novi ,. o 0000 ì 3 OOo <9 KULTURNO DRU3TYG ,I.TRINKO* MIA IX-AGOSTO 8 33043 GIOII)ALE tednik Slovencev videmske pokrajine ČEDAD/CIVIDALE • UI.B. De Rubeis 20 • Tel. (0432) 731190 • Poštni predal/casella postale 92 Poštnina plačana v gotovini / abb. postale gruppo 1 bis/70% • Tednik / settimanale • Cena 600 lir Leto XII. št. 32 (296) • Čedad, četrtek 12. septembra 1985 Ragazzi a scuola: occhio al domani i- ■ ; •' £■ -v . - Tygj}—- Dvajset let stara fotografija. Šola v Čeplešiščah leta 1965: od desne Franco Coceanig, Paolo Cudrig, Marcella Martinig, Lucio Vogrig, Pio Bortolutti in Elide Coceanig študirajo kvadratne metre. Provate a raccontarla in giro: in un territorio abitato da gente che possiede come mezzo naturale di comunicazione e di espressione una parlata slovena non esiste una sola scuola che faccia di questa uno strumento di cultura, di conoscenza e di studio! Vi diranno che è impossibile, tanto più quando si pensa al vasto mondo linguistico che si schiude davanti a chi conosce questa parlata, anche se piccola in un piccolo territorio. Sembra a tutti assolutamente incredibile che lo Stato non abbia mai provveduto a muovere un dito per una dignitosa operazione culturale, quella di favorire lo studio della lingua slovena. Ancora più incredibile che della parlata slovena lo stato abbia programmato, più di cento anni fa, l’eliminazione e che non abbia mai, in seguito, cambiato idea. E noi, che ci siamo adeguati, ci troviamo oggi di fronte al bel risultato che il nostro dialetto si avvia all’estinzione fra i fanciulli che oggi vanno a scuola e che vengono così deprivati non solo di un linguaggio ma di una propria identità. Il programma della nuova Italia, desiderosa di unificare più le teste che di creare Io stato di diritto, ha prodotto un circolo vizioso fra bambino, scuola e famiglia. Un circolo vizioso che pare sempre più difficile spezzare. Sforzi e sacrifici ce ne sono stati e ce ne sono, e ciò rende ancor più di difficile comprensione l’atteggiamento dello Stato che ha fatto di tutto per soffocarli e tiene isolata la scuola dal contesto culturale dell’ambiente. Siamo dunque ridotti alla disperazione? La risposta più classica potrebbe essere: la situazione è grave, ma non disperata. La famiglia, infatti, è oggi diversa: ad una grave riduzione dell’uso dello sloveno con i figli, segnalato da tutte le ricerche, corrisponde una maggiore coscienza della gravità della perdita ed una sensibile volontà di recupero. Attraverso le occasioni di confronto (associazioni culturali, organi collegiali scolastici, dibattito politico) questa volontà si socializza in volontà collettiva, e questa può davvero incidere. La scuola, a sua volta, si arricchisce di insegnanti più giovani ed aperti, di dirigenti democratici, di genitori dai convincimenti maturi. Tutto questo fa difficoltà a muoversi, lo vediamo. Anche l’anno scolasti- co che inizia mostrerà ancora una volta come perfino l’applicazione delle leggi e la realizzazione degli attuali programmi scolastici richiedano sforzi incredibili. E proprio per questo riconoscimento che questi sforzi sono qualcosa di prezioso. C’è chi è convinto che questa strada possa bastare o che basti una legislazione (la famosa tutela) che rafforzi queste possibilità. Cioè alcuni pensano che basti aggiungere qualcosa di più e di meglio, con interventi che riguardino l’intero «corpo» scolastico, tutti gli insegnanti, tutti i bambini e tutte le famiglie. La strada così tracciata ha una sua attrattiva, ma — come Capuccetto Rosso — la nostra cultura troverebbe denti di lupo lungo il percorso... Discutiamone, ma non facciamoci accuse ed offese reciproche, cui tra l’altro non crede più nessuno. Guardandoci allo specchio senza paura, pensiamo che la scuola di domani non sarà la scuola delle favole e dei bambinismi, ma la scuola della ricerca,, della verifica, del confronto e della razionalità. Noi pensiamo ad una scuola più completa. Il bambino diventerà grande e a lui si chiederanno competenze, strumenti di cultura e di elaborazione, di ricerca, in una situazione specifica, definita nel concreto, problematica. Allora non è possibile accontentarsi di qualche canzoncina, di qualche spet-tacolino in dialetto, dell’«exploit» di fine anno. Siamo già di fronte alla necessità di formare un gruppo sociale con capacità a diversi livelli e settori, economia, amministrazione, cultura, elaborazione teorica, ecc., in grado di intervenire con profonda coscienza sullo sviluppo della comunità e nelle relazioni che essa dovrà realizzare. Ci ribattono: e la lingua, cosa c’entra? Ebbene, allora perchè tanta malevola e calunniosa opposizione in qualche circolo? Quanto più i giovani di domani saranno coscienti di sè, della propria identità il cui aspetto più rilevante è la lingua, come della vocazione della nostra terra di essere ponte fra due culture, tanto più essi saranno in grado di guidare con cuore ed intelligenza i processi dello sviluppo. P. Naša meštra, ta lepa Al se zmisneš, Rožca, našo meštro di seconda? Lepa je bila in modra naša učiteljca gor v naši stari vasici. Vseč nam je bila, ker malo nas je kregala in baketo je nucala samuo za puobe, tiste, ki niso nič znali in se niso nič učiti. Na vsako stvar, ki je bila v šoli, naša učiteljca je lepo parstavila karteline in na nje napisala italijansko ime, porta na vrata, finestra na okno, muro na zid... A ja ben nu, Rožca, malo je manjkalo, da nismo imeli karteline še mi, po iuote, rokah, nogah an glavi. A ja ben nu. Ne, da smo bli mi otročiči in čičice od Starmice vsi