Prejeto I received: 2. 1. 2017. Odobreno I accepted: 12. 4. 2017 DOI: 10.3986Idmd13.1-2.09 IL SECONDO LIBRO DE MOTTETTIA UNA E DUE VOCI DI ANTONIO GUALTIERI E IL PARNASSUS MUSICUS FERDINANDAEUS CHIARA COMPARIN Università degli Studi di Padova Izvleček: Razprava osvetljuje glavne značilnosti zbirke Antonia Gualtierija iz leta 1612 in vzporeja nekatere motete iz te zbirke s tistimi Gualtierije-vimi moteti, objavljenimi v antologiji Parnassus musicus Ferdinandaeus, ki imajo enako zasedbo in kažejo podobne kompozicijske značilnosti. Ključne besede: Antonio Gualtieri, mali duhovni koncerti, 17. stoletje. Abstract: This paper illustrates the mainfeatures of Antonio Gualtieri's collection of 1612 and compares some of Gualtieri's motets with certain compositions included in the Parnassus Musicus Ferdinandaeus that feature the same scoring and exhibit similar compositional procedures. Keywords: Antonio Gualtieri, small-scale motets, seventeenth century. Antonio Gualtieri rientra in una categoria di musicisti sinora relegati ai margini della ricerca a dispetto dell'interesse musicale della loro produzione.1 Nel presente contributo intendo mettere in luce alcuni risultati emersi in tempi più recenti,2 concentrandomi in particolare sul suo secondo libro di mottetti a una e due voci stampato a Venezia nel 1612, soltanto tre anni prima della raccolta Parnassus musicus Ferdinandaeus, e proponendo alcuni confronti fra le composizioni di Gualtieri e quelle incluse nel Parnassus che presentano lo stesso orgánico. Ho scelto di limitare il confronto ai mottetti a voce sola e basso continuo e ai mottetti a due voci che presentano lo stesso organico in considerazione del fatto che, dei nove mottetti a due voci e basso continuo della raccolta di Gualtieri, ben sette presentano due voci pari, mentre è del tutto assente la combinazione soprano e basso, la quale invece risulta prevalente all'interno del Parnassus.3 Nato a Monselice nel 1574, Antonio Gualtieri compi i suoi studi presso la cattedrale di Padova e, dopo un periodo di attività come organista e maestro di cappella presso 1 Dizionario Enciclopédico della Música e dei Musicisti, s.v. "Gualtieri, Antonio"; J. Roche e E. Roche, "Gualtieri, Antonio", 472-473; Morche, "Gualtieri, Antonio", 140-142; Colussi, "Gualtieri, Antonio", 1385-1388; Colussi, "Tracce di musica policorale", 101-158; Comparin, "Antonio Gualtieri"; Lovato, "Musica e liturgia", 231-249; Passadore, Musica e musicisti a Rovigo, 48-56. 2 Comparin, "Antonio Gualtieri". 3 Nel presente contributo sono quindi 14 i mottetti tratti dal Parnassus musicus Ferdinandaeus oggetto delle nostre considerazioni: Antonicek, ed., Parnassus musicus Ferdinandaeus, 1-22, 84-104, 107-110. 169 De musica disserenda XIII/1-2 • 2017 diversi centri della Serenissima (San Daniele del Friuli, Monselice, Montagnana), nel 1632 approdó a Venezia, dove venne assunto dapprima presso l'Ospedale della Pietà con il compito di "insegnar di musica et sonar alle fie di questo loco" e, qualche anno più tardi, venne eletto "maestro delli zaghi della chiesa di San Marco" e maestro dei chierici del seminario di San Marco. Gualtieri si trovó dunque a operare in una delle più prestigiose istituzioni musicali del XVII secolo negli stessi anni in cui Claudio Monteverdi ne dirigeva la cappella musicale.4 La produzione musicale di Gualtieri, a quanto ci consta, doveva comprendere comples-sivamente sette raccolte, tutte stampate a Venezia tra il 1604 e il 1630: i Motecta octonis vocibus (1604), gli Amorosi diletti a tre voci (1608), i Mottecta duabus vocibus (1611) menzionati da Robert Eitner e attualmente non reperibili,5 Il secondo libro de mottetti a una e due voci (1612), Il secondo libro de ' madrigali a cinque voci (1613), i Madrigali concertati a una, due et tre voci (1625) e i Mottetti a una, doi, tre et quatro voci con le littanie della B. Vergine a 4 (1630).6 Anche a un primo sguardo, possiamo osservare che l'opera di Gualtieri si inserisce nel clima culturale del primo Seicento, dal momento che il compositore si è dedicato ai generi allora più diffusi: nella produzione profana si cimenta con i generi di maggior fortuna, come la canzonetta e il madrigale concertato; in quella sacra, invece, facendo proprie le diverse esperienze degli anni di formazione presso la cattedrale di Padova e di attività come maestro di cappella, egli spazia dai mottetti a otto voci, legati alla produzione policorale diffusa in area veneta - e in particolare nell'area padovana - ai concerti a una, due, tre voci e basso continuo del 1612 e del 1630. In queste due raccolte Gualtieri approda allo stile concertato, arricchito dall'apporto strumentale di violini e tromboni e nella cui scrittura fa propri stilemi che ebbero probabilmente fra i loro modelli di riferimento i Cento concerti ecclesiastici (1601) di Lodovico Grossi da Viadana. Sappiamo infatti che Gualtieri, strettamente legato al vescovo Marco Cornaro, poteva essere entrato in contatto con le numerose musiche che questi era solito riportare a Padova dai suoi numerosi viaggi a Roma.7 A questo proposito non possiamo trascurare la grande importanza che Marco II Cornaro, vescovo di Padova dal 1595 al 1625, ebbe nella formazione musicale di Gualtieri e, più in generale, nella vita musicale padovana. Le diverse raccolte a lui dedicate, tra le quali si annovera anche il Completorium Romanum (Venezia, 1597) di Ludovico Grossi da Viadana, testimoniano l'importanza della sua presenza nel mondo musicale - e non solo in quello padovano - sia per le attività promosse, sia per la costante attenzione rivolta a cantori e musicisti.8 Gli interessi musicali del vescovo emergono chiaramente 4 Venezia, Archivio di Stato, Ospedali e luoghi pii diversi, bs. 892, Ospedale della Pietá, Terminazioni (1618-1655), c. 75rv; Procuratia de Supra Chiesa S. Marco, bs. 89, proc. 200, Maestro di canto (1485-1734), c. 10r e v; Procuratia de Supra del Seminario, bs. 156, proc. 316, Maestro di canto del Seminario di Castello (1579-1781), c. 7v. 5 Una copia era presente nella Biblioteca Universitaria di Königsberg, é oggi dispersa. Eitner, Quellen-Lexicon, 398-399; Müller, Die musikalischen Schätze, 189-190. 6 RISM G 4791-4796. 7 Lovato, "La musica sacra", 37-41. 