I PIU ANTICHI EDIFICI CRISTIANI A ZADAR (ZARA) IVO PETRICIOLI F i lo z o f s k i f a k u l t e t , Z a d a r Figg. 1 e 5 in annesso La città di Z ad ar (Zara) è conosciuta p er i sui m onum enti architettonici prerom anici di v a rie form e costruiti fra la fine dell’ottavo e la m età del’ l’undecim o secolo: la fam osa rotonda di San Donato, la chiesa a due navate San P ietro Vecchio, la cosiddetta S an t’O rsola ecc. Su un attiv ità edilizia cristiana an terio re al secolo ottavo non esistevano fino ai recenti tem p i né di dati precisi né di resti d’a rch itettu ra conservati. Nel suo lavoro »A ltchristliche K u ltb au ten Istriens und D alm atiens« il G erber vide in tu itiv am en te p e r prim o una fondazione paleocristiana nelle chiese me­ dioevali a tre n av ate.1 Dopo le recenti indagini possiamo p arlare oggi di tre m onum enti sicura­ m ente databili ai p rim i secoli dell’ Alto M edioevo e perciò ho deciso di descri­ verli in questa sede, sebbene Z ara non si possa considerare in senso geografico come u n a città dell’Alto A driatico. Codesti tre m onum enti sono: l’antica cat­ tedrale, la chiesa dal Seicento chiam ata S an t’A ndrea e la chiesa di San Tom­ maso. L a Cattedrale Dopo il G erber è sitato Ć. Ivekovié a occuparsi più a lungo della cattedrale e specialm ente del suo battistero di form a asagonale,2 il quale, secondo il suo parere, fu edificato n el sesto secolo e congiunto alla cattedrale antica, prece­ dente l’odierna di stile romanico. (Si ritien e che l’abside cattedrale tu tto ra esistente sia paleocristiana.) La tesi G erber — Ivekovié è corroborata da m olti dati. N el 1794 fu ritro­ vato nell’odierna sacristia un pavim ento m usivo adornato da due cervi che be­ vono da u n calice,3 il che rappresenta u n m otivo paleocristiano conosciuto a R avenna4 e a S alona5. N ell’im m ediato dopoguerra il soprintendente ai m onu­ m enti di Zara G. O štrić scoprì una dilatazione nel m uro sudovest della cat- 1 W. G erber, A ltch ristlich e K u lt­ hauten Istrien s u n d D alm atiens (D resden 1912). 2 Č. Ivekovié, K rstio n ica kod stolne crk v e sv. S tosi j e u Z ad ru i vrijem e g ra d je n ja n jezin a i crk v e sv. D onata, R ad JA Z U 258 (1937) 1— 14. 3 C. F. B ianchi, Z ara cristiana I (Ž ara 1877) 120— 121. 4 I m osaici p a rie ta li n el m ausoleo di G alla Placidia. 5 E. D yggve, H istory o f Salonitan C ristianity (Oslo 1951) fig. II, 30. Fig. 2. Z a d a r (Zara), C attedrale. R icostruzione grafica di u n p lu teo Si. 2. Z ad ar, K ated rala. G rafičk a rek o n stru k cija p lu te ja tedrale. Q uesta dilatazione corrisponderebbe al posto della facciata della chiesa prim itiva. Q ualche anno fa abbiam o richiam ato l’atenzione degli studiosi su vari fram m enti di p lu tei di m arm o provenienti dalla cattedrale che portavano uno stesso m otivo di uccelli e agnelli affro n tati attorno a una »crux gemmata«. La fa ttu ra del rilievo è ben prim itiva e ru stica.8 Dopo i recenti lavori archeologici sul foro romano di Z ara condotti dal Suié la cattedrale riap p are in una nuova luce. L ’orientazione, cioè la posizione dell’asse longitudinale della chiesa è indubbiam ente parallela a ll’asse del foro. La cattedrale si tro v a a nord —• est del foro, fra il foro stesso ed il cardo m axi­ m us della città rom ana. La sua navata sud è di uguale larghezza come la strada rom ana che passava dietro le taberne del foro ed il suo m uro perim etrale di sud — ovest è costruito sui resti