato Cipolla Ezio Colacurto Alfio Conforti Italo Delzotto Mario Demai Vittorio Donda Ferdinando Fulignot Guido Albertini Francesco Albertini Giulio Andreicic Giorgio Apollonio Bruno Baldini Amedeo *Barbich Sebastiano Benussi Andrea Binetti Aristide Bitisnig Silvio Bonetti Mario Caldara Vittorio Calucci Pietro Fermeglia Bruno Ficich Giuseppe Fidora Giovanni Franca Franco Franzoni Lucio *Frizzi Oscar Steffanutti Virgilio Steppan Emilio *Sticotti Stelio Stockel Ezio Streinz Mario Taccheo Bernardo Tempesta Paolo Terpin Giuseppe Tevini Guido Toloy Carlo Warbinek Rodoll'o Wengherschin Angelo Zadro de Antonio Zalateo Ubaldo *Zammattio Carlo Zammattio Maria Zaninovich Antonio Zonta Bruno CLASSE I d. Ghira Guido Giaconi Valerio Gortan Antonio Grisogono de Lionello Gustincich Marcello Krirschan Antonio Maitzen Liberato Maramaldi Aldo Mayer Amedeo Mauro Mario Pangrazi Bruno Pernici Mario *Petris de Nicolo Piciulin Giuseppe Pogatschnig Ferruccio Prelz Francesco Roset Alfonso Sacchi Giovanni Scamperle Giovanni *Spitzer Paolo Tozzi Antonio Turri Ugo Vidotto Andrea *Weiss Carlo Zennaro Mario Zulianj Marcello CLASSE II a. Camerini Gino Cernovich Vittorio Cherubini Antonio Chiandussi Luciano Cividin Luigi Coen Giuseppe Constantinides Aless. Contento Ernesto Corona Gaetano Cumin Manlio D’ Amorc Gennaro De Corti Guido Dionisio Dauiele-Gall. Elefante Pietro Ercolessi Adolfo Fegitz Vittorio Walmarin Guido Dessilla Caterina Fabbro Maria Morpurgo Marcella Sencovich Wanda *Stadtherr Maria CLASSE II b. Grego Leopoldo Gregorutti Adriano Grioni Bruno Herrmanstorfer Luigi Iencich Giulio Illincich Enrico Lengerkc Giorgio Levi Giulio Lichtenstern-Friedschall [Galeazzo Linassi Tullio ^Loser Vito Garghctta Antonio Gargurevich Mario Gentilli Viltorio Gherbetz Bruno Glassovich Carmelo Gratton Giulio Iona Corrado Borruso Antonio Finzi Renato Poli Orione Poliak Bruno Pozzo-Balbi Lamberto Presca Romeo Ouarantotto Angelo Rebek Luciano Retta Enrico *Rizzardi Giorgio Robba Egidio Almagiä Giuseppe Aprile Romano Avanzini Mario Blank Nicolč Bruneti Gastone Buchbinder Egone Cappello Bruno Carbonaro Manlio Cattai Pasquale Codrig Sergio Comel Bruno Corazza Bruno D’Aquino Carlo Arnerrytsch Arrigo Basilio Pilade Bednarz Guglielmo Bencieh Mario Borri Odillo Borruso Pietro Bozzini Egone Bracchetti Mario Bradamante Giovanni Bragato Leone *Ivancich Emilio Kesich Giovanni Krammer Antonio Lang Paolo Lenarduzzi Alberto Luzzatto Giusto Mahorzhizh Giorgio C LASSE II c. Robba Giorgio Rota conte Massimil. Rovis Alberto Rumer Guido *Salvatori Mario Sandri Pietro *Sanzin Casimiro Saridachi Giorgio Seberich Enrico Siberna Renato Sillich Oreste OLASSE II d. Dardi Mario Derossi Luciano Dusatti Oscar Gattegno Silvio Gomezel Zoran *Grassi Ferruccio ^Iellersitz Carlo Kovacic Stefano Laurinsich Alessandro Lazzarich Carlo Miloch Enrico Monti Leopoldo Novelli Carlo CLASSE III a. Brocchi Aganippo Bruna Graeco Buchberger Alberto Bullang Ruggero Calabrö Mario Cavazzani Aldo Cergna Sergio *Cuizza Tito Czerny Lodovico Caldara Gemma Mioni Oreste Mus'na Oreste Ostrogovich Vittore Persich Giovanni Polacco Ezio Smerchinich Pietro Stabile Pietro *Tevini Ettore Trevisan Attilio *Umek Ermanno Vesnaver Carlo Visentini Giordano Waiz