ANNO VI. Capodistria, 16 ottobre 1872. N. 20. GIORNALE DEGLI INTERESSI CITILI, ECGN.OIIC.I, A KM IN ISTRIA TI ITI DELL' ISTRIA, ed organo ufficiale per gli ATTI DELLA società AGRARIA ISTRIANA'. Es«e il 1 ed il 16 d'ogni mese. ASSOCIAZIONE per un nano f.ni 3: semestre e quadrimestre in proporzione. — Gli abbonamenti si ricevono presso la Redazione. ATTI UFFICIALI DELLA SOCIETÀ AGRARIA. Dagli Atti e memorie dell'i, r. Società Agraria di Gorizia Fasicolo 12, 13 a. c. ]La SeaaoEa ssaperÉore ala ag-rosiomlsa-Ssa Vienna. (Continuazione e fine, vedi n. 19.y PROGRAMMA DI STUD1I dell' e. r. Scuoia superiore d'agronomia di Vienna» (Sezione agronomica) . -< - jJ : l. ' '■ \ *>< ! ■ t"--'; ' - ' ' : 1 ' 1 1 ■ L'i. r. Ministero dell' agricoltura ha stabilito provvisoriamente le seguenti norme, salvo le modificazioni che il collegio di professori troverà d'introdurre o di.proporre. Il Ministero deve cioè già ora prendere pel primo semestre anche quelle disposizioni che di regola o richiedono l'ingerenza del collegio di professori o devono emanare unicamente da quest'ultimo; e ciò perchè mentre il collegio si costituirà soltanto col principio dell'anno scolatico, è pur conveniente di esibire in tempo utile agli uditori un programma. E tuttavia da ritenersi che questo programma nou subirà prossimamente modificazioni, ed in niun caso modificazioni di massima. Secondo lo statuto ed in conformità delle forze insegnanti esistenti presso le scuole superiori di Vienna verrà impartita l'istruzione agli studenti della Scuola superiore d'agronomia non soltanto da professori ordinari e straordinari e da docenti privati nominati espressamente per questa scuola, ma anche da altri che esercitano il magistero presso altre università ed istituti scientifici di Vienna. In parte sono essi professori dell' i. r. Istituto tecnico superiore, le prelezioni obbligatorie dei quali corrispondono agli scopi della Scuola superiore d'agronomia di modo che gli uditori di questa possono a dirittura frequentarle ; di più vi saranno stipendiati dallo Stato professori ed altre sperimentate ca- Àrticoli comunicati d'interesse generale si stampano gratuitamente; gli altri, e nell'ottava pagina soltanto, a soldi 5 per linea. — Lettere e denaro franco alla Redazione, — Un numero separato soldi 15. — Pagamenti anticipati. pacità per tenere prelezioni speciali per gli uditori della Scuola superiore d'agronomia, e ciò sia nella Scuola stessa, sia presso l'i. r. Istituto tecnico superiore. L'orario, che verrà consegnato agli uditori all'atto dell' inscrizione, è ordinato in modo, che la distanza dalla Scuola superiore d'agronomia all'Istituto tecnico superiore non riesca faticosa o di perditempo; così avranno gli allievi del I. anno normale da assistere nelle or© antimeridiane unicamente alle prelezioni presso l'Istituto tecnico superiore e si tr overanno nella Scuola su-•eriore- d' agronomia non prima delle 3 pom. Il numero delle ore per dimostrazioni non è fissato anticipatamente, e verrà stabilito secondo il bisogno. Vi è di regola destinata l'intiera giornata di sabbato, o almeno il pomeriggio. Per escursioni e viaggi d'istruzione verranno destinati 2 a 12 giorni. A tenor del §. 5 dello Statuto fu compilato e viene raecomandato agli uditori ordinari della sezione agronomica il seguente piano d'istruzione : I. Anno. I.. S mestre : 22, a 24 ore di prelezione alla settimana. M eralogia 3 ore.-Zoologia 2 a 4 ore-Fisiologia botanica 4 ore.-Fisica 4 ore.-Climatologia"2 ore.-Chimica inorganica (4 volte 1 JQ- ore) 6 ore.-Esercizi analitici secondo l'occorrenza. - Agronomia propedeutica e metodica 1 a 2 ore. 2. Semestre: 20 a 24 ore di prelezione alla settimana. Geologia 3-ore. - Geognosia 2 ore. - Botanica 2 a 4 ore.-Chimica organica (4 volte 1 i/4 ora) 6 ore.-E-sercizi analitici secondo l'occorrenza.-Meccanica e mec-canurgia (4 volte 1 t/1 ore) 6 ore. Agronomia propedeutica e metodica 1 a 2 ore. II. anno. 1. Semestre: 20 ore di prelezione alla settimana.. Chimica agricola 5 ore. - Esercizi nel laboratorio secondo l'occorrenza.-Coltivazione generale delle piaure S'oro. -Fisiologia degli animali 5 ore.-Meccanica agricola, attrezzi rurali 3 ore.-Enciclopedia forestale 2 ore. 2. Semestre :"22 ore di prelezione allà settimana. Chi- d 08 4 mica agricola 5 ore.-Esercizi analafici secondo l'occorrenza.-Coltivazione speciale delle piante 5 ore. - Zootecnia generale e speciale 5 ore.-Coltiva/ione dei boschi 3 ore.-Ingegneria agricola e miglioramenti 5 ore. III. Anno. 1. Semestre:: 23 ore di prelezione alla settimana. A-zienda rurale 4 ore.-Ingegneria agricola e migliorazio-ni 4 ore.-Tecnologia chimica 5 ore.-Esercizi nel laboratorio.-Economia nazionale 3 ore.-Veterinaria 3 ore.-€ostruzion-i rurali (3 volte 2 (/2 ore) 4 J" ore. 2. Semestre: 21 ore di prelezione alla settimana. Ripetizione della chimica agricola con avviamento a proprie indagini 2 ore, -Stima dei fondi 2 ore. - Organizzazione dell' amministrazione 2 ore. - Sistemazione dell'azienda forestale 2 ore.