kaštroni. Ubožci, italijansko nismo znali in smo se morali učiti in se truditi za kaj zastopiti. In naša meštra, tista lepa, Rožca, veš, ki se je tako lepo smejala, je vekuštala tisto metodologijo, da se ne pozabimo imen vseh stvari, ki so nam bile pred očmi in da se lepo naučimo po italijansko. A ja ben nu. Rožca: tudi ti nisi bila kaštron, tudi če res, kadar si končala kaj pisati, si rekla: Maeštra, io sono finita, maestra io sono scritta. In vsaki krat, potrpežljiva, učiteljca te je popravila: si dice ho scritto. In ti, drugi krat: maeštra, io sono vista... In ona: si dice ho visto. Ja, ja, Rožca, otroku gre vse lahko v glavo. In tudi tebe je šlo v glavo, ker si bila pametna in pridna. Počaso, počaso, si se naučila reč: ho scritto, ho visto. In kako čudno, se zmisneš, nam je ostalo, kar smo se navadli reč: io ho andato, io ho venuto, in pa meštra, ta lepa, nam je popravila: si dice sono andata... Mjuta Povasnica Al je kaj novega v šo Danajst milionu učencu, an milion učitelju an profesorju začnejo 12. sep-temberja šuolo. Tudi lietos beremo ta na stampi, de bojo imiel par kajšnim kraju turne v avlah, drugod pa avle prazne. Tle par nas bomo imiel tudi cele šuole prazne. Družine bojo muorle tudi lietos pu-no denarja špindat za bukva an za vse kar kor otrokam, posebno v mediah. Nove programe za šuole elementar so že parpravli, ma za lietos na bojo še va-jal, zak nieso še napravli riforme. Riforma od vesoke sriednje šuole nie še napravjena: v senatu so jo sparjel lanskega marca: na «cameri» jo bojo sparjel šele novemberja, če bo muoč. Če jo bojo sparjel, učenci bojo imiel dužnuost hodit v šuolo narmanj deset liet, namest osam ku sada. Tu elementar adna novuost bo, de učenci na bojo imiel samuo adno uči-teljco al učitelja, an de se bojo učil že takuo majhani tuje jezike, namest samuo italijanskega. Suola se odpre 12. septembrja an bo končala 14. junija. Dipendenza dall’alcool e terapia L’intervento di Renzulli e la storia di Luciana NelPauditorium della scuola media di S. Leonardo si è presentato sabato scorso il 184° club degli alcolisti in trattamento a cui confluiscono pazienti anche dai vicini comuni di Grimacco, Drenchia, Stregna, Savogna e Civida-le. Costituito nell’aprile scorso, il club conta 14 componenti. L’incontro di sabato, a cui hanno partecipato gli alcolisti in trattamento delle USL del Cividalese e dell’Udinese, è stato un importante momento di informazione e di sensibilizzazione su quella che è sicuramente la più diffusa malattia delle nostre zone, con cui purtroppo tutti ci siamo abituati a convivere e di cui spesso ci sfugge la drammaticità. Su questo tema ed in generale sulla problematica della sanità nella nostra regione è intervenuto — dopo il saluto del presidente del club Zanini — l’assessore regionale alla sanità Renzulli. Questi ha sottolineato l’interesse con cui la Regione guarda all’iniziativa dei clubs degli alcolisti in trattamento. Ha parlato del ruolo che essi svolgono nella battaglia per difendere e mantenere la salute e soprattutto dell’importanza della prevenzione e della «cultura della salute». Il piano sanitario regionale ed il progetto riguardante gli alcolisti è stato un altro argomento toccato da Renzulli che, nella parte finale dell’intervento, ha fatto riferimento alla pesante situazione economica ed al degrado sociale delle Valli del Natisone e quindi alla duplice emarginazione degli alcolisti. «Dopo l’emergenza terremoto, ha concluso, esiste un’altra emergernza che è quella delle zone di montagna». I lavori sono proseguiti con un’ap-profondita ed esauriente relazione del dr. Fatovic, coordinatore della Casa dello studente di S. Pietro, che sulla base dei casi direttamente osservati, ha parlato dei problemi educativi ed assistenziali dei figli delle persone dipendenti dall’alcol. Ma l’attenzione e la partecipazione di tutti è stata catturata da Luciana di Montemaggiore, astinente da 4 mesi e presente all’incontro assieme al marito Vitale ed ai loro 5 figli, tutti piccoli. La difficile situazione familiare, le pesanti condizioni del suo lavoro in montagna, ma soprattutto la forza ed il coraggio di questa donna nel chiedere aiuto e nel parlare di sè di fronte ad una sala affollata non ha potuto lasciare indifferente nessuno. L’incontro si è concluso con la consegna dei diplomi agli alcolisti in trattamento, da diverso tempo astinenti. INIZIATIVA DEL CIRCOLO «L’ARENGO» Salviamo la chiesetta di S. Silvestro a Picon Anche quest’anno il circolo culturale centro studi l’Arengo ha organizzato una bella festa popolare presso la chiesetta votiva di San Silvestro di Mer-so di Sotto - Picon. Il programma semplice, ma ben riuscito, iniziava con la 2a marcialonga delle chiesette votive della Benecia. Il percorso di circa 8 km. si snodava per la bella valle di San Leonardo, toccando la bella chiesetta votiva di Sant’Antonio e la chiesa parrocchiale di San Leonardo. Vi hanno partecipato 86 concorrenti; il gruppo più numeroso, 20 persone, era quello di San Leonardo, al quale è andato il Trofeo Carnimarket; il secondo gruppo di 14 concorrenti è stato quello di Grimacco dove si sono distinti con ottimi risultati molti giovani come Debora Bucovaz, prima donna a Dopo la santa messa, c’è stata pastasciutta per tutti. Infine le premiazioni coordinate da Michele Carlig, con l’intervento del sindaco di San Pietro al Natisone prof. Marinig, dell’assessore al comune di San Leonardo Daniele Rudi, presenti pure il sindaco di Drenchia e il vicesin-daco di Grimacco, e dal com. Renzo Tropina con l’amico scultore udinese Angelo Pecile, che proprio per l’occasione aveva preparato una scultura su targa in bronzo raffigurante la chiesetta di San Silvestro. Simpatica è stata pure la poesiola che di seguito pubblichiamo, scritta per l’occasione dall’ormai noto, nelle valli, Danilo Bledig, nativo di Merso di Sotto ma ora residente ad Azzano Decimo in provincia di Pordenone. M.C. tagliare il traguardo con l’ottimo tempo di 52’. Altri giovani che si sono comportati molto bene sono Marco Marinig, Roberto Marinig, Andrea Marchig, Andrea Podrecca, Davide Clodig, Marzia Zanutto, Barbara Zufferli. 