Abbonamento postale gruppo 2/50% - Tednik / settimanale - Poste Italiane Spa - Spedizione in abb. postale - 45% - art.2 comma 20/b Legge 662/96 Filiale di Udine - TAXE PERCUE - TASSA RISCOSSA - 33100 Udine - ITALY - cena 1,20 € www.facebook.com/novi.matajur & NOVI GNOVIS IZLET ISK naš časopis tudi La lingua friulana resta fuori V Sii smo v Dolino Aoste, na spletni strani dalla riforma della Rai v deželo kamna an jezikov PAGINA 6 STRAN 7 www.novimatajur.it imatai ur tednik Slovencev Videnške pokrajine št. 41 (1918) Čedad, sreda, 28. oktobra 2015 L’ennesima scenetta fuori dal tempo E poi, alla fine, la posizione di Pieri Fontanin, uno degli ultimi leghisti autonomisti friulanisti (che resiste al nazionalismo del salvi-nismo casapoundiano) è venuta fuori: il resiano non ha una cippa a che fare con lo sloveno. Sembrava strana quella dimenticanza nell'opuscolo preparato dalla Provincia. Invece la “posizione ufficiale” dell'ente è che Resia è l'ultimo baluardo di una parlata arcaicissima che nessuno capisce (come faremo noi sloveni a capirla resta un mistero imponderabile) e di friulanità (o italianità trico-lorista? mah... sicuramente non slovena!) sul confine orientale. Alla luce di tutto ciò, non possiamo che preoccuparci per la bile degli altri arditi combattenti per l'ital-friulanità sparsi sul confine. I vari Natisoniani e Ponassiani, sedotti e abbandonati dal Fonta. Che mentre su Resia (dopo aver clamorosamente fatto lo gnorri nella pubblicazione) ha tenuto il punto in consiglio, ha abbandonato gli altri ‘amici’ che sostengono teorie altrettanto valide (cioè molto poco) attenendosi, in questo caso, alle leggi dello Stato e della Regione. Oltre che all'evidenza. Da parte nostra non possiamo che goderci, per modo dire, questa ennesima scenetta sempre più fuori dal tempo. Dal sapore kitsch come potrebbe essere un ci-nepanettone sulla Resistenza. Che finisce con il comune di Resia e i Natisoniani che utilizzano i fondi per la tutela della minoranza slovena. A tarallucci e vino, insomma. Chissà quando la Provincia si metterà a sostenere che la koinè friulana non deve essere tutelata a Paularo, perché lì hanno la ‘r’ moscia. E che bisogna inserire nella 482/99 il friulano con le desinenze in ‘a’ e quello che preferisce le ‘e’. Mai. Anche perché chiuderà prima i battenti. Forse, si fosse puntato prima sulla razionalità e sulla valorizzazione di ciò che è, non sarebbe successo. VSI DUGUDKI TUTTI GLI APPUNTAMENTI D> stran .pagina 9 ■Fak a- a ■fi 1 À Fabrizio Dorbolò durante un intervento in consiglio provinciale Su Resia la Provincia è contro le leggi di tutela, respinta la mozione Dorbolò Il Consiglio provinciale di Udine ha respinto la mozione del consigliere di Sei Fabrizio Dorbolò che chiedeva l'integrazione degli opuscoli ‘Tre lingue per una specialità’, redatti dallo stesso ente di palazzo Belgrado, con l’inserimento, nella pubblicazione dedicata alla minoranza linguistica slovena, dei comuni di Resia, Attimis, Nimis, Fae- dis, Prepotto e Torreano. Durante la riunione dello scorso 27 ottobre, contro la proposta di Dorbolò si sono espressi i consiglieri della maggioranza che sostiene il presidente Pietro Fontanini (ad eccezione di Nino Bruno, Udc, che si è astenuto al pari del Pd Simone Lenissi) e due consiglieri dell'opposizione. segue a pagina 4 La Comunità montana punta alla rivisitazione del progetto preliminare approvato tre anni fa Mi v Tv programu Slovenski pozdrav Se šele guori od Modrijanu, ki so takuo lepuo godli na Burnjaku v Gorenjem Tarbiju... an Modrijani guoijo šele o našem Burnjaku gor po Sloveniji. Jim je bluo takuo ušeč bit med nami, uživat dobro voljo naših ljudi, še posebno te mladih, ki se takuo trudijo za daržat živo našo besiedo an naše navade, de so tiel pokazat manj-ku an minen part vsega tuolega v oddaji, ki jo vodi adan od njih, Blaž Švab, an ki jo gledajo puno an tle par nas: na TV SLOl, je vsak petak zvičer ob 20. uri an se kliče Slovenski pozdrav. beri na 12. strani Nuovo capitolo nella ‘saga’ che riguarda la realizzazione di una struttura per la lavorazione di prodotti lattiero-caseari nella zona industriale di San Pietro al Nati-sone. Alcuni giorni fa dall’ufficio tecnico della Comunità montana Torre Natisone Collio è partito il via libera per una “procedura negoziata senza pubblicazione del bando di gara” per la progettazione della latteria. Un’opera pensata almeno una decina di anni fa (il primo disegno prevedeva l'impiego di 3,5 milioni di euro ma la Regione lo bocciò), che pareva potesse trovare finalmente sbocco nel luglio 2010 con una delibera del commissario straordinario dell’ente montano che prevedeva l’utilizzo del ‘project financing’. segue a pagina 3 Nova pomembna postojanka Slovencev v Kanalski dolini Za Ovčjo vas, naselje, kije nekoč veljajo za najbolj slovensko v Kanalski dolini in v katerem zdaj pozna slovensko narečje samo še približno šestina prebivalcev, je bil sobota, 24. oktobra, prazničen dan. V prostorih bivšega župnišča so namreč uradno odprli nov sedež Združenja don Mario Čemet. In čeprav je marsikdo v obdobju, ko so obnavljali in preurejali prostore, dejal, da je prava utopija odpirati sedež slovenskega društva v Ovčji vasi, so predstavniki Združenja Cernet prepričam, da je treba tu ohraniti pomembno slovensko jezikovno in kulturno dediščino v simbiozi z drugimi krajevnimi jezikovnimi skupnostmi in v sodelovanju z njimi ter na podlagi načel ita- lijanske ustave. Združenje je poimenovano po dolgoletnem žabniškemu župniku, ki se je boril za ohranitev slovenstva v Kanalski dolini in je vedno poučeval nauk v slovenščini. Izredno pomemben je bil njegov doprinos tudi na Vi-šaijah. Februarja 2016 bodo slavili stoletnico njegovega rojstva. beri na 8. strani Prav tako “Naša naloga je, da se slovenska beseda ohrani, in vtem smislu sem jaz prvi odgovoren zato.” Župan Občine Naboijct-Ovčja vas Boris Preschem na otvoritvi sedeža ZdruženjaDon Mario Čemet 2 Pilifero, sulle responsabilità italiane a Rab la maggioranza consiliare si astiene Anche il consiglio comunale di Pulfero ha approvato l'ordine del giorno, redatto dalla sezione Anpi Valli del Natisone, in cui si chiede alle istituzioni italiane di riconoscere “la responsabilità italiana della barbarie fascista compiuta con la creazione del campo di concentramento di Rab (Croazia)”, in cui, a partire dal luglio 1942, vennero rinchiusi fra le 10 e 15 mila persone: sloveni, croati ed ebrei in gran parte donne anziani e bambini. L'ha fatto però con l'astensione di tutta la maggioranza consiliare guidata dal sindaco Camillo Melissa e i soli voti a favore del testo espressi dall'opposizione. Durante la seduta dello scorso 16 ottobre il vicesindaco Mirko Cla-vora ha dato lettura delle motivazioni che hanno indotto la maggioranza ad astenersi. Secondo Clavo-ra, il documento “avrebbe dovuto offrire una ricostruzione storica più approfondita” dei fatti avvenuti nell'odierna repubblica di Croazia “tra il 1942 e il 1947”. Ha invocato il principio internazionale della reciprocità perché “come italiano desidererei che si facesse finalmente giustizia anche da parte croata della memoria di decine di migliaia di nostri connazionali internati e molti dei quali deceduti”. Per Cla-vora infatti “la Repubblica italiana ha ottemperato col pagamento dei danni di guerra alle responsabilità del regime fascista, in un teatro che ha visto innumerevoli efferatezze anche ai danni della popolazione italiana di cui le foibe sono solo un aspetto”. Quanto al merito dei fatti riportati nel documento proposto dal-l'Anpi, Clavora ha evidenziato alcuni passaggi a suo dire equivoci: “Gran parte dei deceduti (nel cam- po di Rab, ndr), stimati tra i 1200 e i 1500 lo furono per la denutrizione, per il tifo e per le conseguenze di un'alluvione”. Clavora infine ha criticato anche il passaggio del documento dell'Anpi in cui si ringraziano “quanti nel nostro territorio hanno combattuto nelle for- II cimitero di Rab in un’immagine dell’epoca mazioni partigiane italiane e slovene contro il nazismo ed il fascismo impegnandosi ad affermare i valori di liberà e democrazia sanciti nella nostra Carta costituizio-nale.” “Relativamente al territorio del Friuli orientale - ancora le parole di Clavora - non si comprende se ci si riferisca anche alle forze inquadrate nel IX Korpus jugoslavo, allora portatrici di una cosiddetta libertà che all'epoca era però quella sovietica, condannata dalla storia e ben lontana dai princìpi della nostra Carta costituzionale”. Queste formazioni secondo Clavora compirono azioni “efferate nel nostro territorio e ben diverse da quelle delle formazioni partigiane liberali, monarchiche e cattoliche che si ispiravano ai nostri stessi ideali e alle quali stava a cuore anche il concetto di italianità, per il quale combatterono sul confine per respingere l'invasione delle forze partigiane comuniste.” Approvato il regolamento per i contributi alla minoranza slovena La Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia ha approvato venerdì scorso, su proposta dell'assessore alla cultura Gianni Torrenti, il regolamento per la concessione di contributi a favore di enti ed organizzazioni della minoranza linguistica slovena. "Per il provvedimento si tratta del secondo passaggio preliminare in Giunta - osserva Torrenti - dopo il vaglio della Commissione consultiva della minoranza slovena, la quale ha suggerito modifiche ed integrazioni che si sono sommate alle variazioni dovute all'assestamento di bilancio dello scorso agosto". Il regolamento disciplina i procedimenti per la concessione e l'erogazione dei contributi assegnati ogni anno dallo Stato in base alla Legge 38/2001, risorse che confluiscono nell'apposito fondo istituito in sede di bilancio regionale. Quattro sono le linee di intervento indicate. Di queste, la prima fa riferimento agli enti primari (21 in tutta la regione, inclusi il teatro, la biblioteca, le scuole di musica, le case editrici ed altro) mentre la seconda riguarda gli organismi di carattere associativo o federativo e va a sostegno dei programmi di attività degli enti e delle organizzazioni minori. Le ultime due supportano infine gli enti e le organizzazioni minori che operano ai fini educativi e di scambio culturale (con contributi che vanno dai 10 ai 30 mila euro), oppure per la realizzazione di iniziative mirate alla valorizzazione della lingua e del patrimonio storico e culturale (con contributi che vanno da un minimo di 10 mila ad un massimo di 25 mila euro). Per Torrenti si tratta di “un atto costruttivo ed in linea - conclude l'assessore - con gli obiettivi che la Giunta si è data in tema di tutela e sviluppo delle minoranze, un mix di diversità che costituisce uno dei patrimoni più importanti della nostra regione.” (ARC/LVZ) Kaj se dogaja v Sloveniji O družinskem zakoniku bodo odločali državljani Ustavno sodišče je s petimi glasovi za in štirimi proti sklenilo, daje referendumu o noveli Zakona o zakonski zvezi in družinskih razmerjih, ki ga je državni zbor sprejel 3. marca, dopusten. Zakon izenačuje pravice raznospolnih in istospolnih partnerskih skupnosti in med drugim istospolnim parom daje pravico do posvojitve otrok. Za njihovo enakopravnost se mnogi potegujejo že vrsto let, vendar so doslej vsakič prevladale kompromisne rešitve. Prve pobude v tej smeri segajo že v 90. leta prejšnjega