ANNO XXVI. Capodistria, 16 Maggio 1892. N. 10 LA PROVINCIA DELL'ISTRIA Esce il 1° ed il 16 d'ogni mese. ASSOCIAZIONE per un anno fior. 3; semestre e qua-irimestre in proporzione. — Gli abbonamenti si ricevono presso la Redazione. DIETA PROVINCIALE Undicesima seduta. Parenzo, 5 Aprile, presenti 24 deputati. Aperta la seduta alle ore 10 autim., approvato il protocollo della precedente, il presidente comunica che la Commissione eletta nell'ultima seduta per lo studio della mozione Jenko sulla congiunzione ferroviaria con Fiume, si è costituita, eleggendo a preside l'on. Amoroso. Laginja e consorti hanno presentato una interpellanza all' i. r. autorità scolastica provinciale sulla nomina presso la scuola popolare di Fontane, di maestro abilitato soltanto nella lingua italiana, cou danno di quei maestri, che essendo abilitati nella lingua italiana e nella croata, vorrebbero concorrere al posto di Fontane. L'iuterpellanza letta in lingua slava viene passata al Commissario governativo. Laginja e consorti interpellano pure la Giunta provinciale nello stesso argomento. Il presidente si riserva di comunicare Uinterpeilanza alla Giunta provinciale. Primo punto dell' ordine del giorno. Relazione della Commissione di finanza sul conto di previsione del fondo provinciale per l'anno 1892 e sulle varie istanze deferite per lo studio alla Commissione medesima. Riferisce l'on. Bubba proponendo che piaccia ;ill'eceelsa Dieta di deliberare: I. Viene approvato il ce nto di previsione del fondo provinciale per l'anno 1892 colla esigenza di f. 364,493 e col coprimento di......... 100,981 li. A coprire la risultante deficienza di f. 263,512 viene stabilita l'esazione: ai) dell'addizionale del 20 p. cento a tutte le imposte dirette comprese le addizionali straordinarie dello Stato ; b) dell'addizionale del 100 p. cento sul dazio consumo delle carni e del vino; c) dell'imposta provinciale indipendente di f. 1.70 per ogni ettolitro di birra venduto al minuto; di f. 10.02 per ogni ettolitro venduto al minuto di liquori spiritosi ed aquavite indicati all'art. 1. lettera B II, punto 1. della legge dell'Impero 18 maggio 1875 N. 84, e di fior. 6.68 per ogni ettolitro venduto al minuto di acquavite indica al punto 2 dello stesso art. 1. della logge ora citata. Articoli comunicati d'interesse generale si stampano gratuitamente. — Lettere e denaro franco alla Redazione. — Un numero separato soldi 15. — Pagamenti anticipati. III. Vengono cedute all'inclita Giunta provinciale, con ispeciale raccomandazione ,le petizioni per sussidio: 1. di Francesco G rimani da Parenzo, pel figlio Guido, allievo di pittura alla R. Accademia di Monaco ; 2. di Giovanni Drioli, da Isola, per un sussidio annuale a favore del figlio Nicolò, alunno dell'i, r. Scuola industriale dello Stato in Trieste: 3. di Giuseppe Giraldi, da Isola, per uno straordinario sussidio a favore della figlia Teresa, allieva di musica; 4. di Giovanni Mamolo di Pietro da Capodistria, allievo dell'i, r. Scuola professionale dello Stato in Trieste per un sussidio; 5. di Tomaso Delise fu Tomaso, da Isola, allievo dell'i, r. Scuola professionale dello Stato in Trieste per un sussìdio ; 6. di Gio. Paolo Scarpa, maestro in Lussingrande, per stipendio e sussidio a favore del figlio Ettore, studente del III Corso Reale a Roveredo; 7. di Giacomo Adelmann fu Antonio, da Pola, per sussidio di educazione pel tìglio Eleno; 8. di Francesco Tavolato da Montona, per un sus-sussidio a favore del figlio Pietro .studente presso Pi. r. Istituto eno-pomologico di Klosterneuburg ; 9. del Comitato provinciale pel centenario Tartini in Pirano per un sussidio dal fondo provinciale. IV. Vengono cedute all'inclita Giunta provinciale per l'eventuale presa in considerazione. 1. l'istanza del Comitato direttivo dalla Società di soccorso per studenti di filosofia presso l'i. r. Università di Vienna; 2. l'istanza della Direzione della Società di soccorso a studenti ammalati a Vienna sotto il protettorato di S. M. l'imperatore; 3. l'istanza della Società di Asilo per studenti dell'i, r. Università di Vienna. Propone pure a nome della stessa commissione che all'eccelsa Dieta piaccia di accettare le seguenti risoluzioni. I. Con riferimento all'istanza 9 febbraio 1892 N. 851 prodotta dagli impiegati provinciali per un miglioramento della loro condizione, viene incaricata la Giunta provinciale di elaborare e presentare per la prossima sessione dietale un piano organico per la sistemazione di lutti gli Offici provinciali, compreso quella dell'Istituto agrario provinciale, restando autorizzata ad accordare infrattanto un sussidio di carestia agl'impiegati meno salariati. II. Per assicurarsi del proficuo impiego degli importi devoluti dal fondo provinciale a titolo di concorrenza nelle spese comulative delle Scuole professionali, già istituite e delle altre da istituirsi iu provincia: vieue officiata la Giunta provinciale a ritirare annualmente un circostanziato rapporto sulle frequentazioni e sui progressi di ogni singolo Istituto e d'insistere presso l'imperiale Governo, a che le Scuole professionali vengano periodicamente visitate dal direttore dell' i. r. Scuola industriale dello Stato in