ANNUARIO DELLA CIVICA SCUOLA •REALE SUPERIORE ALL’ ACQUEDOTTO IN TRIESTE PUBBLICATO A.LLA FINE DELL’ANNO SCOLASTICO 1912-1913 — TRIESTE — STABILIMENTO ARTIST1CO TIPOGRAFICO G. CAPRIN MCMXIII. ANNUARIO DELLA CIVICA SCUOLA REALE SUPERIORE ALL’ ACQUEDOTTO TRIESTE PUBBLICATO ALLA FINE DELL'ANNO SCOLASTICO 1912-1913 TRIESTE STAB. ARTISTICO TIPOGRAFICO G. CAPRIN Ay EDITRICE LA DIREZIONE DELLA SCUOLA Prof. GIULIO BASCHIERA IL METODO D’ ANALISI CON SOLFURO DI SODIO II metodo aiialitico ideato dali' illustre chimico Thenard e divenuto il modello dei vari metodi elaborati in seguito da insigni cliimici, si basa sulla successiva eliminazione mediante idonei reattivi, in guisa da ottenere dapprima dei gruppi di elementi, donde alla lor volta con altra eliminazione si possono isolare i singoli elementi. II processo di eliminazione viene raggiunto nella chimica analitica utilizzando le varie solubilitä dei composti chimici e in ispece quella dei solfuri ottenuti per mezzo dell’idrogeno solforato e del solfuro d’ammonio, ma per le molestie che l'uso dell’idrogeno solforato arreca nei laboratori chimici, si studio da piü tempo di sostituirlo con altro reattivo ehe valga a precipitare i solfuri. II Prof. G. Dr Vortmann nel 1886 suggerl di usare 1’ iposolfito di sodio, pero in seguito, riconobbe che questo reattivo produ-ceva composti tionici derivati dalla decomposizione deli’iposolfito, in guisa ehe 1’ azione del solfuro d’ ammonio era resa difficile, e pereiö si propose di elaborare un altro metodo. Nel 1894, i prof. R. Schiff e N. Tarugi usarono 1’acido tioacetico ottenendo un metodo di funzionamento analogo a quello deli’idrogeno solforato, ma ehe presenta pure gli stessi incon-venienti, causa 1'odore sgradevolissimo del reattivo II prof. A. Rawitsch propose neil’ anno 1898 di precipitare i metalli impiegando direttamente il solfuro d’ ammonio e ottenne uti metodo del tutto razionale ehe viene applicato nell’ analisi quantitativa per separare i metalli ehe si comportano differente-mente verso i solfuri alealini. II prof. Vortmann ideö una modificazione del precedente, sostituendo a! solfuro d’ ammonio il solfuro Ji sodio cristallizzato e ottenne cosl un metodo analitico ehe possiede molti vantaggi su quelli fin allora usati; ha per base come i precedenti, il differente comportamento dei solfuri verso i solfuri alealini e gli acidi dilniti e percio possiede all’incirca lo stesso aggruppamento degli elementi colla differenza di uno spostamento dei gruppi. Da parecchi anni il prof. Vortmann introdus.se con successo questo metodo per gli esercizi di laboratorio degli allievi e stabill dapprima il seguente procedimento : a) precipitazione coli’ acido cloridrico. b) precipitazione medianto 1’ acido solfonco. c) precipitazione col solfuro di sodio d) trattamento dei solfuri coli' acido cloridrico diluito. Siccome in aleuni gruppi la precipitazione 11011 era totale il metodo venne ancor perfezionato eliminando le due prime ope-razioni in modo da far precipitare la soluzione direttamente col solfuro di sodio. Oltre ali’ aver tolto 1’ inconveniente deli' idrogeno solforato, con questo metodo perfezionato, si ha pure il vantaggio di evi-tare le evaporaziotii, con grande vantaggio delligiene nei labo-ratori delle scuole, e della rapiditä delle operazioni analitiche. E pure da rilevare ehe il procedimento analitico no 11 viene difficoltato dalla presenza di sostanze organiche quali acido tarta-rico, citrico, ossalico, zucchero e glicerina. II solfuro di sodio usato in questo metodo, deve essere as-solutamente puro, in cristalli perfettamente incoloii. La soluzione qui adoperata quäle reattivo e del 20 °/0, possiede ia densitä 107 e per evitare ossidazioni deve essere conservata in recipienti perfettamente chiusi. Come si osservera nella deserizionc dettagliata del procedimento analitico con questo reattivo, la soluzione del solfuro di sodio si comporta verso aleuni cationi analogamente alla soda caustica (Ba, Sr, Ca, Mg, Cr e Al), a motivo della scissione idrolitica ehe produce anioni idrossilici. Nella tabella ehe segue viene esposta sommariamente la divisione in gruppi e la disposizione dei singoli elementi nei me-desimi. Formazione dei Gruppi La soluzione ossidata si tratta con soda, soda caustica e solfuro di sodio. I , * II Precipitato Si tratta con acido cloridrico diluito 1:20. Filtrato Si tratta con stile ammoniaco a) soluzione b) residuo contenente UO" CuS Cr" Fe" Mn" Agzf’ cas Zn- Ca" • Gruppo A Iia- NiS Si- Mg- PO/>> >Gruppo B c) precipitato HgS NiS A1(oH)3 d) soluzione SbS,’” Gruppo C AsSj’” SnS3” MoS4” WS4”” VjS7”” AuaS3” PtS4”” ► Gruppo D Essendo il solfuro di nichelio solubile soltanto parzialmente nel solfuro di sodio (formando un solfosale), ri.scoiitriamo questo metallo tanto uel gruppo C) ehe nel gruppo B); invece il rame viene del tutto separato essendone il solfuro, insolubile nel solfuro di sodio (a differenza dei metodi precedenti). Alla deserizione dettagliata del metodo vennero aggiunte le reazioni dei principali ioni per identificare gli stessi dalle so-luzioni ottenute col metodo in discorso e rilevare inoltre il loro comportamento verso il nuovo reattivo. PROCEDIMENTO ANALITICO. La soluzione degli elementi negli acidi cloridrico o nitrico, bene ossidata mediante il riscaldamento con qualche cristallo di clorato potassico oppure con acqua bromina, si tratta con carbonato sodico in polvere fino a cessata effervescenza ; si aggiungono al-cuni centimetri cubici di soda caustica in soluzione per rendere il liquido fortemente alealino e si riscalda. Se vi e sviluppo di am-moniaca si elimina del tutto la stessa coli’ ebollizione. Vi si aggiunge la soluzione del solfuro di sodio puro, esetite da sulfati, in un quantitativo uguale circa al volume della solu- zione e si riscalda moderatamente : il precipitato ehe si formera deve venir tosto filtato. Se il liquido ottemito ha tinta bruna, ne e causa la presenza del nichelio, Il precipitato viene lavato sul filtro stesso con una soluzione diluita di solfuro di sodio (alla quäle si aggilinge un po’ di sol-fito di sodio nel caso vi sia nichelio, affinchd passi nel filtrato) e il liquido di lavaggio si unisce al filtrato. Seguiamo ora le reazioni; Per 1' aggiunta del carbonato di sodio alla soluzione conte- nente i cationi in esame avvengono le seguenti trasformazioni: il piombo e il mercurio precipitano quali carbonati basici: 3PbCi2 + 3Na2C03 + HsO = Pb3(C03),(0H)2 + 6NaCl -f C02 1’ argento, quäle carbonato : 2AgNOa -j- Na2CO, = Ag2C03 -f- 2NaN03 i! ferro, cromo, allumitiio quali idrossidi: 2FeCl3 -f- 3H20 -f- 3NaäC03 = 2Fe(OH)3 -f- 6NaCI -f- 3CO0 1' antimonio forma ossicloruro e acido antimonico ; lo stagno 1' acido stannico. SbCl5 -1- 2HjO = SbO„Cl -f 4HCI SbCl5 + 4lItO = H3Sb04 + 5HCI. II magnesio, l' uranio, il mangnnese, lo zim o, il bario, lo stronzio e il calcio, dänno i rispettivi carbonati: BaClj + Na2C03 = BaCOs + aNaCl. L’ arsenico, il ntolibdenio vanno in soluzione per la forma-zione di sali : AsClg 3Na2C03 NaAs03 -f- 3^-'00- Per 1’ aggiunta di soda caustica e di solfuro di sodio avvengono le reazioni : Il piombo, 1'argento, il rame, il cadmio, il cobalto, il nichelio, il bismuto, il ferro, l’ uratiio, il manganese e lo ziuco precipitano quali solfuri: CuCls + Na,S = CuS -f 2NaCl 2Fe(OH)3 + 3Na3S = 2FeS + 6NaOH + S ZnC03 -j- Na2S = ZnS -f- Na,C03. e il cromo che h. presente quäle cromato da 1’ idrossido 2Na2Cr04 -f 8H,0 + 3Na2S = 2Cr(OH)3 + ioNaOII + 3S Passano in soluzione: 1' a 11 amini o quäle alluminato di sodio, il mcrcurio corae solfuro doppio di sodio e mercurio, 1' ar Senico, 1’ antimonio, lo stagno e il molibdenio quali solfosali : Hg403C03 + 8Na2S + 3H20 == 4NaiHgS2 + 6NaOH + + Nh,C03 NasAs04 + 4Na2S + 4H20 = iNa3AsS4 + SNaOH I) II precipitato ottenuto si tratta a freddo con un miscuglio ottenuto aggiungendo !Occ' della soluzione del solfuro sodico a ioocc di acido cloridrico 1:20 e si lascia a contatto circa 5 minuti; quindi si filtra dinuovo: a) Vanno in soluzione i precipitati contenenti : Ur, Cr, Fe, Mn, Zn, Ca, Ba, Sr, Mg, eventualmente J\ 0- e piccole quan-titä di Co e Ni. Questa soluzione forma il gruppo (A). b) Insoluti rimangono i solfuri di: Cu, Bi, Ag, Cd, Pb, Co, Ni e traccte di H g e Cr0.y Questo residuo forma il gruppo (B). II.) II iiltrato puö contenere i šali di : Hg, As, Sb, Sn, A/, Ni e inoltre gli elementi rari quali : Mo, Wo, V, Au e Pt. Questo liquido puö avere iina tinta verde dipendente da tracce di solfuro di ferro ehe viene separato diluendo e quindi riscaldando il liquido. Una tinta azzurrra dipende dalla presenza del molibdenio e bruna dalla presenza del nichelio. Alla soluzione limpida si aggiunge sak ammoniaco polverizzato e si riscalda leggermente. (Normalmente il sale ammoniaco fa svanire la tinta bruna; se pero questo non e il caso, si aggiunge del solfuro di zinco, ottenuto dal solfato con solfuro di sodio, affinche precipitj seco il solfuro di nichelio colloidale sospeso nel liquido). Per l’a-zione del sale ammoniaco sul solfuro di sodio si forma solfuro d’ ammonio nel quäle e insolubile il solfuro di nichelio e di mercurio ; inoltre 1’ alluminato di sodio viene decomposto. Na2S + 2NH.C1 = (NH4)2S + 2NaCl HgNa,S2 -|- 2NH4CI = HgS + (NH4)2S + 2NaCl Al(ONa)3 + 3NH4CI = A1iOH)3 + 3NaCl + 3NH3 (Se la soluzione originale non venne ben ossidata, puö precipitare 1’ antimonio e allora il precipitato ha color rosso bruno). Na3SbS3 + 3 NII4C1 = (NH4)3SbS3 + 3NaCl II precipitato ottenuto forma il gruppo (C) ; il fiitrato che contiene 1’ antimonio, 1’ arsenico, lo slagno e gli elementi rari forma il gruppo (D). I metalli alcalini vengono ricercati in un nuovo quantitativo del liquido originale e formano il gruppo (E). Aimlisi (lei gruppo (A). Contienne la soluzione dei cloruri di : Ur, Cr, Fe, Mn, Zn, Ca, Ba, Sr, Mg ed eventualmente P205 e tracce dei cloruri di Ni e Co. Si riscalda il liquido all’ ebollizione per scacciare 1' idrogeno solforato formatosi dali’ azione deli’ acido cloridrico sui solfuri e dopo raffreddato si aggiunge in eccesso del carbonato sodico in polvere, acqua bromina e si riscalda il tutto. Per 1’ azione della soda vengono precipitati tutti i metalU quali cai bonati e ii cromo quäle idrossido ; soltanto 1’ uranio va in soluzione quäle sale doppio. Per 1’ azione ossidante del brouio il cromo viene convertito in acido cromico e passa pure in soluzione (talvolta anche il manganese viene convertito in perman-ganato). CrCI3 + 4Na2C03 + Br, = NajCrO, -f 3NaCl + 3NaBr + 4C0.2 Se il liquido ha una tinta rossa, si aggiungono alcune goccie d’ alcool e si riscalda affinche il permanganato contenutovi venga decomposto e precipiti il perossido di manganese. II filtrata contiene dunque il cromo e 1’ uranio. Questo liquido si acidula con acido cloridrico, si elimina 1’ acido carbo nico coli’ ebollizione e si tratta con aminoniaca: il precipitato Uranio giallo contenente 1’ uranio si discioglie nell’ acido cloridrico per Pag- ‘5 le ulteriori reazioni d’ identificazione ; il filtrato ammoniacale con- tiene il cromo. Questo liquido viene acidulato con acido acetico e trattato Cromo con acetato di piombo : il cromato di piombo ottenuto viene pag. 16 adoperato per le reazioni ulteriori. Nel restduo contenente : Mn, Fe, Zn, Ba, Sr, Ca, Mg si deve anzitutto esaminare sevi d acido fosforico sciogliendo una piccola parte nell' acido nitrico e aggiungendo molibdato ammonico. (II precipitato ottenuto con questo reattivo deve esser accuratamente identificato perche se la soluzione conteneva acido arsenico in combinazione con metalli terroso-alcalini puö darsi ehe una parte di tale combinazione non sia stata decomposta dal carbonato e dal solfuro di sodio) I). Se non vi e acido fosforico, si discioglie il residuo nel- 1’ acido cloridrico diluito, si neutralizza esattamente colla soda e Ferro dopo aggiuntovi acetato sodico si fa bollire: il ferro precipita p.ig. i7 quäle acetato basico ehe viene disciolto nell’ acido cloridrico di- luito per le reazioni speciali. Si filtra e al liquido si aggiunge acqua bromina e ammoniaca; poi si riscalda : la foimazione di un precipitato bruno indica la prcsenza del manganese: MnClg + 4NH4OH + Br, = Mn0sH,0 + 2NH4C1 -f + 2NII4Br + H20. II precipitato viene pure disciolto nell’ acido cloridrico per le ulteriori reazioni Al nuovo filtrato si aggiunge carbonato d ammonio in ec-cesso e si riscalda: un precipitato bianco a) contiene i carbonati di calcio, bario e stronzio ; lo zinco e il magnesio rimangono di sciolti qua'i sali doppi nel filtrato b) (Ba, Sr, Ca) CU -f- (NH4)2C03 = (Ba, Sr, Ca) C03 + 2NH4C1 Una parte del precipitato si discioglie nell’ acido cloridrico diluito e si aggiunge 1’ acqua di gesso : se 11011 si forma un precipitato, si cercherk soltanto il calcio ; altrimenti si dovrši separare il calcio dal bario e dallo stronzio. In questo secondo caso si discioglie il precipitato nell’ acido acetico diluito, si riscalda per eliminare 1’ acido carbonico e si tratta con bicromato di potassio per separare il bario : 2Ba(C2H8Os)s —Ka0r„07 -J- H20 = 2Ba( r04 -f- 2K( 2H300 -f- 2C„H402 Al filtrato si aggiunge ammoniaca fino a colorazione gialla e si riscalda ali’ ebollizione. Precipita in tal caso lo stronzio quäle cromato (completamente perö solo dopo alcune ore) Sr(C,H302)s KjCrO^ = SrCr04 2KC3H30, I precipitati del bario e dello stronzio vengono disciolti in acido cloridrico, aggiunto alcool, riscaldato ali’ ebollizione e precipitati il cromo coli’ ammoniaca. I dne filtrati contengono i cationi per le ulteriori reazioni. Al filtrato dello stronzio si aggiunge ammoniaca e ossalato d’ ammonio : un precipitato bianco cristallino indica la presenza del calcio. II precipitato viene disciolto in acido cloridrico diluito per le ulteriori reazioni speciali II filtrato b) si tratta col solfuro di sodio per separare lo zinco quäle solfuro II magnesio resta in soluzione quäle sale doppio se vi era carbonato d’ ammonio in quantitä sufficiente. II solfuto di zinco viene disciolto in acido cloridrico diluito per lc reazioni speciali. Se il precipitato e di color grigio ciö Manganese pag. 17 Calcio pag. 20 Bario pag. 19 Stronzio pag. 19 Calcio pag. 20 Zinco pag. 21 dipende dalla presenza di piccole quantitä di nichelio o di co-balto i cui solfuri sono un po' solubili nell’ acido cloridrico diluito (i : 20) e precipitano quindi ora insieme allo zinco. In tal caso si discioglie il precipitato nell’ acido cloridrico, la soluzione si soprassatura con idrossido di sodio e si tratta con acqua bro-mica affinche il nichelio e il cobalto precipitino quali idrossidi. 11 filtrato contenente lo zincato di sodio si tratta con solfuro di sodio. II filtrato primo, si neutralizza coll’acido cloridrico e si tratta Magnesio con ammoniaca e fosfato sodico per precipitare il magnesio. II pag. 2i fosfato ammono-magnesiaco viene disciolto in acido cloridrico dilüito per le reazioni speciali del magnesio. II). Se vi i acido fosforico nella soluzione cloridrica si tro-vano oltre ai ioni dei metalli anche quelli fosfatici e perciö neu-tralizzando colla soda precipiterebbero i fosfati dei metalli. Per separate 1’ acido fosforico si utilizza la insolubilitä del Ferro fosfato ferrico nell’ acido acetico : si assaggia dapprima in una parte Pag 17 della soluzione la presenza del ferro col prussiato giallo e quindi al rimanente della soluzione si aggiunge una soluzione di cloruro ferrico finche alcune gocce del liquido aggiunte a una goccia d’ ammoniaca dänno un precipitato bruno ; si tratta con carbo-nato sodico fin quasi a neutralizzazione, si aggiungono alcuni grammi di acetato sodico e dopo diluito coli' acqua si riscaida all’ ebollizione per alcuni minuti HgPO* + FeClg + 3NaCaH30, = FePO« -f- 3NaCI + 3C,H40, (Unitamente al fosfato ferrico precipita tutto il ferro rimanente quäle acetato basico). Nel filtrato acetico si cercano quindi gli altri metalli conie descritto in antecedenza. Aualisi del ^ruppo (B). Questo gruppo contiene i solfuri di p'iornbo, di argento, di bismuto, di rame, di cadmio, di cobalto e di nichelio che sono insolubili nell’ acido cloridrico diluito. Si fa bollire il residuo con acido nitrico diluito, si diluisce quindi con poca acqua e si filtra; il residuo ora ottenuto puo con-tenere zolfo, solfato di piombo, piccole quantitä di composti mercurici che non passarono nel gruppo C) e di solfuro d’ argento (adoperando acido nitrico concentrato lo zolfo formerebbe acido solforico che produrrebbe solfato di piombo insolubile). La soluzione dei nitrati si tratta con acido cloridrico diluito (oppure cloruro di sodio) e si filtra il precipitato contenente i cloruri di argento e di piombo. II precipitato, lavato, si tratta con acqua bollente e si filtra ; nel filtrato passa il piombo e la soluzione serve per le reazioni speciali di questo elemento. II residuo ben lavato con acqua bollente si analizza per via secca, oppure si discioglie uell’ iposolfito di sodio e si fa bollire; precipita il solfuro di argento che disciolto nell’ acido nitrico serve per le reazioni ulteriori. II liquido liberato dal piombo e dall’argento si tratta con carbonato di sodio e si riscalda ; il precipitato si lava e quindi si discioglie in poco acido solforico diluito ; un residuo bianco consta di solfato di piombo (perchč una parte del piombo rimase in soluzione). La soluzione dei solfati si tratta con ammoniaca in eccesso e si separa il precipitato di bismuto mediante filtrazione. II precipitato viene disciolto in acido nitrico diluito per le ulteriori reazioni. II filtrato si acidula con acido solforico diluito e si riscalda all’ ebollizione con una soluzione d' iposolfito di sodio : precipita cosi il solfuro ramoso che viene filtrato. Il solfuro ramoso viene disciolto in acido nitrico diluito per le reazioni speciali. II filt7-ato si neutralizza colla soda, si acidula con acido cloridrico diluito e si precipita con un miscuglio di solfuro di sodio e acido cloridrico (25 oc della soluzione di solfuro o di sodio e 100cc d'acido cloridrico diluito 1: 20): il cadmio precipita quäle solfuro. Questo viene disciolto nell’ acido nitrico a caldo per le ulteriori reazioni. II filtrato contenente ancora il cobalto e una parte del nichelio si riscalda all’ebollizione per scacciare lidrogeno solforato, si neutralizza colla soda, si aggiunga acido acetico fino a reazione acida e una soluzione satura di cloruro potassico; il liquido si tratta ora con una soluzione concentrata di uitrito potassico che precipita il cobalto. Dal filtrato si precipita il nichelio aggiun-gendo soda caustica, bromo e riscaldando. I due precipitati vengono disciolti nell’ acido nitrico per ottenere i rispettivi cationi per le altre reazioni. Annlisi del gruppo (€) II precipitato contenente questo gruppo, consta dei solfuri di mercurio, di nichelio e deli’ idrossido d’ alluminio. Si tratta anzitutto il precipitato con acido cloridrico diluito per disciogliere 1’ alluminio e si adopera questo liquido per le ulteriori reazioni. II residuo ottenuto dalla filtrazione si fa bollire coli’ acido nitrico diluito e la soluzione ottenuta si tratta con soda caustica Piombo png. 22 Argento Pag- 23 Bismuto pag. 24 Rame Pag- 25 Cadmio pag. 26 Cobalto pag. 26 Nichelio pag. 27 Alluminio pag. 29 Nichelio pag. 27 Mercurio pag. 28 Stagno pag. 31 Antimonio pag. 3° Arsenico pag. 32 e acqua bromina per precipitare tutto il nichelio, quäle idrossido di color nero. II residuo insolubile nell’ acido nitrico contiene an-cora il mercurio e viene ulteriormente analizzato per via secca oppure si discioglie in poca acqua regia per ricercarvi il catione. Analisi del gruppo (D). La soluzione solfoalcalina contenente arsenico, antimonio, stagno, tnolibdenio e i metalli rari, si tratta con acido cloridrico, diluito, firo a reazione acida, allo scopo di precipitare i solfuri e si filtra. (Nel caso che la soluzione contenesse sostanze organiche che impedirono la precipitazione dell’ alluminio nel gruppo (C) nel filtrato potrebbe trovarsi questo elemento; perciö si satura una parte del filtrato coli’ ammoniaca, si acidula con acido acetico e si aggiunge fosfato di sodio che da un precipitato bianco do vuto alla presenza dell’alluminio). Se il precipitato ottenuto col-1’acido cloridrico e bianco, contiene soltanto zolfo. II precipitato si fa bollire con acido cloridrico della concentrazione 1 : 1. Passano in soluzione i solfuri di antimonio e di stagno mentre si trovano nel residuo quelli di arsenico, di oro, di platino, di vanadio, di molibdenio e di wolframio. a) Nel filtrato s’ immergono pezzetti di filo di ferro (o zinco) e si riscalda : 1’ antimonio precipita formando una pol-vere nera e il cloruro stannico viene ridotto in cloruro stannoso. Si filtra e il liquido si adopera per le reazioni dello stagno allonta-nando dapprima il ferro con soda caustica in eccesso. II residuo nero viene disciolto in una miscela di acido nitrico diluito e tartarico e nel liquido ottenuto si ricerca 1’antimonio con le reazioni speciali. b) Nel residuo si cerca quindi 1’arsenico per via secca, oppure : il residuo viene lavato, bollito con acido nitrico concen-trato, evaporato, disciolto in poca acqua e filtrato : il liquido ottenuto si satura con ammoniaca e si aggiunge la mistura di magnesio. II precipitato diviene rosso-bruno se dopo lavato si umetta con nitrato d’ argento. Analisi del gruppo (E). A) La sostanza e so/ubi/e nell’ acqua e negh acidi. Si aggiunge alla soluzione dell’acqua di barite fino a completa saturazione e si riscalda (se la soluzione contiene molto acido libero si scaccia dapprima questo con 1' evaporazione), Se avviene sviluppo d’ ammoniaca si deve riscaldare fino a completo allonta-namento della stessa e quindi si filtra; al filtrato si aggiunge carbonato d’ ammonio fino a totale precipitazione, si riscalda a bollitura e si filtra. II filtrato ora ottenuto viene evaporato a secco c il residuo arroventato per scacciare totalmente i sali ammoniacali. II residuo viene disciolto in pochissima acqua (3-5cc), la soluzione filtrata e divisa in due parti, delle quali 1’ una si tratta col piroantimoniato di potassio oppure al microscopio coli’ acetato di uranio per scoprire il sodio e 1'altra coli’acido idroclorplatinico oppure col miscuglio di acido tartarico e acetato sodico per la ricerca del potassio. B) La sostansa e insolubile nell' acqua e negli acidi. La sostanza finemente polverizzata si fonde coli’idrossido di bai io solido in un crogiolo di ferro oppure di nichelio ; la massa fusa si discioglie nell’ acqua e la soluzione ottenuta si sottopone all’ analisi come descritta per A). Oppure si mescola il corpo con carbonato di calcio e con cloruro d’ ammonio, si arroventa il miscuglio in un crogiolo di metallo, si scioglie la massa fusa nell’acqua, si precipita il calcio con caibonato d'ammonio, si filtra e quindi si procede col filtrato ammoniacale contenente gli alcali come piü sopra indicato. Principali reazioni Reazioni dei ioni Urnnio I solfuri di sodio o d' avimo-nio dimno un prečipitato bruno solubile negli acidi diluiti e nel carbonato d’ammonio. L' tdrogeno solforato tion precipita. Gl' tdrossidt alcalim dimno un precipitato giallo solubile in eccesso del reattivo. dei singoli ioni. del gruppo (A). ■UOj- UO,Cla + NasS = UOnS + + aNaCl U0,S + 3(NH4)2C08 = = U0,C0%2{NHk\C(\ + + (NH4),S. UO.CU -f 2KOH = UOs( OH), + + 2KC1 2U02(0H3) = Ut 05( OH)„ + H20 Uj05(OH)2 -f iKOH = = A^sč/'07+ 2HjO Sodio pag. 35 Potassio Pag- 35 L’ amtnoniaca da un precipitato giallo solubile nel carbo-nato d’ammonio II prussiato giallo da un 2U03CI2 -f- K4I7 + Na4Fe(CN)6 + dal rame!) ' _j_ 3Hj0 Per vin secca: la perla al sale di fosforö e quella di boraee si colorano in giallo alla fianima ossidante e divengono verdi col raffreddamento. Oromo — Cr" I solfuri di sodio o d’ atn- monio precipitano 1’idrossido di 2CrCl3 -f- 3Na2S -f- 6H2O = cromo a causa della loro disso- = zCri^OH)3 -|- 6NaCl + 3H2S ciazione idrolitica. L' tdrogeno solforato imn precipita. G\'idrossidi alealini e I'mn-moniaca danno precipitati grigi 3^rl^^ Ci{OH~)s -)- solubiliin eccesso del reattivo per “t“ 3NaCl la formazione di cromiti. Facendo Cr(OH)3 + 3NaOH^ Cr(ONa)s bollire tali soluzioni, diluite, ven- _j_ q gono di nuovo decoinposte. II cloro, il brotno, gli jpo- Cr(ONa)3 -j- 3B1' -J- 2NaOH = cloriti, V acqua ossigenata ossi- — A/aiBrOi -f- 3NaBr H20 dano soluzioni alealine di sali 2Cr(ONa)3 -f- 3H202 = cromici e li convertono in cromati. 