reklamo novi tednik Slovencev videmske pokrajine ČEDAD / CIVIDALE • Ulica Ristori 28 • Tel. (0432) 731190 • Fax 730462 • E-mail: novimatajur@spin.it • Postni predal / casella postale 92 • Poštnina plačana v gotovini / abbonamento postale gruppo 2/50% • Tednik / settimanale • Cena 1.500 lir - 0,77 evra Spedizione in abbonamento postale - 45 % - art 2 comma 20/b Legge 662/96 Filiale di Udine TAXEPERgUE 33100 Udine TASSA RISCOSSA Italy St. 10(998) Čedad, četrtek, 9. marca 2000 0432/731190 Posvet ministrstva za evropske zadeve v gradu na Dobrovem Proces vključevanja naj upošteva manjšine Ambicija Slovenije je, da bi do konca leta 2001 zaključila pogajanja z Brusljem. Nato naj bi se začela pogajanja o pogodbi za vstop v EU, do katerega naj bi prišlo do leta 2003. Sicer bistveno ni, kdaj se bo to zgodilo, pomembnejše je, da bo Slovenija pripravljena in opremljena zato, da bo kos globalizaciji, je po-drčrtal prejšnjo soboto na Dobrovem minister za evropske zadeve Igor Bavčar. Pogajamo se sami s sabo in reforme delamo zaradi nas samih, je pristavil, zato, da se organiziramo kot moderna država, ki bo sposobna se uveljavljati v evropskem kontekstu in zagotoviti prosperitelo svojim državljanom. Pogajalski proces je transparenten, objavili so namreč tudi na spletnih straneh vseh 29 pogajalskih izhodišč, in poteka v parlamentu. Vanj so vključeni tudi pomembnejši družbeni in gospodarski dejavniki. Slovenska javnost, ki se bo morala na koncu izreči z referendumom, pa je vključevanju naklonjena. V kakšni fazi so priprave, katera je vloga čezmejnih programov Phare in CBC ter kako bo vplivalo članstvo Slovenije v EU na slovenske manjšine v sosednjih državah. To je bila tema sobotnega kongresa na Dobrovem, ki so se ga udeležili v prav lepem številu obmejni upravitelji iz Italije, Avstrije in Slovenije ter manjšinski predstavniki. Uvodno misel je imel Zupan Brd Franc Mužič, ki je še posebej izpostavil dejstvo, da je premalo povezovanja z zamejstvom, uvodna referata pa sta imela minister Bavčar, ki je podal ivTiKrtii,” PROGRAM PHARE IN CBC S PREDSTAVNIKI SLOVENSKIH MANJŠIN V ZAMEJSTVU natančni pregled pogajalskega procesa za vsako področje posebej, ter njegov najožji sodelavec Rado Genorio, ki se je osredotočil na programe čezmejnega sodelovanja. beri na strani 4 Zupan Franc Mužič, minister Igor Bavčar in njegov namestnik Rago Genorio Natisone Gal, parte l’avventura Leader In attesa dell’accreditamento della prima tranche del finanziamento di 3 miliardi 717 milioni proveniente dal Fondo montagna regionale (l’investimento totale sarà però di 4 miliardi 797 milioni), il Consiglio di amministrazione della società consortile Natisone Gal ha incontrato a S. Pietro, lunedì sera, il direttivo ed i capigruppo della Comunità montana delle Valli del Natisone, che detiene la maggioranza delle azioni della società. L’iter per arrivare ad ottenere il contributo, ed ancora prima per diventare interlocutore con la Regione per quanto riguarda la realizzazione di progetti Leader, è stato lungo, come ha spiegato il presidente del Cda, Luciano Lauren-cig. Nel frattempo sono giunte, nella sede provvisoria del “college” di S. Pietro al Natisone, già alcune richieste di finanziamento, come quella del caseificio di Azzida per una ricerca sui prodotti caseari tipici locali o di una ditta di Tol-mezzo che intende aprire un’attività a S. Leonardo incentrata sulla lavorazione della pietra. Il settore principale nel quale si attueranno i progetti, che verranno definiti attraverso dei bandi, sarà comunque quello dell’attività turistica per la quale, tra intervento pubblico e privato, si prevede un investimento di poco meno di 2 miliardi, (m.o.) segue a pagina 2 Sejna dvorana občine Grmek v Klodiču sobota, 11. marca ob 20.30 uri predstavitev knjige Pustita nam rože po našim sadit 2 kjer so 2brane besedila pesmi 'Sejma beneške plesml" od 1984 do 1995 Kulturno društvo Rečan La Cgil per l’estensione alla nostra provincia Il diritto alla Tv in lingua slovena La Cgil-Sindacato Lavoratori Comunicazione interviene con una nota sulla questione dell’estensione del segnale Rai sloveno anche nella nostra provincia. La Cgil ritiene che le Valli del Natisone, le Valli del Torre, la Val Resia e la Val Canale, ove vivono comunità di lingua e cultura slovena, debbano essere coperte dal segnale della rete televisiva Rai tre-bis al pari delle province di Trieste e Gorizia. É questo - afferma il sindacato - un inalienabile diritto, previsto già nella legge n. 103 del 1975 che non discriminava la minoranza slovena del Friuli-Venezia Giulia a seconda delle aree in cui abita, e che trova conferma nella legge sulla tutela di tutte le minoranze linguistiche storiche approvata recentemente dal Parlamento, che include, oltre agli sloveni, anche i friulani. La stessa Rai, che nonostante la vigente convenzione non prevede per il segnale televisivo della rete tre-bis la copertura della provincia di Udine, nel contratto di servizio (Stato - Rai) è impegnata ad assicurare comunque una programmazione rispettosa dei diritti delle minoranze linguistiche nelle zone di appartenenza. La Rai si è peraltro impegnata, nell’accordo internazionale sulla televisione transfrontaliera siglato dal suo Presidente nel maggio scorso a Trieste, a estendere il segnale alle succitate aree. segue a pagina 2 L’Istituto per l’istruzione slovena compie venti anni Sono passati venti anni da quando un gruppo di persone, appartenenti a diverse associazioni culturali e di vario orientamento i-deologico, siamo andati da un notaio per la costituzione formale dell’Istituto per l'Istruzione slovena. Si trattava allora di intraprendere una strada di cui nessuno conosceva il percorso. Si trattava di definire le condizioni per le quali l’istituzione di una scuola, materna e poi elementare bilingue, sarebbe stata un’ipotesi realistica: l’adesione delle famiglie, il modello pedagogico, la sede. Il primo elemento, anche a giudizio di persone molto impegnate nella vita delle nostre associazioni, sembrava quello che presentava minori certezze. La nostra proposta di scuola bilingue ha riscosso di anno in anno un buon apprezzamento, special-mente quando, riposte le resistenze, il Ministero della Pubblica Istruzione decretò la regolarizzazione della scuola materna e la parificazione della scuola elementare. Oggi siamo di fronte alla riforma dell'istruzione primaria e a nuovi compiti e nuove esigenze. In questo tracciato del prossimo futuro confidia- mo ancora nelle famiglie (che ci seguono con premurose attenzioni), delle associazioni ed organizzazioni degli sloveni, e nelle istituzioni della Repubblica Italiana, della Slovenia e dell’ Unione Europea. Sappiamo bene che nessuna istituzione raggiunge la perfezione alla quale ambiscono gli operatori che ne sono responsabili. Tuttavia, l’autonomia organizzativa, la libera gestione dei tempi e degli spazi educativi (estesi all’ambiente circostante nella più ampia accezione inclusa l’espressione linguistica locale), la creatività nell’attività didattica, sono fattori che gli insegnanti della nostra scuola sono stati chiamati specificatamente ad esercitare, fin dal principio. Per non parlare dell’ educazione bilingue, che è la spinta educativa principale. L’esperienza acquisita circoscrive oggi le nostre preoccupazioni, di fronte alla riforma, al problema del numero delle aule scolastiche. Non è la prima volta che ci siamo trovati ad affrontare problemi di questo genere e di volta in volta abbiamo trovato una soluzione. Paolo Petricig segue a pagina 3 BENZINA g6EV0LATA^|j| (cfiAoIo^ Četrtek, 9. marca 2000 2 Incontro tra la società Natisone Gal e il direttivo della Comunità Leader, gli sforzi maggiori nel settore del turismo dalla prima pagina In linee generali è stato Bill Favi, direttore dell’O-pen Leader di Pontebba, responsabile del settore turismo del Leader di Gemona ed ora anche coordinatore, nello stesso campo, per la Natisone Gal, a indicare le coordinate sulle quali dovranno agire i progetti, che potranno essere presentati da enti e associazioni. A proposito del “prodotto turistico disponibile”, Favi ha proposto l’utilizzo di manifestazioni esistenti centrate sulle caratteristiche del territorio, alle quali vanno legate le attività economiche. Le manifestazio- ni, ha aggiunto Favi, “dovranno essere occasione per creare dei pacchetti turistici, che si possono commercializzare se gli eventi sono conosciuti. Dovremo suonare la grancassa dove individueremo un alto interesse verso il nostro prodotto. Questa è la parte più difficile”. Durante l’incontro sono emersi, da parte di alcuni membri della Comunità montana, la necessità di un’accelerazione dei tempi per la realizzazione dei progetti (una richiesta specifica di Nino Ciccone) ed un maggiore coinvolgimento dell’ente montano nelle scelte. Alla sollecitazione di Giuseppe Blasetig, che chiedeva di fissare una scaletta temporale di inter- venti, Laurencig ha risposto che “sarà cura del Cda preparare la scaletta per pianificare i bandi”, (m.o.) Decisa presa di posizione della Cgil-SIc Sì alla Rai in sloveno dalla prima pagina Vi è altresì la possibilità, da parte delle Comunità montane e dei Comuni interessati, di chiedere i contributi in conto capitale previsti dalla Legge regionale n. 71 del 1981 (attualmente in fase di rifinanziamento), che promuove e favorisce la massima diffusione dei servizi pubblici radiotelevisivi nelle zone periferiche e disagiate. Gli impianti relativi, costruiti col finanziamento regionale, passerebbero poi in gestione alla Rai, secondo gli accordi che sono stati attivati anche in passato. Pismp iz Kima Stojan SpetiC ”Pust, pust, krivih ust, zvitih nog, naokrog...”