stoletja. Ustavno sodišče je ocenilo, da predmet zakona ne sodi med tiste, o katerih ni dopustno odločati na referendumu. Referenduma namreč po ustavi ni dopustno razpisati o zakonih, ki odpravljajo tisto protiustavnost, ki jo je predhodno v svojih odločbah že ugotovilo ustavno sodišče ter o zakonih, ki odpravljajo kršitev človekove pravice, ugotovljeno s sodbo Evropskega sodišča za človekove pravice. Če bodo v “Koaliciji za otroke gre”, ki je pobudnica referenduma in je že marca v štirih dneh zbrala več kot 48 tisoč podpisov (nato pa so zbiranje prekiniti, ker je državni zbor zavrnil referendum), zahtevo vložiti še ta teden, bo referendum verjetno med 6. in 20. decembrom. Da bi referendum uspel, mora proti zakonu glasovati najmanj 20% vseh volilnih upravičencev, torej okoli 340.000 volivcev. Pri Zvezi levice, ki je bila glavna pobudnica sprememb družinskega zakonika (podprle pa so ga vse par- lamentarne stranke razen SDS in NSi), so po objavi sklepa komentirati, da je ustavno sodišče že dvakrat ugotovilo protiustavnost zakonodaje in diskriminacijo istospolnih v slovenskem pravnem redu, obenem pa že dvakrat dovolilo referendum o predlogih, ki odpravljajo to diskriminacijo. Namesto da bi se Slovenija pridružila državam, ki so popolnoma odpravile sistemsko diskriminacijo, “smo tako dobiti še eno področje, na katerem smo pogrniti v celoti", je, kot poroča STA, poudaril poslanec Matej Tašner Vatovec. Število držav, ki uzakonjajo istospolne poroke, se nenehno povečuje, poroča Dnevnik. ZDA so zadnje, ki so izbrisale zakonske razlike med istospolno usmeij enimi in heteroseksualci. To se je zgodilo letošnjega junija, enajst let po tistem, ko je prva ameriška zvezna država Massachusetts dovolila istospolne poroke. V Evropi je samo Irska (letos) uzakonila enakopravnost porok istospolnih z referendumom, drugod so zakone sprejemati v parlamentu. Prva je bila Nizozemska (2000), Iger so možne tudi posvojive otrok. Dve leti pozneje se ji je pridružila Belgija, leta 2005 pa Španija in Kanada. Sledile so še Norveška (2008), Švedska (2009), Islandija (2010) in Portugalska (2010), Danska (2012). Na Danskem in Švedskem se lahko istospolni poročajo tudi v cerkvi. Leta 2013 so mavrično enakost v zakonskem stanu potrditi še Francija, Anglija in Wales, lani pa Škotska in Luksemburg (možne tudi posvojitve). Zakonsko izenačitev so potrditi tudi parlamenti v Južni Afriki (prva izenačitev na afriški celini), Argentini (prva izenačitev v Južni Ameriki), Urugvaju, na Novi Zelandiji, v Braziliji, Grenlandiji in v nekaterih zveznih državah Mehike. kratke.si Le famiglie slovene al 5. posto in Europa per tasso di risparmio lordo Le famiglie slovene sono storicamente molto parsimoniose e le banche e casse di risparmio vantano una tradizione di quasi duecento anni. La prima cassa di risparmio è stata aperta a Ljubljana nel 1820, la prima banca nel 1900 sempre nella capitale. Nel 2014 le famiglie slovene hanno fatto registrare un risparmio lordo del 14,1% (rispetto al reddito lordo disponibile) classificandosi al 5. posto, dietro a Svezia, Germania, Olanda e Francia. L’Italia è decima con un risparmio lordo del 10% circa. Per quanto riguarda il prestito lordo delle famiglie, con l’8,7% la Slovenia è seconda solo alla Svezia. L’Italia è 13. Nuove ondate di migranti, gli sloveni contrari alle barriere di filo spinato Secondo l’ultimo sondaggio del quotidiano sloveno Deio il 72% degli intervistati è favorevole allo schieramento dell’esercito al confine meridionale, dal quale arriva un numero sempre maggiore di profughi. I contrari all’intervento dell’esercito (grazie alle integrazioni della legge sulla difesa approvate d’urgenza) sono stati del 19%. Allo stesso tempo però la maggioranza dei partecipanti al sondaggio si è detta contraria alla costruzione di barriere di filo spinato. Ieri, 27 ottobre mattina, nei centri di accoglienza sloveni i profughi erano già 14.686, in totale sono entrati in Slovenia prima di domenica in 73 mila. Il 25 ottobre celebrata la giornata della sovranità Istituita quest’anno, è stata celebrata per la prima volta la giornata della sovranità, in ricordo del 25 ottobre 1991 quando l’ultimo soldato jugoslavo ha lasciato il territorio sloveno. In quel giorno la Slovenia è diventata di fatto uno stato sovrano e quel momento ha rappresentato il vertice del processo di indipendenza. A fine dicembre saranno 25 anni da quando il popolo sloveno ha optato al plebiscito per la propria indipendenza. Il presidente Borut Pahor ha ricordato nel suo intervento che gli sloveni sono stati sempre un popolo ambizioso, capace quando unito, di raggiungere anche enormi successi. La Slovenia all’Expo 2015, un successo oltre le aspettative Più di un milione di visitatori (7.100 al giorno) e 1011 aziende che hanno avuto la possibilità di presentarsi al pubblico intemazionale ed avviare contatti commerciati con clienti da mercati importanti e con grandi corporazioni. La partecipazione slovena all’Expo 2015 si è rivelata un grande successo. Il marchio I feel sLOVEnia ne esce rafforzato e con un'aumentata liconosdbitità. Il padiglione Slovenia è stato, anche a detta del Corriere della Sera che l'ha incluso nella sua top 4, uno dei più vivaci, mentre la famosa “kremšnita” (pasta crema) di Bled è stata scelta tra i 10 dolci “da non perdere” dell’Expo. novi matajur I aktualno Na obrazih podbunieških županou vse spremembe zadnjih 70 Betih Od te parvega, ki je bil Agostino Dorbolò z Varha in je ostu župan samuo adno lieto (potle so ga lieta 1946 takratni ‘Tricoloristi’ dobesedno na silo vargli uon s Ka-muna), do te zadnjega, Piergiorgia Domenisa, ki ima pa rekord, de je narvič cajta vodu občino. Seda ima vseh 12 bivših županou Podbuniesca, odkar seje končala druga svetovna ujska an so se z Republiko ljudje uarnil na voli- Na desni župan Melissa guori na otvoritvi razstave, dol zdol pa an del fotografij bivših podbunieških županou tve, suojo fotografijo obiešeno na stenah dvorane občinskega sveta. Razstavo so uradno odparli 24. otuberja današnji župan Camillo Melissa an nekatieri od tistih, ki so bli pred njim: Piergiorgio Domeniš, Nicola Marseglia, Giuseppe Romano Specogna, Angelo Sal-vagno an Giuseppe Chiabudini. Na obrazih an v zgodbah bivših županu so sleduovi mikanih an velikih zgodovinskih sprememb druge polovice prejšnjega stoletja. Spremembe v volilnem sistemu, odkar so občinski sveti izbiral žu- pana do seda, ko ga volijo direktno občani. Spremembe v družbi, odkar so stranke (v Podbonescu še posebno Democrazia Cristiana) imiele te glavno politično vlogo tud v občinah, do seda, ko so bli zadnji župani izvoljeni s civilnimi listami. Od temnih cajtu Benečije, kar je bla meja s Slovenijo težka an zaparta, do vstopa Slovenije v Europski unijo an Shengen, kar so ljudje z obeh strani meje požagal zapornico med Štupco an Robičem. V miez potres an rekonstrukcija an močan demograf- ski padec: če je v Podbonescu lieta 1951 živielo 3.700 ljudi, jih je donas manj ku an taužint. V cajtu, ki ga zaznamuje reforma krajevnih uprav (na katiero se je spomnu an župan Melissa v suojem govoru) an se puno guori o združevanju občin Nediških dolin, bojo tele slike v vsakem primiera ostale ku spomin za naslednje generacije, de ne bi pozabile na tiste, ki so na niek način pisal zgodovino Podboniesca an cielega našega obmejnega teritorija. La Comunità montana aveva puntato sul project financing ma la gara era andata deserta Latteria, avanti con il progetto anche senza partner privato dalla prima Si tratta di uno strumento che prevede il coinvolgimento dei soggetti privati nella realizzazione, nella gestione e soprattutto nell’attribuzione totale o parziale dei costi di opere pubbliche, in vista di entrate economiche future. Attribuzione in questo caso parziale, visto che qualche mese dopo l’ente pubblico impegnava per la progettazione e realizzazione dell’opera la somma di 2 milioni 114 mila euro, fondi regionali in parte già impegnati per il progetto preliminare affidato ad un gruppo di professionisti con sede a San Giovanni al Natisone e approvato alla fine del 2012. Restava da individuare la parte privata (in pole po-sition c’era la Latteria sociale di Ci-vidale e delle Valli del Natisone, che si sarebbe trasferita a San Pietro), che avrebbe dovuto impegnare come quota minima 2 milioni 242 mila euro. Ma la gara di concessione indetta nel gennaio 2013 era andata deserta. Nel corso del dibattito, lo scorso 23 ottobre, il sindaco Mariano Zufferli ha ribadito la contrarietà alla legge di riordino della propria amministrazione. Contro la riforma infatti - ha spiegato - San Pietro ha già sotto-scritto (insieme agli altri 55 comuni ‘ribelli’ della Regione) due ri- Oggi, quasi tre anni dopo, l’iter riparte con la scelta di individuare un soggetto chiamato a realizzare il progetto definitivo rivisi- corsi al Tar ed è in procinto di sottoscriverne un terzo. Che contesterà, in particolare, i nuovi commissariamenti, già annunciati dalla Regione, finalizzati all'approvazione dei diversi statuti nei Comuni i cui consigli non avranno approvato il testo. In questo terzo ricorso - ha sottolineato Zufferli - verrà richiesta anche la sospensione urgente dell'iter che istituisce le Unioni territoriali. A titolo personale, dai banchi dell'opposizione, è intervenuto poi Fabrizio Dorbolò che è anche consigliere provinciale di Sinistra ecologia libertà. Dura la sua presa di posizione contro Patteggiamento della Regione negli ultimi mesi e contro l'istituzione di un'Unione territoriale eterogenea che - a suo dire -penalizza fortemente il territorio delle valli del Natisone. Le responsabilità però, secondo Dorbolò, sono da imputare anche alla debolezza dei sindaci che non tando quello preliminare (la base d’asta di questo nuovo procedimento si aggira sui 100 mila euro), tutto questo “prospettando un futuro coinvolgimento di portatori di interesse per la gestione della struttura e per un eventuale adeguamento impiantistico”, si legge nella determinazione dell’ente. In-somma, il partner privato non si trova, e allora il pubblico va avanti sperando che un giorno, realizzata la latteria, qualcuno trovi conveniente spendere dei soldi per gestirla. Un atto in qualche modo necessario, quello della Comunità montana, anche perché il termine per la rendicontazione delPintervento alla Regione è il 30 giugno 2017. Poco più di un anno e mezzo di tempo, dunque, per chiudere con la progettazione e le opere. hanno saputo proporre un'azione condivisa per migliorare la posizione del territorio. Né - sullo statuto - hanno sostenuto gli emendamenti proposti da Drenchia, Stregna e Savogna che avrebbero dato una più precisa caratterizzazione e un potere più ampio al subambito delle valli del Natisone. Grave, secondo Dorbolò, anche la scarsa tutela che la proposta di statuto prevede per le comunità linguistiche friulana e slovena. “Dopo 16 anni che siedo in consiglio comunale è questo il mio intervento più difficile - ha concluso Dorbolò - ma respingere questo documento statutario è non solo moralmente necessario ma anche politicamente giusto. Non c'è partito o coalizione che tenga di fronte alla difesa del proprio territorio.” La delibera del consiglio comunale Uri, come da pronostico no di S. Pietro allo statuto Come ampiamente pronosticato anche il consiglio comunale di San Pietro al Natisone ha respinto la proposta di statuto per l'Uti del Natisone redatta dal commissario ad acta Anna Moro, nominato dalla Regione. Contro il testo, insieme alla maggioranza consiliare, hanno votato anche tre consilieri dell'opposizione, il quarto, Stefano Cernoia, ha invece optato (unico in tutta l'assemblea) per l'astensione. 