del m uro postico delle taberne. Sotto le fonda- 6 6 I. P etricioli, F ra g m e n ti sk u lp tu re od V I do V ili stoljeća iz Z ad ra, Diadora 1 (1960) 180— 184. m enta della piccola abside m eridionale rom anica abbiam o trovato dei resti del pavim ento m usivo che si trova su u n livello molto più elevato del lastricato della via antica rom ana. Una ricognizione archeologica fondam entale è neces­ saria e speriam o di fa rla quanto prim a. P urtroppo l’interessantissim o battistero è stato distru tto dalle bombe nell’ultim a guerra. L a chiesa di S . Andrea D urante i lav o ri di ripristino (1961— 1962) della piccola chiesa di Santo A ndrea incendiata n ell’ultim a g uerra e collegata con la chiesa di San Pietro Vecchio, si constatò che anche essa rap p resen ta un edificio paleocristiano. La chiesa di San Pietro Vecchio era ritten u ta come u n curioso edificio prerom anico a due navate. Si credeva, e questa opinione fu espressa da vari scrittori, che l’abside dell’antestante chiesa di Sant’A ndrea fosse costruita al posto della facciata di San P ietro Vecchio. Le indagini fatte d u ran te i suddetti lavori dim ostrarono invece il contrario. L a chiesa di S. A ndrea è anteriore alla costruzione dell’edificio prerom anico a due navate, il quale h a due fasi di costruzione. (Per essere più preciso devo dire che solam ente l’abside ed il m uro sud — ovest di S. A ndrea sono originali. La facciata ed il m uro nord — est sono stati riedificati nel Seicento.) La stratig rafia edilizia di Z ara è oggi abbastanza bene conosciuta, quanto quella rom ana, tan to quella m edioevale. A nalizzando le fondam enta dell’abside di S. A ndrea abbiam o constatato che si trovano quasi sul livello rom ano. Inoltre il modo di costruire dell’arco dell’abside è evidentem ente anteriore all’età pre­ rom anica. S’im pone dunque la conclusione che anche qui si tra tti di un edifi­ cio paleocristiano, di un oratorio o chiesa a una navata.7 8 L a chiesa di san Tommaso Il m onum ento che, dopo i recenti lavori archeologici, si dim ostra il più interessante è la chiesa di san Tommaso apostolo, denom inata dal principio del Q uattrocento »San Silvestro« e più ta rd i anche »Santa Croce«. C hiusa nel­ l’epoca napoleonica la chiesa fu nel 1822 dem olita per fa posto ad un edificio scolastico. U na b rev e storia di questa chiesa si trova nell’opera »Z ara cristiana« del canonico zaratino B ianchi del 1877, dove si citano docum enti dal 10 secolo in poi e m enzionano due restau ri della chiesa, uno nel 1340 e l’altro nel 1768.9 N ell’A rchivo Storico di Z ara si sono conservati dei disegni della chiesa elabo­ ra ti dall’architetto H atzinger nel 1820 in vista del suo rifacim ento. La chiesa vi è rap p resen tata come u n edificio basilicale i tre navate con u n presbiterio di form a ottangolare e con un edificio a pianterreno appogiafo alla facciata dove aveva la sua sede la confraternita di San Silvestro. Le colonne portano capi­ telli rom anici cubici.9 7 I. P etricioli, S. V učenović, C rkve 9 I. P etricioli, Je d a n nep o zn ati a rh i- sv. A n d rija i sv. P e ta r S ta ri u Z adru, tek to n sk i spom enik u Z ad ru , R adovi Fil. D iadora 5 (1970) 177—202. fa k . u Z adru 4 (1962) 59— 70. 