ORGANO DELL’UNIONE SOCIALISTA DEI LAVORATORI Aqno Vili, — No. 389 Redazione e Amministrazione: CAPODISTRIA iha Santorio 26 - tei. 128 Proso 1« din — 20 lire ABBONAMENTI: Annuo din. 420. semestrale din. 220. trimestrale din. 110 Spedizione in c. c. p. L’8 MARZO Con tutta una serie di manifestazioni celebrative, assistenziali e arti-stico:colturali, le donne della Jugoslavia festeggiano oggi l’8 marzo, la giornata internazionale della donna. Il (movimento femminile (progressista sorse in Jugoslavia verso il 1936 ed operò nel quadro del fronte popolare allora esistente e il cui principale obbiettivo era la lotta contro il fascismo. Durante la guerra, nel dicembre del 1942, il movimento si trasformò in una organizzazione unitaria che prese il nome di fronte femminile anti-fascista. Innumerevoli sono gli esempi del loro coraggioso comportamento e delle loro azioni eroiche e ben a ragione il compagno Tito ha altamente apprezzato il ruolo svolto dalle donne Jugoslave nella lotta, proclamando ohe, senza la loro larga partecipazione, la vittoria sarebbe stata impossibile. Dopo la guerra il ruolo del fronte femminile anti-fascista si concentrò nel rendere partecipi le donne alla edificazione del socialismo. Notevole è il numero delle donne che fanno parte di organismi del potere e dell’autoamministrazione sociale. Su 544 deputati all’Assemblea Popolare Federale, 31 sono donne. Da donne è composto il 3% dei Comitati popolari cittadini e distrettuali. , Naturalmente queste cifre e queste percentuali se sono normali per determinati rami, non lo sono per altri. Per esempio, pur essendo notevole il numero delle donne che fanno parte degli organismi del potere dell’autoammmis trazione sociale, molta di più è loro attività poli-tioo-sociale. Vi sono poi alcuni problemi che non hanno ancora avuto completa soluzione. E’ stata ad • esempio rilevata, proprio di recente, la necessità dell’istituzione di un maggior numero di asili infantili, dato che il 35% delle donne occupate è composto da madri. La federazione delle associazioni femminili si sta inoltre interessando affinchè vengano aumentati i servizi intesi a facilitare la posizione della donna massaia. Comunque nel nostro Paese non si discute più di diritti delle donne ,o meglio della loro posizione di eguaglianza con gli uomini. Si discute invece, e molto, sul modo e sulle forme della più larga partecipazione delle donne alla vita politica, sociale ed economica. Ed è in questa atmosfera di solerte attività che le donne jugoslave festeggiano oggi l’8 morzo. 1 Ane anni đellleanza balcanica I risultati raggiunti costituiscono un notevole contributo all'ulteriore sviluppo della collaborazione tra i tre Paesi amici In coincidenza col secondo anniversario daH’accordo di Ankara, avvenuto il 28 febbraio 1953, è stata aperta nella capitale turca la sessione della Segreteria permanente dell’Alleanza balcanica allo scopo di fare un bilancio dei risultati finora conseguiti nella collaborazione tripartita ed esaminare tutte le possibilità atte a svilupparla ulteriormente. Nel corso di questi due anni, l’alleanza balcanica si è rafforzata, è divenuta sempre più salda grazie alla sana base su cui essa è stata costituita: non un trattato elaborato burocraticamente per gli interessi egoistici di singoli gruppi, ma un patto basato sugli interessi dei popoli che vi partecipano, rispecchiante una necessità di pace e la volontà sincera di codaborare e di essere amici. Ed è per questo che il comunicato comune, emanato al termine dei lavori della conferenza di Ankara, ha potuto dimostrare quanto giustificate e logiche fossero le speranze di coloro che da questo incontro dei tre ministri si attendevano la realizzazione dei compiti che gli stessi si erano prefissi. I risultati raggiunti costituiscono un notevole contributo all’ulteriore sviluppo della collaborazione greco-turco-ijugoslava, un passo avanti nel rafforzamento e nell») sviluppo dei rapporti tra i tre paesi amici. E’ stato , così degnamente celebrato il secondo anniversario della firma del primo documento ufficiale d’amicizia e collaborazione fra Gre- cia, Turchia e Jugoslavia. Le sedute del Consiglio permanente del Patto Balcanico si sono così concluse con la firma dell’accordo sull’istituzione del Parlamento Consultivo Balcanico. Con esso è stata messa in atto la decisione di masima presa alla conferenza di Bled e quando sarà pronto lo statuto dell’Assemblea — entro la prossima astate, secondo le previsioni — inizierà l’attività una istituzione del tutto nuova ed originale, attraverso cui troverà espressione la collaborazione profonda e pacifica di stali oon sistemi politici diversi. (Con questo i popoli greco-turco e jugoslavo possono essere soddisfatti di aver dato al mondo l’esempio di come si possa realizzare con successo il principio della coesistenza attiva.) La decisione di convocale la conferenza economica, presa allo scopo di perseverare nella collaborazione nell’ambito della commissione economica per l’Europa, nonché per l’istituzione di una commissione mista. che elabori i progetti sull’instaurazione dell’Istituto Scientifico Balcanico, stanno a dimostrare il desiderio di ampliare i rapporti tra i tre paesi. I ministri degli esteri dei .paesi balcanici presenti ad Ankara hanno proceduto inoltre ad uno scambio di pareri sui recenti avvenimenti nel mondo facendo un resoconto dell’attività dei propri governi in piano intemazionale. Le prove palesi del processo di (gradua- le diminuzione della tensione internazionale — si rileva nel comunicato emesso nella capitale turca al termine della sesisione — esigono che tutti i paesi prestino a questa tendenza particolare attenzione e coordino in questo senso la propria attività. La Jugoslavia, da parte sua, con la politica estera finora attuata, ha dato un ' notevole contributo all’ulteriore sviluppo e al rafforzamento di questo processo e in questo senso essa, svilupperà anche ulteriormente la sua opera. Intervista col presidente del Consiglio sindacale distrettuale di Buie'" I compiti e il lavoro dei Sindacati nelle elezioni dei Consigli operai Il presidente del Consiglio sindacai» distrettuale di Buie ha concesso al redattore del »Hrvatski Glas« la seguent® intervista: DOMANDA: Che cosa potete diro sulle assemblee annuali delle filiali sindacali tenute finora, con particolare riguardo ai problemi trattati dalle stesse? RISPOSTA: Innanzi tutto ritengo necessario rilevare che le dovute misure per le assemblee annuali delle organizzazioni sindacali, sono state prese già all’inizio di dicembre e che il termine ANNUALE O BIENNALE Il mandato dei Consigli operai? Bled 1953. La seduta conclusiva dei lavori per l’Alleanza Balcanica Tensione pericolosa e oscure manovre nel Vicino Oriente La politica dei blocchi divide Israele dai Paesi arabi L’incidente di Gaza — nel quale perdettero la vita 42 egiziani e 8 israeliani — ha dato la stura ad una serie di incidenti minori ed ha richiamato oon violenta immediatezza l’attenzione deU’opinione pubblica mondiale sulla situazione esistente tra Israele e gli stati arabi e, in generale, sulla situazione di pericolosa tensione e di oscure manovre in atto nel Vicino Oriente. In un’epoca in cui difficilmente un conflitto può restare isolato, non è possibile restare indifferenti dinanzi al fatto che in un dato settore vi sono tutte le condizioni per un una guerra potenziale. Si chiami esso canale di Formosa o Vicino Oriente. Della perioolosità della situazione a Formosa tutti sembrano essersene resi conto e sono in corso, attraverso i canali della diplomazia segreta, iniziative e colloqui per impedire che la situazione di conflitto potenziale degeneri in guerra aperta. Per il Vicino Oriente invece non solo mancano iniziative distensive ma, purtroppo-il solo lavoro che compie la diplomazia in quel settore mira a portare nel Vicino Oriente lo spirito, e la sostanza, della politica dei blocchi che non può che aumentare la tensione ed accentuare le divisioni. O viceversa. Ben poco, o nulla, può contare il fatto che uno o più dei paesi arabi, a-derisca al blocco non accetto alla maggioranza degli stati arabi. Anzi ciò non può che aggravare la situazione, approfondendo le divisioni e aprendo lo spiraglio attraverso il quale un gruppo di potenze straniere possa far sentire la sua influenza attraverso la solita catena di alleanze. L’incidente di Gaza e la situazione che si è determinata alla frontiera Egitto, Siria, Giordania ed Israele è un campanello di allarme che non deve rimanere inascoltato. Occorre che le Nazioni Unite,' massimo organo della convivenza intemazionale, spingano il loro esame oltre la contingenza dell’incidente ed oltre le responsabilità immediate ad esso connesse. Per andare a fondo, per agire con piena obiettività, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, discutendo dell’incidente di Gaza deve ricercarne le origini mediate ed immediate. Se in queste ultime, forse, trova posto la situazione diplomatico-psicologica creata dal patto turoo-iraoheno (e relative manovre della diplomazie segreta dei blocchi) è indubitabile che alla radice di tutti gli incidenti vi è il fatto, poco confor- tante, che dalla tregua del 1948 (che sospese la guerra aperta nella quale Israele sconfisse la coalizione araba) sono passati ben sette anni senza che quella tregua sia stata sanzionata da un regolare trattato di pace. Malgrado ohe l’ONU vi sia diretta-mente interessata e sia rappresentata in Palestina da una sua missione dì oservatori, incaricati di far rispettare l’armistizio. Malgrado che Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia con una dichiarazione tripartita del 1950 si siano fatti garanti della tregua e con ciò si fossero anche impegnati moralmente a facilitare la conclusione di un trattato di pace tra Israele e gli stati arabi. Purtroppo le tre grandi potenze occidentali, proprio dal 1950, hanno accentuato la loro politica di blocco ed è logico — se non saggio —che a tale politica abbiano ispirato, ed ispirino, anche la loro azione nel Vicino Oriente con il risultato che sull’azione pacificatrice delle Nazioni Unite ha preso li sopravvento la politica dei blocchi e di Pace vera nel Vicino Oriente da quasi dieci anni non è .purtroppo il caso di parlarne. Eppure al disopra del conflitto artificioso che li contrappone (e che ebbe origine nel momento stesso in cui si riconobbe il diritto agli israeliti di creare un proprio stato in Palestina) nella situazione determinatasi alla fine della seconda guerra mondiale, Israele e gli stati arabi hanno una esigenza comune fonda-mentale: quella di eliminare dal Vicino Oriente ogni ingerenza straniera e creare le basi per una pacifica collaborazione che consenta a tutti gli stati del settore di svilupparsi socialmente e di difendere la propria indi-pendenza alla quale sono giunti troppo di recente per permettersi il lusso di porla a repentaglio con conflitti intestini i quali servono solo a chi ha interesse a mantenere sotto tutela — nel quadro della politica dei blocchi e delle zone di influenza — tanto l’indipendenza degli stati a-rabi che di Israele (che è oggi una za, nel Medio Oriente come altrove, si possono avere solo con una politica che abbia il consenso dei paesi interessati. Su questa esigenza comune dei paesi arabi e su questo principio di vero diritto intemazionale dei popoli, le Nazioni Unite debbono far leva per affermare la pace non solo fra Israele e gli arabi, ma per tutto il Medio Oriente e peT il mondo intero. Il comitato per le organizzazioni economiche del Consiglio dei produttori del Sabor della R. P. Croata ha effetuato un’inchiesta sulla necessità di apportare delle variazioni alle vigenti disposizioni di legge in materia di amministrazione operaia. Il comitato ha quindi aperto una discussione sulle proposte avanzate dalle varie imprese. Esporremo qui soltanto le proposte relative alla durata dal mandato e al sistema di elezione dei consigli '.operai. La maggior parte dei proponenti è’ del parere che la validità del mandato dei membri dei consigli operai dovrebbe venir prolungata a due anni. Ciò perchè nel primo anno i membri eletti fanno appena in tempo a conoscere i problemi dell’impresa, randamento finanziario e le disposizioni. V’è poi chi propone che i singoli comitati popolari stabiliscano per legge le imprese nelle quali la durata del mandato dovrebbe venir prolungata e in quali nò. Questo punto di vista viene motivato col fatto che ci sono delle imprese nuove in cui sarebbe utile che un numero quanto maggiore di operai faccia delle esperienze nella direzione e qui le elezioni avverrebbero annualmente. Se poi non sono pochi a ritenere che col prolungare a due anni il mandato si faciliterebbe la burocratizzazione dei consigli stessi, c’è tuttavia chi afferma che tali tendenze non esistono affatto in pratica e qualora esistano, ciò succede nei comitati amministrativi. Perciò si propone che questi vengano eletti di anno in anno. Coloro che sostengono il mandato di un anno, rilevano che così si offre la possibilità a un maggior numero di operai di conoscere i problemi del collettivo e di dirigere. Con ciò — affermano — si raggiunge un più rapido elevamento economico, politico e culturale dei lavoratori offrendo nel contempo la possibilità a un determinato numero di membri del consiglio di venire rieletti, garanzia sufficiente questa per la continuità nel lavoro dell’organismo di amministrazione operaia. Dall’inchiesta è risultato che nelle imprese maggiori, che hanno vari cantieri e reparti, bisognerebbe introdurre un sistema proporzionale di elezione. Per i singoli reparti o cantieri indipendenti il quorum elettorale verrebbe stabilito dal consiglio operaio. E’ stato anche proposto di eleggere nelle imprese maggiori consigli operai nei singoli cantieri e un con- siglio operaio centrale, Per tali elezioni sarebbe obbligatoria la presentazione di due liste di candidati. Sarebbero considerati eletti quelli che conseguono il maggior numero di voti, indipendentemente dalla lista alla quale appartengono. I sostenitori di questa proposta affermano che si permettererebbe così una più vasta scelta di uomini. Ma tra le varie osservazioni fatte a questa proposta v’è quella dell’inesistenza di necessità reali per cui tutti i collettivi dovrebbero