-Tecnologia chimica 3 ore. -Esercizi nel laboratorio. - Economia nazionale 3 ore. -Tenitura dei libri economici 1 ora. - Uffizio dell' amministrazione e ragioneria 1 ora. - Storia e statistica agraria 2 ore. - Giure agrario 3 ore. Si vede che non vi sono più di 20 a 24 ore di prelezioni alla settimana per gli uditori dei tre anni normali, di modo che resta loro tempo ed occasione di frequentare altre prelezioni, o di aumentare le ore di esercizio, o di dedicarsi a proprie indagini. Prelezioni nel semestre invernale 1872-1873. Aggiungendo air esposto piano d'istruzione altre prelezioni già annunziato fu stabilito il seguente programma pel prossimo semestre invernale specializzato secondo i singoli professori: I. Anno normale. Mineralogia, Dr. Ferdinando de Hochstetter. Professore all'i, r. Istituto tecnioo superiore di Vienna 3 ore. (Ist. tecn.) Fisiologia botanica. Dr. Giulio Wiesner. Professore all'i. r. Accademia forestale di Mariabrunn, 3 ore. (Ist. tecn.) Zoologia Dr. Andrea Kornhuber. Professore all'i, r. Istituto tecnico superiore di Vienna, 4 ore. (Ist. tecn. ) Fisica, Antonio Wassmuth Docente privato presso l'i. r. Istituto tecnico superiore, 4 ore ( Ist. tecn. ) Climatologia, Dr. Gildo Mann. Aggiunto all'i, r. Stazione meteorologica centrale e docente privato all' Università, 2 ore. Chimica inorganica, Dr. Enrico Hlasiivetz, Professore all'i, r. Istituto tecnico sup. di Vienna, (4 volte 1i/2 ora) G ore. (Ist. tecn.) Esercizi analitici, Francesco Sehwackhdfer, di cui è in vista la nomina ad i, r. Professore straordinario della Scuola superiore d'agronomia. Agronomia propedeutica e metodica, Dr. Martino Wilckens i. r. Professore ordinario alla Scuola superiore d' agronomia, 1 a 2 ore. IL Anno normale. le piante, Dr. Ignazio Moser, Dirigente della Stazione chimico-agrararia di Vienna, col grado di Professore ordinario alla Scuola superiore d'agronomia, 3 ore. Produzione ed applicazione dei concimi commerciali, co» speciale riguardo a quelli che si presentano nell' Austria, Francesco Sehwackhdfer (come sopra). Le basi naturali dell'organismo delle piante. Professore Federico Haberlandt di cui è in vista la nomina a Professore ordinario della Scuola superiore d'agronomia. Fisiologia animale, Dr. M. Wilckens i. r. Professore ordinario della Scuola superiore d' agronomia, 5 ore. Esercizi di fisiologia animale, secondo l'occorrenza il sudetto. Entomologia speciale per l'agricoltura e forestale, Dr. Federico Brauer. Docente privato presso l'i. r. U-niversità e presso l'i. r. Scuola superiore d'agrono mia, 2 ore. Meccanica agraria ed attrezzi rurali Professore Dr. Carlo Reitleclmer 3 ore. Enciclopedia forestale Dr. Arturo B.ne de Seclcen-dorjf, Professore ordinario presso l'I r. Accademia forestale di Mariabrunn, 2 ore. IIL Anno normale. Sistemi di coltivazione e statica agraria, Dr. Guido Krafft, Docente privato presso l'i. r. Istituto tecnico superiore 4 ore (Il professore ordinario per l'azienda rurale e per l'organizzazione dell' amministrazione Prof. W. Heccke giungerà in seguito). Tecnologia chimica Dr. Giuseppe Pohl Professore ordinario all'i, r. Istituto tecnico superiore, 5 ore (Ist. tecn). Economia nazionale, Dr. Ermano Blodig, Professore ordinario dell'i, r. Istituto tecnico superiore, 3 ore (Ist. tee.) L'agricoltura quali: impresa industrale, Dr. Augusto Oncken, Docente privato alla Seuola superiore d' agronomia, 2 ore. Veterinaria, Dr. Andrea Bruckmìiller i. r. Professore dell'Istituto di veterinaria di Vienna, 3 ore. Costruzioni rurali, Guglielmo Doderer, Professore all'i. r. Istituto tecnico superiore, 3 volte 1 ì/j ore. ( Ist. tee. ) Non vennero qui indicate le numerose prelezioni, le dimostrazioni ed i musei che possono venir frequentati dagli uditori nell' Università e negli altri istituti a misura del tempo e dei mezzi di cui possono disporre; vantaggio questo che è da sè congiunto colla sede di molte istituzioni d'istruzione e scientifiche-- L'inscrizione degli uditori principierà d 1. ottobre e continuerà nei susseguenti otto giorni presso il segretariato della Scuola superiore di agronomia di Vienna Josefstadt, Laudongasse N. 17. Li circolazione della materia, con riopaedo speciale al- 11085 Trieste 7 ottobre 1872. Avvocato Nicolò De 5Sin. ..." un alto e forte carattere può farne cento e mille, e dare vita e colore, e, per dire così, intonazione-più degna e più generosa per anni ed anni ad un intero paese. » (D1' Azeglio. I miei ricordi, I. p. 7.) Oggi compie l'anno ch'egli è morto! Ma quando il luttuoso ricordo si presenta al nostro spirito lo stringimento n' è quasi di sventura avvenuta ieri. Nel nostro cuore sta non la sua memoria ma tutto l'essere suo vivente, come allora ch'egli si trovava ancora fra noi. Chi scrive sente che altra penna ci vorrebbe-per commemorare l'indimenticabile estinto con e-levatezza pari all'elevatezza di lui. L'affettuosa intenzione procacci indulgenza, e di lui capodistria-no si conceda ad un capodistriano, comunque disadornamente, parlare, nel giornale che rappresenta la provincia al rimpianto tanto diletta, elio esce nella città superba di avergli dati i natali. — Se la morte d'illustre cittadino è sempre-pubblica iattura, essa lo è massima ove egli venga rapito in tutto il vigore dell'età e della mente, allora appunto che, e per la più illuminata esperienza formata nella vicenda dei casi, e per l'autorità a lui assicurata dall' eminenza delle sue doti, più estesamente benefica diventava l'opera sua, più efficace il suo esempio. L'avvocato Nicolò De Ria morì che aveva passato di poco il 57.° anno di sua età. Nacque a Capodistria da Bartolomeo e Vittoria de Rin a dì 4 agosto del 1814. Giovinetto perdette il padre; l'affetto suo figliale concentrò intero nella madre, di cui egli fu conforto ed orgoglio, e che a lui fu sempre stella polare, formatrice e custode di tutte le di lui virtù. La santa donna, rimasta vedova e- in povero stato di fortuna, fece scopo unico della sua vita l'educazione dell' amato figliuolo, e n' ebbe ai suoi sacrifizi compenso quale cuore di madre non Ita- a desiderare maggiore- li giovane Nicolò passò gli studi ginnasiali a Capodistria, il corso filosofico a Gorizia. Nel 1832 studiava legge a Padova, il secondo anno recavasi a Graz, ma per ritornare poi presto nell' anno successivo a Padova, che per l'indole, per l'anima sua così profondamente italiana, egli non reggeva a vivere sotto cielo straniero, privo del dolce suono della patria favella. Compiuti gli studi, per la necessità del suo avvenire si trasferì nel 1837 qui a Trieste. Cominciò la pratica nello studio dell'avvocato Rossetti, la continuò' in quello dell'avvocato Platner. Nel 1848 fu egli pure avvocato: la madre non era a gustare il dolce di questo frutto delle