ORGANO DELL'UNIONE SOCIALISTA DEI LAVORATORI Anno Vili. — No. 390 Redazione e Amministrazione: CAPODISTRIA Via Santorio 26 • tei. 128 La voce del compagno Tito non è la sola nel mondo L'energia atomica deve essere fonte di vita e non di distruzione Entusiastiche accoglienze dei Polesi al Presidente «Come tutti coloro che hanno l’ardire di guardare negli occhi la realtà, noi siamo consci del fatto che una guerra atomica ed all’idrogeno mi-naccerebbe l’esistenza stessa dell’umanità. E proprio perchè siamo consci di tutte le conseguenze di una catastrofe bellica, lottiamo tenacemente peT la diminuzione della tensione intemazionale. Perchè oggi gli uomini temono ,invece di gioirne, di una delle più grandi scoperte dell’intelletto umano? Perchè essi temono che per il volere di qualche maniaco, questa grandiosa scoperta possa provocare la morte e non il progresso dell’umanità. Se consideriamo la scoperta e l’applicazione dell’energia nucleare per le illimitate possibilità che essa offre per il benessere umano e non per la sua rovina, abbiamo la chiara indicazione di come si dovrebbero sviluppare i rapporti internazionali. Può essere oggi titubante una mente sana sulla via da scegliere nei rapporti intemazionali? La risposta è cniara e nella nostra politica estera noi l’applichiamo.» Mentre il Maresciallo Tito pronunciava queste parole ed annunciava ail'As-semiblea Popolare Federale che la Jugoslavia aveva ormai le possibilità per lo sfruttamento dell’energia nucleare a scapi produttivi, nei mondo altri statisti, altri uomini politici, scienziati e popoli amanti della pace, facendone quasi eoo, ripetevano gli stessi principi. La voce del Maresciallo Tito, la voce della Jugoslavia socialista non è una voce isolata. Dall'Asia — dopo le parole del primo ministro indiano Nehru — oltre cento deputati del Parlamento di Nuova Delhi, ap-partementi ai partiti politici più diversi, inviavano un appello ah'ONU ed ai capi di stato scongiurando che l’energia nucleare e termo nucleare venisse applicata per lo sviluppo dei popoli arretrati, per dare loro in un domani migliore le possibilità di un tenore di vita degno di uomini. «Perchè ciò avvenga, è detto neil’ap-pelio, occorre mettere questa preziosa energia al servizio di tutta l'umanità. La scienza non si può svLup-pare senza la libertà, che è la condizione fondamentale dello sviluppo del pensiero scientifico e delle esperienze del mondo». L'appello dei de-,putati indiani era sintetizzato, nella sostanza, da queste parole del compagno Tito il quale così continuò nel corso della sua esposizione: «------Im- pedire, adducendo il pretesto della sicurezza nazionale, il libero scambio delle esperienze e la pubblicazione dei risultati ottenuti in questo campo, significa in effetti, frenare lo sviluppo e costituisce un ristagno del progresso generale.» Nello stesso spirito del discorso del Presidente della Repubblica e dell’appello dei deputati indiami, si riunivano nei giorni scorsi i rappresentanti degli stati dell’America Meridionale i cui esperti sono incaricati di studiare la possibilità, anche per i piccoli popoli, di sfruttare l’energia atomica a scopi pacifici. Questa tendenza è stata sintetizzata da Tito nell’affermazione che gli studi ed i progressi Jugoslavi dimostrano che questa potente scoperta umana non è, e non deve essere monopolio delle grandi potenze, quelle stesse grandi potenze, egli ha sottolineato, alle quali và la responsabilità se le Nazioni Unite — create come organismo internazionale, propulsore della pace — non hanno avuto successo in alcune questioni importantissime, che mantengono cos tantamente tesa la situazione intemazionale... si è giunti e contraddizioni nello sviluppo dei rapporti internazionali ... a contraddizioni, cioè, tra le tendenze costruttive per cui sono state costituite ile Nazioni Unite, e le tendenze egoistiche di alcune grandi potenze. Tendenze egoistiche che si vanno sviluppando sempre più in modo da venire a conflitto con lo spirito della Carta dell’ONU». Con questa messa a punto, il compagno Tito ha voluto sottolineare il modo negativo dei rapporti intemazionali, intesi dai fautori della politica dei blocchi, per contrapporlo al modo positivo che è nelle aspirazioni dei popoli. Contro tale concetto dei rapporti internazionali, e contro l’uso dell’energia termonucleare come mezzo di intimidazione, anche in Europa molte altre voci si sono levate. Ricordiamo la posizione assunta da Aneurin Bevan, leader dell’ala sinistra del partito laburista britannico, il quale alla Camera dei Comuni si rifiutò di votare la costruzione della bomba all’idrogeno in Inghilterra affermando che, come mezzo di guerra, era inconcepibile per il suo potere di annientamento indiscriminato, mentre per il suo «uso diplomatico» era assurdo perchè come forma di indimidazione, a- II progetto della 44Jugoelekport,, ELETTRIGIIA’ ALL EUROPA Quando cinque anni or sono la Delegazione jugoslava alla riunione cena Commissione economica europea a Ginevra sollevò il problema dell’esportazione di energia elettrica dalla Jugoslavia, monti definirono la proposia «fantastica». Una rivista, scientifica amar.cana, che preferiva porre m risalto i proponi preconcetti e le pretese polmone dj contro al progresso deila scienza, scriveva cne si trattava di una «bomba propagandistica iugoslava». invece dal g-omo in cui i rappresentanti jugosiavi, dottor Jože vitlan e Stjepan nan, hanno presentato il Piano di esportazione di ene.gia elettrica, si sono spente ancrie quelle tenetenz.o&e abusioni politiche ed oggi i paesi europei ’interessati, si trovano di fronte un dettagliato studio deilia «jugoelek-spotrt» una aetle più singolari opore dei dopoguerra in Europa. E ai giornalisti di tutto il mondo che gromi or son« facevano ressa nella saia aeI Faiazzo dette Nazioni, dove na avuto iuog0 la conferenza stampa, il capo dei Gomitato per l'energia eietirica deila Commissione econom.ca europea ha dicmarato di essero lieto cne id progetto della Jugoeieksport abbia percorso «u. lungo cammalo cne 1q ha portalo alia realizzazione». Ed ecco una ' breve cronistoria. La Jugosiavia ha enormi possibilità di produrre energia elettrica. In base a quanto risuita dagli accertamenti, la Jugoslavia può disporre di 66 miliardi di kmovatt-ore di energia annua. Di questo enorme potenziale viene sfruttato circa U 3 per cento. Eccezion fatta per la Norvegia e l’URSS, ia Jugoslavia possiede il maggior quantitativo di «carbone bianco» in Europa. Anoora più importante è il fatto che, in rapporto alle condizioni climatiche, in quasi tutti i paesi europei vi è più energia nel periodo da maggio a luglio, mentre in Jugoslavia succede il contrario. Nelle regioni dali’Isonzo al Montenegro i maggiori quantitativi di energia vengono prodott; nell’inverno, cioè nel periodo in cui nell’Europa Centrale il deficit energetico è maggiore dato l’aumento del consumo e la minor produzione di energia. Indipendentemente dalla rapidità con cuj vengono costruite le centrali idroelettriche, la Jugoslavia nej pressimi 30 anni non riuscirebbe a sfruttare neppure ia metà del proprio potenziale. D’altra parte l’Italia, e la Baviera hanno completamente utilizzato 1« proprie risorse idroenergetiche. Considerato che negli ultimi dieci an-ni la produzione di energia è duplicata e non trascurando il latto vrebbe acuito la tensione intemazionale ed accelerato la corsa agli armamenti atomici e termonucleari. La presa di posizione di circa settanta deputati