presentare due liste, cosa questa che non sarebbe che una formalità democratica. In conclusione, anche le attuali disposizioni di legge permettono la presentazione di una seconda lista. Perciò si propone che sulla lista si includa obbligatoriamente il per cento di candidati in più dei membri che verranno eletti nel nuovo consiglio operaio. IL MALTEMPO NEL LITORALE In altra parte del giornale pubblichiamo un servizio sui maltempo imperversato suil’Istria e nel Litorale nei giorni scorsi. Successivamente un’altra ondata eccezionale di bora e di neve si scatenava su queste regioni. Le notizie più recenti, giunle dalle località colpite del maltempo, confermano che nelle giornate di sabato e domenica, per 21 ore consecutive ha continuato a nevicare sul Litorale Sloveno. A Nuova Gorizia la neve ha raggiunto i 25 centimetri di altezza, mentre l’Altopiano di Tamova è rimasto completamente isolato dal resto della regione in seguito agli enormi cumuli di neve che hanno bloccato tutte le strade. Gli spazzaneve sono passati immediatamente all’opera sulle strade tra Plezao—Caporetto e Tolmino. Un forte vento ha notevolmente ostacolato lo sgombero dele strade. A Erpelle lo spessore della neve ha raggiunto i 50 centimetri, mentre in diversi tratti i cumuli hanno superato i due metri d’altezza. Nella giornata di domenica il treno per Pola è partito con cinque ore di ritardo. Squadre di operai, dopo un faticoso lavoro, sono riuscite a ripristinare nel tardo pomeriggio di domenica stessa il traffico ferroviario. Tra Divaocia e Postumia la neve ha raggiunto in certi punti i tre metri di altezza in seguito al vento fortissimo. COME SI RIFA1 LA STORIA «1 CONTRIBUTI al rifacimento della storia del luglio 43 sono stati così pronti e copiosi nel giro di poche settimane che si può ritenere quasi ultimata la stesura di quel capitolo secondo schemi e principi radicalmente nuovi. Vittorio Emanuele ci viene infatti presentato dallo zelo di giornalisti monarchici in nobile gara fra loro, come l’uomo che difende la libertà e anzi la vita stessa di Mussolini, il 25 luglio, battendosi da leone contro un manipolo di cattivi congiurati che avrebbero preteso addirittura l’eliminazione fisica del dittatore. Il vecchio e generoso sovrano perdette, come è noto, la battaglia per quanto riguarda la libertà, ma per fortuna riuscì a salvare la vita al suo fedele collaboratore. E’ questa la rivelazione della settimana, che sarebbe stata fatta dallo stesso Umberto di Savoia all’inviato di un rotocalco recatosi a Cascais per assistere alle nozze di Maria Pia; e la rivista ha pubblicato in copertina la grande notizia: «il 25 luglio Vittorio Emanuele impedì la soppressione di Mussolini». Postumi brividi ci fanno gelare il sangue nelle vene. Leggiamo infatti che nel corso di una misteriosa riunione di cospiratori, avvenuta la del 25 luglio, «qualcuno» sera del 25 luglio. __________ _ espose a Vittorio Emanuele la ne- realtà statale innegabile, anche se cessità di sopprimere Mussolini, tenon gradita per certe caste dei pae- stualmente dicendogli: «E’^unope- si arabi). Questa esigenza comune per Israele come per gli arabi offre alle Nazioni Unite ed ai paesi interessati, la base per la soluzione pacifica di tutti gli incidenti. A condizione che, come esigenza di pace e di collaborazione, essa sia interpretata nella sua realtà e le grandi potenze accettino il principio che la pase e la (ieurea- razione facile e sbrigativa alla quale non potrà essere collegata in alcun modo la responsabilità di Vostra Maestà. Mussolini sarà spedito senza traccia e il r* non saprà nulla dell’operazione». Vittorio Emanuele rifiutò nettamente, «per ragioni umane, politiche e storiche». Tuttavia, e citiamo ancora testualmente il settimanale, «... uno dei più convinti, persona ancora vivente, disse: La vita di un uomo non conta in certe circostanze’. Ma il re fù irremovibile». Così Vittorio Emanuele vinceva la bella battaglia contro i cattivi congiurati che volevano uccidere Mussolini, e anzi fù proprio per evitare che i suoi ordini di mitezza venissero trasgrediti che consentì all’esecuzione dell’arresto in casa propria. Citiamo ancora la prosa dell’aulico storiografo: «Il re si preoccupò di e-vitare a Musolini il rischio, grandissimo, di perire in un conflitto vero o simulato, nel caso che la cattura fosse eseguita a palazzo Venezia o al Viminale o in qualunque altra delle sedi dei suoi molteplici uffici. La casa del re doveva metterlo al coperto da immediato pericolo di morte». Finora, come è noto, gli storiografi monarchici che si sono prodigati nell’impresa di scagionare il re da ogni responsabilità per l’arresto di Mussolini, immaginandosi così, di cancellare i residui rancori nell’animo dei superstiti di Salò, avevano sostenuto la tesi che la cattura del dittatore era avvenuta in casa del sovrano per colpa esclusiva di qualche oscuro esecutore in sottordine, il quale avrebbe agito in dispregio della volontà di Vittorio Emanuele. Soprafatto dallo zelo jintempestivo di due spregiudicati capitani dei carabinieri che si erano assicurata la complicità del conducente di un’autoambulanza, il povero re, rimasto fino all’ultimo all’oscuro di tutto, avrebbe finito col doversi rassegnare di fronte al fatto compiuto. Come assunto storiografo è facile notare che è del tutto simile a quello dei totalitari di Oewell che metodicamente si dedicano a «rifare» la starla, t a quatta scapa aamhiana i fissato per il loro svolgimento è scaduto il 15 del mese passato. Le assemblee di quest’anno, consid-rate nell’insieme, non soddisfano anche se quelle di singole filiali, come ad e-sempio della VGP »Primorje«, della Amministrazione stradale della »Vinoexport e di molte altre, sono apparse migliori per qualità di quelle dell’anAo scorso. Con quale poca serietà siano state prese le assemblee delle filiali sindacali in molte imprese si rileva anche dal fatto che entro il termine fissato, appena 20 dello 42 organizzazioni sindacali, esistenti le hanno tenute, mentre 11 le hanno convocate con ritardo, e altre nudici devono ancora averle. Tra quest’ultime vanno ricordate le imprese »Kamenolom, »Agroimpex«,» Cooperativa agricola generale« di Buie, »Zvezda« di Cittanova * altre. Per quanto riguarda il contenuto delle assemblee svoltesi, posso dire che risulta soddisfacente. Dalle discussioni e relazioni appare che i vari problemi e mancanze, sono stati presi in esame e debitamente vagliati. Sono state prese quindi le necessarie misure per il miglioramento delFattività culturale politico-economica tra gli operai, per la direzione delle filiali ecc. In altre imprese invece, le assemblee si sono svolte come mere formalità senza apportare nulla di concreto. DOMANDA: Potete dirci qualcosa di concreto sul modo con cui le filiali sindacali svolgono i propri compiti? RISPOSTA: Oggi, quando i produttori dirigono da soli le organizzazioni economiche, quando l’autogestione operaia si sta allargando diffondendo dappertutto, la stessa filiale sindacale è divenuta una forma di tale autogestione, con un nuovo ruolo e con nuovi compiti. Le filiali sindacali regolano la loro attività in conformità alle nuove condizioni, ottenendo vari risultati. Così ad esempio, in quest’ultimo tempo, una serie di filiali ha chiamato l’intero collettivo di lavoro ad esaminare il lavoro del consiglio operaio, del comitato direttivo e dell’apparato amministrativo, analizzando lo debolezze e le deficienze, prendendo nuove misure, tutto nell’intento di rafforzare e migliorare i rapporti socialisti nell’azienda. La filiale sindacale dell’im-presa »Primorje« ha organizzato varie conferenze economiche, politiche e tecniche, mentre quella dell’impresa »Proleter« ha tenuto varie conferenze, dedicando particolare attenzione all’educazione tecnica dei giovani. DOMANDA: Quale secondo voi è il punto debole nell’organizzazione delle filiali? RISPOSTA: Penso che la maggior de- bolezza nel lavoro delle filiali sindacali consista nel fatto che svolgono la loro attività a campagna, vale a dire non in base a un piano prestabilito e reguläre. Un’altra debolezza và attribuita al fatto che la maggior parte del lavoro gravita su singoli che, di solito, hanno anche altri compiti e che perciò non possono assolvere adeguatamente tutti loro compiti. Per rimediare a tutto ciò bisogna cercare un sistema di lavoro adatto, in maniera da impiegare tutti i membri delle filiali in qualche attività. DOMANDA: Che cosa ci potete dire sui compiti diretti delle organizzazioni sindacali per quanto riguarda l’elevamento economico-tecnico-politico dei quadri il nuovo sistema del fondo paghe RISPOSTA: Di fronte alle organizzazioni sindacali sta ora una seria di compiti importanti ed urgenti. Innanzi tutto vanne ricordate le elezioni dei cons;gk o> perai che dovranno avèr luogo entro la fine del mese in tutte le imprese meno che in quelle edili e alber :iere. Nell* stesso tempo bisogna elaborare i nuovi regolamenti sulle tariffe, norme e premiazioni. Contemporaneamente sarà emanato il piano sociale del distretto che dovrà essere discusso nei collettivi di lavoro ed j, eventualmente corretto e completato. E’ chiaro che su tutte queste questioni le organizzazioni sindacali devono dire la propria. parola e dalla loro attività, fra ] ’altri, dipendono anello i risultati. E’ importante che le filiali sindacali attivismo tutti i propri associati proprio sulla questione delle elezioni dei consigli operai. Devono analizzare attentamente il lavoro sin qui svolto da questi consigli, dai comitati di gestione e da ogni singolo componente tali organismi, curando contemporaneamente il fatto che i candidati per le prossime elezioni siano persone di indubbie capacità professionali, morali e politiche. I preparativi devono essere caratterizzati dalla tendenza ad eliminare tutte le deficienze riscontrate. Per quanto riguarda la nuova politica tariffaria, il compito più urgente dei sindacati consiste nello studio immediato con tutti i propri membri delle disposizioni emanati in mater» i affinché ogni operaio sia edotto del nuovo sistema salariale e possa attivamente partecipare all’elaborazione del regolamento tariffario che deve essere radicalmente discusso da tutto il collettivo. Oltre a questi compiti di notevole attualità dinanzi alle organizzazioni sindacai restane quelli precedent» cic^ distrazióne economici pei In qual: bisogni approfiran dei meni invernali, organiz-rande seminar poi aridi.la oppure ccn-giobande du» o tre azienda assieme Grotewohl propone un plebiscito L'unificazione tedesca fatti avvenuti e ne inventano nuovi; cancellano personaggi es-istiti; rettificano le date della cronaca per un migliore generale aggiornamento del passato alle contingenti esistenze dell’oggi. Ma, con questo sistema, se Vittorio Emanuele veniva messo fuori causa, era ridotto alla stregua di un fantoccio senza poteri, alla mercè di pochi cortigiani e di alcuni gendarmi. Di qui l’opportunità delle nuove rivelazioni, che mostrano il sovrano in vesti di campione magna-)nimo. Fece arrestare Mussolini in casa propria, ma al solo scopo di salvarne la vita preziosa ad ulteriore profitto della patria. Così i far scisti sarebbero in debito di gratitudine verso Vittorio Emanuele ne più alcuno potrebbe farsi beffe di quel re travicello che lascia ammanettare in casa propria i propri ospiti. L’operazione storiografica Orwell si può pertanto considerare compiuta, e in questo modo la sola bella pagina degli ultimi vent’anni del regno di Vittorio Emanuele è cancellata.» (Da «Il Mondo» del 1 com) Riteniamo superflui ogni commento e spiegazione ad un linguaggio così chiaro, esplicito ed espressivo. E’ lecito dedurre però che la «gloriosa pagina di storia» in ar-domento fosse già ben cognita alle «fedelissime» camicie nere triestine di ieri e di oggi. Altrimenti non si •piegherebbe la loro ardente fode e passione per una monarchia rappresentata nei bei tempi dello «Adriati-»ches Küstenland» da un re fellone. Non a caso fra i dirigenti del Movimento monarchico giovanile di Trieste figura la balda- e incarta-pecorita «aliatici» «li Fiat« Almeri- I liberali tedeschi, che avevano assunto un atteggiamento ostile agli accordi di Parigi durante la discussione degli stessi al Bundestag, hanno dato infine assicurazione ad Aude-nauer che non abbandoneranno la coalizione governativa. Dal canto loro, i socialdemocratici stanno concertando la politica da seguire nella situazione sorta con la ratifica degli accordi di Parigi. Ma il fatto di gran lunga più inaspettato della scorsa settimana in Germama, è la proposta del Presidente del Governo di Pankow di un plebiscito per l’unificazione tedesca. In una dichiarazione del Governo di Pankow sulla ratifica dell’Unione Europea Occidentale nella Germania di Bonn, il Premier Otto Grotewohl ha proposto un plebiscito per l’unione delle due German-a da tenersi sotto controllo intemazionale. Nella sua dichiarazione al Parlamento tedesco dell’Est, Grotewohl ha attaccato a-spramente la politica del Cancelliere Adenauer e del suo Governo di coalizione ohe, a suo dire, si opporrebbe alla pacifica unificazione della Germania. Il premier di Pankow ha avuto espressioni particolarmente dure nel criticare lo statuto degli accordi in cui è prevista la permanenza delle truppe anglo-americane e francesi in Germania. Grotewohl ha proposto che i tedeschi stringano un accordo prima che il trattato per l’Unione Europea entri in vigore. Per quanto riguarda il (plebiscito, il Premier della Germania dell’Est ha affermato ohe esso potrebbe tenersi in base ai regolamenti della Repubblica di Weimer, rispettando i principi del voto segreto, della libera campagna elettorale, della libertà di stampa, della immunità per tutti i partecipanti e libero uso degli edifici e dei mezzi pubblici, ivi • compresa la rete radiofonica. Al plebiscito dovrebbero partecipare tutti i tedeschi di età superiore ai 17 anni. Il Premier del Governo di Pankow ha asserito quindi di accettare integralmente il manifesto che i socialdemocratici della Germania di Bonn hanno approvato il 29 gennaio scorso in merito appunto alla riuni-ficazione tedesca. Fra tutti i commenti che hanno fatto seguito alla proposta di Grotewohl, particolarmente significativo è quello espresso del capo del partito socialdemocratico della Germania di