8 B ianchi, o. c. 428— 430. < 335 Fig. 3. Z ad ar (Zara). P ia n ta delle chiese contigue di S. A n­ d re a e S. P ietro V ecchio: 1. M uri del 6 see., 2. P rim a fase p rero m an ica della chiesa di S. P ietro Vecchio, 3. Seconda fase p rero m an ica della chiesa di S. P ietro Vecchio SI. 3. Z adar. T lo crt povezanih crk av a sv. A n d rije i sv. P e tra S tarog: 1. Z idovi 6. St., 2. P rv a p rero m an ičk a faza crk v e sv. P etra , 3. D ru g a p rero m an ičk a faza crk v e sv. P e tra F ig. 4. Z ad ar (Zara). A bside della chiesa di S. A n d rea Sl. 4. Z adar. A psida crk v e sv. A n d rije D uran te l’u ltim a g u erra furono d istru tte tu tte le case atto rn o all’edificio scolastico. Esso invece rim ase risparm iato. Sul suo m uro nord — ovest vennero alla luce i resti della facciata della chiesa, il portale principale di form a gotica che appartenerebbe al restauro del 1340 e u n a più piccola p o rta della navata nord — est. Codesta p o rta dim ostra u n a fo rm a caratteristica p e r le costruzioni della ta rd a antichità. N el portale gotico è m urato come spoglio un fram m ento con urna croce in rilievo di caratteristiche paleocristiane. D u ran te i lavori di costruzione d’uno stabile nella vicinanze im m ediate della facciata della chiesa si trovarono due colonnine con capitelli databili alla stessa epoca della croce in rilievo. N ella stessa occasione a sud — est di codesto stabile si scoprì un sarco­ fago di tipo tard o rom ano senza decorazioni in rilievo. I su d d etti elem enti ci indussero alla conclusione che la chiesa fosse originalm ente una basilica dei prim i secoli cristiani. Un occasione favorevole per ulteriori indagini si presentò in aspettatam ente nel 1969 quando l’A zienda com unale dell’edilizia degli alloggi decise di ad attare l’edificio scolastico p er i propri uffici. U n breve scavo fatto a scopi di sondag­ gio- rivelò le basi delle colonne e parte del presbiterio ottangolare e una accurata indagine sul m uro sud — ovest rivelò tre bifore m urate. (D urante la costruzione dell’edificio scolastico una p arte di codesto m uro non fu dem olita m a solam ente rivestita di m attoni.) La Soprintendenza ai m onum enti chiese che l’edificio scolastico fosse de­ molito il che fu eseguito nella prim avera del 1970. Nei m uri si trovarono come spogli i capitelli cubici delle colonne, v a ri pezzi di colonnine uguali alle due trovate an terio rm en te ed una qu an tità di fram m enti di un ciborio databile alla prim a m età d ell’ 11 secolo. Due riliev i di p ietra tro v ati rappresentano la M adonna col B am bino e Cristo benedicente di stile bizantino fine 12 secolo. Si trovarono in fin e m olti fram m enti di decorazione posteriore, specialm ente un gran num ero d’ iscrizioni sepolcrali dal Q uattrocento al Seicento interessantis­ sime, m a non in qu esta sede. Il livello sul q uale si trovò il pavim ento originale della chiesa è quasi al livello rom ano. U n pavim ento d’u n edificio profano rom ano trovato nell’ abside della chiesa è ap p en a circa 30 cm più basso- del pavim ento della chiesa. P u rtro p ­ po non si è tro v a ta nessuna traccia di mosaici. La p ian ta d ella chiessa è adesso abbastanza leggibile. Delle sette oolonne della fila setten trio n ale abbiam o trovato sei basi. U na è rom anica, invece le altre sono spogli di edifici rom ani classici. N ella fila m eridionale si è trovata solam ente una base. L ’abside è sem icircolare, più largia che la n av ata centrale. Sopra di essa è stato costruito nel 1768 il presbiterio ottangolare del quale si sono tra v a ti i resti. In uno dei suoi angoli della p arte setten trio n ale trovai im ­ m urato u n grande fram m ento d ’un pluteo ad ornam entazione