laburisti non fà dunque che confermare l’ammonimento che il Maresciallo Tito ha lanciatp ancora una volta, daH’alto della tribuna deirAssemblea Popolare Federale: «La formazione e l’ultrriore ' sviluppo dei blocchi denotano viep- più la tendenza ad essere fenomeno costante nella vita politica internazionale di modo che molti uomini ip rasdnoat qntioiv.p ouos ppijod pensare ad altre forme nei rapporti intemazionali ohe non siano ouelle dei blòcchi. Per questa ragione ogni mossa, o voce, a favore della d'sten-sione nel mondo e della pacificaz'o-ne viene spesso rigettata o valutata come debolezza o come manovra flirnssemblea federale Riaffermati i principi della nostra politica estera che finora nessun paese .al' mondo1 ha rivelato dj abbondare di energia elettrica, appare evidente che molti paesi dovranno ricorrere al-rimportazicne di energia. Qui Si ch.ude la premessa al problema. Il Comitato per l’aiuto tecnic0 ha inviato in Jugoslavia quattro esperti che hanno intrapreso lo studio dei problemi geologici, edilizj ed elettroteon.ci relativi alla «Jugoeieksport» e l’esame dettagliato dei punti controversi del progetto. Hanno lavorato per due anni sullo studio che è stato oggi reso noto ali’opmicine pubblica. Il gruppo che ha preparato il progetto era oompcst0 da quattro comitati, costituiti da rappresentanti della Germania Occidentale, Austria, Italia e Jugoslavia. Questo singolare progetto sara di utilità e ai paesi beneficiari e al paese produttore. Gii esperti hanno constatato che ; piani delia Jugoelekspoirt sono tecnicamente attuabili ed economicamente favorevoli. Secondo i calcoli degli esperti dei quattro paesi, sul mercato invernale centro-europeo l’energia elettrica potrebbe essere fornita a un prezzo tuie che, nonostante i costi di produzione, frutterebbe un largo margine, che consent irebbe la costruzione di nuove centrali della stessa capacità. Quest’ultime verrebbero invece costruite con fondi dei prestiti intemazionali alla Jugoslavia. Il Comitato per i problemi finanziari della Jugoeieksport, capeggiato da un esperto austriaco, ha esaminato le varie forme tradizionali di finanziamento di questo progetto. Ne è interessata pure la Banca Intemazionale per la ricostruzione e lo sviluppo, al cui presidente Eugenio Black è stata inviata una relazione in euj si pone in evidenza la eccezionale importanza di questo progetto peir l’economia europea. A Ginevra si dimostra un grande interesse per i i>iani de!la Jugoeieksport. Molti giomai su dei paes; interessati seno giunti espressamente neUa capitale svizzera per studiare il problema. Il Capo del Comitato per l’energia elettrica, Sevet ha ricevuto numerose lettere in cui gli si chiedono chiarimenti e dettagli sulla Jugoeleèsport e sulle offerte delle istituzioni finanziarie. I nostri delegati sono tempestati di domande. A comprova dell’interesse generale basta il fatto che i 5 mila esemplari in cui era stato stampato il progetto della Jugoeieksport in inglese, francese e russo sono stati venduti il giorno dopo la conclusione dei lavori deU’«issemblea plenaria. Il Presidente della Repubblica, Maresciallo Tito ha riaifermato i principi fondamentali delia nostra politica estera ali"Assemblea popolare federale il / marzo scorso in una ampia analisi delia situazione intema-zionaie e dei nostri rapporti con una serie di paesi, analisi che ha avuto vasta eco all'estero, particolarmente alle Nazioni Unite. «La nostra politica estera — Ira detto il Presidente — si basa sui princìpi della Carta delle Nazioni Unite, sulla salvaguardia della pace, su una pacifica oonaborazione jnter-nazioinaie, sul rispetto delia parità fra gii stati e fra i popoli, sulla non ingerenza nelle questioni interne degù altri, su una soluzione pacifica dei problemi intemazionali msoiuti tramite il GNU e con il suo aiuto. Venendo a parlare dei rapporti greco-turoonjugosiavi, il Maresciallo ’irto ha comma to energicamente le prolezie di certi mannreuzionati cne non soltanto vaticinano, ma addirittura credono di vedere un indebolimento dei rapporti tra i tre paesi firmatari dei ratto balcanico e attendono con gioia maligna ù suo siacelo, attribuendo ana Jugoslavia il moro di necrororo. «in risposta a costoro — ila ammarato n i'residcnte — desidero qui soccoimeare cne i nostri rapporti non soltanto non si sono indeboliti, ma vi sono possibilità reali perchè si ratiorzino ancor più, sapiàiutio quando comincierà a funzionare i Assemblea consultiva balcanica.» Il Maresciallo Tito ha poi rilevato die il Fatto balcanico deve rafforzarsi nel consolidamento dei rapporti interni fra i tre stati nei senso di una collaborazione costruttiva e difensiva e non nei senso di un blocco militare con fini diretti all inasprimento dei rapporti verso quadrasi altro- .paese, mana solidità delia collaborazione costruttiva reciproca dipenderà in primo luogo ancne la capacita difensiva dei tie paesi balcanici. «il nostro punto di vista — ha affermato 'Irto — rimane tenua-mente ancorato all’idea cne anche in futuro il Fatto balcanico debba servire soltanto a quei fini per i quali è stato creato. Nella sua ampia esposizione, il Presidente ha anche accennato alla soluzione del problema di Trieste, problema che da parecchi anni avvelenava i rapporti tra l'Italia e la Jugoslavia, rappresentando in tal modo una costante fonte di incertezza e di tensione in questa parte dell'Europa e causando sotto ogni riguardo molto danno a entrambi i paesi. «Anche se per la soluzione di questo problema, il nostro Paese ha sostenuto notevoli sacrifici, io desidero sottolineare in questa occasione — ha detto il Maresciallo Tito —■ che i nostri popoli non hanno sbagliato accettando questo sacrificio, dato che esso era necessario ed utile in questo difficile periodo di tensione internazionale, quando la questione della pace è diventata qualcosa su cui l’umanità è costantemente in appren- sione e che è davvero per gli uomini il bene più prezioso.» «La definitiva soluzione di questo spinoso problema — ha proseguito il Presidente — non soltanto ha contribuito alia pacificazione in questa parte d'Europa ma costituisce un altrettanto possente contributo al consolidamento delia situazione generale. La soluzione di tale questione ha consentito che i rapporti tra l’Italia e Jugoslavia migliorassero notevolmente, tanto che è stato già possibile ri-, solvere tra i nostri due paesi alcune questioni, mentre altre vengono risolte gradualmente. Io sono oonvinto che noi ci troviamo sulla via deila realizzazione di rapporti sempre migliori e di una collaborazione reciproca multilaterale, che sarà indubbiamente di grande utilità per entrambi i paesi, sopratutto sul piano economico.» In merito ai rapporti con l’Occidente il Presidente delia Repubblica ha dichiarato che essi si evolvono normalmente nello spirito di amicizia e comprensione, rendendo tale ooìla-borazione importante per il mantenimento della pace e non solo per i vantaggi comuni. (Continua in IV. pagina) POLA, marzo —' La notizia si sparge in città con la celerità di un lampo. Oggi, dopo tanti mesi di assenza, ritornerà tra noi Tito. Ci si è fatta un’abitudine, un’usanza, il vedere il Presidente percorrere in automobile la città oppure passeggiare lungo le vie del centro e sedere al tavolino di qualche bar per bersi la birra. Ogni sua visita, anche se breve, entusiasma i cittadini, li spinge a stringere enormi cerchi di gente attorno a quest’uomo, idea e s.mbolo del Paese intero. In queste oocas.oni Tito