Bonn, Ollenhauer. Egli ha infatti detto che le avance« del Premier di Pankow sono destinate a fallire in qwaat« il Civtm« tadaaee 4«lT.E»t avrebbe finora impedito la realizzazione delle aspirazioni contenute, cir-1 unificazione tedesca, proprio in quel manifesto a cui Grotewohl si richiama. A Londra la proposta di Grotewohl non ha avuto alcun commento ufficiale poiché, fa notare un portavoce del Foreign Office, la Gran Bretagna non può fare di meglio che ignorare la manovra del Premier dell’Est. Negli ambienti diplomatici londinesi si è ritenuto che commentando il discorso di Grotewohl gli si sarebbe data troppa importanza. ' Quanto è stato detto, si limitava a mettere in rilievo che la mossa del Presidente del Governo di Parakow serve gli interessi della propaganda sovietica. Nei circoli diplomatici di Washington non sono stati molto più generosi di commenti. Un portavoce del Dipartimento di Stato ha detto che la proposta di Grotewohl non contiene alcun elemento nuovo degno di attenzione. Secondo Washington, il Premier tedesco avrebbe solo rispolverato una vecchia tesi sovietica per impedire la ratifica degli accordi di Parigi. Pontecorvo in Russia Lo scienziato italiano Bruno Ponte-corvo, ohe riparò la Russia cinque anni fa eclissandosi da un laboratorio di ricerche atomiche della Gran Bretagna, ha tenuto la scorsa settimana a Mosca una conferenza stampa alla quale erano stati invitati giornalisti russi e stranieri. Dopo aver affermato di ritenere che «la fisica sovietica è la prima del mondo», il prof. Pontecorvo ha detto di lavorare a ricerche del tutto estranee al riarmo nucleare e volte a fini pacifici. Al confine italiano Ancona 3 marzo, notte. Quattro giovani fugg:asch) dalla Jugoslavia, giunti stamane nel porto di Ancona, a bordo di un motopeschereccio rubato a Zara saranno questa sera stessa rimpatriati dalle autorità di polizia. Essi lata la loro giovanissima età, non hanno nemmeno adempiuto agli obblighi di levali provvedimento odiern > è il primo del genere adottato dalle autorità italiane nei riguardi di fuggiaschi minorenni dell’altra sponda. (Da «Il C*rri«r« dalla Saras) LA VESPA JUGOSLAVA porterà il nome „Tomos" Tra poco a Capodistria la prima pietra della grande fabbrica motociclette -I primi prototipi in circolazione di prova per le vie della citta Già da tempo era possibile cogliere qua e là per CapodiBitria commenti e interessamenti su una fabbrica di motocicli. Di recente avevamo anzi raccolto voci abbastanza fondate circa la produzione e l’ubicazione, a Capodistria, della stessa. Però le fonti ufficiali, per così dirq, tacevano. Poi vedemmo la «Tomos», come si chiamerà la nuova fabbrica, aprire propri uffici a Camipel Salara, ma era ancora prematuro poter avere un quadro esatto di quanto stava maturando perchè i dirigenti della «Tomos», per comprensibili ragioni di serietà, erano del parere di «sbottonarsi» non appena ci fosse veramente qualcosa di concreto da dire. Finalmente è venuto il momento di conoscere i progetti della nuova fabbrica, e il suo direttore ci ha gentilmente intrattenuti in proposito. L’ing. Pečar Franc, direttore della Tomos, proviene dalla «Litostroj», la grande fabbrica che è vanto ideila industria meccanica jugoslava. Egli è uno dei primi costruttori della Litostroj, dove ha trascorso otto anni. Le sue referenze non potevano essere migliori. Del resto, oi parlava di dati e prospetti oom la facilità e la sicurezza che mostra ogni uomo sicuro del fatto suo. La fabbrica Tomos sorgerà nei pressi deU’azienda «Vino», su un largo spiazzo che è stato già fatto oggetto di perforazioni e misurazioni. Alla fine del corrente mese dovrebbero aver inizio i lavori edili, la cui spesa si aggirerà intorno al miliardo di dinari. Gli edifici e il parco macchine della nuova fabbrica dovrebbero essere pronti all’incirca verso la metà del 1957. Circa la produzione, di compagno Pečar ci ha rivelato che la Tomos ha ottenuto la licenza peT la fabbricarne di motocicli e motorette dalla fabbrica tedesca «Puch». «Abbiamo avuto contatti — egli ci ha detto — con diverse fabbriche del genere, fra le quali alcune italiane. Poi abbiamo scelto la licenza «Puch» perchè RADIO CAPODISTRIA INIZIERÀ’ CON MARTEDÌ’ 22 MARZO ALLE ORE 17,30 UN CORSO DI LINGUA INGLESE. OGNI LEZIONE, DALLA DURATA DI 15 MINUTI VERRÀ’ RITRASMESSA OGNI VENERDÌ’ ALLE ORE 17.30. IL TESTO DI OGNI SINGOLA LEZIONE VERRÀ’ PUBBLICATO SULLA NOSTRA LOTTA; IL PRIMO GORSO DURERÀ’ PER 25 LEZIONI. le condizioni delTacoordo erano oneste e perchè i motocicli di questa fahbrica rispondono meglio con le loro caratteristiche allo stato delle nostre strade». La Tomos produrrà quindi ciclomotori di 50 omc, motorette da 125 cmc, motociclette 175, 250 e 250 sport. I prezzi di vendita, in base all’attuale livello economico, dovrebbero essere rispettivamente di SO mila; 180—200 mila; 200 mila; 250 —300 mila. Non è escluso che la Tomos possa produrre in un secondo tempo anche motori per barche e battelli. Il compagno Pečar ha tenuto a fami rilevare che Capodristria è sta- L’8 MARZO a Buie e Capodistria Le celebrazioni del'l’cdierna Giornata della donna hanno avuto inizio ieri isera con solenni accademie svoltesi a Buie e a Capodi-stria. in entrambe le manifestazioni sj sono eseguiti dei oencerti corali con la partecipazione del Cero «Svoboda» a capodistria e del Ginnasio a Buie. Manifestazioni a carattere interno si sono svolte in parecchi collettivi del Buies,e e del Capodiistriano. Oggi un gruppo di donne, provenienti da tutto il distretto di Buie, si recherà in gita a Pola dove visiterà le fabbriche che occupano in prevalenza manodopera femminile. ASSEMBLEA Ä BUIE della tecnica popolare Si svolgerà oggi a Buie l’assemblea annuale della locale associazione della Tecn'ca Popolare. Il convegn0l avrà luogo alle ore 16 nei locali del Circolo Sportivo. EDIFICAZIONE ABITAZIONI NEL BUIESE Nel distretto idi Buie dal 1945 ad Oggi sono state costruiti e rinnovati circa 150 edifici d’abitazione. Nello scorso anno il CPD di Buie ha stanziato 170 milioni di dinari per la costruzione di nuovi blocchi d’abitazione e 65 milioni per l’adattamento di vari alloggi. Là maggior parte degli edifici è stata costruita ad Umago. Nel corrente anno anche varie imprese economiche incomin-ceranno a edificare case per conto proprio. Si prevede che oltre 300 milioni di dinari saranno destinati a tale scopo. ta scelta a sede della nuova fabbrica in quanto destinata a diventare un po’ il centro, anche economico, del Litorale. Inoltre il distretto dispone di una notevole aliquota di operai meccanici e di specializzazione affine, ai quali, separati da Trieste, vanno aperte nuove possibilità di lavoro in loco. La produzione in serie inoltre, quale vuol essere quella della Tomos, è in grado di garantire il lavoro anche a un certo numero di lavoratori semdqualificati. Fruttuosa può quindi riuscire la collaborazione tra la nuova fabbrica e la restante, anche se modesta, industria del capodistriano. In un primo momento, quando cioè la Tomos sarà completata e nella costruzione dei necessari edifici e negli impianti, saranno disponibili circa 1600 posti di lavoro. La grandezza della fabbrica non è naturalmente dettata dalle necessità del mercato jugoslavo, che potrebbe assorbire una quantità enorme di motocicli e di motorette. La Tomos vuol dare solo un contributo al soddisfacimento delle richieste in questo campo. Più precisamente, poiché è fuori discussione che il possesso di una motoretta innalza lo standard di vita di un lavoratore, la nuova fàbbrica vuol portare un certo • contributo, appunto, al livello di vita dei nostri lavoratori. Attualmente nei locali della ex «Omnia», dipendenti della Tomos procedono al montaggio dei singoli pezzi, giunti dalla Germania, di o-gmi tipo di motociclo e motoretta «Puch», la creazione di quadri specializzati che in un secondo tempo costituiranno la base tecnica del lavoro della Tomos. Via via che sarà possibile, i pezzi originali della «Buch» saranno sostituiti con la produzione nazionale o della Tomos stessa, fino al giorno che ci saranno solo motorette e motociclette Tomos. Già ora le parti in gomma e le attrezzature elettriche dei motori montati a Capodistria sono idi produzione nazionale. Le motorette e i motocicli che escono attualmente dai locali della ex «Omnia» sono destinati a fare da banco di prova di e-speriemze, nonché a scopi pubblicitari. E’ possibile però che a primavera un certo numero di essi possa venir messo in vendita. Secondo le dichiarazioni dell’ing. Pečar, entro un anno la Tomos metterà in vendita motorette e motocicli su licenza della «Puch» ma con buona parte dei pezzi propri. Entro due anni, quindi, la Tomos avrà lina produzione al - cento per cento propria. ISOLE DI LUCE Dl POLA NOTTURNA Nei forni accaldati mentre POLA, marzo — E’ notte tarda e le strade bagnate luccicano deserte, rispecchiando i lampioni flourescenti che si rincorrono in file lunghe tanto quanto l0 sono le vie. La città, che a prima vista sembra completamente addormentata, vive invece pure a questa ora la sua vita. Sj potrebbe scrivere qualcosa, penso, su color0 ohe lavorano di notte, sugli ambienti illuminati a qualsiasi ora. Di chi scrivere? Dej cementisti che nel secondo turno della «Giulio Revelante» non lasciano' fermare mai lo stabilimento? Un’altra volta, è troppo lontana la fabbrica e le corriere hanno terminato il loro servizio. Deglj spazzìni che puliscono le vie sotto ai fanali? Piove ed essi saranno in qualche angolo riparati, In gruppo a chiacchiera-re. Dej locali notturni, tipo Hotel Riviera? Troppo care ie consumazioni e per vendicarmi non avrei che da criticare. E allora delle telefoniste, o dei medici ed infermieri di turno, dei vigili del fuoco, o dei ferroviari alla stazione o delle magliaie della «Trikotaže»? No, oggj presentiamo i lavoratori dall’opera indispensabile fra tutte le utili che svolgono i sovracitati. Quelli ohe giornalmente riforniscono del loro prodotto ogni casa, cgnj ristorante, ospedale, caserma, ogni cittadino... I panettieri. ì «PORER»: FORNO N. 1 Questo è il forno che ha il maggior consumo di pane, poiché si trova al cèntro, in Via Lenin (ex Campomarzio). Fa parte dell’impresa «Porer», la quale dispone di tre forni e 19 rivendite di pane e latte, distribuite in tutte le parti della città. Pola vien pure rifornita del pane dal forno della «Sloga», ohe dispone di 5 rivendite, mentre alcuni privati completano questo rame, dell’approvvigionamento. Una zaffata d’aria calda, resa piacevole dall’aroma di pan fresco, mi accoglie all’entrata del forno N. 1. Tutto è bianco qui dentro. Dai sacohi di farina alle pareti, dai berretti dei panettieri ai loro grembiuli, alle loro mani, alle loro faccie, che si rischiarano in allegre risate al nostro apparire. «Iera ora che ve ricordò de noi, poveri peki, sempre sudai e infarinai per imcoconarve ! ...» E’ la-voce giovile di Biagio Bosaz, 52.enne brigadiere del gruppo di notte che, parlando, non smette però di infornare con il «remo» decine di impasti che fra 50 minuti saranno filoni fragranti. Scambiamo quattro chiacchere con lui, che nei forni vive da 35 anni, quindi con Toni iStexay, quarantaduenne e simpatico impastatore di pane e frasi scherzose, poi con Filipovič e con Banic. Non mollano però il lavoro, uno sull’impastatrice 'automatica, l’altro alla bocca del forno, gli altTj alla tagliatura e confezione. Centinaia e la città migliaia di pani domattina passeranno ai banchi di vendita degli spacci, verranno distribuiti a 8 clienti di largo consumo, saranno diramati per la città dalle 2 macchine «SPA» e da u'n motociclo. Una grande quantità di pane sarà pure smerciata dalla rivendita attigua al forno, dove le rivendi-trici Crismancich Maria, Rossi Fernanda e Maria Zmak, dividendosi in due turni di lavoro, accontenteranno migliaia di clienti spiccioli. Questo domattina, come ieri e come ogni giorno che verrà, perchè il pane non deve mancare, Acquistandolo però, a nessuno passa per la teista la lodevolie opera degli uomini del forno, Ohe se ogliemdcsi in una stanza caldissima, hanno trascorso l’intera notte a; banchi di lavoro, lasciando al mattino il proprio posto all’altra brigata per una settimana, intera. In quella seguente i turni s’invertisico-no e lunedì prossimo, invece di trovare tra le «bighe» Bosaz, Steray, Filipovič e Banic, potremmo vedere all’opera il Sl.enn Milic, con la sua brigata composta da Pilat (un pezzo di giovane di 24 anni), Zatella (49 anni) ed il diciottenne Franolic, un’iapprendista .solo- al mondo che si distingue per la sua volontà e trova molto aiuto nei compagni anziani. «Qualche desiderio speciale da riportare, amici?» «Si — risponde Biagio — che piturè quel fotografo del studio «Orel» che ala festa dela nostra filiale sindacale xè vegnù magnar e bever lampisando colla macchi- Vecchio Vecchio amico di tutti gli scolari che hanno frequentato la scuola'di Piazza Alighieri e di tutti i ragazzi che da cento anni .a questa parte hanno avuto per campo di giochi quel piazzale. Curioso per quel suo grado di peiìdenza che favoriva l’arrampicamento lungo il suo tronco, imponente per la sua altezza che dominava i ciuffi degli altri pini vicini e portava la sua chioma sempre verde a sovrastare la chiesetta, la scuola, la posta ... Amico del vecchio pensionato che nelle estati afose cercava frescura e respiro sulla panchina riparata dai dardi del sole, testimone delle chiassose uscite tipicamente scolastiche dei ragazzi, attore di primo piano in migliala di fotografìe, fierezza di Cittavecchia. Maestoso e noncurante delle raffiche di bora di cento inverni, troppo robusto per i temporali ed il peso delle nevi, ha finito i suoi giorni in tre minuti. Tre minuti di ventaccio a tromba ed- il vecchio pino ha dato l’addio a tutti i suoi a-mici. ■ . vegetali e no. Sradicato, è rovinato al suolo dopo aver sbrancicato nell’aria della Piazza con i suoi rami tremanti. Do- na tutta forza ... ma senza pellicola !» QUALCHE PROBLEMA «Anche noi, logicamente, abbiamo i mostri problemi, senza i quali sj faticherebbe di meno e la produzione guadagnerebbe in qualità e quantità — risponde il responsabile del forno e della rivendita, Antonio Buie ad uma nostra b.reve intervista — in principal luogo il nostr0 forno meccanico abbisognerebbe di qualche attrezzamento