4 razno novi matajur Su Resia Provincia contro le leggi di tutela dalla prima Si tratta dei democratici Luciano Cicogna e Gabriele Pitassi. Insufficienti dunque i voti favorevoli degli altri consiglieri del Pd e dell'indipendente Federico Simeoni. Non è bastata a convincere il consiglio la presentazione della mozione di Dorbolò che ha definito il mancato inserimento in particolare del comune di Resia nell’opuscolo sulla minoranza slovena come una probabile dimenticanza, un refuso, della Provincia a fronte della normativa regionale e statale (compreso il decreto del Presidente della Repubblica con la tabella dei comuni inseriti nella tutela della minoranza linguistica slovena) e le pubblicazioni scientifiche in materia, tutte concordi nel definire il resiano una parlata arcaica del sistema dialettale sloveno. Dorbolò ha richiamato anche la lettera indirizzata al presidente della Provincia, in cui le due organizzazioni slovene (Skgz e Sso) chiedono la rettifica della stessa pubblicazione ai sensi della normativa in vigore. Nella replica Fontanini ha però chiarito che “se c'è stata una dimenticanza è stata quella di non aver inserito fra le lingue minoritarie parlate nel territorio della provincia il resiano, una lingua slava che non è lo sloveno. Questa è la posizione ufficiale della Provincia - ha rimarcato - e dire che a Resia si parla sloveno è una falsità”. Fontanini, a sostegno dalla sua tesi, ha citato una lettera inviatagli dal sindaco di Resia Sergio Chi-nese che risponde a quella delle organizzazioni slovene. Dando lettura di alcuni passaggi del testo il presidente della Provincia ha ricordato come Resia chieda da anni una verifica della legge quadro sulle minoranze linguistiche (la 482/99) perché il legislatore inserisca, fra le lingue da tutelare, anche il resiano. Ponteacco festeggia le lauree da 110 e lode di Matteo ed Elena V Petjagu so vasnjani zlo veseli an zlo ponosni, zak trije njih mladi, an puob an dvie Čeče, so se lepuo vešuolal na Univerzi. Vošta Emma Golles (o nji pišemo na 11. strani), otuberja pa an puob an druga čeča. Matteo Cencig (njega tata je Paolo, mama pa Claudia Bajt) je igru na balon, kar je kumi začeu hodit, an nie moglo bit drugače, saj njega tata je biu an pridati nogometaš, kalčjator. Matteu so bli všeč vsi športi an takuo je šlo, de tudi kar je paršu cajt za iti na Univerzo, je zbrau take študije, ki so pru namenjene športu. An je takuo pridan, de tudi že diela. Veliko sodisfacjon je dau mami an tatu, sestri Rebecchi, murozi, žlahti an parjateljam. Kak dan potle, na 22. otuberja, se je vešuolalapa Elena Tuan. Elena pruzapru živi v Sarženti, pa je ku de bi bla šele iz Petjaga, saj iz tele vasi je nje mama Patrizia Mat-telig, an tleodtuod je biu tudi nje tata Vladimiro. Elena se je Suolala na Univerzi v Tarstu, pa je vebrala take študije, ki so jo “pejali” an po sviete: v Istanbul an v Atene. An seda? Seda se bo le napri trudila na bukvah, an že vemo, de čez an par liet bomo spet lepuo pisal gor mez njo. È un traguardo importante quello raggiunto da Matteo Cencig di Ponteacco che il 15 ottobre scorso si è brillantemente laureato in Scienza dello Sport presso il Dipartimento di Scienze Mediche e Biologiche dell’Università di Udine conseguendo il punteggio di 110 e lode. Da sempre grande appassionato di sport, ha discusso la tesi ‘Preparazione fisica del calciatore differenziata per ruoli’. La laurea magistrale ha dato pieno compimento alla laurea triennale conseguita due anni fa presso la stessa Università. Con tanta emozione, hanno gioito con lui tutti i suoi familiari, la morosa e tanti tanti amici. A Matteo, che già lavora come istruttore presso una nota palestra nei pressi di Udine e come allenatore di calcio della squadra Esordienti dell’Udinese Academy, auguriamo un futuro ricco di succes- si e soddisfazioni. ★ ★ ★ ★ Presso l'Università di Trieste -Facoltà di Scienze internazionali e diplomatiche, mercoledì 21 ottobre con la discussione e giovedì 22 con la proclamazione, Elena Tuan ha concluso il percorso per il raggiungimento della laurea triennale con la tesi dal titolo: “La politica estera turca nell'era del partito per la Giustizia e lo sviluppo (AKP). Le relazioni internazionali tra Turchia ed Israele”. Voto: 110 e lode. Durante questo percorso di studi Elena è stata ad Istanbul con l'Erasmus, ha portato a termine un tirocinio ad Atene ed ha conseguito pure il patentino di pubblicista collaborando con racconti, reportage ed articoli con riviste e con siti dedicati alla scrittura creativa. Un suo racconto tra l'altro è stato pubblicato proprio nel giorno del compleanno della mamma Patrizia Mat- telig. Non poteva esserci regalo più bello. La laurea triennale di Elena ha fatto febei tutti in famiglia, mamma, zie, nonni, parenti ed amici. Un unico rammarico: non poter vedere la soddisfazione di papà Vladi che proprio il 23 ottobre di undici anni fa ci lasciava per sempre. Ma di certo in quel giorno così importante per la sua ‘bambina’ le è stato vicino ed ha sorriso anche lui. Ora Elena sta affrontando la seconda parte di studi, quella che la porterà alla laurea magistrale. Complimenti Elena per la triennale, e avanti tutta per il futuro! Postregna: “Un grazie a chi ha contribuito al successo del Bumjak” Il Burnjak 2015, la festa delle castagne a Tribil Superiore in Comune di Stregna, quest'anno ha avuto un successo eccezionale ed inaspettato. Desideriamo ringraziare le amministrazioni comunali di Ci-vidale e San Pietro al Natisone per gli allestimenti a noi messi a disposizione, ma anche le decine di persone e giovani, anche dei comuni limitrofi, che hanno prestato la loro opera di volontariato. Il contributo organizzativo delle associazioni Polisportiva di Tribil Superiore - Gorenj Tarbij e Kmečka zveza di Cividale, ma anche della Srebrna kaplja, Potok e dei cacciatori di Oblizza, si è dimostrato all'altezza della miglior accoglienza che possiamo offrire. Siamo orgogliosi che chi agli albori ha fatto crescere e conoscere tale evento, con que-st'ultima edizione sia stato all'altezza di un ulteriore salto di qualità. L'offerta gastronomica e le disponibilità dell'Albergo Diffuso, le decine di bancarelle di artigiani e produttori locali, l'intrattenimento musicale e gli spettacoli per bambini, l'escursione ‘Natranke - sulla via dei contrabbandieri’ della ProLoco Nediške Doline che ha registrato il record di presenze, sono i tasselli che hanno fatto sì che questa giornata di Burnjak 2015 sarà ricordata da molti con entusiasmo. Luca Postregna Sindaco di Stregna Il MATAJUR E LA SUA GENTE | Giuseppe Osgnach Joško Una sera un’automobile tedesca proveniente dalla Francia, con a bordo un ufficiale, passò ad alta velocità diretta a Genova. Passando per Sanremo, la guardia che aveva ordine preciso di fermare chiunque gridò: - Alto là! Chi va là! -. E dopo aver fatto segno all’autista di fermarsi, sparò un colpo contro l’auto. L’automobile s’arrestò all’istante e, rabbioso come una belva, l’ufficiale tedesco bal- GIUSEPPE OSGNACH-JOŠKO zò a terra e si scagliò contro la guardia, urlando. Appena udito lo sparo, mi precipitai fuori dalla guardiola correndo verso il punto dal quale venivano quelle urla. Accorse pure l’ufficiale di giornata. Dopo che gli ebbi raccontato cos’era successo, egli andò a presentarsi all’ufficiale tedesco parlandogli in francese. Nessun ufficiale e nessun sottufficiale della caserma conosceva la lingua tedesca. Sperando che si sarebbero intesi in francese, l’ufficiale di giornata scortò il tedesco in ufficio. Io non lo seguii. Presagivo che si sarebbero rivolti a me. Tra tutti i soldati del reparto provenienti dal centro e dal sud Italia, io solo venivo dal nord. Ero alto e biondo, diverso dagli altri. Talvolta conducendo il reparto in caserma per scherzo davo i comandi in tedesco: - Ein zwei,... Halt!... - e spesso li continuavo in sloveno: - En, dva... -, oppure: - Seno, slama... -, come fanno per gioco i bambini su a casa, nel villaggio, pur di poter dire qualcosa in lingua materna. Per tutto questo mi avevano affibbiato il nomignolo di ‘il Tedesco’. Premetto che gli italiani, in modo particolare i meridionali, chiamano tedeschi i settentrionali del confine orientale. Quando qualcuno mi domandava se conoscevo il tedesco, rispondevo scherzando: -Certo che lo conosco, non mi chiamate ‘il Tedesco? -. E così tale convinzione era rimasta e si era diffusa. In quella circostanza temevo proprio che mi chiamassero a fare l’interprete. Poiché non desideravo screditarmi, colsi l’occasione per recarmi da una famiglia che conoscevo, sperando che la faccenda si sarebbe risolta in qualche modo e che l’ufficiale tedesco se ne sarebbe andato al più presto. Poco dopo, invece, cominciarono a cercarmi in caserma e per tutta la città. Domandarono pure al reparto della guardia se mi avessero visto e alla fine il mio caporale suggerì dove avrebbero potuto rintracciarmi. Egli condusse direttamente l’ufficiale di giornata alla casa dove mi trovavo. Innanzitutto dovetti spiegargli perché mi ero assentato senza permesso. Mi giustificai adducendo a scusa il ritiro della biancheria data a lavare in preceden- za. Mi fecero salire in automobile e mi condussero in caserma. L’ufficiale di giornata mi spiegò che non era stato possibile intendersi con il tedesco in francese. Infatti, né l’uno né l’altro padroneggiava tale lingua. Facevo finta di ascoltare quanto mi diceva l’ufficiale, mentre in realtà non facevo altro che pensare a cosa escogitare per uscire da quella situazione nella quale mi ero cacciato a causa degli scherzi, sia miei che altrui. Sudavo e mi mordevo le labbra. Di tutto quanto mi stava dicendo l’ufficiale capii soltanto che voleva che mi accordassi con il tedesco e preparassi un verbale che chiarisse come si erano svolti i fatti e riportassi le dichiarazioni dell’ufficiale. Non ebbi il coraggio di dichiarargli che non conoscevo affatto la lingua tedesca. In tale stato d’animo, con il sudore sulla fronte, mi ritrovai nell’ufficio dell’ufficiale di giornata, davanti a me l’ufficiale tedesco al quale fui presentato in francese. Dovetti quindi continuare la conversazione da solo come meglio sapevo e potevo. (63 - continua) novi matajur I kultura Italijanska vojska v Zgornjem Posočju v 1. svetovni vojni Razstava v Kobariškem muzeju ob stoletnici začetka vojne II museo di Caporetto ospita la mostra “L’esercito italiano nell’alto Isonzo” “Izkušnje italijanskih vojakov v Zgornjem Posočju bi glede na potek dogodkov lahko najbolj na kratko povzeli s tremi besedami: »zmaga« z zavzetjem Krna v prvem mesecu, »absurd« 28 mesecev bojevanja brez napredovanja in »tragedija«, ki jo je prinesel polom v kobariški bitki”, je napisal kustos Željko Cimprič, avtor razstave Italijanska vojska v Zgornjem Posočju 25.5.1915 23.10.1917, ki so jo v soboto, 24. oktobra, slovesno odprli v Kobariškem muzeju in z njo obeležili tudi 25-letnico muzeja. “Po vojaškem čudežu leta 1917 se je v Kobaridu zgodil drugi ču- dež leta 1990, ko je skupina