8 La prima opera dedicata a Marco II Cornaro fu Il quinto libro di madrigali a 5 voci (Venezia, 1587) di Marc'Antonio Pordenon. Dieci anni piu tardi, oltre alla gia citata raccolta di Viadana, 170 Chiara Comparin: Il secondo libro de mottetti a una e due voci di Antonio Gualtieri e il Parnassus musicus Ferdinandaeus dalla dedicatoria dei Motecta octonis vocibus di Gualtieri, che, al di là delle consuete formule di circostanza che i musicisti rivolgevano a mecenati e protettori, esprime la sua riconoscenza per essere stato sostenuto nello studio.9 Le principali istituzioni musicali padovane dell'epoca erano la cappella della basilica di Sant'Antonio e la cappella della cattedrale. Come era consuetudine nelle più importanti realtà musicali del periodo, anche a Padova l'attività delle cappelle era arricchita dalla presenza di organisti, cantori e strumentisti.10 I documenti che riportano gli organici delle cappelle padovane attestano che, in occasione di particolari festività liturgiche, la forma-zione veniva ampliata da musicisti provenienti da altre città e nazioni. Allo stesso modo, nomi di musicisti padovani figuravano nelle cappelle musicali di altre importanti città. Nei primi quindici anni del Seicento, alla guida delle due cappelle padovane troviamo personalità come Costanzo Porta e Luigi Balbi (tab. 1).11 Tabella 1 Maestri di cappella della Basilica del Santo e della cattedrale di Padova nei primi trent'anni del Seicento Basilica del Santo Cattedrale 1595-1601 Costanzo Porta 1598-1604 Lelio Bertani 1601-1606 Bartolomeo Ratti 1604-1616 Bartolomeo Favaretto 1606-1608 Giulio Belli 1608-1613 Bartolomeo Ratti 1614-1615 Gian Antonio Filippini "da Cento" 1615-1621 Luigi Balbi 1618-1624 Girolamo Boni 1621-1623 Giovanni Ghizzolo 1623-1631 Leandro Gallerano 1624-1634 Antonio Vicentino Nelle loro raccolte musicali i maestri attivi a Padova in questo periodo prediligono il repertorio sacro, senza peró trascurare quello profano, con raccolte di madrigali e canzonette (Appendice 1). La frequente presenza di composizioni di musicisti attivi a Padova all'interno di numerose raccolte stampate in Italia e all'estero (Appendice 2) mostra come Padova non fosse un centro isolato, ma, al contrario, avesse una vivace vita musicale, come dimostra anche la cospicua circolazione di cantori e musicisti provenienti da altre realtà. Fra questi va ricordato Bartolomeo Barbarino, suonatore di chitarrone presso la basilica del Santo, musico del vescovo Marco Cornaro tra il 1606 e il 1608 e successivamente maestro di vennero indirizzate al vescovo patavino anche la Vespertina omnium solemnitatum psalmodia di Giovanni Croce e l'Antiphonarium vespertinum di Girolamo Lambardi. A seguire i Motecta octonis vocibus (Venezia, 1604), che rappresenta la prima raccolta di Gualtieri, il Primo libro dei madrigali a 5 voci di Stefano Landi (Venezia, 1619) e le Messe parte per capella et parte per concerto di Giovanni Ghizzolo (Venezia, 1625). 9 Sull'importanza del vescovo Marco II Cornaro nella vita musicale di Padova: Garbelotto, Un vescovo musicista; Lovato, "La música sacra". 10 Cattin e Massaro, "La música e le istituzioni musicali"; Morelli, "Il Seicento". 11 Per il presente contributo si è scelto di porre come limite temporale il 1615, anno di pubblicazione del Parnassus. 171 De musica disserenda XIII/1-2 • 2017 cappella presso la cattedrale, che troviamo rappresentato in diverse raccolte dell'epoca e anche all'interno del Parnassus musicus Ferdinandaeus con il suo mottetto Omnes sitientes.12 Un altro musicista legato all'ambiente padovano che trova spazio all'interno del Parnassus con due mottetti, SuperfluminaBabylonis (a tre voci, Canto, Tenore e Basso) e Confitemini gentes (a quattro voci), è il bresciano Giovanni Ghizzolo. Allievo di Costanzo Porta, Ghizzolo subentró a Luigi Balbi alla guida della cappella musicale della basilica del Santo nel 1621 e vi rimase fino al 1623, quando si traferi a Novara e fu sostituito da Leandro Gallerano, suo concittadino. Alcuni mottetti dei due maestri bresciani verranno inclusi anche nella Ghirlanda sacra curata da Leonardo Simonetti e stampata a Venezia presso Bartolomeo Magni nel 1625.13 Nella stessa raccolta, oltre a un mottetto di Giovanni Rovetta e a quattro composizioni di Claudio Monteverdi, troviamo anche due mottetti di un altro allievo di Costanzo Porta, Amadio Freddi, cantore presso la cappella antoniana dal 1594 e successivamente maestro di cappella della cattedrale di Padova dal 1634 fino alla morte, avvenuta pochi mesi dopo la nomina. In questo clima di vivace produzione vedono la luce le due raccolte di mottetti a poche voci e basso continuo di Antonio Gualtieri, edite rispettivamente nel 1612 e nel 1630. In questo periodo il compositore era attivo come maestro di cappella a Monselice e a Montagnana, due centri periferici nelle vicinanze di Padova che disponevano di cap-pelle musicali meno numerose rispetto a quelle dei centri più prestigiosi come Padova e Venezia, ma pur sempre in grado di svolgere attività musicali durante le celebrazioni dell'intero anno liturgico.14 Il secondo libro de mottetti a una e due voci, stampato presso l'erede di Angelo Gardano nel 1612, è dedicato al non altrimenti noto Giulio Gallo, "cittadino" della Magnifica Comunità di Monselice.15 La raccolta, conservata in un'unica copia presso la Westminster Abbey Library a Londra, contiene diciotto composizioni: quattro a voce sola, nove a due voci e cinque "Salmi che si cantano alle Compiete" per due tenori e basso, tutte sostenute dal basso continuo. In linea con molte altre raccolte sacre dell'epoca, questa raccolta prevede l'impiego di diversi organici e dunque poteva rispondere anche alle esigenze delle cappelle musicali meno numerose, come potevano essere quelle di Monselice e Montagnana, presso le quali si trovó a operare lo stesso Gualtieri (tab. 2). Per quanto riguarda i testi musicati nella raccolta di Gualtieri, otto sono biblici e due si possono reperire nell'Antifonale monastico; Franciscus pauper et humilis e Salve sancte Pater sono dedicati al santo di Assisi, mentre i restanti mottetti impiegano testi religiosi o devozionali in prosa latina. 12 Con i quarantanove mottetti a voce sola, stampati nelle sue raccolte del 1610 e 1615, Barbarino risulta sicuramente essere, tra i musicisti attivi in ambito padovano, uno dei più prolifici compositori di mottetti monodici. 13 RISM 16252. 14 Lovato, "Musica e liturgia", 231-249; Scattolin, "La cappella musicale". 15 La dedica non fornisce elementi che possano consentire l'identificazione del dedicatario o chiarire le circostanze per le quali la collezione venne composta. 