. Se iz otroških let mi v ušesih zveni pesmica o pustnih norčijah in veselju. Domačem, preprostem, iskrenem. V naši vasi so se za pustno nedeljo prvi preoblekli posebneži: Istranka Marija ”Picia“, ki je bila grbasta in revna, kot poljska miš, si je takrat privoščila nekaj dni radosti. Moža je imela v zaporu, ker je ”pe-kljal“ pred tržaškimi cerkvami, pa si je pozimi tako omislil topel obrok hrane in zdravnika. Ona pa je v mrazu kuhala polento na vrtu, v črnem kotličku, kakor dobra čarovnica. Župnik nas je posvaril, da je pust poganski praznik in da greši, kdor si zakrije obraz z maško. Saj je bil napreden in dober, tega pa le ni maral. Pa smo se vseeno oblačili v stare cunje in šli od hiše do hiše. Kdor je znal, je nategoval meh harmoniki, drugi so peli ali krulili, le da so dobili jajca in klobas. Košaro smo nesli v ostarijo, da so nam jih spekli. Veselje se je nadaljevalo, za starejše, tudi pozno v noč. * * * Snežilo je na gosto. Moj rdeči hrošč je vlekel po strmem matajur-skem klancu, do Mašer, kjer je omagal. Zadnje metre je ril v visoki sneg, kakor plug, ki sva ga z Nadjo zaman čakala. Novinarska radovednost nas je nagnala iz tržaškega uredništva doživljat ”beneški pust“. V Mašerah sva najprej poiskala prenočišče. Sprejela nas je prijetna Zenica, ki je v veliki hiši živela sama. Medtem ko sva srebala ponujeno žganje, nam je pripovedovala, kako je bilo, ko so v vas prišli partizani. Dala nam je sobo, z veliko kmečko posteljo. Z Nadjo sva ji rekla, da sva brat in sestra. Oba sva bila visoka, okrogla, plavolasa in z naočniki. Pa še rada bi bila, brat in sestra, ker je naju vezalo globoko prijateljstvo, dokler ni Nadje pobrala kruta usoda. Ko sva odložila stvari, sva šla v vas. Po ozkih poteh in stopniščih med hišami so se podile maške. Bele in črne, lepe in grde, s pisanimi cvetočimi klobuki. Lov je ponazarjal spopad med zimo in prihajajočo pomladjo, med dobrim in zlom. Bila sva vesela, da ni bilo med maškami nobene potrošniške plastične maške, niti industrijsko krojene obleke. Nobenih kavbojev, niti vil ali čarovnic. Samo ”ta lepi” in ”ta čarni”. V velikem skednju so kuhali polento in friko, vino je teklo v potokih, harmonike so bile čedalje bolj divje. Nadjo so povabili na ples, mene pa so fantje napajali v upanju, da mi bodo ”sestro“ speljali. * * * Pustni torek pred desetimi leti. Slovenska delegacija je prišla v Rim, na pogovor z ministrom Antoniom Maccanicom, ki je tedaj snoval prvi vladni osnutek zaščitnega zakona. Po rimskih ulicah so se v gručah podile maške, drugačne od onih iz Mašer: Topolini, Nembo Kidi, Drakule, Zorri in podobno... Ni mi bilo do veseljačenja. Zbijal sem pikre šale na račun dejstva, da nas predstavnik vlade prav na pustni torek vabi na pogovor: "Očitno nas želijo nategniti, ker je za pust vsaka neslana šala dovoljena...41. Maccanico nas je sprejel v svojem ozkem uradu. Posedli smo k stenam, na naslanjače in ponujene stole. Rekel nam je, da tokrat gre zares in da je naročil strokovnjakom, naj pripravijo zakonski osnutek. Na dnu dvorane sem zagledal znana obraza upokojenega prefekta Elia Gizzija in funkcionarja Giuliana Metallija. V Cas-sandrovi komisiji, še deset let prej, sta zastopala do Slovencev najbolj 'sovražna stališča. Zanju beneških Slovencev sploh ni bilo. Takrat sem bil v ocenah celo grob, nestrpen in naveličan sprenevedanja. Nisem vedel, da bom moral čakati še drugih deset let. In zgodbi še ni konca. Priprave na volitve se pospešujejo Ob pripravi na bližajoče se parlamentarne volitve, se v Sloveniji veča politična aktivnost, tako v desno -sredinskem, kot tudi v levosredinskem bloku. Negotovost, ali bo prihodnji volilni sistem večinski, ali še vedno proporčen, spravlja vse stranke v težave, saj se morajo pripraviti na dva možna scenarija: nastopati samostojno (če se bo ohranil proporčni sistem) ali iskati zavezništva in povezave (če se bo uveljavil večinski volilni sistem). Ce na desnici so že opravili nekaj korakov v to smer (koalicija Slovenija med Janšo in Peterletom ter podpis o združitvi ljudske in demokrščanske stranke), so v drugem bloku še vedno na preži in čakajo na bolj gotove signale. Sicer tudi tu ne stojijo križem rok. Pred dnevi denimo se je predsednik zdru-čene liste Borut Pahor srečal s kolego iz Desusa, tema pogovora pa so bile morebitne povezave. Znotraj največje stranke, v liberalni demokraciji, pa razmišljajo, kako obdržati vodilno vlogo. Ob tem pa se srečujejo tudi z možnostjo, da bi strankin in vladni predsednik Janez Drnovšek zapustil aktivno politiko ali vsaj delno na novo oblikoval vsebino LDS. Da je temu tako priča tudi izjava, ki jo je Drnovšek dal za radio. Tako pravi: “Nikoli se nisem preveč trudil ali ponujal, da bi bil še naprej predsednik stranke in vlade. Nasprotno, včasih sam sebe s težavo prepričam, da bi to zahtevno in velikokrat tudi neprijetno delo še naprej opravljal.” Kaj se bo realnega zgodilo v LDS, bomo videli v kratkem in ugotovili, če Drnovšek resno misli zapustiti politiko. Takšen scenarij bi Janez Drnovšek namreč volilno oškodoval liberalno demokracijo, saj je znano, da je prav Drnovškova osebnost tista, ki zna privabiti kar nekaj volilcev. Po drugi strani pa je tudi res, da se znotraj najmočnejše stranke vse bolj profilirata dve opciji: ena bolj liberalno-evropska, druga pa bližja zmerni levici. Slednjo vodijo predvsem tisti politiki, ki so bili svoj čas aktivni v Zvezi socialistične mladine (ljubljanska županja Vika Potočnik, Jožef Školč, Zoran Thaler, Slavko Gaber, Tone Anderlič). Kot smo rekli, ni pri združeni listi opaziti kakšnih posebnih premikov. Verjetno tudi zato, ker po tihem pričakujejo, da bi parlamentarne volitve potekale po proporčnem sistemu, kar bi jih gotovo nagradilo, vsaj tako izhaja iz večine javnomnenjskih raziskav. Na takšen način bi se stranka z večjo težo udeležila pogajanj in ni izključeno, da bi v primeru uspeha levosredinskih strank ponovno prišla v vlado. Na takšno rešitev seveda računajo tudi v drugem bloku, v katerem se sedaj ukvarjajo z liderstvom nove koalicije. Kandidatov je kar nekaj (r.p.) Settimana slovena a Tokio La Elan torna a casa I proprietari croati della Elan, la nota azienda produttrice di sci di Begunje in Slovenia, hanno accolto la proposta di vendere per 18 milioni di marchi il 77% della proprietà alla Società di sviluppo slovena. II contratto di compra-vendita dovrebbe essere sottoscritto entro il 15 marzo. Intanto una equipe slovena, diretta da Aleš Jerala, ha preso in mano le redini dell’azienda che in aprile dovrebbe riavviare la produzione. A tal fine saranno necessari 25 milioni di marchi. Settimana giapponese La settimana prossima sarà in vista in Giappone u-na nutrita delegazione slovena guidata dal presidente del Parlamento Janez Podobnik. La Slovenia presenterà a Tokio la propria realtà economica, in particolare il settore turistico ed enogastronom ico. Va detto che l’interscambio commerciale tra i due paesi ha raggiunto nel corso dell’anno scorso qua- si 200 milioni di dollari. Cara benzina Anche in Slovenia il prezzo della benzina è aumentato già due volte nel giro di due settimane, la prima volta del 3,2%, in seguito del 3,9%. La ragione sta nell’aumento del costo della materia prima e dell’alto cambio del dollaro. Sabato scorso assieme a quello della benzina è aumentato anche il costo del pedaggio autostradale (più 9%). Gaspari saldo in sella Il ministro delle finanze Mitja Gaspari è saldamente in sella dopo l’interpellanza dell’opposizione (SKD e SDS). Dopo tre giorni di discussione in Parlamento l’interpellanza ha avuto 27 voti (contro i 46 necessari) su 68 presenti. Decisivo l’atteggiamento del partito popolare che non ha appoggiato l’iniziativa di social-democratici e democristiani. Voto insufficente Il sondaggio,del quoti- diano Deio ha fatto registrare ancora una volta un ‘'brutto” voto per la politica slovena. Negativo il giudizio sia sul lavoro del parlamento - la pensa così ben il 54,6% - che su quello del governo (49,4%). In calo anche il gradimento dei partiti. Si trova ad occupare ancora il primo la liberal-democrazia (LDS) con un 22,3% dei consensi pari a un calo del 4% circa rispetto ad un mese. Lo stesso trend si registra più o meno anche per gli altri partiti. Kučan in Lettonia Nella nuova Europa dovranno sentirsi di più le voci dei paesi più piccoli. É quanto sostengono il presidente della Slovenia Milan Kučan e la presidente della Lettonia Vaira Vika-Frei-berge, il primo alla guida di un paese di 2 milioni di abitanti e nel primo gruppo dei paesi in attesa di entrare nell’UE, la