ANNO XVIII. Capodistria, 16 Dicembre 1884. N. 24. DELL'ISTRIA Esce il 1° ed il 16 d'ogni mese. ASSOCIAZIONK j>er un anno fior. 3; semestre e quadrimestre in proporzione.—- Gli abbonamenti si ricevono presso la Redazione. Storia- nPa/txieL*) Nella valle del Quieto IV. Dovendosi condur al Pub.0 Caricator della Bastia Roveri trecentotrentatre che s'attrovano recisi entro la Valle Pub.a di Montona, L'Illustrissimo ed Eccellentissimo Sig. Andrea Corner per la Serenissima Republica di Venezia Cap.° di Raspo e sua Giurisdiz. invita col presente proclama qualunque persona eh' inclinasse a ricever la loro condotta in Appalto di dover qui comparire il giorno solenne della natività della Beata Vergine sarà li 8 corrente, così tutti gli altri giorni festivi susseguenti al luoco dell' Incanto» dove s'attroverà l'Ecc.'1 sua a ricever 1' offerte tanto a voce che in Police secrete e fino la deliberazione dell' Appalto stesso al manco offerente con gli oblighi, patti e conditioni che gli sarano stabiliti in quor. Ping.tc li 3 Settembre 1712 Andrea Corner Cap.0 di Raspo V. Premendo a maggior segno la più sole cita condotta dell' acqua a seconda del fiume de Roveri che s' attrovano carizzati alla Bastia sino a Val di Torre, dove possano li Burchi eseguire il carico per la Dominante, 1' Ill.m0 ed Ece.mo Sig. Andrea Corner per la Serenissima Repub." di Ve-netia Cap.0 di Raspo e sua Giurisdiz. Inherendo a quanto le resta ingionto dal Regim.t0 Ecc."10 all' Arsenal col presente proclama fa intendere e sapere a chiunque volesse assumer la condotta per acqua ----'A ' vi > '■)' ■■■""' *( Continuazione vedi numero 23. Articoli comunicati d'interesse generale si stampano gratuitamente. — Lettere e denaro franco alla Redazione. — Un numero separato soidi 15. — Pagamenti anticipati. a seconda del fiume sino a Val di torre de Roveri che s' attrovano alla Bastia debba comparir per il g.° di Domenica sarà li 5 corrente al pub." Incanto dove si trasferirà S. E. e tutti 1' altri g.' Astivi per veder deliberata la condotta sudetta al manco offerente con le conditioni che gli saranno espresse dall' incanto per il che riceverà S. E. anco denontie secrete. In quor. Ping.te li p.° Marzo 1713 Andrea Corner Cap.0 di Raspo VI. Noi Nicolò Molin per la Ser.a Republ." di Venezia Pod.a di Montona e sua Giurisdiz. Havuti da noi con lettere delli 28 8bre pass, dalla Carica di Raspo vigorosi eccitamenti per obligare li Rapresentanti di queste Comunità a suplire al loro preciso debito nel fare escavare li fossi sive scoladori, che per loro censurabile negligenza di non farli escavare a tempi consueti soggiacciono ad un pregiudìcievole imbonimento a qsta pub.a Valle perchè in quel tempo si escusarono qsti Rappresentanti la Comunità di non aver ciò adempito perchè li Patroni delli altri fossi che hanno comunicatione cou quelli della Com.a non erano pronti per escavar essi di concerto li loro a diversione dei danni che sarebbero avenuti a qlli della Comunità se li altri restano inescavati, onde si offerirono che dentro del mese venturo avrebbero suplito all' obbligo loro, quando da noi sara fatto publicare un proclama che cornetta di essequirsi tutte le altre escavationi di fossi o scoladori di ragione di privati contigni e dentro alla publica Valle giusto le Note che sono appresso di Noi acciochè da chi ne ha 1' obligo non sia finto ignoranza. Essendo però questa materia di non lieve importanza per li gravi disordini e pregiuditii che di quando in quando succedono a qsta publità Yalle, e da non doversi più lassare correre uua tanta trascuragine et inobedienza, facciamo col tenor del presente Nostro proclama et in relatione alle sudette lettere che de qualunque persona sia di che grado conditioue esser si voglia tanto abitanti della Nostra Giurisditioue quanto delle altre confinanti che possedesse o avesse debito di escavar scoladori o fossi come sopra debbano aver ciò adempito intieramente et nel miglior modo tutti di coucerto per tutto il mese intrante di Zugno altrimente passato ditto 3.