2Na2CrOi 2NaOH -f- 2H20. Per via secca: Fondendo una combinazione di cromo con soda e salnitro ih un crogioletto di porcellana, si ottiene una massa gialla contenente cromati alealini ehe coli’ acqua da una solu-zione gialla la quäle dopo saturata con acido acetico forma un precipitato giallo coi sali solubili del piombo (acetato). La perla del sale di fosforo ha color verde tanto a fuoco riducente ehe ossidante. La perla di borace ha color verde nella fiamma riducente e giallo in quella ossidante. Ferro Fe'” I solfun di sodio o d' am- . . . 2FeCI3 + 3Na,S = zFeS + monio danno un precipitato nero , ,.. I. . r •, , , , ,• -j- + 6N,iC1 + b tacilmente solubile negli acidi. L' idrogeno solforato 11011 „ , r „ , . . , 2teCI„ -4- H„S == aFeCL + precipita u ferro raa causa ridu- zione precipita lo zolfo + 2HCI + 5 L" atnntoniaca da u 11 precipitato bruno. I sali deli’acido FeCls -|- 3NaOH = Fe{OHj3 tartarico itnpediscono la preci- -f- ßNaCL pitazione. Gli acetati alcalini dänno FeCl3 + 3NaC2H302 = liquidi di color rosso-bruno che, = Fe{C2H?j 02)3 + sNaCl riscaldati aH’ebollizione, formano Fc(C2H30j3 -(- 2H20 ■= un precipitato rosso bruno. = Fe[0H).lCiHi0.l -f- 2C2H402 II Rodunaio di potassio da una soluzione di color rosso FeCl3 + 3KCNb — be[CNS)z + sangue che viene assorbita facil- -j- 3KCl mente dall’etere. !1 prussiato giallo produce 4FeCl3 -(- 3K4Fe(CN)t. = un precipitato azzurro insolubile — Fe^Fa[CN)^\z 1 2KCI negli acidi ma decomponibile Fe4[Fe(CN)6]8 -J- i2NaOH == dagli idrossidi alcalini. — 3NaiFt(CN)6 -f- 4Fe(OH)3 Per via secca: La perla del sale di fosfato ha color rosso nella fiamma ossidante e perde in gran parte il colore nel raf-freddamento. Nella fiamma riducente ha color verdastro chiaro. Manganese — Mn" e perinangnuico — Mn04’ 1 solfuri di sodio o d' am-monio dänno un precipitato di color carnicino che riscaldato di- MnCI2 -|- Na2S = MnS -j- 2NaCl viene verde. II precipitato e fa-cilmente solubile negli acidi, Gl’ idrossidi alcalini danno un precipitato bianco ehe diviene un po’ alla volta bruno per 1’os-sidazione deli’ aria. II precipitato e solubile nel sale ammoniaco, pero dopo 1’ossidazione diviene insolubile. L’ossidazione succede ra-pidamente per la presenza di hromo, di cloro, di ipocloriti e di acqua ossigenata. MnCIg + 2NaOH = Mn(OH)t -f + 2NaCl MnCIo -f Br, + 4NaOH == = MnOiHiO + 2NaCl -f-+ 2NaBr -f- HsO L' ammoniaca da un precipitato bianco ehe si forma in MnCl0 + 2NH4OH == assenza di acidi e di sali d’am- = Mn^OH)^ -(- 2NH4C1 monio. 11 perossido di piombo e 1’acido nitrico riscaldati coi sali di manganese producono una 2MnS04 -j- 5Pb02 -)- 6HN03 — colorazione violetta per la for- = 2?bS04 -(- 3Pb(N03)2 -{-mazione del ionio permanganato. -j- 2 tlMnOi -f- 2H„0. (La reazione viene impedita dal cloro). I permanganati vengono 2KMn04 -j- 3Na3S 4H0O = ridotti dalle soluzioni alealine del — 2Mn O2 -|- 2KOH -f- ,, ; / , + 6NaOH + ,S solfuro at sodio, alcool ecc. pro- ' 1 3 ducendo un precipitato bruno, e 2KMn04 -f 6S02 -f- 2H40 = dalle soluzioni acide dali’ idr o- =2MnS0i + K2S04+ H2S04-|- geno solfurato, dali’ acido solfo- "f" ^ loS„0(; roso, ossalico e nitroso; dai sali 2KMn04 + 5H202 + 3H2S04 ferrosi e dali’ acqua ossigenata — 2 Mn S 04 -j- K2S04 -{- producendo sali manganosi. 5O2 + 8H20 Per via secca: i composti di manganese fusi con soda e saltiitro sulla lamina di platino dänno una sostanza verde conte-nente manganati alcalini. Una perla di soda, sul filo di platino si colora in verde se viene riscaldata prolungatamente alla fiamma ossidante. Le peile di borace e del sale di fosforo sono coloiite in viola ametista dalla fiamma ossidante; il colore svanisce nella fiamma riducente, Bario — Ha”. II solfuro di sodio da un ,T c, . ,. „ . . i. j,.. . , BaCL ~f- 2Na,S —j— 2l~it>0 —■ precipitato bianco d idrossido di ' 2 ' , - T OTT bario = + 2NaCl -f 2NaSH. L idrogeno solforato e il solfuro d' ammonio non preci-pitano. Gl’idrossidi alcahni dänno , „T «n precipitato bianco solubile 3 2NaOH = Ba{OH)t + nell’ acqua. + 2NaCK I carbonati alcalini precipi- _ tano il carbonato solubile negli a 2 a2 3 Ba 0Z acidi. + 2Na01 L’ acido solforico e i solfati di calcio e di stronzio danno il j , ,■ JoaLl, + brsU1=Ä6C,i -4- SrCL precipitato bianco del solfato di 4 412 bario. L 'acido idrofluorsilicico pre-cipita 1’idrofluorsilicicato di bario difficilmente solubile nell'acqua a 3 a e negli acidi diluiti. La presenza d’alcool facilita la precipitazione. II cromato e il bicromato di potassio precipitano il cromato di bario, di color giallo, dalla BaC!2 "t- K2CrO^ = BaCrOi + soluzione neutra o acetica. II “l- 2KCI precipitato e insolubile nell'a- BaCr(^ + 2HC1 = BaC^ + cido acetico e nella soda cau- £rQ q stica; facilmente solubile negli acidi cloridrico e nitrico. Per via secca: i sali di bario colorano in verde giallognolo la framma Bunsen. Stronzio. — Sr" II solfuro di sodio precipita SrCl2 -(- 2Na2S -(- 2H20 = 1’ idrossido di stronzio, bianco. = SrfOH-)- 2NaCl -|- 2NaSH, II solfuro d’ ammonio e 1' i-drogeno solforato non precipitano. * Gl' tärossidi alcalini preči- SrCl2 -f~ 2NaOH = Si(OHjt -f-pitano 1’ idrossido di stronzio. + NaCI. I carbonati alcalini dänno SrCI2 -f- (NH4\C03 = Sr C 0„ -f-un precipitato bianco. -)- 2NH4C1. L' acido solforico ed il sol-fato di calcio precipitano il sol- SrCIs -f- CaS04 == SrSOi -f-fato di stronzio. Sottoposto que- 4* CaCU sto a riscaldamento con una so- SrS04 (NHt)2COs = SrCO8 -f-luzione di carbonato d’ ammonio, + (NH4)žS04 si forma carbonato di stronzio. II cromato dipotassio, colle soluzioni neutre, produce un pre- , „ „ , . , , SrGl„ -f- KXrO, = SrtrO, + cipitato giallo ehe si forma len- - -?KC1 tamente. II precipitato e solubile nell’ acido acetico e nel nitrico. II bicromato dipotassio non precipita, (differenza dal bario !) Per via secca: i sali di stronzio colorano in rosso carmino la fiamma Bunsen. La fiamma e rosso porpora se osservata attra-verso il vetro di cobalto. Calcio II solftiro di sodio precipita 1’ idrossido di calcio. II solfuro d’ ammonio e 1 i-drogeno solforato non precipitano. 61’ idrossidi alcalini precipitano 1’idrossido di calcio. I carbonati alcalini e di ammonio precipitano il carbonato di calcio. L’ acido solforico e i sol/ati facimente solubili dänno un precipitato bianco ehe si forma piü facilmente coll’aggiunta di alcopl, CaCI2 + 2Na2S + 2 N, O = = Caf OH)t -f- 2NaCl -j- 2NaSH. CaCl2 -f 2NaOH — CafOHj, + -f- 2NaCl. CaCl2 + (NII4)2C03 = CaCO% + + 2NH4C1. CaCI0 -f Na2S04 = CaSOt + + 2NaCl. L’ ossalato d' animonio ag- giunto alla soluzione neutra. am • i • Caül, -4- (NH,)2C20i—CciC^Oa Ar momacale oppure acetica pre- 1 1 , 4 *TT • .. i • i “f” 2NH4CI. cipita 1 ossalato di calcio, solu- bile negli acidi nitrico e cloridrico. II ero m ato e il bicromato di potassio nou precipitano. Per via secca: i sali di calcio danno colorazione rosso aran-ciata alla fiamma Bunsen. Zinco — Zn”. I solfuri di sodto e d’ am-monio danno un precipitato bianco solubile negli acidi mine- ZnCla -\- Na2S = Zn S -f- 2NaCl. rali e poco solubile nell’ acido acetico. L’ idrogeno solforato preci-pita incompletamente dalla so- ZnCj2 ZnS 2HC1. luzione neutra il solfuro di zinco ; lo precipita completamente in- ZnCI2 -j- 2NhC2H302 + H2S = vece se la soluzione e debol- = ZuS -j- 2NaCl -|- 2C2H402. mente acetica (acetato sodico). L' ammoniaca precipita in- ZtiCl2 -f- 2NIIjOH = Zn(0H)2 4-completamente 1’idrossido poiche -j- 2NH4CI. questo e solubile nel reattivo for- Zii(OH)2 -f- 4NH3 == mando combinazioni complesse. — ZnfNH^)^ OHj2. Per la via secca: le combinaziom di zinco si riducono a ossido di zinco (sublimato bianco) se vengono arroventate colla soda sul carbone. Se 1’ ossido forinato viene umettato con una soluzione molto diluita di nitrato di cobalto e arroventato, si colora in verde (verde Rinman). Magnesio — Mg“. II solfuro disodio precipita MgCl2 -f- 2Na„S -f- 2H.,0 = 1’idrossido di magnesio = Mg(OH 2 + 2 NaGl 2NaSH Gl’ idrossidi ničnimi e ter- ,, ,„TT ,, , , .... . . , MgCL -4- Ba(OH 2 == Mg(OH)„ 4- roso-alcahm precipitano 1 idros- • - 1 ■= + HaCI2 sido. L’ ammoniaca precipita MgCl2 + 2NH,0H = Mg(OH)i -+-pure 1’ idrossido che e solubile in eccesso del reattivo e nei sali di ammonio, per la formazione di sali complessi. II fosfato di sodio in pre-senza di sali d’ ammonio (ehe si aggiungono dapprima) precipita le soluzioni ammoniacali formando il fosfato ammonio-magnesiaco che e solubile negli acidi minerali enell'acido acetico. L’ ossalato d’ ammonio non precipita (differenza dal calcio !) Per via secca: le combinazioni del magnesio arroventate sul carbone dänno una massa infusibile, bianca, ehe umettata col nitrato di cobalto e di nuovo arroventata si colora in rosa. 11 fosfato di mercurio sottoposto a questo trattamento da una massa di color violetto. I composti di calcio, di stronzio e di berillo danno nelle stesse condizioni una massa grigia. -(- 2NH4C1. Mg(OH)2 + 4NH4C1 = = MgCl^zNH^Cl + 2NH:) + " + 2H20. MgCl2 2NH+C1 + Na2HP04 + + NIT4OH = MgNH.PO^ + + 2NH4C1 + 2NaCl + H,0. Reazioni dei ioni del gruppo (B). Piombo. — Fb*- I solfuri di sodio o d' am-monio e Yidrogenosolforato dänno un precipitato nero di solfuro di piombo insolubile nel solfuro di ammonio e negli acidi freddi e diluiti ; solubile invece a caldo nell’ acido nitrico. Gl’ idrossidi alealini dänno un precipitato bianco d’idrossido di piombo, solubile nell’ eccesso del reattivo formando i rispettivi plumbati. Aggiungendo a tale PbCl2 + Na„S = PbS + 2NaCl 3?bS + 8HN03 = jP6(N03)2 + + 2NO + 3S + 4 HjO. PbCI„ + 2KOH = PbiOH^ + + 2NaCl. Pb(OH)o + 2KOH = P6(0K)S + + 2H20 soluzione acqua di bromo (op-pure H202, NaCIO) e riscaldando il liquido si forma un precipitato bruno di Pb02. L’ Acido solforico da un precipitato bianco di solfato di piombo, solubile nell’ acetato di ammonio, nel tartarato d’ am-monio e negli idrossidi alcalini. I cromati dipotassio dimno un precipitato giallo insolubile nell’ acido acetico, solubile nella soda caustica. Riscaldando il precipitato con ammoniaca esso diviene rosso (rosso di cromo). Pb(OK)2 + Br2 = PbO„ + ' + 2KB1-. PbCI2 + H2S04 = PbS04 + + 2HCI. PbSO, + 4NaOH = Pb{ONa)2 + + 2Na2S04. PbCI2 + KsCr04 = PbCrOi + + 2KCI. PbCr04 + 4NaOH = Pb( ONa)t + -(- Na2Cr04 -j- 2H20. Per via secca: i sali di piombo mescolati alla soda e ar-roventati sul carbone col cannello, dänno un granello metallico duttile e un sublimato (aureola) giallo composto di ossido. Argento, I solfuri di sodio, d’ ammonio o 1’ idrogeno solforato preci-pitano il solfuro di argento, nero, insolubile negli acidi diluiti e freddi e nei solfuri alcalini; solubile pero nell’ acido nitrico bollente. L 'acido clondrico, oppure i clvrtai solubili dänno un precipitato bianco, caseoso insolubile negli acidi diluiti, solubile nell’am-moniaca, nel carbonato dammo-nio, nel cianuro di potassio e nel-1’iposolfito di sodio. Riscaldando quest' ultima soluzione, pi ecipita il solfuro di argento. — Ag* 2AgN03 + Na2S = Ag2S + + 2NaN03. 3-A-g2S "t" 8HNO3 = GAgNOz -j--(- 3S 4- 2NO -I- 4H20. AgCl + Na2S2Oa = AgNaSt O, + +NaCl. 2 AgNaSs03 = Ag,S + -|- Na2S04 —J— fc> —S02. 11 cromato di potassio da un precipitato rosso facilmente 2AgN03 -f- K2CrOi=Agt CrOi -{-solubile nell’ acido nitrico e nel- -|- 2KNO3. 1’ ammoniaca. Per via secca : arroventando sul carbone un sale di argento inisto a soda, si forma un granello metallico, bianco, duttile che diventa rosso se viene riscaldato coli’ acido cromico. Bismuto. — I solfuri di sodio, d’ am-monio o Vidrogeno solforato danno un precipitato bruno-nero inso-lubile negli acidi diluiti, a freddo, solubile invece nell’ acido nitrico a caldo. L’ ammoniaca da un precipitato bianco del rispettivo sale basico. L’ acqua agisce sui sali di bismuto producendo sali basici insolubili. Perciö i sali di bismuto sono solubili sulP acqua soltanto in presenza a grandi quantitä di acidi liberi. I sali basici for mano precipitati lattiginosi, in-lubili nell’ acido tai tarico e nella soda caustica. Lo stammto di sodio (so-luzione di cloruro stannoso nella soda caustica) produce un precipitato nero di un ossido di bismuto : BiO. Lo zinco mette in libertä il metallo ricoprendosi di un in-tonaco nero. Bi'" 2Bi(N03)3 + ßNa^S — Bi2Ss + 6NaN03. BijSj, 4- 8HNO„ = sBt{NOX + + 3S + 2NO + 4H2O.' Bi^N03)3 + 2NH4OH = == Bi(NOsJ(OHJs + 2NH4N03. Bi(N03)3+2H20^; Bi(NOs)(OH)s + 2HN03. ßiCI3 + H20 ZZ BiOOl + 2HCI. 2Bi(N03)3 + 3Z11 = 2 Bi + + 3Zn(N03)2. Per via secca: i composti di bismuto vengono ridotti sul carbone colla soda e danno un granello metallico fragile, circondato da un sublimato giallo (Bi203). Rame. I solfun di sodio, d’ ammo-mo o 1’ idrogmo solforato preci-pitano il solfuro, di color nero, insolubili negli acidi diluiti, solubile nell’ acido nitrico concen-trato, nel cianuro di potassio e in piccole quantitä nel solfuro d’ ammonio. L’ ammoniaca da un pre-cipitato azzurro chiaro di sale basico, solubile nell’ eccesso del reattivo formando un liquido di un bellissimo color azzurro ehe consiste di una combinazione complessa. Gl’ idrossidi alealini dan no un precipitato azzurro ehe riscal-dato diviene nero. L’ idrossido di rame h solubile nei tartarati e nei citrati alealini (liquido Fehling) producendo un liquido azzurro ehe precipita in rosso 1’ ossido ramoso se viene riscal-dato con glucosio II prussiato giallo da un precipitato rosso mattone inso-lubile nell’ acido aeetico diluito. II ferro o lo zinco, immersi nelle soluzioni di rame un po’ acidulate, si ricoprono di uno straterello rosso di rame metal-lico poco aderente. - Cu • Cn(NOs)8 + Na,S = C» S + + 2N;iN03. Cu(N03)2 + nh4,oh = Cu(N 0%)( OH) + NH4N03. Cu(NOs)(OH) + NH4N03 + + 3NH4OH = Cu(jVZJx)JNO,)2 + + 4H2o.' Cu(N03i2 + 2NaOH = = Cu' 0H)t + 2NaN03. Cu(OH)2 = CuO + h2o 2Cu(N03)2 + K4Fe(CN)u = = Cu2Fe(CN)ü + 4KNO.J. Cu(N03)s + Fe = = Fe{N03\ + Cu. sale di fosforo e verde nella Per via secca: La p eri a al fiamma d’ ossidazione e diviene opaca a! fuoco riducente (dopo prolungata azione del cannello) e col raffreddamento acquista una tinta bruna (rame metallico): questa riduzione viene accelerata aggiungendo alla perla pezzettini di carta stagnola. La perla di borace alla fiamma ossidante e di color verde a caldo e azzurro a freddo ; nella fiamma riducente ha color bruno a freddo. Le combinazioni di rame arroventate sul carbone colla soda danno granellini di rame, senza sublimato. Cadinio. — Cd" I solfuri di svdio, d' ammo-nio o 1’ idrogeno solfoi ato pro-ducono un precipitato giallo di solfuro di cadmio solubile nel-1’acido cloridrico concentrato e nell’ acido solforico diluito. II cianuro di potassio da un precipitato bianco solubile in eccesso al reattivo e da tale soluzione 1' idrogeno solforato precipita il solfuro. Cd(NO,), + Na2S = CdS + + 2NaNOs. Cd(CN)2 + 2KCN = KiCd(CN)i. K2Cd(CN)4 + H2S = CdS + + 2HCN + 2KCN. Per via secca : riducendo i composti di cadmio colla soda sul carbone non si ottiene granello metallico ma sublimato bruno di ossido di cadmio. Cobnlto. — Co** I solfuri di sodio, o d' am-monio dänno un precipitato nero nelle soluzioni alcaline o neutre dei sali di cobalto. L’ idrogeno solforato precipita dalle soluzioni neutre di cobalto soltanto una parte di solfuro e in presenza di acidi non precipita affatto. Coli’ ag-giunta di acetato sodico e spe-cialmente riscaldando il liquido avviene la totale precipitazione del cobalto. CoCL + Na.,S = Cö.S'+ 2NaCl. CoCl0 + 2C2H3Na02 + HjS = = CoS + 2NaCl + 2C2H402. Gl’ idrossiiii alcalini preci-pitano un sale basico di color azzurro ehe bo 1 lito (specialmente fuori del contatto deli’ aria) si converte nell’ idrossido cobaltoso di color rosa ; all’ aria questo diviene bruno perche si converte gradatamente nell' idrossido co baltico. Tale ossidazione pud essere ottenuta pure coli’ acqua di bromo o altro ossidante. L' ammoniaca forma dap-piima un sale basico ehe h. solubile nel cloruro d’ ammonio e riscaldando questa soluzione con ipoclorito di sodio si pioduce un composto insolubile di color rosso. Questa precipitazione av-viene lentamente anche per I’ossidazione deli’ aria. 2Co(OH)2 -f- O + II20 = = 2Co(OHJ3. CoCI, + NH,OH = CoCKOH) + + NtI4Cl. 2C0CKOH) + 4NH4C1 + + 4NH4OH + NaCIO = = 2Cy(A//3)4č73 + NaCl + + 7H20. Per via secca: la perla al sale di fosforo e quella al borace si colorano in azzurro tanto a fuoco riducente che a quello ossidante: NaPOg-f- CoO = NaCoP04; Na2B407 + CoO = Na2CoB408. Niclielio. — Ni” I solfiiri di sodio o d’ ammonio precipitano il solfuro dalle soluzioni neutre. II precipitato e insolubile nel solfuro d’ ammonio incoloro, mentre in quello giallo e un po’ solubile e piü solubile ancora in presenza di ammoniaca libera. II precipitato e solubile pure nel solfuro di sodio formando una soluzione di di color bruno dalla quäle il cloruro d’ ammonio coli’ aiuto di un riscaldamento rende di nuovo libero il solfuro di nichelio. NiCl2 + Na, S = NiS + 2NaCl L’ idrogeno solforato preči-pita il solfuro dalle soluzioni neutre; in quelle contenenti acidi liberi soltanto dopo 1’ aggiunta di acetato sodico. II solfuro di nichelio e insolubile nell’ acido acetico e nell' acido cloridrico. Gl’ idrossidi alcalmi preci-pitano 1’ idrossido di color verde ehe riscaldato ali’ ebollizione con 1’acqua bromina diviene nero. L’ idrossido di nichelio e solubile nel cloruro d’ ammonio. L’ ammoniaca precipita pure 1’ idrossido che e solubile in eccesso del reattivo formando un liquido di color azzurro-vio-letto. Se la soluzione contiene acidi liberi, oppure sali d' ammonio non avviene aleuna pre-cipitazione. N iCl2 + H2S + 2NaCsH302 — = Ni S + 2XaCl + 2C2H408. NiCl, + 2NaOH = + + 2NaCl. Ni(OH)ž + NaOH + Br = Ni(OH)s + NaBr. Per via secca; la perla al sale di fosforo si colora in rosso-bruno tanto a fuoco riducente che a quello ossidante e tale co-lorazione diminuisce col raffreddamento. La perla di borace ha lo stesso colore nella Sarama ossidante, ma e grigia in quella riducente per la formazione di nichelio libero. Questa riduzione viene facilitata coli’ aggiunta di carta stagnola. Reazioni dei ioni del gruppo (C). Mercurio. — Hg” I solfuri d' ammonio, di so-dio o 1’ idrogeno solforato dänno un precipitato nero di solfuro mercui ico. L’idrogeno solforato in pic cola quantitä (soluzione debole) HgiNOglj + Nh2S - HgS + + 2NaN03 da un precipitato bianco con-sistente in una combinazione doppia di solfuro mercurico col rispettivo sale di mercurio, e questo diviene giallo per 1' ulte-riore azione deli’idrogeno sol-forato e in fine nero. II solfuro di mercurio e solubile nell' acqua regia e si discioglie pure nel solfuro di sodio in presenza di idrossidi alcalini. Da questa so-luzione viene di nuovo precipitato riscaldando a ebollizione con sale ammoniaco. II cloruro stamioso riduce dapprima in sale mercuroso e poi in mercurio, producendo dapprima un precipitato bianco e poi grigio. II rame, lo zinco, il ferro mettono in libertk il mercurio, che si rivela strofinando il pezzo di metallo. • Per via secca: i composti mercurici volatilizzano se sottoposti a forte calore. Arroventando i detti composti misti a soda o a calce in un cannellino di vetro, si forma un sublimato grigio copsist*nte di minutissime goccie del metallo libero. Ailuminio — Al“*. A1CI, + 3Na2S + 3H20 = = Al( OH)z + 3NaHS + 3NaCl AI(OH)„ + 3NaOH == = A(ONa\ + 3H2ü L' idrogeno solforato non precipita. I solfun di sodio o d'am-monio precipitano l’idrossido. Questo e solubile nel solfuro di sodio (insolubile in quello d’am-monio) perche la concentrazione deiioni idrossilici e di gran lunga superiore nella soluzione del sol-furo di sodio. 3H4S = Hsr[SNa\. Hg(SNa)2 + 2.NH4CI = HgS + + (NH4',S + 2NaCI. 2HgCI2 + SnCl2 = 2HgCl + + SnCl4. 2HgCI + SnCI2 = Hg, + + SnCI4. HgC, + Zn = Hg + ZnCls. Gl’ idrossidi alcalini preci-pitano 1’ idrossido che e solubile in eccesso del reattivo. tna si forma di nuovo per 1’ aggiunta di sale atnmoniaco. A dififerenza del cromo, se la soluzione del-1’ idrossido nella soda caustica viene riscaldata, rimane limpida durante 1’ ebollizione. L’ ammoniaca, il cloruro d' ammonio e i carbonati alcalini e d' ammonio precipitano 1’ idrossido d’alluminio. Per via secca: arroventando un composto d’alluminio sul carbone e umettando quindi col nitrato di cobalto e riscaldando di nuovo, la sostanza assume un color azzurro. (Bleu Thenard) Reazioni dei ioni del gruppo (D). Antiinonio — Sb"* e nntimonile — Sb0’o. I solfuri di sodio o d’ ammonio precipitano dapprima il trisolfuro ehe si discioglie in eccesso del reattivo piü facilmente se questo contiene polisolfuri. Da queste soluzioni si riprecipita il solfuro cogli acidi cloridrico e solforico diluiti. II solfuro e solubile pure negli idrossidi alcalini e neU’acido cloridrico con-centrato, 2SbCI3 + 6Na2S ^ Sb2Sa + + 6NaCl. SbjjSg + 3Na2S = 2Na.3Sb Ss SbjjSg + 2Na2S2 — lVa3SbSi + + NaSbSs 2Na3SbS3 + 6HC1 = 5ž>253 + + 6NaCl + 3H2S 2Na3SbS4 + 6HC1 = Sb2SR + 6NaCl + 3H2S 2Sb2S3 + 4NaOH = 3 NaSbS2 + + A1aSbOi + 2 H,, O 3NaSbS2 + NaSbOž + 4IIC1 = = 2 SbtS3 + 4NaCl + 2H20 L’ idrogtno solforato preci-pita a freddo il trisolfuro rosso dalle soluzioni acide e il trisol- 2SbC!2 + 3H2S = Sb2S3 + 6HC1 faro nella modificazione nera a temperatura d’ ebollizione L'acqua forma un preci-pitato bianco solubile nell’acido SbCI3 + “ SbOCl+ 2HC1 cloridrico concentrato e neH’a- SbOCl + CII O__________ cido tartarico. (differenza dal __ SbOC * + HC1 bismuto!) 4 5 6 Gl' tdrossidi alcahm, 1' am- SbC)3 + 3NaOH = HSb02 + moniaca o i carbonatialcalim pre- + jNaCl + H20 cipitano 1’acido meta-antimoni- SbCI^ + 3NH4OH = H^,bOi + co, solubile negli acidi minerali, + 3NH4Cl -f II20 tartarico e nella soda caustica. HSbOž + NaOR = NaSb 0} + HjO Lo zinco, il ferro o lo stagno libeiano 1’ antimonio metallico formando una sostanza nera. , . . .. 