3° il gruppo di Pechinie con 7 persone, 4° il gruppo i marciatori di Udine. Il primo in assoluto a classificarsi è stato un atleta della Kronos-Edilvalli, Michele Nappi, che ha coperto il percorso in 47’ e 12”, che però non è riuscito ad abbassare il record del percorso, che appartiene a Michele Oballa col tempo di 46’ e 10” stabilito nel 1984. Al termine della gara, alle ore 11, Don Adolfo Dorbolò ha celebrato la santa messa. Svet Silviestar Ciu hosti poskrita, kìer jazbac se pita, toj miken glas je paršu ciu vas. An vas se je zbudila, je usa poskarbila! Naš pozabnien Svetič je pohvalu njega pič. Sgarnili so se drevi, zbližali so se judi; dolinca se j’ zbudila a n se j’ usa zveselila. novi matajur SRK» Na Koroškem razstava o kmečki arhitekturi v Ka V soboto 31. avgusta 1985 je bila v prostorih občinske javne dvorane na Bistrici, v Zilski dolini, otvorjena razstava o zgodovini in kmečki arhitekturi v Kanalski dolini, ki jo je pripravil • Slovenski Klub Kanalska Dolina in je svoj čas na Trbižu imela zelo dober uspeh. Slovenski Klub Kanalska Dolina ima že dolgo časa prijatelske odnose s Prosvetnim društvom Zila, zato sta se obe društvi odločili za prikaz razstave v tem predelu južne Koroške. Razstava prikazuje kmečko arhitekturo, kot se je izoblikovala in delno tudi ohranila v nekaterih vaseh Kanalske Doline. Ob otvoritvi je za Zilsko društvo prisotne pozdravil njegov predsednik Urban Popotnik, ki je med drugim opozoril na uspešno sodelovanje s Kanalskimi Slovenci in je podčrtaLsličnost v arhitekturi dveh dolin. Dolini povezuje več faktorjev, čeprav jih deli državna meja. Stiki so bili že v zgodovinskih časih dobri, ne samo na ravni prijatel-skih odnosov, ampak tudi v okviru kulturnega sodelovanjea in malega gospodarstva. Dodal je, da kultura enega naroda ni samo glasba ali pesem ampak je tudi arhitektura, ki se izoblikuje po okusu in potrebah prebivalstva in večkrat sledi lepotam naravnega okolja. Nato je prevzel besedo predsednik Slovenskega Kluba Kanalska Dolina Niko Ehrlich, ki se je najprej zahvalil za topel sprejem v Zilski dolini. Priključil se je misli Popotnika in dodal, da se obe dolini nahajata ob tromeji, kjer se vsaki dan srečuje več narodnosti. Kot Slovenci, — je dejal — si prizadevamo, da pokažemo našo prisotnost, ki je v teh dveh dolinah globoko zakoreninje-ga in je ni treba nikomur dokazevati, tudi tistim ne, ki trdijo da Slovencev v Zilski in Kanalski dolini ni. Dolini sta posebno področje, kjer se Slovenci vsaki dan srečujejo z novimi problemi in težavami in kjer je asimilacija vedno zelo močna. Gre tu poudariti naš posebni zemljepisni položaj in našo vlogo v tem okviru. Naš namen je po naših močeh prispevati, da se do-brososeski odnosi krepijo in obenem da s skupnimi močmi prispevamo h krepitvi skupnega slovenskega prostora. Znano je, da se Slovenci tostran in onstran meje spopadajo s sorodnimi ali enakimi problemi, zato je pametno — je zaključil — da sodelujemo, si izmenjamo mnenja, kulturne programe in iskušnje. Končno je prevzel besedo Rudi Bar-taloth, ki je orisal nastanek in značilnosti razstave. Med drugim je poudaril, da je to najbrž prvi poskus sodelovanja z italijanskimi naprednimi prijatelji, ki so brez predsodkov do nas Slovencev. Na otvoritvi so prisostvovali tudi udeležnenci «Tabora Narodnosti», ki je bil v Žabnicah. Predstavniki mladinskih organizacij Slovencev v Italiji, Avstriji in iz matične domovine so z velikim zanimanjem sledili poteku prireditve in so imeli tudi možnost se seznaniti z problemi in težavami Slovencev na tem predelu južne Koroške. Po prireditvi so namreč sam podžupan Janko Zwitter in predsestvo SPD Zila odgovarjali na vprašanja, ki so jih mladi gostje postavljali. Anton Sivec V Dreki govorijo slovensko DOCUMENTI B IL FRIULI VENEZIA GIULIA paese per paese «Dreka predstavlja zadnjo občino italijanske Republike pred mejo z Jugoslavijo». Tako se začne opis občine Dreke v enciklopediji «Furlanija — Jul-jiska krajina — vas za vasjo» (Il Friuli- Venezia Giulia — paese per paese), ki jo pripravljata založba Bonechi iz Firenc in Inštitut za enciklopedijo Furlanije-Juljiske krajine. Obsežno delo, ki po abecednem redu obravnava vse občine naše dežele, izhaja v zvezkih vsak teden. V dvanajstem in trinajstem snopiču, ki je pravkar izšel, je tako med drugimi predstavljena občina Dreka. Navedeni so splošni podatki o številu prebivalcev, površini, nadmorski višini in drugih, geografskih značilnosti. Besedilo spremljajo, poleg topografske karte Vojaškega geografskega inštituta, lepi fotografski posnetki. Že v prvem delu opisa, kjer je poudarek na težkem socio-ekonomskem položaju, na vprašanju emigracije in demografskega padca, avtoriji navajajo tudi dejstvo, da tu živijo Slovenci. Za prebivalstvo, ki živi na tem področju, na obeh straneh meje — pišejo avtorji —• so značilni dobrososedski in prijateljski odnosi; »izmenjave oljašu-je dejstvo, da na obeh strani meje ljudje govorijo isti jezik: slovensko». O prisotnosti Slovencev v videmski