sue abnegazioni; la morte la aveva tolta prima, preparata, benedetta, contenta. *) Presto la sua capacità, la sua specchiata onoratezza, la sua lealtà, la bontà sua Io additarono alla stima ed all'affetto della sua patria adottiva, di cui egli divenne cittadino fra i più illustri, i più venerati. L'avvocato De Rin è stato veramente straordinaria apparizione nel mondo morale. Tutti che sanno quanto ardua, quanto fortunosa è la battaglia della vita, tutti che conoscono le tremende lotte dello spirito contro la carne inferma, e le rare vittorie ed il vacillare del vivere comune, comprendono il sublime spettacolo di una personalità. che spiritualmente trovò sè stessa sempre identica da quando prima si avvertì, che non s'interruppe nè si riposò un momento nel lavoro del proprio perfezionamento, nel perfezionamento dell'intelligenza e della coscienza, stabilito supremo oggetto di tutta l'esistenza. — Se la vita meglio riempiuta è quella che presenta una maggiore somma di opere utili compiute, di doveri umani soddisfatti,, la vita dell'avvocato De Rin lo fu tra le prime. In qualunque momento del suo vivere, in qualunque manifestazione della sua operosità, egli si mantenne fedele alla legge di rettitudine pubblica e privata a cui aveva consacrato ogni atto, ogni pensiero, si mantenne fedele al costante aspiro dell'anima che gli diceva " più in alto », che lo spingeva al dilettoso monte, che è principio e ,'agion di tutta gioia. S'aveva tracciata intera la via dell' onore, e in quella avanzava con passo sicuro, con volto sereno, non badando a _ lusinghe di piaceri o di onori, non scoraggiandosi per momentanee traversie. Di lui va detto sì eh' egli camminò nelle vie del Signore. Piantò in sè stesso suo giudice la sua coscienza, e di questa ascoltò ed obbedì i dettati, contento di averne l'approvazione, non curante dell' approvazione altrui, e più del disprezzo degli altr temente il proprio disprezzo. — D 'a patria, la famiglia e l'umanità ebbero unicam e culto in quell'anima che viveva elevata n sfì.e più alte del pensiero. Fu religioso, fu cristiano, fu cattolico, ma nemico di qualunque fanatismo. La fede disse essere stata sempre il migliore conforto della sua vita, e dichiarava: n Alla patria sacrificherei tutto; alla fede anche la patria. » Ed era fede sì illuminata sì convinta, che imponeva al ghigno beffardo dell' incredulo,, e all'ignorante sarcasmo di un giornalismo- senza pudore. Fu patriotta ardentissimo, e il risorgimento d'Italia salutò con il più fervente inno di grazie a Dio. La nostra nazionalità italiana lo ebbe primo, e rispettato e temuto difensore, in tempi in cui l'amarla poteva costare il carcere e peggio. Sino dal 1848, quando, benché giovanissimo, è stato e-letto a formare parte del Consiglio decennale, egli domandò, ed era quasi solo allora, che nelle scuo- *) Parole dell' epigrafe sulla sua tomba. le venisse impartito l'insegnamento nella nostra lingua italiana, e parlò anche per la fondazione di una università italiana. Nel 1862 fu nominato cittadino onorario. Nel Consiglio municipale del 1863 fu portato candidato al posto di podestà, a cui lo &i voleva eleggere per sorpresa, ma verificatosi il caso di un ballottaggio, egli fu a tempo di dichiarare recisamente che non avrebbe in alcun modo accettato l'onorifico officio. Ed anche l'ufficio di Consigliere municipale declinò nell' elezione del 1865: la sua voce è stata udita per l'ultima volta nel Consiglio municipale nella memorabile seduta del 16 gennaro 1865. Non si ritirò però del tutto dalla vita pubblica, non privò il paese dell' opera sua: si mise soltanto in disparte, dicendo che bisognava ch'egli desse posto a forze più giovani. Ed allora la famiglia, che nelle dolcezze degli scambiati affetti compendiava per lui quanto di felicità si può realizzare nella vita terrena, rimase il principale oggetto delle sue cure, sola sua e cara ambizione. L'affetto conjugale era per lui una religione, l'ufficio di padre un sacerdozio ; non gustava una gioia che non condividesse co'suoi carissimi, il cui nome s'augurava avesse a risuonare insieme con quello di Dio sulle sue labbra nel momento del suo passaggio all' eternità *). Diceva: » Non comprendo perchè poeti e scrittori e-saltino sempre l'amore materno e i poveri padri lascino in dimenticanza. Io sostengo l'affetto paterno pari a quello di madre ». — Come avvocato, per vastità e sicurezza di dottrina, per acutezza e dirittura di ragionamento stette fra i primi, per integrità di carattere primo. Un forestiero che aveva bisogno di un patrocinatore legale per affidargli una causa di grande importanza, si rivolse alla polizia, chiedendo gli venisse indicato un avvocato galantuomo. La polizia gli suggerì l'avvocato De Rin, con cui essa non stava certo in buoni rapporti. — Nelle difese penali egli tenne qui il primato. - Nei suoi discorsi, eloquenti di un' eloquenza non fucata, soffiava uno spiro di generosità e di onestà che conquideva, vibrava un patriottismo che ejitusiastaYa gli animi degli uditori, e vi era una parsimonia, una convenienza di frasi e di concetti, una lucidità e filatura di argomentazioni che incatenavano l'attenzione e persuadevano i più tardi, i più restii. Eppure, quantunque maestro, quantunque provetto nell'arte oratoria, egli non riuscì mai, quando parlava in pubblico, a superare un senso di trepidanza che si tradiva in un tremare della voce, bene in sorprendente contrasto con l'esposizione che procedeva ordinata, ininterrotta. — Non conobbe invidie o gelosie. Ai colleghi fu fratello, fu loro orgoglio. Nelle difficoltà ricorrevano a lui per consiglio, e nel suo consiglio si riposavano da ogni titubanza: valeva l'ipse dixit, — Ma la sua coltura non s'arrestò al campo le- *) Parole del suo testamento. gale. Dotato di mente robusta, avido di una scienza vera per formarsi un obseqium rationabile, per trovare una soluzione