Trieste. III. Viene incaricata la Giunta provinciale di curare che nel questionario assunto presso i pubblici Ospedali all'atto dell'accoglimento degli ammalati sia aggiunta una rubrica speciale, per l'indicazione dell'eventuale partecipazione dell' indivie! o accolto ad una, e quale, Società di mutuo soccorso o ad una, e quale, Cassa distrettuale, e provvedere in pari tempo al per-cepimento, in parziale rifusione delle relative spese o-spitalizie, di quegli importi che audrebbero a favore di ogni singolo ammalato. IV. Tenuto conto del fatto notorio del difettoso procedimento delle casse distrettuali per ammalati, viene incaricata la Giunta provinciale di mettersi in relazione coli'imperiale governo per eruire le cause dell'irregolare funzionamento delle Casse distrettuali per ammalati in provincia, e provocare iudi dall'imp. governo quelle più opportune ritorme della legge 30 marzo 1888 (B. L. I. N. 33) le quali meglio si conformino alle speciali coudizioni della provincia d'Istria. V. Visto che le disposizioni sui rapporti di indigenato contenute nella legge dell'impero 3 dicembre 1863 portano annualmente uu sensibile aggravio ai fondi provinciali nei riguardi della rifusione delle spese ospi-talizie, la dieta provinciale, richiamandosi ad altra eguale deliberazione presa nella sessione dietale dell'anno 1880, esprime il voto che l'imp. governo voglia assoggettare ai competenti fattori legislativi la revisione della legge 3 dicembre 1863 sui rapporti d'indigenato, per un'eventuale modificazione della legge stessa nel senso che il diritto d'indignato in un comune, oltre ai casi previsti dal § 51 possa essere acquistato anche col domicilio continuato per uu determinato lasso di tempo, accompagnato dalla concorrenza di quegli altri estremi che si troverà nella legge medesima di stabilire. Nella discussione generale sulla relazione del comitato prendono la parola, iu lingua slava, Laginja e Mandic. Chiusa la discussione generale, si passa alla speciale. Alla rub. I „spese dietali" parla in slavo Volaric, presentando una proposta, che essendo estesa iu lingua diversa da quella usata nelle pertrattazioni dietali, non viene presa in considerazione dal presidente. La rub. I, nell' importo di f. 7200 è accettata. Alla rub. II .spese di amministrazione" prendono la parola Volaric, Babuder ed il relatore. La proposta avanzata dall'on. Volaric, perchè scritta in lingua slava non viene ammessa alla trattazione. Chiusa la discussione, e procedutosi alla votazione la tub. Il con f. 393441 è accolta. Aperta la discussione sulla rub. Ili ,spese per iscopi d'istruzione" vi prendono parte Mandic, Volaric, Babuder. Dopo di che la rub. Ili colla dotazione di f. 162,051, è approvata. La rub. IV ,spese sanitarie" con f. 4700 è accettata senza discussione. Alla i-ub. V. ,Istituti umauitari e di pubblica beneficenza" prendono la parola gli on. Jenko e l'ass. prov. Cleva. Chiusa la discussione la rub. V è approvata eoa f. 77,900. Alla rub. VI „costruzioni pubbliche" prendono la parola Mandic, Stanger e Venier. Quest'ultimo presenta la seguente mozione: „Viene officiato l'imp. governo di prendere in serio riflesso il voto di quest' eccelsa dieta, che nell' effettuazione del lavoro di prova di bonifica della Valle del Quieto nei pressi di Pinguente sieno adoperati giornalieri, liberi, preferibilmente del pinguentino, e non i detenuti nell'ergastolo di Capodistria." Chiusa la discussione, la rub. VI con f. 14,000 resta approvata. Messa iudi a voti la mozione Venier, è accolta all'unanimità. Aperta la discussione sulla rub. VII ,Spese per iscopi agrari e di pubblica economia" vi prendono parte Volaric, Babuder ed il relatore : — dopo di che la rub. VÌI con f. 21,487 è approvata. Le rub. Vili .spese militari" con f. 700, e IX «spese di sicurezza pubblica" con f. 13,650 veugono approvate senza discussione. Alla rub. X „debito provinciale" parla in slavo l'on. Jenko. La rub. X è approvata con f. 5000. Le rub. XI .spese diverse in genere" con f. 12,374, e XIII .Antecipazioni" con f. 5000 vengono accolte senza discussione. L'on. Volaric paria in lingua slava sulle rubriche XII e XIV vuote. Il presidente mette a votazione le somme dell', E-sigenza" iu f'. 364,493 — che resta approvata. Passando al .Coprimento", le rub. XV usque XXV vengono accòlte senza discussione. Messa a voti la somma del .Coprimento" con f. 100,981, è approvata. Il presidente porta indi a votazione le proposte finali della commissione. Le proposte I, IL HI e IV vengono accolte dalla dieta, senza discussione. Si passa poi alla votazione, sulle cinque .risoluzioni proposte dalla commissione e sone tutte approvate senza discussione. Il presidente leva la seduta — ore ll/2 pom. — rimettendo la prossima a domani, alle 10 ant. col seguente ordine del giorno. 