pokrajini gorovijo tudi na drugem mestu, ko pravijo, da «slovenska narodnostna skupnost Nadiških dolin ni edina v Furlaniji-Juljiski krajini; obstajajo tudi druge skupnošti v visbki Terski dolini in v Reziji». n- Kratkemu opisu dreške občine sledita še dve poglavji in sicer «Slovenska narodnostna skupnost na Čedajskem» (La comunità slovena nel Cividalese) in «Nadiške doline (Beneška Slovenija)» (Valli del Natisone (Slavia friulana), ki očitno služita kot uvod v obravnano ostalih občin Nadiških dolin. Gre namreč za pregled zgodovine slovenske narodne skupnosti na tem področju od naselitve do današnjih dni. Poglavje o dreški občini se zaključuje s predstavitvijo značilne sladice teh krajev: gubance. Obrazložena je njena etimologija, govor je o njeni uveljavitvi na trgu in o dogodkih zadnjih let, ki so vezani na ustanovitev dveh konzorcije za zaščito gubance. (jn) Si restaura il «Nedižnjak» lETATO** T r Novi Matajur odgovorni urednik: Izidor Predan ___ Izdaja in tiska K ^ J Trst / Trieste ri' Fotokompozicija: Fotocomp Videm Settimanale - Tednik Autorizz. Tribunale di Trieste n. 450 Naročnina - Abbonamento Letita za Italijo 17.000 lir Za inozemstvo 27.000 lir Poštni tekoči račun za Italijo Conto corrente postale Novi Matajur Čedad - Cividale 18726331 Za SFRJ - Žiro račun 50101 - 603 - 45361 «ADIT» DZS, 61000 Ljubljana Kardeljeva 8/11 nad. Tel. 223023 Letna naročnina 480 ND OGLASI: I modulo 34 mm x 1 col Komercialni L. 13.000 + IVA 18*70 Causa lavori di restauro il Centro Studi Nediža di S. Pietro al Natisone è stato «sfrattato» dalla sede che occupava dal 1974 ed ha dovuto trasferire le proprie cose in stanze provvisorie. In questa sede modesta e precaria si sono programmate negli ultimi dieci anni interessanti iniziative culturali, soprattutto per i più giovani: Moja vas e Mlada brieza. Il cosidetto «Nedižnjak» ha anche ospitato i primi anni del corso pomeridiano di ricerca culturale per ragazzi «Naša Nediža», poi la prima Scuola di Musica. Nel 1976 è stato trasformato in deposito di materiali da distribuire ai terremotati. Più avanti è servito come magazzino di utensileria e suppellettili per i soggiorni «Mlada brieza» e sala riunioni. L’ultimo anno era stato dotato di attrezzature per la grafica, con camera oscura e laboratorio fotografico. Quando l’idioma slavo faceva punteggio «Corre l’obbligo nelle aspiranti di conoscere l’idioma slavo...», scriveva in calce all’avviso di concorso per tre posti di maestro di scuola il sindaco di Redda, Specogna, il 27 luglio 1873. E i concorrenti devono conoscere la lingua slava aggiungeva a penna, in calce ad un analogo avviso di concorso per tre posti di maestro nel comune di Sa-vogna, il sindaco Carligh il 4 agosto dello stesso anno. Ci sembra ovvio che per lingua slava e idioma slavo intendessero la parlata slovena locale, indispensabile per poter esercitare la professione di maestro in un ambiente dove l’italiano era pressoché sconosciuto. Questo a sette anni dall’arrivo dei «piemontesi» e cinque anni prima che si aprisse l’Istituto Magistrale di S. Pietro degli Slavi, oramai ribatezzato «al Natisone». L’intenzione non era certo quella di valorizzare o tutelare il dialetto sloveno, ma quello di utilizzarlo didatticamente per insegnare l’italiano. Più interessante ancora un terzo documento. Il 14 agosto 1926 una maestra di Macerata faceva domanda di supplenza aU’HI.mo R.gio Ispettorato Scolastico di Tolmino (conquistato dall’Italia nel 1918). La scrivente già allieva del R.gio Istituto Magistrale di S. Pietro al Natisone dichiarava in calce alla domanda, considerandolo evidentemente utile ai fini del punteggio: La sottoscritta fa inoltre presente a cotesto R.gio Ispettore (sic!) che conosce bene il dialetto Sloveno di Val Natisone. E sottolineava con forza quest’ul-tima affermazione. La storia si ripeteva. Allora ai tempi della monarchia e del fascismo l’idioma, lingua o dialetto sloveno che fosse, faceva punteggio — aveva cioè un valore — per elementari esigenze di comprensione (ma anche di snazionalizzazione!). Perchè con la repubblica democratica non dovrebbe averlo per elementari esigenze di valorizzazione culturale? I primi due documenti sono stati reperiti dal maestro Graziano Podrecca e pubblicati nel commento alla «Slavia italiana» del Centro studi Nediža, 1977.11 terzo documento è stato reperito dal prof. Samo Pahor. Moje ferije Ica al na ica lietos an jest sem se po-brou do mez doline za iti na ferije. San biu samuo dol po Uidne, kar san ču strašno novico: «Crollo della lira» an supto mi je paršla tu glavo stara ura-ža, ki prave de tu petak je buojš se na ganit s doma. Ma se vje, de uraže so uraže takuo sem le naprej šu. Judje po pot so lire štiel an zastraše-ni do pruot Rima gledal za videt, če tala naša liepa bota se napune uodè an se utopi. Strašna zornada tist petak ma tu saboto Craxi du Rime je zaueku. Tu ne-diejo se zdi, de se je potalažu an tu pan-diejak je bluo za use use mernuo. Judje su buj radi prebieral giornal, kar su vidli de Craxi je šu na muorje an Cos-siga u brieh an so se usi pobral na ferie. Sonce je pekluo, vsi so u sienci počival, samuo mafia je dielala an pod son-cam kri je tekla dol po Italiji. Počas san se uarnu nazaj pruot našim dolin an sarce me se je poveselilo, kar san videu tarkaj mojih snuovu doma. V vsaki vasi so bli paršli nazaj an su letal od sejma do sejma za ušafat nazaj tist naduž-ni diveriment, ki su bli tle u njih dolinah pustil, kar su se po sviete pobral. Rimonike so godle ponoč an violenza an vse te druge je parjelo deleč deleč. Ma zguoda valiže so ble že nazaj tu pest an tu ocjeh molitev tistim, ki tle ostanejo za obranit tel mikan sviet. Moji snuov so se nazaj pobral po sviete za dielan. Ferije su komplile takuo: «tihu» an začnemo nazaj dielat s sarcam. Vjetar iz Matajuria - -V?