seconda presidente di un paese di 2,5 milioni di abitanti ed inserita nel dicembre 1999 nel secondo gruppo di paesi che intendono aderire alJ’UE. Kultura novi mata]ur četrtek, 9. marca 2000 3 L’Inquisizione nella Slavia Martino Duriavigh di Tribil 3 sospetto di eresia - 1600 Faustino Nazzi ro a Mer-so di Sotto), due esempi di abita-z i o n i nuove progettate tenendo conto della tradizione (casa Blasutig a Crostù e casa Trusgnach-Crucil a Seuza), infine le tre case progettate da Rudi a Liessa, nello stesso luogo e dallo stesso architetto ma con committenti diversi, per le quali si può parlare di architettura moderna. La conferenza si è conclusa con uno sguardo a Topolò, alla casetta dello stesso progettista, il suo primo lavoro dopo la laurea, ed alle case del paese che sono state ristrutturate grazie all’Obiettivo 5B, lavori che sono stati intermezzati dalla proiezione di immagini delle installazioni della prima edizione di “Stazione Topolò-Postaja Topolove”. Gli studenti, alla fine della relazione, hanno posto alcune domande a Rudi e rilevato come in Slovenia soltanto in quest’ultimo periodo sta nascendo un interesse per la progettazione di abitazioni “d’autore”. Primo matematico L’architettura della Be-necia è stata la protagonista, grazie all’architetto Renzo Rudi, di una lezione tenuta davanti agli studenti universitari di Lubiana mercoledì le marzo. Rudi è intervenuto sul tema “Le case di abitazione nel Cividalese e nelle Valli del Natisone” invitato dal professor Voj-tek Ravnikar, docente di un corso presso la facoltà di architettura della capitale slovena. Con l’ausilio di diapositive, Rudi ha prima presentato il contesto territoriale, dal Matajur a Civi-dale, quindi ha spiegato alcuni esempi di risposta del progettista alle esigenze di natura ambientale, alla sua visione dell’architettura ed alle richieste del cliente. Il primo esempio concreto, rispetto a questi aspetti, è stato quello della casa Ga-riup di Seuza, a cui sono seguiti due casi di recupero di edifici esistenti (casa Tru-sgnach a Seuza e casa Sitta- Con Davide Clodig le valli del Natisone hanno il loro primo matematico. Infatti il 2 marzo si è brillantemente laureato alla Facoltà di matematica presso l’Università di Udine, discutendo la tesi “Data en-velopment analysis” riguardante la valutazione dell’efficienza di varie strutture tra di loro simili. Complimenti vivissimi al neolaureato che solo qualche mese fa ha conseguito, sempre con ottimi risultati, il diploma di maestro di pianoforte presso il Conservatorio di Udine dopo aver compiuto il suo corso di studi musicali presso la Glasbena sola di S. Pietro al Natisone. Davide Clodig è un giovane molto attivo anche nel sociale e nella vita culturale della nostra comunità. Alla Il neo dottore Davide Clodig carica di assessore al turismo presso la Comunità montana Valli del Natisone e consigliere comunale di Stregna va aggiunto l’impegno come maestro di due cori (Beneške korenine e Matajur) e di insegnante di musica della Glasbena Sola dove ha dato vita ad un coro di voci bianche che abbia- mo avuto il piacere di sentire durante i concerti di Natale. Nel rinnovare a Davide le felicitazioni per il successo scolastico anche a nome di tutte le associazioni slovene della provincia di Udine, siamo certi di poter contare su di lui per la crescita della nostra comunità. Martedì primo d’agosto del 1589, Martino, «flexis genibus» davanti ai suoi giudici, nella chiesa collegiata di Cividale, «publica et alta ac intelligibili voce», ripete, «cum nesciret legere», l’abiura che gli viene suggerita dal cancelliere Antonio Missio. Dopo aver dichiarato di «credere col cuore et confessare con la bocca quella santa fede catolica et apostolica qual tiene, predica, crede ed insegna la santa chiesa Romana», rinnega i suoi errori quale sospetto e promette di denunziare chiunque conosca inficiato degli stessi (13). A seguito dell’abiura viene assolto «ab excomunicationis majoris censura in forma ecclesiae». Il padre inquisitore tiene un sermone «ad populum frequenti numero» e legge la sentenza. Vengono elencati i capitoli ereticali attribuiti al Martino: «che l’hostia consacrata dal sacerdote nel sacrificio della Messa è semplicemente pane, negando la transu-stantiatione ; che l’immagine di Cristo et santi non devono essere venerate et honorate et che tanto è adorare et venerare quelle quanto ogni pezzo di legno; che l'oglio con cui si illuminano le immagini è meglio condirvi li cibi che così consumarlo; che l’huomo venuto alti anni della discrettione non è tenuto sotto precetto almeno una volta l'anno confessare i suoi peccati et prender il sacramento dell’Eucaristia; che li sacerdoti sono ministri del diavolo et perciò non devono essere honorati; che la volontà dell'huo- (13) «Il segno del vero pentimento era la denunzia dei complici» (H. Lea, op. cit., p. 216). Chi non denunciava l’eretico di cui era venuto a conoscenza, si trattasse pure di un familiare, incorreva nella scomunica latae sententiae, cioè già esecutiva, per cui, se cre- mo puoi essere sforzata per sortilegio et superstitioni all’amore e all’odio verso il prossimo». Quest’ultimo caso si riferiva al canonico Gerolamo Nordio. Martino «si procurò, prese e conservò nove lingue di serpente con le quali presumeva di vincere tutte le liti e le questioni» (14). Rifà quindi la storia del processo: come di fronte alle gravi accuse abbia citato il Martino e «per illius fuga presumendo retentus fuit et sub tuta custodia in carcere trusus». Nel quarto constitu-to l’accusato ammette qualcosa «dixisse ex ebrietate et fatuitate», come si sia pentito ecc. Ma «valutate le sue difese piuttosto deboli... perché i crimini, rimanendo impuniti, non diano occasione ad altri di delinquere ed i-noltre perché abbia a soffrire meno nella vita futura», procede alla condanna, ben inteso, «habentes pre oculis solum Deum et sanctae fidei irrefragabilem veritatem». «Condemnamus, seu po-tius penitentiamus: prima di tutto stia alle porte di questa chiesa fino ala conclusione delle celebrazioni ed il popolo sia u-scito per ritornare alle proprie case; quindi lo condanniamo al carcere del Provveditore per un mese, dove ogni venerdì digiunerà a pane ed acqua ed in ogni domenica e nei giorni di festa dalla prima ora fino alla conclusione degli uffici divini starà a capo scoperto davanti alle porte di questa chiesa collegiata tenendo in mano una candela accesa; inoltre, concluso il mese dente, non sfuggiva al controllo assoluto della gerarchia ecclesiastica. «Anche la moglie ed i figli e i familiari sono ammessi a testimoniare contro ma non a favore, poiché la loro testimonianza è più efficace come prova a carico» (Kramer, op. cit., p. 358). É il si- di carcere, lo bandiamo per dieci anni da questa città ed in perpetuo dal luogo di s. Maria di Monte; poi vogliamo che per tre anni, quattro volte all'anno, cioè: a Pasqua di Risurrezione, a Pentecoste, nelle solennità dell’Assunzione della beata Maria, del Natale di nostro Signore, premessa la confessione di tutti i suoi peccati al sacerdote, riceva devotamente e con riverenza il ss.mo sacramento dell’Eucaristia, presentando a questo S. Ufficio la conferma scritta della sua ottemperanza; andrà per tre volte scalzo alla chiesa di s. Maria di Solcano, dove adorerà e venererà la Regina dei cieli; per tutto il resto della sua vita reciterà una volta al giorno la corona della Beata Maria Vergine; deve offrire cinque libbre d’olio alla chiesa della divina Maria del Monte perchè un lume lo consumi davanti alla sua immagine; preghi Dio umilmente sempre, perché dopo tutto questo venga eliminata l’occasione di peccare e con il suo aiuto possa conservarsi sempre buono, cattolico e fedele cristiano; in fine lo condanniamo alle spese processuali e lo dichiariamo condannato così e nel modo più esaustivo possibile». Si riserva in fine «dietam paenitentiam mitigare, aggravare, mutare, tollere in toto et in parte, toties quo-ties nobis visum fuerit fa-ciendum». 