discorre, sempre sorridendo con affabilità e comuniohevolezza, con tutti. Dov’è oggi il posto di convegno per salutarlo, la prima volta dopo il suo rientro in Patria? Non si può sbagliare, basta seguire le maree di polesi che salgono la via Dignano. Affrettano il passo per procurarsi un bel posto, per poter veder più da vicino possibile colui che guida le nostre sorti, esprimergli a voce, se possìbile, i sentimenti di fiducia e gra-tidudine. Migliaia e migliaia di persone, in una meravigliosa giornata piena di soie, si dirigono verso il bivio Fasa-na-Dignano, vicino a Montegrande. Di là transiteranno le macchine del Presidente. Un tripudio di persone, di bandiere, fiori e trasparenti al bivio di Fasana. Mentre suha strada viene tenuto lordine, ai margini di essa continuamente va ammassandosi nuova folla. E' una festa nei vero senso della parola,-rallegrata da un magnifico soie, da tanto verde da stupire- chi arriva da dieci chilometri di distanza, dove tutto è bianco di neve. Tito oggi troverà una vera e propria gioiosa primavera in questo posto periferico di Pola, prima di recarsi a Brioni. Tre rami di strada per centinaia di metri di lunghezza vanno sempre più annerendosi di popolo; Poda dev’essersi vuotata del tutto, da un capo ali’altro. Sin dalla Fabbrica Cementi, da Scoglio Olivi e dai più lontani posti di lavoro è giunta questa gente rumorosa ed entusiasta. E mentre si avvicinano le ore 16, geti- Prendendo lo spunto da alcuni incidenti avvenuti ai Senato durante un violento battibecoo fra il generale Messe e l’estrema sinistra gli attivisti romanj - dal Movimento Sociale italiano hanno attaccato la sede del partito comunista, lanciando petardi, devastando una libreria e disseminando di manifestini minacciosi le strade adiacenti. Gli squadristi missini, in barba alle disposizioni di legge, sono apparsi in gran parte m divisa e hanno marciato aR'< viene spuria alla dispera®- di una ferita e, dopo tra elementi delia classe la- va vengono presi da un ure- one. Quali usa di una ferita e dopo l £* *■<*- v« ^----- -v- la guarigione, credendo che «aratrice si r.scontrano mol- more leDonle, coian« di ao- guenze c tutti i suoi siano periti, de- ti d| questi casi. Limpoten- bendarne sudore e accusano Be tra - * 7 -- -------- ___________ov-iiv’ d r\ Ha.AVO GilO T Pl-\ i ,J-ì a mestiche. Aveva però il difetto di essere avaro e di (amare la comodità. Infatti quando le figlie raggiungano l’elà di maritarsi, decide rii 'sposarne due, mentre la terza dovrebbe restare con dui per sbrigare le faccende casalinghe. Naturriimunie le figlie sii oppongono ai progetti paterni e si sposano lo stesso, lrasc.andoio solo. Ama.regg.ato per riaccaduto, Houson si dà all’alcool, trascurando La bottega. D| g orno in giorno scende siano !le ccnse-di tale stato di co-marito e moglie è cide di rimanere «mi nnsto za sessuale comporta uno un sordo dolore alla testa facie immag.nare: crollo in qualità di infermiera, speciale stato d’animo, l’in- frammisto ad un senso di delle basi fondamentali del ^ ^ L’'ambulatorio dianone di do- dividilo è incapace di riflet- esaurimento e con nella matrimonio, divorzi eec. Di ßempre più in basso. Le fichi medicinali oer cui aitar- tere> ® depresso e perde il mente ili pensiero aormnan- .ciò ne parlano esauir.ea.te- gne, vjst0 che è g unto il ichè scoppia un’epidemia di desiderio di vivere. I medici te della loro impotenza in mente ogni giorno le mona- momento propizio, gii pro- ,tifo, Mihajlo viene mandato incontrano giornalmente ca- attesa dell’onta e denumi- che giudiziarie. pongono di riunirsi nuova- Peć per procurarne. Lun- dl anomalia sessuale. Se inazione. Molti sono pervasi Iin ogni oaso per curare mente, a patto, però, che g0 il viaggio viene, arrestato 11 P32161116 è giovane e non ria fantasie rii ogni genere’ i’jmpiotenza sessuale bisogna assegni ad ognuna 500 ster- ria una banda di «Balisti» l0i 80,110 difetti organici gli che rahentano e rendono ini- come pj-imo eliminare le pai- line di dote e che prenda stesso». :dia una banda di «Balisti» .(cosi erano chiamati | ter- verrà prescritta una qualsia-raristi) che lo vuol fucilare si medicina dandogli, però, ima, inspebtatamente viene la suggestione cosciente nel-jjalvato da una pattuglia mi- 'l’esito sicuro della cura. Ebbene, nella maggioranza dei casi, dopo un certo periodo di tempo, il paziente dichiarerà di essere guarito. possibile la erezione queste fantasie variano da individuo a individuo. Si potrà comprendere meglio i vari stadi deli’impo-itiiZa psichica se esaminare-mo t fatti aa un punto di Vista fisiologico, Cioè che Se Timpoitenza ha un ca- durant,e la ccubizione sia E’ morto ,a Londra un uor rattere prettamente psichico, esciusa dada nostra m0 che veniva considerato sarà il caso di ricercare qua- quals-iasi a8^“^“e ® li sono i motivi psichici che emmine dellorga^ CURIOSITÀ f coneurosi, ma vari saranno li marito di Maggie, pure’ fattori che influiranno sulla calzolaio, quale socio d af-durat,a della cura. Pazienza feri. e resistenza saranno neces- Non avendo a!tra scelta, isarie per arrivare a risulta- Hobson eecelta la proposta ti soddisfacenti. S. F. delle figlie. da tutti come un fenomeno. Si chiamava Oswald Beard ed aveva 58 anni. La curiosità della quale era centro, era dovuta al fatto che per ben 14 anni s| era mantenuto in vita ingerendo u- 1UI11VJ. lini lillllil VII 111 - „„deio. producono una delle malat- scienza sia pnva d <1 tie piu spiacevoli del siste- si rappresentazione es > ma nervoso a psiconourotico. in modo che tale o Chi ha avuto occasione di mieiUettualmene fuori sentire le lamentele dì tali possibilità di mbrospezi comprenderà piu che importanza individui, di osservare quei- Ora si la strana malincon.a che li facilmente pervade, dovrà venire alla ,abbiano lg varie fantasie du nicamente tè. Beveva circa conclusione che Timpotenza xante la coibizione. Gli indi-60 tazze di tè al giorno sen- sessuale è in relazione con viridi privi di una frate, ec-... . .. . la perdita dell'amore per ila citazione sessuale ricorrono za permettersi mai il lus- esi^enza_ all'axuto deli’immagmazione. jso rii oitafefc di qualche Abb;,amo appreSQ ,di mtìlti ciò si constata di comune altra sostanza. che si sono decisi al suici- tra i masturbatori. . & Non era una mania la sua. dio solamente perchè aveva- masturbazione la n i Nella I guerra mondiale e- no perduto la lor0 vitalità, sostituisce pa- ra stato ferito gravemente al- Visto perciò che l’impotenza ^ PP a dell’onania. Interes-0 , psichica può condurre ad at- toiogica aeu««« ^ lo stomaco e* nonostante Tm- ^ disperati non ci sembra sante è il f&ttQ, non S| rendono conto di a- Una scena da «Le due oorfanelle» credibile numer0 di 21 ope- fuor di luogo intrattenerci E razioni alle quali venne sot- un po’ su questo tema esa- vere di tali fantasu . m inando | motivi atti a .pro- seno separate dalle associa evocare lompotenza. Alcuni anni fa si è avuto toposto, non riusciva a liberarsi da seri disturbi. Decise pertanto di non mangia- n dft^o "studente“'che re niente © di limitare la aveva tentato di suicidarsi sua nutrizione al solo tè. perchè si era confuso da- Del suo caso si occupiaro- vanti -alla ragazza alla qua-no tutti i giornali londinesi « le era corso dietro per ben molti furono i pacchetti di due anni. Il suo carattere Paura zioni coscienti. La fantasia c dunque, in certi casi, una causa detrimpotenza sessuale. Una delle cause più comuni dell'impotenza psichica femminile è data dalla dL rimanere incinte. 