1. Relazione della commissione politico-economica sul progetto di legge concernente la tutela degli uccelli utili all'agricoltura; 2. Relazione della commissione scolastica sull' i-stituzione di una università italiana a Trieste ; 3. Relazione della commissione politico-economica. sul memoriale del comitato agrario permanente rispetto alla voce «vino" nel trattato di commercio coli' Italia, e sulle proposte da avanzarsi al governo a sostegno della produzione del vino in provincia; 4. Relazione della stessa commissione sulle petizioni di alcuni comunisti di Gimino per provvedimenti atti a regolare queir amministrazione comunale ; 5. Elezioni dell' assessore provinciale in luogo del-l'on. Spincic. Dodicesima seduta. — Pareuzo, 6 Aprile, presenti 24 deputati. Aperta la seduta alle ore 10 aut. viene letto il protocollo della precedente, che dopo alcune parole in lingua slava dell' on. Jenko. resta approvato. 11 presidente comuuica che le rispettive Commissioni hanno presentate le relazioni sulla ferrovia Trieste-Pa-renzo, e per l'unione ferroviaria con Fiume. Il presidente avverte poi che la Commissione di finanza ha preso conoscenza del Prospetto di gestione del fondo provinciale per l'anno 1891, e che, con due delegati, concorse allo scontro di cassa eseguito di questi giorni, nel quale si è constatato oltre il perfetto ordine dei valori, il fatto che le nuove norme sul servizio di cassa vennero poste in piena attività. Laginja e cons presentano la seguente interpellanza all'imp- Governo: «Ritiene l'Ecc. i. r. Governo che sia stato politicameute saggio ed opportuno il procedere di Sua Eccellenza il siguor Governatore del Litorale, allorché questi, quale Preside del Consiglio scolastico provinciale di Gorizia-Gradisca fece avviare il processo disciplinare contro il prof. Luigi Spincic, e diede in tale modo nuova occasione al malcontento della nazione croata e slovena dell' Istria, d' altronde già esacerbata fino all' estremo ? L'interpellanza, letta dall' on. Laginja iu lingua slava, viene passata al Commissario governativo. Cleva, a nome della Giunta provinciale, constata, in relazione ad alcune cose dette da un on. deputato nella seduta precedente, il regolare andamento dell'Istituto agrario provinciale e dell'unitavi scuola pratica, rimettendosi all'ispezione fatta nel 1888 dal consigliere ministeriale cav. Giuseppe Lorenz, ed al di-spacio ministeriale 9 marzo a. s. N. 6083 che ne lodava i risultati. Primo punto dell'ordine del giorno. Riferisce per la commissione politico - economica F on. Fragiacomo colla proposta di passare alla discussione della legge concernente la tutela degli uccelli utili all' agricoltura, colle modificazioni introdottevi dalla commissione. Nella discussione generale prendono parte Volaric, il Commissario governativo e il relatore. Dopo ciò si procede alla discussione articolata, e con poche modificazioni sono accolti tutti i paragrafi e P iutiera legge in seconda lettura, è approvata. Secondo punto dell'ordine del giorno. Riferisce per la Commissione scolastica l'on. Costantini colla proposta : „La Dieta provinciale dell' Istria, riaffermando i voti espressi nelle sessioni diet li degli anni 1871, 1876, 1877, 1880, 1886, 1887 e 1890 sul diritto della pro-y-ncia dell' Ltiia di avere uu istituto superiore italiano, i in cui la gioventù studiosa di nazionalità italiana possa continuare ed ultimare gli studi nella propria lingua, incarica la Giunta provinciale di rinnovare all' ecc. go--verno la domanda, che venga istituita una Università italiana, o almeno una facoltà legale italiana, con la sede a Trieste." Aperta la discussione l'on. Laginja dichiara a nome della minoranza di astenersi dal voto. La proposta commissionale è approvata. Terzo punto dell'ordine del giorno. Riferisce la commissione politico-economica 1' on. Fragiacomo proponendo che l'ecc. Dieta voglia deliberare: I. «Viene confermato il conchiuso del Comitato permanente del Consiglio agrario provinciale dell' Istria, preso nella seduta delli 16 gennaio 1892, relativamente alla voce «vino" nei riguardi della provincia dell'Istria e per gli effetti del trattato di commercio fra le monarchie dell' Italia ; II. Viene incaricata l'inclita Giunta a presentare all'imp. Governo un memoriale perchè questi: al permetta che nelle provincie meridionali della monarchia venga elevata la tassa indipendente della birra per lo meno iu modo corrispondente all' imposizione del vino tanto a favore della provincia che dei comuni : b) voglia efficacemente adoperarsi acchè le ferrovie private, quanto le proprie, attivino per il vino della provincia dell'Istria delle tariffe di favore, a tasso chilometrico decrescente coli' aumentare delle distanze, con speciali abbuoni e facilitazioni per il ritorno dei fusti vuoti." Parlano gli on. Laginja, Sbisà, Venier, il commissario governativo ed il segretario del consiglio agrario prof. Hugues, invitato a dare schiarimenti. Chiusa la discussone e portate a voti singolarmente le proposte del a commissione, la prima è accolta a maggioranza, la seconda all' unanimità. Quarto punto dell'ordine del giorno. Riferisce per la commissione medesima 1' on. Costantini colla proposta : „Si cede alla Giunta provinciale per le sue attribuzioni la petizione 25 marzo 1892 N. 1866 di Paolo Suffich e Consorti, officiandola di continuarla — e con speciale attività — l'invigilamento delle aziende comunali, con particolare riguardo a quella di Gimino e alla suddetta petizione." La proposta viene accolta senza discussione. Quinto punto dell' ordine del giorno. Il presidente invita gli on. deputati