Esce una volta per settiraana il Sabbato. — Prezzo anticipato d'abbonamento annui fiorini 5. Semestre in proporzione,— L'abbonamentonon va pagato ad altri che alla Redazione. litorale di grado. Dal Filiasi Tomo III. Capo XVII LIDO DI GRADO. (Continuazione e fine. Vedi N. antecedente). Cio e sicuro, che di qua, e di la, e sul sinistro, e sul destro fianeo 1' Adriatico alza il pelo delle sue acque, alza di livello, per cui spinge le maree su luoghi dove non spingevale certamente una volta. II piano di Venezia per tal .causa dovettero rialzare replicatamente in vari tempi. L'antica Basilica
  • me porte, e finestre quasi tutte per intiero giacenti sotto ali' odierno livello, o linea della B) Raccontasi, che in Venezia scopersero 1' antico pavimento della chiesa dei SS. Vito e Modesto otto piedi sotto aH'odierno. Cid fu nel 1745. Tre selciati trovarono pure uno ben lontano dali' altro sotterra, nella chiesa de SS. Simone e Giuda. Di questa no-tizia siam debitori al signor Abate Galliccioli (Ved. Mem. Ven. Antic. Tom. J.), il quale con una falica incredibile'ha raccolto preziosissimi monumenti, che sarebbero periti, e che illustrhno molti punti della Storia Patria. comune, o media marea. Vediam parimenti alla menoma procella andare sott' acqua le vie, e le čase per gran parte della citta con danno, ed incomodo fortissimo di tutta la popolazione. Si aggiunga cid, che si e detto altrove delle antiche macerie Romane non solo, ma Ve-neziane ancora del IX e X secolo sotto la comune se-polte lungo al margine della laguna al Bondante, ad AI-tino, dove 1'acqua copre ormai una via Romana, e cento altri fatti che potrebbono in prova di cid riportarsi, quando descriveremo le lagune nell' epoca Veneziana. Deve certamente la Repubblica spendere somme gran • diose, e dovette sempre spenderle per riparare Venezia dal rialzo continuo del flusso marittimo, e per rendere piu che sia possibile permanenti le cose dove pare che la natura abbiale destinate a perpetuamente variare. £ gia gran tempo, che gli scrittori nostri si accorsero di cid ')) 6 che s' alzava il flusso deli' Adriatico contem-poraneamente al rialzo del fondo delle lagune, per cui potea non solo continuare a spandersi su queste, ma sommergere, anche que' luoghi dove prima non arrivava. Alcuni anzi tanto nostri, che straniericredettero, che per ogni 230 anni il fondo deli' Adriatico s' alzi un piede, benche altri riducano cio ad ogni 150 anni. Dall'an-no 400 in circa, nel quale comincio a stabilirsi nelle lagune la nuova Societa Veneziana, sette piedi, ovver nove sarebbesi dunque rialzato il fondo di quelle. Noi pero crediamo, e P uno e 1'altro computo fallace, e che ben lontani ci troviam ancora per decidere come va una tale quistione. Solo dubbio non puo cadere intorno al rialzo deli' Adriatico, che ne- dica Paw 3) contro Manfredi, e che la massa dell'acque di questo non perdendosi, meno si dilatano ancora sulle lagune, benche il fondo delle medesime sia fatto piu alto. Fino da Vitruvio 4) cid osservossi, e parmi, che il Signor de Luc siasi in-gannato 5) quando per ribattere i sogni di Tiliamed, di-cea, che il mare non alza di livello nelle nostre lagune. Ouesto dottissimo fisico ne sdduceva per prova il pavi- 1) Ved. T. II, 2) Temanza, Zandrini, Manfredi, scrittori del moto del- V acque ecc. 3) Recherches sur les amaricains. Ved. T. II. " 5) Onze siecle que le limon qui fait le sol de Venise e-toit a cette meme elevation avec dessus des riveaux de la mer ou nous le voyans encore ec. Lettres Phy-siques et Morales ec. T. XI, p. 41. mento deli'antico duomo di Torceilo rifabbricato I'anno 1008 che luttavia conservasi superiore alla comune ma-rea. C) Potea anehe aggiungnere, che la stessa sotter-ranea Confessione di quella antica