ANNO XXIII. JK Capodistria, 16 Dicembre 1889. N. 24 LA PROVI DELL'ISTRIA Esce il 1° ed il 16 d'ogni mese. ASSOCIAZIONE per nn anno fior. 3; semestre e qua-irimestre in proporzione. — Gli abbonamenti si ricevono presso la Redazione. Articoli comunicati d'interesse generale si stampano gratuitamente. — Lettere e denaro franco alla Redazione. — Un numero separato soldi 15. — Pagamenti anticipati. DIETA PROVINCIALE Decima seduta. — Parenzo 7 novembre, presenti il capitano provinciale, il commissario governativo cav. Eluschegg, e 27 deputati. Approvato il protocollo ultimo, il presidente comunica : varie istanze e un'interpellanza dell' on. Vola-rich all'imperiale governo, circa le agitazioni, abusi ed illegalità di cui si sono resi colpevoli gli impiegati del-dell'i. r. Capitanato distrettuale di Lussino, la relativa gendarmeria, e gli impiegati dell'i, r. ufficio delle imposte di Veglia, nell' occasione delle ultime elezioni. La interpellanza viene passata al commissario governativo. Al primo punto, 1' on. Costantini per la commissione delle verifiche, riferisce sull' elezione contestata nel collegio della città di Dignano e Pola, con la proposta : „La commissione alle verifiche ha 1' onore di proporre all' eccelsa Dieta di non convalidare l1 elezione dell'on. cav. Alberto Conti a deputato provinciale., Prendono parte alla discussione gli on. Laginja, Conti, il commissario governativo, gli on. Cleva, Stanich, Amoroso, Mandici), Wassermann e Gambini; dopo il suo discorso 1' on. Conti abbandona la sala. Presa ancora la parola dal relatore, la proposta viene approvata a maggioranza. Al secondo punto. L' on. Costantini legge la motivazione della mozione presentata nella seduta del 5 corr. relativa alle conseguenze disastrose cagionate alla città di Pisino dal trasloco del Ginnasio e della milizia da Pisino a Pola. Parlano gli on. Lagiuja, Dukich e Mandich ; la proposta dell'òu. Costantini viene accolta all'unanimità. Levata la seduta, il presidente rimette al giorno dopo l'esaurimento dell' ordine del giorno. Undecima seduta.. Parenzo 8 novembre, presenti il capitano provinciale, il commissario governativo cav. Eluschegg, e 27 deputati. Approvato il protocollo dell'ultima, presentata un istanza per un sussidio del fondo provinciale per provvedimenti d'acqua potabile; l'on. Amoroso rileva le inesattezze dei riassunti delle sedute dietali forniti non sa da chi al Correspondenz Bureau, e che compariscono nell'Adria ed altri giornali italiani e tedeschi, pregando la presidenza a volere in appresso, se non nella presente, nella futura sessione, disporre affinchè dette notizie vengano trasmesse al Correspondenz Bureau dallo stesso ufficio di presidenza, onde così ne sia assicurata la perfetta esattezza e corrispondenza alla verità dei fatti. Il commissario governativo, dichiara che alle suddette comunicazioni è del tutto estraneo il governo ed il suo rappresentante in seno alla dieta. 11 presidente deplora il fatto, e si riserva disporre in avvenire conforme il desiderio espresso dall' on. A-moroso. Al primo punto: L'on. Bubba, per la commissione alle verifiche riferisce sull' elezione contestata nel collegio delle città e borgate di Volosca, Castua, Lovrana, e Moschenizze, proponendo: ,Non viene convalidata la elezione dell'on. Dr. Andrea Stangher a deputato provinciale.. Parlano gli on. Gambini, Lagiuja, Costantini, Stangher (e abbandona la sala), il comm. governativo, A-moroso, e il relatore. La proposta viene approvata a maggioranza. Per la stessa commissione 1' on. Bubba, propone : Viene convalidata l'elezione nel collegio dei comuni foresi del distretto elettorale di Pisino con Albona, avvenuta in persona degli on. Antonio Dr. Dukich e Dr. Matteo Laginia. Parlano gli on. Laginja, Dukich, Flego, Costantini, Spincich e Volarich ; 1' on. Bubba propone la votazione distinta per persone, e accolta la proposta, vengono convalidate separatamente le elezioni dei due onorevoli. L'on. Babuder per la commissione scolastica propone, e viene accolto: „Piaccia all'eccelsa dieta passare all'ordine del giorno sull'istanza dei catechisti delle scuole popolari di Dignano per un aumento di rimunerazione o per un sussidio straordinario., Rimesso alla prossima seduta il punto 3 a) dell'ordine del giorno, l'on. Lius riferisce per la commissione politico-economica, proponendo che sia rimessa alla giunta provinciale pei necessari studi e rilevazioni la domanda del comune d'Isola pel distacco da esso del comune censuario di Corte d'Isola. Parla l'on. Babuder, la proposta è accolta. Il presidente leva la seduta alle 1 pom. rimettendo la prossima al giorno 11 corr. Dodicesima seduta. Parenzo 11 novembre, presenti il capitano provinciale, il commissario governativo cav. Eluscliegg, e 26 deputati Ordine del giorno: 1. Relazione della commissione politico-economica sulla domanda dei comunisti di Orlez, e del Comune di Veglia in oggetto boschivo ; — 2. Relazione della commissione finanziaria sulla domanda del comitato per la ferrovia in progetto Trieste-Parenzo, per 1' appoggio morale e materiale nell' esecuzione del progetto stesso. — 3. Relazione sulle elezioni nel collegio delle città di Pisino e Albona. — 4. Relazione sulle elezioni dei comuni foresi del distretto elettorale di Volosca con Casteluuovo. — 5. Relazione generale sulle elezioni provinciali. Approvato l'ultimo protocollo, il cornili, governativo risponde alle interpellanze presentate nella seduta 6 corrente: a quella dell'on. Scampicchio e soci, che la per-trattazione relativa al trasferimento della maestra dirigente di Albona formerà oggetto