2SbCl., + 3Z11 = 3ZnCI, + 2Sb lale riduzione viene impedita a ‘ ' per la presenza di acido nitrico oppuie altra materia ossidante. L' idrogeno allo stato 11a • scente (zinco e acido solforico diluito) producono 1’idrogeno antimoniato la cui fiamma de-pone 1’ antimonio sopra una bac-cinella di porcellana sotto forma di una macchia insolubile sul-1’ ipoclorito di sodio (a diffe-renza di quella deli’ arsenico). Per via secca: i composti d’antimonio arroventati colla soda sul carbone producono vapori bianchi pesanti, cbe si con-densano sul carbone (ossido d’ antimonio): se la riduzione e ben riuscita si formano anche granellini di antimonio. Staguo — S11” e stanuito — SnO’ 2- I sofun di sodio o d’am-monio formano un precipitato SnCl2 + Na2S = SnS + bruno, insolubile ne! solfuro di + NaCl sodio semplice e nel solfuro SnS + Na2S2 = Na2SnS9 d’ ammonio incoloro ; solubile in-vece se questi solfuri contengono polisolfuri, formando solfostan- nati. Da queste soluzioni gli acidi NasSnSs _f- 2Ü01 — S>/S2 + precipitano il solfuro stannico, di "t* 2NaCl + tljS color giallo. L’ idrogeno solforato pro-duce 1111 precipitato bruno. SnCl2 + Hah = Sv S + 2HCI Gl’ idrossidi alcalini preči- SnCls + 2KOII = {SnOH)i + pitano l’idrossido stannoso che + 2KCI e solubile in eccesso del reattivo Sn(OH)2 + 2KOH = (StiOK)t + per la formazione di stanniti -j- 2H20 I carbonati alcalini, l' am- SnCl2 + 2NH4OH = S?i(OH)2 + tnoniaca o il carbonato dantrno- Jy' 2NH4C1 nio dänno pure un precipitato snci2 + Na2COa + H20 == bianco d’idrossido stannoso. Sn(OH)2 + iNaCl + C02 II cloruro mercurico forma un precipitato bianco dovuto a + 2HgC)? = Hg^ + riduzione. Se vi e eccesso di _j_ c^nQ sale stannoso si produce mer- curio libero e il precipitato e SnCl* + Hg2C!2 = 2Hg + SnCI4 grigio. Lo zine o si ricopre di sta- „ ... . . SnCL + Zn = Z11CI2 + Sn gno spugnoso, dl color grigio. II ferro 11011 lo riduce (Dif-ferenza dali’ antimonio !) Per via secca: i composti di stagno ridotti sul carbone coli’ aggiunta di soda producono granellini bianchi, duttili e un su- blimato bianco deli’ossido. Arsenico -- As o arseniato A304””. f solfuri di sodio o d' ammonio dänno un precipitato giallo, + = ^ + solubile in eccesso dei reattivi J ioNaCl come pure negli idrossidi e car- bonati alcalini e d’ammonio for- As8S5 + 3Na2S = 2Ära3AsSi mando solfoarseniati e ossisol-foarseniati. Da queste soluzioni, gli acidi precipitano di nuovo il pentasolfuro. L’ idrogeno solforato preči-pita pure il pentasolfuro dalle soluzioni cloridiche, a caldo. La m istura di magnesio forma dalle soluzioni ammonia-cali un precipitato bianco, cri-stallino solubile negli acidi. Per 1’ aggiunta di nitrato d’ argento al precipitato, questo diviene bruno per la formazione di arse-niato d' argento. L’ idrogeno allo stato na-scente riduce tutte le combina-zioni ossigenate dell’arsenico for-mando idrogeno arsenicato (ve-leno potente). Accendendo il mi-scuglio di idrogeno e idrogeno arsenicato, la fiamma e azzurra e produce vapori bianchi di ani-dride arseniosa, d’odore agliaceo. Esponendo a questa fiamma un’ oggetto di porcellana, si forma una macchia bruna lucente solubile nell’ipoclorito di sodio (specchio d’ arsenico). Umettando la macchia con acido nitrico conc. ed evaporando quindi a mite calore, si ha un residuo al quäle aggiungendo acqua neutralizzando coli’ am-moniaca e trattando col nitrato d’ argento si ottiene un precipitato rosso o bruno. As2Ss + 6NaOH = M,3AsS4 + 4- Ni73AsS03 + 3H20 2AsC15 + sH2S + AstS& + ioHCl NH4H, As04+ MgCl, +2NHj + + 6H2O = NHiMgAs0i,6Hi0 + + 2NH4C1 H3As04 + 4H, = AsH3 + 4HsO Per via secca: i composti di arsenico arroventati in un tubi-cino di vetro chiuso a un’ estremita danno un sublimato bianco se la sostanza 6 acido arsenioso e nero se e arsenico o alcune altre combitiazioni di arsenico e infine giallo per la presenza dei solfuri d’ arsenico. Aggiungendo alla sostanza, soda e cianuro di potassio, si ottiene lo specchio d’arsenico. I composti d’ arsenico arroventati sul carbone alla fiamma riducente producono vapori d’ odore agliaceo e foi mazione di un sublimato bianco. Molibdato — MoO”. I solfuri di sodio o d’ am-monio producono un precipitato bruno solubile in eccesso dei reat-tivi per la formazione di solfo-sali. L' idrogeno solforato preci-pita con difficoltä il solfuro di molibdenio, solubile nell’acido nitrico e insolubile nell’ acido ossalico. (differenza dallo sta-gno). Gli acidi nitrico o cloridrico precipitano 1'acido molibdenico dalle soluzioni concentrate; que-st’ acido e solubile negli acidi e negli alcali. II rodanato di potassio in soluzione cloridrica da una co-lorazione rosso - carmino ehe viene assorbita dall’etere. HsMo04 + 3Na,S + H,0 = MoS^ + 6NaOH MoS3 + Na,S = NaiMoSi Na2Mo04 + 2HNO3 = //j Mo04 + 2NaNOs sale di fosforo e verde nella Queste colorazioni Per via secca: la p eri a al fiamma riducente e quella di borace e bruna, scompaiono nella fiamma ossidante. Reazioni dei ioni del gruppo (E). Potassio — K’. L’ acido idroclorplatinico produce un precipitato giallo cristallino nelle soluzioni non troppo diluite, ehe si forma piu ^ + ^ = + facilmente aggiungendo 1’egual 2jjq| volume d'alcool prima del reat- tivo II precipitato e solubile nell'acqua hollente. (L’ ammonio da un precipitato consimile). L’ acido tartarico o il tar-tarato acido di sodio precipitano dalle soluzioni neutre il tarta- KC1 + C4Hft06 = C^KOj + rato acido. Le soluzioni alealine _)_ devono venir dapprima acidu- late con acido acetico e quelle KCl + C4H5Na06 — C4Hr)K06+ acide devono essere trattate con NaCl acetato di sodio. (L' ammonio da un precipitato simile). L’ acido picrico da un precipitato giallo cristallino di pi-crato potassico. L acido idrofluorsilicico produce un precipitato bianco, trasparente, ehe si forma piü facilmente per 1’ aggiunta di acido cloridrico. Per via sccc.a: colora la fiamma Bunsen in violetto. Osser-vando la fiamma attraverso il vetro di cobalto, questa appa-risce di color rosso-carmino. Sodio Na’. II piroantimoniato di potassio produce dopo qualche tempo un precipitato bianco cristallino dalle soluzioni neutre o legger-mente alealine concentrate. K2H2Sb207 + 2NaCl = = Na2H2Sbj07 + 2KC1 L’ acido idroclorplatinico e picrico non precipitano (diffe-renza dal potassio !). Al rnicroscopio: si osservano cristalli tetraedrici evaporando a secco una goccia della soluzione sul vetrino e aggiungendovi una goccia di acetato d’ uranile. Per via secca: la fiamma Bunsen viene colorita in giallo e tale colorazione svanisce se osservata attraverso il vetro di cobalto. FONTI Dr. GEORG VORTMANN : Allgemeiner Gang- der qualitativen chemischen Analyse ohne Anwendung von Schwefelwasserstoffgas. Dott. F. P. FREADWELL : Trattato di chimica analitica, tra-dotto dal Prof. Dr. 5. Mio lati. Dr. C. REMIGIUS FRESENIUS: Anleitung zur qualitativen chemischen Analyse. ERNST SCHMIDT : Anleitung zur qualitativen Analyse STÄDLER KOLBE: Leitfaden für di qualitative chemischen Analyse. Prof. KARL HANOFSKY und Prof. Dr. PAUL ARTMANN: Kurze Anleitung zur qualitativen chemischen Analyse mm NOTIZIE SCOLASTICHE per 1’ anno 1912-1913 COMPILATE DAL DIRETTORE. PERSONALE INSEGNANTE DIRETTORE : i. Suppan Erminio. PROFESSOR! EFFETTIVI: 2 Baschiera Giulio, custode del gabinetto di chimica, capoclasse della V«, insegnö storia naturale nelle classi I b, Ic. II a e V a ; chimica nella IV a, V a e VJ a, e chimica anahtica in due corsi. — Ore settimanali 20. 3. Borri Vittorio Ferruccio, capoclasse della I b, insegnö lingua italiana nella 1 b, II b, e 111 a ; lingua francese nella VI« e VIb. — Ore settimanali 18. — Istrul ancora gli allievi degli ultimi due corsi nel tiro a segno. 4. Braun Giacomo, dottore in filosofia, custode della biblio-teca dei professori. capoclasse della III fe, insegnö lingua italiana nelle classi III b, VI b e, nel primo semestre, anche nella Ia; lingua tedesca nella III b, V a e VI b. — Ore settimanali 21 nel primo semestre, 17 nel secondo. — Insegnö ancora nel primo semestre stenografia nel secondo corso e nel corso di perfezionamento. 5. Brumat Giuseppe, insegnö lingua italiana nella II« e V a; lingua tedesca nella II c e lingua francese nella V a e r VII a. — Ore settimanali 18. 6 Budinich Antonio, custode del gabinetto di geografia e storia, capoclasse della II a, insegnö geografia e storia nelle classi Ic. II a, III b, IV a, e VI b. — Ore settimanali 19. — Istrul ancora gli allievi degli ultimi due corsi nel tiro a segno. 7. Capietano Mario, capoclasse della IVc, insegnö matematica nelle classi III b, IV b, IV c e V b ; disegno geometrico nella III b e IV c, e geometna descrittiva nella V b — Ore settimanali 23. 8. Cortivo Ernesto, custode del gabinetto A di disegno, insegno disegno a mano nelle classi I a, I c, II a, III a, IV «, IV c, V«, VI «e VII a. — Ore settimanali 30. 9. Cumin Giovanni, capoclasse della Ir, insegno lingiia italiana nella I c, e lingiia tedesca nella I c, IV «, VI a e VII b. — Ore settimanali 20. 10 Furlani Vittorio, capoclasse della III «, insegno geografia e stor\a nelle classi Ilb, III a, IV b, IV c, V« e VII er. — Ore settimanali 23. — Diresse ancora gli esercizi di voga degli allievi deli' ultimo corso. 1 1. Grandi Luigi, dottore in lettere, capoclasse della V b, insegno geografia e storia nelle classi I«, 1 b, II Vb Via e VII b. — Ore settimanali 22. 12. Gregoretti Ettore, capoclasse della 11^, insegno lingua italiana nella VII a ; lingua tedesca nella II b, III a, V b e VII«. — Ore settimanali 19. 13. Grignaschi Emilio, membro deli' i. r. commissione esa-minatrice per il magisteio nelle scuole commerciali superiori, custode del gabinetto di fisica, capoclasse della VIIb, insegno niatematica nella VII 6; fisica nella III a, IV b, VI a e VII b \ — - Ore settimanali 18. 14. Hess Gustavo, custode del gabinetto B di disegno, insegno disegno a mano nelle classi Ib, II b, Ilc, III b, IV b, V b, VI b e VII b ; calligrafia nella I a, I b e I c. — Ore settimanali 30. 15. Ivancich Antonio, custode del gabinetto di storia naturale, insegno storia naturale nelle classi la, II b II c, V b, Via, VI b e VII b \ fisica nella IV a e IV c. — Ore settimanali 19 nel primo semestre. 21 nel secondo. 16. Luciani don Luciano, esortatore per le classi superiori e custode della bibliotheca pauperum, insegno religione cat-tolica nelle classi III a, III b, IV a, IV b, IV c, V a, V b, Via, VI b, V.1I«, VII b. Ore settimanali 20. 17. Nordio Attilio, custode del gabinetto di disegno geome-trico, capoclasse della VI«, insegno matematica nella IV« e VI a ; disegno geometrico nella IV a e IV b; geometri a descrittiva nella V «, VI a e VII b. — Ore settimanali 22 nel primo semestre, 21 nel secondo. 18. Pierobon Rocco, capoclasse della la, insegno lingua italiana nella I] c e V b e, nel secondo semestre, anche nella I a ; lingua francese nella V b e VII b\ e, nel primo semestre, lingiia tedesca nella la. — Ore settimanali 19 nel primo semestre, 17 nel secondo. 19. Rossmann Enrico, custode della biblioteca giovanile, ca-poclasse della IV b, insegnö lingua italiana nella IV b, IV c e Vil b ; lingua tedesca nella IV b el V c. — Ore settimanali 20. 20. Sandri Alfonso, capoclasse della VI b, insegnö matematica nelle classi la, II b, III rt e VI b \ disegno geometrico nella II/; e III a ; e geometria descrittiva nella VI b e VII a. — Ore settimanali 22 nel primo semestre, 21 nel secondo. — Insegnö inoltre stenografia nelle due sezioni del primo corso. 21. Stecher Umberto, capoclasse della Vila, insegnö matemn-tica nella 'V a e VII a; fisica nella III b, VI b e VII«. — Ore settimanali 20. SUPPLENTI: 22. Mauroner Cristiano, capoclasse della IV a, insegnö lingua italiana nella IV a e VI a ; lingua tedcsca nella Ib e II a. — Ore settimanali 18. 23. Migliorini Mario, insegnö nel secondo semestre lingua tedesca nella la-- ore settimanali 6 —; e, pure nel secondo semestre, stenografia nel secondo corso e nel corso di per-fezionamento. 24. Mulej Emilio, insegnö matematica nelle classi Ib, I c e II a; disegno geometrico nella II a. — Ore settimanali 11. 25. Sablich Mario, capoclasse della Ilc, insegnö j-tona natia-ale nella VII a ; chimica nella IV b, IV c, V b e VI b ; matematica e disegno geometrico nella II c. — Ore settimanali 19. 26. Vascotto don Bartolomeo, esortatore per le classi infe-riori, insegnö religione cattolica nelle classi la, Ib, I c, II «, II b e Ilc. — Ore settimanali 12. DOCENTE DI GINNASTICA : 27. Doff-Sotta Giacomo, insegnö ginnastica, come materia obbligatoria, nelle classi I-IV, come materia facoltativa, nelle classi V - VII. — Ore settimanali 24. — Diresse inoltre i giuochi ali' aperto. DOCENTE Dl RELIGIONE ISRAELITICA: 28. Coen Davide, maestro della Scuola popolare della Comu-nitk israelitica, insegnö religione israelitica in tutte le classi. — Ore settimanali 5. CAND1DATI Dl PROVA : 29. Sestan Odo, assistette, dal dicembre in poi, ali’ insegna-mento della matematica e della geornetria descrittiva in piu classi; ed insegnö, dali’aprile in poi, disegno geometrico nella IV b e matematica nella Via. — Ore settimanali 6. 30. Zelco Manlio, assistette nel corso deli’ intero anno scola-stico alle lezioni di Storia naturale e di chimica in piü classi; ed insegnö, nel secondo semestre, storia naturale nella II c, e chimica nella IV a. — Ore settimanali 5. ASS1STENT1: 31. Fonda Attilio, assistette ali’ insegnamento del disegno a mano nelle classi la, Ib, I c, II a, II b, III«, VI b e Vila. — Ore settimanali 29. 32. Furlani Giuseppe, assistette ali’ insegnamento del disegno a mano nelle classi II c, III b, IV a, IV b, IV c, V a, V b, VI « e VII b. — Ore settimanali 28. PIANO DELL,E LEZIONI SEGUITO DURANTE L’ ANNO SCOLASTICO 1912-1913 L’istruzione venne impartita secondo il piano normale d’in-segnamento per le Scuole Reali pubblicato coli’ordinanza deli’ i. r. Ministero del Culto e deli'Istruzione d. d. 8 aprile 1909 N. 14741, e, per la lingua italiana, secondo il piano didattico fissato con disp. minist, del 22 settembre 1909 N. 20620. Per le lingue tedesca e francese, a sensi del disp. luogot. d. d. 10 novembre 1909 N. VII-602/7-09, resta per il momento in vigore il piano didattico finora in uso. L’ insegnamento della religione cattolica segui secondo il piano stabilito dal disp. minist, del 16 gennaio 1906 N. 47887 ex 1905. La ginnastica, in conformita al disp. luogot. d.d. 12 ottobre 1911 N. VII-1318-1 r, fu materia obbligatoria nelle classi I-IV, e verrä gradatamente introdotta come tale anche nelle classi V-VII, nelle quali continuö quest’ anno come materia facoltativa; 1’insegnamento segui secondo il piano pubblicato coll’ordin. minist, del 27 giugno 1911 N. 25681. MATERIE D’OBBLIGO. CLASSE I. Religione, 2 ore per settimana. Dottrina della religione cattolica, con spiegazione occasio-nale delle cerimonie e dei riti liturgici. (Fede, Grazia e Ss. Sacramenti; principali feste, e cerimonie dei Ss. Sa-cramenti). Lingua italiana, ore 4 per settimana. Grammatica: Avviamento alla retta pronunzia; ripetizione della materia grammaticale richiesta all’ esame di am-missione, aggiungendovi quanto e necessario per lo studio della lingua tedesca. Lettura cd esercizi di csfrosizioue orale. (Almeno 2 ore la settimana). Lettura corretta e chiara di brevi poesie, nella maggior parte narrative, facilmente comprensibili, di rac-conti, favole, fiabe, leggende. Riprodnzione libera e com-mento del brano letto. Riproduzione orale di altre cose udite o lette, e, ali' occasione, esposizione di cose osservate. Recitazione di poesie non troppo ampie, per eccezione anche di piccoli brani di prosa. Lavori in iscritto. In iscuola brevi esercizi di riproduzione e di narrazione secondo i bisogni deli’ istruzione. Ogni semestre 6 brevi compiti di scuola e 3 di casa. Riproduzione di brani letti e narrazioni, di difficoltä gradatamente maggiore. I lavori in iscritto servono anche da esercizi di ortografia. Ripetizione ed applicazione di regole orto-grafiche durante la correzione dei compiti. Lingua tedesca, ore 6 per settimana. Pronunzia e lettura — Morfologia: Articolo. Sostantivo. Nome proprio. Pronome personale. Aggettivo possessivo. Aggettivo attributivo. Presente indicativo e imperativo dei verbi deboli. Comparazione deli’aggettivo e deli'av-verbio. I verbi composti e i verbi modali. (Defant, p. I, pag. 1-73)- Lavori in iscritto: Brevi dettature in stretta relazione con la materia studiata, piü tardi con lievi modificazioni del testo; risposte a domande facili, tolte dalla materia trat-tata; esercizi di grammatica. D'a Natale alla fine deli’anno scolastico 7 compiti scolastici, di cui 3 dettature; inoltre esercizi secondo il bisogno. Geografia, ore 2 per settimana. Esposizione intuitiva dei concetti fondamentali della geografia. dapprima in relazione ;i 1 proprio paese, poi in continuo nesso con la materia trattata progressivamente. Posizione del sole rispetto ali’ edificio scolastico e ali’a-bitazione nelle diverse ore del giorno e nelle varie sta-gioni (verso la fine deli’ anno riassunzione delle singole osservazioni per dare un' idea del movimento spirale del sole). Poi orientazione sulla terra e sulla carta. Nozioni elementari sulla rete dei meridiani e paralleli del globo. Descrizione e spiegazione delle condizioni di illu-minazione e riscaldamento entro i limiti del proprio paese, in quanto esse dipendono dalla lunghez/.a del giorno e dall’altezza del sole. Forme principali della superficie solida e liquida, loro distribuzione sulla terra e loro de-descrizione. Posizione degli stati e delle cittä piü impor-tanti, con esercizi continui di lettura della carta. Esercizi di disegno delle piü semplici forme geografiche. Storia, ore 2 per settimana. Evo antico. Esposizione particolareggiata delle leggende. I personaggi e gli avvenimenti piu importanti della storia, specialmente dei Greci e dei Romani. Matematica, ore 3 pet' settimana. Aritmetica. Le quattro operazioni fondamentali con numeri interi concreti ed astratti, estese gradatamente a numeri piü grandi. Cifre romane Monete, misure e pesi in uso nella Monarchia. Numeri decimali, considerati dapprima se-condo il sistema di posizione, poi quali frazioni decimali, insieme con esercizi preparatori per il calcolo colle frazioni. (Frazioni comuni i cui denominatori constino di pochi e piccoli fattori primi ehe si possono trattare, con esempi intuitivi, quali numeri concreti speciali senza le cosidette regole per il calcolo con frazioni). Geometria. Esercizi preliminari nell' intuizione dei corpi semplici, specialmente del cubo e della sfera, esercizi nell’uso del compasso, della riga, dello squadretto, della misura metrica e del rapportatore. Misurazione e disegno di og-getti a portata di mano. Proprietk e relazioni delle piü semplici forme geometriche (angolo di 90°, 6on, triangoli isosceli, rettangoli ed equilateri, ecc.), posizione parallela e perpendicolare di rette e piani su figure piane e corpi Area del quadrato e del rettangolo, superficie e volume del cubo e del parallelepipedo rettangolare. Lavon m iseritto. 3 compiti scolastici al semestre, inoltre brevi esercizi domestici di volta in volta. Storia naturale, ore 2 per settimana. Nei primi sei mesi dell’anno scolastico: Zoologia, e precisa-mente deserizione di forme tipiche di mammiferi e di uc-celli, con riguardo a quelle proprietä biologiche ehe possono essere ammesse con certezza. Negli ultimi quattro mesi deli’ anno scolastico: Botanica, e precisamente deserizione delle fanerogame piü semplici come avviamento alla conoscenza dei concetti morfologici piu importanti con riguardo ai piu semplici rapporti biologici. Disegno a mano, ore 4 per settimana Semplici motivi ornamentali piani (tanto moderni ehe storici) sviluppati da forme fondamentali geometriche. Forme naturali stilizzate. Oggetti in alzato geometrico. Spiegazioni intorno alle applicazioni delle forme ornamentali rappresentate. Ogni tanto disegno a memoria di forme giä disegnate. Materiali: matita, colori. Calligrafia, ore 1 per settimana. Corsivo italiano e tedesco. Sciittura rotonda. Ginnastica, ore 2 per settimana CLASSE II. Religione, 2 ore per settimana. Dottrina della religione cattolica, con spiegazione occasio-nale delle cerimonie e dei riti liturgici (Speranza e Carita, precetti della Chiesa, Sacrificio della S. Messa, Giustizia cristiana; devozioni, processioni, pellegrinaggi, immagini, altari. ciö ehe nella Liturgia si riferisce alla S. Messa). Lingua italiana, ore 4 per settimana. Grammatica: Ripetizione e ampliamento delle nozioni gram-maticali giä acquistate, con riguardo a quanto e neces-sario per lo studio della lingua tedesca. Lettura e esercizi di esposiziotie orale. (Almeno 2 ore la settimana). Estensione della lettura a brani ehe trattino la storia. la storia naturale e la geografia; e a poesie al-quanto piü ampie. Esercizi di dizione come nella classe prima. Lavori in ineritto come nella classe prima. Vi si aggiungono ancora rifacimenti, brevi riassunti e primi saggi di de-serizione. Lingua tedesca, ore 5 per settimana. Riassunto di quanto fu pertrattato nel corso precedente. Morfologia: L’ imperfetto dei verbi forti. I pronomi. I numerali. Coniugazione dei verbo. La preposizione. L’in-teriezione. (Defant, p. I, pag. 73-150). Lavori in iscritto: Esercizi corne nella classe prima. Compiti scolastici: 4 il semestre Materia per questi esercizi e compiti come nella classe prima. Geografia, ore 2 per settimana. II movimento del sole sopra orizzonti di altre latitudini par-tendo dalle cognizioni acquistate per 1’ orizzonte del proprio paese e premettendo la descrizione dei rispettivi paesi; forma e grandezza della terra. Nozioni piü ampie intorno al globo terrestre. L’Asia e l’Africa: posizione, configurazione orizzontale e verticale, idrografia, topografia, climatologia. Vegetazione. prodotti. occupazione degli abitanti in quanto dipendono dal suolo e dal clima, da dimostrarsi con singoli esempi evidenti. L’Europa: Sguardo generale dei contorni, del rilievo e del-1’idrografia. L’Europa meridionale e le isole britanniclie secondo i criteri esposti per l’Asia e per l’Africa. Schizzi di carte geografiche (esclusivamente come esercizi). Storia, ore 2 per settimana. Evo medio ed evo moderno fino alla pace di Vestfalia: i personaggi e gli avvenimenti piü importanti della storia universale, con speciale riguardo alla storia della Monar-chia austro-ungarica. Matematica, ore 3 per settimana. Aritmetica: divisori e multipli; fattori primi di numeri dap-prima piccoli, poi maggiori. Generalizzazione delle regole per il calcolo colle frazioni; trasformazione di fra/.ioni comuni in decimali e viceversa. Qnantitä direttamente ed inversamente proporzionali nel calcolo di conclusione (coucetto della dipendenza funzionale). Esercizi continui di calcolo con numeri decimali concreti per mezzo di proplemi gradualmente ampliati. I piü semplici calcoli d’interesse. Geometria. Concetto intuitivo della simmetria di forme solide e piane. Elementi necessari alla determinazione di una figura piana per mezzo della costruzione (in sostituzione alle dimostrazioni di congj-uenza). Svariate applicazioni a misurazioni nell’aula scolastica, possibilmente anche all’aperto. Triangoli, quadrilateri, poligoni (particolar-mente i regolari), il cerchio. I corrispondenti prismi, le piramidi, i cilindri e coni retti. La sfera per quanto lo richieda 1’ insegnamento contempoi anea della geografia. Cambiamento di forma e grandezza delle figure geome-triche col variarne gli elementi che ie determinano. Lavori in iscritlo. 