bistrih, požrtvovalnih ljudi skoraj iz niča ljudem podarila kulturni hram”, je dejal slavnostni govornik pisatelj Saša Vuga in dodal, da bi morali vklesati v kamen imena Zdravka Likarja, Željka Cimpriča, Vojka Hobiča in Jožeta Srbeča in ga postaviti v Mašerov dvorec. Kot v vseh dosedanjih razsta- vah je tudi v letošnji poudarek na bogatem fotografskem gradivu, ki je last muzeja samega, a tudi nekdanjih protagonistov vojne, ki so želeli ohraniti spomin na svoje muke in trpljenje in se, seveda, močno razlikuje od uradnih posnetkov. Med nje sodi tudi sanitetni stotnik Augusto Witting iz Firenc, ki je vodil vojni bolnišnici v Kobaridu in na Srpenici in imel pravi fotografski dnevnik. In v tem je verjetno največja vrednost razstave, saj je ni močnejše besede in bolj povedne od posnetkov, ki prikazujejo tudi navadne vojake, nemogoče razmere, v katerih so vojaki živeli posebno pozimi, delo za utrjevanje položa- jev, zdravljenje ranjencev in podobno. Slike spremljajo dragoceni drobci spominov vojakov in seveda didaskalije (trijezične), ki opisujejo tudi vojna dogajanja. Letošnja je že tretja razstava posvečena italijanski kraljevski vojski na goratem območju soške fronte. Razstava je odprta vsak dan od 10. do 17. ure. zio sociale, 1'Auser, la Caritas fo-raniale, dai sindacati del territorio e dai sette comuni delle valli del Natisone. L'iniziativa è stata presentata a San Pietro al Natisone da Miche-la Marseglia (del servizio sociale) e Rita Gueli (Auser). Dopo i saluti del sindaco Mariano Zufferli sono intervenuti anche Gabriella To-tolo, responsabile dell’ambito distrettuale del Cividalese, e Gianfranco Pizzolitto, presidente regionale dell'Auser. Il progetto che - hanno spiegato i relatori - mira a valorizzare in primis le risorse umane del luogo e non quelle immediatamente monetizzabili, si è tenuto poi nel corso di tutto il week-end. Fra sabato e domenica infatti, artisti ed artigiani delle valli del Natisone hanno esposto le loro opere in diverse località in tutti e sette i comuni della zona. Quanto alla "sostenibilità" del progetto - ha ricordato Totolo - l'obiettivo è quello di rendere permanente uno spazio espositivo a disposizione degli artisti in un esercizio commerciale alle porte del capoluogo di San Pietro. Parte del pubblico che ha preso parte alla presentazione delliniziativa Chiaroscuri Aldo pozna puno judi oku po naših dolinah pa ne sa-muo, saj se je nimar puno trudila za druge, za tiste, ki imajo manj ku mi al pa nie-majo nič. Kar je kakšna iniciativa prostovoljnega diela v Nediških dolinah, Alda je nimar v parvi varsti. Pru je bluo, de so v nediejo popudan vasnjani kiek (tud an liep purton) na-pravli za njo: majhna pa zlo prisarčna zahvala za Aldo, ki v telih petdesetih lietih je puno nardila za naše kraje an ki kaj-šan krat se obnaša Sriednje, de bi učila v vartacu, an previč skromno za vse soje za-v vasi se je ustavla. sluge. Chiaro-scuri, la promozione delle Valli attraverso le opere dei suoi artisti L’iniziativa presentata venerdì 23 a San Pietro al Natisone Promuovere il territorio delle valli del Natisone attraverso le opere dei suoi artisti. Mettere ‘in rete’ le diverse esperienze associative e assistenziali della società civile. Con un approccio mirato alle singole e, in tempo di crisi economica, nuove necessità degli utenti. Questo l'obiettivo del progetto ‘Chiaro-scuri’ realizzato dal servi- Tudi v Srednjem, v prostorih Auser Nediške doline ‘Chiaro-scu-bivše suole, je bla v saboto, 24. ri’. an v nediejo, 25. otuberja, od- Pobuda paje bla za skupnost, ki parta razstava umetnikou an živi v srienjskem kamunu, parlož-obartnikou naših dolin, ki je bla nost, de se zahvale Aldi Vuerich, ki vključena v projekt združenja petdeset liet od tega je paršla v 6 La lingua friulana resta fuori dalla riforma della Rai Con un documento generico confermata la discriminazione tra minoranze Mai e po mai furiati in Rai. Il dissen di leg di riforme dal servizi public radiotelevisif al passe ancje ae Cjamare, dulà che si conferme che discriminazion tra minorancis che i fàs cuintri ae Costituzion, aes legs e al bon sens. Nuie ce fà pai emendaments presentàts: al è dome un ordin dal dì, debil e gjeneric. La proteste de Assemblee de comunitàt linguistiche furlane È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, piuttosto che la lingua friulana entri veramente nella programmazione radiotelevisiva della Rai. Questa disincantata considerazione, che appariva già abbondantemente fondata dopo tre lustri di mancata applicazione di quanto previsto dalla Legge 482/1999, “Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche”, trova ulteriore conferma nel disegno di legge del governo dedicato al servizio pubbhco radiotelevisivo e nei suoi passaggi in Senato, a fine luglio, e aha Camera, una settimana fa. Il progetto di riforma della Rai era stato approvato già dal Senato venerdì 31 luglio, in una versione che per quanto concerne la tutela delle minoranze linguistiche prevedeva trasmissioni radiotelevisive soltanto per alcune comunità ignorandone totalmente delle altre, a partire da sardi e friulani. In queh’occasione tanto il governo quanto i senatori - compresi quelli eletti in Friuli-Venezia Giulia - dimenticavano non solo l’esistenza della Legge 482/1999 e gli impegni internazionali as- sunti dalTItalia con la ratifica, nel 1997, della Convenzione quadro per la protezione delle minoranze nazionali, ma soprattutto il fatto che la tutela delle minoranze linguistiche costituisce un principio fonda-mentale dell’ordinamento italiano sancito dall’articolo 6 della Costituzione che vale per tutte le minoranze, senza distinzioni e discriminazioni di sorta. Mentre questa evidente violazione scatenava diverse legittime reazioni, in particolare in Sardegna, dove prendeva posizione anche il presidente della regione, Francesco Pigliami, dalle nostre parti sembrava destinata a passare in silenzio. Non è stato così per merito di Diego Navarria, presidente dell’Assemblea della comunità linguistica friulana, che in una nota diffusa dai media stigmatizzava l’esclusione della lingua friulana dalla riforma della Rai. Quella iniziativa aveva l’effetto di aprire un serrato dibattito, caratterizzato da una certa confusione politica e concettuale, tra quanti sostenevano la -inesistente! - distinzione tra «lingue di minoranze nazionali» ed altre «hngue minoritarie» e coloro che dichiaravano di essere pronti a «scatenare il Vietnam» alla Camera per ripristinare la legalità violata. Tre mesi dopo, quelle altisonanti minacce non hanno avuto alcun seguito - come d’altronde ci si poteva aspettare - e nessun risultato hanno ottenuto neppure i tentativi più seri di correggere queha norma zoppicante attraverso la presentazione di specifici emendamenti. Il principale emendamento che si proponeva di armonizzare il nuovo provvedimento con la Legge 482/1999 è stato ritirato in commissione per essere sostituito da un generico ordine del giorno che prevede - come ricorda l’onorevole Gianna Mahsani - che nel prossimo Decreto legislativo sulla riforma della Rai, «sia valutata seriamente l’esigenza di prevedere la diffusione di trasmissioni radiofoniche e televisive in tutte le hngue tutelate ai sensi della Legge 482/1999» e che «il governo inserisca tah trasmissioni nel prossimo Contratto di servizio tra il Ministero delle comunicazioni e la Rai, e nelle Convenzioni da stipulate con le Regioni». Si tratta di un risultato insoddisfacente perché «La lingua friulana doveva essere in legge con la stessa dignità delle altre hngue minoritarie già presenti in Rai», come sottolinea Diego Navarria, che pone ancora due quesiti: «Perchè chi ci rappresenta non pretende il rispetto dei diritti della minoranza linguistica friulana? E l’amministrazione regionale come si è mossa?». Con la riforma del Senato due soli seggi per il FVG: un altro duro colpo alle minoranze linguistiche Dopo Tltalicum il... Senaticum. In applicazione di una tutt’altro che equa “par condicio” i cittadini della regione Friuli-Venezia Giulia e in particolare quanti fanno parte delle minoranze linguistiche friulana, slovena e tedesca non si trovano a perdere rappresentanza soltanto alla Camera dei deputati ma anche al Senato. Agli effetti negativi che derivano dalla definizione territoriale delle circo- scrizioni effettuata in base alla nuova legge elettorale, infatti, si aggiungono i contenuti della riforma dell’altro ramo del Parlamento. In particolare con la definitiva approvazione del disegno di legge presentato dalla ministra Maria Elena Boschi, la nostra regione, a partire dalla prossima legislatura, avrà soltanto due senatori. Si tratta di un numero esiguo soprattutto in confronto al numero complessivo dei componenti del nuovo Senato -cento in tutto - e al numero dei rappresentanti di altre regioni, dalla consistenza demografica decisamente inferiore. Ogni mès si fàs la lune, ogni dì si impare une e simpri plui dispès al salte fur ale che a! è cuintri dai dirits e dai interès dai citadins de regjon che e ten dongje il Friul e Triest. Un esempli al è chel de riforme dal Senàt, che e proviót che a sedin dome doi i rapresentants dal Friùl-VJ. Al è un numar che i fàs cuintri ae matematiche e ae rapresentance dai citadins e des minorancis in collaborazione con / v sodelovanju z / in colaborazion cun RADIO ^ ONDE FURLANE % FM 90.0 WWW.ONDEFURLANE.EU RDF Al Friuli-Venezia Giulia, con più di un milione e duecentomila abitanti, spetterà lo stesso numero di senatori del Molise, che ne ha solo 315mila, e della Basilicata, che ne ha meno di 600mila. I termini di paragone più interessanti sono rappresentati dalle Province autonome di Trento e Bolzano, con circa mezzo milione di abitanti ciascuna e quattro senatori in totale per Finterò Trentino-Alto Adige, e soprattutto dalla Valle d’Aosta, con 126mila abitanti e due senatori. Come in occasione della legge elettorale per la Camera, in questi casi il legislatore ha tenuto conto della presenza delle minoranze linguistiche e della conseguente autonomia speciale. Nel caso della nostra regione non è stato fatto lo stesso. Perché? A giudicare da come è stato affrontato il tema da parte della maggioranza degli esponenti politici e degli opinion leaders “nostrani”, tra obbedienza agli ordini di scuderia e qualche lamentela ispirata a meri interessi di bottega, appare persino troppo semplice rispondere. Per il Senato come per lltalicum o per il friulano in Rai, si tratta dell’ennesima dimostrazione di come l’autonomia speciale vada esercitata e non difesa e di come per far ciò sia necessario avere conoscenza e coscienza della specialità, delle sue radici e delle sue prospettive. Una conoscenza e una coscienza che sembrano essere patrimonio di pochi. L’euskara al da di vore al 6% de Comunitàt Autonome Basche Inte suaze di un apontament inmaneàt dal gu-vier de Comunitàt Autonome Basche e de rèt eu-ropeane NPLD al è stàt presentàt il prin rapuart complessif sul impat economie dal euskara. Pai referent de politiche linguistiche de Comunitàt, Patxi Baztarrika, il studi al mostre a clàr la im-puartance de lenghe basche ancje sul pian economie e al permet di sdrumà i prejudizis che a metin in dubi la sò utilitàt. Lis ativitàts leadis al euskara a rapresentin il 4,2% dal prodot interni spore de Comunitàt Autonome Basche e a ga-rantissin il 