99 tè che pervennero al malato, pacchetti assai graditi in quegli anni di carestia. I medici seguivano attentamente il suo oaso e vollero non era in grado di sopportare tale vergogna e la reazione era stata: «non ha senso che viva quando sono impotente». Dall’esame elini- Pure vari indebolimenti fisici od esaurimenti del sistema nervoso possono determinare tale malattia. Non trititi i casi, però, so- più volte tentare qualche al- co'è risultato invece che era ino facilmen e guaribili. L’eti-tra via, ma senza successo, stata perduta solamente la °1C§ o un Prof®nao e; Beard riuscì a resistere 14 fiducia in se stesso; voleva same fell° mo ncn ha mancato d| ap- m del circolo si sono riuni- lanni alla dieta che si era sperimentare per la prima paziente e molte volte risulta ,a------ ------L...M *>n aei Circolo si sono riunì :le ooe drfhnelle il Circolo ili Cultura di Buie Il Piccolo Teatro del C. Il risultato ottenuto dalia calo Italiano di Cultura di Compagnia filodrammatica Buie si è presentato ai pub- del Circolo bu ese in que-blico buiese alla fine dei sta arppresentazione attesta mese scarso, con il dram- come tale Compagnia deve ma di Dennery e Cannon, .essere coltivata e facilitata «Le due orf&nelìe». nel su-o lavoro che, nel fu- L’opera è stata scelta be- turo, ncn mancherà certo d| me in quanto nota e gradi- 'dare frutti ancora migliori, ta ai pubblico che, folcissi- Dopo lo spettacolo1, i mem- pretta- plaudire i bravi interpreti t; nella p'cco'.a sala del Cior- imposto anche se il suo a- volta con la persona da tern- c^Vdl anche a scena aperta e spe- col stasso dove, a7 più me- spetto non era quello di un po desiderata ma conseguen- mente psi^ica. Nei m_ Q ciaimen[e nei qutnlo atto .!te°vol. sono stàte dTstribui- nomq normale. Mori tutta- done, per sua disgrazia, solo 8®‘ 1 ^ . ia° cur è re- quando l’intreccio ragg.unge 'tte medaglie e diplomi. Alia Via in conseguenza deli’in- »n irsiim«sn Inevrastenie; i* cura e k xaa ___ via in conseguenza delf in-solita alimentazione. POI NON RIMASE ]6 DI AGATA CHRISTIE Cominciarono dalla prima camera da letto. Cinquo minuti dopo si ritrovarono sul pianerottolo. Nessun nascondiglio: nessun possibile nascondiglio. Biore notò: — c’è una piccola scala qui. Il dott. Armstrong osservò: — Porta alla camera della servitù. Biore aggiunse: — Ci deve essere un qualunque ripostiglio sotto il tetto, per le cisterne, i cassoni dell’acqua, ecc. E’ la migliore de’lo possibilità e forse Tunica! Fu allora, mentre stavano ancora lì fermi, che udirono un rumore c!a sopra. Uu soffice furtivo rumore di passi. Tutti e tre l’udirono. Armstrong afferrò il braccio di Bloie, Lombard alzò un dito ammonitore. — Zitti, ascoltate. Il rumore si ripetè: qualcuno che si muoveva piano, furtivamente, di sopra. Armstrong sussurrò: — E’ nella camera da letto. La camera dove si trova la salma della signora Rogers. Biore mormorò: — Ma certo! Il miglior nascondiglio che si potesse trovare! Nessuno andrebbe li. Avanti, ora: più silenziosi che sia possibbile. Salirono i gradini, di soppiatto, senza rumore. Sul piccolo pianerottolo superiore, si fermarono ancora fuori dalla porta della camera. Si, c’era qualcuno dentro. Si udiva un leggero scricchiolio. Rogers era nella camera con le braccia cariche di indumenti. Biore si riprese per primo. — Ci dispiace . . . Abbiamo udito qualcuno muoversi quassù e abbiamo pensato . . . già ... — S’interruppe, non sapendo più che cosa dire. Rogers disse: —• Dolente, signori. Stavo appunto prendendo le mie cose. Suppongo che i signori non facciano obiezioni se mi trasferisco nella camera vacante al piano inferiore? E’ la più piccola. Parlando &i era rivolto ad Armstrong, e fu Armstrong a rispondere. — Naturalmente. Certo. Continuata pure, Rogers. — Evitava di guardare dalla parte del Ietto dove già«',e va il corpo avvolto nel (lenzuolo. — Grazie, signore. Uscì dalla camera con le braccia cariche e scese al piano inferiore. Armstrong andò verso il letto e sollevando il lenzuolo guardò il viso pacifico della morta. Non era più impaurito, ora, era senza 'espressione. Armstrong disse: — Vorrei avere qui il necessario. Vorrei sapere di che genere di droga si tratta. — Poi, volgendosi agli altri due: — Finiamo quel che abbiamo da fare. Ho l’impressione che non troveremo niente. Biore stava lavorando intorno al lucchetto di una specie di uscio d’abbaino. Osservò: — Quel tipo si muove in silenzio come un gatto. Due minuti fa l’abbiamo visto nel giardino. Nessuno di noi l’ha sentito venire di sopra. Lombard osservò: — E’ per questo che abbiamo immaginato che qualche sconosciuto si muovesse quassù. Biore scomparve in una cavernosa oscurità. Lombard tirò fuori una lampadina tascabile e lo seguì. Cinque minuti dopo i tre si trovavano su un pianerottolo al piano superiore e si guardarono in silenzio. Erano sudici, coperti di ragnatele e con le faccie fosche. Non c’era nessuno sull’isola all’infuori di loro. * Lombard disse lentamente: — Dunque abbiamo avuto torto, torto in tutti i sensi! Ci siamo creati l’incubo di una superstizione fantastica, per il semplice motivo della coincidenza di due* morti quasi contemporanee! Armstrong commentò, serio: — Eppure, sapete, gli argomenti sono validi. Dopo tutto, perbacco, sono medico e me ne intendo in certo qual modo, di suicidio. Anthony Marston non era tipo da suicidarsi. Lombard domandò dubbioso: — Non potrebbe, per esempio, essere stata una disgrazia? Ma Biore sbuffò, poco convinto: — Una disgrazia un pò strana, perdio. Dopo una pausa Biore soggiunse: — E in quanto alla donna . . . — poi si interruppe. La signora Rogers? — Si. E* possibile, non vi pare, ohe si sia trattato di una disgrazia? Philip Lombard disse: — Una disgrazia? E In che mode? un insuccesso. salvamente facile. Una co- Ia massima ìmen-siià. Taro rappresentazione e alla pre- Le Lamentele dei singoli _ 1 , su„ gestiva .rappresentazione va conside- miazme ha assistito pura ----------------------------fa ritornare spasse volte al- ,rata co“e ü maSSQr sue- -y compagno Andrea Benus- l’amm alato la fiducia nelle ®esso ottenuto finora dal S1 presidente dell’Un ione de- sue possibilità virili. Molte 'Circo.q italiano cne, proprio gi|| italiani (per ITstria e volte la suggestione viene f &<**>' ha festeS«ia" Fiume il quale, prima eseguita in lato ipnotico, g ^ ^ raPI“ Biore sembrò leggermente imbarazzato. Il viso già color mattone gli si fece più cupo, per il rossore. Disse, quasi sputando le parole, suo malgrado: ------ Per esempio, dottore, voi le avete dato qualche droga, non è vero? Armstrong lo guardò: — Una droga? Che volete dire? — SI. Ieri sera. Voi stesso avete detto di averle dato, qualcosa /per dormire. 