3 compiti scolastici il semestre, inoltre brevi esercizi domestici di volta in volta. Disegno geotnetrico, ore 2 per settimana. Esercizi continuati neU’uso degli stumenti da disegno. P10-blemi di costruzione in relazione alla materia trattata nella geometria, applicati anche al disegno di semplici forme ornamentali. Storia naturale, ore 2 per settimana Nei primi sei mesi deli’anno scolastico: Zoologia. Descri-zione dei rappresentanti principali dei vertebrati, e loro modo di vita. Sguardo generale alla divisione dei regno animale. Negli ultimi quattro mesi deli’anno scolastico: Botanica. Descrizione di fanei ogame meno semplici e di alcune crit-togame con riguardo alle loro proprietä biologiche. Cias-sificazione generale dei regno vegetale. Disegno a mano, ore 4 per settimana. Introduzione intuitiva nel disegno prospettico: disegno di corpi fondamentali da gruppi adatti di modelli, congiunto col disegno di rispettive forme usuali; breve spiegazione degli effetti prospettici; passaggio al disegno di corrispondenti oggetti e di semplici oggetti naturali, sia singoli che disposti in gruppo. In secondo luogo continuazione degli esercizi dei disegno piano. Disegni a memoria e schizzi. Materiali: matita, crayon (eventualmente anche carbone) e colori. Ginnastica, ore 2 per settimana. Religione, 2 ore per settimaDa Primo semestre: Liturgia della chiesa cattolica. Secodo semestre: Storia del Vecchio Testamento: Lingua italiana, ore 4 per settimana. Grammatica. La morfologia, la dottrina della formazione delle parole e la teoria della proposizione semplice, trattate sistematicamente, con riguardo alle varieta e alla oscil-lazioni dell'uso moderno. Esercizi per sviluppare il senso linguistico, da farsi all’occa-sione anche durante la lettura: frasi fatte del linguaggio figurato, nomi di persone e di luoghi, omonimi e sinonimi, cenni sulla differenza fra lingua parlata e lingua letteraria? parole di origine dottrinale e parole di origine straniera. Capitoli scelti di semasiologia. Lettura. Ai brani soliti si aggiungono poesie liriche e poesie epiche di maggiore ampiezza, brevi descrizioni, da usarsi come modelli per componimenti, racconti alquanto estesi, di chiara disposizione, analisi piü accurata dello svolgi-mento del pensiero e deli' espressione linguistica. Notizie biografiche su autori noti. Esercizi di recitazione. Esercizi di esposizione orale. Brevi saggi dinanzi alla classe, con preparazione o senza, e precisamente racconti, rias-sunti, e relazioni di fatti osservati direttamente. Lavori in iscriito. Esercizi in iscuola secondo il bisogno e secondo il criterio deli’ insegnante, speciamente quando si devono preparare gli allievi a nuove forme di esposizione, prima che queste vengano assegnate come compiti di scuola o di casa. Ogni semestre 4 compiti scolastici e 2 domestici. Descrizioni di varia maniera, contenuti, rifacimenti liberi quanto allo stile, di argomenti conosciuti dalla lettura tedesca. Lingua tedesca, ore 4 per settimana. Ripetizione per sommi capi di quanto fu pertrattato nei corsi precedenti — Morfologia: Coniugazione del verbo (Congiuntivo, attivo o passivo e forme nominali). La pre-posizione. L’interiezione. (Defant, p. I, pag. m-150), Nel secondo semestre le pa g. 1-31 delia II parte della grammatica del Defant, ehe si riferiscono alla ripetizione generale della morfologia. Lettura: Schmid, Erzählungen. Lavori in iseritto. Riproduzione libera di piccoli racconti, risposte a domande ehe si rifetiscono a cose lette, brevi riassunti di brani di lettura piü ampi. Traduzioni dal 1’ita-liano nel tedesco. Numero dei compiti scolastici e degli esercizi come nella II. Geografia, ore 2 per settimana. I paesi deli’ Europa non trattati nella seconda classe (esclusa la Monachia austro-ungarica). L’America e 1’Australia secondo i criteri esposti per la seconda classe, special-mente per quanto riguarda la spiegazione delle condizioni climatiche. Ripetizione e completamento della geografia astronomica con riguardo alle nozioni di fisica acquistate dagli scolari in questa classe. Schizzi di carte geografiche come nella classe II. Storia, ore 2 per settimana L’etä moderna dalla pace di Vestfalia fino all’epoca presente. I personaggi e gli avvenimenti piü importanti della stoiia universale con speciale riguardo alla storia della Mo-narchia austro-ungarica. Matematica, ore 3 per settimana. Principi di aritmetica generale come riassunto dell’insegna-mento finora seguito ; regole aritmetiche espresse in parole e con lettere, i piü semplici cambiamenti di forma, esercizi di sostituzione (frequenti prove di calcoli generali mediante sostituzioni di numeri pai ticolari nei dati e nel risultato). Numeri negativi nelle applicazioni piü semplici (scale termometriche e di altezze, livelli dell’acqua, linea numerale). Relazioni fra aree (confronti, le piü semplici trasformazioni, formule per il calcolo), volumi di prismi e cilindri retti corrispondenti. Misurazioni e confronti su oggetti dell’aula scolastica, e possibilmente anche ali’ aperto. Teorema di Pitagora con svariati metodi intuitivi e applicazioni dello stesso a figure piane ed ai piu semplici corpi (p. e. diagonale del cubo, altezza di piramidi quadrangolari rego-lari). La piramide (il cono), la sfera ; superfice e volume di questi corpi (per la sfera senza dimostrazione delle formole. L' aritmetica combinata in vario modo alla geometria : Rap-presentazione grafica delle quattro operazioni aritmetiche con segmenti, e delle espressioni (a -(- b)2, (a — b)2, (a -|- b), (a — b), (a b)3 ecc. su rettangoli e cubi. Estrazione della radice quadrata e cubica in relazione ai calcoli planime-trici e stereometrici. Operazioni abbreviate. Grado di esattezza ehe si intende di raggiungere e quello che si p ud realmente ottenere colla misurazione effettiva degli elementi determinatori. Stima e calcolo dei lisultati e verificazione di questi per mezzo di susseguente misur-azione e pesatnra del modello del rispettivo corpo. Ul-teriori impulsi allo sviluppo del concetto funzionale: il crescere delle dimensioni lineari, della superficie e del volume delle forme di cui sia giä riconosciuta la simi-glianza (coli’ intuizione di retta o col disegno in scala ridotta) in ragione della prima, della seconda o della terza potenza, rispettivamente della seconda o della terza radice degli elementi determinatori. Le piu semplici equazioni determinatorie in quanto si venga condotti alle stesse coi calcoli planimetrici e stereometrici trattati in questa classe. Lavori in iseritto. 3 compiti scolastici il semestre, inoltre brevi esercizi doinestici di volta in volta. Disegno geometrico, ore 2 per settimana. Continuazione ed ampliamento degli esercizi fatti nella seconda classe. Fisica, ore 3 per settimana. Introduzione: Estensione, stati di aggregazione. Peso, peso specifico. Pressione dell’aria. Del calore: sensazioni termiche, temperatura. Cambiamento di volume dovuto al calore. Termometri. Misura del calore, calorico specifico. Cambiamento dello stato di aggregazione. Pressione dei vapori. principio della macchina a vapore. Sorgenti di calore. Conduzione del calore, irradiazione. Del magnelismo: Calamite naturali e artificiäli, ago magnetico azione reciproca di due poii. Induzione magnetica, ma-gnetizzazione del contatto. Čampo magnetico terrestre. Declinazione ed inclinazione magnetica, con riferimento ai concetti astronomici relativi. Bussola. Dell' elettricila: Elettrizzazione per strofitiio o per contatto. Condnzione deli’ elettricita. Elettroscopio. Distribuzione della carica elettrica. Azione delle punte. Elettrizzazione per influenza. Macchina elettrica. Condensatori. Temporale. Parafulmine. Gli elementi galvanici piu semplici. Corrente elettrica. Sviluppo di calore e di luce dovuto alla corrente elettrica. Elettrolisi (scomposizione deli' acqua e galvanoplastica). Čampo magnetico della corrente. Telegrafo. Esperienze fondamentali sull'induzione elettrica. Telefono e microfono. Del suono: Produzione e propagazione del suono. Suoni mu-sicali e rumori. Intensita ed altezza. Corde, diapason,rtubi sonori. Riflessione. Risonanza Percezione del suono. Della luce: Sorgenti luminose. Propagazione rettilinea della luce. ombre, fasi lunari, ecclissi, camera oscura. Intensita d’ illuminazione. Leggi della riflessione. Immagini negli specchi piani e concavi. Rifrazione (qualitativamente), passaggio della luce attraverso piastre, prismi e lenti. Immagini prodotte dalle lenti. Occhio, suo accomoda-mento, occhiali, angolo visuale, microscopio semplice. Dispersione della luce, accennando ali’arcobaleno. Fenomeni celesti (durante tutto 1’anno scolastico) : Primo oiientamento sulla volta celeste, fasi e siro della luna, o ' movimento del sole rispetto alle stelle fisse. Disegno a mano, ore 4 per settimana Continuazione del disegno di oggetti (anche tecnici e della industria artistica) e di adatti modelli naturali (piante viventi ed altre cose naturali di qualsiasi specie). Schizzi. Ginnastica, ore 2 per settimana. CLASSE IV. Religione, ore 2 per settimana. Storia sacra del Nuovo Testamento. Lingua italiana, ore 4 per settimana. Grammatica: Studio sistematico della proposi/.ione complessa e del periodo con riguardo alle varietä ed alle oscilla-zioni deli’ uso moderno Analisi e costruzioni di periodi. Teoria deli’ interpunzione. Esercizi per sviluppare il senso linguistico, come nella terza classe. Lettura come nella classe terza, ma di brani piü difficili, let-tura dei Promessi Sj>osi del Manzoni (da un'edizione sco-lastica), che di regola si finirä in questa classe. Secondo il criter.o deli’ insegnante, codesta lettura puö continuarsi anche nella classe quinta e puö esser fatta oggetto di componimenti di casa e di scuola. Notizie delle principali specie di vei'si e strofe, procurando che 1 alunno riesca a sentire la qualitä dei versi dalla semplice audizione. Avviamento a distinguere quei generi letterari che sono giä. noti agli scolari dalla lettura di numerosi esempi, e la cui caratteristica sia bene delineata. Esercizi di esfosizione orale, come nella terza classe. Lavori in isr.ritto. Per il numero come nella classe terza; gli argomenti sono da prendersi dalle letture (anche da quelle di tedesco^; composizioni molto semplici; illustrazioni di proverbi, sentenze ecc., di cui il libro ha da dare modelli. Lingua tedesca, ore 3 per settimana. Sintassi: La proposizione semplice. Coordinazione e subor-dinazione delle proposizioni. II discorso indiretto. Propo-sizioni avverbiali (Defant, p. II, pag. 77-122). Lettura: Grimm, Märchen. Lavori in iscritto come nella classe terza. Geografia, ore 2 per settimana. Geografia fisica e politica della Monarchia austro ungarica con esclusione della parte puramente statistica, perö con particolare considerazione dei prodotti delle provincie, e deli’ occupazione, della vita commerciale e delle condizioni di coltura dei suoi popoli. Schizzi di carte come nella terza classe. Storia, ore 2 per settimana. Avviamento allo studio della storia; storia dell’an-tichitä, specialmente dei Greci e dei Romani, fino alla caduta deli’impero romano d'occidente. Matematica, ore 4 per settimana. Aritmetica generale: Spiegazione delle leggi del le operazioni e delle loro relazioni reciproche, esercizi sulle mede-sime per mezzo di trasformazioni e specialmente colla risoluzione di equazioni determinatorie unitamente alle prove delle stesse fornite dalla sostituzione dei risultati (numerici ed algebrici) nelle equazioni date. Accenni alla variabilita dei risultati in dipendenza da quella degli elementi del calcolo, come esercizi per lo sviluppo del concetto funzionale. Studio piu profondo del sistema de-cadico, ed esercizi semplici con altri sistemi numerali. Fattori, multipli, frazioni, equazioni di primo grado ad una e piü incognite; rapporti, proporzioni, equazioni di secondo grado pure, in quanto occorrono nell’insegna-mento della planimetria. Rappresentazione grafica della funzione lineare e applicazione della stessa alla risoluzione di equazioni di primo grado. Planimetria: (fino alla congruenza e sue applicazioni com-prese). Ripetizione ed approfondimento della materia gia trattata con illustrazione del metodo euclidico per mezzo di esempi caratteristici, pertrattazione del resto della materia possibilmente per mezzo di problemi. Problemi di costruzione con metodi generali variati (anche colla costruzione di espressioni algebriche), escludendo tutti quei problemi ehe si possono risolvere soltanto con arti-fizi speciali. Problemi di calcolo in relazione naturale alla materia rimanente. Lavori in iseritto: 3 compiti scolastici il semestre, inoltre brevi esercizi domestici di volta in volta. Disegno geometrico, ore 3 per settimana. Rappresentazione delle sezioni coniche sulla base delle loro proprietä focali. Tangente in un punto, e tangenti da punti esterni. Relazioni di posizione. Disegno intuitivo della pianta e dell alzato di corpi semplici in posizioni speciali rispetto ai piani di proiezione. Concetto della proiezione orizzontale e verticale del punto, della linea ecc. Vera grandezza ed angoli d’inclinazione di segmenti coi piani di proiezione e vera grandezza di figure rettilinee poste in piani proiettanti. Rappresentazione di poliedri Terze proiezioni e proiezioni oblique di questi corpi. Sezioni con piani proiettanti, sviluppi di corpi a superfici piane, semplici costruzioni di ombre di questi corpi per illuminazione parallela. Brevi esercizi di casa (nel fascicolo) di settimana in setti-mana. Fisica, ore 2 per settimana. Dell’eqailibrlo e del moto: Misura delle forze per mezzo di pesi e loro rappresentazione grafica. Leva, bilancia, tornio, carrucola, piano inclinato, (condizioni staticlie, composizione e scomposizione delle forze). Centro di gravitä. Specie di equilibrio. Movimento uniforme. Caduta libera. Corpi lan-ciati in alto. Composizione e scomposizione dei movimenti. Rappresentazione grafica del moto di proiettili lanciati in direzione orizzontale e obliqua. Movimento lungo il piano inclinato. Attiito. Leggi del pendolo. Forza centrifuga. Fenomeni fondamentali deli’ urto di corpi elastici ed anelastici. Cenni sul concetto di energia, trasformazione di energia meccanica in calore. Ripetizione riassuntiva dei fenomeni celesti e spiegazione degli stessi secondo il sistema di Copernico. Del liquidi: Proprietä. Propagazione della pressione. Livello. Pressione idrostatica. Vasi comunicanti (fenomeni di capil-laritä). Principio di Archimede. I casi piu semplici della determinazione del peso specitico in base alla misura della spinta verticale. Galleggiare dei corpi. areometri a scala. Dcgli aeriformi: Proprietä, barometri, manometri. Legge di Mariotte. Macchine pneumatiche e pompe. Sifoni. Aerostati. Chimica, ore 3 per settimana. Chimica e mineralogia : Introduzione allo studio dei fenomeni chimici e avviamento graduale all’ interpretazione scientifica dei pni comuni fenomeni coli’ aiuto dl esperimenti semplici ed evidenti, cominciando dallo studio deli’aria e dei minerali. Pertrattazione dei piü importanti elementi chimici e delle loro principali combinazioni, dei minerali e delle rocce piü comuni, senza riguardo all’ordine sistematico degli elementi. La chimica organica limitata alle cognizioni piü indispen-sabili: il petrolio. i principali idrocarburi, gli alcooli, gli acldi, gli idrati carbonici, i composti del cianogeno, i derivati del benzolo ed i composti albuminoid'. Disegno a mano, ore 3 per settimana. Continuazione e ampliamento dei disegno da modelli natu-rali e da oggetti deli' industria artistica. Vasi singoli e in gruppi. Eventualmente esercizi di figura da stampe e gessi. Schizzi di oggetti naturali e, all’ occasione, di paesaggi. Ginnastica, ore 2 per settimana. CLASSE V. Religione, 2 ore per settimana Primo semestre. Apologetica. Secondo semestre Dogmatica: Dogmi preliminari Attributi di Dio, Ss. Trinitä, Creazione, Gesü Cristo. Lingua italiana, ore 3 per settimana. Storia letteraria: (Secondo un sommario della letteratura ita-liana fatto con metodo storico da usarsi in tutte le classi superiori.) Avviamento allo studio della letteratura. Fatti piü importanti della storia letteraria dalle origini fino al secolo XVI. Letteratura del secolo XVI, con speciale riguardo agli autori contenuti nell’antologia o letti in una edizione scolastica. Letture: n) dalPAntologia: Scelta di alcune poesie liriche facili di Dante e dei Petrarca; alcune novelle dei Boccaccio e brevi squarci dal Poliziano. Scelta dai migliori scrittori dei secolo XVI, come dal Machiavelli, dal Tasso (Lettere e uno squarcio dell’ Aminta), dal Cellini, Vasari, Alamanni, Rucellai, Bembo e Michelangelo. Oltre ai brani contenuti nell’Antologia se ne leggei anno parte a scuola, parte a casa, sotto la direzione dell’ inse-gnante, dell’Orlando Furioso e della Gerusalemme liberata, tntti e due (da un'edizione scolastica) 6 ore al mese. b) Letture scelte di prosatori moderni e contemporanei da uti libro di lettura apposito. (Raccolta di prose moderne). Possibilmente saggi dali’ Eneide di Virgilio, 6 ore al mese. Esercizi di recitazione. Esercizi di esposizione orale: Possibilmente una volta la set-timana brevi relazioni libere (della durata di circa 10 min.) di cose lette od osservate. Componimenti: 5 il semestre, 3 di scuola e 2 di casa. Per i componenti di scuola si possono lasciare talvolta due ore di tempo. Lingua tedesca, ore 3 per settimana. Sintassi: Uso deli’ articolo. L' oggetto. Reggenza degli ag-gettivi e dei verbi. Uso delle preposizioni. (Defant, p. II, pag. 32-76). — Lettura di brani dell’Antologia, con con-tinuo riguardo alla fraseologia e alla morfologia. Lavori in iscritto : Riproduzioni piü libere di racconti, lettere ; 4 compiti scolastici il semestre. Lingua francese, ore 3 per settimana. Grammatica: Regola di pronunzia e di lettura; elementi della teoria delle forme (comprendendo nello studio dei verbi gli irregolari che piü di frequente occorrono). Regole sin-tattiche necessarie ali’intelligenza di facili componimenti. Lettura: Brani semplici, adatti ad addestrare l’allievo nelluso elementare della lingua a voce ed in iscritto. Esercizi di memoria. Lavori in iscritto: Dettature, risposte a domande facili in relazione alla materia trattata, esercizi di grammatica. Da Natale alla fine deU’anno scolastico 6 compiti scolastici ; inoltre esercizi secondo il criterio del docente. Geografia e storia, 4 ore per settimana. Geografia, 1 ora per settimana. L’Europa: Descrizione generale. Ripetizione, completamento e nozioni piü profonde della geografia deli’Europa meridionale, della Francia, del Belgio, dei Paesi bassi e deli’Inghilterra, dando maggior importanza alle relazioni causali dei fenomeni geografici (plastica del suolo e sua origine; corso del soleeclima; clima, flora e fauna; sviluppo della civiltk in dipendenza dai fattori geografici, forme economiche e loro cause, scambio dei prodotti e vie di comunicazione). L'America e l’Australia sommariamente. Storia, ore 3 per settimana. Storia del medio evo e dell’etä. moderna fino alla pace di Vestfalia. Matematica, ore 4 per settimana. A/ itmetica : Potenze e radici con esercizi su problemi non artificiosi. Equazioni di secondo grado ad un’incognita (e le piü semplici a piü incognite). Le piü semplici equazioni di grado superiore riducibili senza artifici ed equazioni quadratiche. Numeri irrazionali, immaginari e com-plessi, per quanto occorrono nelle soluzioni delle equazioni sopra indicate. Rappresentazione grafica delle funzioni di secondo grado e sua applicazione alla risoluziotie delle equazioni quadratiche. Logaritmi. Planimetria: Continuazione e completamento della materia del'.a IV classe Stereometria: Proprietä fondamentale dell’ angolo solido in generale e del triedro in particolare (triedro polare). Proprietä, superfice e volume del prisma (cilindro), della piramide (cono), della sfera e di parti della stessa. Teorema di Euler, poliedri regolari. Lavori in iscritto : 3 compiti scolastici il semestre, inoltre brevi esercizi domestici di volta in volta. Geometria descrittiva, ore 3 per settimana. Pertrattazione sistematica dei problemi fondamentali della geometria descrittiva che riguardano il punto, la retta ed il piano, con due proiezioni coordinate ed eventualmente con terze proiezioni, in stretto nesso a quanto venne insegnato nclla classe IV. Applicazione di queste costruzioni alla risoluzione di problemi complessi, parti-colarmente alla rappresentazione di prismi e di piramidi regolari di data forma e posizione e alla determinazione delle loro ombie. Sezioni piane di prismi, di piramidi e di altri poliedri, penetrazione di questi corpi nelle posi-zioni piü semplici. Brevi esercizi di casa di settimana in settimana. Storia naturale, ore 2 per settimana. Botanica: I Semestre: Breve compendio dell’anntomia e della fisiologia delle piante. Studio sommnrio delle sporofite fondato su criteri morfolo^ici e filogenetici, con speciale riguardo a quelle forme ehe hanno importanza nell’ econo-mia della natura e delfuomo. — II semestre: Sguardo generale delle famiglie piti importanti delle spermatofite nel loro ordine naturale, secondo le relazioni morfologiche, anatomiche e biologiche. La scelta delle famiglie da per-trattarsi e da farsi con riguardo alle forme utili o dannose. Chimica, ore 3 per settimana. Chimica inorganica: Ampliamento delle cognizioni di chimica inorganica acquistate nella IV classe, col sussidio di esperi-menti, pertrattando esaurientemente i metalloidi e loro principali composti, usando le formule chimiche, e appli-cando le leggi ehe reggono lo svolgimento dei fenomeni chimici. Esposizione piana dei fondamenti delle fisico-chimica, dei principali concetti chimici, delle teorie e delle ipotesi. (Analisi e sintesi chimica, sostituzione leggi ste-chiometriche e loro interpreta/.ione secondo la teoria atomistica, la teoria della valenza chimica, 1'energia chimica, la termochimica, la dissociazione elettrolitica e la teoria degli ioni, l’equilibrio nelle reazioni chimiche, la velocitä reattiva e le reazioni inverse). Pertattazione delle caratteristiche generali dei metalli, chimica dei metalli piti importanti e dei loro composti, ap-poggiata al sistema periodico degli elementi, con frequenti paragoni dei metalli fra loro. Disegno a mano, ore 3 per settimana. Disegno di figura dopo spiegazione della testa deli’ uomo sul cranio e sul modello vivente. Disegno da stampe an-tiche e moderne e da gessi. Eventualmente esercizio nel disegno di figura dal vero (testa e figura intera). In seconda linea continuazione del disegno e della pittura da oggetti, da piante e da animali imbalsamati. Schizzi nel disegno di figura. CLASSE VI. Religione, ore 2 per settimana. P rimo semestre: Dogmatica: Trattato della Grazia e dei Ss. Sacramenti. Secondo semestre: Morale. Lingua italiana, ore 3 per settimana. Storia letteraria: I secoli XVII e XVIII. Lettura : a) Dali’ Antologia : Scelta degli scrittori principali del Seicento (brevi saggi della Secchia rapita dal Tassoni e delle opere piti importanti del Marino, Filicaia, Redi, Galilei) e del Settecento (Gozzi; Baretti, Odi del Parini). Oltre a quello che contiene l’Antologia, sono da leggersi (da un' edizione scolastica), parte in iscuola, parte priva-tamente, sotto la direzione del 1’ insegnante, il Giorno del Parini, un’opera drammatica del Metastasio, una dell'Al-fieri e una del Goldoni. Un'ora la settimana. b) Lettura della Divina Commedia di Dante: L’inferno (da un’edizione scolastica'). Un’ora la settimana. r) Dalla Raccolta, come nella V. Un’ora la settimana. Esercizi di recitazione. Esercizi di esposizione orale e componimenti come nella V Lingua tedesca, ore 3 per settimana. Grammatica: Ripetizione della morfologia: i capitoli piti importanti della sintassi, seguendo la grammatica dello Stejskal. Esercizi di traduzione dali’ italiano in tedesco. (Dali'Antologia italiana). Nel pl imo semestre, lettura da 11’ Antologia del Noö, p. I, come nell’anno precedente, scegliendo brani narrativi e descuttivi piti difficili. Nel secondo semestre, bieve sunto della storia della letteratura tedesca, dalle oiigini a Klop-stock, con speciale riguardo alla prima epoca di splendore (Noe, p. II). Compiti: Come nella classe V. Lingua francese, ore 3 per settimana. Grammatica : Ricapitolazione e completamento della teoria delle forme Ripetizione e ampliamento delle leggi sintattiche. Lettura di scelti brani prosastici di genere narrativo e de-scrittivo, come pure di facili poesie. Contemporaneamente continuazione ed ampliamento degli esercizi orali con li-bera applicazione delle voci e delle frasi apprese. Lavori in iscritto: Risposte a domande fatte in lingua francese in relazione a cose lette, dettature piti Ubere, ripro-duzioni, versioni in prosa di poesie irarrative. esercizi di grammatica; 4 compiti scolastiei il semestre. Geografia e storia, ore 3 per settimana. Geografia, 1 ora per settimana. L’Europa settentrionale, orientale e centrale (esclusa l’Au-stria-Ungheria) secondo le norine seguite nella classe pre-cedente. LAfrica e 1’Asia sommariarnente. Storia, 2 ore settimanali. Storia dellevo moderno dalla pace di Vestfalia fino al 1815. Matematica, I semestre ore 4, II semestre ore 3 per settimana. Aritmctica: Le piü semplici equazioni logaritmiche e espo-nenziali Serie aritmetiche (di primo ordine) e geometriche, applicazione delle ultime particolai mente al calcolo del-1’ interesse compostö e di rendita. Goniometria, trigonometria piana e sferica : Le funzioni ango-lari, rappresentazione grafica delle stesse, alla quäle e da ricorrere anche per imprimerne nella mente le proprietä e le relazioni. Risoluzioni di triangoli. Confronti fra i teoremi e metodi trigonometrici e quelli della planimetria e stereometria. Teoria fondamentale della trigonometria sferica limitata a quelle relazioni e formole ehe trovano applicazione nella rimanente materia da pertrattarsi (nel triangolo obliquangolo limitata in complesso al teorema dei seni e a qnello dei coseni). Variata applicazione della trigonometria alla soluzione di problemi di geodesia, di geografia, di astronomia ecc., per i quali i rispettivi dati sono da procurarsi possibilmente dagli scolari stessi me-diante misurazioni, sia pure approssimative. Lavori in iseritto: 3 compiti scolastici il semestre, inoltre brevi esercizi di volta in volta. Geometria deserittiva, 3 ore per settimana. Proiezioni ortogonali del cerchio, ombre portate dallo stesso sopra piani, per illuminazione parallela. Proiezione obliqua del cerchio. Proprietä pili importanti, dal lato costruttivo, dell’elisse, considerata quäle proiezione ortogonale od o-bliqua del cerchio, dedotte dalle proprietä corrispondenti del cerchio. Rappresentazione di cilindri e di coni (partico-larmente di rotazione) e corpi composti dagli stessi, anche in proiezione obliqua. Piani tangenti a superfici coniche e cilindriche. Sezioni piane, sviluppi e semplici casi di pe-netrazione di queste superfici, Costruzionii d’ombre per illuminazione parallela. Pertrattazione esauriente delle sezioni piane del cono di rotazione; deduzione delle pro-prietä costruttivamente pili importanti di queste sezioni. Brevi esercizi di casa, di settimana in settimana. Storia naturale, I semestre ore 2, II semestre ore 3 setti-manali. Zoologia. Somatologia con ispeciale riguardo ai fatti piu importanti della fisiologia e dell’igiene. Le classi degli animali sulla base di forme tipiche conside-rate da! lato morfologico, anatomico