di deliberazione in una delle prossime sedute dell'i, r. consiglio scolastico provinciale e che ad ogui modo dai rilievi assunti non risulta provata la di lei consapevolezza degli atti criminosi a carico del cognato ; a quella dell'on. Costantini e compagni, che il ritardo nel coprimeuto del posto di maestro dirigente presso la scuola popolare di Pisino, dipende dalla per-trattazione tuttora pendente riguardo l'introduzione della lingua croata nella scuola stessa, sia mediante paralelle, o l'istituzione di una scuola indipendente con lingua di iuseguamento croata, che il posto rimasto vacante in seguito al pensionamento del maestro di III categoria Giacomo Matteicich, venne coperto col trasferimento di ufficio del maestro Vittorio Niederkorn dalla scuola di Torre a quella di Pisino, e che a sostituire il maestro Giauelli ammalato venne chiamato un supplente ; a quella dell'on. Mandich e soci, che ad una diretta domanda presentata dal comune di Pisino nell' a-prile 1888 nel senso dell'interpellanza, S. E. il signor ministro dell' istruzione ebbe già a rispondere col dispaccio IO agosto 1888, comunicando che in seguito all'istituzione di un ginnasio dello stato a Pola, le classi superiori del ginnasio di Pisino doveano subito, e le inferiori con la line dell' anno scolastico '89-90 essere soppresse, e che perciò esso commissario governativo non poteva che riferirsi al citato dispaccio ministeriale. Al primo punto. L' on. Sbisà per la commissione politico-economica, fa la proposta : , Piaccia all'eccelsa dieta di pronunciarsi favorevole alla petizione dei comunisti di Orlez, e degli abitanti dell'Isola di Veglia tendente ad ottenere una modificazione nelle disposizioni forestali contenute nella notificazione 8 settembre 1888 del capitanato distrettuale di Lussino, specialmente per quanto riguarda il divieto del taglio a capitozza — art. I, litt. a, b, c, d, e. e voglia rilasciare all'inclita giunta provinciale 1' incarico di presentare sull'argomento una seria rimostranza alle competenti Autorità per ottenere, previo anche un sopraluogo commissionale il lievo di tali disposizioni non solo nei territori dei comuni reclamanti, ma anche negli altri territori delle isole del Quarnero, che si trovano in analoghe condizioni, e nei quali l'utile principale viene rappresentato dalla pastorizia, a cui deve essere subordinato quello che si può ritrarre col taglio delle rade piante che erescouo su quei fondi e che formano il corredo necessario per esercitarla vantaggiosamente.» Parlano gli on. Volarich e Stameli. L'on. Amoroso propone in sostituzione la seguente risoluzione: ,Voglia l'eccelsa dieta appoggiare col proprio voto appresso il governo imperiale la petizioue di Orlez e degli abitanti dell'isola di Veglia, tendente ad ottenere alcune modificazioni delle disposizioni prese, in linea forestale, da quella autorità politica distrettuale, nel senso che non solo in quei comuni, ma anche in tutti gli altri territori ad essi analoghi per clima e terreno, nelle isole del Quarnero, siano applicate le disposizioni della legge forestale con speciale riguardo alle condizioni locali, ed all' esigenze del pascolo degli animali, che rappresenta colà la fonte principale di rendita." Il relatore accede alla proposta Amoroso, con la aggiunta dopo le parole , autorità politica distrettuale" delle parole ,al bisogno previo sopra luogo commissionale.. La proposta Amoroso così modificata viene accolta a unanimità. Al secondo punto, l'on. Venier per la commissione di finanza propone : ,La dieta provinciale riconosce in massima essere d'iuteresse provinciale la costruzione della progettata ferrovia, ed incarica la giunta provinc;a)e di porsi in relazione colla dieta concessonaria e cogli altri fasori cointeressati, affine di meglio concretare le modalità sotto le quali potrebbe eventualmente aver luogo una concorrenza material della Provincia per facilitare la esecuzione dell'anzidetto progetto.. Parlano gli on. Babuder, Fragiacomo, Sbisà ed il relatore; e la proposta viene accolta a unanimità. Al terzo punto, 1' on. Stameli per la commissione alle verifiche propone, e la dieta accoglie: ,P'accia all'eccelsa dieta convalidare l'elezione dell'on. Giacomo Dr. Lius, notaio in Albona, a deputato provinciale pel distretto elettorale delle città di Pisino, Albona, Fianona. Al quarto punto, 1' on. Scampiccbio per la stessa eommissione propone: Resta convalidata l'elezione del collegio elettorale dei comuni foresi di Volosca con Ca-stelnuovo nelle persone degli onor. Augusto Jenko da Castelnuovo e Don Matteo Mandich da Trieste., Wassermann appoggiato da Sbisà, propone la votazione distinta per persona, Laginja è contrario, Jenko parla in lingua slava. Annuente la maggioranza, il presidente mette a voti la convalidazione dell' on. Jenko ed è accettata, poscia quella dell'on. Mandich e non viene accolta che da soli 8 voti, quindi è caduta. Il presidente leva la seduta alle 1 pom. rimettendo la prossima al giorno 13 col seguente ordine del giorno : 1. Relazione della commissione di finanza sul conto di previsione del fondo provinciale per 1' anno 1890 e sulle varie istanze di sussidio alla commissione stessa attribuite. 2. Eventuali relazioni del comitato politico economico sulla domanda del comune di Caisole per se- arazione del comune di Cherso, nonché in affari agrari. 