Basilio *Willitschitsch Oreste Zuech Sisinio Palanch Gualtiero Pellegi ini Ernesto Polla Mario Ragusin Silvio Ritossa Pio Rizzi Bruno Rusca Gino Segre Salvatore Selva Oliviero *Spi'zer Giorgio Triscoli Mario Trojan Giuseppe Usiglio Guido Caldara Margherita Dali' Oglio Gastone Deffär Alessandro De Rosa Vittorio *Finzi Lionello Fronz Ettore Kovacic Francesco Morpurgo Silvio *Venezian Gemma Zanardini Maria CLASSE lil b. Fonda Bartolomco Furlan Vincenzo Gandusio Eugenio Ghezzo Giordano Grioni Guido *Gustincich Giuseppe *Iacopich Giulio Iangachis Gostantino Kraljevich Mirando Lazari Paolo Löwenthal Mario Marconetti Arrigo *Marcovich Pietro Mauro Giovanni Mazzarol Eugenio Millevoi Pietro Mioni Egidio Mioni Gastone Morpurgo Alberto Müller Leopoldo Orbanich Giuseppe Orlandini Ferruccio *Pauli Arrigo Pitacco Mario *Polonio Arrigo Quarantotto Adriano Rapotec Carlo-Dante Rencel Mario Riosa Antonio . Rutter Custrin Filippo Sansa Andrea *Glass Gaddo Levi Alessandro *Levi Teodoro *Marcus Paolo Nordio Aurelio *Polacco Paolo Prister Bruno Raffaelli Giovanni Rizzoli Riccardo Rosa Giuseppe Scaglia bar. de Pi Scala Rodolfo CLASSE III c. Scalia Natale Scarpa Lionello Schekuri Michele Segalla Giuseppe Sigo n Ettore *Siskovic Guido Slaico Guido Slatapcr Guido Slavich Valdemaro Smerchinieh Franc 10I0 Ströll Nataniele Suhor Carlo Taceheo Ferruccio Tamaro Umberto Tasti Giuseppe Tivoli Carlo Vascotto Ennio *Vidali Domenico Viezzoli Massimiliano Volpi de Nicolo Vragnizan Franco Windspach Daniele Windspach Gastone Znidersich Rodolfo Agapito Girolamo Almagiä Adolfo Arbanassich Ezio Artico Gottardo Battagliarini Luigi Besso Sabino Blank Giuseppe Blatt Egone Boccasini Flavio Brunner Giorgio Capuzzi Oscarre Cink Giovanni Cobez Ugo Legat Irmo Lucatelli Angelo Marchig Giovanni Marini de Giuseppe CLASSE IV a. Contin Paolo Crivicich Giovanni Danelon Marco Dellavenezia Mario Devescovi Antonio *Dudan Iginio Dusatti Carlo *Fassetta Carlo Felice Attilio Filippi Filippo Finzi Bruno Franca Leo Furian Egone CLASSE IV b. Pellis Giovanni Petronio Andrea Poduie Galliano Gasser Edoardo Gentilli Albei-to Germanis Eugenio Giani Virgilio Gorza Guido Grossmann Ottavio Illincich Ugo Iona Guglielmo *Loly Solone Luyk de Ennio Luzzatto Livio Morteani Vittorio Müller Edoardo Sebitsch Oscar Stafller Leandro *Stossich Bruno Pogatschnig Giuseppe Streinz Giorgio Merli Paolo Mlatsch Atlilio Moro Mario Morpurgo bar. Paolo Musetich Edoardo Nitschc Arrigo Nordio Fabio Orbanich Francesco Pellarini Luigi Polacco Edoardo Polli Alberto Polonio Ugo Reggio Sergio Retta Massimo Rusconi Antonino Salvatori Silvio Sbisä Sebastiano Schwarz Oscar Tagliaferro Giuseppe Trojan Ferdinando *Urbani Augusto Vascotto Giuseppe Veit Enrico Vertovec Mario Zaratin Ferruccio Zencovich Mario *Zeni Giov. Batt. *Abba Antonio Antonig Carlo Apollonio Giorgio Baroni Bruno Bastianich Mario Benussi Bernardo Bertoli Giorgio Bistinig Guido Bittanga Alfonso (Jatolla Ettore Cociancig Guido Costantinides Giorgio CLASSE V n. Contumas Leon Costantini Fabio Danielli Giorgio *Deeorti Attilio Desenibus Mario di Demetrio Antonio Drucker Alberto Felice Edgardo Filinich Antonio Finzi Arrigo Fulignot Mario Furian Bruno Graovaz Gilberto Grego Attilio Hlusik