e, a suo luogo, anche dal punto di vista genetico evolutivo, escludendo tutti i particolari superflui del sistema. Fisica, ore 4 per settimana. Intruduzione: Brevi osservazioni sul compito della fisica. Estensione. Meccanica: Concetti fondamentali del moto. Moto uniforme e uniformemente variabile. Caduta, resistenza del mezzo. Principio d inerzia, forza. Peso, misura statica e dinamica della forza. Massa, sistema assoluto di misura. Principio deü’indipendenza. Corpi lanciati in alto. Lavoro, forza viva ed energia. Parallelogramma delle velocita. Corpi lanciati in diiezione orizzontale ed obliqua (per gli Ultimi soltanto graficamente). Parallelogramma delle forze. Moto lungo il piano inclinato. Attrito. Momento di una forza rispetto ad un punto. Coppie di forze. Centro di gravitä (senza calcoli per determinare la sua posizione). Specie di equilibrio. Macchine semplici dando rilievo al principio della conservazione del lavoro: leva, bilancia, carrucola fissa, mobile (con funi parallele), taglia, tornio, vite (qualitativamente). Movimento curvilineo di un punto materiale. Forza centri-peta e centrifuga. Moto centrale. (Ali’ insegnamento sul moto dei pianeti e sulla gravitazione universale si do-vranno premettere e completare le nozioni di astronomia ehe hanno attinenza con questo argomento; in relazione poi alle, esperienze sugli assi permanenti di rotazione si tratterä della precessione, dell’anno tropico e simili). Moto armonico. Leggi del pendolo. Forze molecolari, elasticitä. Urto (soltanto esperimentalmente). Idromeccatiica: Ripetizione e contiiiuazione della materia per-trattata nelle classi inferiori. Influenza delle forze mole-colari sull’equilibrio dei liquidi. Correnti. Aeronteccanica: Ripetizione e continuazione della materia pertrattata nelle classi inferiori. Spinta nei gas. Determi-nazione barometrica deli’altezza (senza derivazione della formola). Azione aspirante di una corrente di gas. Diffu-sione. Assorbimento. Termologia: Termometri. Dilatazione. Legge di Mariotte-Gay-Lussac. Misura del calore. Calorico specifico. Rela-zione fra il lavoro meccanico e il calore. Ipotesi sul calore. Cambiamento dello stato di aggregazione per effetto del calore. Propiietä dei vapori. Liquefazione di gas. Umiditä dell’aria. Macchina a vapore. Conduzione e irradiazione. Sorgenti di calore. Isoterme. Isobare, venti. Chimica, ore 2 per settimana. Chtmica crganica. Concelto generale dei composti organici e rlcerca degli elementi ehe li compongono. Forma di rap-porto atomico, formola molecolare, empirica e razionale. Pertrattazione dei composti organici clie hanno speciale im-portanza per le derivazioni teoriche, per le industrie chi miche e agrarie e per lo scambio materiale dei processi vitali, raggruppandoli con ordine sistematico. I principali composti del cianogenö. I derivati piü impor-tanti degli idrocarburi del metano, etileno e acetilene; i grassi naturali (sapone e candele); gli idrati carbonici (fermentazioni). I derivati principali del benzolo, toluolo, xilolo, del di- e trifenilmetano, della naftalina ed antracene con accenni ai colori del catrame. Alcuni terpeni, i piu importanti composti eterocicli, spe-cialmente derivati della piridina, alealoidi e combinazioni albuminoidi. Disegno a mano, ore 2 per settimana. Continuazione del disegno di figura a pieno effetto. Schizzi in tutti i rami della materia trattata. CLASSE Vil Religione, I ora per settimana. Storia della chiesa cattolica. Lingua italiana, ore 4 per settimana. Storia letteraria: II secolo XIX e 1’ etä presente. Sguardo generale sullo svolgimento complessivo della lette-ratura, trattando con maggior ampiezza le partite omesse antecedentemente, in ispecie le origini, il secolo XIV e il XV, e facendo rilevare il nesso della letteratura con la cultura generale. In unione con la storia letteraria si leg-gano le opere omesse nelle classi precedenti per la loro difficoltä, e da ultimo si trattino i caratteri e le forme principali deila poesia con riguardo alla letteratura mondiale. Lettura: a) Dali’Antologia. Scelta dai piü importanti scrit-tori deli’ottocento, specialmente dal Monti, Foscolo, Man-zoni, Tommaseo, Prati, Aleardi, Zanella, Carducci, Leopardi, Giusti, Ferrari. b) Parte in iscuola, parte privatameute sotto la direzione deli’insegnante (da edizioni scolastiche) : La Bassvilliana del Monti, i Sepolcri del Foscolo e una tragedia del Manzoni. Saggi deli'Iliade e deil’Odissea di Omero (nelle traduzioni del Monti, Pindemonte e Maspero). Se ne puö incominciare la lettura giä nella sesta. Fin dove e possibile, lettura di brani magistrali di prosa scientifica, con speciale riguardo di scritti estetico-filoso-fici. Anche singoli capolavori della letteratura mondiale si possono leggere in questa classe, come del resto gia nelle classi V e VI, quando la lettura di autori italiani vi dia occasione. Due ore la settimana. c) Lettura della Divina Commedia di Dante (da 1111’ edizione scolastica); scelta dal Purgatorio e brevi saggi del Para-diso, eventualmente continuazione deH’Inferno. Un’ ora la settimana. Esercizi di esposizione orale: Come nella V e VI, per altro con esperimenti di vero discorso, della durata di circa 20 minuti; breve critica a cui partecipi la classe. Si lasci agli scolari libertä di scelta entro i limiti stabiliti dalla scuola e dalle sue norme, Esercizi di recitazione con riguardo alla capacitä individuale e pai ticolarmente agfli altri lavori degli scolari. Componimenti. Nel I semestre come nella V, nel seeondo 4 compiti, alternando uno di scuola con uno di casa, con-cedendo talvolta la scelta fra due o tre temi. Nella preparazione e nella discussione dei componimenti si spieghino alcuni concetti logici fondamentali di speciale importanza per lo svolgimento del tema. Lingua tedesca, ore 3 per settimana. Grammatica come nella classe VI. Esercizi di traduzione dalPitaliano in tedesco come nella classe VI. La lettera-tura tedesca nella seconda epoca di splendore. Brevi bio-grafie dei maggiori poeti da Klopstock a Goethe, e cenili sulle loro opere principali. I poeti austriaci (Noe, p. II). Eventuale lettura di un’opera clnssica da un’edizione sco-lastic.i. Compiti come nella classe VI, inoltre facili e brevi temi liberi. Lingua francese, ore 3 per settimana. Grammatica : Ripetizione della materia trattata nei corsi precedenti. Completamento della sintassi. Lettura di brani prosastici e poetici di vario genere. Lavori in iscrit/o: Come nella classe VI, con esigenze maggiori; sunti. Traduzioni dal francese nell’italiano. 4 compiti di scuola il semestre. Geografi a e Storia, ore 3 per settimana (per la geografia storia e istituzioni politiche e amministrative). a) Geografia della Monarchia austro-ungarica con speciale riguardo a quei fatti della geologia. oro-idrografia, clima-tologia e delia geografia politica ed economica (prodotti, commercio e comunicazioni) ehe detenninano la sua strut-tura, il suo aspetto, il clima e la distribuzione degli abi-tanti. Sua posizione nel commercio mondiale. b) Storia: Completamento della storia moderna. Pertratta-zione sommaria della storia della Monarchia austro-ungarica nella sua origine, formazione e nel suo sviluppo interno; sue relazioni con gli altri paesi e stati, dando rilievo alla storia della cultura e ai fenomeni economici, c) Istituzioni poliliche e amministrative: Costituzione e ammi-nistrazione della Monarchia austro-ungarica con speciale riguardo ai regni e paesi rappresentati nel Consiglio del-1’ Impero, premettendo un’introduzione generale sull’essen-za dello stato e sulie sue principali funzioni in riguardo politico, civile ed economico; diritti e doveri dei cittadini. Matematica, ore 5 per settimana. Aritmetica: I casi piü semplici delle pei mutazioni, combina-zioni e variazioni. Teorema binoiniale per esponenti interi positivi. Elementi del calcolo di probabilita con applicazioni ai piü semplici problemi di assicurazioni sulla vita. Geometria analitica: Applicazione del metodo analitico alle linee di primo e di secondo grado in continuazione alla rappresentazione grafica di singole funzioni seguita nelle classi precedenti; ove se ne presenta 1’occasione, accenni alle soluzioni planimetriche dei problemi proposti. II differenziale e 1’integrale nelle piü semplici applicazioni delle partite di matematica e di fisica fin qui studiate. Risolnzione approssimativa di equazioni algebriche (even-tualmente di semplici equazioni trascendenti) con metodi grafici. Ripetizione sommaria di tutta la matematica, particolarmente delle equazioni e progressioni, della stereometria, trigo-nometria e della geometria analitica, con ampliamento di qualche partita. Applicazione ai diversi rami delPinsegna-mento e alla vita pratica, in sostituzione a problemi pu-ramente formali. Accenni dal punto di vista storico e filosofico. Lavori in iscrilto: 3 compiti scolastici il semestre, inoltre brevi esercizi domestici di volta in volta. Geometria descrittiva, ore 2 pel- settimana. Rappresentazione delle superfici di rotazione coli’asse normale ad un piano di proiezione, piani tangenziali e se-zioni. Gli elementi della prospettiva, in quanto occorrono alla rappresentazione di oggetti a superfici piane, dati per mezzo delle sue proiezioni ortogonali. Ripetizione e completamento dei capitoli della geometria descrittiva pertrattati, da farsi per mezzo di problemi istrut-tivi e complessi, riferiti ad applicazioni praticlie. Brevi esercizi di casa, di settimana in settimana. Storia naturale, ore 3 per settimana. I semestre. Mineralogia: Studio dei minerali piü importanti quanto alle loro forme cristallografiche, ai loro caratteri fisici e chimici, alla loro formazione e trasformazione ed alle relazioni istruttive a seconda di un sistema, perö con esclusione di tutte le forme rare e di quelle che non sono alla portata degli scolari. Le rocce piü comuni. II semestre. Geologia: La terra come corpo cosmico. Le sin-gole parti della terra (atmosfera, idrosfera, litosfera). Gli elementi esogeni ed endogeni che determinano la formazione e la lenta trasformazione della crosta terrestre (geologia dinamica). Le epoche geologiche con riguardo alle trasformazioni av-venute nel mondo animale e vegetale nel corso dello sviluppo della terra (geologia storica). Rapporti della geologia colla vita pratica (miniere, sorgend, petrolio ecc.). Bellezze naturali della patria. Fisica, ore 4 per settimana. (Nel II semestre un’ ora settimanale e da dedicarsi esclusi-vamente ad una ripetizione riassuntiva della materia). Magnetismo: Ripetizione dei fenomeni fondamentali. Legge di Coulomb. Massa magnetica Intensitä dei campo. Linee di forza. Posizione dei poli. Momento magnetico. Elementi del magnetismo terrestre Elettricitä statica: Ripetizione delle esperienze fondamentali sulla elettrizzazione per strofinio, contatto e influenza. Macchine d'influenza. La legge di Coulomb e la misura elettrostatica della carica elettrica. Campo elettrico, potenziale in un punto dei campo Potenziale di un con-duttore. Dilucidazione dei concetto di potenziale per mezzo di esperimento. Capacitä, condensatori. Influenza dei dielettrico. Energia elettrica di un corpo caricato Elettricitä atmosferica. Correnti elettriclie: Differenz a di potenziale in un elemento gaivanico aperto. Forza elettromotrice, pile. Čampo magnetico della corrente elettrica. Legge di Biol-Savart. La unitä elettromagnetica della intensitä di corrente e 1’ Ampere. Bussola delle tangenti e galvanometro Legge di Ohm. Elettrolisi, polarizzazione, elementi costanti, accumulatori. Calore sviluppato dalla corrente La legge di Joule. Unitä eletti omagnetiche della resistenza e della forza elettromo-trice, Ohm e Voltampere, Watt, Kilowatt-ora. Illumina-zione elettrica. Correnti tei moelettriche. Correnti derivate. Misura della resistenza e della forza elettromotrice. Čampo magnetico di un circuito chiuso. Azione reciproca di due correnti. Čampo magnetico di un solenoide. Elettro-calamite e loro applicazioni. Corrente mobile in un campo magnetico. Amperometro e Voltometro. Correnti indotte (accennando al principio della conservazione dell’energia). Spiegazione delle macchine dinamoelettriche. Rocchetto in-duttore. Telefono e microfono. Raggi Röntgen. Radioatti-vitä. Telegrafia senza fiio. Del moto ondulalorio: Onde progressive trasversali e longi-tudinali. Riflessione e interferenza delle onde. Onde sta zionarie. (Rappresentazione grafica ed esperienze). Principio di Huygens. Acustica: Produzione del suono. Altezza. Consonanza e dis-sonanza. Note prodotte da corde tese Armoniche supe-riori, timbro. Diapason, lastre e membrane, tubi sonori. Risonanza. Organo vocale dell’uomo. Propagazione del suono Sua intensitä. Riflessione e interferenza delle onde sonore. Percezione del suono. Otlica: Ripetizione di quanto e stato esposto nella IV classe sulla propagazione della luce. Ipotesi sulla natura della luce. Determinazione deli a velocitk di propagazione se-condo il metodo di Römer e quello di Fizeau. Foto-metria. Riflessione. Immagini negli specchi piani e sferici Rifrazione. Riflessione totale. Riirazione attraverso a lastre (senza calcolo) e prismi, deviazione minima (soltanto espe-rimentalmente) Determinazione deli’ indice di rifrazione. Lenti, calcölo e costruzione delle immagini, aberrazione di sfericitä. Dispersione della luce. Aberrazione cromatica, lenti acroma-tiche. Arcobaleno. Spettri d' em'ssione e d’assorbimento e le palti piu importanti deli’ anaiisi spettrale (alcuni fatti d’astronomia fisica ehe si collegano a questi fenomeni). Colore dei corpi. Brevi cenni sulia fluorescenza e fosfore-scenza. A/.ioni chimiche della luce. Azioni termiche, raggi ultrarossi. Apparati di proiezione, camera fotografica. Occhio. Micro-scopio e cannocchiali diott ci con brevi discussioni sull’in-grandimento. Interferenza: Colori delle lamine sottili, d ffrazione prodotta da fenditure e reticoli. Luce polarizzata per riflessione e rifrazione semplice. Pola-rizzazione per doppia rifrazione. Pinzette a tormalina, prisma di Nicol, rotazione del piano di polarizzazione (saccarimetro). Disegno a mano, 3 ore per settimana. Continuazione del disegno di figura a pieno effetto. Schizzi su tutti 1' rami della materia pertrsttata. MATERIE FACOLTATIVE Esercizi pratici nel laboratorio chimico (secondo il nuovo piano): 1 CORSO. Per principianti (allievi della V classe), ore 2 set-timanali. Esecuzione delle principali operazioni: dissoluzione. precipi-tazione, filtrazione, cristallizzazione, distillazione, ecc., eser-citandosi nell’ uso degli utensili di laboratorio. Reazione dei principali elementi in composti minerali per via secca ed umida Ricerche chimiche in rapporto con le lezioni pertrattate in classe allo scopo di approfondire le cognizioni teoriche. I lavori vengono eseguiti dagli allievi sotto la guida del professore. II CORSO. Per allievi che hanno frequentato giä il I corso (classi .VI e VII), 2 ore settimanali. Continuazione delle ricerche eseguite nel I corso, estenden-dole ad alcuni importanli composti organici. Esercizi semplici di anaiisi volumetrica. Per la disposizione esterna, per 1’ accettazione degli allievi e per la durata dell’ istruzione restano in vigore i punti 2, 3 e 4 dell’ordin min steriale del 19 luglio 1894 N. 1352 (Bollett. delle ordin. N 36). Stenografia, soltanto per allievi dalla classe quarta in su, in tre corsi. Corso I, due ore per settimana. Segni stenografici ed unione di essi per la formazione delle parole. Abbreviazione delle parole — Sigle. Corso II, due ore per settimana. Abbreviazione logica: a) Abbreviazione radicale; b) Ab breviazione formale; c) Abbreviazione mista. — Sigle parlamentari. — Frasi avverbiali. — Esercizi pratici. Corso III, due ore per settimana. Ripetizione della materia pertrattata nel secondo corso e esercizi pratici di perfezionamento. Testo: Manuale di stenografia secondo il sistema di Gabelsberger, adattato alla lingua italiana da Enrico Noe. Ediz. 18, curata dal Dr. G. du Ban; Jacobi, Dresda 1909 Ginnastica, per allievi delle classi V-VII, due ore settimanali per classe. L' istruzione fu impartita secondo il piano d’ insegnamento della ginnastica, pubblicato coli’ ordmanza ministeriale del 27 giugno 191 r. N. 25681. PROSPETTO delle ore settimanali d’ insegriamento. M ATERIE C L A S S E M ' e £ I II III IV ! v VI VII m Religione cattolica 2 2 2 2 2 2 1 13 jj ebraica 1 1 1 1 1 1 1 7 Lingua italiana . 4 4 4 4 3 3 4 26 s tedesca . . 6 5 4 4 3 3 3 28 „ francese . — — — — 3 3 3 9 Geogralia ( 2 2 2 2 1 1 ) 10 Storia ... . . . ^ 2 2 2 2 3 2 /3 IG Matemalica 3 3 3 4 4 Is.4 lis.3 5 26 (25) Disegno geometrico (geom. descriltiva) — 2 2 3 3 3 2 15 Fisica — — 3 2 — 4 4 13 Storia naturale . 2 3 — \ 2 la.2 II s 3 11 (12) Chimica .... . — — — ; 3 3 2 — 8 Disegno a mano 4 4 4 3 3 2 3 23 Calligrafia i 1 1 Ginnastica I-IV 0 2 2 2 — — ■ - 8 Somma per i cattolici . 28 28 28 31 30 31 31 207 Somma per gl’israelili . | 27 27 27 30 29 30 03 O 200 Materie libere: Esercizi pratici iiel laboratorio chimico (soltanto per allievi delle classi superiori), 2 corsi con due ore settimanali. Stenografia (per allievi dalla quarta in su), 3 corsi con 2 ore settimanali. Ginnastica, (per allievi dalla quinta in su) due ore settimanali per classe LIBRI Dl TESTO USATI NELLANNO SCOLASTICO 1912-1913. (PerTanno 1913-1914 vedi 1' annotazione alla fine di questo capitolo) Religione cattolica. Classe I: Cateohismo grande della religione cattolica, ediz Monauni, Trento, 1899-1906 Classe II: Catechismo grande della religione cattolica, come nella classe I; Valeriano Mon/i, Compendio di liturgia cattolica, Pichler, Vientia 1912. Classe III: Cimadomo, Catechismo del cuito caltolico, ediz. VI IX, Seiser, Trento, 1895-1906; Panholzer G., Storia sacra del-1’antico e del nuovo Testamento, per la gioventü cattolica delle sctiole civiche, i. r. dispensa di libri scolastici, Vienna 1908. Classe IV: Panholzer G., Storia sacra deli’ antico e del nuovo Testamento, come nella classe III. Classe V e VI: F. G. Schoufpe, Breve corso di religione. ediz. degli Artigianelli, Torino, [906. Classe VII: Fr. Zieger, Compendio di storia ecclesiastica. ediz. Monauni, Trento, 1908. Lingua italiana. (lasse I: Nuovo libro di letture italiane, p I, soltanto ed. Schimpff, Trieste, 1907 ; Curto dott. G., Grammatica della lingua italiana. ediz. II-VII, Vrarn, Trieste, 1903-1911. Classe II: Nuovo libro di letture italiane, p II, ed. Schimpff, Trieste, 1900; Curto dott. G., Grammatica della lingua italiana, come nella classe I. Classe III: Nuovo libro di letture italiane, p. III, soltanto ed Schimpff, Trieste, 1907; Curto dott. G., Grammatica della lingua italiana come nelle classi I e II. Classe IY: Nuovo libro di letture italiane, p. IV, ediz. Schimpfif, Trieste, 1909 ; Curto dott. G., Grammatica della lingua italiana, come nelle classi I-11I; Manzoni, Promessi sposi, Hoepli, Milano, 1900. Classe V : Antologia di poesie e prosc italiane, p. IV e III, ediz. II, ChiopriSj Trieste-Fiume, 1891 ; Ariosto, Orlando Furioso, ediz. Giusti, Livorno; Tasso, La Gerusalemme liberata, ediz. Hoepli. Classe VI: Antologia di poesie e prose italiane, p. II e III, ediz. II, Chiopris, Trieste - Fiume, 1903 ; Dante, La Divina Commedia, ed. Barbera, Firenze, 1903. Classe VII: Antologia di poesie e prose italiane, p. I e II, ediz. II, Chiopris, Trieste Fiume, 1891. — Dante, La Divina Commedia, come nella VI. Lingua tedesca. Classe I e II: Defavt G., Corso di lingua tedesca, p. I, soitanto ediz. III, Monauni, Trento, 1902. Classe III: Defant G., Corso di lingua tedesca, p. I, come nelle classi I e II; Defant G., Corso di lingua tedesca, p. II, soitanto edizione II, Monauni, Trento, 1906 ; come libro au-siliat io: Chr. v. Schmid, Plündert kurze Erzählungen, Oldenbourg, München. Classe IV : Defant G., Corso di lingua tedesca, p. II, come nella classe III; come libro ausiliario: Grimms Märchen, ausgewählt vom Hamburger Jugendschriften-Ausschuss, A. Jansen, Hamburg, 1907. Classe V : Defant G., Cor.so di lingua tedesca, p. II, come nelle classi III e IV ; No'e E., Antologia tedesca, p. I, soitanto ediz. IV eV, Manz, Vienna 1905 e 1912. Classe VI : Kummer Dr. K., Deutsche Schulgrammatik, ediz. VII, Tempsky, Vienna, 1906 ; No'e E., Antologia tedesca, p. I, come nella classe V ; No'e E., Antologia tedesca, p. II, soitanto ediz. IV, Manz, Vienna, 1906; come libro ausiliario: Schakesfeare, Sommernachtstraum, ed. scol. Graeser, Vienna. Classe VII: Dr. K. Kummer, Deutsche Schulgrammatik, come nella classe VI ; Nee E., Antologia tedesca, p. II, come nella classe VI; Come libri ausiliari: Schiller, Gedichte (ed. scol. Graeser, Vienna); Schiller, Kabale und Liebe (ed. scol. Graeser, Vienna). Lingua francese Classe V: Zatelli D., Corso di lingua francese, p. I, sol-tanto edi/. IV, Grandi, Rovereto, 1910; testo ausiliario : Ch. Lebaigue, Morceaux choisis de litterature franpaise, classe de cinquieme, Ed. XIII, Paris, Belin Freres, 1909. Classe VI : Zatelli D., Corso di iingua francese, p. II, sol-tanto ediz. II, Sottochiesa, Rovereto, 1901 ; L. Henig, La France litteraire, edition abrčgee, Vienne. Tempsky, 1911 ; cotne libri ausiliari: Molü're, Le bourgeois gentlliomme (ed scol Klasing-Velhagen, Lipsia); Boileau, Le Intrin, ed pop H Gautier. Paris. Classe VII: L. Herrig, La France letteraire, come nella classe VI; come libri ausiliari: Daudet, Le Petit Chose, e Molil're, L’avare, ed scol. Klasing-Velhagen, Lipsia: Goldoni, Le Bourru bienfaisant, ed. pop H Gautier, Paris; V. Hugo, Hernani, ed scol. Klasing-Veiliagen, Lipsia. Geografia. Classe I: Gratzer Dr. C., Testo di geografia per le scuole medie, p. I, ed. Monauni, Trento, 1905; Kozenn B.-Stenta Dr. M., Atlante geografico ad uso delle scuole medie, ediz. Hölzel, Vienna 1904. Classe II e III: Gratzer Dr. C., Testo di geografia per le scuole medie, p. II, cd Monauni, Trento 1909 Kozenn- Stenta, Atlante geografico. come nella classe I. Classe IV: Morteaui L., Compendio di geografia della Mo-narchia austr.-ung. per la quarta classe delle scuole medie, ed. II, Quidde (Schimpft), Trieste, 1910; Kozenn - Stenta, Atlante geografico come nelle classi I-111. Classi V - VI: Kozenn-Stenta, Atlante geografico, come nelle classi I-IV. Storia. Classe I: Mayer F., Manuale di Storia per le classi infer. delle scuole medie, p. I, ed. Tempsky, Vienna e Praga, 1898; Putzger F. IV., Historischer Schulatlas, ed. XI-XXXII, Pichler, Wien, 1899-1910. Classe II: Mayer F., Manuale di Storia, p II, ed. Tempsky, Vienna e Praga, 1897; Putzger, Historischer Schulatlas, come nella classe I. Classe III: Mayer F., Manuale di Storia, p III ed. Tempsky, Vienna e Praga, 1S95 ; Putzger, Historischer Schulatlas, come nelle classi I-II. Classe IV : Zeehe A., Manuale di storia antica, ed. Monauni, Trento, 1906 ; Putzger, Historischer Schulatlas, come nelle classi I-III. Classe Y: Zeehe-Grandi. Manuale di storia, Evo medio, Trento, Monauni, 1910; Putzger, Historischer Schulatlas, come nelle classi I-1V. Classe VI: Gmdely A.. Manuale di storia universale, vol. III, ed Tempsky, Vienna e Praga, 1895 ; Putzger F. W., Historischer Schulatlas, come nelle classi I-V. Classe VII: Gmdely A., Storia universale, tomo III, come nella classe VI ; Hannak Dr. E, Compendio di storia, geografia e statistica delia Monarchia aust.