/' M*-* > ///. t/t //t/in» rž/' rVr J °t*/xr a t/t 4* s/S, /> "//a. 't/lti*»***”*' " ''£*.//> ///*£•' /, » A*// // Jr ./ /i . S,., j/.* fj . fjtf4 An //*zz 4 m 4 j/a frt/*» //ti .«’#'/ r/r/ Jlt./atr //•v/t-* CA *n Ul// MmÌMÌ; / . A // , ,6« b- 4* r'.-. SÌC t / /. Jn'***.• vr *SitS* f ti ttr/ti / \i /./. / '/• */ «»»a/* +// Jr *<„/..* t+ *».<*/* • /jfrt t J, t.*.' Si. rnnsAnt» A /A* . < /*~‘ • rr tnAttm* * /As, fi» A +//* fsrtfAn 4- * /**/■* n +4 t* /A, t-rf i/m. 'J, 4 t 1 A i , * j . ..a.*.- 4+C » M r- • t i*. ..... At y ■***<'*c ,4 u*- -—5 S*<-t 4-* - t ■'/•C' Ct'-'t At^sA-tn—* S*-/'/ ttt/sU. y—i~ « « * As • 1. ■ S A* *-<• /■ .ù -n At / A/Al/k* Perà. '. »A f/ ■ / /1.,^, /m Zv «-r* ■vž/ iJ*. A . jMfVTT ' JU.-OJLAJTICO l «'t*'*- ■ - ; j ; }utSc A NUORO IL 1° CONGRESSO DELLA LEGA PER LE LINGUE MINORITARIE Nazionalità minoritarie: la «Lega» si farà! Ad un anno dalla fondazione, la «Lega per le lingue delle nazionalità minoritarie» ha tenuto il suo primo congresso in Sardegna, a Nuoro. Ora, definito lo statuto con gli scopi e gli strumenti per l’attività futura, la «Lega» ha davanti a sè, e a breve termine, il compito di aggregare le minoranze linguistiche presenti in Italia e di stabilire i contatti con quelle europee. Se da un lato il compito appare arduo £>er la scarsità fino a questo momento, di «fruttuosi» agganci istituzionali, dall’altro esso è favorito da un rinascente interesse delle «nazioni proibite» per la propria condizione di diversità e di subalternità. In molti casi, ed è quello della Sardegna dove molto opportunamente si è svolto il Congresso, questo interesse ha prodotto voti, eletti e potere. A Cagliari per esempio, come in moltissimi centri dell’isola, ha preso il sopravvento ed è al potere una giunta regionale autonomista con un presidente «sardista». Il congresso della «Lega» è stato così quasi egemonizzato calla costellazione politica e culturale del Partito Sardo d’Azione, cui ha fatto compagnia il Movimento Friuli, unico consistente grupo «continentale» presente. Per questo, sia pure con occhi ed orecchi rivolti ai problemi di tutte le «nazionalità» minoritarie, i problemi della Sardegna sono stati al centro degli interventi. Le prossime iniziative, anche per poter favorire l’aggregazione delle varie nazionalità, si sposteranno comunque ad altri gruppi, primo dei quali quello ladino, quindi quello valdostano. Per la «Lega», sposate in pieno le tesi di Sergio Salvi (che è stato anche eletto presidente dell’associazione) le minoranze sono vere e proprie «nazionalità» indipendentemente dal numero dei componenti, dalla collocazione geografica, dal grado di consapevolezza, ecc. Questo vale per: albanesi (sparsi nell’Italia meridionale); catalani (Alghero); croati del Molise; franco-provenzali (Val d’Aosta e Piemonte); friulani; greci (sparsi sulla costa jonica); Ladini (Bolzano, Trento e Belluno); occitani (Piemonte); rom (o zingari); sardi; sloveni del Friuli-Venezia Giulia; tedeschi (in varie regioni oltre che nel sud-Tirolo). Perciò la «Lega» considera l’Italia come uno stato plurinazionale nè più nè meno di come ve ne sono altri in Europa, per esempio la Svizzera e la Jugoslavia. Non tutti gli associati della «Lega» sono d’accordo sulla terminologia, ma condividono appieno la richiesta di una legge quadro per la tutela delle lingue minoritarie. Il testo unificato elaborato dalla commissione affari costituzionali della camera, relatore Fon. Fortuna, non soddisfa pienamente la «Lega» soprattutto per il mancato richiamo all’articolo 6 della Costituzione e alcune questioni sulla scuola. Tuttavia, è l’on. Columbu del P.S. d’Az. a parlare, di fronte alle resistenze riscontrate in parlamento, è un testo da accettare. Di diverso avviso pare Fon. Baracetti, che ha inviato al Congresso un intervento registrato: oc- corre un impegno più forte da parte delle comunità minoritarie e della stessa «Lega» per migliorare il testo e battere l’eventuale ostruzionismo del MSI. E il problema della minoranza slovena? La «Lega» ha ormai adottato senza riserve la distinzione del problema rispetto a quello delle altre minoranze ed ha scritto agli organi del senato e del governo perchè si acceleri l’iter della formulazione della legge di tutela globale; a quelli della camera per la legge-quadro. Nel frattempo la «Lega» non starà a guardare: c’è tutta una serie di iniziative possibili fin dal momento attuale: uso privato della lingua minoritaria, utilizzo della radio e della stampa, sensibilizzazione dei cittadini e degli enti, toponomastica, cultura e scuola, leggi regionali, commissioni per la formulazione di una grafia comune dove, co- me in Sardegna e in Friuli, ciò sia necessario. La lingua — come si vede — è l’elemento di fondo nelle rivendicazioni della «Lega», elemento che assume un valore particolare in Sardegna, dove le diverse varianti locali, i dialetti sardi, sono oltremodo numerose per una comunità di oltre un milione e mezzo di persone. La «Lega per le lingue delle nazionalità minoritarie», si articolerà in tredici gruppi «nazionali» (dodici minoritari e uno italiano) e avrà un organismo centrale composto dal presidente, che è Sergio Salvi (di cui qualcuno ricorderà l’intervento a S. Pietro al Na-tisone di alcuni anni fa nel quadro dei Benečanski kulturni dnevi), dal segretario