geom etrica in rilievo con piccole croci di carattere plastico uguale a quello che fig u ra su una crocetta che si tro v a sul capitello d’u n a colonnina. A sinistra e a destra del­ l’abside originalm ente si aprivano due p o rte m urate nel seguito. Sul m uro sud — ovest solam ente u n a bifora im m urata già nel Medioevo si è conservata intera. Levando la p arte del m uro che chiudeva la bifora, trovai u n a colonnina ori­ ginale di uguale c a ra tte re e uguali dim ensioni delle colonnine tro v ate fram ­ m entarie d u ran te i lavori m enzionati. N ella bifora si sono conservati anche fram m enti d’intonaco che dim ostra lo spessore delle transenne o delle cornici c o c o c o Fig. 6. Z ad ar (Zara). M uro m erid io n ale della chiesa di S. T om m aso con tre bifore SI. 6. Z adar. Ju žn i zid crk v e sv. T om e s bifo ram a Fig. 7. Z ad ar (Z ara), chiesa di S. Tom m aso. D u e colon­ n in e di b ifo re SI. 7. Z adar. S tu p ici s bifo­ re crk v e sv. Tom e di legno che originalm ente si trovavano nelle bifore. A ll’est delle bifore trovai i resti d’u n a p o rta ap erta posteriorm ente. P e r concludere, la chiesa prim itiv a era u n a basilica a tre nav ate con un abside sem icircolare di form a non consueta, più larga della n av ata centrale, senza pastofori, oon porticine nei m u ri a i la ti dell’ abside, con bifore sui m uri laterali, senza dubbio con un nartece dinanzi alla facciata (sul posto di quel­ l’edificio a pian terren o disegnato dal H atzinger). La tecnica m u raria non di­ m ostra grande abilità — vi sono stati im piegati m olti spogli di edifici classici rom ani. Il lavoro a scalpèllo dim ostra due stili diversi. Una colonnina di bifora Fig. 8. Z a d a r (Zara), chiesa di S. T om m aso. Croce p a ­ leocristiana SI. 8. Z ad ar. F ragm ent s križem u zid an u portal go­ tičkog stila crk v e sv. Tom e ed il pluteo sono di u n ’abilità e stile più elevati, invece le a ltre colonnine sono fatte da una m ano m eno abile e sono di un carattere più provinciale. N ella prim a m età dell’ 11 secolo fu costruito il ciborio il quale, secondo il Bianchi, rim ase su ll’ alta re m aggiore fino al 1768. Nell’epoca rom anica probabil­ m ente verso la m età del secolo-12, la chiesa fu ricostruita e le colonne ricevet­ tero capitelli cubici. Già allora si m urarono le bifore. Nel 1340 fu costruito il nuovo portale principale. Nel 1768 insiem e al ciborio fu a b b a ttu ta l’abside e sul suo posto fu costruito il presbiterio ottangolare. Infine ci si im pone il problem a di classificare questo m onum ento nella tipo­ logia delle chiese altom edioevali e di proporne la datazione. P u r avendo cercato degli elem enti com parativi non sono riuscito a tro v arli fra i m onum enti paleo- cristiani né rav e n n a ti né altoadriatici. In linea di m assim a il nostro m onumento con l’abside, di form a sem icircolare e sporgente, si collega alle altre chiese paleocristiane della Dalmazia. L’unico elem ento che la divide dalle altre è la inconsueta larghezza dell’abside in confronto alla navata centrale. Il p arti­ colare più eccezionale invece sono le bifore sui m uri laterali, bifore che finora non sono state risco n trate sui m onum enti nostrani di tale epoca. Solam ente il Dyggve le disegna ipoteticam ente sui m u ri superiori della n av ata centrale della basilica cem eteriale di M arusinac presso Salona.1 0 Negli u ltim i tem pi fu re­ gistrate. u n a trifo ra nell’abside della basilica di Povija su ll’ isola di Brač (Brazza).1 1 Le b ifore sui m uri laterali si trovano solam ente, p e r quanto m i consta finora, sulla chiesa di San D em etrio a Salonico (della fine del 5 secolo). Le porte nei m u ri in fondo delle n av ate laterali presso l’abside figura nella chiesa di San G iovanni Studion a Costantinopoli pure del 5 secolo. D irei che gli influssi stilistici sul nostro m onum ento provengono dal m ondo greco cristi­ ano e che lo si può considerare una costruzione della fine del 5 secolo. Publi- candolo in questa sede spero di a ttira re su esso l’interesse degli studiosi e di affrettare così con la loro collaborazione, la soluzione dei problem i di una sua più precisa datazione e determ inazione stilistica. N ajstarije kršćanske g raćevine u Z adru Z ad ar je p o z n a t po svojim p rero m an ičk im arh itek to n sk im spom enicim a koji se d a tira ju od k ra ja 8 do 11 st. To su c rk v a sv. D onata, d v o b ro d n a crk v a sv. P e tra Starog, šestero lisn a S tom orica (u starijo j lite ra tu ri sv. U ršula) i druge. O a rh ite k ­ tonskoj d je la tn o sti starijo j od 8 st. n ije b ilo donedavna ni to čn ijih p o d atak a ni s a ­ čuvanih o statak a. T ek se naslućivao u d an ašn jo j k ated rali neki staro k ršćan sk i sloj, a G erber je p ro širio ta k v e slu tn je i n a d ru g e tro b ro d n e crk v e u Z ad ru sagrađene m nogo k asn ije No n akon a rh eo lo šk ih radova u z a d n jih nekoliko godina m ožem o sa sigurnošću d a tira ti u n a jra n ija sto ljeća sred n jeg v ijek a, n a jv e ro ja tn ije u k ra j 5 ili početak 6 tri objekta. To su k a ted rala, crk v a sv. A n d rije i crk v a sv. Tome. Katedrala U sa k ristiji k a te d ra le već je godine 1794. bio pro n ađ en podni m ozaik s prikazom d v aju jelen a k û ja p iju iz kaleža, ali se to m e u novijoj lite ra tu ri n ije d av alo naročite važnosti. Jed in o je Ć. Iveković tem eljitije proučio šestero k u tn i b a p tiste rij kated rale i d atirao ga u 6 st. sm a tra ju ć i d a je bio povezan sa starom k ated ralo m k o ja prethodi d an ašn jo j, rom aničkog stila. P rv ih godina n a k o n oslobođenja za d a rsk i konzerv ato r G. O štrić ustanovio je n a jugozapadnom zidu k ated rale jed n u d ila ta c iju koja bi o d govarala položaju fasade stare k ated rale. P re d nekoliko godina p ro u čili smo neke frag m en te m ram o rn ih s ta ­ ro k ršćan sk ih p lu te ja k o ji su se p ro n ašli u k a te d ra li i u sp jeli re k o n s tru ira ti veći dio reljefnog m otiva. S ada, dodajući novo p ro n a d je n fragm ent, m ožem o ga u cjelosti rek o n stru irati. K om pozicija p re d sta v lja »crux gem ata« s dvije ptice, dva jag n jeta 1 0 E. D yggve, o. c., fig. IV, 24, 25. 1 1 I. O stojić, P ovija, povijesni p rika z (S plit 1968) 26. i dvije palm e sim etričn o postavljene n a v ertik a ln u os križa. N ova arheološka istra ­ živ an ja k ojim a je rukovodio prof. S uić u stanovila su da je k a te d ra la p aralelna s an tičkim forum om , d a se n je n ju g o zap ad n i bočni zid diže nad stra ž n jim zidom ta ­ berna, a o d g o v araju ća bočna lađ a n ad jed n o m antičkom ulioom zahvaćajući čitavu n jezinu širinu. U južnoj rom aničkoj ap sid i kated rale pronašli sm o m ozaički pod koji se proteže isp o d n jen ih tem elja, a n alaz i se na znatnoj visini u odnosu n a pločnik an tičk e ulice. Crkva sv. Andrije Za v rijem e k o n zerv ato rsk ih rad o v a god. 1961.