-ung. ediz. III, Holder. Vienna, 894; Putzger F. W., Historischer Schulatlas, come nelle classi I-VI. Matematica. Classi I: Wallentin dott. F., Manuale di aritmetica per la prima e la seconda classe delle scuole medie, ediz. Monauni, Trento, 1896. Classe II: Wallentin dott. F., Manuale di aritmetica, come nella classe prima; Strffll A, Elementi di geometria, ediz. II, Holder, Vienna, 1903. Classe III: Wallentin dott F., Manuale di aritmetica per la terza e qnarta classe delle scuole medie, ediz. Monauni, Trento, 1892 : Ströll A , Elementi di geometria come nella classe seconda. Classe IV-VII: Walleutin doti. F, Trattato di aritmetica per le classi superiori dei ginnasi e delle scuole reali, ed. Monauni, Trento, 1895 ; P o stet Fr , Raccolta di quesiti di esercizio, ediz. Monauni, Trento, 1895 ; Močnik doti. F., Trattato di geometria, ed. Dase Trieste, 1891. Disegno geometrico e geometria descrittiva. Classe IV: Coriselli C., Avviamento allo studio della geo-metria descrittiva per la quarta classe delle Scuole Reali, Mo-nauni, Trento, 1911. Classe V e VI: Menger G., Elementi di geometria descrittiva, ed. Holder, Vienna 1888. Storia naturale. Classe I e II: Schmril dott. O-E. Scholz, Storia naturale del regno animale, ed. M. Ouidde, Trieste, 1910, e regno vege-tale, ed. Schimpff, Trieste 1909. Classe V : Bürget stein dott. A., Elementi di botanica, ed II, Holder, Vienna 1909. Classe VI: Dott Grober, Elementi di zoologia, ed. Tempsky, Vienna e Praga 1896. Classe VII: Höchste,tter dott. F. e Bisching dott. A., Elementi di mineralogia e geologia, ed. Holder, Vienna, [882. Fisica. Classe III e IV : Dutt. G. Krist, Elementi di fisica per le classi inferiori delle scuole reali, ed. Monauni, Trento, 1909 Classi VI e VII: Münch P., Trattato di fisica, ed. Holder, Vienna 1898. Chimica. Classe IV: Fiumi G., Elementi di chimica e mineralogia, ediz. I e U, Grigoletti, Rovereto 1900, e Monauni, Trento, 1904. Classi V e VI: Fiumi G., Trattato di chimica, ed. II-III, Rovereto, 1894, Monauni, Trento 1905. Nell*anno svolastico 1913-14 xi avranno i segne uti cambiamenti: Religione: Cesserä, nella III, l’uso del Cimndoino, e si continuerä col V. Motiti, usato nella II. Lingua italiana: Verra introdotta, nella classe V, la Rac-colta di Prose di autori moderni di A. Cetto, Trento, Monauni, 1911. Lingua tedesca: Cesserä, nella III, l’uso del Defant p. I; i libri ausiliari per le classi II1-VII verranno indicati nel corso dell’anno dal rispettivo insegnante. Lingua francese: I libri ausiliari per ie classi VI e Vll verranno indicati nel corso dell’anno dal rispettivo insegnante. Geografia : Nella classe IV, in luogo del Morteani, Com-pendio di Geografia della Monarchia a ü., verrä introdotto il Carlo G?\)tZd)Testo di geografia per le scuole medie, p. III, Geografia della Monarchia a.-u., Tiento, Monauni, 19x2. Storia: Nella classe VI, in luogo della Storia universale p. III del Gindely, esaurita, verra introdotto il Manuale di Storia, Evo moderno, di A. Zeche, traduzione di S. Conci, Trento, Monauni, 1913. Storia naturale: Nella classe VII, in luogo dello Hock-stetler e Bisching.; elementi di mineralogia e geologia, verrä introdotto il Dolt. R. Schanzet-, Compendio di mineralogia e geologia ad uso delle classi superiori delle scuole n-ali, versione di Silvio Anesi, Trento, Monauni, 1907. Matematica: Nella classe I, in luogo del Manuale di arit-metica del Wallentin, verrä introdotto il Manuale d’ aritmetica per la prima classe delle scuole medie del Dotl. Gius. Iacob, versione di R. Marussig, Trieste, M. Quidde, 1912. TEMI DI LINGUA ITALIANA svolti dagli scolari dei corsi superiori CLASSE V A. Utiu visita nei quartieri poveri della citta (scol.) — De-scrivete l’impressione provata, girando una mostra di belle aiti, dinanzi ad un quadro rappresentante 1’ Alighieri in esilio (dom.) — 11 portalcttere (impressioni e fantasie) (scol.) — II fascino dei paesi lontani (dom.) — Episodi della fuga d’Angelica (scol.) — La vita dello študente: eure, timori, propositi, speranze (scol.) — Se fossi re! (dom.) — I sontuosi monumenti dei campo- santo d’una grande cittä e le povere croci d’un cimitero di villaggio (scol.) — Calendimaggio (dom.) — La letteratura vol-gare nel quattrocento (scol.) Prof. O. Brumat. CLASSE V B. La bestemmia e lo sputo (scol.) — Una visita alle cave romane di Nabresina (dom.) — II pane e il sale (scol.) — A scelta: a)... quel dolce di Calliope labbro Che Amore in Grecia nudo e nudo in Roma D'un velo candidissimo adornando, Rendea nel grembo a Venere Celeste (Foscolo). b) La canzone alla Vergine dei Petrarca e il Nome di Maria dei Manzoni. c) Un rimpianto dei Petrarca: S’io avessi pensato che sl care - e la professione d'arte di Dante (Purg. XXIV, 52'-) (dom.) — . . e lo strumento 1’ha chiamato lira Ed esso e medicina delle tristezze umane e refrigerio. (Sofocle, Ichneutäi) (scol.) A scelta: a) II culto degli alberi. b) II castello d’ Atlante (dom.) — Se abbiamo vo-luto sacrificare la vita in questa impresa, e stato per 1’onore del nostro paese (cap. Rob. Scott.) (scol.) — Esigenze di col-tura ed edilizia (dom.) — A scelta: a) Come la natura difende le specie vegetali. b) La fioritura degli alberi da frutto. c) L’ Otre secondo il d’Annunzio (scol.) — A scelta: a) II Mare. Sangue ti posso dir che nutre e viene Va per le vene (T. Campanella). b) II Mediterranco. c) Gente di mare e gente di montagna (scol.). Prof. R. Pierobon. CLASSE VI A. Allegoria del primo canto deli’Inferno (scol.) — Gli dei d’ Omero nella Secchia rapita (dom.) — La scuola e la vita (scol.) — Le scoperte del Galilei e la loro importanza nelle scienze moderne (dom.) -- II calore (scol.) — Musiča e poesia (scol.) — II primo giorno del viaggio dantesco (dom.) — La caduta, del Parini (scol.) — Un’ escursione (dom.) — II sentimento morale di Dante; suo cnlto per la gentilezza, la grandezza e scienza anche nella colpa; suo dispregio per il vile e per 1’ ignobile. Prof C. Mauroner. CLASSE VI B. I metalli (scol.) — II primo canto della Secchia rapita (dom). — I/uomoegli animali (scol.) — Al Punto franco (dom.) — La prima giornata del viaggio dantesco (scol.) — Ponti e canali, viadotti e gallerie (scol.) — Cittä e campagna nelle prime dne odi del Parini (doin.) — Microscopio e telescopio (scol ) — Io volsi L’itale Muse a render saggi e buoni I ,cittadini miei (Parini) (dom.; — La bolgia dei falsari (scol.). Prof. dott. G. Braum. CLASSE VII A. L’infelicitä del genio (scol) — Dante e Sordello (dom.) Lo studio della storia (scol.) — La navigazione (dom.) — A scelta: a) Fu . vera gloria? . .. b) Leggendo i Sepolcri (scol.) — Giacomo Leopardi piange stilla tomba di Torquato Tasso (scol.) — La cor.templazione deli’universo umilia e solleva ad un tempo 1'anima dell’uomo (dom.) — A scelta: a) . . . Arcano e tutto Fuor che il nostro dolor (Leopardi), b) L’agricoltura fu madre di civiltä (sco!,) Io mi son un che, quando Amor mi spira, noto. ed a quel modo Che ditta dentro, vo significando (Dante) (dom.) Prof. E. Gregoretti. CLASSE VII B. La montagna (scol.) — Dopo aver letto il Parini (dom.) — II lavoro e la legge del nostro essere, il principio vivente che spinge innanzi uomini e nazioni (scol.) — II carattere di Svarto (dom.) — A scelta: a) La tomba e la cuiia della fama. b) Un episodio dantesco (scol.) — 11 mare (dom.) — A scelta: a) Quäle ela mia scienza pieferitar Se ne esponga 1'importanza. b) L’origine della lingua italiana. c) Tutto quello che ci e in-torno, dall’atoino di polve al maggiore dei pianeti, tutto ci parla, purchč sappiamo ascoltare. (Tommaseo) (scol.) - - A scelta: a) La luce. b) Commerci del mio paese. c) Sii discepolo del passato, se vuoi essere maestro deli’ avvenire. Prof. E. Rossmann RAGGUAGLI STATISTICI. ui ui os o- o. a o- ZX U ■< W H ^ N n N lo — . •'t NO fo «-> , 00 00 to co H in n n MANO . 00 O N N — NfON t N N H w 'O......... n n ... £1 . , rj- « os t-. - . „ fo........................................... S » - - . <*5 m . . «> O N .................................................To — frj -••••- &“■•■• 5 ■ ^ ".........% S • • • ^ • % • « « *............« 5 •"“ ■ • 5 S- • •" • 5 •-....................................................s ? ■••• 5 ^.......... ;+ OCCorO-.............. -j. S ' • • ' ” % S •••'*> • % <» ^ « « -.............. M S> -q." • • " ■ ° ?- ">........................... 0 a> u .2 bi 1 CÖ t+- 03 S bß c 0) c o ‘S ’S . cc 'CÖ -*-> U OJ « 5? 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O rf »n 0 On rf r^oo m ro O O N vQ N rf • • • »n CO (S — ui N >- 00 ro r^. M rt ro ro u-j O r- -+■ nO »n »n n sO O ’t . • • o ■*+■ ro u-1 U-) On O ro ►-« N rt fO 00 ro m m N u-> 0 O 0 N M 0 . * • •o ro rt rt *•« <-> M On ro 00 rf m ro O C - 0 »n 0 0 rf 0 't . 00 o ro t^sO U-> n >-l 00 rf On t'-* >0 rf 'T O u-) r-» 00 O m rf U-) "t O N ■*f >n # • • C M • rf rf M 10 0 ro ** ui ON O ro •-t rs 00 rt u-, 0 0 O -O U-J O rf CI O IT) O U-> «>+ 0 00 U-, U-) N O rf m . • O 0* NB. Dal titolo 2 in poi gli scolari privatisti sono resi evidenti dali’esponente posto accanto al numero (legli scolari pubblici. BENEFICENZA Per 1’acqnisto di libri per scolari poveri e meritevoli il Comune provvide con 1’ assegnare a questo scopo 1’ importo di corone 1,133.28. Vennero sussidiati: Quattro allievi con un importo di corone 100 per ciascnno, largite anche quest'anno dali’Illustrissimo sig. Barone Giovanni Econotno. Due allievi con 1111 importo complessivo di 50 corone, lar-gito dai sigg. Basilio e Margherita Cassab in memoria del loro indimenticabile figlio Graziadio, giä allievo della scuoia. U11 allievo della VI a con im importo di 250 corone, dalla Rappi esentanza municipale di Fiume. Godettero stifendi: 1) Un allievo della I a, della fondazione Pietro de Castro, di annue corone 210. 2) U11 allievo della III b, della fondazione Anna ved. Pecota na/a baronessa Vlach, di annue corone 440. 3) Un allievo della V b, della fondazione Bott. Vitale Laudi, di annue corone 210. 4) Un allievo della V b, uno della VI b ed uno della VII b, della fondazione Nicolö Mazzoni, di annue corone 300. Fondo di soccorso per allievi poveri della civica Scuoia Reale superiore all’Acquedotto in Trieste. Fn istituito allo scopo di venir in aiuto con sussidi di da-naro ad allievi poveri e meritevoli per contegno, diligenza e profitto. II relativo statuto, accolto dal Corpo insegnante nella con-ferenza tenuta addi 5 aprile 1906 e dal Magistrato civico con decreto del 3 febbraio 1907 N. 21321-06-VI, ottenne l’appro-vazione dell’i. r. Luogotenenza del Litorale con dispaccio del 3 marzo 1907 N. VII-295-07. Resoconto per l'anno scolastico 1912-1913. Introiti. Libretto della Cassa di risparmio triestina N. 156737 Corone. (vedi resoconto 1911-1912) 1853.43 Interessi depositati alla stessa » 221.37 In contanti............................................ * 106.03 4-7-12 Dalla signorina E. Vidich in occasione del- 1’esame di maturitä del cugino B. Mayer . 10. - 15-7-12 Ri ca vato daila vendita deile notizie scolastiche 61.50 20-7-12 Dalla signorina E. Vidich per un annuario della scuola...................................... io.— 5-8-12 Civanzo di una riparazione........................ 8.—• 26-8-12 Elargizione della Cassa di Risparmio triestina i,ooo.— 6 9 12 Dalla signorina E. Vidich nel terzo anniver- versario della morte del prof G. Benco . . 30.— 21-9-12 Dal signor Felice Boscolo ........................ 5.— 2I-IO-12 Dal Corpo insegnante, per la morte della si- gnora Elisa ved. Hess............................. 50.— „ „ Dagli scolari della III b nella stessa occasione 12.60 26-10-12 „ , „ VII b „ „ 18.10 2-1-13 Dal Corpo insegnante, in memoria della si- gnora Giovanna ved. Baschiera........................... 54. -- 7-1 -13 Dal Corpo insegnante in memoria del signor Francesco Sandri.................................. 56- — 31 -1 -1 3 Da alcuni allicvi filodrammatici in memoria del signor G. Clemencich.......................... 10.— 7-3-13 Dal Corpo insegnante in memoria della si- gnora Antonietta Brumat.................................. 48.— 12-3-13 Dagli scolari della 11a nelia stessa occasione 18.— 8-5-13 Ricavato netto della festa di ballo .... 511.50 Interessi pro 1912 sul libretto della Cassa di Risparmio triestina............................................... 88.44 Totale Cor. 4,171.97 Esiti. Bollo per la quietanza della Cassa di Risparmio trie- Corone. stina . ................................................... 5.— Per atlanti e libri................................................. . 29.10 Per vestiti e scarpe.................................................. 492.— Per otto sussidi in danaro......................... Pagata la tassa scol. a due allievi . . . Libretto della Cassa di Risparmio triestina Interessi depositati alla stessa................... In contanti........................................ Totale Cor Fondo gite. Introiti. Civanzo della gestione 1911-12......................., 30-4-13. Dai partecipanti alla gita Rodik-Artuize-Matteria........................................ Esiti. Corone. 380.— 50.— 2,403-43 309.81 502.63 •• 4 171.97 Cor. 39-43 n 28.68 Cor. 68,11 Oor 2.20 65.91 Trieste, 18 giugno I913. Somma Cor. 68.11 II cassiere: prof. A. Nordio. La Direxione porge i plii vivi ringraxiamenti a tutti i generosi oblatori. AUMENTO DELLE COLLEZIONI SCIENTIFICHE Le spese per i gabinetti e per la biblioteca dei professori furono fatte coll’importo di 2,000 corone derivante dalla dota-zione fissata dali’autoritä magistratuale. Venero assegnate: 1. alla biblioteca dei professori . • . cor. 400 al gabinetto di fisica....................» 500 » » » chimica » 400 » » » storia naturale . . » 200 y> * » geografia e storia » 150 » » » disegno geometrico » 150 » » > disegno a mano A » 100 » » » > > B » 100 Totale cor. 2,000 Alla biblioteca dei professori venne assegnato anclie l’im-porto di corone 16 derivante da tasse incassate dalla Dire/.ione per attestati duplicati rilasciati. Le spese per la biblioteca giovanile vennero fatte coll’im-porto di 651 corone incassato da altrettanti scoiari inscritti. 1. Biblioteca dei professori. Custode: prof. dott. G. Braun. DONI: Dali' i. r. Luogotenenza di Trieste: Bollettino delle leggi ed ordinanze per il Litorale austro-illirico, 1912-13. Dal Municipio di Trieste: Bollettino statistico mensile, 1912-1913. — Riassunto di statistica per 1’anno 1912. — Rilievo della popolazione su lo stato dei i° ottobre 1912, Trieste 1913. -- Prospetto del personale insegnante e statistica degli allievi delle civiche scuole popolari e cittadine alla fine deli’anno sco-lastico 1912-13. — Conto di previsione della amministrazione civica di Trieste per 1’anno 1911; id. per 1'anno 1912. — Ver-bali della Delegazione municipale, 1905. — Verbali del Consi-glio della citta, 19081910. — Muratori, Rerum italicarum scrip tores, faso. 99-110; copertine per i vol. XVI, 3; XVII, 3; XXII, 4; XXIII, 1; XXIII, 3. — Inaugurandosi su la casa ove nacque Pietro Kandier la lapide decretata dal Comnne, Trieste 1912. — Dott. Francesco Arnerrytsch, Della rabbia con ispeciale liguardo alla profilassi umana, Trieste 1912. — Enrico Aubel: Nicolö Tom-maseo poeta, Cittä di Castello 1913 (2 esempl.). — Prof. Mel-chiade Budinich, L’abolizione della liturgia glagolitica nella par-rocchia di Lussingrande nel 1802. Lussinpiccolo. Dalla Direzione di pubblica beneficenza: La beneficenza pub-blica di Trieste 1911. Trieste 1912. Dal Curatorio delle biblioteche popolari comunali: Relazione sull’operositä delle cinque biblioteche popolari comunali e bi-lancio pro 1912. Dali’i. r. Osservatorio marittimo di Trieste: Rapporto animale per 1’anno 1908, Trieste 1912. Dali' Istituto per il fromovimento delle ficcole Industrie fer Trieste e 1’ Istria: Protocollo della seduta de! Curatorio dd. 19 dicembre 1911 ; id dd. 9 novembre 1912. Dal niuseo civico di Rovereto: Elenco dei donatori e dei doni fatti al Museo civico di Rovereto dal 1° gennaio al 31 dicembre 1912. Dali’ i. r. Istituto agrar io e Stazione sperimentale in Spalato' Tätigkeitsbericht der k. k. landwirtschaftlichen Lehr-und Versuchsanstalt in Spalato im Jahre 1912. Dal Curatorio dei Museo commerciale di Trieste: Relazione sulla gestione dei Museo commerciale in Trieste per 1’ anno 1912, Trieste 1913. Dali’ i. r. Politecnico di Graz: Programm der k. k. technischen Hochschule in Graz für das Studienjahr 1912-13. I. Teil. Dali’ i. r. Museo commerciale austriaca: Programm und Vorlesungsverzeichnis für die Export-Akademie des k. k. österr. Handels-Museums. Fünfzehntes Studienjahr, 1912-13, Vienna 1912. Dal regio Istituto tecnico suferiore di Milano: Programma, Anno 1912-13. Dali’ Universitä commerciale Luigi Bocconi (Milano): Annuario per l’anno scol. 1911-1912, Anno X. Dalla Redazione del «Club Touristi Triestini»: II Tourista, Anno XV, 1912. Dalla Redazione della Favilla Enimmistica: I numeri del pe-riodico pubblicati durante 1' anno. Dali’autore, ing. Emilio Gerosa: II nuovo Istituto per la cura e per lo studio delle malattie tropicali ad Amburgo, Milano 1913. Dal prof. Gino Farolfi: Aurelio Saffi, Giuseppe Mazzini, Firenze 1904. -- Costantino M. Costantini, II Colombaio, poema didascalico, Palermo 1815. Dal 'prof. Guglielmo Krammer: Alpi Giulie, Anno XVII, Trieste, 1912. ACQUISTI- Periodici (1912-1913): Nuova Antologia. — Rassegna bibiio-grafica della letteratura italiana. — Bullettino della Societä Dan-tesca. — Atti e memorie della Societä Istriana di archeologia e storia patria. — Bollettino della Societä Oeogiafica Italiana. — Annuario scientifico ed industriale XLIX-1912, Milano 1913. — Effemeridi astronomico-nautiche per 1’anno 1913. — Guida generale di Trieste 1913. — Verordnungsblatt für Kultus und Unterricht (2 esemplari). — Jahrbuch des höheren Unterrichts-wesens in Österreich, 26. Jahrgang, Viennai9i3. — Zeitschrift für das Realschulwesen (col supplemento: Berichte über den mathematischen Unterricht in Österreich, fase. 12). — Germa-nisch-Romanische Monatsschrift. — Biologisches Zentralblatt. — Meteorologische Zeitschrift. — Jahrbuch der Chemie, herausgegeben von Richard Meyer, XXI-1911. Braunschweig 1912. Berlolini: Dizionaiio universale di storia, fase. 93 e 94, Milano (Vallardi). — Dizionaiio di cultura universale, punt. 23, Milano (Vallardi). — Meyers Grosses Konversationslexikon, VI. Aufl., XXIV. Band. (Jahres-Supplement 1911-12), Lipsia 1913. — W. Meyer-Lübke, Romanisches etymologisches Wörterbuch, fase. 5 e 6, Heidelberg 1912-13. Benedet'o Croce: Scritti di storia letteraria e politica, vol. II (La rivoluzione napoletana del 1799), Bari 1912. — Scrittori d'Italia, vol. 26-40, Bari (LaterzaJ 1912: Giuseppe Baretti, La scelta delle lettere famigliari; Giovanni Berchet, Opere, vol. II; Traiano Boccalini. Ragguagli di Parnaso, vol II; Santa Caterina da Siena, Libro della divina dottrina; Francesco De Sanctis, Storia detla letteratura italiana, 2 vol.: Commedie del cinquecento, vol. II; Teofilo Folengo, Opere italiane, vol. II; G. Guidiccioni, F. Coppetta Beccuti, Rime; Giambattista Marino, Epistolario, vol. II; Novellieri minori del cinquecento (G. Parabosco, S. Erizzo); Poeti minori del settecento (Savioli, Pompei, Paradisi, Cerretti); Marco Polo, II Milione; Relazioni degli ambasciatori veneti al senato, vol. I; Trattati d’ amore del cinquecento. --Sachs-Villatte, Encyclopädisches Wörterbuch der französischen und der deutschen Sprache, Grosse Ausgabe, 2 vol., Berlino 1905 e 1908. — Neues Wehrgesetz. La biblioteca conta presentemente 2348 opere in 3895 vo-lumi e 579 opuscoli. 2. Biblioteca glovanile. Custode prof. E. Rossmann. DONI: Dal prof. Enrico Rossmann: Barrili, L’olmo e l’edera. — Cordelia, Vita intima. — La Fontaine, Favole. — Moliere, Tar-tufo; II Misantropo. Dagli scolari: Guido Valmarin (III b), Barzini, La battaglia di Mukden; A. Dumas, I massacri del mezzodi della Francia. — Vittorio Millevoi (IV b), Fucini, Le veglie di Neri; Pellico. Le mie prigioni. ACQUISTI: Angeli, Nespolino; Roma (2 vol. ill.). — Alfani, Ernestino e il suo nonno. — Alcott, Viaggio fantastico di Lili. — Armando, La valanga — Alighieri, Materia della D. C. (tavole). -- Aimard, I pirati delle praterie. — Altobelli, Gara di cuori. — Avventure del barone di Münchhausen. — Angeli, Stretta la foglia. — Ballisio-Brenta, Primi voli. — Baccini, I piccoli viag-giatori; Come andö a finire il pulcino. — Bentzon, Yetta (storia di una piccola creola); Da Nuova-York a Rivermouth. — Bonond, Talismano prodigioso. — Barberis, Avventure del Birmano Gam-Diick. — Battelli, Chimica per le scuole medie; Corso di fisica (2 vol.). — Balzac, La Peau de Chagrin (Paris, Nelson); Cousin Pons (Paris, Nelson). — Benco, Trieste (Mayländer). — Barrili, L’olmo e l’edera. — Bertinetti, Le orecchie di Meo, 2 esemp!. — Benedetti (de), Verso la meta. -- Bencivemii, I conquistatori (Hoepli). - Barbaru«, Nel paese dei Perticoni, 2 esempl. — Baceini, A1 la corte d’un Gonila. — Barberis, Monelli. —Bondi, Chi segue il rospo cade nel fosso. — Bruysul, I clienti di un vec- chio pero. — Cordelia, Mentre nevica; Teatro in famiglia; Vita intima. — Cherubini E., Pinocchio in Africa. — Capuana, Chi vuol fiabe, chi vuole? 2 esempl.; Fanciulli allegri, 3 esempl.; Scurpiddu, 3 esempl.; Gli Američani di Babbato: 11 Drago, 2 esempl.; State a sentire; Re Bracalone, 3 esempl.; Schiaccia- noci, 3 esempl.; II Raccontafiabe, 2 esempl.; Cera una volta ; Novelle e novelline. — Ciamician G., Cooperaziotie delle scienze; Problemi chimici de! nuovo secolo; Chimica organica negli orga-nismi. — Cid (II cantare del), Versioni di G. Bertani (Laterza). — Colombi, Giornate piovose — Cervantes, Don Chisciotte, 2 esempl.; Don Chisciotte, (trad. L. di S. Giusto). — Carducci, Qa Ira (vei si); Rime Nuove (scelte), Zanichelli; Odi Barbare (scelta); Rime e foituna di Dante. — Conter, Le arti grafiche (Hoepli). — Caetani, La materia della Divina Commedia (San soni). — Dott. Conllians. Igiene della bocca e dei denti (Hoepli). — Cappelletti, Napoleone I (Hoepli). — Ceresa, Vita di Vit-torio Alfieri scritta da esso (Bemporad). — Cappelli, Storia di un gatto (Salani). — Cioci, Fioretto (Bemporad). — Catani, II paese verde; Barabbino. — Corrado-Avetta, Le avventure di Bibi. — Checchi, Racconti per giovanetti. — Collodi, Le Avventure di Chifellino; Storie allegre; Le avventure di Pi-petto; II segreto di Pinocchio; Chitarrino e Firandello; II testamento di Berlingaccio. — Ciccioni, Formicolino. — Cioci, Moccolo, 2 esempl.; Fiaccolino. — Cena, Gli Ammonitori. — De Amicis, Gli amici, 2 vol. (Treves); Spagna; Nel regno del Cervino; Costantinopoli. — D’Ancona-Bacci, Prospetto di Storia della letteratura italiana. — Dollari, La storia di un gatto. — Defoe D., Vita e avventure di Robinson Crusoe, 2 esempl. Deledda, Colombi e sparvieri (Treves). — Daudet, Porto Tarascon. — De Marchi, Demetrio Pianelli. — Enriques, Elementi di gio-metria. — Enciciopedia dei ragazzi (N. 36-50); Enciclopedia dei ragazzi (N. 1-50). — Förster, L’educazione civica dei giovani e degli adulti; Scuola e Carattere; II problema sessuale nella morale e nella pedagogia. — Ferriani, Piccolo eroe; Se fossi geo-vane. — Ferrero E., Corso di Storia orient., greca e med. — Franceschi G., II giuoco del pallone e gli altri giuochi affini. — Fiorenza, Il cuore dei ragazzi, — Fanfani, Una casa fiorentina da vendere. Fenelon, Favole — Fergan di Ferenzona, I tre mosehetticri di legno. — Fabiani, Le vicende di un soldo. — Flam-marion C., L’atmosfera (Descri/ione dei grandi fenomeni della natura); L’ astronomia popolare. — Faelli F., Cani e gatti; Feuillet, Le roman d’uii jeune liomme pauvre. — Goethe, Faust (raccontato alla gioventü). — Gaspari O. De, Alpinisti in erba. — Giacosa, Come le foglie. — Gould F. I., All’entrare nel mondo, Lezioni di morale per i fanciulli (dall’ingl a cura di F. Martini). — Galilei, Prose scelte (Fir , Barbera). — Giglioli, Intorno al mondo. — Giordani, Granellini e Festliche — Gradi, Favole scelte. — Giarre-Billi M., Fra zia e nipote. — Goldoni, Com-medie scelte, 3 vol (ed. F. Martini). — Una gita in Italia (600 fotografk-). — Kipling R., II figlio deli’ uomo; II libro delle be-stie. — Krane F. V., Hauskomödien für die Jugend, 6 vol. — Jack La Bolina (Vecchi), Caccie su terra e su mare. — Inama V., Letteratura greca, 2 esempl. — Lesage, Avventure di Gil Blas. — Lara, Una famiglia di topi. — Lipparini G, Satanello. — Leopardi, Canti (Mil., Ist. Edit. Ital.) — Lanzoni, Geografia comm. eco. 110m. universale (Hoepli). — Luckenbach-Adami, Arte e Storia nel mondo antico. — Labiche e Martin, Le Voyage de Monsieur Per-richon (Nelson). — Lioy, Iti alto. — Lauria, II signorino. — P. Lombroso, Le fiabe di zia Mariü. — Lassar, La chimica nella vita quotidiania. — Lettura 1913. — Mecacci, Razzo e la Cincia; La piä bella. — Melani, Architettura italiana. Motta, II domina-tore della Malesia; I misteri del Mare Indiano. — Morandi F., Ida e Clotilde. — Molinari, La Chimica e le sue applicazioni. — Malcott, Jack e Jane. — Mace, Storia di un boccone di pane; I servitori dello stomaco. — Mayer, II salvadanaro. — Mantica, II Cece. — Morais, Le avventure di 3 nasi. — Müller E., Gli ani-mali celcbii. — Muiani O., Fisica ; Telcgrafo senza fili. — Man-zoni R., Da Lugano a Pompei. — Manzoni A, Poesie. — Moschino E., Reginetta di Saba; Tristano e Isolda. — Magrini, Saggio etimologico intorno a 8 poesie dei sec. XVIII e XlX. — Monti, Liriche e poemi (Mil., Ist. Edit. Ital.). — Michaud, Storia delle Crociate (ill. Dore), Sonzogno. — Michelet, Storia della rivoluzione francese (ill., Sonzogno). — Moliere, Oeuvres com-pletes (6 vol , Nelson). — Matteucri. Una spedizione al polo. — Modigliani, Memorie d’un ragazzaccio. — Mago Bum, Girandello. — Nansen F., Fra ghiacci e tenebre, La spedizione Polare Norvegese 1893-1896 (Voghera, 3 vol.). — Novelli. II Capitano Bombax. — Novaro A. S , II Cestello. — Olivieri Sangiacomo, Gli schiavi bianchi. — Omero, Iliade (raccontata alla gioventü); Odissea (raccuntata alla gioventu) — Orsi A., II libro della gioria; Racconti allegri — Ouida, II fanciullo d’Urbino. — Ostwald-Bollis, Elementi scientifici di chimica analitica •— Ostwald, Come s’ impara la chimica (Bocca); Come si studiano i corpi (Bocca). — Payot, L’educazione della volontä (Sandron). — Professione, Storia d’Itaüa, I e II vol. — Petit Parisien, A. 1913. — Porchat, Tre mesi sotto la neve. — Piccioni, Saltapicchio e Lumachino, 2 esempl.; Formicolino; Avventure merav. di Gingillino; Piri-picchio in aeroplano; II tesoro dell’Himalaya. — Parini, Le Odi; II Giormj e altre poesie minori; Poesie, (comm. G. Na-tali); II Giorno (comm. Albini); Le Odi (comm. Bertoldi). — Petrarca. Le Rime. — Pascoli G., Limpido Rivo, 2 esempl — Pellico, Le mie prigioni, 2 esempl. — Rossiglione, La Torre del Mistero. — Ronchetti, Dilettant! di pittura. — Roselli, To-pinino garzone di bottega. — Ramorino A., La borsa, origine e funz. (Laterza, Bari). Ramorino F., Letteratura romana. — Rembadi, II capitombolo di Visnü; II segreto di Pinocchio. — Ristis de, Cuoricini ben fatti. — Romagnoli, Le Baccanti. — Rossi, Storia della letteratura italiana, 3 volumi. — Roscoe-Ricci, Prime nozioni di chimica. — Righi F., Materia radiante, i raggi magnetici, Moderna teoria dei fenomeni fisici. Savi-Lopez, Burattini in viaggio. — Scliatzkästlein des Rhein. Hausfreundes. — Scienza per tutti, A 1913. — Salgari, Gli ultimi filibustieri: Le due tigri; II re della pirateria; I pirati della Malesia; Iolanda; Storie rosse. — Salvi, Ciliegino. — Schwatka, I fanciulli dei ghiacci. — Supino I. B., Sandro Botticelli. — Dr. Sasso, I primi passi di fotografia (Hoepli). — Salvaneschi, Sports invernali (Hoepli) Solerti, — La vita di Francesco Petrarca (Bemporad). Steiles, Viaggio di un ra-gazzo intorno al mondo (Treves). — Stoeser, Jugend-Bücherschatz. — Schuhmacher, Keine Langeweile. — Scott, Storia delle crociate. — Solitro, II lago di Garda (Bergamo). — Thouar, Racconti per fanciulli: Racconti per giovinetti’ La casa del mare; Teatro educativo. - Tasso, La Gerusalemme liberata. — Ta-gliarini G., Trattato di prospettiva. — Teresah, Come Orsetta incontrö Fortuna. — Valcarenghi, L’idea di Carlino. — Verne, Intorno alla Luna; La terra sottosopra; Attraverso il mondo solare: Robur il conquistatore; Cinque settimane in pallone. — Vettori, Eroi dell’antichitä. — Vertua, Coraggio e avanti; Quando ero scolaro. — Virgilio, Eneide (raccontata alla gio-ventü). — Ximenes, II Carnet di un elefante; Faragialla. — Yambo, Burchiello; CiufFettino (2 es.); Capitano Bombax; Gli esploratori dell’infinito. -- Zambrano, La festa degü alberi. La biblioteca conta presentemente 1920 volumi. Furono distribuiti 6664 vol. fra 623 scolari. 