3. Relazione generale della commissione alle ve-ifìche sulle elezioni provinciali. Dodicesima seduta. Parenzo 13 novembre, presenti il capitano provinciale, il commissario governativo cav. Eluschegg, e 18 deputati. Approvato il protocollo, il presidente dà lettura della seguente dichiarazione presentata dalla minoranza: „Il procedere del presidente e della maggioranza dietale dell'Istria nell'attuale sessione, in ispecie poi l'esclusione del deputato Mandich per nulla giustificata, costringe i sottofirmati alla dichiarazione non poter dessi prendere parte alla discussione della relazione generale sulle ultime elezioni, rispettivamente sulla riforma della 'legge elettorale, nè alla pertrattazione del conto di previsione del fondo provinciale nella dieta, ove non è rappresentato un intero distretto politico e le città di Pola 3 Dignano. Firmati: Dr. M. Laginja, F. Flego, D. Ser-sich, Dr. A. Dukick, Spincich, Dr. F. Volarich. L'on. Lius rileva le inesattezze nei riassunti dell'ultima seduta pubblicati dal „Correspondenz Bureau", e prega la presidenza a provvedervi. 11 presidente dichiara di aver già disposto per la rettifica. Al primo punto, F on. Bubba per la commissione di finanza propone : 1. Viene approvato il conto di previsione del fondo provinciale dell' Istria per l'anno 1890 coli' esigenza di 374,060 il coprimento di fior. 114,211. 2. A coprire la deficienza di f. 260,455 viene sts-bilita l'esazione : a) dell'addizionale del 20 p. c. a tutte le imposte dirette, comprese le addizionali straordinarie dello stato; b) dell'addizionale del 100 p. c. sul dazio consumo delle carni e del vino : e) dell'imposta provin-vinciale indipendente di fior. 1.70 per ogui ettolitro di birra venduto al minuto: di fior. 10.02 per ogni ettolitro venduto al minuto di liquidi spiritosi ed acquavite indicati all'art. I, lett. b) II. punto I della legge dell'Impero 18 maggio 1875 num. 84, e di fior. 6,68 per ogui ettolitro venduto al minuto di acquavite indicata al punto 2 dello stesso art. 1 della legge ora citata. 3. Vengono cedute all' inclita giunta provinciale, con speciale raccomandazione di esaudimento le petizioni per sussidio : a) di Mons. Paolo Deperis pel coprimento del debito da lui incontrato per 1' esecuzione degli scavi archeologici nella basilica di Parenzo, e a titolo di sovvenzione entro i limiti dello stretto bisogno per la ulteriore continuazione degli scavi stessi ; b) di Giuseppe Pergolis da Rovigno tendente ad ottenere un sussidio per la frequentazione dell'i, r. scuola professionale di Mariano ; c) di Tommaso Delise da Isola per poter frequentare il II corso dell'i, r. scuola professionale di Trieste; d) di Francesco Grimani da Parenzo, pel figlio Guido, allievo di pittura, per poter frequentare la r. accademia di Monaco: e) di Giuseppe Gii aldi da Isola per un sussidio a sna figlia Teresa, allieva di musica ; /) del capovilla di Puzi (Castua) per provvedere quel neo-eretto edificio della scuola popolare dei necessari mobili e suppellettili. 4. Vengono del pari cedute all' inclita Giunta provinciale per 1' eventuale presa in considerazione : a) la supplica del comitato direttivo della società di soccorso a studenti ammalati presso l'i. r. università di Vienna; V) la supplica del comitato direttivo della società di asilo presso l'i. r. università di Vienna, sotto il protettorato di S. A. I. l'arciduca Rainieri ; c) la supplica dei comunisti di Podgace, comune locale di Pinguente, per un sussidio allo scopo di provvedimento d' acqua. Esigenza. Nella discussione speciale alla rubrica II, spese d'amministrazione — dà lettura del voto di minoranza dei membri della commissione di finanza Flego e Volarich: 1. Di non aumentare l'indennità ai quattro assessori provinciali ma di conservare, come sufficiente, quella stabilita per addietro nell'importo di fior. 2000 annui per cadauno ; — 2. Che l'attuale assegno di rappresentanza del capitano provinciale venga ridotto da 3000 a 2000 fiorini annui e che coi residui fior. 1000 si provveda ad un interprete d'ufficio pella sua persona. Parlano gli on. Amoroso, Wassermann, Babuder ed il relatore. La proposta della minoranza cade ; ed è accolta la rubrica come proposta dalla commissione. Alla rub. III «Spese per iscopi d'istruzione" la commissione presenta le seguenti proposte : 1. Tenuti fermi i tre stipendi universitari cii fiorini 200 l'uno, i 12 stipendi ginnasiali di fior. 100 l'uno, e i tre stipendi per la facoltà medica, l'importo per ciascuno di questi viene portato a fior. 400, con aggiunta di un quarto stipendio, pure dell'importo di f. 400 con e-gnale destinazione di conferimento a studenti di medicina. 2. Il conferimento dei quattro stipendi a studenti di medicina resta vincolato al rilascio di una dichiarazione reversale da parte dello studente e del di lui padre o legale rappresentaute in cui venga, in forma legale, stabilito l'obbligo di prestare il servizio in provincia per un sesseuio almeno, o altrimenti restituire al fondo provinciale gli importi percepiti a titolo di stipendio. 