Melchiorre Ianibor Luigi Ivancich Luigi Kern Giorgio Kraljevich Roberto Lang Alberto Lucatelli Carmelo Maurig Mario CLASSE V h. Fecondo de Gennaro Pachor Giuseppe Guastalla Yittorio Pogliaco Marco Lengerke de lonn Ernest Popper Giuseppe Luzzatti Alfredo Merluzzi Gastone Miacola Bruno Michelini Gaspare Morpurgo Aldo Nicolich Giorgio *Pretz Giulio Ritscher Enrico Rizzi Manlio Rusconi Alberto Rutter Silvio *Siberna Pietro *Streinz Giovanni Suppan Donato Tivoli Vittorio Vascotto Giovanni Viezzoli Lodovico Viezzoli Paolo Walmarin Ferruccio Albertini Alberto Artico Giuseppe *Babuder Oreste Balestra Egidio *ßeden de Riccardo Borri Bruno Borri Guido Borroni Ruggero Bracchetti Giovanni Brazzanovich Gregorio CLASSE VI a. Bussi Marino Calligaris Roberto-Castellana Aurelio Chersich Antonio Cossaro Demetrio *Cuzzi Paolo Danieli Riccardo Declich Fausto Domini Enrico conte de Fonda Antonio Gattorno Muzio Ghersa Marcello Herrmanstorfer Lodov. Ius Luigi Loy de Leichenfeld Em. Mandruzzato Priamo Martinolich Ettore Martinolich Paolo Baruch Silvio Gironcoli de Ugo Hirsch Giorgio Marconetti Carlo Menegazzi Emilio Mianich Ercole Monfalcon Antonio Morgenstern Riccardo Newrly Leo Novello Antonio Ambrosini Guglielmo *Angeli Giorgio Angelini de Franco Angelini Guido Apollonio Attilio Benussi Lodovico Bidoli Marino Bonifacio Vittorio Bonivento Renato Amodeo Pio Carniel Fabio *Colombis Giuseppe *Costantini Gino Cosulich Alberto Curto Carlo Delzotto Oliviero Domini conte de Gian [Vincenzo CLASSE VI b. Opeka Giuseppe *Padoa Aldo Fatrizi Vittorio Pellegrini Bruno Pessi Giunio Petronio Bartolomeo Pieri Piero Pototschnig Alfredo Pozzetto Angelo Reiss Willy CLASSE VII a. Carmelich Guido Coceancig Bruno Cuder Vittorio *Devescovi Sergio Diena Leone Dobner Riccardo Dudan Mario *Ferlan \ ladimiro *Ferlettig Paolo CLASSE VII b. CLASSE VIII a. Fölkel Alfredo Fölkel Carlo Fonda Aldo Furlani Ida Gabrielli Franco Gerin Pietro Giurco Giorgio Gortan Giorgio Gorup Mario Retta Luigi Rossi Giorgio *Settomini de Paolo *Stuparich Carlo Terni Giorgio Tschernatsch Guido Valenzini Gino Villi Antonio Visintini Remigio Zänetti Guido Gattegno Marino Ilesky Giusto Hilty Attilio Hess Luciano Kenich Giuseppe Krall Paolo Lauther Carlo Segher Bruno Siega Angelo Silvestri Luigi Smerchinich Giovanni Stener Giuseppe Vascotto Pietro Willitschitsch Guido Zay Livio *Gregoris Vitaliano Iellussig Giuseppe Kosher Carlo Lion Bruno Marni Luciano Marsich Giorgio Muzzati Girolamo Nasso Giovanni *Lemesich Giacomo Ostrogovich Oreste Levi Italo Petronio Emilio *Lieblein Ervino * Pfleger Renato Luzzatti Giuseppe *Poduie Raniero Luzzatto Aldo * Pollitzer Renato Marcocchiade Marcaini Premuda Eugenio [Domenico Ramponi Ezio Nasso Oddo Sain Lodovico Nordio Federico Sbisä Francesco Levi Federico Nordio Augusto Piazza Guido Pincherle Giuseppe Pissach Vittorio Polonio Bruno Porzia Paolo CLASSE VIII b. Schoberl Luigi *Streinz Antonto *Suppan Guido Tamaro Vittorio Vascotto Plinio Venezian Giuseppe Viterbo Oscarre Vorano Dante * Vouk Mario *Wohl Ugo Zampiero Vittorio Zebochin Oscarre Zulmin Guido LIBRI Dl TESTO per P anno scolastico 1990-1911 1. Religione cattolica. Classk I: Oatechismo giande dolla religione cattolica, Trento J8t)U (Monauni) (d. m., 29. V. 99, N. 6274). Cr,AS8K II: D. V. Monti, Compendio di liturgia (se verrti approvato). Classk III: Panholzer, Storia sacva del V. e N. T. trad. Benetti, Trento, Monauni. (d. m. 31 X 1907, N. 44141). Classb IV: Panholzer, Storia sacra, come sopra. Olassb V: Endrizzi, Trattato di religione cattolica P. I. Rovereto 1906, (Ver. BI. 1906, pag. 461). Classu VI: Endrizzi, Trattato di religione cattolica P. II. Rovereto 1908, (Ver. BI. 1908, pag. 700). Clahsk VII: Endrizzi, Tiattato di religione cattolica P. III. d. m. 19 IX N. 38789. Ci-assk VIII: Zieger, Compendio di Storia eccl. (d. m. 30 IX 1908 N. 40260. 2. Iteligione israelitica. Cr.AssR I: Sidilr kul Iaiiahbv, Pormulario di preči all’uso scolastico. Vienna, Schlesinger 1901. Ehrmann, Storia degli Israeliti, trad. Melli p. I, ed. III, 1909. Camerini, Breve compendio della fede, della morale e dei riti ad uso dei giovanetti ebrei. Classi II e III: Sidür USI Iaiiahbv, Pormulario di preči, come sopra; Ehrmann, come sopra. Or, as s u IV: Pentateueo ebraieo ed. Lctteris, Vienna 1885. Tedeschi: Rescid d&fiad: Avviamento allo studio della Bibbia, II ed. Trieste, U. Coen 1872. Cr.AS8K V. Bibbia cbraica, ed. Lctteris, Vienna 1885. Breuer : Della Pede. Classi VI: Bibbia c. s. S. D. Luzzatto: Lezioni di teologia morale israelitica, Padova 1862. Or.AsSB VII-VI11: Bibbia c. s. Ehrmann: Storia degli Israelifci trad. Melli p. II, II ed. corr. 1887. 3. Lingiui latina. ClaSSK Cr.Assii Cl.ASSE Classk Ci.assi I-VIII: Schcindler A. trad. e rid. Ittlg-Dalpiaz, Grammatica latina, Trento 181)0 (d. m., 3 IX. 00. N. ‘25019). I: Seheindler A. trad. e rid. Ittlg-Dalpiaz, Libro di lettura e di esercizi latini per la prima olasse. Trento 1904 (d. m., 10,-IX 04. N. 29227). II: Id. per la seconda olasse. Trento 1891 (d. m. 17. IV. 91, N. 8202), III: Cornelio Nipote e Q. Curzio Rufo: Letture latine cur. G. Schmidt-G. Vettaeh. Vienna 1907. (d. m. 18 IV 1907 N. 14479. lillg C., Esercizi di sintassi latina per la terza classe. Trento 1892 (d. m. 11. VI. 92 N. 12092). IV: C. Iulii Caesaris Comment. de bello Gallico, ed. Defant, Vienna e Praga 1892. C. Nipote e Q. Itufo, come in III. lillg & Leveghi, Esercizi di sintassi latina per la quarta classe. Trento 1893 (d. m. 8. V. 93. N. 9305). V: T. Livii ab urbe condita, lib. I-III, ed. Teubner. P. Ovidii Nasonis, Carminaselecta, ed. Grysar-Ziwsa. Vienna 1897. C. Iulii Caesaris Comment. come in IV. Casagrande: Esercizi di sintassi latina, Paravia (V. B. 1901, pag. 376). VI: C. Sallustii Crispi, Catilina et Iugurtha, ed. Heussner (Teubn.). P Vergilii Maronis Bucolica, Georgica, Aeneis, ed. Giithling. Cicero, Teubner p. I. Casagrande, come in V. VII: M. T. Ciceronis Orationes selectae, P. II, ed. Müller (Teubner). Casagrande, come in V. P. Vergilii Maronis, come in VI. Classe VIII; Casagrande, come in V. P. Iloratii Carmina, ed. Müller, ed. min. (Teubner). C. Cornelii Taciti Opera, P. I: annales, ed. Halm. (Teubner). Ci.asbe Classe Classe 4. Lingua greca. Classi III-VIII: Curtius-Hartel-Wcigel-Defant Grammatica greca, Trento 1908, (d. m. 26 VI N. 25417). Clasbi III-IV: Schenkl-Weigel, Esercizi greci trad. Defant-Briani, Trento 1909, (Ord. M. I IX 1910 N. 86043). Cr, Ass