La firma del Sabato patto atlantico non 16 Iprite impegna i popoli, 1949 poiché essi voglio- Anno II no la pace. N. 33 TASSA POSTALE PAGATA ESCE IE SABATO la nostra lotta ORGANO 0ELL U.A,I S. DEL CIRCONDARIO ISTRIANO - TERRITORIO DI TRIESTE Democratici vigilate sulla purezza del vostro movimento smascherate i traditori Direzione - redazione . amministrazione: Riva Castalleone 2 — CAPODISTRIA, tei. 138 ABBONAMENTI: Zoo« B: anno Jugl. 300; semestre ]ugl. 170; trimestre ]ugl. 90. Zona A: anno L- 700; semestre L. 370; trimestre L. 190 — Jugoslavia: anno diq. 90; semestre din. 48; trimestre dm. 25 a a ?*** L15.- DIN. 2 Mo eorr. Mila Banca Istriana IL PROGRAMMI ELETTORALE ----Il programma elettorale —- In concomitanza con le future elezioni amministrative si pongono al nostro popolo, cui non è indifferente òhe e come amminì strò II patrimonio comunale, compiti nuovi. Tali compiti già da lungo non Si ponevano e noi In una forma così concreta come ciò avviene attualmente. La causa di ciò .si trova nel fatto che della amministrazione si sia impadronito con la vio-lenza il nemico del popolo di ieri e dii oggi, «liberando» cosi II nostro popolo delle «preoccupazioni» relative alVautoamm-iinlstrazione. Ta-le «soluzione» non costituisce però altro se non un’mtegraizione del famigerato venticinquennio di dominazione fascista. Anche allora el veniva ugualmente nega to il diritto aM’autoammimistra-zìone. In questa occasione dobbiamo perciò necessariamente ricordarcene. Si avvicina E momento quando s-I vorrà porre un termine, almeno' esteriormente, a una tale situazione mediante le elezioni amministrative. Sottolfneamo solo esteriormente, perchè tutti slamo profondamente convìnti -ciré ciò sta in cima ai desideri di coloro che ancora attualmente «amministrano I nostri comuni», | «volontariamente» a «dìsìnteres-1 satamente». Il nostro popolo sara t-chiamato dunque, dopo quasi trenta anni a cominciare a inte rissarsi esso stesso degli affari pubblici del comune. Soltanto da noi dipende In che misura sare mo capaci di approfondirsi nelle questioni ohe ci interessano vitalmente. Per la nostra gente ciò non co statuirà una difficoltà perchè nel corso dell’epoca più difficile e gloriosa della sua storia ha stu-dialo ed imparato a condurre gli affari del potere da sola. Ha Imparato a scegliere dal proprio seno uomini che hanno costruito ii potere papotore in tutta la sua ampiezza e profondità sulle rovine dell’apparato statale fascista. Questo nuovo potere era il pote. re dal popolo lavoratore e dell’in-tellettuailità onesta. Come vera espressione della volontà popolare non garbava nè ai vecchi, nè at nuovi amministratori che proprio Per tale ragione rivanno eliminato. In questa sede non abbiamo la Intenzione di dilacuteire ideila ricetta con la quale ci offrono la possibilità di certe amministrazioni comunali. Studieremo soltanto Il modo con ouS conseguire quel successo che con queste eiezioni ci prefiggiamo. Riteniamo che le future elezioni amministrative siano soltanto una parte della lotta generale che conduciamo per 21 raggiungimento dei fondamentalii diritti democratici. Con le gestioni dobbiamo però conseguire quel risultato che è nel voti idi ogni democratico onesto, della città e della campagna. Qui dobbiamo sottolineare che soltanto da noi dipenderà se II risultato delle lezioni sarà tale da condannare i provvedimenti antipopolari di cui so-lira nonché tutte le disposizioni non democratiche relative alle stesse elezioni. Le nostre elezioni saranno veramente nostre soltanto nella misura In cui avremo studiato, appropriandocene fin d’ora tutte le questioni economiche, amministrative e con ciò anche politiche, Ciò però è un compito ed un dovere che non ricade soltanto su quei compagni cui II risultato delle elezioni imporrà nuovi compiti, ma bensì su tutto fi nostro popolo. Quest; deve infatti rendersi conto che son finiti per sempre quei tempi quando gii eletti dal popolo disponevano della volontà e del desideri degli altri. Il nostro popolo deve rendersi conto che i problemi che si assillano non avranno una soluzione per opera del puro e semplice risultato delle elezioni. Per la loro soluzione sarà necessaria la lotta ulteriore. Per tale regio ne abbiamo sempre sostenuto il punto di vista che tutto il nostro popolo debba cominciar a vivere intensamente una vera vita politica e come non sia possìbile fare una distruzione tra l’amministrazione del patrimonio pubblico e la maturità politica delle masse. La nostra politica è infatti nella sua sostanza lotta per il pane in senso lato, lotta cioè per un benessere il quale ci darà la possibilità dii soddisfare !n gènere a tutti i bisogni culturali, politici ecc- I problem; di Vitale, importanza devono perciò essere studiati ovunque: nei villaggi, nella città. nelle fabbriche, negli uffici ecc. Soltanto in tal modo, le elezioni amministrative, cui dovremo partecipare tutti, daranno la possibilità al nostro popolo di fare il suo dovere e di esigere per sè ciò (he gli appartiene * che con il lavoro o la lotta si è conquistato. Coscienti dei loro diritti e doveri le masse democratiche Italiane e slovene inizieranno già ora un’attiva lotta preelettorale studiando 1 propri problemi dii vitale Interesse nel quadro del prcggetto del programma elettorale generale del Fronte popolare Italo-slavo. • In tal modo conitrlfcuiranino con la pro pria attività perchè il nostro programma sla veramente popolare, che esso sorga dal popolo e serva a questo. VI è gente che oggi rispolvera dagli archivi 1 programmi elét forali di partiti che 9l sono battuti! nel passato per i «cadreghini» nelle amministrazioni comunali. Questi programmi saranno però dii muffa. Sappiamo però che erano ammuffiti già allora quando erano di attualità, non rappresentando altro che specchi per allodiale di cui j partiti di cui sopra si servivano soltanto in occasione di elezioni. Anche oggi pullulano nel nostro territorio molti simili pattiti che presentano projgiramm; stracolmi di ricette per tutti i mail! possibili ed immaginari. Il nostro popolo naturalmente non crederà a questi programmi e lion vi si lascera sedurre. Da se ' stesso studierà il proprio programma e lo eì»Dorerà. Le radici iki questo programma affonderanno invece profonda mente nella storia della nostra lotta gloriosa contro l’imperiai i-smo italiano ed il fascismo. Que. sto sarà quello stesso programma per il quale il nostro popolo ha combattuto in tutto il periodo del dopoguerra contro l’imperiali-smo, li neofascismo e contro tutti coloro che, abusando dlall’etì-chetta di sloveni, servono i pa droni americani. Il programma mostrerà che esso è rimasto fe-mostrerà one eso è rimasto, fedele alle tradizioni che si connettono al periodo della lotta più gloriosa nella storia di questo territorio. La paro!* d’ordine della lotta contro rimperiialismio, contro a revisionismo del trattato di pace, della lotta per la pace fra t po poli contro tutti coloro che vor rebbero dividerli ci guiderà anche in tuttala campagna preelettorale. E’ necessario perciò ohe, come già nel passalo, uniamo tutte le nostre forze per lottare contro le ingiustizie che ai vengono fatte. Per tale ragion® il nostro programma elettorale suonerà anche com® condanna della politica di sgregatri.ee « iìquidatrice dei v,i-daèiatn, F. STOKA « Non serve gridare »Ande* a Lubiana A Lubiana bisogna andarci, sì,, e sparso, e co« a Praga, a. Budapest e a Vienna, e magari più avanti ancora. Pax intrecciare rapporti economici, collaborazione culturale,.amicizia politica. Le città non nascono così a caso, dova empita e senza un perchè. Trieste non è nata per gli *sva-ghì» della studentesca e per le «attività» della Lega Nazionale. Non è nata affinchè gli abitanti possano parlare italiano o slavo, tedesco 0 albanese. Trieste è nata con il concorso dei popoli interessati alia sua e-sistenza, che avevano bisogno di Trieste per rivolgere precisi problemi di vita economica, per e-sigenza della vita stessa idiegii abitanti la regione, cioè. Trieste ha, perciò, come ogni altra città, ì suoi particolari compiti e funzioni, così ogni cosa creata dall’uomo, per le sue necessità. Sfogo del traffici dell’Hinterland zona di transito, incontro d'i popoli, mercato, punto di contatto e di affiatamento e non terreno per seminare odio e avversioni, zona di scambi e reciproci servizi e non palestra di offese e d’insolenze razziali. Tagliare perciò Trieste dal suo retroterra e come togliere la terra d’attorno un albero. Provatevi: ri si seccherà in breve. Un programma per l’amministrazione del Comune di Trieste, che non contenga questi importanti principu adatti alla vita prosperosa della città, è un programma pericoloso, da scartarsi. I programmi dei partiti della borghesia non possono contenere queste importanti cose: esse contrastano con la politica di i-nimìnizla coi popoli nostri vicini dell’Est che è sempre presente nei calcoli e nei piani di asservimento economico di • Trieste agli interessi che stanno di casa a Roma, e 3i.1l in là ancora. Proclama della Federazione Universitaria Triestina Solidarietà le n Il Comitato esecutivo della Federazione Universitaria Triestina, cogliendo Cappello dell’U-nione Internazionale degli Studenti, esprime a nome di tutti isoei membri piena solidarietà con la gioventù democratica spa-gnola tuttora in lotta contro il regime fascista di Franco e nello stesso tempo condanna l’azione di tutte quelle forze reazionarie che hanno permesso a detto regime di sopravvivere alia disfatta militare del nazifascismo e che ora stanno preparando il terreno per la sua immissione nel Patto atlantico, allo scopo di servir-sene contro ii movimento progressista. Trieste 13 aprile 1949 Il 14 aprile del 1931 il popolo spagnolo ha proclamato la decadenza della monarchia e la costituzione della repubblica. Sotto la pressione delle forze del proletariato e delle mass© popolari il vecchio regime monarchico, puntellato poi da Primo de Rivera con la sua dittatura, non è stato più capace di resistere. I vari regimi repubblicani ohe sono seguiti alla caduta della monarchia non hanno voluto e saputo soddisfare alle elementari esigenze del popolo lavoratore. La terra dèi grandi proprietari e della chiesa non è andata ai contadini, la dittatura del capitale ha continuato ad opprimere i. lavoratori delle fabbriche. 1 governi repub- blicani non hanno fatto nulla per liquidare l’attività antxrepubbli-cana delia reazione ohe vedeva con terrore l’accrescersi dell’attività rivoluzionaria delle masse. Per stroncare la giovane repubblica, i circoli reazionari unitamente al fascismo italiano e tedesco. nonché con l’appoggio della reazione internazionale, promossero nel ’36 la guerra civile. Il popolo spagnolo combattè e-roieamente, appoggiato dal movimento democratico ipternazio-nale. Purtroppo però il principio del «movimento», promosso da Blum e dai conservatori inglesi, andò a tutto vantaggio dei fascisti spagnoli che con i’apppoggio di Mussolini e di Hitler, grazie al LOTTA PER LA PAGE OR rOPOLO DEL «MIO La gravissima minaccia alla pace, ohe si sta attuando con lo sviluppo del piano di aggressione contro i popoli del mondo socialista e di cui il Patto Atlantico è uno degli strumenti più pericolosi ha messo in allarme tutta la popolazione del mondo. E le forze organizzate delia democrazia di Europa sono tempestivamente Intervenute. Interpreti dei sentimenti e delle preoccupazioni di tutte le genti, hanno iniziato in Europa e in America manifestazioni energiche per stroncare la minaccia, fermare la mano ai criminali guerrafondai ohe non si peritano, per appagar© i loro privati interessi, di travolgere ancora urna volta il mondo in un tremendo conflitto. In ogni borgo, paese e città si sono avviate Iniziative per manifestare l’avversione popolare alla guerra, per rimarcare la gravità del pericolo par la pace e isolare e denunciare i responsabili. In America, in Francia, Svezia, in Cina e in Italia, in Belgio e in Ungheria, nelì’URSS, in Jugoslavia così come a Trieste, dappertutto lavoratori della città e contadini, intellettuali e liberi professionisti’, giovani ed anziani e particolarmente le donne partecipano a questa immane battaglia per la salvezza dell’uman-tà. Tra le Iniziative più importanti agli effetti della mobilitazione dei popoli per la pace, si hanno quelle della costituzione dei Comitati per la difesa della Pace, di cui il prossimo Congresso Mondiale ohe si avrà a Parigi, rappresenterà un autentico tribunale dei popoli giudicante i fomentatori di guerra. Con lo sguardo rivolto versola preparazione di questa stor.ca assist popolare, Trieste, situata in una posizione che con la guerra diverrebbe drammatica ed Irreparabile, è in campo per la grand.o-sa battaglia. Coscienti della propria forza, e con la certezza ohe la pace può essere salvaguardata dall’inter--vento unitario e deciso dei popoli minaciati, le masse lavoratrici del Territorio Libero di Trieste hanno immediatamente risposto alì’appello per una solidale partecipazione alla formidable sfi” da .internazionale tra i popoli a-manti della pace e 1 pochi fautori dela guerra. Nell’assemblea delle organizzazioni democratiche. del T.L.T., tenutasi il 27 marzo u.s., come è stato reso noto, si è costituito il Comitato del Territorio Libero di Trieste per la difesa della Pace». Anteriormente alla sua formale costituzione, un comitato provvisorio aveva già iniziato un fattivo lavoro di mobilitazione attorno ad una mozione in difesa della pace sotto la quale hanno apposto la loro firma quasi cinquantamila persone residenti nel T.L.T.. Uno dei primi atti del neocostl-tuito Comitato è stato quello di inviare telegraficamente al presidente del Comitato promotore per il Congresso Mondiale dei Partigiani della Pace Joiiot Curie, l’attenzione dalla simpatia e della solidarietà delle masse democratiche del Territorio e di mettere a disposizione degli organizzatori del Congresso la morale adesione delle migliaia e migliaia di cittadini che il Comitato rappresenta. Il Comitato del T.L.T. per la difesa delia Pace sta svolgendo un lavoro concreto alla base, tra il popolo con la ^invocazione di una serie di assemblee che saranno tenute sia nella zona A che nella zona B del Territorio di Trieste. Il Comitato ha infine trasmesso al similare -Comitato Triestino per la difesa della Pace», con sede in via Machiavelli, 13 una lettera proponente rumificazipne della lotta dei cittadini del T.L.T. in difesa della propria minacciata esistenza. Diamo qui di seguito il testo dei telegramma spedito a Parigi: «Joiiot Curie — Comitato promotore Congresso Mondiale Partigiani Pace — Parigi. Neocostituito Comitato Territorio Libero Trieste per la difesa della Pace nome cinquantamila aderenti sottoscrittori mozione favore Pace plaude ed solidarizza iniziativa Congresso Mondiale Pace et offre collaborazione preparazione Congresso stop. Comitato T.L.T. difesa Pace chiede formale invito partecipazione delegati Congresso Parigi — segue relazione». Comitato T.L.T. Per 1« difesa & Della Pace Trieste tradimento di alcuni ufficiali re-pubblicani, dirigenti anarchici e socialisti. Il popolo spagnolo era stato così temporaneamente sconfitto. La sua, lotta contro il fascismo non è però cessata mai. Anche oggi i partigiani spagnoli lottano con le armi In pugno contro il regime dittatoriale di Franco. Gli operai ed i contadini spagnoli non cessano per un solo attimo a dimostrare davanti a tutto il mondo che quanto è avvenuto nel 1937 non esprime la volontà dei popolo, ma solo quella della reazione più nera, appoggiata dallo imperialismo internazionale. La lotta del popolo spagnolo nel momento in cu'i gli imperialisti lavorano attivamente per allargare e consolidare il sistema dei patto della guerra, includendovi possibilmente la Spagna di Franco, si intensifica. I democratici spagnoli sanno che lottare contro i guerrafondai significa lottare contro quegli stessi elementi che hanno aiutato Franco, rendendo impossibile il rafforzamento della repubblica spagnola. Il popolo spagnolo sa che la lotta contro Franco e nello stesso tempo lotta contro un pilastro della reazione agli estremi limiti sud - occidentali dell’Europa e quindi lotta contro una base importante dei monopolisti' e dei guerrafondai. Per tale ragione l’anniversario della fondazione della repubblica spagnola è una data importante non solo per gli spagnoli, ma per il movimento democratico internazionale tutto. Questo movimento darà al popolo spagnolo tutto il proprio appoggio nella lotta antifascista, per la pace. Un ponte ferroviario suSla Bosna Zenica, — E’ stato oggi inan gurato al traffico un ponte ferroviario sul fiume Bosna, che sara’ adibito al servizio della Ferriera di Zenica. Esso e’ stato costuito nel tempo da primato di 32 giorni. Grecia llhera la liquidazione C01TIIÜA comunica Atene, 15 (Tanjug) — Radio Grecia Libera comunica che’ l’8 aprile unita’ dell’esercito democratico nel settore di Kaymaktu-halan hanno attaccato le truppe monarchiche che con carri armati ed autocarri erano partite dalla regione di Agios Pandeleimon e Amindeon. Il nemico e’ stato disperso ed obbligato a far ritorno alle basi di partenza. Unita’ democratiche hanno ugualmente attaccato e disperso le colonne che erano partite da Keli e dalle posizioni monarchiche sulle alture di Lapadis — Ardeya. Nella Macedonia orientale i gruppi di diversione di Epon, aiutati da unita’ della milizia popolare, hanno attaccato e disperso T8 aprile due distaccamenti della guardia nazionale monarchica presso Sara e Kirke. CIMA Le trattative pace Nanchino, — La radio comunista ha annunciato questa sera che le trattative ufficiali di pace tra nazionalisti e comunisti sulla base delle otto condizioni di Mao Tse Tung si sono iniziate oggi, dopo 12 giorni di discussioni ufficiose. Tutti I democratici del nostro Territorio si ricorderanno ancora della posizione che il OC del PC del Territorio di Trieste ed ì dirigenti eletti alle causa del progresso nelle organizzazioni di massa, hanno assunto nei confronti dell’azione disgregatrice e liquida trice della frazione vida-lìama sin dati primi giorni che hanno seguito alla , pubblicazione della risoluzione dell’U.I. Muovevano già allora l’accusa, al gruppo frazionista -di preparare la graduale liquidazione di un glorioso passato dì lotte (non sulla carta o nelle parole) il cui inizio risale in particolar modo al 1941. Quanto questa accusa fosse giustificata lo vediamo chiaramente oggi. In tal caso possiamo ben dire che « assumere una tale posizione equivale a sconfessare e quindi irridere gl’immani sacrifìci che il nostro popolo ha fatto durante la guerra di liberazione. Di che cosa si tratta? E’ un articolo di fondo per di più apparso I’ll corrente mese su il «Lavoratore» sotto il titolo: «Partito e Fronte», che deve necessariamente richiamare l’attenzione di ogni democratico sincero e farlo diventare pensoso della sorte che un pugno di spregiudicati opportunisti riserba al movimento democratico triestino. A Trieste dunque ed a Muggia, il cosidetto PC dì Viđali decide di presentarsi, esso come tale, alle elezioni. Non si avrà quindi una lista deli’U AI S o del Fronte popolare, ma solo una lista del PC. Nell’altipiano invece si avrà la lista dell’UAIS. Questa decisione a dire il vero era già conosciuta, Aii'Assemblea dell* ONU Attacco di Gromyko al patto atlantico Washingtoa senza giornali Washington,—La capitale sta-tunitense e’ ancora senza gior-abbia potuto risolvere il ocnflitto di mediazione si e’ avuto oggi, nel pomeriggio una riunione tra i sindacalisti ed i proprietari dei giornali senza pero’ che questa quotidiani di Washington. Sotto gli auspici dei servizi federali tipografi, appartenenti ai sindacati ”AFI” di quattro grandi nali a causa dello sciopero di 200 DODICI MESI di „piano Marshall” Durante la scorsa settimana è stato celebrato il primo anniversario del Piano Marshall. I maggiori microfoni sono stati mob.