3. La giunta provinciale nel conferimento in genere degli stipendi scolastici vorrà, avere possibile riguardo a tutte le parti della provincia. Vengono accettate queste proposte e la rubrica ; così viene approvata la rubrica IV e V, «spese sanitarie" ed «istituti di pubblica beneficenza.. Alla rub. VI. «Costruzioni pubbliche", l'on. Ve-nier fa la mozione: «Viene incaricata la giunta provinciale di proporre possibilmente per la prossima sessione dietale un progetto di legge tendente a regolare la concorrenze dello stato, della provincia, dei comuni, e dei proprietari interessati, sulla spesa di bonificazione della Valle del Quieto, per rendere con ciò possibile il sollecito eseguimento del detto lavoro. La mozione è accolta, e così pure la rubrica. Sono approvate le rubriche VII «spese per iscopi agrari e di pubblica economia", Vili «spese militari. Alla ruh. IX «spese di sicurezza pubblica" 1' on. Amoroso fa mozione : «Viene invitato l'imperiale governo a non concedere ulteriori, licenze agli accattoni che infestano numerosi sotto il titolo specioso di suonatori girovaghi, le maggiori città e borgate dell' Istria. — L'on. Sbisà fa la seguente mozione: ,Viene richiamata la particolare attenzione del governo imperiale a provvedere d'urgenza ad un più conveniente collocamento dell'i, r. Giudizio distrettuale di Parenzo, i cui locali d'ufficio non rispondono assolutamente per ampiezza al presente bisogno. Parla il commissario governativo sulla prima mozione, dopo di che sono accolte tutte due, e così approvatala rubrica. Vengono approvate le rub. X .Debito provinciale" — XI .spese diverse in genere" —XII .Antecipazioni". Coprimento. Tutte le rubriche vengono approvate; e singolarmente tutte le proposte della commissione. Sopra proposta dell'on. Bubba, accolta dalla dieta, si intendono evase anche le relazioni del consiglio agrario ed istituto agrario per l'anno 1889. Al secondo punto, 1' on. Vergottini per la commissione politico-economica propone, e la Dieta approva : La petizione dei comuni censuari di Caisole, Dra-gosichi, e Predoschizza, con la quale domandano di essere staccati dal comune locale di Cherso e costituiti in separato comune locale con la sede a Caisole, viene rimessa all' inclita giunta provinciale per le eventuali investigazioni ufficiose, per i necessari rilievi e per le eventuali proposte. L'on. Stameli propone d'urgenza, e la dieta accoglie: Viene incaricata l'inclita giunta provinciale a voler attivare con tutta sollecitudine le necessarie pratiche sia presso l'imperiale governo sia presso la spettabile società del Lloyd a. u. perchè quanto prima venga attivata una toccata settimanale dei piroscafi della detta società della linea Fiume-Dalmazia e viceversa, in guisa che sieno in via diretta cougiunte le città di Cherso e Lussinpiccolo. 11 presidente sospende la seduta e la rimette alle ore 6 della sera. Ripresa la seduta, l'on. Costantini per la commissione alle verifiche fa le seguenti proposte che vengono accolte : Viene incaricata la giunta provinciale : 1. Di studiare e proporre nella prossima sessione un progetto di legge che chiarisca i punti oscuri, sciolga i controversi e riempia le lacune del vigente regolamento elettorale provinciale, passando ad una generale revisione del medesimo. 2. Di portare a conoscenza dell'imperiale governo col rassegnargli la presente relazione, quanto è avvenuto nelle ultime elezioni provinciali nei collegi di città dei distretti politici di Pisino e Pola, affinchè le illegalità commessevi non abbiano a ripetersi in avvenire. Dopo il discorso di chiusa del presidente, viene letto ed approvato il protocollo, e il capitano provinciale dichiara in nome di Sua Maestà, chiusa la sessione, e leva la seduta aile ore 7 1/2. --——------- Ogfi3_"cm_o a casa sua Gli altri artisti (Continuazione vedi numero 6 e seg.) 12. Segue il vivente Gianelli, pittore di vaglia, da Capodistria. Parecchi suoi bei lavori furono esposti nelle varie pubbliche mostre. Neil' anno 1857 fece molta impressione la vaga pittura raffigurante una .vecchie-rella che prega il Signore." Un tanto nel dizionario. Del Gianelli si trovano pregiati lavori: nel duomo di Capodistria, la pala d'altare S. Pietro Paolo con figure più del vero, eseguita a Venezia nel 1853; nella chiesetta di Semedella presso Capodistria una pala, S. Bonifaccio vescovo nell' atto di benedire una divota ; la pala nell' oratorio di S. Giusto di Capodistria, nell'oratorio dell'Annunziata, nell' oratorio aperto di Bossedraga; nella stessa città, nelle carceri il quadro alegorico che ricorda il lievo delle catene ai detenuti, figure al vero; — la deposizione nel sepolcro, pala d' altare per un oratorio di Lussinpiccolo ; — S. Antonio di Padova, nel monastero di Cassion sull' isola di Veglia; — la Beata Vergine e S. Simone, figure al vero, nella chiesa di Castagnovizza presso Gorizia; — Il battesimo di Gesù Cristo nel Battistero di Grado ; P adorazione dei Re Maggi, figure al vero, nella chiesa di Carcauzze presso Capodistria. Molti e pregiati quadri di genere e marine del Gianelli si trovano nelle case signorili di Trieste, Venezia, Milano ; alcuni ritratti di uomini distinti nella sala comunale di Capodistria; degli ultimi lavori meritano menzione il ritratto di Kandler che si vede *) nel museo archeologico di Parenzo, e il bellissimo ritratto di Carlo Combi nella camera del podestà nel palazzo comunale di Capodistria. 13. Fì'aucesco Goerin. Capite, anche il termine formidabile della — guerra — donde il nome di questo artista, non incusse timore ai soliti non richiesti impasti. — Il Guerrini nacque nel 1824 a Capodistria, fu battezzalo a Pirano, ed allevato a Trieste. Per intromes-sione del Kandler ottenne da quest'ultimo Comune un sussidio, onde potè dedicarsi allo studio della pittura nell'Accademia di Venezia. Da lì trasse a Roma, ove strinse amicizia col noto pittore fiumano Colombo. La sua disposizione artistica inclinava preferentemente alla pittura dei costumi. Girò l'Europa, e nel 1850 si trovava a Brusselles. 14. Hiersel Gioacchino; il quale, liberato dal segno indecente, che lo slavista ebbe ad infliggergli, corrisponde al conosciuto Hiersehl, pittore ed incisore triestino. Il K. racconta qualmente nel 1857 ne fosse esposta una bella pittura, acquistata dalla Società peli' incoraggiamento delle arti belle di Trieste ; e come il generoso artista ne abbia destinato il prezzo a vantaggio di un giovine collega, bersagliato dalla fortuna. Fonte: Osservatore Triestino. 