6,28% de ocupazion, ven a dì passe 56 mil puescj di vore: sù par jù 43 mil direts, passe 3 mil indirets e cuasi 10 mil di indot. Po vsej Franciji na tisoče ljudi manifestiralo za svoje jezike Več tisoč ljudi seje v soboto, 24. oktobra, udeležilo pobud, ki so jih organizirali v znak protesta proti novemu francoskemu centralizmu in da bi zahtevali uradno priznanje avtohtonih zgodovinskih jezikov in skupnosti. Glavne manifestacije za priznanje manjšinskih jezikov so bile v mestih Montpelhièr / Montpellier v Okcitaniji, Baio-na / Bayonne v Severni baskovski deželi, Karaez / Carhaix v Bretanji, Aiacciu / Ajaccio na Korziki, Strasbourg v Alzaciji in Metz v Loreni. Do mobilitacije je prišlo nekaj dni pred razpravo o ratifikaciji Evropske listine deželnih in manjšinskih jezikov v francoskem parlamentu. In Scozie si domande plui gaelic inte seuele I rapresentants dal Bòrd na Gàidhlig si son cja-tàts cul ministri scozès pe educazion Alasdair Al-lan par proponi eualehi mende al progjet di leq su la istruzion al esam dal Parlament in maniere di infuartì la lenghe gaeliche. In particolàr si domande di favorì la presince di scuelis cui gaelic curicolàr pardut là che si vedi une domande suficiente, di garantì l’us de lenghe in dut il per-cors scolastic e no dome tes primariis, e di man-tignì i finanziaments pe formazion dai insegnants di e par gaelic. Par intant il guvier al à assegnàt al Bòrd un contribùt di 50 mil sterlinis par une gnove campagne che e promovi i vantacs de educazion bilengàl e dal gaelic veicolàr. Intai ultins agns la agjenzie pe lenghe gaeliche e à za svilu-pàt diviersis campagnis che a àn judàt la incres-site dai fruts iscrits aes scuelis gaelichis. Parlament sprejel načrt za ovrednotenje asturščine Asturski parlament je 16. oktobra sprejel načrt za ovrednotenje in razvoj asturskega jezika. Podprli so ga socialisti, stranke Podemos, Iz-quierda Unida in Foro Asturias, pripadniki stranke Ciudadanos so se vzdržali, ljudska stranka pa je glasovala proti. Besedilo predvideva postopno razširitev rabe asturščine v uradnih listih, v javnem sporočanju in oglaševanju, na tablah krajevnih uprav in na javni radioteleviziji. Na šolskem področju predvideva načrt specifično priznanje za učitelje oziroma profesorje asturščine na osnovnih in srednjih šolah, pilotni projekt, v okviru katerega bo na približno desetih šolah asturščina učni jezik, in poučevanje asturščine na ostalih šolah. Poleg tega bodo namenili več sredstev za izvajanje jezikovne politike. Sreda, 28. oktobra 2015 Na občini Issime-Eicheme nas je sprejeu župan Christian Linty (na desni); o problematiki šuole nam je na Deželi vse poviedala šolska inšpektorica Gabriella Vernetto, odgovorna za dvojezičnost. Šli smo na deželno jezikovno okance, ki sta ga nam predstavila Roger Chuc an Daniele Fusinaz, ki sedita naspruoti predsednici an direktorici našega Inštituta (tle z dol) Jezikovno okance s portalom www.patoisvda.org. it skarbi za promocijo an rast jezika, pa je tudi v opuoro občinam V Dolino Aoste, deželo kamna an jezikov Z Inštitutom za slovensko kulturo za spoznat dielo an projekte dvieh manjšin Lepi kraji. Vesoki breguovi tudi nad 4 taužent metru an uozke doline, sviet obdielan an prepreden z vi-njikami na vsaki pesti starme zemlje, krave, ki se pasejo na vesokih travnikih an ... kamen. Kamen pov-sierode: starme skale na breguovih, terase podparte z ziduovi, ogromni kamni, ki so se kakih stuo an vič liet od tega splazil v dolino an pod njimi ali pa oparte na nje hiše iz kamna (an lesa) an tudi striehe vse pokrite s kamnam (ploskve ardezije). Taka se nam je pokazala Dolina Aoste, kamor smo predstavniki Inštituta za slovensko kulturo z našo predsednico Bruno Dorbolò šli od 11. do 15. oktobra za spoznat jezikovne manjšine Doline Aoste an takuo zaključili našo pot, ki nas je pejala do vseh priznanih an zaščitenih jezo-kovnih manjšin v Italiji, od Piemonta do Kalabrije an Sicilije, od Veneta an Južne Tirolske do Sardinije. Deje Dolina Aoste večjezična dežela, se človek hitro zavie, saj je posejana z dvojezičnimi tablami. V parvi dolini, ko stopiš v deželo Valle D'Aosta, ki sojo poimenovali po potoku Lys an je v vznuožju Monte Rosa živijo Walserji. Paršli so v tiste kraje an taužent liet od tega cež brieg iz sosiednje Švice. Potiskali sojih lakot an tudi njih fevdalni gaspodarji. Sevieda so parnesli za sabo svoje navade, ki so šele žive an tudi svoj jezik, ki pa se počaso zgubja. V občini Issime - Eischeme ga kličejo “to-ču” (deutsch), v občinah Gressoney Saint-Jean an Gressoney-La Trinite pa “teč”. Vsieh kupe je 1552 prebivalcu. Vsaka občina ima svoje jezikovno okance, imajo dvojezične napise, kulturna društva, ekomuzej v tristuo liet stari hiši, kjer se vidi ka-kuo so ankrat živiel v adnim samem prestoru družina an nje krave. Teč ali toču je niemški dialekt, obdaržau se je narvič ustno, v Suolo stopi samuo s kakim posebnim projektom, učijo pa kako uro na tieden niemški jezik Pogled na vas Fossaz, ki je zibiela frankoprovansalske kulture an jezika (v vseh šuolah v deželi učijo tudi francuoski jezik). Pravijo, de njih dialekt niema nič skupnega z niem-ščino. “Sevieda - nam je jala naša vodička, ki se je rodila na Južnem Timskem, je hodila v niemško šuolo an je paršla za neviesto v dolino Lys -zak ne poznajo niemškega jezika”. Če bo teč še dugo živeu, je težkuo na-poviedati. Malo jih je, dialekt je socialno premalo štiet, puno je mieša-nih porok, zakonov, puno je tudi priseljencev iz dragih krajev Italije, narvič jih je paršlo iz Kalabrije hitro po dragi svetovni vojni. V Dolini Aoste, so nam poviedal, je avtohotonih pre-bivaucu manj ko 50%. Dežela je naredila velike investicije za razvoj zimskega turizma an tudi tuole vpliva na jezikovno situacijo v dolini. Če v treh občinah guorijo niemški dialekt, v vsieh drugih 71 občinah Doline Aoste guorijo pa patois ali frankoprovansalsko. Zanj imajo samuo adno jezikovno okance Bureau Régional Ethnologie et Linguistique, ki je struktura Dežele, ima sedež v Aosti an diela za vse občine, saj jim pomaga za vse, kar se tiče jezika. Spoznali smo, da je frankoprovan-salščina zlo živa, zlo živuo je tudi kulturno življenje v domačem jeziku. Imajo kulturna društva, od lieta 1966 teče narečni natečaj, podoben naši Moji vas za šuole an, takuo ki smo videli, z zlo liepimi dieli. Lani je na njem sodelovalo 3 taužent Jaean Baptiste Cerlogne, oče frankoprovansalske kulture an jezika otruok. Natečaj je poimenovan po duhovniku an pesniku Jean Baptiste Cerlogne, ki je oče frankoprovansalske kulture, avtor tudi parvega slovarja an parve gramatike iz začetka 20. stuolietja. V Dolini Aoste je zlo bogata tradicija karminskih an farnih biltenov, na katerih pišejo tudi v patois, takuo, ki ga kličejo domačini. An tu jim pride na pomuoč deželni Bureau, kjer pregledajo vse tekste, skarbijo za obvarvat posebnosti dialekta, saj an tle “vsaka vaša ima svoj glas”. Zatuo so si pri jezikovnem okancu ustvarili mriežo sodelavcev an imajo svojega referenta v vsaki občini. Še narbuj živa an priljubljena je gledališka tradici- ja. Imajo puno gledaliških skupin po teritoriju an tiste, ki so narbuj vitalne an močne so tiste buj deleč od centra. Gledališče parkliče nimar puno gledaucu an zatuo že puno liet imajo pravo gledališko sezono. Jezikovno okance s svojim portalom www.patoisvda.org.it, ki je trijezičen (frankoparvansalsko, fran-cuosko an italijansko) skrbi za promocijo jezika, ima audioslovar, na njem se lahko človek uči jezik an ka-kuo ga pisat pravilno, ima stran namenjeno jeziku v uradu, bogato bibliografijo, vse izdane biltene an diela, ki so jih otroc napravli za natečaj Concours Cerlogne. Splača se ga pogledat, pametno bi bluo tudi, če bi naša dežela prevzela tolo liepo iniciativo za slovenščino an ne samuo. Kakšna je jezikovna situacija? Lieta 2000 so napravli jezikovno anketo an je paršlo na dan, de 30% pre-bivaucu v dolini, kar pride reč 40 taužent ljudi, ima aktivno znanje patois. Kakuo gredo reči pa v šuolah v dolini? Patois v glavnem stopi v šuolo s posebnimi projekti, kar pomeni, da ni kontinuitete an vse je odvisno od senzibilnosti učiteljev. Trieba je še poviedati, de statut Avtonomne dežele Doline Aoste, ki je iz lieta 1948, parificira italijanski an francuoski jezik. Francuoščino učijo v vseh šuolah, od vartca do višje srednje šuole, an glih tarkaj ur ko itali- janski jezik an tudi nekatere predmete (materie). Lahko gledajo fran-cuosko an švicarsko televizijo, vsi zakoni an Uradni list (Gazzetta ufficiale) so napisani an po francuosko. Pa vseglih je francuoščina šele šibek jezik, šuolski jezik. Naša pot po dolini nas je pejala an v idilično vas Fossaz v občini Saint Nicolas, ki je zibiela franko-provansakske kulture. Tu seje rodiu an je podkopan oče frankoprovansalske kulture an jezika Jean Baptiste Cerlogne (1826 - 1910), ki je ankrat napisu, de večji part besied valdostanskega dialekta so skupne, so tudi v francuoskem jeziku. An ries do konca druge svetovne vojne, so nam j al, nieso intelektualci an domačini čutili distance, oddaljenosti do francuoščine, ko današnji dan. Vključitev v italijansko kraljevino an fašizem so naredili svojo veliko škodo, narhujše pa je paršlo po lietu 1945, ko se je an cierku, ki je imiela velik pomien v lokalnem kul-turno-jezikovnem življenju, potegnila nazaj. V vasi Fossaz nam je navdušen domačin Aurelio Armand pokazu prostore Centra d’études francoprovenqales Rene Willien, ki so ga odprli v tristuo liet stari hiši. Kupila jo je Dežela, lepuo obnovila an lieta 1988 odparla Center, ki pa je sada na žalost zapart an ga mislijo opustiti. “Z vsemi močmi se bomo pruoti temu uparli”, nam je jau Armand. (jn) IE^RPe s% Sklad I Fondazione Upravni odbor sklada obvešča, da je na spletni strani sklada www.skladsardoc.it objavljen razpis za dodelitev štipendij za šolsko leto 2015/2016. V letošnjem letu je razpisanih pet štipendij v znesku petsto evrov, za učence Državne dvojezične osnovne šole v Spetru, pet štipendij v znesku tisoč štiristo evrov za univerzitetne študente in štipendija v znesku dva tisoč petsto evrov, za podiplomski študij ali specializacijo. mmmm 8 doline / duline KANALSKA D0LINA / VALCAN ALE V Ovčji vasi odprli sedež Združenja don Mario Cernet Verjamejo v utopijo ohranitve krajevne slovenske jezikovne in kulturne dediščine Med cilji odprtje knjižnice, delovanje pa bo usmerjeno predvsem v mlade s prve strani Združenje so ustanovili leta 1997, v zadnjih letih pa so spet obudili njegovo delovanje. Kot sta v soboto, 24. oktobra, poudarila predsednik Združenja Don Mario Cernet Anton Sivec in Anna Wedam v pogovoru z Julij a-nom Čavdkom, bodo lahko zdaj delovanje še okrepili in obogatili, med ambiciozne cilje pa sodi tudi odprtje slovenske knjižnice. Za nov sedež, ki bo odprt za vse, Slovence in Neslovence, in bo omogočil boljše medsebojno spoznavanje in sodelovanje, gre zahvala župniku Mariu Gariupu, kije dal na razpolago prostore v župnišču. Skrb Združenja pa bo še naprej to, da predvsem najmlajši spoznajo, kako so nekoč živeli in govorih v teh krajih, zato da se bodo lahko navade in na- rečje prenašali tudi na naslednje generacije. Med gosti na otvoritvi naj posebej omenimo župana Občine Naborjet-Ovčja vas Borisa Preschema, funkcionarja Urada za Slovence v zamejstvu in po svetu Republike Slovenije Rudija Merljaka, podpredsednika deželnega sveta Furlanije-Julijske krajine in