neo-eletto Adriano Ceschia, friulano, al posto dello sloveno Samo Pahor, e da altri tre collaboratori, il sardo Diego Corraine, dal ladino Chioc-chetti e da uno sloveno che sarà nominato dallo stesso Ceschia, su indicazione dei soci del gruppo nazionale. Per la lingua battaglia del gruppo nazionale sloveno vi sono state nel corso dei lavori del primo congresso della «Lega» manifesti segni di simpatia ed apprezzamento che hanno favorito il nascere di vere amicizie e legami che troveranno di sicuro spazio anche in futuro. Paolo Pelricig : ' . TUTTOSPORT Motocross Domenica 15 settembre appuntamento per gli appassionati a Clenia, dove organizzata dal Moto Club Valli del Natisone, si terrà la 5a prova del Trofeo Friuli-Venezia Giulia classi 125 e 250. Inizio gare ore 14.30. Positivo il ritorno nelle Valli di Fabio Ztlli (Valnatisone). reduce dalla bella prestazione con il Donatello e della sfortunata serata del torneo di Premariacco priva di Balus, Po-dorieszach, Zanutto, Tomasin e Jussig ha schierato in campo una formazione di emergenza con parecchi giovani. Nella Valnatisone priva di Birtig, Speco-gna, Dugaro Terry e Pinacco non ha risentito molto avendo a disposizione una larga rosa, ha chiuso l’incontro il primo tempo. Sedi, Costaperaria, Cosca, Stacco, e Chiacig Flavio i marcatori delle reti azzurre a coronamento di una superiorità sia tecnica che di esperienza. Nulla di compromesso per la Savognese che ha i mezzi per disputare un buon campionato, mentre alla Valnatisone, dopo avere cambiato molto, rimane una quindicina di giorni per recuperare gli infortunati e migliorare i meccanismi di gioco, che per ora sono a buon punto. Passando alla categoria Under 19, si sta costruendo una formazione di gio- Piancavallo: 1 2 o X? Corredig ha fatto 13 Piancavallo 30-31 agosto. È appena partita la carovana del 6° Rally di Piancavallo, valido per il Campionato Italiano Rally e subito ha inizio la conta delle vittime dell’impegnativo percorso pordenonese. Alia prima prova speciale la gara perde i più validi aspiranti ai vertici della classifica; escono di scena Del Zoppo e la sua Peugeot 205 TI6, la Ferrari di Ercolani e Cunico con la Lancia 037. Seppure demotivato nella lotta per la classifica assoluta, dove l’attento Ta-baton su Lancia 037 se la fa da padrone, il rally offre al numeroso pubblico assiepato lungo il tracciato, innumerevoli spunti e lo spettacolo non manca pianto frenante, che ha dato problemi dalla prima all’ultima prova. Talvolta Corredig è stato così costretto a riparare al freno di stazionamento. Per finire le stonature più acute, sono state lo scoppio degli ammortizzatori che hanno costretto la coppia sampietrina a tre prove particolarmente sollecitate. Tutto questo prima di arrivare al termine delle 31 prove speciali con un’eccellente piazzamento di 13° nella classifica assoluta mentre in quella di classe è secondo a 4’, solo alla Peugeot 205 ufficiale della scatenata Pierangela Riva. Una nota di merito va naturalmente anche allo staff dell’assistenza forma- nelle lotte per le varie classifiche di classe. A conferma di ciò è l’autentica falcidia che dei 69 partenti riduce a soli 24 gli arrivati alla fine della seconda tappa. Nella mischia c’è anche Corredig che, dopo esseresi aggiudicato il Trofeo A 112 della scorsa stagione, quest’anno partecipa attivamente alle competizioni valide per il Trofeo Italia Nord con un Ritmo 130 Gr. A, oltre a varie uscite (cronoscalate e rally locali) con un Ritmo 105 Gr. A. affidato alle sapienti cure di Adriano Venturini - Sap per gli amici. Non essendo la gara valida ai fini del Trofeo Italia Nord, per Corredig era un Piancavallo senza problemi di piazzamento. Nonostante ciò ce l’ha messa tutta e guidato dalle note di Elio Sitta-ro ha saputo resistere a tutte le insidie del tracciato, affrontato peraltro con grinta e decisione. Sarebbe stata troppa grazia se in mezzo a quell’ecatombe per l’equipaggio del Team Michieli fosse andato tutto liscio. Nonostante il motore del Ritmo 105 abbia cantato al-I la perfezione tutte le note dello sparti-I to, giungevano forti stonature dall’im- to dal preparatore Adriano Venturini, Sergio Zacai, Marco Venturini, Igor Cont e Sergio D’Isep. Prossimo appuntamento è per domenica 15 settembre a Sondrio, prova valida per il Trofeo Italia Nord dopo di che l’atteso debutto di Corredig e di tanti altri alla Cividale-Castelmonte che dopo 17 anni di silenzio prenderà nuovamente il via domenica 29 settembre. Aguzzoni-Mattelig i più forti Gorizia 7-8 settembre. Nella notte a cavallo tra sabato e domenica si è svolto il 2° Rally dei Colli Goriziani, valido per il campionato rally di 2a serie, che ha visto la partecipazione di 92 iscritti impegnati in un percorso che copriva 147,350 km. con 10 prove speciali tutte su asfalto. Vittoria per Aguzzoni-Mattelig su Ritmo 130 in 16’07” seguiti da Marchioro-Candeo (Opel Ascona) e Minini-Revelant (Ritmo 130). Oltre al valligiano Mattelig a tutti conosciuto, alla competizione ha partecipato anche l’equipaggio Cernoia-Cernoia su Fiat 127 Gr. A. Di più nel prossimo numero. Coppa regione «Trofeo Devetti» Valnatisone-Savorgnese 5-0 Torneo di Premariacco Corno-Savognese 1-0 Amichevoli Under 19 Valnatisone-Aurora 2-1 Aurora-Valnatisone 2-1 Giovanissimi Linea Zeta-Valnatisone 2-0 Esordienti Linea Zeta-Valnatisone 3-0 La rete di Jussig che ha portato la Savognese S. Pietro al Natisone A due domeniche dall’inizio dei rispettivi campionati, la Valnatisone e la Savognese si sono incontrate in un derby valevole quale sedicesimo di finale del