1857. N. 62. 15. Istriano (Anouimo) pittore, nato probabilmente a Vermo nell'Istria. Adornò, alla fine del 14.° ed al principio del 15.° secolo, con figure miniate, il messale glagolitico, che si conserva nella biblioteca liceale di Lubiana. Nove sono le miniature, con molti bei fregi. Le figure sono condotte passabilmente. I colori riescono vivaci; ma il disegno è poco corretto. Il volume fu trovato a Vermo e la scritto. Su di una pagina è segnato da mano più recente l'a. 1475. *) Ci permettiamo rivolgere calda preghiera alla direzione del museo archeologico di Parenzo, onde voglia compiacersi dì collocare l'accennato ritratto del Kandler in buona luce; là dove si trova non c' è modo di rilevarne il carattere. Abbiamo riportato le cose principali dell'articolo; ed ora ci sieno consentite brevi domande : 1.® quali fonti, citazioni, o fatti, reca il K. per poter asserire 1' artista siccome oriundo da Vermo (Brem) ? 2.° l'aver trovato il manoscritto a Vermo, quand'anche colà vergato, è sufficiente per istabilirne 1' autore quale istriano ? 3.° non si concilia per avventura il ritrovamento di tale opera coi bisogni del servizio ecclesiastico slavo nelle campagne interne dell' Istria, senz' alcuna necessità di creare, per via di spontanee e gratuite predilezioni, un parroco o cappellano del paese; quando, pur troppo, r«lemento del sacerdozio in quelle parti profluiva dall' oriente ? 4.° chi ci assicura, che 1' estensore del dizionario non abbia avuto un tantino di passione particolare nell' aggrapparsi tenacemente al ,glagolitico" del benedetto messale, per adombrarne indi le più stravaganti illazioni nazionali? Sicché pel momento mandiamo in eontumaccia anche questo incertissimo provinciale, senza nutrire alcuna invidia pella reliquia preziosa posseduta dalla anzidetta biblioteca slovena. E. Dr. N. ---iSG—--— Melesoco e nomi affini Negli „Atti e Memorie" della nostra benemerita „Società di Archeologia e Storia patria", e precisamente nel Voi. IV. Fase. 3 e 4 fra le Iscrizioni Romane dell'Istria, ne trovo una su „Molesoco e nomi affini». Questa iscrizione, verificata diligentemente sopraluogo dall' egregio ed illustre cav. T. Luciani, è la seguente: NVMINI • ME LESOCO • AVG SACRVM CN • PAPIRIVS EVMELVS EX VOTO Lette ed attentamente confrontate le opinioni ed interpretazioni di tanti e sì valenti archeologi ed epigrafisti sia nostrani che forestieri, mi venne vaghezza di aggiungere alcunché al fin qui già detto, e tanto più poi perchè la questione non mi pare del tutto sciolta. Forse col tempo, indagando il prò ed il contro anche di ogni più piccola osservazione, si potrà addivenire ad una soluzione definitiva. L'illustre nostro Kandler, pur sempre, come leggo, tormentato da pensieri e da sospetti circa questa iscrizione, e dopo aver ricercato ed udito le opinioni di molti valenti, si provò a dettare le sue considerazioni ; incerto ne fu 1' esito, se, dopo di lui, altri ancora vi si cimentarono. Il perno della questione s' aggira presso tutti in sulla voce MELESOCO, ed è su questa che fermeremo la nostra attenzione. Ma prima ci sia lecito compendiare le congetture e le interpretazioni finora date a questa voce, e che togliamo direttamente dal Voi. IV. succitato. Il chiar. prof. Livadà dice Melesoco voce fenicia, non negando però ad essa una tinta greca — Socos sarebbe „Mercurio, custode della casa". — Il Dr. Tomasin crede anche fenicia questa voce e la spiega „re della giustizia". — Il Dr. Pervanoglù invece la vuole greca, e Socos significare Mercurio e Melesoco „salvatore di grave morbo". — Il Kandler ritiene che la voce accenni a Saturno, e che, essendo di origine fenicia si debba interpretare „ministro o dio della giustizia". — Il Buttazzoni non accetta questa interpretazione, e crede Melesoco una specie di Ercole o „dio delle forze" (tà jjìXtj = le memhra ; awxo? = valido, robusto). Il Mommsen anuota solo alla voce Melesoco, che i sostantivi uscenti in icus, ocus ed inus accennino a nomi gentilizi. Ma qui, come chiaro appare dal Numini preposto, è parola di un dio. — Ultimamente il Frauer ritiene bensì greca questa voce, ma solo per combinazione fonetica (awxo? = salutare) ed aggiunge esser stato Socos uno degli dei Cebiri di Sainotrace e di origine semitica. La voce Melesoco, che io leggerei divisa in Mele e Soco, è voce greca, ed in ciò concordano quasi tutti gli interpreti. Il F*-®, oltre a significare le membra (tà jiiXvj), è un vocativo attico, di cui non abbiamo nominativo ; è voce e forma greca accorciata da piXss, e nei classici greci occorre di spesso, aggiunta tanto a nomi maschili che femminili, ma ai primi specialmente, e significa «il caro» oppure <(il buono», quasi come un vezzeggiativo. Il verbo jjiXw, (la cui ebbe origine significa appunto «esser oggetto di cura» oppure «star a cuore» ecc. La voce awxo? poi è un epiteto dato ad Ermete o Mercurio della Samotracia; ma più che indicare «salvatore» (swr/jp), o «custode della casa« (awxos contratto da aaoixoc), ha quello più comune, come ben nota il Buttazzoni, di «forte», «robusto», «valido» (io/opó?), e come tale lo si trovava nella Samotracia quale custode e protettore delle greggie. Perfino il passo dell'Iliade (XX. 72) ha questo significato di forte, valido, robusto, piuttosto che 1' altro di «salvatore» o «servatore», come lo traduce il Monti, ed in ciò concordano i migliori interpreti moderni. Ed anche il greco verbo swxàoo ha questo significato di «aver forza, potere, essere in