ìitati per farne l"esaliazione. II dott. Elio Geppi della Camera del Lavoro, il presidente di Zona dott. Palutan e Mister Caputa si sono scomodati per dimostrare 1 grandi benefici che la città e la popoiaz.one avrebbe a-vuti dalla «pianificazióne» dell’economia triestina. Le stesso generale Gaither ha preso la parola per magnificare naturalmente il geniale e poten-toso congegno. Si sono sforzati tutti, dati alla mano, a dimostrar® che se i triestini non sono morti di fame e che se qualche cosa cammina, qualche traff ico va, qualche oggetto si costruisce ciò è dovuto a ... Marshall! Senza il piano Marshall, si è affermato, Trieste sarebbe in liquidazione, In. disfacimento. Ma Bravi: dopo che hanno lavorato a tutta lena per tre anni e più a disfare e rovinare, dopo dhe hanno fatto una politica d’ostilità ad ogni riallacciamento al traffici tradizionali di Trieste, ti traffici tradizionali di Trieste dopo che ’.’hanno ridotta in angonia ti vengono a dimostrare che non lesinano l’ossigeno e che la città ha ripreso‘la respirazione dando segni che infondono speranza di ripresa. Ciò a quattr’anni dalla fine della guerra! Delle . decine di migliala di' disoccupati, dei continui licenziamenti di operai ed Impiegati dai cantieri Folsegy e Martinuzzi di Maggia, quelli dellT.T.P.S. del.a T.A.R.U.S., della fregatura sui lavori del Conte «Blancamano» e le sospensioni’ a S. Marco, di tutto ciò manca una parola. Mister Caputa, i signori Geppi e Palutan si preoccupano particolarmente dell’incensamento: è la loro funzione, ma i fatiti parlano chiaro e le «ciacco! e» non fanno frittole. Trieste va sempre più in malora, nonostante le cifre e i dati della respirazione artificiale. I lavoratori devono mettere il naso in tutte queste cose che li riguardano così da vicino: hanno il d ritto di prendere nelle loro mani la cosa pubblica perchè sono essi che più di tutti «pagano» i conti della amministrazione filoamericana. Se il dott. Geppi vede nel «plano» il toccasana di tutti 1 mali triestini e parla di generosità senza vedere dietro di questa gli interessi del capitale finanziario americano, non è detto ohe i la-voratori di Trieste Io debbano prendere sul serio. II rappresentante ufficiale della C.d.L., nell’esaltare il piano Marshall per la sua filantropia, non ha indicato ai suoi asco'tatori 11 tremendo conto che l’imperialismo americano sta preparando al suoi beneficiati: la guerra! Dodici mesi di p’ano Marshall significano dodici mesi di preparazione del piano Atlantico, che tutti i cittadini hanno il dovere di respingere come pericoloso per la loro esistenza, FLUSHING MEADOWS — In occasione dèi dibattito sul diritto di veto svoltosi al Consiglio di Sicurezza, il viéeminisìro degli e-ster’i dell’URSS, Andrei Gromyko, ha sferrato un attacco contro l’Unione Occidentale ed il Patto Atlantico, da lui dichiarato incompatibile con i principi delle Nazioni Unito. Gromyko ha affermato: . «Il nuovo blocco m.litare e politico degii Stati firmatari del Patto A-tjamico è diretto contro l’URSS». Gli Stati Uniti e la Gran Bretagna, ha proseguito il de.eigato sovietico stanno costruendo una vasta rete di basi militari attorno all’URSS. Egli ha contestato il carattere regionale del Patto Atlantico in quanto, com’eg.i iha affermato, «esso comprende degli stati situati in due diversi continenti. ; DI conseguenza, l’articolo della Carta che contempla accordi regionali non può venir applicata al Patto Atlàntico», ha affermato Gromyko. Egli ha aggiunto: «Il ‘Patto Atlantico a Incompa-t'ib.le con i trattati franco-sovietico ed anglo-sovietico, che sti-pmano che «le parti contraenti s’impegnano a non entrare in u-na coalizione dir et .a contro l’altra parte contraente». Citando l’art. 5 del trattate franco-sovi’eitoo, Gromyko ha asserito ohe «la partecipazione della Francia al Patto dell’At.antioo settentrionale è in contraddizione con gli obblighi che essa si è assunti nell’ambito dal trattato franco - sovietico. I governi della Gran Bretagna e della Francia, ha proseguito il delegato sovietico, portano Liniera responsabilità della violazione degli ob-bl.ghi che si sono assunti con i tra .tati con l’URSS». Gromyko ha affermato quindi che il carattere aggressivo è contrario all’URSS del Patto si rende evidente, se si considera il fatto che l’Unione Sovietica non è stata invitata a parteciparvi. Gromyko ha accusato gli Stati Uniti di meditare di far uso del- j la bomba atomica contro l’URSS ! ed ha quindi dato rilievo, inter- ! pre andolo come una prova degli intenti aggressivi degli occiden- i tali, al mantenimento del Comi- j tato misto del capi di Stato Mag- i giore a Washington, «che è un : residuo, egli ha detto, della se- ! eonda guerra mondiale». Secondo Gromykò, un’altra prova di tali Intenzioni aggressive consiste nella creazione, da parte del membri dell’Unione Occidentale, d’u- ; no Stato Maggiore a Fontaine -Bleau. Gromyko ha poi sottolineato la differenza tra il Patto Atlantico ed «i trattati conclusi fra l’URSS ed I paesi a democrazia popolare, nonché quelli dell’URSS con la Gran Bretagna e la Francia, che sono trattati bilaterali non diretti contro una grande potenza e che mirano ad impedire un ripetersi dell’«aggressione tedesca». Alla fine del suo discorso, Gromyko chiede all’Assemblea di adottare una rivoluzione trasmessa dall’URSS, che difende inte* gralmente il diritto divieto in seno al Consiglio di Sicurezza e rivolge un appello alle Nazioni Unite ai fini dello sviluppo della collaborazione internazionale, secondo i principi della Carta del-l’ONU. Primi laureati in Jugoslavia Belgrado, 15 (TANJUG)-Nel prossimo giugno uscirà’ dall’università’ il primo gruppo di studenti laureati iscrittisi nel dopoguerra all’università’ di Belgrado. L’università’ di Belgrado si era riaperta, dopo 4 anni di occupazione^ già nel primo anno dopo la liberazione nonostante che l’edificio fosse stato gravemente danneggiato e che il numero dei professori e degli studenti si fosse sensibilmente ridotto in seguito alla lotta di liberazione. Oggi l’università’ di Belgrado viene freoùentata da 33 mila studenti, cioè’ oltre il doppio degli iscritti a tutte le altre università’ della Jugosavia. La situazione economica degli studenti non può’ essere paragonata oggi a duella di anteguerra, quando numerosi studenti poveri erano costretti, per poter vivere a compiere modesti lavori. Lo stato ha accordato e continua ad accordare delle borse di studio a tutti gli studenti che non hanno la possibilità’ di provvedere da se alle loro necessita’. Oggi uno studente su due dell’università’ di Belgrado e’ a carico dello Stato. Nuovi alloncti in Croazia Zagabria, 13 (TANJUG) — Si sono iniziati in Croazia i lavori per la costruzione di puovi alloggi. Saranno costruite quest’anno decine di migliaia di nuove abitazioni per operai nonché’ nuove fabbriche, centrali elettriche ed altre grandi onere Pubbliche. A Zagabria, capitale delia repubblica, saranno costruite tre mila nuove abitazioni A Dubrava, subborgo di Zagabria, e’ in co-struzione la grande citta’ universitaria che comprenderà’ le varie facolta’ _ e le abitazioni per gli studenti ed i professori. In Istria verranno ricostruiti i villaggi distrutti ed incendiati durante la guerra passata; la piu’ grande opera pubblica costruita in Istria safa’ la linea ferroviaria a scartamento normale tra Lupoglav e Arsa la duale colleghera’ la parte sud-orientale dellTstria con le altre zone del Paese. A Pola ed in altre località’ verranno costruiti numerosi edifici. Si sono ripresi i lavori sull’ultimo tronco dell’ autostrada Belgrado-Zaga-bia. Case di abitazione saranno pure costruite per i minatori della Croazia e di Arsa. ma la sua motivazione è invece contenuto nell’articolo di cui sopra. L’UAIS nel parere dei Vi" daliiani non ha una, fisionomìa chiara. Questa confessione è preziosa. Essa significa che i Vida-liani hanno accettato il pulito di vista della reazione triestina nelle organizzazioni «slavo-comuniste». Implicitamente essi : sostengono che l’UAIS a Trieste ha finito di svolgere il suo ruòlo perchè, a parer loro, essa non è più un’organizzazione vitale, capace «ii conquistare sempre Cu» maggior numero di aderenti. Vizio dì forma 0 di sostanza? Di sostanza indubbiamente, a sentire i revisionisti nostrani. Da tutto il contenuto sorge chiara la deduzione che anche per i V-ida-lìanj l’UAIS è un’organizzazìonè sorta per iniziativa e per volere dei «nazionalisti sloveni*. Questo è dunque il «peccato originale» dell’UAIS, .peccato originale Che impedisce l’adesione ad essa di numerosi altri democratici. Di quali? Indubbiamente di colóro che sono influenzati dalia própa-, sa rida della Lega, della Giunta d’intésa, direttamente o indirettamente, di coloro dunque che non hanno compreso il ruolo stòrico (I Vidaliant lo hanno capito, ma -fanno finta di non saperlo) dell’UAIS nella nostra regione, nell« nostra zona. Con questa alchimia politica 1 videlianì-procedono ali’equiparazione .(sino apparente) dell’UAIS con le altre organizzazioni a carattere na2ional-sciovinista nel campo della reazione italiana. Così l’unione antifascista italo-slava che è sorta- per cementare la fratellanza italo-slava, creatasi col corso della lotta contro il nazifascismo e per lottare concretamente per la parità dei diritti delle nazionalità qui conviventi (è sì ricordi che nella zona A del Ter- 2) In ogni posto dì lavoro sarà costituito un comitato coordinatore che elaborerà e darà, corso al proprio programma di lavoro interno. , . 3) Nel campo della cultura vef-ranmo organizzate due esecuzioni: una della filodrafnmati’ea cittadina ed una deH’orehetsra cittadina. 4) Il numero dei ginnasti. partecipanti alla manifestazione popolare sarà dì 600. 5) Nel ramo dello sport, sarà disputato, entro l’aprfle, un incontro di calcio, il cui introito sarà devoluto pro 1 maggio, ed M circolo sportivo locale parteciperà alla manifestazione con du« squadre di calcio; una di pallavolo ed una dì atletica leggera: 6) Alla vigilia del 1 Maggio verrà fatta la fiaccolata, la città «irà addobbata con bandiere, festoni, e scritte luminose inneggianti al 1 maggio; sulle allure circostanti verranno accesi 1 fuochi e sarà formato ufi corteo nei quale sfileranno, con la banda ia testa, le masse operaie e la cittadinanza. z 7) Il fronte democratico ferrimi* nile si è assunto l’Impegno dà confezionare tutte 1® divìse peg ’ ginnasti. 8) Il comitato degli attivisti, inviterà su ogni posto dì lavóro èd in ogni casa, tutti gli operai ed tutti gli onesti cittadini perchè • partecipino alia festa dei lavoratori. 9) Il I maggio gli operai vestiti con gli abiti di lavoro cóntras-segnati dal distintivo delle proprie aziende, assieme ai ginnasti ed assieme alla popolazione, parteciperanno alla grande manifestazione del 1 maggio. ritorio sono solo gli sloveni che subiscono un’oppressione nazionale e che la prospettiva di una oppressione inversa fa ridere I polli), diviene inutile, se non dannosa. Convinti come sono, che l’UAIS non serve agli «interessi» del movimento democratico, essi rigettano tutto il suo contenuto rivoluzionario. Tutto ciò significa in sostanza rinunciare alla lotta contro la reazione su uno dei problemi più importanti nella zona A del Territorio: sul problema nazionale. Ciò significa cedere di frotìte alia reazione sull’argomento che rappresenta la pietra di paragone dei comunisti: la questione nazionale. Così si spiega la faccenda delle carte d’identità e la lotta serrata contro la nuova Jugoslavia ecc. ecc. Oggi ì vidaliani lavorano .a quattro mani per redimersi dal «peccato originale» dell’UAIS, per poter entrare così nella «grande famiglia italiana» come è nei voti della reazione locale. L’UAIS è buono tutt’alpiù peg l’altipiano, dove cioè praticamente vi sono solo sloveni. Con tutto ciò si ha ancora il coraggio di dire che si è sulla linea tracciata da vari congressi I fatti però parlano chiaro. LOTTA---------------------Nando Pirano si prepara per il 1 magiog Anche quest’anno la cittadina di’ Pirano stà preparandosi per 1* solenne manifestazione del 1 Maggio. Il programma, elaborato a tal uopo dal Comitato Coordinatore per il 1 maggio, composto da o-oestf democratici, è vi seguente: 1) Saranno effettuate, entro 11 1 maggio, 800 ore di lavoro volontario per 1* can.ali2z6.zton® delia città. * La nostra Lolla Ferve in vista la preparazione al primo Maggio Esemplare emulazione fra le scuole buiesi In tutto il distretto di Capodi-etria. sono in pieno fervore i lavori di preparazione per la grande manifestazione del I maggio. La gioventù in gara coi partigiani, coi membri dell’UAIS e con gii sportivi, si prepara per le varie manifestazioni ginnico - sportive, di massa, nel mentre i Circoli di Cu-turf! Popolare prepa rano i loro soci e rinforzano icori, per 1 canti corali di massa che faranno seguito alla manifestazione ginnica. La gara di emulazione «I Maggio» indetta dal Comitato Circondariale dell’UAIS è in pieno corso e sviluppo. In ogni località si lavora d’assalto per la costruzione delie opere a carattere economico e degli edifici pubblici. Lo slancio nelle gare frà membro e membro delle organizzazioni antifasciste è davvero encomiabile. Vengono indette raccolte pro primo maggio, e si ottengono risultati veramente soddisfacenti al pari di quelli che si raggiungono con le manifestazioni culturali, cinematografiche sportive, ecc. Tutto ciò .ed spiega ed avviene sotto l’egida deä I Maggio, ossia della grandiosa e solenne manifestazione del popolo Istriano che vuole la pace per costruirsi un migliore avvenire. A Villanova sono iniziati S lavori dS scavo e di estrazione del materiale per la costruzione della Casa de) Popolo. A tali lavori partecipano alcune decine di .compagni, che finora, hanno sca-” vato ed estratto oltre 70 metri cubi di pietre. Ci sono certi compagni ohe prodigando le loro forze riescono ad estrarre da uno a due m. cubi di pietre al giorno. A Val d’Olitra, una delle plaghe più belle del circondario, la popolazione lavora per la costruzione della casa cooperativistica. Finora vennero effettuate 710 o-fe di lavoro volontario per la preparazione di 65 m. cubi di*pietre e di 50 m. cubi di sabbia. Sono stati trasportati inoltre 23 m. cubi di terrà. In tali lavori si è distinto il comp. Sabadin Branko. Anche nel campo culturale la popolazione di Val d’oltra dimostra di Interessarsi e di operare per un migliore domani, prova ne sia l’arrioehimento della bii-b’ioteca con l’acquisto di oltre 50 nuovi volumi. A Semedella è stata organizzata la raccolta che ha fruttato 19000 lire e varie quantità di viveri. Frattanto i giovani delle 5 sezioni ivi esistenti si preparano alla ginnastica. À Sant’ Antonio la raccolta prò I Maggio ha dato buoni risultati essendosi ricavati oltre due quintali dì patate, 90 litri di vino. 378 uova e una quarantina di kg. di farina Oltre aver proceduto alla raccolta, la gioventù si prepara con assiduità per il saggio ginnico. Particolarmente bravi ed attivi si dimostrano I giovani delle località di Kavali-ci e di Dvori. I grafici de", lavoro svolto nello ambito della gara di emulazione Mettono in evidenza quanto sia stato lo slancio della gioventù locale nel lavoro volontario e negli altri punti della gara di emulazione. Andie I più piccoli i pionieri, dispongono di un grafico proprio sul quale essi segnano lo sviluppo continuo del loro lavoro. A Carcasse la raccolta ha fruttato alcune migliaia di lire e quantità varie di generi alimentari. La gioventù si prepara di buona volontà al saggio ginnico, partecipando ad ogni prova oltre 90 pionieri e giovani. A Lopario si lavora d’assalto senza economia di tempo e di forze. Al 3 aprile erano già eseguite 882 ore per l’elettrificazio-oe del paese. A S. Lucia, sul campo sportivo, si sono incontrati i celibi ed gli ammogliati in una partita molto contesa di calcio terminata con la vittoria di quest’ult'fm! per 2 reti ad una. L’incasso che è risultato notevole, data la grande affluenza di pubblico, venne devoluto pro I Maggio. A Capodistria i membri della filiale sindacale del Comitato Popolare Circondariale lavorano di assalto per la creazione di un nuovo parco cittadino che risulterà tra l’angolo della via Castel Leone ed il molo. Questo nuovo circondario. In esso cresceranno pai-co sarà uno dei migliori del palme e pini, nel suo centro ci sarà un prato per 1 giochi dei bambini con aggiunta una vasca ed un piccolo ruscello. Un campo di tennis sistemato ad un lato del nuovo parco completerà l’attrezzatura sportiva cittadina. Con la creazione di questo parco, la città di Capodistria riceve una ulteriore trasformazione innovatrice, spogliandosi in parte della bardatura di museo medioevale impressole dal fascismo ohe si curava dei ruderi di un passato morto e sepolto e trascurava II benessere del popolo di Capodi-srtrla. Per la creazione di questo parco 1 membri della filiale sindacale del Comitato Popolare Circondariale daranno circa 1500 o-re di lavoro d’assalto, cosci ent’ di contribuire al benessere della nostra zona, con l’incremento del-la nostra economia col rafforzamento del nostro Rotore -volare che è l’unica garanzia di ina vita migliore per il popo’o ’avara tore. La gìonventù per il 1° Maggio Ogni sportivo un ginnasta ogni giovane un atleta Un grande ed importante compito incombe ai nostri giovani antifascisti, d’ambo i sessi nei preparativi per la grandiosa ed imponente manifestazionne del primo maggio. Come nei precedenti, anche quest’anno la gioventù’ deve risultare all’avanguardia e deve essere l’elemento propulsore in tali preparativi, poiché’ la manifestazione del primo maggio deaerazione dello sviluppo raggiun-ve fornire una tangibile dimoto dalle masse giovanili, sia nel campo ginnico, sia negli sport m genere, come anche nel campo culturale, sotto il PJ\ Il segreto della riuscita della manifestazione dei primo maggio negli scorsi anni, e’ consistito nella attiva ed intensa preparazione, ed anche quest’anno la celebrazione della festa della classe lavoratrice risulterà’ grandiosa e solenne se le masse giovanili si prepareranno con slancio ed entusiasmo agii esercizi ginnici e alle competizioni sportive. Sulla bocca di tutti i giovani antifascisti deve correre la parola d’ordine: «Ogni giovane un ginnasta, ogni sportivo un atleta». Altro compito, non meno importante per i nosti giovani, e’ quello di svogere una maggiore economia la quale e* la base fondamentale per la elevazione dello standard di vita e per lo sviluppo culturale del nostro popolo nell’ambito del P.P. Se il primo maggio del 1948 ha segnato nn grande trionfo per la attiva partecipazione della gioventù’ al saggio ginnico e alle competizioni sportive, quest’anno i giovani devono migliorare ed intessificare la preparazione Anche nell'ambiente delle scuole elementari croate del dlstret to di Buie ferve l'attività per li 1 maggio. Frà scuola e scuola da ogni località si gareggia, come pure fra classe e classe, fra gruppt di scolar! • fra scolaro e scolaro. Giudicartelo dalla loro intensa attività specialmente nel campo dell’educazione fisica si vede che 1 giovani croati del Buiese vogliono classificarsi fra i miglior! nella grande manifestazione, e, se continuano a prepararsi come ora lo saranno certamente. Il programma per 1® gara di emulazione del 1 maggio, promossa fra le scuole del Buiese, prevede t seguenti punti: Quale studente e quale classe avrà meno ritardi, quante classe eoe. otterrà migliori successi nel lo studio (voti1). Com la formazione dei cori che dovranno apprendere due o tre canzoni per associarsi af cori dt massa. I gruppi di dilettanti dovranno preparar si per la recitazione dìi singoli elementi e del complessi, come mire dovranno prepararsi per l’e-sécuz’one di un dramma o dt una commedia. Nel campo dolila cultura fisica, tutti gS4 scolari dovranno nrender parte al saggio ginnico. Nella medesima giornata avranno luogo pure le grandi competizioni atletiche alle quali gli studenti potranno partecipare, dimostrando la loro valentia. Nella gara di emulazione è previsto pure; quale classe ecc. avrà fi miglior giornale murale, quale «omrtapandente preparerà V miglior articolo per la rubrica dei pionieri del «Hrvatski Glas», e la raccolta di metalli e ferramenta attualmente In corso, quale gruppo ecc, realizzerà I niag glori quantitativi. Nel campo del lavoro volontario le scuole galleggieranno e quella che darà più ore dii lavoro per la costruzione delle case cooperativistiche, per altre opere di carattere economico, per la pulizia a miglior sistemazione Bollettino stato civile distretto di capodistria Nascite: Juirindc Antonio di Antonio da Borst: Novel OmeUa-Marifca di Carlo da Bertocchi; Kateri e Marica di Antonio da Slami-Corte; Sabadin Bosa dl Lazzaro da Boloie-Maresego; Grison Paolo Giovanni d'i Giovanni da Carcasse; Morato Silvio di Fran. co da Corte; Krmac Mila-Maria da Centurie; ZankoKc Nadia di Giovanni da Topol ovac; Viier operosità’ lavorativa nelle briga- j Annamaria di Giuseppe da Serte giovanili, operosità che forma : mino; Maruslc Remlglo-Pino di il valido contributo dei giovani Mariano da Zrndavec. al miglioramento della nostra I Decessi: Sabadin Claudio dd 36 DALLA SEZIONE ECONOMICA GENERI RAZIONATI mese di aprile I per il Durante il mese dì aprile verranno distribuiti i seguenti' generi razionati. TESSERE R-l LAVORATORI PESANTI : Pena di frumento su un tagliando 700 gr. Farina di frumento su tutti i tagliandi kg. 15.750. — Farina di granoturco gr. 2000 sul tagliando R-I.K-1.IV. — Grassi gr. 1200 sul tagliandi 101-102 e 103-104. — Zucchero gr. 1500 sul tagliando 131-132. — Carne gr. 3000 sui tagliandi 111-112 e 113-114. — Sapone da bucato gr. 300 sul tagliando 135 — Riso gr. 1000 eul tagliando 136. — Pasta, oppure farina bianca, gr. 3000 sul tagliando R-l K-2 IV. — Sapone da toeletta gr. 100 sul tagliando 137. — Conserva di pomodoro gr. 500 sul tagliando 138 TESSERE R-2 LAVORATORI MEDI : Pane di frumento, su un tagliando, 500 gr. oppure Farina di frumento integrale gr. 11.250, su tutti' 1 tagliandi. — Farina gialla gr. 1000 sul tagliando R-2 K-l IV. — Grassi gr. 1100 sui tagliandi 201-202 e 203-204. — Zucchero gr. 1200 sui tagliandi 231-232. — Carne gr. 2400 sul tagliandi 211-212 e 213-214 — Sapone da bucato gr. 300 sul tagliando 235. — Riso gr. 500 sul tagliando 236. — Pasta, oppuré farina bianca, gr. 2000 sul tagliando R-2 K-2. — Sapone da toeletta gr 100 sul tagliando 237 sul tagliando 238. TESSERE R-3 LAVORATORI LEGGERI ; Pane di frumento gr. 400 su un tag'landò .oppure farina integrale gr. 9000 su tutti i tagliandi. — Farina gialla gr. 1000 Sul tagliando R-8 K-l — Grassi gr. 1000 sui tagliandi 301 301 e 303-304. — Zucchero gr. 1000 sul tagliandi 331-332. — Carne gr 2000 sui tagliandi 311-312 e 313-314. — Sapone da bucato gr 300 sul tagliando 335. — Riso gr. 500 sul tagliando 333. — ì-a.