11 tutto è avvenuto «presente ipso Martino ante eorum pedes genuflexo et populi multitudine copiosa audiente». sterna più efficace nel determinare il comportamento umano, aggirando l’eventuale conformismo con l’irruzione nell’intimo della coscienza. Il credente diveniva “schiavo” del sistema. Il legame comunitario della carità veniva risucchiato dalla norma canonica. Il cosiddetto nicodemismo o la prudente dissimulazione avveniva a rischio e pericolo del credente, compromettendone il destino eterno se convinto, favorendone lo scetticismo se forzato; era in gioco il destino storico della coscienza umana e la sua libertà. (14) Si tratta probabilmente di una sopravvivenza di origine longobarda. «Anche da noi le campagne saranno state a lungo asilo di forme estreme di pagenesimo poi decadute in superstizione e specialmente le valli di montagna... Difficile, certo, rintracciare tuttora qualche indizio. Forse ne contengono ancora le vite dei Santi., come quel S. Barbato di Benevento che ci dà l’unica preziosa testimonianza del culto longobardo della vipera» (E. Duprè Theseider, Epilogo, in La Conversione al Cattolicesimo nell’Europa dell'Alto Medioevo, Spoleto 1967, p. 861). I vent’anni dell’Istituto per l’istruzione slovena dalla prima pagina Oggi abbiamo l’ultima possibilità con la sistemazione del primo piano della sede attuale. Un a-deguamento costoso e per realizzarlo ci stiamo muovendo in tutte le direzioni. Sostenendo la scuola bilingue di San Pietro al Natisone le istituzioni della Repubblica hanno realizzato un buon investimento in temiini e-conomici e politici: gra- zie al nostro Istituto, il potenziamento del l’educazione nella Slavia friulana, attuando l’istruzione slovena in tutte le scuole -su libera indicazione delle famiglie - è oggi un o-biettivo realistico. La condizione è che le scuole, gli operatori e i dirigenti scolastici trovino, senza pregiudizi, sempre più intensi momenti di collaborazione. Paolo Petricig Le case progettate da Rudi a Liessa, simbolo dell’architettura moderna. Sotto la facciata di un edificio recuperato a Merso di Sotto L’architetto Rudi in cattedra a Lubiana novi matajur četrtek, 9. marca 2000 Aktualno Ne živimo več brez mask Grad Dobrovo v Brdih, kjer je potekal posvet Vključevanje v EU in skrb za manjšine s prve strani Zelo številna prisotnost krajevnih upraviteljev iz vsega obmejnega pasu Italije in Avstrije ter tudi razprava na sobotnem posvetu v Dobrovem sta bili najboljši dokaz, da so prireditelji zadeli v črno, ko so se odločili za ta korak. Natančni pregled pogajalskega procesa skozi vseh 29 poglavij, ki ga je ponudil minister Bavčar s predstavitvijo odprtih problemov, s katerimi se sooča Slovenija od zaprtosti slovenskega gospodarskega prizorišča, do regionalne politike za katero se bo morala odločiti, če bo želela črpati sredstva iz evropskih skladov, je bila za vse poslušalce koristna. Zanimivo je bilo tudi njegovo razmišljanje o položaju manjšin. Ocenil je, da v Evropi 40 milijonov ljudi govori manjšinske ali regionalne jezike in da okoliščine vstopa Slovenije bodo omogočile, da se Alla S con Di Piazza La figura di padre Ernesto Balducci sarà al centro della riflessione e della discussione a Cividale in occasione di un incontro promosso dal locale circolo Adi, assieme aH’AcIi provinciale e al Centro della Pastorale sociale e del lavoro. La conferenza pubblica è in programma per martedì 14 marzo alle ore 20.30 nel salone della Somsi. Padre Ernesto Balducci “Fede come profezia della nuova umanità”, questo il tema della conferenza che verrà tenuta da Pierluigi Di Piazza, parroco di Zugliano e punto di riferimento non solo del centro di accoglienza della sua comunità, ma anche di quanti si impegnano con coraggio e generosità a vantaggio dei più deboli e degli emarginati. dvigne vprašanje manjšin na višji nivo. Vsekakor zaključna misel je bila, da bo meja izginila prej ko si mislimo in da se je treba temu primemo pripraviti. Moramo že danes razmišljati, ko da meje med nami ni več, je dejal podpredsednik gorske skupnosti Nadiških dolin Maurizio Namor, ki se je zavzel za večje sodelovanje med obmejnimi občinami in za skupno načrtovanje. Obenem je podčrtal vlogo, ki jo lahko Slovenija odigrava v korist vsega obmejnega območja tudi v pogovorih, ki jih ima z deželo Furlanijo-Juljsiko krajino. Bistvena potreba, ki so ji vsi razpravljalci izrazili, s posebno odločnostjo, med drugimi ravnatelj SDGZ Vojko Kocjančič, je redna informacijska mreža, v katero naj sta vključeni tudi manjšini in ki je osnova tudi za pripravo in prijavljanje projektov, torej za črpanje Turizem v Brdih se krepi Desetega marca začne delovati v Goriških Brdih Turistični informacijski center, ki je nastal na pobudo občine in bo imel svoje prostore v stavbi občine. Kot uvod v slavnostno odprtje je Občina Brda priredila v petek 10. marca okroglo mizo na temo Vizija razvoja turizma v Goriških brdih, ki se bo začel ob 10. uri v gradu Dobrovo. Na njej bodo obravnavali štiri vsebinske sklope. Najprej bo beseda tekla o oblikovanju ponudbe ob zamisli Goriška Brda -Vinski park. Drugo poglavje predstavlja povezovanje s Slovenci v zamejstvu, tretje pa povezovanje z obmejnimi občinami. Zadnje a morda najpomembnejše vprašanje, je motiviranje občanov in njihovo vključevanje v turistično ponudbo. < - - evropskih sredstev. Padel je tudi predlog, da bi ustanovili na ministrstvu za evropske zadeve kontaktni urad, kjer naj bi prišlo do potrebnega pretoka informacij, za kar se je minister Bavčar tudi zavzel. Nanizanih je bilo med razpravo več predlogov, ki naj prispejo k uveljavitvi Slovenije in Slovencev. V ta okvir prav gotovo sodi odprtje tretje univerze v Kopru, kar so med razpravo podprli, saj je potrebno intelektualno in z znanjem oborožiti obmejni prostor, kar skupaj z živahnim gospodarstvom prepreči premik jezikovne meje. Posvetovanje v Dobrovem je pokazalo, da je na ravni povezovanja in sodelovanja v obmejnem prostoru veliko neizkoriščenih možnosti, da je in še bolj bo potrebna večja koordinacija tudi na krajevni ravni in da je nujno nanovo razmisliti o položaju slovenskih manjšin. Pust je čas mask, preobleke, zamenjave vlog in seveda transgresije. V pustnem času lahko delaš to, česar med letom ne moreš oziroma ne smeš. Ne bi našteval vsega, kar je za pust dovoljeno in kaj ljudje počnejo, kajti Zeleni list izhaja že v postnem času, ki se ga praviloma ne držimo. Prav zato, ker je pust čas mask, spremenjenih vlog in nedovoljenih dejanj, pa pravimo, da traja pust skozi vse leto. Deloma to drži. Najobičajnejša tarča pustnih vozov in misli, da traja pust vse leto, so seveda politiki. Politika je po svoji naravi početje, ki zahteva mnogo kompromisov, sprememb, prilagajanja itd. To je toliko bolj očitno danes, ko padajo velike načelne zastave ter jih nadomeščajo sprotni televizijski spoti. Volilci smo vedno manj že vnaprej na tej ali oni strani in zato mora politika preskakovati ovire načelnosti in se prilagajati. Res je seveda, da tudi sama politika ustvarja nova pričakovanja, obljube in mode tako, daje pri prodaji “proizvoda” uspešna. Kljub običajnim puščicam na račun politike pa so vendarle najbolj pustni načini življenja, ki jih narekujejo sodobni gospodarski tokovi. Celotna struktura potrošniške kulture, ki je temelj sodobne proizvodnje, ne- prestano spreminja potrebe, okuse, želje, vloge, skratka, načine, kako biti v svetu in življenju. Res je, da se bistveno spreminjajo sami delovni procesi, saj prehajamo iz fordovskega tekočega traku k računalnikom in robotom. Z delom pa se spreminjajo tudi naši načini življenja, del teh, ob načinu proizvodnje, spreminja kultura. Ce je bila nekoč pri obleki moda nekaj trajnega, potrebujemo danes stalno nove vzorce oblek, ki iz leta v leto propagirajo to ali ono podobo tako ženske kot moškega. Podobno velja za vse potrošno blago. Nove mode spreminjajo avtomobile in pohištvo, pralne stroje in celo računalniki dobivajo mikavnej-še podobe. Krvava bitka se bije na področju mobitelov, njihove oblike, funkcije in seveda plačilnih zneskov za uporabo. Ena izmed italijanskih firm, ki upravljajo s telefonskimi mrežami, si je izmislila revolucijo: poenotenje zneskov. Drugače ti prodajalec ponudi toliko možnosti, da nimaš pojma, kaj se ti najbolj izplača. V tem stalnem spreminjanju se nujno preoblačimo. Glede potrošnje ne moremo biti niti ironični, saj je to gospodarski sistem, od katerega živimo. Njegov propad bi nas prisilil k nepojmljivim spremembam. Ljudje sicer ohranjamo nekaj trdnejših načel, moralnih principov in podobnih stvari, vendar tudi tu pogostokrat igramo dvojno vlogo. Eden izmed najbolj izrazitih primerov dvojnosti je družina. Po eni strani družba in še posebno cerkev potrjujeta njeno sakral-nost in torej nedotakljivost. Po drugi strani se je sodobna družina globinsko spremenila. Tu ne mislim na skoke čez plot, na varanje in podobne stvari, ki obstajajo od vedno. Globinska sprememba družine, ki ji pripisujemo trajno mesto in vlogo, je danes v delegiranem sistemu. Od zgodnjega otroštva do starosti se poslužujemo raznih zunanjih varstvenih uslug: od otroških jasli do domov za ostarele. V dobi zrelosti pa se zaradi krize para zatekamo k psihologom, spovednikom, odvetnikom in raznim inštitucijam, kot so v skrajnem primeru sodišča, da nas rešijo zagate. Družina potrebuje mnoge bergle, da lahko sploh je in kar so nekoč ljudje opravili znotraj širšega sorodstvenega kroga, opravijo danes tako, da plačajo domove, odvetnike, psihologe in najrazličnejše figure, ki živijo od spremembe družine. Skratka, družina se vedno bolj odpoveduje lastnim pristojnostim in jih “delegira” drugim. Člani spreminjamo v tem plesu maske in počutje. Nekoliko sem zašel, vendar sem želel tudi s primerom družine pokazati, kako se nam stalne vloge spreminjajo v nestalne in kako v bistvu ne moremo več živeti brez maske. Transgresija pa je del življenja; dogodi se že na ulici, ko pritisnemo na plin, ko je semafor še rdeč. fl“truc” e i concorsi con le uova Tornano anche quest’anno il tradizionale “Gioco del truc” ed i concorsi “Un simbul di Pasche”, “L’uf dal truc” e “L’uf estros”, organizzati in occasione della Pasqua dall’Associazione per lo sviluppo degli studi storici e artistici, dalla Pro