deželnega svetnika Ssk Igorja Gabrovca, predsednika Sveta slovenskih organizacij Walterja Bandlja, pokrajinskega predsednika Sso in podpredsednika Združenja don Eugenio Bianchini Riccarda Ruttarja ter predstavnika nemškega društva Ka-naltaler Kulturverain Raimonda Do-meniga. V svojih pozdravnih nagovorih so izpostavili pomen ohranitve slovenskega življa in sodelovanja med tir živečimi jezikovnimi skup- nostmi, ki so s svojimi kulturami in navadami bogastvo tega prostora. Ponovno je bila naglašena tudi potreba po trojezični šob. Kulturni program so sooblikovali Višarski oktet pod vodstvom Anne Marie Missoni, Cerkveni pevski zbor iz Ukev, ki ga vodi Oswald Errath, in deklice iz Ukev, ki so skupaj z Errat-hom prebrale nekaj odlomkov v ukovškem narečju. Naj še omenimo, daje Združenje Cernet ob koncu otvoritve, ki je bila sad sodelovanja z Združenjem don Eugenio Bianchini iz Čedada in Zvezo slovenske katoliške prosvete iz Gorice, izročilo posebna priznanja Thomasu Della Mei, Osvaldu Schermannu, Valeriu Listerju, Pavlu Pivku, Adolfu Kandutschu in Francu Lorenzettu, ki so pomagali pri urejanju novega sedeža. (T.G.) Cooperativa dì Consumo di Bardo e Sedlišča, da settant’annì al servìzio della comunità Saboto, 24 otuberja, tou Vuidne so “Cooperativi”od Barda anu Se-dlišč dali dan premio za storieno dielo, tou več kuj 70 liet ta na našem kraju. Tele premio u poj usien tien, ke so pomali za rast naše zemje anu zake naše koranine no ne bodita pozabiene. Con Mille note per Jenny si chiude un mese ricco di iniziative TEMKA DOLINA/VAL TO RJČE Sabato 24 ottobre, presso la C.C.I.A.A. di Udine, nel 70° anniversario dell’Associazione Cooperative Friulane, dopo un breve saluto portato dalle autorità, tra cui il Presidente della Regione FVG Debora Serracchiani, il Sindaco di Udine Furio Honsell e l’Arcivescovo di Udine Andrea Bruno Mazzocato, si è passati all’intervento del Presidente nazionale di Confcooperative ed alle relazioni sui 70 anni di Cooperazione in Friuli. Infine c’è stata la premiazione delle Cooperative presenti sul territorio con 70 anni di attività. Tra queste c’era anche la Cooperativa di Consumo di Lusevera e Micottis con la seguente motivazione : “da oltre settenni è un punto di riferimento per la sua Comunità ed un esempio per tutti i cooperatori friulani”. La Cooperativa di Lusevera e Micottis è stata costituita il 4 febbraio 1920 per sostenere lo sviluppo e la promozione della cooperazione sul territorio, per stimolare lo spirito di previdenza e di risparmio, provvedere alla difesa economica e sociale dei consumatori, valorizzare il territorio montano, operare per lo sviluppo, la conoscenza, nel campo storico, linguistico, etnografico, dell’ambiente naturale ed umano, degli usi, dei costumi delle tradizioni che costituiscono il patrimonio delle identità culturali regionali e delle Prealpi del Torre e promuovere quant’altro possa favorire l’elevazione morale, culturale ed intellettuale delle Comunità del Torre e degli appartenenti al gruppo linguistico sloveno. Ai fondatori della Cooperativa e a tutti coloro che sono rimasti sulla nostra terra e si sono posti al servizio della nostra Comunità un grazie di cuore: Buoh vam Ioni. (LC) TERJKA DOLINA/VAL TOFJ^jE L’ottobre ricco di appuntamenti culturali ed enogastronomici della Terska dolina si è chiuso lo scorso week end con il concerto rock della manifestazione benefica “Mille note per Jenny”. Ben quattro gli incontri organizzati in valle nell’ambito della manifestazione: una serata sanitaria sul tema della prevenzione dei tumori, una “briscolata” a Bardo, il concerto dei cori Naše vasi e Barski oktet a Zavarh e gran finale a Ter con l'ormai tradizionale notte rock. I promotori dell'evento hanno aperto quest'ultima serata ricordan- do anche il giovane Federico Vidoni di Smardenča, prematuramente scomparso a marzo e tante volte protagonista della manifestazione come cantante della band »Fire Dogs«. Prima di dare avvio al concerto è stata fatta ascoltare una registrazione con la voce di Federico che invitava il pubblico a divertirsi tenendo presente il nobile fine della festa dedi- cata a Jenny. Archiviata anche questa bella iniziativa, le famiglie della Terska dolina si preparano ora a festeggiare le Vahti - la ricorrenza di Ognissanti, pregando per le dušice dei parenti che, la notte del primo novembre, tornano a casa per assaggiare l'oci-kana cucinata e messa per loro da parte dai famigliari. (I.C.) 9 novi matajur dogodki Kultura, Izleti & Filmi “Pridi, gremo na izlet!” v četrtek, 29. oktobra Goriški Dijaški dom vabi na predstavitev mladinskih dokumentarnih filmov o kulturni dediščini Slovencev v Furlaniji-Julijski krajini, ki so jih posneli njegovi gojenci. Posnetki so tudi iz Benečije. Filme bodo predvajali v Kinemaxu v Gorici ob 18. uri. Vstop prost. Ladin večer v petek, 30. oktobra Društvo Nit prireja ob 19. uri v Domu Andreja Manfrede v Kobaridu glasbeno-literarni recital ljubezenske poezije. Protagonisti bodo pesnik Kobrowsky, sopranistka Marjetka Lužnik in pianistka Tanja Sterman. Fare voci&venerdì a Gorizia venerdì 30 ottobre Al wine café Al cantuccio (via Marconi, corte S. Ilario) alle 20.30 si terrà un incontro con Maurizio Mat-tiuzza per la presentazione della sua nuova raccolta poetica “La donna del chiosco sul Po” con letture di Veronika Dintinjana (Slovenia), musica di Silvia & thè Fishes on Friday con il loro nuovo cd “Under water”. Espone le proprie fotografie Marko Vogrič. Filmski festival Nagrada Darka Bratine v ponedeljek, 2. novembra V okviru festivala goriškega Ki-noateljeja, bodo v sodelovanju s Slovenskim Filmskim centrom v goriški Hiši filma gostih tri slovenske režiserje: Majo Weiss, Jana Cvitkoviča in Karpa Godino, prejemnike nagrad Darko Bratina. Prva bo Maja Weiss, ki bo ob 20.30 predstavila dokumentarec znamenite Ceste bratstva in enotnosti (1999) ter njen najnovejši film Banditenkinder - slovenskemu narodu ukradeni otroci (2014). Vivere per leggere, leggere per vivere martedì 3 e 10 novembre Alle 20, neha GaUeria d’arte Grid-o in corso Mazzini a Cividale prosegue la rassegna letteraria promossa da La Libreria e Galleria Grid-o con il patrocinio del Comune. Massimo Saccon presenterà ‘L’arte del silenzio. Storia della miniatura’. Seguiranno nello stesso spazio gli incontri con Angelo Floramo (22 novembre, ore 18), Sandro Colussa (29 novembre, ore 18) e Devis Bonanni (13 dicembre, ore 18, nel Centro San Francesco). V Istro s Srebrno kapljo rezervacije do 5. novemberja Srebrna kaplja organizava v saboto, 14. novemberja, izlet v Istro na ogled miestac Hrastovlje (s cierkuco s freskami “martvaškega plesa”), Buzet, Motovun, Beram an Pazin... an na tartufe! Odhod iz Špietra (pred kamunam) ob 7. uri, ob 7.10 pa iz Čedada (pred ‘Mitri’). Ob 13. uri kosilo s tartufi. Izlet (vključena sta avtobus an kosilo) stane 49 euru. Za rezervirat prestor (do četrtka 5. novemberja) pokličita na INAC: 0432/703119. Izlet na Bizeljsko s planinci iz Benečije in Kobarida v nedeljo, 15. novembra Planinska družina Benečije in Planinsko društvo Kobarid organizirata izlet v vinorodne kraje Štajerske. Odhod z avtobusom s trga v Kobaridu ob 5.30, iz Špetra pa ob 6. uri. Pohod po Poti k repnicam (Pišece - Bizeljsko in zaključek Kapele) bodo dopolnili z raznimi degustacijami, hoje pa bo od 5 do 7 kilometrov. Več o programu napišemo v naslednji številki. Prijave zbirata Joško Kukovac za Benečane (328 4713118) in Jožica za Ko-baridce (00386 31 705492). Polaganje vencev v Benečiji in Reziji v soboto, 31. oktobra Upravna enota Tolmin in Združenje borcev za vrednote NOB Bovec, Kobarid, Tolmin bosta tudi letos z dvema delegacijama poskrbela za polaganje vencev v Benečiji in Reziji v soboto, 31. oktobra. Ob 7.30 bosta delegaciji v Landaiju obiskali grob župnika Pasquala Gujona, ob 7.50 pa se bosta v Špetru poklonih Pavlu Petričiču in Antonu Birtiču-Beneškemu. Ob 8.30 bosta na Lesah položili venec na spomenik in na grob Izidorja Predana in Alda Klodiča. Nato se bo prva delegacija odpravila na grob župnika Maria Lavrenčiča in na spomenik v Štoblanku (ob 9. uri). Ob 10.30 bo polaganje vencev v Gorenjem Tarbiju, ob 10.30 pri Sv. Pavlu v Černetičih, ob 12. uri pa bo slovesnost v Čedadu. Ob 14.30 bo delegacija obiskala še grob mons. Ivana Trinka na Trčmunu, polaganje vencev pa bo zaključila v Matajurju ob 15. uri. Druga delegacija bo ob 9. uri položila venec v Topolovem, ob 9.30 v Hlo-diču, ob 10. uri v Podutani, ob 11. uri v Oborči. Udeležila se bo slovesnosti v Čedadu, nato pa se bo odpravila v Čenebolo in položila venec tudi na grob Ada Conta (ob 13.45). Ob 14.30 bo v Fojdi, ob 16.30 na Osojanah, pot pa bo zaključila na Ravanci na grobu Altura Siege. Approfondimenti Slovenščina in WhatsApp, od zibelke do družbenih omrežij Kateri so novi načini učenja slovenskega jezika oziroma kako zagotoviti njegovo ohranitev in razvoj v zamejstvu v raznih obhkah družinskega in družbenega okolja, v obdobju, ko se vse bolj uveljavljajo novi mediji, nova komunikacijska sredstva in različna družbena omrežja? O tem bodo razpravljali v petek, 6. novembra, od 9. ure dalje v Beneški palači v Na-borjetu, kjer Iniciativa Slovenščina v družini, Slovensko kulturno središče Planika in Krščanska kulturna zveza prirejajo celodnevni posvet, na kate- Na dveh osrednjih slovesnostih v Čedadu in v Reziji bosta prisotna tudi minister Gorazd Žmavc in Generalna konzulka iz Trsta Ingrid Sergaš. Na slovesnostih bosta sodelovala moški pevski zbor iz Dolenje Trebuše in moški pevski zbor Golobar iz Bovca. rem bodo predstavili primere dobrih praks z vseh štirih zamejskih območij, ki so lahko spodbudne tudi za druga okolja. Dopoldne bodo predavah Teodor Domej (družina, šola, večjezičnost), Nataša Gliha Komac (socialna, družbena in družabna omrežja), Martin Maver (šola, družina in zunajšolske dejavnosti), Loredana Gec (Radio Trst A - radio ob meji - jezik na meji) in Peter Rustia (medijska oskrba slovenske skupnosti - oddaje iz Kanalske dohne po Radiu Trst A). Po kosilu bo Rudi Bartaloth spregovoril o učenju slovenskega jezika v Kanalski dohni, Marina Cemetig o razvoju slovenskega jezika in kulture v Benečiji, Luigia Negro o 25-letni prisotnosti Zveze slovenskih kulturnih društev v Reziji in delovanju v korist rezijanskega narečja, Marko Smole pa bo tudi s kratkim filmskim prispevkom predstavil dejavnosti za registracijo skupnega slovenskega narečja Čabranke in zgornje Kolpe. Nato bodo na vrsti še Željka Platzer Papič (učenje slovenščine in čezmejno sodelovanje na avstrijskem Štajerskem), Valerija Perger (Facebook med Porabci - všečkaj me in klepetaj z mano po slovensko) in Miha Dolinšek s projektom Iskrica, kije izraz filmske ustvarjalnosti mladih na Koroškem. Kateri letni čas nas bolje kot jesen spominja na to, kako pisano je življenje: intenzivnost rumeno-oranžnih in rdečih barv, ki pridejo na piano septembra in oktobra, lahko še kako premaga nežne in sramežljive spomladanske barve, da ne govorimo o sivo-belih zimskih tonih in zažganih poletnih. Mogoče smo danes še preveč navajeni na to, da je svet pisan, tako v realnem življenju kot v njegovi umetni reprodukciji. Od otroških knjig do časopisov, televizije, spleta in predvsem filmskega platna, vse zgodbe vedno vidimo v barvah. Kako le ne bi, če lahko tako najbolje oponašamo pravo življenje. Pa ni bilo vedno tako: nekoč so bile zgodbe prav