™ senza vederne l'effetto sudetto sarà fatto suplire a ditte escavationì a danni spese et interessi non solo di qsta Comunità ma di cadaun altra persona obligata come sopra, per esserne poi astretti realmente personalmente alle dovute soddisfazioni de sudettì lavori ad arbitrio della Giustitia. Et in presente sarà publicato in questa terra jn frequenza di popolo e trasmesso alli Rappresentanti publici e Giurìsdicenti respective di Poe-tole, Grisignana, Piemonte e Yisinada perchè non sia finto ignoranza d' alcuno. In quor. Montona li 3 Mag.0 1727 Nicolò Molin Pod* ({'ontinuH ) . DIGRESSIONE Curiosità giustinopolitane : l'erta san Martino ora Nwtiere del Porto; Porta Zubenaga o Musella: Castel -'Insella; Sotterraneo di Brolo piccolo; Cimitero degli ebrei banchieri; Cenno dei loro Capitoli; Chiesetta (li s. Giusto; Grisa; Porporella; Palada; Porta Bussedraga. ') Noto con tanta pedanteria, perchè vi sarà certo chi, pur mediocremente colto, non che ignorare il fatto per cui la Colonna fu eretta e quando, non saprebbe dirvi neanche ove sia nè se sia — altrimenti non se ne avrebbe onra si poca. 11 rione che or si chiama del l'orto si chiamò già Porta s, Martino. E d'un bello et comodo edificio fabbricato in questo rione da un nobile Giustiniani si leggerà nella digressione seguente. La via declive che vi mena dalla Piazza del duomo dal popolo si dice uella sua parte inferiore, «he spetta ad esso rione, Grm del Porto o Grisa sempli-cemetìte; ma da taluno la udii chiamare, quant'è lunga, pur Zubenaga. Non bene, perchè così si denominò il rione o Porta denominata altrimenti anche Musetta — v. Naldini op. c. pg. 166 (recte 172): Termina il numero delle Porte in Porta Zubenaga ossia Musella, e il Fustella nel reconte opnsoolo per l'ingresso del ve- *) Vqdi i numeri 20 e 2t — La colonna di Santa Giustina e i num. 22 e 23 — Digressioni. scovo Glavina pg. 9 e nell' Istria del Kaudler I 78, 79 pg. 316 c. I —, la quale giace a settentrione-levante di quella appunto di s. Martino, così che a lei spetta 1' accennata via nella parte superiore. Per la voce Musetta vedi l'Istria del Kandler 1. testé c. c. II e VII 38 pg. 179 c. I. E anche a notarsi che Musella fu pure uno dei nobili casati di Capodistria — v. i libri di cui si parla nella digressione 9 —. La voce Zubenaga o Giovanica — come scrive il Kandler nella Provincia TX 20 pg. 1734 c. I — afferma il nostro G. R. Carli essere greca. Lo afferma nella citata Dissertazione 1. c. — v. digressione precedente — dove con Giovanni Lucio vuol provare che Capodistria „non fosse compresa nel regno di Carlo Magno, ma unitamente alla Venezia, attribuita all'impero greco, rimanesse in una specie di libertà." E a riprova accenna col suo autore „ varie costumanze conservate sin dal tempo de'Greci tanto in Venezia che in questa città, le quali sarebbero state interrotte dal nuovo governo de' Franchi, come negli altri paesi accadette," non che taluni nomi di siti, come quello di Brolo — che in latino varrebbe forum cibariorutn populi —, comune a Venezia e a Capodistria, e ,Zubeniga o Zobtniga una contrada colà e Zubenaga un'altra qui". Ma non dà di questa voce l'etimologia. Nè io sarei tentato di tradurla con Iovi sacra. Piuttosto noterò che il popolo chiama oggi Grisa la parte più bassa della via, di cui sopra, guardando al modo con cui è selciata — a spin de pesse ■—, uon già alla qualità od al colore delle pietre, perchè da questo lato chiamerebbe così altre