fabbrica e tuttavia servibile, mentre non lo e piu quella di S. Marco in Venezia. Ma straniero il dotto uomo non pntea, ne dovea sapere, che quella Isola come alcuna altra vicina va fuori di regola, perche come osservammo in altro luogo elia e una delle poehe di questa laguna, che ragione-volmente credere si possono abitate aneho ne'secoli Romani, e quando Altino esisteva. Elia in origine fu un alto dosso formato dalle torbide della Piave; cio nondi-meno chi la osserva oggidi vede, e conosce come di poco ancora i piani delle antiche sue fabbriche sovra-stanno al segno dove monta presontemente la comune inarea. Imbrogliano tali fatti per ritrovarne la spiegazione. Fu detto, che dove il suolo e orizzontale basso, o formato da strati di torba, arena, faugo ecc. dove il mare sta davvicino o corrono grossi fiu sii, e torbidi, l'acqua continuamente discioglie que'straii, sicche si avvallano poco alla volta, e con essi si abbassano ancora le fabbriche ecc. Cilano in esempio 1'Olanda, la Frisia, 1'01-stein, il paese di Brema ecc. Cosa ivi succeda noi so; ma se in Venezi*, e nelle isole sue per tale motivo an-dasse abbassando sempre il fondo lutoso, su cui posano le torri, e le čase; un miracolo ci vorrebbe come beno altri osservano l) perche tutte le fabbrii he si abbassas-sero d'eccordo, quantunque non siano ne della stessa data, ne piantate sulla stessa qualita di terreno. Come poi spiegare perche gran pezzi di continente intorno alle lagune d'indole certamente. non lutea ne torbacea, si profondarono a segno di trovarsi ora coperti dalla marea? E i petrosi Lidi Istriani, e Dalinati come anch'essi si abbassano tanto sotto del mare? II mare tanto li dista che ormai convinti siamo non potersi spiegare tal cosa come alcun volle, ne per via deli' acido marino corro-dente quelle ripe marmoree, ne per lo sferzare, e bat-tere continuo deli'onde, tali agenti un lavoro cosi grande non potendo aver fatto da' tempi Romani in poi. Conviene dunque, che ignoransi ancora le vere cause di C) Comincia pero anehe il suolo di Torceilo ad abbas-sarsi in molli luoghi. Fui in quest' anno cola una volla, e me ne accorsi sensibilmente. L' antica Confessione dei duomo rinovato I' anno 1008, ancora e ; asciutta veramente; ma ormai P acqua trovasi appena poehe oncie di sotto a'marmi del suo pavimento. E : nelle maree un po' gagliarde autunnali elia vi s' in-troduce, e sopra al lastrico s' alza mezzo piede circa : nelle maree somme un piede e mezzo almeno vi cresce, e fuori del duomo, e dietro via ad esso, dove sorge il campanile, il suolo tutto rimane Lin tal caso sommerso. Dovunque anehe a Mazorbo veggonsi i segni indubitati del rialzo fattosi ormai dal flusso marino. ') Fortis di Cherso ed Osero. Montanari del mare a-driatico ecc. Raccolta de' Scrittori sul moto delle acque ec. T. IV. Guglielmini. C. 8. Ibid. Zendrini Ibid. T. III. cio, e che attendere dobbiamo piu esatte, sicure, e generali osservazioni, ma fatte pero su tutto 1' Adriatico da Venezia fino al Capo Spartivento. Per quella Massima, che mai bastantemente predicare non si puo a' studiosi della natura, di andar lenti a formare ipotesi su i fatti, e su i fenomeni; s?rebbe necessario il veder bene 1'una, e 1' altra costa del golfo innanzi di nulla pronunziare su di esso. Altrimenti saremo sempre nel caso di quei, che osservarono il Baltico ') il quale ristringesi, e si abbassa secondo alcuni, secondo altri rimane sempre lo stesso. L' Adriatico Iungo 460 miglia circa, e dalle 80 fino alle 135 largo, diretto dal Nord-Ovest, al Sud-Est, vorrebbe esaminarsi tutto per veder prima quali furono, e quali sono le spiaggie sue alla destra ed alla sinistra. Vor-rebbesi pur vedere qua!i siano le circoslanze de'fiumi, che quasi aggruppati riceve soltanto dove