-:-; '-..'..onlatin- bianca. gliando 337, — Conserva di pomodoro gr. 500 sul tagliando 338. D-l LATTANTI CIOÈ’ BAMBINI DAI O AI DUE ANNI : Pane di frumento gr. 300 su un tagliando , oppure farina di tipo integrale gr. 6.750 su tutti i tagliandi — Farina gialla gr. 1000 150 714. — Sapone da bucato gr. sul tagliando 735. TESSERE G-2 GENERALI INFERIORI : Pane di frumento gr. 250 su un tagliando, oppure farina di tipo integrale, gr. 5.625 su tutti i tagliandi. — Farina gialla gr. 1000 nTVT" ^ i sul tagliando G2 K-l. - Grassi sui tagxiandi D-l K-l. Grassi j a an om gr. 400 sui tagliandi 401-402 e 403-404 Zucchero gr. 750 sui tagliandi 431-432 — Carne gr. 600 sul tagliandi 411-412 e 413-414. — Cacao gr. 100 sui tagliandi 433-434. — Sapone da bucato gr. 300 sul tagliando 435. — Pasta, oppure farina bianca, gr. 1000 sul tagliando D-l K-2 IV : — Sapone da toeletta gr. 100 sul tagliando 437. TESSERE D-2 2 AI 7 ANNI : BAMBINI DAI ! gr. 400 sul tagliandi 801-802 e 803-‘ 804. — Came gr. 1000 sui tagliandi §11-8*2 e 813-814. TESSERE PER GENERI A PREZZI COLLEGATI TESSERE VC-K; Sul tagliando VC-07 gr. 7000 di farina di tipo unico e sul tagliando VC-08 gr. 5000 di farina gialla. TESSERE VC-M: Sul tagliando I VC-24 gr. 800 di grassi. Pane di frumento gr. 300 su un TESSERE VC-R: Sul tagliando tagliando, oppure farina di tipo yc_1M 10M dI Zuechero. integrale su tutti i tagliandi gr. 6.750. — Farina gialla gr. 1000 sul j Sui Sbandi VC-113 e VC-114 gr. 300 ciascuno di carne. Sul tagliando VC-116 gr. 300 di sapona da bucato. tagliando D-2 K-l. — Grassi gr. 600 sui tagliandi 501-502 e 503-504. — Zucchero gr. 750 sui tagliandi 531-532. — Came gr 1000 sui ta- TESSERE ANNONARIE SUF-glianai 511-512 e 513-514 — Pro- pLEMENTARl dotto di cacao gr. 200 sul taglian- ,, di 533-534. - Sapone da toeletta j Danne gestanti: nel mese di a- prile vengono distribuiti sulle gr. 150 sul tagliando 535. — Pasta, oppure farina bianca, gr. 1000 sul tagliando D-2 K-2. TESSERE D-3 BAMBINI DAI 7 AI 14 ANNI : Pane di frumento su un tagliando gr. 350, oppure farina Integrale su tutti i tagliandi gr. 7.875. — Farina gialla gr. 1000 sul tagliando D-3 K-l — Grassi gr. 800 sui tagliandi 601 602 e 603-604. — Zucchero gr. 800 sui tagliandi 631-632. — Carne gr. 1200 sui tagliandi 611-612 e 613-614. — Prodotti di cacao gr. 300 sui tagliandi 633-634 — Sapone da bucato gr. 150 sul tagliando 835. TESSERE G-l GENERALI : Pane di frumento su un tagliando gr. 300, oppure farina di tipo integrale, gr. 6.750 su tutti i tagliandi. — Farina gialla gr. 1000 sul tagliando G-l K-l. — Grassi gr. 600 sui taglia"'-':' 701-702 e 703-704. — Zucchero ar. 600 sui vengono tessere in oggetto gr. 500 di grassi, gr. 1600 di zucchero e gr. 1500 di carne. TESSERE PER AMMALATI NON RICOVERATI: Vengono distribuiti 500 gr. di grassi. 1000 gr. di zucchero e 3000 gr. di carne. PRODOTTI DI MONOPOLIO : Su ciascun tagliando N. 37, 38, 39 e 40 vengono distribuiti gr. 140 di sigarete. AVVISO Al resoconto mensile delle tessere VC bisogna allegare pure f buoni di acquisto. I generi da acquistare con le tessere. VC pog- giami dia S. Ganziamo; Felle lane Giacomo di S8 anni da Bòsama-rtmo; Jurlncic Anna di 72 anni da Borst; Debemardl Giovanna di 82 anni da Carcasse; Morato Silvio di 9 giorni da Corte; Jerman Silvio ds 29 giorni da Sennino: Grison Giovanni di 88 anni da Valmarino. Matrimoni trascritti: Gunjac Nerino, contadino, da Mamzamo con Furiarne Elda, sarta, da Man-zamo. Briseek Mariano, elettricista, da Capodlstria con Badalk Giovanna, casalinga, da Prosecco. Škabar Drago, autista, da Ca-podistrla con Renner Rosina, casalinga, da Štjaka (RPFJ). To-scan Mariano, contadino, da Vam-ganelEo con Muz ernie Veronica, casalinga, da Vamgamello. Faganel Dušan, impiegato, da Trieste con Tornello Teresa, Impiegata, da Trieste. Mlkullc Djordje, contadino (RPFJ) con Bajomic Mikusa, contadina (RPFJ). Grison Giuseppe, contadino, dia Padana con Klad Albina, casalinga, da Pade-na. Argenti Mario, magazzini ette, da Semedella con Hrvat:n Elda, istitutrice, da Corte. Kocjancic Lazar, impiegato, da Bosamarino con Jakomin Amelia, casalinga, da S. Antonio. Faust Emilio, impiegato, da Isola con Klancic Paiola, casalinga, da Isola- Deipara» lo Mario, dentista, da Trieste con Vida ri Elda, impiegata, da Trieste. Grison Mirko, contadino, da Carcasse con Jerebica Anna, contadina, da Carcasse. Delie Giovanni, eomtadimo, da Padana con Palma Antonia, casalinga, da Puce. Stante Giovanni, contadino, da Padena con Rozman Antonia, contadina, da Planjave. Grison Valerio, contadino, da ViKanova con Ranuca Valeria, casalinga, da Oostabona. Pucer Arydk-ea, contadino, da Puce con Banica Antonia, casalinga, de Puce. Čendak Giuseppe, meccanico, dia S. Bortolo con Kleva Armida, operaia, da Mallo. Abramie Libero, contadino, da Siedele con Gorelia Emilia, casalinga, da Marguzzana. Sergaa Cario, operaio, da Satara con Merendila Olga, casalinga, da Maresego. FreMtóh Agostano, ufficiale, A.J. da Celje con Hervatia Vittoria, operaia, da Mallo. Distribuzione E dipartimento comm, ed approvvigionamento presso il Comitato popolare circondariale per l'Istria comunica che in questi giorni verrà effettuata a determinate categorie di consumatori u-oa distribuzione di limoni, aranci ed uva secca come segue: alla categoria dei lavoratori pesanti, medi ed leggeri gr. 1006 di limoni sul tagliando Rl-IV-139. R2-IV-239: R3-IV-339. — gr. 1500 di aranci sui tagliandi Rl-IV-140. R2-IV-240. R3-IV-340. — gr. 500 di uva secca sui tagliandi R1-1V-133. R2-IV-233. R3-1V-333. I bambini ed i giovani ricevono: gr. 500 di limoni sui tagliandi sono essere venduti solamente Dl-IV-439. R2-IV-539. D2-IV-639. degli ambienti, dei cortili delle scuole ecc. Prossimamente verrà organizzato frà gl! studenti delle scuole croate, la giornata della ga- di emulazione «1 maggio». Ti tal giorno nella località prescelta avranno luogo le seguenti prove fra gl-' et"d°n+7 r» ’ -oro ve di massa per il saggio ginn! co, fottìi gare di atletica leggera. Nel pomeriggio seguiranno le manifestazioni culturali, quindi saranno proclamati! 1 migliori stu denti di ogni scuola- Cioè lo stu dente con meno ore di assenza e di ritardo, lo studente che recita meglio; ai migliori gruppi di recitazione, 11 miglior coro 8 fi iqlglior gruppo dilettante, il migi or studente nagli esercizi atte-tiri. PRECISAZIONI REDAZIONALI Strane epidemie al liceo di Capodistria In seguito ad un trafiretto apparso sul numero 30 del nostro giornale dal titolo: «Impiegabili epidemie ai ginnasio liceo di Capodistria» la direzione di quel-l’Instituto ci ha inviato una let-tera il. cui testo integrale non può’ essere pubblicato per mancanza di spazio — nella quale vengono confutati alcuni dati relativi al numero degli studenti esonerati dalle lezioni 'di educazione fisica, ed all’epoca in cui sono avvenuti tali esoneri. Dagli accertamenti da noi disposti e’ risultato che i dati forniti dalla predetta direzione corrispondono al vero, e che il nostro cronista e’ caduto in errore perche’ male informato. Di ciò’ 11 „Ristori“al 22 apre i suoi battenti n 22 corr. il teatro Ristori aprirà i suol battenti, per J’iuau-gunazkme. I lavori, Iniziati nel 1948, sono già ultimati, restano alcune rifiniture. Il teatro che ha assunto un aspetto esterno ed interno completamente nuovo, avrà una capienza di circa 800 posti, più che sufficiente quindi per raccogliere i nostri concittadini, a dire li vero, «manti dieU’arte. H teatro è stato trasformato e rimodernato secando ' i dettami drila tecnica moderna. E’ provvisto di attrezzature ed Impianti igienici modernissimi cosi da soddisfare elle più rigorose esigenze de’ia cittadinanza. Soddisfatte risulteranno anche le esigenze del personale artistico che avra a propria disposizione quanto di più moderno e confortevole possa essere procurato per facilitare I suoi compiti. Lo spazio riservato all’orchestra è stato niitevodmente ampliato consentendo l’impiego simultaneo di una cinquantina di elementi, Le cabine elettriche e altri impianti accessori sono già stati costruiti. H sipario è quasi pronto; fi palcoscenico è già a punto. Resterebbe da aggiungere che i pavimenti di ogni locale sono oggi in panchetti e che li pubblico disporrà di un moderno bar in cui potrà dissetarsi assorbire rinfrescanti durante gli Intervall!. Anche la sala del Ridotto è quasi ultimata. Ed ora un breve cenno ella futura attività culturale- Da alcune indiscrezioni abbiamo potuto apprendere che il giorno dell’inaugurazione si svolgerà un ricco programma lirico, sinfonico e corale eseguito da artisti e concertisti del circonìario. L’indomani, 23 aprile, farà la sua apparizione E complesso artistico del Teatro Nazionale Sloveno ton il Dramma «Servi» di Ivan Cankar; SI 24 e 25 aprile avremo la gradita visita dal Teatro del Po-polo di Fiume che darà la commedia «Tartufo» di Milierè. Dopo E 1 iruagg'o avremo come gradita ospite l’Opera di Lubiana, che eseguirà la «La Sposa Venduta.» dello Smetana. Ed alla fine di maggio E Teatro di Fiume con l’opera «Tosca» di Puccini. Con questo vasto programma gli amatori dell’arte potranno certamente soddisfare il loro gusto musicale. Economiche E Potere Popolare del ctrcon darlo dellTstria ha deciso di aumentare le pensioni dirette ed In dirette ai pensionati statali, parastatali ed alle loro vedove ecc. L’aumento vorrà corrisposto dal 1 maggio con decorrenza dal 1 gennaio c. Sia i pensionati che le vedove devono provvedersi entro il 25 aprile del documenti necessari In base ai quali saranno aumentate le pensioni. Particolari e precise istruzioni al riguardo saranno fomite agii interessati dai competenti Comitati Popolari Cittadini rispettiva-mente locali dai quali 1 pensionati devono presentarsi quanto prima nel loro Interesse. Tale decisione adottata dal Potere Popolare fornisce una,nuova prova concreta e tangibile di quanto e quale sia l’Interessamento e l’appoggio accordato dal swfetto potere a coloro eh» ha» no dedicato le loro torze al lavoro- diamo atto alla direzione delFl- ! attaccato piu’ volte ingiustamen. stituto classico locale ed al dott. j te dalla stampa della zona’’ in-Marsic, menzionato non a pro- giustizia derivante dal fatt(Pelle posilo. Viceversa non possiamo essere d’accordo e meno ancora accettare per vero tutto il resto che viene asserito nella lettera stessa, e ciò’ per i seguenti motivi: I) A proposito di vaccinazione antitubercolare. E’ assolutamente impossibile che in una scuola media — fucina di nuove forze giovanili in-tellctuali, ove prestano la loro opera per l’incremento e lo sviluppo della cultura noti insegnanti locali — gli studenti (oppure «le famiglie» degli stessi) si sottraggano a’H veeriuaziouc antitubercolare, fi sembra strano il fatto che gli insegna "ti del ginnasio e liceo di Canodistria moralmente e materialmente responsabili dello svilunno delle cultura, la a"«'« neccessi+a d’’ forze sane, abbiano trascutato intenzionalmente o no’, di compiere il loro dovere, che era duello di far comrveodere agli studenti (e famiglie) la suore»» convenienza ed interes«« di sottoporsi a onesta provvidenza sanitaria contro la i. b. c. disposta dal Potere Popolare ner il bene della popolazione di (mesta zona; Provvidenza sanitaria rivelatasi piu’ che opportuna, necessaria negli agg'omera+i urbani dri nostro circondario derivati da sistemi costruttivi di tino medioevalo, tale malattia trova facile Sviluppo- Forse che anche questi insegnanti abbiano subito il nefasto influsso della Propaganda abilmente diretta da elementi sciovinisti di Trieste e incessantemente agitata dai numerosi organi della reazione Triestina ? questa campagna e’ risultata talmente contrstria ed opposta agli interessi della popolazione della zona da meritarsi la condanna fina neo del radio commentatore di Radio-Trieste, dott. Tot to, nella trasmissione del 25 febb., ore 19.S0. Su questo argomento riteniamo possa bastare quanto detto, anche se il ruolo, in materia di vaccinazione antitubercolare, degli insegnanti del ginnasio- !ic«o di On'fd!stria. di Tsole e di Pi-vano e’ risultato del tutto negativo. 2) Successivamente la lettura lamenta: ’’Che l’Istituto e’ stato Il piano di lavoro dei circoli croati Per la miglior riuscita della grande manifestazione del 1 Maggio i vasi CCP woat; del distretto di Buie '»elusi nell’unione del Centro di Cultura Popolare, hanno elaborato un plano di lavoro da portare a termine entro la data del 1 maggio. Detto piano comprende una complessa attività culturale ed organizzativa: cioè la creazione «ri nuovi Circoli, E rafforzamento di quelli esistenti, la organizzazione di un coro di massa formato da 350 membri del CCP, la costituzione dl grupp! filodrammatici « folcloristici, che prenderanno parte rille manifestazioni indette per il I maggio. Comprende inoltre per riincremento della cultura popolare, la Incoscienti violazioni dalle cooperative agricole. Dal quantitativo disposto sotto la voce pasta, oppure farina bianca, ogni consumatore è obbligato — gr. 1000 di aranci sui tagliandi Dl-IV-440. R2-IV-540. D3-IV-640. Prezzo di vendita al minuto è ( di Lire 60 al kg. aranci; Lire 40 _______________T ir» IVA al Ve- uva Alcuni giorni fà sono stati macellali nella casa dello studente d: Capodlstria quattro suini. L’economa di detta casa compagna Zega Maria anziché denunciare, a norma delle vigenti leggi l’avvenuta macellazione dei quattro su.ni ne ha limitato la denuncia a due soli. Tu.to ciò evidentemente per non pagare le tasse dovute per 4 suini quindi nel suoi intendimenti per realizzare un risparm o a> i’amministrazion« da cui essa è economa. La Zega ha trascurato però agendo in quel senso, un fatto motto importante, ossia la palese violazione delle disposizioni emanate in materia dalie autorità Popolari, si è resa così colpevole di una trasgressione punibile dalia giustizia. Mal si comprende come una persona fruente della fiducia delle autorità popolari possa macchiarsi di simili colpe. Noi vorremmo chiedere all’interessata se ella si rende conto o meno dei fatto che volendo frodare le autorità popolari frodava nel contempo tutto II Popolo di cui esse au.orità sono l’espressione più genuina, e frodava quindi anche l’econom a della casa dello studente. La Zega non può ignorare che il Potere Popolare, dona generosamente l’assistenza morale e dà- anche i mezzi materiali per il funzionamento della casa dello studente, non lesinando nei limiti delle sue possibilità l’appoggio ed 1 mezzi per l’incremento e lo sviluppo della cultura In tutto il circondarlo a beneficio del Popolo. Appare quindi doveroso e giusto che la Zega stessa sia chiamata a rispondere di questa sua mancanza, e se ella dovesse accampare la fosostonibile scusa di aver, fatto ciò nell’Interesse della casa dello Studente, le opponiamo che non si opera nell’tn-teresse delia casa dello Studente di legge ben trenta lenzuola mai usate. In conclusione noi chiediamo ohe contro simili elementi si proceda Inesorabilmente, anche perchè i meritati castighi servano di lezione e monito a tutti coloro die sistematicamente violano le ordinanze ed i decreti dell« autorità popolari. organizzazione di numerose conferenze di carattere politico, economico e culturale. Per la realizzazione di quesito piano di lavoro necessita che tutti I membri dei CCP croati del Buiese vengano mobilitati e che prestino la loro opera in tutti 1 campi, la sola passività dì qualche membro comprometterebbe la buona riuscita del lavoro del CCP. E’ indispensabile quindi che tuft; si rendano attjvi e che prodighino le loro forze per il l.o Maggio — per la manifestazione del proletariato intemazionale. Più detta gli amen te il piano di lavoro comprende i seguenti punti, alcuni dei quali sono stati già realizzati. 1) Controllo dei CCP sul terre no; conferenze con i segretari od I reepomsabüi. Organizzazione delle riunioni con tutti i cornila ti dei CCP per la preparazione deU’assemb'oa annuale del soci. Organizzazione delle assemblee annuali. Dopo le assemblee, tenere la ritintone con i comitati neo- ”esso eseguisce fedelmente gli ordini delle autorità’ scolastiche Premesso che il nostro giornale, per assolvere ai doveri ed ai compiti di un giornale veramente democratico, deve smascherare tutti coloro che sotto il manto di una democrazia menzognera e falsa, permettono (quando non favoriscono del tetto) il diffondersi t il radicarsi negli studenti di certe teorie e contai»! sciovinistici, dobbiamo far Svelare alia direzione dell’Istituto che lo stesso e’ lo specchio ri* produce-«.