istato» ecc. 11 Mele Soco significherebbe perciò I «il buono e forte custode delle greggie». Un' altra spiegazione ancora ci darebbe la voce greca Mele, omerica anch'essa come l'altra di acino?, che occorre anche in Omero. Questo poeta colla vóce zò jrrjXov o pi. zi pjXa designa il bestiame minuto, come capre, pecore, montoni ecc. anzi, se attentamente noi confrontiamo il plurale zò. p^a, che Omero adopera due volte nell'Odissea (XX. 301; e XIV. 105), dovremo concludere che Omero col plurale vuole designare le greggie sia di pecore che di capre. Un altro passo dell'Odissea (IX. 184) ci darebbe anche presso a poco l'istessa idea. Mele o Mela Socos varrebbe pertanto a significare «il forte custode delle greggie». E questa spiegazione di poco si scosterebbe dall' altre. Ed or vediamo, se a queste spiegazioni filologiche ci possa servir d'aiuto la mitologia e la storia. L'Ermete greco od il Mercurio italico, non fu solo il messaggiere degli dei, come lo troviamo di spesso sì in Omero che negli altri classici sì greci che latini; e neppure è egli soltanto il dio protettore del commercio (Mercurius a mercibus dissero i Latini), ed in conseguenza custode delle vie, arterie principali dei traffici (le ernie sui bivi, trivi, quadrivi). Tutte queste ed altre attribuzioni ancora egli le ebbe più tardi; ma una delle più antiche forme, sotto cui gli si attribuirono onori divini, si è appunto quella di pastore o custode e protettore delle greggie. Ancor di più dice di lui la mitologia, faceudolo ladro di armenti. Non è ancor uscito dalle fasce che ruba dei buoi ad Apollo, traendoli per la coda, onde occultare il furto, ed astutamente nascondendoli. Ecco qui rappresentato il awxoc omerico, cioè T epiteto di forte e robusto pastore. E qui non si ferma la mitologia, che gli attribuisce ancora altri attributi come pastore. Egli è poo/óXo?, o pastore di buoi ; vó;j/.oc, dio protettore dei pastori; èrcipjXtSu]?, custode del gregge; xpió^po?, che porta in sulle spalle un montone. Confrontiamo ora quest'ultima denominazione con quella cristiana del „Buon Pastore", in atto di portare una pecorella, e troveremo una certa affinità con quella di buono (p.éXs) attribuita a Mercurio. A Mercurio era sacro specialmente il montone, ma le sue cure, come abbiamo veduto estendevansi su tutti gli animali in generale. Piacevagli la vita sana, attiva, del Pastore, quale veniva esercitata in Grecia ed in Italia. Come Pastore, concluderemo, spira in lui un certo tuono bucolico ed idillico e perfino arcadico; ma dimostra anche certi tratti forti e marcati, e come tale lo troviamo in Omero nell'inno a Mercurio stesso (vers. 294 e segg.). Ci resterebbe solo a dire come mai il culto di Ermete o Mercurio pastore sia penetrato in Istria,, e come inoltre si conservò ancora in un tempo,, in cui la potenza romana s'era consolidata, giacché l'ara votiva accenna a tempo posteriore, cioè alla fine del primo secolo od al principio del secondo nell'era cristiana. Il culto di Ermete pastore ebbe sua prima origine nell' Arcadia ; ben presto però penetrò in tutta la Grecia uou solo, ma si sparse ovunque fu diffusa la civiltà greca. Lo troviamo perciò diffuso in Grecia, nella Tracia, nel-rillirio e su tutta l'Italia ed ovunque si estendevano i Pelasgi. L'Istria stessa lo avrà avuto, sia perchè importato dai Traci grecanici, che antichis-simamente ne la popolarono, sia perchè terra eminentemente adatta alla pastorizia, ben più estesa allora che non sia oggidì. Vasti boschi e fiorenti prati coprivano allora quasi esclusivamente il snolo istriano. La cultura della vite poco era allor nota, se anche più tardi gì' Istriani, avendo trovato nella presa dell'accampamento romano (178 a. C.) gran quantità di vino, si misero allegramente a banchettare. E si capisce che non erano usi bere vino, se così avvinazzati si lasciarono trucidare dai Romani sorvenuti alla riscossa. Altrettanto si può dire della coltura dell' olivo, che, a detta anche dei nostri storici, è di data posteriore. Gl'Istriani pertanto continuarono il culto ad Ermete pastore, anche in piena romanità, se si trovò un Cn. Papirio Eumelo, che gl'innalzò un'ara. Il nome o attributo greco swxoc è spiegabile, perchè con Mercurio si designava dai Romani solo il dio protettore del commercio, mentre l'altro tradizionale meglio s'a-dattava a questa speciale attribuzione. Questa tradizione di un culto ad un dio pastore s'è conservata fino a noi. La nostra Capra ci ricorda ancora la vita pastorale dei nostri avi. G. p. J3. -—---- IbT o tizi e Le ceneri di Giuseppe Revere resteranno in deposito nel cimitero di Roma finché potranno essere in modo solenne e degno trasferite a Trieste. Il municipio triestino inviò un caldo ringraziamento a quello di Roma per gli ultimi splendidi onori resi al suo defunto poeta. Sarà poi cura del municipio triestino di costruire un famedio dove raccogliere e conservare i resti mortali dei figli più illustri di Trieste. La presidenza della società politica convocò il congresso generale nella forme convenute, cioè con la pubblicazione dell'invito sull'Istria, del 7 corr. Il congresso ebbe luogo in Parenzo il giorno 14, per continuare quello sospeso nel dì 12 agosto p. p. — Causa la perfida stagione incrudelita in quel giorno da freddissimo violento borea il concorso fu scarso. Erano presenti appena trenta soci, presiedeva V on. dott. Spongia in sostituzione dell'on. avv. Costantini impedito; annunziò che la presidenza ritirava il V punto dell' ordine del giorno » Proposta di modificazione dell'art. 1. dello statuto sociale" Si passava quindi al VI punto dell' ordine