172 Chiara Comparin: Il secondo libro de mottetti a una e due voci di Antonio Gualtieri e il Parnassus musicus Ferdinandaeus Tabella 2 Antonio Gualtieri, Il secondo libro de mottetti a una e due voci (1612): incipit dei testi e orgánico Incipit dei testi Orgánico Provenienza 1. Assumpta est Maria A e bc 2. Egredimini et videte filiae A e bc Cántico dei cantici, 3, 11 3. Confirma hoc Deus S e bc Ps. 67, 29-30 4. Adiuro vos filiae T e bc 5. Angelus adpastores ait 2 T e bc Ant. In Nativitate Domini 6. Consolaminipastores quia hodie 2 T e bc 7. Veni pulchritudo animae 2 S e bc 8. Franciscuspauper et humilis 2 T e bc 9. Salve sancte Pater 2 T e bc Inno per le Stimmate di San Francesco 10. Carole maiorum generosa 2 T e bc 11. Audi Domine hymnum S, T e bc III Libro dei Re, 8, 28-29 12. Iubilemus omnes et diem 2 T e bc 13. Estote fortes in bello T, B e bc Ant. CommuneApostolorum et Evangelistarum (extra tempus paschale) 14. Cum invocarem exaudivit 2 T, B e bc Ps. 4, 2, 3, 5, 7, 9 15. In te Domine speravi 2 T, B e bc Ps. 30, 2, 3, 5 16. Qui habitat in adiutorio 2 T, B e bc Ps. 90, 1, 3, 5, 7, 9, 11, 13, 15 17. Ecce nunc benedicite Dominum 2 T, B e bc Ps. 133, 1-2 18. Nunc dimittis servum tuum 2 T, B e bc Lc, 2, 29, 31 Dal punto di vista della scrittura musicale, le figure ritmiche utilizzate vanno dalla semicroma alla longa, come possiamo riscontrare anche nel Parnassus, al cui interno, tut-tavia, le ricche diminuzioni sono ulteriormente impreziosite dall'utilizzo delle biscrome. In linea generale possiamo affermare che nei mottetti di Gualtieri i passaggi particolarmente diminuiti sono riservati ai mottetti a voce sola, mentre le composizioni a due o più voci prevedono una scrittura meno virtuosistica. All'interno del Parnassus, invece, anche le composizioni a più voci presentano diminuzioni più numerose ed elaborate (si veda, ad esempio, la lunga successione di semicrome in corrispondenza della parola "aromata", posta in chiusura del mottetto Veni in hortum di Giacomo Filippo Biumi).16 Come dimostra l'esempio seguente, Gualtieri generalmente annota per esteso tutte le diminuzioni che un cantante dell'epoca avrebbe probabilmente eseguito comunque (es. mus. 1a). Epurata la linea dalle diminuzioni, risulta la seguente struttura melodica basi-lare che, pur nella sua essenziale semplicità, si rivela comunque compiuta (es. mus. 1b). Esempio musicale 1a Antonio Gualtieri, Assumpta est Maria, bb. 38-39 su Al - le - lu M al - le - lu- 16 Antonicek, Parnassus musicus Ferdinandaeus, 94 (bb. 112-117). 173 De musica disserenda XIII/1-2 • 2017 Esempio musicale 1b Antonio Gualtieri, Assumpta est Maria, bb. 38-39 senza diminuzioni Si tratta di un procedimento comune a molti compositori dell'epoca, ed è probabile che qualunque cantore professionista, di fronte a una simile struttura semplificata, avrebbe comunque introdotto una o più diminuzioni per arricchire e variare la linea della melodia, specialmente in corrispondenza della parola alleluja. Lo stesso ribattuto di gola indicato dalla successione di quattro semicrome (cfr. l'esempio seguente) dimostra come Gualtieri fosse solito indicare in maniera pedissequa alcuni dettagli musicali di uso comune, la cui esplicitazione si sarebbe potuta omettere (es. mus. 2). Anche in diversi mottetti presenti nel Parnassus troviamo indicate in extenso diminuzioni afferenti alla sfera della prassi, come accade nel mottetto Cantate Domino di Monteverdi (es. mus. 3).17 Esempio musicale 2 Antonio Gualtieri, Assumpta est Maria, bb. 26-28 Esempio musicale 3 Claudio Monteverdi, Cantate Domino, bb. 117-119 E probabile che la raccolta di Gualtieri fosse destinata a cantanti poco piu che ama-toriali, o comunque poco avvezzi a introdurre adeguate diminuzioni, a meno che non se le trovassero scritte. In alternativa, il compositore potrebbe aver voluto indicare la precisa modalitá di esecuzione della sua musica, manifestando la medesima consapevolezza espressa da Lodovico da Viadana negli avvertimenti "a' benigni lettori" apposti ai suoi Cento concerti ecclesiastici.18 Per quanto riguarda l'aspetto mensurale, come nei mottetti del Parnassus, anche nella raccolta di Gualtieri il tactus comunemente impiegato e il tempus imperfectum non 17 Ibid., 84-90. 18 "Et prima, che questa sorte di concerti deve cantarsi gentilmente con discrettione et leggiadria, usando gli acenti con raggione et passaggi con misura et a' suoi lochi, sovra tutto non aggiungendo alcuna cosa piu di quello che in loro si ritrova stampato; percioché vi sono talhora certi cantanti i quali, perché si trovano favoriti dalla natura d'un poco di garante, mai cantano nella maniera che fanno i canti, non si accorgendo essi che hoggidi questi tali non sono grati, anzi sono pochissimo stimati particolarmente in Roma, dove fiorisce la vera professione del cantar bene". Viadana, "Concerti", prefazione. 174 Chiara Comparin: Il secondo libro de mottetti a una e due voci di Antonio Gualtieri e il Parnassus musicus Ferdinandaeus diminutum, tranne per il mottetto Iubilemus omnes et diem composto in tempus perfectum diminutum.19 Se si eccettuano cinque mottetti (Egredimini et videte filiae, Veni pulchri-tudo animae, Franciscuspauper et humilis, Salve sancte Pater e Audi Domine hymnum), gli altri hanno una o più sezioni in tempo ternario notate in 3 o in 3/2. Questi episodi assumono funzioni diverse e servono per descrivere le parole che invitano al canto e alla gioia, come "gaudent angeli", "alleluia" e "iubilemus omnes", oppure evidenziano incisi testuali dal significato pregnante quali possono essere, a titolo esemplificativo, "semper benedicite" e "et glorificabo eum". In altre situazioni il ritmo ternario ha la funzione di enfatizzare ulteriormente le espressioni di esortazione presenti nel testo ("dicite", "pugnate cum antiquo serpente", "irascimini"). Tra i quattordici mottetti del Parnassus presi in cosiderazione, sette composizioni presentano una o più sezioni in tempo ternario, mentre i restanti protraggono il tempus imperfectum per l'intera composizione. Una caratteristica ricorrente della scrittura di Gualtieri che possiamo riscontrare anche in due mottetti del Parnassus è la riproposizione di intere sezioni - generalmente in mensura ternaria e in corrispondenza delle parole di giubilo - ripetute identiche all'interno della composizione (creando l'effetto tipico dell'epiphora).2 Osservando la disposizione delle chiavi e l'estensione delle singole parti nella raccolta di Gualtieri (tab. 3) e nel Parnassus (tab. 4), si nota che quando i mottetti sono destinati a due voci dello stesso registro la tessitura è la medesima, per cui c'è una totale omogeneità tra le due linee che si alternano e si intersecano sullo stesso piano vocale. Negli altri casi la tessitura