vie selciate con la medesima specie di pietre, se anche in modo diverso disposte. Così a Rovigno c' è la contrada Grisia, selciata come la nostra, ma ~pìu declive e però con alquanB gradini di tratto in tratto. E, come odo, similmente a Pirano i selciati, che sono a questo modo, della picia della granda o della Carara de Baspo ad esempio, declivi esse pure, dicono grisade. E Grisa quel tratto in parte selciato alla stessa maniera eli'è dal fianco sinistro del duomo sui piloni, sì che drio la Grisa per i Piranesi viene ad èssere lo stesso che dietro il duomo o più precisamente di fianco. Del pari grisa sento dire dai nostri campagnuoli al fondo d'un torrentello coperto similmente di pietre uon tanto grandi, disposte l'una accanto all' altra un po' oblique, così che sieno aderenti con le facce più larghe e oppongano all' impeto dell' acqua uu lato solo. E trovo nel Da Cange: Gressius, Silex, Lapis ad pavimenta, Gali. Grès; Gresium, Gresum, Gr isium, Collis, ager editus et arenosus, gressiis seu silicibus abun-dans, Gali. Pierreux; Gresckiera, Locus, nude gressii seu silices eruuntur. Così odo che gli Albonesi chiamano grise certi luoghi sassosi tutti prunaie e sterpi. E il Luciani saprà dire s' è vero. Così chiamano, con vocabolo quindi slavo-italiano — da aggiungere a quegli altri, professor Sohuebardt, a riprova che nou da oggi ce li vanno rubando per accoppiarli ai loro, che bton prò lor facciano, come già alla calata rubaronci nostras runcoras e il resto — chiamano Zala-grisa — bel monte sassoso? — quel vasto cumulo di grandi pietre, meraviglia dei contadini, che trovasi sotto la Grotta di s. Servolo di là del Quieto — v. la Lettera di Carlo Le Franceschi al Kandler nell' latria VII 35 pg. 1 c. II —. Ed altre grise ancora ci saranno forse in altri luoghi a in altre città. E chi sa che la parte dell' isola, su cui cullasi la città nostra, là dove e' è la Orisa, non presentasi ab antico 1' aspetto d' un mouticello di pietre accumulate ? Ili ogni modo è declive questa e so» declivi quelle di Rovigno e di Pirano e quegli altri siti così denominati dai contadini e quegli altri ancora, fuor che la Orisa di Pirano. Ma la nostra via, tutta quanta, in breve si nominerà dai grande Santorio, che, com'è certo, abitò la casa sul" P angolo formato da questa appunto e' dalla via che si nominerà Muzio', perchè, secondo è tradiziotie, abitò questi la casa diwauzi al largo erboso clTè formato dall'ultima via e che si dirà Campo Muzio — ai destra df chi dalla prima entri nella seeonda. In queste vicinanze il Santorio ebbe anche sepoltura, nella chiesa de' Servi, che atro occasione di accentrare poi, nella quale, come pare dal X al di ni op. c. pg. 181 (recte 187), gli fu eretto monumento onorario. E la iscrizione si legge di presente' sitila facciata del duomo, a destra della pòrta maggióre. Porporella finalmente, quel moletto che staccandosi dal terrapieno di Semedelta — Semita, Semitétta — divide il porticello dalla palude, ricerco pure nel Du Cange e alla voce Porporus trovo citato il passo Chron. Tarvisin. apud Murator. tom. 19 col. 765: Portum au-tem Occidentis arctaverunt Porporis et immensa lapi-dum strue sub aquis latentium, et taliler quod ilìac nisi Libnrnae sive Faseìae poterant navigare. 11 De Frcrtkflesehr poi a pg. 13(3 in' calce dell1 Istria, Note Storiche cita dal Minoto Ada et Diplomata e r. Tabulano Veneto - che rnm potetti vedere' — questo passo : Atterrati debeant inter mnros et purpurarias a porta s. Martini usque ad portam Musetti, que pos-snnt esse circa CXX passus et hoc fatto et atterrato debeat postea atterrati quantum videbitur de plus quod atterrati possit — aiuno 1275) —. Ma non interpreta bene il De' Franceschi, se si consideri il passo citato