più moderno, ad esempio"‘l’impastatrice. E, per non far alzare ed abbassare la portde-tiera del forno centinaia di volte in un turno da Bosaz e Milic, lo. innovatore Guerrino Doz ha acconsentito a meccanizzare una pedana cih-e alla sola pressione dei piedi azionerebbe la portiera. Poi bisognerebbe migliorare l’autoparco, chè le «SPA» hanno fatto anche la guerra . d’Africa dei ’36. Grattacapi dà poi la varia qualità delle partite di farina. Ma ce la caviamo ugualmente. I nostri uomini hanno coscienza e volontà. Si interessano, specie i brigadieri, giornalmente degli umori dei clienti per poter far meglio. Di estate in forno hanno l’inferno, come nelle ferriere e proprio ih quel periodo la produzione è maggiorata per i movimenti turistici». E’ da ammirare l’iostaneabilità di questi uomini sconosciuti ohe vivono di notte, mentre tutti noi dormiamo. Ed in questo forno Otto persone ci preparano ogni giorno 2 tonnellate di pane. Il chè non è poco. ROMANO FARINA pino m m m po il temporale, a comitive i polesi sono andati a far cornice al gigante abbattuto. Un certo senso di tristezza invadeva tutti, ma più degli altri quelli che avevano giocato sotto di lui venti, trenta, quaranta, cinquanta anni prima; quelli che dalle finestre della scuola, mentre la maestra parlava, ammiravano il pennacchio verde del pino e gli uccelli che vi si posavano, desiderando che l’ora di lezione finisse al più presto ... Il vecchio pino non cè più ih Piazza Alighieri. Il «gobbo»,^ come lo chiamavano, ormai a quest’ora ha già provata i denti della sega e le fibre non si tenderanno più alla pressione alternata del vento, nè la sua corteccia spremerà più l’odorosa resina, della quale abbiamo portato a casa parécchie percentuali sul fondo del pantaloni, al tempo delle nostre «arrampicate». Ma forse, grazie al temporale, abbiamo rivissuto gli anni «de mularia» contemplando l’abbattuto ed inerte tronco del vecchio pino. Se questi non cadeva, nessuno ci avrebbe badato. Ed ora ci dispiace che il vecchio pino sia caduto. Quasi non bastasse la terribile sfuriata del libeccio, accompagnato dalla eccezionale alta marea e dalle trombe marine che hanno staffilato quindici giorni fu una parte della nostra costa e provocato scenette come queste accanto — riprese a Rovigno — ecco nella settimana passata la bora xson un notevole abbassamento della temperatura e la neve che si è spinta fino alle calli delle cittadine costiere, imbiancando i rami degli alberi già in piena fioritura primaverile. Nelle parti, più alte del distretto di Capodistria, coirne alla Valletta di Portorose, il gelo ha poi ricoperto la strada di uno spesso strato di ghiaccio rendendo difficili le comunicazioni. Neve e fiori, è il motivo die ha un poco caratterizzato la setti- Gomplessa e varia è l’attività che il Consiglio per la tutela sociale e 'la sanità è chiamato a svolgere. Ma non vogliamo generalizzare. Parleremo invece di ciò che nell’anno passato ha fatto quel «dicastero» — chiamiamolo così per abbreviare — neü’amibiito del Comitato Popolare .del distretto di Buie e avremo una chiara visione di quante preoccupazioni gravano sul capo di chi lavora in detto Consiglio e dei suoi funzionari e dipendenti. Vengono in primio luogo gli impianti sanitari. Molti di questi richiedevano riparazioni, rinnovamenti e perfezionamenti; tutto ciò è stato fatto. Per delineare tutta questa attività abbiamo usato esattamente dodici parole, ma dietro alle stesse si nasconde una opera incessante per la compilazione dei preventivi, del progetti, per la ricerca degli impianti e degli uomini necessari per effettuare il Loro montaggio e se., questa attrezzature sono pervenute poi dall’estero il nostro pensiero corte a quel mucchio di carte e di documenti ohe in questo caso sono necessari. Facciamo punto passando ad ateo. LTspezione sanitaria. E’ questo un lavoro incessante e quotidiano. Bisogna fare continue ispezioni Idei generi alimentari in vendita, visitare osterie e locali per accertare che tutto corrisponda alle norme igieniche richieste; inoltre tutto il personale delle industrie alimentari deve essere sottoposto a In una riunione comune dei rappresentanti della Camera di commercio e deH’indusitria alberghiera, del Consiglio sindacale distrettuale e del Consiglio per l’istruzione pubblica e la cultura, del Comitato popolare diisltrettuale di Capodistria si è discusso circa la opportunità di costituire scuole professionali a indirizzo commerciale ed industriale, per apprendisti, in considerazione del previsto ulteriore sviluppo economico del nostro distretto con l’entrata in attività delle nuove fabbriche per la lavorazione del legno, l’ampiaimemto degli attuali impianti industriali e la costruzione della fabbrica idi motociclette «TOMOS». Una scuola per apprendisti, a indirizzo commerciale, verrebbe costituita a Isola, con speciali fondi destinati a questo scopo dalla Camera di commercio della Repubblica slovena. A tale scuola sarà annesso un collegio che potrà ospitare 120 studenti. Con mezzi finanziari del CPD di Capodistria verrebbe invece istituita a Capodistria una scuola di avviamento professionale, a tipo industriale, per apprendisti. Le proposte definitive in merito verranno elaborate dal Consiglio per la cultura dei CPD. DECENTRALIZZAZIONE DELLA CASA DI SALUTE DISTRETTUALE A Capodistria è prevista la decentralizzazione della casa di salute distrettuale, con l’apertura di omonime case di salute comunali a Isola e a Tirano. In seguito saranno aperti ambulatori a Siociole ed a Dekani, oltre a quello già esistente di Porterose. RINUNCIA DEL CPD ALLE TASSE DI ENTRATA DELLE IMPRESE ARTIGIANE Il CPD di Capodistria ha rinunciato alla 'parte spettamtegli sulla tassa di entrata delie imprese artigiane, turistiche e comunali del distretto. Il Consiglio economico del CPD ha deciso in conseguenza di costituire degli appositi fondi per una somma complessiva di 100 milioni circa, da impiegarsi per l’incremento dell’economia. I Comuni di Capodistria, Isola e Pirano parteciperanno alla ripartizione dei suddetti fondi. Pirano e Portorose riceveranno il 40% dei fondi riservati per il turismo, a Capodistria invece verrà destinata la parte 'maggiore dei fondi per lo sviluppo delle attività comunali e del-l’artigianato. • COSTRUZIONE DEL NUOVO GARAGE MERCEDES E Dii VARI ALTRI EDIFICI Nella zona bonificata, presso lo mana passata ed è un motivo forse agognato da qualche fotografo artista, ma non dai nostri agricoltori che già in precedenza non nascondevano i loro timori per la precocità delle giornate primaverili delle quali febbraio è stato abbondante. Abbiamo pertanto voluto informarci presso gli organismi competenti sugli eventuali danni provocati dall’mclemenz.a del tempo alle nostre colture. 11 distretto di Buie non segnala nulla di grave, poiohè oltre la Dra-gogna la temperatura non è discesa al disotto dello zero ed anche la bora non ha raggiunto la violenza registrata al di qua della Valle di Siccdole. Qualche lieve danno ai mandorli, ma si spera, data la nota resistenza di questo periodiche visite mediche e vaccinato contro il tifo, paratifo e colèra. Cose tutte fatto nel 1954, in più sono stoti rilasciati alcuni permessi per la vendita di paste, ecc. Neppure l’edilizia è rimasta estranea all’attività di questo Consiglio. Infatti gli organi sanitari devono controllare i vari progetti per la costruzione di quartieri, affinchè corrispondano alle esigenze igieniche ed infine, quando la casa è pronta, solo con il benestare degli j organi sanitari, può essere abitata. Ad iniziativa del Consiglio distrettuale, molti comuni hanno approvato i regolamenti per l’igiene e 4a nettez-, za urbana, ma, purtroppo, in alcuni casi questi regolamenti sono rimasti lettera morta ed (ancora non è stata completamente risolta la questione del trasporto e del deposito delle immondizie, della innaffiatura delle vie nei mesi estivi, ' ecc. Inoltre neU’ambi'to del Consiglio stesso svolge la propria attività anche l’i-spettoraito del lavoro, il cui compito consiste nel controllare l’aittuazione di tutte le disposizioni sulla difesa tecnica ed igienica sul lavoro. Una attiva opera idi educazione igienica e sanitaria è stata condotta dal Consiglio particolarmente contro l'alcoolismo, uno dei mali peggiori nel distretto di Buie e causa di numerose malattie nervose che hanno condotto ai manicomi oltre 200 persone del distretto. Uno dei successi, maggiori conseguiti da stradone di Semadelk è stata iniziata in questi giorni la costruzione di un vasto garage pqr la locale filiale della Mercedes Benz, i cui locali attuali in riva dell’APJ, risultavano inadatti allo scopo. Con ciò hanno avuto inizio le costruzioni sull’area bonificata. Da quanto si apprende, si procederà in seguito alla costruzione di una nuova scuola, della stazione per le autocorriere, e del cinematografo, e ciò nella zona tra Semedela e San Canziano. Quanto sopra è stato discusso da una commissione formata dalle autorità locali. In Riva dell’Istria invece proseguono alacremente i lavori per la costruzione del nuovo dispensario antitubercolare. La copertura del tetto è stata ultimata in questi giorni. Ora verranno costruiti gli impianti interni e si procelerà alila rifinitura! Sempre a Capodistria, nel corso dell’anno è previsto l’inizio della costruzione di 5 nuovi blocchi di case dubitazione che verranno costruiti sulle aree attualmente in demolizione. In tal modo è previsto che per il 1956 la città potrà disporle di un centinaio di muovi alloggi. Salvi in extremis Gli abitanti idi Umago hanno assistito la scorsa settimana alla drammatica avventura di cui son0 stati protagonisti živolič Giovanni e suo cugino (non siamo riusciti ad apprenderne il nome). I due, provenienti da 'Pola a hordo di un motoscafo, erano stati rimorchiati fino al porto di Umago da una barca, in quanto un guasto al motore impediva loro il proseguimento del viaggio. Rimasti a bordo ceri l’intento di riparare il guasto, si erano visti strappare dalla barca, 'alla quale erano attaccati, dalla furia del vento che soffiava a tutta velocità. Sbattuto dalle onde e dal veintoi, il motoscafo, aveva lottato contro la furia della natura per ben 10 ore, vale a dire dalle 5 del mattino fimo a)He 15. Nessuno si azzardava a prestar soccorso ai due uomini. Finalmente questi riuscirono a riparare il guasto al motore e ad approdare quando «mai, stanchi e sfiniti, non speravano più dj riuscire a farlo, f emmilnile ; un’altra delegazione Sj recherà al maglificio «U. Go-rian» di Cittanova e un’altra ancora al Conservificio «Dragogna» di Umago. Scopo di queste visite è di rendere edotte ile danne del distretto dii Buie sulle condizioni di lavoro e di vita delle donne occupate nell’industria. pianta, che gli stessi potranno riprendersi. Anche nel distretto di Capodistria i danni .non sono quelli ohe avevamo a prima vista temuto; le più colpite sono state le oolli-vazioni di piselli però solo nei posti maggiormente esposti alla bora. La stessa ha poi divelto qualche pianta da flutto, mentre per quanto riguarda i danni arrecati dal gelo, si ritiene che questi siano minimi e che potranno riguardare solo le piante da frutto. Comunque, nulla a proposito si può ancora dire poiché i fiori presentano ancona il loro normale biancore. La fortuna è data dal fatto che il termometro è disceso solo per un tempo brevissimo al disotto dello zero. questa opera, è la notavolè riduzio-tne della mortalità infantile, riduzione ottenuta col fatto ohe il 95% delle madri per il parto si rivolge alla clinica. Fruttuosa è anche l’attività del consultorio materno, mentre pure la mortalità in genere ha subito una sensibile riduzione. Agli affetti di tbc sono state prestate le cure sanitarie gratuite e anche altre malattie contagiose sono state fruttuosamente combattute. Di queste si sono avuti 178 casi dovuti in gran parte al morbil- lo. Gli ambulatori comunali sono stati visitati lo scorso anno da ben 26 mila persone, mentre all’ospedale sono state curate 1500 persone con 9500 giornate ospedaliere. Ecco quanto è strillo fatto nel campo sanitario. Ora alcune parole sulla tutela sociale, per aggiungere nel prossimo numero altre sul campo più vasto del lavoro. Durante lo scorso anno il Consiglio ha avuto sotto la propria tutela e mantenimento 54 (bimbi orfani di caduti ed altri 30 bimbi orfani e poveri. Oltre 160 bambini sono stati inviati nelle colonie marine di Salvore e in quelle montane di Banski Dvori nei pressi di Varaždin con sensibile giovamento per la salute dei bimbi. Nel corso del 1954, attraverso gli uffici del Consiglio sono passate 523 pratiche concernenti le pensioni d’invalidità e mortalità. E’ stata effettuata le revisione dèi ricoverati alla Casa del Vecchio di Dada dove erano accolti 75 vecchi e per i quali veniva pagata una retta mensile di 8000 dinari. Dopo la revisione, ne sono rimasti 56 mentre gli altri, non albbisognevoli del ricovero, sono stati rimandati alle loro famiglile. Sotto forma di aiuto sociale è stato devoluto l’importo di 588 mila dinari in favore di persone bisognose. CAPODISTRIA NASCITE: Zidarič Blaž di Ivo e Lotrič Polonia; Peterka Travica di Marijanovič Pavla; Vidmar Annamaria di Ferdinando e Deponte Anita; Vuk Boris di Jordan e- Klemenc Teresa; Prodan Bianca di Orlando e Hrvatin Ernesta; Grbac Silijo di Viktor e Kontestabile Anna; Kocjančič Nataša di Romano e Sever Anna; Speh Luciano di Ivan e Jakov Giustina; Kleva Marino di Renato e Korlevac Helena; Božeglav Darko di Branko e Zucca Giuliana; Matkovič Luciana di Ivan e Strpin Maria; Bonin Olga di Stanislav e Hrvatin Antonia; Cepich Tullio di Elda; Pero-ša Mario di Mario e Rojer Elvira. MATRIMONI: Zago Marino di anni 42, agricoltore, con Bonaca Rosalia di anni 28, casalinga; Pirjevec Romano di anni 27, cameriere, con Medica Palma di anni 22, cameriera; Funa Stanko di anni 33, impiegato, con Bembič Argia di anni 24, sarta. DECESSI; Kerštan Zdenka di mesi 6; Rožman Peter di anni 87. ISOLA NASCITE: Chicco Adriana di Albino e Giani Maria. MATRIMONI: Bruscovich Erminio di anni 49, operaio, con Depan-gher Lucia di anni 50, casalinga. DECESSI: Međolš Anna .li anni 74; Colomban Mariano di anni 58; Hervatin Anna di anni 78; Kavreéic Giuseppe di anni 87; Drioli Maria di anni 76. BUIE NASCITE: Krota Silvano di Angelo e Alessio Amalia; Horvat