trofeo «Devetti» di Coppa Regione. La Valnatisone ripresentava tra le proprie file Fabio Zilli, un ritorno questo per rinforzare il reparto difensivo che lo scorso anno era risultato il più perforato della categoria. La Savognese al successo contro il Donatello. vani, delle annate 67, 68, 69, 70, che sarà il trampolino di lancio per la prima squadra. Anche qui un ritorno che è quello di Luca Vidotti, che dopo due anni con la Sangiordina è ritornato a S. Pietro. I due incontri amichevoli disputati con l’Aurora hanno messo in evidenza la grande mole di gioco dei centrocampisti che stanno ritrovando le giuste cadenze e che sono impegnati fino al 29 in incontri di allenamento per curare gli schemi di gioco. Le tre reti nei due incontri alla formazione di Re-manzacco, portano la firma di Cocea-no (2) e di Carlo Liberale, che nonostante le sue precarie condizioni fisiche ha ritrovato la via del gol. Infine i Giovanissimi e gli Esordienti, in trasferta a Ziracco, hanno rimediato due sconfitte, dovute alle assenze di ragazzi che devono ancora riprendere gli allenamenti per «diversi motivi». La pista ciclabile sarà costruita a S. Pietro? Da voci che circolano a Cividale ed a S. Pietro abbiamo appreso che la pista per Fattività ciclistica verrebbe costruita a S. Pietro al Natisone, in quanto da tanto tempo se ne parla nella città Ducale, ma non si realizza. L’ammi- nistrazione di S. Pietro investita di tale problema sta predisponendo degli incontri in quanto una realizzazione di tale opera permetterebbe di completare il già vasto patrimonio di atrezzature sportive di cui dispone. Al 15° raduno degli arbitri alla «Casa dello studente» anche Bearzot Enzo Bearzot, assieme al presidente della Lega Dilettanti Ricchieri, sono stati ospiti a S. Pietro al Natisone alla conclusione del 15° Raduno degli arbitri del Friuli-Venezia Giulia. Tris di Peruzzi sul Matajur L'arrivo in vetta di un rappresentante del-l’U.C. Cividalesi. Sta diventando ormai un ritornello monotono ma per la terza annata consecutiva il vicentino Peruzzi si è aggiudicato la S. Pietro al Natisone-M. Matajur, trofeo Macellerie Beuzer. Chi sarà in grado di contrastare il dominio del forte scalatore veneto? ŠPETER ške, iz Italije pa sta bla samuo on an Angelico Piva, ki je godu v skupini Bin-tars an seda živi v Barnasu. Ližu so dal parvi «premio» v njega skupini, Angelico Piva je paršu pa na četerto mesto v drugi. Obadviema čestitamo, posebno pa Ližu an mu uoščimo, de bi še pumo liet nosu okuole po sviet našo muziko an našo slovensko besiedo. ČEDAD Lep in simpatičen «koncert» tičev U nedeljo 1. septembra je biu u Čedadu 25. senjam ptičev. Lepa in simpatična manifestacija je bla u glavnem čedajskem parku, blizu železniške postaje. Za to priložnost je bla široka ulica Marconi zaprta. Tisočem ptičev, ki vsakdan žvargo-lijo u parku, so se pridružili še tisti, ki so jih ljudje prinesli zaprte u kletkah, u štijah. Vsi skupaj so «priredili» an simpatičen «koncert». U staro mesto je prišlo puno prijateljev in ljubiteljev ptičjega petja. DREKA Kadà greš lahko guorit s šindakam Dreka (Maurizio Namor) torak 10-12/sabota 10-12 Grmek (Fabio Bonini) sabota 12-13 Podbonesec (Giuseppe Romano Specogna) pandiejak 11-12/sabota 10-12 Sovodnje (Paolo Cudrig) sabota 10-12 Špeter (Giuseppe Marinig) srieda 10-11 Sriednje (Augusto Crisetig) sabota 9-12 Sv. Lienart (Renato Simaz) petak 9-12/sabota 10-12 Bardo (Giorgio Pinosa) torak 10-12 Prapotno (Bruno Bernardo) torak 11-12/petak 11-12 Tavorjana (Egidio Sabbadini) torak 9-12/sabota 9-12 Tipana (Armando Noacco) srieda 10-12/sabota 9-12 Guardia medica Za tistega, ki potrebuje miediha ponoč je na razpolago «guardia medica», ki deluje vsako nuoc od 8. zvičer do 8. zjutra an u saboto od 2. popudan do 8. zjutra od pan-diejka. Za Nediške doline se lahko telefona v špietar na štev. 727282. Za Čedajski okraj v Čedad na štev. 830791, za Manzan in okolico na štev. 750771. Poliambulatorio v Špietre Ortopedia doh. Fogolari, u pandiejak od 11. do 13 ure. Cardiologia doh. Mosanghini, u pandiejak od 14.30 do 16.30 ure. Chirurgia doh. Sandrini, u četar-tak od 11. do 12. ure. Ufficiale Sanitario dott. Luigino Vidotto S. Leonardo: mercoledì 12.30-13.30 - venerdì 10.00-11.00. San Pietro al Natisone: lunedì, martedì, mercoledì, venerdì, sabato 8-9.30. Savogna: mercoledì 10-12. Grimacco: lunedì 10.30-12.30. Stregna: martedì 10.30-12.30. Drenchia: giovedì 10.30-12.30. Pulfero: giovedì 8-9.30. Consultorio familiare S. Pietro al Natisone Ass. Sanitaria: Chiuch U pandiejak, torak, sriedo, četartak an petak od 12. do 14. ure. Ass. Sociale: D. Lizzerò U torak od 11. do 15. ure U pandiejak, sriedo, četartak an petak od 8.30. do 10. ure. Ginecologia: Dr. Casco U torak od 12.30 do 14.30 ure. (Tudi pap test). Pediatria: Dr. Gelsomini i U četartak od 11. do 12. ure. U saboto od 9. do 10. ure. Psicologo: Dr. Bolzon U torak od 11. do 16. ure. Dežurne lekarne Farmacie di turno Od. 14. do 20. septembra Čedad (Fornasaro) tel. 731264 Premariah tel. 729012 S. Giovanni al Nat. tel. 756035 Ob nediejah in praznikah so od-parte samuo zjutra, za ostali čas in za ponoč se more klicat samuo, če ričeta ima napisano «urgente». «Konskrit» od lieta 1940 Kak je šu po sviet, kak je ostu ta doma. Lieta gredo napriej, vsak ima svoje skerbi, dielo, družino. Takuo, de dosti krat se zgodi, de znanca, prijatelja, «klase» na vidiš lieta an lieta. Zatuo so «konskrit» od lieta 1940 iz vseh Nedi-ških dolin poštudieral, de bi muorli par-pravt kako fešto za se vsi kupe nazaj zbrat, za se no malo pomenat an kupe posmejat. Zbral