o almeno un aquietamento ai problemi supremi che tormentano lo spirito dell' umanità, aperto l'animo a tutte le eccellenze del bello estetico e morale, l'avvocato De Rin i pochi momenti che poteva sottrarre alle molte occupazioni della sua professione dedicava a studi di religione, di filosofia e di letteratura, e questo gli dava riposo, gli era ristoro, lo ritemprava alle fatiche. — All'elevatezza della sua mente fu pari l'elevatezza del cuore. Con la costante premeditazione del bene egli si era formato un carattere in cui tutte le doti gareggiavano • nell' osservanza della virtù. Ma quanto rigida la disciplina di. sè, quanto severo censore della propria condotta, tanto era verso gli altri giudice indulgente. — L'umanità era agli occhi suoi cosa sacra. Ai bisognosi soccorse con pronta mano, e prevenendo talora la domanda. Umile coi pari, fu affabile ed amoroso cogli inferiori e coi dipendenti; non si chinò dinanzi ad altra grandezza che dinanzi a grandezza morale. Venendo fatta un dì nel Consiglio municipale la proposta d'inviare un ringraziamento al ministro Stadion, l'avvocato De Ein la appoggiò dicendo: v Ringraziamo il conte Stadion non perchè ministro, ma quantunque ministro. » — Non si curò di onori ; la popolarità, che possedette così intera, mai cercò. — Era modesto sino alla timidezza; non faceva sentire la sua superiorità su nessuno. Nelle discussioni sempre calmo, sempre tollerante, purché i contrari convincimenti altrui vedesse onesti. Da natura aveva avuto un temperamento impetuoso; egli corresse la natura, e fu sempre equanime, mite. — Nelle conversazioni famigliari, in mezzo agli amici era di umore lietissimo. Gustava moltissimo un tratto di spirito, rispondeva sovente pronto e con molta finezza, non andando però mai fuori dei limiti dello scherzo inoffensivo e castigato. — Metteva il più attento studio ad evitare ogni aria di comando, di pretensione. Perciò non volle nella stanza del suo studio un campanello per chiamare i suoi dipendenti, perchè temeva che quell'atto potesse apparire affettazione di grandezza, e perchè riteneva più rispondente alla dignità dell' uomo la chiamata a voce. — Instintivamente nemico d'ogni ipocrisia, quanto amava la virtù, tanto ne detestava l'ostentazione. Quale era, tale si mostrava ; nel suo volto si aveva lo specchio dell'animo suo, ed egli non possedeva ciò che d'Azeglio chiama v la forza che distingue le razze civilizzate d'essere seccato e di mostrarsi felice. » — Di sentire squisitamente delicato e gentile, di sensi generosi, umanissimi, al racconto di bella azione egli si esaltava,, si commoveva sino alle lagrime. Egli scrisse nel suo testamento: -n Non ho da perdonare offese,, non ho inimicizia per chississia; se taluno mi portasse mal animo, e se mia ne fosse la colpa, quand'anche involontaria, gliene chiedo perdono. » — Sì piena armonìa di perfezioni ebbe già qui n terra ampio guiderdone. La vita dell'avvocato ie Iiin consacrata al lavoro, passata in una at-aosfera di purità, fu abbellita dalle dolcissime, ine-auribili affezioni di una famiglia allevata a seuo-a sì santa, fu confortata da amieizie devote e fe-ieli, fu illustrata da trionfi legittimi, da testimo-lianze universali di stima e di venerazione. — L'avvocato de Rin morì come la madre sua, preparato, benedetto, contento, contento perchè a-ilorava gl'imperscrutabili decreti della Provvidenza. Con l'intera sua vita egli ci dice: Exemplum iledi vobis. Sia esempio che ci guidi; è così che ne onoreremo la benedetta memoria; Ah ! il doloroso ricordo! Era una quiete sera d' autunno. Lunga fila di carrozze accompagnava all' ultima dimora la salma dell'uomo venerato. Ingroppato il cuore, gonfio gli occhi di lagrime, io ripensava all'amara perdita, ne misurava l'immensità. Guardando al sole che tramontava mi ricorrevano' alla mente i malinconici versi del poeta: Soles occidere et redire possunt; Nobis cum semel occidit brovis lux Nox est perpetua una dormienda. Oh ! no ! anche l'occaso nostro ha una risurrezione. Il corteo si ferma e si raccoglie in un angolo del cimitero: la commozione mi tiene in disparte. Sorge un oratore a commemorare l'estinto: la sua voce mi arriva, ma tremante, piangente, interrotta, interrotta dai singhiozzi del dolore. Mi viene sollievo il pianto. La mesta cerimonia, è finita; si consegna alla terra La veste ch'ai gran dì sarà sì chiara; ma da quella tomba partono parole di conforto, le parole della fede che ci dicono. Expeclo donec veniat immutationem. V. SOCIETÀ. PROHOTRICE: dei Giardini d' Infanzia Ieri, come era stato annunziato dalla presidenza generale del Congresso, ebbe luogo l'adunanza generale di questa benemerita associazione, in cui letta la relazione sullo stato economico e morale della medesima in questo, ultimo triennio, vennero aggiudicati i premi per libri destinati a dare un migliore indirizzo educativo ai nostri Asili Infantili, una delle più belle glorie della carità, educatrice dei nostri tempi. Pèr un libric-cino di chiaccherine materne fu aggiudicato il primo premio ad un affettuoso lavoro della signora Maria Via-ni Visconti col titelo; Le Sorelle; e d secondi alla signora Angela Campioni per un lavoro analogo intitolato: Carlino..Ottennero la.menzione onorevole: Il bambino e la bambina italiana di Pietro Dazzi, e un'Ora di ricreazione nei giardini d'Infanzia di Annetta Ver-tua, autrice dell'aureo libro educativo: Roba alla buona. — Per un Florilegio di canti ginnastici fu dichiarato meritevole'del primo premio il signor Vittorio Castiglionedi. Trieste,, autore d'un'ottima Guida per le educatrici dell'Infanzia, ed uno dei più operosi e intelligenti promotori di questa cara e simpatica istituzione in quel lembo orientale d'Italia; le Primizie melogin- niche del maestro di musica Mario tti Corinno, di Torino, s'ebbero la menzione orevole. Per l'insegnamento della lettura ottenne il premio