3. Gabinetto di fisica. Custode: prof. E. Grignaschi. ACQUISTI: Telefono. — Microfono. -- Apparato elettrolitico di Hoff-mann.— Pendolo di Foucault. — Elettroforo. — Cinque elettro-scopi Rosenberg. — Termometro a massima e minima. — Apparato idromeccanico. 4. Gabinetto di chimica. Custode prof. G. Baschiera. DONI: Schiuma di mare (S. Zacb, IV c). — Calcare della grotta di Trebiciano (R. Kert, II c) - ■ U11 modello di fabbrica della birra (S. Hannappel, VI b.). ACQUISTI: Una vasca pneumatica, sistema Weckesser. — Sostanze alimentari (collezione analitica): 1) Estratto Liebig, 2) caffe, 3) pane, 4) cacao. - Una collezione per l'analisi al cannello. — Una storta di ferro. — Una lampatla a benzina, sistema Barthel: — Eprovette, bicchieri reattivi, boccette e utensili diversi di vetro e di porcellana. — Cannule e tappi di gomma elastica — Filo di platino — Ac:di, sali; preparati organici, minerali e merceo-logici — Reattivi analitici Gabinetto di Storia naturale. Custode: prof. A. Ivane ich. DONI: Dal 'frof. Ivancich: Preparati in formalina: Taenia sp , Pa-laemon xiphias, Scyllarus artus, Scolopendra morsitans; preparati zootomici (situs), in formalina; Cavia cobaia, Elaphis flavescens, Lacerta muralis masch e femm , Salainandra maculosa, Astro-pecten auriantiacus, Anguis fragilis, Chamaeleon vulgaris, Bufo viridis, Embrione di Lepus timidus; preparati microscopici: due Spirogira ftinzione del nucleo), Marcatitia (rizoidi), sei sezioni di fusti a diverse tinzioni, di Tilia, Dicentra, Abies; Sambucus nigra (leticeili), Iris sp. (sezioni di antere), Ricinus sp. (tinzione di Alenzoni). Dul prof. Sablich: Un embrione di pescecane. Dagli allievi: Biasou, II a: una pietra con litodomi. — Po-schich, III b: una stella di mare del Brasile. — Colledani, II b: un Elaphis flavescens. -- Fogher, Via: un embrione di lepre. — Frausin, VI b: due „Heike“ crab del Giappone. — De Nardo, VI b: un tescliio di cinghiale e una iena imbalsamata. — Bor-tolussi, VII a: alcuni minerali. ACQUISTI: 30 preparati microscopici (Sigmund) di istologia tisiologica. — Diversi reagenti, tinzioni e utensili per microscopia. — 450 vasetti di vetro per preparati e per conservare materiale diverso-Un piccolo termostato. 6. Gabinetto di Geografia e Storia. Custode: prof. A. Budinich. ACQUISTI: Sydow-Habenicht, Carta fisica della Germania — Cybtilski, Tavole illustrative del le antichitä greco-romane: Le monete greche, le monete romane, pianta di Atene antica, pianta di Roma an-tica, le macchine da guerra dei Greci e dei Romani, il teatro greco. — Rilievo delle forme principali della superficie terrestre. 7. Gabinetto di disegnojgeometrico. Custode: prof A. Nordio. ACQUISTI: Otto compassi per la tavola nera. — Sei sqnadrctte ad an-golo di 450. - Sei righe con misura metrica. 8. Oabinetto A di disegno a mano. Custode: prof E. Cortivo. DONI: Diversi fiori di batista (D Costa, VII a). — Quattro pezzi di stoffa colorata (F. Oblaschiak, VII a). — Un picchio varie-gato (G. Kral, II a). A0QUISTI: 16 corpi rotondi di legno. — 6 corpi rotondi colorati in colori primi. —- io piramidi. — 16 mezzi cubi. -- io tavolette, io cubi, io parallelepipedi, io mezzi parallelepipedi di legno. — Un busto di Dante, in gesso — 6 sostegni per fiori e foglie — 5 frutta di cera. 9. Gabinetto B di disegno a mano. Custode: prof. G. Hess. DONI: Quattro vasetti di porcellana (G. Walmarin, III b). — Un nautilius (A Poschich, III b) — Quattro insetti (E. Colledani, II b). — Una conchiglia (G. Roman, III b). — Una mela artificiale (S. Hannappel, VI b), ACQUJCSTI. Tre scatole di modelli stereometrici di legno. — Nove far falle diverse con scatola di vetro. — Sei scatole di vetro. — Quattro recipienti di rame e due di ottone. — Quattro frutta artificiali. — Modelli di gesso: un busto di bambino, del Donatello; un busto di Laurona, principessa di Napoli; un busto di S. Bruno; un busto di Napoleone, del Canova; una testa di bambino, del Bousche, ed altri d’ignoto autore (Museo di Napoli); un teschio; un cavallo, del Meunier; un leone (il Marzocco). ESAMI Dl M AT URITA’. Anno scolastico 1911-1912 Sessione di eslale 1912. Gli esami orali si tennero nei giorni 9-13 luglio sotto la presidenza del sig. Vittorio Slop de Cadenberg, direttore deli’ i. r. Scuola Reale dello Stato in Gorizia Vi intervennero i! Magnifico Podesta avv. Alfonso Valerio, membri della deputazione municipale della scuola on. prof. Enrico Nordio, Domenico Risigari e Antonio Suttina, e 1’assessore municipale alla pubblica istruzione doit. Pietro Rozzo. Sessione di autunno 1912. Le prove in iscritto si fecero nei giorni 20-24 settembre, gli esami orali nei giorni 1 e 2 ottobre sotto la presidenza del Consigliere di governo Vittorio Slop de Cadenberg, direttore deli’ i. r. Scuola Reale dello Stato in Gorizia. Sessione di febbraio 1913 Gli esami in iscritto si tennero nei giorni 19-20 febbraio, le prove orali il giorno 21 febbraio, sotto la presidenza del Consigliere aulico cav Nicold prof. Raialico, i. r. ispettoie scolastico provinciale. 11 risultato complessivo delle tre sessioni e stato il seguente : Scolari Pnbllici Estemi Totale Si annunziarono ali’ esame 48 5 53 N011 furono ammessi I 1 2 Si ritirarono prima degli esami orali . _ 2 2 Ricevettero un attestato di maturitä: con distinzione 3 — 3 ad unanimitä di voti 20 — 20 a maggioranza di voti 23 1 24 Furono rimessi a nuovo esame . . . 1 1 2 Somma . 48 5 53 Candidati dichiarati maturi. 1 N. progr. Cognome e nome Luogo nativo Anni d’ e ta Anni di studio pubblico i 1 Adamič Guido Trieste 20 7 2 Adamič Romano „ 21 8 3 Astori Bruno n '9 7 4 Battistig Ferruccio n 20 9 5 Benussi Antonio Rovigno [8 8 6 Benussi Ugo Trieste '7 7 7 Boso Ferruccio Caoria (Tirolo) 22 9 8 Bradicich Bruno Trieste 18 8 9 Candusso Guido 19 8 IO Cleva Fiore Pola 18 7 11 Cominotti Remigio Trieste 20 9 I 2 Contin Osvaldo Cles (Tirolo) 18 7 '3 Delorenzi Angelo Cormons r9 8 14 Dorligo Paolo Trieste 20 8 15 Fedrigoni Carlo T rento 21 11 16 Ferfoglia Romano Trieste 20 8 i7 de Ferra conte Antonio „ '9 8 18 Fornasir Virgilio Cervignano '9 8 •9 Gridelli Edoardo * Trieste 17 7 20 Herborn Carlo n 19 9 21 Janki Mario v 20 8 22 Kabiglio Salomone Bern. 11 19 8 23 Lamprecht Aldo „ 18 7 24 Lonschar Carlo jj 18 8 25 Lorenzi Enrico Arco (Tirolo) 20 9 20 Lticchi Ciro Madice di Bleggio (Tirolo) 19 8 27 Luzzatto Leonello T rieste 17 7 28 Maiani Antonio Budrio (Italia) 20 6 29 Mayer Bruno Trieste >9 7 30 Merk Giorgio '7 7 31 Miazzi Giovanni f 18 8 32 Mirosevic Uberto Zara r9 9 33 Mlaker Gualtiero Volosca •7 7 34 Morpurgo Emilio Trieste J9 8 35 Pauletich Domenico Lussinpiccolo 18 7 36 Peresson Gabrio Trieste 19 9 37 Polli Carlo n 18 8 33 Riccoboni Alberto * Este (Italia) 18 7 39 Sacher Arturo Trieste 20 8 40 Scampicchio Nicolö Albona '9 8 41 Schifflin Ettore (esterno) Trieste 20 8 N. progr. Cognome e nome Luogo nntivo Anni d’etä Anni di stndio pubblico 42 Sessa Riccardo Trieste 19 8 4.1 Simeoni Romano C'apodistria 18 8 44 Sindelar Giuseppe Trieste '9 8 4S Skobrtal Ernesto Rozzo 19 7 46 Tavolato Cesare Farenzo 18 7 47 Tonon Gastone Trieste •9 8 * Maturi con distinzione. Di tutti i candidati maturi dichiararono di dedicarsi : Pubblici Esterni Total« 3 3 1 1 3 3 iS 1 I 16 1 6 _ 6 >7 — '7 46 1 47 agli studi di legge............................. „ „ „ medicina ................... „ „ scienze esatte e naturali . . „ „ presso Scuole tecniche superiori „ „ „ „ veterinarie . . . „ „ „ „ superiori di cotn- inercio..................................... alla vita pratica............................... Somma . Anno scolastico 1912-1913. Sessione di estate 1913. Agli esami si annunziarono 47 allievi pubblici deli’ istituto e 2 candidati esterni. Furono assegnati i seguenti temi, che si elaborarono nei giorni g 12 giugno : Lingua italiana. Nella sezione A, a scelta : 1) La scienza della felicita e l’arte della moderazione. 2) Amore ed odio nell’ Inferno danttsco. 3) I principali fattori della ricchezza d’nn paese. II primo tema e stato scelto da 7 candidati, il secondo da 8, il terzo da ri. Nella sezione B) a scelta: [) „Giammai non si sazia Nostro intelletto, se il ver non lo illustia/ 2) La fine di un' epoca porta in se i germi ehe si svolge-ranno nell’epoca nuova. 3) Alberi e foreste (loro importanza nell’igiene, nella vita economica e sociale). II primo tema e stato scelto da 7 candidati, il secondo da uno. il terzo da 14. Lingua tedesca. Nella sezione A : Wovon hängt der Handel eines Landes ab? (Tema libero). Nella sezione B : Was zieht uns in die Ferne ? (Tema libero). Lingua francese. Nella sezione A : Versione dal francese nell’ italiano: Sur 1’ utilitö des mathematiques et de la physique. (Fon-tenelle). Nella sezione B : Versione dal francese nell’italiano: Pompči (M.me de Stael). Geometria descrittiva. Nella sezione A : 1) Sono dati una calotta maggiore di mezza sfera e il manto di un cono retto che ha per base il cerchio limite della calotta e il vertice su quest’ ultima; eseguire la completa co-struzione d‘ombre per illuminazione parallela a 450. II centro della sfera e A (o, 10, 6), il raggio r = 6 cm. ; il cerchio limite della calotta dista 10 cm. dal primo piano. 2) U11 quadrante lim ta un angolo toccando uno dei suoi lati e volgendo la convessita al vertice. Eseguire la sezione piana della superfice generata dalla rotazione della figura intorno al lato tangente. II vertice deli’ angolo e A (O, 7, o), il punto di contatto B (o, 7, 17), il raggio del quadrante r = 6 cm. II piano segante e a due facce, taglia Fasse di rotazione alla distanza di 10 cm. dal primo piano, la sna priina traccia forma 450 coli’ asse x ed e parallelo a un piano tangente la superfice nella sua parte rigata. 3) Sopra un prisma poggia una piramide tionca, su questa un’altra piramide tronca e su quest’ ultima una piramide. I quattro corpi sono quadrangolari regolari e la base superiore deli’ uno serve da inferiore al successivo; mettere in prospettiva la loro combinazione. Gli spigoli alle basi sono 11, 8 e 4 cm., le altezze 6, 2, 13 e 2'5 cm La distanza fra il geometrale e il centro di proie-zione e 12 cm., la distanza principale 14 cm. Uno spigolo laterale del prisma giace nel quadro e uno spigolo del la base forma 30° col quadro. II piano verticale passa per 1’ asse comune dei quattro corpi. Nella sezione B : 1) Un triangolo ha i lati a = IO, b = it, c = 12' 5. Sul lato b giace un punto P alla distanza 8 dal vertice A, e sul lato c, un punto Q alla distanza 5 dallo stesso vertice. Dise- gnare un’elisse inscritta nel triangolo in modo ehe il contatto sui lati b e c avvenga nei punti P e Q (Risoluzione quäle sezione di un cono). 2) Costruzione completa delle ombre per luce parallela per due mezze sfere a centro comune, di raggi r =* 4, R = 5’5, se il loro piano limite e comune e la sfera maggiore giace al di sopra della minore. II centro ha dal primo piano la distanza 6 e dal secondo la distanza 7. 3) Tre forze f, — 70 kg., f2 = 60 kg , f3 = 80 kg. agi-scono sopra un punto in modo ehe <)^ (fj fa) = 750, <)C =• 45°, <)C (fs 4) = 6°°- Costruire la vera graudezza della risultante e gli angoti ehe essa forma con le componenti. * * * Gli esami orali si terranno nei g!orni 7-12 luglio, sotto la presidenza del prof. Vincenzo Bronzin, direttore della Sezione commerciale deli' i. r. Accademia di Commercio e Nautica in Tt ieste. II risultato degli esami verra pubblicato, insieme’ con quello delle p. v. sessioni di autunno e di febbraio, neH'annuario del venturo anno scolastico. CRONACA Cessarono di far parte del Corpo insegnante: i professori effettivi Guido Antonaz e Luigi Farolfi, ehe passarono nella stessa qualitä, alla civica Scuola Reale sup. di S. Giacomo (decr. mag. N. VI-740/2- 12); 1’ assistente effettivo di disegno a mano Guglielmo Krammer, ehe ottenne un pošto di docente effettivo nella me-desima scno'a, e il catechista sussidiario Don Giovanni doit. Mar-sich, ehe fu nominato catechista effettivo nell' i. r. Ginnasio dello Stato di Capodistria. II Corpo insegnante venne completato col tiasferimento, a questa scuola, del professore Giuseppe Brumat della civica Scuola Reale di S. Giacomo (dec. mag. N. VI-740/2-12); colla nomina dei supplenti Viti. Ferruccio Dorri, E/lore Gregoretti (decr. mag. N. VI-207/7-12) e Mario Capietano (decr mag. N. VI-467/8-12) a docenti effettivi nel tnennio di prova; colla nomina a docente effettivo di ginnastica del docente della esistita civica Scuola di ginnastica Giacomo Doff Sotta (decr. mag. N. VI314/6-12), che fino al giorno 11 di ottobre fu sosti-tuito dal docente di ginnastica Tullio Cordon (decr. mag. N. VI-818/1-12); e coli'assunzione dei supplenti Cristiano Man-roner, Mario Sablich, Einilio Mulej, e degli assistenti Attilio Fonda e Giuseppe Furlani (decr. mag. N VI-812/1-12). Come catechista sussidiario venne, dali'Ordinariato vescovile, destinato a questa scuola il M R. Don Bartolomeo Vascoilo (decr. mag. N. Vi 832/1-12). Nel corso del primo semestre furono inoltre assegnati a questo Istituto, per compiervi il formale antio di prova, i candi-dati al magistero ahilitati Manlio Zelco (decr. luog. N. VII-1366/2-12) e Odo Ses/an (decr. luog. N. VII 1816-12). 11 primo fu affidato, per essere avviato ali’ insegnamento pratico, ai professori Ba-schiera e iTancich. il secondo al prof. Nordio. Col principio del secondo semestre rientro nel Corpo insegnante il sitpplente Mario Migliorini, che, a causa degli obblighi inerenti al suo servizio militare, non pote essere riassunto al principio deli’anno scolastico (decr. mag. N. VI 932/3-12 del 17 maržo 1913) * * * Gi esami di ammissione alla prima classe (sessione di au-tunno) si tennero nei giorno 16 settembre, quelli alle altre classi, come pure gli esami di riparazione ed i suppletori, nei giorni 16-18 settembre. L’ufficio divino d’ inaugurazione del nuovo anno scolastico si celebrö il 19 settembre ed il 20 incominciarono le lezioni regolari. II giorno 4 di ottobre si festeggič 1’ onomastico di S. M. 1’ imperatore con un solenne ufficio divino, al quäle assistettero 1' intero Corpo insegnante e gli scolari cattolici deli’Istituto; ed il 19 novembre venne celebrata la messa funebre in suffragio di S. M. la defunta Imperatrice Elisabetta. II 21 novembre fu data vacanza per !a festa della B. V. della Salute. Una cinquantina di allievi delle classi superiori, accompa-gnati dal direttore e da alcuni professori. intervennero il 30 novembre, ehe fu giorno di vacanza (disp. luog. N. VII-1623/10 12), al varo della nave da guerra „Prinz Eugen“. Poiche il 24 dicembre cadeva di martedi, le vacanze nata-lizie, per disposizione mimsteriale, cominciarono eccezionalmente gik la domenica del 22 dicembre (disp. luog. N. VII-749/10-12). II signor consigliere aulico cav. Nicolö prof. Ravalico visito giornalmente 1’ istituto dal 16 gennaio al i° febbraio e raccolse il 4 febbraio il Corpo insegnante ad una conferenza generale. II primo semestre si chiuse il 15 febbraio, ed il giorno seguente comincio il secondo. II 19 aprile, ricorrendo 200 anni dalla promulgazione della Prammatica Sanzione, i docenti di storia rilevarono in tutte le classi 1’alta importanza di questo atto storico sia per la Dinastia che per tntta la v ta e lo sviluppo della monarchia. L’ insegnamento della Religione cattolica fu ispezionato nella prima meta di maggio dal Commissario vescovile Rev.mo Monsignore dott. Carlo Mecchia, il quäle assistete addi 18 maggio anche alle esortazioni domenicali ed alla S Messa. II signor Bruno Bersa de Leidenthal, professore deli’i. r. Scuola Reale di Žara ed ispettore speciale per il disegno a mano, ispezionö nei giorni 13 e 14 giugno 1’insegnamento di questa materia ed espresse la sua piena soddisfa/.ione per il metodo seguito e per gli ottimi risultatl ottenuti. Le iscrizioni degii allievi a! 1 a prima classe (sessione di estate) si fecero nei giorni 1-3 luglio, i rispettivi esami di ammissione il 5 luglio, giorno in cui si distribuirono anche gli attestati. 11 7 luglio cominceranno gli esami orali di maturitä. * * * I! prof. dott. Luigi Grandi s’ ammalö a 11 a fine delle va-canze estive, di nevrastenia, si ehe fu costretto a tenersi lon-tano dalla scnola fino al 7 novembre; esso venne sostituito nell’ insegnamento della geografia e storia dai docenti della scuola prof. Budinich (V b e VI a), Vittorio Furlani (VII b) e dal sup-plente sti aordinario, assunto espressamente per la circostanza, Vittorio Furlan (decr. mag. 26 ott. 1912 N. VI-812/1-12), al quäle vennero afndate le ciassi la, Ib e II e. Dal 30 gennaio fino al 18 febbraio fu ammalato d’ influenza il prof. E. Grignaschi; e, piescindendo da brevi assenze di altri insegnanti, furono ancora assenti, da quattro ad otto giorni, causa malattia o per ragioni familiari, i professori Gregoretti, Hess, Grandi e Brnmat. * * * Lo stato di salute della scolaresca fu soddisfacente; tut-tavia si ebbero in parecchi casi assenze prolungate causate da malattie infettive manife^tati si nelle rispettive famiglie. Furono notificati alla scuola due casi di fcbbre tifoidea e due di scar-lattina, nella quäle circostanza furono, dagli organi incaricati, osservate serupolosamente le disposizioni preše del Magistralo civico per impedire ehe il contagio si propaghi nella scuola. EDUCAZIONE FISICA. La ginnastica fu quest’anno obbligatoria nclle classi I-IV; con gli allievi delle altre classi, ehe la frequentarono come ma-teria facoltativa, fu formata una sezione che ebbe due ore set-timanali d’ insegnamento. II primo di aprile incominciarouo i giuochi all’aperto nel campo sportivo situato all’angolo delle vie Rossetti e Settefontane: gli stessi si tennero due ore la settimana per sezione, oltre 1'orario d obbligo di ginnastica per gli allievi delle classi I-IV, e in sostituzione della stessa per quelli delle altre classi La frequentazione risulta dallo specchietto seguente: Sez. I Sez. II Soz. III Sez. IV Sez. V 1 Id ; l/; I r 2« 1 2b - 3" 3>’ 4" 4 4r 5" 5/' 6 a 6/< 7« Somma Numeru delle gioruate in eni si giuocö (a 1 ora) 23 23 23 24 24 1 24; 24 24 23 23 23 24 24 24 24 24 24 118 Numero medio dei fre-quentanti, per volta 22 19 21 18 22 17 23 24 17 12 15 7 5 6 4 2 5 239 * * * II doli. Angelo Luzzatto, ticonfermalo dalla Giunta municipale per il 1912-13 come medico scolastico di quest'Istituto (decr. mag. del 5 sett 1912 N. VI-7C>5/[-i2) sottopose al principio del-1’anno scolastico ad una visita accurata tutti gli allievi della prima classe ed i nuovi della seconda. Nel corso dell’anno egli passo poi a visite sommarie di tutte le altre classi ed a piu accurate di quegli allievi ehe ne diedero motivo o ehe si tro-vavano dall’anno precedente sotto sorveglianza medica. Durante queste visite egli riehiamo 1’attenzione degli scolari sulla neces-sitä di curare la pulizia dei locali e del corpo, in particolare della bocca; accenno, a seconda deli’ etä degii allievi, ai danni che possono loro derivare dall’uso di alcoolici e del tabacco, ed alle precauzioni ehe si devono avere per evitare di contrarre malattie infettive in genere In seguito alle visite fatte fu, per varie ragioni. messo sotto sorveglianza medica il seguente nninero di scolari: Numero i a I I < 2d 2 2c )" 3^ t" ... ... 5« 51 0(1 bi 7" 7 i Assieme II 1 Assoluto .... 18 21 II | lü 6 12 IO 9 12 1 ■ 7 5 12 9 7 8 6 7 176 Percentuale . . . $3 35:30 15 30 25 20 32 | 21 16 J* J ^7 3i 1 1 24 32 27 Fu visitato l’edificio scolastico in riguardo igienico e fu disposto che gli allievi non abbienti possano esser rivaccinati in iscuola. Alla fine dell’ anno il medico scolastico tenne inoltre, esclusivamente per gli allievi dell’ultima classe, una lezione sulla profilassi delle malattie veneree e still’alcoolismo. * * * Gli esercizi di tiro a segno, ai quali s’ inscrissero 45 allievi delle due ultime classi, si tennero in conformitä alle disposizioni date dal ministero nel “Programma per gli esercizi facoltativi di tiro a segno nelle scuole medie“ ogni secondo sabato, con due ore per volta, sotto la direzione d ei professori A. Budinich e V. F. Borri Gli esercizi di tiro a capsula si fecero dai primi di ottobre in poi nel cortile della scuola popolate di via Ruggero Manna, quelli a palla, dai primi di marzo alla fine di maggio, nel bersaglio della Societa triestina dei bersaglieri sul colle del Cacciatore, messo anche quest’anno gentilmente a disposizione delle scuole medie comunali dalla spettabile Direzione di quel sodalizio. 