7 — Oh, già, è vero. Un innocuo calmante. — Di che cosa si trattava esattamente? — Le ho dato una piccola dose di trionale. Un preparato assolutamente innocuo. Biore arrossì ancora di più. Ma azzardò: — Sentite, non per pensare male, ma non avreste potuto esagerare la dose? Il dottor Armstrong rispose stizzito: — Non capisco dove mirate. — Non è possibile, per caso, che voi abbiate fatto uno sbaglio? Queste cose capitano, una volta tanto. Armstrong parlò aspro: — Io non faccio cose del genere. E’ una idea ridicola. — S’interruppe e soggiunse in un tono freddamente mordace: — O volete insinuare che abbia volutamente caricare la dose? Philip Lombard intervenne rapido: — Fate il piacere, voi due, dei- zio della rappresejxi'.azia- I medici sono però in pois- ai* ^-e» tenuto un breve di* sesso di molti altri metodi Lo spettacolo, sia per l’in- Bcorso nel qua’e ha sottolidi cura come la sommini- rterpretazione e la regia quam- ^eato il particolare sigriifi-strazione d| varii afrodisia- to per la scenografia e i co- icat0 della rappresentazione la oi, l’elioterapia, tea-a,pia eccet. Il carattere sociale l’impotenza riveste grande importanza. Le rea- balneo- -3turni, era al di sopra di stossa, venuta quasi a coro-urta rappresentazione dilet- nare i dieci anni di attività tantistiCa e non è esagerato svolta del- da. membri della una dire che la filodrammatica «Pappo Francesco». Brevi del cinema Gino Cervi e Ferniandel saranno gli interpreti del film «L’onorevole Pappone», del circolo «Pappo Francesco» ha raggiunt0 un vertice ancora insuperato dia altri gruppi dilettanti deilla regione. Novela Barbio — Radelj ac e Anita Agarinis rispettivamente nahe, parti dì (Luisa e La Frochaird, avrebbero suscitato uguaJe entu- il terzo della serie di «Den CamUlo». La regia questa siasmo anche ,|n una cornpa-jeneto la testa a posto. Non cominciamo a lanciare accuse ai quattro volta non sarà più di Julien gnia di pioiessionisti, me«l- venti, senza ragionare. Biore disse con furia latente: — Suggerivo semplicemente che il dottore avrebbe potuto fare uno sbaglio. Il dott. Armstrong sorrise, forzatamente, mostrando i denti in quel sorriso privo d’ilarità. — I dottori non possono permettersi di questi sbagli, amico mio. Biore pronunciò, con deliberata intenzione: — Non sarebbe ii vostro primo sbaglio ... se dobbiamo credere a quel disco! Duvivier, ma del suo valente tre non molto inferiori alle collega italiano Carmine Gal- stesse hann0 figurato Vanitone. A fianco di Gino Cer- da Tuiak, Romano Cimador, vi e Femandel, saranno il gl- Maria Bonifacio, Giovanni twane Marco Tulli e Leda Dambrosi, Lucia Moratto e (Gloria. iServolo Barbo. Deigni di lo- * rie anche gli all tri, alcuni Isa Miranda tornerà quan- dei,quali cacavano per la Armstrong si fece pallidissimo. Philip Lombard proruppe, con col- jto prima sul set per inter- prima volta la scena in. que- lera, rivolto a Biore: — Che scopo c’è, ora, a offendere? Siamo tutti pretare un film moderno, Sta Occasione, nella medesima situazione. Dobbiamo unirci, di buon accordo, se vo- Ispirato a «Le tre sorelle». Un «bravo® a parte speit-gliamo concludere qualcosa. E che ne dite, allora, di quella vostra dramma di CekOV è stato ta ad Aldo Bressan che, Ol-piccola testimonianza falsa? ridotto per lo schermo e sa- tire ad aver curato la regia, Biore fece un passo avanti, con i pugni serrati. Gridò irosamente: realizzato da Alfredo GUa- ha interpretato con piena — AI diavolo la falsa testimonianza! E’ una sudicia bugia! Voi potete Tini, Che già ebbe il merito soddisfazione Uha delle più tentare di chiudermi la bocca quanto volete, signor Lombard, ma ci di darC| tre altre personalis- difficili figure del dramma, sond case eh» voglio sapore . . . è una di «usile esse riguarda pre- |gime e indimenticabili inter- quella dallo Storpio GiUOO- jpnie veil (prefazioni di Miranda. «no. «v« ;XvX' tm ’•••••••v .V.V.' m LA XIV. GIORNATA DEL CAMPIONATO JUGOSLAVO DI CALCIO — I. LEGA TUTTO REGOTar! nella prima del ritorno ______ & ■ + P.wii cd, nun- na * quo.,., m^auina-nue gara ìnieiinazicuiaie cti salto con gli sci. La competi- zione, a causa delle avverse condizioni atmosferiche, si è svolta a Luhiana. Nella foto un bei volo e i saluti del saltatore norvegese Schiel derup, il vincitore dell0 scorso anno, ai nostri lettori. LA XXXIII. GIORNATA DEL CAMPIONATO ITALIANO DI CALCIO — SERIE A_ Continua a strabiliare l'Udinese a Bologna (4-2) Dopo tre mesi di riposo, è ripreso domenica il massimo campionato iugoslavo di calcio. La prima giornata del girone di ritorno, ossia la quat-tordidesima ha servito per dare un assetto più consìstente alla classifica e a far perdere alla Crvena zvezda ogni probabilità di vittoria finale. I belgradesi hanno pagato lo scotto per la loro lunga ed insensata tournée Sudamericana, nella quale, al ritmo di tre e più partite settimanali, hamio incontrato squadre di grido, guadagnando sì un bel muccliiet-to di dollari, ma compromettendo definitivamente le loro possibilità in campionato. Gli spalatini saranno senza dubbio l’avversario più pericoloso della Dinamo, attuale capolista e vincitrice, sabato, del fanalino Željezničar con il minimo dello scarto. Dopo la valanga di reti, regalata alla squadra svedese «Norby», si aspettava con impazienza il Partizan. Domenica se ne è avuta la riconferma. La stessa brutta fine è toccata al pur massiccio Spartak, il quale nulla ha potuto contro gli scatenati attaccanti dello squadrone belgradese. La rivelazione dell’anno, il BSK ha incamerato senza troppo tirare i due punti nell’incontro con la Lokomotiva di Zagabria, mantenendo così immutate le distanze nei confronti della capolista. Regolari i rimanenti risultati, dei quali, degno di menzione, il pareggio del Vardar sul campo del Sarajevo. E’ stato anche l’unico punto, ottenuto in trasferta nella prima giornata della ripresa del campiona- PIRANO, 13 — In un’incontro' amichevole, disputatesi sul campo di s. Lucia, fra il Ljubljana, militante ne’Cja Lega intercreipubbli-eana, e la compagine locale, le due squalre si sano divise la posta. Il terren0 i,n pessime condizioni e un forte vento, che non ha dato tregua por tutta la durata del gioco, hanno ostacolato l’andamento dell’inccntro, non permettendo il controllo del palične e impedendo cesi lo svilupparsi delle trame d’attacco. Il gioco è stato caratterizza,t0 princ'palmente dalla velocità imposta dall’undici del Ljubljana che, malgrado allineasse giocatori dotati individualmente dj una maggiore Classe nei confronti dei locali, non è riuscito a passare le maglie della difesa pirone,se. Anche nel gioco dei Ljubljana Si è avvertita la grave pecca di molte nostre squadre e cioè la mancanza del mordente necessario per concludere con un corrispondente numer0 di goal la superiorità teonica e agonistica al momento culminante delle azion; offensive. Il Piran0 ha disputato una gara coraggiosa, nella quale si seno distinti in particolare Bonifacio e Stefani, dimostrando di essersi avviato verso un migliore e più pont’nuo rendimento, ciò che è di buon auspico per il prossimo inizio del girone di ritorno del Campionato repubblicano sloveno. La cronaca, a dire la verità, è abbastanza povera. Subito al l’inizio il Ljubljana prende l’iniziati- In vent'un tappe il Giro d'Italia Il tradizionale «Giro d’Italia» avrà quest’anno 21 tappe per complessivi 3.857 km e durerà dal 14 maggio al 5 giugno. Gli organizzatori hanno cosi’ stabilito l’itinerario : 1. tappa: sabato, 14 maggio MILANO — TORINO km. 200 2. tappa: domenica, 15 maggio TORINO — CANNES km. 218 3. tappa: lunedi, 16 maggio CANNES — SANREMO km. 115 4. tappa: martedì, 17 maggio SANREMO — ACQUI km. 199 5. tappa: mercoledì, 18 maggio ACQUI — GENOVA km. 173 6. tappa: giovedì, 19 maggio GENOVA (a squadre) km. 18 7. tappa: venerdì, 20 maggio GENOVA — VIAREGGIO km. 181 sabato, 21 maggio RIPOSO A VIAREGGIO 8. tappa: domenica, 22 maggio VIAREGGIO — PERUGIA km. 244 9. tappa: lunedi, 23 maggio PERUGIA — ROMA km. 178 10. tappa: martedì, 24 maggio CIRCUITO DI FRASCATI km. 243 11. tappa: mercoledì, 25 maggio ROMA — NAPOLI km. 235 12. tappa: giovedì, 26 maggio NAPOLI — SCANNO km. 180 ,13. tappa: venerdì, 27 maggio SCANNO — ANCONA km. 251 ■14 tappa: sabato, 28 maggio ANCONA — CERVIA km. 171 15. tappa: domenica, 