della Curia dei comuni foresi a procederà all' elezione dell' assessore, in luogo dell' on. Spiucic. Votano gli on. Doblanovich, Dukic, Flego, Jenko, Laginja, Mandic, Sersic, Vassermaun, Venier, Vergot-tini e Volaric. Fatto lo spoglio delle schede risulta eletto con 7 voti 1' on. Dr. Matteo Laginja. Essendo con ciò resosi vacante il posto di assessore sostituto nella stessa Curia, la Dieta delibera di passare tosto all' elezione del sostituto. Raccolte le schede risulta eletto con 7 voti l'on. Don. Matteo Mandic. Sesto punto dell' ordine del giorno. Riferisce per la commissione di finanza sul progetto di ferrovia Trieste-Parenzo P on. Venier colla proposta che l'eccelsa Dieta voglia deliberare : 1. ,Presa conoscenza con gradimento dell'operato della Giunta provinciale in adempimento all' incarico datole dalla Dieta nella seduta ti novembre 1889 per la costruzione della ferrovia Trieste-Parenzo, la Dieta si dichiara in massima disposta, nella fiducia della concorrenza dello Stato, a prestare la garanzia richiesta dalla Ditta concessionaria nell' importo massimale che verrà definitivamente convenuto, qualora i comuni interessati assumano proporzionatamente la controgaranzia del pagamento dell' intiera somma e si oblighino alla formazione del fondo di riserva già durante la costruzione della ferrovia, in quella misura che sarà stabilita dalla Giunta provinciale, riservandosi la Dieta di determinare poscia l'importo annuo fisso da contribuirsi dal fondo provinciale a sollievo dei comuni medesimi nel coprimento della eventuale perdita. 2. Resta perciò incaricata la Giunta provinciale d'impetrare dall' imperiale governo la concorrenza dello Stato in diminuzione della somma da garantirsi per la costruzione della predetta ferrovia. 3. Resta fermo 1' obbligo assunto dalla Ditta concessionaria dell' allacciamento di questa ferrovia con quella dello Stato, senza ulteriori aggravi a carico della provincia." Aperta la discussione, vi prendono la parola l'on. Babuder, Volaric ed il relatore. Messe a votazione le proposte ad una ad una, la prima è accolta alla quasi unanimità, la seconda e la terza vengono approvate a voti unanimi. Settimo punto dell'ordine del giorno. Riferisce per la commissione speciale 1' on. Lius sulla mozione Jenko in oggetto ferroviario, colle seguenti proposte : 1 .Con riferimento al voto manifestato dall'ecc. Dieta nella seduta 27 agosto 1888, cbe l'imperiale governo volesse costruire uu tronco ferroviario il quale, partendo dalla ferrovia istriana dello Stato, vada a congiungersi per la via più breve con Fiume, e tenuto calcolo altressì della mozione dell'on. deputato Jenko e consorti, tendente allo stesso scopo, — la Dieta provinciale riafferma nuovamente la necessità della congiunzione suddetta, nell'interesse generale di questa provincia. 2. Resta perciò incaricata la Giunta provinciale di tosto avanzare analogo memoriale all' imperiale governo, affinchè voglia iniziare solecitamente i necessari rilievi tecnici, e presentare poscia al Consigio dell' impero il progetto di legge per la costruzione, a spese dello Stato, di questo ramo di ferrovia." Le due proposte vengono accolte a pieni voti. Esaurito così 1' ordine del giorno, il presidente leva la seduta alle ore 1, fissando la prossima a questa sera allo ore 7, per la terza lettura della legge concernente la tutela degli uccelli utili all' agricoltura. Tredicesima seduta. Parenzo 6 aprile, presenti 24 deputati. Aperta la seduta, viene approvato il protocollo della precedente. Fragiacomo, relatore della Commissione politico- economica, dà lettura della legge come approvata in seconda lettura. Il presidente porta a voti la legge in terza lettura, e viene accolta. Chiesta la parola, l'onor. Stanich propone d'urgenza la seguente mozione : L'eccelsa dieta voglia deliberare: Viene incaricata l'inclita giunta provinciale a voler interporre i suoi buoni uffici presso 1' eccelso imperiale governo e la spettabile società del Lloyd austriaco, affinchè." a) sulla linea del Lloyd Trieste-Malinsca, nel-l'andata e ritorno, sieno sistemizzate due settimanali toccate di Fiume, Lovraua, Rabaz, Rovigno, Parenzo e Pirano, ferme le altre toccate oggi esistenti; b) in una qualunque delle linee del Lloyd Trieste-Dalmazia, tanto nell' andata quanto nel ritorno, sia si-stemizzata una settimanale toccata di Cherso allo scopo di mettere questa città in diretta comunicazione colla città di Lussinpiccolo e la Dalmazia ; c) sia nella linea celere del Lloyd Trieste-Dalmazia e viceversa riattivata la toccata di Lussinpiccolo. Accolta l'urgenza, Laginja propone la seguente aggiunta,: ,0 qualora ciò uon fosse fattibile col Lloyd austriaco per le peculiari sue condizioni, sia provveduto al detto bisogno mediante attivazione di toccate più spesse e di nuove linee da parte della società .Istria-Trieste" o della .Ungaro-croata", assegnando alle medesime adeguate sovvenzioni da parte dello stato." L'onorevole Stanich aderisce all'aggiunta Laginja. Chiusa la discussione e messa a voti la proposta Stanich coli'aggiunta Laginja — è accolta. Letto ed approvato il protocollo della presente seduta, il Capitano provinciale dichiara in nome di S. M. l'Imperatore