—1962. u m aloj crkvici k o ja se od 17 st. n aziva im enom sv. A ndrije, u stan o v ilo se da i ona p re d sta v lja jed an staro ­ k ršćan sk i spom enik. Do tad a se sm atralo d a je to n o v ija građ ev in a (d atirala se od 15 do 17 st.!) č ija je apsida sag rađ en a n a m jestu fasad e dvobrodne prerom aničke crkve sv. P e tra S tarog. T ada sm o u stan o v ili da je situ acija o b ratn a. A psida i jugo­ zapadni bočni zid crk v e sv. A ndrije i po svojim tem eljim a u odnosu na građevnu stra tig ra fiju Z a d ra i po načinu k o n stru ira n ja luka apside sp ad aju u 5 ili početak 6 st., a crk v a sv. P e tra S tarog k o ja im a d v ije građevne faze, obe prerom aničke, sa­ građ en a je k a sn ije u p rodužetku crkve sv. A ndrije, kao neki n je n dodatak. Crkva sv. Tome N a jin te re s a n tn iji je svakako spom enik trobrodna crk v a sv. Tom e, k o ja je bila u fu n k c iji do 1807. god. m ijen jaju ći titu la ra (sv. Silvestar, sv. K riž). God. 1822. bila je dobrim dijelom p o ru šen a da se nad n jo m sag rad i školska zgrada. N akon b om bardi­ ra n ja u II sv jetsk o m ra tu o tkrivena je n je n a fasada s gotičkim glav n im portalom i sp o red n im k o ji po stilskim i k o n stru k tiv n im osobinam a spada u k asn u antiku. Sondažna istra ž iv a n ja god. 1969. donijela su na vidjelo baze stu p o v a i dio apside te zazidane bifore n a jugozapadnom bočnom zidu. K ad je školska zg rad a u k lonjena da se na njenom m je stu sagradi nova poslovna, mogao se u cjelini sag led ati n je n oblik. To je b ila tro b ro d n a bazilika s tri ulaza, sa sedam stupova sa sv ak e stran e g lav ­ n e lađe, s p o lu k ru žn o m apsidom i s d v am a v ratim a na k ra ju bo čn ih lađa, te s bifo­ ram a na bočnim zidovim a. Od orig in aln ih plastičnih u k ra sa tre b a spom enuti plutej bogato u k ra še n geo m etrijsk im m otivim a i križevim a, razd jeljn e stu p ice na biforam a s k ap itelim a k o ji im a ju različite m otive (križ, palm u, pticu) i frag m en t s križem uzid an k ao spolij u gotički portal. T a bazilika n em a k a ra k te ristik e ra v e n a tsk e arh itek tu re. V iše je vezana uz obli­ ke razn ih crk v en ih g rađevina rim ske D alm acije, a po v ra tim a n a z a v rše tk u sporednih lađ a i po b ifo ra m a n a bočnim zidovim a u k azu je na veze s C arig rad o m (sv. Jo v an Studion) i S olunom (sv. D im itrije). I PIU ANTICHI EDIFICI CRISTIANI A ZADAR (ZARA) N A JS T A R IJE K R ŠĆ A N SK E G RA Đ EV IN E U ZADRU Figura — Slika 1 Fig. 1. Z a d a r (Zara). C om plesso arch itettonico della C atted rale: A. F a c c ia ta (prim itiva della C atted rale, B. A bside, C. V ia rom ana, D. A bside m erid io n ale con i re sti del p avim ento m usivo p rim itiv o , E. S acrestia, F. B attistero , G. E piscopio, H. C hiesa di S 'm D onato Sl. 1. Z adar. G rađ ev n i sklop k ated rale: A. P rv o tn a fasad a k ate d ra le , B. A psida, C. A n tičk a ulica, D. Ju ž n a apsida s ostacim a m ozaičkog poda, E. S a k ristija , F. B ap- tiste rij, G. E piskopij, H. C rkva sv. D onata I PIU ANTICHI EDIFICI CRISTIANI A ZADAR (ZARA) N A JS T A R IJE KRŠĆANSKE .GRAĐEVINE U ZADRU 5 Fig. 5. Zadar (Zara). Pianta della chiesa di San Tommaso: A. Portale primitivo della navata settentrionale, B. Portale principale di stile gotico, C. Porte primitive mu­ rate, D. Porta aperta posteriormente, E. Bifore SI. 5. Zadar. Tlocrt crkve sv. Tome: A. Originalni portai sjeverne ladje, B. Glavni portal gotičkog stila, C. Prvotna vrata naknadno zazidana, D. Vrata naknadno otvo­ rena, E. Bifore