e V: Homcri Iliadis Epitome, ed. Hochegger-Scheindlei-, p. I. (d. m. 4. IV. 97. N. 7800). Senofonte, ed. Anabasi, ed. Teubner. Classb VI: Homeri Iliadis Epitome, ed. Hochegger-Scheindler, p. 1 e II. Vienna 1897. Herodoti De bello Persico epitome, ed. Wilhelm-Lauczizky, Vienna 1897 (d. m. 21. IX. 97, N. 23731). Plutarco, 2 ed. Teubner. Classb VII: Demosthenis Orationes, (Teubner). Platone, Apologin, ed. Teubner. Homeri Odysseae epitome, ed. Paul-Wotke, Vienna 1889. Classb VIII: Platonis Euthyphro (Teubner) come in VII. Homeri Odysseae epitome, ed. Pauly-Wotke. Sophocles Edipo re (Tempsky). 5. Lingua italiana. Classi I-1V. Turchi, Grammatica italiana, Albrighi-Segati, Milano (d. m. 21 VI 1909 N. 23217). Classb l: Nuovo libro di lett. italiane, p. I, ed. Schimpft, Trieste 1888. (d. m, 3. IX. N. 18606). Classb II: Nuovo libro di lett. italiane, p. II, ed. Schimpff, Trieste 1899 (d. m. 30. II. 900, N. 8280). Classb III: Nuovo libro di lett. italiane, p. III, ed. Schimpff, Trieste 1900 (d. m. 16, VIII. 01, N. 20928). Classb IV: Nuovo libro di lett. italiane, p. IV, ed. Schimpft, Trieste 1902 (d. m. 3. XII. 1909 N. 46580). Classb V: Chizzola, Antol. di poesie e prose italiane, Trieste, 1910 (d. m. 27 I 1911 N. 613. Vidossich, Compendio di letteratura, Trieste, 1910 (d. m. 6 XII 1910 N. 49998). Clas8e VI: ßaccolta di prose di autori moderni, Monauni 1911 (se verrä, approvato). Classb VII: Antol. di poesie e prose italiane p. III Chiopris Trieste 1891 Classb VIII: „ n n „ P' IV „ „ „ (d. m. 22. III. 91. N. 5014). G. Lingua tedesca. Classi I-III: Defant G. Corso di lingua tedesca, P. I, 2» ed. Trento 1898 (d. m. 16 XII. 02, N. 39006). Classi IV: Defant G. Corso di lingua tedesca, P. II, 3« ed. Trento 1894 (d. m. 25. V. 94, N. 10104). Classi V e VI: Noe E. Antologia tedesca, P. I, Vienna 1892 (d. m. 31. X. 92, N. 23069). — lu? — Classi Vil e VIII: Noč E. Antologia tedesoa, P. II, Vienna 1898 (d m. 2!J I. 00, N. 584). Willomitzer Deutsche Grammatik, Vienna 1907 (per il Gintiasio Superiore). (V. B. 1907 pag. 123). 7. Storia e geografin. Gr,Assi I-III Kozenn B. Atlante geografico, edizione italiana a cura del prof. dott. M. Steiita, Vienna, Hözl, 1904 (d. m. 8. VI, 04 N. 19829). Gi.assi IV-VII11 Trampier R., Mittelschulatlas, kl. Ausg., Vienna 1900 (d. m. 18, X. 99, N. 27704). Classi II-VIII: Putzger FIV., Histor. Schulatlas., Vienna 1899 (d. in. 1 XI 00, N. 29941). Ci.assk I: Dr. Gratzer, Testo di geografia per le scuole medie, Parte I, Trento, (Ver. Bl. 1905, pag. 590). Classb II: D. Gratzer. Testo di geografia per le scuole medie, P. II, Trento, 1908 (se verra approvat.o). Mayer F. trad. Reich, Manuale di storia per le classi inf'e-riori, P. I, Vienna 1898 (d. m. 19 X. 98, N. 26702). Classk III: D. Gratzer, come in II. Mayer F. tradi Reich, Id. P. II, Vienna 1898 (d. m. 11. VI. 97, N. 12442). Cr-ASSK IV: D. Gratzer, P. III Geografia della Monarchia austro-ung. per la quarta classe. Trento, 1910 (se verrä approvata). Mayer F. trad. Reich. Id. P. III, Vienna 1895 (d. m. 2ti. VIII N. 18150. Trampier R. Physikalisch-politischer Atlas d. oest. ung. Monarchie (d. m. 18. X. 99, N. 27704). Ci.assk V: Bondi A. Manuale di storia universale per le Scuole medie