rispetta la normale estensione del timbro vocale prescelto, per cui non ci sono linee che si estendono fino all'estremo acuto o grave. Fa eccezione il mottetto Ecce quam bonum di Giovanni Sansoni, in cui il basso secondo si spinge fino al do1.21 Tabella 3 A. Gualtieri, Il secondo libro de mottetti a una e due voci (1612): chiavi ed estensioni vocali Incipit dei testi Canto Alto Tenore Basso 1. Assumpta est Maria Do3 si2-la3 2. Egredimini et videte filiae Do3 si,-la3 3. Confirma hoc Deus Vl fa3-sol4 4. Adiuro vos filiae Do4 fa,-re3 5. Angelus ad pastores ait Do4 sol2-la3 Do4 sol2-la3 6. Consolaminipastores qua hodie Do4 do2-re3 Do4 do2-re3 7. Veni pulchritudo animae Do1 mi3-mi4 Do1 mi3-mi4 8. Franciscuspauper et humilis Do4 do2-mi3 Do4 re2-mi3 9. Salve sanctepater Do4 re,-mi3 Do4 do2-re3 10. Carole maiorum generosa Do4 re2-mi3 Do4 re2-mi3 11. Audi Domine hymnum Vl sol3-sol4 Do3 sol,-la3 19 Dei quattordici mottetti del Parnassus presi in considerazione soltanto il mottetto Cantate Domino di Claudio Monteverdi presenta un incipit in tempus perfectum diminutum. 20 Antonicek, Parnassus musicus Ferdinandaeus, 9-11 e 84-91; Gualtieri, "Il secondo libro", n. 3, 4, 6 e 12. 21 Antonicek, Parnassus musicus Ferdinandaeus, 107-110. 175 De musica disserenda XIII/1-2 • 2017 Incipit dei testi Canto Alto Tenore Basso 12. Iubilemus omnes et diem Do3 fa#,-la3 Do3 sol,-la3 13. Estote fortes in bello Do4 re,-mi3 Fa4 sol,-do3 14. Cum invocarem exaudivit Do4 do,-mi4 Do4 do,-mi3 Fa4 sol,-la, 15. In te Domine speravi Do3 fa,-la3 Do3 fa,-la3 Fa3 sol, -re3 16. Qui habitat in adiutorio Do4 do,-re3 Do4 do,-re3 Fa4 fa,-si, 17. Ecce nunc benedicite Dominum Do3 sol,-la3 Do3 fa,-la3 Fa4 si,-re3 18. Nunc dimittis servum tuum Do4 mi,-mi3 Do4 mi,-mi3 Fa4 sol, —sol, Tabella 4 Parnassus, Mottetti a una voce e due voci pari, estensione Mottetto Voce Chiave Esten-sione Voce Chiave Esten-sione Pellegrini, Dominus regit me C Do1 re3-mi4 Priuli, Egredimini filiae Sion C Do1 Re-mib, Valentini, Benedicam Dominum B Fa4 fa1-do3 Cavaccio, Paratum cor meum T Do4 mi,-fa3 Barbarini, Omnes sitientes T Do4 re,-fa3 Priuli, Adoramus te Domine A Do3 mi,-la3 Turini, Sacrificemus Reginae Caeli A Do3 fa,—la3 Corradini, Attende Domine C Do1 do3-fa4 Monteverdi, Cantate Domino CI Do1 do3-fa4 CII Do1 si3-fa4 Biumi, Veni in hortum CI Do1 do3-fa4 CII Do1 do3-fa4 Bontempi, Quam breve festum TI Do4 do#,-mib3 TII Do4 do#,-mi3 Gabussi, O crux benedicta AI Do3 sol,-si3 AII Do3 sol,-si3 Sansoni, Ego dormio AI Do3 fa,-la3 AII Do3 fa,-la3 Sansoni, Ecce quam bonum BI Fa4 mi1 -si, BII Fa4 do1-la, Nella raccolta di Gualtieri del 1612 compare, per la prima volta nelle sue opere, una parte di "basso per l'organo" con alcune indicazioni per la realizzazione armonica. Queste indicazioni non sono ancora cosi specifiche come quelle che si rilevano nella successiva raccolta di mottetti, nella quale viene indicata anche la cifratura del basso continuo (che in questa raccolta e assente e che possiamo trovare nella parte del basso di alcuni mottetti inclusi nel Parnassus). Nelle composizioni di Gualtieri, cosi come in quelle della raccolta dedicata all'arciduca Ferdinando, la principale funzione del basso per l'organo e quella di accompagnamento e sostegno armonico alla linea o alle linee vocali. Infatti la parte affidata allo strumento e prevalentemente "seguente", ossia riprende quella della voce piu grave, formando una linea grave continua. In alcuni casi, piu rari ma non cosi sporadici, il basso strumentale ha un ruolo concertante e imitativo, proponendo un dialogo, seppur breve, con una o piu voci soliste. Dal punto di vista armonico, la raccolta di Gualtieri non presenta una scrittura par-ticolarmente ardita, anche se alcuni passaggi sono resi interessanti dall'uso del ritardo o dell'anticipo di un'armonia. Caratteristici risultano alcuni rari intervalli di seconda aumentata, come accade nella voce del Tenore secondo nel mottetto Franciscus pauper 176 Chiara Comparin: Il secondo libro de mottetti a una e due voci di Antonio Gualtieri e il Parnassus musicus Ferdinandaeus et humilis, non comuni nella pratica compositiva e, proprio per questo, particolarmente adatti a rendere gli incisi maggiormente interessanti (es. mus. 4). Esempio musicae 4 Antonio Gualtieri, Francisais pauper et humilis, bb. 32-34 -1 Q » n i i — a - mo - rc lan gue - a 0 —s—d—1—J HJ n-d—--—J— ILMILÏ__-d—^U—J-L-B-~-1—"- Tt lan - guc - t O In sede di cadenza finale prevale la cadenza perfetta (V-I), mentre la cadenza plagale (IV-I) viene impiegata solo in tre casi. È abbastanza frequente il ricorso a procedimenti di progressione, che rendono incalzante l'andamento melodico. Questa preferenza in sede di cadenza è confermata anche dai quattordici mottetti del Parnassus oggetto del nostro confronto, fra cui soltanto Veni in hortum meum di Giacomo Filippo Biumi impiega la cadenza plagale, mentre gli altri tredici ricorrono alla cadenza perfetta.22 È particolarmente interessante notare l'attenzione che i compositori prestano al rap-porto tra testo e musica. Per sottolineare determinate parole o frasi del testo, Gualtieri, come molti altri compositori, ricorre all'impiego di diminuzioni, al trattamento omoritmico delle voci e all'espediente deM'interruptio. In altre occasioni, invece, i termini vengono resi musicalmente grazie al ricorso a figure retoriche. Ad esempio, parole come "assumpta" e "coelum" (es. mus. 5) sono rese con un moto ascendente della melodia (anabasis), espediente che possiamo trovare anche in corrispondenza della parola "surrexi" nel mottetto Ego dormio di Giovanni Sansoni. In questo caso la parola è descritta attraverso una linea melodica caratterizzata dall'intervallo di quarta ascendente e che porta l'alto secondo all'apice melodico dell'intera composizione.23 All'opposto, il verbo "cadent" (es. mus. 6) è descritto da tutte le voci con un intervallo di ottava discendente, generando l'effetto di katabasis. La stessa cosa avviene anche nel mottetto Ecce quam bonum di Giovanni Sansoni in corrispondenza del verbo "descendit", valorizzato e reso ancora più pregnante dal ritmo puntato e dal raggiungimento delle due note più gravi della composizione, rej e dor24 Esempio musicale 5 Antonio Gualtieri, Assumpta est Maria, bb. 1-5 As - Mjmp - M . el. os - Hjmp-la _Kl Ma-ri - a in eue . . . . kirn: 22 Ibid., 91-94. 23 Ibid., 76-77, bb. 52-57. 24 Ibid., 107-110, bb. 34-62. 