tako lepe in resnične, tudi če so bile črno-bele. Zmanjkale so rdeča, modra in zelena, nadomestile pa so jih vranje črne obrvi, sijoča bela koža in polne ustnice, za katere so vsi vedeli, da so krvavo rdeče. Pravzaprav ni bilo dolgo nazaj, ko so ljudje prvič videli barve na platnu in bili z njimi bolj kot ne nezadovoljni. Pred točno stotimi leti, 19. novembra 1915, je Herbert T. Kalmus namreč ustanovil legendarno podjetje Technicolor Motion Picture Corp. in začel težko pot, ki je filmsko umetnost prepeljala iz črno-belih Jesen v technicolorju Pismo iz slovenske prestolnice v pisane odtenke. Pred nastankom podjetja Technicolor je že George Méliès poskušal ročno barvati filmske trakove, vendar njegovo težko delo večkrat ni obrodilo pričakovanih rezultatov. Čeprav se je technicolor izkazal za precej bolj učinovitega, pa je bila pot tehnično zahtevna in zelo zapletena tudi zaradi reakcije publike. Kot govorjeni filmi so bili tudi barvni posnet- ki, po mnenju mnogih, obsojeni na propad. Ob stoti obletnici obstoja tech-nicolorja se tudi veliki ljubljanski filmski praznik poklanja tej tehniki, kije verjetno za vselej spremenila filmsko prihodnost. Filmski festival Liffe bo tudi letos tako kot v prejšnjih 25 letih v slovenski prestolnici in bo privabil številne domače in tuje filmo file. Od 11. do 22. novembra se bo v Cankarjevem domu, Kinu Komuna, Kinodvoru, Slovenski kinoteki, Kinu Šiška in Koloseju Maribor zvrstilo 99 celovečernih in 16 kratkih filmov ter dve zanimivi retrospektivi. Ena je posvečena režiserju Halu Hartley-ju, ikoni ameriškega indie filma "z evropsko senzibilnostjo", druga, Technicolor 100!, pa kot omenjeno obletnici iznajbe technicolor j a, ki jo bodo zaznamovali z retrospektivo petnajstih filmov. Te bodo organizatorji predvajali na 35-mili-metrskem filmskem traku, da poudarijo razvoj barvne tehnike skozi čas. Osrednja sekcija festivala so Perspektive, kjer deset mladih avtorjev tekmuje za nagrado festivala Vodomec, med njimi je tudi otvoritveni film festivala, slovensko-češka koprodukcija Družinski film režiserja Olma Omerzuja. O dobitniku nagrade bo odločala mednarodna žirija, ki jo sestavljajo Zvonimir Jurič, Marko Na-beršnik in Srdjan Ville tič, poleg teh pa bodo na festivalu podelili še nagrado občinstva Zmaj, nagrado FF PRESCI in nagrado za najboljši kratki film. Priljubljena sekcija festivala je tudi Predpremiere, poleg te pa si bodo ljubitelji lahko ogledali filme v že znanih kategorijah Kralji in kraljice, Panorama svetovnega filma in Ekstravaganca. Težko odštevanje dni do začetka festivala lahko olajša predvajanje filmov s prejšnjih festivalov: na Televiziji Slovenija si namreč lahko ob oktobrskih in novembrskih sobotah ogledamo izbrane filme iz preteklih let. Čeprav se mali zasloni ne morejo primerjati z velikim platnom, se tisti, ki festivala ne bodo mogli obiskati, lahko vsaj nekoliko potolažijo. Ostali pa naj kar se da hitro kupijo karte, saj bodo te, če se spominjamo na pretekla leta, že zelo kmalu razprodane. Teja Pahor In Promozione l’attaccante di Puoštak/Postacco procura il calcio di rigore e firma la seconda rete L’incontenibile Oviszach castiga la Sangioigina Buon pari del Torean/Real Pulfero che grazie alla rete di Boreanaz si conferma al vertice Nel campionato di Promozione, la Valnatisone ha interrotto la serie negativa di tre sconfitte consecutive imponendosi alla Sangiorgina. La formazione valligiana ha iniziato nel migliore dei modi la gara costringendo gli avversari a difendersi. L'arbitro per due volte non si è sentito di assegnare il calcio di rigore ai valligiani, ma al terzo tentativo non ha potuto farne a meno. Michele Oviszach, lanciato a rete veniva atterrato in area da un avversario, cartellino rosso e calcio di rigore che Michele Grion trasformava. In superiorità numerica la Valnatisone controllava gli avversari che negli ultimi minuti della sfida venivano trafitti dalla rete siglata da Michele Oviszach. Una vittoria ed una sconfitta per i Giovanissimi della Valnatisone, rispettivamente nel recupero con il Lavarian Mortean e l'Aurora. Nel recupero, la tripletta di Gabriele Za-brieszach ed il gol di Gabriele Qua-rina hanno portato i tre punti alla squadra guidata da Luca Pecchia. Nella trasferta di Orzano con l'Aurora, la capolista composta da tut- ti i calciatori al limite di età ha dato il primo dispiacere ai nostri ragazzi. Gara da dimenticare per gli Esordienti della Valnatisone a Chia-vris, dove hanno giocato sottotono. Solita musica per i Pulcini della Valnatisone che hanno fornito una discreta prestazione ospitando una valida Fulgor. L’Atletico 4 Valli ha recuperato la gara con il Nimis ed in seguito ha giocato a Buttrio fornendo buone prestazioni. In evidenza Helen Stu-lin che ha parato un calcio di rigore. Bene i Piccoli Amici della Valnatisone che giocando alla grande a Premariacco hanno entusiasmato i loro genitori ed il numeroso pubblico presente. Si è chiuso con un pareggio lo scontro al vertice del campionato amatoriale della FIGC tra il Torean/Real Pulfero e il Pasian di Prat giocato sabato pomeriggio a Pod-polizza di Pulfero. Alla rete dei lo- cali siglata da Davide Boreanaz hanno replicato gli udinesi con Manuel Mansutti. Il pari consente ai ragazzi guidati da Severino Ce-darmas di restare in testa alla classifica in quanto il Deportivo, prossimo avversario dei valligiani, ha pareggiato a Staranzano, compattando così il trio al comando. Nel girone di Eccellenza del Friuli collinare rinviata la gara tra il Morsano e la Savognese. In Prima categoria la Trattoria Al Cardinale (nella foto) ritorna a casa da Tolmezzo a mani vuote. In Seconda categoria l'Alta Val Torre ritorna al successo superando la Valcosa con una doppietta del bomber Canola. In Terza categoria sconfitta interna della Polisportiva Valnatisone di Cividale con la Sammarden-chia, che lancia gli ospiti in testa alla classifica. Nella Coppa di calcio a 5 il Paradiso dei golosi ha superato di misura la Uniud confermandosi al vertice della classifica in coabitazione con la Modus di Tarcento. Paolo Caffi Nella Tulin Sky Run a Montenars I podisti valligiani tra i protagonisti Favorita dalle buone condizioni del tempo, domenica 25 ottobre a Montenars si è disputata la Tulin Sky Run, dove hanno gareggiato 180 podisti. Il percorso molto impegnativo, con un dislivello di 1.500 metri, prevedeva la salita del monte Quargnan, con passaggi tra i boschi simili alla foresta Sher-wood di Robin Hood, e discese tecniche molto veloci. Ottimi i risultati ottenuti dai podisti delle Valli del Natisone, ad iniziare dal 7. posto nella classifica assoluta di Flavio Mlinz (Aldo Moro Paluzza), primo della sua categoria. Più che buona la prestazione fornita da Robi Clarig (Gsa Pulfero), 18. assoluto e terzo di categoria. Da segnalare inoltre la bella gara disputata da Elisa Costantini (Aldo Moro Dynafit), 4. nella classifica femminile e 3. di categoria. Gli altri atleti del Gsa Pulfero hanno tagliato il traguardo nelle seguenti posizioni: 51. posto Stefano Del Zotto e 109. Luca Nassi-vera. Il podio della M2M con Clarig, Mlinz e Picco vincono ancora Nel campionato di serie B di Freccette continua la striscia positiva dei Bo'boys. Nel secondo turno, a Ponte S. Quirino, la squadra locale si impone sui goriziani del Kokka bar, favoriti per il titolo, per 12-6. Nell’impresa si sono distinti in maniera particolare Stefano Marseu, giovane talento di Mersino, e Luca Saiu, noto giocatore nell’ambiente. Nella terza gara, giocata a Mossa, la squadra valigiana batte gli “osceni di Mossa” per 15-3. Da segnalare la grandissima prestazione di Antonino Crucil che ha realizzato 11 punti personali vincendo 4 partite. Stesso risultato anche per Stefano Marseu. Nella quarta prova i Bo’boys hanno sconfitto “I galli” per 11-7. risultati calendario classifiche Promozione Valnatisone - Sangiorgina 2:0 Giovanissimi Valnatisone - Lavarian Mortean (ree.) 4:1 Aurora - Valnatisone 5:0 Amatori Figo Torean/Real Pulfero - Pasian di P 1:1 Amatori Lete Morsan - Savognese rinv. Tolmezzo - Al Cardinale 5:0 Alta Val Torre - Valcosa 2:0 Poi. Valnatisone - Sammardenchia 0:1 Calcio a 5 Uni Ud - Paradiso dei golosi 3:4 Promozione Primorec - Valnatisone 1/11 Giovanissimi Valnatisone - Trivignano 1/11 Esordienti Valnatisone - Forum Julii/B 31/10 Pulcini Manzanese - Valnatisone 31/10 Paviese-Atletico 4 Valli 31/10 Amatori Deportivo Torean/Real Pulfero 31/10 Savognese - Ziracco 31/10 Al Cardinale - Tramonti 31/10 Alta Val Torre - Carpacco 31/10 Braulins - Poi. Valnatisone 31/10 Calcio a 5 Paradiso d. golosi - Rosso Pep. 2/11 Intimo Cencig - Merenderos 29/10 Promozione S. Luigi Ts 18; Juventina, Com. Gonars, Costalunga 13; Trieste Calcio, S. Giovanni Ts 12; Pro Cervigna-no 11 ; Valnatisone, Sangiorgina 10; OI3; Zaule Ra-buiese 9; Sistiana 8; Primorec, Sant'Andrea SV 7; Ronchi 5; Sevegliano 3. Giovanissimi Aurora 15; Trivignano 13; Azzurra Premariacco 12; Grap.Tavagnacco, Forum Julii 9; Valnatisone 8; Cus-signacco*, Virtus Corno* 7; Assosangiorgina, San Gottardo*,Young Warriors 4; Lavarian Mortean*, Serenissima*, Moimacco* 0. Amatori (Figc) Torean/Real Pulfero, Pasian di Prat, Deportivo 8; Staranzano, Valvasone 6; Tre Amici, Barazzetto 5; Fa-gagna 4; Brugnera 2; Warriors 0. Amatori Lete Eccellenza Cassacco, San Lorenzo, Amaranto 6; Colugna 5; Drag Store, Montenars*, Ziracco, Pozzuolo, Bibio-ne 3; Jalmicco* 2; Savognese**, Morsan* 1. Amatori Lete 1. categoria Tolmezzo, Turkey Pub 7; Cussignacco 6; Dinamo Korda*, Gunners 4; Adorgnano, Campeglio 3; Billerio, Tramonti* 2; Vacile* 1 ; Al Cardinale* 0. Amatori Lete 2. categoria Valmeduna 8; Alta Val Torre 6; Colloredo*, Valcosa, Axo Club Buja 5; Tecnospine 4; ARS*, Sedilis 3; Di-gnano 2; Farla 1 ; Majano**, Carpacco 0. Amatori Lete 3. categoria Friulclean, Sammardenchia 7; Arcobaleno 6; Polisportiva Valnatisone, Moby Dick Rojalese, Braulins**, Brigata Leonacco* 4; Blues, United, Pingalongalong 1 ; Dream Team* 0. * una partita in meno 11 1 kronaka novi matajur Filozofska fakulteta Emma Golles iz Petjaga (tata je Daniele, mama pa Marina Cernetig iz Černeč) je imiela tri lieta, kar je začela hodit v dvojezični vartac v Špietar. Tam so jo učili v tistem jeziku, ki gaje spoznala kot otročič v naruočju mame an tata, po slo-viensko. An kar je paršu cajt za ve- Giovanni, druga žlahta an parjatelji an kar seje uarnila darmi, so se z njo veselili tudi oni. An seda? Seda Emma se par-pravja za iti napri s študijem, pa ne-če še poviedat obednemu, kaj namerava... Mi se troštamo, de nam na uteče kam deleč, saj bi jo radi videli še v našem Beneškem gledališču, pa tudi drugod, kjer se naši te mladi trudijo za daržat žive naš jezik an kulturo. Emma, čestitamo, an le napri ta-kuo! Emma Golles non nasconde la soddisfazione per la laurea triennale conclusa col massimo dei voti presso la facoltà di Filosofia a Ljubljana con una tesi sulla letteratura delle Valli del Natisone. Sopra parte della famiglia che per l’occasione l’ha raggiunta nella capitale slovena brat, kam iti na Univerzo, Emma, ku že an velik part naših te mladih, je šla v Ljubljano an se je Suolala na Oddelku za primerjalno književnost in literarno teorijo na Filozofski fakulteti. Junija lietos je končala vse izpite, ežame (trideset), potle pa se je potrudila za napravt diplomo na temo: “Jezik in identiteta: sodobne pesnice v Beneški