loco di Cividale, dalla parrocchia, dalla Libera Accademia Città di Cividale e dalla Somsi. Il concorso “Un simbul di Pasche” ha quest’anno per tema “Eurovo” ed è riservato alle scuole dell’ob-bligo, materne, elementari e medie. Sono ammessi disegni, manifesti e opere realizzate con tecniche varie dalle singole classi. Per gli altri due concorsi le uova dovranno essere consegnate lunedì 24 aprile presso la loggia del Caffè S. Marco di Cividale. In occasione della sua visita pastorale nelle valli del Natisone Lettera al vescovo Visiti anche le comunità di montagna disabitate e abbandonate Egregio signor Direttore del Novi Matajur, La preghiamo vivamente di voler pubblicare questa lettera che abbiamo già inviato al vicario foraneo dell Valli, “Ne-diške doline” e per conoscenza a Sua Eccellenza mons. Alfredo Battisti il vescovo. Grazie all’articolo apparso sul Dom riguardante la visita pastorale di mons. Battisti alle Valli del Natisone, apprendiamo che Sua Eccellenza il Vescovo si soffermerà quasi esclusivamente a San Pietro e a San Leonardo, tralasciando tutte le altre comunità delle Valli. La cosa ci rattrista molto. Leggiamo anche che il vescovo andrà a visitare gli ammalati della valle di San Leonardo e di quella del Natisone; interessante sarebbe sapere dietro quale criterio verranno scelti gli ammalati che monsignor Battisti visiterà dato che anche nelle nostre comunità di montagna abbiamo parecchie persone costrette a stare in casa, o addirittura immobilizzate a letto, con lo stesso diritto di essere visitate dal vescovo. Siamo anche convinti che il vescovo dovrebbe visitare in modo particolare le comunità di montagna dove sono rimasti solo anziani che soffrono di solitudine e si sen-tonb dimenticati. Ci meravigliamo dell’ar- civescovo, che si definisce “difensore” di queste zone di montagna disabitate e abbandonate, quando è il primo a dimenticarle, fermandosi a fondovalle; ricordiamo che alcuni anni fa sul Matajur a Natale, alla messa di mezzanotte, disse pressapoco così: “Sono venuto sul Matajur non a sentire il vagito di un bambino che nasce, ma il lamento di un popolo che muore”. Che si sia già dimenticato di questo nostro popolo? Concludiamo questa lettera ringraziando quei sacerdoti che sono rimasti sul posto vicino alla loro gente, e con grosse difficoltà hanno lottato e sofferto per la loro i-dentità. Uno di questi è don Emilio Cencig, il quale, pur essendogli rimaste comunità di poche anime e soprattutto anziani, non le ha abbandonate chiudendo le chieste, ma anzi, con i suoi 75 anni, ogni domenica si reca da Tribil a Oblizza e da Oblizza a San Volfango (e non ha l’autista!) per stare vicino alla sua gente. Crediamo che con questa lettera non abbiamo espresso solo il nostro parere, ma pure quello di molti altri fedeli delle Valli. Lepe pozdrave. Giacomo Canalaz e Fabrizio Cernotta jr j novi mata j ur 4T /V 10ÌldKCl Četrtek, 9. marca 2000 Comitato per Azzida GITA A CAPRI AMALFI E POMPEI 5-6-7-8 luglio Costo: L. 550.000 (viaggio in autobus, pensione completa, traghetto e guida) Int.: Trattoria Rinascita (tel. 727323) oppure Antonello (Tel. 789258 - ore serali) ì mož Ze nomalo t-ai lietah an zio ele-gant, se parkaže pred an znani hotel an zad za njim ’na precesja li-epih ženskih an adna papiga (papagai) gor na pozlatienim trešpo-le. Glih tenCas je tuklo pudan na turme, zatuo so Sii rauno v ristorant od hotela. Mož je kua-zu za anj an njega lepe deklice samuo rajz z žafranan (zaferan) an angleški roastbeef za daržat njih dieto. Te samagutnemu papagal-nu mu nie bluo pa nikdar zadost. Sniedu je ’no škudielo kavjarja, sedam - osam rižotu, deset klobasic, ’no skliedo idrika, dvanajst jajc kuhanih, ’no celo gubanco an petdeset Strukju! Natakar (kamerier) je biu takuo preču-dvan, de so mu Sle oči von z glave, zatuo se j’ parbližu h možu an ga popraSu: - Na zamierte ga-spuod... ampak, kuo j’ tiste, de vaSa papiga snie tarkaj blaga? - Pogledite natakar, je adna duga pravca, ’na duga Storja... Ist, lieta nazaj, sem biu Su na Staro goro an sam biu zaliezu dol zdol h zluodju, an sem biu naredu an pakt z njim. UpraSu sem ga, de naj me usliSa tu tri moje želje! - Al ste biu pa uslišan? - - Sigurno! VpraSu sem, de naj ratam zlo bogat an takuo, ki vi-dete, sem ratu! VpraSu sem za imiet te narbuj liepe ženske na sviete an takuo, ki videte, jih imam tle z mano! An na zadnjo sem vpraSu za imiet adnega nenasitnega (insaziabile) tiča, ampak gor na tole zadnjo željo se niesma zastopila!!! “Kakuo je pridna naša sestrica Anna!” Adriana Scrignaro iz Bamasa (nje tata je Mario Gompiču po domače iz tele vasi, nje mama je pa Maria iz Barda) je uriedna manj-ku adnega rikonošimenta! Vsi vemo, ki malo nas je tle po NediSkih dolinah an kuo je važno, important za nas, de naše vasi na uma-rjejo. Adriana, kar se je oženila, namest zapustit nje vas, je ona parpejala tle zeta, an potlè je parklicala kupe z njim na tel sviet tri otročiče! Brava Adriana, an sevi- eda, bardak je tudi nje mož, Ezio Banelli. An mi jim pravemo, ker tel otročič jim pridejo takuo lepuo... naj zauagajo Se te četarte-ga! Giovani (sedam liet), Orsola (je dopunla pet liet februarja) an mala Anna (ki se je rodila 21. novem-berja) so dan lieuS ku te drug. “An so tudi pridni” nam je jala mama, pa takuo pravejo tudi učiteljce, me-Stre od dvojezične Suole an vartaca, kamar te velika dva hodejo. Nu Anna parstavise lepuo de mama nam nardi 'no fotografijo! Adriani an Eziu čestitamo, bratracu an sestricam želmo, de bi bluo njih žu-vljenje nimar srečno an lepuo, ku seda. Nu, seda šean puobič! “Tela je družina od Pia Chiabai (Pikicja za parjatelje) ’al completo1. Smo pru vsi: tata Pio, mama Loretta an naSe čičice Vanessa an Elisa, ki na 12. februarja je ugasnila nje parvo kan-delco. Ja, februar je pru an liep miesac za naso družino, saj med nas je paršla naša ta mala an le tel miesac, na 10. sta tudi teta Anna an stric (nu-nac karsta) Gino pa na 24. imiel njih rojstni dan. An skuoze Novi Matajur želmo tudi njim še puno srečnih an zdra- vih kompleanu!” miez tarkaj žen, bi biu zlo Pru na liepa družina veseu imiet v družini kasta an mislimo de Pikic, kega puobčja! Ganita se! Vam an vašim čičicam želmo vse narbuojše na telim svietu! Tonina Uogrinknih je dopunla 80 liet ’Rojstni dan naše mame4 Stare fotografije nam pravejo... Pust 1952 v Marsine Tele dni smo videli vsake sort maškere an iz vsieh kraju, adne lepè an druge manj, adnè smiešne an druge takuo an takuo... vse pa s tisto zeljo za znorevat manjku ankrat na lieto brez, de kajšan bo slavo študieru. Hodejo po vaseh po dva, po štier, al pa so tiste skupine, ki zberejo kupe ljudi vič vasi an takuo se jih zbere nomalo vič. Ankrat... ja, ankrat je bluo buj lahko zbrat veliko skupino: pogledita tle fotografijo, ki so nam jo pame-sli iz Marsina. Al sta jih za-Stiel, ki dost jih je? Jih je parbližno petdeset. Je bluo lieto 1952: an par klabuku, ’na ramonika, ’na pletenica kamar poluožt klabasice, jajca an Se kajšan salam, pa je biu pravi pust. Al zapoznata kajšnega? Mislemo, de ja an če ven-čpart jih je nie vič med na-m al pa so kje po sviete. Vsiem njim naj gre nas liep pozdrav. V Uogrinknih družin iz Velikega Garmikà so začel pru lepuo lieto 2000. Na parvi dan ženarja njih ma- ma Tonina (Antonia Chiabai) je dopunla 80 liet. Nje je pru ’na velika družina, tle par nji na fotografiji so sinuova Gino an Pio, an hči Anna, potlè so Se Luigi (Vigi), Angela, Rinetta an Delfina. Angela živi v Alessandriji, Rinetta tu Milane an Delfina pa v Zvice-ri. Potlè so Se nevieste, zeti, navuodi an pranavuodi, saj je ratala dvakrat bižnona an v sarcu ima tarkaj ljubezni, de ga ima pru za vse an Se ji ostaja. Seda Tonina živi par hčeri Anni du Vidme, priet je bla pa par drugih nje otruok: vsi pravejo buohlo-ni Anni, ki seda takuo lepuo skarbi za njo, Buohloni pa tudi tistim, ki so jo priet imiel v njih hišah. Draga Tonina, je lepuo imiet tako veliko družino, zak človek na ostane nikdar sam an imiet okuole sebe tako topluoto pomaga prenest težave, ki vsak jih ima v življenju. Buog di vam an vaSim otrokam uživat še puno srečnih dnevu, vsi kupe v zdravju an mieru. . W,(CARNEVALE t©32 c Četrtek, 9. marca 2000 I primi studi dei ricercatori russi sulla dialettologia slovena A piedi attraverso le valli tra gli Slavi del Friuli ) £=/iTLj-vyy: / \ N 11 ( M11'^ vv-vi v.Vr'.'