177 De musica disserenda XIII/1-2 • 2017 Esempio musicale 6 Antonio Gualtieri, Oui habitat m adintorio, bb. 29-30 T 1 Vf in- i ^m - i a la - le-re tu - a ¥¥ t'a ■ dent a Fa - to-ie lu ■ o mil ■ le cl Frequente, all'interno della raccolta di Gualtieri, è l'uso di due figure retoriche simili, caratterizzate dall'iterazione di formule melodiche o dalla ripetizioni di frasi melodiche: l'anafora o repetitio, cioè la ripetizione di uno stesso inciso alla stessa altezza, e il poliptoton, ossia la ripetizione della stessa frase melodica nelle diverse voci. Tra i molteplici casi di utilizzo di queste figure retoriche nell'esempio seguente è possibile incontrare le due figure retoriche all'interno dello stesso segmento musicale (es. mus. 7). Esempio musicale 7 Antonio Gualtieri, Qui habitat m adintorio, bb. 36-38 T 1 T2 t^Á - Jj^ ¥ 7* p ■ i ♦ il _i j I J i | jjj'i* - j J tero non ap-pro-pin - qua - hil, non ap-pro-pin - qua - bit, non ap - pro - pin- i ap - pro-pin-qua - bit, non ap - pro- pin - qua »ijjjjj j —Ja non ap-pro-pin-qua - bil, non ap-pro-pin-qua - bil, non ap-pro-pin-qua Anche Yinterruptio ricorre spesso in questa raccolta di mottetti, dove viene utilizzata per separare le battute finali dal resto della composizione, oppure per porre in evidenza determinati incisi testuali grazie a una pausa che coinvolge tutte le voci. In ogni caso si tratta di un espediente che il compositore adopera per richiamare l'attenzione su un frammento testuale che altrimenti rischierebbe di passare inosservato. Vi sono alcuni procedimenti compositivi che Gualtieri utilizza soltanto nei mottetti a voce sola, come l'uso ricorrente della figurazione rítmica Semicroma-Croma puntata, ossia il cosiddetto ritmo 'lombardo' o 'alla zoppa' tanto caro sia a Claudio Monteverdi, sia a molti compositori del primo Seicento. Questo ritmo irregolare che, proprio per la sua atipicitá, riesce a dare vivacitá alla frase, ritorna infatti anche in diverse composizioni a voce sola o a poche voci e basso continuo dei maestri attivi nel territorio padovano e veneziano durante la prima metá del Seicento, trovando ampio uso anche all'interno della silloge dedicata all'arciduca Ferdinando. All'interno della raccolta di Gualtieri merita particolare attenzione il mottetto Adiuro vosfiliae, introdotto dalla prescrizione "Tenore voce sola in echo", in cui le ultime sillabe di alcune parole vengono puntualmente ripetute in forma di risposta sonora. La scrittura 178 Chiara Comparin: Il secondo libro de mottetti a una e due voci di Antonio Gualtieri e il Parnassus musicus Ferdinandaeus in eco non era certo insólita tra le raccolte del primo Seicento, e lo stesso Gualtieri aveva già utilizzato questa tecnica nel mottetto a otto voci Confitemini Domino. In Adiuro vos l'aspetto più significativo è, pero, la presenza di indicazioni dinamiche, per cui ogni sillaba in eco viene indicata con la lettera "P" ( e doveva quindi esser eseguita piano), mentre la frase che segue è indicata con la lettera "F", per suggerire un aumento dell'intensità. Le indicazioni diventano ancora più specifiche a conclusione del brano, prescrivendo la realizzazione delle ultime note in decrescendo, dal piano ("P") al pianissimo (indicato come "P.P." e talvolta anche come "PPP.").25 Altre peculiarità sono invece proprie dei nove mottetti a due voci e basso continuo, che hanno una costruzione simile tra loro. Ad eccezione dei mottetti Salve sancte Pater, in cui le due voci intonano la parola "salve" con valori lati procedendo per terze, ed Estote fortes in bello, dove l'imitazione non è rigorosa come negli altri casi, nella maggior parte dei casi l'incipit è affidato a una voce che propone il tema, successivamente riproposto dall'altra (es. mus. 8). Lo stesso procedimento è riscontrabile nei mottetti a due voci e basso continuo del Parnassus. L'omoritmia viene utilizzata principalmente per mettere in evidenza o per enfatizzare un determinato inciso testuale. Molto frequente è la contrap-posizione tra sezioni omoritmiche ed episodi in contrappunto per descrivere particolari concetti descritti nel testo. Esempio musicale 8 Antonio Gualtieri, Carole maiorum generosa, bb. 1—4 fe Vo - " - - ■ ^ 3 I V 1 Ca - to-le. ma - io - mm. ça - to-le. ma- T 1 4 PP Ca - n> - le, ma - i» Per concludere, un breve accenno agli ultimi cinque mottetti della raccolta di Gualtieri, i "Salmi che si cantano alle Compiete", che si differenziano marcatamente dagli altri. Innanzitutto l'organico e composto da tre voci maschili (T 1, T 2, B) accompagnate da un basso continuo e la linea vocale piu grave ha una funzione di sostegno, confermata dal fatto che corrisponde, quasi sempre esattamente, alla linea dell'organo. La differenza piu notevole, pero, sta nel tipo di scrittura, che in questa sezione e caratterizzata da un andamento prevalentemente accordale e omoritmico. Alcuni brevi spunti imitativi e sezioni in mensura ternaria introducono qualche elemento di varietá, mentre sono del tutto assenti le ricche diminuzioni dei mottetti a voce sola. Pertanto, queste composizioni presentano un carattere piu corale rispetto agli altri mottetti, chiaramente destinati a un'esecuzione solistica; inoltre, sebbene nel Salmo 90 alcuni versetti siano affidati a una voce solista, la 25 L'indicazione proposta da Gualtieri di eseguire una frase piano o forte si trova impiegata già alla fine del Cinquecento per segnalare un effetto di eco, ad esempio in alcune composizioni del Primo libro delle villanelle (1596) di Aurelio Bonelli. La stessa indicazione veniva utilizzata per segnalare l'alternanza tra due cori o gruppi strumentali, come nella Sonata pian e forte di Giovanni Gabrieli. Nella produzione di Gualtieri, tuttavia, il mottetto Adiuro vos filiae è l'unica composizione in cui compaiono simili indicazioni dinamiche. 