Sloveniji”, ki jo je predstavla vošta. Dal so ji narguoršo oceno: 10. S telim dielam (ki tle v Italiji bi bila tesi), je predstavla še posebno, kaj se piše v našim slovienskim narečju (dialetto) donašnji dan, tudi ker do malo liet od tega so tle par nas pisal samuo možje. Šele tele zadnje desetletja so začele pisat an žene. Tisti, ki je prebrau dielo od Emme pravi, de je za-ries zelo zanimivo, in-teresant. Tisti dan, ki je Emma diplomirala v Ljubljani, so šli gor tata an mama, nje muroz Nicola an druga žlahta. Tle doma pa so čakali na dobre novice sestra Eva an mali navuod S© (MAS ZAPUSTIL SVET LENART Ješiče V Žviceri, v kraju Basilea, kjer je živeu že od mladih liet, je zapu-stu tel sviet Mario Primosig - Bo-sove družine iz Ješičja. Imeu je 68 liet. V žalost je pustu ženo Susi, sinuova Andrea an Martina, sestro Marijo, kunjade, navuode an vso drugo žlahto. Mario je biu sin naše zemje an tle bo počivu. Požegnali so ga v v novi matajur Tednik Slovencev videmske pokrajine Odgovorni urednik: MICHELE OBIT Izdaja: Zadruga Soc. Coop NOVI MATAJUR Predsednik zadruge: MICHELE OBIT Fotostavek in tisk: EDIGRAF s.r.l. Trst / Trieste Redazione: Ulica Ristori, 28 33043 Čedad/Cividale Tel. 0432-731190 Fax 0432-730462 E-mail: info@novimatajur.it; novimatajur@spin.it Reg. Tribunale di Udine n. 28/92 II Novi Matajur fruisce dei contributi statali diretti di cui alla Legge 7.8.90 n. 250 Naročnina - Abbonamento Italija: 40 evrov • Druge države: 45 evrov Amerika (z letalsko pošto): 62 evrov Avstralija (z letalsko pošto): 65 evrov Poštni tekoči račun ZA ITALIJO Conto corrente postale Novi Matajur Čedad-Cividale 18726331 Bančni račun ZA SLOVENIJO IBAN: IT 03 S 01030 63740 000001081165 SWIFT: PASCITMMXXX Včlanjen v FIEG Associato alla FIEG m m Včlanjen v USPI Associato all’USPI Oglaševanje Pubblicità / Oglaševanje: Tmedia s.r.l. www.tmedia.it Sede / Sedež: Gorizia/Gorica, via/ul. Malta, 6 Filiale / Podružnica: Trieste /Trst, via/ul. Montecchi 6 Email: advertising@tmedia.it T: +39.0481.32879 F: +39.0481.32844 Prezzi pubblicità / Cene oglasov: Modulo/Modul (48x28 mm): 20,00 € Pubblicità legale/Pravno oglaševanje: 40,00 € četartak, 22. otuberja, v britofe v Podutani, zvičer je bla pa sveta maša. GRMEK Topoluove / Francija V nediejo, 1. novemberja, an v pandiejak, 2., bomo hodil po bri-tofah molit na grobuove tistih, ki so z nam prehodil an part življenja, al pa ki so nam bli v žlahti, an ki so nas zapustili. Spominjali se bomo an na tiste, ki so umarli po sviete an ki po svie-te počivajo venčni mier. Puno jih je takih, pa še posebno žalostno je bluo parve dni vošta, v petak, 7., kar gor iz Francije je par-šla v Topoluove taka huda novica, de jo je težkuo prenest. V ciestni nasreči so umarli na tarje Furja-nove družine: Leopoldo Trusgnach, njega hči Mirella an še navuoda Angelique (Angelica). On je imeu 82 liet, hči 52 an navuoda pa deset. V ciestni nasreči se je huduo udarla tudi žena, mama an nona telih nasrečnih ljudi, Giovanna. Se je rešila ja, pa kakuo bo seda pre-živiela tako veliko žalost? Pomagali ji bojo drug sin Alan z njega družino, an zet. Vsi kupe muorajo ušafat muoč za iti napri. Tle doma vsa Furjanova žlahta, še posebno družina od Remigia, ki je biu brat Leopolda, mole za nje, de Buog naj jim da muoč za iti napri, pru takuo tudi druga dva bratra, Ernesto an Romeo, ki glih takuo ku Leopoldo, sta v Franciji. Leopoldo, Mirella an Angelica, v mieru počivajta an iz nebes var-vita vse vaše na teli zemlji. Un incidente stradale ha portato via per sempre, in Francia, un nostro paesano, Leopoldo Trusgnach, 82 anni, della famiglia Furjanova di Topolò, sua figlia Mirella, 52 anni, e la nipotina Angelica di soli dieci anni. Alla tragedia è sopravissuta la moglie, mamma e nonna Giovanna, originaria di Cassino, con loro in auto quel terribile 7 agosto sera. Nel dolore assieme a lei, anche l'altro figlio Alan e la sua famiglia, il marito e papà di Mirella e Angelica, ma anche i fratelli, i cognati, i nipoti di Leopoldo. Una tragedia che ha colpito tutta la comunità di Topolò, paese dove Leopoldo tornava molto spesso e che ha conosciuto anche le sfortunate Mirella e Angelica. ©1IL11 [MCA SOVODNJE Barca Je šlo napri že štier lieta, okdar nas je še premlad zapustu Silvano Carlig - Rusonove družine z Bare. Za njega dušico zmolemo par sveti maši, ki bo v petak, 30. otu-berja, ob 18. uri v cierkvi v Sauod-nji. Za nimar ostane v sarcu žene Marije, sina Tiziana, nevieste Elise an navuode Giade, kunjade Grazie an vse žlahte. Naj v mieru počiva. AFFITTASI a Scrutto casa con due camere, bagno, cucina, soggiorno, cantina, soffitta, garage e ampio cortile. Chiamare ore pasti 328 8225301 VENDESI falciatrice ABS. Tel. 0432 726301 VENDESI fisarmonica diatonica Rutar. Tel. 0432 713279 - 333 9087364 PRODAJAM harmoniko diatonično CFB, 1.550 €. 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D’Alessandro è aperto nell’orario di ricevimento di ambulatorio Speter doh. Valentino Tullio 0432.504098-727558 Špietar: v pandiejak, četartak an saboto od 9. do 10. ure ; v torak an petak od 17. do 18. ure doh. Daniela Marinigh 0432.727694 Špietar: pandiejak, torak an četartak od 8.30 do 11.30; srieda, petak od 16.00 do 19.00 doh. Vito Cavallaro 3396971440 Špietar: v pandiejak an sredo od 17. do 19. ure; v četartak an saboto od 9. do 11. ure doh. Stefano Qualizza 339 1964294 Špietar: v pandiejak od 16.00 do 18.00 an v četartak od 9.00 do 11.00 ure Pediatra (z apuntamentam) doh. Flavia Principato 0432.727910/ 339.8466355 Špietar: pandiejak, srieda an petak od 15.30 do 18.30; v torak an četartak od 9.30 do 12.30 Svet Lenart doh. Stefano Qualizza Gorenja Miersa: v pandiejak an petak od 9.30 do 11.30; v torak od 16.00 do 18.00; v četartak od 17. do 19. ure doh. Lucio Quargnolo Gorenja Miersa: v pandiejak, sriedo an petak od 8. do 11. ure; v torak an četartak od 16.00 do 19.00 Za vse tiste bunike al pa judi, ki imajo posebne težave an na morejo iti sami do špitala “za prelieve”, je na razpolago “servizio infermieristico”(tel. 0432 708614). Pridejo oni na vaš duom. Nujne telefonske številke CUP - Prenotazioni telefoniche visite ed esami ....................848.448.884 RSA - Residenza Sanitaria Assistenziale (Ospedale di Cividale)... 0432 708455 Centralino Ospedale di Cividale...7081 si za naše plese, za kuharce, za Ti-naca), za de nas lepuo pošminkajo (trucco e parrucco), an potle pa v dvorano za snemanje, ki seje začelo ob 20. uri an je šlo napri do malo-manj punoči. Štier ure diela, za ad-no uro an pu oddaje. Uarnil smo se damu, ki so ble malomanj dvie po-punoči, takuo trudni, de smo jo po cieli pot piel grede ki Mattia an Ti-nac sta godla na ramoniko. Je pa varglo ratingo za nas, ki smo preži- viel kiek posebnega an le grede stor-li spoznat an kos naše domovine. An vse tuole se je rodilo na našim Bur-njaku v Gorenjem Tarbiju! Za videt oddajo, tražmišjon, kjer smo an mi, v petak, 6. no-vemberja, ob 20. uri, denita te-levižjon na SLOl an gledita SLOVENSKI POZDRAV! ‘Zivanit’, naš kostanj an naše jedila v Tv programu Slovenski pozdrav Se šele guori od Modrijanu, ki so takuo lepuo godli na Burnjaku v Gorenjem Tarbiju... an Modrijani guor-jo šele o našem Burnjaku gor po Sloveniji! Jim je bluo takuo ušeč bit med nami, uživat našo sloviensko beneško dušo, dobro voljo an veselo vzdušje naših ljudi, še posebno te mladih, ki se trudijo za daržat živo našo besiedo an naše navade, de so tiel pokazat manjku an minen part vsega tuolega v oddaji (trasmissione), ki jo vodi adan od njih, Blaž Švab, an ki jo gledajo puno an tle par nas: je na TV SLOl vsak petak zvičer ob 20. uri an se kliče Slovenski pozdrav. Takuo je šlo, de Stefano Predan od Kmečke zveze je tu an par urah (tarkaj cajta je imeu) utegnu zbrat tri pare od folklorne skupine Živa-nit an nje dva godca Anno an Mattia (parluožu se jim je še Franco), Valentina Floreancig - Kokoca, za guorit go mez naše kostanj, Tereso Covaceuszach - Piščakuovo od gostilne Sale e Pepe iz Sriednjega an Libano Stulin - Fejcovo iz Gorenjega Tarbija, ki znajo kuhat naše dol/n incontro al Burnjak di Tribil superiore con il noto complesso Modrijani ha portato i nostri balli početauka e potresauka, le nostre castagne e le ricette tramandateci dai nostri avi nella trasmissione televisiva Slovenski pozdrav su SLO 1, molto seguita anche nelle Valli del Natisone ed in tutta la Benečija. Nelle foto: il gruppo pronto per le riprese; un momento dell’esibizione della Živanit ed un primo piano di Emma sullo schermo durante le riprese; Stefano, Mattia e Franco presenti oltre che nelle riprese, anche tra il pubblico in studio mače dobruote, za jih pokazat an stuort spoznat tudi po slovienskem televižjone. Med publiko (v tisti oddaji puno parpomagajo za jo lepuo spejat tudi ljudje, ki pridejo v dvorano) sta bla pa sam Stefano an še Emma Golles. Nie bluo lahko vse tuole zbrat, saj snemanje je v pandiejak, kar po navadi smo vsi na dieie al tu šuol, pa je utegnu: ob adni popudan smo se pejal iz Špietra, pred 16. uro smo bli že v Begunjah, kjer v hramu, kjer se je rodiu znani ansambel Avsenik, imajo muzej, gostilno, restavracijo an tudi dvorano za snemanje (sala di registrazione), an pru tle snemajo oddajo “Slovenski pozdrav”. Od 16. do 18. ure smo se parpravjal (ča- rnORR IIO PNEWS CENTER Tolmin Zatolmin 1c, 5220 Tolmin (SLO) Mob: 00386/41-736-041 Email: pnews.center@siol.net Web: www.pnews-center.si Gomme...offerta speciale! 175/65-14 Kleber Krisalp Hp2 = 50,00 eur 175/65-14 Michelin Alpin = 62,00 eur 195/65-15 Kleber Krisalp Hp2 = 56,00 eur 195/65-15 Michelin Alpin = 65,00 eur 205/55-16 Kleber Krisalp Hp2 = 75,00 eu 205/55-16 Michelin Alpin = 94,00 eur Udine Nel prezzo iva e montaggio inclusa... In magazzino anche altri tipi e dimensioni di gomme. Gorizia Telo vam jo mi povemo... Žena vstane zjutra taz pastieje, zbudi so-jega moža an mu dije: - Muoj dragi, san sanjala nieke reči, pru lepe... San sanjala, med drugim, de si mi Šenku an parstan za muoj rojstni dan. Po tojem, kaj pride reč? - Mislim, de boš tuole zastopila, kar boš imiela rojstni dan! Pride tisti dan, an mož, potlé ki je poljubu ženo, ji da an paket. Žena, vsa razburjena ga vzame, nervozno sname karto an... v rokah ji ostanejo bukva z naslovom: Kaj pomenijo sanje. ★ ★ ★ An tergovec, ki prodaja električne aparate, je zlo žalostan an zaskarbljen, zak die-lo mu na gre, na predaja zadost, de bi kiek zaslužu. Takuo dije parjatelju: - Ne, reči mi gredo zaries slabo. Pomisli, tel tiedan... V mojo butigo v pandiejak je paršu samuo an mož, ki je kiek kupu, v torak še slaviš, nobednega nie bluo, v srie-do še slaviš ku v torak... - Pa kuo je muorlo bit slaviš? - Eh, v sriedo je paršu nazaj tist, ki mi je kupu televižjon v pandiejak, an mi ga je varnu! ★ ★ ★ An kamjonist se ustavi, zak je semafor ardeč. Iz avta, ki se mu parbliža, pride uon ad-na žena an mu dije: - Ist san Paola, al ste vidu, de ta zad zgubjate blaguo iz vašega kamjona? Semafor rata zelen an kamjonist gre na- pri po soji poti. Ko prideta na drug ardeč semafor, žena se mu nazaj parbliža an mu dije: - Ne zamierte, san nimar ist, Paola. Meste zamerku, de ta zad zgubljate kiek iz vašega kamjona? Tuole rata še ankrat na trecjem ardečem semaforju. Na koncu kamjonist na more vič an dije ženi: - Ist san Roberto, an če se nieste še za-viedla, je zima, je vse polejeno, an tel je kamjon, ki ga nucamo za metat su po naših ciestah!!!