^ alla perfezione le teorie ed i principi sviluppatisi fra' gli studenti. Ne sono prove luminose e significative le scritte sciovinisti-che sui banchi, dietro le lavagne e sui muri dei gabinetti di decenza. Quasi ciò’ non bastasse, spiccano anche in qualche altro posto certi simboli ed emblemi innominabili, la cui vinone ricorda le infamie, gli orrori e le sofferenze di un tempo morto e sepolto, ma che certuni desiderano risusciti. Smascherando coloro che tollerano. o meglio favoriscono, un simile stato di cose, di cui un giorno potranno essere chiamati a rispondere, adempiamo un preciso dovere d’ organo del Fronte democratico del ««renndazio istriano, ossia dell’UAIS. Dobbiamo inoltre far rilevare alla predetta direzione ebe :i bidello Desiderio (non sann'-mo se di sua volooto’n meno) spicca dalle pareti della IV cla=«e ginnasiale i ritratti dei difensori della pece del me»”!o — i coro-nagni TTTO e STAT TN ,— non finnena terminate le lezioni n«r gli studenti di un corso di abilitazione magistrale. Forse anche lui. ciò’ facendo, «eseguisce fedelmente gli ordini delle autorità’ scolastiche»? Inoltre nello istituto VoogO* nraticati certi metodi di insegnamento che ricordalo anelli usati, durante la era della mistica.» dal «martire» Sortosantr, ossia del maestro siciliano tuber* colotico che sollevava ncr le orecchie gli scolari sloveni e poi sputava loro in bocca. Metodi di cui si serve la maestra o professoressa. Zetto Carmina , distribuendo generosamente agli educanti gli epiteti di: «Stupido, fesso, ignorante, imbecille» e cosi via. come e’ st ato accertato ed,udito il giorno )! corr. alle ore 14.30. E’ questo il metodo pedagogico o didattico piu’ indicato ed adatto per insegnare la buona educa, zione? Lo insieme di tali fa**! ed episodi dimostra, fino all’evidenza, se l’istituto sia stato «Ingiustamente attaccato o no*». Ben a ragione quindi e’ stato da noi segnalato alla pubblica opinione il fatto che tra’ gli studenti del ginnasio liceo «C. Combi» di Capodistria si e’ sviluppata una epidemia di «Leghismo acuto». Il che’ comprova che nell’istituto in cui dovrebbero essere inculcati nelle giovani menti I principi basilari di una cultura sana e democratica sia invece in piena attivitta’ focolaio di sciovinismo. Di tutto ciò’ la direzione dell’istituto era certamente consapevole ed informata prima di eletti. . .... Costituzione del CCP nelle io-1 nol> Qulndl doveva da tempo adot EMULAZIONE a Campai Salara Il settore di Campel Salara, composto da 5 segretarie locali dell’UAIS, sta’ adoperandosi veramente con un ritmo accelerato, meritevole di rilievo per il miglior esito della manifestazione del I maggio. La popolazione e le organizzazione del settore hanno risposto all’appello lanciato dal Comitato Circondariale coordinatore per la manifestazione del I maggio mettendosi con impegno all’opera Nel paese di Bosamarin 3« membri dell* UAIS organizzati ralla brigata di lavor » hanno compiuto 247 ore lavorative merce’ le quali sono stati estratti 30 m. cubi di pietre e scava») 69 m. cubi di terra per la costruzione della casa del cooperatore. Nel paese di čampel — 30 membri dell’ UAIS hanno compiuto 240 ore lavorative per cui sono stati scavati 79. m. cubi di terra ed estratti 30 m. cubi di pietre. A Tribano 58 membri dell’UAIS hanno eseguito 696 ore lavorative preparando 100 m. cubi di pietre e scavando 100 metri cubi di terra circa. A Salara una ventina di membri dell’UAIS hanno lavorato per 90 ore scavando 10 m. cubi di pietre e 10 m. cubi di terra. A Manzano con 40 ore lavorative ealttà di Momi ano, Murino e Gasnbocci. Dovrà essere raccolto almeno il 508/» delle quote dei membri per l’anno 1949. Dovran no essere festti gli abbonamenti per i seguenti giornali: Hrvatski Glas, Riječki List, Ilu stro van I VFesnik e Kerempuh. Per la organizzazione dei cori, rafforzamento ed attivizzamene del cori di Matterada, Castel, Kmet’r.a, Marušiču, Salvor« e Merisce: costituzione d; nuovi cori a Murino, Daila, Bustaia, Castagna, Va-lizza, Filaria, Babici, Brda, Bi bali e Radini. Attivizzazlone a migliore organizzazione dei gruppt filodram matici e dl dilettanti delie località dä Castel, Babici, Kmeti, Ku-berton, Meütgia, Villa-nova del Quieto, Jurizzani e ButorL E programma prevede Infine la oreazione di un gruppo diletta» ti a Buie, nel complesso del CCP croato «Ant« Babic», la costituzione di un gruppo folcloristico a Buie ed a Matterada, e la organizzazione di 72 conferenze per la popolazione. NeÜ’amvbito di questo pila,no 1 vari CCP hanno eseguito delle manifestazioni culturali in varie partì del distretto ottenendo buoni successi che dimostrano come la popolazione accoglie con gra dimento questi gruppi popolari che sperano per elevare la cultura del Popolo. Con la realizzazione di questo piano i CCP croati del distretto avranno compiuto un gran passo innanzi nello sviluppo della cultura croata nel d!stretto di Buie, ed inoltre avranno dimostrato agii ftaliiian! abitanti quelle località 1 progresia raiagiunti di cui'ura croata in questi ultimi tempi Ciò servirà indubbiamente per una reciproca migliore conoscenza e per vieppiù rinsaldare lo afratteUamenlo de; popo’T di diverso Idioma e nazionalità pacificamente conviventi e operanti tare i provvedimenti del caso. sono stati scavati 12 m. cubi di ■ per n comune interesse nel no- All’ente „Rffea“ DI ISOLA Parallellatnente ai lavoratori delie aziende e fabbriche, ai lavoratori dei campi, ai giovani operai ed agricoltori, alle donne, insomma come tutta la popolazione democratica del Circondario i dipendenti dell’azienda Riba di Isola lavorano attivamente per il rafforzamento della nostra economia. Per dare il suo fruttuoso contributo alla gara di emulazione per il I maggio il c-lìettivo di lavoro della ditta Riba, compreso nello spirito della gara ha elaborato un programma di lavoro, da realizzarsi .entro il I maggio Per quella data attrezzerà’ completamente altri 4 motopescherecci, nel mentre i lavoratori stanno preparando a tutta velocita’ altre grandi refi, con le quali la nostra industria coser-viera potrà’ essere rifornita di oltre 20 vagoni di pesce entro la stagione di pesca del corrente anno. Il montaggio dei motori, come altri lavori per l’atrez-zatura, dei motopescherecci, vengono eseguiti dai Cantieri Piranesi. Con questi lavori anche il collettivo di lavoro di quei cantieri, compreso dell’importanza del lavoro collettivo per la realizzazione del programma annua-di ricostruzione economica, cole opererà’ pure èsse al mirtlio—i* mento della nostra economia, promessa sicura di un avvenivo migliare. Cosi entro il I maggio prenderanno iì mare i motope.s herecci Dupin, Sardella, Jadran e Pala-mida, i loro equipaggi saranno costituiti da lavoratori coscienti che daranno tutte le loro forze per la realizzazione dei pro* La nostra Lotta I IMPERIALISMO AMERICANO DA JIOYKOE A BURNHAM Le collettività’ umane, gli Sta- J gce jj cinismo teoretico di Burnse, insensibili al tempo. Le tea- j j,anu rie politiche mutano col mutare degli eventi, e dei rapporti di forza. A questa regola non sfugge, naturalmente, neanche quella comunità’ che e’ conosciuta sotto il nome di Stati Uniti di America. Sono lontani i giorni della pro clamazione della dottrina di Monroe. Eravamo allora nel 1823 Che cosa rappresentava l’America del Nord per il mondo? Ben poco. Che cosa rappresentava l’Europa? Quasi tutto. Il capitalismo era all’inizio deila sua fase di sviluppo. La macchina face va il suo ingresso nella vita economica. L'Inghilterra, e poi la Francia, la Germania erano alla testa del progresso tecnico. Gli occhi dei loro politici, dei loro industriali, dei loro commercianti erano volti agli spazi immensi dell’Asia, dell’Africa dell’Australia, alle terre abitate dagli uomini di colore, dalle «razze inferiori» dai popoli coloniali. E m quel momento che i bianchi che avevano piantato le tende nell’America del Nord dicono ai loro fratelli dell’Europa occidentale: «Attenzione, qdesta e’ terra nostra! Niente intrighi; niente colonizzazione; niente intervento di potenze straniere nel nostro spazio; gli Stati americani sono indipendenti e tali vogliono restare». Come si vede, la dottrina di Monroe, nella sua formulazione originale, era una cosa innocente, illuministica, i-spirata al diritto naturale delle genti. Ma I tempi mutano. Gli stati Uniti diventano sempre piu’ una grande potenza industriale, e il loro interessamento si spinge piu’ verso terre lontane. Anno 1867 : acquisto’ dell’Alaska della Russia zarista. Anno 1898: guerra colla Spagna e annessione delle Filippine. Portorico, e i-sole Hawai. Anno 1899: incorporate le isole di Guam e Samoa. Anno 1900: partecipazione alla repressione della rivolta dei bo-Rers in Cina, e proclamazione della dottrina della «porta apertagli tale paese. Anno 1904: controllo della zona del Canale di Panama. Al principio del secolo gli Stati Uniti hanno sotto il loro protettorato Cuba, San Domingo. Nicaragua, Liberia. Nel 1912 William Taft quale presiden te della Repubblica sninse In fase dinamica la «diplomazia del dollaro» verso i paesi dell’America centrale e meridionale. La pri ma guena mondiale segna U la-se di trapasso dalla egetionia mondiale capitalista europea alla egemonia nordamericana. Al principio di questo secolo gli Stati Uniti erano ancora un paese debitore, ma dopo il 1919 essi pervengono alla posizione di «creditori numero uno» del mondo intero. La loro tecnica, il loro potenziale produttivo non ha rivali. L’Europa si sta invece sempre piu’ autodistruggendo, esaurendo, in guerre senza fine. I rapporti di forza mondiali subi scono modificazioni profonde, e con essi si modifica, non meno profondamente, la vecchia dottrina di Monroe. Da baluardo difensivo contro le intrusioni dello straniero nello «spazio americano» essa diventa piattaforma di lancio dell’imperialismo americano nello «spazio mondiale». Tuttavia certe remore sono ancora operanti. Le correnti iso-lazioniste sono ancora potenti, Wilson e’ sconfessato. La Società’ delle Nazioni e’ guardata con differenza. Il trattato di Versalles e’ ripudiato. L’Enropa e’ giudicata una bolgia di pazzi dai oliali e’ bene tenersi lontani. Gli Stati Uniti sono scossi per qualche anno dai fremiti di un puritanesimo moribondo. Si accende La seconda guerra mondiale - egli sostiene- ha dimostrato il potere decisivo dell’arma aerea e della bomba atomica. Essa ha anche dimostrato che il concetto statalistico nazionale e' superato, e che il mondo deve essere unificato. Ad opera di chi? Evidentemente ad opera di quella comunità’ che ha raggiunto il pip’ alto potenziale tecnico, costruttivo o distruttivo. Partendo da queste premesse il Burnham nel suo recente trattato sulla « Dominazione mondiale» auspica una coalizione di tutte le forze anticomuniste mondiali, sotto la guida degli Stati Uniti allo scotio di eliminare TU.R.SS., e rioe’ l’unica potenza che possa oggi o domani contrastare la dittatola economica mondiale del capitalismo nordamericano. Per raggiungere questo scopo e’ anzitutto necessario realizzare un sistema di base aeree attraverso il quale qualsiasi punto del territorio sovietico sia raggiungibile dalla bomba atoihica; ed inoltre e’ necessario creare le condizioni politiche, economiche, psicologiche, ambientali indispensabili per la sicurezza e il rifornimento di queste basi. La propaganda, gli aiuti, ì con tratti, i patti ie alleanze, le imposizioni di trucchi ideologici de gli Stati Uniti nei confronti dell’Europa e di altre parti del mondo hanno questi soli scopi: preparare il secolo americano, sotto gli auspici dellVtomica a-tnericana; assicurare il controllo dell’economia di tutti i continenti daparte delle grandi centrali finanziarie di Wall Strett: corrompere col denaro i deboli e gli avidi, e troncare con pressio ni successive la resistenza dei refrattari. Il Patto atlantico non e* che una tappa di questa colossale im presa di «dominazione mondiale» E’ assurdo porsi dinanzi a questi problemi su un terreno di piccopolemica contingente. Qui si pone in pieno ancora una volta un problema di morale politica, di coraggio civile, di dignità’ umana. Ancora una volta, come_ ai bei tempi del Patto d’acciaio, dietro ie cortine nebbiogene del «pericolo rosso» m sta vendendo l’Europa. Ma l’atomica attraverso la qua le si vorrebbe asservire oggi l’Europa occidentale, per asservire domani il mondo, può’ tutto e non può’ nulla. Se il partito di coloro che hanno coraggio sapra’ contrastare la cupidigia di servitù* del partito della paura; se esso sapra’ smascherare tutti gli ipocriti fautori di guerra; se esso rifiuterà’ ogni complicità’ cogli apprendisti assassini, e’ ancora possibile che la «terza guerra» non abbia luogo, e che i suoi criminali progettisti siano trattenuti sull’orlo delle decisioni supreme. Se mancherà’ invece il coraggio per una Nuova Resistenza, il piano americano di dominazione mondiale seguirà’ il suo tragico corso. VIRGILIO DAGNINO ■ -o ..—» Dai tecnici juqosfavi BELGRADO. — I membri della Unione delle società degli ingegneri e tecnici della Jugoslavia hanno Indirizzato al comitato organizzativo del Congresso della 'pace a Parigi una lettera nella quale a nome dei tecnici della Jugoslavia salutano la convocazione del Congresso della pace. «I tecnici della Jugoslavia — sta scritto nella lettera — faranno tutti I loro sforzi ed impiegheranno tutte le loro attitudini professinoli per evitare gli orrori « le rovine dell’ultima guerra, * L’URSS per la pace Mosca, 12 (AFP) — Da fonte bene informata si apprende che il governo francese ha concesso il visto ad 8 intellettuali sovietici che parteciperanno alla conferenza mondiale dei partigiani per la pace di ParigL Si apprende inoltre che da parte sovietica sono state trasmesse a Parigi 52 richieste di visto. Tra le personalità’ proposte dalle autorità’ sovietiche figurano i nomi del prof. Volguine, vicepresidente dell’accademia delle Scienze del-PURSS, e ouelli degli scrittori Alexandre Fadevev, Constantin Simonov, Uva Ehrenburg. Vanda Wassilievska e quello del compositore Kostakowitch. ORDINI DI SCUDERIA PROIBITI OLI APPARECCHI DA TURISMO Un giovane tedesco si esercita a dirigere il traffico. Gli americani hanno istituito molte di que ste scuole para-militari. L’industria 'aeronautica tran »ece ha ricevuto l'ordine d; sospendere la costruzione dei «Cor moran». Decine di quest» tnoder-nissimi apparecchi da trasporto ora giacciono negli ehangars* come uccelli ammalati. La condare rea del tCormoran» i stata provocata dalle dichiarazioni di «le urei autorevoli tecnici intemazionali ohe hanno osato dire che 8 li apparecchi non potevano essere utilizzati per la guerra. Ha destato molta impressione, negli ambienti industriali della capitale francese, rondine perentorio giunto qualche giorno fa alla Direzione generale della A.N.A.C. (Società Nazionale di Costruzione Aeronautiche del Centro) di sospendere la costruzione del «N. C. 211», apparecchio de trasporto, che era stato messo In cantiere circa un anno fa con il pieno entusiasmo del dirigenti tecnici e di tutta la maestranza. Com’era da prevedersi, appena dopo l’ordine, i venti apparecchi che erano pressoché ultimati, so- no statt abbandonati al loro de- rebbero a qualcosa? Servirebbero stimo. Alcuni erano già pronti infatti al trasporti civili proprio PAH O Al L AN T1 CO C3_ o ‘E » * ’ HAN FIRMATO — 1* inutile, non vuol salire, dice che queste storie dei Patti lui io sa come finiscono» QUELLI DLL ” PATTO” Noi vogliamo andare incontro al popolo — incontro con i carri armati. 1979 PATTO "DIFENSIVO” - I MORTI: " ancora? ma come non basta — Poveretto» da giovane deve aver aderito al Patto Atlantico PRETI AND LIBERTY — E tu Carletto, cosa vorresti essere da grande? — Libero. —Eh, addirittura—esagerato? CD TURBOLENZE OCCIDENTALI — La solita provocazione contro il governo e’ morto di fame. per il volo di collaudo. Ora. In parte «mantati, allungano le lo ro ali che non potranno mai vo lare, negli «hangars depositi», come uccelli ammalati e feriti. Le conseguenze di quest’ordine non si sono fatte attendere. Intorno alla produzione di questo «carico da trasporto» sì aggiravano gii’interessi di diverse società costruttrici. Lo fabbricazione del Cormoran, tale è 11 nome dall’apparecchio, dava da vivere a migliaia di operai: di queste, duemila sono già stati licenziati, e altri quattromila sono sotto la spada di Damocle della sospensione dai lavoro. Un miliardo ottocento milioni di franchi alla incirca, tale è stata la cifra stanziata e spesa per la fabbricazione del Cormoran, è andato a farsi benedire. Ma perchè questa decisione Improvvisa? Possibile mal che que-stl apparecchi non servissero proprio a niente? Si trattava forse di un aereo troppo azzardato per tecnica di decollo? Forse I lavo ri erano stati condotti troppo precipitosamente ed ora si teme va che al collaudo I Cormoran non rispondessero allo scopo? Questi sono stati 1 dubbi legittimi che hanno assalito i signori interessati al grande trust che oggi è stato stroncato. Ma questi stessi signori si sono chiesti per. chè mai il colonnello americano Ralf D. Cape, tecnico dell’Amba, sciata degli Stati Uniti a Parigi, sciata degli Statt Nniti a Parigi, Ito una sua visita fatta ai cantieri del Cormoran, s; dichiarò pienamente soddisfatto e disse che lo apparecchio era veramente un capolavoro di tecnica e di ardimento? X Cormoran sono apparecchi classici, e questa è una garanzia di sicurezza. Monsieur Ramodler ha detto che un apparecchio simile avrebbe potuto rendere un servizio enorme ai trasporti i» ternazionalì. Ma ai è parlato solo di? trasporti. Si è detto che U Cormoran può trasportare un sac co di mercanzie fai brevissimo tempo da un punto all’altro del globo. Per esempio in America si consumano frutti che in altri paesi sono quasi! sconosciuti. Questi frutti come I manghi, i mango stani, i pompelmi, vanno mangiati freschissimi. Ecco la neces-rità di spedirli per via aerea e con mezzi solidi e veloci. Ma questi frutti vengono dalle An-tille, dal mar dei Caraibi, dal Madagascar, daSòa Cocincina. E come farli arrivare jn Francia, rapidamente, se non per via aerea? E con quali apparecchi, di grazia, »e non con del trasporti civili? Hanno perfino fatto de; calcoli per dimostrare la convenienza di questi trasporti aerei. Le aragoste, per esemplo, pescate al largo della costa della Mauritania e trasportate coi vecchi sistemi de; battelli vivano, fino alla costa brettone aumentano spaventosamente di prezzo. Se invece un apparecchio le potesse prelevare in Mauritania dove ce n’è abbondanza, e trasportarle in Francia, le si potrebbe trovare sul mercato a metà prezzo circa. Allora questi apparecchi servi. com’era nei desiderio dell’ingegnere Delarhre, eh« ne sostavi fi modello. Ma dicevamo che l’apparecchio serve solo per carichi civili. SI possono trasportare uva, meloni, aragoste, pompelmi, piante medi-cimali e medicine fragili. Molta specialità arriverebbero tempestivamente in luoghi dì epidemia. Ma cosa importa tutto ciò ai signori che senza neanche discutere, hanno proibito la castrazione del Cormoran? Alcuni tecnici hanno osato dire che 1« apparecchio non poteva mal essere utilizzato per la guerra. Ecco che appare chiara la fafatale verità. Lo spettro imminente della guerra che aleggia con» tinuamente nei mondo. I Cormoran non possono trasportare truppa, non potranno sganciare bombe, non potranno fare evoluztorni, picchiare sull« popolazioni dèlie città. A che servono, allora? Che si distruggano. Si mandino pure alla malora due miliardi dì franchi. SI licenzino pure quasi seimila operai Questi apparecchi servono per la pace, per uno scopo umano. Ma 11 mondo, secondo quegli stessi signor! che si stanno affannando intorno ai tavoli di mogano, non ha bisogno di medicine e di Intorno ai tavoli di mogano, non recchi che trasportino bombe « -, non cocomeri. Ecco perchè not diffidiamo sempre di più della favoletta del «patto» eh« «f propara la pace. Questa condanna e morte di un mezzo pacifico, il povero gabbiano che muore, cl fa capire chiaramente quali sono gli aerei eh# s! comfaiceranno a costruir« oggi In Francia « in tutte quelle Nazioni che si sono affiancate alla America. Si chiameranno Falchi, Aquile, Corvi e faranno male, semineranno bombe e rovine, attiro che aragosta o penicillina. BRUNO SIRIANI CICATRICI ISTANTANEE LA CARRIERA RI UNA IRIA Raymond Cooteau abitava a Parigi nel quartiere dei poveri e gli «umidi» e i «secchi»,, tra gli amici e i nemici delPakoo). Gli altri continenti sembrano lontani. Ma ecco che lo sviluppo della radio, e le trasvolate oceaniche rivelano sempre piu’ agli americani che «il mondo e’ uno». Ecco la grande crisi economica del 1929 che denuncia il carattere intercontinentale del ciclo produttivo. Ecco Hitler al potere che »caglia fulmini contro la « minaccia delle orde asiatiche». L’Europa sempre piu’ divisa, sempre piu’ incapace di superare le contraddizioni che la tormentano si appresta ài secondo gran de massacro. E’ una bella fortuna per un popolo come quello americano a-vere delle grandi fertili terre da coltivare, un sottosuolo ricco di materie prime, e due grandi o-ti, non hanno drito dottrine fis-ceani come confini: e’ una bella fortuna per un popolo avere pochi «classici», da studiare e poche «vecchie glorie' da tramandare: e’ una bella fortuna vincere due guerre mondiali^ in casa d’altri, fornendo motori ed e-splosivi. invece di vite umane, e ponendo nello stesso tempo fuori giuoco i barbari nemici e i eon-co-ronti amici. Di fronte a tali successi quale dottrina di Monroe potrebbe resistere nella sua validità’ iniziale? Di fronte a tanta prova di «efficienza» di nn regime, qua le altro sistema politico potrebbe o'wre prnnersi al mondo coire rivale? Cosi’ un po’ per voi-ta un nuovo abito mentale si for facendo -a sp a. Il suo appar-amento era un soffitta sudicia, fredda d’inverno e bollente d’estate, la stanza da letto utta branda militare, la cucina un tavolo sverniciato e il salotto uno sdraio tosso cupo dì» aveva ereditato da sua zia, l’ostessa de Sèryeuse. Nulil’aitro, Ah:, già, c’erano dei topi nella soffitta. Raymond Cocteau aveva trant'anni, quindi e-ra giovane, ma spesso briv.di di febbre, di Bianchezza e di vecchiaia lo coglievano con tale forza da lasciargli sul volto paonazzo tracce ben