179 De musica disserenda XIII/1-2 • 2017 scrittura rimane coerente con il resto della composizione essendo priva di diminuzioni o passaggi particolarmente arditi. Ad eccezione del cantico Nunc dimittis servum tuum, i quattro salmi conclusivi, come di consueto, sono introdotti dall'intonazione gregoriana. Anzi, poiché Gualtieri intona soltanto alcuni versetti dispari dei salmi,26 è probabile che la loro esecuzione avvenisse secondo la pratica altrettanto tradizionale e diffusa di alternare sezioni polifoniche ad altre in canto piano o con l'organo. Questa raccolta, infatti, è stata pubblicata nel 1612, quando Gualtieri era maestro di cappella nella collegiata di Monselice, dove il canto monodico costituiva il compito principale del capitolo obbligato alla liturgia corale.27 In conclusione possiamo affermare che Antonio Gualtieri, un autore sinora poco conosciuto, seppe far proprie le nuove tecniche compositive aggiornando la sua scrittura musicale. Il confronto fra le composizioni incluse nel suo primo libro di mottetti a una e due voci e continuo, pubblicato nel 1612, e le composizioni di diversi autori dotate di un medesimo organico incluse nel Parnassus, pubblicato soltanto tre anni dopo, ha infatti mostrato come la scrittura di Gualtieri si riveli del tutto in linea con le principali carat-teristiche di composizioni prodotte in altre aree della penisola e importate nella cappella musicale di Graz. Appendice 1 Raccolte individuali dei compositori attivi a Padova nei primi quindici anni del Seicento. Anno Titolo dell'opera Città, editore COSTANZO PORTA (RISM P 5171-5190) 1555 Motectorum [...] liber primus, quinque vocibus. Venezia, Antonio Gardano 1555 Tlprimo libro de madrigali a quattro voci. Venezia, Antonio Gardano 1559 Liber primus motectorum quatuor vocum. Venezia, Antonio Gardano 1591 Liber primus motectorum quatuor vocum. Venezia, Antonio Gardano 1559 Tl primo libro di madrigali a cinque voci. Venezia, Antonio Gardano 1565 Musica in introitus missarum (RISM PP 5173a) Venezia, Francesco Rampazetto 1566a Quinque vocum musica in introiutus missarum, quae in diebus dominicis toto anno celebrantur, iuxta morem Sanctae Romanae Ecclesiae. Venezia, Claudio Correggio e Fausto Betanio 15882a [.] nunc ab auctore diligentissime emendata. Venezia, Angelo Gardano 26 Fa eccezione solo il mottetto Ecce nunc benedicite, in cui Gualtieri mette in música solamente i primi due versetti del salmo 133, prevedendo l'intonazione gregoriana soltanto per l'emistichio iniziale. 27 Lovato, "Música e liturgia", 231-249. 180 Chiara Comparin: Il secondo libro de mottetti a una e due voci di Antonio Gualtieri e il Parnassus musicus Ferdinandaeus Anno Titolo dell'opera Città, editore 1566b Quinque vocum musica in introitus missarum, quae in solemnitatibus sanctorum omnium toto anno celebrantur, iuxta morem Sanctae Romanae Ecclesiae. Venezia, Claudio Correggio e Fausto Betanio 15882b Quinque vocum musica in introitus missarum, quae in solemnitatibus sanctorum omnium toto anno celebrantur, iuxta morem Sanctae Romanae Ecclesiae. Venezia, Angelo Gardano 1569 Il secondo libro de madrigali a cinque voci. Venezia, Antonio Gardano 1571 Musica sex canenda vocibus, in nonnulla ex sacris litteris collecta verba, liber primus. Venezia, gli figliuoli di Antonio Gardano 1573 Il terzo libro de madrigali a cinque voci. Venezia, gli figliuoli di Antonio Gardano 1575 LitaniaeDeiparae VirginisMariae ex saxra scriptura depromptae, quae in alma domo Lauretana omnibus diebus sabbati ,vigiliamrum, & festorum eiusdem Beatae Virginis decantari solent, cum musca octo vocum. Venezia, Giorgio Angelieri 1578 Missarum [a 4, 5 & 6 v] liber primus. Venezia, Angelo Gardano 1580 Liber quinquaginta duorum motectorum, quatuor, quinque, sex, septem, & octo vocum. Venezia, Angelo Gardano 1585 Musica sex canenda vocibus in nonnulla ex sacris litteris collecta verba [...] liber tertius. Venezia, Angelo Gardano 1586 Il quarto libro de madrigali a cinque voci, novamente da Marsilio Cristofori raccolti Venezia, Angelo Gardano 1602 Hymnodia sacra totiusper annicirculum quatuor vocibus. Venezia, Angelo Gardano 1605a Motectorum quinque vocum. Venezia, Angelo Gardano 1605b Psalmodia vespertina omnium solemnitatum octo vocibus decantanda [...] cumquattuorcanticisB. Virginisitidemocto vocum, uno tantum excepto bis octo vocibus concinnendo. Venezia, Angelo Gardano BARTOLOMEO RATTI (RISM R 324-328) 1594 Cantiones in laudem Deiparae Virginis Mariae [...] liber primus, cum quinque vocibus. Venezia, Ricciardo Amadino 1594 Amorosi fiori colti in vago, a delitioso giardino, madrigali a quatro voci con uno a otto in fine, composti in stil di canzonette. Venezia, Ricciardo Amadino 1596 Ghirlanda de varii fiori amorosi. Secondo libro de madrigali a quattro voci, composti in stil di canzonette, con un sonetto a otto in fine, & un dialogo a otto fatto nelle sontuose nozze dell'illustre signor Giovan MartinMarchesi con l'illustre signoraLucina Savorgnana. Venezia, Ricciardo Amadino 1599 Ardori amorosi, madrigali e canzonette a tre voci. Venezia, Ricciardo Amadino 1605 Li brevi salmi intieri, che nelli vespri di tutte le solenita si cantano, secondo il rito del sacro Concilio di Trento, a cinque voci con il basso continuo per commodita de glorganisti Venezia, Ricciardo Amadino 181 De musica disserenda XIII/1-2 • 2017 Anno Titolo dell'opera Citta, editore GIULIO BELLI (RISM B 1745-1778) 1584 Canzonette [...] libro primo a quattro voci. Venezia, Angelo Gardano 15862 Canzonette [...] libro primo a quattro voci. Milano, Francesco & eredi di Simon Tini 15953 [...] aggiontovi due canzonette nove. Venezia, Angelo Gardano 1586 15972 1603b3 Missarum cum quinque vocibus liber primus. Venezia, Angelo Gardano 1604a4 1589 Tlprimo libro de madrigali a cinque, et a sei voci. Venezia, Angelo Gardano 1592 Tí secondo libro de madrigali a cinque et a sei voci. Venezia, Ricciardo Amadino 1593 Tí secondo libro delle canzonette a quatro voci [.] con alcune romane a tre voci. Venezia, Riccairdo Amadino 1593 Psalmi ad vesperas in totius anni solemnitatibus [.] quinque vocibus [.] nuncprimum in lucem editi (RISM BB 1755a) Venezia, Ricciardo Amadino 15982 Psalmi ad vesperas in totius anni solemnitatibus [.] quinque vocibus, duoque cantica B. Virginis, & in fine addito Te Deum laudamus, secunda impressio Venezia, Ricciardo Amadino 16063 [.] tertia editio. Venezia, Ricciardo Amadino 1595 Missarum, sacrarumque cantionum octo vocibus liber primus. Venezia, Ricciardo Amadino 16072c [. ] nunc denuo ab ipso autore recognitarum, ac etiamadditae partes infimae, ad beneplacitum organumpulsantis. Bassogeneraleperlorgano, dellemesseetmotettiaotto voci. Venezia, Ricciardo Amadino 160 83b Venezia, Ricciardo Amadino 1596 Psalmi ad vesperas in totius anni solemnitatibus octo voc., duoque cantica Beatae Virginis. Venezia, Angelo Gardano 16002b Psalmi ad vesperas in totius anni solemnitatibus octo voc., duoque cantica Beatae Virginis. Venezia, Angelo Gardano 1607 Basso generaleper lorgano dei salmi a otto voci. Che si cantano in tutte le feste de l'anno. Venezia, Angelo Gardano e fratelli 16153 Psalmi ad vesperas in totius anni solemnitatibus octo vocibus, duoque Cantica Beatae Virginis. Tertia impressione [.] con bc Venezia, stampa del Gardano, appresso Bartolomeo Magni 15972 Tl primo libro de Madrigali a 5 et 6 voci novamente composte e dato in luce Venezia, Angelo Gardano 182 Chiara Comparin: Il secondo libro de mottetti a una e