Sergio di Nicola e Gosseto Edda; Gamboc Marino di Paolo e Prodan Luigia; iNieolelti Stella di Raffaele e Mi’ani Flora; Celegin Hrvoje di Krešimir e Petrah Caterina; Stopar Livio di Giovanni e Zanoola Maria; Makovac Aldo di Oreste e Radeste Margherita; Zapirovski Jadranka di Jorje e Peroša Emma; Međaš Valter di Emilio e Siro tič Edda; Pistan Oriana di Badante Anita; Grževič Marino di Marcello e Biloslavo Valeria; Codia Dario di Bruno e Piol Caterina; Su-ber Sergio di Lodovico e Bortolin Gioconda; Sain Jadranka di Claudio CRONACHE PIRANESI LA NUOVA PESCHERIA A PIRANO Secondo quanto ci comunica il nostro corrispondente da Pirano, tra breve sarà .inaugurata nella cittadina la nuova pescheria coperta. E’ un’istituzione da lungo tempo agognata dalla cittadinanza di 'Pirano che finora doveva fare gli acquisti del pesce nel mercato all’aperto nei pressi del porto. Il nuovo emfioio si presenta belilo, moderno ed igienico. Al suo quotidiano rifornimento provvederanno i pescatori della «Riba» di Isola e quelli ideila locale impresa peschereccia «Ribič». UNA NUOVA MENSA A PIRANO Sulla Linea tanto perorata dalle organizzazioni sindacali e tendente ad offrire alle maestranze delle fabbriche e ai dipendenti degli uffici condizioni quanto migliori di vita, il Comitato Popolare Comunale di Pirano ha aperto nella cittadina una nuova.mensa che, diretta dal compagno Kveder Vinko, offre ottime condizioni di vitto e di servizio ai propri abbonati. Il prezzo di un abbondante pranzo è di 100 din. per gli abbonati e di 130 din. per i clienti occasionali e quello della cena di 90 rispettivamente di 100 din. ERPICE RUBATA Il 'tribunale di Buie ha discusso m questi gioirmi il caso di certo Saule Antonio, accusato di aver acquistato un’erpice, da due sconosciuti, pe j. 18 litri di vino, pur sapendo che l’oggetto in argomento era rubato. L’erpice era stata sottratta alla cooperativa agricola di Nova Vas. Essendo stato riconosciuto colpevole, y Saule è stato condannato a 3 mesi dì arresto con la condizionale per 1 anno. 1 VUOL PRENDERE LEPRI MA. VIENE PRESO! Pure in questi giorni, ha avuto luogo presso il tribunale di Buie il processo a carico di Fernette Umberto, accusato di aver appostato diverse tagliole, nel bosco di Fernetiči, al fine di prendere lepri. Senonchè, al momento in cui s; apprestava a ritirare la selvaggina, venne scoperto da alcuni cacciatori di Verteneglio che 10 denunciarono. La multa di 8.000 dinari, ohe l’imputato' dovrà pagare entro trenta giorni, rappresenta la condanna che gli è stata affibbiata. ATTEGGIAMENTO UN PO’ TROPPO ENERGICO quello di Klobas Carlo nei confronti della signora Klobas Maria! Il detto Klobas, da S. Tomà, 11 giorno 25 gennaio (certamente pensava che le sole mani erano insufficienti), brandito un martello, colpiva la signora Klobas Maria al petto, provocandole delle lesioni. Il tribunale di Capodistria ha condannato il troppo energico signore a 8 giomj di carcere più all rimborso \delle spese giudiziarie e il pagamento di 250 dinari alla malcapitata, pej. j danni subiti. - q I SOLITI DISONESTI Il tribunale di Capodistria ha processato in questi giorni certi Kržič Maks e Jež Miro. Il primo resosi ’colpevole del furto di 16 fasci dj palchetti, 1 kg. di chiodi e cera per un valore complessivo idi dinari 10.000, ai danni di Bo-kol Mariano, e il secondo di aver ■acquistato la refurtiva pur conoscendo la sua provenienza. Sono stati condannati a scontare due mesi di carceri il primo e un mese il secondo, più al pagamento delle spese giudiziarie. e Cemac Nerina; Bembič Graziella di Aldo e Savron Giovanna; Regan-zini Edi di Germano é Puzer Santina; Rovina Valter di Elio e Krame-steter Maria; Babič Maria di Babič Lidia; Cocettì Franco di Antonio e Svanelli Nella; Bassioh Vesna di Romano e Grževič Marta. MATRIMONI: Piuka Andrea di anni 28, agricoltore, con Paoletić Maria di anni 21, casalinga. DECESSI: Lozer Lucia di anni 84; Sain Antonio di anni 74; Bi'balo Caterina di anni 80. UMAGO MATRIMONI: Trento Antonio di anni 42, operaio, oon Latin Anna di anni 29, casalinga. DECESSI: Bolčić Maria di anni 75. SELEZIONE di radio programmi MARTEDÌ’ 8 marzo — ore 17,30: Pagine scelte: «42 parallelo» di Dos Passo. MERCOLEDÌ’ 9 marzo — ore 18.00: Il nostro paese: città della Jugoslavia — «Skoplje — incontro di due mondi.» GIOVEDÌ’ 10 marzo — ore 11.00: L’Angolo dei ragazzi per le scuole elementari. VENERDÌ’ 11 marzo — ore 18.00: Dal mondo del lavoro: rassegna di problemi sindacali. SABATO 12 marzo — ore 17.30 Romanzo alla radio «Il sole era lontano» di Dobriča Coste riduzione radiofonica di M. Fanelli — I Puntata. DOMENICA 13 marzo — ore 10.30: La donna e la casa; ore 17.15 il nostro scenario: «La Giuditta» — commedia in tre atti da C. Teman. RADIO CAPODISTRIA INIZIA SABATO 12. III. ALLE ORE 17.30 LA PRIMA PUNTATA DEL ROMANZO ALLA RADIO «IL SOLE ERA LONTANO» di D. Cošič riduzione radiofonica di M. Fanelli La tutela sociale e sanitaria in un anno nel distretto di Buie NOTIZIE BREVI Z. Kompamjet dati' anayurfe '' PANORAMA DELL’ATTIVITÀ’ DELLA «LOVČEN-FILM» DALL’ASPRA TERRA DEL MONTENEGRO nascono i nostri migliori documentari cessi die riscuotono anche Je, si movano due costimi-all’estero. rioni graziose. Non recano ) Non è passato molto lem- castone del mio viaggio nel notevole bellezza e valore, realizzazione di un film isu ino preso parte; 50 sono i la- po da quando- abbiamo aivu- Montenegro, fatto Panino Nell’Uifficio del direttore, pie- questo pittore. vari giunti da tutte -le parti to modo di -ammirare ne-i ci- scorso'. no di latlteistatli guadagnali Ancora inel 1952 venne gì- ideila Jugoslaiviia e 15 fuori nematogirafi di Liubiana al- A Heiceginovi, talli ’-entrata ai festivals dii Venezia, Pa- rato quello che ancor oggi concorso. Tutti però sonosta- cuni documentari prodotti delle Biocche di 'Cattano, ha irigi, Berlino', Ed riburgo e al- è oomisiderato ulo dei miglio- iti scartati, dalla -casa moinitenegrina -sede la casa cinematografi- tri, mi sono trovato a discor- ri cortometraggi dei nostro II 13 luglio dell’anno scoir- «Lovčem-film». Essi si sono ca «Lovčen-film». (Fluori dall irere piacevolmente con il di- Paese: .«-Perast, la città mar- is0 venhe rappresentato preis- livelatj, veramente i miglio- centro tìell-a città, dietro ad irettOire stesso Obradovič A- tà». Presentato prima ai fe- so il teatro di Cetinie, in ri del Paese, e quindi non iun vecchio muro e a delle leksej e con i suoi collabo- stivate Idi Edinbuirgo e Ve- occasione del giorno del-l’in- è da meravigliarsi par i sue- scale 'che conducono al ma- ira-tori. inezia, ilo scorso -anno la pel- -surrezioiie del Montenegro, Essi iniziarono la loro atti- Mcoia venne rappresentata un diramma -di Njegoš quan- ______ vita ine! 194-9, -dal nulla. Dai a Manhaijm in Germania, to mai interessante e iriife- * (tabella alcuna e nessuno '1951 in poi cominciarono a All’iiriiaio del 1953 fu ultima- lenitesi a quello che è uno Ricordo ancora molto bene indovinerebbe che qui si pro- -produrre documentari d-i 1° il film «La morte lenta» dei periodi più caratterlstl- i momenti passati con gii a-ucom-o -silenziosamente, uno grande ini eresse. La loro pri- -(Zatočenici -mrijet naviknu- ci della, storia del Montene- uorrvni della «Lovčen» in oc- dietro l’altro, documentari di ma pellicola del genere si -HL II -contenuto1 è preso dal- .gro. E’ da esso- ohe -la «Lov- ■riferiva al 13 luglio, giorna- la storia del Montenegro del čen-film» traerà lo spunto per -ta dell’insurirezion-e del Mon- XIX secolo e dalla poesia di il suo film artistico. Il film Itenegro. Ne seguì un’altlra Ivan Mažuranič «la morte recherà lo stesso nome del fiul centenario della morte ,del 'Smaàl-aga Cengiò», e Tin- dramma, «Sčepan mali». Lo idi Njegoš che rappresentò *ero film ® composto da af- scenario è stato scritto da per la giovane casa cine- freschi. _ Kafko Djirovič, mentre la matografica una specie di e- Verso ila fine del 1953 era .reg’a verrà fatta da Velja same. Ne! 1953 (la «Lovčen- pronto un cortometraggio Stojanovič. Le parti prihei- film» uartec:pò ai festivals sulIe Strade montenegrine pali sono già state assegna- r-cavate nella viva roccia, te. SUI NOSTRI SCHERMI I PIACERI DI PARIGI è una produzione francese della Spava-film, diretta da Ralph Bhom ed interpretata da Liss'enne Barraux, 'Roland Alexander, Lillo * Genevrier Page. Una fo’cloristica scena del cortometraggio «Njegoš», della «Lovčen» LH CENERENTOLA DEL CARSO di Edinburgo, Parigi e Ve- - «a-vo-vc uicn.a vn.va inezia. Nel 1952 venne gira- iSegui qu ndi un film che to il film «Kamen i mora» i M3®. cinque, poemi per la ou; realizzazione il Ia st0TÌa del Monteno- Montenegro con le sue vec- 61° e le 'suc lolle per 1-a li-chie mura recanti tracce di fcel,tà. Ricordata va la tri-lotte secolari e con il suo l°oi'a «Per la vita», «Il sobe! mare si prestava qua-n- S110 sull’abisso» e «Al rifles-lo mai.. so del -sole». La chiesa della Signo-a di 11 successo- che tutti que-'Starpjel, -che con i suoi af- sU fii'T1 hanno riscosso, va freschi eseguiti dal pittore attribuito principalmente al montenegrino Tripe Kokol jič 'Soggettista Rat ko Djurović h (1661—1713) assomiglia alla duale ha saputo presentare capella Sistina, servì alla Tamhiente montenegrino in tutta la sua realtà, e a Ve lj.a Stojanovič che è il migliare regista di dooumentari della Jugoslavia. Il primo caric-o di nafta australiana ha preso recentemente il mare dagli scali della «Krvinama Rafmery», la nuova raffineria di Fremantle. Questo primo viaggio inaugurale ha aperto la «via del petrolio» australiano. L’avvenimento, salutato da autorità e da notabili del -luogo, ha avuto un carattere particolarmente solenne DAGLI ANTICHI «SCRUBAE» ALLE MODERNE LINOTYPES ,1/ÜPEM DIABOLICA' TEMUTA DAI FRATI E’ ORA NECESSITA' QUOTIDIANA «I piaceri di Parigi» ... Queste sorto, le cose che i.1 giovane compositore Jean-Pierr6 -cerca di far rivivere nella stia rivista ohe dovrebbe veni,r rappresentata nel nato music-hall parigino «Ahambri». Il direttore del locale sta cercando proprio una r vista simi’e per lanciare la sua scoperta V o-letta, della quale è innamorato. Alla prima prova però non segue con interessamento la rivista, e, senza essersi reso conto del valore 'della stessa, non la include nel programma del music-hall. Je an-Pi erre, sfiduciato, vuoile abbandonare tutto, ima V'ene sconsigliato dì farlo da due cari amici, Alberto e Lillo, suoi compagni in un trio da caffè concerto. La fQriuina arriva mo’te volte con l’amore... Una sera Jean-Pienre fa !a conoscenza di una fioraia, alla quaig offr-e uin passaggio in macchina, dopo che era venuto a sapore ohe essa aveva perduto l’ultimo metrò. Così ha inizio il loro idillio. La passione del giornale qualche sbaglio. Ma, cos'è giornale svelò al pubblico uno fare; scrivono per il miglior Alberto nel frattempo con ed il bisogno di esso esisto- mai questo?- Lo sbaglio si ri- scandalo da lui commesso con offerente. l’aiuto d: numerosi sfrata- no da che uomo è uomo pete anche nella altre copie, una bella inglesina. Scrisse: nel senso civile della parola, sempre allo stesso punto, alla «Nulla dies sine linea» dice- stessa pagina. Opera diabolì-Questo in breve il lavo- vano i romani. Ogni giorno ca —■ dicono i frati che sanno irò che gli uomini della «Low- Porta una novità. Ogni est- che un libro siffatto non è o ičen» barino eseguito. Quan- sterna collettiva va racoon- pera di amanuense. Diavole- Ricordiamo una figura sto- gemmi, e-ra riuscito a con- Chi da fama? I giornalisti, rica del giornalismo femmìni- v ncare il p-ooriatario dei Chi diffama? 1 giornalisti, le. La signorina Paolina de music-hall Maroni a lan- Ma chi sfama i giornalisti? Meulan comparve un giorno c;aXe ja riv’s’a Alla prima Gli oziosi, ignoranti, invidi nella redazione del «Pubblici- nTOVf} Jeain-P'èrre riman° ste» a Parigi. Ammalata, pre- ^o’p to. La giovane fiorata, e tristi. La grotta di S. Canziano, poco nota, è certa mento In nin’ L»IL, 'to essi producono non è in- ta}a e giudicata così comò ria — dicono i frati che te- Ma dovette poi proprio ai sa dall’angoscia della miseria. dpll!3 on„lp PL.- J: 4.4.^ i- ______.. - i P Delia teressante solo per gli Ju- fissata. Il giornale scrive e^fa mono di perdere il monopolio giornali ed ai giornalisti la Dall’età di 20 anni, per poter diamente innamorato non di tutte le grotte carsiche si era per- abbeliiit m ^ istrainiari ohe icp-sì possono abbellito Questo sot- che cerchi di liberarsi con .ammirare Nell’estreimo lembo occi- cui è dentale dei nastro paese, in -temolo e con" 10^7 tocm- un u™elvaggto "dahì ori fTT* 11 gl°™% paSf' un territorio che ci è stata «Ubili Pendono dalle pareti ma AUrlfemo ouasto ,1 “ piccolo popolo, per lunghi anni conteso, si 0 affiorano dal suolo o co- Sa S0Qrs(>’ a Belgrado, trovano le nostre due più me enormi coltri nascondo- Xdano def Ettori ^ava .^“missione ha presce - grandi e più belle grotte. n0 le profondità della grot- « nelto StìTS è Crn ,■ la < Per rappresen- iPostumia, è conosciuta in Sono trascorse parecchie 7sì T ilir' i meg^° tare la Jugoslavia aj tutto il mondo, mentre Tal- migliaia d’anni da quando a carburo che lo guS^ ValS dl tra, la grotta di S. Canzra- il fiume Piuca si è ritirato ano -seco emano aUa fl no, sebbene per bellezza ancora piu in bass0, per ,a. omtore atto arJ aumentare fi , non rimanga indietro alla lambire nuove grotte entro ,H fasci della grotta Essa a prima, è molto meno cono- questo misterioso e magico ,ni0in è malto ricca di stàlat-sciuta. La prima e visitata sottosuolo. L’acqua ha crea- ,titi da centinaia di migliaia di ta qui quello ohe ha potuto., (goslavi ma anche per ;gli ^a ftoria con i documenti d o- di copiare i libri a mano. Gli sua fama; perchè mentre mol- vivere, fece la giornalista. Ora 0va apj. ci.e violetta la gni giorno. Vivere, giornali- esemplari vengono bruciati, ti lo ignoravano, i giornali ne aveva 34; 14 anni di gior- . rifinir,„ ria lane-'are sticamente, significa vedere, Faust è costretto a fuggire, presero ad esaltarlo. E si af- nalismo non le avevano dato voi* sentire, leggere ciò che si vi- Con Gutenberg che ha inven- fermò ancora vivente. Che sa- neppure di risparmiare per la . , \ ® T fi , . ve. Abbiamo bisogno di sape- tato il torchio e le' tavole ti- rebbe dei libri di tanti scrit- vita dì un giorno. Come fare «tarra re come vivono gli altri e vo- pografiche a caratteri mobili tori se non se ne occupassero ora? Aveva dato per il gior- ,, 1 ' . 