so se v siboto 31. bošta tu Špie- tre, potle so šli pa na vičerjo du Dole-gnan. Vsiem se je le škoda zdielo, zatuo ki jih je puno manjkalo. Pet liet nazaj, ko so praznoval 40 liet, se jih zbralo vic ko 100, lietos pa jih je paršlo malo vic ko dvajst go na dviestuo vab-jenih. Vseglih pa so se miei lepuo. Po viče-riji so šli plesat an Buog vie še kam, če... so se uarnil damu v nedieljo zju-stra, ko se je že dielu dan. Svet Štoblank Poročila sta se Marco in Patrizia U saboto 27. julija sta se poročila u cerkvi Sv. Štoblanka Marco Tomasetig-Mohorov iz Debenjega in Patrizia Trinco - Margetova iz Lombaja. On djela pri ENEL v Furlaniji, ona pa je do zdaj dielala ko impiegata u Milanu. Od zdaj naprej pa bota živela u vasi Reman-zacco. Vas Lombaj je bla že nekaj dni pred poroko u prazniku. Ker je malo puo-bu u vasi, sta strica od Patrizie, Mario in Angelo poskarbjela za ljep purton, ki je na hitro zrasu pred Margetovo hišo. Novičam voščimo puno sreče in zdravja na njih življenjski poti, da bi bla zmjeraj takuo srečna in vesela, kot nam jih kaže fotografija iz dneva poroke. Petjag Začeu je gost ko je imeu 14 liet z no ramoniko, ki so mu jo dajal na posuoj-bo tu vas. Od takrat — bi lahko jal — Ližo Jussa iz Petjaga jo ni nikdar spustu taz roke. Vičkrat smo ga videl na naših praznikah an sejmah, kjer je godu slovienske an druge piesmi, stare an nove viže. Vičkrat pa je že godu tudi zunaj Ne-diških dolin, po Laškem, Sloveniji, Koroškem an povsierode so mu ljudje mocnuo pljuskal na ruoke an ga hvalil. Nesu je an dost «premiu». Velik uspeh je Ližo Jussa imeu vo-šta lietos na Folkest — praznik folklore, ki poteka po vsej Furlaniji an kjer plešejo an godejo folklorne an instrumentalne skupine iz puno juških držav —, kamer so ga povabil že trecje lieto. Z njega diatonično ramoniko se je predstavu v kraju S. Daniele pred številnimi mladi, ki so ga prav lepuo spar-jel an ga pohvalil s toplimi aplavzi. Za njim sta na oder paršla še nieka irska an rezijanska folklorna skupina. Veliko priznanje (riconoscimento) pa je Ližo imeu tudi junija v Begunjah, v Sloveniji. Tam je biu an konkorš, kjer je godlo 90 godcev iz Slovenije, Koro- jj Banca Agricola Gorizia 1 Kmečka banka Gorica Ustanovljena leta 1909 GORICA — Korzo Verdi 55 - Tel. 84206/7 - 85383 Telex 460412 AGRBAN Pred kratkim so v Livku pri Kobaridu odprli gostišče «Mojca». Nova uprava. Odlična domača kuhinja. Možnost prenočišča. È stato aperto di recente a Luic-co di Caporetto l’albergo «Mojca». Nuova gestione. Ottima cucina casalinga e possibilità di pernottamento. Tel. 065-85110. Pismo iz Amerike Dragi parjatelji! Pošiljam vam lepo novico. Na koncu mjesca julija sim obiskala vse naše drage. Po 33. letih, od kar sim šla v Ameriko (USA), sim se vrnila za obiskat naše lepe vasi. Sim Brigida, rojena Crainich, poročena Ovchar, Matevžinova od Cuo-drov. O tem obisku ne najdem besed, da bi vam dopovjedala veselje in lepe tuo bi ga željela pošiljati tudi njemu. Lepa hvala, Buohloni. Srčno vas pozdravja vaša parjateljca. Brigida Ovchar - Crainich Draga Brigida V imenu vseh naših bralcev se ti prav lepo zahvaljujem za pismo. Škoda, da se nismo srečali, ko si prišla po triintridesetih letih obiskavat tvoje-naše rojstne kraje, našo zemljo, ki jo vsi ima- mo radi in še bolj jo imajo radi tisti, ki so jo morali zapustiti. Tudi tvoje kratko, a drago pismo priča o tej resnici! Poznal sem tvojega dragega očeta, rajnkega tata Jožefa, ki je bil med prvimi naročniki-bralci Novega Matajurja v Združenih Državah Amerike. Škoda, da ga ni več med živimi. Mi smo pisali o njegovi smrti in smo bili vsi žalostni, toda življenje se nadaljuje in tisti, ki smo živi moramo gojiti ljubezen med sabo, naj živimo doma, v Evropi ali po drugih kontinentih. Vsi tisti, ki ljubijo človeka, vsi tisti, ki imajo radi našo zemljo, naš jezik, našo kulturo, naj živijo doma ali po svetu, so naši bratje, naše sestre! Poskrbeli bomo, da bo tvoj stric, Simon v Tolminu, čimprej, hitro dobil naš Novi Matajur. Veseli nas, da nas boš spet kmalu obiskala. Želimo vse dobro tebi in družini, dokler pa se ne vrneš spet pod ma-tajursko sonce, oglasi se večkrat s pi-smon. Prav prisrčne pozdrave ti pošilja odgovorni urednik — Izidor Predan — Dorič._ Mali oglasi Piccoli annunci ŠPETER 16. Septembra otvoritev GLASBENE ŠOLE Pred začetkom šolskega leta bo 14. septembra ob 15. uri v Centru srečanje s starši o programih, urnikih in prevozih otrok. S. PIETRO II 16 settembre aprirà i battenti la SCUOLA DI MUSICA Prima dell’inizio dei corsi avrà luogo il 14 settembre alle ore 15, al Centro, un incontro con i genitori per discutere dei programmi, degli orari e dei trasporti dei ragazzi. SV. LENART Dolenja Mersa U gostilni Buonasera so se zbrali u četartak 5. septembra «konškriti» od leta 1932. Imeli so dobro večerjo, ki so jo zalivali s sladko kapljico. Za simpatično srečanje je poskarbeu ljetos Angelo Obit iz Kosce, ki pa dela in živi u Belgiji. Zahvaljujejo se mu vsi tisti, ki so bli na večerji in se troštajo, da se bojo zbrali tudi drugo ljeto. spomine, ki jih bom nosila z mano za vse moje življenje. Tu vam pošiljam fotografijo, ki smo jo napravil s stricem, s tetami, kutino in prav takuo se nam je parluožu par-jatel Edo-Klemencov iz Trinkov. Sim imela 13 Ijet, kadar sim odpotovala pa nisim nikdar pozabila, kakuo so lepi naši kraji. Zdaj sim bila v Italiji, Jugoslaviji in Avstriji. Žal mi je, huduo se mi zdi, da sim imela malo cajta. Če Bog mi da zdravje, se varnem spet, a kmalu, prece. Ko sim bila pri stricu v Jugoslaviji, mu je bi! zelo všeč Novi Matajur, za-