visibili d& delirio e di morte. Molte volte Raymond nelle notti insonni, tormentato dalle pulci « dai pidocchi, esponeva a se stesso un esame di coscienza e addiveniva a ragionamenti strani, fantastici, complicati e pazzeschi. Vediamo: Cosa aveva fatto lui di male nella vita per essere così misero e disperata? La ragazzo la maestra lo prediligeva a tutti gli scolari con ii motivo che era un confidente prezioso, un cervello (fino), integralmente a posto. Per le medesime azioni atiehe sua madre lo preferiva ai frateir.t. Bene; poi sua madre era deceduta in seguito a una malattia penosa e la maestra. per cause che nessuno era riuscito a conoscere, destituita dal suo incarico. Allora Raymond vedendosi solo e sconsolato in mezzo a una strada pianse a lungo di disperazione e di rabbia. Fu in queU’epooa ohe il ragazzo si ebbe il primo tozzo di pane ma nella repubblica delle strisce e d-tie stelle. Il secolo ventesimo «/venta, per definizione, il «secolo americano» Alla dottrina casalinga di Monroe si sostitui- una subitanea idea, lo fermò di Un pomeriggio che gironzolava stanco e affamato nel parco incontrò casualmente il suo compagno Francesco Robin e, colto da cendogli tosto: — Ho qualcosa da dirti, qualcosa che ti interessa enormemente, ma non so come com.ruttare, mi manca il coraggio. L’altro lo aveva dapprima guardalo con stizza, esclamando adirato: — i tuoi petegolezzl non m’interessano, và a raccontarli altrove a più gonzi di me, P.uttosto; i cinquanta soldi che mi devi,...? — Si tratta della tua Anne! — Eh...? Ripeti quel nome se ne hai il coraggio. — Non sono fandonie mio caro, piuttosto faresti bene a tener* gli ottoni più aperti... — Se non sputi le tue menzo- Racconto di PIERRE JOUVET ma senza rendersi conto esatto di quanto accadeva infuriando giorno per giorno vieppiù come un immenso e implacabile uragano. Udiva voci cattive e irruenti che si perdevano nella nebbia mentre colpi d’armi da fuoco esplodevano ovunque, in qualsiasi ora e più spesso durante la notte. Voci! Voci di uomini, di donne, di fanciulli e di vecchi. Voci di intesa, d’appuntamento, d’orrore e di paura. Bisbigli appena accen- nati, nel silenzio e nei rumori as-gne ti strozzo — aveva urlato ■ Bordanti. Nei mercati e lungo la Francese» afferrandolo alla gola, j Senna, nelle case e nelle chiese. — AM, ala, mi togli il respiro, lasciami, per le mie informazioni merito altri cinquanta soldi, ahi, ahi.... Cosi la spia ottenuto II denaro In cambio di quanto sapeva, aveva subito acquistato della mortadella e del pane placando i morsi della fame. In seguito fino all’età di trant'anni, per campare a denti stretti Raymond non trovò di meglio che fare il ricattatore occupandosi esclusivamente di espedienti e di trucchi. Poi, dopo tanti sospiri, venne la sua ora stupenda. La guerra era divampata in Europa e'i tedeschi in breve avevano occupato tutta la Francia. Parigi, immenso covo di patrioti, aventurieri, collaborazionisti, tossì e Manchi, era la città più tenuta d’occhio e, in pari tempo, più facile ad accendersi di lotte segrete e guerriglie. Incominciò subito la’ caccia spietata agli «-brei ed agli antinazisti. Raymond Cocteau, stordito e spaurito camminava come un sonnambulo nelle strade e nelle piazze osservando e smottando tutto Bisbigli di maquis, bisbìgli della Resistance. ♦ Era una sera tetra. Da poco a-veva smesso di piovere un vento impetuoso spazzava le strade delia città sibilando sinistramente. Una pattuglia di tedeschi Ispezionava 11 sobborgo di Montrouge. I soldati imprecavano e bestemmiavano risuonò nella notte urna forte detonazione e subito una serie indistinta di urli, ordini imperiosi e fischi. Raymond, svegliatosi di soprassalto, si avvicinò cauto alla finestra guardando nella via sottostante Misericordia!, un at.en-tato alla pattuglia tedesca. Sì, non poteva confondersi, si vedevano chiaramente dieci o dodici corpi indossanti uniformi riversi ai suolo, chi in una posizione e chi nell’altra, e i muri vicini apparivano scheggiati sino a un’altezza di qu'ndicl piedi. Raymond non aveva finito di riflettere che un lungo fascio di luce rischiarò ut via accompagnato da un rumore possente di motòri. Arrivavano le camionette ; delle S.S. Dio santo, etui era proprio li, a pochi metri dai morti! Scese per primo un ufficiale magro che incominciò ad Impartire orđin. concisi e secchi. Si capiva subito, che era furibondo. In breve i soldati sopraggiunti entrarono nelle case adiacenti abbattendo le porte e sparando scariche di fucili mitragliatori. Non erano trascorsi cinque minuti Che picchiarono selvaggiamente anche all’uscio della soffitta. Raymond senti Ü cuore fermarsi di botto ma nondimeno trovò la forza di accendere una candela e togliere ü chiavistello. Due soldati enormi entrarono d’un balzo spianando le armi automatiche. Uno «il essi, il più massiccio, gridò in cattivo franasse: — Fermi, se fate un passo vi ammazzo, e in alto la mani. Vanite avantil Raymond ei avvicinò sbattendo le palpebre Impaurito come un passero. — Non c’è nessuno — riuscì a dire — sono lo solo, non ho fatto nulla, stavo dormendo. — Ah, ah, — rimbeccò il soldato girando lo sguardo truce in ogni — tutti così dite, cani, vS impiccheremo! — No, no — gridò esterrefatto — lasciatemi, vi dirò tutto lo so dove si radunano, Io non me ho colpa...! Il soldato si fece più mansueto ed abbassò la pistola. — Bene, vieni dal comandante, nessuno saprà delle tue rivelazioni. Cammina. , — Dopo... dopo mi lascerete libero? Io non ne ho colpa... — Certo, avrai anche un premio. Ci penseremo noi! Da quella notte tragica fi dela- tore lavorò al soldo del tedesco. Le sue incombenze non erano rischiose ma piuttosto delicate e se-grete. In tre mesi denunciò ein- ; piangere di quantaquattre ebrei ehe tosto fu- mento. Ma teau! Suo fratello minore. Da quel momento un rimorso s’impossessò d. Cui facendolo disperazione e tornei contempo era reno inviati in canapi di Conran- j troppo codardo, troppo vile per tramento. prendere una risoluzione e desi- Flnalmente er# diventato un store dalla sua opera nefanda, uomo importante. Al quarto gior- Continuò a fare la spia, a venderlo da. suo ingaggio lasciò definì- : re la vita degli altri per mille tivamedte la vecchia soffitta e franchi cadauna. Montrouge stabilendosi in un tua- Però un bel momento i maquis suoso appartamento di via Saint scoprirono la sua terribile a'ttivl-Cloud. Tosto prese a sfuggire le \ tà a favore del nemico e riuscirò* vecchie amicizie frequentando a differenza la società equivoca ; no a prenderlo in un mattino pallido di novembre mentre scen- paeudo - politica, Intessendo dia- : deva dal tram all’angolo di via boliehe relazioni con organizza- j Calamuie Insieme a una fanciul- tori dèi movimento Insurrezionale e agenti degolisti. Un giorno ottenne dopo abili manovre preziosi e concreti dettagli circa 1* tipografie clandestine della città dove venivano stampati j giornali e gli opuscoli reazionari. Riuscì inoltre a sapere che il maggior esponente delle squadra terroristiche e sabotatoci era il commediografo Michele Naroumof, che ab'tava nei pressi del Ponte Nuovo, sul Lungo Senna. L’impresa risultò veramente eccezionale, tale da richiamare e-logi da Berlino e da! comando generale della polizia segreta. Sei tipografie furono smascherate in pieno lavoro con ingente materiale d’accusa e buona parte dei cospiratori arrestati e fucilati diedro le mura di Sèmainvil’e. Ma quando Raymond si recò « vis'tare 1 cadaveri dei trucidati travestito da operaio per poco non svenne e cadde bocconi tappandosi la bocca con le mani i-steridhe per non urlare. Tra I corpi eh® la popo'azione aveva pietosamente raccolti trasportandoli al c'mitero, c’era quello di un giovane brano, scarno, con 1 capelli arruffati e il corlo crivellato dai proiettili. Chzries Coo- ls bionda, pettinata all* Malate-non. In un baleno fu scaraventato dentro un camioncino chiuso eh* »ostava nei pressi come un sacco di patate, poscia legato e Imbavagliato per bene. La fanciulla, certo tedesca, riuscì a dileguarsi, ma ciò aveva poca importanza. Il »udici« lavoro di Raymond era orma: terminato senza via di scampo. In serata fu condotto lungo la ferrovia Parigi - Rouen « all# ventuno e trenta precise, quaranta secondi prima ohe passasse un convoglio merci, calato in mezzo all* rotate con una fune assicurato al parapetto del sotto - passaggi di Sabi« - Flers, Il disgraziato non comprese subito tento era Intontito e inco-sciente poi, quando la luce dei fanali lo invase come un enorme .occhio di fuoco incandescente, cercò Invano di urlare sotto il bavaglio che lo soffocava e »i accasciò su se stesso mentre la massa pesante e assordante dei mostro ferrato gli passava sopra stritolandolo e soffocando i suo! ultimi lamenti. Così mori Raymond Cocteau, Is spia! PIEREI JOUVET La pelle e’ uno degli organi piu’ grandi del corpo umano dei quale ricopre tutta la superficie e-sterna: ma essa è anche uno dM più meravigliosi piena com’è di reif, cavi Interruttori, segnali d’allarme e invisibili segreti chimici e fisici, Su ogni pezzetto di essa dalle dimensioni di un francobollo vi sano circa 100 ghiandole del sudore, 15 ghiandole sebacee che secernono un grasso speciale, circa un metro di tubo per vene « arterie, oltre a centinaia di piccoli apparati per I segnali’ da trasmettere al cervello. Vi sono infatti apparecchi eh* segnalano le sensazioni dolorose, altri registrano i semplici contatti, cellule & corrente d’ar£a segnalano il passar# dell’aria sulla superficie del corpo. Speciali termometri cl segnalano II caldo • il freddo, mentre apparati di trazione registrano gl? stiramenti dal quali l’epidermide vier* sollevata o spostata. La pelle è composta di due strati: epidermide e derma. L’epidermide sta sopra e II suo strato più esterno è formato come da tante piccolissime piastreL le fatte di corno eh© non vivono più e continuamente gì staccano dal corpo. Lo strato inferiore però pensa subito a fabbricarne di nuove e così noi starno sempre ricoperti da queste plastron# che formano un riparo Ideale. Esse sono infatti leggere, itir permeabili, isolanti e ree!stenti» sime. L’epidermide fabbrica ogni g.orno'miliardi di cellule nuova s nel corso della sua vita un uomo ne elimina venti chilogrammi, Non deve sembrare Impossibile questa; notizia pensando eh# la biancheria indossata pulita «L mattino, si trova alla aera con tante dì quell# scagliette biancastre elle sono appunto lo strato corneo dell’epidermide. Facendo un bagno quanti milioni di essa non si vedono galleggiare sull'ae-qua? Il segreto della pelle è appunto questo di rinnovarsi continuamente restando così sempre bella e resistente. Pensate un pò al disastro che procura una macchia di Inchiostro su df uba tovaglia, o una macchia di grassa su di una borra di cuoio, o d! catrame su di un vestito! Ebben* quante volto la nostra epidermide non è venuta a conta Ito eoo Inchiostro, unto, ruggine, catrame. lisciva. Eppure esse è ancora bella e liscia come sempre. E i graffi, ! tagli, le scottatura e le screpolature? Non importa, l’epidermide sa ripararsi da sola e in breve tempo ritorna bella, nuova, pulita com# il giorno prima. Ma vi siete mai chiesti per quali meravigliasi processi la piccola ferita prodottavi imeidentaì-mente maneggiando un coltello sf cicatrizza rapidamente * vero rammendo invisibile, vi rimette la pelle nelle perfette condizioni di prima? Anche la scienza s# lo era chiesto spesso senza mal indagare * fondo il problema eh# considerava alla stregua d: molti fenomeni naturali, come legato intim«, mente alle piò profonde leggi eh* governano Pai-monta degli esseri viventi e la vite. ivsa. (cuntiaua al proas, nuut.) " ' La nostra Lolla La relazione politica del compagno Tito al terzo Congresso del fronte popolare della Jugoslavia (dalla S pagina) ■bilicato nelTorgano dell’Ufficio di informazioni e porte un proprio articolo sotto il titolo «pericoli per la Jugoslavia» in cui, tra l’altro, aiferma che ai fanno dei «preparativi per la creazione di forze irregolari amti-tito per le operazioni in Jugoslavia dalle basi dei paesi vicini, Ungheria, Albania e Bulgaria — e questo secondo 11 modello delie forze insurrezionali della Grecia». Ra. dio Atene ha annunciato i] 18 marzo da Londra che, in base a informazioni da Roma e da Trieste. è confermato che radio Mosca ha annunciato che si è tal ziota la guerra contro Tito nel distretti e nelle campagne. (Risa.) La stampa di Parigi del 15 marzo parla pure di concentramenti di truppe lungo 0 contine iugoslavo, tl giornale di Lon-dra «Daily Express» le chiama truppe del Cominform, e radio Roma, la «Voce dell’America», la Agenzia Associated Press ed altri organi deila reazione propa- gano e diffondono sìmili menzogne richiamandosi alle emissioni delle stazioni radio e della stampa dì Mosca e dèi paesi di democrazia popolare e prima di tutto richiamandosi all'organo dell’Ufficio d’infonmazloni. (Applausi.) Secondo radio Mosca, — come ho detto già prima — Leut-mann ha affermato che la «cricca ■dl Tito» mette in giro delle menzogne che vengono allargate dai reazionari americani e dai loro portavoce, mentre da parte dei paesi di democrazia popolare e deli’Unione Sovietica non viene condotta contro la Jugoslavia nessuna campagna ma viene soltanto criticata la politica di ostilità del Governo jugoslavo nei loro confronti- E’ questa una. campagna o una critica e sono questi i frutti di una critica'' Sono, forse, queste, menzogne che la «cricca di Tito» ha gettato? E’ questo rivolto contro i popoli 'della Jugoslavia e contro lo stato jugoslavo o è questo soltanto una critica al governo jugosiavo? Nessuna intimidazione, ne da Occidente ne‘ da Oriente, ci fara* deviare dalla strada del socialismo Compagni e compagne, Da tutto questo che ho detto ri-sulla chiaramente la linea del nostri «c-ritiof», linea che consiste nel rappresentare il nostro Paese, per mezzo di ogni sorta di menzogne e di inganni, come un paese che nel più breve tempo diverrà, se non è già diventato, capitalistico. Perchè tutto questo? Perchè gli uomini dell’Uffi-ciò d’infòrn)BZÌ'OnI bramano con tanta passione II nostro ritorno ai capitalismo? Non è difficile report fere a questa domanda. FWehè, se zi sono chiari ! veri motivi, rispettivamente i tini a cui mirano 1 «critici» nei confronti delia Jugoslavia, allora è comprensìbile che per la realizzazione di questi fini è molto più facile combattere il nostro paese quale paese rappresentato come capitalistico, che non quale paese che edifica il socialismo. Questo, naturalmente, non ha valore P§r * nostri popoli in quanto essi sanno perfettamente che cosa noi facciamo ed edifichiamo, ma questo è necessario per le masse progressiste male inforniate di tutto il mondo, masse le quali dubitano in -misura sempre maggiore delle buone intenzioni e della sincerità dei nostri «crìtici», soprattutto da quando non si è realizzato il vaticìnio secondo cui, entro brevissimo tempo, noi ci saremmo uniti al blocco occidentale restaurando il capitalismo nei nostro Paese. Proprio al contrarlo, le masse lavoratrici progressiste al dì fuori del nostro Paese vedono sempre più chiaramente che edifichiamo veramente e che edificheremo il socialismo nel nostro Paese. Ecco, per questo si è manifestato, soprattutto negli ultima gloriti, sulla stampa e nelle trasmissioni radio dei paesi che possiedono con no! accordi di alleanza e di collaborazione culturale un vero isterismo ed una moltitttìdliine dii menzogne sulla Jugoslavia. Com’è noto, compagni e compagne, anche neU’Unione Sovietica e nei paesi a democrazia popolane, si è proceduto ail’arruo-1 amento dei nostri studenti ed apprendisti per impedire il loro ritorno nel nostro paese. In vario modo è stata esercitata pressione sui nostri ragazzi e a questa pressione alcun! elementi più deboli, benché non numerosi, hanno anche soggiacciate e sono rimasti in questi paesi. Ma non si sono limitati solo a convincere net loro paesi glii uomini a pronunciarsi contro L nostro Partito e la direzione, poiché tale opera di persuasione è stata intrapresa in tutti i paesi in cui esistevano le nostre rappresentanze. E naturalmente si è trovata anche la zavorra ohe ha tradito la propria pàtria socialista. AH’infaio eravamo in dubbio sul motivo per chi si cercava dfc. convincere la nostra gente a tradire il proprio paese, ma gradatamente abbiamo compreso tutta la questione quando abbiamo constatato quali fossero i fini. Oggi sappiamo già che questi traditori si preparano ad un attività osta e contro il proprio paese, che questo pugno di traditori devono servire da «elementi sani» per le diverse azioni nemiche, eco. Compagni e compagne, si è di mostrato di regola che costoro hanno, nella maggior parte del casi un passato molto scuro e che casualmente, oppure in seguito alla scarsa vigilanza, si sono Insinuati nel nostro Partito per disertare da esso alla prima occasione. Vi sarà noto ad esemplo il caso di Laia Ivanovič, durante la occupazione, era scrivano distrettuale di Medičev e seviziatore dei patrioti arrestati. Egli riuscì a far disperdere le proprie trac-eie ed a insinuarsi nel nostro Partito. Questo nemico della classe operaia fu uno dei primi che si pronunciò all’estero a lavore delie risoluzione dell’Ufficio d’informazioni ed attualmente a Praga svolge la funzione quale uno tra i capi dei traditori del nqstro paese e di redattore del giornalucolo «Nova Borba». Ma esempi slmili esistono anche negli altri paesi a democrazia popolare. Prendiamo ad esempio solo gli ultimi arresti in Bulgaria. In questi giorni in Bulgaria sono stati scoperti ed arrestati molti dirigenti del PC bulgaro, accusati di essere al servizio di alcuni servizi di informazione stranieri capitalistici. Alcuni degli arrestati erano fra I calunniatori più sfegatati del nostro Paese e dei nostri dirigenti, dopo e perfino prima della risoluzione dell’Ufficio d’informazioni. Io mi soffermerò solo su Traj-co Rostov, membro dell’Ufficio politico del OC del PC della Bul- garia. Durante la guerra, sotto il regime del re Boris di Coburgo, egli venne arrestato e imprigionato con un gruppo di comunisti. Pur essendo noto come uno dei principali dirigenti, tuttavia il regime fascista concesse solo a lui di tutto il gruppo di aver salva la vita, mentre uccise tutti gli altri. Per qual motivo? Naturalmente il motivo esisteva. Già da anni noi sospettavamo in lui un agente di qualcuno e già da tempo alcuni compagni avevano esposto la propria opinione. Ma coloro che avrebbero potuto fornire dati esatti, come ad esemplo i funzionari della polizia dl Borts di Ooburgo, Gesev ed altri, erano fuggiti un tempo a Carigrad 0 in altri paesi dell’occidente. Naturalmente e più che probabile che essi abbiano dato anche tutti ì dati dì Rostov al servizio d’informazioni straniero che ha quindi saputo sfruttarli bene. Noi abbiamo oggi in mano le prove che, in alcuni dei Partiti comunisti, esistono fra i funzionari a-genti dì alcuni stati capitalistici. Costoro sono stati, nella maggior parte dei casi, arruolati quando si trovavano nelle mani della Gestapo, come nel caso di Hebrang e di alcuni altri nel nostro paese. Anche sul conto di Hebrang noi possediamo un enorme materiale di prova e diverse vive testimonianze che egli è stato arruolato dagli ustascia quando si trovava in carcere. Perchè lui avesse salva la vita dovettero pagare con la propria molti e molti uomini onesti, comunisti e non comunisti. Io non ho intenzione di parlare di tutti i servizi d’informazione che hanno sfruttato e che continuano a sfruttare questi degenerati per il raggiungimento dei loro fini, ma anche queste poche citazioni possono aiutarci a comprendere quali sporchi mezzi vengano oggi usati e quali tenebrose potenze siano oggi coinvolte in questa campagna contro di noi e nei vari tentativi fatti per rovesciarci. Posso dirvi solo, compagni e compagne, che di giorno in giorno noi abbiamo in mano nuove prova del lavoro o-stile dei vari servizi d’informazione, sia da occidente dhe da o-riente. Gli organi del nostro servizio statale di' sicurezza seguono vigili il lavoro delle spie ohe arruolano o tentano di arruolare 1 nostri cittadini del settore civile o militare. Già alcuni di questi informatori stranieri sono stati scoperti in flagrante con tonte prove che non lasciano loro nessuna scappatoia. Compagni e compagne, uguali o simili a quei traditori fuori del nostro paese che