-M111 Rgf NV!,j > -> &ig&SÉi Mi' W 11 M ìli v / .vr mi ( \ ivv‘ ftJ/n l « ttmu&ék \ dOUairà Q Q Q vlm I WU) film iYfth&oaoDDOBO-!I iouK|$w •> y i/v > 'o J V/ n ; (J o-O O D <5', V ì 1 )! o°oS \ \ dŽFoO-pA l j Mi zžzq o o v< ' } i ‘ ( v ( y}A aÌÌ Carta dei dialetti sloveni secondo Izmail I. Sreznevskij Kotič dan l jazek Matej Šekli Tu-w te zadnje tèdne, ka so prišle, somo ròmu-nili od dvi difarent pre-pozicjuni: z anu ziz. Somo zdovèdali, da ziz wsako od njii riSpundawamò na dno baranje. Jtaku se pridiwajo pa kuncowji od bisid po dvi poti. Marno ne forme ta-za prepozicjuno z za ri-Spundat na baranje skod? za »tet wkrej z noga mèsta«. Ta roza-janska gramatika di jsèn forman da »genitivo«. (Skod an jè parSàl? -An jè par Sài z Vidna - z Rezije - z čitadi, z vase - z Korita, z BoroviCja.) Te moške biside Cen-Ce nine vokale ta-na kunce (-0) (V'idanp) anu te sridnje biside na -u alibòj na -è (Koritu, Bo-rovi'Cjè) majo ta-na kunce-« (z Vidna - z Korita, z BoroviCja). Te Zenske biside na -a (Rezija) majo ta-na kunce -e (z Rezije). Te ženske biside CenCe nine vokale ta-na kunce (-0) (čitad0, vàs0) se rivawajo na -i alibòj na -e (z citadi, z vase). So pa ne forme ta-za prepozicjuno ziz za ri-špundiit na baranje ziz kirin Clovèkon? alibòj ziz kiro raCjo? Ta roza-janska gramatika di jsèn forman da »strumentale«. (Ziz kirin Clovèkon an rumuni? - An rumuni ziz (jwanon - ziz Tino. Ziz kiro račjo an ji kroh? - An ji kroh ziz si-ron - ziz marmelato -ziz stàrdjo - ziz mlikon, ziz jajcon.) Te moške biside CenCe nine vokale ta-na kunce (-0) ((?wan0, ser0) anu te sridnje biside na —u alibòj na -è (mliku, jajce) se rivawajo na -on (ziz (jwanon, ziz siron - ziz mlikon, ziz jajcon). Te Zenske biside na -a (Tina, marmelata) majo ta-na kunce -o (ziz Tino, ziz marmelato). Te Ze- n - ske biside čenče nine vokale ta-na kunce (-0) (stàrd0) se rivawajo na -jo alibòj na -o (ziz stàrdjo). Provejmò prig’at bisi-do jtaku, da na bo šla prow! 1. Ma mati pleše ziz .................... (danp staraj ši dedp). 2. Ninki nur to kisale mliku ni so ga jedli ziz ...................... (ta lèsana žlica). 3. Misu se ji ziz (pirunp) anu ziz (nužeč0/ruZeč0). 4. Dan kos jedi mi spadal z (tawla) dò na stòl anu dopo z (stolp) dò na powal. 5. To jè liwCè dèlat tu-w gozde ziz ........... ................(danp močni tratorp). 6. Jid/jést rižarno ziz .................(na tin- ka netp). 7. Vinu vidiwamò z (dimig’ana) alibòj z .......... (kara- telp). 8. Gremò wZè karjè lit indavent ziz ......... ................(»Te roza- janski glasp«). 9. An dila wse ziz..... ................ (ta hiida roka). 10. Dan človek rumuni' ziz ................ (mojp parlitni bližji). Kaku to jè rawnu? 1. nin starajšin dè-don; 2. to lèsano žlico; 3. pirunon, nuZičon/-ružičon; 4. tawle, stola; 5. nin močnin tratòrjon; 6. no tinko nitjo; 7. di-mig’ane, karatela; 8. »-Tin rozajanskin gla-son«; 9. to hiido rokó; 10. min parlitnin bližnjim Za paračat jsò so bili doparani librinavi od pro-fasòrja Hana Steenwijka. Nel 1839 Izmail Ivanovič Sreznevskij (1812 -1880), linguista, slavista russo, professore all’Uni-versità di Charkov, fu incaricato di compiere un viaggio di studio di tre anni nei paesi slavi. Lo scopo del viaggio era quello di raccogliere conoscenze per l’istituzione di una cattedra di filologia slava (Gli Slavi del Friuli, Circolo di Cultura Resiano). Non si trattava di un viaggio solo scientifico, perché Sreznevskij aveva principalmente il compito di registrare osservazioni sulle condizioni di vita e familiari, sulle tradizioni e sugli usi popolari. Per poter conoscere da vicino e direttamente quelle genti gli fu raccomandato di evitare l’uso di diligenze e di viaggiare a piedi: potè quindi fornire osservazioni di prima mano. Sreznevskij fece tra l’altro una bella descrizione del viaggio fra i resiani e gli sloveni in Friuli e questa descrizione fu pubblicata dall'Accademia Imperiale di San Pietroburgo nel 1878. La conosciamo da un piccolo libro senza data di stampa ripresa e tradotta dal Circolo Resiano. Quest’anno uscirà a cura del Centro Studi Nediža una nuova traduzione in una e-dizione bilingue (che raccomando) de “Gli Slavi del Friuli”, nella collana Mrvice della Editrice Lipa di San Pietro al Natisone. Si tratta quasi di un diario di viaggio, dove lo studioso incontrò gente con la quale riuscì a comunicare senza dover ricorrere sempre a lingue come l’italiano o il tedesco. Le annotazioni etnologiche in “Friul'skie Slavjane” sono spesso a-neddotiche e divertenti («Mi capitò di vedere una donna che guidava una mucca attaccata all’erpice, e contemporaneamente allattava il suo bambino ch’era legato al suo seno con una fascia; non solo, ma essa pure filava, tenendo la lana dietro la cintola»). Sono invece scarse nella relazione le osservazioni linguistiche, salvo alcune informazioni lessicali: interessante comunque che Sreznevskij abbia raccolto la denominazione “Slove-gni” — nella traslitterazione dell'edizione del Circolo Resiano — ma, piuttosto — in una traslitterazione più esatta, con al posto del tvèrdyj znak - segno duro — “Sloviny” (sing. “Slovin"”): diciamo Siovini (‘s’ di sole). Vi giunse nell’aprile 1841. Eppure Sreznevskij, durante questo viaggio tra i Resiani e gli Siovini, deve aver raccolto molte osservazioni linguistiche che gli sono forse state utili nello studio della dialettologia slovena. Dei dialetti sloveni allora poco si sapeva (Kopitar, Miklošič). Per dirla con Fran Ramovš (1890 - 1952): «Se non a-vessimo altri studi sulla diversificazione dei dialetti della lingua slovena, dovremmo dire, che il problema della dialettizzazione slovena non era stato nemmeno iniziato», e annotava l’esistenza di uno studio dei dialetti sloveni, più antico degli altri nominati, che risultava concettualmente corretto e basilare per i risultati ottenuti. Parlava della dissertazione “O narečijah" slavjanskih"” di Izmail Sreznevskij pubblicata nel 1841 (l’anno del viaggio). L’impostazione del lavoro di Sreznevskij era valida -affermava Ramovš - specialmente nell’interpretazione delle linee di forza, che hanno determinato la varietà dei dialetti sloveni. Questa complessità tuttavia dava allo studioso russo qualche impaccio, perché non possedeva una eccellente conoscenza pratica dei dialetti sloveni nelle a-ree di transizione dall’uno all’altro. In un primo tempo Sreznevskij distinse 18 dialetti sloveni. Qui possiamo omettere di citarli tutti; basta dire che l’undicesimo dialetto dell’elenco del linguista russo era “lo sloveno presso gli Sloveni veneti” (slovinski v beneških Slovencih); il dodicesimo era il resiano. Un numero così elevato gli parve eccessivo, sicché nel 1845, sulla stessa rivista ministeriale russa, riportò un elenco di soli 8 dialetti sloveni, nel quale mantenevano il loro posto, tra gli altri, sia il “beneški” che il “rezijanski”. I rimanenti dialetti della prima dissertazione, omessi nella seconda, furono implicitamente considerati sottodialetti degli otto. Successivamente un altro studioso, Ti-mofej Dmitrijevič Florin-skij (1854-1920) della stessa università di Kiev, disponendo di dati più completi, tornò sul modello dello Sreznevskij, con 8 dialetti principali e 18 subdialetti locali (che ridusse a 17). Anche in Florinskij rimasero, nella ripartizione dei dialetti sloveni sia il “rezijanski” (5°) che “beneški” (6°). Cè allora la conferma — anche da parte di studiosi russi, (credo imparziali: siamo in pieno Ottocento!) — che linguisti e filologi consideravano il ‘nediško’ uno dei dialetti sloveni. È dunque per lo meno azzardato chiamare Sreznevskij - come fa il “Saggio sulla Lingua Nadisca” - a testimonio dell’estraneità del ‘nediško’ dalla dialettologia slovena. L’insigne filologo afferma invece con tutta chiarezza e senza ombra di dubbio proprio la presenza di un dialetto ‘beneški’ nella mappa dei dialetti sloveni. Per la ‘par condicio’ in questo ipotetico dibattito, al quale mi sollecita affettuosamente Mjuta Povasni-ca, dottoressa in cause perse, dovrei chiamare anch’io un linguista a testimoniare. Chiamerò proprio Ramovš. La sua “Dialektološka karta slovenskega jezika” è del 1931, e quindi dovrebbe passare per opera imparziale: gli si può imputare soltanto di essere sloveno, ma con un’-o-ttima cono- scenza scientifica della dialettologia slovena. Dirò qualcosa della sua opera, anche perché riprende elegantemente le osservazioni di Sreznevskij sulle motivazioni geografiche culturali, sociali, economiche, che determinarono le linee di diffusione dei dialetti e la formazione della lingua colta. (Scritture, 38) Paolo Petricig • - Narodna pravljica Ankràt so ’miel ta’ par ’ni hiš ad-negà pisà, antadà zak’ je biu star ga nièso vie maral’. Kar je paršu danni, ga niésò ku gonil nazaj od hiše. Antadà tel pas je Sù an jóku j’ po pot’. Kàr tàkuo gré, ga srèCa vuk. »Ka’ ti j’ tebè, pas, ki jočeš«, mu j’ jau vuk. - A ka’ me vprašaš, ki jočen, kàr mi na moreš nič pomàt?« - »’Duo vie de ne?« jau te drug; »poviéjmi.« -Jau pas: »Sa t’ povien, če mi moreš ki pomàt.