finisce, e dove ei tiene gli ultimi suoi recessi. Vorrebbesi conoscere 1'andamento, la direzione, 1' altezza, la natura delle coste, baje, seni, promontorj, secche, isole, seogli, che tiene da una parte, e dalPaltra. Vedere la durata, e la forza, e le circostanze tutte de'Maestrali, e de'Libecci, che bat-tono con tanta furia la spiaggia sua di la, e de'Grecali, e Scilocchi, che tanto percuotono quella di qua, cioe 1' Italica o di sotto vento come lo chiamano 2). Vedere quella littorale correntia cha tiene, D) e che dalla sua bocca salendo su per il lido Albanese, Dalmatino, Istria- ') Mallet Vogag. de la Norveg. Dallin hist. de la Švede. Cox Voijag. de la Švede. Linneus de teli. inerern. ") Dissert. sulle procelle solite imperversare nelle ma- remme Veneziane. Venez. 1794. D) Anehe nel Mediterraneo tale rudente correntia cre-dettero scoprire. La nostra deli'Adriatico conosceva anehe il Sabbadino, degli anni tanti prima che su di essa serivesse il Montanari. Ouesti pensa che non faccia piu di 4 miglia o 5 in 24 ore. Ad essa si attribuisce 1' essere le foci di tutti i fiumi nostri rivolte sopra vento, o sia alla sinistra, e aventi gli scanni e banehi alla deslra. Al contrario le Fuose o foci de' Torti delle lagune voltano a destra,e cid perche sola acqua salsa contengono senza costante corso, ma ora correndo dentro a que' Porti, ora cor-rendone fuori. Nel 1664 condussero la Piave a sboccare nel Porto di S. Margarila nelle lagune di Caorle. La foce di questi presto si rivolse da destra a sinistra, e la foce abbandonata dalia Piave da sinistra a dest a. Introdottosi poi il Sile in que-sta foce elia ritorno a vollarsi dalla destra alla sinistra. Nel 1684 la Piave da se si tolse dal Porto di S. Margarila e venne a sboccare pel Porto di Cortelaccio. Allora il porto di S. Margarita torno a piegare verso la destra. Riguardo poi alle procelle si veggano le due nostre dissertazioni su di esse. Nel golfo le piu forti sono le grecali, sciroccali, e levantere. II vento greco o la bora non commove tanto l'acqua, come il levante e lo scilocco. Ques i onde altissime solleva e gettale su i lidi furiosa-mente, e falle pure rotolare su per le foci de' fiumi. Solleva pure gran sabbia dal fondo del mare, e zappa i lidi, come qui dicono, danneggiandoli som-mamente. no, e raggirandosi lungo a quello del Friuli, discendo [ poi per il Veneziano, Romano, Napolilano alla bocca suddetta. Forse questa corrente fu causa de' grandi in-terrimenti accaduti verso Ravenna, e de'danni patiti sulla costa napolitana da porti di Brindisi, ed altri. Vedere altresi dovrebbesi qual massa di acqua presso poco tale corrente dal Mediterraneo spinge dentro alla bocca del Golfo, e se i venti australi accelerandola l'au-mentino, e la diminuiscano forse i venti settentrionali. Vedere di piu lo stato delle spiaggie, delle isole, che fuori della bocca stanno, cioe della Marea, delle isole Greco-Veneziane ecc. Osservarsi cola se la marea monti dove una volta non šaliva, e vada coprendo tra esse e il Peloponeso sempre piu gli scogli ecc. Cosi pure se nel golfo deli' Arta e nelle vicine Baje della bassa AI-bania fino alla imboccatura del golfo cio succeda ; e qual fosse ivi lo stato delle coste ne'secoli scorsi, quale ne sia al presente ecc. forse pure tutto cio nemmen basta, e il fondo pur conoscere deli'Adriatico dovrebbesi e le sue correnti centrali, e conoscere altresi collo scanda-glio quelli strati conchiliferi, che giacciono sul suo fondo. Tali banchi formati sono di strati sovraposti, e succes-sivi de' vecchi, e morti crostacei, cui sopra stanno i piu nuovi, e vivi. Conosccre, se fosse possibile, 1'eltezza loro, e quanto collo scorrere degli anni questa siasi au-mentala. Conoscere per ultimo fin dove, e quanto si e-slendevano