il Sillabario figurativo del prof. Francesco Gozzetti t che svolse e largamente applicò il metodo fonico introdotto dal Parravicini in Como e nel Canton Ticinese fin dal 1836. Fu poi dichiarato degno della menzione onorevole il Sillabario graduato del maestro Siro Vassalli. Venne prorogato a tutto il corrente anno il concorso per un Manualstto ad uso delle mairi educatrici; a cui è assegnata la medaglia d' oro di lire mille, fondazione dell'avvocato Cesare de'Caico di Montedoro, vicepresidente della Società!promotrice dei Giardini d'Infanzia. A titolo d'Incoraggiamento e nell'intento che il nobile esempio* sia perpetuo moltiplicatore di sè stesso, la Commissione decretò la medaglia d'argento ai tre Municipi più benemeriti di questa- nuova istituzione, Trieste, birenze e Pola, il primo dei quali trasformò i suoi Asili per la povera infanzia^ fondando una scuola magistrale speciale per provvedere' di ottime educatrici quella parte d'Italia*; il secondo concesse al Comitato promotore del primo giardino d'infanzia nella città del Fiore un bellissimo casamento scolastico con annesso giardino: il terzo aperse per primo in Istria per iniziativa del dottor De Martini, podestà di Pola, un Giardino d'infanzia. Vennero pure-segnalati al premio della medaglia d'argento alcuni Corpi morali ed alcune valenti istita-trici, che in questi ultimi anni aiutarono coli'opera loro amorosa ed intelligente la- riforma degli asili infantili. Fra i primi le benemerite commissioni degli Asili pnr la povera- infanzia di Genova, Asti, Vercelli, Pine-rolo, Novi Ligure, Fabriano, Ostuni, Bitritto, Turi e Triggiano nelle Puglie.. Fra le seconde la direttrice dell'asilo infantile di Fano, Angela Bianchini• che nella seconda edizione del suo manuale innestò le buone pratiche del metodo germanico a quelle del filantropo-cremonese, a cui l'Italia va debitrice di questa benefica istituzione : Paola Ozza-ìio, che per vari anni diresse l'Asilo infantile di Novi Ligure; trasformandolo fin dal 1870 in giardino d' Infanzia veramente modello. Il conte Antonio Merlini ed Anna Pìccoli, che primi in Italia introdussero il primo nell'Asilo infantile di Forli se.: da nel Giordino* d'Infanzia rurale di Bertesiu Vie za) il lavoro utile della tessitura, in-trecciatura della paglia e tocca via» Clau l 'va In Ionia Traversi, ehe nell' Asilo di S. Naz-zaro; fon late dal filantropo marito*. e murato secondo i principi' pedagogici ed igienici, introdusse per prima in Italia i nuovi metodi,, consacrando tutta se stessa in bene di 600 figliuoletti del popolo campagnuolo, che vi raccoglie a- tutte sue spese.-- A.Gould, americana; ed A.. Hamilton, madre e figlia, inglesi, che appena-affrancata Roma dalla dominazione teocratica, vi apersero una scuola gratuita per ottanta figli deb popolo^ condotta- «ol metodo oggettivo dei Giardini d'Infanzia;. Rachele Rossi, direttrice del Giardino d'Infanzia Gaetana Agnesi, che nell'Istituto Normale Speciale di Milano primeggiò per la^ bella serie di lavori frobelia-niT esposti nella-mostra'didattica-di Venezia; e Laura Garetti-Veruda, che introdusse nell'Asilo infantile di S. Marziale in Venezia. buona> parte del metodo germanico, applicandolo io ispeeialita alla nomenclatura marinar esca.. La lega d'insegnamento di Verona e in particolare il cav. Garbini, suo benemerito presidente, e il cav. Colomiatti direttore delle Scuole Magistrale femminili, per la fondazione o diffusione dei Giardini d'Infanzia in Verona, e provincie. L'adunanza generale venne chiusa con tre proposte; cioè di eleggere alia presidenza della Società le-nostre più benemeriti educatrici, istituendo comitati filiali di buone educatrici e madri di famiglia in ogni capoluogo di provincia; d'istituire una associazione della gioventù italiana in prò degli Asili d'infanzia, e promuovere la fondazione d una società edificatrice dei casamenti destinati all' infanzia ed alla puerizia secondo le norme pedagogiche, e gli ultimi portati dell'antropolo^-già e dell'igiene. Fu da ultimo stabilito di pubblicare nel giornale della. Società: promotrice l'Enrico l'està-lazzi, il Regolamento della nuova associazione dovuta all'iniziativa dell'abate coni. Jacopo Bernardi, il quale nella lettera accompagnatoria augurava n che- questa nuova fonte di caritatevole aiuto ai figliuoletti del povero e di morale profitto per tutti? pigli la sua. data dal Congresso pedagogico di Venezia, da una città, che tu puoi ben credere quanto io ami, e quanto vivamente desideri che per mezzo dell'insegnamento e dell'efficace educazione della volontà, fatte-costanti a cercare ed. operare il bene, gloriosamente risorga.. Togliamo dai verbali delle sedute 100A e 101.a della nostra Giunta provinciale i seguenti importanti deliberati, che verranno presentati alla Dieta nella prossima sua convocazione: 1. Leggo provinciale concernente l'obbligo della parte morosa a sopportare le spese delle operazioni ufficiose su. insinuazioni ritardate riguardo ai diritti soggetti all'abolizione c regolazione d'uffizio a sensi del (> della Patente in pedale o luglio 1853 (Boll. dell'Impero N.° 130). 2. Legge con cui in appendice alla legge provinciale 20 maggio 1870 X a 32 viene modificata la disposizione generale del § 36 del Regolamento elettorale provinciale in ciò che concerne la composizione della Commissione elettorale per là elezione del deputato pr. vinciate nel distretto elettorale di Pinguente con Isola e Muggia. In riflesso allo sfavorevole risultato che diede nel corrente anno il raccolto dei principali prodotti agricoli spee /aulente del vino, viene interessata l'i. r. Luogotenenza a provvedere che sia proceduto con possibile mitezza nell'incasso forzoso delle lasse ed imposte fondiarie,, specialmente delle arretrate, differendo d rigore a tempi meno sgraziati pei debitori. Viene deliber to di avanzare alla Dieta delle proposte per un ni glioramento negli emolumen'i da concedersi a1 studenti universitari^ essendosi ciò reso assolutamente necessario* Presa per notizia la comunicazione luogotenenziale che il Sig. Ministro della pubblica istruzione, giusta suo dispaccio 27 luglio 1872 N.