due voci di Antonio Gualtieri e il Parnassus musicus Ferdinandaeus Anno Titolo dell'opera Citta, editore 1599 Missarum quatuor vocibus liber primus. Venezia, Angelo Gardano 16152b [...] & missapro defunctis, tertia impressione, cum basso continuato. Venezia, stampa del Gardano, appresso Bartolomeo Magni 16223 [.] quarta impressione, cum basso continuo. Sub signo Gardani, appresso Bartolomeo Magni 1600a Sacrarum cantionum quatuor, quinque, sex, octo et duodecim vocibus cum litanijs Beatae Virginis Mariae, liber primus Venezia, Angelo Gardano 1603a Psalmi ad Vesperas in totius anni festivitatibus, ac tria canticaB. Virginis Mariae, sex vocibus. Venezia, Angelo Gardano 16042b Psalmi ad Vesperas in totius anni festivitatibus, ac tria cantica B. Virginis Mariae, sex vocibus. Venezia, Angelo Gardano 16073d Salmi vespertini a sei vociche si cantano in tuttele feste dell'anno [con bc]. Venezia, Angelo Gardano e fratelli 1605 Compieta, mottetti, & letanie della Madonna a otto voci, falsi bordoni sopra li otto toni a dui chori spezzati, con li Sicut erat interi. Venezia, Angelo Gardano 1607a Compieta, falsi bordoni, mottetti, et litanie della Madonna a sei voci, co'l basso generale per lorgano. Venezia, Alessandro Raverii 1607b Compieta, falsi bordoni, antifone, et litanie della Madonna a quattro voci, co'l basso generale per lorgano [.] primo choro. Venezia, Alessandro Raverii 1607e [.] a cinque voci [.] secondo choro. Venezia, Alessandro Raverii 1608a Missae sacrae quae cum quatuor, quinque, sex et octo vocibus concinuntur, cum basso generali per organo. Venezia, Angelo Gardano et fratelli 16132b Missae sacrae quae cum quatuor, quinque, sex et octo vocibus concinuntur, cum basso generali per organo. Aere Bartolomei Magni 1613a Concerti ecclesiastici a due et a tre voci Venezia, Bartolomeo Magni 16212 Concerti ecclesiastici a due et a tre voci Frankfurt, Nikolaus Stein 1622 Concerti ecclesiastici binis et trinis vocibus, cum basso continuo ad organum (RISM BB 1772a) Antwerpen, Pierre Phalese LUIGIBALBI (RISM B 748-749) 1606 Ecclesiastici concentus canendi una, duabus, tribus & quatuor vocibus, autorgano, aut alijs quibusvis instrumentis eiusdem generis, [...] liber primus. Venezia, Alessandro Raverii 1606 Partitura delli concerti ecclesiastici a una, doi, tre, quattro, cinque, sette et otto voci, per sonare nellorgano o altri instrumenti con una canzone a quattro [...] libro primo. Venezia, Alessandro Raverii 183 De musica disserenda XIII/1-2 • 2017 Anno Titolo dell'opera Città, editore LELIO BERTANI (RISM B 2114-2116) 1584 Tlprimo libro de madrigali a cinque voci. Brescia, Pietro Maria Marchetti 1585 1607 Tí primo libro de' madrigali a sei voci Venezia, Angelo Gardano Venezia, Angelo Gardano e fratelli 1585 Madrigali spirituali a tre voci (manca in RISM) Brescia, Vincenzo Sabbio BARTOLOMEO FAVARETTO (RISM F 149) 1604 Laude spirituali a quattro voci nella Assomptione della gloriosa Vergine Maria Venezia, Giacomo Vincenti Appendice 2 Raccolte stampate tra il 1600 e il 1615 che includono composizioni di maestri attivi a Padova nei primi quindici anni del Seicento. RISM B/I Titolo della raccolta Compositori RISM B/I della prima stampa o delle ristampe successive 16005a Flores musicae, hoc est, suavissimae et lepidissimae cantiones, madrigalia vulgus nominat, una cum variispavanis,paduanis,galliardis [...] (Heidelberg, Voegelin) Lelio Bertani 16007 Madrigali pastorali descritti da diversi et posti in musica da altri tanti autori a sei voci intitolati 1lBon Bacio di novo ristampati et corretti. (Venezia, Angelo Gardano) Lelio Bertani Costanzo Porta 15946 160410 16008 De floridi virtuosi dItalia madrigali a cinque voci ridotti in un corpo. Nuovamente con ogni diligentia stampati & seguendo lordine de suoi toni posti in luce. (Antwerpen, Pietro Phalese) Giulio Belli Lelio Bertani 16009 Spoglia amorosa. Madrigali a cinque voci de diversi ecc.m musici di novo ristampata et con diligentia corretta. (Venezia, Angelo Gardano) Costanzo Porta (2) 159215 16011 Falsi bordoni omnium tonorum a diversis eccellentissimis auctoribus modulati, partim plena, et partim pari voce, cum quatuor, quinque, et sex vocibus concinendi: ac etiam duobus choris si placet. [...] (Venezia, Angelo Gardano) Costanzo Porta (2) 16015 Ghirlanda di madrigali a sei voci, di diversi eccellentissimi autori de nostri tempi. Raccolta di giardini di fiori odoriferi musicali. Nuovamenteposta in luce. (Antwerpen, Pietro Phalese) Lelio Bertani 184 Chiara Comparin: Il secondo libro de mottetti a una e due voci di Antonio Gualtieri e il Parnassus musicus Ferdinandaeus RISM B/I Titolo della raccolta Compositori RISM B/I della prima stampa o delle ristampe successive 16016 Il trionfo di dori descritto da diversi et posti in musica, da altretanti autori. A sei voci. (Antwerpen, Pietro Phalese) Lelio Bertani 159211 15952 15969 159910 161411 162812 16017 I diporti della villa in ogni stagione spiegati in quattro canzoni dell'ill. Francesco Bozza Cavaliere, et posti in musica da diversi famosi autori, a cinque voci, novamente dati in luce. (Venezia, Angelo Gardano) Lelio Bertani 16048 Musica di diversi eccellentissimi autori. A cinque voci. Sopra ipietosi affetti, del M. R. P. D. Angelo Grillo raccolta per ilpadre D. Massimiano Gabbiani da Brescia, monaco cassinese. Novamente posta in luce. (Venezia, Angelo Gardano) Giulio Belli Lelio Bertani (2) Amadio Freddi Costanzo Porta 160413 Fiori musicali a tre voci de diversi eccelentissimi auttori. Di novo stampati & seguendo lordine de suoi toni posti in luce. (Antwerpen, Pietro Phalese) Giulio Belli (2) 161810 16074 La Terza con il Te Deum etLitanie della B. Vergine et Santi a otto voci di Pietro Lappi fiorentino maestro della musica di S. Maria delle Gratie in Brescia. (Venezia, Alessandro Raveri) Lelio Bertani 16076 Musarum Sioniar: motectae et psalmi latini, Michaelis Praetorij C. apud sereniss. Principem Henricum Julium ducem Brunsv. & Lunaeb., chori musici magistri, IV. V VI. VII. VIII. IX. X. XII. XVI. Vocum, choro et organis accommodatae. I. Pars. (Nürnberg, Abraham Wagenmann) Costanzo Porta 16078 Concertiper sonare et cantare. Di Giulio Radino padovano cioe canzone, & ricercari a quattro, & otto, mottetti, messe, salmi, & Magnificat, a cinque, sei, sette, dieci, dodeci, & sedeci voci. Novamente dati alle stampe da Gio. Maria Radino suopadre. (Venezia, Angelo Gardano). Bartolomeo Favaretto Amadio Freddi (2) 16079 Concerti ecclesiastici a una, a due, a tre et a quarto voci, con il basso continuo per sonar nellorgano, di Lodovico