2„ ' V,ai,r% in gliamo far sapere agli altri nascono nuovi libri — stam- { giornali? Anche gli uomini naie il cervello e l’energia. O- , ’ , come viviamo noi. Alla base pati. Si stampano i primi gior- politici conoscono bene il pò- ra il giornale non le dava nep- urne, iov era s a, a con di tutto sta la conoscenza, la nali pure. Cadono sulle co- tere del giornale. Anche il pure qualcosa per non morire; curiosità, quello che nel barn- lonne, ad una ad una, le let- commercio conosce il segreto Le giunse una lettera. Un i- ,jm, Berlino, e Venezia. Anche na tenutasi a Foia estate e in al-cinema- Appresa ia verità, Jean- bin-o si traduce in domande: tere dell’alfabeto. perchè, cosa, come? Dunque conoscere della propaganda attraverso i gnoto le offriva di scrivere per Pierre va su tutte le lune - r ° - - - - - e minaccia di far naufraga- li sempre, fino ad oggi; giornale. Anche le dive ed i lei, con il nome di lei. Rifiu- ouol con torchi sempre più india- divi del cinema, anche gli tò. Insistette l’ignoto. Accel- re l,a rivista. Alla fine ab- tò. L’ignoto scriveva bene. Ma fcanddna la regia dimos+ra- e stalagmiti. Normal- dutrice non ha mancato di f; ,Pi onifüSltiin. imrirrnimprriitiov oiK- ___-____ ____ ________ ___________ 441 peisone, la 'seconda saltan- nulto, rimane oiù da fare “tfi6 qu,fto_«'r'namento ab- riscuotere un ottimo succes- J, •! 7 • ‘ 4 \siyv uvfiipi V fi»“' U/l noi CO _ aire sapere: ecco il bisogno volati, con tipografie sempre sportivi e tanta gente che ™ ------------------------ . uman0- E sapere subito, ma- più moderne. Oggi si pubbli- ne esaltata e fatta conoscere chi era? Il giovane Guizot. Si uVamei^ e s^a endo la P'or-„n... ’ conobbero, si a-marono, e do- ^ prove continuano. po alcuni anni si sposarono: A1'a vigilia dell debutto ab-lui 25 anni, lei 39 ormai. In bandana la rvista pure tografiche questa casa pro- H pH dggU ^ Dj quì rc^w"~io^ in°°ùtto ifmon- dai giornali. giornale. do, oltre duemila quotidiani e migliaia di altri —• riviste e LA SIGNORINA PAOLINA nulla rimane più da fare, beilisce la maggior parte ^ ........................... t0 dai veri amanti della Oggi luom-o perfeziona que- delle grotte. La grotta di S. La «Lovčen-ffilim» ha ad ^ STENOGRAFO periodici — in oltre cento Un- Ci sono apostoli e avventu- 15 anni unione scrissero le più- Violetta, la ^quato sente che cruda e vergine natura. Con le lettere di Attico e £ue’ in alcune centinaia di rieri del giornalismo, è chiaro, belle pagine. di giornale ed i >suo. Pas|t° è accanto a Di apostoli ce ne sono stati più bei romanzi. Lei, per a- Joan-Pierre e non presso il molti, quelli che hanno mes- more di lui, passò al calcini- Hoqq Maroni. Malgrado, que- > ampa ia fa - o progres vo ^ penna ai ser0izio Ali una smo. Lui l’amò fedelmente fi- ste ,dlue defezioni, la rivista rrm, orma i ipografie ^ea umanitaria e sociale, che no alla morte. Élla morì a 54 viene varata ed ottiene uno Tino ornmn/in a-rì un r\vn _ ; __ ______ v _ _ .. enorme successo. Jean-Pier- sta grotta e fa di tutto per _ ...... (renderla Più arwqibtle lCanzlan0, invece, rappresen- Hercegnovi il vantaggio di - - ----- -......... - ... ... . , L-a prima grotta e circon- gQ concardi eh la 'ta un 'fci|P0 EPecia'le di sot- poter scegliere il paesaggio Cicerone, lettere che narrano milioni di copie. data idi splendore e lusso, „rott di Postumto è 1 ^ ù tasuol°- L’erosione delle ac- che preferisce. In una baia * fatti di ogni giorno, con mi- La stampa ha fatto progres- imentre la seconda ha soia- gejja d’Eurooa Oues^ lo que Ila Ibrmato delle casca- può fotografare un lago, un ’luzI'0 di particolari, abbiamo s{ enormi, mente quello che le è sta- iafferm,a L. h ° te di pietra, vari tipi dista- pò pia avanti può ritrarre La prima cronaca giornalisti- e rotativa stampano in un’ora r~“ r**l “ 1- to donato dalla natura. hm^^sto to 7ott7 di S iattiti> la®hi> immensi il mare aperto. La flora è ca: duemila anni addietro. At- milioni di copie. Abbiamo vin- " saRf° anche annu Aveva dato al giornali- T ri™ o-vom, è Pironn iC»iS & e Soìe- Essa, ««Ho stTso quanto mai ricca e la neve tico redige un libro di Anna- t0 anche U battaglia dei ca- ^ ^ 6 U 77rw. pf lot~ dl fede’ đl ß“ all Zi t dt &!T7lmTdri o ?» ■ ,. incute rispetto e si può .trovare anche d’esta- » chej una storia di Roma ratteri a colorì e quella del fre a.f?w,rTe della ^mtfa e nerZM’ dt hf?zza’ un esem" ^ ** aUa ^ de lra, meravigliosa ,paura. Dl essa> ora> S ma ifamoga g coalosciu. ,a soggetto qualc0Ba JLdT..deUt?_r,‘ delle fotocellule si hanno an- ìnvece del giornalismo un af- GIACOMO SCOTTI me, perchè il successo stava a cuore ad ambedue. Adagiati sui sedili, i visi- dola, le fa mutare 'aspetto, T; TbLI L T TJfo „h ^.7^7» berio Nerone. Eg tatari si stupiscono ideile lentamente ma sempre in ' __° . a g 1 ' . a e . ‘ ' >, 1a dittatore, e vuol ____„v,_ Mo.____________________ ___t_,_;__________ta del Mammiuth per l’Ame- proprio popolo, anche la ,,, .______ berìo Nerone. Egli è padrone, cbe fotografie trasmesse per meravigliose scene che pas- anodo percettibile. Questo proprio popolo, anche essere loda- telefono e impresse su clichè IL TRAFFICO LONDINESE CREA GROSSI PROBLEMI sano loro accanto .torrente, scendendo rapido n Montagne Azzurre per altrettanto. Essa ha indetto ('ronJstl scnvano di lui, dif- c/,.; secondi. In America esi- qualsiasi grande città euro- A quanto pare, saranno i staggio di automobili, au- elettnca illumina discre a i dal Nevoso, si imbattè in ]>^.US(;ra|iai 3Sara f0rse' la un concorso per uno scena- lnn(lun0 la sua ìama come stono tipografie ove le mac- pea si lamenta per il gran- privati, che intendono lascia- monterebbe il numero delle imperatore, poeta e dramma- chine linotypes da sole cap- de traffico che vi è in es- re la loro macchina in qual- persone che userebbero la targo e attore da un capo al- tano ìa notizìa trasmessa, hai- . _ _ . U.vv/ v Ul» VIZIVI VV to, incensato. Vuole che i dall’Europa all’America in po- Quando il cittadino di una «ile trovare una risposta, ohe spazio di terreno a po- variopinti cristalli delle sta- un grande ostacolo. Non gli j. c ... . lagmiti e delle stalattiti di fu possibile evitare questa g a 1 0 icollina carsica. Il torrente .si è avvinghiato strettamen-MARCELLO MASTROIANNI si te alla roccia. La lotta dU-prepaia a partire per il Con-go forse da qualche decina Belga, dove interpreterà »Tam 1(jj migliala d’anni, e l’ac-Tam Mayumbe«. qua, nella grotta di S. Can- ziano, non ha portato ain-* cora a termine il suo com- MILLY vitale, che ha termi- ,pff0. Questo torrente rode e l'EUitoDa. S. F. seno stati coloro che vi han- nato di girare, insieme a Bob scava col suo scorrere tu- Hope, il film »Eddie Foy«, è at- .muLbuioiso la profonda grot-tualmente a Cinecittà, dove è im- ,taÉ ,paroiò questa SÌ fa Ogni pegnata per tre film. In primavera giorno più .bella, più aim-tornerà ancora a Hollywood, per pia, più affascinante, una nuova interpretazione. La gratta di S. Canziano è specialmente maestosa in * .primavera ed in autunno, TITINA DE FILIPPO ista .prepa- qUanido ili torrente ingrossa rando il suo ritorno alle scene per & COin fa foirza delle SUe ac-la prossima stagione teatrale. Attu- qUe batte le roccie sottenra-almente collabora, a Cinecittà, alla nee> All'Ora l’acqua Spumeig-realizzazione di tre film nella giainte strepita, geme e con veste di isceneggiatrice. Infine, a fragore balza da piCO» a giorni, interpreterà un altro film, picco. La grotta di S. Candì cui non si conosce ancora il zianp sembra una belva intitolo definitivo. ferocità 'rinchiusa in gabbia . j ■ ....... ... ..v..»..«. .»v. sa, il londinese scuote il ca- che pasteggio, a sopportare macchina, cesa ohe aumen- ... ro de mondo che era tono le parole sul piombo e p0 e dice: «Voi non sapete il peso magg.ore. Nel passa- terebbe la già notevole con-impero. stampano il giornale in pochi nemmeno che cosa signifi- t0 gij automobilisti hanno fusione. iF A7 a2no f prima del- mjnuti Li sono però ancor chi ia parola traffico fin- condotto una lotta faticosa In realtà la direzione dei .' ,.e^.re orgunjzza il 0g^ j giornali giapponesi che fant0 che non vedete quello per difendere il diritto di Trasporti contempla un’altra .• ,>0 f. ino ’‘Ipciaje vengono scritti a mano. Ma di Londra durante il cosi- fermare le loro vetture nel- soluzione. Essa vorrebbe vie- !Lt aJ,U na>>- ~ Ci1l sono conosciuti come i più ,detto «rush Hours». giorno. E il primo giornale aggiornati e tempestivi del vero e proprio, il quotidiano mondo! di Roma. Giornalisti erano ' ... ., , ....... . .. gli «scribae» e caporedattore GIORNALI E FAMA .lavoro, all’ora di pranz«. e al- 'luso della macchina e di c:a!e permesso che crebbe il prcfectus urbi. „ . , ila sera quando ritornano a arnvare i". un dato luogo, canceaso soltanto a coloro C e sempre stata gente che ^asa _ ^ , , ma che utile si avrebbe da che ne hanno .'mprescindi- ha reagito ai giornali. Il gior- S le strade .nella stessa misu- tare la circolazione delle Tre volte al giorno — ra in oui P0880110 circolare macchine private per il cen-quando gli uomini vanno al ^ojdi Londra senza uno jge- llavoro, all’ora di pranzo, e aì- OPERA DIABOLICA tale impiego se non si a- bile bisogno, come ad esern- 7 t ■ X 6 . V. Autobus, automobili private , ...» . ... _T naie che i francesi chiamano o lo oirni_ vesse la possibilità di far- pi0 medici, eco. Non e ne- Per avere i primi giornali quarto potere, ha avuto i suoi f ‘^ormicelaf Tì- mare la stessa in qualche po- cessar:0 dire che tale even- stampati^ dobbiamo saltare al nemici, ma per lo più tutti _ „ _trptM . _ sto, sia nella strada sia in tualità ha sollevato un ma- 1400. Un giorno a Parigi, quelli che odiavano un giorno- lentamente metro ner qualche posteggio o magari re di proteste. E’ chiaro che Giovanni laust chiede udien- le sono finiti per divenirne sotto terra? Ea è proprio qui qualsiasi cosa il governo de- za a Luigi XI Gli presenta vittime o ammiratori. Perciò L•_ Jche i motoristi vengono in cida di fare non potrà ac- una- Bibbia. Siamo all anno un vero giornale è un arma ‘are m qudlcne vla secon la direzione contentare tutti. Ad ogni mo- ©omflitto con _ del traffico pu . ... ... , , . • . . XT' ZTrid/T niiesto^nmióàta «ola il movimento dei vei- pendere .necessario un inter- no. Chiede il permesso di dif- odiando i giornali. E finiscono essenao questa occupata ,, ^---------- ------------ , -...-4--— li?! CtJ. Una ^niMe:-GU fj'TH ?ari del traffico pubblico che re- d0 la situazione è tale da copia scritta tutta di sua ma- ciano sempre la loro carriere Un tipico angolo del Carso fusione. sempre per diventare giorna- da camions ed aulo che a- ll libro viene sfogliato e listi o vittime dei giornali, spettano a loro volta di poletio. Le lettere sono scritte Un esempio ce lo fornisce Al- ter proseguire. con precisione. Qua e là c’è fieri. Si arrabbiò perchè un kToui sarebbe possibile però esprimere il traffico londine- coli. Se la direzione dei tra- vento al fine di evitare spia-sparti adibisse ancora qual- icevoli conseguenze. POI NON RIMASE Dl AGATA CHRISTIE Vera ripetè: — Solo . . . solo . . . l’eco della sua voce. Il generale Marchartur sussurrò: — quando verrà la fine. e le rocce le rimandarono Anche voi sarete contenta, Ci fu un silenzio e poi l’ex ispettore disse: ad ogni modo. Sapete cosa penso? — Cosa? — Non mi pare un tipo di cui fidarsi. Armstrong domandò dub- Vera domandò, con voce incerta: — Che cosa intendete dire? Il generale Machaitur spiegò con gravità: Nessuno di noi lascierà quest’isola. La cosa è chiara. Voi, certo, lo sapete perfettamente. Ciò che forse non capite è il sollievo che ne deriva! — Il sollievo? Proseguì: — Sì. Naturalrqente, voi siete molto giovane . . . Non Vera si alzò. Ribattè aspra: — Non comprendo cosa vogliate bioso: — In che senso? dire! Lui fece, paziente: — Io lo so, bambina mia, lo so . . . Voi non sapete niente, non capite niente . . . Il generale Machartur fissava di nuovo il mare. Sembrava inconscio della presenza di lei dietro le spalle. Chiamò con gentilezza; con dolcezza: — Leslie . . .? Uno strano tipo, se c<>n deRe ciffe esatte, vale a dire, non si potrebbe - indicare con facilità il nu- mero di veicoli per metro quadrato, in quanto man è Biore grugnì. Poi disse: — Non lo so . . . esattamente. Ma non S'Olo- ^ ttlOrVHTientO Che C0H- avred un briciolo di fiducia in lui, questo è certo. ^a» ma ä110!1© la larghezza — Deve aver vissuta una vita molto avventurosa. . (Cielle Strade e la loro di Biore soggiunse: — Scommetto che alcuna delle sue avventure sposizionie. Londra era Sta deve averle tenute con molta cura all’oscuro. — S’interruppe e *a progettata ai tempi dei continuò-: — Non vi siete per caso portato una rivoltella con voi, 'Ca.rri 'trainati da Cavalli e dottore, venendo qui all’isola? ^ seguito non venne hlte- Armstrong lo guardò meravigliato. - Io? Santo Dio, no. E per- ramente adattata alle OlUOye Quando Biore tornò dalla casa con una corda arrotolata al brac- muuuwig ^ &----------— • — -------------» - • * . . . , ciò, trovò Armstrong dove l’aveva lasciato, intento a fissare l’abisso. chè avrei dovuto portarla? OSigenzL'. 