« - An mu j’ poviedu de tà par njegà his’ga nečejo an de ga s palco proč podjó. - »Cuj, pas! jest te nava-din«, jau vuk. »Jutre bojo v ti an ti sanoZét travó sjekli, an tojà go-spodinjà, kàr ’in ponesè južno, pone-sè za sàbo tud’ tistega mickanega o-trokà, k’ ima. An kàr pojužnajo, k’ puojdijo die-lat, ga pustijo samega... Ivan Trinko, 1898 Brano di una favola dialettale di Ivan Trinko (A. Budal - Ivan Trinko, Spisi -ZTT.Trst 1964) Risultati 1. Categoria Reanese - Valnatisone 2-1 3. Categoria Savognese - Chiavris 3-2 Juniores Cussignacco - Valnatisone 2-1 Allievi Valnatisone - Union 91 1-2 Giovanissimi Centro Sedia - Audace 1-3 Pulcini Ancona/A - Audace/A 3-1 Ancona/B - Audace/B 4-1 Amatori Reai Filpa - Fagagna 3-0 Susans - Valli Natisone 0-0 Poi. Valnatisone - All’Ancona 1-4 Bar S. Giacomo - Vertikal 4-2 Alla Leggenda - Sedilis 1-0 Četrtek, 9. marca 2000 Eurocostruzioni - Psm sedie 0-2 Remanzacco - Fantoni 2-1 Calcetto Diavoli volanti - Merenderos 4-5 Dorotea mobili - Bronx Team 6-6 Bronx Team - Edil Tomat 9-3 Paradiso dei golosi - Carosello 5-4 Prossimo turno 1. Categoria Valnatisone - Riviera 3. Categoria Gaglianese - Savognese JUNIORES Valnatisone - Com. Faedis Allievi S. Gottardo - Valnatisone Giovanissimi Audace - Com. Faedis Esordienti Tre Stelle - Audace Pulcini Audace/A - Buttrio/A Audace/B - Buttrio/B Amatori Mereto di Capitolo - Reai Filpa Valli Natisone - Rojalese Vertikal - Alla leggenda Poi. Valnatisone - Agli amici Passons - Psm sedie Fantoni Val Torre - Country land Calcetto Merenderos - Rivignano Bottega longobarda - Bronx Team Paradiso dei golosi - Climatest Classifiche 1. Categoria Palazzolo 50; Gemonese 49; Reanese 39; Trivignano, Tarcentina, Ancona 32; Riviera, Lumignacco 31; Valnatisone, 29; Union Nogaredo 27; Gonars 25; Ma-ranese 24; Flaibano 23; Muzzanese 20; Tavagnacco 16; Bearzicolugna 14. 3. Categoria Buttrio* 39; Gaglianese 35; Libero Atl. Rizzi 34; Buonacquisto* 30; Savorgnanese 29; Stella Azzurra* 25; Savognese* 22; Cormor, Moimacco, Chiavris 19; Nimis 17; Fortissimi* 14; Assosangiorgina* 8. JUNIORES Pagnacco 41 ; Cussignacco 38; Nimis 37; Valnatisone, Centro Sedia 30; Com. Faedis", Tavagnacco* 27; Torreanese 22; Azzurra 20; Chiavris 19; Reanese 17; Serenissima, Buttrio 16; S. Gottardo 15. Allievi Gaglianese 30; Torreanese 28; Union 91*, S. Gottardo, Valnatisone 25; Savorgnanese 23; Azzurra 13; Serenissima 5; Centro Sedia 3; Buonacquisto* 1. Tre stelle/B (12) fuori classifica Giovanissimi Manzanese 40; Gaglianese* 32; Fortissimi 27; Com. Faedis 26; Savorgnanese 24; Centro Sedia 22; Audace* 20; Reanese 17; Tavagnacco 16; Buttrio 12; Se- renissima 7; Moimacco 4. Union 91 (19) e Ubero Atletico Rizzi/B (12) fuori classifica. Amatori (Eccellenza) Reai Filpa 33; Anni 80, Termokey 22; Mereto di Capitolo 21; S. Daniele*, War-riors 19; Bar Corrado* 17; Coopca Tol-mezzo 16; Fagagna 13; Edil Tomat 12; Racchiuso 11 ; Turkey pub 9. Amatori (1. Categoria) Coop Premariacco, Al sole due 25; Valli del Natisone 23; Dream team 22; Dinamo Korda 19; Treppo Grande, Al gambero 18; Rojalese 17; Tramonti 16; Susans 14; Pers/S. Eliseo 12; Ss 463 Majano 7. Amatori (2. Categoria) Bar S. Giacomo, Osteria della salute 26; Birreria da Marco, Gunners 21 ; Il gabbiano*, All'Ancona* 20; Poi. Valnatisone* 17; Agli amici 16; Sedilis 13; Vertikal Val Torre 12; Alla leggenda Drenchia/Gri-macco 11 ; Ai frati 9. Le classifiche dei campionati giovanili e amatoriali sono aggiornate alla settimana precedente. * Una partita in meno La squadra amatoriale sconfigge di misura il Sedilis e mantiene accese le speranze di salvezza Alla Leggenda si aggrappa a Gus La Savognese concede d bis SAVOGNESE CHIAVRIS 3 2 Savognese: Cudicio, Drecogna, Fantini, Ma-corig, Congiu, Bledig, Meneghin (26’ st Costa-peraria), Saccavini, Plesničar (44’ st. Marseu), Terlicher, Chiacig (29’ st. Sarno). Merso di Sopra, 5 marzo - La Savognese vince la seconda gara consecutiva con uno scarto minimo che non deve trarre in inganno chi non ha potuto vedere il match. Ai gialloblu sono stati negati tre calci di rigore ed è stata interrotta un’azione che si sarebbe concretizzata in gol. La giornata poco felice dell’arbitro ha insomma condizionato il punteggio del risultato finale. La partita inizia bene per la squadra locale che sfiora in due occasioni il gol: al 10’ con Chiacig ed al 18’ con Terlicher. Al 26’, su calcio d’angolo battuto da Terlicher, con un preciso colpo di testa lo sloveno Klemen Plesničar sblocca il risultato. Due uscite di Cudicio al 27’ e 28’ precedono il gol del pareggio realizzato alla mezz’ora dagli udinesi. Al 43’ Saccavini viene agganciato e trascinato a terra in area ospite, l’arbitro lascia correre. Al 1 ’ della ripresa Plesničar è atterrato in a-rea. L’arbitro lascia proseguire e il pallone carambola sui piedi di Congiu che, a due passi dalla porta avversaria, spara alto. Due tentativi infruttuosi di Chiacig al 6’ e 8’ precedono la rete del vantaggio messa a segno al 10’ da Plesničar. La Savognese continua a giocare con buone trame ed al 16’ ottiene, con un calcio di punizione dal limite di Nuova sconfitta per la Valnatisone, imitata da Juniores ed Allievi Reai Filpa, marcia senza ostacoli - Passi avanti per la Psm sedie Non c’è due senza tre. La Valnatisone perde anche a Reana dopo aver cullato, per un tempo, il sogno di vincere grazie al gol di Podrecca. Nella ripresa i valligiani allenati da Ivano Martinig hanno dovuto lasciare l’intera posta in palio a causa di un arbitraggio troppo casalingo. Gli Juniores della Valnatisone non sono riusciti a dare un dispiacere al Cussignacco, seconda forza del girone. Le due reti valligia- Flavio Chiacig (Savognese) Chiacig, la terza segnatura. Un minuto più tardi il portiere ospite ed un suo compagno di squadra si ostacolano a vicenda, ne approfitta l’accorrente Plesničar che, davanti alla porta sguarnita, viene fermato dall’inspiegabile fischio del direttore di gara. Gli udinesi accorciano le distanze al 19’ con una punizione. Al 29’ Chiacig é atterrato brutalmente in piena area, per l’arbitro è tutto normale. La Savognese chiude in avanti impegnando al 41’ il portiere ospite con Costaperaria, ancora con un calcio di punizione dal limite. (Paolo Caffi) A.S. SAVfìnucee aula Campoformido. I Pulcini dell’Audace/A e B hanno perso la sfida con l’Ancona. La rete della bandiera della squadra A è stata siglata da Alessandro Predan. II Reai Filpa di Pulfero continua la sua serie vincente surclassando grazie ai gol di Benati, Sturam e Mongelli la malcapitata formazione di Fagagna. Nonostante la buona volontà la Valli del Natisone non è riuscita a scardinare la porta del Pers/S. Eliseo. Capitombolo casalingo della Polisportiva Valnatisone di Cividale che, ridotta all’osso da squalifiche ed infortuni, ha segnato con Faenza il gol della bandiera all’Ancona. Il successo a Merso di Sopra della Taverna alla Leggenda con il Sedilis, grazie alla rete di Gianni Gus al 25’ del primo tempo, consente ai ragazzi di Roberto Tomasetig di mantenere accese le speranze di salvezza. Sconfitta la Vertikal Val Torre sul campo della capolista del girone. Immediato riscatto della Psm sedie di Cividale che, grazie ai gol di Gosgnach e Venica, vince sul campo della terza in classifica confermandosi al vertice del proprio girone. Gli over della Fantoni Val Torre perdono a Remanzacco. Nel campionato di Eccellenza di calcetto vittoria prestigiosa dei Merenderos sul Paluzza, che si sono ripetuti in trasferta con la tripletta di Nicola Sturam e le reti di Emiliano Dorbolò e Corredig. In Prima categoria il Paradiso dei Golosi vince grazie alle doppiette di Michele Dorbolò, Massimo Congiu ed al gol di David Specogna, ipotecando la salvezza. Un pareggio in trasferta per il Bronx Team con il Dorotea mobili. I ragazzi di Michele Guion hanno fatto centro tre volte con Bergnach, due con Guion ed una con Campanella. Nell’ultima e-sibizione casalinga i san-pietrini hanno travolto l’E-dil Tomat conquistando la salvezza. (pc.) Trofeja Združenja slovenskih športnih društev v Italiji Čeh Zerzan v sprintu močnejši od konkurence ne sono state realizzate da Gorenszach e Peddis. Sfortunati gli Allievi della Valnatisone sconfitti in casa dall’Union ’91. Gli azzurri hanno rimontato con Davide Duriavig l’iniziale svantaggio e, dopo a-ver subito la seconda rete degli udinesi, hanno centrato un palo con Suber. I Giovanissimi dell’Audace hanno travolto, a Villanova dello Judrio, il Centro Sedia vendicando la sconfitta di misura dell’andata. In una gara a senso u-nico i ragazzi allenati da Luciano Bellida hanno realizzato con Andrea Bellida, Simone Crisetig ed Alberto Vidic. Gli Esordienti inizie-ranno il campionato di primavera sabato a Bressa di Volley, 3-0 al femminile Nella prima gara del girone di ritorno della Seconda divisione femminile le palla-voliste della Polisportiva San Leonardo hanno superato per 3-0 il fanalino di coda, la Fluid System 80. Le giovani della categoria “Ragazze” hanno osservato un turno di riposo. Una sconfitta che non compromette la classifica per i ragazzi valligiani che si cimentano nella Prima divisione: 3-1 sul parquet di Mortegliano. Zmagovalec 24. mednarodne kolesarske dirke za Trofejo Združenja slovenskih športnih društev v Italiji, ki jo je v nedeljo priredil lonjerski Kolesarski klub Adria, je osvojil Ceh Pavel Zerzan, član italijanskega moštva MV Boys iz Verone. Od tekmovalcev iz Slovenije je bil najboljši Rajko Petek, ki je bil prvi na gor- skem cilju 15 km pred koncem 151 km dolge dirke in peti na cilju. To je prvič po 16 letih, da na tradicionalni dirki po cestah tržaškega in goriške-ga Krasa ne zmaga Italijan. Na dirki, ki je vključena v spored Mednarodne kolesarske zveze UCI, je letos nastopilo 198 kolesarjev 26 društev iz osmih držav. Četrtek, 9. marca 2000 GRMEK Topoluove Zbuogam Marija Premlada nas je za ni-mar zapustila Maria Dreo-sti, poročena Galuppo. Umarla je v videmskem Spitale v Cetartak 3. marca zjutra. Imiela je samuo 46 liet. Marija se je rodila v Moholovi družin tle v nasi