29 maggio CERVIA — RAVENNA (cr.) km. 48 16. tappa: lunedi, 30 maggio RAVENNA — JESOLO km. 244 17. tappa: martedì, 31 maggio JESOLO — TRIESTE km. 146 mercoledì, 1 giugno RIPOSO A TRIESTE 12. tappa: giovedì, 2 giugno TRIESTE — CORTINA km. 241 19. tappa: venerdì, 3 giugno CORTINA — TRENTO km. 230 20. tappa: sabato, 4 giugno TRENTO—S. PELLEGRINO km. 214 21. tappa: domenica, 5 giugno S. PELLEGRINO — MILANO km. 100 Totale km. 3.857 to. Per il resto c’è stato un regolare predominio dei padroni dì casa. HAJDUK — CRVENA ZVEZDA 4:1 (0:0) Il primo tempo non ha dato la sensazione di una Crvena zvezda in formato ridotto, poiché si comportava a dovere, segnando ■anzi una leggera superiorità" nei confronti del Hajduk. Ma dopo un primo tempo in sordina, THaJduk si ritrovava, e, dopo la rete inflittagli da Toplak • al 4’ su sbaglio di Radovič, partiva come spinto da una molla ed in breve tempo riusciva a pareggiare e portarsi in vantaggio. Dcpo il 5’ della ripresa non si è vista che una squadra, l’Hajdùk, che ha disposto a proprio piacimento degli avversari. Al 8’ Matcšič pareggiava e solo tre minuti più tardi portava la propria squadra in vantaggio per 2:1. Giocando in bellezza l’Hajduk passava altre due volte con Vidoševič e Vu-kas, dando così E ultimo oo’po ai belgradesi, i quali non hanno tentato nemmeno di reagire. PARTIZAN — SPARTAK 5:0-(1:0). Dopo un primo tempo guardingo, nel quale segnava una sola rete per merito di Valok al 25, :1 Partizan pasava decisamente all’attacco nella ripresa, segnando ancora al 6’ con Čajkovski su calcio di rigore, all’ll’ con Milutinovič ed al 34’ con Hmeljina. La marcatura veniva conclusa al 32’- da Milutinovič, -il quale ha pure sprecato un buon numero di occasioni propizie. BSK — LOKOMOTIVA 2:1 (1:0). Quando tutti si aspettavano un net- va, portandosi in area avversa,ria.' senza peraltro concludere nulla di concreto. Anzi, è il Pi rano che, con veloci contropiede, mette più volte in pericolo la difesa lubraznese, costringendola a salvarsi in angolo. Il primo tempo si ocmclu-de a reti jnv'olate. La ripresa ha visto più o men,0 la medesima fisionomia dei primi 45’ con il Ljubljana proteso invano all’attacco e il Pipano a collezionare angoli su angoli a proprio favore, rimasti tutti infruttuosi. H oemport,amento degli atleti è stato improntato alila düsd'pUma e alla cavalleria sportiva, lasciando soddisfatti tutti gli spettatori. Ha arh'trato oculatamente Kravanja, di Capodistria. Aurora - Scoglio Olivi 0:2 (0:0) SCOGLIO OLIVI: Puniš (Rakié A.), Banović, Lorenzin, Viale, (Ra-kič), Pavkovič, Ninčević, Marino-vić, Droz na, GergnuI, Dimitrijević, (Vlačjć), Bujić. AURORA: Russ'gnan I., Orlati I., Santin, Burlin, Sorgo, Ramani, Hočevar (Della Valle), Felluga, Degrassi, Pavento, Russignan IL MARCATORI : al 63’ Marinovič e al 72’ Cergnul. ARBITRO: Sabadin E. di Capodi-stria. CAPODISTRIA, 13 — Con diue reti, ottenute nella ripresa da Marinovič e Cergnul, lo Scoglio Olivi è passato sui non facile campo di Cap'cdistrda nella partita amichevole d; rivincita con l’Aurora. L’incontro precedente, disputatosi verso la fine di febbraio a Pola, era terminato pure con la vittoria dei cantieir'n; palesi per 4:2. Il successo delilo Scoglio Olivi è staio contrastato da una coraggiosa prova dei padroni di. casa che, nei primo tempo, sono stati anzi superiori agli avversari, maggiormente quotati. Il primo tempo si è chiuso alla pari -0:0), ma un po’ la bravura di Punte, ehe ha parato un quasi impassibile tiro di Degrassi nell’angolo basso,, un pò la precipitazione e Timprecisione ne! tiro negl,- attaccanti; ner0 verdi hanno impedito che i capodi-stitiani aoquAiaisseirio vantaggio. D'altra parte una traversa ha salvato la rete di Russi,gnan da un sicuro goal. La ripresa invece, dopo una partenza veloce deli’Aurcira che segnava al 10’ anche un® rete, annullata poi irregolarmente dall'arbitro su intervento dj un segnalinee quando il gioco era già ripreso, ha visto lo Scoglio Olivi prendere il sopravvento e concretizzare la propria superiorità in due reti: un,a dala mischia conseguente un calcio d’angolo e una grazie a un madornale buco de:lila difesa ca-podistriana. La partita non ha offerto belle emozioni, contrariamente a quanto C; si attendeva. Forse un noioso vento, che ha soffiato insistentemente per tutta Ia durata dei-rincontro, ha impedito alle due squadre di sfoderare tutti i propri numeri. Comunque meglio si scn0 trovati i polesan; che, vistane l’utilità, hanno svolto un gioco basso, molto consistente. I ca-podistriani sono calati di tono un pò per io schiaffo morale dell goal annullato, un pò per la mancanza di una preparazione atletica normale. Comunque foisogna dire che i padroni di casa hanno avuto tre q quattro occasion, d’e-ro per segnare, senza tuttavia riuscirvi, il che più che essare merito della retroguardia poiiese, dimostratasi invero vulnerabile, va ascritto all’Inefficacia leil’attaico nero verde. L’arbitraggio di Sabadin ha lasciato alquanto a desiderar©. to predominio del BSK sul fanalino dii coda Lokomotiva, è venuta fuori da ringiovanita isqupdra zagabrese, la quale si è pure permessa il lusso di dominare addirittura, e per lungo tempo, i rinomati rivali, i quali 9ono riusciti a vincere solamente grazie a un provvidenziale calcio di rigore, concesso dall’aibitro a 10’ dalla fine e tramutato in rete da Markovič. Il BSK è passato in vantaggio già nel primo tempo con Zupac, ma veniva raggiunto al 4’ della ripresa oon lina rete di Jovanovič. PROLETER — RADNIČKI 1 : 0 (1:0). Molto nervosismo ed occasioni sprecate, sono stati gli elementi principali della partita giocata a Osijek fra Proleter e Radnički di Belgrado. Alla fine i padroni di casa, pur eccellendo, sono riusciti ad incamerare i due preziosi punti grazie ad una rete di Vekič realizzata nel primo tempo. Invano il Radnički hs tentato di ristabilire le distanze nella ripresa. La difesa del Proleter è sta- CAMPIONATO JUGOSLAVO I. Lega I RISULTATI Par'izan — Spartak 5:0 BSK — Lokomotiva 2:1 Hajduk — Crvena zvezda 4:1 Zagreb — Vojvod na 2:1 Proleter — Radnički 1:0 Dinamo — Željezn'čar 2:1 Sarajevo —• Vardar 0:0 LA CLASSIFICA Dinamo 14 10 2 2 34:23 22 Hajduk 14 8 4 2 35:17 20 BSK 14 9 I 4 33:25 19 Sarajevo 14 7 4 3 28:14 18 Partizan 14 6 3 5 31:21 15 Crvena z. 14 6 3 5 28:21 15 Vojvodina 14 4 7 3 22:17 15 Zagreb 14 5 5 4 18:18 15 Pro'eter 14 5 3 6 19:22 13 Spartak 14 5 2 7 27:32 12 Radnički 14 4 2 8 13:16 11 Vardar 14 2 4 8 13:23 8 Željezničar 14 3 1 10 16:36 7 Lokomotiva 14 3 1 10 14:46 7 ta insormontabile. Con questa vittoria il Proleter, almeno per il memento, si è messo al sicuro ZAGREB — VOJVODINA 2:1 (1:0). Molte volte nel calcio i risultati non rispecchiano affatto il comportamento delle avversarie sul tappeto verde. Una nuova conferma la si è avuta a Zagabria, dove la squadra che ha dominato in campo, ia Vojvodina, è stata battuta. Comunque, per vincere le partite di calcio, bisogna segnare. La Vojvodina non ha saputo fare questo, anzi, pure Tunica rete in suo vantaggio è stata opera di un’autorete di Dubraivčič. Lo Zagreb, pur dominato, si è dimostrato più pratico e molto pericoloso nelle azioni di contropiede con le quali è passato una volta per tempo con Medved e Senčar. dinamo — Željezničar 2:i (2:1). La Dinamo, pur non dando l’impressione di impegnarsi a fondo, è riuscita ad incamerare i due punti necessari a mantenere il comando nella classifica, e ciò grazie anche agli avversari, i quali si sono permessi il lusso di sprecare un