PERÌODI CO BIMENSILE Si distribuisce gratis ai soci. Editrice l'Unione Oiov. d. c. ..Fides". Con voi, morti!,. E' il giorno dei morti!... giorno consacrato alla memoria dei nostri cari rapiti al nostro a.inore dall'angelo della morte. Come è dolce e soave questa ricorrenza! Home volentieri ritorniamo in questo giorno più di proposito a voi, padri, madri, fratelli, amici. Con che dolce mestizia ci inginocchiarne sull'umida aolla e contempliamo addolorati mi sereni quel piccolo recinto : il vostro Campetto. Sotto qu-1 pugno di terra giacciono fredde, frelde, sformate le vostre spoglie mortali. Ma la nostra anima nccesa ricompone quei resti e li rianima. E voi allora ridivenite gli amici più cari e più sinceri. Sappiamo, sentiamo che ci amate, che volate il nostro bene, che pregate per noi. Sentiamo l'anima vostra aleggiarci dintorno come un sospiro d'un cuore che ama. E noi effondiamo la piena dei nostri affetti, le mostre ansio, le augoscie ai piedi del vostro caro tumulo. Come è dolce questo vincolo sacro d'amore, come è gioconda la certezza che voi vivete, che ci amate. Ma non solo la dolce mestizia, non solo il conforto vengono a noi dai vostri tumuli, ma l'incoraggiamento, lo stimolo. Voi ci dite che la vita è lotta che la vita è amore, che chi non lotta e non ama, non vive. E lo sai tu come la vita sia lotta contro il male e umore indefettibile all'umanità,» dolce arnica nostro Giuseppe tìuttinar, spento sul fior degli anni dalle nebbie del verno nordico. OW il tuo cuor generoso che sapeva i tremiti dell'entusiasmo per l'idealità nostra e lo sdegno implacabile Redazione e Direzione : ' . 591 II. p. Capodistria. per l'ei .1 maligno, per noi è ancor palpiti ne: ],< tue pupille ormai spento si riac.ef g lorio : tu vivi più bello più puro, 0 arnica ial volto pallido, nell' anima nostra api iiivnàia. Lo sai tu pure, o nostro amatp / 'inranni Marsich, che con 1 anima lente di santo entusiasmo salutavi <:•• i y;i"ia il risveglio della nostra azione dopo il torpore degli anni di guerra. Lo sapete voi. <> amici nostri affratellati con noi nel comune ideale, o Antonio Vesenrn, o Gitiilo Ferra, o Antinio Gref/o, <' instancabile Don Giuseppe Zanetti, che cadesti sulla breccia vittima del tuo koIo infinito, e voi tutti o cari cuori spenti che ci avete preceduto nella lotta, nell'amore. Quando una nube di indifferenza, di inerzia starà per impadronirsi di noi, correremo ai vostri tumuli per ritemprarci alla lotta, per rinfocolare l'entusiasmo, per trarne i migliori auspici. Ma voi che ci amate dell' amore più puro, voi che amate ancor tutta la povera umanità siate gli angeli tutelari delle nostre istituzioni; voi innalzate all'Altissimo per noi le preci fervide che solo voi sapete, per il trionfo della vostra e nostra idealità, face a voi, o morti ! VOGLIALO I GIOVANI ! Brrr! Non arriccili» il naso i nostri cari vecchi... Vogliamo i giovani, intendiamoci: non buttiamo nel fosso chi è adoi no di candidi capelli o di veneranda canizie. Non è eristiano, né aonxs, ma uà empio, uri barbaro, una beltà chi non cura o donile » ilisprezea i vi chi. Mè saremo noi a dee. elio dei vecchi non sappiamo che farcene:. Qu»*t* qaiatessenza di educazione e bontà selvaggia la lasciamo <>1 socialismo, eh'è roba sua. Premesso questo esclamiamo àncora wgliamo i giovani ! li primo: perchè non abbiamo t giovani, non avremo nè uomini adulti, né vect hi, La