11 giorno 14 giugno ebbe luogo una gara finale, alla quäle intervenuero ii signor Lodovico Pollack, presidente della Societa triestina dei bersaglieri, il direttore e parecchi insegnanti della scuola; i due premi, consisteuti in oggetti di valore, donati dal Comando della milizia territoriale in Graz e dalla Confede-razione dei bersaglieri austriaci, furono aggiudicati agli allievi Giovanni Marangon e Antonio SefeJe della classe VII6. II signor Lodovico Pollack, nel suo applaudito discorso tenuto aU’atto della consegna dei premi, eccitö gli allievi a perseverare nel-l'esercizio di questo utile e diicttevole sport; rispose il direttore 1 ingraziando !a spettabile Direzione della societa dei bersaglieri e particolarmente il suo benemerito pres;dente per il laigo ap • poggio dato durante tutto il corso degli esercizi, * * * Gli esercizi di voga, pet" il sufficente numero di ailievi an-nunziatisi, poterono continuare anche nelle trascorse vacanze estive; vi presero p:\rte, inolto assiduamente, due squadre di aluntii. composte ciascuna di otto o nove ailievi, colle quali si fece ima gita la settimana, per squadra, della durata di ahneno due ore. Dopo 1’apertura dell’anno scolastico gli esercizi conti nuarono con lo stesso numero di partecipanti secondo il pro-gramma fino al 15 ottobre; furono poi ripresi il 15 maggio con 23 iscritti della settima classe, e termineranno il 15 luglio. Qualoia si annunziasse un numero sufficente di ailievi, le eserctazioni potranno continuare anche durante tutte le vacanze estive. * * * Nel corso deli’ anno scolastico vennero fatte le seguenti gite ed escursioni: 24 ottobre: Visita dell'Officina comunale del gas illumi-nante con gli ailievi della classe Vib (prof. Sablich e Zelco). 29. ottobre: In ferrovia fino a Bivio. Visita della cava romana di Nabresina Ritorno a piedi fino a Grignano, poi con la ferrovia Mezza giornata. 34 partecipanti della classe V b (Di-rettore, prof Pierobon e Stecher) 23 dicembre: "Visita della raffineria di petrolio a S. Sabba con 20 ailievi della VI& (prof. Ivancich e Sablich). 13 maržo: Passeggiata con 20 ailievi delle classi I e II per il Cacciatore, Longera e S. Giovanni Mezza giornata (professore Vascotto). 21 maržo: Visita della fabbrica di saponi F. Fenderl e C. con 20 ailievi della VI b (prof. Sablich) 13 aprile: Visita di Capodistria con 50 ailievi delle classi superiori. Andata e ritorno col vapore. Una giornata (prof. Zelco). II 30 aprile si fecero le seguenti gite: 1. In ferrovia fino a Rodik. Šalita sul monte Artuize (812 m.). Discesa a Mattcria. Ritorno da Herpelje in poi con la ferrovia. Una giornata. 49 partecipanti delle classi III-V (Direttore, prof Cortivo e Mauroner) 2. In ferrovia fino a Villa Vicentina. Passeggiata ad Aqui- leia, Visita del Museo e della Basilica. Ritorno per la stessa via Una giornata 31 partecipanti delle classi III e IV (prof. Capietano, Sestan e Furlani G.), 3- Passeggiata per il Cacciatore a Borst; ritorno per S. Giuseppe e Montebello. Mezza giornata. 82 partecipauti delle classi I e II (prof. Gregoretti e Mulej). 4. In ferrovia fino a Divaccia. Passeggiata per S. Canziano, visita della grotta. Ritorno a piedi fino a Herpelje, poi in ferrovia. Una giornata. 30 partecipanti della II a (prof Budinich e Zelco) 5. In ferrovia fino a Borst; passeggiata lungo la valle della Rosandra fino alla cascata. Ritorno oltre Iesero e Basovizza Una giornata. 42 partecipanti della I a (prof. Doff-Sotta e Vascotto). 6 In feirovia flno a Nabresina, poi a piedi per Duino ed alle foci del Timavo. Ritorno oltre Sistiana, da Nabresina in poi con la ferrovia. Una giorn.ita. 25 partecipanti della IIc (prof Sablicli) 7. Col vapore a Brioni. Visita del parco degli animali e deile antichifa romane di Val Catena Ritorno col vapore Una giornata. 20 partecipanti delle classi superiori (prof. Ivancich). r3 niaggio: Col vapore fino ad Isola; passeggiata oltre Strugnano per Pirano; visita della cittä; r'torno col vapore. Una giornata. 25 partecipanti delle classi II (prof. Vascotto) II 9 giugno fu visitato 1’orto botamco dalle classi IV a e Va, 1’ 1 1 giugno dalla lila, e il 12 giugno dalla IVc (professore Cortivo) DECRETI PIÜ IMPORTANTI pervenuti alla Scuola dalle Autoritä preposte Decr. mag. del i° luglio 1912 N. VI-314/1-12. Comunica che il Consiglio comunale nella seduta del 21 giugno ha deli -berato di sistemare presso questa scuola un pošto di docente di ginnastica, con gli emolumenti e la durata di servizio fissati per i docenti delle civiche scuole cittadine, con ciö che con 1’ assegno della terza aggiunta quinquennale il sussidio di alloggio possa venir aumentato ad annue cor. 1,200, e con 1'assegno della quarta aggiunta ad annue cor. 1,300. L’orario d’ obbligo e di 24 ore settimanali, il minimo di 20; la rimunerazione per prestazioni oltre 1’ orario d' obbligo e fissata in annue cor. ioo, quella per i giuochi all’aperto, in quanto vengano tenuti oltre 1’ orario d’ob-bilgo, con corone 12 mensili, per ora settimanale. I supplenti vengono pagati con cor. 100 per ora settimanale. Disp. luog. del 23 sett. 1912 N. VII-1299-12. Comunica che l’ir. Min. del Culto e dell’Istr. con disp. del 27 ag. 1912 N. 4036 ha trovato di disporre che il diritto di farsi prestare libri dalle biblioteche universitarie e degli studi^sia esteso anche ai Corpi insegnanti delle scuole non appartenenti allo Stato. Decr. mag. del 5 die. 1912 N. VI-1202/1-12. Comunica che la Giunta municipale nella seduta del 2 dicembre ha decretato doversi d’ora innanzi sottoporre a visita medica, prima che vengano assunti al servizio del Comune, oltre ai docenti stabili, anche i supplenti. Disp. luog. del 7 die. 1912 N. VII 1588-12. Rispondendo alla relazione annuale, prende con piacere atto delle condizioni della scuola notevolmente migliorate sia nel profitto che nel-l’educazione fisica; esprime la fondata speranza che, data la va-lentia e 1’ esperimentata coscienza del dovere del direttore e del collegio dei docenti, il miglioramento continuerä anche in av-venire; e manda uno speciale voto di plauso alla direzione ed a tutti quei docenti che volonterosi dedicarono parte del loro tempo a dirigere gli esercizi sportivi e quelli del tiro a segno. Dec. mag. del 19 febbraio 1913 N. VI-1099/1-12. Comu-nica clie il Consiglio comunale nella seduta deli’ 8 gennaio ha nominato gli onor. prof. Enrico Nordio, Domenico Risigari e An-tonio Suttina a membri della Deputazione alle scuole reali. Disp. luog. del 29 maggio 1913 N. VII-800/13. Comunica ehe 1’amministrazione della grotta di Adelsberg ha stabilito di ridurre anche quest’anno, fino al 3I ottobre, per allievi delle scuole medie e popolari, il prezzo d’ ingresso alla grotta a due corone nei giorni feriali (ore io3/4 ant. e 3Y2 pom); e ad una corona la domenica. Gli allievi devono legittimarsi con un atte-stato scolastico. Disp. luog. del i° giugno T913 N. VII-677-13. Per corri-spondere ali’ iniziativa preša dalla conferenza dei direttori dello scorso anno, rimette aleune norme per regolare e semplificare le seritturazioni dei direttori delle scuole medie del Litorale. Disp. luog. del 24 giugno 1913 N. VII-902/6-13. Comunica ehe il signor Ministro del Culto e deli’Istruzione ha ordinato ehe le lezioni abbiano da cessare quest’ anno eccezionalmente sabato 5 luglio, nel qual giorno si celebrerä 1'Ufficio divino e si distii-buiranno gli attestati. ELENCO DEGLI SCOLARI rimasti nell’Istituto fino al termine deli’anno scolastico 1912-1913. (L’asterisco indica gli Barburini Alessandro Bartoli Giovanni Bauzon Mario Beacovich Aurelio Benvenutti Antonio Bertuzzi Umberto Bianchi Natale Bianchi-Bieli Riccardo Bissaldi Francesco Bojk Mario Borghi Sergio Boscarol Giovanni Bruch Nereo Biunetta Pietro Busatto Luigi Butazoni Adriano Callin Luigi Gentili Ezio Giamporcaro Paolo Giraldi Bruno Giraldi Guido Giurco Vittorio Glessich Ettore Gran Bruno Guarnieri Eugenio Iellinzig Urbano Kerbes Clemente Lantieri Letterio Leiler Bruno Lipizer Marcello Lonschar Eugenio Lugnani Domenico Lutterotti Mario scolari ehe furono dichi; CLASSE I a (50). Candotti Livio Castro Marcello Cermel Luciano Cernigoi Rodolfo Cesca Giovanni Chieu Aldo Cicutto Ferruccio Cipriani Vittorio Contino Ettore Corbato Matteo Cossio Livio Cossutta Ettore Costantini Bruno Cristodulopulo Giorgio Curk Leopoldo Czerny Guido De Mattia Emilio CLASSE ! b (48). Luxich Giuseppe Luzzatto Mario* Magris Gasparo Maksel Mario Manoukian Giovanni* Marinscheg Silvio Marz Mario Matitich Attilio Maurig Giorgio Miani Angelo* Moise Moise Monferrä Alfredo Moravek Guglielmo Morpurgo Raimondo Müller Giuseppe Müller Paolo i eminentemente idonei). Demenia Ettore De Pauli Ernesto Derosa Luigi Diena Felice Duse Giorgio de Eckhel Egone Fabris Antonio Faidiga Giuseppe Felluga Italo F'ischer Corrado Fogolin Virgilio Forti Davide Tiberio Franceschini Francesco Franco F'erdinando Frediani Valentino Furlan Giovanni Nabergoj Mario Nacinovic Sigismondo Nastran Ermando Neumann Fabio Orlando Aldo Ortolani Guido* Panicali Giuseppe Parmeggiani Tiziano Passaglia Umberto Paulin Bruno Perini Narciso Peritz Mario Pernici Odoardo Pertot Vladimiro Peteani Claudio Pitteri Aldo Poli Glauco Querinuzzi Galliano Radaelli Dante Rautnig Nunzio Razza Luigi Ribolli Vitv Risserson Giorgio Rogantin Cesare Rolli Giulio Rossetti Lorenzo Rossi Livio Rutter Edoardo Samengo Norberto Samengo Odoardo Scabini Edoardo Amadei Vito Amodeo Mario Antunovic Giuseppe Bartole Silvio Biason Pietro Bole Romano Cadorini Riccardo* Cirilli Bruno Danese Guido Degrassi Amilcare Depaul Guido Derosa Bruno Dessilla Alessandro Schiffrer Carlo* Schiuka Dante Selingher Romano Shinigoj Antonio Shromek Giuseppe Sigon Enrico Silvestri Giovanni Sommacampagna Ugo Squerci Renato Stefani Bruno Stinco Giuseppe Stock Giovanni Streinz Paolo Tagliaferro Carlo Tommasini Amedeo CLASSE II a (37). CLASSE II b (38). Trani Mario Trauner Dario Vajdič Oscar Velikonja Luciano Veneziani Manlio Venturini Alfredo Visentin Emilio Weiss Giovanni Wolbang Ernesto Wolkan Celestino Wranilzkj Marino Zaccaria Giuseppe Zanmarchi Giuseppe Zürich Marco Ruzzier Arrigo Seghini Augusto Sosic Bruno Steffutti Dario Tommasini Ugo de Varda Uberto Vascotto Antonio Venier Bruno Voucich Giordano Zavagna Mario Zeh Oscar Zotter Eugenio Augustinzhizh Guido Busatto Gastone Chialchia Egidio Cociancich Ferruccio Colich Bruno Francesco Colledani Egone Delneri Germano De Nardo Ferruccio* Desantolo Alceo Fabris Gallianö Finzi Adolfo Grablovitz Antonio Krizmancic Alessandro Lannes Mario Levi Emilio Mandler Bruno Marangon Stefano Maroevic Marcello Murnig Mario Negodi Giovanni Pellarini Carlo Piazza Giuseppe. Racah Bernardo Ravalico Marcello di Rienzo Umberto Rozman Enrico Di Michiel Enrico Dorbes Emilio Dossi Amedeo Gentilomo Giorgio Giacomelli Carlo Hvala Gorazd Hvala Metodio Kral Giulio* Lederer Mario Levi-Minzi Alessandro Maglich Italo Edoardo de Mottoni-Palacios Ramiro Müller Rodolfo Nezzo Paolo Pelessoni Antonio Petech Renato Portuesi Giuseppe Ritscher Vittorio Robba Luciano Rubinich Marco Sanson Bruno Spangaro Umberto* Vrdoljak Ubaldo Zennaro Ferruccio Bravin Bruno Camnzula Stelio Corneretto Amadeo Demai Vittorio de Domini conte Giov. Ettore Furlani Luciano Gava Vincenzo Garimberti Annibale Grassilli Aristide Jachsetic Ohviero Kert Rodolfo Komotar Costantino Lanfredini Giorgio Marsa Galliano Mingotti Romano Nastran Renato Nemarnich Pietro Parenzan Renato Pestian Ettore Picotti Carlo Pittoni Romano Pogorelz Alberto Pontoni Mario Quarantotto Angelo Sabidussi Gastone Saplja Enrico Slavina Bruno Stoka Antonio Tevini Cesare Tomicich Guido Venier Carlo Vucetic Antonio Wengherschin Giusto Adam Clemente d’Alessandro Ettore Amort Giuseppe Angeli Luigi Aumaitre Francesco Bitisnig Marcello Bole Silvio Bonifacio Pietro Borghi Francesco Borruso Antonio Boschi Edmondo Bravi Ireneo Bronzin Raffaele Carlet Renato Celic Ernesto Cirilli Ugo Debegnak Renato Delfiol Umberto Delfiol Vittorio Dellamartina Bruno Del Piccolo Enrico Filbey Aroldo Fonda Bruno Frausin Virgilio Gelletich Giuseppe Gherbetz Bruno Graovaz Claudio* Gregorat Antonio de Grisogono Lionello* Gropaic Bruno Jerouschek Ermanno CLASSE III a (46). Coen Giuseppe de Comelli Giovanni Crisantopulo Andrea Cumin Manlio Cusin Alfredo Danelutti Kodolfo Davanzo Dario Delsenno Domenico Ferluga Mario Fidora Giovanni Gentilli Emilio* Iglesias Salvatore La Scola Armando de Lengerke Giorgio Miotto Ercole Negodi Giorgio CLASSE III b (45). Katelan Antonio Klančar Vittorio Klun Antonio Lamprecht Egone Lipari Mariano Lupetina Carlo Micic Trifone Mosettig Giacomo Mrak Vittorio de Nardo Vittorio Nitsche Egone Petlarin Eusebio Portoghese Ferruccio Poschich Arturo* Roman Giovanni Padoani Romano Pascot Giacinto Pavan Giuseppe Penco Antonio Pittani Umberto Poljak Mario Quarantotto Francesco Rebez Bruno Reggio Giacomo Rota Massimiliano Savorgnani Bruno Segre Salvatore de Vergottini Nicolö de Volpi Carlo Sersa Antonio Shromek Francesco Smrekar Raffaele Stella Mario Stranschi Renato Supancig Silvio Tedeschi Milan Valentinuz Attilio* Valenzin Giulio Vlach Antonio Voucich Bruno Walmarin Guido Wechsler Alberto Zollia Adolfo Zoppolato Luigi Alessandrino Umberto Angeli Emilio Azzotii Ruggero Bencich Marco Bolaffio Giuseppe Briscik Francesco Büsch Pietro Callin Carlo Cargnelli Giuseppe Cerne Vladimiro Cesari Luciano Cesari Mario Antoniani Luciano Carbonaro Manlio Felszegi Egone Gaberšek Giorgio Giovanella Carlo Grandis Mario Hvala Zoran Katalan Ernesto Klauer Dionisio Konjenik Giuseppe Kump Siegfried Giadorou Francesco* Kokorovec Antonio Pausche Bruno Pogliacco Manlio Puppis Marcello* Ragusin Livio Redaelli Emilio Riavitz Cesare Robba Guido Rossit Giovanni Salom Giuseppe Bacich Guglielmo Bearzatto Giordano Birsa Francesco Boban Federico Bosich Francesco Bracchetti Mario Chalupa Bruno Chiaruttini Arturo Circovich Augusto Oozzi Angelo Cusin Eleftherios Ricc D’Agnolo Umberto Debeuz Alessandro Declich Giorgio (priv.) Deila Savia Gastone De Mori Arnaldo Deschmann Alfredo De Zorzi Umberto CLASSE IV b (32). Lanza Cesare Leban Bruno Lozar Carlo Macor Oreste Maffei Mario Majcen Antonio Majer Oliviero Marconetti Arrigo* Martini Giovanni Mayer Arrigo Menis Pietro CLASSE IV c (32). Samblich Gaetano Sandri Vittorio Sbisä Domenico Scantimburgo Mario* Simundja Rodolfo Sivilotti Aldo Slamic Renato Štolfa Vittorio Stossich Plinio Streinz Sergio Trocha Carlo CLASSE Va (34). Brocchi Lucillo Buda Albino Cante Virgilio Cargnello Tullio Carminati Antonio Conte Attilio Dobre Ermanno Dorcich Silvio Dossi Umberto Duller Giovanni Eppinger Giorgio Filippon Galliano Hatze Giovanni Höller Federico Morpurgo Silvio de Vergottini Bartol. Merli Paolo Millevoi Vittorio Moradei Vittorio Muran Ettore de Nardo Guido Nasso Paolo Nicolini Francesco Ortolani Argimiro Penne Carlo Pieri Orseolo Velicogna Giovanni Veljak Cesare Viezzoli Giuseppe Vram Luigi Zach Silvio Zanlucchi Luciano Zennaro Mario Zuccherich Mario Zuttioni Marino Zuzic Santo Delpin Giorgio Frediani Vittorio Gerdol Rodolfo Giller Mario Gladich Giovanni Gregoretti Edoardo Gulic Luciano Gulja Mario Hanzal Ettore Hirn Ugo Hreglich Guido Ivancich Giulio Cotič Marino Eppinger Fabio Maramaldi Riccardo Norsa Ettore Petteln Umberto Pirotti Umberto Pitt Vittorio Pittana Bruno Poropat Bruno Potok Bruno Rankel Mario Apollonio Mariano Gius. Avanzini Guido Bartole Bruno Bastiancich Giuseppe Borghi Mario Camerini Vittorio Gamocino Paolo Camus Alberto* Catolla Guido Decolle Bruno Devetak Ercole Franceschinis Livio Frausin Vittorio Furlani Oreste Gattegno Guido (priv.) Gelletich Gioas Gerzabek Carmelo Gherzabek Giuseppe Antoniani Attilio* Batera Bruno Bortolotti Carlo Bortolussi Galliano Keiner Augusto Konder Federico Kovačič Giovanni Lampe Carlo Miani Antonio Miotti Carlo CLASSE V b (33). Rimini Riccardo* Risegari Bruno Rouschias Alessandro Sabioncello Pietro Samero Aldo Sauli Sergio Sedmak Silvano Sicherl 3runo* Silvestri Giuseppe Spangaro Ferruccio* Sponza Alberto* CLASSE Via (25). Cipriani Ermenegildo Codrig Giorgio Cramasteter Gastone Damini Luigi Echardt Bruno Fano Emilio Fogher Antonio Hayek Guido Kucagna Giovanni CLASSE VI b (25=). Hannappel Sergio Happacher Alfredo Heiland Libero Hrovat Riccardo Ieimou Mario Levi-Minzi Mario Matiz Attilio Mazorana Edoardo Mussinano Costantino CLASSE Vilo (25). Büsch Paolo Camus Carlo* Carlino Mario Celeghin Arturo Morella Albino Nigris Francesco Nodus Giordano Olivotto Bruno Tedeschi Bruno* Tenze Ferdinando Valentinuz Mario Villis Mario* Violin Carlo Vittori Francesco Woivodich Marco Zanusso Umberto Zetto Antonio Zoff Antonio Zottig Giacomo Lusa Cesare Pillin Romeo Pirc Tiziano Rencel Riccardo Sivilotti Marino Skobital Vittorio Sulligoi Teodoro de Nardo Mario Pacor Carlo Peresson Ezio Rovis Fabio (priv.) Scampicchio Paolo Valentič Giovanni Valenzin Oscar de Zadro Giuseppe Zhepirlo Mario Chiandussi Antonio Conighi Riccardo Cossutta Edoardo Costa Domenico Cozzi Ramiro Frausin Alberto De Lorenzi Lorenzo Gembrecich Diego De Savorgnani Marino Moro Romano Dolcher Ernesto Oblaschiak Ferruccio Fanin Umberto Padovan Bruno CLASSE VII b (22). Bradamante Ferdinando Kers Arrigo* Buchbinder Oscar Clerici Isidoro Finazzer Guglielmo Giani Mario Heiland Italo Iasbez Silvio Kainer Luigi Licen Giuseppe Marangon Giovanni Masutti Marino* Mussinano Mario Pieri Pietro Pison Attilio Sepele Antonio Risserson Bruno Robba Vittorio Taucer Egidio Stella Gaetano Viezzoli Mario Visal Giorgio Zanetti Vittorio Zannier^Carlo Zavagna Ireneo A V V I S O PER L’ ANNO SCOLASTICO 1913-1914. L'iscrizione degli scolari verra fatta nei giorni 11-13 e 15 settembre, dalle 9 ant. a mezzogiorno. Gli scolari ehe doinandano 1’ ammissione per la prima volta, o ehe intendono di riprendere gli studi interrotti, si pre-senteranno, accompagnati dai genitori o da: I010 rappresentanti, alla Direzione deli’Istituto ed esibiranno : 1) la fede di nascita\ 2) 1’ attestalo di vaccinazione, 3) un certificalo medico suila sanitä degli occhi ; 4) i documenti scolaslici. Questi consistono : a) per gli allievi ehe domandano 1’ ammissione alla prima classe e ehe vengono da una scuola popolare, nell’ attestalo di fre-quentazione; b) per gli allievi ehe domandano 1’ ammissione alle altre classi e ehe vengono da altri istituti pubblici, nell’ ultimo attestato scolaslico, munito della preseritta clausola di dimissione. La tassa d’ iscrizione per gli scolari ehe entrano per la prima volta nell’ Istituto, e di corone 4.—, il contributo per la biblioteca degli scolari di cor. 1.—, da pagarsi ali’atto deli’iscrizione. Gli scolari appartenenti ali’ Istituto si presenteranno da se soli nei giorni suindicati al professore incaricato deli’ iscrizione; quelli che hanno da subire 1’ esame di riparazione in una materia, o il suppletorio, s: inscriveranno dopo dati questi esami. All’ atto deli’ iscrizione gli allievi pagheranno indistintamente cor. 1.— come contributo per la biblioteca giovanile, e indiche-ranno anche le materie libere che intendono di frequentare. Ritardi che non venissero a tempo debito giustificati, equi-varranno ad un volontario abbandono della scuola, e, passati i giorni deli’ iscrizione, per esservi riammessi si dovrä chiedere formaie permesso all' Autoritä superiore. La tassa scolastica importa corone 30 il semestre, e va pagata all’Esattoiia presso il Magistrato civico antecipatamente ; puö anche esser pagata in 3 rate. Ad allievi poveri e meritevoli per comportamento e profitto la Giunta municipale potra con-cedere l’esenzione della tassa o la liduzione a metä. Ad allievi poveri della prima classe, ed a quelli che vengono inscritti in un’altra classe dopo l’esame d' ammissione, il pagamento poträ esser prorogato fino alla fine del i° semestre, ove nel primo periodo di scuola gli aspiranti dimostrino buon contegno e profitto. L’esenzione o riduzione definitiva avviene in questo caso appetia sulla base della classificazione semestrale. L’esenzione e ia riduzione valgono soltanto per 1’anno scolastico in cui furono concesse, e vanno perdute nel secondo semestre, se 1’ allievo nella classificazione semestrale non ha corrisposto nei costumi e nel progresso, * * * Per 1’ ammissione alla prima classe si ricliiede: a) 1’ etä di 10 anni compiuti o da compiersi entro 1' anno solare in corso ; b) la prova di possedere una corrispondente preparazione. Questa vien data per mezzo di un esame che comprende i seguenti oggetti : rt) Religione. Si richiedono quelle cognizioni che vengono acquistate nella scuola popolare. Gli scolari provenienti da una scuola popolate i quali nel certificato di frequentazione abbiano riportato nella religione almeno la nota «buonoi, sono dispensati da tale esame. b) Lingua italiana. L’ esame vien dato in iscritto ed a voce. Si richiede speditezza nel leggere e nello scrivere; sicu- rezza nello scrivere sotto dettatura, conoscenza degli elementi della morfologia e deli’ analisi di proposizioni semplici e complesse. c) Aritmetica. L’ esame si fa in iscritto ed a voce. Si es ge la conoscenza delle quattro opeiazioni fondamentali con nu-meri interi. Per questi esami non si paga alcuna tassa Gli scolari che in base a questo esame sono dichiarati non idonei ad esser ammessi alla scuola media, tanto nella sessione d’ estate che in quella d’ autunno. non possono dare una seconda volta 1’esame di ammissione ne nell’Istituto dal quäle furono dichiarati non idonei, ne in im altro che abbia la medesima lingua d’ insegnamento, ma sono rimandati al prossimo anno scolastico. A questi scolari viene restituita la tassa d’ iscrizione ed il contributo per la biblioteca giovanile. pagati all’atto dell’iscrizione. Per 1’ ammissione alle altro classi si richiede : a) 1’ eta corrispondente, b) la prova di possedere le cognizioni fissate dal piano d’insegnamento. Que^ta vien data o col dimostrare di aver assolto nell’ anno precedente la classe corrispondente di una Scuola Reale di eguale organizzazione o per mezzo di un esame di ammissione. Gli scolari che vengono da Scuole Reali con altra lingua d' insegnamento o di altra organizzazione, daranno quest’ esame soltanto nella lingua italiana, rispettivamente in quelle lingue moderne nelle quali 11011 ebbero un’ eguale preparazione. Per questi esami non si paga alcuna tassa. Gli scolari che non hanno frequentato nell’ anno precedente una Scuola Reale pubblica, quelli che hanno abbandonato la Scuola Reale prima della classificazione finale e quelli che hanno studiato privatamente, daranno un esame df ammissione, 1’ esten-sione del quäle varierä a seconda dei casi. Per questo esame si deve pagare a titolo di tassa d’ esame d’ ammissione 1’ importo di corone 24.—. Gli esami di ammissione alla prima classe si terranno il giorno 16 settembre dalle ore 8 ant. in poi. Gli esami di ammissione alle altre classi si terranno nei giorni 16 settembre dalle ore 9 antimerid. alla 1 pomerid. e 17-18 settembre dalle ore 8 antimerid. alla r pomerid. Gli scolari obbligati a dare questi esami si presenteranno il giorno 16 set-tembre alle ore 9 ant. nella Direzione deli'Istituto, dove verrannt) debitamente informati in proposito. Gli esami di riparazione e gli esami suppletori si terranno nei giorni 16 settembre dalle ore 9 ant. alla 1 pom., e 17-18 set- tembre^dalle ore 8 ant. alla 1 pom. Gli scolari ai quali venile concesso di dare 1’ esame di ri- parazione, si presenteranno il giorno 16 settembre alle 9 ant. dal rispettivo professore ; quelli cui venne concesso 1’ esame supple-torio, il giorno 16 settembre alle ore 9 ant. nella Direzione del-1’ Istituto. Gli scolari che non si presentassero nei giorni stabiliti e non potessero giustificare il ritardo, perderanno il diritto di sostenere o di continuare gli esami. II giorno 19 settembre verrä celebrato nelP oratorio della scuola 1’ ufficio divino d’inaugurazione dell'anno scolastico, ed il giorno 20 settembre alle ore 8 ant. principieranno regolarmente le lezioni. INDICE Pag. Prof. G. Baschiera: II metodo d’analisi con solfuro di sodio . 5 Notizie scolastiche compilate dal direttore: I. Personale insegnante...............................................41 II. Piano delle lezioni................................................45 III. Libri di testo usati nell'anno scolastico 1912-1913 . . 74 IV. Temi di lingua italiana............................................80 V. Ragguagli statistici...............................................83 VI. Beneficenza........................................................38 VII. Aumento delle collezioni scientifiche..............................91 VIII. Esami di maturita.................................................101 IX. Cronaca della scuola..............................................106 X. Educazione fisica.................................................109 XI. Decreti piü importanti............................................113 XII. Elenco degli scolari..............................................115 XIII. Avviso per l’anno scolastico 1913-1914.................121