io ho citato, sono anche quei pochi ohe nel nostro Paese si sono volti contro il partito ed il popolo. Per io meno per il 95 per cento di costoro si potrebbe constatare ohe hanno un cattivo passato oppure òhe si. nutrono di ambizioni malate, sono vigliacchi e elementi incerti o nemici di classe, figli di Kulak o elementi cetnici o ustascia, belogardisti, ecc. Tutti costoro nel loro lavoro nemico al Partito ed al popolo, si nascondono oggi dietro l’Ufficio d’Informaziomi. Tutto questo compagni, dimostra quanto manchi di principio la lotta contro il nostro Paese ed il Partito, se nella propaganda attuata contro di noi si servono di umili degenerati. Che cosa pensa la reazione dei paesi capitalistici occidentali di tutto questo? Naturalmente essa ni rallegra di tutto cuore e la sua stampa e le stazioni radio aizzano come possono per approfondire maggiormente questo baratro. A tale scopo anche la stampa reazionaria occidentale e le stazioni radio si servono di qualsia-, si menzogna e falso nei nostri confronti. An tei e questo stampa reazionaria e queste stazioni radio scrivono e dichiarano costantemente che non ci rimane altra strada che quella’ dell’occidente, che dobbiamo prima o poi abbandonare il nostro atteggiamento comunista ed unirci al loro campo, ecc., ecc. Per approfondire maggiormente il baratro creato dalla risoluzione dell’Ufficio di' informazioni, e dunque non per colpa nostra, la stampa reazionaria inventa giornalmente o-gni sorta di menzogne e di calunnie contro di noi, come ad e-sempio che la Jugoslavia vende enormi quantitativi di materie prime strategiche per l’occidente, che il governo americano esamina E problema degli aiuti alla Jugoslavia, che Tito s’incontra con I rappresentanti dell’occidente. che Tito a Brioni tratta con d rappresentanti occidentali, ecc. ecc. Questo mio presunto facoo- dalla stampa italiana già nell’autunno scorso ed ora riporta nuovamente questa menzogna quando io sono stato veramente a Brioni in riposo tutto il mese di marzo. Solo che In questo caso ha dovuto inventare anche che io mi sono incontrato per tre volte, perchè altrimenti non si sarebbe potuto «spiegare» Ü motivo per cui ho dovuto rimanervi per un Intero mese. La stampa mercenaria italiana e certamente la più menzognera, perchè escogita regolarmente le notizie più stravaganti. Verso la metà di marzo ’.a stampa pro fas cisto italiana di Trieste ha escogitato una stupidissima menzogna secondo cui nella zona B, romberebbero i cannoni e sarebbe scoppiato la rivoluzione proprio in questo zona. Secondo tale stampa nell’I-stria opererebbero i partigiani contrari a Tito i quali avrebbero distrutto la linea ferroviaria fra Trieste e Pola, ecc. Di «combattimenti partigiani» nel nostro paese, combattimenti òhe esistono solo nella fantasia di uomini corrotti, "si scrive oggi non soltanto sulla stampa reazionaria dell’occidente ma queste invenzioni vengono largamente sfruttate anche dalla stampa dei pae-a democrazìa popolare. Tutte queste e simili invenzioni vengono quindi ristampate dalla rimanente stampa, particolarmente dalla stampa comuniste di alcuni paesi, come ad esempio In Francia l«Humanitè» ed altri. NeU’ultfrno mese si è avuto un vero isterismo guerrafondaio deila stampa e della radio reazionaria occidentale, isterismo che ter primo luogo è inteso e suscitare panico e disordine nel nostro Paese ed a Impedire una pacifica attività nella realizzazione del Piano quinquennale. Ininterrottamente si paria e si scrive su uh certo presunto eon-centramento dì truppe verso la frontiera jugoslava nei paesi a democrazia popolare e nell’URSS, su movimenti di nostre truppe nelle zone di confine, ecc. Tutto ciò è inteso a creare psicosi di guerra e sfiducia fra i popoli del nostro paese ed I popoli del paesi a democrazia popolare e del-l’URSS. La stampa occidentale si potrebbe suddividere in tre categorie a seconda del modo in cui tratta i rapporti tra il nostro Paese ed i paesi a democrazia piopolare e l’URSS, Nella prima categoria rientra la stampa poco numerosa dei paesi occidentali che cerca di essere obbiettiva e di illustrare le cose in maniera approssimativamente esatta e vera. Nella seconda categoria rientra la stampa reazionaria e guerrafondaia che escogita tutte le calunnie e gli inganni possibili al solo scopo di intorbidire quanto più possibile l’atmosfera soprattutto per quanto riguarda noi ed i paesi a democrazia popolare e l’URSS. Nella terza categoria rientra quella stampa reazionaria-, che è la più numerosa e che non agisce In maniera apertamente guerrafondaia .anche se lavore in questa direzione. Questa stampa tesse elogi di dubbio carattere al nostro indirizzo. assume l’atteggiamento del tifoso ai-rincontro di pugilato sempre al fine di danneggiare con questi suoi «elogi» il nostro Paese e di comprometterci presso le masse progressiste nel mondo. E’ triste ohe di questi. trucchi con elogi si valgano quindi abbondantemente la stampa e le stazioni radio nei paesi a democrazia popolare e nèU’URSS come di argomenti che, in bas« all’opinione dei nostri «critici», debbono confermare le loro calunnie e profezie. Tale campagna calunniosa nei-la stampa occidentale reazionaria diviene tento più intensa e nervosa quanto più la reazione si convince che con noi non sì possono creare compromessi, che noi non devieremo mai dalla, via del socialismo, che noi rimaniamo coerenti nella lotte per la pace, lotta condotta dalle forze progressiste di tutto il mondo. Le isteriche esclamazioni del giornale «Le Mond» e degli altri che noi non possiamo librarci nell’aria, ma dobbiamo quanto prima aderire a! blocco capitalista occidentale, rimarranno solo una voce clamante nel deserto. Nessun genere di intimidazioni, nè dall’occidente, nè dall’Oriente, non ex devierà dal nostro atteggiamento dì principio quali coerenti seguaci del marxìsmo-lenii-ntamo, non cj devierà dalla vìa del socialismo. (Tutti i delegati si alzano ed applaudono a lungo, inneggiando al PCJ ed al Comi, tato centrale.) Io so che vi saranno nuovamente «critici'» del tipo di Du-clos, Rakosi, Pauker, quindi del tipo dì certi Leutmann, Grigorj-an ’ e molti altri pseudo-critici i quali mi diranno, forse, che Invano giuro sulla fedeltà al marxismo leninismo dal momento che chiara è la cosa relativa al nostro j nazionalismo e deviazione nel j capitalismo, avendola scritte e j firmata l’Ufficio d’informazioni, senza riguardo a ciò che in Jugoslavia accadeva veramente ed accade, senza riguardo alle prove sì.) che abbiamo avanzato a nostra giustificazione. A ciò potrei loro rispondere con la nota sentenza «Eppure si muove». Compagni e compagne, dopo tutto ciò che ho qui citato qualcuno potrebbe porre la domanda: «Dunque, che fare ora? Ci odia la reazione all’Occidente, non ci vogliono bene quelli all’Oriente, possiamo andare avanti così? Naturalmente possiamo, poiché lo dobbiamo non essendovi ora altra via d’uscita. Noi non possiamo^ costrìngere con la form i nostri alleati d’Oti-emte ad amarci, poiché si sono messi iri testa di non cedere e di dover raggiungere il loro scopo. Quale sia tale scopo — noi già lo sappiamo. D’altra parte noi abbiamo pure deliberato decisamente di non retrocedere da tutto ciò che è giusto ed equo, da ciò che è nell’interesse deU’edificazi'one del socialismo nei nostro Paese, da ciò che è nell’interesse della salvaguardia delle conquiste della nostra lotta rivoluzionaria liberatrice, nell’interesse dei popoli del nostro Paese e contemporaneamente nell’interesse dell’in-temazionalismo in generale (applausi). Un tanto su questa propaganda e sugli attacchi al nostro Paese. Infine vorrei aggiungere solo questo, ossia che, se I nostri «critici» eppure la reazione internazionale aspettano che, sotto la pressione di tutte queste menzogne e calunnie, perdiamo ä nervi e facciamo passi sconsiderati di qualsiasi genere, qualche cosa che sia in contradizione col nostro passato rivoluzionario, con i nostri principi, ecc., allora essi si inganneranno amaramente. Così pure si inganneranno anche tutti quegli elementi guerrafondai reazionari nei paesi capita-1 istiei che calcolano di poter fare nei loro piani di guerra combinazioni d* qualsiasi genere con noi a causa della grave situazione in cui il nostro Paese si trova oggi in seguito all’atteggiamento dei paesi orientali oe} nostri riguardi. Qui il nostro atteggiamento rimane così coerente come lo è stato finora. Noi lotteremo per il potenziamento della pace e contro tutti i guerrafondai. Continuar da', 1 nostri «critici» e tutti coloro che non ci augurano bene aspetteranno invano che tale gazzarra ci pieghi sia moralmente che fisicamente. Quanto più queste campagna è? intensa e Je calunnie senza scrupoli tanto più in noi cresce la convinzione rivoluzto--naria che dobbiamo resistere ed essere inflessi-bili proprio per E fatto che questa propaganda è ta. le, non marxista, che intacca non solo II prestigio dei metodi socialisti nei rapporti fra stati socialisti. ma può avere anche conseguenze catastrofi che per l’ulteriore sviluppo rivoluzionario nel mondo, in quanto dietro a tutte queste calunnie ed invenzioni verso SI nostro Paese ed f nostri dirigenti si cela il revisionismo, si cela la retrocessione dal marxismo-leninismo. Le calunnie e le Invenzioni servono per sopperire alla mancanza dì una spiegazione teoretica di questo revisionismo in quanto nella teoria del marxismo-leninismo 1 nostri «crìtici» non possono trovare giustificazione per taje loro atteggiamento In meritò alia questione dei rapporti fra paesi socialisti, fapplaù- Il nostro compito fondamentale : edificare il socialismo H secondo motivo importantissimo per cui dobbiamo sostenere tutti gli attacchi, consiste nel nostro dovere di adempiere II più grande compito rivoluzionario: edificare il socialismo nel nostro Paese, creare un felice avvenire per i lavoratori del nostro Paese e dimostrare al lavoratori di tutto il mondo quello di cui sono capaci i popoli di un pìccolo Paese qual’è il nostro, quando sono coscienti dei propri scopi, quando sono uniti e coscienti della forza di questa unità, quando li guida un Partito comunista monolitico e temprato' qual’è il nostro. Compagni e compagne, permettetemi di riferirmi brevemente sui' compiti dei Fronte popolare. Dei compiti economici si parlerà nella discussione e perciò io mi riferirò ora soìo ad alcuni compiti politici del Fronte popolare, con riguardo alla nostra attuale situazione. Per prima cosa deve essere chiaro a tutti che, naturalmente, non saremo lasciati in pace da nessuma parte, anche se invece da parte nostra lo desideriamo. Pensate come sarebbe bello vivere e lavorare e che tutti ci lasciassero in pace, in modo da permetterci dì impegnare tutti i nostri sforzi nel lavoro creativo dell’edificazione socialista, di regolare la nostra vita economica culturale e politica nella maniera che meglio corrisponde agli interessi dei nostri lavoratori; siamo convinti che molto di' questo potrebbe servire da esempio alle forze progressiste del mondo. Ma benché i nostri popoli abbiano pieno diritto a questo indisturbato lavoro creativo,, tuttavia, nella situazione attuale, questo desiderio non può venir soddisfatto poiché, come abbiamo visto da quanto ho esposto, veniamo in questo ostacolati da ogni parte. Compagni e compagne, già aU’iniizio di quest’anno e prima ancora, nella sessione dell’As- tro a Briosi è stato inventato semblea popolare nel meso di di- cembre del l’anno scorso, ooi abbiamo detto che il 1949 sarà un anno diffìcilissimo 6 che in questo anno dovremo mobilitare tutte le nostre forze materiali, morali e politiche per meglio superare le difficoltà esistenti e delle cui cause abbiamo pure parlato. Vediamo in linea generale in qual modo abbiamo attuato E piano deU’mdustrializaazione e dell’elettrificazione nel primo trimestre di quest’anno. Possiamo dichiararci abbastanza soddisfatti di quanto è stato fatto finora. poiché siamo riusciti a conseguire (in percentuale) f seguenti risultati: l’Indice dell’attuazione del Piano nelle miniere ammonta a 98,2, nella Industria pesante a 90,3. nell’industria leggera a 94,6 nell’industria delle repubbliche popolari a 97,4 e, complessivamente per tutti i rami elencati, a 95,2. A ciò va aggiunta la spiegazione che, in base al Piano, Vìndice dell’aumento della produzione industriale per E 1949 rispetto al 1948 è di 130, e che l’indice delia percentuale realizzata nel primo trimestre del piano annuale registra la percentuale di 22 nella scala degli aumenti, e in particolare l’indice dell’aumento della produzione industriale realizzata è 114,6 rispetto alla media trimestrale del 1948. Per quanto riguarda E commercio estero, cioè l’esportazione o l’importazione, la situazione è la seguente: finora noi abbiamo stabilito rapporti commerciali con 26 paesi senza la benché minima concessione politica o rinuncia ai nostri principi, checché me dicano istericamente e calunniosamente i nostri critici. Per quest’anno siamo riusciti ad assicurare nella maggior parte le materie prime necessarie alla nostra industria quali nafta, cotone, lana coke, terrò lavorato, ecc. Non vi è pericolo dunque che la produzione per il vasto consumo desi nostri cittadini lavoratori possa diminuire, ma al contrario essa verrà realizzata secondo il nostro piano annuale. Finora tutte le nostre fabbriche hanno lavorato a pieno regime permettendo cosi di aumentare, già nel primo trimestre di quest’anno, il rifornimento assicurato di alcuni dei più importanti articoli, quali tessuti. calzature ed altro, e questo aumento nella proporzione del 30 per cento.. Più difficili sono le forniture per la nostra edificazione di base dall’estero. Si tratta in primo luogo di macchine e di impianti per la nostra industria pesante e per l’elettrificazione. In seguito alla pressione e-conomica esercitata sul nostro Paese da alcuni pae^i orientali, noi abbiamo perduto del tempo fino a che slamo riusciti ad assicurare la fornitura di queste macchine ed impiantì in diversi paesi capitalistici. E’ stato necessario anzitutto aumentare le nostre esportazioni m questi paesi per assicurarci i mezzi di pagamento per quello che doveva, mo e che diobibamo importare, per proseguire con successo nell’attuazione del Piano quinquennale. Posso dfrvt che anche in questo campo abbiamo già superato le maggiori difficoltà e ci siamo assicurati la maggior parte di quelle macchine ed impianti che ci erano indispensabili per poter costruire da soli, nel nostro Paese. le’ diverse macchine ed impianti non soltanto per l’industria leggera ma acche per quella pesante, come ad esempio gli alti-forni. i forni Martin, ecc, Df questi ultimi, alcuni sono già stati costruiti e sono in funzione, e fra breve tempo sarà messo in funzione an che Ö primo aitifor-no di nostra prodt'KAn/» nazlona- Allo stesso modo sono stati costruiti dalla nostra industria anche alcuni impianti per lo sfruttamento della nafta, per la razionalizzazione e la meccanizzazione ne delle miniere, eoe. Da quando si attua contro il nostro Paese questa tneomprensi-bile campagna e si esercita pressione economica, tra i nostri la. voratori di ogni categoria, sla fra gli operai che fra i tecnici e gli scienziati, si è manifestato uno slancio creativo senza precedenti. Ogni giorno vengono dati al nostro Stato socialista nuove invenzioni mentre le razionalizzazioni e le innovazioni hanno assunto proporzioni di massa. I nostri lavoratori compiono i massimi sforzi per contribuire nella massima misura possibile alla realizzazione dei Piano quinquennale. Già oggi noi costruiamo nel Paese diversi © svariati tip! di macchine, apparecchi, ecc., che fino à poco tempo fa eravamo costretti ad importare e pagare ih valuta straniera. Ma noi abbiamo ancora bisogno di molto di questo e facciamo i più grandi sforzi per creare i mezzi di pagamento, perchè nessuno d dà niente a credito. Per conseguenza si impongono ancora sempre ai nostri lavoratori ed al nostro FP In generale, problemi di gra-nde importanza quali il taglio dei boschi e lo sfruttamento del legname per l’esportezione, poiché fl legno assume una grande importanza nelle nostre esportazioni. Inoltre è molto importante per l’esportazione aumentare lo sfruttamento del rame, piombo, carbone e degli altri minerali che pure servono quale mezzo dii pagamento di quanto noi importiamo a! fini delTindustrializzazicme a deiTe-iettrifioazione. La stampa orientale ed anche quella occidentale consumano ettolitri di inchiostro e di colore per scrivere che noi, commerciando ccm T’Oocidente, siamo avviati inevitabilmente verso E campo del capitalismo. Si capisce che questa è una sciocche« za ohe i sapientoni dell’Oriente diffondono per calunniarci di più e che la reazione dell’Ocoildente diffonde per ostacolarci ed approfondire sempre più il baratro fra noi e le terze progressiste del mondo — e sopratutto fra noi ed ! paesi a democrazia popolare e i’URSS. Come va questa questione? La questione è questa, che anche da Occidente ci vengono opposte gravi difficoltà per la forniture di alcuni macchinari ed implant d! maggiore interesse. Dunque v! è più invenzione e favola, che ve rifa nell'affermazione che gli oc cidentali ci forniscono ora seri za ostacoli qualunque cosa desideriamo. M-a noi abbiamo Intenzione di commerciare, di comperare cioè tutto quello di cui ab bramo bisogno, e di vendere quello che possiamo per pagare f macchinari acquistati, ecc.? Na tu miniente che lo faremo. Sarebbe un delitto verso il nostro Paese socialista se non facessimo così. Essi ci danno le macchine e gli Impianti e noi a loro quello che abbiamo e possiamo dare, denaro, per merce e viceversa. Se vogliono commerciare su questa base, va bene, se no, allora non possano «spettarsi più nulla da noi. Questo se lo deve ricordare ognuno. Ed ora alcune parole sul rifornimento del nostri cittadini. Ci calunniano di esportare generi alimentari, ecc. Come stanno le cose In questo campo? Cereali bianchi, come frumento ed altro, noi non ne esportiamo affatto. Quest’inverno « grassi erano troppo scarsi Per poter soddisfare le nostre necessità nel primo e secondo trimestre dii quest’anno, fino a che non potranno essere utilizzati i maiali che si allevano- Par conseguenza noi abbiamo dovuto ricorrere all’acquisto di grassi «all’estero, abbiamo dovute -comparare, ed ancora comperiamo, 1500 vagoni di grassi per poter sopperire ai nostri bisogni nella prima metà diell’amno. In base alle possibilità Interne, avremo bisogno, in tutto, di 500 vagoni di grasso, ma in attesa dell’arrivo del grasso di provenienza nazionale. Importeremo 1500 vagoni per poi restituirne 1000 perchè, in oaso contrario, questo verrebbe a sconvolgere E fondo di pagamento per i diversi impilanti e macchine. Ecco, così stanno le cose per quanto riguarda l’esportazione à©| generi alimentari, e non altrimenti, perchè noi oggi di ogni genere consumiamo molto di più di quanto consumavamo prima della guerra. Cosi, ad esempio, nel 1848 sono state ammassate 873.963 tonnellate di cereali bianchi pari a una percentuale superiore del 38,95 rispetto al 1947, e tutto questo verrà consumato nel nostro Paese per l’approvvigio-nomen-to dei nostri lavoratori. Nel 1947 sono state ammassate 71.240 tonnellate di carne e fino alla fine del 1948 102.430 tonnellate, pari ad 43,78V« in più. Nel 1947 sono state ammassate 111.720 tonnellate di patate e nel 1948, 175.840 tonnellate, pari al 57,39V» in più. Che cosa significa questo? Questo significa che ! bisogni aumentano e che aumenta nel contempo il tenore di vita. Naturalmente qua e là si manifestano dèlie deficenze nel campo d-el rifornimento: o si tratta dì cattiva distribuzione o di spreco incosciente, rispettivamen- te di consumo degli alimentari in luoghi diversi da quelli cui abbisognano. Io non ho intenzione di scendere più particolarmente in questo problema, ma ricorderò che con le tessere del rifor nimento assicurato sono eic-cadu te cose ünauldäte. E’ stato scoperto che in -alcune città er?'