chiusa la sessione e leva la seduta alle ore 8. --■—ss:—■-- Zagabria locuta est...... Dando uno sguardo retrospettivo a quanto fu operato dalla nostra Dieta mi piace constatare uu notevole risveglio nei nostri deputati. I brillanti discorsi del Tamaro, le orazioni dell' onorevole Babuder che ha 1' arte di dare un colpo alla botte ed uno ai cerchi, pajono tenuti apposta per sbugiardare la fiaccona veneziana lamentata nel nostro articolo Parlamentino senza opposizione1). E questo dico non già atteggiandomi a portavoce dei desideri del rispettabile pubblico, o ad inspiratore di azioni, chè non sono da tanto : accenno semplicemente ad un fatto che può essere benissimo prodotto dallo stesso modo ovvio di vedere le cose. Il sofisticare su ciò sarebbe lo stesso come pretendere di sapere se un' erbaccia sia venuta da un seme maturato nel campo stesso, o portatovi dal vento, o lasciatovi cadere da un uccello, qualmente benissimo disse il Manzoni a proposito dell' idea balenata al conte zio ■di far viaggiare il frate : idea non si sa bene se venuta dal fondo del suo cervello, o dall' insinuazione d'Attilio. {Proni. Sposi. Capitolo XIX). Non è di questo però che intendo oggi parlare, ma di un' altro argomento suggeritomi dalla lettura dell' operato dalla nostra Dieta nelle passate sedute. Gli avete intesi gli onorevoli della minoranza? Lo scilinguagnolo è sciolto. Zagabria locuta est, e non già in croato o sloveno, o cicio, o in uno qualsiasi dei tanti dialetti parlati dai contadini dell'Istria; ma in buon italiano, in quella dannata lingua che essi affettano di non conoscere o di non voler parlare. I nostri poveri contadini possono quindi innanzi dormire i loro sonni tranquilli tra due cuscini imbottiti di paglia: quando si tratta di certi interessi, gli onorevoli come sopra, per farsi capire da tutti, per dare insomma ai loro discorsoni un indirizzo pratico, per togliere alla loro facondia ogni colore di esercitazione rettorica, parlano schietto, netto, sputato l'italiano. Su poveri pecori slavi sbandati, coraggio. Finalmente si capisce che cosa vogliono i vostri pastori e che cosa chiedono per voi : le loro domande vengono quindi accolte e poste a verbale. Intendiamoci però ; finché si tratta del vostro benessere materiale i vostri deputati possono continuare a parlare in croato, tanto per sostenere il loro diritto : pagar meno, aver qualche scuola, qualche strada di più sono vantaggi dopo tutto grossolani. Ci sono ben altri interessi che non entrano per ora nella vostra testa ; ma col tempo, speriamo, capirete. Trattasi di sostenere 1' onore, il decoro di qualche onorevole, di difendere la sua dignità: allora bisogna farsi capire da tutti e parlare l'italiano. Ecco, puta caso, se un qualche deputato della maggioranza perde per un momeuto le staffe, e, tirato pei capelli lancia una qualche parola ingiuriosa a un deputato slavo ; questi per tutelare la sua, e quindi anche la vostra dignità ; subito si sbottona, e declama la sua filippica, per farsi intendere da tutti in buon italiano. Che! si canzona? vorreste forse che il Mandic, il Volaric, il Jenko si lasciassero dire impunemente così extra formarti boja, buldoc o qualche cosa di peggio ? 0 vorreste forse che protestassero in croato o in sloveno ? Ma in questo caso non sarebbero capiti, e la protesta non varrebbe nulla. Dunque avete inteso ? Se si tratta dei vostri vitali interessi, di un' imposta di meno da pagarsi, di una strada da aprirsi i vostri deputati parlano in croato, e poco monta se non vengono compresi ; ma per tutelare la loro dignità, è un altro pajo di maniche, e allora fanno benissimo a dire le loro ragioni nella lingua del si. C' è poi questo altro vantaggio: i vostri rappresentanti possono in piena seduta dire corna e peggio a quegli altri chè già nessuno li comprende, e viceversa servirsi dell'italiano ogni qualvolta credono lesa la loro dignità. La dignità o la borsa! Rilevo di fatti da un giornale di Pola, Il Giovine Pensiero, che un'altra volta il famoso Volaric si valse nella Dieta dell'idioma di Dante; ma allora, come adesso si trattava di una questione che personalmente lo veniva a toccare: d' un aumento della rendita del clero. La idea del portentoso metallo in isperato aumento nelle sue sacerdotali sacoccie, gli sciolse la favella." Ed anche questo è troppo giusto ; e voi altri signori contadini lo vorrete ammetere di certo. Un prelato ha altri bisogni che non avete voi ; voi vestite di griso e calzate le opanche; lui ha la doppia spesa degli stivali e delle calze rosse secon lo il caso; voi vi accontentate di polenta e di minestra quando c'è; alni occorre un cibo più suc-colento, se volete che possa durar saldo in gamba a difendere in croato le vostre ragioni. Dunque per una volta tanto, gli permetterete anche in questo caso di valersi dell' italiano in difesa della sua sac-cocia ; e della vostra pure. Ed ora lasciamo in pace i nostri contadini, e parlando tra noi in camera caritatis. esclamo anche io col Giovine Pensiero: Una di più', un'altra prova abbiamo come la minoranza tuteli i veri interessi degl' Istriani. Zagabria locuta est ; ma non certo prò aris et focis. Non per questo è però finita la lite come al tempo di non mi rammento più qual concilio. Allora all' udire il responso di Roma, i Padri esclamarono enfaticamente — Roma locuta, lis finita. Adesso dopo il verbo italico di quei di Zagabria la lite, anziché cessata, è anzi più viva che mai ! Basta, lasciamoli cantare, e concludiamo col poeta: Tra i salmi dell' Uffìzio C' è anco il JDies irae : 0 che non ha a venire Il giorno del giudizio ? Semper ego -—i--- IfcT otizie La presidenza della Società politica istriana invita i signori soci al Congresso generale che avrà luogo a Capodistria il giorno 18 maggio 1892, alle ore 11 ant. nella sala della Loggia, col seguente ordine del giorno: 1. Lettura del verbale dell'anteriore congresso generale. 