calcio di rigore, quando il risultato era di 2:1. La Dinamo passava per due volte nel giro di quattro minuti, al 12’ e 16’ con Dvomič e Mantula, indi si limitava a controllare il gioco dell’avversario, il quale dimezzava le distanze al 42’ con Amiždič, SARAJEVO — VARDAR 0:0. Inaspettato è giunto il pareggio del pericolante Vardar sul quasi inaocessi-bile campo del Sarajevo. Gli ospiti, pur non strafacendo, sono riusciti a portar via un punto al Sarajevo, il quale, malgrado la netta superiorità sul terreno, non è riuscito a passare BELGRADO, 13 — Domenica prossima 28 c. m. si svolgerà a Milano la gara su strada par la «Coppa Caldirola» alla quale hanno. aderito i più forti dilettanti italiani, belgi, svizzeri eco. Anche il nostro Paese sarà rappresentato in questa tradizionale manife-zìone ciclistica. Oltre all’allenatore federale Giovanni Sironi, la comitiva sarà composta daj ciclisti Petrovič, Viđali, Meteljko e Bogovič. I colori jugoslavi saranno difesi quindi con o-nore, ma le speranze dj affermazione del nostrj corridori, data la forlissima concorrenza straniera, non sono molte. Tuttavia Petrovič che si è messo recentemente in luce nel Gir0 dell Egitto, potrebbe figurare nej posti d’onore. AI GIOVANI la Milano - Torino TORINO 13 — LA trentattesi-ma Milano — Torino è stata vinta da Maule che si è imposto in volata sul compagno dii squadra Moser. I due atleti avevano staccato il grosso del gruppo ed una cinquantina di chilometri da Torino. Ecco l’ordine d’arrivo: 1) Maule ohe copre i 221 km. del percorso in 5 ore 38’52” all,a media di 39,130, 2) Moser a 10 metri, 3) Alban a 57”, 4) Coppi, 5) Maggini; 6) Fanzin; 7) Crespi; 8) Defilip-pis; 9) Monti 10) Seghetti tutti oon il tempo di Alban. UDINESE — BOLOGNA 4:2 (2:1). Apre la segnatura il Bologna su tiro d) Jensen. Pivatelili, evitato Az-zimonti, batte Romano, uscito a vuoto,. Subito dopo Pivatelili è costretto ad abbandonare il gioco per qualche minuto a causa di uno strappo muscolare alila coscia sinistra. Al 12’ l’Udinese pareggia con Be,trini su lancio di Semelsan, e al 39’ su azione di Castaldo e passaggio di Seimenson, La Forgia porta l’Udinese in vantaggio. Nella ripresa una netta prevalenza dei bianco-neri. La Fcirg-a a,i 28’ ottiene la terza rete per l’Udinese, dopo aver superato Greco .a terra1 e Gicrgellj che gli si era gettato sui piedi nel vano tentativo dii impedirgli il tiro,. Al 30’ Cervellati in mischia sotto la parta conseguente ad mia pun zione, accorcia il distacco. per il Bologna, ma al 42’ Gicreelli respinge cort0 di pugno, porgendo ia palla a Seimenson che da pochi passi realizza, TRIESTINA — NOVARA 1:0 (1:0). Contro un Novara chiuso in difesa, la Triestina h,a cercato di trovare la vi,a del goal, ma dopo aver fallito con Luoentin; e Dorigo un paio di occasioni propizie, è andata in vantaggio coin un forte tir0 di Secchi cne aveva raccolto con prontezza una palla -deviata di testa đa Curri ,a pochi passi dalla porta novarese. L’azione che doveva decidere l’incontro si è verificata al 35’ del primo tempo ed è stata originata da uri tiro ai punizione battuto da Petagna per fallo di De Giovanni su Lucentini. Nella ripresa il Novara abbandonava il catenaccio, ma doveva riuscire infruttuoso ogn; tentativo di colmare il distacco. e soltanto al prim0 minuto una favorevole occasione era sciupata da Piccioni e Gidefjal. La Triestina, a sua volta, falliva pm di una occasione oon Sabatella, Secchi e Lucentini, mentre Corghi si distingeva in alcune parate difficili. CATANIA — JUVENTUS 2:2 (1:1). La Juventus è stata netta- CALCIO OLIMPIA — PADNA 3:0 (3:0 OLIMPIA: Bertok I., Benčič, Goja, Bertok II,. Parovel, Kocjančič I., Kocjančič II., Bertok IH., Sabadin, Ražman, Purger. PADNA: Grižon I., Kocjančič, Mohorčič I., Francarli, Grižon II., Pucer I., Breč, Pucer II., Grego, Mohorčič, Gr.žon III. MARCATORI: alil’8’ Sabadin, al 18’ Purgej e al 40’ Kocjančič II. ARBITRO: Mazzucato, di Capodistria. Partita fiacca e priva di contenuto tecnico, disturbata per giunta dal vento. I goals sono stati segnati tutti su azione personale. Al 14’ l’Olimpia sciupava un rigore. STELLA ROSSA — STIL 1:5 'L’incontro ha visto una larga affermazione degli ospiti. Il risultato è troppo consistente in rapporto agli effettivi valori in campo. Comunque la vittoria della Stil è frutto di urta maggiore e-sperienza e di migliore preparazione di fronte ai padroni di casa, molto volonterosi, ma difettosi nel gioco diassieme, L’arbitraggio di Sabadin F. non è stato dei migliori, avendo contribuito a Innervosirne un pò gl; atleti, mo tempo. Nej primi dieci minuti dii gioco ha collezionato ben 6 calci d’angolo. Ciononostante non è riuscita a chiudere in vantaggio i primi 45 minuti di gioco. Ha segnato anzi per primo il Catania ai 30’ su calcio di punizione battuto da Karl Hansen. La Juventus ha pareggiato dopo cinque minuti con Bronèe. Nella ripresa il Catania, a sua volta, ha mantenuto una costante pressione sotto la porta juventina mettendo spesso in difficoltà ia difesa bianco-nera. Tuttavìa la Juventus si è portata in vantaggio al 10’ con un gol di Praest. Ha pareggiato un immuto dopo il Catania con Bassetti. FIORENTINA — SPAL 1:0 (0:0). A due minuti dalla Une, la Fiorentina è riuscita a rompere la serrata difesa della Spai con una rete di Buzzin su mischia. Nel primo tempo la Spai, in favore di vento, ha retto bene il confronto. Nel secondo tempo la Fiorentina, in favore di vento,, ha attaccato continuamente, creando numerose mischie e ottenendo diversi calci d’angolo. Virgili al 17’ ha colpito un palo da pochi metri. INTERNAZIONALE — ATALAN-TA 3:0 (2:0). L’Internazionale ha segnato due reti nel primo tempo. La P£rirna dopo 14 minuti. Con due lunghezze dj vantaggio, avendo subito senza danno un rigore nel primo tempo, i milanesi nella ripresa non hanno insistito. Così si è avuto un certo equilibrio territori-aie. LA/allanf.ia, che non ha giocato male, è sembrata, spesso rassegnata della superiorità di gioco dei padroni di casa. Al 14’ su un’uscita difettosa dei portiere Stefani, la palla viene messa in rete. Ai 42’ l'arbitro,, per un fallo di Nesti su Longoni in area del-Tlntemazxnale, concede il rigore; tira Bassetto e Lombardi para. Nella ripresa, al 34’ terzo goal per J’Inter. Su centr0 di Skoglund, Brighenbi di testa mebte in rete. LAZIO — GENOA 2:1 (0:0). Quinta vittoria consecutiva della Lazio, contrastata dal Genoa sino aRa fine. Nel primo tempo i rosso-blu hann0 sfiorato il successo al 21’ su tiro dj Dal Monte, respinto a mani aperte da Zibetti. Pistrin a porta vuota ha sciupato il goal, mandando alto. La partita si è risolta nella r.presa. Al 6 minuto Loefgren, con azione personale sulla sinistra, ha segnato con tiro basso angolato. Due minuti dopo Burini è avanzato frontalmente e, dal i mite de,lTarea di rigore, ha battuto Gualazzi con un forte tiro. Reazione del Genoa al 16’. Friazj ha colpito la traversa su calcio di pun zi,cne. Al 19’ Zibetti ha salvato la rete laziale, respingendo un tiro di De Angelis e deviando in angolo la replica da tìue passi di Pistrin. Al 28’ lanciato da Lansen sulla lastra, Ca-rapellese è avanzato sino sotto la porta e, con un forte tir0 da sinistra, ha battuto Zibetti. NAPOLI t— ROMA 2:0 (1:0), NelTimizio attivissimo nei Napoli il duo Beltrandi-Vitiali che impegna più volte Moro. La lunga pressione degli azzurri frutta al 39’ un goal di Jeppson. Palla da Castelli e Beltrandi che centra. Moro esce ma Jeppson, benché sorvegliato da Cardarelli, anticipa sul