strada del vecchio è il sentiero del giovane e giovane ozioso, vecchio bisognoso. dice il proverbio. I nostri maestri dwl bene erano una volta giovani dabbene e i giovani scapestrali d'una ralla sono adesso i maestri del male. Dunque, vogliamo giovani per aver uomini. Secondo: vogliamo i giovarti, per lasciar dietro di noi degli eredi, Gii anni volano e il tempo ci sospinge verso il sepolcro, (inai a noi se prima tli nasconderci per sempre sotterra, dovessi.no vedere il nostro posto occupato da ribaldi! La nostra morte sai ebbe quella d'un traditore e il nostro nome sarebbe esecrato! Terzo: vogliamo i giovani, per lanciarli contro il nemico. 1 veterani s1u-dino, compongano il piano strategico: tocca a loro; stieno nell'accampamento a custodire i bagagli, a fremere di nobile gioia contemplando la marcia vittoriosa dei loro figliuoli, a benedire le balde schiere. La gioventù, l'età della forza, del coraggio, dell'entusiasmo deve stare alle trincee a soste»ere la lotta. Dunque, vogliamo i giovani! E perciò mentre salutiamo con gioia il risveglio consolante dei valorosi giovani cattolici di tutta l'Istria, facciamo uh fervido voto, ed è questo: ,, Ogni giovane cattolico s'imponga il dovere di condurre al proprio circolo, durante l'inverno, almeno tre o quattro giovar' " Pi qui ad un anno, contandoci ad un ; i'osaiui'o congresso, ci troveremo triplicati, quadruplicati quintuplicati Qua! esercite! e quanto forte) certe insolenze l. * mm [ socialisti pur di far prose'iti non rifuggono più dinanzi a nessuna arma 1 nostrt circoli giovanili aderiscono alla Gioventù Cattolica Italiana, le no sf.re auliche società cattoliche all' Unione Popolare fra i cattolici d' Italia, lo associazioni femminili alla grande Unione fra le Donno Cattoliche' d''Italia. o alla Gioventù Femminile Catt bea Ila-liana : ecco una bella occasione per i socialisti, che sono nullisti anche in fatto di patria, per gettare il discredito sulle nostre istituzioni, dipingendoci, come dicono essi per ..governativi", o meglio „leccapiattini". Giovani rispondete a questa gente moralmente fallita che l'amore alla famiglia, che le ospita è naturale anchn alle bestia; due che voi siete per la vita e per la n.orte prima di tutti* cattolici e poi tutto il resto; dite che l'Italia che voi intendete non è l'Ita;:» assassinata moralmente ed economicamente dal iihdfilismo e dalla masse-neri;!, ma quell'Italia che fu grand» solo quando l'u sinceramente cattolica-; dite ancora a quelle povere vittime dell'ignoranza e del vizio che i socia listi di Trieste appena avvenuta Xoccupazione di queste terre si affrettarono a iscriversi al partito socialista iUhano e i delegati di Trieste parteciparono alla baraonda, pardon, a! con giesso socialista di Lologna. {Censuri i) Evviva l'Italia cristiana cattolica! A proposito, di Massoneria a Capodistria. t »? ■> ben Cile ut ieri pubblichiamo: La lettera dt-]f'„Anuco fedele" suil-i scopert-x e rivelazione di una loggia simbolica di rito scozzese a Oapodistrìa e un pò ingenua. Le torre irredente, un di. oggi riunito alla madre patria, sono infestato dalla sotta da lungo tempo. Un quadro statistico delle loggie ita-1 lane ci dà nel 1895 per Trieste », l'Istria: logge simboliche o dei primi giudi: 7 logge secreto israelitiche: 2 log;;e p.\Uadiohe o luciferine: 1 totale 10 Si aggiungono per Trieste: un Sovrano ai .itolo rì-i Principi Rosarrori e un Areopago tu Cav.