vasi, živiela je blizu Čedada, v Rualisu, kupe z nje družino. Zvestuo je parhajala v nje rojstno vas gledat nje mamo Perino an vasnjane. “Za vsakega je imiela an nasmieh an ’no dobro besi-edo”, takuo so nam jal va-snjani. Huda boliezan jo je maltrala vic liet. Za njo joCejo mož Paolo, sin Gianluca an hci Ka-tia, mama Perina an tata Bepo, bratje Claudio an Riccardo, sestra Sofia, ki živi tam v Milane an ki malo cajta od tegà je ostala uduova, kunjadi, navuodi an vsa žlahta. Pogrebna maša je bla v Rualisu, podkopali pa so jo v Cedajskem britofu v saboto 4. marca. Puno judi se je zbralo za ji dat zadnji pozdrav, paršli so tudi nje vasnjani iz Topoluovega, tisti, ki žive Sele v vasi an tisti, ki žive po drugih kraju v dolini. Zapustu nas je Tinac Flegarju V Cetartak 2. marca zvi-Cer je v Cedajskem Spitale za venCno zaparu njega oCi Valentino Gariup - Tinac Flegarju po domaCe. Parja-telji so ga klical “Papež”. Dopunu je biu 86 liet malo cajta od tegà, na 10. februarja. Tinac je biu tele zadnje cajte slavotan takuo, de v pandiejak 28. februarja so ga rikoveral, le malo dni pa je šu Se napri. Tinac je Ziveu sam, pa je biu zlo kuražan. Bo dujuo brez njega, saj je nimar pokuku dol na vas za se poguarjat, za poviedat kajSno. Kar je biu doma se je pa Cu radio, ki mu je godu na vas glas an daržu kompanijo njemu, pa tudi vasnjanam, ki so ga Cul daj dol na vas al po vartah blizu vasi. Na telim svietu je pustu sinuove Luciana, Paola, Franca an Sergia an njih družine. Trie puobi so mu že umarli: adan, Renato, kar je biu Sele majhan, Gianni an Nino pa mlada pu-oba, an obadva v nasreCi. VenCni mier bo poCivu v Topoluovem, kjer je biu njega pogreb v saboto 4. marca. SPETER Umarla je Maria Iurman V mieru, na svojim duo-mu, v objemu svoje družine je miemo za venCno zaspala Maria Iurman, uduova Cucovaz. Učakala je lepo starost, 89 liet. Maria je bla Kuminove družine iz Gniduce, nje mož pa je biu Nadaljo Cu- VENDESI a S. Pietro al Natisone appartamento bicamere, due bagni, cantina/garage, piccolo orto, semiarredato. Per informazioni telefonare allo 0338/9864604 Coppia CERCA CASA o APPARTAMENTO in affitto zona Valli del Natisone. Tel. 0338/7562368 A Savogna vendesi appartamento. Eventualmente anche arredamento. Tel. 0432/714030 o 0432/726067 covaz - Tamaletu iz Marsina an ki je umaru miesca ženarja lieta 1997 glih kak tiedan potlè, ki on an žena Marija sta praznovala diamantno poroko, 60 liet skupnega življenja. Marija je z nje smartjo v žalost pustila hčere Claro an Iole, sina Franca, kunja-de an navuode an vso drugo žlahto. An pru nje družina ji je v spomin napisala an par ganljivih, komovent besi-ed: “Zbuogam mama... Si nas zapustila v saboto zjutra, na 4. marca, tu tvoji pastieji, takuo, ki si želiela an v puni, zlo puni cierkvi v Spietre smo ti dal zadnji pozdrav. Na 22. aprila si bla dopunla 90 liet; smo bli radi praznoval tvoj rojstni dan s parjateljan, pa ti ga boš praznovala še lieuš v nebesih s tvojin možan Nadaljunan an s tvojin otroCiCan Bepino an Rita. Draga mama Marija, te na bomo vic vidli molit ure an ure Boga an Marijo ta pred oknan, nan na boš vic odperjala domaCe urata, na boš vic dajala marvice kruha tiCican, grabcan, sinican an kuosan, pa te bomo Cul zmieran blizu nas... na stu-ojse bat: tvojin tiCacan na bo zmanjku vsakdanji kruh. Tvoji sinuovi Clara, Franco, Iole an Tamaleto-ve an Jakuminove družine” Nokula Žalostna novica V videmskem Spitale je umarla Pia Dorbolò, uduova Iacop. Imiela je 69 liet. Na telim svietu je zapustila sinuove Ennia an Flaviana, neviesto Franco, navuode Luigija an Eleno, sestro Emilio an žlahto. Za ji dat zadnji pozdrav smo se zbrali v Barnase, kjer bo za venCno počivala, v sriedo 8. marca zjutra. SVET LENART Kozca - Kanada Zapustila nas je Emilia Tomasetig V miestu Vancouver, tam v Kanadi, je zapustila tel sviet Emilia Tomasetig, uduova Sibau tle z naše vasi. Imiela je 76 liet. Za njo joCejo hci Lucy an sin Michele, zet Lew, neviesta Giulietta, an še Alessio, Germano an Andrea, kunjadi, navuodi an vsa žlahta. VenCni mier bo počivala v domaci zemlji, v Kosci, kjer je biu nje pogreb v saboto 4. marca popudan. Dežurne lekarne / Farmacie di turno OD 11. DO 17. MARCA Sriednjetel. 724131 Mojmag tel. 722381 Prapotno tel. 713022 Čedad (Fomasaro) tel. 731264 Zaparte za počitnice/ Chiuse per ferie Minisni (Cedad): do 12. marca Ob nediejah in praznikah so odparte samuo zjutra, za ostali Cas in za ponoC se more klicat samuo. Ce riceta ima napisano »urgente«. novi matajur Odgovorna urednica: JOLE NAMOR Izdaja: Soc. Coop. Novi Matajur a.r.i. Cedad / Cividale Fotostavek in tisk PENTA GRAPH srl Videtn / Udine m Včlanjen v USPl/Associatoall’USPI Settimanale - Tednik Reg. Tribunale di Udine n. 28/92 Naročnina - Abbonamento Letna za Italijo 52.000 lir Postni tekoči raCun za Italijo Conto corrente postale Novi Matajur Cedad - Cividale 18726331 Za Slovenijo - D1STRIEST Partizanska, 75 - SeZana Tel. 067 - 73373 Žiro raCun SDK SeZana Stev. 51420-601-27926 Letna za Slovenijo: 5.000 SIT OGLASI: I modulo 20 mm x I col Komercialni L 25.000 + IVA 20% Naročnina 2000 Abbonamento ITALIJA 52.000 lir EVROPA, AMERIKA, AVSTRALIJA IN DRUGE DRŽAVE po navadni pošti.......... 68.000 lir AMERIKA po letalski pošti.........110.000 lir AVSTRALIJA po letalski pošti.........115.000 lir ■ |l 1*1 * w ■ ■ ■ Miedihi v Benečiji DREKA doh. Maria Laurà Kras: v sriedo od 13.00 do 13.30 Debenje: v sriedo ob 10.30 Trinko: v sriedo ob 12.00 GRMEK doh. Lucio Quargnolo Hlocje: v pandiejak, sriedo an Cetartak ob 10.45 doh. Maria Laurà Hlocje: v pandiejak od 11.30 do 12.00 v sriedo ob 10.00 v petak od 16. do 16.30 Lombaj: v sriedo ob 11.30 PODBONESEC doh. Vito Cavallaro Podbuniesac: v pandiejak od 8.30 do 10.00 an od 17.00 do 19.00 v sriedo, Cetartak an petak od 8.30 do 10.00 v saboto od 9.00 do 10.00 (za dieluce) Carnivarh: v torak od 9.00 do 11.00 Marsin: v Cetartak od 15.00 do 16.00 SREDNJE doh. Lucio Quargnolo Sriednje: v torak an petak ob 10.45 doh. Maria Laurà Sriednje: v Cetartak od 10.30 do 11.00 Gorenji Tarbi: v torak od 16. do 16.30 SOVODNJE doh. Pietro Pellegriti Sauodnja: v pandiejak, torak, Cetartak an petak od 10.30 do 11.30 v sriedo od 8.30 do 9.30 SPETER doh. Tullio Valentino Spietar: v pandiejak an Cetartak od 8.30 do 10.30 v torak an petak od 16.30 do 18. v saboto od 8.30 do 10. doh. Pietro Pellegriti Spietar: v pandiejak, torak, Cetartak, petak an saboto od 9.00 do 10.30 v sriedo od 17.00 do 18.00 doh. Daniela Marinigh Spietar: od pandiejka do četartka od 9.00 do 11.00 v petak od 16.30 do 18.00 (tel. 0432/727694) PEDIATRA (z apuntamentam) doh. Flavia Principato Spietar: v sriedo an petak od 10.00 do 11.30 v pandiejak, torak, Cetartak od 17.00 do 18.30 tel. 727910 al 0339/8466355 SVET LENART doh. Lucio Quargnolo Gorenja Miersa: v pandiejak, torak, sriedo, Cetartak an petak od 8.15 do 10.15 v pandiejak an Cetartak tudi od 17. do 18. doh. Maria Laurà Gorenja Miersa: v pandiejak od 8.30 do 10.00 v torak od 17.00 do 18.00 v sriedo od 9.30 do 9.30 v Cetartak od 8.30 do 10.00 v petak od 17.00 do 18.00 Guardia medica Ponoč je »guardia medica«, od 20. do 8. zjutra an od 14. ure v saboto do 8. ure v pandiejak. Za Nediške doline: tel. 727282. Za Cedad: tel. 7081. Za Manzan: tel. 750771. Informacije za vse Guardia medica Za tistega, ki potrebuje miedi-ha ponoC je na razpolago »guardia medica«, ki deluje vsako nuoc od 8. zviCer do 8. zjutra an saboto od 2. popudan do 8. zjutra od pandiejka. Za Nediške doline se lahko telefona v Spieter na številko 727282, za Cedajski okraj v Cedad na številko 7081. Ambulatorio di igiene Attestazioni e certificazioni v Cetartak od 9.30 do 10.30 Vaccinazioni v Cetartak od 9. do 10. ure Consultorio familiare SPETER Ostetricia/Ginecologia v torak od 14.00 do 16.00; Cedad. v pandiejak an sriedo od 8.30 do 10.30; z apuntamentam, na kor pa impenjative (tel. 708556) Psicologo: dr. Bolzon v sriedo od 9. do 14. ure Servizio infermieristico Gorska skupnost Nediških dolin (tel. 727084) Kada vozi litorina 12 Čedada v Videm: ob 6.*,6.36*,6.50*, 7.10 7.37.*,8.07,9.10, 11., 12. 12.17*, 12.37*, 12.57* 13.17,13.37,13.57,14.17*. 15.06,15.50,17., 18. 19.07, 20. Iz Vidma v Cedad: ob 6.20*, 6.53*,7.13* 7.40, 8.10*, 8.35, 9.30, 10.30, 11.30, 12.20, 12.40*, 13.*, 13.20*, 13.40, 14.*, 14.20, 14.40, 15.26,16.40, 1 7.30,1 8.25,1 9.40, 22.15,22.40 * samuo čez tiedan Nujne telefonske številke Bolnica Cedad 7081 Bolnica Videm 5521 Policija - Prva pomoč ....113 Komisarjat Cedad....731142 Karabinierji..............112 Ufficio del lavoro 731451 INPS Cedad 705611 URES-INAC 730153 ENEL...............167-845097 ACI Cedad 731762 Ronke LetališCe.,0481 -773224 Muzej Cedad 700700 Cedajska knjižnica ..732444 Dvojezična šola 727490 K.D. Ivan Trinko 731386 Zveza slov. izseljencev...732231 Dreka..................721021 Grmek..................725006 Srednje................724094 Sv. Lenart.............723028 Speter.................727272 Sovodnje...............714007 Podbonesec 726017 Tavorjana..............712028 Prapotno...............713003 Tipana.................788020 Bardo..................787032 Rezija 0433-53001/2 Gorska skupnost 727281