2. Comunicazioni della presidenza. 3. Relazione siili' attività sociale. 4. Approvazione del bilancio per la gestione 1890-92. 5. Fissazione del canone per l'anno sociale 1893-94. 6. Nomina della presidenza : uu presidente, due vice-presidenti, sette direttori. 7. Nomina di due revisori dei conti. 8. Eventuali proposte di riconosciuta urgenza. Dal giorno della pubblicazione del presente invito fino al giorno del Congresso, il bilancio della gestione sociale sarà esposto ad ispezione dei signori soci nella sede della società, presso il cassiere sociale sig. Vittorio Mracli. L'ultimo numero (21) delle „Alpi Giulie" è stato sequestrato per una corrispondenza da Visinada e per un' articolo sui libri fondali. La redazione ba prodotto ricorso contro il sequestro. ------- Voci del pubblico Ci scrivono : Nel numero 20 delle Alpi Giulie di Rovjgno leggesi una corrispondenza di una signora da Trieste, la quale, dopo tante chiacchiere sul predicatore, sul sepolcro nuovo dei Gesuiti, sul miserere del maestro Rota, e sui pellegrinaggi ai Santi Sepolcri, viene a questa bella conclusione: „I triestini noti sono mica eretici, come corre la credenza, specialmente tra i confratelli provinciali. Se vedeste invece come le chiese sono popolate, ad onta che molti onorevoli del consiglio municipale gridino contro i preti, raccogliendo gli applausi dalla galleria. É vero che Trieste è molto popolata e le chiese sono poche, ma intanto una buona parte della popolazione ci và (sic) ; e questo è l'essenziale. Ora noi non abbiamo niente in contrario, che alla signora, o signorina che sia, piaccia che le chiese siano frequentate a Trieste, anzi; quello però che ci dà ai nervi si è quel suo strambo giudizio sul Municipio di Trieste. Tutti sanno che quegli onorevoli non 1' hanno coi preti ; ma con la Curia Vescovile che offende il sentimento nazionale dei cittadini, e non vuol provvedere di preti italiani le chiese. Se il Municipio odiasse la religione, poco ' gì'importerebbe che i preti siano slavi o italiani e ! farebbe la guerra indistintamente a tutti. 1 giornali j di Trieste e di altre città dell' Istria hanno poi | largamente trattato la questione, e tutti hanno applaudito all'operato della Dieta triestina ; e non è lecito ad un giornale che s' intitola A-aN Alpi Giulie, di raccogliere simili pettegolezzi, che offendono la nostra capitale morale. E se i fogli triestini non hanno protestato contro le Alpi Giulie di Ro vigno, j vuol dire che o non hanno letto, oppure di propo- sito hanno taciuto, perchè de minimis non curat praetor. Ma non dobbiamo tacere noi per onor di firma, e affinchè si sappia che tutti gì' Istriani approvano la condotta del primo Municipio dell'Istria, nel deplorabile conflitto con 1' autorità ecclesiastica, e neppure per un momento si sognano di fare opposizione a una città che è il centro di tutta la vera vita istriana. Non dubitiamo perciò dei sentimenti liberali del compilatore dell' Alpi Giulie, manifestati già luminosamente; solo gli raccomandiamo di leggere attentamente gli articoli de' suoi collaboratori. Ed al proto (povero proto) o a chi per lui raccomandiamo di scrivere va, fu, qua senz' accento; o, se mai, di pregare i collaboratori dell' Alpi Giulie di Rovigno, di dare una ripassatina alle regole grammaticali sull' accentatura dei monosillabi. X --——-—-- Cose locali La luogotenenza giusta il § 9(5 del vigente regolamento comunale pronunciò lo scioglimento della rappresentanza comunale e d' accordo con la giunta prov. affidò la gestione interinale del comune ad una giunta amministrativa composta dei membri della cessata deputazione comunale sotto la presidenza dello stesso podestà ; fino a tanto che, compilate le liste elettorali, si possano indire le nuove elezioni. Il giorno 7 del corr. mese ebbe luogo l'estrazione annuale delle grazie dotali della fondazione contessa Grisoni-Pola. ---——----- Appunti bibliografici Romania e Germania ovvero il Mondo Germanico secondo le relazioni di Tacito e ne' suoi veri caratteri, rapporti e influenze sul Mondo Romano. Studio del Prof. Dr. Giuseppe Marina. — Trieste Schimpff, 1892. Un volume in ottavo di pagine 278. Come si rileva subito dal titolo, il libro è complesso, e compendia ^quanto di più sicuro intorno alla Germania ed alla sua influenza sulla civiltà, ha stabilito la scienza moderna," Così l'autore nella prefazione, in cui ci avverte che se la sua opera non può dirsi, dopo quanto fu scritto, originale, pure modestamente