Viadana, raccolti dafra Danielle de Perugia minore osservante. Libro secondo, nuovamenti composti et dati in luce. Opera XVII. (Venezia, Giacomo Vincenti) Costanzo Porta (2) 185 De música disserenda XIII/1-2 • 201? RISM B/I Titolo della raccolta Compositori RISM B/I della prima stampa o delle ristampe successive 16G817 Amilla libro secondo di canzonette a tre voci di Nicolo Legname padovano sonatore di lauto. Novamente composte, et date in luce. (Venezia, Alessandro Raverii) Bartolomeo Barbarino Amadio Freddi 16G91 Florilegium sacrarum cantionum quinque vocum pro diebus dominicis & festis totius anni, e celeberrimis nostri temporis musicis, ... (Antwerpen, Pietro Phalèse) Giulio Belli (2) 16G97 Concerti ecclesiastici a una, a due, a tre et a quarto voci, con il basso continuo per sonar nell 'organo, di Lodovico Viadana, libro secondo, di nuovo in questa terza impressione corretto, et ristampato. Opera XVII. (Venezia, Giacomo Vincenti) Costanzo Porta 16G915 Hortus musicalis, variis antea diversorum authorum Italiae floribus consitus, jam vero latinos fructus, mira suavitate & artificio. V. VI. VII. VIII. & pluribus vocibus concinendos, pie & religiose parturiens. [. j (Monaco, A. Berg) Lelio Bertani (2) Amaio Freddi Costanzo Porta 16G917 Sonetti novi diFabio Petrozzi romano, sopra le ville diFrascati, et altri, posti in musica a cinque voci da diversi eccellenti musici, con una a otto in fine. (Roma, Giovanni Battista Robletti) Lelio Bertani Amadio Freddi 161G1G Nova Metamorfosi de diversi autori opera del R.P.F. Geronimo Cavaglieri dell'Ordine di S. Basilio dell'Armeni. Libro terzo a sei voci. (Milano, Melchiorre erede di Ag. Tradate) Giulio Belli 161112 Symphonia angelica de diversi eccellentissimi authori a quatro, cinque et sei voci raccolta da Huberto Waelrant. Nella quale si contengono i più eccellenti madrigali che hoggide si cantino. Novamente ritampata. (Antwerpen, Pietro Phalèse) Lelio Bertani 159G17 15948 16298 16125 Concerti ecclesiastici a una, a due, a tre, & a quatro voci, con il basso continuo per sonar nell 'organo di Lodovico Viadana libro secondo di nuovo in questa quarta impressione corretto & ristampato. Opera XVII. (Venezia, GiacomoVincenti) Costanzo Porta 16132 Promptuarii musici, sacras harmonias sive motetas V. VI. VII. & VIII. Vocum, e diversis, iisque clarissimis hujus et superioris aetatis authoribus collectas comprehendentis, pars tertia: [...] (Strasbourg, Karl Kieffer) Giulio Belli (2) Costanzo Porta (2) 186 Chiara Comparin: Il secondo libro de mottetti a una e due voci di Antonio Gualtieri e il Parnassus musicus Ferdinandaeus RISM B/I Titolo della raccolta Compositori RISM B/I della prima stampa o delle ristampe successive 16133 Canoro pianto di Maria Vergine sopra lafaccia di Christo estinto in poesia del Rev. abbate Grillo raccolta per D. Angelico Patto accademico giustiniano, et posta in musica da diversi auttori con un dialogo, et madrigale tramutati da l 'istesso. A una voce da cantar nel chitarone o altri instromenti simili. Novamente stampati. (Venezia, Bartolomeo Magni) Bartolomeo Barbarino (6) Amadio Freddi (2) 16136 Opera omnia sacrorum concertum I. II. III. et IV. vocum, iam convenineter collecta. Cum basso continuo et generali organo adplicato; [...] (Frankfurt, N. Stein) Costanzo Porta 161310 Il Parnasso, madrigali de diversi eccellentissimi musici a sei voci nuovamente raccolti & dati in luce. (Antwerpen, P. Phalèse) Amadio Freddi (2) 161313 Rest musicalisches Streitkränzleins: hiebenvorn von den allerfürtrefflichsten [.] (Nürnberg, B. Scherff) Luigi Balbi Lelio Bertani Costanzo Porta 16153 Musia vaga et artificiosa continente motetti con oblighi, et canoni diveri, tanto per quelli, che si dilettano sentire varie curiosità, quantoper quelli, che vorrannoprofessare d'intendere diversi studii della musica. Di D. Romano Micheli romani. Novamente composta, et data in luce. (Venezia, Giacomo Vincenti) Luigi Balbi 161513 Parnassus musicus Ferdinandaeus in quo musici nobilissimi, qua suavitate, qua arteprorsus admirabili & divina ludunt 1.2.3.4. 5. vocum, a Joanne Baptista Bonometti bergomate serenissimi Ferdinandi archiducis Austriae &c. musico congestus (Venezia, Giacomo Vincenti). Bartolomeo Barbarino Giovanni Ghizzolo (2) Bibliografia EDIZIONI ANTICHE Gualtieri, Antonio. Il secondo libro de mottetti a una e due voci con li salmi a tre voci con basso per l'organo. Venezia, erede di Angelo Gardano, 1612. Viadana, Ludovico. Concerti ecclesiastici a una, a due, a tre et a quatro voci, con il basso continuo per sonar nell 'organo. Venezia: Giacomo Vincenti, 1609. 187 De musica disserenda XIII/1-2 • 2017 Letteratura Antonicek, Theophil, ed. Parnassus musicus Ferdinandaeus herausgegeben von Giovanni Battista Bonometti (1615). Denkmäler der Tonkunst in Österreich, 159. Graz: Akademische Druck- u. Verlagsanstalt, 2015. Cattin, Giulio e Maria Nevilla Massaro. "La musica e le istitutzioni musicali nelle citta di terraferma". In Storia della Cultura Veneta, 449-454. Il Seicento, 4/1. Vicenza: Neri Pozza Editore, 1983. Colussi, Franco. "Gualtieri, Antonio". In Nuovo Liruti: Dizionario biografico dei friulani 2, 1385-1388, Udine: Forum, 2009. ---. 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Začel je s polifonimi moteti, v katerih je jasno zaznaven vpliv najpomembnejših pado-vanskih mojstrov. Potem je v svojih duhovnih delih slogovno napredoval do bolj izdelanih motetov za nekaj glasov in basso continuo; nekateri od teh so bili obogateni z glasovi za glasbila, kot so violine in pozavne. V šestintridesetih motetih za enega do štiri glasove in continuo, objavljenih v zbirkah iz let 1612 in 1630, je Gualtieri dosegel precej moderen koncertantni slog in je opustil polifono oblikovanje iz svojega prvotiskaMotecta octonis vocibus (Benetke, 1604). V razpravi so osvetljene glavne značilnosti Gualtierijeve zbirke iz leta 1612 v primerjavi z njegovimi moteti, objavljenimi tri leta pozneje v antologiji Parnassus musicus Ferdinandaeus. Ti moteti kažejo podobno zgradbo in uporabo kompozicijskih sredstev. V Gualtierijevih motetih tako najdemo splošne značilnosti in principe, kot so jih uporabljali tudi drugi sodobni skladatelji. Uporabljal je inovativne tehnike, ki se jih je naučil v Padovi in v Benetkah, ter jih prilagodil praktičnim izvajalskim potrebam manjših glasbenih središč, kjer je deloval. Primerjava Gualtierijevih motetov z mnogimi moteti zbirke Parnassus razkrije podobnosti s slogom skladateljev, ki so delovali po drugih pokrajinah italijanskega polotoka in so njihova dela prodrla do Gradca. 189