1 tm^g Ci ^ " Biore chiese, senza" fiato per la corsa: — Dov’è il signor Lombard? _ E perchè l’ha portata, il signor Lombard? [per rendeire 1 idea di quanto Armstrong rispose indifferente: — E’ andato a saggiare qualche Armstrong osservò esitante: — Ma . . . soppongo, per abitudine avviene a on ra 1 Urani e Blor« sbuffò con scherno. siete ancora arrivata a questo. Ma deve venire! Quel divino sollievo sua teoria. In un minuto sarà di ritorno. Sentite, Biore, sono preoc- Blor« sbuffò con scherno. ^dsh hours» sarà quello . , . N ... di dire cne un quei dato modi sapere che l’avete finita con tutto e con tutti, che non dovete cupato. La corda diede uno strappo improvviso. Per alcuni momenti i giornata l’in- più a lungo trascinarvi il fardello. Anche voi proverete questo, Direi che tutti siamo preoccupati. ^ue ebkero le mani occupate. Poi, quando la tensióne si rilasciò che^ volesse non rho studiato da questo punto di vista. cosa- Biore fece, esitante: — Che sia un rammollito, sì! Ma non avrei Vera azzardò: — Volete dire ... E si interruppe. detto Il generale Machartur annuì col capo, gentilmente. E inutile Armstrong liquidò l’argomento icon il leggero sforzo di chi ripren- negarlo adesso, quando tutti stiamo per morire Fui io a mandare B dominio di sè stesso. — Ma voi avete probabilmente ragione! Richmond alla morte. Credo che, in un certo modo, questo si chiami Maledizione, ci deve pur essere qualcuno nascosto nell’isola! Oh, assassinio. Curioso. Assassinio: ed io sono sempre stato un uomo (ecco Lombard. così ligio alla legge! Ma non mi sembrava così, allora. Non avevo rimorsi. «Gli stà bene a quella canaglia!»: ecco quello che pensai. Ma poi . . . Con voce dura, Vera insistè: — Ebbene, poi? Egli scosse il capo vagamente. Sembrava perplesso e angustiato. — Non so. Io . . . non so. Mi sembrò tutto differente, poi. Non so se Leslie abbia mai indovinato . . . non lo credo. Ma vedete, non mi sembrava più la stessa. Era come se fosse andata lontano dove scalata ai suoi tempi, non potevo più raggiungerla. E poi morì , . . ed io fui solo ... — Può darsi. Fissarono la corda, con la massima cura. Lombard disse: — Spero di faro del mio meglio. State attenti ad un inprovviso strappo alla corda. Dopo un minuto o due, mentre osservavano i movimenti di Lombard, Biore disse: — Sembra un gatto, vedete? — Ma c’era un non * so che di strano nella sua voce. vò Lombard che stava terminando la sua espolora:ioiV3. La ricerca ^ ,a Londra anche per la ;ra terminata. Ma era stata infruttuosa. Ebbene — annunziò — non (difficoltà di trovar© 1H1 pO-ci rimane che un passo da fare. O quello che cerchiamo è nascosto igfeggiiQ marm-trti vKvJ •Vri :‘*.v L'INCONTRO AMICHEVOLE ALLO ISTADIO POLESE l'amara pillola dello Stogilo Olivi ballato per dieci a due dal Partizan Dieci per il Partizan e dite per lo Scoglio Olivi. Questo è il risultato disastroso registrato alla fine della partita disputata sabato a Pola dalle due squadre. Dieci goals infilati alle spalle del’estremo difensore polese che avrebbero potuto essere benissimo quindici se i campioni avessero forzato. La sconfitta era già scontata. Il Partizan è squadra di troppo chiara fama per poterle contestare il passo. I belgradesi hanno giocato come giocano sempre: disinvolti, sicuri mettendo in vetrina tutte quelle finezze, quei preziosismi che non risparmiano, specialmente quando giocano partite amichevoli con squadre inferiori. In queste occasioni si divertono come ragazzini. Prendono un pò in giro gli avversari, consci della loro superiorità e si fanrio applaudire dal pubblico al quale strappano, oltre agli applausi, dei mormorii di consenso generali che assomigliano assai a dei ruggiti. Sanno posa vogliono e cosa debbono fare quando hanno il pallone tra i piedi; 10 passano al compagno smarcato il quale, a sua volta, lo dà ad un altro sempre libero. Così fino all’area della porta e di lì, dentro. Con una semplicità unica, sabato, Bobek, Milutinovič e i suoi, giungevano con tanta facilità dinanzi all’esterefatto Punis che altra cosa non aveva da fare se non chinarsi e togliere la palla dal sacco. Sei reti a lui nel I tempo e quattro a Radovič nel II. Dieci dannate reti che hanno umiliato squadra e pubblico. SCHERMA Si è iniziato domenica a Belgrado 11 campionato jugoslavo di scherma per squadre. Nel fioretto femminile il titolo nazionale è stato conquistato dalla squadra Mladost di Zagabria con tre vittorie, se>guita dalla Stella Rossa di Belgrado con due vittorie o della Jugoslavia di Belgrado con una vittoria. Nelle finali del torneo di spada si sono piazzate le squadre della Stella Rossa, vincitrice della Železničar per 9:3, Mladost di Zagabria che ha battuto la ooncittadina Lokomotiva per 9:2 e la squadra della Jugoslavia. Troppe, veramente troppe, anche se a dargliele sono stati quelli che noi possiamo chiamare i «senatori» del calcio jugoslavo. La verità è che questi assi hanno giocato óontro una squadra che oggi non è una squadra. Hanno piegato una formazione di undici stanchi giocatori dei quali il solo Drosina ha saputo emergere. Aldo Drosina è un giocatore perfetto sotto ogni punto di vista. Ha impostato la sua partita in un modo e così la ha giocata. Si è permesso il lusso di fintare qualche volta Čajkovski, di precedere sull’unico corner polese, con una mezza rovesciata, che andò fuori di poco, l’altro continentale, Xebec che lo guardò, più che con stupore, con ammirazione. Drosina è uomo da poter stare in mezzo anche ad un complesso orchestrato come quello del Partizan senza sfigurare, e questo riconoscimento è il massimo elogio che possiamo fare a Drosina. La linea mediana, Ninčevič e Rihter, è stata l’unica frazione della squadra, come settore, a giocare. Nella ripresa, con l’allontanamento di Rihter e lo spostamento di Buie dall’ala sinistra a mediano, anche questa parte della squadra cessò di funzionare. Allora Ninčevič imitò Drosina, sfruttò la sua individualità per salvarsi e fèce bene. Il resto degli uomini, inferiori per classe ai due menzionati, cercarono generosamente di giocare per non essere sommersi dalla valanga di reti che sentivano inevitabile. Ma cosa potevano fare costoro con la quarta partita sulle gambe da disputare nel breve giro di sette giorni? Cosa potevano fare questi poveri ragazzi senza una guida, senza un uomo capace di aiutarli, di dar loro, sia pure negli- allenamenti settimanali, una distinta fisonomia di gioco e quell’assieme che una squadra deve avere e che la nostra non ha? Nulla! Dovevano chinare il capo impotenti e rassegnati e subire la lezione che non si meritavano. Questo per la mancanza di discernimento di quelli che pretendono di essere dei profondi conoscitori di cose calcistiche e che in conclusione ne sanno ben pooo. Costoro han- no dato la squadra in mano a un uomo che, calcisticamente parlando, lavora per ambizione ma senza perizia. Quest’uomo aveva promesso pubblicamente di far migliorare il gioco allo «Scoglio Olivi» e invece ha ridotto gli uomini in condizioni pietose. Oggi Pola non ha più squadra e questo alla vigilia della ripresa del campionato. Pensino un pò i dirigenti polesi, riflettano, si consiglino, forse capiranno quanto sia grave la situazione e quanto dura sarà la resistenza nelTInterepubblica-na per una squadra composta per otto undicesimi di atleti sfiancati, ai quali l’unica cosa da riconoscere è la loro generosità. B. C. Vita sportiva Fiumana Sul trampolino di Planica, the qui vedete riprodotto, avrebbero dovuto domenica svolgersi le grandi gare internazionali di salto che sono state però rinviate a causa dall'abb’mdante nevicata che è caduta per tutta la giornata. La XXII giornata del Campionato italiano di Calcio Serie A iSne^ntro SCONFITTE ROMA E BOLOGNA vince la Pro Patria a Bergamo Tre grosse sorprese hanno caratterizzato questa ventidueskna e nuvolosa giornata del campionato italiano. Tre sorprese, delle quali due hanno colpito i grossi squadroni in testa, mentre la terza si è verificata fra le squadre che hanno il non invidiabile ruolo di retroguardia alla classifica del camnionato. Protagonista della prima è stata la Lazio ohe, dopo il pareggio con la Sampdoria, è finita con quattro vittorie consecutive: oontro la Juventus, a Firenze, oontro l’Atalanta e, più delle altre, ambita questa contro la Roma, nel grande derby della capitale. La sconfitta dei giallo-rossi trae origine da un errore d’impostazione della squadra, scesa in campo nello stesso schieramento prudenziale di sette giorni prima a Bologna. Schieramento giustificatisskno per un incontro difficile come quello, vinto usando l’arma del contrattacoo, ma ingiustificato in una partita come Le olimpiadi universitarie sui campi di neve di Jahorina TEDESCHI ED AUSTRIACI LE SVIZZERE E LE ITALIANE Domenica si sono conclusi sulle nevi della Jahorina i terzi giochi u-niversitari intemazionali di sci. Com’era nelle previsioni, le maggiori affermazioni sono andate pure questa volta ai rappresentanti universitari austriaci e tedeschi nelle gare maschili ed alle svizzere, tedesche ed. italiane nel campo femminile. I risultati conseguiti dagli atleti iugoslavi sono stati mediocri, dato che hanno deluso pure nelle prove, come il salto, nelle quali partivano quali favoriti. Gli unici a mantenere NUOTO RECORD NAZIONALI; ED INTERNAZIONALI] II noto asso natatorio britannico Jach Wardrof, che si trova attualmente negli Stati Uniti per motivi di studio, ha stabilito sabato il nuovo record mondiale delle 220 yarde, stile libero, nel tempo di 2’3”4. 11 record precedente era detenuto dall’americano Ford Konno in 2’4”7. Wardrof la domenica precedente aveva percorso le 220 yarde in 2’3”9 ma il suo tempo non era stato riconosciuto quale record mondiale. Nella piscina natatoria di Belgrado, George Kostié, del club Sever di Belgrado, ha stabilito domenica il nuovo primato jugoslavo sui 400 metri dorso, con il tempo di 5’35”8. Il .primato precedente era detenuto dal noto nuotatore jugoslavo, Finci della Primorje di Fiume. LOTTA GRECO-ROMANA 1 primi incontri del campionato federale Si è iniziato domenica a Varaždin il campionato .jugoslavo di lotta greco-romana per le categorie dei pesi massimi, medi e leggeri. Il campionato per le rimamenti categorie si svolge invece a Zrenj anin. In base ai risultati conseguiti negli incontri di domenica, verrà selezionata la nazionale ‘jugoslava che alla fine del mese corrente incontrerà la Cecoslovacchia a Praga. I risultati tecnici degli incontri di Varaždin sono i seguenti: pesi leggeri: Horvat.-del .Partizan batte Mar-tinovié dello Železničar ai punti; Torma dello Spartak batte Siom, dello stesso club, ai punti; Torma batte Martinovic ai punti; Horvat batte .Siom ai punti. Pesi .medi: Ivkovič del Lokomotiva batte Verzel del Tekstilac di Varaždin ai punti. Pesi massimi: Grošel del Partizan batte Baikšaj di Varaždin ai punti; Bugarčić del Proleter batte Stojano dello stesso club ai punti; Balcšaj batte Bugarčić ai punti. I risultati degli inoontri di finale non ci sono ancora pervenuti. fede alle previsioni sono stati i fondisti, i quali hanno vinto oon bello stile e nettamente la staffetta 4x7 chilometri in programma nell’ultima giornata di gare. Il migliore fra gli universitari jugoslavi è stato Jane, il quale si è piazzato al quarto posto nella gara di slalom gigante, ai nono in quella di slalom ed all’undicesimo nella discesa libera, totalizzando nel complesso 403 punti, che gli hanno permesso di classificarsi al sesto assoluto nella classifica finale della combinata alpina, vinta dal tedesco Erben. Ottima la prova della Antič, la quale si è piazzata al secondo posto assoluto nella combinata alpina femminile, totalizzando nel complesso 796 punti. Questa gara è stata vinta dalla svizzera CoLliard con 583 punti. La prima gara in .programma nella settimana è stata quella di fondo sui 15 fan., la quale ha visto la netta affermazione, dei fondisti jugoslavi Pavčič e Svet, classificatisi rispettivamente al primo e secondo posto; il primo in 57”52 ed il secondo in 59”10”. Al terzo posto si è classificato il tedesco Mische con un tempo superiore all’ora. Gli italiani Stella, Bartoochi e Giacomelli si sono piazzati rispettivamente al settimo, ottavo e tredicesimo posto. Vittorie nette ed indiscutibili di tedeschi, austriaci e svizzere nella seconda giornata. Gli sciatori tedeschi si sono aggiudicati due delle cinque gare in programma. La discesa libera è andata infatti ad Erben, vincitore assoluto pure delle combinata alpina, in 2’09”, seguito dall’austriaco Keglovitz e dal connazionale Zillibiller. Wenzi ha vinto il salto per la combinata con 425.5 punti, davanti al connazionale Vollmer ed allo jugoslavo Roberl. II salto speciale è andato allo specialista finlandese Airaksinen con 217.5 .punti il quale ha preceduto i jugoslavi Gorišek e Braš, che hanno totalizzato rispettivamente 209,6 e 172.6 punti. Nulla da fare contro il campione ■ universitario mondiale Jamnig nello slalom maschile ,11 quale si è imposto nettamente davanti al tedesco Erben ed al connazionale Keglevitz. La svizzera Golliard ha infine vinto lo slalom femminile, davanti alla tedesca Jaeger ed alla jugoslava Antič. Conferma dell’austriaco campione del mondo Jamnig pure nello slalom gigante, da lui vinto davanti ai tedeschi Zillibilder e Schweiber ed allo jugoslavo Jane. Altra vittoria tedesca nello slalom gigante femminile con la Vismath, vincitrice del titolo davanti all’italiana Bertolaia ed alla jugoslava Antič. Nell’ultima giornata di gare riconferma dei fondisti .jugoslavi, i quali hanno ottenuto la loro seconda vittoria nella staffetta del 4x7 chilometri, vinta da Soderl, Jerčič, Svet e Pavčič, davanti alla squadra della Svizzera. Al terzo posto si è piazzata al staffetta tedesca, seguita al quarto da quella italiana, mentre la staffetta della Svizzera II occupava il quarto posto. ... — : : * ' ' ' : >C- ; j: : : rii SH ---.fa- i WmÉ: èri In considerazione del marzo già inoltrato, si riteneva di .poter archiviare gli sports invernali sino al prossimo inverno. Invece la neve è venuta a battere sino alle nostre case costiere per cui i nostri sciatori, sci in spalla, stanno conquistando le colline più elevate per sfruttare questa ritardata grazia. questa, contro la Lazio, -ovviamente di attacco per la Roma, tanto più che per calendario la partita era in casa per i giallo-rossi. Con Giuliano all’ala destra, un Giuliano subito retrocesso in difesa in lunzione dì centro sostegno e senza Nyers all’ala sinistra, la Roma ha vissuto praticamente senza attacco, dato che Galli ha trovato in Gi-ovan-nini un diretto avversario in grande giornata, il miglior uomo in campo, e pertanto non è riuscito a piazzare nemmeno un tiro in .porta. La Lazio ha sfruttato in pieno l’errore nella formazione .della squadra avversaria e, andata in vantaggio il primo quarto d’ora con John Hansen, evitato anche fortunosamente i.1 pareggio neH’ultimo quarto d’ora del primo tempo in disordinata pressione giallo-rossa, si è assicurata la vittoria con due gol di Burmi, segnati nei primi nndici minuti« della ripresa, facilitato in ciò da un altro e più -grave errore commesso dagli avversari che avevano spostato Cardarelli all’ala sinistra sostituendolo con Giuliano. Quando il centro sostegno giallo-rosso è tornato al suo ruolo originario, era orinai troppo tardi. Proprio Ini, Cardarelli, ha