° 3399, quantunque sia penetrato della validità delle ragioni fatte valere a favore della conversione del ginnasio dei PP, Francescani df Pisino in un Istituto dello Stato, rum sia però in grado d'occuparsene pel momento, essendoché l'Amministrazione scolastica, per ciò che concerne le scuole medie dell' Istria, debba rivolgere dapprima la sua attenzione al consoli-d.'smenlo e sviluppo del ginnasio di Capodistria e della scuola reale di Pirano, ili quale riguardo pure incontra molle difficoltà, stante la mancanza di perso~ naie docente approvato e- che del resto esso signoi Ministro si darà incessante cura di provvedere al miglioramento delle condizioni didattiche del ginnasio di Pisino; viene dalla Giunta provinciale deliberalo di fare proposta alla Dieta provinciale, nella sua prossima convocazione, di attivare colà a spese provinciali un ginnasio reale inferiore. If. . T > _ , i./f i '' t. li 1 U * - ; f } -, Prospetto d'elle scuole laiche dell'Istria e della loro rendita nel 1741 ecc. (vedi ultimo^ numero): Rendita annua LUOGHI E NOMI DELLE SCUOLE in in livelli L. - altro L. DUE CASTE L L I. Ss.mo Sacramento- 30 4 60 Beata Vergiue 634 10 18 Sant' Antonio abbate 255 ___ 100 S !n Soffia 109 ___ 160 ___ S. Martin di Gemo-/ 0 JJL*. J 1 202 __ __ ___ S. Vettor V : 289 19 80 Si- Elia ; 19 ___ __ ___ S. Salvador- 49 9 ___ ___ S ta Agata — ___ 12 S. Giacomo. 18 11 ... ___ S. Miclùèl 10 8 11 ___ S-. Maitiuoi 4 12 — ___ S. Nicolò 11 12 ... ___ S: Silvestro- 32 2 140 — BUJE. S. Martin • 25 2 116 S. Rocco 6 ___ 11 ___ S ta Canarina 7 17 40 ___ S. Piaggio S:ta Lucia. 78 lo 12 — — S.ta Eufemia. 21 12 __ --- S.a Croce i 52 — 57 S. Rocca __ ___ — ___ Ss.mo Sacramento- ___ — 20 ___ S. Zuanne 19 10 75 __ S. Antonio Abbate 48 — 16 --- S. Eliseo 28 14 84 ___ Sant'Andrea ! u 14 21 ___ S. Chirilo _ — 105 ___ S. mo Sacramento __ — 24 B.ta V ue de Triban 12 4 — Ss.a Trinità __ __ 113 S a Maria Madaléna 36 — 12 — S. Pietro Carsete 30 — 57 —_ Beata Vergine Vigna 27 — 184 --- S. Cancian 1 36 — 76 --- S. Cristoforo 9 2 64 --- S.a Elena ! _ —-, 162 S:a Maria Madalèna -- — 6 S. Margherita 9 — 174 --- S. Carlo l; a — 100. —. S. Pietro ! 46 — 20 S. Stefano 46 — 64. __ B.ta T.ne Granda — — 36 S. Bastian 36 — 20 S. Michiel 18 — 24 S. Zojiì. Triban ! — --- 176 — 4089 9GHI E NOMI BELLE SCUOLE Rendita annua ni livelli L. in altro L S. Bortolamio Ss.ino Rosario B.ta V.ne delle Porte PARENZO. ■S.mo Sacramento S. Marco B.ta V.ne M.te e Ros.o S. Francesco Aitar Laggior Ospitale S.ta Catterina e SSjno S. Sebastiano Villa Nova. SS.mo Sacramento Madonna del Carmine S. Rocco S. Gerolamo S. Antonio Abbate Villa U'Abrigà. Ss.mo Sacramento B. V. degl' Angioli S. Antonio Abbate Villa Sbandati. S.ti Giovanni e Paulo Beata Vergine del Carmine Villa di Fuscclino. Beata Vergine del Carmine S. Rocco ■S. Miehlel S. Nicolò Villa di Fratta. S. Michiel Villa Dracevaz. Beata Vergine del Rosario PIETRA PELOSA. Ss.mo Sacramento S. Steffano S. Andrea S. Bortolamio Beata Vergine S. Zorzi Villa di Sdregna. Ss.mo Sacramento S. Aulonio Abbate Beata Vergine e S. Rocco S. Girolamo S. Zorzi Villa di Carnizza S.ta Appolonia S. Rocco Villa di Salise S. Michiel S. Zorzi Beata Vergine del Castello Villa di Coduglie Beala Vergine Villa di Spich Beata Vergine S Antonio Abbate Villa di Fregava S. Simon Villa di Socerga S. Rocco 3 - 50 - 27 — 12 — 90 - 300 251 176 15 84 7 23 8 361 17 1 10 317 10 3 — 266 13 50 12 114 14 6 — 102 18 — — 16 _.. 160 ___ 56 4 •148 — 66 15 155 — 50 12 115 — -21 ... 220 — 10 16 142 ___ 70 14 140 — 42 — 148 — 174 340 __ 19 15 350 — 171 9 460 —- 76 10 520 — 5 1.70 — 9 11 216 — 81 — 400 — 40 ... 350 — 7 41 11 l 12 102 12 4 4 95 10 17 11 267 6 11 2 170 2 89 16 457 1 22 2 102 9 42 —_ 165 — 37 18 126 5 4 9 62 8 6 0 | 121 88 11 2 56 8 257 8 3 195 ___ —. 207 14 — — 115 2 13 li -130 16 54 e 150 ___ 22 H — — 9 1 595 13 — - 65 17 LUOGHI E NOMI DELLE SCUOLE Bendita annua ni livelli L. S. Eufemia S. Querìtio Ss.mo Sacramento Villa di Mlun S. Zuanne Villa di Nugla Ss.ti Pro et Eleoa Villa di Marcenigla S.ta Elena S. Pietro e Panie CITTA' NOVA Ss.mo Sacramento S.ta Lucia S. Pietro S. Emacora S. Zenon B. V. del Rosario S. Antonio di Padova Spirito Santo Ss.mo Nome di Giesù S. Giovanni Batta S. Rocco Beata Vergine di Nogaredo S. LORENZO Ss.mo Sacramento Beata Vergine del Rosario B.ta V.ui; Grande S. Antonio di Padova S. Silvestro S. Lunardo S.a Lucia Scuole vocate Procu.a N. 14 unite Ss.ino Rosario ROVIGNO S. Antonio Abbate S. Sebastian S.ta Brigida S. Benedetto S.a Croce S. Gottardo S.ta Eufemia di Saline Ss.mo Sscramento S. Barooba S. Giovanni Batta S.ti Giovanni e Paulo S. Pietro Beata Vergine della Torre B. V.ne del Carmine S. Cristoforo Beata Vergine della Neve S. Rocco S. Bortolamio Beala Vergine di Pietà S. Ciprian S. Miebiel Arcangelo S. Francesco Beata Vergine del Rosario S. Martin S. Nicolò Imacolata Concecione S. Tomaso 2 17 28 18 127 13 49 43 178 75 47 34 45 28 42 63 51 51 80 70 38 65 147 802 76 in altro L. 52 54 31 69 744 8 9 252 78 7 43 10 15 40 50 223 325 446 474 938 398 89 51 «5 18 18 6 30 36 26 46 100 401 87 142 168 268 141 637 242 130 58 5 41 3 10 1 107 62 12 20 184 86 42 HI 160 60 770 47 98 114 27 80 97 39 31 10 14 17 11 8 10 14 10 10 1 16 10 15 10 10 12 12 17 19 Rendita annua LUOGHI E NOMI DELLE SCUOLE in in 1 livelli L altro L. TERRITORIO S. Antonio Abbate ___ 24 Ss.mo Sacramento ___ 58 _ Beata Vergine del Rosario ___ 36 _ S.a Cecilia — 28 — ALBONA > Beata Vergine di Consolacion 380 633 6 S. Andrea — 334 _ S. Antonio-di Padova, ; 64 1U0 10 S. Zuanne 30 — 164 __ S. Antonio al Monte 30 — 85 _ S. Giusto — — 14 _ Spirito Santo 14 14 28 — S.ta Aguese 29 18 85 10 S. Sebastiano 10 IU 10 _ S. Biasio —i. — 13 8 Ss.mo Sacramento 140 — 129 — S. Stefano 54 17 109 _ Angelo- Custode 98 12 47 _ S. Rocco 7 4 20 4 Beata Vergine del Carmine 3 11 76 — S, Antonio in Pomo 58 8 33 8 B. V. del Rosario 145 10 230 12 Ss. Salvador — — 38 — TERRITORIO SS.mo Sacramento di s.ta Dom.ca 17 12 40 _ Ss.ma Trinità 28 11 78 — Ss mo Sacramento di s. Lorenzo — — 41 10 Annunciata — — 52 — S. Martin 39 7 125 — B.a Vergine della Salute 16 8 134 — S. Marco iu s. Martin 6 16 60 15 Sta. Lucia di Schitazza — — Ili 4. B.a Vergine del Carmine — — : 66 — PI A N 0 IV A B.ta V.ne del Domo Maggiore 450 7 159 12 Corpus Domili 91 6 86 — S. Zorzi 71 2. 