\ Kadosch. Una vecchia rivista illustrata dell'epoca d'oro del liberalismo europeo ed istriano spiccatamente massonico, rivelava, se non direttamente, in via indiretta l'estensione del virus massouico nelle numerose borgate dell'Istria. La dipendenza politica, sociale e morale dell'elemento liberale istriano, dell'illuminismo triestino è questione di ieri e di oggi. La ventata di laicismo che precedette la campagna elettorale del "J1B con la rifioritura, di ricreatori così detti comunali, e la ripresa prepotente della lotta anticlericale odierna sono di marca massonica. Quanto alla campagna del ..Lavoratore" contro li massoneria, è utile esumare una ^balaustra" — iti lingua povera, discorso— del G ran Maestro della Massoneria italiana, Etto-e Ferrari, sui rapporti della setta coi socialisti: „Non soltanto i clericali, ma... ci combattono anche., non pochi socialisti, che hanno cercato di suscitare contro la nostra istituzione la diffidenza e l'avversione delle m isse popolari alle quali indirizzano la loro opera di propaganda politica Tale loro atteggiamento piùehe ogni altro senso, ha desiato in noi meraviglia e sorpresa, perchè possiamo affermare che quoi socialisti che ci combat tono, o non conoscono l'essenza e la finalità della nostra istituzione, o obbediscono a motivi per i quali la loro lotta diviene per l'istituto nof tro ragione di compiacimento e titolo d'onore. Se mal ci giudicato perchè non ci conoscono a sufficienza, il t»mpo e l'opera nostra dissiperanno l'equivoco eli costringeranno a ricredersi. Noi «'fediamo che sia possìbile lavorare costantemente alla graduale trasformazione dell' ambiente sociale Tanto ciò è vero che molti e molti so-cialist: di ogni tedensta accorsero nelle nostre file, combatterono validamente in esse e vi permangono animose e sicure". (N. d. R.) Siamo riconoscenti all'egregio a-mico per le utili rivelazioni forniteciStiano all'erta i nostri giovani contro le trame insidiatici della mostruosa idra afte, che infesta obbrobriosamente la nostra a» la [stria e non manchino di combatterla in tutte le occasioni. I giovani cattolici di Muggia sulla tomba di Don Zanetti. Muggia, che più d'ogni altra città istriana ebbe da doa G, Zanetti il soffio rigeneratore, che entusiasmò, che trascinò con la viva forza della Fede i nostri giovani a difendere ancor più Cri» o, la Chiesa, il Papi, Muggia volle essere la prima a commemorale nel primo anniversario la morte del nostro Duce, come ben lo chiamò il nostro preridente Cividin. La commemorazione non poteva riuscire più bella, più commovente. Domònira mattila 19 corr., i nostri giovani assistettero alla S. Messa celebrata dal caro nostro don G. Ziach in suffragio di Colui che tuttò sacrificò per la causa nostra. Il dopopranzo i nostri baldi giovani si portarono alla Necropoli di S. Anna per tributare un omaggio di affetto al Sacerdote dei giovani. Data l'assoluzione al tumulo il nostro j carissimo don Novach lesse un discorso 1 pieno di riverenza, dt riconoscenza e • di affetto verso il Sacerdote che fu j strappato cosi presto aJK". -- ' 3 Asso ; riazioni. Quindi il caro Cividin parlò .; con calore, con fede, con commozione | tanto da toccare il cuore dei giovani „Don Zanetti, non è morto,egli disse, ma rivive nella nostra anima, nel nostro ricordo che mai morrà... Egli non badando nè al -sacrificio nè alla soft «f» Iute, ha saputo