superiori. Parte I; Evo Antico, Trieste, 1910, (se verrä ap-provato e se il prezzo sar& rldotto a cor. 4). Cr,ASSK VI: Zeehe A. Manuale di storia per le classi superiori delle Scuole medie. Parte I; Evo Antico, trad. dal prof. A. B., Trento, 1906, (se verrÄ, approvata). Ci.assi VII-VIII: Gindely A., tomo UI, Torino e Praga 1895 (d. m. 18. IX. 95 N. 21895). Ci.assb VIII: D. Gratzer, Compendio di storia, geografia e statistica della Monarchia austro-ungar., Trento 1910 (se verni approvato). 8. Matenuitica. Ci.assk I: Aritmetica, Jacob-Schiffner-Marussig (se verni approvata). Geometria, C. Crepaz (se verra approvata). 9. Storia naturale. Cr,Assi I-1I: Schmeil-Largaiolli: Storia naturale del regno animale, Trieste 1910 (d. m. 2 III 1910, N. 3211). Pokorni/, Storia illustrata del regno vegetale, Torino 1891 (d. m. 14. I. 92, N. 26964 ox 91). Oi-assk IV: Bisehing A. ti'ad. Girardi. Elementi di mineralogia per le classi inferiori delle scuole medie, Vienna 1885 (d. m. 30. IX, 84, N. 18672). Cr.ASSK V : Scharizer-Valentini. Manuale di mineralogia e geologia. Trent.o, Monauni, 1901 (d. m. 28. IX. 01, N. 25028). Sehmeil-Largaiolli. Elementi di botanica per le classi superiori delle scuole medie, Vienna 1895 (d. m. 20. VII1. 95, N. 16483). Classk VI: Graber-Mik, trad. Gerosa. Elementi di zoologia ad uso delle classi superiori delle scuole medie, Vienna e Praga 1896 (d. m. 22. XI. 95, N. 27581) 10. Fistca. Classi III e IV: Krist G. trad. Postet. Elementi di fisica per le classi inferiori delle scuole medie, Edizione per i Ginnasi, Trento 1894 (d. m. 3. VI. 94, N. 10726) AV V I S O per 1’ anno scolastico 1911-1912 A) Amtnissione alla 1 classe. L’esame d'ammissione alla prima classe fu dato, per il periodo estivo, nei giorni 3 e 4 luglio; per il periodo autunnale sarA. comuuicato mediante i giornali. Gli scolari che domandano di essere ainmessi alla I, devono essere accom-pagnati dai genitori o dai loro rappresentanti ed esibire i seguenti documenti: 1. la feile di nascita debitamente bollata, dalla quäle risulti che hanno giä compiti i 10 anni di etä o li compiranno entro l’anno solare 1911 ; 2. V attestato di vaccinazione; 3. una dichiaraziorie medica — per gli scolari ehe vengono da altre scuole, basta anche quella della Direzione — da cui si rilevi avere essi gli occhi immuni da oftalmia; e 4. il Certificato di frequentazione, per quelli che vengono da una scuola popolare. L’ esame di ammissione riguarda i seguenti oggetti: a) Religiöne. Si richiedono quelle coguizioni che in questa materia si ap prendono nella scuola popolare; e restano dispensati da tale esame gli scolari provenienti da una scuola popolare, purche abbiatio riportato nella rdigione almeno la nota „buono“. b) Lingua italiaria. L’esame si fa in iseritto e a voce. Si esige che lo scolavo sappin leggere e scrivere upeditamente; sappia scrivere sotto dettatura senza gravi errori di orlografia; vonosen yli elementi della morfologia e della siutassi, e sia quindi in grado di render conto della declinazione e coniugazione reguläre, di o ixtinguere le varie parti del discorsu, di analizzare la proposizione semplice e complessa, e quindi abbia una certa pratica n el i iconoscerc ü soggetto, il predicato (nominale e verbule) e I' og- getto diretto e indiretto d’una proposizione. c) Aritmetica. L’esame si fa in iseritto e a voce. Lo ecolaro deve cono-«cere le quattro operazioni fondamentali con numeri interi. Gli scolari, i quali nella scuola popolare hanno riportato nella lingua italiana o nell’ aritmetica almeno la nota “buono,. e nelle prove scritte deli’ esame di ammissione meritano almeno la nota “buono,,, vengono dispensati dalle prove orali; quelli poi che nell’attestato e nelle prove scritte hanno la nota nota “ insufficiente nou vengono ammessi all’esame orale, m a rimandati siccome non itionei. Si nel primo ehe nel seeondo periodo d’esami si decide in via definitiva circa 1’ ammissione degli esaminati. Gli scolari dichiarati non idonei non possono fare una seconda volta 1’esame di aramissione ne nell’ istituto dal quäle sono stati riprovati, ne in un altro ehe abbia la medesima lingua d’ insegnamento, ma sono rimandati »1 prossimo anno scolastico. Per 1’ ammissione alla I non e da pagare veruna tassa di esami, bensi gli scolari dichiarati idonei e iseritti nella matricola deli’ istituto pagano, a titilo di tassa d’iserizione, cor. <1.— e da questa, seeondo la vigente Istru-zione, non piiö venire dispensato nesenno — e quäle contributo per la biblio-teea degli scolari 1’ importo di cor. 1. B) Ammissione alle classi II- VIJ. 1 giorni fissati per 1’ammissione alle altre classi si renderanno noti a tempo. Gli scolari ehe vengono da allri ginnasi, devono essere accompagnati dai genitori o dai loro rappresentami, ed esibire, oltre i documenti piü sopra indieati sub 1, 2, 3,1’ultimo attestato semestrale, munito della preseritta clau-sola di dimissione. Devono dare 1’ esame nella lingua italiana quelli che vengono da ginnasi ehe hanno altra lingua d’insegnamento, e per questo esame non e da pagarsi veruna tassa. Sono obbligati a formale esame di ammissione in tutte le ma-terie gli Bcolari ehe vengono dali’ estero, e quelli clie hanno studiato privatamente. Dipende dall’esito deli’esame — al quäle non vengono ammessi ehe nel solo caso clie domandino di venir« iseritti quali scolari pubblici deli’istituto — a qual corso dovranno essere promossi; e fatto bene o male l’esame, essi non ricevono attestato. Per questo esame devesi pagare a titolo di tassa d’esame di ammissione 1'importo di cor. 24. Hanno poi 1’obbligo di annunciarsi nell’ ufticio della Dire/.ione nei giorni ehe saranno indieati, anclie gli scolari giä appartenenti ali’ istituto. Ritnrdi, obe non venissero a tempo debito giustificati o da loro o da elii ne fa le veci, equivarranno a volontario abbandono deli’istituto, e passati i giorni del-l’iscrizione, clii voglia esservi riammesso, dovrä chiederne formale conceB-sione ali' i. r. Luogotenenza. Gli esami di riparazione e suppletori si faranno in giorni da destinarsi piü tardi. Gli scolari ehe non si presentano all’esamo in quei giorni, a sensi del vigente Regokmento, rinunciano al beneficio loro accordato alla fine dell’anno scolastico, e vanno considerati come nou promossi al corso superiore. La tassa d’ inserizione per gli scolari che entrano per la prima volta nell’istituto e di cor. 4, e il contributo per la biblioteca importa cor. 1, ■