segnato per la Roma, su. punizione. La inopinata sconfitta è intanto più -grave per la Roma in quanto i risultati dei 'diretti avversari Milan e Bologna le sarebbero stati molto utili in caso di vittoria. Invece, pur pareggiando la rete segnata al 2’ dall’ala sinistra partenopea, Golin, oon uno spettacoloso tiro di Lied-holm al 15’ del .primo tempo, il Milan ha aumentato il proprio vantaggio in classifica di un punto sulla Roma e sul Bologna. La sconfitta di quest’ultimo costituisce la seconda sorpresa -della giornata di domenica poiché l’aufiare ne è stato il Novara, squadra di secondo piano nel massimo agone calcistico italiano di quest’anno ed anche perchè questo stesso Novara ha giocato per -ben ottanta minuti oon dieci soli uomini in seguito ad un infortunio che lo ha privato di Reno-sto. La rete fatale per i bolognesi è stata segnata a soli tre minuti dalla fine da Renica. E passiamo all’altra sorpresa -della giornata. Vincendo a Bergamo, la Pro Patria si è presa la rivincita del-Tingiusta sconfitta nel girone di andata, partita in cui aveva colpito per ben cinque volte i pali della porta avversaria. A Bergamo si è giocato sotto la neve. L’Atalanta ha segnato per prima al 23’ con Rasmussen, ma appena trenta secondi dopo la Pro Patria ha pareggiato con una fortissima staffilata di Cecconi e, grazie alle grandi parate del su-o portiere Oldani, è riuscita a non subire altri gol. Improvvisamente al 16’ della ripresa, un inutile fallo di un -difensore atalantino in area ha provocato un calcio di rigore che Pratesi ha realizzato, dando così la vittoria alla Pro Patria, una vittoria attesa da oltre tre mesi. Risultati normali nelle altre partite. Da rilevare la netta vittoria della Juventus sulla Fiorentina, dopo un primo tempo chiuso alla pari con una rete per parte segnata, per la Juventus, da Colombo al 20’ e da Virgili per la Fiorentina al 37’. La netta vittoria bianco-nera è maturata neH’ultimo quarto d’ora in cui i juventini hanno segnato ben tre gol: co>n Boniperti, con Bronèe, che in precedenza aveva colpito la traversa, e con il terzino Manente, -occasionalmente spostato all’attacco. Battendo il Genoa, oo-n una rete segnata al 20’ da Ghiandi e l’altra da Spikovsiki al 30’ del primo tempo, il Catania è ritornato alla vittoria dopo sei partite. Pareggiando al 3’ minuto della ripresa con Lorenzi una rete segnata al 43’ del primo tempo dal sampierdorino Rosa, hinter ha confermato il leggero miglioramento che sette -giorni prima le aveva consentito di vincere a Busto Arsizio. Altro pareggio quello del Torino a Ferrara dove la Spai ha sfiorato per altro ripetutamente la vittoria, pareggio dovuto a una fortunosa SCACCHI Campionato istriano Si è concluso domenica a Pola il campionato istriano di scacchi con la vittoria del campione giovanile della Croazia, Zerović il quale ha totalizzato 5 punti, seguito nell’ordins da Ostoić • Lukič. autorete di un difensore spalino al-T8 della ripresa e a-d un calcio di rigore segnato da Braccìni per la Spai al 13’ -del primo tempo. Sarà il Torino uno dei protagonisti del grande incontro di domenica prossima, incontro oon il Milan nel quale rientra finalmente Schiaffino. Con la squadra al completo i rosso-neri si apprestano a disputare a Torino quella ohe qualcuno ha già chiamato la partita della verità. Il Milan dovrebbe vincere, ma se non dovesse riuscirvi? Altra grande partita è Bo- CAMPIONATO ITALIANO Di CALCIO I risultati: Atalanta — Pro Patria 1:2 Catania — Genoa 2:0 Juventus —• Fiorentina 4:1 Milan — -Napoli 1:1 Novara — Bologna 1:0 Roma —- Lazio 1:3 Sampdoria — Inter 1:1 Spai — Torino 1:1 Udinese — Triestina rimandata .per impratioab. campo Milan Bologna Roma Fiorentina Juventus Inter Udinese Torino Sampdoria Napoli Lazio Catania Genoa Triestina Atalanta Novara Spai Pro Patria La classifica: 22 13 6 3 49:23 32 22 11 6 22 8 11 22 10 6 7' 22 22 21 22 22 22 22 22 22 21 22. 22 22 22 5 40:29 28 3 34:27 27 6 31:28 26 6 38:33 25 6 34:29 24 6 30:25 24 7 24:26 24 8 30:28 21 7 27:26 21 10 27:24 20 8 26:26 20 7 21:23 20 8 23:36 19 8 20:23 18 11 23:32 18 9 14:25 16 14 16:35 11 Fra poca sara’ul-timato uno dei più belli impianti sportivi cittadini. Si tratta del parco -sportivo fatto sorgere nelle immediate vicinanze del campo Partizan (ex c-ampo della Gioventù). Ormai si stann0 portando a termine I l-avori -dj ccpe-rtuir-a dei singoli campi e delle piste. Forse meno di un mese di lavoro e quindi i giovani spartivi fiumani potranno iniziare l’attività di at-letica leggera, pallacanestro e pallavolo. Un impianto costruito net cuore della città è un vantaggio non indifferente per la diffusane dello sport. E nei siamo sicuri che tra qualche anno i risultati si faranno sentire. Ma. più che agli effetti dello sviluppa dello spc-rt di qualità, questo impianto sarà in funzione atlo sport dj massa poiché saranno le scuole a trarne ili maggiore beneficio. * Il club di calcio Rijeka ha conseguito in questi ultimi tempi notevoli successi. Senza tener conto dei pareggio ottenuto, contro lo Za--di I. Lega, la compagine nero-azzurra, .allenata da Franjo Glazer, ha ottenuto insperate affermazioni nei contronti con Partizan di Belgrado, vincitore di due campionati e di. tre Ceppe. Dopo aver incontrato peT due volte, la formazione giovanile ed essere uscita con altrettale vite-rie (3 al e 1-0), nel terzo incontro ii ragazzi del R jeka imposero alla suddetta formazione belgradese u pareggio (0-0). Venne quindi la volta -della prima squadra del Partizan e -del ■pareggio ottenuto (2 a 2) abbiamo-già dato notiz a su queste colonne. Ma i dirigenti del Rijeka ottennero una seconda partita coi prestigiosi giocolieri del Partizan. E, mentre il primo incontro venne -giocato al campo Partizan, la seconda partita ha avuto luogo allo -Stadio di Can-trida. Folla strabocchevole. In tutti c’era ila convinzione che il Partizan avrebbe fatto un sc-l 'boccine del Rijeka, anche perchè se -nella prima partita la squ-a-dra belgradese non aveva potuit-o allineare Itutti i titolari, peir la seconda si sono schierati i più moti -assi. Infatti -degli undici -atleti che hanno preso il via -nella partita dii otto giorni fa, itutti, chi più -chi meno, erano stati, e lo -sono tuttora, membri della nostra rappresene ativa;. Im-mag'naiis; quindi la preciccu-paz-icni dei tifosi e, creiamolo pure degli stessi giocatori del R’jaka. Ma a-Ma resa dei -conti, è saltato fuori un pareggio (l a 1). E’ stata questa una partita indimenticabile. TRA GLI STUDENTI POLESI Pallacanestro Neppur* le partite di pallacanestro sono state -disputate in questi -giorni, eccetto una, quella tra la squadra Apprendisti e l’Istituto Economico, -vinta dalla prima per 110:16. Da notare in questa partita i numerosi punti (68) segnati da Racchi, che si è portato in testa alla classifica dei marcatori e difficilmente -potrà venir raggiunto. Essendo questo torneo e girone unico, s’è deciso di abolire la partite pari e di dare un punto alla squadra perdente. La classifica ora è la segunte: Ginnasio croato 4 4 loigna-Udinese. Dopo il ripristino del torneo per la coppa Europa, è diventato interessante anche il secondo posto in clasi-fica e se lo contendono -ben sette squadre. Da Vinci SC. Appr. B.I.S. Magistrale Economico 262: 71 177: 75 252:150 85:129 82:129 80:335 Intanto le squadre fiumane stanno concludendo la preparazione in vista dei prossimi campionati. Il Rijeka riprenderà il girone di ritorno il 27 marzo, ma ormai la squadra è a punto. Anzi per non forzare troppo, l’allenatore ha deciso di far giocare due o tre partite Leggere. Si parla di una probabile trasferta nel capodistriano. L Orient, capolista invitto delta Sottolega, ha giocato sinora [due 'impegnativi incontri. Il primo contro la Locomotiva di Zagabria (0—3) e il secondo contro lo Scoglio Olivi (vittoria per 4 a 2). La terza partita vedrà impegnati gli uomini del dott. Paljaga contro l Odred di Lubiana. Più modesta invece la Locomotiva che ha dispu- ■ tato soltanto uria partita di notevole interesse e cioè quella con la Locomotiva di Zagabria, perduta per 1 e 4. Invece la' Torpedo non ha dormito. Oltre agli incontri di Coppa Iugoslavia, ha giocato a Nuova Gorizia, contro il Rudar di Trbovlje e contro l’Albona. Anche la Nafta si è fatta notare per la buona attività ptecampv0,nato incontrando il Metalac di Zagabria e iOdred di Lubiana, comportandosi onorevolmente. Per le squadre di Sottolega la ripresa aCverà officialmente domenica 13 marzo. * E’ stato visto a Fiume Stojan Osojnak, il popolare centro’attacco della Dinamo di Zagabria. Richiesto se la sua venuta era di collegarsi con leventuale ritorno al Rijeka, ha risposto che per adesso non è in grado di poter dare una risposta ma che se ne parlerà a giugno, cioè quando scadono i contratti die vincolano i giocatori di I e li Lega alle società. Per ora Osojnak è soddisfatto di aver superato gii esami di allenatore di calcio nel recente corso tenutosi a Zagabria. U.I.G. Calcio- Jugoslavo RIDDA DI PARTITE AMICHEVOLI In attesa di riprendere le fatiche dei girone di ritorno, le massime compagini calcistiche -jugoslave si sono ora gettate in una ridda di inoontri amichevoli, qualcuno giocato con squadre estere, ma particolarmente con squadre di levatura inferiore contribuendo, in un certo senso, al miglioramento dello sport nelle toc adita -minori. Indicativa a proposito la tournée del «Partizan» che ha giocato ad Arsia -battendo la squadra dei minatori per 9.T e a Po]a con lo «Scoglio Olivi» di cui diamo il resoconto a parte. La «Stella Rossa» ha disputato domenica a Belgrado un incontro amichevole oon ii «Proleter» di Zre-njanin, battendolo per 4:2 dopo che il 1 tempo si era concluso con 3:1. Le reti per la squadra -belgradese sono state realizzate da Tasič, Kostié, Toplak e Zivanovič e per il «Proleter» da Ačamovič e Galič. Il «Vardar» ha battuto a Skoplje la squadra della II lega, Napredak di Kr-uševac per 2:0. A Banjaluka lo «Zenica» ha sconfitto il «Borac» per 3:2. Gli incontri amichevoli intemazio-nali sono stati invece disputati dalla Dinamo di Zagabria domenica e dall’Hajduk di Spalato mercoledì scorso, entrambi con la squadra svedese Nordi. Gli Svedesi sono stati battuti dagli spalatini per 3:1 e della Dinamo per 1:0 goal segnato nel primo tempo. Concluso il Campionato di hokey sul ghiaccio I Canadesi campioni del mondo battono nettamente la squadra- sovietica Il titolo mondiale di hochey su ghiaccio, oome era -del Testo pronosticato, ha cambiato residenza. Ai russi non è riuscita la grossa sorpresa delTultima edizione, quando nella partita decisiva riuscirono a superare gli eterni rivali ed a conquistare per la prima volta il massimo alloro mondiale. I canadési sono stati quest’anno più preparati, prudenti e tecnicamente migliori, anche se non hanno badato trop-po -per il sottile neU’ultima partita, nella quale si sono imposti nettamente, senza attenuante alcuna per gli sconfitti. In tutti e tre i tempi i canadesi hanno avuto il sopravvento. Basti infatti guardare il punteggio progressivo dei tern-pi: 1:0, 2:0, 2:0, per rendersi conto ohe la superiorità canadese è stata costante e netta e che la vittoria non -è dovuta al solito sprazzo di cinque o dieci minuti. Anche se sconfitti, i rassi so-no però soddisfatti del risultato conseguito, dato che piazzarsi e nettamente davanti a nazioni della forza della .Cecoslovacchia e degli SUA costituisce sempre un merito. Hanno deluso invece Stati Uniti e Svezia, i quali, parliti con grandi ambizioni, si sono visti relegare nelle .posizioni di centro classifica, a tergo del terzetto Canada, Russia e Cecoslovacchia, indubbiamente le migliori di oggi nel cam-po di hockey su ghiaccio al mondo. Particolarmente inferiore alle aspettative è stata la prestazione della squadra americana, la quale è partita come una delle -tre oondidate alla lotta per il titolo, mentre è stata battuta nettamente sia da Canada, che Russia e fermata sulla -parità dalla Cecoslovacchia. Quest’ultima sembra avviata verso le posizioni di predominio mondiale già sue non molti anni addietro, quando il titolo mondiale era tenuto nelle sue salde mani. Mediocre, nel complesso, è stata la pro-va delle nazionali di Germania e Polonia, mentre coraggiosa, aneli« se sfortunata, è stata la prestazione di Svizzera e Finlandia, terminate classifica finale vede al primo posto ambedue in coda alla classifica. La L’Unione Sovietica gode fama di imbattibile nel campo del .pattinaggio sul ghiaccio dove annovera alcuni campioni del mondo uno dei quali, Gončarenko, è sopra riprodotto. Tale fama é stata però un poco sfatata domenica dalla -prestigiosa formazione degli hocheysti canadesi. il Canada con 16 punti, seguito dalla Russia con 14, Cecoslovacchia 11, USA 10, Svezia 9, Germania e Polonia 4, Svizzera e Finlandia 2. ; Meno interessante il Criterium d Europa, disputato fra -le «seconda categoria» di hockey su giaccio, il quale ha avuto sin dal principio il suo netto dominatore nella squadra italiana, vincitrice del torneo a punteggio pieno, oon otto punti su quattro incontri. Oltre a ciò, gli italiani hanno stabilito il nuovo record assoluto in fatto di reti segnate in una partita di campionato, con il risultato di 28 a 0 fatto registrare nell’ultimo incontro contro il Belgio. Meno appariscente appare invece -la prestazione della rappresentativa olandese, relegata al quarto posto-causa la sconfitta subita ad opera dell’Austria nell’ultima giornata di gare. Il ^ 6 a 0 ottenuto dall’Austria contro l’Olanda deve essere preso in maggior considerazione, perchè pone gli austriaci alla ribalta dei rincalzi delle -migliori squadre del mondo. La squadra -jugoslava, partita senza pretese, ha -disputato un torneo senza infamia e senza lode, riuscendo ad acquistare esperienza in campo internazionale, cosa ohe le sarà di grande aiuto nel futuro. Nulla da fare -per la squadra -belga, relegata all’ultimo posto, rivelandosi per Io meno di una classe inferiore al lotto delle concorrenti. La classifica finale vede l’Italia al primo posto con 8 -punti, seguita dall’Austrià con 6, Olanda 4, Jugoslavia 2 e Belgio oon 0 punti. A quanto sembra, il prossimo campionato mondiale di hochey su ghiaccio verrà organizzato nel 1957 a Mosca. Direttore LEO FUSILLI Vicedirettore responsabile MARIO BARAK Stampato presso lo stabil, tipograf, «JADRAN» Capodistria