aspira a una certa originalità pel modo con cui è condotta, e per lo scopo che si prefigge, che panni sia quello di condensare in un volume i vari e spesso opposti giudizi del mondo germanico sul romano, e viceversa, e di riferire da ultimo un suo giudizio che temperi di quà o di là le asprezze, e trovi la giusta e? inedia via che conduce al tempio della verità. E tutto questo a proposito del celebre libro sulla Germania di Tacito, come si vede anche dal titolo : "Romania e Germania, secondo le relazioni di Tacito ecc. ecc. E per vero nella Parte Prima, dopo 1111' opportuna introduzione, in cui si discorre di Tacito e de' suoi intendimenti, il Prof. Marina ci dà in latino il testo tacitiano, corredato di moltissime annotazioni, testimonio della grande erudizione, pazienza e fino discernimento dell' egregio professore. Forse male mi appongo ; panni però di intravedere •che questo studio su Tacito sia come il nocciolo dell' opera, e che i molti materiali accresciuti sempre per via, gli abbiano consigliato di allargare gì' intendimenti ; onde il titolo troppo lungo dell' opera, che non dà subito al lettore una chiara idea del volume, al lettore che trova leggendo sempre nuovi e più larghi orizzonti e cose aggiunte a cose. Comunque sia, nelle copiose note il chiarissimo autore, vede quasi sempre giusto : e tirando opportunamente il discorso anche a' tempi moderni ed alle cose nostre, tocca dell' Ulirio, della Libur-nia, dell' Istria (pag. 27), e degli Slavi, ai quali „r Istria oppose per lungo volgere di secoli resistenza, e rimase così con somma sua gloria ita-lianissima. * (pag. 145). Nella Parte seconda poi il Marina tratta dei rapporti che corsero tra il mondo romano e il mondo germanico e loro conseguenze ; ed è qui che si studia di spiegare meglio Tacito, o ci riferisce i risultati degli studi che la lettura di Tacito ha potuto far nascere occasionalmente. Nel capitolo primo tratta delle sorgenti storiche sui primi tempi del popolo germanico, e ricordate brevemente le diverse fonti storiche di cui lo scrittore romano poteva disporre tocca dell' opinione da molti sostenuta che egli abbia visitato in persona i paesi da lui descritti. Panni però che il Borghesi ed il Kritz abbiano in favore della loro tesi (la presenza di Tacito in Germania) addotto solo argomenti indiretti e poco efficaci. L'argomento più valido, (e ciò poteva notare l'egregio professore) sarebbe stato una descrizione non generale, ma così minuta e circostanziata di una qualche particolare località, che facesse ragionevolmente supporre la presenza dello scrittore sul luogo. Tale è 1' argomento a provare la presenza di Dante a Pola, tolto dai noti versi „Si come ad Arli dove il Rodano stagna, Si come a Pola presso del Quarnaro Che Italia chiude e i suoi termini bagna Fanno i sepolcri tutto il loco varo". . . . E per vero, per sapere che ad Arli stagna il Rodano, e che il Quarnaro chiude l'Italia non occorre aver visitato in persona Arles e Pola; ma la locuzione loco varo" è suggerita da una di quelle osservazioni così minute, così personali, che certo non è probabile ci vengano da nessun relatore. Ora di queste descrizioni così dettagliate non credo ci siano in Tacito; se ci fossero, mi s' additino, e sarà buon argomento. Il capitolo secondo è intitolato „Le primitive popolazioni germaniche e le posteriori loro leghe di popoli." Segue il terzo sulla religione degli antichi Germani, dove il lettore troverà utili e curiose notizie sulle origini dei nomi tedeschi dei giorni della settimana. E non meno importante è il quarto sui costumi ed istituzioni dei Germani, sulle loro sedi primitive, e sulle costituzioni germaniche dopo la caduta dell' impero d' occidente. Toccando nel capitolo che segue delle differenze tra il genio classico ed il germanico, 1' autore scrive che „il genio classico dopo aver dominato tutto il mondo antico si preparava a dominare il moderno, ma che nell'eterna evoluzione della natura, nuove forze dovevano a lui congiungersi per ringiovanirlo .... e che da questo urto terribile dovea uscirne trasformato il mondo germanico, e trasformata e ringiovanita la civiltà latina, la quale affermandosi per opera del cristianesimo, più potente che mai, si poneva così per la seconda volta a capo del mondo civile." Sapevamcelo, si potrà rispondere; ma non così è nota la sottile e giusta osservazione del Guizot: ,Questo fatto che fu 1' origine delle nazioni moderne, non avrebbe potuto succedere se i Germani fossero stati un popolo di selvaggi; anziché un popolo di barbari. Barbari si, ma selvaggi no, e se tali fossero stati sarebbero scomparsi come le Pellirosse e i Mohicani ; mentre tutti sanno come perciò fu possibile un assimilazione dei Longobardi e dei Latini in una così bella ed estesa regione d'Italia." E mi gode l'animo di aver presentito senza conoscere il Guizot, questa verità là dove trattai dei primi Slavi nell' Istria che non solo barbari, ma peggio furono selvaggi, e coi quali uon fu possibile alcuna assimilazione1). Se non che troppo abusarono i critici e gli storici tedeschi di questa loro tendenza assimilatrice, e ne esagerarono gli effetti. Certo l'innesto fu buono; ma a qualche cosa ha anche