far tanto per noi, • «Oi per riconosceaza dobbiamo imitarlo e continuare la sua opera". Alla fine dei discorsi, ascoltati con religiosità, gli occhi di tutti erano imperlati di lagrime Si dette poi lettura della lettera di partecipazione, che i cari amici di Ca-jwdistria vollero inviare in segno d\ perenne gratitudine a don Zanetti. Alla mesta cerimonia erano rappie-«ntati il Circolo Contardo Ferrini da Franc««co Rastia e il Circolo Antonia- 10 da Bratiua. Si notarono inoltre alcuni parenti «teidefunto e alcune giovani di Muggì?. Abbiamo lasciato il sepolcro di don Zanetti, coperto di fiori, segno di affetto perenne, col cuore addoloralo si, ma con la soddisfazione d'aver compiuto un nostro dovere e ritemprati nel proposito di seguir l'opera di colui che all'ombra della Croce ci educò nell'amore alla Chiesa. Muggia, ottobre 1919. ^s CHOSACA , La festa pio banda. Progettata già da molto ten po, preparata da,un grande Comitato intersociale domenica 19 ottobre s'è tenuta la nostra bella festa prò banda. Poiché tutti i nostri locali ncn si prestavano bene, si ottenne gentilmente dal Municipio la sala di S. Chiara, l'er quanto vasta, essa era gremitissima, anzi molti per non aver trovato posto dovettero andarsene. Partecipando alla nostra allegria vollero inorare della loro presenza anche alcuni amici di Isola e di Muggia. L'amico Bastia portò il saluto della ,/'ontardo Ferrini", Ciridin della „Charitas" di Muggia; risposero con infuocate parole A. Hi»?,» • F. Vattovaz per la „Fidos". Deao. iver» la relazione della festa ci è impossibile. I richLeimi premi disposti in bell'ordine sei palco . »s< nzzicavfcn ■ 11 desiderio di tutti tanto che involontariamente quasi la m-.no correva al por- tafoglio ppr forairsi dai biglietti della latteria. Calere»! appiaasi riaccaserò Santo la banda che ti coro apaeiataiente alla eaec**io»e dell' inno dalla demoera^ia cristiana, dell'inno all'Istria, e detPian-* \ S. Giusto. La pes'ia niùaeoloaft, la pos-ta rolaate e l'assaggio vini servirono^ ad allietare ancor più la balla sera. II bilancio del)» bIla festa dà qfnalo utile oltre, ad una buona somma per La banda anche uu rifiorimento nella nostra vita sociale e un più intenso a.tts • causa; alle nostre varie iatitunioni. Trattenimento. Domenica ottobre i giovani, della compagnia filodramrast-ica ,,8ilv ..'Pellico'-dei Salesiani di Trieste diedero Lv 1-ril-lante Commedia in 5 atti 1 Bigliette della lotteria." Lo acolto pubblico appi indi calorosamente t giovan' artisti, che ci auguriamo di sentire ancora qualche altri volta. Sacre Missioni. In quest1 giorni nella nostra Concattedrale tre padri Passionisti tengono uri corso di sacre Missioni. Accorrano numerai i nostri giovani precedendo col buon esempio. PER LA „VITA GIOVANILE" Don Giusej'pe Velciro, VaVe L. 2.— Dan Giov. Cosolo, Rotano, perchè la „ Vita Giovanile" possa uscire non dnr volte al mese,ma bensì una volta per settimana „ 5. — Mons. Giorgio Palin, Faremo 10.— Luigi Civili in, Muggia !» L— Don B. VascoHo ti L— Mons. E man. Pacovich, Pareajo 5. Uno della punta dell' [stria „ i. P. U. Figlie di Maria, Cajtodisiria ?» 5. — Fra amici ìo.e:» Dal ..Gerente responsabile>c per 3 spagnolette M Dalla „Compagnia Canovaxza" f , 5 17 Giacomo Hemich, (Tmago », 5.— Per mancanza di spazio rimandimi* al prossimo numero l'„Aziona giovanile", le ..Nostre associazioni" od altri interessantissimi articoli.