~-state rilasciate dee,ne di mi miriteli« di tessere in più dei n» mero dei consumatori. Inoltre, in molti villaggi — e non nei più passivi — sono state rilasciate le tessere per il rifornimento assicurato par E 50—80% della popolazione locale. Questa politica irresponsabile e di spreco, ha avuto quale conseguenza di esau rire il fondo statate per tl rifornimento a danno di quei consumatori che usufruiscono unicamente di questo rifornimento. D’altra parte, quando venne ema nata la risoluzione per la revisione delle tessere rilasciate, rispettivamente per il ritiro delle tessere a coloro che non ne avevano bisogno, sono state ritirate, in alcuni oasi, le tessere di lavoratori o cittadini operasi che non avevano nessuna altra possibilità di rifornirsi. Mediante l’intervento statale questo stato di cose viene riparato, ma tuttavia suscita maillcontento fra la gente danneggiando In ta! modo lo Sta to nel suo complesso. Compagni e compagne, Ü nostro fondo statale per il rifornimento non. è inesauribile. Attualmente esso è suffìoente appena a soddisfare le nostre necessità, ma solo in questo modo, cioè disponendo con coscienza ed Intelligenza, attuando una giusta distribuzione, in base all’Ordinanza emanata Per conseguenza è vostro compito di aiutarci dal basso, affinchè la distribuzione avvenga nel modo più giusto, ed in tempo, senza sprechi, perchè in caso contrario ci ridurremo ad una difficile situazione, e noi non disponiamo di valuta per acquistare quegli alimentari che, risparmiando, non sarebbe necessario acquistare. Come mai che, nonostante una annata abbastanza buona come quella del 1948 e nonostante che dovuto al fatto che oggi si distribuisce in maniera equivalente a tutte le regioni del nostro Paese mentre nel passato la popolazione delle regioni passive, come la Lika, TErcegovtaa, la Bosnia, il Zagorje, la Dalmazia ed altre, soffriva la fame per tutto Tanno. Inoltre, oggi il numero degli operai industriali è lumentato di alcune centinaia di niigllaia. Per òl più, oggi coloro he lavorano, e sono la maggio- necessario in primo luogo con* servare l'unità politica Che finora si è manifestata così potente-mente in tutte le azioni del FP della Jugoslavia. Il nostro primo compito consiste dunque nel conservare anche in futuro questa nostra unità politica. Il nostro secondo compito consiste nel salvaguardare la fratellanza e l’unione del nostri popoli, sulla base della giusta soluzione del problema nazionale nella nostra Patria socialista. Il Fronte popolare deve custodire gelosamente, come la pupilla dell’occhio. questo, che è una delle più importanti conquiste delia nostra lotta popolare di .liberazione rivoluzionaria, da ogni tentativo di attacco, da qualsiasi parte venga minacciato questa grande conquisto dei nostri popoli; Se volete sapere da me quale sia E maggior pericolo che ci pjò oggi minacciare, posso rispondervi che o-gni altro pericolo è molto minore e motto meno importante del pericolo che ci minaccèrebbe se permettessimo a qualcuno di spezzare la nostra unità interna. Per conseguenza tutti quelli elementi che, sia all’interno che all’esterno del nostro Paese, lo ten-tossero#— devono incontrare la più energica resistenza di tutti 1 cittadini onesti del nostro Paese socialista. Nei corso di sanguinosi combattimenti, I nostri popoli hanno forgiato questa unità che si esprime nelle 6 repubbliche popolari a parità di diritti, indipendentemente dalla loro grandezza, per cui questa fraterna comunità dei-popoli della RFPJ rappresenta u-no Stato politicamente così forte ed economicamente così capace da poter edificare oggi, con il massimo successo, il socialismo. Il terzo compito del FP consiste nel consolidare e sviluppare ulteriormente Tunltà morale-polìtica, affinchè penètri ancor più profondamente e si diffonda fra le masse lavoratrici, raccolte nel FP, la coscienza socialista, affinché vi predomìni li-unità di pensiero e di azione, quale forza essenziale delle larghe masse dei nostri lavoratori nel superamento di tutte le difficoltà che esistono e che possono ancora sorgere nella grande opera «fi edificazione del socialismo nelle nostra comunità popolare. E quarto compito del FP consiste nella necessità che i -membri del Fronte aiutino indefessamente e lavorino affinchè tl potere popolare corrisponda in massima misura, nel suo lavoro, a-gli interessi del popolo; affinchè ■anza, ricevono con maggiore a taT Pa?te - alari tà un mùnta. «J! dt nana del Potere popolare gli uomini migliori, e più meritevoli in tutti i campi, nel campo dell’atttvf-tà economico-polltloa, culturale e scientifica. I membri del FP devono vigilare attentamente ed intraprendere i passi per espellere in tempo dagli organi del Potere quelli elementi che, per sentimenti ostili, sabotano in diverse maniere il normale funzionamento del Potere o che in altra maniera svolgono la loro dannosa attività, sia che danneggino materialmente lo Stato popolare o che cori il loro modo di procedere, distolgano ii popolo ed ostacolino Tedifi-oazfae del socialismo nel. nostro Paese. Questo è partìco- olarità un quantitativo di pane •tolto superiore a quello della secchia Jugoslavia. Per conseguenza noi intraprendiamo attualmente diverse misure per ampliare la superflue di semina nel nostro Paese, per assicurare mezzi auff i centi per lo approvvigionamento de-gll abitanti del nostro Paese, sempre pì-ù tradustrlaUzzaito. É problema della bonifica e degli altri lavori per l’ottenimento di nuove superfici di semina, rientra nel novero dai nostri compiti più importanti nell’ambito del Piano quinquennale. Noi dobbiamo risolvere questo problema perchè, in caso contrarlo, fra due o tre ™r«r ‘L atm: “e an* diissima situazione dal punto di1 T * „-‘T vista dell’approwxgionamento ‘ er™ri nel della popolazione cittadina ed ^ Co+mlta.1 ’ ^ industriale. Ciò potrebbe rlter. ; escono fa alrnni posti azioni care seriamente l’elevam-ento del ^aneggiatnc. deliberate attuate da parte di elementi nemici e malintenzionati che sono rimastine« scosti fa alcuni comitati popolari. tenore di vita de; n/ostrl lavora- tori. Il Fronte popolare deve Impegnare tutte le forze a sua disposizione per risolvere questo importante compito. Già quest’anno vengono intrapresi enormi lavori di bonifica e d’altro genere, ai quali parteciperanno decine di migliaia di nostri lavoratori. Altrettanto Importante quanto T-a-umento della supe-rfìce di semina. è l’aumento del fondo bestiame. Noi oggi risentiamo di una grave insufficenza d-i carne E quinto compito del FP eoo. siste nella necessità che I membri del FP e delle organizzazioni che ne fanno parte, manifestino la massima attività nella lotta per la pace contro i guerrafondai. Il sesto compito del FP consiste nella necessità che tutti I membri del Fronte sviluppino la -massima vigilanza contro i ten- tativi del vari nemici e sabota- , ,. „ “l i tori che vorrebbero ostacolare, bestiame da macello. Lo Stato ha „iivi _________________ intrapreso vaste misure, nei de- mani agricoli statoli, per rallevami ante del bestiame e del vo- aU’in-terno. Il nostro pacifico lavoro di attuazione del Piano quinquennale e con ciò stesso l’edificazione del socialismo nel no- tatili dt ogni genere; ma questo stro Paese 0vunque sia neUe è assolutamente fasufficente per fabbrfche che ne]!e miiniePe> nel-soddfefare ta mancanza dfi questi l’agricoltura ed in tutti gli altri prodotti rurali. Da ciò derivano campi dell’attività economica, po- tè nostre frequenti misure di ammasso che, naturalmente, non sono simpatiche ma che per questo anno ancora non possiamo eliminare. A tale proposito vorrei sotto-lineare l’enorme importanza delle nostre cooperative, sia per quanto riguarda l’aumento delle superfici di semina che l’aumento delì’allevamemo del bestiame, volatili, maiali, ecc. Le nostre cooperative dt lavoro devono divenire delle vere fabbriche per litica, amministrativa, culturale, ecc.. i membri del FP devono essere sempre vigili nella massima misura. Il settimo compito del FP consiste nel dedicare la massima cura alla difes-a della nostra Patria socialista, di vigilare e di impedire' ogni tentativo di atti-vita ostile alla nostra comunità statale, all’interno, ed ogni altro tentativo del genere dal di fuori. Compagni e compagne, con _ questo io avrei finito. Posso dìr- ta' produzìwie' dt ognPtipo "dì : VJ CP' ««"»stenti cruda real-prodotti agricoli. In questo cam-; ta che ha dovuto farvi presente, po, spetta ai membri de! FP un grande compito e responsabilità per la cui soluzione devono Impegnarsi con tutte le loro forze. Ciò eleverà fortemente il tenore di vite dei nostri lavoratori in genere, darà maggiore Impulso alla nostra economia agricola socialista òd arricchirà le stesse cooperative Ed ora ancora alcuni compiti generali, essenzialmente politici, del Fronte popolare. Affinchè, nonostante tutti que- n-on vi è motivo di essere pessimisti, al contrario, passiamo proseguire con’la massima fiducia per la nostra vìa difficile ma sicura, verso la realizzazione di un migliore avvenire dei popoli del nostro Paese — verso la realizzazione del socialismo. Siamo coscienti della propria forza, ma-niferat-a nei sette milioni e mezzo de membri del FP, con u§, u-nico desiderio ed un’unica ferma decisione di fare sotto la guida de] Partito comunista della Jugoslavia del nostro paese, del resto sii ostacoli dhe abbiamo prece» . ricco e dotato di bel]'"7?.e 9 ric-dentemente esposto, ci sia possi- chezze, uno stato socialista uro-bile superare I nostri oomgiti, è gremito g felice, fern*!® iS«, La relazione politica del compagno Tito al terzo Congresso del fronte popolare della Jugoslavia *Còn>pagai « compagne, Jkerraettetenii di salutarvi nel modo più cordiale e di augurarvi il migliore successo nei lavori di «gjeeto IH Congresso. Desidero in primo luogo sotto-lineare la grande importanza del III Congresso del Frónte popolala. dette Jugoslavia. Primo, per ài fatto ohe in questo Congresso i delegati rappresentano oltre 7 miliorai « mezzo di membri,* costruttori del socialismo nel nostro Paese; questo è, dunque, il Congresso delia più grande, ossia della : massima organizzazione di massa di tutti i cittadini lavoratori dei nostro Paese. Secondo, por a fatto che in questo Congresso voi potrete mostrare i giganteschi risultati della attività creatrice dei lavoratori della Jugoslavia socialista, per il fatto «fcto potrete scambiare le esperienze delle varie regioni del nostro' Paese, potrete accertare varie deficienze ed emanare nuove decisioni per una ancor maggiore attività ed impegno dei membri del Fronte popolare sia nelle «ittà che nelle campagne. Terzo, per li fatto che questo Congresso ha luogo nel periodo nel quale non solo perdurano, ma ancona ai intensificano'le calunnie e gh attacchi contro il nostro Pae: se, contro SI nostro Partito, contro, il nostro Fronte popolare, il duale è stato subito all’inizio, dal momento della emanazione della] risoluzione dell’Ufficio dHnfor mazioni, una delle mete principali di tali attacchi. Compagni e compagne, io sono convinto che tutti voi conoscete le decisioni del V Congresso del Partito comunista della Jugoslavia. In queste decisioni è stato tributato, fra l’altro, anche il pieno rioonOscimento al Fronte popolare della Jugoslavia ed è stata rilevata l’ipiportansSà del suo ruolo. Pertanto, non è necessario qhe io lo ripeta. Inoltre, in questo Congresso non è nemmeno necessario fornire alcune nuove definizioni del carattere del nostro Fronte popolare, in quanto già al II Congresso del Fronte noi abbiamo esattamente analizzato'e determinato Ü carattere ed il ruolo del Fronte popolare della Jugoslavia, mentre in questo Congresso ciò sarà confermato nel programma e completato in riferimento ‘ allo sviluppo del Fronte popolare nella tappa attuale. Pertanto io accennerò nel mio discorso, in linea generale, ad alcuni problemi attuali che riguardano direttamente il Fronte popolare, nonché a quei problemi che riguardano il nostro Paese in generale sia in relazione all’edificazione del socialismo, che in relazione alla situazione nella quale la Jugoslavia si trova oggi, a causa deU’meompren-sibile campagna condotta contro di noi. I mio MFronte popolare nella letta por la creazione di un migliore avvenire dei popoli della Jugoslavia Folstaè.« segretario del Fronte popolare, compagno Neàkovié, tratterrà più dettagliatamente del lavoro a del ruolo del Fronte popolare della Jugoslavia, io non parlerò molto su tale argomento. Desidero tuttavia sottoJ-asare il ruolo del Fronte popolare negli sforai generali dei nostri popoli per la lealizzaz’one . di un migliore avvenire dei popoli della Jugoslavia. Frtdubbtemente, oggi à evidente ad ognuno nel nostro Paese che, senza una tele organizzazio-. ne politica unificata quale II eo-. stro Fronte popolare, noi, in nesso» caso, šarenimo capaci di superare in un termine cK tempo «Mi breve tanto difficoltà quanto ne «fcfeiame superato Snore, raggiungendo tali successi politisi, ed eeoaomioi. Soprattutto *»-dpp*e - hapoosibde realizzare ciò ~ aadbóeaì in cui ai siamo mm solo noi corso della di interazione, ma anche e soprattutto og- Solo scorie ad un tale Fronte pop al are, cfae già nel corso della piton« di liberazione ha accettale o riconosciuto SI ruolo diTetti-00 e dal socialismo nel nostra Paese, risulte anche solo dai tetto che nril’aiwio 1948 il Fronte ha dato oltre 369 milioni di ore volontarie di lavoro, le opali assieme ai trasporti volontari ammontano e un valore di circa 9 miliardi di dinari. Che significa ciò? Significa ohe Belle masse dei nostri membri del Fronte. In cui è compresa anche l’enorme maggioranza del nostri oontadlnl lavoratori, ai è radicata profondamente la coscienza socialista. Significa che U Fronte popolare della Jugoslavia è un’organfzzazione disciplinata, che rappresenta fi collettivo dì lavoro dì milioni di lavoratori della Jugoslavia socialista. Prendiamo quale conferma di ciò solo la creazione delle cooperative contadine di lavoro. Negli ultimi tempi essa ha assunto proporzioni insperate. Dal II Plenum del CC del PCJ sono state create quasi 2 mila nuove cooperative di lavoro (applausi) per cui oggi abbiamo oltre 3.600 cooperative contadine di lavoro con circa 200 mila economie agricole. Sarebbe ciò possibile senza la massima attività del Fronte popolare nelle campagne? Naturalmente gìò non sarebbe possibile. Il Fronte popolare nelle campagne ha accolto la decisione del II. Plenum del CC in merito alle cooperative contadine di' lavoro quale un suo impegno socialista e lo attua eoo il massimo slancio. Oggi non v’è nel nostro Paese nemmeno un villaggio, nemmeno un sobborgo nel quale non si discuta sulle cooperative contadine dì lavoro, nel quale 1 membri del Fronte popolare, comunisti e non comunisti, non spieghino le *1®" cifiionj del II Plenum del CC del PCJ. In , tutti 1 nostri villaggi è divampata una lotta per la creazione di sempre nuove cooperative contadine, questa è 1a lotta per fi socialismo nelle nostre campagne ed in questa lotta i membri del Fronte popolare conseguono enormi successi (applausi) ■ Quanto sono assurdi, compagni gli attacchi mossi al nostro Fronte popolare ed al nostro PC della Jugoslavia, attacchi che vengono rinnovati ancor oggi e che affermano che il PCJ si è diluito nel Fronte popolare ecc. Pensate, il nostro Fronte popolare, che abbraccia mezzo milione di membri del Partito, altre 1’ milione e mezzo di membri dei Sindacati, un milione e mezzo di membri della Gioventù popolare, i nostri contadini lavoratori e gli intellettuali popolari ecc., tale Fronte popolare viene ma-lìntezionatamente paragonato ad una certa coalizione provvisoria dì Partiti borghesi e si parla di una certa diluizione del PCJ fai questo Fronte popolare. E’ difficile immaginare un’assurdità maggiore di questa affermazione. No}, jcompag.nl e compagne, dobbiamo salvaguardare e consolidare ancor più questo nostro gigantesco collettivo, politico e lavorativo. che è stato creato nel processo delia lotta rivoìuziones’a, con parole. d’oTdine rivoluzionarle e non solo eoa le parole d’ordine della lotta contro l’occupato-re (applausi). La campagna delle calunnie non ha nulla comune con la Prassi socialista Permettetemi di accennare ora anche alla , campagna che viene condotta contro il nostro Paese dai dirigenti dei Paesi a democrazia popolare e dall’URSS. Credetemi che non è facile parlare dì tale questione; questi attacchi hanno un carattere tale che l’uomo sì vergogna addiritura di doverli menzionare, poiché , provengono dai dirigenti di quel1 paesi che mai non dovrebbero servirsi di metodi così indegni, nef riguardi di un paese alleato, che ha tanti meriti, quale 1* Jugoslavia. Io non voglio difendere qui oggi il nostro Paese da questi attacchi inauditi, noi non abbiamo nulla di che difènderlo, poiché tutto codesto fango con il quale vorrebbero lordare il nostro Paese ricade su coloro che lo infangano. Io esporrò solo dinanzi a voi alcuni tra i numerosi fatti e precisamente quelli che accusano nel modo più e-spressivo gli iniziatori e gli au-' tori di' questi attacchi, per t quali non v’è da parte nostra nessuna giustificazione. Quando cf attacca la stampa reazionaria imperialista, ciò è pienamente comprensibile, in quanto tali mezzi sono abituali in questa stampa. Ma quando ci attacca la stampa socialista e quando essa vuole attribuire a quésti oltraggi e ca‘ lunnie il carattere di unfl presunta critica, allora dobbiamo insorgere nel modo più energico contro di ciò e dedefinirla per quello che è. E’ superfluo ed assurdo difendersi d,a tali cose, bisogna invece condannarle nel modo più energico quali procedimenti anti-marxistì ed antìleninisti, che arrecamo giganteschi danni ai movimenti progressisti nel mondo, (acclamazioni. Così è! Applausi). Io so, compagni, che gli avversari di tutti i colori capovolgeranno ogni parola che verrà qui pronunciata. Molte parole verranno sovvertite ed interpretate a modo loro, e secondo l’abitudine che domina negli ultimi tempi presso i nostri «critici»,, verrà alterato il senso di frasi chiare ecc. ecc. So pure.che, sia nel nostro Paese che fuori di esso, sì troveranno singoli elementi indecisi, seppure poco numerosi, oppure coloro che preferirebbero passar dormendo l’attuale sì-tilazione, per dire il vero, abba-stanza penosa. 