que'fondi diversi di fango, sabbia, o duro inasso calcario scoperti teste da dottissiino moderno Geologe. ') E la quantita poi deli' annua pioggia, e neve, che versano le nuvole di qua sull'Italia, di la su i vasti paesi Oltramarini non sarebbe forse necessario di esaminare? Forte sospetto cade, che sotterra daila costa o-rientale entrino nel golfo grossissime correnti fluviatili, che pure inlluire potrebbero a variare col tempo le cir-costanze sue: in somma inoltissiine sarebbono le osser-vazioni da farsi per comprendere a dovere Io stato antico del golfo, e il moderno, per decidere poi con ve-rita su tutti due. E forse ancora non bene cio riusci-rebbe se insieme conosciuti non fossero i fenomeni del Mediterraneo, e delle sue appen.dici, e cio che in que-sto pure i litimi Europei ed Afričani, P oceano, i venti, le fasi lunari, e che so io causarono in passato e cau-sano presentemente. Tutto e strettamente iegato in na-tura, e nel mediterraneo pure vedesi a Pozzuolo essere stati sommtrsi2) antichi Tempi, i cui marmi percio fo-rarono le Foladi, poi abbassatosi il mare quasi nove piedi ritornarono que' marmi ali o scoperto, ed al sole. Al con-trsTio il lido di Cartagine 3) va sommergendosi sempre pili, per cui interi colonnati si veggono ivi sotto J'acqua, che ritirossi pure daila Linguadocca e dal lido orientale della Corsica, 4) do^e percio formossi ur^a pianura larga un miglio, e lunga piu di trenta. E cio mentre il lido occidentale continuamente si va distruggendo. II rialzo del flusso nell' Adriatico e certo, ne esso opponesi al generale abbassamento de' mari per tutta la terra. Sempre gli efFctti generali variano in qualche luo- ') Olivi. 2) Ferber lelt. Spallanzani T iaggi ecc. 3) Bruce Voyag T. 1 4) Bawl. Mem sur V hist. naturel de laCors. go e tempo per cause particolari, o locali. Un cattivo Logico sarebbe chi da questi volesse dedurne prove contro di quel!i. La natura non conosce le nostre mi-sure, e i calcoli noslri matematici. La precisione di questi (che altro poi non sono in fondo, che misure, e termini ritrovati per esprimere con qualche chiarezza il poco che travediaino delle leggi naturali) farebbe travol-gere tutto il creato se lo volessimo ordinato, mosso e condotto co' medesimi. Tempo forse verra, che Venezia riducasi inabitata come accade a tanti luoghi di queste maremme, e le maestose fabbriche sue vadano sott' ac-qua. Anehe le piu antiche fabbriche di Comacchio si sommersero poco alla volta *). Peri 1'antico Malamocco, e parte di Caorle, di Grado ecc. Piu che interrimenti (m' intendo sempre generali) ternere piuttcsto dobbiaino innondazioni, e sommersioni fatali alle nostre lagune. Troppo esse framezzo esistono al contrasto del mare, e de'fiumi, e riceltacolo sono di quant'acqua cade, e di-scende da migliaia di miglia quadrate del contiriente, e dalle piu alte gibbosita dello stesso. Troppo in fine alle inlumescenze procellose esposte sono di un mare, che le minaccia sempre, e puo in una sola di queste farvi danni notabiliE). ') Cavalieri Stor. di S. Maria in aula Regia. Frisi del modo di reggere i fiumi ec. Scrittori del moto delte ac(/ue T. VII. E) Que'che sostennero la grande espansione antica delle lagune dissero pure che molta profondita avevano anticamente. Se avessero osservata la deserizione, che ne fece Vitruvio, ed ultri non avrebbero detto cosi. Non lo avrebbero delto nemmeno se badato avessero al racconto di Livio intorno alla irruzione fatta tre secoli quasi prima di Cristo da Lacede-moni nella laguna di Chioggia Pelestrina ecc. Dice egli, che i grossi vascelli di coloro furono presi da nostri, perche non conoscendo i tortuosi canali na-scosti che serpeggiavano sul fondo deli estuario, impigliati rimasero nel fango delle paludi, che