del giorno .Elezione delle cariche." L'on Ghirra proponeva di riconfermare tutta la presidenza, e la proposta veniva accolta per acclamazione ; ed il congresso veniva chiuso. Rileviamo con piacere che di questi giorni si è costituita la nuova «Unione goriziana di ginnastica», e che a presidente venne eletto l'avv. Giuseppe dott. Battigli, ed a vicepresidente il sig. Giovanni Brisco. Ferdinando Ullmann uno dei più vecchi giornalisti di Trieste, fondatore e collaboratore di molti giornali, da ultimo redattore capo dell' Indipendente, bandito per decreto della I. li. Polizia in Trieste, confermato dalla 1. R. Luogotenenza pel Litorale; abbandonò Trieste il giorno 3 corrente tra le commoventi dimostrazioni di affetto dei molti amici e ammiratori. Accolto a Roma con festa, la stampa romana volle dare in suo onore un banchetto, eh' ebbe luogo la sera del 10 corr. Erano presenti i redattori di tutti i giornali liberali della capitale, e di altre città; Ferdinando Ullmann siedeva tra i deputati Ruggero Bonghi presidente dell' associazione della stampa, e Luigi Roux direttore della Piemontese. La festa riuscì brillante quanto mai. Nella seduta solenne inaugurale all' accademia dei Lincei, presenti il re e la regina, il presidente senatore Brioschi annunciò 1' esito dei concorsi, e tra molti fu proclamato vincitore del premio reale di chimica (L. 10,000), il nostro comprovinciale di Trieste signor Giacomo Camician, ora professore di chimica all' università di Bologna. Si è costituito il gruppo locale in Milano della società «Dante Allighieri", e furono eletti a comporne la rappresentanza gli onorevoli : Comm. Gaetano Negri — Avv. Enrico Rosmini ■— J^epomuceno Bolognini — Avv. Giorgio Baseggio — Prof. Vittore Ricci — Nob. Gerolamo Sala — Avv. A. Boneschi. Il comitato esecutivo delle mostre collettive istriane nella esposizione agricola forestale 1890 in Vienna ha pubblicato il seguente : Appello affli agricoltori e possidenti istriani Se è giustificato il lagno, che l'Istria nostra non 4 sia ancora abbastanza rettamente conosciuta e giudicata al di fuori, sotto i molteplici riguardi della sua vita civile, e sotto i multiformi aspetti delle sue condizioni tìsiche e naturali, cotale lagno torna non meno fondato, se riferito alle condizioni economiche ed agrarie della nostra Provincia. Ed infatti pur tenuto conto della parziale compartecipazione dell'Istria a talune delle passate Esposizioni agrarie della Monarchia, non risulta men vero, che fin qui poco si è approfittato di siffatte occasioni, per offrire un quadro veritiero e completo della nostra rurale economia ; la quale così rimane tuttora e per una gran parte una vera incognita, nel campo degli studi e degli affari relativi ai diversi rami dell'agricola produzione, anche poco discosto dai confini del nostro paese. A por termine a siffatto oblìo, non meno dannoso nel riguardo economico, che al decoro della provincia, porgerà favorevolissima occasione la Esposizione agricola-forestale indetta in Vienna pel prossimo anno 1890, con carattere ed estensione di una Mostra mondiale, pei molti gruppi importantissimi del relativo programma. Mosso da questo supremo e inevitabile bisogno, il Consiglio agrario provinciale, validamente aiutato dall'imperiale Governo e dalla patria Dieta è venuto pertanto nella decisione di avocare a sè la parte essenziale dell'impresa, offrendo a tutti i possidenti ed agricoltori il mezzo di compartecipare a siffatta importante Esposizione generale, concorrendovi con una serie di mostre collettive permanenti e temporarie, organizzate ed effettuate a totale spesa del Consiglio. Per poi accrescere ancor maggiormente l'attrattiva a concorrervi, il Consiglio ha pure disposto, che i singoli oggetti abbiauo a comparire nelle Mostre collettive sotto il nome dei rispettivi espositori, in guisa da lasciare pieno adito ai medesimi, al conseguimento delle premiazioni contemplate nel programma officiale del Comitato centrale in Vienna. Ecco quindi a tutti aperta la via per onorare coi proprii prodotti anche l'intiera provincia, senza dovere affrontare altri incomodi e dispeudii, al di fuori di quelli lievissimi occorrenti per rimettere il materiale al Comitato esecutivo in Parenzo, o rispettivamente al locale Consorzio agrario distrettuale. Tutte le spese relative all'esibizione in Vienna, e cioè ai vasi, recipienti, etichette, insegne, banchi scaffali, tettoie, addobbi, spedizione, custodia e ritiro degli oggetti, verranno dunque completamente risparmiate agli espositori, i quali potranno, volendolo, riavere poi di ritorno i materiali esibiti alla Mostra, al termine dell'Esposizione, la quale si aprirà col giorno 15 maggio, por chiudersi ai 15 ottobre ed eventualmente al 1 novembre. Le Mostre temporanee seguiranno con l'ordiue che verrà più tardi notificato. Offrendo queste facilitazioni il Consiglio agrario non si riserva poi altro diritto, che quello naturalissimo di decidere inappellabilmente, a mezzo del proprio Comitato esecutivo, sulla accettabilità parziale o totale degli oggetti esibitigli, in guisa da garantire il buon ordinamento e successo delle singole Mostre descrittive, e da contenersi entro a quei limiti, che gli saranno imposti dall'area definitivamente destinatagli dal Comitato centrale di Vienna nei locali dell'Esposizione, e dallo ammontare della dotazione assegnatali per questa impresa. Il termine per inscriversi nei singoli gruppi delle Mostre sia permanenti, che temporarie scaderà col giorno 20 del p. v. mese di Bccembre. Avanti di detto termine dovranno quindi essere consegnate al Comitato