1 quali muoveran- j no obbiezioni per i) fatto che in , questo Congresso parliamo dì ' nuovo di tal? questioni. A sìmile gerite dobbiamo dire chiaramente il motivo per cui parliamo di ciò in tale Congresso. Primo, ne parliamo per il fatto che gli ingiustificati attacchi mossi-al nostro Paese, al nostro Partito ed ai dirìgenti non solo non si' sono calmati e mitigati, ina proseguono con, intensità e perfidia sempre maggiori. Secondo, ne partiamo anche per li fatto che a questo Congresso presenziano i rappresentanti di oltre 7 milioni e mezzo di membri del Fronte popolare ed è necessario che essi, nella loro qualità di rappresentanti di questa che è la massima organizzazione politica del nostro Paese, affermino ciò che pensano di' questi attacchi e calunnie, che vengono mossi. alla Jugoslavia socialiste. Terzo, ne parliamo affinchè tutti i lavoratori te’te Jugoslavia alano pienamente coscienti dei pericoli che si celano dietro a questa I-naudfta campagna contro il nostro Paese, che viene condotta nei paesi a democrazia popolare e nell’URSS ed a causa della quale tutta la reazione del mondo sì soffrega gioiosamente le mani, in quanto giornalmente le viene fornito materiale sempre nuovo, del quale essa si serve in larga misura, come di un mezzo per là lotta contro le forze progressiste nel paesi capitalistici, ma soprattutto, contro i paesi a democrazia popolare e l’U. R.S.S. I nostri popoli debbono sapere che dietro a questa furiosa campagna si celano intenzioni, che non hanno nulla in comune con la prassi socialiste. La prima cosa che si cela dietro a questa campagna è l’intenzione dì suscitare il caos nel nostro Paese e di frazionare l’unità dei nostri popoli, di frazionare col dissidio interno tutto ciò che abbiamo raggiunto con molti sacrifici e che ci è maggiormente caro proprio per il fatto che cì siamo convinti che solo ,a questa unità da noi conseguita, dobbiamo tutti i nostri successi nel, rinnovamento e nell’edificazione del, paese. Per t nostri critici, privi di principio, queste mie parole saranno. naturalmente, troppo severe. essi- le caratterizzeranno certamente e te interpreteranno a modo loro attraverso la radio e la stampa quale un attacco e persino quale un attacco ostile contro i paesi a democrazia popolare e l’URSS, essi affermeranno che quésto è Un attacco nazionalista verso la loro benin- tenzionata critica. In che cosa consìsta oggi, compagni e compagne. tale «critica» voi tutti io sapete bene. Lo sanno oggi tutti 1 nostri cittadini che hanno a-scdltato le trasmissioni radiofoniche dì Tirana, Budapest, Praga, Bucareet, Sofia e Mosca. Centinaia e ceni'naia di lettere e telegrammi di proteste del no-|stri lavoratori da tutte le parti del nostro Paese parlano del dolore indignato con cui ì nostri lavoratori accolgono tali attacchi e calunnie: Queste lettere parlano dell’indignazione con cui i nostri lavoratori reagiscano a questi incomprendibili appelli a rovesciare tutto ciò che abbiamo fin oggi creato con tanta fatica. Compagni e compagne, abbiamo il diritto df reagire a quesii appalli controrivoluzionari e di condannarli a©l modo più severo? Naturalmente ne abbiamo il diritto, poiché con ciò difendiamo le conquiste della nostra difficile lotta di liberazione, difendiamo l’edificazione del socialismo nel nostro Paese, difendiamo la unità dei nostri popoli, difendiamo i principi dell’internazionalj-smo daU’introduziohe di metodi propri alla prassi imperialistica reazionaria. Con ciò noi lottiamo pei la giustizia e la verità e bolliamo le" menzogne e calunnie quali mezzi indegni nella critica reciproca dei paesi socialisti (applausi). Ci accusano farisaicamente di condurre una politica ostile verso l’URSS ed i paesi a democrazia popolare Chi segue- giornalmente ciò che si afferma e cri-ve da 10 mesi contro il nostro Paese ed i nostri dirigenti, deve addivenire alte conclusione logica che a questo non si arriva da parte nostra, in quanto lo comprova nel modo migliore la prassi quotidiana. Ed io dovrò qui e-sporre alcuni esempi di questa prassi quotidiana dei paesi a democrazia popolare e dell’URSS contro II nostro Paese. Compagni e compagne, immediatamente dopq la risoluzione dell’Ufficio di informazioni e lo appello al rovesciamento interno del nostro Paese socialista, in questi paesi sì è passati ad una sistematica propaganda contro di noi. Tale propaganda si è intensificata ed ha assunto sempre più un carattere ostile non appena i nostri «critici» hanno visto ohe falliva l’appello all’insurrezione, ossia ohe nel nostro Paese non vi era chi potesse realizzare questi strani desideri delle direzioni di Prima di proseguire, desidererei che si accertasse chiaramente oiò che significava tale appello: era questo un appello amichevole benintenzionato dettato da certe simpatie verso il nostro Paese tormentato ed intriso di sangue, oppure significava qualche cosa di completamente diverso? E’ comprensibile che tale strano appello non poteva provenire da certe simpatie verso la nuova Jugoslavia, ma si è manifestato non solo quale risultato di'4 metodi’ non socialisti nei rapporti fra paesi socialisti, ma anche quale preparativo .per la realizzazione di certi fini, che non hanno nulla in comune con le concezioni marxiste-leniniste in merito alla parità di diritti e la sovranità dei piccoli popoli in merito a giuste vedute sulla soluzione della questione nazionale, in' merito al diritto di ogni popolo di decidere liberamente del proprio destino. In merito alla volontarietà della decisione del popolo se associarsi e quando con un altro popolo, o staccarsene quando ciò sia nel suo interesse (applausi). Dunque, tale famoso appello al rovesciamento con la forza dello attuale direzione della Jugoslavia dalla sua posizione di responsabilità . significava un tentativo di provocazione della guerra civile nel nostro Paese e rappresenta un procedimento fortemente ostile verso un paese alleato e per di più socialista (applausi). Tali insurrezioni vengono organizzate comunemente da vari imperialisti in certi paesi semicoloniali ma al comuni sti tale prassi è completamente estranea ed essi debbono lottare contro tale prassi nel mondo Si pone la questione se i creatori (fi quella famosa ri- soluzione ■ abbiamo In generale bene pensato che cosa facevano quando hanno lanciato tele appello. Se lo, hanno fatto, allora te loro intenzoni . verso il nostro paese socialiste erano controrivoluzionarie in qualunque modo gli autori della risoluzione giustlfi-Ohìno tali loro procedimenti con certi fini «superiori» (applausi). A voi tutti è noto che nei paesi a democrazia popolare si è condotta intensamente, immediatamente all’inizio, una propaganda, come la Jugoslavia passerÈL in campo imperialista, come neinostro paese farà ritorno fi capitalismo e molte sciocchezze simili. Veniva persino stabilito un termine da 14 giorni a due mesi) ecc (risate). Ma, dieci mesi sono passati e le profezie dei vari profeti malintenzionati, non si sono avverate. Nel nostro Paese non ha fatto ritorno fi capitalismo, bensì nel nostro Paese si edifica sicuramente e con grande successo il socialismo, della qualcosa s: può convincere facilmente ognuno sulla base dei fatti H nostro Paese non è andato nè può andare in acque imperialistiche e di ciò si può convincere ognuno In base ai fatti. Ma, se malgrado questi fatti, alcuni uomini nei paesi orientali e la stam-mente ancor oggi ohe noi passeremo od addirittura siamo già passati in campo imperialista, come scrivono ed affermano negli ultimi giorni allora queste affermazioni assumono un carattere coscientemente ostile verso fi nastro Paese in quanto sono false e costituiscono il prodotto di una propaganda malintenzionata, deliberatamente calcolata per compromettere fi nostro Paese socialista agli occhi della gente progressista ed, In primo luogo, del- la classe operaia, fuori dal nostre Paese. fuori dal nostro Paese, sottoin» tondo con ciò che tale propaganda nemica viene servite ai pubblico fuori del nostro Paese, che non è a conoscenza della vera situazione da noi e che pan ha quasi nessuna possibilità dt apprendere ciò che si fa veramente nel nostro Paese e con quanti sforzi ed abnegazione, fino sfii’au» torinuncia i nostri lavoratori edifichino per sé stessi un avvenire migliore e più felice, il socialismo. Questa falsa propagando non può ingannare i nostri lavoratori, ma ài contrario essa li ferisce, in quanto ognuno vede chiaramente che essa è;-menzognera e nemica, ed intesa a impedire l’edificazione dèi socialismo nel nostro Paese. Compagni' e compagne, la maggioranza dei nostri cittadini non è a conoscenza nemmeno del 10 per cento di ciò che si scrive etil nostro Paese e sui nostri dirigènti e non conosce quali inverosimili menzogne e calunnie vengono escogitate contro di noi. Solo nei corso del mese di marzo di quest’ anno sono state pubblicate in singoli organi dei Partiti comunisti. attraverso alcune agenzie giornalistiche e stazioni radio principati dei paesi, a democrazia popolare e defi’URSS, circa 240 attacchi del più svariato contenuto rivolti contro il nostro Paese. Affinchè questi «critici» non mi obiettino di aver parlato / in generale, senza citare i fatti, io fornirò alcuni esempi — anche se non dei più gravi — di queste menzogne e calunnie, dhe vengono usate nel tempi più re- ' centi e che superano il vocabolario più reazionario nella propaganda del periodo post-beiìico» Violazione dei trattati sulla collaborazione culturale Prima di dò vorrei accennare aj trattati (fi collaborazione culturale, che noi abbiamo eoa i paesi a democrazia popolare e con l’URSS. Come realizziamo noi questi trattati e come li realizzano i paesi citati? .Prendiamo quale primo esemplo fi teatro. Nella stagione 1947-1948 sono state rapp-resentate da no), su 88 opere di scrittori drammatici stranieri, 48 opere saio di scrittori russi. Per ta stagione 1948-49 sono state incluse • nei repertorio dei teatri jugoslavi 61 opere d4 scrittori jugoslavi, 43 opere di scrittori dell’URSS e classici russi, tre opere di scrittori def paesi a democrazia pò-polare, Il opere di scrittori ungheresi, Il opere di scrittori francesi e nòve opere di altri scrittori. Delile opere degli scrittori jugoslavi è stata rappresentata nell’URSS solo «I* signora Ministressa» di Nugić, In Romania non è stata rappresentata nessuna «pera dei nostri scrittori, io Ungheria ne è stata rappresentata soltanto una in un teatro provincijale, in Bulgaria sono state rappresentate due opere rappresentative ed In provincia alcune minori, in Cecoslovacchia sono state rappresentate alcune «pere rappresentative eid tn Polonia, a quanto sembra, nulla. In base ad dati che abbiamo drča 1« traduzione di nostre opare nelle lingue del paesi a democrazia popolare, in Polonia sono state tradotte In tutto due opere • di nostri scrittori mentre quattro opere, che erano già in stampa, sono state escluse dopo la risoluzione dall’Ufficio d’informazioni. Nella nostra lingua Sono state tradotte, invece, dal polacco 12 opere, tre delle quali dopo l’emanazione della risoluzione, dal bulgaro sono state tradotte nella nostra lingua nove opere fino ala risoluzione e tre dopo la risoluzione deirUfflcto d’mformazioni. I romeni non hanno tradotto nulla dalla nostra lingua e noi nulla dalla loro, Daill’ungherese sono state tradotte nella nostra lingua tre opere fino alla risoluzione e due opere dopo la risoluzione, mentre i n ungherese sono state tradotte fino alla risoluzione 15 opere nostre. Nell’anno 1948 sono state stem pate complessivamente In Jugoslavia 3421 opere, delle quali 2631 nazionali e 799 tradotte. Delle opere tradotte fino al 1 luglio 1948, 310 sono sovietiche, mentre dal 1 luglio alla fine dell’anno sono state tradotte dal russo altre 279 opere. Le opere sovietiche costituiscono fi 74“/« del numero complessivo delle nostre traduzioni.. Dalla nostra lingua sono state tradotte in russo sole tre opere. In Albania, Romania e nella Macedonia epirota sono state chiuse a forza le nostre librerie. Cinematografia. NeH’URSS fin oggi non è stato proiettato nemmeno un nostro film anche se già il 5. XI. 1946 abbiamo inviato a Mosca, attraverso 11 Soveksport-film, 1 documentari «Regione Giulia», «1 Maggio», «Tito in Croazia», «Parata dalla vittoria», «In nome del popolo» e «Nuova terra». Ulteriormente, il 16. Vili. 1947 abbiamo inviato a Mosca i seguenti documentari «La ferrovìa della giovinezza», «Mercurio di Idria», «La verità su Pola» e «1 maggio 1947». Ma di tutto ciò non è stato proiettato nulla, anche se si era negli anni 1946 e 1947 quando non v’era ancora 1« risoluzione, nè v’erano tal! rapporti anormali. Dietro nostro Intervento abbiamo ricevuto il 19. II. 1948 dal Soveksport-fìlm la risposta nella quale viene detto per quanto riguarda questi film quanto segue: «La protezione di quest; film sugli schermi del-l’URSS è ora impossibile.» Per dhè fosse impossibile, non viene detta nella risposta nemmeno una parola. Unicamente è stata data motivazione per due film e precisamente per 1 films «Ferrovia della giovinezza» e «Tito in Croazia». Per fi primo affermavano che era troppo lungo e per il ae. eondo che era troppo vecchio (ri-sate). Il 19 febbraio 1948 abbiamo inviato a Mosca 1 nostri filma artistici «Slavica» e «Questo popolo vivrà», ma nemmeno questi films sono stati mai protettati nell’URSS ed infime sono staiti restituiti alla nostra ambasciata a Mosca, Dalla liberazione ad ogÄ. «tei • (Cofftinùa in 4 pag.) Manifestazione al compagno Tito all'apertura del Congresso Nella grande sala della casa della guardia a Topcider, ove nove mesi prima erasi . tenuto lo storico V Congresso del PCJ, è stato ieri aperto il XII Congresso dei Fronte Popolare della Jugoslavia. Prima- dell’inizio dei lavori nella sala, oltre agli ospiti, erano presenti 1.600 delegati di tutte le località del nostro paese. Molti di loro sono fregiati con distintivi di lavoratoli d'assalto, ordini e medaglie di lavoro, per meriti acquisiti nella lotta quotidiana per la realizzazione dei compiti del piano quinquennale. Poco dopo le .ore 9 entravano nella sala i membri della Presidenza del Comitato I ed e rale del- Fronte Popolare della Jugoslavia con a capo il compagno Tito. L’entrata del compagno Tito veniva dai delegati, alzatisi in piedi, salutata da un caldo applauso e da prolungate ovazioni. Lo scandire «Tito-Ti-to», «Eroe-Tite» perdurarono per circa 10 minuti. Insieme al compagno Tito erano entrati nella sala pure il segretario del Comitato Federale compagno Blagoje Nesko-vic ed i membri della Presidenza, i compagni Milovan Djilas, Djuro Pucar, Josip Vidmar, Dimitar Vlahov, .Franjo Gazi e Vladimir Simič. Indi fi compagno Tito, presidente del Comitato federale del F.P., a-priva- il Congresso dicendo: Compagni e campagne, apro fi III Congresso del Fronte popolare della RFPJ. Porgo un saluto a voi, compagni e compagne, come pure un saluto agli ospiti presenti Propongo di eleggere la presidenza dei lavori che dirigerà U lavoro del congresso». Su proposta del compagno Dusan Petrovle a far parte della presidenza dei lavori sono stati eletti: Josip Broz-Tito, Edvard Kardelj, Alessandar Rankovič, Milovan Dj-las, MoSa Pijade, Ivan Gosnjafc, Boris Kidrič, Blagoje Neskovič, Frane Leskoäek, Petar Stambolič, Vladimir Bakarič, Djuro Pucar, Miha Marinko, Lazar Tollševski, Bla-so lovanovlč, Djuro Salaj, Vida Tomšič, Milian Neoričič, Ivan Ribar, Dimitar Vlakov, Vladimir Simič, Franjo Gazi, Josip Prus,, Zve-tozar Vukmanivoc, Koca Popovič, Ninko Petrovič, Rodoljub Colako-vic, Dzavid Nimani, Seti pài, Cvetko Uzunocsld, Hinko Krizman, Josip Vidmar, Milan Popovič, Dušan Brkič, Zain Sarac, Tovan Veselinov, Vlado Zečevič, Vlado Segrt, Peko Dačevič, Dobrosav Tomayevic, | Zlatko Sremec e Giusto Massarotto. A nome della presidenza stessa ' ha ringraziato il compagno Josip | Vidmar ed ha proposto fi seguente j ordine del giorno: 1) Relazione politica, relatore tl presidente del comitato Federale del FP della Jugoslavia compagno Tltò. 2) Relazione sul lavoro del F.p. della Jugoslavia, relatore fi compagno Blagoje Neskovic. 3) Dichiarazione sul programma e Io statuto del FP della Jugoslavia. 4) Relazione sull’esercizio finanziario del comitato federale del FP della Jugoslavia. 5) Relazione della commissione per i gareggiamenti e la premiazione del comitato federale del FP della Jugoslavia. «) Elezione del comitato federale e di controllo del FP delia Jugoslavia. In seguito fi congresso veniva salutato dai rappresentanti delle organizzazioni di massa e deiUArnute Jugoslava. A nome dell’Unione sindacale ho porto il saluto fi vicepresidente del CĆ compagno Ivan Bozičevič, fi quale ha rilevato lo sforzo del nostri lavoratori - nella lotta per l’edt. ideazione del socialismo. La classa operaia ha unanìmamente e con disprezzo respìnto anche queste nuove ' calunnie che ledono l’onore a l’orgoglio dei lavoratori della nostra patria' socialista (applausi). Nei primi ire mesi di quest’anno — ha continuato egli — tutte le'nostre organizzazioni dell'Unione sindacale hanno tenuto nelle imprese ed enti le proprie assèmblee annuali. A oltre 20 mila assemblee hr. partecipato direttamente lai stragrande maggioranza di membri sindacali che attualmente ammonta ad oltre un milione 500 mila persone. In tutte queste riunioni gii operai e . gli impiegati hanno caldamente manifestato ài proprio attaccamento ai Partito comunista, al Fronte,popolare ed al compagno Tito ed han. no decisamente. respinto tutte lo calunnie. (Applausi.) A nome deil'Armata jugoslava ha porto il saluto iiì generale aiutante Ivan Rukavina, - quindi fi rappresentante della Gioventù popolare della Jugoslavia. A nome del CC dell’Unione aiuto ai paesi di democrazia oopolare. Ques to lo ricorda certe mente il popolo romeno, anche »• ' suoi dirigenti l’hanno già din, nt.ic«-to. (Applausi.) La politica di inimicizia del governo romeno contro 11 m tro Paese si tr està non s, o In una propaganda sempre ,iù vi denta, menzognera, e offen va contro il nostro Paese e i suoi dirigenti statali, ma anch© nelle varie provaoazlobl e nelle persecuzioni della nostra minoranza nazionale nella regione di Ttmt-j ai medi « poveri».-Essi dicono soara. Arresti « maltrattamenti I continua in 5 Ivi avvengono agai Anche la Bulgaria cato il suo atteggiamento art confronti del nostro Paese dopa la risoluzione «tel’Ufficto d’tofor-inazioni Da part* del dirigenti responsabili bulgari sono «tati estinti tutti trattoti fra 1* Bui, sarta ed il nostro paese. E* spezzata quelle fratettarate quella amicizia eh© noi costruendo, avendo trita sun sacrificio nè matonaie polìtico da parte nostra, no* robbe stato troppo grand* .realizzare una vara con fi popolo bulgaro. Ma te Dà» razione di Partite « te statali* detta Bulgaria sistematicamente a «Bei l tegami di amici*©* «m I popoli detta Jugoslavia « dette Bulgaria, leganti aemetatafti 4M sangue. Queste Direzione non «te» he conta nemmeno date* rapirà« »ioni dal propri© popolo che «el* ttva tilmputi© vetro fi Paese, te quanto fi gazo non può quello eh* 1© nuova Jugoslavia ha fatto per la Bulgaria, ni© «tati punto A vària materiale effe dall prati© di vària polMteo Mff»** ti). Anche a© noi riamo tega« da trattati «fi amicizia di alate tra ciproeo « di ehUaborastane a*t» turate te propaganda ufi della Bulgaria contro la «tavis fi oggi la otaria, ma non ancora paggtert 4fi no* k> ta »otto fi dt re Borte R io a attentive dl quota tfetra pa ha «giunto propóstasi at viste. SI ha Ftenpreralcita tita ©fi. perduto oga, aneti « effe ri ara no poeti mite tesa© geni ins do» gli avventurieri aitanti t quali are hana» Me* di «firn «ri* fi peri meto © di eh* ©osa no* fi mono al dtetgenti «atri do si tetta di rapporti atonali. (Appiano) n*0 a quale punto mh*© fiten» « i dirigenti bulgari ri vede dai seguente fatte: poco tempo fi* i uscito aulita stampa bulgara ari articolo eateunloro fi« reteatre« al processo «t sacerdoti pidira stanti in cut, fra Tatare, al dio« come alte contee«»** di Parigi ta delegartene jugoslava tanev* celato II tetto cfa* fi biacco magìe* americano era venuto * Conte sconca del pensiero delta Jugo» •lavte di rader* una pasto detta •u© riparazioni alta Bulgari*« fatto per cui 1* riparatóre! dri* ta Bulgari* furono aumentato, te moda che alta Grecia tornarono tante riparazioni, quante trito menti, avrebbero importato te 33« para* ioni affa Greci* *d affi* dra godavi*. Tate artìcolo ha te tate Po di teure % conctetóone dd queste calunnie che te Jugate* via non h* dottato nulla aita Bulgaria. Sì comprenda uh* maggiore b*a»*saa Ai questa ri può penasse ed «sta ha te aera Po di oanvàneere fi popolo te*L gare eh* e**© sta h* metre te essere rleoucaeente Jugoslavi*, ih poche parata ha le scapo «fi raroitare odio dal popolo bulgaro verso la -togosf*©« via, con© se il pepalo bulgaro non pattare comprendere fi era rattere calunnioso di quanta asm. paga« volt« «roto« SI Paese. Potret «numerar? altri merevoLi fatti I quali, purtroppo*, partano chiaramente delta {tari« sione di teiaùotaia Ari dirigane) brigasi verao il orerie Pare«, tea questo prenderebbe sonito Ari Dowrio tempo. No* ti trasta, d'altronde, soltanto di propaganda ma anche dt orai ptafieotati te tale inàmScfct*. Preoteta*© M*~ tento 1© poetatene vanto I* Mira c edotte epfiuto, d»v* ri fi rito Siria ad etti**© tata gtóWIre ^reode-tMlgara. fi promflWM 1 cast derii arresti di dtnt lo Buirata* * mento a Serio, «d rito*. Di questo la ptà «wagtet* reapao. »bim end* «ri gov«s*o bulgaro. Voi sapete, «Wt’pagn.i © «ne, Che som ri «ta -e l’Albania Contro d' DK questo |0 non devo qi riare poi- ché ogni parola sa be troppa mite per c&rritértzzate fi procedere diri dirigenti albanesi. POSSO soltanto dire eh* gli uomini che si trovano oggi i© Albania rila Direzione dello Stato san »ono padroni dei propri Otti • i** east hanno perduto ogtfi I«-2a dì raziocinio. Peccato editate, to ehe il popolo albanese, * ©ausa dii questo, deve loffi««© « che 1 dirigenti megalomani albah Ori hanno rotto quegli intimi toga-mi di amicizia che «sisteVafto fra I nostri due paesi, vorrei roto accennare tih« ai nostri rappresentanti statali * ivi molto difficile e quasi Impossibile lavorare. a< funzionari dril« nostra Ambasciata e àlle loro famigli* e impossibilitato a muover»! per J« vie, In quanto vengono esposti a provocazioni ed attacchi degli organi dj sicurézza * « tutte le passibili offese. Noi protestiamo continuamente flit questo liete serve a mulite. Di tutte queste tose sì tetre abbond antemonte la stampa reazionaria e 1« radio por i loro scopi imperialistici. Eas! ecrtvo. no è parlano di una presunta i». aurrezione nel, nostro Paese, di moviménti delle truppe »u ambe le parti del nostri confimi, di difficoltà economiche d«4 nostro Paese e di altre cose inventate. Ero© anche di questo sicura esempi L’«Observer* di Londra. " base alia relazione del 13 mar- si richiama aH’articd© puto ------re t