7.0 6 S. Stefano 99 4 49. — S. Giovanni Batta 202 5 159 14 S.a Barbara 184 19 201. 14 S. Antonio Abbate 78 3 37 11 S. Spirito 50 12 40 — Ss1 Rosario 207 13 75 17 PORTOLE Cam.a di S. Zorzi 257 8 2362 16 Madona Nova 21, — 154 II SS.mo Rosario 41 14 75 8 S. Giorgio 53 4 170 8 S. Leonardo 5 8 75 3 S. Rocco 69 16 166 15 S. Grisogono io. — 82 17 Mad.a degli Angioli — 152 2 S.a Cecilia 91. 4 176 16 S.ta Lucia — 69 7 S. Antonio Abbate 4 16 175 16 Spirito Santo — 117. 9 S. Antonio di Padova 12 19 126 2 Ss.mo Sacramento 20 16 153 fin n 1 in IL \ Ho tizie* La Società filarmonica seppe farci passare a sai bene la sera del 5 corrente. Scelti pezzi diedero campo alla nostra bra\ orchestra di distinguersi e raccogliere quell' applai so, che è dovuto al: merito ed alla cura impiegai per conseguirlo. A rendere più brillante la festa, il sig. mae stro Czatska, eseguì sul violino, accompagnato dal la intera orchestra, delicate ed arduissime variazio ni sui motivi della Linda di Chamounix, vincen do, colla bravura che gli è propria, difficoltà cu sanno apprezzare quelli che hanno una idea de difficilissimo istrumento. 1 Nè la parte ammirabile e simpatica mancò alla serata per cura delle gentili, che vollero ingemmarla della loro maestria. -- La giovanetta signorina Berlam constrinse all'applauso l'uditorio eseguendo assai bene al piano un concerto sui motivi del Rigoletto, in che seppe far dubitare se più attraesse fa grazia della musica o quella dell' interpretazione. La signorina Luigia de Favento, tradusse eccellentemente, colla sua bella voce, i sentimenti della delicata leggenda il ritorno del crociato di A. de Val ; la signora Regina Cosciancich, si riconfermò eccellènte, per dir poco, nel far fremere il piano colle armonie del concerto di Dohler, il Torneo, e la signorina Carolina Dèssalles, di cui non si sa se più abbondi la grazia, il sentimento o la maestria, che tutti sono in fei grandissimi, elettrizzò l'uditorio con uno stupendo Walzer per canto, gentile creazione cui l'Arditi diede il fascino ed il nome dell' Estasi. Ci giova qui osservare quale e quanta manifestazione di civiltà non solò, ma di gentilezza di costumi siano questi trattenimenti, per cui raccomandiamo. ai nostri concittadini di soccorrere in o-gni guisa la istituzione che li rende possibili,} la quale non è T ultima di cui meni giusto vanto la città nostra. A speciale merito speciale lode; prima di chiudere, questo cenno contenga un vivo ringraziamento alla signora Regina Cosciancich e signorina Carolina Dessalles, che,.concittadine nostre per affetto, si recarono qui da Trieste, attuale loro domicilio, allo scopo di contribuire all'ottimo successo del trattenimento.. Da informazioni avute da più parti dell'Istria risulta che la vendemmia quest' anno è stata scarsissima ; si calcola il prodotto del vino appena un terzo dell'anno passato.' Le frequenti pioggie cadute nel maggio e giugno, e la bassa temperatura che regnò in questi due mesi impedirono le regolari ed eficaci solforazioni, per cui la crittogama distrusse buona parte di uva> oltrecchè nella fioritura molta se ne disperse, ed infine il cosidet-to corólo molta ne ha essiccato. / Se il prezzo con che Vienne pagataTuva sul inerbo dovrà regolare quello del vino, verrà questo lostare dai f.ui 18 ai 20 all'emero di Vienna; •e questo prezzo ben alto sarà un freno forse s intemperanza purtroppo dominante in una certa sse di persone,, -cara pure una privazione per ■fili clie ne fanno un uso moderato, aggiungenti al caro di ogni altro commestibile anchu quel-jdel vino clie per saggia economia domestica everrà misurarselo con parsimonia. I .. , , ' Da una •quindicina di giorni i casi di va]nolo Isouo fatti qui più frequenti, e in proporzione i !rti non sgik) pochi. Questa malattia contagiosa è da ilclie mese che serpeggia, e per combatterla il itro solerte Municipio attivò la pubblica rivacazione ancora nella scorsa primavera, ma ben hi si presentarono a farsi innestare. Questa ven-riattivata con apposito avviso il giorno 9 corr. itando il pubblico a sottomettersi ed approffit-:ne. Questa volta il concorso fu grande, poiché presentarono a ricevere l'innesto oltre 600 per-ine : effetto della paura, vedendo clie il male si jtende e colpisce. Vorremmo pure che tale paura salutare fosse adita anche per la nettezza delle abitazioni, ot-=mperando agli inviti e raccomandazioni fatte e Ìlle piazze e dall'altare perchè ogni immondizia e posito di letami venissero tolti dalle case e porti in campagna. La giacenza nell'abitato di fe-le materie rende l'aria malsana ed è fomite alpi opagazione della malattia ora dominante. Dal Ministero dell'agricoltura di Vienna ci time in dono gradito: la Relazione sullo stato da cultura del Lino in Bohmervald, e relative roposte pel miglioramento di questo prodotto per L Peter i. r. Capitano distrettuale. Togliamo dal giornale il Tergesteo n. 332 la Seguente notizia. L'Associazione marittima istriana ha deciso i questi giorni di far costruire su uno dei nostri autieri un legno a vela, destinato specialmente er i viaggi alla volta di Rio grande. I trasporti ler quel porto sono infatti, coni' è noto, ancora ruttuosi per i velieri e tali da permetter loro di 3on temere