esecutivo in Parenzo le Schede d'inscrizione, giusta le relative module, salvo a rimettere a suo tempo gli oggetti ivi elencati, osservando quelle ulteriori disposizioni, che 192 saranno partecipate ai singoli esponenti direttamente dal Comitato suddetto. Nel programma particolareggiato, che potrà ritirarsi assieme alle schede gratuitamente da questo Ufficio, oltre alla indicazione delle Mostre e alla composizioni dei relativi Gruppi, i concorrenti troveranno anche sommariamente indicata la quantità o misura richiesta di ogni oggetto da esporsi, colla osservazione che il materiale minuto potrà essere diretto a Parenzo in recipienti e con imballaggio del tutto provvisorio, provvedendo il Comitato al definitivo allestimento degli e-semplari. I arenzo, 28 novembre 1889 Dal Comitato esecutivo Caneiani, presidente Hugues, segretario 11 conte Eugenio Rota ha perduto il giorno 11 corr. in Venezia, 1' ottimo suo padre Conte Girolamo. Prendiamo viva parte al giusto dolore dell'onorevole comprovinciale, per tale sciagura. ------- PUBBLICAZIONI Col nuovo anno l'ottimo periodico II Giovine Pensiero, di Pola, aumenterà la sua pubblicazione a tre volte per settimana. Questa notizia fu accolta con vero piacere in tutta la provincia ; e siccome la redazione del periodico fa dipendere 1' effettuazione del progetto in massima parte dal raggiungimento di quel numero di associazioni cbe basti ad asicurare le pure spese, non dubitiamo che le adesioni saranno numerose e sufficienti a procurare la magior diffusione del periodico, e delle buone idee da esso sempre propugnate. «Descrizione popolare della Peronospora viticola», con tre incisioni, e norme per combatterla per cura di Gerosa Oreste, prof, presso l'i. r. ginnasio di Capodistria. — Capodistria, Consorzio agrario distrettuale e-ditore; tipografia Cobol-Priora. Non c'è si può dire centro viticolo di qualche conto dove comparsa la peronospora non si sia provveduto a rendere popolari i mezzi di difesa, ed abbiamo oramai un grande numero di memorie, istruzioni ecc. ecc. Per la nostra provincia vi ha provveduto il prof. Hugues diretton dell'istituto agrario provinciale con la pubblicazione dei suoi bellissimi studi, fatti nella stazione sperimentale in Parenzo.*) Si trattava oggi qui a Capodistria, di prepararsi con tutte le forze possibili alla campagna che si aprirà con lo sbocciare delle prime foglie, dopo i disastri cagionati dall'invasione 'dell'anno scorso, e l'istruzione *) «La peronospora viticola», rimedi ed apparecchi del prof. Carlo Hugues direttore della stazione eno-pomologica sperimentale dell'Istria. — Parenzo, tipografìa 0. Coana, 1886. « Prove comparative di rimedi contro la peronospora viti-sola » eseguite nel 1886 del prof. Carlo Hugues direttore dell'istituto agrario provinciale dell' Istria. pubblicata e divulgata gratuitamente tra i campagnuoli porterà ottimi frutti. L' ou prof. Gerosa merita poi ogni elogio per la diligente compilazione fatta eon speciale riguardo alla, popolazione agricola per cui è destinato il suo lavoro. Il prof. E. Gelcich, direttore dell'i, r. Scuola nautica di Lussinpiccolo, sta per dare alle stampe l'opera « La scoperta d'America e C. Colombo nella letteratura moderna». Su questo argomento il prof. Gelcich ebbe il referato all' ultimo congresso degli Americanisti a Berlino, appuuto in seguito alle molte monografie da esso pubblicate sullo stesso tema in periodici tedeschi. Raccomandiamo l'opera al pubblico avvertendo che il prezzo del volume sarà di fior, due, e che 1' opera, esce in via d' associazione, che quindi è necessario per averla di rivolgersi direttamente ed a tempo all' autore. ------2*5—---- Il municipio di Capodistria, in data del 13 corr.,, pubblicava il seguente: AVVISO „In seguito a decreto dell'I. R. Capitanato Distrettuale dd. 4 corr. N. 11841 si reca a pubblica notizia, quanto segue : Nei vivaj erariali dell' Austria inferiore, della Stiri a. e della Carniola saranno disponibili per la vendita, nella primavera ventura, circa 520,000 maglioli e 70,000 barbatelle di viti americane. Il prezzo d' acquisto sul luogo del vivajo e fissato : per maglioli della lunghezza di 45 a 50 centim. della Riparia comune, Rupestris a foglie piccole, Solonis e York-Madeira fior. 3 per mille; della Riparia scelta, Riparia Portalis, Pailleres e Perrier fior. 6 per mille: della Rupestris a foglie larghe, Vialla, Otello, Ilun-tinghton, Jacques, Herbemont, Noah e Senasqua, delle quali specie è disponibile soltanto una piccola quantità, soldi 60 per cento. Per barbatelle di un anno della Riparia Solonis e Jorh-Madeira fior. 10 per mille. Chiunque volesse farne acquisto, dovrà produrre domanda a voce od in iscritto fino a tutto dicembre corr., a questo I. R. Capitanato Distrettuale. Domande insinuate dopo il detto termine non saranno prese in considerazione." A questo avviso crediamo opportuno far seguire 1' osservazione che non tutte le viti americane riescono in tutti i terreni, che non si comportano diversamente da tutte le altre viti ; ogni agricoltore sa che certe varietà preferiscono i terreni argillosi compatti, altre i calcari leggeri; consigliamo quindi quelli che desiderano approfittare dei vivaj erariali, consultare prima di fare le commissioni la direzione della nostra stazione sperimentale in Parenzo, sulle varietà che meglio convengono ai rispettivi terreni; potranno così con tutta facilità assicurarsi di spendere bene il loro denaro, e ciocché più importa, assicurarsi un prodotto quando la fillossera, come pur troppo non è a dubitarsi, fra non molto avrà invaso tutti i nosri vigueti. 1