portiere e infila la palla in rete. AlTinizio della ripresa Comaschi, colpito da uno stiramento muscolare, viene sostituito da Vitalj per 5 minuti. Ma la Roma non riesce ad approfittare deHa superiorità numerica, continua a collezionare calci d’an-goolo senza realizzare. E anche il Napoli che, in un vivace finale, arrotonda il punteggio, al 43’ oon un tiro di Golin da 30 metri. SAMPDORIA — PRO PATRIA 3:0 (0:0). Durante il primo tempo la Sampdoria, pur avendo contro un forte vento, ha attaccato in prevalenza, ma non è riuscita a passare poiché ha, insistito nel gioco alto che la difesa del Pr0 Patria ha potuto facilmente neutralizzare, anzi, nelle poche azion,- portate in area Sampdoriana, i Bustesi barino avuto facili occasion., per segnare, Tutto il secondo tempo è stato di,sputato sotto la porta deila Pro Patria. Al 30’ Bald ni ha portato in vantaggio Ha Sampdoria, inviando da deistra all'altezza dell’area di rigore il pallone nei-l’angolo della porta. Al 35’ Centi ha sciupato, tirando in alto, una facile occasione. Due minut; dopo Baldini, con az cne personale, si è spinto fin sotto fa porta, poi ha passato la palla ad Arrigoni ed ha segnato la seconda rete per ; blu cerchiati. Al 39’ alt,ra rete rearizzata da Tertuil su passaggio di Rosa. CAMPIONATO ITALIANO Serie A I RISULTATI Internazionale — Atalanta 3:0 Lazio — Genoa 2:1 Catania — Juventus 2:2 Torino — Milan 1:2 Triestina — Novara 1:9 Sampdoria — Pro Patria 3:0 Napo i — Roma 2:0 Fiorentina — Spai 1:0 Bologna — Udinese *:4 LA CLASSIFICA Milan 23 14 6 3 51:24 34 Bologna 23 11 6 6 42:33 28 Fiorentina 23 11 6 6 32:28 28 Roma 23 8 11 4 34:29 27 Udinese 22 10 6 6 34:27 26 Inter 23 9 8 6 37:29 26 Juventus 23 9 8 6 40:35 26 Torino 23 9 6 8 35:28 24 Sampdoria 23 8 7 8 33:28 23 Napoli 23 7 9 7 29:26 23 Lazio 23 9 4 10 29:25 22 Catania 23 6 9 8 28:28 21 Triestina 22 7 7 8 24:36 21 Genoa 23 5 10 8 22:25 20 Atalanta 23 4 10 9 20:26 18 Novara 23 7 4 12 23:33 18 Spai 23 3 10 10 14:26 16 Pro Patria 23 3 5 15 16:38 11 MILAN — TORINO 2:1 (2:0). Difficile vittoria del Milan, ottenuta di stretta misura. Nei primo tempo superiorità di gioco tecnico ed iniziativa dej milanisti. La prima rete è stata realizzata al 12’ di gioco su az.one personale d; Fri-guani portato verso destra, conclusa dall’ala con un forte tiro raso terra nella porta di Loivati. Insistendo all’offensiva, i rosso-neri hanno ottenuto il secondo goal al 36’ con una perfetta comoinazione Ricagni Soeransen. Schiaffino, ottenuta la palla, l’ha indirizzato imp,arabilmente nella rete granata. Un goal del Torino al 42’ è stato annullato par fuor; gioco di B acci. Nella ripresa il Tonno è passato deciso all’attacco, ponendo so« venie in difficoltà i difansox; o-spiti e al 21 ha realizzato con un pallone raso terra, calciato da lutano da Antcniotti. U tiro ha sorpreso Buffon, SPORT INVERNATA A HEDA il salto con gli sci La settimana passata, pure facendo ritornare alia ribalta le cronache sportive, è stata ancora dominata dalle gare sciatorie, prolungate quest anno a causa delie abbondanti nevicate del mese di marzo. Ai centro dell’attenzione è stata senza dubbio la gara di salto con gii sci per il trofeo e la coppa Kongsberg. Com è noto, a Poida è annata ia Coppa, agii austriaci il Trofeo. Dopo Lubiana, i saltatori oon gli wri si sono portati a Maribor e Celje, dove si sono nuovamente misurati per incontri non ufficiali di rivrnei-ta. La vittoria è toccata questa volta agli austriaci, i quali hanno vinto aniiDedue le gare con Aioiz Leodoi-■ter. Polda si è piazzato a Maribor al seoondo posto, mentre a Celje, volendo strafare è caduto, pur realizzando il salto più lungo, ma compromettendo irrimediabilmente ia propria possibilità di vittoria. In tutte queste gare è stata riaffermata la preparazione dei saltatori delle vaile nazioni. L'unica grande sorpresa l’hanno procurata questa volta i saltatori italiani, i quali, dopo un intensa preparazione sotto la guida dellalltnatore norvegese Schrel-derup, sono riusciti a perfezionarsi in modo tale, da minacciare da vicino i saltatori centro europei, che, da anni, detengono il. monopolio in questa specialità. Polda, dopo le gare di Lubiana, Maribor e Celje, si è portato a Ravne, dove erano in pieno svolgimento i campionati jugoslavi in tutte le specialità sciistiche. Sul trampolino di 50 metri egli ha conquistato domenica, per la sesta volta consecutiva, il titolo di campione jugoslavo di salto con gli sci, raggiungendo così un record difficilmente superabile. Questa volta però il giovane Zidar gli è finito alle calcagna, battuto di soli 2,2 punti. Al terzo posto si è classificato l’ormai noto Albin Rogelj, seguito nell'ordine da Gorišek, Adlešič, Langus e Saksida. La maggiore sorpresa dei campionati è stata data dal giovane Janez Pavčič, il quale si è aggiudicato ambedue i titoli di fondo, sui 15 e 30 km, lasciando nella sua scia tutti ì favoriti. JANEZ POLDA All'assemblea federale (Segue dalla I. pagina) Coerente ai principi che informano la sua politica estera, la Jugoslavia ha accettato di normalizzare i suoi rapporti con l’Unione Sovietica e i paesi dell’Oriente europeo. A questo proposito il Presidente Tito ha rilevato come tale normalizzazione venga spiegata in quei paesi come se la Jugoslavia fosse un’accusata che si è ricreduta, che si è accorta dei suoi errori e ohe cerca di porvi rimedio. «Questo è insensato — ha sottolineato il Presidente della Repubblica — in quanto può far sorgere dubbi sulle ingiustificate accuse mosse contro la Jugoslavia nel 1948. L’esposizione di politica estera del Presidente della Repubblica e la relazione del Consiglio esecutivo federale sullo sviluppo del nostro Paese nel 1954, con particolare riguardo all’autogestione sociale, sono state approvate dopo gli interventi di numerosi deputati, airunanimità dalle due Camere dell’Assemblea popolare. Tanto la Camera dei rappresentanti quanto quella dei produttori hanno quindi approvato la legge fonda-mentale sulle imprese e gli enti editoriali e la legge die proroga il mandato dei consigli operai fino alle nuove elezioni regolari che avranno luogo nel 1956. La Camera dei rappresentanti ha inoltre approvato la legge sull’amministrazione sociale delle scuole, la legge sull’organizzazione dell’Accusa militare e la legge di ratifica della convenzione sul diritto intemazionale, intesa ad impedire la diffusione di calunnie ai darmi di altri paesi, tramite i servizi di infor-mazone esistenti nei paesi ospitanti. Esito dell’estrazione della grande lotteria dell’azieinda commericiale «SOCA KOPER» effettuata il giorno 16. II. 1955: Sono stati estratt; i seguenti numeri; 7072 3603 6710 4231 3383 6068 1182 8812 6379 3411 8006 252 2894 8181 7351 1868 9654 8793 7922 5887 6544 1848 1670 4378 8391 7177 8278 981 5094 8184 7793 7244 3112 2295 2403 7544 6911 2653 9481 7732 4396 8081 231 189 8037 3427 2769 9340 6714 7366 2823 2154 2178 1736 4684 9593 9703 2459 1798 5481 6601 2657 5446 7009 7436 8269 8101 2861 6036 1706 4109 4195 8685 9672 9111 2991 3681 3530 1109 1862 2916 8708 5575 7643 2611 8178 6704 1540 3466 4278 1373 2489 7637 6416 729 233 5120 337 8534 728 6595 1907 4733 2413 3643 8297 3018 9983 4807 9200 5797 67 1674 5492 7134 7697 6026 9941 9669 4990 8093 2768 5499 4298 6903 7160 6332 306 6524 4459 Si comunica che il termin« per ritirare i premi 9 stato prolungato fino al giorno 15. IV. 1955. AMICHEVOLI Pirano - Liubliana 0:0 mente ,superiore ,per tutto il pri- CICLISMO CORRIDORI JUGOSLAVI ALLA 'COPPA CALDIROLA,