la concorrenza dei piroscafi, ma contiene che le navi sieno fabbricate in modo da po-;er risalire il fiume. Sarà questo il quinto confra-lello tra le navi dell' Associazione istriana, la pie, quest'anno, per quanto sinora suonano le notizie dai suoi bastimenti, promette di dare un discreto risultato e avviarsi a quei felici destini the ella si merita. Il giorn i 6 ottobre ebbe luogo ila solenne a-pertura della Esposizione regionale Veneta in Treviso. Parecchi dei nostri concittadini, espositori, che si recarono colà per quell'occasione, ci raccontano molte cose del modo cortese con cui Treviso accolse i molti ospiti: dell'allegria della festa: allegria meritata dopo lunghe fatiche, l'allegria di un giorno di riposo dinnanzi molto lavoro felicemente compiuto. La mostra poi ci dicono essere numerosa, ricca, bene ordinata, oon propositi serij, carattere prezioso quanto raro delle Esposizioni. Abbiamo letto poi sulla Gazzetta di Venezia il "bellissimo discorso con cui il Cav. Angelo Giacomelli presidente del Comitato esecutivo apriva l'Esposizione. No fece la storia e parlando dei limiti della Regione compresa dal programma, disse che ad estenderli anche alle nostre pnovincie era eccitamento al Comitato -un® di quei pensieri, •che basta accennare perchè iì sentimento lo accolga •*■• •" yoluwe. ;el Selvatico tosse studiato e s ' q-: ie-;irli: l'insegnamento elementare a un I voùa si raddrizzerebbe, e preparerebbe il btìo-<' »nan mito superiore, del quale il Selvatico si oc-c • .- Ila seconda' parte del suo lavoro. 1 c'ó !.;vìtiioni> d'insegnamento artistico eh! ••» i-on isvoiga, e indie ■ uali non porti un limpi-■i-.t chiarore»; Noi pi :. -tiamo di discorrerne tra po-■ .«cr;o ; usa • ■ •> aspettare che il Congresso ''' gli Jisti e q' dio degli architetti, che si aduneranno il !ì.4 del settembre a Milano, nonché il Congresso pedagogico di Venezia, che si radunerà il dì 12, abbiano trattato di certi quesiti comuni ai loro programmi ed al libro del Selvatico. Abbiamo poca speranza che da ,questi convegni di architetti, di artisti e di maestri escano Concetti precisi e proposte pratiche; ma non è male il conoscere gli timori degli artefici e degli insegnanti prima di ragionare sulle cose dell'insegnamento dell' arte. C: R. Storta dkli/ s-ama amica scritta da Atto Vax- kvccl — Milano, tipografia già D. Salvi e C., 1872. È piibblfc.t'tó if primo fascicolo di' questa edj-qttalc riproduce un' opera insigne, con iut-'mìglioramèntì che lo stato presente delle ..... sforfòh'è sembra richiedere. Questo primo fa- ■?4scrfVd V '-ih preistoriche, cioè quegli ansi tempi d ila italiana civiltà, a cui' non rlsa-Alcun m'rVauhsftiit.) scHttb. Vi si contengono due tale rappr ■ : ti gli utènsili dell'età della pietra, . - che ri " pieìlà 'iHIPcta dei bronzo, e una quar-ola che 'n»e -Ira' tuia tomba delia Necropoli di Mllanovà, una tomba1 presso Seétó C'alenile, e un' urna, della Necropoli albana pressoRoma. {'osi la storia del chiarissimo Senatore ncotnpavso r< Ila im-e fornita di una parte nuòva, importante e dà invoglia- re grandemente gli studiosi, delle antichità italiche nei quali già le precedenti edizioni aveano destate la dovuta ammirazione verso quest'opera. Essa sari compresa in 4 volumi con 400 incisioni circa, e verrà pubblicata in 64 dispense di 40 pagine in 8J a 50 centesimi, uscendone tre dispense al mese. 11. F. Francesco Guicciardini, Memorie di Cesare Albugini. Bologna, tip. Fava e Garagnani. II lavoro che annunciamo è una delle più belle sintesi sulla Storia, italiana del secolo XVI e sulla parte che ebbe nei politici eventi il Guicciardini. Del quale Autore discorre le gesta, avendo per guida le opere inedite del grande storico;: fra cui l'Epistolario pubblicato dal Canestrini tiene il primato per la conoscenza che ci procura del carattere di lui. Premesso un bel quadro delle condizioni italiane all'entrare nel secolo XVI, entra l'Autore a parlare del Guicciardini, che ci ritrae come il prototipo della sua età, come un uomo rappresentante. E con altissima dottrina e piena verità discorre Je gesta di lui, mantenendosi scevro da ogni induenza delle idee contemporanee, che hanno ai di nostri tante storie falsate o almeno guastate. E se l'Autore trova nei resuscitati volumi del Guicciardini il perfetto magistero della politica, nel Carteggio ra'vvisa la profonda conoscenza delle cose di Stato, il retto discernimento e la prudenza indifettibile; e nei Dialoghi sul Reggimento di Firenze trova un documenta luminoso dell'amore di Guicciardini per la libertà; ci non esita a dire che non sempre conformi alle i-dee svolte nei libri furono gli atti pubblici del suo personaggio. E della brutta parte che ebbe questi nelle vicende politiche della propria patria, dopo la caduta della Repubblica, l'Autore ci tesse un ragguaglio veracissimo, sebbene penoso per lui. Riferendo il giudizio del Montaigne sul Guicciardini, dimostra come la pubblicazione dei Ricordi Io confermi tanto da dargli il valore e l'autorità di una sentenza sovrana ad inappellabile. Tutto il racconto è poi sparso di raffronti storici scelti con felicissima arte, ed è dettato con forma purissima, di guisa che il lettore, congedandosi, da questo piccol libro, rimane col desiderio nell animo, che altre Memorie della maniera di questa il dotto Autore alla patria letteratura appresti. B. "Alla ci Uh «li Trieste,, nuovo albergo con tratloria in Capodistria piazza del Duomo. Mi pregio di avvisare i signori comprovinciali, che questo albergo, testé aperto con istraordinario successo, è fornito tanto di eleganti salotti, ove si mangia squisitamente a lista giornaliera, quanto di comodissime stanze da letto. I prezzi, come forse per fama già li conosceranno, sono modici assai. Dispopgo pure di comodissimo stallaggio e rimessa. Il conduttore N. Gazulli. TIP. DJ GIUSEPPE TONDELLI. T NICOLO1 de MADONIZZA Kedatlore.