giovato il vecchio tronco latino. Opportunissimo viene quindi il capitolo VI iu cui con larghe vedute e con sicura sintesi il Marina gì accinge a discorrere della grande epoca di Roma. Il capitolo è suddiviso in A Sintesi, B La Romania e la barbarie, che è soggetto alla sua volta ad altra divisione ancora: 1. La Romanizzazione, 2, Romania e barbarie; inutile frastagliamento e nomenclatura doppia che fa perdere al lettore la traccia. Ne1 seguente capitolo, che è il settimo, si legge in appositi paragrafi dei Cimbri e dei Teutoni, delle imprese di Giulio Cesare, di Druso e di Tiberio, dei Marcomanni e delia disfatta al Varo, della campagna di Germanico, delle vicende posteriori fino alla morte di Marco Aurelio e alla caduta dell'impero. Il capitolo ottavo — Conseguenze della lotta tra il mondo romano e il mondo germanico e influenza del Cristianesimo — offre occasione all'autore di riferire i diversi giudizi di autori moderni sulla potenzialità dell' elemento germanico, esagerata da molti, da altri negata del tutto, e di conchiudere che i tre grandi fattori della civiltà moderna sono: la Romania, la Chiesa e la Germania. Nel capitolo nono si cercano le influenze linguistico-letterarie dell'elemento germanico sul mondo romano; e il tema è appena accennato, perchè dopo i poderosi lavori del Fauriel, del Diez, dell'Ascoli, del Crostini, del Caix, del Graf e di moltissimi altri anche in Italia, le sono cose note, e non è lecito supporre che per questi studi si debba ricorrere quasi esclusivamente oltr' Alpe. Nella conclusione da ultimo (Capitolo X) l'autore inneggia alle due grandi epopee avvenute nel secolo, cioè del risolgimento italico e del risorgimento germanico, e ne deduce argomenti a sperar bene per 1' avvenire. „Non si tratta più, scrive il Marina, di lotta tra Tedeschi ed Italiani (ia lotta veramente c' è sempre e più che mai viva nel Trentino) ma tra il mondo civile romano germanico e la minacciosa e invadente barbarie slava. Gli Slavi, così il Marina, (pag. 275) non sono un popolo civile; e in questi recentissimi tempi essi l'hanno pur troppo ben luminosamente dimostrato. Se le popolazioni slave dell'Austria, e per l'istruzione quasi universalmente diffusa, e perchè frenate dalle altre nazionalità più colte, e per l'opera costante di un Governo illuminato e civile, non poterono trascendere a scene e ad atti selvaggi, come i loro fratelli d'altri paesi, che dovremmo noi dire degli orrori che ogni giorno si commettono in Russia? Come potremmo chiamar civili quei popoli, mentre ci risuona all' orecchio e nel cuore la tristissima eco dei poveri Ebrei perseguitati e con iniquità raffinate oppressi e cacciati, o il lamento doloroso i che ci giunge dai derelitti languenti nella Siberia?" Ecco per sommi capi esposto il contenuto del libro. Il lettore si sarà accorto che più che una critica, qui si è fatta una particolareggiata recensione del libro; perchè l'indole del giornale, la copia degli argomenti e le molte occupazioni non mi hanno concesso un più largo esame. Pure giacché-F autore stesso modestamente desidera osservazioni e ammonimenti, dirò anche io modestamente che-F autore a proposito di Tacito, ha posto forse mano a troppe cose, che la sua erudizione è molto vasta,, e che in generale assimila bene le cose lette e studiate, benché qualche volta, spinto dal timore di tralasciare qualche giudizio accolga anche opinioni differenti dalle sue, e ciò per la smania di citazioni. Così a pag. 252 dove riferisce il giudizio del Settembrini — „Fu il Cristianesimo che distrusse la civiltà antica, e diffuse la barbarie nella quale si affermò in tutta la sua potenza., — Sono parole queste in aperta contraddizione coi principi dell' autore stesso; e quel forse da lui aggiunto per temperare F effetto del Settembrini è troppo poco. E se lo scrittore napoletano è sempre stimato quale illustre patriotta, la sua storia letteraria, oggi come oggi, ha in Italia ben poca voce in capitolo. L' autore mostra invece di non conoscere i recenti. J lavori di altri italiani su' argomenti affini, come F ottimo libro — I Tedeschi sul versante meridionale delle Alpi — Ricerche storiche del Prof. Arturo Galanti, opera premiata dalla R, Accademia dei Lincei. Roma, tipografia dell'Accademia dei Lincei 18851). Consultando quest'opera il Prof. Marina potrà rettificare qualche suo giudizio sui Cimbri, e spiegarsi meglio al capitolo IX, dove tocca delle influenze linguistico-letterarie dell'elemento germanico sul mondo romano, e tace dell' influenze romane sul tedesco ; perchè è accertato maggiore assai essere l'influenza del latino sul linguaggio tedesco che Fazione esercitata da questo sul primo. L' autore però dimostra una coltura estesa, ed un'attitudine non comune di trattare simili argomenti difficili, e di renderli popolari, così parlando di cose poco note, e che pur giova a tutti sapere, come nello scendere dai principi ad applicazioni pratiche utilissime oggi nelle attuali questioni che più agitano gli a-nimi : ciò che tutto dà al suo studio una certa impronta di originalità; di che gli facciamo sincere congratulazioni. p p ') Veggasi l'ampia recensione nella Provincia dell' Istria. Anno XX. n. 3, 4 e 7.